Decentramento cognitivo Esempio · FATTI LINGUISTICI E BENEFICI COGNITIVI DEL BILINGUISMO...

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1 1 BILINGUISMO CONTA: FATTI LINGUISTICI E BENEFICI COGNITIVI DEL BILINGUISMO INFANTILE -2- Antonella Sorace Universita’ di Edimburgo & Bilingualism Matters [email protected] Trento, 18 ottobre 2012 Che effetti ha il bilinguismo sul cervello del bambino? L’esperienza di avere due lingue può avere effetti importanti sul funzionamento del cervello. Questi effetti sono stati riscontrati sia nei bambini che negli adulti bilingui. Gli effetti di cui parleremo non riguardano l’intelligenza del bambino, ma sono ristretti a specifiche abilità linguistiche e cognitive. 2 3 Decentramento cognitivo I bambini bilingui tendono ad avere una maggiore e più precoce consapevolezza che gli altri possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla loro. Questo deriva dalla pratica costante di adattare la scelta della lingua al tipo di persona con cui si parla (monolingue in lingua A, monolingue in lingua B, bilingue in A/B). 4 Esempio • Test: “Paperino mette un pezzo di cioccolato in un armadio e poi esce dalla stanza; mentre lui è fuori, la entra Topolino, prende il cioccolato e lo mette nel frigorifero. Quando Paperino ritorna, dove cerca il cioccolato?” I bambini bilingui a tre anni sono in grado di dare la risposta corretta (“nell’armadio”); i monolingui ci riescono a quattro anni. (Kovács 2009) 5 I bilingui sono di solito avvantaggiati rispetto ai coetanei monolingui: • Nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando entrambi i compiti richiedono attenzione. • Nel focalizzare lʼattenzione sui dettagli rilevanti senza essere distratti dai dettagli irrilevanti. (Bialystok et al 2004; Costa et al 2008; Treccani et al 2009; Prior & MacWhinney 2010) Attenzione 6 Passaggio da un compito all’altro: (A) Classificare oggetti sulla base della forma (B) Classificare gli stessi oggetti sulla base del colore I bambini bilingui perseverano nel compito (A) meno dei monolingui. Esempio

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1

BILINGUISMO CONTA: FATTI LINGUISTICI E BENEFICI COGNITIVI DEL BILINGUISMO

INFANTILE -2-

Antonella Sorace Universita’ di Edimburgo & Bilingualism Matters

[email protected]

Trento, 18 ottobre 2012

Che effetti ha il bilinguismo sul cervello del bambino?

•  L’esperienza di avere due lingue può avere effetti importanti sul funzionamento del cervello.

•  Questi effetti sono stati riscontrati sia nei bambini che negli adulti bilingui.

•  Gli effetti di cui parleremo non riguardano l’intelligenza del bambino, ma sono ristretti a specifiche abilità linguistiche e cognitive. 2

3

Decentramento cognitivo

•  I bambini bilingui tendono ad avere una maggiore e più precoce consapevolezza che gli altri possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla loro.

•  Questo deriva dalla pratica costante di adattare la scelta della lingua al tipo di persona con cui si parla (monolingue in lingua A, monolingue in lingua B, bilingue in A/B).

4

Esempio

•  Test: “Paperino mette un pezzo di cioccolato in un armadio e poi esce dalla stanza; mentre lui è fuori, la entra Topolino, prende il cioccolato e lo mette nel frigorifero. Quando Paperino ritorna, dove cerca il cioccolato?”

•  I bambini bilingui a tre anni sono in grado di dare la risposta corretta (“nell’armadio”); i monolingui ci riescono a quattro anni.

(Kovács 2009)

5

I bilingui sono di solito avvantaggiati rispetto ai coetanei monolingui:

•  Nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando entrambi i compiti richiedono attenzione.

•  Nel focalizzare lʼattenzione sui dettagli rilevanti senza essere distratti dai dettagli irrilevanti.

