DichMarsiglia_all_disp2[1]

6
1 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE, GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE DIREZIONE GENERALE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO, LA PROGRAMMAZIONE ED I PROGETTI INTERNAZIONALI Dichiarazione finale dei ministri responsabili dello sviluppo urbano 1 Marsiglia, 25 novembre 2008 Su invito della Presidenza Francese del Consiglio dell’Unione Europea, i ministri responsabili dello sviluppo urbano si sono incontrati a Marsiglia il 25 novembre 2008 per discutere sul tema “La città sostenibile e coesiva”. Il Commissario europeo per la Politica regionale, alcuni rappresentanti del Parlamento europeo, del Comitato delle Regioni, del Comitato economico e sociale europeo, come anche alcuni rappresentanti della BEI, erano presenti alla riunione. La Presidenza ha accolto anche i rappresentanti dei paesi candidati all’ingresso nell’Unione europea e dei paesi vicini. La Presidenza ha dato anche il benvenuto a molte organizzazioni rappresentative delle autorità locali e della società civile. Questa riunione, facente parte del quadro di una riunione informale in cui si è trattato anche delle questioni abitative e della coesione territoriale, ha permesso di avvicinarsi anche alla riflessione su questi altri due aspetti essenziali di ogni politica di sviluppo urbano integrato. Questo incontro ha avuto luogo in un contesto globale di crisi finanziaria, economica e sociale, che potrebbe avere un impatto su molti dei nostri concittadini e molte parti delle nostre economie. Tale crisi dovrebbe spronarci a mantenere in piedi una strategia in favore di uno sviluppo urbano sostenibile e coesivo, unico modo per promuovere una nuova crescita che riduca le fratture sociali e territoriali. Il bisogno di un approccio urbano delle politiche pubbliche A. In termini storici e culturali, le città sono uno degli elementi costitutivi dell’identità europea. Esse determinano la struttura policentrica del territorio dell’Unione europea e raccolgono più del 70% della popolazione europea. Le città sono una realtà sociale che riflette le scelte politiche e sociali. Luogo d’interazione tra i domini socio-economici, politici e ambientali, e tra gli attori dei settori istituzionali, privati e associativi, le città sono una grande risorsa per l’Europa. Come attori chiave nella competizione economica su scala globale, le città sono i principali motori dello sviluppo economico e dell’innovazione. Esse concentrano l’occupazione, i servizi alle imprese, gli istituti di istruzione superiore e di ricerca, così come i servizi e le reti sociali e culturali necessari alla qualità della vita degli abitanti e alla coesione sociale. La loro diversità in termini di dimensione, struttura e metodi di governance è una risorsa da valorizzare. Dal momento che le città mobilitano tutti i loro potenziali e promuovono una crescita economica sostenibile, esse sono al centro della messa in atto della Strategia di Lisbona e della Strategia europea per lo sviluppo sostenibile. 1 Traduzione dalla versione ufficiale in lingua francese.

description

3

Transcript of DichMarsiglia_all_disp2[1]

Page 1: DichMarsiglia_all_disp2[1]

1

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE,

GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE

DIREZIONE GENERALE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO,

LA PROGRAMMAZIONE ED I PROGETTI INTERNAZIONALI

Dichiarazione finale dei ministri responsabili dello sviluppo urbano1

Marsiglia, 25 novembre 2008

Su invito della Presidenza Francese del Consiglio dell’Unione Europea, i ministri responsabili

dello sviluppo urbano si sono incontrati a Marsiglia il 25 novembre 2008 per discutere sul

tema “La città sostenibile e coesiva”.

Il Commissario europeo per la Politica regionale, alcuni rappresentanti del Parlamento

europeo, del Comitato delle Regioni, del Comitato economico e sociale europeo, come anche

alcuni rappresentanti della BEI, erano presenti alla riunione.

La Presidenza ha accolto anche i rappresentanti dei paesi candidati all’ingresso nell’Unione

europea e dei paesi vicini. La Presidenza ha dato anche il benvenuto a molte organizzazioni

rappresentative delle autorità locali e della società civile.

Questa riunione, facente parte del quadro di una riunione informale in cui si è trattato anche

delle questioni abitative e della coesione territoriale, ha permesso di avvicinarsi anche alla

riflessione su questi altri due aspetti essenziali di ogni politica di sviluppo urbano integrato.

Questo incontro ha avuto luogo in un contesto globale di crisi finanziaria, economica e

sociale, che potrebbe avere un impatto su molti dei nostri concittadini e molte parti delle

nostre economie. Tale crisi dovrebbe spronarci a mantenere in piedi una strategia in favore di

uno sviluppo urbano sostenibile e coesivo, unico modo per promuovere una nuova crescita

che riduca le fratture sociali e territoriali.

