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www.dors.it Assessorato alla Sanità ASL 13 – Novara LABORATORIO "Valutazione in Promozione della Salute" 33° INCONTRO – Torino, 20.02.03 “Adolescenza e prevenzione del disagio adolescenziale” DOSSIER di DOCUMENTAZIONE METODOLOGIA PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO ADOLESCENZIALE

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www.dors.it

Assessorato alla Sanità

ASL 13 – Novara

LABORATORIO

"Valutazione in Promozione della Salute"

33° INCONTRO – Torino, 20.02.03

“Adolescenza e prevenzione del disagio adolescenziale”

DDOOSSSSIIEERR ddii DDOOCCUUMMEENNTTAAZZIIOONNEE

MMEETTOODDOOLLOOGGIIAA PPEERR LLAA PPRREEVVEENNZZIIOONNEE DDEELL DDIISSAAGGIIOO AADDOOLLEESSCCEENNZZIIAALLEE

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INTRODUZIONE L’espressione “disagio adolescenziale” fa riferimento a comportamenti e atteggiamenti differenti e complessi, perché determinati da molteplici fattori. Si tratta però di un fenomeno oggigiorno dilagante, che richiama l’attenzione di quanti vivono in stretto contatto con gli adolescenti (genitori, insegnanti) e di quanti lavorano con, e per loro (psicologi, operatori sanitari). E’ necessario quindi interrogarsi rispetto alle manifestazioni di disagio giovanile, individuandone alcune possibili cause. Da una parte vi è l’influenza del contesto socioculturale contemporaneo, che con i suoi valori e i suoi molteplici modelli d’identificazione, può portare le giovani generazioni ad assumere uno stile di vita antisociale e caratterizzato da comportamenti a rischio anche per la propria salute. Altre possibili cause di disagio possono essere identificate in situazioni familiari e/o economiche critiche, che possono favorire una condotta ribelle o, “semplicemente”, scarso rendimento scolastico. Tuttavia non esiste un unico fattore decisivo all’assunzione di comportamenti devianti, piuttosto questi sono la conseguenza dell’interazione di più elementi sociali e culturali, caratteriali e personali. E’ necessario quindi pensare ad interventi di sostegno e prevenzione che tengano conto della possibile influenza di tali fattori sull’adozione di alcuni comportamenti, quali fare uso di droghe, fumare o compiere azioni devianti. Qual è il punto di vista degli adolescenti? Sono d’accordo con le conclusioni ipotizzate dagli adulti? Ritengono che gli interventi d’aiuto o di prevenzione a loro destinati siano efficaci? E’ allora importante:

?? Coinvolgerli nell’analisi dei loro bisogni di salute . E’ necessario sostenere i destinatari del progetto stesso nel riflettere sulle loro percezioni, sugli atteggiamenti messi in atto, per individuare attivamente quelli scorretti per la salute.

?? Scegliere gli strumenti più adatti per la riflessione. E’ fondamentale scegliere tecniche di

conduzione efficaci, per garantire la partecipazione effettiva e l’ascolto reciproco, di tutti gli adolescenti coinvolti nel gruppo di riflessione ed individuazione dei problemi.

?? Realizzare un intervento di collaborazione. Recenti studi hanno provato l’efficacia di progetti di

promozione del benessere scolastico, i quali coinvolgono figure professionali diverse e adottano un approccio di collaborazione tra i destinatari stessi del progetto (es. insegnanti e studenti).

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MODALITA' DI RICERCA

1. Le parole chiave La lettura del progetto ha portato a selezionare materiale documentale utilizzando le seguenti parole chiave, individuate in Agenzia SE.D.E.S. e C.S.E.S.i. Thesaurus per la promozione della salute e l’educazione sanitaria, Perugia Edizioni SEDES, maggio 2000:

- “adolescenti” - “prevenzione” AND “adolescenti” - “promozione della salute” AND “scuola secondaria” - "disagio sociale” AND “scuola secondaria” - “disagio giovanile” AND “scuola secondaria” - “prevenzione” AND “scuola secondaria” - “bisogni” AND “promozione della salute” - “Adolescents” - “Needs assessment” - “Health promotion” AND “secondary school” - “Adolescents” AND “involvement”

2. Le fonti informatiche

Il materiale è stato selezionato consultando:

?? Elenco richieste di ricerca documentale effettuate da Do.R.S. ?? Banche Dati residenti a Do.R.S. ?? Documenti della Biblioteca di Do.R.S. ?? Riviste in abbonamento a Do.R.S. ?? Internet: motori di ricerca e indirizzi di siti Internet inerenti all’argomento considerato.

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INDICAZIONI ?? L’obiettivo di chi seleziona il materiale da inserire nel dossier è cercare documenti che rientrino nelle

seguenti categorie:

1. Prove di efficacia e Raccomandazioni. Documenti che provano l’efficacia di specifiche modalità di intervento e/o indicano le linee guida per realizzare un valido progetto di educazione/promozione della salute.

