DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 15/06/2017 n. 668 · al D. Lgs. 18/2/2005 n. 59, ... CER 080318...

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Pag. 1 Determinazione n. 668 del 15/06/2017 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 15/06/2017 n. 668 Settore IV 4.2 - Area Tutela e valorizzazione dell'ambiente, rifiuti, suolo 4.2.3 - UO Autorizzazioni Integrate ambientali OGGETTO: PROVVEDIMENTO N°137/2017 - D. LGS. N. 152/2006 SS.MM.II., DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. - IMPIANTO SITO IN VIA SALINE 22, FALCONARA MARITTIMA, ANCONA PER L'ELIMINAZIONE O IL RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI (OPERAZIONI D15, R13, D8, D9). MODIFICA NON SOSTANZIALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE 47/2012 RILASCIATA CON DD N°534 DEL 05/09/2012. DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. P. IVA/C.F: 00715130423 SEDE LEGALE: VIA CANONICO 7 - FALCONARA M.MA (AN) SEDE IMPIANTO: VIA SALINE 22 - FALCONARA M.MA (AN) IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL DIRIGENTE (art. 17, comma 1 bis, D.lgs. n. 165/2001) VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ss.mm.ii. recante “Norme in materia ambientale” entrato in vigore il 29/4/2006 e da ultimo modificato dal D.lgs 46/2014; VISTO l’art. 29-nonies del decreto legislativo 152/2006, e ss.mm.ii., che disciplina la modifica degli impianto soggetti a Autorizzazione Integrata Ambientale; PRESO ATTO che la L.R. 12 giugno 2007, n. 6, all’art. 14 (modifica alla L.R. 28 ottobre 1999 n. 28) assegna alla Provincia la competenza per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al D. Lgs. 18/2/2005 n. 59, agli impianti operanti nel settore rifiuti, precedentemente di competenza Regionale; VISTO l’art. 3 della L.R. 12 ottobre 2009, n. 24 con il quale la Regione Marche ha delegato alle Province le funzioni di autorizzazione integrata ambientale di cui al D.Lgs. n. 59/2005; VISTA la Delibera di Giunta Provinciale n. 24 del 23/01/2008 che ha adottato la modulistica Regionale per l’istanza di A.I.A. ed ha applicato le tariffe individuate dalla Regione Marche, per il pagamento delle spese istruttorie; copia informatica per consultazione

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Pag. 1 Determinazione n. 668 del 15/06/2017

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 15/06/2017 n. 668

Settore IV 4.2 - Area Tutela e valorizzazione dell'ambiente, rifiuti, suolo

4.2.3 - UO Autorizzazioni Integrate ambientali

OGGETTO: PROVVEDIMENTO N°137/2017 - D. LGS. N. 152/2006 SS.MM.II., DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. - IMPIANTO SITO IN VIA SALINE 22, FALCONARA MARITTIMA, ANCONA PER L'ELIMINAZIONE O IL RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI (OPERAZIONI D15, R13, D8, D9). MODIFICA NON SOSTANZIALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N° 47/2012 RILASCIATA CON DD N°534 DEL 05/09/2012. DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. P. IVA/C.F: 00715130423 SEDE LEGALE: VIA CANONICO 7 - FALCONARA M.MA (AN) SEDE IMPIANTO: VIA SALINE 22 - FALCONARA M.MA (AN)

IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL DIRIGENTE

(art. 17, comma 1 bis, D.lgs. n. 165/2001)

VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ss.mm.ii. recante “Norme in materia ambientale” entrato in vigore il 29/4/2006 e da ultimo modificato dal D.lgs 46/2014;

VISTO l’art. 29-nonies del decreto legislativo 152/2006, e ss.mm.ii., che disciplina la modifica degli impianto soggetti a Autorizzazione Integrata Ambientale;

PRESO ATTO che la L.R. 12 giugno 2007, n. 6, all’art. 14 (modifica alla L.R. 28 ottobre 1999 n. 28) assegna alla Provincia la competenza per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al D. Lgs. 18/2/2005 n. 59, agli impianti operanti nel settore rifiuti, precedentemente di competenza Regionale;

VISTO l’art. 3 della L.R. 12 ottobre 2009, n. 24 con il quale la Regione Marche ha delegato alle Province le funzioni di autorizzazione integrata ambientale di cui al D.Lgs. n. 59/2005;

VISTA la Delibera di Giunta Provinciale n. 24 del 23/01/2008 che ha adottato la modulistica Regionale per l’istanza di A.I.A. ed ha applicato le tariffe individuate dalla Regione Marche, per il pagamento delle spese istruttorie;

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VISTA la Delibera di Giunta Provinciale n. 109 del 22/03/2011 che recepisce le DGR 1547/09 e 1649/10 recanti modalità anche contabili e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal D.Lgs. n. 59/2005 e s.m.i. per gli impianti di gestione rifiuti;

RICHIAMATA integralmente l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di Falconara M.ma in Via Saline 22;

VISTA e RICHIAMATA l’istanza della ditta Eredi Raimondo Bufarini s.r.l. pervenuta il 29/03/2017, acquisita al prot. 21901 del 30/03/2017, con la quale si chiede di modificare in maniera non sostanziale l’Autorizzazione Integrata Ambientale in essere;

VISTA la nota della Provincia di Ancona prot. n. 22986 del 07.04.2017 con cui veniva comunicato alla ditta l’impossibilità di dare avvio al procedimento per carenza documentale e per mancanza del pagamento degli oneri istruttori previsti;

VISTA la nota della ditta del 12.04.2017 acquisita al prot. n. 24450 del 20.04.2017 con cui venivano trasmesse le integrazioni documentali richieste con la nota sopra citata e l’attestazione del pagamento degli oneri istruttori;

VISTA la comunicazione di avvio del procedimento prot. 24538 del 20.04.2017; VISTA la relazione tecnica e la documentazione progettuale allegata all’istanza suddetta secondo quanto

previsto al punto 1,3 della DGR 1547/09 in cui vengono descritti i termini della modifica non sostanziale in oggetto;

CONSIDERATO che la ditta, con l’istanza in questione, comunicava le seguenti modifiche: 1. Deroga solo per il periodo estivo (al 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45

dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;

2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti: a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del

cisternette contenenti rifiuti; b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle

stampanti degli uffici; VISTA la nota della Provincia di Ancona prot. 24537 del 20.04.2017 con cui veniva convocata la

Conferenza dei Servizi per il giorno 22 maggio 2017; VISTA la nota prot. n. 19068 del 19.05.2017 del Comune di Falconara M.ma, pervenuta il 19.05.2017 e

acquisita al prot. provinciale n. 27509 del 23.05.2017 con cui veniva espresso il seguente parere: parere favorevole alla richiesta di integrazione nella tabella C14 – Rifiuti prodotti del Piano di

Monitoraggio e Controllo dei CER 150103 e 080318; parere non favorevole alla deroga fino al 15/09/2017 delle vigenti prescrizioni AIA in merito alla

copertura completa della vasca di ossidazione(B7); VALUTATO anche il parere istruttorio tecnico dello stesso Comune di Falconara M.ma allegato al parere di

cui sopra, in cui si propone anche di esprimere un parere favorevole alla deroga delle prescrizioni AIA in questione “…subordinato all’effettiva efficacia della soluzione alternativa proposta dalla ditta, richiedendo all’autorità competente che venga previsto nel provvedimento autorizzatorio il ripristino della copertura completa della vasca di ossidazione (B7) nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza nel periodo in cui vige la deroga…”;

VALUTATE le motivazioni della ditta, riportate nella relazione tecnica allegata alla richiesta di modifica non sostanziale e analizzate anche in Conferenza dei Servizi;

CONSIDERATO che nella Conferenza dei Servizi del 22.05.2017 veniva proposto, tenuto conto del parere del Comune di Falconara, del documento istruttorio allegato al predetto parere e delle esigenze impiantistiche della ditta, di esprimere parere favorevole ad entrambe le richieste di modifica subordinando l’apertura della vasca di ossidazione alle seguenti prescrizioni:

L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017;

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la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;

Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione dell’abitato di

Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;

nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;

alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.

