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Educazione alla cittadinanza

Corso per non frequentanti

e-mail:[email protected]

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La cittadinanza

Cosa intendiamo per cittadinanza?

Intendiamo tutti la stessa cosa?

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La cittadinanza

Proviamo a rispondere alla domanda: “quando ti sei sentito/a cittadino/a per la

prima volta?”

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La cittadinanza

1 vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato, che comporta un insieme di diritti e doveri: avere, acquistare c. italiana, perdere

la c. 2 l’insieme degli abitanti di una città: il

sindaco fece un appello alla c. 3 l’appartenenza di un individuo a una città:

avere c. romana, fiorentina

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La cittadinanza

1 vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato, che comporta un insieme di diritti e doveri: avere, acquistare c. italiana, perdere

la c.

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La cittadinanza

Diritti

Doveri

Aspetti giuridici ma anche: sociologici

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La cittadinanza: storia del concetto

Secondo i giusnaturalisti (XVII secolo), l'uomo è titolare per natura di diritti

fondamentali ed inalienabili, e decide di associarsi con altri uomini perché questi

diritti siano salvaguardati.

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John Locke (1632-1704) concepisce lo Stato come il risultato di un patto associativo tra individui liberi ed uguali, che diventano cittadini affinché la struttura frutto del loro accordo permetta la migliore garanzia dei loro diritti fondamentali (la libertà, la sicurezza e la proprietà).

La cittadinanza: storia del concetto

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Lo Stato non può perciò ledere i diritti naturali (vita, libertà e proprietà), violando il contratto sociale, ma ha il compito di tutelare i diritti naturali inalienabili propri di tutti gli uomini.

La cittadinanza: storia del concetto

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Pedagogia per Locke: “nell'educazione del fanciullo vanno contenuti gli aspetti più propriamente repressivi, e va incoraggiata l'espressione diretta e spontanea dell'attività conoscitiva, ad es. attraverso il ruolo dell'attività fisica, e le attività pratiche in generale, che consentono l'apprendimento diretto di quelle idee semplici, che sono alla base dello sviluppo della conoscenza umana”.

La cittadinanza: storia del concetto

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La cittadinanza: storia del concetto

Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

(1789):

Il cittadino dispone sì di diritti inalienabili ed assoluti, ma

il loro esercizio dipende strettamente dalla legge e

quindi dalla nazione sovrana della cui volontà la

legge si fa espressione .

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La cittadinanza: storia del concetto

Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789):

E' l'appartenenza alla collettività che, di fatto, segna l'identità politica

dell'individuo: il cittadino esiste come tale grazie al vincolo primario

che lo lega alla nazione.

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La cittadinanza: storia del concetto

La cittadinanza, dunque, nasce con riferimento allo Stato

nazionale moderno.

E’ inizialmente insieme di diritti e doveri civili e politici formalmente

riconosciuti

Ma questo oggi ci basta per dirci cittadini?

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

Cittadinanza e classe sociale (1950): “La cittadinanza è una forma di uguaglianza

umana fondamentale connessa con il concetto di piena appartenenza ad una

comunità"

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

La cittadinanza include diritti:

1. civili

2. politici

3. sociali

(sempre più con lo sviluppo della società industriale)

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

Diritti civili per es. libertà personali, di fede, di pensiero, di parola, di proprietà

Riconoscimento sul piano pubblico dell'autonomia individuale, della sovranità individuale e della inviolabilità del cittadino

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

Diritti politici: per es. diritto di voto

Da sudditi a cittadini: sovranità popolare

Trasposizione sul piano pubblico dell'autonomia individuale, la comunità si riconosce in una prassi democratica di partecipazione e comunicazione

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

Diritti sociali “Tutta la gamma di diritti che va da un minimo di benessere e di sicurezza economica fino al diritto di partecipare pienamente al vivere sociale, al vivere di persona civile, secondo i canoni vigenti nella società.”

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

Diritti sociali: sono istituzionalizzati nel Welfare State, in particolare nel sistema scolastico e nei servizi sociali

Per alcuni: scuola gratuita, reddito minimo, sanità pubblica

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La cittadinanza

Thomas Humphrey Marshall (1893-1981)

La cittadinanza sociale (oltre a quella civile e politica) è un passo nel cammino verso l’uguaglianza

Critiche:

Esiste anche una cittadinanza economica

Manca una attenzione alla cittadinanza e genere

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La cittadinanza

Cittadinanza:

dimensione esclusiva

+

dimensione inclusiva

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La cittadinanza

Educare alla cittadinanza significa oggi educare a una cittadinanza inclusiva, partendo dagli aspetti formali e giuridici, fino ai diritti

sociali e culturali.

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1. Educare ai diritti universali tramite le discipline cooperando con il volontariato, con l'associazionismo e con gli enti e le istituzioni che operano sul territorio.

2. Educare all'alterità e alla solidarietà agita, favorendo l'interazione con il territorio,

sviluppando identità multiple e complesse, promuovendo un sentimento di

appartenenza al contesto locale, nazionale, europeo e globale.

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Educare alla cittadinanza

3. Educare alla lotta contro le forme di discriminazione

4. Educare all’integrazione della alterità e alla sua concezione come risorsa

5. Educare alla partecipazione attiva alla realtà sociale, economica, politica del proprio contesto di riferimento (livello

locale o nazionale o globale)

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Educare alla cittadinanza

CARTA EUROPEA RIVEDUTADELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANIALLA VITA LOCALE E REGIONALE(21 maggio 2003):

“La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale è essenziale se si vogliono costruire delle società più democratiche, più solidali, e più prospere.