2. Approfondimenti per la diagnosi di comunità. Documenti di approfondimento dei

comportamenti assunti dalla popolazione di riferimento (adulti, adolescenti, insegnanti..) rispetto ad uno specifico fenomeno (es. uso/abuso di alcol) e in specifici contesti di vita e di lavoro.

3. Metodologia. Metodi di intervento, tecniche e strumenti validi e pertinenti per interventi di

educazione e per la promozione della salute.

4. Materiali. Materiale didattico e/o educativo (es. schede di lavoro), kit, quaderni che possano essere utili a realizzare un progetto di promozione della salute.

5. Esempi di buona pratica. Progetti realizzati nell’ambito considerato che descrivono “con

qualità” una, alcune o tutte le seguenti fasi: diagnosi educativa, obiettivi misurabili, descrizione di materiali e metodi utilizzati, risultati ottenuti.

6. Esperienze. Interventi che possano essere utili per conoscere quanto è già stato fatto (e

secondo quali modalità) rispetto al tema considerato.

7. Siti web. Indirizzi di siti internet selezionati secondo criteri di qualità, pertinenti con l’argomento considerato, validi e aggiornati.

??La voce UTILIZZO, presente per ogni documento, indica il potenziale uso della risorsa indicata.

??Per il presente Dossier non è stato trovato materiale valido da inserire nella categoria:

?? Materiali

Chiunque sia a conoscenza o abbia a disposizione materiale didattico-educativo, progetti o altra documentazione pertinente al tema del Dossier, può inviarlo a Do.R.S. V. Sabaudia 164-10045 Grugliasco (TO) indirizzo e-mail [email protected]. Il materiale pervenuto sarà catalogato e inserito nella Banca Dati Pro.Sa e reso disponibile a tutti gli interessati.

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INDICE

PROVE DI EFFICACIA E RACCOMANDAZIONI 1 Eppi – Centre “Barriers to, and facilitators of, the Health of Young People: a systematic review of

evidence on young people’s views and on interventions in mental health, physical activity and healthy eating” in: http://eppi.ioe.ac.uk/EPPIWeb/home.aspx?page=/hp/reports/composite_report01/composite_report01.htm, volume 1: Overview, ottobre 2002 (solo copertina e indice)

Il presente documento sintetizza i risultati di tre rassegne sistematiche, condotte per individuare quali fattori (scuola, famiglia e amici..) ostacolano e/o facilitano l’adozione di uno stile di vita sano da parte della popolazione giovanile. In particolare, il primo volume dà un quadro d’insieme dei risultati ottenuti e si chiude con chiare raccomandazioni rispetto a: ?? quali modalità di intervento sono risultate efficaci per sostenere i giovani ad evitare di

assumere comportamenti a rischio, ad adottare sane abitudini alimentari, a svolgere una corretta attività fisica;

?? l’importanza dell’ascolto e del coinvolgimento effettivo dei giovani nei progetti finalizzati alla promozione della loro salute;

?? lo sviluppo e la valutazione di futuri interventi inerenti al tema considerato; ?? l’importanza di realizzare interventi che coinvolgano più figure professionali capaci di

lavorare in gruppo per costruire progetti validi a partire dalle evidenze di efficacia rilevate. UTILIZZO: materiale utile a:

?? individuare prove di efficacia aggiornate per attuare interventi di promozione della salute rivolto alle fasce giovanili;

?? individuare raccomandazioni specifiche rispetto ai seguenti ambiti: prevenzione di comportamenti a rischio, promozione di un corretto stile alimentare e di una sana attività fisica.

2. Eppi – Centre “Barriers to, and facilitators of, the Health of Young People: a systematic review of

evidence on young people’s views and on interventions in mental health, physical activity and healthy eating” in: http://eppi.ioe.ac.uk/EPPIWeb/home.aspx?page=/hp/reports/composite_report01/composite_report01.htm, volume 2: Complete report, ottobre 2002 (solo copertina e indice)

Il secondo volume del report, già citato al documento n°1, presenta una descrizione più approfondita dei temi e dei risultati sintetizzati nel primo volume. Si citano qui alcune delle voci contenute nel presente documento: ??suggerimenti per progettare validi interventi di promozione della salute rivolti alla popolazione

giovanile, a partire dalle prove di efficacia ottenute in base ad alti criteri di valutazione; ??dettagli rispetto al rapporto tra giovani e salute; ??raccomandazioni sulle modalità risultate valide per coinvolgere i giovani nella progettazione degli

interventi a loro destinati; ??raccomandazioni per valutare in modo efficace gli interventi realizzati o che si intendono

progettare.