CONSIDERATO che la Provincia di Ancona provvederà ad attivare un controllo sottoforma di monitoraggio sia dei venti che delle emissioni odorigene con il proprio personale addetto alla vigilanza ambientale e con la Polizia Provinciale in tutte quelle occasioni in cui il predetto personale si trovi nell’area in questione tra Castelferretti e via Saline;

CONSIDERATO che la ditta accoglieva le prescrizioni proposte in Conferenza dei Servizi del giorno 22.05.2017 dell’Autorità Competente, come da verbale redatto;

VISTO che successivamente alla conclusione della Conferenza dei Servizi è pervenuta la nota prot. 18134 del 23.05.2017 della ARPAM Direzione Tecnico Scientifica acquisita al protocollo provinciale n. 27511 del 23.05.2017 con cui si suggeriva “…..di non far adottare soluzioni impiantistiche che,…….,potrebbero aumentare il rischio di dispersione di sostanze anche odorigene in aria..”

RITENUTO comunque di prendere in considerazione il parere dell’ARPAM, seppur formulato in ritardo rispetto alla data della Conferenza dei Servizi e del relativo verbale;

VISTA la nota prot. n. 28546 del 31.05.2017 con cui veniva trasmesso il verbale della Conferenza dei Servizi del 22.05.2016;

VISTA la nota della ditta pervenuta il 09.06.2017 acquisita al protocollo provinciale n. 29871 del 13.06.2017 con cui veniva trasmesso il Piano di Monitoraggio e Controllo integrato con le prescrizione proposte nella Conferenza dei Servizi del 22.05.2017;

VERIFICATO che il Piano di Monitoraggio e Controllo ha effettivamente recepito le prescrizioni della Conferenza dei Servizi;

CONSIDERATO inoltre che nell’area adiacente all’abitato di Castelferretti operano altre ditte che trattano rifiuti attraverso un processo biologico al pari della ditta Bufarini e che possono essere pertanto veicolo di emissione di fenomeni odorigeni;

CONSIDERATO che predette ditte hanno, a differenza della ditta Bufarini, le rispettive vasche di ossidazione aperte;

TENUTO CONTO che in passato, fenomeni odorigeni, forse riconducibili all’impianto in oggetto, si sono manifestati nell’area pur in presenza della completa chiusura della vasca di ossidazione B7 in questione e che predetti fenomeni fossero da ricondurre sempre in via ipotetica, o ad una sezione del trattamento chimico fisico, a suo tempo aperta, (vasche CF7 – CF7A – CF8 – CF9) o alla vasca di lavaggio delle autobotti che non risultava perfettamente chiusa, come risulta da verbale di sopralluogo congiunto ARPAM – Provincia di Ancona del 03.10.2013;

CONSIDERATO che sia la sezione del trattamento chimico-fisico (vasche CF7 – CF7A – CF8 – CF9) che la vasca di lavaggio delle autobotti sono poi stati completamenti chiusi con un proprio impianto di aspirazione collegato al camino E1 come riportato ed autorizzato nella Determinazione Dirigenziale n. 649 del 19.12.2013 che si richiama;

CONSIDERATO che da fine 2013 non si sono più verificati fenomeni odorigeni direttamente riconducibili alla ditta Bufarini;

CONSIDERATO che per un buon funzionamento del processo biologico di depurazione sia opportuno non far salire troppo le temperature all’interno del processo stesso e pertanto della vasca di ossidazione B7;

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Pag. 4 Determinazione n. 668 del 15/06/2017

CONSIDERATO pertanto che, quanto richiesto non è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della Legge Regionale n. 3/2012 ;

DATO ATTO che dalle considerazioni sopra citate e dalle motivazione addotte dalla Ditta nella relazione tecnica allegata all’istanza di modifica dell’AIA vigente, quanto comunicato costituisce, ai sensi del D.lgs. 152/2006 s.m.i. e della DGR Marche 1547/2010, modifica non sostanziale;

RITENUTO pertanto, per le motivazioni sopra espresse, di procedere alla modifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di Falconara M.ma, Via Saline 22 in quanto modifica non sostanziale autorizzando il progetto di modifica proposto dalla ditta nella relazione tecnica sopra richiamata ed in tutta la documentazione trasmessa durante il procedimento ed in particolare:

1. Deroga solo per il periodo estivo (dal 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45 dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;

2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti: a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del

cisternette contenenti rifiuti; b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle

stampanti degli uffici; RITENUTO opportuno approvare il PMC aggiornato, presentato con la nota del 09.06.2017 assunta al

protocollo provinciale n. 29871 del 13.06.2017 (allegato “PMC rev 04 08 06 2017.pdf”); RITENUTO opportuno prescrivere quanto sotto riportato:

L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017;

la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;

Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione dell’abitato di

Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;

nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;

alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.

RITENUTO di considerare il presente atto di carattere transitorio, soggetto a revoca o modifica o sospensione per evitare danni a persone e a beni pubblici e privati ed in tutti gli altri casi in cui ciò si renda necessario nel pubblico interesse anche per cause non imputabili al titolare dell’autorizzazione e di subordinarlo, in ogni caso, alle altre norme regolamentari, anche regionali, più restrittive che dovessero intervenire in materia;

VISTO l’art. 107, comma 5, del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

DETERMINA

I. Di modificare l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di

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Pag. 5 Determinazione n. 668 del 15/06/2017

Falconara M.ma, in Via Saline 22, in quanto modifica non sostanziale autorizzando le seguanti modifiche:

1. Deroga solo per il periodo estivo (al 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45 dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;

2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti:

a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del cisternette contenenti rifiuti;

b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle stampanti degli uffici;

II. approvare il PMC aggiornato presentato con la nota del 09.06.2017 assunta al protocollo provinciale n. 29871 del 13/06/2017 (allegato “PMC rev 04 08 06 2017.pdf”);

III. Di prescrivere quanto sotto riportato: L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in

via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017; la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà

aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;

Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione

dell’abitato di Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;

nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;

alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.

IV. Di mantenere in vigore quanto prescritto nella Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 e nei successivi atti di aggiornamento dell’AIA;

V. Il presente atto e le relative prescrizioni sono soggetti a riesame, modifiche ed integrazioni che si rendessero necessari a seguito delle valutazioni sulla documentazione integrativa che la ditta è tenuta a presentare nei termini stabiliti;

VI. Di trasmettere il presente atto alla Regione Marche e all’ARPAM e al Comune di Falconara M.ma e al Comune di Ancona;

VII. Di trasmettere altresì il presente atto all’Area Ambiente e alla Polizia Provinciale affinchè la Provincia di Ancona possa attivare un controllo sottoforma di monitoraggio sia dei venti che delle emissioni odorigene con il proprio personale addetto alla vigilanza ambientale e con la Polizia Provinciale in tutte quelle occasioni in cui il predetto personale si trovi nell’area in questione tra Castelferretti e via Saline;

VIII. Contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso al Capo delle Stato entro 120 gg. dalla sua notifica;

IX. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa; X. Di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto designandone, a norma dell’art. 5 della

legge 241/1990, a responsabile l’Arch. Sergio Bugatti.

