DALLA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ALLA VALUTAZIONE DI SISTEMA Dino Cristanini Direttore Generale...
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DALLA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ALLA
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Dino CristaniniDirettore Generale INVALSI
Genova – 19 novembre 2010
GLI OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA
ALUNNO(apprendimenti, comportamento, competenze)
PERSONALE(prestazioni professionali)
ISTITUZIONE SCOLASTICA(risorse utilizzate, funzionamento, risultati)
SISTEMA(risorse utilizzate, funzionamento, risultati)
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA UN PO’ DI STORIA
1990 – Conferenza Nazionale sulla scuolaCENSIS - Per un servizio nazionale di valutazione
Approccio di sistema: pluralità di indicatori e di fonti informative
Aree di analisi: contesto, risorse immesse, processi, prodotti finali
Funzioni del servizio. Valutazione di:- efficienza ed efficacia del sistema scolastico nel suo complesso e nelle
sue articolazioni territoriali- effetti delle politiche legislative che coinvolgono la scuola- valutazione di programmi, iniziative, sperimentazioni significative
Ricadute:- Sviluppo della cultura della valutazione- Supporto all’autovalutazione delle scuole
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA UN PO’ DI STORIA
1993 – Decreto Legislativo n.35 art. 8 – Parametri di valutazione della produttività del
sistema scolasticoIl Ministro provvede alla:- determinazione di parametri di valutazione
dell’efficacia della spesa in rapporto all’attuazione del diritto allo studio e ai livelli qualitativi dell’istruzione
- Individuazione di adeguati metodi di rilevamento dei processi e dei risultati in termini di preparazione generale e specifica del servizio scolastico
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA UN PO’ DI STORIA
1993 – Proposta organica sulla scuolaPunto 6 – La valutazione del sistema formativo- assicura analisi sistematiche della congruenza dell’offerta formativa con
gli obiettivi e con i programmi fissati per lo sviluppo del sistema scolastico
- introduce nel sistema procedure e strumenti per la gestione amministrativa e strategica dei punti di criticità dell’offerta formativa anche ai fini del recupero della dispersione scolastica
- produce e sviluppa criteri di efficienza e di efficacia degli standard e dei risultati formativi utilizzabili dagli operatori per la valutazione e per l’autovalutazione dei processi
- raccoglie, elabora e standardizza modelli di valutazione e di autovalutazione e promuove la diffusione di una cultura di responsabilità sui risultati tra gli utenti del servizio
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA UN PO’ DI STORIA
1997 – Direttiva n.307 Istituzione presso il CEDE del Servizio Nazionale per la
qualità dell’istruzione – Compiti:- studiare e scegliere i necessari indicatori di risorse,
processo, prodotto e contestuali e le metodologie di rilevazione più affidabili
- sviluppare direttamente, validare, tarare e diffondere ulteriori strumenti di accertamento del profitto, nonché strumenti atti a rilevare lo stato e le condizioni di funzionamento del sistema scolastico per cui l’informazione non sia già disponibile
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA IL PRIMO INVALSI
1999 – Decreto Legislativo n.258 Trasformazione del CEDE in INVALSI – I COMPITI DELL’ISTITUTO• valuta l’efficienza e l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente,
ove opportuno anche per singola istituzione scolastica, inquadrando la valutazione nazionale nel contesto internazionale;
• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;
• conduce attività di valutazione sulla soddisfazione dell'utenza;• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione per la realizzazione di autonome
iniziative di valutazione e supporto alle singole istituzioni scolastiche anche mediante la predisposizione di archivi informatici liberamente consultabili;
• valuta gli effetti degli esiti applicativi delle iniziative legislative che riguardano la scuola; • valuta gli esiti dei progetti e delle iniziative di innovazione promossi in ambito nazionale; • assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca internazionale in campo valutativo e
nei settori connessi dell’innovazione organizzativa e didattica.
