Daniel Defoe

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Daniel Defoe Breve biografia di Daniel Defoe per gli studenti di Scuola Media. A cura del prof. Attilio Folliero, Caracas 21/12/2015 Daniel Defoe è uno scrittore inglese considerato da molti critici il padre del romanzo moderno, assieme a Miguel de Cervantes. Il cognome originario è Foe; attorno al 1703 aggiunge la “de” davanti, diventando Defoe, per farsi identificare come un rifugiato fiammingo protestante dell’epoca elisabettiana. Daniel Defoe nasce in un subborgo di Londra il 3 aprile del 1660. Il padre, James è un mercante di candele londinese liberale, originario delle Fiandre. Daniel viene educato in una scuola politecnica fondata da quei protestanti che erano banditi dalle università tradizionali e che in seguito saranno gli artefici della Rivoluzione industriale. Il padre voleva che diventasse un pastore presbiteriano, ma lui scelse di dedicarsi agli affari ed in particolare al comercio, viaggiando per tutta l'Europa. Daniel Defoe svolge affari in numerosi settori, riuscendo ad ammassare grandi fortune, che però perde altrettanto facilmente. Nel 1683 sposa Mary Tuffley , figlia di un ricco mercante, dalla quale avrà sei figli. Nel 1692 finisce in prigione per bancarotta. In sostanza trascura gli affari, per dedicarsi alla política, all’economia ed alla scrittura. Scrive di economia, auspicando la creazione di una banca centrale (che diventerà realtà nel 1694), di compagnie di assicurazioni (i Lloyds arrivarono non molto tempo dopo), di casse di risparmio, di pensioni, di manicomi e di una riforma delle leggi sulla bancarotta. Dopo la disavventura della bancarotta riesce a comuqnue a risollevarsi economicamente svolgendo varie attività, come fabbricare mattoni, oppure offrendo servizi di consulenza al governo. Attraverso i suoi scritti si batte in favore della libertà di stampa, della libertà di coscienza e della libertà religiosa. Il suo scritto " La via più breve per i dissenzienti" suscita la collera della Chiesa Anglicana, che lo accusa di diffamazione. Nel libro, Defoe suggeriva ironicamente agli anglicani di trattare i dissenzienti come Luigi XIV aveva trattato i suoi sudditi protestanti. Accusato di diffamazione viene arrestato nel 1702 e quindi condannato alla gogna ed alla prigione; il 1

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Breve biografia di Daniel Defoe per gli studenti di Scuola Media. A cura del prof. Attilio Folliero, Caracas 21/12/2015

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Daniel DefoeBreve biografia di Daniel Defoe per gli studenti di Scuola Media. A cura del prof. Attilio Folliero, Caracas 21/12/2015

Daniel Defoe è uno scrittore inglese considerato da molti critici il padre del romanzo moderno, assieme a Miguel de Cervantes. Il cognome originario è Foe; attorno al 1703 aggiunge la “de” davanti, diventando Defoe, per farsi identificare come un rifugiato fiammingo protestante dell’epoca elisabettiana.

Daniel Defoe nasce in un subborgo di Londra il 3 aprile del 1660. Il padre, James è un mercante di candele londinese liberale, originario delle Fiandre. Daniel viene educato in una scuola politecnica fondata da quei protestanti che erano banditi dalle università tradizionali e che in seguito saranno gli artefici della Rivoluzione industriale. Il padre voleva che diventasse un pastore presbiteriano, ma lui scelse di dedicarsi agli affari ed in particolare al comercio, viaggiando per tutta l'Europa.

Daniel Defoe svolge affari in numerosi settori, riuscendo ad ammassare grandi fortune, che però perde altrettanto facilmente. Nel 1683 sposa Mary Tuffley, figlia di un ricco mercante, dalla quale avrà sei figli.

Nel 1692 finisce in prigione per bancarotta. In sostanza trascura gli affari, per dedicarsi alla política, all’economia ed alla scrittura. Scrive di economia, auspicando la creazione di una banca centrale (che diventerà realtà nel 1694), di compagnie di assicurazioni ( i Lloyds arrivarono non molto tempo dopo), di casse di risparmio, di pensioni, di manicomi e di una riforma delle leggi sulla bancarotta. Dopo la disavventura della bancarotta riesce a comuqnue a risollevarsi economicamente svolgendo varie attività, come fabbricare mattoni, oppure offrendo servizi di consulenza al governo.

Attraverso i suoi scritti si batte in favore della libertà di stampa, della libertà di coscienza e della libertà religiosa. Il suo scritto "La via più breve per i dissenzienti" suscita la collera della Chiesa Anglicana, che lo accusa di diffamazione. Nel libro, Defoe suggeriva ironicamente agli anglicani di trattare i dissenzienti come Luigi XIV aveva trattato i suoi sudditi protestanti. Accusato di diffamazione viene arrestato nel 1702 e quindi condannato alla gogna ed alla prigione; il libro è messo al rogo. Quando finisce in prigione la moglie coglie l'occasione per divorziare, ottenendo anche la custodia dei figli, data l'impossibilità per Defoe di allevarli al meglio.

In prigione dà vita ad una rivista intitolata "The Review" (1703-1713), che esce tre volte alla settimana. Scrive da solo tutti gli articoli della rivista e scrive su qualsiasi argomento. La rivista sarà una pietra miliare nella storia del giornalismo inglese.

Dopo il 1715 si allonta definitivamente dalla lotta politica per dedicarsi a scrivere romanzi. Ha sessant’anni. Nel 1718 pubblica quella che diventerà la sua opera più famosa: “Robinson Crusoe”; in questo romanzo racconta un fatto immaginario (romanzo) spacciato per resoconto di un fatto realmente accaduto (novella). L’opera appare non firmata per aumentare la  sensazione d’autenticità; la disavventura di Robinson Crusoe è ispirata  in effetti  alla storia del marinaio scozzese, d’origine tedesca, Alexander Selkirk  finito in un’isola deserta a seguito di un naufragio, il quale con mezzi di fortuna e con l’aiuto del suo ingegno riesce a sopravvivere. Questo romanzo

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segna la vera nascita del romanzo moderno. Il successo è immenso ed immediato e dura ancora oggi. È anche il primo best-seller in edizione económica.

L’anno successivo pubblica “Ulteriori avventure di Robinson Crusoe”, ovvero il seguito del primo romanzo. Seguono altri romanzi, tutti scritti a partire da un canovaccio imposto dall’editore: La vita, le avventure e le piraterie del capitano Singleton (1720); Fortune  e disgrazie della famosa Moll Flanders (1722); Colonel Jack (1722); Giornale dell’anno della peste (1722); Lady Roxana (1724).

Con i suoi romanzi, Defoe diventa l’interprete della classe medio-borghese, che si riconosceva nei suoi protagonista, in particolare in Robinson Crusoe, che lotta per la sopravvivenza e costruisce il proprio destino contando soprattutto sulle sue forze.

Oltre ai romanzi d’avventura, ricordiamo che Daniel Defoe ci ha lasciato una vasta produzione di saggi e di scritti polemici; tra i tanti segnaliamo: “Saggio sui progetti” del 1697 di carattere socio-economico; “Il vero inglese” del 1701, un poema satirico; “Giro attraverso tutta l'isola di Gran Bretagna” del 1724, “Nuovo viaggio intorno al mondo” del 1724 ed il citato “La via più breve per i dissenzienti”.

Daniel Defoe muore il 26 aprile 1731 nella miseria più estrema, solo ed abbandonato anche da un figlio che l’aveva depredato da ogni bene.

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