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Pag. 6 Determinazione n. 668 del 15/06/2017

DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL’UFFICIO:

Class. 09.01.02.42 completa.

Ancona, 15/06/2017

IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL

DIRIGENTE

BUGATTI SERGIO (sottoscritto digitalmente ai sensi

dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.)

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Impianto di

Loc. castelferetti – via Saline 22

Comune di Falconara Marittima (An)

EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L.

VIA SALINE N. 22, LOC. CASTELFERRETTI

FALCONARA MARITTIMA (AN)

“PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO”

revisione: n°04

data: 08 giugno 2017

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Loc. castelferetti – via Saline 22

Comune di Falconara Marittima (An)

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 2 di 26

1. PREMESSA:

Il presente Piano viene predisposto per l’aggiornamento/modifica del PMC già autorizzato

con decreto AIA n°47/2012 – D.D. 534 del 05/09/2012, per le attività IPPC e non IPPC

dell’installazione di proprietà dell’azienda BUFARINI S.r.l. sito in Località Casterferetti, via

Saline n°22 nel Comune di Falconara Marittima (AN), in relazione alle modifiche sostanziali

derivanti da una riorganizzazione ed ottimizzazione delle attività svolte internamente.

Il presente piano di monitoraggio e controllo è conforme alle normative nazionali in materia

di tutela ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Dm 29/01/2007 e linea guida sui “sistemi di

monitoraggio” - Gazzetta Ufficiale N. 135 del 13 Giugno 2005, decreto 31 gennaio 2005

recante “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori

tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio

2005, n. 59).

Il presente piano viene rettificato ed integrato secondo quanto richiesto dall’ARPAM –

Direzione Tecnico Scientifica in sede di Conferenza dei Servizi del 16/02/2016 in riferimento

alla richiesta da parte della ditta BUFARINI Srl di approvazione di una modifica non

sostanziale del proprio impianto.

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PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 3 di 26

2. FINALITA’ DEL PIANO

In attuazione dell’art. 7 (condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale), comma 6

(requisiti di controllo) del citato decreto legislativo n. 59 del 18 febbraio 2005, il Piano di

Monitoraggio e Controllo che segue, d’ora in poi semplicemente Piano, ha la finalità

principale della verifica di conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte

nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata per l’impianto in premessa, ed è

pertanto parte integrante dall’AIA suddetta.

Il Piano rappresenta anche un valido strumento per le attività sinteticamente elencate di

seguito:

- raccolta dei dati ambientali nelle periodiche comunicazioni PRTR;

- raccolta di dati per la verifica della buona gestione e l’accettabilità dei rifiuti presso

gli impianti di trattamento e smaltimento;

- raccolta dati per la verifica della buona gestione dei rifiuti prodotti nel caso di

conferimento a ditte terze esterne al sito;

- verifica della buona gestione dell’impianto;

- verifica delle prestazioni delle MDT adottate.

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PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 4 di 26

3. CONDIZIONI GENERALI VALIDE PER L’ESECUZIONE DEL PIANO

3.1. OBBLIGO DI ESECUZIONE DEL PIANO

Il gestore esegue i campionamenti, le analisi, le misure, le verifiche, le manutenzioni e

calibrazione, come riportato nelle tabelle contenute al paragrafo 4 del presente Piano.

3.2. EVITARE LE MISCELAZIONI

Nei casi in cui la qualità e l’attendibilità della misura di un parametro è influenzata dalla

miscelazione delle emissioni, il parametro sarà analizzato prima di tale miscelazione.

3.3. FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI

Tutti i sistemi di monitoraggio e campionamento funzioneranno correttamente durante lo

svolgimento dell’attività produttiva (ad esclusione dei periodi di manutenzione e

calibrazione che sono comunque previsti nel punto 4 del presente Piano in cui l’attività

stessa è condotta con sistemi di monitoraggio o campionamento alternativi per limitati

periodi di tempo).

In caso di malfunzionamento di un sistema di monitoraggio “in continuo”, il gestore

contatterà tempestivamente l’Autorità Competente e un sistema alternativo di misura e

campionamento sarà implementato.

3.4. MANUTENZIONE DEI SISTEMI

Il sistema di monitoraggio e di analisi viene mantenuto in perfette condizioni di operatività al

fine di avere rilevazioni sempre accurate e puntuali circa le emissioni e gli scarichi.

Campagne di misurazioni parallele per calibrazione in accordo con i metodi di misura di

riferimento (CEN standard o accordi con l’Autorità Competente) saranno poste in essere

almeno una volta ogni due anni.

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PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 5 di 26

3.5. EMENDAMENTI AL PIANO

La frequenza, i metodi e lo scopo del monitoraggio, i campionamenti e le analisi, così come

prescritti nel presente Piano, potranno essere emendati dietro permesso scritto dell’Autorità

Competente.

3.6. OBBLIGO DI INSTALLAZIONE DEI DISPOSITIVI

Il gestore provvede, se necessario, all’installazione dei sistemi di campionamento su tutti i

punti di emissione, inclusi sistemi elettronici di acquisizione e raccolta di tali dati, come

richiesto dal paragrafo 4 del presente Piano.

3.7. ACCESSO AI PUNTI DI CAMPIONAMENTO

Il gestore predispone un accesso permanente e sicuro ai seguenti punti di campionamento e

monitoraggio:

a) effluente finale, così come scaricato all’esterno del sito

b) punti di campionamento delle emissioni aeriformi

c) punti di emissione sonora nel sito

d) area di stoccaggio dei rifiuti nel sito

e) scarichi di acque superficiali

f) pozzi sotterranei nel sito

Il gestore predispone inoltre un accesso a tutti gli altri punti di campionamento oggetto del

presente Piano.

3.8. MISURA DI INTENSITA’ E DIREZIONE DEL VENTO

Non necessario

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4. OGGETTO DEL PIANO

4.1. COMPONENTI AMBIENTALI

4.1.1. CONSUMO MATERIE PRIME

Tabella C1 – Materie prime

In considerazione dell’attività svolta dall’azienda, le materie prime sono costituite dai rifiuti

in ingresso e dai chemicals utilizzati per il loro trattamento.

Nelle tabella seguente sono riportate le caratteristiche di tali materie prime in uso al 2014.