Il bisogno di un approccio urbano delle politiche pubbliche

A. In termini storici e culturali, le città sono uno degli elementi costitutivi dell’identità

europea. Esse determinano la struttura policentrica del territorio dell’Unione europea e

raccolgono più del 70% della popolazione europea. Le città sono una realtà sociale che riflette

le scelte politiche e sociali. Luogo d’interazione tra i domini socio-economici, politici e

ambientali, e tra gli attori dei settori istituzionali, privati e associativi, le città sono una grande

risorsa per l’Europa. Come attori chiave nella competizione economica su scala globale, le

città sono i principali motori dello sviluppo economico e dell’innovazione. Esse concentrano

l’occupazione, i servizi alle imprese, gli istituti di istruzione superiore e di ricerca, così come i

servizi e le reti sociali e culturali necessari alla qualità della vita degli abitanti e alla coesione

sociale. La loro diversità in termini di dimensione, struttura e metodi di governance è una

risorsa da valorizzare. Dal momento che le città mobilitano tutti i loro potenziali e

promuovono una crescita economica sostenibile, esse sono al centro della messa in atto della

Strategia di Lisbona e della Strategia europea per lo sviluppo sostenibile.

1 Traduzione dalla versione ufficiale in lingua francese.

Page 2: DichMarsiglia_all_disp2[1]

2

B. Le città europee devono intraprendere delle importanti sfide: la coesione sociale, la

questione ambientale - in particolare l’impatto dei cambiamenti climatici - la competitività nel

contesto della globalizzazione, del nuovo panorama energetico e della crisi economica e

finanziaria, la partecipazione degli abitanti alle scelte che li interessano. Le città devono

affrontare le tensioni e i rischi della frammentazione dei loro territori, contemporaneamente

rispondendo agli obiettivi della ricerca dell’eccellenza, dell’integrazione dei nuovi abitanti e

della solidarietà con le persone più vulnerabili.

Uno sviluppo urbano integrato, sostenibile e coesivo

C. La complessità di queste problematiche richiede un approccio multisettoriale. Attraverso il

collegamento tra governance, ambiente, economia e inclusione sociale, attraverso la

combinazione di approcci globali e locali, e la presa in considerazione del breve e del lungo

termine, lo sviluppo sostenibile emerge come un’opportunità per guardare ai problemi urbani

in una luce differente e sviluppare nuovi modi di affrontarli. E’ opportuno che i soggetti

responsabili delle politiche urbane adottino un approccio integrato per la costruzione e lo

sviluppo di città coese e sostenibili.

D. Queste sfide devono spingere gli attori a innovare e creare lavori di migliore qualità,

accessibili a tutti, in particolare ai soggetti più deboli. Le politiche di inclusione sociale

devono affrontare simultaneamente gli aspetti dello sviluppo economico, dell’accesso al

lavoro, all’istruzione e alla formazione, ad abitazioni decenti e accessibili e a trasporti di

qualità. Tale approccio integrato aiuta a prevenire le inequità sociali che potrebbero

rappresentare un ostacolo all’innovazione, alla prosperità economica e alla nostra capacità di

vivere insieme. Le città sostenibili sono necessariamente coesive, cioè accoglienti, funzionali,

e risorsa di progresso sociale per tutti.

E. Questi argomenti attivano schemi di comportamento collettivi e individuali. Ecco perché i

membri della società civile e gli stessi residenti hanno un ruolo chiave nella partecipazione

alla definizione, sviluppo e gestione di città sostenibili e coesive. La complessità di questi

argomenti fa sì che le autorità locali debbano lavorare con professionisti competenti, del

settore pubblico e di quello privato, con il supporto delle istituzioni finanziarie.

F. La città sostenibile è parte di un’economia aperta ai cambiamenti e alle dinamiche globali,

che ricorre il più possibile a produzioni di prossimità e a un’ottimizzazione delle funzioni

commerciali, logistiche e dei trasporti.

G. Le aree urbane e quelle rurali sono interdipendenti. Seguendo lo Schema europeo di

sviluppo sostenibile, l’Agenda territoriale e la Carta di Lipsia invocano un nuovo approccio

alle relazioni tra urbano e rurale e ai partenariati tra i territori urbani e quelli rurali alla scala

di aree funzionali, in modo da assicurare uno sviluppo armonioso ed equilibrato di tutti i

territori, fondato sul rispetto delle loro diversità. Questo approccio è necessario per garantire a

tutti un equo accesso ai servizi. Inoltre, la cooperazione tra urbano e rurale è necessaria per

affrontare le questioni collegate allo sviluppo di cluster, al risparmio energetico e alle energie

rinnovabili, alla conservazione delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, e

paesaggistiche.

