EDITORIALE DI MANOVRA IN MANOVRA - flcgil.it · Questa sequela incessante di tagli alla scuola...

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EDITORIALE 1 Direttore Domenico Pantaleo Direttore responsabile Ermanno Detti Edizioni Conoscenza FEDERAZIONE LAVORATORI DELLA CONOSCENZA il della N. 5 - agosto 2011 ARTE / FORMAZIONE / RICERCA / SCUOLA / UNIVERSITÀ I l 2 agosto 2010 diventa legge la manovra finanziaria (DL 78) da 25 miliardi di euro per fronteggiare la crisi dei “debiti sovrani”. Gli stipendi dei pubblici dipendenti vengono bloccati fino alla fine del 2012. Per tre anni nien- te aumenti, niente CCNL, niente scatti di anzianità, blocco di carriera e stipendi. - Dal 1° gennaio 2011 il “cedolino unico” Le scuole, le Accademie e i conservatori subiscono lo scippo dei fondi contrat- tuali. Oltre due miliardi di euro vengo- no spostati nelle casse del Ministero dell’economia. L’assegnazione dei fondi è solo virtuale. Molte indennità vengo- no cancellate di colpo. Tra queste c’è anche quella per le missioni all’estero dei docenti durante i viaggi di istruzio- ne. La soppressione della diaria per le missioni, con la riduzione del 50% dei fondi destinati a quelle all’estero, colpi- sce anche università e ricerca. I settori della conoscenza ad alta concentrazione di lavoro femminile sono i più penaliz- zati. Le dipendenti pubbliche non potranno più andare in pensione a 60 ma a 65 anni. - Blocco di anzianità e carriere Il blocco degli scatti di anzianità colpi- sce docenti e ATA della scuola. Anziani- tà e carriere bloccate anche per i docen- ti universitari. A ricercatori e tecnologi degli Enti si blocca la decorrenza econo- mica. Ai tecnici ed amministrativi di università e ricerca si rendono inefficaci le norme contrattuali che permettono le progressioni economiche e di livello per il triennio. - Il ritorno del lavoro minorile Il 9 novembre 2010 diventa legge il “collegato al lavoro” (legge 183). Continua l’opera di manomissione dei contratti pubblici. Sarà il governo, e non più la contrattazione, a rivedere le norme sui congedi, il part time, i per- messi e le assenze dei dipendenti. L’occasione è buona per introdurre norme odiose e retrograde come quel- la sull’apprendistato. L’obbligo scola- stico si può assolvere, anziché a scuola, nelle fabbriche andando a lavorare a soli 15 anni. - Prosegue l’accanimento nei confronti dei precari A dicembre 2010 la legge di stabilità per il 2011 proietta il trend negativo anche negli anni futuri, 2012 e 2013. Questa sequela incessante di tagli alla scuola impone alle famiglie di contri- buire al funzionamento ordinario. giornale effelleci DECRETO SVILUPPO. LUGLIO 2011 Il 6 luglio 2011 diventa legge il Decreto Sviluppo. Il tormentone continua (art. 9). Unica novità positiva le stabilizzazioni, ma i precari vengono messi sotto ricatto. Rapporto di lavoro da tempo determina- to a tempo indeterminato. Modificato il Decreto legislativo 368/2001 che applica in Italia la direttiva comunitaria sui tempi determinati. La modifica introdotta non consente al personale precario della scuo- la di ottenere la conversione del rapporto Spedizione in abbonamento postale | Art. 1, c. 1, DL n. 353/2003 (conv. in L. n. 46/2004) DCB - Roma DI MANOVRA IN MANOVRA IN 12 MESI SONO STATE EMANATE LEGGI PESSIME DI UN GOVERNO PESSIMO S INTESI DEI PIÙ IMPORTANTI PROVVEDIMENTI SU SCUOLA , UNIVERSITÀ , RICERCA