(Bialystok et al 2004; Costa et al 2008; Treccani et al 2009; Prior & MacWhinney 2010)

Attenzione

6

•  Passaggio da un compito all’altro: (A) Classificare oggetti sulla base della forma

(B) Classificare gli stessi oggetti sulla base del colore

•  I bambini bilingui perseverano nel compito (A) meno dei monolingui.

Esempio

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PIDUDU ->

BIDADA

BIBIDA

•  I bambini sentono una parola inventata e vedono apparire una faccia sul lato sinistro dello schermo.

•  Dopo un po’ sentono una parola diversa e la faccia appare sul lato opposto dello schermo.

•  I bambini bilingui di 7 mesi si adattano alla nuova condizione più velocemente dei monolingui.

(Kovács & Mehler 2009)

Anche i bambini bilingui di pochi mesi… Provate questo:

•  Leggete queste parole il più velocemente possibile:

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BLU NERO ROSSO VERDE

GIALLO ROSSO NERO BLU

VERDE NERO GIALLO ROSSO

E ora provate questo: •  Dite il colore in cui sono scritte le parole il

più velocemente possibile:

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ROSSO GIALLO BLU BIANCO

ROSSO BLU VERDE ROSSO

GIALLO ROSSO VERDE BIANCO

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Perché la seconda prova era più difficile?

•  Non potete fare a meno di leggere quello che dice la parola: la lettura è un processo automatico che interferisce con il compito di nominare il colore in cui è scritta la parola.

•  I bilingui sono meno distratti da questa interferenza.

•  I bambini bilingui di 6 anni riescono a vedere entrambe le interpretazioni delle figure ambigue e a focalizzarsi su ciascuna interpretazione.

(Bialystok & Shapero 2005) 11

Percezione delle figure ambigue

• Prestare attenzione sostenuta e controllare le proprie risposte

• Prestare attenzione focalizzata su una dimensione

•  Ignorare l’altra dimensione • Passare rapidamente alla nuova

condizione e aggiornare il proprio schema mentale.

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Che cosa comportano questi compiti?

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Controllo esecutivo nella vita quotidiana

•  Numerose situazioni della vita di tutti i giorni (ad esempio guidare la macchina) richiedono la capacità di rispondere a stimoli ad alta priorità e ignorare stimoli a bassa priorità.

•  Le abilità matematiche (e molti altri aspetti dell’apprendimento) dipendono in parte dalle funzioni esecutive.

•  I bilingui devono scegliere una lingua ed evitare l’interferenza dell’altra lingua.

•  Questa esperienza è logicamente irrilevante per i monolingui.

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Perché questi vantaggi?

•  Le due lingue dei parlanti bilingui sono sempre attive.

•  I bilingui devono ‘escludere’ una lingua quando parlano l’altra.

•  Quindi i bilingui sviluppano un meccanismo di controllo per limitare l’interferenza tra le due lingue.

•  Lo stesso meccanismo viene esteso ad alre attività che richiedono attenzione selettiva.

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Perché questi vantaggi?

•  Ma allora i bambini bilingui sono più intelligenti? NO! Hanno una ‘marcia in più’ che dà loro un vantaggio in molte situazioni.

•  Ma allora questi vantaggi si verificano automaticamente in tutti i bambini bilingui? NO! Molti altri fattori hanno un ruolo importante, come l’input e gli atteggiamenti verso il bilinguismo e verso specifiche lingue.

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Un fraintendimento comune

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•  Che cosa possiamo imparare dagli studi sui bilingui bimodali (lingua parlata – lingua dei segni)?

Bilingui bimodali

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•  Bambini udenti figli di genitori sordi (CODA) •  Bambini sordi figli di genitori udenti (con impianto

cocleare) •  Adulti udenti che imparano una lingua dei segni

some seconda lingua

Bilingui bimodali: chi sono?

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•  Il bilinguismo bimodale condivide molti benefici linguistici e cognitivi con il bilinguismo parlato.

•  Altri benefici sono specifici del bilinguismo bimodale perché più strettamente legati all’uso dei segni.

Modalità di espressione: perché è importante?