UTILIZZO: materiale utile a: ?? approfondire le raccomandazioni teoriche e metodologiche sintetizzate nel

documento n°1; ?? individuare prove di efficacia più specifiche rispetto alla progettazione di interventi

mirati di promozione della salute giovanile.

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3. Chapman S. at al. “Health promoting schools and health promotion in schools: two systematic reviews” in Health Technology Assessment 1999, in The Cochrane Library - 2002

Il documento riporta la procedura utilizzata per determinare se “scuole che promuovono salute” riportano prove di efficacia nel migliorare e/o correggere gli stili di vita dei destinatari (5 – 16 anni), e se tale metodo (creare ambienti specifici per la promozione della salute) risulti più efficace rispetto ad altre tipologie di intervento, realizzate sempre in ambito scolastico per promuovere salute. Le due rassegne, condotte facendo riferimento a criteri differenti di valutazione delle ricadute, terminano con una serie di considerazioni, degli autori sui risultati ottenuti dall’indagine, e di raccomandazioni per i ricercatori e per chi vuole realizzare interventi di buona pratica per la promozione della salute a scuola.

UTILIZZO: ottenere risultati, prove di efficacia e raccomandazioni aggiornate rispetto a due modalità

specifiche di promuovere salute in ambito scolastico (target di riferimento: dai 5 ai 16 anni)

STRUMENTI PER LA DIAGNOSI DI COMUNITA’

4. Ripamonti E., (a cura di) “Poliabuso giovanile, lavoro sociale e prevenzione. Ciclo di incontri

inserito nel Progetto di Ricerca Intervento sul Poliabuso giovanile di sostanze stupefacenti a alcol curato dalla ASL Città di Milano” in: www.metodi2000.it/pubblicazioni/Poliabuso%20giovanile%20lavoro%20sociale%20prevenzione.doc, maggio, ottobre 2001

Il fenomeno del poliabuso di sostanze nella popolazione giovanile appare oggi molto complesso da definire e da studiare. E’ necessario quindi cercare di analizzarlo da punti di vista differenti ma complementari. L’autore, infatti, parte da un’analisi del contesto sociale e culturale, tipico della società occidentale, e ne individua alcuni “segnali di crisi” che influenzano il comportamento giovanile e sembrano connessi al fenomeno del poliabuso. Tali fattori si manifestano poi in comportamenti osservabili nella realtà quotidiana (es. nell’aula di una scuola superiore), ed è sulla base di questa realtà che vengono proposte alcune strategie di lavoro sociale, culturale e educativo con i giovani.

UTILIZZO: materiale utile ad approfondire la conoscenza dei molteplici fattori che determinano

l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte della popolazione giovanile e adolescenti. 5. Borgo S., Rosci M., Sibilia L. “Lo studio DIAT: ricognizione delle conoscenze ed atteggiame nti

degli insegnanti su droghe illecite, alcool e tabacco” in Psicologia della Salute, numero 1/1999, pp. 66-84

Il documento descrive metodologia (un questionario costruito ad hoc), risultati e conclusioni di uno studio ricognitivo sull’adeguatezza delle conoscenze (oggettiva e percepita) di un ampio campione di insegnanti di Scuole medie Inferiori e Superiori rispetto ai seguenti temi: ?? consumo di droghe vecchie e nuove, lecite ed illecite da parte degli adolescenti; ?? fattori di rischio delle condotte consumatorie e di abuso; ?? quali interventi di prevenzione e di recupero attuare; ?? percezione del bisogno di aggiornamento da parte degli insegnanti stessi;

UTILIZZO: i risultati riportati possono essere utili a:

?? avere un quadro di riferimento per riflettere sulle conoscenze, le percezioni dei docenti rispetto all’uso/abuso di droghe da parte dei loro alunni;

?? individuare i modelli di intervento per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti ritenuti efficaci da parte degli insegnanti;

?? individuare un esempio di questionario adatto (in particolare per la scelta delle domande inserite e rintracciabili dalle tabelle di analisi dei risultati) per indagare sulle conoscenze degli insegnanti rispetto ad alcuni fattori di rischio tra la popolazione giovanile.

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METODOLOGIA 6. Baglioni A. J. JR. at al. “Measuring risk and protective factors for substance use, delinquency, and

other adolescents problem behaviours: the communities that care youth survey” in Evaluation Reviews, volume 26, numero 6, dicenbre 2002, pp. 575-601

Il documento illustra un questionario progettato dal Center for Substance Abuse Prevention, per individuare i fattori che facilitano e i fattori che prevengono l’uso/abuso di droghe, adozione di comportamento delinquenziale da parte di adolescenti d’età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Si riportano nello specifico, le modalità di costruzione dello strumento stesso e la sua sperimentazione in ambito scolastico. Il documento si chiude con alcune considerazioni sulla validità dei risultati ottenuti. UTILIZZO: materiale utile ad individuare uno strumento di indagine costruito per individuare i fattori

che facilitano e quelli che ostacolano l’adozione di comportamenti a rischio nella popolazione giovanile.