Gli agglomerati transfrontalieri rivestono una particolare importanza per uno sviluppo urbano

integrato, sostenibile e coesivo in Europa. Essi costituiscono dei legami privilegiati e

fondamentali in seno alla rete delle città europee.

H. Questo approccio integrato deve tenere in considerazione le diverse scale della città, dai

quartieri alle più grandi aree urbane. Deve anche essere fondato su una governance multi-

livello, che comprenda le scale locali, regionali, nazionali ed europee che hanno un impatto

sullo sviluppo urbano.

Page 3: DichMarsiglia_all_disp2[1]

3

I. Le istituzioni europee hanno preso molte iniziative in favore dello sviluppo urbano:

l’integrazione della dimensione urbana all’interno dei programmi operativi comunitari, lo

scambio di esperienze attraverso il programma URBACT, la Strategia tematica sull’ambiente

urbano, la capitalizzazione delle conoscenze mediante l’Audit urbano.

J. I ministri riconoscono il lavoro fatto nel 2008 sotto la Presidenza slovena. Nel contesto

della Presidenza francese, hanno portato avanti le loro riflessioni sullo sviluppo urbano

sostenibile e coesivo, per:

1. rendere efficaci i propri impegni presi con l’adozione della Carta di Lipsia;

2. tenere conto della problematica dei cambiamenti climatici;

3. promuovere l’utilizzo della politica di coesione per sostenere lo sviluppo urbano

integrato.

1 – Implementare la Carta di Lipsia per uno sviluppo urbano integrato e sostenibile

I ministri,

− riconoscendo il ruolo che le città hanno nei confronti della coesione territoriale, ruolo

confermato dal Libro verde della Commissione europea sulla coesione territoriale;

− accogliendo favorevolmente la risoluzione del Parlamento Europeo sul monitoraggio

dell’Agenda Territoriale e della Carta di Lipsia2, e in particolare l’importanza di un

programma d’azione per la messa in opera degli obiettivi della Carta di Lipsia;

− ricordando le conclusioni del Consiglio sul contributo dell’architettura allo sviluppo

sostenibile, nelle sue componenti tecniche, culturali ma anche ambientali, economiche e

sociali;

− prendendo atto del rapporto finale del gruppo di lavoro presieduto dalla Slovenia

sull’azione 1.1 del primo Programma d’azione per la messa in opera dell’Agenda

territoriale dell’Unione europea, che invita a una migliore coordinazione tra politiche

urbane e territoriali, e costituisce un pre-requisito per lo sviluppo urbano sostenibile

integrato;

− consapevoli delle proprie responsabilità nell’assicurare una gestione equilibrata del

territorio, favorendo uno sviluppo più armonioso delle differenti regioni e città nel rispetto

delle loro specificità;

− prendendo in considerazione il ruolo fondamentale delle autorità locali, che hanno, in

applicazione del principio di sussidiarietà, una grande parte di responsabilità sullo

sviluppo urbano sostenibile; prendendo atto delle iniziative di scambio tra le autorità locali

riguardo alla messa in opera della Carta di Lipsia, come il Forum des villes, che avrà

luogo il 2 e 3 dicembre 2008 a Montpellier;

− confermando il loro interesse nei riguardi del concetto di "Baukultur", come stabilito

nella Carta di Lipsia;

− sottolineando l’importanza e la rilevanza dei differenti approcci ed esempi presentati

dallo studio su “Le leve dell’azione pubblica in materia di sviluppo urbano sostenibile”;

− sottolineando l’importanza di predisporre delle statistiche urbane e degli indicatori

comparabili a livello europeo, e di coordinare queste informazioni, al fine di essere in

2 “Verso un programma d’azione europeo per lo sviluppo spaziale e la coesione territoriale”

(PA_TA(2008)0069).