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Vantaggi della LS nella primissima infanzia

•  L’attenzione esclusiva sull’educazione oralista a scapito di quella bilingue in LS comporta il rischio di ritardi linguistici.

•  Il bambino esposto alla LS ha una lingua accessibile e riceve i benefici dello sviluppo bilingue.

(Mayberry 2007; Mayberry and Lock 2003)

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•  I bambini sordi che sono più competenti nell’uso della lingua dei segni sono anche lettori più competenti.

•  Le abilità di lettura si basano sulla competenza nella lingua primaria, sia parlata che segnata.

(Padden & Ramsey 1998; Chamberlain & Mayberry 2008)

Abilità di lettura

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•  Un ambiente di istruzione bilingue che usa sia la lingua dei segni che la lingua parlata aiuta il bambino sordo ad acquisire una maggiore consapevolezza degli stati mentali negli altri.

(Meristo et al. 2007)

Consapevolezza dell’altro

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•  Nei bilingui bimodali, le due lingue possono essere prodotte e comprese simultaneamente (fusione dei codici o ‘code-blending’) perché i canali di emissione sono diversi.

•  I bilingui ‘unimodali’ possono produrre e percepire solo una lingua alla volta, perché hanno un unico canale di emissione.

(Emmorey, Luk, Pyers and Bialystok 2009)

Una differenza cruciale tra i bilingui ‘unimodali’ e quelli ‘bimodali’

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•  Se i vantaggi cognitivi sulle funzioni esecutive sono limitati al bilinguismo con la stessa modalità di espressione,

– non dovrebbero riscontrarsi nei bilingui bimodali – dovrebbero invece riscontrarsi nei bilingui che usano

due lingue dei segni (ad es. LIS e BSL).

Quindi…

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•  Alcuni studi recenti dimostrano che i bilingui bimodali sono come i monolingui nei compiti che comportano attenzione selettiva e controllo esecutivo

•  Questo dimostra che l’inibizione della lingua non in uso è un fattore chiave.

(Emmorey, Luk, Pyers and Bialystok 2009)

Infatti…

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•  Tuttavia, il bilinguismo in LS e lingua scritta è un tipo di bilinguismo bimodale.

•  L’uso simultaneo delle modalità segnata e scritta è impossibile.

Lingua dei segni + lingua scritta

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•  I segnanti sordi che sono anche competenti nell’uso della lingua scritta e la usano regolarmente hanno maggiori capacità di controllo esecutivo dei segnanti con meno competenza nella lingua scritta.

•  Questi vantaggi sono indipendenti dall’età di acquisizione della lingua scritta.

(Kushalnagar, Hannay and Hernandez 2009)

Lingua dei segni + lingua scritta = maggiore flessibilità cognitiva

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•  Chiari vantaggi collegati alla modalità visuo-spaziale nei bilingui bimodali (sia sordi che udenti):

•  migliori abilità di riconoscimento facciale •  migliore visione periferica •  migliore memoria spaziale

(Emmorey et al. 1993; Cattani et al. 2007; Keehner & Gathercole 2007)

Abilità visuo-spaziali

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•  Il bilinguismo in una lingua dei segni comporta molti degli stessi vantaggi del bilinguismo riscontrati nei bambini udenti.

•  Riconoscere l’importanza della LS e dell’educazione bilingue bimodale più migliorare le abilità linguistiche e cognitive dei segnanti sia sordi che udenti.

Per concludere…

Riassunto dei vantaggi cognitivi: – Maggiore consapevolezza dell’altro – Maggiore flessibilità mentale:

• attenzione selettiva • passaggio da un compito all’altro • capacità di controllare il proprio

comportamento

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Bilinguismo = molto più di due lingue

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•  Se i benefici del bilinguismo derivano dalla pratica costante di inibizione di una lingua mentre viene usata l’altra, e di passaggio da una lingua all’altra, questo avviene in TUTTI i bilingui, indipendentemente da QUALI lingue parlino.

•  Buone notizie per le lingue minoritarie regionali!

