[EDIZIO-MI - 57] GIORN/MILANO/PAG13 06/12/08
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57 MILANO ALBUMil GiornaleSabato 6 dicembre 2008
Francesco Gattuso
Esiste solo buona e cattivamusica. Così ripete il mantra delbuon musicista, soprattutto diquello jazz, cheperconsuetudinesa guardarsi intorno, alla ricercadimelodie «altre», per poi lanciar-si in rivisitazioni,piùomenoardi-te. Il concerto che dà l'avvio allakermesse «JazzalPiccolo» - dado-manifinoametàgiugno-èunotti-mo esempio di questo assunto: ilTeatro Strehler si apre infatti allagrande musica di Ennio Morrico-ne-premioOscarallacarriera,au-toredi colonnesonorechehannolasciatoun segno indelebile nellastoria del cinema - proprio attra-verso il filtro jazzistico. «Grazie,Ennio!» -questoil titolodellasera-ta celebrativa, organizzata dall'Associazione Culturale MusicaOggi - vede la Civica Jazz Bandmilaneseprotagonistadi un viag-gioattraverso lepartituredelcele-bre compositore romano. A diri-
gere l'ensemble, il maestro Enri-co Intra, figura simbolo del jazzitaliano e, come rivela lui stesso,vecchio amico di Morricone: «Ciconosciamo da parecchio tempo- spiega -. Lui cominciò a studiarela tromba jazz, ha sempre amatoquesta musica. Ritrovarsi oggi èdavvero speciale». Arrangiate dalsaxofonistaMarco Gotti (leader eanimatoredella JWOrchestra), lemusichediMorriconeacquistanoun colore ritmico inedito, trasci-nando il pubblico in un raccontosonoro che, giocoforza, evocauna galleria cinematograficamentale: si va da «Indagine su uncittadino al di sopra di ogni so-spetto»a«C'eraunavolta inAmeri-ca», da «Il clan dei siciliani» al we-stern «Il buono, il brutto e il catti-vo», fino alle struggenti arie com-poste per film come «Giù la testa»e «Mission». Melodie perfette, en-trate di prepotenza nell'immagi-nariocollettivo. «Lanostrarivisita-zione è stata soprattutto sulle ar-monie - spiega Intra - É un'opera-zione tipicadel jazz: sindai tempidi Cole Porter e George Ger-shwin, il jazzhasaputointerpreta-rebranidi altri generi.Perquantoci riguarda, l'anno scorso una ri-letturadeibranideiBeatles riscos-se un grosso successo». La CivicaJazz Band - cui partecipano i mi-gliori studenti dei Civici Corsi diJazz dell'Accademia Internazio-nale della Musica di Milano - saràguidata da un gruppo di solistiche hanno segnato, in questi an-ni, lascenamusicale jazziaticame-neghina: dal batterista TonyArcoai saxofonisti Giancarlo Porro eMarco Gotti, al contrabbassistaMarcoVaggi.Sulpalcoèattesoan-
che il chitarristaFrancoCerri che,insieme con l'organista AlbertoGurrisi (ex allievo della scuola),eseguirà il brano «Deborah'sThe-me». Il concerto al Teatro Strehlersi trasforma, infine, in una sortadi suggestiva festa di complean-no: il maestro Ennio Morricone -che ha compiuto ottant'anni il 10
novembre scorso - sarà presentein sala e, al termine dell'esibizio-ne, riceveràdall'«Arlecchino» Fer-ruccio Soleri e dall'assessore allePolitiche del Lavoro e dell'Occu-pazioneAndreaMascarettidueri-conoscimenti, a testimonianzadell'affetto e delle riconoscenzadella città diMilano (città da sem-
preattentaallamusicacontempo-ranea e cosiddetta «colta») per unartista che ha imposto il nomedell'Italia nel mondo.