Tipo di materia prima Produttore e

scheda tecnica

di riferimento

Identificazione Stato fisico

Modalità di stoccaggio numero CAS

altri riferimenti

Acido solforico 41 Bè 50% CS/1000

Hidrodepur 7647-01-0 231-595-7 D04 liquido D18 cisterne

Acqua distillata Hidrodepur 7732-18-5 D04 liquido D11 fusti

Hidrofloc CF40 (Cloruro

ferrico)

Hidrodepur 7705-08-0 231-729-

4(EINECS)

D04 liquido D18 cisterne

( Cloruro ferroso ) Hidrodepur 13478-10-9-03 231-843-

4(EINECS)

D04 liquido D18 cisterne

Hidrofloc CL 1808 Hidrodepur 64742-47-8 265-149-8

(EINECS)

D04 liquido D18 cisterne

Hidrofloc PAC 180 (Policloruro

di Alluminio

Hidrodepur 1327-41-9 215-477-2 D04 liquido D18 cisterne

Hidrofloc AL43 Hidrodepur 920-107-4 D04 liquido D11 fusti

Hidrocoal CL 5 (carbone

attivo cilindretti)

Hidrodepur 7440-44-0 Polvere D12 sacchi

Ipoclorito di Sodio 15% Ecologia &

servizi

7681-52-9 D04 liquido D18 cisterne

Ossigeno liquido SOL 7782-44-7 231-956-9 D04 liquido Sfuso,

serbatoio

Segatura Tribuecologi Polvere Cassoni

Calce Famar 1305-62-0 215-137-3 Polvere D12 sacchi

Acido solforico SOL 50% P Hidrodepur 7647-01-0 231-595-7 D04 liquido

Hidrobac C/GL Hidrodepur 8029-43-4 232-436-4 D04 liquido

Hidroslime Hidrodepur 68424-85-1 270-325-2 D04 liquido

Soda Caustica soluz. 30% Hidrodepur 1310-73-2 215-185-5 D04 liquido

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Tipo di materia prima Produttore e

scheda tecnica di riferimento

Identificazione Stato fisico

Modalità di stoccaggio numero CAS

altri riferimenti

Metabisolfito di Sodio Hidrodepur 7681-57-4 231-673-0 D12 sacchi

Solfuro di Sodio scaglie 60% Hidrodepur 1313-82-2 215-211-5 D12 sacchi

Hidrocoal SP 14I Hidrodepur 7440-44-0 231-153-3 D12 sacchi

Micropan soluz. D.P. Eurovix D04 liquido

Aqualife EB 9300 Gaeta D04 liquido

Hidrofoam AGE Hidrodepur 68002-96-0 614-209-5 D04 liquido

Hidrofoam S30 Hidrodepur 69011-36-5 D04 liquido

I rifiuti in ingresso sono quelli riportati al capitolo 6 dell’AIA (codici CER autorizzati).

Controlli sulle materie prime in ingresso

Fase di utilizzo/Attività Stato Fisico Metodo misura

e frequenza

Unità di

misura

Modalità di registrazione

dei controlli effettuati

TRATTAMENTO RIFIUTI

(Chemicals) SOLIDO/LIQUIDO

REGISTRAZIONE DEI QUANTITATIVI AD

OGNI INGRESSO

---

RENDICONTAZIONE ANNUALE

KG

DOCUMENTI PRESSO

UFFICIO ACQUISTI

TRATTAMENTO RIFIUTI

(Rifiuti in ingresso) LIQUIDO

REGISTRAZIONE DEI QUANTITATIVI AD

OGNI INGRESSO

---

RENDICONTAZIONE GIORNALIERA

KG

SOFTWARE DI

GESTIONE RIFIUTI

ECOS

TRATTAMENTO RIFIUTI

(Rifiuti in ingresso) LIQUIDO

VERIFICA DEI PARAMETRI ANALITICI DA

CERTIFICATI D’ANALISI DEL PRODUTTORE E/

O DA ANALISI DEL LABORATORIO INTERNO

COME DA PRO_07

---

RENDICONTAZIONE GIORNALIERA

DOCUMENTI PRESSO

LABORATORIO

INTERNO

Tabella C2 – Controllo radiometrico

La ditta è provvista di un rilevatore portatile di radioattività modello Radioactivity della

Lafayette. La messa in opera di tale strumento sarà avviata quando saranno ultimati i lavori

previsti da progetto per lo stoccaggio dei RAEE.

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4.1.2. CONSUMO RISORSE IDRICHE

Tabella C3 – Risorse idriche

Tipologia Fase di utilizzo punto di

misura

Utilizzo (es. igienico

sanitario, industriale,

etc)

Metodo di misura e

frequenza

Unità di

misura

Modalità di

registrazione

dei controlli effettuati

ACQUA DA

ACQUEDOTTO UTILIZZO CIVILE

Contatore

Acquedotto 1 Igienico Sanitario

BOLLETTE METRI

CUBI

DOCUMENTI PRESSO

UFFICIO ACQUISTI

Contatore

Acquedotto 2 Utenze Impianto

Contatore

Antincendio Impianto Antincendio

ACQUA DA

POZZO

UTILIZZO

INDUSTRIALE CONTATORE POZZO PROCESSO PRODUTTIVO

LETTURA CONTATORE

MENSILE

METRI

CUBI

DOCUMENTI

INFORMATICI PRESSO

IMPIANTO DI

TRATTAMENTO

4.1.3. CONSUMO ENERGIA

Tabella C4 – Energia

Descrizione Fase di utilizzo punto di

misura Utilizzo

Metodo misura e

frequenza

Unità di

misura

Modalità di registrazione

dei controlli effettuati

ENERGIA

ELETTRICA

LINEE DI

PRODUZIONE E

SERVIZI

GENERALI

CONTATORE

CENTRALE

ALIMENTAZIONE LINEE DI

PRODUZIONE E

DEI SERVIZI

GENERALI

LETTURA DEI

CONTATORI MENSILE KWH

DOCUMENTI INFORMATICI PRESSO

IMPIANTO DI TRATTAMENTO

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4.1.4. CONSUMO COMBUSTIBILI

Tabella C5 – Combustibili

Tipologia Fase di utilizzo e

punto di misura Stato fisico

Qualità (es. tenore

di zolfo)

Metodo di

misura

Unità di

misura

Modalità di

registrazione

dei controlli

effettuati

METANO

ALIMENTAZIONE

CALDAIA PER

USO CIVILE E

RISCALDAMENTO

LOCALI

GASSOSO NA BOLLETTE METRI

CUBI

DOCUMENTI PRESSO

UFFICIO ACQUISTI

4.1.5. EMISSIONI IN ARIA

Tabella C6 – Inquinanti monitorati

Fase Sigla

linea

Descrizione

macchina

Sigla

emissione

Portata

m3/h

Sistema di

abbattimento Inquinante

Valori limite

mg/Nm3

Flusso di

massa

g/h

Frequenza

Controlli

TRATTAMENTO

CHIMICO FISICO

E BIOLOGICO

M1

Aspirazione da

stoccaggio e

impianto di

trattamento

E1 4000 Scrubber +

carboni attivi

Fenoli 2 8

QUADRIMESTRALE

Polveri 10 40

Ammoniaca 5 20

IPA (classe I delle sostante

ritenute cancerogene e/o tossiche per la

riproduzione e/o mutagene)

0,01 0,04

Cianuri 1 4

Benzene (classe III delle sostante ritenute cancerogene e/o

tossiche per la riproduzione e/o

mutagene)

2,5 10

SOV (sommatoria classi III, IV e

V dei composti organici sottoforma di gas, vapori o

polveri )

300 1200

Note:

1) I valori limite sono riferiti alle condizioni normali (273,5 K e 101,3 kPa) ed al volume secco.

2) Per gli altri inquinanti non previsti nella Tabella C6, si assumono i valori limite fissati dal Dlgs 152/06, parte QUINTA,

allegato I, parte II

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Metodi analitici per il controllo delle emissioni

Le metodiche analitiche adottate sono conformi a quanto previsto dal Decreto P.F. n°8 del

26/01/2012 – allegato C3.

Portata/Velocità

ISO 14164:1999

UNI 10169:2001*

Metodo automatico che misura le portate in flussi convogliati

corredato dei requisiti di qualità a cui i metodi/strumenti debbono

rispondere per essere utilizzati ai fini della misura.