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Educare alla cittadinanzaCARTA EUROPEA RIVEDUTADELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANIALLA VITA LOCALE E REGIONALE(21 maggio 2003):

“Partecipare alla vita democratica di una comunità,qualunque essa sia, non implica unicamente il fatto di votare o di presentarsi a delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare ed essereun cittadino attivo, vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità, e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore.”

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Educare alla cittadinanza

“Tuttavia, la partecipazione dei giovani non ha l’unica finalità di formare dei cittadini attivi o di costruire una democrazia per il futuro. Perché la partecipazione abbia un vero senso, è indispensabile che i giovani possano esercitare un’influenza sulle decisioni e sulle attività, e non unicamente ad uno stadio ulteriore della loro vita”

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Ma cosa vuol dire “partecipare”?

Es. partecipazione politica: diversi livelli di coinvolgimento dal disinteresse all’attività politica come professione

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Scala della partecipazione politica (Rush 1992)

10. Nessun interesse per la politica

9. Andare a votare

8. Partecipare a discussioni politiche informali

7. Partecipare passivamente in un’organizzazione semi-politica

6. Partecipare passivamente in un’organizzazione politica

5. Partecipare a riunioni pubbliche e dimostrazioni4. Partecipare attivamente in un’organizzazione semi-politica3. Partecipare attivamente in un’organizzazione politica2. Aspirare a una carica politica o amministrativa1. Ricoprire una carica politica o amministrativa

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Carta europea della partecipazione dei giovani:

1. Stimolare partecipazione ad attività associative, sportive, etc. sul territorio

2. Lottare contro la disoccupazione giovanile “Quando i giovani sono disoccupati, o

vivono nella povertà, è più raro che avvertano l’esigenza, che trovino le risorse e il necessario sostegno sociale per diventare dei cittadini attivi”

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Carta europea della partecipazione dei giovani:

3. Sviluppare una formazione adeguata nei giovani, una cultura della cittadinanza e della democrazia

“E’ essenziale che i giovani si familiarizzino con lapartecipazione e la democrazia nel corso della loro vita

scolastica ed usufruiscano di lezioni ben documentate sulla democrazia, la partecipazione e la cittadinanza. La scuola deve essere ugualmente un luogo in cui i giovani possano vivere la democrazia in azione e dove la loro partecipazione al processo decisionale venga sostenuta, incoraggiata e considerata utile”.

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Educare alla cittadinanza

Carta europea della partecipazione dei giovani:

4. Sviluppare la mobilità sul territorio (conoscere altre culture, relativizzare la propria)

5. Stimolare l’attenzione a tutte le forme di discriminazione per classe, per genere, per età, per convinzioni politiche, religiose, personali, per orientamento sessuale

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Educare alla cittadinanza

Carta europea della partecipazione dei giovani:

6. Stimolare una cultura di cura dell’ambiente e del territorio

7. Stimolare una cultura della non-violenza e di attenzione al problema anche entro le mura domestiche

8. Sviluppare e dare una adeguata informazione in tema di sessualità, di pratica e di igiene sessuale

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Modalità di esame per i non frequentanti

Due possibilità:

a) Tesina (compilativa oppure di ricerca)

b) Sitografia ragionata

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Modalità di esame per i non frequentanti

Tesina: compilativa

(introduzione al tema + rassegna della letteratura + conclusioni

oppure

Tesina di ricerca

(introduzione + indagine empirica su discriminazioni/pregiudizi/cultura dell’accoglienza etc.+ conclusioni tratte)

b) Sitografia ragionata

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Modalità di esame per i non frequentantiSitografia ragionata

Elenco commentato e organizzato di siti internet che voi consigliereste a un inesperto su un tema scelto riguardante possibilmente:

cittadinanza (sociale, politica o civile)

oppure discriminazione (per sesso, età, classe sociale, orientamento sessuale, convinzioni politiche o religiose)

oppure integrazione (per es. degli immigrati)

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Modalità di esame per i non frequentantiSitografia ragionata

Esempio: per una sitografia sulle “quote rosa”

Presentare una serie di siti (commentati, sulla ragione della scelta) organizzati a gruppi. Ad esempio: dei siti sulla discriminazione verso le donne nel lavoro, poi siti sulla storia del lavoro femminile, siti sulle quote rosa e la legislazione a livello internazionale, e così via. Come se voi foste dei docenti tenuti a consigliare a uno studente che fa la tesi sulle "quote rosa" quali siti guardare e perché, organizzati per grandi aree tematiche.

Il fine è che lo studente impari a cercare bene in internet. Questo dovrebbe essere utile soprattutto per chi si deve laureare a breve: con una semplice ricerca sui tipo Yahoo o Google si trovano molte cose, ma  si deve imparare a "scegliere" bene...

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Modalità di esame per i non frequentanti

Il lavoro scelto (concordato con la docente) in formato word o pdf è da spedire entro

domenica 20 maggio

all’indirizzo

[email protected]

specificando nel frontespizio nome, tema, corso di riferimento (“Educazione alla cittadinanza non frequentanti”).