Grazie Ennio!Omaggio a Ennio Morricone
Teatro StrehlerDomani sera, ore 21Info 02-848800304
La produzione di EnnioMorricone è sterminatae, soprattutto, eclettica:dalle colonne sonore allecomposizioni «sacre»
Concerto Burrell e la Conquest al PiM Spazio Scenico
Luca Testoni
Se la musica leggera tricoloreè riuscita ad andare oltre la tradi-zione del cantautorato lo si deveancheallabreve(e, inparte,misco-nosciuta) stagione della «new wa-ve» prima maniera, all'inizio deglianni ’80. Quella, giusto per farequalche nome, di Fast'O, dei Kri-sma, dei Gaznevada, dei Decibeldi Enrico Ruggeri e di Garbo. Pro-prio Garbo, alias Roberto Abate,50 anni di Milano, che amava Da-vid Bowie, Roxy Music e Japan so-pra ogni cosa, è stato tra i paladinidiquelnuovocorsocontraddistin-to da un suono elettronico e speri-mentalesucuisi innestavanoricer-ca estetica applicata al rock ed esi-
stenzialismo post-punk. Un nuo-vocorsofigliodiundesiderioanar-chico, ma non in senso politico, dialienarsi dalla massa, di fuggire e,perchéno, di stupire. Niente a chevedere, dunque, con l'idea patina-
taemolto fintadegliAnni ’80cui siè soliti fare riferimento. Ma nem-menocon la vogliadiomologazio-ne dei nostri giorni.
Timbro di voce alla David Syl-vian (l'indimenticabile cantante
dei Japan), look minimal-dandy,Garboesplosenel1981con«ABer-lino… va bene», una hit, a suo mo-do,tra rockdecadenteedelettroni-ca,chegliaprì lastradaaundecen-niodi grandi successi. Già, perchéin quegli anni, Franco Battiato lovolle con sé di supporto al tour di«La Voce del Padrone», fu ospite apiùripresedelFestivalbarediSan-remo e incise svariati dischi e sin-goli (da «Quanti anni hai?», in cop-pia con l'allora cantante dei MatiaBazar Antonella Ruggiero, a «Ra-dioclima», passando per «Cose ve-loci»). Roba che ha lasciato il se-gno. E non solo tra i giovani dell'epoca, alla luce dell'album tributo«ConGarbo» col quale, nonpiù tar-di di un paio di anni fa, Baustelle,
La Crus, Meg, Andy dei Bluverti-go, Zu, Marco Notari ed altri han-no rivisitato il repertorio del musi-cista.
È di pochi mesi fa l'uscita di «Co-meilvetro», il sedicesimoalbumincarriera,chiusura idealedella trilo-gia cromatica iniziatanel 2002con«Blu» e poi proseguita tre anni do-po con «Gialloelettrico» (al qualeparteciparono Morgan e BoostadeiSubsonica).Undiscoimmedia-to che in senso simbolico parago-na leproprietàdel vetro aduna se-rie di caratteristiche riconducibilianche al genere umano, essendotrasparente, fragile, tagliente.
GarboRolling Stone
domani 21.30
San Donato Al via oggi la stagione al Cineteatro Troisi
NONSOLOFILM
«JAZZ AL PICCOLO»
Morricone invitato speciale allo StrehlerSerata celebrativa domani in onore del compositore romano «premio Oscar», che sarà presente in salaEnrico Intra dirigerà la «Civica» attraverso le partiture del maestro. Sul palco anche Franco Cerri
AL ROLLING STONE
Torna Garbo e la stagione «new wave» prima maniera«Come il vetro» è il 16esimo album in carriera dell’intimenticabile cantante esploso nell’81 con «A Berlino va bene »
Qualità e professionalità a suondi risate e di divertimento. Oggisarà la commedia «I 39 scalini»conNiniSalernoeRobertoCiufo-li, in anteprima milanese, a tene-re a battesimo la seconda stagio-ne teatrale del Cineteatro TroisidiSanDonatoMilanese.Asaluta-re il nuovo anno, il 15 gennaio,omaggio alla napoletanità piùclassica; sarà Luigi De Filippo, fi-glio del grande Eduardo a porta-re sulla scena del Troisi, nelle ve-sti del regista e dell'interprete«Quaranta ma non li dimostra»commedia scritta da Titina e daPeppino. Elementi di un cast che
la scorsa stagione in tutta Italiaha trionfato con il vincente lavo-ro«Ottodonneeunmistero»,San-dra Milo, Eva Robbin's e RossanaCasale, saranno le protagonistedi «Fiorid'acciaio»unapièceatin-te rosa (in anteprima milanese il28 febbraio) che dimostra comesotto la svagatezza e l'apparentefragilità, ledonnemostrinocarat-tere facendo spesso ricorso allasolidarietà femminile. Carlo Gol-doni,congrandemaestriascrisseuna commedia-manifesto con laqualeportòsullascenagliobietti-vi della sua riforma teatrale; saràla ben collaudata coppia, solita a
calcare le tavoledei palcoscenici,PatriziaMilani-CarloSimoni che,incostumid'epoca,guidatidaldi-rettoredelTeatroStabilediBolza-no, Marco Bernardi, darà via a «Ilteatrocomico». Il16aprile sarà ladolcezza di Ivana Monti e di uninossidabile Gianfranco D'Ange-lo a presentare «Un Giardino diaranci fattoincasa».Grandechiu-sura prevista per il 7 maggio, conGianfranco Jannuzzo che, con ilsuo «Recital», dipingerà un ritrat-to a volte spietato, a volte comicoeamomentidelicato,diuna terramagica e profumata abitata dauno straordinario popolo.