Metodo automatico di misura della velocità e portata di flussi gassosi

convogliati per mezzo del tubo di Pilot. E’ opportuna una verifica del

flusso misurato dal sistema continuo almeno ogni quattro mesi.

Ossigeno UNI EN 14789:2006*

ISO 12039 Determinazione analitica mediante un analizzatore paramagnetico.

PM10, PM 2,5

PTS

UNI EN 23210:2009*

(PM 2,5)

UNI EN 13284- 1:2003

(PTS)

ISO 9096 (PTS)

UNI EN 13284-2:2005*

Determinazione gravimetrica (microbilancia) previo campionamento

mediante l’uso di impattatori a due piani. I metodo è particolarmente

adatto per misurare e concentrazioni massime minori di 50 mg/m3.

Determinazione gravimetrica e campionamento isocinetico del gas.

Per flussi convogliati in concentrazione minori di 50 mg/m3.

Determinazione gravimetrica e campionamento isocinetico del gas.

Per flussi convogliati in concentrazione maggiori di 50 mg/m3.

La UNI EN 13284-2:2005 deve essere impiegata, per le parti di

pertinenza, nella “normalizzazione” dei metodi continui di misura.

COV (come COT)

UNI EN 13526:2002*

COT>20 mg/Nm3

UNI EN 12619:2002*

COT<20 mg/Nm3

Determinazione analitica mediante ionizzazione di fiamma (FID). Per

effluenti gassosi provenienti da processi che utilizzano solventi.

Determinazione analitica mediante campionamento del carbonio

organico totale e ionizzazione di fiamma (FID). Per basse

concentrazioni.

Composti organici

volatili

UNI EN 13649:2002*

Determinazione analitica mediante gascromatografia ad alta

risoluzione con rilevatore FID o accoppiata a spettrometro di massa.

IPA

DM 25.08.2000 n. 158

All. 3

ISO 11338-1,2.2003*

Determinazione mediante gascromatografia previa purificazione

mediante cromatografia su strato sottile.

Determinazione mediante gascromatografia liquida ad alta

prestazione o gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa

previo campionamento isocinetico.

As, Cd, Cr, Co, Cu, Mn,Ni,Pb, Sb, Ti

e V UNI EN 14385:2004*

Determinazione mediante spettroscopia in assorbimento o emissione

previo campionamento isocinetico ai camini su filtri e soluzioni di

assorbimento e digestione in forno a microonde, nell’intervallo di

concentrazione da 0.005 mg/m3 a 0,5 mg/m

3.

Sb, As,Ba, Be, Cd,Cr,Co,Cu,

Pb,Mn,Hg,Ni,F,Se,Ag,Ti,Zn

EPA Method 29*

determinazione attraverso assorbimento atomico o spettroscopia di

emissione al plasma previa filtrazione del materiale particellare e

passaggio in soluzione acida di perossido i idrogeno e permanganato di

potassio (solo per Hg).

Fenoli (fenolo e cresoli)

OSHA 32

NIOSH 2546

UNICHIM 504:1980

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Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:

La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in

formato cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile

impianto e conservati per almeno 5 anni.

Tabella C7 – Sistemi di trattamento fumi

In riferimento ai sistema di trattamento fumi installati nel punti di emissione E1, come

richiesto dalla Direzione Tecnica Scientifica dell’ARPAM in sede di conferenza dei Servizi del

16/02/2016, la ditte intende effettuare i seguenti monitoraggi e controlli periodici al fine di

verifica l’efficienza di abbattimento dei sistemi stessi:

- CARBONI ATTIVI: al fine di verificare l’efficienza e la necessità di sostituzione dei filtri,

la ditta prevede di effettuare un controllo annuale. La ditta effettuerà analisi

chimiche dei carboni al fine della determinazione del numero di iodio. Quest’ultimo

consente di verificare la % di saturazione dei centri di adsorbimento dei carboni

attivi;

- SCRUBBER (ABBATTIMENTO AD UMIDO): al fine di verificare l’efficienza, la ditta

intende effettuare una determinazione periodica (giornaliera) con annotazione su

apposito registro interno di manutenzione del valore :

o della pressione differenziale, ovvero della differenza tra la pressione statica

della corrente gassosa alla sezione di ingresso dell’impianti di abbattimento e

la pressione statica della corrente gassosa alla sezione d’uscita dell’impianto

di abbattimento stesso. La determinazione verrà effettuata tramite

pressostato differenziale;

o di pH della soluzione di lavaggio;

o del rapporto tra la portata del liquido di lavaggio e dell’effluente gassoso. La

determinazione verrà effettuata tramite un flussimetro posto sulla linea di

mandata della pompa.

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Punto di

emissione

Sistema di

abbattimento

Parti soggette a

manutenzione

Punti di controllo

del corretto

funzionamento

Modalità di controllo

(frequenza)

Modalità di

registrazione dei

controlli effettuati

E1 SCRUBBER

Pressione

differenziale

Pressione ingresso

e uscita Giornaliera

Annotazione su file

presso impianto di

trattamento

pH della soluzione

di lavaggio

Analisi della

soluzione di

lavaggio

Giornaliera

Annotazione su

file presso

impianto di

trattamento

Valore del rapporto

della portata del

liquido di lavaggio

e dell’effluente

gassoso

Misura della

portata del liquido

e dell’effluente

gassoso

Giornaliera

Annotazione su

file presso

impianto di

trattamento

Ventilatori, pompe

di rilancio, pompe

dosatrici chemicals.

Controllo visivi di

funzionamento Mensile

Annotazione su

file presso

impianto di

trattamento

E1 CARBONI ATTIVI

Analisi per la

determinazione del

numero di iodio

Carboni attivi Annuale

Annotazione su

file presso

impianto di

trattamento

Tabella C8 – Emissioni diffuse e fuggitive

Le emissioni diffuse e fuggitive provenienti dalle vasche di trattamento, dai serbatoi e dai

sedimentatori, sono captate dal sistema di aspirazione esistente (punto di emissione E1), ed

abbattute mediante sistema di trattamento fumi sopra descritto.

Durante il periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre , in via sperimentale per l’anno

2017, una parte della vasca di ossidazione B7 verrà aperta. Durante tale periodo si registrerà

su apposita tabella per 3 volte al giorno: eventuali emissioni odorigene, direzione ed

intensità dei venti, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni

odorigeni. Ogni 10 giorni la ditta invierà alla Provincia un report contenente i dati del

monitoraggio. Entro il 30 settembre 2017 la ditta invierà una relazione di sintesi con riportati

i dati del monitoraggio

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4.1.6. EMISSIONI IN ACQUA

Tabella C9 – Inquinanti monitorati

Per il monitoraggio del processo di depurazione da parte del gestore sono previsti controlli

interni periodici, di tipo chimico–fisico e biologico.

Il monitoraggio delle acque di scarico in pubblica fognatura viene fatto settimanalmente con

analisi di laboratorio interno e bimensilmente con analisi di un laboratorio esterno

certificato. Tali analisi sono archiviate nel laboratorio interno sia in forma cartacea che

informatica.