7. Paganotto I., “Brainstorming: una tecnica per mille occasioni. Riflessioni e percorsi di animazione

in classe” in L’animazione a scuola. Accoglienza, apprendimento, comunicazione (Quaderni di Animazione e Formazione), Edizioni Gruppo Abele, 1996, pp. 92-106

La tecnica del brainstorming, letteralmente “usare il cervello (brain) per prendere d’assalto (storm) un problema”, rappresenta uno strumento adeguato per creare nella classe un’occasione in cui riflettere su un tema specifico (es. cosa intendi per situazione di benessere?), permettendo a tutti i partecipanti di esprimere i propri pensieri ed emozioni in un contesto non critico. Le applicazioni possibili di tale tecnica sono molteplici: il documento ne descrive nove. Per ogni percorso sono indicati: gli obiettivi e le attività per raggiungerli.

UTILIZZO: materiale utile ad individuare una tecnica adatta per coinvolgere i destinatari

dell’intervento stesso nella fase di diagnosi dei bisogni di salute. 8. Comoglio M., “L’apprendimento delle competenze sociali” in Il cooperative learning. Strategie di

sperimentazione (Quaderni di Animazione e Formazione) Edizioni Gruppo Abele, 1999, pp. 67-79

Il Cooperative Learning è una delle tecniche più adatte per l’insegnamento diretto delle competenze sociali al gruppo classe. Il presente articolo descrive alcune strategie di lavoro che gli insegnanti (o gli operatori sociosanitari) possono realizzare con il gruppo per trasmettere loro le seguenti competenze sociali: ?? Competenze e comportamenti utili alla formazione del gruppo di lavoro e/o riflessione, discussione

rispetto ad un tema specifico; ?? Competenze e comportamenti per migliorare il funzionamento del gruppo stesso affinché possa

raggiungere gli obiettivi prefissati; ?? Competenze e comportamenti cognitivi per una migliore elaborazione del tema scelto; ??Competenze e comportamenti che stimolano un ulteriore approfondimento, ad esempio, delle

motivazioni che giustificano un’azione o un comportamento. UTILIZZO: materiale utile ad individuare le strategie operative migliori per trasmettere agli alunni

competenze sociali utili anche alla promozione di stili di vita corretti per la loro salute.

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9. Costantini A., “Prevenzione: un modello operativo per la valutazione degli interventi nella scuola” in (Buccoliero E. et al., 1999) Modelli di valutazione della prevenzione primaria in Europa, Franco Angeli, pp. 160-173

Il documento affronta la difficoltà della valutazione di interventi preventivi attuati in ambito scolastico e propone in modo sintetico, ma completo un modello operativo per valutare adeguatamente tali progetti. Tra i criteri fondamentali da considerare si rileva l’importanza di:

?? adottare un modello collaborativo per la definizione degli obiettivi del progetto; ?? impiegare una modalità interattiva che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione

diretta dei destinatari stessi. UTILIZZO: materiale utile a pianificare la fase di valutazione di un intervento di promozione della

salute attuato nell’ambito scolastico. 10. Boncinelli S., Pellai A., Just do it! I comportamenti a rischio in adolescenza. Manuale di prevenzione

per scuola e famiglia, Franco Angeli Editore, 2002 in www.francoangeli.it - Info e News

Si segnala qui la presentazione del nuovo manuale di prevenzione dei molteplici comportamenti a rischio in età evolutiva rilevati attraverso un’indagine effettuata con un campione di adolescenti italiani molto ampio. Il testo è articolato nelle seguenti parti: ??Adolescenza e rischio: teorie e modelli. Si descrivono le teorie e i modelli di riferimento per

comprendere la diffusione dei comportamenti a rischio tra i giovani; ?? La Ricerca. Si riportano le tappe principali della ricerca nazionale e i risultati raccolti; ?? Proposte di interventi educativo-preventivi per le scuole superiori. Si indicano le linee guida per

programmare interventi preventivi per ogni fattore di rischio descritto nella fase de La Ricerca UTILIZZO: il manuale vuole aiutare i genitori a capire meglio i problemi dei propri figli, e quanti si

adoperano per la prevenzione del disagio giovanile, a realizzare interventi mirati ed efficaci.