E AFAM C ontro una manovra iniqua e inu- tile per tirare l’Italia fuori dalla crisi, il 6 settembre si è svolto il riusci- tissimo sciopero generale indetto dalla Cgil, con manifestazioni affollate in cento piazze di altrettante città. “L’in- giustizia della manovra è evidente - ha detto Susanna Camusso, parlando a Roma - non paga nulla chi non ha mai pagato e chi ha di più. Al contra- rio di quello che chiede la Cgil da me- si con le sue proposte sulla nuova tas- sazione dei grandi patrimoni e delle grandi ricchezze”. E infatti la Cgil ha presentato una sua dettagliata “con- tromanovra”, dunque non solo prote- ste ma soprattutto proposte. Eccole in estrema sintesi. Un’imposta ordinaria sulle grandi ric- chezze (oltre gli 800mila euro) dareb- be un gettito annuale di circa 15 miliardi. E interesserebbe solo il 5% delle famiglie più ricche, graziando il restante già tartassato 95%. Un’imposta straordinaria, aliquota dell’1%, sulle grandi proprietà immobiliari (il cui valore, al netto di eventuali mutui, superi 800mila euro) porterebbe 12 miliardi. Una sovrattassa sui capitali sanati dallo scudo fiscale, ma non rientrati darebbe 9 miliardi. Un vero taglio, immediato, ai costi impropri della politica (eliminazione di vitalizi e indennità varie, riduzione di auto blu, consulenze esterne, di amministratori delle società di servi- zi...) porterebbe un risparmio imme- diato di 8,5 miliardi. Sono alcune delle misure proposte dalla Cgil per avviare una politica finanziaria all’insegna dell’equità e per liberare risorse utili a far partire il sistema Italia e sostenere consumi e redditi da lavoro e pensioni anche riducendo il prelievo fiscale. E per rilanciare l’occupazione giovanile. Naturalmente la Cgil si sta battendo affinché si elimino i tagli alla sanità e agli Enti locali, modificando il siste- ma del federalismo municipale, il blocco del turn over nel settore pub- blico. E soprattutto che si cancelli l’o- diosa norma (assolutamente inutile per il risanamento) che permette di derogare lo Statuto dei lavoratori, il licenziamento per giusta causa e i diritti elementari di chi lavora. Mentre scriviamo è stato annunciato il voto di fiducia sulla manovra. L’enne- simo atto di arroganza di una casta che “l’Italia non merita”. La Cgil continue- rà a presidiare la piazza. Poiché i setto- ri pubblici, in particolare quelli della conoscenza, sono stati bastonati pesan- temente dalle varie manovre finanzia- rie, in ottobre è già convocata una manifestazione nazionale indetta dalla Cgil, dalla FLC e dalla FP. DOPO LO SCIOPERO GENERALE DEL 6 SETTEMBRE, CONTINUA LA MOBILITAZIONE LA CONTROMANOVRA DELLA CGIL (continua a pag. 4) Questo numero è stato rea- lizzato con contributi di Gianni Carlini, Alessandra faini, Gabriele Giannini, Rita Guariniello, Paola Poggi, Moreno Verdi ed è stato coordinato da Anna Maria Santoro il giornale della effelleci Aut. Trib. di Roma n. 17.260 del 9.5.1978 n. 5 - agosto 2011 Valore Scuola coop. a.r.l. via Leopoldo Serra, 37 – 00153 Roma www.edizioniconoscenza.it FLC Cgil - centralino 06.83966809/0 Tipolitografia CSR - Roma, via di Pietralata, 157 - Tel. 06.4182113 Direttore: Domenico Pantaleo Direttore responsabile: Ermanno Detti In redazione: Joëlle Casa, Renato Comanducci, Maurizio Lembo, Elio Rucci, Anna Maria Villari Progetto grafico Luciano Vagaggini Impaginazione Marco Fioramanti Tiratura 25.000 copie