Qualsiasi combinazione di lingue conferisce questi vantaggi

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Lauchlan, Parisi & Fadda (2012) hano studiato 121 bambini, di cui:

•  62 bambini bilingui (32 in Sardegna e 30 in Scozia) •  59 bambini monolingui (29 in Sardegna e 30 in

Scozia). •  I bambini bilingui in Scozia sono esposti al gaelico

come lingua veicolare a scuola, e fluenti sia in inglese che in gaelico.

•  I bambini bilingui in Sardegna sono esposti al sardo solo in famiglia, ma fluenti in italiano e sardo

Uno studio recente sul bilinguismo inglese-gaelico e italiano-sardo

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4 parti del test WISC (Wechsler Intelligence Test for Children, 2006):

•  “Block Design” (abilità di ragionamento non-verbale, controllo cognitivo);

•  “Digit Span” (memoria a breve termine) •  “Vocabulary” (abilità verbali e metalinguistiche) •  “Arithmetic” (abilità di risoluzione mentale di

problemi aritmetici)

Uno studio recente sul bilinguismo inglese-gaelico e italiano-sardo

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•  I bambini bilingui hanno un rendimento migliore dei monolingui in due dei quattro test: Block Design e Vocabulary.

•  Nel test aritmetico i bilingui in Scozia hanno il punteggio piu’ alto di tutti e quattro i gruppi.

•  In generale, i bilingui nelle lingue minoritarie hanno risultati migliori dei monolingui.

Uno studio recente sul bilinguismo inglese-gaelico e italiano-sardo

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•  Tuttavia i bilingui inglese-gaelico hanno risultati mediamente migliori dei bilingui italiano-sardo.

•  Questo può essere dovuto ai benefici dell’instruzione in lingua veicolare ma anche al fatto di usare entrambe le lingue in un maggior numero di contesti.

•  Uno studio di Prior & Gollan (2011) sui bilingui inglese-spagnolo e inglese-cinese trae simili conclusioni

Uno studio recente sul bilinguismo inglese-gaelico e italiano-sardo

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•  64 bambini in 3 scuole dove il gaelico e lingua veicolare, piu un gruppo di controllo di coetanei in scuole operanti in inglese.

•  Batteria di 3 test dal ‘Test of Everyday Attention for Children” (Manly et al 1999)

•  I bambini bilingui gaelico-inglese hanno risultati migliori dei monolingui in uno dei test, “Opposite Worlds”, dove devono leggere la cifra ‘1’ come ‘2’ e la cifra ‘2’ come ‘1’.

Un nostro studio recente sul Gaelico: Sorace, Cape & Bak, in prep.

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Un nostro studio recente sul Gaelico: Sorace, Cape & Bak, in prep.

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•  I vantaggi mentali del bilinguismo persistono in età adulta e sono stati riscontrati anche negli anziani che sono cresciuti con due lingue dallʼinfanzia.

•  Ci sono indicazioni che il bilinguismo possa ritardare il declino cognitivo (sia normale che patologico) nella terza età.

•  Diversi studi hanno trovato che i parlanti bilingui anziani hanno migliori capacità mentali dei coetanei monolingui.

(Bialystok et al 2004; Kavé et al 2008)

I vantaggi del bilinguismo durano tutta la vita

•  Alcuni bambini bilingui cominciano a parlare un po’ più tardi, ma entro parametri di variazione normali.

•  I bambini bilingui hanno un vocabolario più ristretto in ciascuna lingua che nei monolingui, anche se il vocabolario complessivo nelle due lingue è più ampio.

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Svantaggi cognitivi del bilinguismo?

•  Questo è dovuto al fatto che le due lingue sono spesso apprese in contesti diversi.

•  La grandezza globale del vocabolario mentale dei bilingui è spesso più ampia che nei monolingui.

•  Uno studio recente (Bialystok et al. 2011) dimostra che un vocabolario più ristretto non rappresenta uno svantaggio per l’apprendimento scolastico dei bambini bilingui. 40

Svantaggi linguistici o cognitivi del bilinguismo?