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA IL SECONDO INVALSI
Art. 3 c.1 lett. b Legge 28 marzo 2003, n.53 Ai fini del progressivo miglioramento e
dell’armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative
I COMPITI DELL’INVALSI NEL D.LGS. 286/2004• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e
sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente. Per la formazione professionale le verifiche concernono esclusivamente i livelli essenziali di prestazione e sono effettuate tenuto conto degli altri soggetti istituzionali che già operano a livello nazionale nel settore della valutazione delle politiche nazionali finalizzate allo sviluppo delle risorse umane;
• predispone, nell'ambito delle prove previste per l'esame di Stato conclusivo dei cicli di istruzione, per la loro scelta da parte del Ministro, le prove a carattere nazionale, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline di insegnamento dell'ultimo anno di ciascun ciclo, e provvede alla gestione delle prove stesse, secondo le disposizioni emanate in attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53;
• svolge attività di ricerca, nell'ambito delle sue finalità istituzionali;• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto
sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;• assume iniziative rivolte ad assicurare la partecipazione italiana a progetti di ricerca
europea e internazionale in campo valutativo;• svolge attività di supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle
regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;
• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche.
LA LEGGE 176/2007 LA VALUTAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
A decorrere dall'anno scolastico 2007-2008 il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilita' degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonche' altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole.
IL PROGETTO VALSIS
PER VALUTARE UN SISTEMA E’ NECESSARIO UN COMPLESSO INTEGRATO DI INDICATORI
VALSIS: COMPLESSO DI INDICATORI CHE INTEGRA LA PROSPETTIVA DI SISTEMA CON QUELLA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
IL COMPLESSO DEGLI INDICATORI E’ SATO DEFINITO SULLA BASE DEL MODELLO
CONTEXT-INPUT-PROCESS-PRODUCT
COME E’ STATO COSTRUITO IL MODELLO
• STUDIO DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA ESISTENTE E ANALISI DELLE ESPERIENZE STRANIERE
• DEFINIZIONE DI UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO
• CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI INTERNAAZIONALI E COSTRUZIONE DI UN ARCHIVIO DEGLI STESSI
• DEFINIZIONE DEI POSSIBILI INDICATORI PER L’ITALIA
LE AREE DEL MODELLOCONTESTO
ASPETTI DEMOGRAFICI ED ECONOMICI DELLA POPOLAZIONE
LIVELLO DI SCOLARIZZAZIONEAMPIEZZA E DIFFFUSIONE DEL SERVIZIO
SCOLASTICOCARATTERISTICHE SOCIO-ECONOMICHE
E CULTURALI DELLE FAMIGLIEPARTECIPAZIOINE DELLA COMUNITA’
ALLA SCUOLA
PROCESSI
PROCESSI A LIVELLO DI SCUOLA E DEL TERRITORIO
PROCESSI A LIVELLO DI SCUOLA
PROCESSI A LIVELLO DI CLASSE
RISORSERISORSE DELLE SCUOLE
RISORSE ECONOMICO-FINANZIARIERISORSE MATERIALI
STUDENTIRISORSE UMANE
RISULTATIRISULTATI DIRETTI DELL’ISTRUZIONE
LIVELLO DI ISTRUZIONE CONSEGUITO E SUCCESSO SCOLASTICO
RISULTATI SOCIALIQUALITA’ PERCEPITA DELL’OFFERTA
CONTESTO
Ampiezza e diffusione del servizio scolastico–Offerta di istruzione
Caratteristiche socio-economiche-culturali delle famiglie–Background socio-economico-culturale familiare–Composizione del nucleo familiare–Spese delle famiglie per l'istruzione
Partecipazione della comunità alla scuola–Integrazione / coesione sociale / collaborazione–Partecipazione–Servizi aggiuntivi–Sovvenzioni allo studio
Scolarizzazione–Scolarizzazione in ciascuna tappa educativa–Titolo di studio della popolazione adulta