ESPERIENZE 11. Graziosi G. et al., “Percezione del rischio negli adolescenti della provincia di Modena. Risultati di

un’indagine svolta presso l’Istituto per Geometri “G. Guarini” in Educazione sanitaria e promozione della salute, volume 22, numero 1, gennaio-marzo 1999, pp. 62-76

Ad un discreto numero di adolescenti, d’età compresa tra i 14 e i 20 anni d’età, di ambo i sessi, di un Istituto Tecnico di Modena, è stato somministrato un questionario per indagare su: ?? la rappresentazione del rischio tra i giovani e su come l’attuazione dei comportamenti considerati

rischiosi può influire sulla percezione del rischio; ?? l’influenza dell’età sul giudizio di pericolosità; ?? la differenza fra le femmine e i maschi nella stima del rischio; ?? la frequenza dei comportamenti. I risultati ottenuti concordano in parte con la letteratura e suggeriscono di realizzare, per gli adolescenti, interventi di promozione alla salute mirati. UTILIZZO: l’indagine rappresenta un’esperienza strutturata adeguatamente per indagare sulla

percezione del rischio in adolescenza e sui fattori che la determinano.

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12. Luciani V., Adolescenza, adolescenti, Edizioni Librati, Ascoli Piceno in www.sipsot.it/html/bibliotecafoldel/paginanovita.html (solo presentazione)

Il testo, di recente pubblicazione, affronta il tema dell’adolescenza e delle sue problematiche sotto forma di dialogo tra V. Luciani, psicologo e direttore del Consultorio Familiare dell’ASL 13 di Ascoli Piceno, e un’ipotetica adolescente che pone delle domande su quello che sta vivendo. Ne risulta un’opera che tratta un tema noto ma affrontato in modo semplice, concreto e reale. UTILIZZO: il testo può essere utile sia ai genitori sia agli insegnanti a individuare alcuni spunti pratici,

derivanti dalla lunga esperienza dell’autore/psicologo, per comunicare con i propri figli/alunni con semplicità e concretezza.

ESEMPI DI BUONA PRATICA

13. A.S.L. 10, Regione Piemonte, Pinerolo Progetto di costruzione della guida ai servizi sanitari per

adolescenti. Creazione di un ipertesto su CD ROM e sito internet ASL in Educazione alla salute - anno 1999/2001

Si riporta qui la stesura del progetto realizzato dagli operatori dell’ASL 10 di Pinerolo, con l’obiettivo principale di fornire informazioni accessibili agli adolescenti del territorio rispetto ai servizi e alle attività a loro rivolte. Si tratta di un intervento che ha coinvolto alcune classi di Scuola media Superiore, per elaborare i contenuti e la grafica di una Guida ai Servizi Sanitari ipertestuale. Gli studenti hanno avuto un ruolo fondamentale nell’analisi dei loro stessi bisogni di salute, e nell’identificare i servizi che potevano rispondere a questi. Il documento descrive in modo esauriente tutte le fasi del progetto e contiene gli strumenti utilizzati nella fase di diagnosi dei bisogni di salute (questionario realizzato “Guida ai servizi per adolescenti”). UTILIZZO: individuare un progetto di buona pratica nazionale, che, per la metodologia e l’attuazione,

coinvolge attivamente i destinatari/adolescenti a partire dall’analisi dei loro bisogni di salute e/o dei fattori di disagio.

14. Darbo M. (a cura di) “Guida all’intervento di prevenzione HIV nella scuola media superiore” in

Collana I Quaderni di Promeco, numero 9, gennaio 2001 (solo indice)

Si riporta qui solo l’indice della guida (realizzata per un lavoro di prevenzione, avviato nell’a. s. 1995/96, in alcune Scuola medie superiori di Ferrara), in cui sono citate le fasi dell’intervento e gli strumenti metodologici impiegati per la realizzazione dello stesso. UTILIZZO: materiale utile ad individuare le possibili fasi di progettazione e la metodologia migliore

per attuare un intervento di prevenzione del disagio giovanile.

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1. Eppi – Centre “Barriers to, and facilitators of, the Health of Young People: a systematic review of evidence on young people’s views and on interventions in mental health, physical activity and healthy eating” in: http://eppi.ioe.ac.uk/EPPIWeb/home.aspx?page=/hp/reports/composite_report01/composite_report01.htm, volume 1: Overview, ottobre 2002 (solo copertina e indice)

Il presente documento sintetizza i risultati di tre rassegne sistematiche, condotte per individuare quali fattori (scuola, famiglia e amici..) ostacolano e/o facilitano l’adozione di uno stile di vita sano da parte della popolazione giovanile. In particolare, il primo volume dà un quadro d’insieme dei risultati ottenuti e si chiude con chiare raccomandazioni rispetto a: ?? quali modalità di intervento sono risultate efficaci per sostenere i giovani ad evitare di

assumere comportamenti a rischio, ad adottare sane abitudini alimentari, a svolgere una corretta attività fisica;

?? l’importanza dell’ascolto e del coinvolgimento effettivo dei giovani nei progetti finalizzati alla promozione della loro salute;

?? lo sviluppo e la valutazione di futuri interventi inerenti al tema considerato; ?? l’importanza di realizzare interventi che coinvolgano più figure professionali capaci di

lavorare in gruppo per costruire progetti validi a partire dalle evidenze di efficacia rilevate. UTILIZZO: materiale utile a:

?? individuare prove di efficacia aggiornate per attuare interventi di promozione della salute rivolto alle fasce giovanili;

?? individuare raccomandazioni specifiche rispetto ai seguenti ambiti: prevenzione di comportamenti a rischio, promozione di un corretto stile alimentare e di una sana attività fisica.