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EDITORIALE

1

Direttore Domenico Pantaleo Direttore responsabile Ermanno Detti Edizioni ConoscenzaFEDERAZIONE LAVORATORIDELLA CONOSCENZA

il

del

la

N. 5 - agosto 2011

ARTE / FORMAZIONE / RICERCA / SCUOLA / UNIVERSITÀ

II l 2 agosto 2010 diventa legge lamanovra finanziaria (DL 78) da 25miliardi di euro per fronteggiare la

crisi dei “debiti sovrani”. Gli stipendi deipubblici dipendenti vengono bloccatifino alla fine del 2012. Per tre anni nien-te aumenti, niente CCNL, niente scattidi anzianità, blocco di carriera e stipendi. - Dal 1° gennaio 2011 il “cedolino unico”Le scuole, le Accademie e i conservatorisubiscono lo scippo dei fondi contrat-tuali. Oltre due miliardi di euro vengo-no spostati nelle casse del Ministerodell’economia. L’assegnazione dei fondiè solo virtuale. Molte indennità vengo-no cancellate di colpo. Tra queste c’èanche quella per le missioni all’esterodei docenti durante i viaggi di istruzio-ne. La soppressione della diaria per lemissioni, con la riduzione del 50% dei

fondi destinati a quelle all’estero, colpi-sce anche università e ricerca. I settoridella conoscenza ad alta concentrazionedi lavoro femminile sono i più penaliz-zati. Le dipendenti pubbliche nonpotranno più andare in pensione a 60ma a 65 anni. - Blocco di anzianità e carriereIl blocco degli scatti di anzianità colpi-sce docenti e ATA della scuola. Anziani-tà e carriere bloccate anche per i docen-ti universitari. A ricercatori e tecnologidegli Enti si blocca la decorrenza econo-mica. Ai tecnici ed amministrativi diuniversità e ricerca si rendono inefficacile norme contrattuali che permettono leprogressioni economiche e di livello peril triennio. - Il ritorno del lavoro minorileIl 9 novembre 2010 diventa legge il

“collegato al lavoro” (legge 183). Continua l’opera di manomissione deicontratti pubblici. Sarà il governo, enon più la contrattazione, a rivedere lenorme sui congedi, il part time, i per-messi e le assenze dei dipendenti. L’occasione è buona per introdurrenorme odiose e retrograde come quel-la sull’apprendistato. L’obbligo scola-stico si può assolvere, anziché a scuola,nelle fabbriche andando a lavorare asoli 15 anni. - Prosegue l’accanimento nei confrontidei precariA dicembre 2010 la legge di stabilitàper il 2011 proietta il trend negativoanche negli anni futuri, 2012 e 2013. Questa sequela incessante di tagli allascuola impone alle famiglie di contri-buire al funzionamento ordinario.

giornale effelleci

DECRETO SVILUPPO. LUGLIO 2011

Il 6 luglio 2011 diventa legge il DecretoSviluppo. Il tormentone continua (art. 9).Unica novità positiva le stabilizzazioni,ma i precari vengono messi sotto ricatto.Rapporto di lavoro da tempo determina-to a tempo indeterminato. Modificato ilDecreto legislativo 368/2001 che applicain Italia la direttiva comunitaria sui tempideterminati. La modifica introdotta nonconsente al personale precario della scuo-la di ottenere la conversione del rapporto

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L n. 353/2

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nv. in L. n. 46/2

004) DCB - Roma

DI MANOVRA IN MANOVRAIN 12 MESI SONO STATE EMANATE LEGGI PESSIME DI UN GOVERNO PESSIMO

SINTESI DEI PIÙ IMPORTANTI PROVVEDIMENTI SU SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA E AFAM

CC ontro una manovra iniqua e inu-tile per tirare l’Italia fuori dalla

crisi, il 6 settembre si è svolto il riusci-tissimo sciopero generale indetto dallaCgil, con manifestazioni affollate incento piazze di altrettante città. “L’in-giustizia della manovra è evidente - hadetto Susanna Camusso, parlando aRoma - non paga nulla chi non hamai pagato e chi ha di più. Al contra-rio di quello che chiede la Cgil da me-si con le sue proposte sulla nuova tas-sazione dei grandi patrimoni e dellegrandi ricchezze”. E infatti la Cgil hapresentato una sua dettagliata “con-tromanovra”, dunque non solo prote-ste ma soprattutto proposte. Eccolein estrema sintesi. Un’imposta ordinaria sulle grandi ric-chezze (oltre gli 800mila euro) dareb-be un gettito annuale di circa 15miliardi. E interesserebbe solo il 5%delle famiglie più ricche, graziando il