Tipologia

Frequenza di scarico

Ricettore Portata

(mc/g) mesi/anno giorni/

settimana ore/giorno

Acqua da processo

di trattamento dei

rifiuti

12 5-6 16 Fognatura

Variabile in

funzione del

quantitativo e

tipologia dei

rifiuti trattati

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Tabella C10 - Controlli allo scarico finale

Sigla scarico Inquinante Unità di misura Valori limite

S1

pH* 5,5 – 9,5

Temperatura* oC

Colore* Non percettibile con

diluizione 1:20

Odore* Non deve essere

causa di molestie

Materiali grossolani* Assenti

Solidi sospesi totali* mg/L 200

COD (come O2)* mg/L 500

Cloruri* mg/L 1200

Azoto ammoniacale (come NH4)* mg/L 30

Azoto Tolale TKN mg/L

Azoto nitroso * mg/L 0,6

Azoto nitrico * mg/L 30

Solfuri (come H2S) mg/L 2

Solfati (come SO4) mg/L 1000

Fosforo totale (come P) mg/L 10

Cianuri * mg/L 1,0

Cromo VI come Cr* mg/L 0,2

Alluminio mg/L 2,0

Ferro * mg/L 4

Nichel * mg/L 4

Piombo * mg/L 0,3

Rame* mg/L 0,4

Zinco * mg/L 1,0

Solventi organici aromatici mg/L 0,4

Benzene mg/L

Toluene mg/L

Etilbenzene mg/L

Xilene (m, p-) mg/L

Xilene (o-) mg/L

Stirene mg/L

Isopropilbenzene mg/L

n-propilbenzene mg/L

Fenoli* mg/L 1

Idrocarburi totali mg/L 10

Tensioattivi totali mg/L 4

Tensioattivi anionici* mg/L

Tensioattivi non ionici* mg/L

(*) parametri monitorati nel controllo interno

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Metodi analitici per il controllo delle emissioni in acqua

Le metodiche analitiche adottate sono conformi a quanto previsto dal Decreto P.F. n°8 del

26/01/2012 – allegato C3.

Inquinante Metodica Descrizione

pH

US EPA Method

150.1, S.M. 4500-H

B; Metodo APATIRSA

CNR 2060

Misura potenziometrica con elettrodo combinato, sonda

per compensazione automatica della temperature e

taratura con soluzioni tampone a ph 4 e 7: A scadenza

di ogni mese la sonda di temperatura deve essere tarata

col il metodo US EPA 170.1 o S.M. 2550B.

Temperatura

US EPA Method

170.1, S.M. 2550-B

B; Metodo APATIRSA

CNR 2100

/

Colore

APAT IRSA CNR

2020

Determinazione con confronto visivo con acqua o con

soluzioni colorate a concentrazione nota o mediante

uno

spettrofotometro.

Odore APAT IRSA CNR

2050

Determinazione per diluizione fino

Materiali grossolani

Metodo indicato

Legge 319/76

(metodo per

“oggetti di

dimensioni lineari

superiori as 1 cm”)

/

Solidi sospesi totali

US EPA Method

160.2/S.M. 2540 D;

Metodo APATIRSA

CNR 2090 B

Metodo gravimetrico dopo filtrazione su filtro in fibra di

vetro (0,45 μm) ed essiccazione del filtro a 103.105 °C.

COD (come O2)

US EPA Method

410.4, SM 5220 C;

Metodo APATIRSA

CNR 5130

Ossidazione con il bicromato con metodo a riflusso

chiuso seguita da titolazione

Cloruri APAT IRSA CNR

4020

EPA 9056A

Determinazione mediante cromatografia ionica.

Azoto ammoniacale (come

NH4)

US EPA Method

250.2

S.M. 4500-NH3

Metodo APATIRSA

CNR 4030C

Distillazione per separare l’ammoniaca dalle specie

interferenti ed analisi con metodi colorimetrico (reattivo

di Nessler) o per titolazione con acido solforico; in

funzione della concentrazione di ammoniaca.

Azoto Tolale TKN Metodo APATIRSA

CNR 4060

Determinazione spettrofotometrica previa ossidazione

con una miscela di perossi disolfato, acido borico e

idrossido di sodio.

Azoto nitroso Metodo APATIRSA

CNR 4020

EPA 9056A

Determinazione mediante cromatografia ionica.

Azoto nitrico Metodo APATIRSA

CNR 4020

EPA 9056A

Determinazione mediante cromatografia ionica.

Solfuri (come H2S) APAT IRSA CNR

4160

Determinazione mediante titolazione con tiosolfato di

sodio dell’eccesso di iodio non reagito in ambiente

acido.

Solfati (come SO4) APAT IRSA CNR

4020

EPA 9056A

Determinazione mediante cromatografia ionica.

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Inquinante Metodica Descrizione

Fosforo totale (come P)

EPA Method 365.3

Metodo APATIRSA

CNR 4110 A2

Trasformazione di tutti i composti del fosforo e

ortofosfati

mediante mineralizzazione acida con per solfato di

potassio. Gli ioni ortofosfati vengono fatti reagire con il

molibdato d’ammonio ed il potassio antimonil tartrato,

in

ambiente acido, per formare un eteropoliacido ridotto

poi

con acido ascorbico a blu di molibdeno, la cui

assorbenza viene misurata alla lunghezza d’onda di 882

nm.

Cianuri

APAT IRSA CNR

4070

US EPA OIA 1677

Determinazione spettrofotometrica previa reazione con

cloraminaT.

Determinazione mediante scambio di legante, iniezione

in flusso (FIA) e misura amperometrica.

Cromo VI come Cr APAT-IRSA CNR

3150B2

Metodo per spettrometria di assorbimento atomico con

atomizzazione elettronica, previa estrazione del

complesso APDC-Cromo(VI)

Alluminio

UNI EN ISO 17294-

2:2005

APAT-IRSA CNR

3010B + 3050

Digestione acida (acido nitrico ed acido cloridrico)

mediante microonde e determinazione con

spettroscopia

di emissione al plasma induttivamente accoppiato a

spettrometro di massa (ICP-MS).

Digestione acida mediante microonde e determinazione

mediante spettrometria di assorbimento atomico con

atomizzazione elettrotermica.

Ferro EPA Method 236.2

APAT-IRSA CNR

3010B + 3160B

Minerallizzazione con metodo US EPA 200.0 e

determinazione con assorbimento atomico in fornetto

di grafite

Nichel

US EPA Method

249.2

APAT-IRSA CNR

3010B + 3220B

Minerallizzazione con metodo US EPA 200.0 e

determinazione con assorbimento atomico in fornetto

di

grafite.

Piombo

UNI EN ISO 17294-

2:2005

APAT-IRSA CNR

3010B + 3230 B

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di emissione al plasma

induttivamente

accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di assorbimento atomico con

atomizzazione elettrotermica.

Rame

UNI EN ISO 17294-

2:2005

APAT-IRSA CNR

3010B + 3250 B

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di emissione al plasma

induttivamente

accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di assorbimento atomico con

atomizzazione elettrotermica.

Zinco

UNI EN ISO 17294-

2:2005

APAT-IRSA CNR

3010B + 3290 A

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di emissione al plasma

induttivamente

accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).

Digestione acida mediante microonde e determinazione

con spettroscopia di assorbimento atomico con

atomizzazione in fiamma

Solventi organici aromatici UNI EN ISO

15680:2003

Determinazione mediante gascromatografia accoppiata

spazio di testa statico o dinamico

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Inquinante Metodica Descrizione

Fenoli

APAT-IRSA CNR

5170 A (fenoli totali)

APAT-IRSA CNR

5170B

Determinazione spettrofotometrica dei fenoli totali

(mg/L) previa formazione di un composto colorato dopo

reazione con 4-amminoantipiridina in ambiente basico.

