Didattica per lo sviluppo delle competenze personali. la ... · scuole statali e paritarie, i...
Transcript of Didattica per lo sviluppo delle competenze personali. la ... · scuole statali e paritarie, i...
DIDATTICA PER LO SVILUPPODELLE COMPETENZE PERSONALI.LA FORMAZIONE DEL CURRICULO
Prof.ssa Giuliana Sandrone BoscarinoCQIA dell’ Università di Bergamo Milano, 20 ottobre 2013
L’ORGANIZZAZIONE DEL NOSTRO DISCORSO, OGGI
1. Insegnare per sviluppare competenze, un dispositivo o una scelta responsabile?
2. Il significato del termine ‘competenza’: dalla polisemia ad un’accezione personalista
3. L’azione didattica che il concetto di competenza personale porta con sé
4. Quale spazio per l’idea di un curricolo verticale, dall’infanzia, alla primaria, alla secondaria di I grado?
1.INSEGNARE PER SVILUPPARECOMPETENZE, UN DISPOSITIVO OUNA SCELTA RESPONSABILE?
Nelle norme europee che influiscono sulle norme italiane
Richiesta dell’Europa funzionale a- all’innalzamento della quantità e della qualità
dell’istruzione- alla necessità di long life learning
Progetto volto ad equiparare i sistemi educativi nazionali:
- Parametri comuni per la scansione del percorso educativo (EQF)
- Dispositivi comuni per una valutazione funzionale alla mobilitàoccupazionale
LE PAROLE – CHIAVE DELLA NORMATIVA ITALIANAFONTERACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 23 APRILE 2008 SULLA COSTITUZIONE DELQUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (2008/C 111/01)
Conoscenze = Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi,teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto dell’EQF le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità = Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-howper portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto dell’EQF le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze = comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto dell’ EQF le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
IN QUALE DI QUESTE DUE PROSPETTIVE COLLOCHIAMO LA DEFINIZIONE EUROPEA
DI ‘COMPETENZA’?
Persona che apprende
Competenza disciplinare, esterna al soggetto
che apprende, oggettivabile e misurabile
= performance standard abilità
Persona che apprende Competenza personale, complessa, situazionale,
osservabile e valutabile qualitativamente,mai solo quantitativamente
= azione personale
… DA CONNETTERE CON … Profilo dello studente alla fine del 1°/2°ciclo
… ma anche con Traguardi di sviluppo di competenza (cfr. slide 8) Obiettivi di apprendimento Tante, troppe ‘somme’ lineari
comportamento
conoscenze
e abilitàcompetenzedisciplinari
conoscenze abilità competenze disciplinari
MARIO
I DISPOSITIVI NORMATIVI DI RIFERIMENTOOGGI …PER LO STATO D.P.R. 15 marzo 2010, n. 85 - 86 - 87, Regolamenti per Liceo,
Istituti Tecnici e Professionali Direttive ministeriali N °57 del 15.07.10 Primo Biennio IT - N° 4
del 16.01.12 Secondo Biennio e quinto anno IT - N °58 del 15.07.10 Primo Biennio IP - N° 5 del 16.01.12 Secondo Biennio e quinto anno IP
Regolamento ministeriale 16 novembre 2012: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione DM 136/13
Ma anche … DM 139/07 sull’obbligo di istruzione DM 9/10 (certificazione di competenza al termine dell’obbligo)
PER LA CHIESA E LO STATO DPR 11.02.10 art. unico «Sono approvati, per le
scuole statali e paritarie, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione …»
Intesa MIUR-CEI del 28.06.12 per l’insegnamento della religione cattolica nei licei, negli istituti tecnici e negli istituti professionali
Adattamento lessicale della normativa con la
ripresa di tutte le difficoltà esistenti per
il significato di competenza
Possibilità di dare ‘senso educativo’ a
dis-positivi da assumere
responsabilmente, NON da subire
2.IL SIGNIFICATO DEL TERMINE‘COMPETENZA’: DALLA POLISEMIAAD UN’ACCEZIONE PERSONALISTA
IN UNA PAIDÉIA CRISTIANA
… la persona umana, creata a immagine e somiglianza del Padre, piena del suo alito spirituale, ritenuta dal suo stesso Creatore «cosa molto buona» (Gn 1,31)
Inesauribilità
ReciprocitàDipendenza
Unitarietà
Unitarietà perché la persona umana non
può agire, pensare, progettare, cambiare, ..., essere e diventare chi è, se non sempre
tutta insieme, mobilitando tutta se stessa, senza mai poter fare niente
con una parte non solo di sé, ma anche del mondo con cui è in relazione.
Relazionalità perché … la «persona umana» è rapporto, incontro,
continua pratica relazionale, socialità in azione; ciò significa
non solo “stare” con gli altri (la socialità) ma reciprocità
attiva, scambio voluto, dono e attenzione reciproca.
Che cosa significa a scuola ?