restante già tartassato 95%.Un’imposta straordinaria, aliquotadell’1%, sulle grandi proprietàimmobiliari (il cui valore, al netto dieventuali mutui, superi 800milaeuro) porterebbe 12 miliardi.Una sovrattassa sui capitali sanatidallo scudo fiscale, ma non rientratidarebbe 9 miliardi.Un vero taglio, immediato, ai costiimpropri della politica (eliminazionedi vitalizi e indennità varie, riduzionedi auto blu, consulenze esterne, diamministratori delle società di servi-zi...) porterebbe un risparmio imme-diato di 8,5 miliardi.Sono alcune delle misure propostedalla Cgil per avviare una politicafinanziaria all’insegna dell’equità eper liberare risorse utili a far partire ilsistema Italia e sostenere consumi eredditi da lavoro e pensioni ancheriducendo il prelievo fiscale. E per

rilanciare l’occupazione giovanile.Naturalmente la Cgil si sta battendoaffinché si elimino i tagli alla sanità eagli Enti locali, modificando il siste-ma del federalismo municipale, ilblocco del turn over nel settore pub-blico. E soprattutto che si cancelli l’o-diosa norma (assolutamente inutileper il risanamento) che permette diderogare lo Statuto dei lavoratori, illicenziamento per giusta causa e idiritti elementari di chi lavora.Mentre scriviamo è stato annunciato ilvoto di fiducia sulla manovra. L’enne-simo atto di arroganza di una casta che“l’Italia non merita”. La Cgil continue-rà a presidiare la piazza. Poiché i setto-ri pubblici, in particolare quelli dellaconoscenza, sono stati bastonati pesan-temente dalle varie manovre finanzia-rie, in ottobre è già convocata unamanifestazione nazionale indetta dallaCgil, dalla FLC e dalla FP.

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(continua a pag. 4)

Questo numero è stato rea-lizzato con contributi diGianni Carlini, Alessandrafaini, Gabriele Giannini,Rita Guariniello, PaolaPoggi, Moreno Verdi ed èstato coordinato da AnnaMaria Santoro

il giornale della effelleciAut. Trib. di Roma n. 17.260 del 9.5.1978

n. 5 - agosto 2011

Valore Scuola coop. a.r.l.via Leopoldo Serra, 37 – 00153 Roma

www.edizioniconoscenza.it

FLC Cgil - centralino 06.83966809/0

Tipolitografia CSR - Roma, via di Pietralata, 157 - Tel. 06.4182113

Direttore: Domenico Pantaleo

Direttore responsabile: Ermanno Detti

In redazione: Joëlle Casa, Renato Comanducci,

Maurizio Lembo, Elio Rucci, Anna Maria Villari

Progetto grafico Luciano Vagaggini

ImpaginazioneMarco Fioramanti

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scusa dei risparmi e del contenimen-to della spesa. Le assunzioni a inva-rianza di spesa erano possibili senzapenalizzare i lavoratori.La FLC al tavolo negoziale aveva pre-sentato proposte concrete e fattibili,aveva chiesto certezza dell’effettivaconsistenza del piano triennale e sug-gerito di limitare solo al 2013 la dero-