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2. Eppi – Centre “Barriers to, and facilitators of, the Health of Young People: a systematic review of evidence on young people’s views and on interventions in mental health, physical activity and healthy eating” in: http://eppi.ioe.ac.uk/EPPIWeb/home.aspx?page=/hp/reports/composite_report01/composite_report01.htm, volume 2: Complete report, ottobre 2002 (solo copertina e indice)

Il secondo volume del report, già citato al documento n°1, presenta una descrizione più approfondita dei temi e dei risultati sintetizzati nel primo volume. Si citano qui alcune delle voci contenute nel presente documento: ??suggerimenti per progettare validi interventi di promozione della salute rivolti alla popolazione

giovanile, a partire dalle prove di efficacia ottenute in base ad alti criteri di valutazione; ??dettagli rispetto al rapporto tra giovani e salute; ??raccomandazioni sulle modalità risultate valide per coinvolgere i giovani nella progettazione degli

interventi a loro destinati; ??raccomandazioni per valutare in modo efficace gli interventi realizzati o che si intendono

progettare.

UTILIZZO: materiale utile a: ?? approfondire le raccomandazioni teoriche e metodologiche sintetizzate nel

documento n°1; ?? individuare prove di efficacia più specifiche rispetto alla progettazione di interventi

mirati di promozione della salute giovanile.

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3. Chapman S. at al. “Health promoting schools and health promotion in schools: two systematic reviews” in Health Technology Assessment 1999, in The Cochrane Library - 2002

Il documento riporta la procedura utilizzata per determinare se “scuole che promuovono salute” riportano prove di efficacia nel migliorare e/o correggere gli stili di vita dei destinatari (5 – 16 anni), e se tale metodo (creare ambienti specifici per la promozione della salute) risulti più efficace rispetto ad altre tipologie di intervento, realizzate sempre in ambito scolastico per promuovere salute. Le due rassegne, condotte facendo riferimento a criteri differenti di valutazione delle ricadute, terminano con una serie di considerazioni, degli autori sui risultati ottenuti dall’indagine, e di raccomandazioni per i ricercatori e per chi vuole realizzare interventi di buona pratica per la promozione della salute a scuola.

UTILIZZO: ottenere risultati, prove di efficacia e raccomandazioni aggiornate rispetto a due modalità

specifiche di promuovere salute in ambito scolastico (target di riferimento: dai 5 ai 16 anni)

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4. Ripamonti E., (a cura di) “Poliabuso giovanile, lavoro sociale e prevenzione. Ciclo di incontri inserito nel Progetto di Ricerca Intervento sul Poliabuso giovanile di sostanze stupefacenti a alcol curato dall’ASL Città di Milano” in: www.metodi2000.it/pubblicazioni/Poliabuso%20giovanile%20lavoro%20sociale%20prevenzione.doc, maggio, ottobre 2001

Il fenomeno del poliabuso di sostanze nella popolazione giovanile appare oggi molto complesso da definire e da studiare. E’ necessario quindi cercare di analizzarlo da punti di vista differenti ma complementari. L’autore, infatti, parte da un’analisi del contesto sociale e culturale, tipico della società occidentale, e ne individua alcuni “segnali di crisi” che influenzano il comportamento giovanile e sembrano connessi al fenomeno del poliabuso. Tali fattori si manifestano poi in comportamenti osservabili nella realtà quotidiana (es. nell’aula di una scuola superiore), ed è sulla base di questa realtà che vengono proposte alcune strategie di lavoro sociale, culturale ed educativo con i giovani.

UTILIZZO: materiale utile ad approfondire la conoscenza dei molteplici fattori che determinano

l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte della popolazione giovanile e adolescenti.

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5. Borgo S., Rosci M., Sibilia L. “Lo studio DIAT: ricognizione delle conoscenze ed atteggiamenti degli insegnanti su droghe illecite, alcool e tabacco” in Psicologia della Salute, numero 1/1999, pp. 66-84

Il documento descrive metodologia (un questionario costruito ad hoc), risultati e conclusioni di uno studio ricognitivo sull’adeguatezza delle conoscenze (oggettiva e percepita) di un ampio campione di insegnanti di Scuole medie Inferiori e Superiori rispetto ai seguenti temi: ?? consumo di droghe vecchie e nuove, lecite ed illecite da parte degli adolescenti; ?? fattori di rischio delle condotte consumatorie e di abuso; ?? quali interventi di prevenzione e di recupero attuare; ?? percezione del bisogno di aggiornamento da parte degli insegnanti stessi;

UTILIZZO: i risultati riportati possono essere utili a:

?? avere un quadro di riferimento per riflettere sulle conoscenze, le percezioni dei docenti rispetto all’uso/abuso di droghe da parte dei loro alunni;

?? individuare i modelli di intervento per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti ritenuti efficaci da parte degli insegnanti;

?? individuare un esempio di questionario adatto (in particolare per la scelta delle domande inserite e rintracciabili dalle tabelle di analisi dei risultati) per indagare sulle conoscenze degli insegnanti rispetto ad alcuni fattori di rischio tra la popolazione giovanile.

