EA 2001. IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO AUMENTO E QUALIFICAZIONE DEI BISOGNI DELLA COMUNITA’....
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EA 2001
IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO
AUMENTO E QUALIFICAZIONE DEI BISOGNI DELLA COMUNITA’.PREVALENZA DELLA DOMANDA SULL’OFFERTA
RIDUZIONE DELLE RISORSE CON CONSEGUENTE EMERGENZA DI RAZIONALIZZARE L’USO DELLE MEDESIME
PROCESSO DI PIANIFICAZIONE COMPLESSO.AMBIENTE DINAMICO, TURBOLENTO
IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO
DOMINIO DEL MERCATO IN UN’OTTICA DI BENCH MARKING
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE CARATTERIZZATA DA UNA CULTURA DI BASE ELEVATA, ECLETTICISMO, COINVOLGIMENTO GESTIONALE
NECESSITA’ DI UN ALTO LIVELLO DI FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA
VALORI
L. 833/78
L’impostazione tende alla massima solidarietà nei confronti dei malati, il cui trattamento è completamente slegato dall’entità delle contribuzioni; si prevede, infatti, il finanziamento attraverso la fiscalizzazione completa, per cui devono pagare i cittadini, che percepiscono redditi e consumano beni gravati da imposte, con la Sanità alla stessa stregua della difesa nazionale e del servizio anagrafico
[Dirindin e Cravedi (a cura di) 1994].
OMS [1988, 15]
“...garantire che ogni paziente (leggi: equità) del servizio sanitario
disponga di un mix di servizi sanitari, diagnostici e terapeutici (leggi:
accessibilità), tali da produrre, con la maggior probabilità per il paziente,
l’esito di un’assistenza sanitaria ottimale (leggi: appropriatezza - efficacia
degli interventi), compatibile con le conoscenze raggiunte dalla scienza
medica ed in rapporto con fattori biologici quali l’età del paziente, la
malattia da cui è affetto, le diagnosi secondarie concomitanti, le risposte al
regime terapeutico, a altri fattori terapeutici (leggi: qualità tecnica della
prestazione); con il minimo dispendio di risorse per ottenere questo
risultato (leggi: efficienza); con il minimo rischio possibile di ulteriori
danni o disabilità in conseguenza di tale terapia (leggi: sicurezza) e con la
massima soddisfazione possibile da parte del paziente riguardo al processo
di assistenza, alla sua personale interazione con il sistema sanitario ed i
risultati ottenuti (leggi: soddisfazione dell’utente)”
Obiettivi
Strutturazione di un sistema che sia in grado di garantire ai cittadini rispetto ai servizi socio assistenziali:
Equità
Accessibilità
Efficienza
Qualità Tecnica
Efficacia/Appropriatezza
Sicurezza e affidabilità
Soddisfazione dell’utente
Efficacia economica
=
Appropriatezza
Economy of scope , Chandler
Efficienza
=Tempo che intercorre tra il momento di espressione di un bisogno ed il momento di soddisfazione del bisogno ai costi minori
Economy of scope , Chandler
Negli ultimi 30 anni si è registrato, non solo in Italia, ma in
tutti i paesi industrializzati uno sviluppo tecnologico e
scientifico che ha determinato una crescente offerta di servizi
sanitari e di consumo di risorse [Ardigò 1997]. Le principali
cause di aumento sono determinate dalle modifiche
ambientali, demografiche ed epidemiologiche, dalla
vertiginosa evoluzione tecnico-scientifica, dall’adeguamento
dei servizi territoriali e di prevenzione primaria. Nella nostra
epoca, il concetto di salute è andato modificandosi, nel
passaggio dalla cultura della malattia alla cultura della salute,
dalla società del malessere alla società del benessere [Spaltro
1995].
Tutto questo ha reso ininfluenti i modelli conosciuti di controllo della spesa socio sanitaria, che è andata assorbendo una quota sempre più significativa del P.I.L. in tutti i paesi industrializzati. Mal si adattano, quindi, i modelli organizzativi e di gestione costruiti nei decenni precedenti [Dini 1995].
Domanda
What next?
Quali, oggi, i nuovi modelli di impresa, di organizzazione, di lavoro, di tecnologia sono possibili o auspicabili?