Per esempio …
MARIO
DIFFICILE!
3.L’AZIONE DIDATTICA CHE ILCONCETTO DI COMPETENZAPERSONALE PORTA CON SÉ
14
SIAMO BEN CONSAPEVOLI CHE …
Assunzione del compito Significatività
Responsabilità
Motivazione
Non esiste alcun collegamento deterministico tra l’utilizzo di conoscenze e abilità disciplinari e lo sviluppo di competenze!
conoscenze abilità competenze
E’ possibile scoprire l’unitarietà non solo del sapere, ma anche del sapere, del fare e del riflettere?
E’ possibile dimostrare come insegnare per sviluppare competenze personali sia possibile se si è sostenuti da una precisa intenzionalità educativa e non si scambiano, a scuola, i mezzi (le discipline) con il fine (lo sviluppo della persona umana)?
COME SI PASSA DALL’AZIONE DIDATTICACENTRATA SUI SAPERI A QUELLA CENTRATA SULLOSVILUPPO DI COMPETENZA?
Se il centro sono i ‘saperi’ …
1. definisco gli obiettivi disciplinari da raggiungere
2. definisco gli obiettivi educativi da raggiungere
3. scelgo i contenuti (le conoscenze e le abilità) da utilizzare
4. definisco le modalità di insegnamento e di verifica dei contenuti
5. definisco i descrittori di comportamenti che segnalano il raggiungimento degli obiettivi educativi
Se il centro è lo sviluppo della persona e delle sue competenze …
1) definisco il Profilo dello studente con cui lavoro
2) individuo le competenze personali su cui lavorare
3) scelgo tra i contenuti delle Indicazioni quelli che possono essermi utile come strumento
4) definisco gli obiettivi formativi 5) ipotizzo una/più situazioni di
compito che permetta/no manifestazioni di competenza personale
6) Individuo strategie metodologiche e modalità di verifica/valutazione per - conoscenze e abilità disciplinari- competenze personali agite
IL RIFERIMENTO È ALLA COMPETENZA PERSONALE , NECESSARIAMENTE COMPLESSA, AGITA IN SITUAZIONE PER RISOLVERE IN AUTONOMIA UN PROBLEMA, UTILIZZANDO SAPERI DISCIPLINARI ACQUISITI
QUESTO E’ IL CUORE DELLADIDATTICA LABORATORIALE
4.QUALE SPAZIO PER L’IDEA DI UNCURRICOLO VERTICALE DALL’INFANZIA, ALLA PRIMARIA, ALLA SECONDARIA DI I GRADO?
LE ORIGINI DEL CONCETTO DICURRICOLO
Bobbit nel 1918, definisce il curriculum in campo educativo in questo modo: “successione intenzionalmente strutturata delle esperienze formative che la scuola adotta esplicitamente per completare e perfezionare lo sviluppo di un soggetto”.
E’ evidente il collegamento ai principi tayloristici che riguardanol’organizzazione scientifica del lavoro.
E’ un concetto che nell’organizzazione tipica della scuola anglosassone(Gran Bretagna: assenza di Curriculum nazionale fino al 1988) ha una suacoerenza educativa locale.
In Italia si arriva ad una mediazione tra logica ‘di programma’ e logica ‘dicurricolo’
LA DIDATTICA PER OBIETTIVI
Nel mondo anglosassone negli anni ‘50-’60 In Italia negli anni ’70 Le tassonomie degli obiettivi = sistema di classificazione
degli obiettivi didattici e delle relative operazioni mentali che, occorre tenere sotto controllo al fine di operare una valutazione oggettiva degli apprendimenti acquisiti (es. B. S. Bloom)
R. Mager (1972)“l’obiettivo descrive un comportamento che si prefigge di realizzare in un allievo: è la definizione di come un allievo dovrebbe comportarsi quando ha completato con successo un’esperienza di apprendimento. E’ la descrizione di un modello che, a nostro avviso, l’allievo deve saper esibire”
Attenzione al termine ‘comportamento’ ≠ ‘azione’
UNA RAPPRESENTAZIONE FACILE …
Input Output
Connettendo input/output si definiscono regolarità.
Se si scompongono input/output si ha maggiore garanzia di misurabilità e osservabilità dell’apprendimento che rappresenta il della somma dei singoli comportamenti.Compito fondamentale è definire gli obiettivi attraverso la descrizione operativa di un comportamento, una performance dell’allievo che testimonia l’avvenuto apprendimento.
Scatola nera
LE PAROLE CHIAVE
Obiettivi disciplinari/educativi Contenuti Strumenti Metodi Valutazione
Tutta l’attenzione è spostata sulla pre- definizione delleintenzioni di insegnamento.
E’ possibile coniugare questa
didattica con l’idea di competenza situazionale?
Dott.ssa Adriana Lafranconi
I SAPERI …
LE COMPETENZE … e il PROFILO dello STUDENTE