Generalmente utile per indagini preliminari di screening.

In base alla tipologia di acqua da analizzare utilizzare il

metodo con campo di applicazione opportuno

(metodoA1: 0.05-0.1 mg/L o metodo A2:0.1-5 mg/L).

Determinazione dei fenoli attraverso cromatografia

liquida al alta prestazione (HPLC) accoppiata a

rilevatore UV previa estrazione liquidi-liquido o

liquidosolido.

Analizza quali/quantitativamente i singoli fenoli in

campioni di acqua con contenuto di fenoli a livelli di

tracce (μg/L).

Idrocarburi totali

UNI EN ISO 9377-

2:2000

APAT IRSA 5160

B2

Determinazione dell’indice di idrocarburi C10-C40

attraverso gascromatografia.

Nel caso di segnali prima del C10 diversi dal rumore di

fondo deve essere determinata la frazione volatile

attraverso le metodiche di spazio di testa (EPA 5021A) o

purge & trup (5030C) e analisi gas cromatografia e

rilevatore a spettrometria di massa.

Determinazione spettrofotometrica previa estrazione

con

1,1,2 triclorofluoretano.

Tensioattivi anionici APAT-IRSA CNR

5170

Determinazione spettrofotometrica previa formazione

di

un composto colorato con un blu di metilene.

Tensioattivi non ionici

APAT-IRSA CNR

5180

Determinazione mediante titolazione con

pirrolidinditiocarbammato di sodio del Bi rilasciato dopo

ridissoluzione del precipitato formatosi dalla reazione

tra

tensioattivi e il reattivo di Dragendorff.

Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:

La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in formato

cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile ambientale e

conservati per almeno 5 anni

Tabella C10 – Sistemi di depurazione

VEDI RELAZIONE TECNICA IMPIANTO

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4.1.7. RUMORE

Tabella C11 – Rumore, sorgenti

Compatibilmente alla zonizzazione acustica comunale, il gestore effettuerà, in caso di

modifica sostanziale, un rilevamento complessivo del rumore che si genera nel sito

produttivo e degli effetti sull’ambiente circostante. Una copia del rapporto di rilevamento

sarà disponibile nel sito per il controllo eseguito dall’Autorità Competente ed una sintesi

dell’ultimo rapporto utile, con in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della

sintesi del Piano inviata annualmente all’Autorità Competente secondo quanto prescritto al

paragrafo 6 del presente Piano.

4.1.8. RIFIUTI

Tabella C13 – Controllo rifiuti in ingresso

I rifiuti che giungono in impianto subiscono un attento processo di identificazione –

caratterizzazione come specificato nella procedura PRO_07 del sistema di gestione integrato

implementato dall’azienda. Il controllo avviene come riportato in tabella C1.

Tabella C14 – CONTROLLO RIFIUTI PRODOTTI

Descrizione rifiuto Attività di

provenienza

Codice

C.E.R.

Classificazione

-----

Destinazione

Modalità

controllo e

analisi

Frequenza

Modalità di

registrazione

dei controlli effettuati

1

Altri oli per motori,

ingranaggi e

lubrificazioni

Manutenzion

e automezzi 130208

Speciale

pericoloso

-

smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

La

documentazione

tecnica ed i

risultati analitici

saranno

archiviati in

formato cartaceo

all’interno dello

stabilimento

e conservati per

almeno 5 anni

2 Ferro e acciaio Trattamento

rifiuti 170405

Speciale non

pericoloso

-

recupero

A vista

3

Fanghi da altri

trattamenti delle

acque reflue

industriali diversi da

quelli di cui alla

voce 190813

Trattamento

rifiuti 190814

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

4

Fanghi da altri

trattamenti delle

acque reflue

industriali

Trattamento

rifiuti 190813

Speciale

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

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Descrizione rifiuto Attività di

provenienza

Codice

C.E.R.

Classificazione

-----

Destinazione

Modalità

controllo e

analisi

Frequenza

Modalità di

registrazione

dei controlli effettuati

5

Oli prodotti dalla

separazione

olio/acqua

Trattamento

rifiuti 130506

Speciale

pericoloso

-

recupero

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

6 Batterie esauste Manutenzion

e 160601

Speciale non

pericoloso

-

recupero

A vista

7 Carta da ufficio Ufficio 200101

Speciale non

pericoloso

-

recupero

A vista

8 Assorbenti e

materiali filtranti

Manutenzion

e 150203

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

9

Acque pretrattate

da impianto chimico

fisico

Trattamento

rifiuti 190203

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

10

Acque pretrattate

da impianto chimico

fisico

Trattamento

rifiuti 190204

Speciale

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

11

Acque pretrattate

da impianto chimico

fisico

Trattamento

rifiuti 190211

Speciale

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

12

Assorbenti e

materiali filtranti

contenenti sostanze

pericolose

Manutenzion

e 150202*

Speciale

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

13 Imballaggi in

plastica

Trattamento

rifiuti 150102

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento/

recupero

A vista

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Descrizione rifiuto Attività di

provenienza

Codice

C.E.R.

Classificazione

-----

Destinazione

Modalità

controllo e

analisi

Frequenza

Modalità di

registrazione

dei controlli effettuati

14 Imballaggi metallici Trattamento

rifiuti 150104

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento/

recupero

A vista

15 Imballaggi misti Trattamento

rifiuti 150106

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento/

recupero

A vista

16

Imballaggi

contenenti residui di

sostanze pericolose

Trattamento

rifiuti 150110*

Speciale

pericoloso

-----

Smaltimento

Analitica

Annuale e

in caso di

modifiche

techiche

17

Rifiuti

biodegradabili

(potatura piante

stabilimento)

200201

Speciale non

pericoloso

-----

Recupero

A vista

18 Imballaggi in legno Trattamento

rifiuti 150103

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento/

recupero

A vista

19 Tober per stampa

esauriti Ufficio 080318

Speciale non

pericoloso

-----

Smaltimento/

recupero

A vista

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4.1.9. SUOLO E SOTTOSUOLO

Tabella C15 – Acque sotterranee

NON PREVISTO

Il gestore adotterà inoltre procedure e modalità operative affinché sia verificato

periodicamente:

Descrizione Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione

Stato della

pavimentazione di tutte

le aree di lavorazione

Visivo per escludere

buche, ostacoli o

danneggiamento delle

aree di lavorazione

Mensile DOCUMENTI CARTACEI

PRESSO IMPIANTO DI

TRATTAMENTO

Stato delle vasche di

trattamento e delle

tubazioni che trasportano

i liquidi

Visivo per escludere

perdite o sgocciolamenti Mensile

DOCUMENTI CARTACEI

PRESSO IMPIANTO DI

TRATTAMENTO

Stato dei serbatoi di

stoccaggio dei rifiuti

Visivo per scongiurare

perdite e contaminazioni

di suolo e sottosuolo

Mensile DOCUMENTI CARTACEI

PRESSO IMPIANTO DI

TRATTAMENTO

Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:

La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in formato

cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile ambientale e

conservati per almeno 5 anni

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4.2. GESTIONE DELL’IMPIANTO

4.2.1. Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi

(In testa all’impianto è presente un sistema di omogenizzazione dei rifiuti liquidi, in modo tale

da evitare che brusche variazioni della composizione del refluo in trattamento possa

comportare effetti indesiderati al trattamento, in particolar modo alla sezione di trattamento

biologico.