Il processo di riforma delineato dalla recente normativa individua nella reingegnerizzazione dei processi e nella razionale gestione delle risorse i fattori essenziali per il miglioramento del livello dei servizi erogati e la modernizzazione della pubblica amministrazione.
La focalizzazione dell’attenzione sulle esigenze del cittadino, utente primario dei servizi offerti sposta il baricentro dell’azione politica dall’esecuzione di fasi procedurali agli aspetti concreti della gestione per il conseguimento di un prodotto finale.
EA 2001
Tratto dall’introduzione alla Circolare 7 del 7 gennaio1999 “Istruzioni per l’art. 65 del decreto legislativo n. 29/93, concernente “il monitoraggio della spesa del personale: Il conto annuale e la relazione sulla gestione. Esercizio 1998.
AZIENDA
Insieme di persone che svolgono un lavoro organizzato per produrre dei beni (o dei servizi)*
* Italiano junior dizionario di lingua italiana a cura i A.Cattana e m.T. Nesci - Loescher editore, To 1995
AZIENDA
“…il soggetto giuridico, pubblico o privato, che offre attività o prestazioni socio sanitarie”.*
* DPR 14 gennaio 1997, Atto di indirizzo e coordinamento Stato-Regioni in materia di requisiti minimi per l’esercizio di attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche o private.
Uno dei cardini del riordinamento della P.A. di cui alla legge 421/92 (legge delega), si identifica nel principio di equilibrio tra risorse finanziarie assegnate e bisogni da soddisfare. Il testo del decreto legislativo 502/92, così come integrato e modificato, stabilisce infatti che “...L’individuazione dei livelli essenziali e uniformi…è effettuata contestualmente all’individuazione delle risorse finanziarie…nel rispetto delle compatibilità finanziarie definite per l’intero sistema di finanza pubblica”.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
La L. 833/78 partiva dalla rilevazione dei bisogni di salute per la determinazione del fabbisogno finanziario. I decreti di riordino pongono in rilievo le disponibilità finanziarie, quasi come se queste fossero l’unica, essenziale, determinante, data la contingenza, delle modalità di risposta ai bisogni di salute della popolazione.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
La percezione della subordinazione (leggi: compatibilità) dei bisogni di salute alle risorse finanziarie disponibili trova conferma nella disciplina dettata in materia di programmazione sanitaria nazionale.
…perché la competizione prevista possa effettivamente svilupparsi, è necessario che in ciascuna potenziale area di mercato siano presenti più soggetti istituzionali, in grado di offrire lo stesso prodotto in quantità adeguate a soddisfare anche eventuali quote di mercato attualmente controllate da altri.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
I produttori di servizi sanitari (Aziende ospedaliere, servizi direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali e strutture private accreditate) sono funzionalmente distinti dai loro finanziatori, rappresentati a livello locale dalle Aziende Sanitarie.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
le Aziende Sanitarie Locali ricevono, attraverso le regioni, un finanziamento a base capitaria, definito in base al costo complessivo di un pacchetto di servizi sanitari, che rappresenta le prestazioni che il servizio sanitario deve garantire per assicurare i livelli uniformi di assistenza su tutto il territorio nazionale. Esse possono offrire i servizi necessari per assicurare le prestazioni garantite o producendoli in proprio, attraverso servizi gestiti direttamente, oppure acquisendoli da produttori esterni, Aziende ospedaliere pubbliche o strutture private.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
I produttori di servizi sanitari, a tutti i livelli, del sistema sanitario sono finanziati in base al volume ed al tipo delle prestazioni rese, secondo tariffazioni stabilite a livello nazionale e/o regionale, nei limiti dei massimali definiti a livello ministeriale.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
[Taroni, a cura di, 1996].
La separazione tra le funzioni di produzione e di finanziamento dei servizi sanitari, assieme alla definizione di un sistema di pagamento a prestazione dei fornitori, persegue l’obiettivo di realizzare le condizioni per lo sviluppo di una competizione tra produttori, costituendo un mercato di servizi sanitari.
ANNO 2001:ODISSEA NELLA SANITA’
[Taroni, a cura di, 1996].