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6. Baglioni A. J. JR. at al. “Measuring risk and protective factors for substance use, delinquency, and other adolescents problem behaviours: the communities that care youth survey” in Evaluation Reviews, volume 26, numero 6, dicenbre 2002, pp. 575-601

Il documento illustra un questionario progettato dal Center for Substance Abuse Prevention, per individuare i fattori che facilitano e i fattori che prevengono l’uso/abuso di droghe, adozione di comportamento delinquenziale da parte di adolescenti d’età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Si riportano nello specifico, le modalità di costruzione dello strumento stesso e la sua sperimentazione in ambito scolastico. Il documento si chiude con alcune considerazioni sulla validità dei risultati ottenuti. UTILIZZO: materiale utile ad individuare uno strumento di indagine costruito per individuare i fattori

che facilitano e quelli che ostacolano l’adozione di comportamenti a rischio nella popolazione giovanile.

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7. Paganotto I., “Brainstorming: una tecnica per mille occasioni. Riflessioni e percorsi di animazione in classe” in L’animazione a scuola. Accoglienza, apprendimento, comunicazione (Quaderni di Animazione e Formazione), Edizioni Gruppo Abele, 1996, pp. 92-106

La tecnica del brainstorming, letteralmente “usare il cervello (brain) per prendere d’assalto (storm) un problema”, rappresenta uno strumento adeguato per creare nella classe un’occasione in cui riflettere su un tema specifico (es. cosa intendi per situazione di benessere?), permettendo a tutti i partecipanti di esprimere i propri pensieri ed emozioni in un contesto non critico. Le applicazioni possibili di tale tecnica sono molteplici: il documento ne descrive nove. Per ogni percorso sono indicati: gli obiettivi e le attività per raggiungerli.

UTILIZZO: materiale utile ad individuare una tecnica adatta per coinvolgere i destinatari

dell’intervento stesso nella fase di diagnosi dei bisogni di salute.

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8. Comoglio M., “L’apprendimento delle competenze sociali” in Il cooperative learning. Strategie di sperimentazione (Quaderni di Animazione e Formazione) Edizioni Gruppo Abele, 1999, pp. 67-79

Il Cooperative Learning è una delle tecniche più adatte per l’insegnamento diretto delle competenze sociali al gruppo classe. Il presente articolo descrive alcune strategie di lavoro che gli insegnanti (o gli operatori sociosanitari) possono realizzare con il gruppo per trasmettere loro le seguenti competenze sociali: ?? Competenze e comportamenti utili alla formazione del gruppo di lavoro e/o riflessione, discussione

rispetto ad un tema specifico; ?? Competenze e comportamenti per migliorare il funzionamento del gruppo stesso affinché possa

raggiungere gli obiettivi prefissati; ?? Competenze e comportamenti cognitivi per una migliore elaborazione del tema scelto; ??Competenze e comportamenti che stimolano un ulteriore approfondimento, ad esempio, delle

motivazioni che giustificano un’azione o un comportamento. UTILIZZO: materiale utile ad individuare le strategie operative migliori per trasmettere agli alunni

competenze sociali utili anche alla promozione di stili di vita corretti per la loro salute.

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9. Costantini A., “Prevenzione: un modello ope rativo per la valutazione degli interventi nella scuola” in (Buccoliero E. et al., 1999) Modelli di valutazione della prevenzione primaria in Europa, Franco Angeli, pp. 160-173

Il documento affronta la difficoltà della valutazione di interventi preventivi attuati in ambito scolastico e propone in modo sintetico, ma completo un modello operativo per valutare adeguatamente tali progetti. Tra i criteri fondamentali da considerare si rileva l’importanza di:

?? adottare un modello collaborativo per la definizione degli obiettivi del progetto; ?? impiegare una modalità interattiva che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione

diretta dei destinatari stessi. UTILIZZO: materiale utile a pianificare la fase di valutazione di un intervento di promozione della

salute attuato nell’ambito scolastico.