MILANESE Canta brani del nuovo cd
di Massimo Colombo
«Grazie Ennio!». Non poteva che chia-marsi così il concerto che Milano,attraverso la sua «Civica Jazz Band»,lededica, anomedi tutti imilanesi e
nonsolo.Grandimusicisti l’attendono.Maanchetanti giovani, che suoneranno assieme per cele-brare quelle «80 primavere» che hanno già fattosognare tre generazioni in tutto il mondo e conti-nuano ad accompagnare le nostre fantasie piùpositive. Mi ricordo quando, a metà degli anniSessanta, scolaroalleprese con l’alfabeto, papàei fratelli maggiori mi portarono a vedere (e senti-re) «Perunpugnodidollari»diSergioLeone, inuncinemadella mia Legnano.Alla finenon riusciro-no a trascinarmi via dalla poltrona e, contentiquanto me, restarono incollati alla ribaltina perconcedersi il bis.Daallora lei èdiventatoper tuttinoi uno di quei pochi punti di riferimento cherendono lavitamigliore; cheaiutanoa riprender-si un sorriso (magari camuffato da ghigno allaClint Eastwood), nonostante tutto; che rendonointimamente e finalmente orgogliosi di andareall’estero con in mano (e nel cuore) un passapor-to italiano.Solita retoricastrappalacrimedacom-pleanno?Nondirei. Inquelle scene, inquellemu-siche,nonc’èpostoper le lacrime.Per le emozio-ni si. Forti, Improvvise. Attese. Ripetute. Semprediverse.Senzastancarsimai.Chebellochegraziea lei la noia non esiste più. Siamo contenti cheMilano onori un «romano» con una serata così, inun «tempio» dell’arte come lo «Strehler» e all’inse-gna di un’impronta jazz che sarà uno stimolo an-cora più forte per esserci. Speriamo davvero chelei si possa sentire come a casa sua, vicino al suopianoforte, ai suoi ricordi, ai suoi progetti. Comenoi, con lei, ci sentiamo nella nostra.
Grazie Ennio!Orgogliosidi essere italiani
Franco Fayenz
Ogni tanto il pianista ameri-canoDaveBurrell ritornaaMila-no, graditissimo ospite, nei con-testi e nei momenti più impensa-ti. Una volta alcuni appassionatidi jazz lo riconobbero mentre ce-nava comesemplice turista in unristorante milanese con musica.Alla fine lo pregarono di suona-re,eBurrellregalòaloroeal loca-leunmagnifico recital improvvi-sato di pianoforte solo. Staseraalle 21 arriva per la serie di con-certi Avant-Jazz che si tengonopresso il PiM Spazio Scenico di
viaTertulliano68insiemeconLe-ena Conquest voce e danza. Bur-rell e Conquest sono già stati ap-prezzati due stagioni or sono alTeatro Manzoni per Aperitivo inConcerto nel contesto dell'ottet-to di William Parker che propo-neva «The Inside Songs of CurtisMayfield», e nello scorso maggioin duo al club Blue Note per unsolo set.LagiovanedanzatriceLeenaCon-quest,nataaDallasnelTexas,do-postudi severiha lavoratocon lacompagnia del coreografo AlvinAlley. Come cantante si è affer-mata nel soul e quindi nell'hip
hop e nell'acid jazz. Verso la finedegli anniNovantasiè interessa-ta maggiormente al jazz. Assaipiù lunga e famosa è la biografiaartistica di Dave Burrell, 68 an-ni. Viene dall'Ohio ed è figliod'arte.Si fanotareneglianniSes-santa fra i musicisti d'avanguar-diadiNewYorkediventailpiani-stapreferitodiArchieSheppconil quale collabora a lungo Chi loabbia ascoltato come solista dipianoforte lo ha ammirato qualeimpeccabile interprete creativodelle musiche di Jelly Roll Mor-ton, o del periodo del jazz classi-co, o infine del jazz moderno.
COMPLEANNO Lo scorso
10 novembre il musicista
ha doppiato la simbolica
boa delle «80 primavere»
ROCK DECADENTE
Un genere che portò
l’artista a collaborare
con Battiato e la Ruggiero