Piano Sanitario Nazionale
L’istituto dell’accreditamento risponde all’esigenza di operare il processo di selezione degli erogatori attraverso criteri di qualità dell’assistenza.
L’accreditamento delle strutture pubbliche e private rappresenta il presupposto per l’individuazione dei soggetti, che, secondo appositi accordi negoziali, concorrono all’erogazione delle prestazioni previste dai piani annuali e pluriennali di attività.
A.S.P.e.F.
EE.LL.
STATO
Az. Osped.
III° Settore.
OO.SS.
PROVINCIAAss. Trasp. Pr..
Cittadinoutente primario dei servizi offerti
Diritto alla salute: Attori Comune di
Mantova
SettoriCommerciali
REGIONE
A.S.L.
COME?
• Dalla protezione delle “categorie” al sistema integrato di supporto ai cittadini e alle famiglie
Servizi pubblici e/o accreditati erogati in forma diretta
Servizi privati con controllo di qualità
Servizi acquistati dal cittadino mediante buoni servizio spendibili sul mercato accreditato
Assegni economici
Progetti (socio sanitari) integrati personalizzati
Detrazioni fiscali per prestazioni private domiciliari a pagamento
“La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno, di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.”
“La programmazione e l’organizzazione del SISTEMA INTEGRATO di interventi e servizi sociali compete agli Enti Locali, alle Regioni e allo Stato, secondo principi di SUSSIDIARIETA’, COOPERAZIONE, EFFICACIA, EFFICIENZA ED ECONOMICITA’, OMOGENEITA’ …”
I comuni associati e le ASL, in attuazione del piano regionale, definisconoil piano di zona che individua
gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione;
le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità in relazione alle disposizioni regionali;
le forme di rilevazione dei dati nell’ambito del sistema informativo;
le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni;
le modalità per la realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia;Le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale a livello locale e con altre risorse della comunità;
Le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria locale e con i soggetti.
Cosa possiamo mettere in cantiere per rendere operativa, subito, la riforma del WELFARE STATE
A.S.P.e.F. : IPOTESI DI LAVORO 2002
?INTEGRAZIONE
Deriva da “Integro”:Completo degli elementi
relativi alla propria interezza e funzionalità
A.S.P.e.F.
EE.LL.A.S.L.
Az. Osped.
III° Settore.
OO.SS.
PROVINCIAAss. Trasp. Pr..
•Anziano Sociale•Anziano Consumatore•Anziano Paziente•Anziano Utente/Assistenza
INTEGRAZIONE TRAComune di
Mantova
SettoriCommerciali
CHI PAGA?
IL CITTADINO , uti singuli o in associazioni istituzionali (Enti locali) o costituite su basi volontarie assume contestualmente ruoli diversi rispetto al Servizio Socio Sanitario Nazionale :
•FINANZIATORE
•VALUTATORE
•POTENZIALE CLIENTE
•UTENTE
DOBBIAMO TENERNE CONTO ….
1. Sociale / SanitarioAcquirente / Erogatorepubblico / Privato tendenziale miglioramento
accreditamento pubblico profit - non profit
2. Sociale / SanitarioAcquirente / Erogatore
A AS S
Comune ASL
ASPeF A.O.
E ES S
3. Integrazione tra acquirenti / risorse
Integrazione tra erogatori
4. Come integrare le risorse, senza scaricare gli oneri?
5. Comune ASL
dinamica acquisti
ASPeF A.O.
6. Comune ASL
dinamica erogatori
ASPeF A.O.
7. L’integrazione ha dei costi: come renderli evidenti?
Come ottimizzarli?
Il costo 2001
ANZIANO RISORSA SOLIDALE
ANZIANO CONSUMATORE
ANZIANO PAZIENTE
ANZIANO UTENTE/ CLIENTE ASSISTENZA
DOMICILIARITA’
Il WELFARE italiano è caratterizzato da uno squilibrio consistente nella tipologia degli interventi:
Prevalgono in misura abnorme assegni e sussidi per categorie o persone, a scapito dei servizi allestiti sul territorio
Il WELFARE italiano è caratterizzato da uno squilibrio consistente nella tipologia degli interventi:
Prevalgono in misura abnorme assegni e sussidi per categorie o persone, a scapito dei servizi allestiti sul territorio