Per evitare che si possano verificare reazioni chimiche indesiderate fra i rifiuti liquidi in fase di

omogenizzazione degli stessi in testa all’impianto di trattamento, si prevede di effettuare, nel

laboratorio interno di controllo processo, delle prove di miscibilità finalizzate ad accertarne

l’effettiva compatibilità chimica, secondo le modalità seguenti.

Come riportato dalla istruzione operativa ISTAMB_10 “ Omogenizzazione rifiuti liquidi”, il

tecnico del laboratorio chimico interno per il controllo di processo, adeguatamente formato

per effettuare in condizioni di sicurezza le prove di omogenizzazione, procede come segue:

a) individua le categorie di rifiuti da sottoporre a omogenizzazione,

b) misura il volume di liquido già presente nel serbatoio di omogenizzazione;

c) individua il volume del liquido che deve essere scaricato dal serbatoio di

stoccaggio;

d) effettua una prova di miscelazione fra i due liquidi

La prova di miscelazione viene effettuata su piccole quantità di rifiuto per verificare la

compatibilità chimico fisica ed adottando procedure atte a garantire la trasparenza delle

operazioni eseguite.

Gli esiti delle prove di miscelazione devono essere riportate su apposita modulistica in Ecos, e

conservate in sede per almeno 1 anno.)*

* Ad oggi questa parte dell’AIA non è attiva in quanto non sono stati realizzati i serbatoi

come da DD n.1693 del 24/11/2016

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Sulla vasca del biologico vengono effettuati i seguenti controlli:

Tabella C16 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

Punto di

controllo

Stadio di

trattamento

Punti

caratteristici

di ciascuno

stadio

Dispositivi e

punti di

controllo

Modalità di

controllo

(frequenza)

Modalità di

registrazione

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI IMHOFF ML/L IMBUTO

1 VOLTA AL

GIORNO FILE

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI PH

PHMETRO

PORTATILE

1 VOLTA AL

GIORNO FILE

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI

OSSIGENO

DISCIOLTO

OSSIMETRO

PORTATILE

1 VOLTA AL

GIORNO FILE

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI COD COLORIMETRO

2 VOLTE A

SETTIMANA FILE

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI TOC COLORIMETRO

1 VOLTA A

SETTIMANA FILE

VASCA B7 OSSIDAZIONE A

FANGHI ATTIVI SVI STUFA

1 VOLTA OGNI

15 GIORNI FILE

Tabella C17 – Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari

Le manutenzioni dei macchinari sono registrate su un apposito registro informatico.

Tabella C18 – Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, etc)

Struttura contenimento

Contenitore Bacino di contenimento Accessori

(pompe, valvole, …)

Tipo di

controllo Frequenza

Modalità di

Registrazione

Tipo di

controllo Frequenza

Modalità di

Registrazione

Tipo di

controllo Frequenza

Modalità di

Registrazione

STOCCAGGIO

RIFIUTI LIQUIDI VISIVO MENSILE

CARTACEA

INFORMATICA VISIVO MENSILE

CARTACEA

INFORMATICA

VD REGISTRO

MANUTENZIONI

VD REGISTRO

MANUTENZIONI

CARTACEA

INFORMATICA

STOCCAGGIO

RIFIUTI SOLIDI VISIVO MENSILE

CARTACEA

INFORMATICA VISIVO MENSILE

CARTACEA

INFORMATICA - - -

4.2.2. Indicatori di prestazione

Con l’obiettivo di esemplificare le modalità di controllo indiretto degli effetti dell’attività

economica sull’ambiente, sono di seguito definiti indicatori delle performance ambientali

classificabili come strumento di controllo indiretto tramite indicatori di impatto ed indicatori

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di consumo di risorse. Tali indicatori sono rapportati con l’unità di produzione (tonnellate di

refluo da trattare).

Nel report che l’azienda inoltrerà all’Autorità Competente, sarà riportato, per ogni

indicatore, il trend di andamento, per l’arco temporale disponibile, con le valutazioni di

merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle linee guida settoriali disponibili sia in

ambito nazionale che comunitario.

Tabella C19 – Monitoraggio degli indicatori di performance

Indicatore e

sua descrizione Unità di misura Modalità di calcolo

Frequenza di monitoraggio

e periodo di riferimento

Modalità di

registrazione

ENERGIA ELETTRICA

CONSUMATA

PER UNITA’ DI PRODOTTO

KWH / TON DA LETTURA

CONTATORE

ANNUALE

DOCUMENTI

INFORMATICI PRESSO IMPIANTO

DI TRATTAMENTO ACQUA CONSUMATA

PER UNITA’ DI PRODOTTO MC/ TON

DA LETTURA

CONTATORE

RIFIUTI AVVIATI A RECUPERO

PER UNITA’ DI PRODOTTO TON/ TON DA DATI MUD

ANNUALE

DOCUMENTI

INFORMATICI PRESSO IMPIANTO

DI TRATTAMENTO

RIFIUTI AVVIATI A

SMALTIMENTO PER UNITA’ DI

PRODOTTO

TON/ TON DA DATI MUD

MATERIE PRIME

CONSUMATE PER UNITA’

DI PRODOTTO

TON/ TON DA CONTABILITA’ INTERNA

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5. RESPONSABILITA’ NELL’ESECUZIONE DEL PIANO

Nella tabella seguente sono individuati i soggetti che hanno responsabilità nell’esecuzione e

controllo del presente Piano.

Tabella D1 – Soggetti che hanno competenza nell’esecuzione del piano

Soggetti Nominativo del

referente

Gestore dell’impianto Caimmi Matteo

Autorità Competente Provincia di Ancona

Ente di controllo ARPAM

5.1. Attività a carico del gestore

Il gestore svolge tutte le attività previste nel presente piano di monitoraggio, anche

avvalendosi di una società terza contraente.

Il calendario con l’esatta programmazione degli autocontrolli previsti dall’azienda, relativo

all’anno successivo (specifica del giorno e dell’ora delle singole indagini), sarà fornito

all’Autorità Competente entro il mese di dicembre di ogni anno.

I risultati dei monitoraggi relativi all’anno precedente saranno comunicati al Comune di

Falconara Marittima, all’Autorità Competente e all’ARPAM (sia Dipartimento Provincia di

Ancona che alla Direzione Tecnico Scientifica con frequenza annuale, entro il 31 maggio di

ogni anno.

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6. MANUTENZIONE E CALIBRAZIONE

I sistemi di monitoraggio e di controllo saranno mantenuti in perfette condizioni di

operatività al fine di avere rilevazioni sempre accurate e puntuali circa le emissioni e gli

scarichi.

Per quanto concerne i monitoraggi effettuati da laboratori esterni, la corretta calibrazione e

manutenzione degli strumenti utilizzati sarà garantita, quando possibile, da certificazioni di

settore (laboratori accreditati SINAL, etc).

7. COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO

La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi eseguiti, saranno

archiviati in formato cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del

responsabile ambientale e conservati per almeno 5 anni.

I risultati del presente piano di monitoraggio saranno comunicati all’Autorità Competente

con frequenza annuale.

Entro il 31 MAGGIO di ogni anno solare il gestore trasmetterà al Comune di Falconara

Marittima, all’Autorità Competente e all’ARPAM (sia Dipartimento Provincia di Ancona che

alla Direzione Tecnico Scientifica una sintesi dei risultati del piano di monitoraggio e

controllo, raccolti nell’anno solare precedente, ed una relazione che evidenzi la conformità

dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte nell’Autorizzazione Integrata

Ambientale di cui il presente piano è parte integrante.

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