Economia AziendaleMarco Ferretti1 Economia Aziendale Marco Ferretti.
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Corso di Economia Aziendale ed Estimo Rurale
C.so di Laurea STAGO (S.Severo)
Lezione n.6: a) Riclassificazione del bilancio; b) Indicatori e indici; c) Stima dei danni; d) stime cauzionali
Dott. PROSPERI MaurizioUniversita' degli Studi di FoggiaFacolta' di AgrariaDipart. PRIMEVia Napoli 25tel. 0881-589.356http://it.geocities.com/economia_primee-mail: [email protected]
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L’analisi di bilancio
• La valutazione della performance
• L’analisi economico-finanziaria
• La riclassificazione dello stato patrimoniale
• La riclassificazione del conto economico
• Il sistema degli indici di bilancio
• Alcuni cenni ai flussi finanziari
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La valutazione della performance
• La valutazione della performance non può prescindere dal riferimento ai fini ed agli obiettivi di un’azienda
– La produzione di adeguati flussi di reddito
– Il soddisfacimento delle attese sociali
– Il soddisfacimento dei bisogni di mercato
– In particolari periodi della vita aziendale una dimensione può essere predominante rispetto alle altre
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La valutazione della performance
• Due sono gli elementi alla base della valutazione della performance
– L’interesse delle differenti categorie di stakeholder rispetto alle performance dell’azienda
– La centralità dell’analisi di bilancio per valutare la produzione di ricchezza come condizione di sostenibilità e durata
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La valutazione della performance
• Il bilancio costituisce una base informativa rilevante per comunicare la strategia aziendale verso l’esterno– Con l’analisi di bilancio è possibile trarre
indicazioni sulla • composizione del patrimonio
• sulle dinamiche della gestione trascorsa
• sulla produzione di ricchezza
• Sulle condizioni future di funzionamento e sulla capacità prospettica di produrre reddito
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La valutazione della performance
• Non è sufficiente una “semplice lettura” del bilancio per condurre tali valutazioni
– Sono necessarie tecniche per interpretare i dati contenuti nel bilancio stesso per evidenziare
• Ciò che è accaduto • Le tendenze in atto• Le prospettive dell’azienda
– Al fine di comprendere le cause che hanno portato a quella performance
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L’analisi economico-finanziaria
• L’analisi economico-finanziaria è finalizzata a fornire una serie di giudizi e sintomi che dovranno essere interpretati per giungere a una valutazione sulla performance conseguita e prospettica
– Si compone di
• Una parte tecnica:
– L’elaborazione dei dati con tecniche e procedimenti appropriati
• Una parte valutativa
– Identificazione e predisposizione delle ipotesi di analisi e di interpretazione relativamente a elementi significativi
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L’analisi economico-finanziaria
• La valutazione dell’equilibrio economico aziendale si fonda su alcune dimensioni parziali
– Aspetto reddituale
• la capacità di produrre reddito
– Aspetto finanziario
• la capacità di rispondere in modo tempestivo ed economico agli impegni finanziari richiesti dalla gestione
– Aspetto patrimoniale
• la relazione tra capitale proprio e di debito
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L’analisi economico-finanziaria
• La valutazione di questi equilibri parziali non è però sufficiente…
– è necessario integrarle con ulteriori analisi fondate su dati “extracontabili” relativamente
• al sistema competitivo
• ai concorrenti
• alle dinamiche del mercato
• ai prodotti
• ai bisogni dei consumatori
– Queste analisi non sono meno importanti per formulare un giudizio sulla capacità di produrre ricchezza nel tempo
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L’analisi economico-finanziaria
• Le fasi dell’analisi economico-finanziaria
– La ricerca dei dati e delle informazioni
– l’elaborazione dei dati e delle informazioni con la costruzione di ipotesi e la loro prima verifica
– la formulazione conseguente di tesi interpretative e di valutazioni sull’andamento aziendale
DATI ---> Elaborazione ---> Interpretazione
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L’analisi economico-finanziaria
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L’analisi economico-finanziaria
• La fase della ricerca dei dati– Le analisi interne
• per conoscere meglio la “gestione della propria azienda” • individuare, i punti di forza e di debolezza, gli indicatori di
sintesi per valutare l’andamento aziendale in relazione a decisioni prese o da prendere
• sono a disposizione tutti i dati e le informazioni che il sistema informativo aziendale è in grado di produrre
– Le analisi esterne• al fine di comprendere i punti di forza e di debolezza
dell’azienda da parte di soggetti “esterni”• le informazioni a disposizione derivano dagli schemi e dai
documenti di bilancio e da altre fonti esterne relativamente al sistema competitivo e finanziario, al contesto ambientale ecc.