di lavoro dopo 36 mesi di servizio. - Blocco mobilità territoriale neo im-messi in ruoloI docenti immessi in ruolo a partiredal 1° settembre 2011 non potrannospostarsi di provincia per i primi cin-que anni. Come succede già nel com-parto Università.- Piano triennale assunzioni docenti e ATAMIUR e MEF decideranno annual-mente, senza costi aggiuntivi per i contipubblici, sulla base di una specifica ses-sione negoziale, un piano di assunzioninel triennio 2011-2013 combinando iposti liberi in organico di diritto e ilturn over. Nelle università e nella ricer-ca le assunzioni sono bloccate di fatto,visto lo stato dei bilanci di Atenei e diEnti, asfissiati dai tagli pre-impostati! - Utilizzo graduatorie ad esaurimento2010/201110mila posti docenti verranno assegna-ti sulla base delle vecchie graduatorie.Si tratta di una norma di dubbia legit-timità costituzionale destinata adaumentare il caos durante le operazionidi inizio d’anno.

LEGGE FINANZIARIA. LUGLIO 2011

Il 17 luglio il governo approva lafinanziaria 2011. Gli stipendi deipubblici dipendenti restano bloccatifino a tutto il 2014. Per la scuola si conferma la politicadegli anni passati: organici bloccati al

ga al contratto nazionale sulla ridu-zione dei gradoni stipendiali. Richie-ste che non comportavano costi ag-giuntivi e che non sono state recepite.Ecco le proposte FLC in alternativatra loro:- allineare il periodo di prova dei col-laboratori scolastici e degli assistenti aquello dei docenti e dei DSGA condecorrenza della ricostruzione di car-riera per tutti al 1° settembre 2012;- utilizzare le economie del fondod’istituto che ogni anno si realizzano

UU n accordo-ricatto che fa pagareai precari il prezzo della loro

stabilizzazione. Ecco perché la FLCCgil non ha firmato il 4 agosto scor-so l’accordo su un piano triennale diassunzioni - certo solo per il primoanno - in cambio di stipendi più bas-si, carriera ridotta, conseguenze ne-gative su TFR e pensioni. È stata una scelta difficile perchéavere un lavoro a qualunque condi-zione spesso è meglio che non averlo.Ma per fare questo non c’è bisognodel sindacato. Il sindacato deve tutelare chi lavora eanche chi non lavora, ma non puòessere connivente di operazioni dibassa lega sui diritti. Chi lavora nella scuola percepisce giàle retribuzioni più basse d’Europa. Èinaccettabile che si utilizzino le neces-sarie immissioni in ruolo per peggio-rare surrettiziamente il sistema con-trattuale e l’impianto del contrattonazionale. E non c’è nemmeno la

LAVORO, RICATTI E BUGIE

MODELLO FIAT A SCUOLA

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in primo piano

2011-12 nonostante l’aumento deglialunni, docenti inidonei all’insegna-mento per motivi di salute costretti acoprire posti ATA già occupati daiprecari che così verranno licenziati.Blocco scatti anzianità, stretta sull’in-tegrazione degli alunni con disabilità,più controlli sulle certif icazioni,esodo forzato degli insegnanti nonspecializzati sui posti di sostegno. Vengono annullati tutti i comandiall’INVALSI e all’ANSAS (ora nuova-mente INDIRE) con perdita di unpatrimonio enorme di professionalità. La scuola primaria e la secondaria diprimo grado vengono aggregate tuttein istituti comprensivi che manten-gono l’autonomia solo se hanno al-meno 1.000 alunni, 500 nelle zonepiù disagiate. Se questa norma saràapplicata il numero delle scuole auto-nome si ridurrà di 1.130 unità con laconseguente perdita dei relativi posti.Nel caso in cui il numero di alunnidovesse essere inferiore a 500 la scuo-la sarà affidata ad un reggente.Le Università sono rese ingovernabilidagli effetti sconcertanti della “riformaGelmini”, dei cui 36 decreti applicati-vi hanno visto la luce solo 3. Gli Enti di ricerca sono oggetto discorporo, aggregazione, riaggregazio-ne, soppressione, definanziamento. Iltormentone delle visite fiscali. Abbiamo perso il conto di tutte levolte che con leggi, codicilli, circolarie quant’altro il governo è intervenutosulle visite fiscali.