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•  L’accesso alle parole è più lento nei bilingui (sia bambini che adulti), perché comporta l’esclusione del sistema lessicale della lingua non in uso.

•  Un tipico test è questo: dite quanti più nomi di animali potete in un minuto, prima in una lingua, poi nell’altra, e poi alternando le lingue.

Svantaggi linguistici o cognitivi del bilinguismo?

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•  L’accesso più lento alle parole è tipicamente visibile in esperimenti che usano test a tempo , ma nelle situazioni di vita reale questa differenza è difficile da percepire.

•  Tuttavia molti test scolastici, accademici e diagnostici si basano su misure e norme di conoscenza lessicale monolingui che possono svantaggiare i bilingui.

Accesso più lento alle parole: quanto conta nella vita quotidiana?

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•  E’ diffusa l’opinione che il bilinguismo aggravi o addirittura favorisca alcuni problemi linguistici e cognitivi nei bambini, per esempio: – Autismo – Sindrome di Down – Disturbi specifici del linguaggio – Balbuzie

•  Questa opinione è in gran parte basata sull’idea che il bilinguismo comporti uno sforzo per il bambino. 43

Bilinguismo atipico

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•  Molti operatori sanitari (ad esempio logopedisti) spesso consigliano alle famiglie dei bambini con disturbi linguistici o cognitivi di usare solo una lingua a casa.

•  Questo può produrre l’effetto di isolare il bambino e creare una situazione innaturale in famiglia.

•  La ricerca dimostra che il bilinguismo non rafforza i disturbi; alcuni studi dimostrano che il bilinguismo può avere un effetto positivo e controbilanciante.

Bilinguismo atipico

45

•  Alcuni media britannici hanno recentemente riportato la notizia che

“I bambini che diventano bilingui prima delletà di cinque anni sono più soggetti alla balbuzie dei coetanei monolingui.”

“Un nuovo studio farà sorgere il dubbio nei genitori se l’educazione bilingue debba iniziare più tardi nell’infanzia”.

(Howell, Davis and Williams (2008)

Bilinguismo e balbuzie?

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•  Lo studio riporta una correlazione tra UN GRUPPO di bambini bilingui e l’occorrenza della balbuzie: i bambini che sentono solo una lingua di minoranza a casa e imparano l’inglese prima di andare a scuola.

•  Fattori familiari e socio-economici possono essere alla radice della correlazione, piuttosto che il bilinguismo stesso.

•  I bambini bilingui dalla nascita (esposti prevalentemente al sistema ‘un genitore, una lingua’) sono stati esclusi.

•  Uno studio precedente degli stessi autori, che includeva entrambi i gruppi bilingui, non aveva trovato alcuna correlazione tra bilinguismo e balbuzie.

•  LA CONCLUSIONE CHE IL BILINGUISMO FAVORISCE L’INSORGERE DELLA BALBUZIE E’ INGIUSTIFICATA!

E’ proprio il bilinguismo la causa della balbuzie in questo studio?

Conclusioni: svantaggi del bilinguismo

•  Gli svantaggi del bilinguismo nello sviluppo bilingue tipico sono in genere temporanei: un prezzo relativamente esiguo in confronto dei vantaggi generali.

•  Non è stato mai dimostrato che crescere con due lingue peggiora un disturbo linguistico o cognitivo pre-esistente, o che rende i bambini più vulnerabili a questi disturbi. 47

•  Esposizione a una seconda lingua negli anni pre-scolari e scolari

•  Il mantenimento della lingua di origine nei bambini immigrati

•  Il mantenimento delle lingue di minoranza regionali

•  Il superamento del concetto di bilinguismo ‘di serie A’ e ‘di serie B’

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Quali sono le implicazioni?

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•  Molti genitori pensano che sia meglio aspettare che una delle lingue si sia ‘stabilizzata’ prima di introdurre la seconda.

•  Tuttavia questo fa mancare l’input in quella lingua nel periodo piu’ ricettivo.