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L’analisi economico-finanziaria
• La fase dell’interpretazione
– Le analisi esterne non possono prescindere dalla fase di interpretazione dei dati e delle informazioni contenute nel bilancio
• La fase dell’interpretazione è finalizzata ad accertare la rispondenza tra valori di bilancio e fenomeni aziendali
• Nella fase dell’interpretazione è necessario porre attenzione ai criteri di valutazione
– differenti criteri di valutazione possono portare ad una determinazione significativamente diversa del risultato economico e del capitale di funzionamento senza che le condizioni di funzionamento dell’azienda siano mutate
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L’analisi economico-finanziaria
• La fase della elaborazione
– Esporre i dati raccolti in una forma che renda agevole l’analisi e l’interpretazione sia consuntiva che prospettica
– Questo passaggio avviene grazie
• alle tecniche di riclassificazione di conto economico e di stato patrimoniale
• al calcolo dei quozienti e alla loro ricomposizione a sistema
• alla ricostruzione dei flussi finanziari e alla predisposizione del rendiconto finanziario
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L’analisi economico-finanziaria
• La fase della valutazione
– Consiste nell’interpretare i valori e gli indicatori segnaletici al fine di trarre indicazioni sulle dinamiche prospettiche dell’azienda.
– Si realizza tramite
• la costruzione delle ipotesi e la loro verifica
– Viene condotta
• portando a sintesi le informazioni derivanti dall’analisi economico-finanziaria con quelle di contesto relativamente al sistema competitivo, al sistema finanziario, alle strategie ecc.
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• Il criterio finanziario– Permette di individuare
• nell’attivo, la velocità con la quale gli impieghi di risorse investite si trasformeranno in liquidità
• nel passivo e nel capitale proprio, le fonti di finanziamento che un’azienda pone in essere per effettuare gli investimenti.
– Considera • gli impieghi di risorse finanziarie (investimenti in attesa
di rientro e disponibilità liquide) • le fonti di risorse finanziarie (modalità di recupero di
risorse finanziarie)
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• La classificazione degli impieghi
– Il criterio della liquidità come grado di trasformabilità in denaro rispetto al tempo
• attitudine a trasformarsi in mezzi monetari all’interno del ciclo operativo
– La durata del ciclo operativo si individua convenzionalmente nel periodo amministrativo
• se un investimento ha invece un periodo di rientro inferiore all’anno viene definito a breve termine (attivo corrente)
• se un investimento ha invece un periodo di rientro superiore all’anno viene definito a lungo termine (attivo immobilizzato)
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• L’attivo corrente
– le liquidità immediate sono costituite pertanto dal denaro contante e dai valori assimilabili
– le liquidità differite sono formate da crediti di funzionamento e di finanziamento che verranno incassati entro i prossimi dodici mesi
– il magazzino corrisponde alle rimanenze di magazzino di materie, semilavorati e prodotti finiti e merci
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• L’attivo fisso
– le immobilizzazioni materiali che si compongono di beni tangibili come terreni, fabbricati etc.
– le immobilizzazioni immateriali che sono formate da beni intangibili come marchi, costi pluriennali capitalizzati
– le immobilizzazioni finanziarie che consistono in investimenti finanziari a lungo termine
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• La classificazione delle fonti– Il criterio della provenienza
• capitale di finanziamento (il totale delle fonti) viene suddiviso in
– capitale proprio – mezzi di terzi
– Il criterio della esigibilità che consiste nel classificare le fonti in relazione alla loro scadenza temporale
• viene individuato nell’anno il periodo temporale di riferimento per inserire una fonte finanziaria nelle differenti classi
– passivo corrente– passivo consolidato– capitale proprio
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• Le classi delle fonti
– Il passivo corrente comprende i finanziamenti che saranno pagati entro l’anno (debiti verso fornitori etc.) e che hanno un ciclo di utilizzo “breve” (conti correnti bancari)
– Il passivo consolidato è formato da debiti sia di finanziamento che di funzionamento con una scadenza superiore dell’anno
– Il capitale proprio (determinato come differenza tra attività e passività) è, nella sua globalità, una fonte di finanziamento senza una scadenza predefinita
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• Passività operative e finanziarie
– Il passivo operativo è collegato al circuito della produzione e quindi, principalmente, debiti nei confronti di fornitori di beni e servizi
– Il passivo finanziario si riferisce ai debiti che l’azienda ha con gli operatori finanziari
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La riclassificazione dello stato patrimoniale