MANOVRA ANTICRISI. AGOSTO 2011

Il governo approva la manovra anticri-si, con un costo complessivo che sfio-ra i 60 miliardi. Un pacchetto di mi-sure sconvolgenti per il ceto medio e idipendenti pubblici. I tagli agli Entilocali e alle Regioni mettono in ginoc-chio il welfare locale a cominciare dallachiusura delle scuole dell’infanzia. I grossi patrimoni sono graziati, lalotta alla grande evasione e al lavoronero è rimandata. La gravità dellasituazione, invece, avrebbe richiestomisure più strutturali come sostiene laCgil che da tempo propone l’introdu-zione della patrimoniale oltre gli800mila euro. Queste le principalimisure che colpiscono i nostri settori:- Finestra mobile per chi va in pensioneAnche ai dipendenti della scuola sta-tale e dell’AFAM è stato esteso lo slit-tamento di un anno dell’uscita dallavoro come previsto dalla legge122/2010 per quelli di Università eRicerca. Questa misura disincentiva lepensioni di anzianità con conseguenzenegative sulle future stabilizzazionilegate a doppio filo con il turn over.- TFR sulle pensioni di anzianitàVerrà liquidato dopo 24 mesi dalladata della cessazione dal servizio.Mentre per il collocamento a riposod’ufficio (compimento 65 anni o rag-giungimento dei 40 utili a pensione) ildifferimento è di 6 mesi. - Sede di lavoro in ambito regionaleIl datore di lavoro può imporre al lavo-

(segue da pag. 1 - DI MANOVRA IN MANOVRA) ratore di svolgere la propria prestazio-ne su sedi diverse. Criteri e proceduresi regolano in contrattazione. Ma ildatore di lavoro può, in assenza diaccordo, decidere unilateralmente sullabase di una semplice informativa alsindacato. - Trattenimento in servizio oltre i

limiti d’età Si invertono le regole per cui saràl’Amministrazione a decidere se accet-tare o meno il trattenimento in serviziodel dipendente che ha superato i limitid’età. Finora era il dipendente che inbase ai requisiti specifici di compartopoteva esercitare tale diritto. Quest’ul-tima manovra peggiora le condizionidi lavoro, con provvedimenti che nonhanno alcun peso nell’uscita dalla crisi,come l’aggiramento dell’art. 18 delloStatuto dei lavoratori sul licenziamen-to per giusta causa o l’introduzione di“reparti confino” per lavoratrici e lavo-ratori diversamente abili. Non aprealcuna prospettiva di crescita e di svi-luppo, ma conferma il suo carattereelettoralista cancellando il contributo disolidarietà a chi guadagna più di90.000/150.000 euro lordi al mese,mentre si mantiene il prelievo forzatosui dipendenti pubblici!

Al momento in cui andiamo in stampa, lamanovra può subire cambiamenti anchese il governo ha posto su essa la fiducia.

per effetto dei tagli di personale persopperire ai maggiori costi delle sta-bilizzazioni.

FACCIAMO QUALCHE CONTO

Le risorse da reperire riguardanosolo le circa 67mila stabilizzazioniannunciate per il 2011-2012, supe-riori al turn over che invece è di39.000. Per gli anni successivi, invece, c’è(secondo gli annunci del go- verno)una perfetta corrispondenza traassunzioni e turn over e non ci sonoproblemi di spesa aggiuntiva. Diconseguenza la spesa per le retribu-zioni di coloro che vanno in pensio-ne con un’anzianità elevata copreabbondantemente le assunzioni diprecari che in media hanno un’an-zianità di 9 anni e una retribuzionenettamente inferiore.I costi per coprire il surplus di assun-zioni è di 39,7 milioni di euro soloper il 2011-2012. Ma l’accordodetermina un risparmio strutturaledi 106, 7 milioni di euro. Un bel regalo al MEF a danno deilavoratori e della scuola.