Qual’è il momento migliore per far crescere un bambino bilingue?

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•  Avere genitori che parlano lingue diverse non garantisce di per se stesso il bilinguismo.

•  I bambini hanno bisogno di sentir parlare entrambe le lingue in misura sufficiente.

•  Questo richiede impegno e coerenza nelle famiglie e nelle scuole.

L’impegno verso il bilinguismo: progettualità e motivazione

•  Un genitore-una lingua

•  Lingua minoritaria a casa, lingua comunitaria fuori di casa

•  Lingua comunitaria a casa, lingua minoritaria al nido o a scuola

•  Non esiste un metodo magico e perfetto per tutte le famiglie!

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L’input bilingue: diverse possibilità

•  Più input e possibilità di uso di una lingua favoriscono l’apprendimento

•  Il passaggio frequente da una lingua all’altra favorisce la flessibilità mentale

•  C’è una gamma di possibilità dalla diglossia più rigida all’uso quotidiano di due lingue in tutte le situazioni.

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L’input bilingue: diverse possibilità

•  Sentire usare la lingua da molti parlanti diversi aiuta l’apprendimento.

•  I parlanti non-nativi sono un’ottima fonte di input! Se il bambino sente la lingua anche da altri parlanti, non acquisirà errori ed espressioni non-native.

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L’importanza della varietà di parlanti

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•  Il miglior periodo per diventare pienamente bilingue è la prima infanzia.

•  Però è anche vero che…..

Prima si comincia, meglio è

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•  … anche l’esposizione sistematica ad una seconda lingua in età scolare può portare al bilinguismo più facilmente che durante l’adolescenza e in età adulta.

•  La ricerca dimostra che anche il bilinguismo consecutivo nei bambini li avvantaggia dal punto di vista cognitivo.

(Bak, Everington, Garvin & Sorace 2008)

L’apprendimento di una L2 durante l’infanzia

•  60 studenti, età 19-34 anni, divisi tra monolingui (n=19) e bilingui (n=41).

•  I bilingui suddivisi tra quelli che hanno iniziato la seconda lingua prima di tre anni (n=22) e quelli che l’hanno iniziata tra i 4 e i 15 anni (n=19).

•  3 compiti di attenzione uditiva di complessità crescente (Test of Everyday Attention (TEA, Robertson et al, 1994).

(Bak, Everington, Rose & Sorace 2012)

•  Tutti i bilingui hanno risultati migliori dei monolingui

•  Non ci sono differenze dovute all’età di esposizione alla seconda lingua

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L’apprendimento di una L2 durante l’infanzia: effetti cognitivi

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•  La maggior parte della ricerca sul bilinguismo precoce si basa su casi individuali.

•  In un progetto recente abbiamo studiato un gruppo numeroso di bambini in età scolare (6-10 anni).

(Sorace et al 2009; Serratrice et al. 2009)

Bambini in età scolare

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•  Abbiamo testato bambini che – erano cresciuti in un ambiente bilingue dalla nascita – usavano entrambe le lingue tutti i giorni – avevano un grado di competenza simile nelle due

lingue

Bambini in età scolare

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•  combinazioni di lingue (simili e diverse) •  ambiente di residenza (UK; Italia/Spagna) •  fascia di età (6-7 e 8-10)

•  Confronto tra bambini bilingui e – adulti monolingui – bambini coetanei monolingui

Variabili controllate

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•  I bambini bilingui e monolingui fanno lo stesso tipo di errori di sviluppo.

•  La maggior parte degli errori nei bambini bilingui sono dovuti al processo di ‘gestire’ due lingue in tempo reale, e non ad una conoscenza imperfetta di ciascuna lingua.

Bilingui = monolingui

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•  Gli studi sui bambini bilingui in età scolare dimostrano che se c’è input in entrambre le lingue il bilinguismo viene mantenuto, anche quando una delle due lingue diventa dominante.

•  Le lingue di minoranza che vengono sentite spesso durante l’infanzia non vengono dimenticate.