• Le dimensioni dell’analisi
1
2
3
1 2
3b
3a Attivo correnteAttivo immobilizzatoPassivo correntePassivo consolidatoCapitale netto
Composizione e struttura (impieghi)
Composizione e struttura (fonti)
Equilibrio fonti – impieghi (breve e lungo termine)
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La riclassificazione del conto economico
• Le finalità
– La struttura di conto economico deve permettere di evidenziare i costi e ricavi della produzione ottenuta e della produzione venduta
– Si devono individuare alcune aree di gestione alle quali ricondurre costi e ricavi secondo una logica funzionale
– Si deve predisporre una struttura scalare per analizzare il modo in cui si forma il reddito complessivo nelle singole aree nelle quali viene suddivisa la gestione
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La riclassificazione del conto economico
• Le aree gestionali
– la distinzione delle operazioni di gestione avviene in due aree
• l’area operativa nella quale vengono classificate le operazioni di gestione relative alle combinazioni produttive
• l’area extraoperativa che comprende tutte le operazioni escluse dalla prima
– La scomposizione del risultato economico nelle differenti aree gestionali permette valutare la futura capacità di reddito dell’azienda
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La riclassificazione del conto economico
• Le aree gestionali
– l’area operativa scissa nell’attività tipica (gestione caratteristica) collegata allo svolgimento delle operazioni in cui l’azienda tipicamente è impegnata (il core business) e nell’attività accessoria, connessa agli investimenti che producono flussi di reddito aggiuntivi
– l’area finanziaria comprende gli effetti reddituali riconducili ai finanziamenti attinti (gli oneri finanziari)
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La riclassificazione del conto economico
– l’area delle componenti straordinarie comprende i componenti di reddito risultato di fatti gestionali eccezionali e non ricorrenti
– l’area tributaria comprende i componenti di reddito che rappresentano una quota del reddito prodotto “distribuita” all’amministrazione finanziaria
• Con riferimento alle aree si individuano dei risultati intermedi utili per– spiegare il risultato che l’azienda ottiene nelle varie aree– individuare la capacità reddituale dell’azienda – valutare la capacità di generare reddito in via continuativa
nel tempo
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La riclassificazione del conto economico
Rappresentano i costi che l’azienda ha sostenuto per il finanziare i propri investimenti. Comprendono gli oneri espliciti derivanti dai debiti contratti
Oneri finanziari
Area finanziaria
È la somma del reddito operativo della gestione caratteristica e dei proventi netti della gestione patrimoniale
Reddito operativo
Area operativa
Sono la differenza tra i proventi della gestione patrimoniale e i costi sostenuti direttamente per il conseguimento di tali proventi
Proventi netti della gestione patrimoniale
Area accessoria
Rappresenta il risultato dello svolgimento delle attività tipiche dell’impresa; è ottenuto come differenza tra i ricavi della gestione tipica ed i costi sostenuti per il conseguimento di tali ricavi
Reddito operativo della gestione caratteristica
Area caratteristica
contenutoaggregatoarea gestionale
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La riclassificazione del conto economico
È ottenuto sommando il reddito lordo di competenza ed il saldo della gestione straordinaria
Reddito prima
delle imposte
Derivano da accadimenti che si manifestano nell’esercizio in via non usuale o continuativa
Proventi ed oneri straordinari
Area straordinaria
È la differenza tra il reddito operativo e gli oneri finanziari; rappresenta il risultato complessivo della gestione aziendale
Reddito lordo di competenza
Area ordinaria
contenutoaggregatoarea gestionale
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La riclassificazione del conto economico
• Il reddito operativo– Rappresenta la capacità dell’azienda di
generare reddito con continuità nel tempo
– Analizza la redditività aziendale indipendentemente dalle scelte di struttura finanziaria
– Riflette quindi:• La ricerca di una maggiore efficienza
• Il mix di produzione e di vendita
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Il sistema degli indici di bilancio
• L’equilibrio finanziario a breve termine
– Il quoziente di disponibilità = attivo corrente / passivo corrente
– Il capitale circolante netto = attivo corrente - passivo corrente
• Evidenziano l’attitudine dell’azienda a soddisfare gli impegni a breve termine
– Il quoziente di disponibilità = (liquidità immediate + liquidità differite) / Passivo corrente
– Margine di tesoreria = liquidità immediate + liquidità differite - passivo corrente
• Evidenziano l’attitudine dell’azienda a soddisfare gli impegni a breve termine utilizzando solamente le disponibilità liquide e i crediti
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L’analisi di bilancio: il sistema degli indici