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10. Boncinelli S., Pellai A., Just do it! I comportamenti a rischio in adolescenza. Manuale di prevenzione per scuola e famiglia, Franco Angeli Editore, 2002 in www.francoangeli.it - Info e News

Si segnala qui la presentazione del nuovo manuale di prevenzione dei molteplici comportamenti a rischio in età evolutiva rilevati attraverso un’indagine effettuata con un campione di adolescenti italiani molto ampio. Il testo è articolato nelle seguenti parti: ??Adolescenza e rischio: teorie e modelli. Si descrivono le teorie e i modelli di riferimento per

comprendere la diffusione dei comportamenti a rischio tra i giovani; ?? La Ricerca. Si riportano le tappe principali della ricerca nazionale e i risultati raccolti; ?? Proposte di interventi educativo-preventivi per le scuole superiori. Si indicano le linee guida per

programmare interventi preventivi per ogni fattore di rischio descritto nella fase de La Ricerca UTILIZZO: il manuale vuole aiutare i genitori a capire meglio i problemi dei propri figli, e quanti si

adoperano per la prevenzione del disagio giovanile, a realizzare interventi mirati ed efficaci.

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11. Graziosi G. et al., “Percezione del rischio negli adolescenti della provincia di Modena. Risultati di un’indagine svolta presso l’Istituto per Geometri “G. Guarini” in Educazione sanitaria e promozione della salute, volume 22, numero 1, gennaio-marzo 1999, pp. 62-76

Ad un discreto numero di adolescenti, d’età compresa tra i 14 e i 20 anni d’età, di ambo i sessi, di un Istituto Tecnico di Modena, è stato somministrato un questionario per indagare su: ?? la rappresentazione del rischio tra i giovani e su come l’attuazione dei comportamenti

considerati rischiosi può influire sulla percezione del rischio; ?? l’influenza dell’età sul giudizio di pericolosità; ?? la differenza fra le femmine e i maschi nella stima del rischio; ?? la frequenza dei comportamenti.

I risultati ottenuti concordano in parte con la letteratura e suggeriscono di realizzare, per gli adolescenti, interventi di promozione alla salute mirati. UTILIZZO: l’indagine rappresenta un’esperienza strutturata adeguatamente per indagare sulla

percezione del rischio in adolescenza e sui fattori che la determinano.

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12. Luciani V., Adolescenza, adolescenti, Edizioni Librati, Ascoli Piceno in www.sipsot.it/html/bibliotecafoldel/paginanovita.html (solo presentazione)

Il testo, di recente pubblicazione, affronta il tema dell’adolescenza e delle sue problematiche sotto forma di dialogo tra V. Luciani, psicologo e direttore del Consultorio Familiare dell’ASL 13 di Ascoli Piceno, e un’ipotetica adolescente che pone delle domande su quello che sta vivendo. Ne risulta un’opera che tratta un tema noto ma affrontato in modo semplice, concreto e reale. UTILIZZO: il testo può essere utile sia ai genitori sia agli insegnanti a individuare alcuni spunti pratici,

derivanti dalla lunga esperienza dell’autore/psicologo, per comunicare con i propri figli/alunni con semplicità e concretezza.

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13. A.S.L. 10, Regione Piemonte, Pinerolo Progetto di costruzione della guida ai servizi sanitari per adolescenti. Creazione di un ipertesto su CD ROM e sito internet ASL in Educazione alla salute - anno 1999/2001

Si riporta qui la stesura del progetto realizzato dagli operatori dell’ASL 10 di Pinerolo, con l’obiettivo principale di fornire informazioni accessibili agli adolescenti del territorio rispetto ai servizi e alle attività a loro rivolte. Si tratta di un intervento che ha coinvolto alcune classi di Scuola media Superiore, per elaborare i contenuti e la grafica di una Guida ai Servizi Sanitari ipertestuale. Gli studenti hanno avuto un ruolo fondamentale nell’analisi dei loro stessi bisogni di salute, e nell’identificare i servizi che potevano rispondere a questi. Il documento descrive in modo esauriente tutte le fasi del progetto e contiene gli strumenti utilizzati nella fase di diagnosi dei bisogni di salute (questionario realizzato “Guida ai servizi per adolescenti”). UTILIZZO: individuare un progetto di buona pratica nazionale, che, per la metodologia e l’attuazione,

coinvolge attivamente i destinatari/adolescenti a partire dall’analisi dei loro bisogni di salute e/o dei fattori di disagio.

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14. Darbo M. (a cura di) “Guida all’intervento di prevenzione HIV nella scuola media superiore” in Collana I Quaderni di Promeco, numero 9, gennaio 2001 (solo indice)

Si riporta qui solo l’indice della guida (realizzata per un lavoro di prevenzione, avviato nell’a. s. 1995/96, in alcune Scuola medie superiori di Ferrara), in cui sono citate le fasi dell’intervento e gli strumenti metodologici impiegati per la realizzazione dello stesso. UTILIZZO: materiale utile ad individuare le possibili fasi di progettazione e la metodologia migliore

per attuare un intervento di prevenzione del disagio giovanile.