L’apprendimento di una L2 durante l’infanzia: livelli raggiungibili

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•  I bambini sono sensibili alle attitudini verso la lingua e soprattutto sanno se la lingua viene considerata poco importante.

•  E’ fondamentale che entrambe le lingue siano apprezzate dalla famiglia e dalla comunità.

•  E’ anche cruciale che il bambino si renda conto che entrambe le lingue si possono usare in tutte le situazioni e che entrambe vengono parlate da molte persone al di fuori della famiglia.

La percezione dello status di una lingua è importante

•  Lingue minoritarie regionali (Cimbro, Ladino e Mocheno in Trentino; Sardo in Sardegna, ecc.)

•  Lingue minoritarie introdotte dall’immigrazione

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Lingue minoritarie

•  Non vogliono sentirsi diversi

•  Pensano (o si accorgono) che la lingua minoritaria non è apprezzata o è attivamente emarginata.

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Perché i bambini spesso rifiutano la lingua minoritaria

•  Il bilinguismo è essenziale per il mantenimento di tutte le lingue di minoranza.

•  Le lingue minoritarie sono un’opportunità per dare ai bambini i vantaggi del bilinguismo.

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Lingua minoritaria regionale bilinguismo

•  Le lingue di minoranza regionali che non vengono trasmesse da generazione a generazione sono destinare a scomparire.

•  Gli interventi politici non possono salvare una lingua che non viene imparata dai bambini.

•  Che cosa si può fare per convincere le familgie che la loro lingua è una risorsa preziosa e un investimento per il futuro dei loro figli?

Cosa66

Perché il bilinguismo conta

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•  L’esempio del gaelico in Scozia. •  I bambini che frequentano scuole in gaelico

come lingua veicolare (GME) hanno risultati mediamente più alti IN INGLESE e in molte altre materie.

•  A Edimburgo, la maggioranza degli studenti in scuole GME provengono da famiglie dove non si parla gaelico.

Lingua minoritaria come lingua veicolare dell’istruzione

• Una maggiore quantità di input

•  Input in una situazione di apprendimento implicito in cui gli studenti prestano attenzione ai contenuti e non alla lingua.

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Lingua minoritaria come lingua veicolare dell’istruzione

• Contribuisce ad elevare lo status della lingua minoritaria come lingua che può essere usata in tutte le situazioni in cui si usa la lingua comunitaria.

• Aumenta la fiducia dei bambini nelle loro capacità d’uso della lingua di minoranza e nel loro essere bilingui.

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Lingua minoritaria come lingua veicolare dell’istruzione

• A volte manca lʼuso attivo della lingua(che come si è visto è importante anche dal punto di vista della flessibilità mentale).

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Lingua minoritaria come lingua veicolare dell’istruzione

•  La comprensione e la scorrevolezza dʼuso possono essere ottime ma la correttezza può ʻfossilizzarsi”.

•  Pochi bambini usano la lingua minoritaria tra di loro.

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Lingua minoritaria come lingua veicolare dell’istruzione

•  I bambini di famiglIe immigrate che vengono in Italia e imparano l’italiano possono ottenere i vantaggi del bilinguismo SE MANTENGONO LA LORO LINGUA DI ORIGINE.

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Lingue minoritarie di immigrazione

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•  Molte famiglie immigrate, soprattutto se da origini linguistiche poco prestigiose, pensano che la loro lingua sia un ostacolo all’integrazione dei bambini.

•  Molte si sforzano di parlare la lingua comunitaria, anche se non possono ancora comunicare pienamente in questa lingua.

•  Questo ‘input impoverito’ non favorisce l’integrazione linguistica del bambino (cf. Place & Hoff 2011). 73

Riconoscere e apprezzare il bilinguismo dei bambini immigrati

•  E’ importante che queste famiglie continuino a parlare la loro lingua a casa: i bambini impareranno l’italiano se vivono in Italia.

•  Se i bambini continuano a sentire la lingua d’origine non la dimenticano, anche se preferiscono parlare l’italiano.

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Convincere i genitori