Page 4: DichMarsiglia_all_disp2[1]

4

grado di definire un “ritratto” delle città e di favorirne i paragoni; prendendo atto a questo

proposito del contributo dell’Audit urbano, realizzato dalla Commissione europea;

1.1 riaffermano i propri impegni presi con l’adozione della Carta di Lipsia, in particolare in

favore dei quartieri in difficoltà, in cui si gioca in gran parte l’avvenire delle città, e

raccomandano che l’applicazione della Carta di Lipsia sia oggetto di un regolare

monitoraggio, attraverso riunioni dei ministri responsabili dello sviluppo urbano;

1.2 propongono di continuare gli scambi per la messa in atto della Carta di Lipsia e

dell’Agenda territoriale in una prospettiva di coesione territoriale;

1.3 riaffermano il proprio impegno a rafforzare la dimensione urbana nella Strategia europea

sullo sviluppo sostenibile (Strategia di Göteborg), e nella strategia di Lisbona per la crescita e

l’occupazione;

1.4 propongono di lavorare per lo sviluppo delle conoscenze in materia urbana e per il

rafforzamento, tramite la formazione, del know-how e delle competenze degli attori, in

partenariato con le organizzazioni professionali;

1.5 propongono di considerare il ruolo chiave dell’architettura e della qualità urbana nel

processo dello sviluppo urbano integrato e sostenibile, dando particolare importanza al

patrimonio culturale, alle soluzioni architettoniche innovative e creative, per accedere a una

migliore qualità di vita all’interno dell’ambiente urbano;

1.6 propongono di lavorare, accanto alle autorità locali e regionali, all’attuazione di politiche

integrate di sviluppo urbano, con il fine di assicurare maggiore coerenza tra le funzioni urbane

(housing, attività sociali ed economiche, istruzione e formazione, cultura, tempo libero), per

sviluppare le leve dell’azione pubblica in favore di una città sostenibile e coesiva; queste

politiche devono rispondere alle specificità di ciascun territorio, e prestare particolare

attenzione al coordinamento tra urbano e rurale e alle dinamiche transfrontaliere;

1.7 sono a favore di una maggiore coerenza tra le diverse funzioni urbane, attraverso la messa

in opera contemporanea di politiche di sviluppo economico locale, di istruzione dei giovani,

di pianificazione e di accesso a trasporti di qualità, in particolare al trasporto pubblico, a

beneficio dei residenti dei quartieri in difficoltà;

1.8 affermano il loro appoggio alla continuazione del lavoro già realizzato intorno all’Audit

urbano, coordinato dall’Ufficio statistico delle Comunità europee (Eurostat), insieme agli

uffici statistici nazionali e alle città europee coinvolte;

1.9 prendono nota delle conclusioni e raccomandazioni del gruppo di lavoro su JESSICA -

Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas (strumento di ingegneria

finanziaria in favore dello sviluppo urbano sostenibile); i paesi coinvolti in questo processo

insistono sul fatto che questo strumento potrebbe essere un’importante leva per completare

progetti urbani integrati e ambiziosi;

1.10 decidono di costruire un quadro di riferimento per la città sostenibile e coesiva per

l’applicazione della Carta di Lipsia, sulla base dell'allegato alla presente dichiarazione; a

questo fine invitano tutti gli attori coinvolti nelle politiche urbane, compresi i rappresentanti

delle città, le istituzioni europee, le organizzazioni non governative e in particolare le reti di

città, le organizzazioni scientifiche e tecniche, e le associazioni di professionisti, a prender

parte a un processo collettivo e aperto.

Page 5: DichMarsiglia_all_disp2[1]

5

2 – Tener conto della problematica dei cambiamenti climatici nelle questioni dello

sviluppo urbano

I ministri,

− in linea con le strategie europee per lo sviluppo sostenibile e l’ambiente urbano, e con

le convenzioni internazionali sullo sviluppo sostenibile;

− lieti dell’adozione del Libro Verde della Commissione europea sull’adattamento ai

cambiamenti climatici in Europa;

− consapevoli che una porzione significativa (69%) delle emissioni europee di gas serra

sono prodotte nelle città, e che la lotta al cambiamento climatico richiede un approccio

integrato delle politiche pubbliche, più in particolare attraverso la ricerca di una migliore

efficienza energetica nei trasporti, nelle costruzioni e negli spazi pubblici, e attraverso una

diminuzione del carbon footprint nelle operazioni di sviluppo urbano, ai livelli locali,

regionali, nazionali ed europeo;

− considerando che i cambiamenti climatici non sono solo una sfida ambientale per gli

Stati e per le città, ma anche un’opportunità economica per rafforzare la loro competitività

a livello globale e per creare nuovi lavori; che l’innovazione nel settore dell’adattamento e

dell’attenuazione degli effetti dei cambiamenti climatici può costituire un fattore di

attrattività per i territori, e deve favorire la conservazione delle risorse, in particolare

quelle idriche;

− considerando il rischio di aggravamento della fuel poverty associato agli effetti dei

cambiamenti climatici e della crisi energetica, e sottolineando che i bisogni e la

partecipazione di tutti gli attori economici e sociali devono essere integrati nelle politiche

di lotta ai cambiamenti climatici e di sviluppo sostenibile;

− coscienti della necessità di adottare un’azione urgente in favore della mobilità urbana

sostenibile per tutti, enfatizzando il bisogno di fornire, alla parte disagiata della

popolazione, dei trasporti urbani che rispondano alle sue esigenze, e di favorire l’accesso

alle aree disagiate;

2.1 suggeriscono alla Commissione europea di tenere in considerazione il ruolo delle città e

delle regioni nel lavoro di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; e sottolineano

l’importanza degli investimenti in questo campo come una delle soluzioni alla crisi

economica e finanziaria;

2.2 invitano le autorità competenti ad apprestare politiche di mobilità urbana integrate e

sostenibili sul piano energetico, che considerino contemporaneamente le dimensioni

economiche, ambientali e sociali;

2.3 propongono che i programmi di ricerca europei esaminino le conseguenze dei

cambiamenti climatici sulle parti più disagiate della popolazione; e sottolineano l’importanza

dei partenariati tra imprese e università nei programmi di ricerca sull’efficienza energetica;

2.4 propongono di promuovere lo scambio di buone pratiche, la capitalizzazione delle

conoscenze e le attività di rete ai livelli regionale, nazionale, transfrontaliero e transnazionale;

sottolineano l’importanza delle reti per lo scambio di conoscenze, in particolare dello

European Urban Knowledge Network (EUKN) e dei lavori delle reti europee delle comunità

locali3, come anche del dialogo con le città dei paesi terzi; in questo senso, chiedono alla

Commissione europea di sostenere gli sforzi di capitalizzazione e diffusione dei risultati e dei

3 Ad esempio, Energie-Cités ha una banca dati di 500 buone pratiche (www.energie-cites.eu).

Page 6: DichMarsiglia_all_disp2[1]

6

dati forniti dall’Audit urbano, dall’osservatorio ESPON, dal Programma URBACT, e dei dati

e delle analisi dell’Agenzia ambientale europea e dei programmi europei di ricerca;

2.5 incoraggiano le autorità locali e le altre istituzioni, quando appropriato, a mettere in atto

una valutazione iniziale delle misure attualmente in corso e a definire delle strategie

climatiche territoriali in congiunzione con i documenti di pianificazione nazionale, i

programmi Agenda 21 locali, e i piani urbanistici locali;

2.6 si impegnano a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri per sviluppare strategie per

la riduzione delle emissioni di gas serra nelle aree urbane, in linea con gli obiettivi posti

dall’Unione europea;

2.7 si impegnano a promuovere il ruolo della pianificazione urbana nell’adattamento ai

cambiamenti climatici e nella mitigazione dei suoi impatti e, con questo fine, a promuovere il

concetto della città compatta e ad agire per assicurare che lo sviluppo urbano integrato

contribuisca a limitare la dispersione urbana; sostengono la necessità di avere degli scambi di

idee, a monte della pianificazione territoriale, sugli strumenti da utilizzare a questo riguardo;

2.8 si impegnano a promuovere politiche appropriate per il miglioramento dell’efficienza

energetica degli edifici, sia quelli nuovi che quelli esistenti, nei settori pubblici e privati, e per

incrementare l’uso di energie rinnovabili.

3 – Promuovere l’uso della politica di coesione in supporto allo sviluppo urbano

integrato.

I ministri,

− riconoscendo il ruolo importante della politica di coesione in favore dello sviluppo

urbano integrato sostenibile, in particolare attraverso il rafforzamento della dimensione

urbana nei programmi operativi;

− prendendo atto della pubblicazione, in occasione della riunione dei ministri, da parte

della Commissione europea, del documento di lavoro della Direzione generale della

politica regionale intitolato “Rafforzare la dimensione urbana - Analisi dei programmi

operativi cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale per il periodo 2007-2013”;

3.1 sono particolarmente lieti che la dimensione urbana sia maggiormente presa in

considerazione nei programmi operativi, portando in particolare verso un significativo

aumento della proporzione di fondi FESR nel periodo 2007-2013;

3.2 propongono di promuovere le operazioni di sviluppo urbano integrato nel quadro

dell’attuazione dei programmi operativi; a questo proposito invitano le autorità di gestione di

assicurare il supporto ai progetti urbani integrati e al coinvolgimento delle città e di tutti i

portatori d’interesse;

3.3 invitano la Commissione ad aggiornare la sua analisi sulla presa in considerazione della

dimensione urbana da parte della politica di coesione, nel momento di pubblicare il suo

prossimo rapporto strategico previsto per il 2010, sulla base dei rapporti attesi dagli Stati

membri per il 2009, in accordo con l’art. 30 del regolamento del Consiglio 1083/2006 dell’11

luglio 2006.