Aspetti demografici / economici della popolazione–Popolazione in età scolare–Stato occupazionale della popolazione–Sviluppo demografico
RISULTATI
Esiti più generali o outcome– Successo / insuccesso scolastico
Qualità percepita dell’offerta– Soddisfazione degli utenti della scuola
Risultati diretti dell’istruzione o output– Competenze cross-curricolari– Livello degli apprendimenti relativi alle materie scolastiche– Livello delle competenze chiave possedute– Opportunità di apprendere
Risultati sociali o indicatori di impatto– Esiti delle politiche delle pari opportunità– Esiti sociali
PROCESSIProcessi a livello di classe– Flessibilità organizzativa e didattica– Strategie didattiche– Sostegno, guida e supporto– Uso del tempo
Processi a livello di scuola– Capacità di investire– Clima di scuola– Collaborazione fra insegnanti– Continuità lavorativa – Diversificazione delle fonti di finanziamento– Equilibrio della gestione finanziaria– Formazione e aggiornamento del personale docente– Forme di valutazione interna / autovalutazione– Modi di affrontare situazioni di tipo problematico– Offerta formativa– Pari opportunità – Progettazione del curricolo e dell’azione didattica – Progettazione POF– Progettualità strategica– Stato / manutenzione delle strutture scolastiche– Stili di direzione / coordinamento– Uso dello spazio e delle infrastrutture– Utilizzo della valutazione
Processi a livello di scuola e del territorio– Partecipazione e coinvolgimento del territorio
INPUT
Risorse delle scuole– Caratteristiche delle scuole
Risorse economiche / finanziarie– Disponibilità di risorse per le scuole– Spesa pubblica
Risorse materiali– Biblioteca– Dotazioni informatiche– Spazi
Risorse umane– Assenteismo– Caratteristiche del dirigente– Caratteristiche del personale– Stabilità del personale docente e dirigente
Studenti– Attitudine e comportamento degli studenti– Caratteristiche degli studenti– Percorso di studi
ValSiS Macroaree - Aree
Elaborazione
ValSiS – INVALSI
2010
L’INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI E L’ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI
IL MODELLO RENDE POSSIBILE L’ANALISI DI VARIE CORRELAZIONI TRA LE AREE
OCCORRE PERO’ UNA BASE DATI COMPLETA E ATTENDIBILE
L’INVALSI NEGLI ULTIMI DUE ANNI HA LAVORATO ALLA COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI PER LA MISURAZIONE STANDARDIZZATA DEGLI APPRENDIMENTI
I RISULTATI DELLE MISURAZIONIALCUNE INDICAZIONI A LIVELLO DI SISTEMA
I RISULTATI MEDI A LIVELLO NAZIONALEI RISULTATI DISTINTI PER GENERE,
PROVENIENZA, REGOLARITA’ DEL PERCORSO GLI ELEMENTI DI CRITICITA’ NEGLI
APPRENDIMENTI DI ITALIANO E MATEMATICA
I CONFRONTI PER MACRO-AREE E PER REGIONILA VARIANZA TRA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
NELLA STESSA AREA
Ro
be
rto
Ric
ci –
27
ott
ob
re 2
01
0
I numeri del SNV e della Prova nazionale (2009/2010)
LivelloNumero scuole
Numero classi Numero studenti
II primaria 7.770 30.175 555.347
V primaria 7.770 30.476 565.064
I secondaria di I grado
5.895 27.210 595.732
III secondaria di I grado
5.896 27.286 574.652
Totale 9.669 87.861 171.6143
Ro
be
rto
Ric
ci –
27
ott
ob
re 2
01
0
I risultati medi a livello nazionale (2009/2010)
CLASSE ITALIANO MATEMATICA
II primaria61,0
(0,25)
56,7
(0,35)
V primaria66,6
(0,25)
61,3
(0,29)
I sec. di secondo grado
60,8
(0,11)
50,9
(0,19)
III sec. di secondo grado
60,4
(0,24)
51,1
(0,18)
Ro
be
rto
Ric
ci –
27
ott
ob
re 2
01
0
I risultati delle prove(italiano 2009/2010- dati medi per area)
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Sud e isole Italia
Limite superiore dell'intervallo di confidenza Percentualele di risposte corrette Limite inferiore dell'intervallo di confidenza
Ro
be
rto
Ric
ci –
27
ott
ob
re 2
01
0
I risultati delle prove INVALSI (matematica 2009/2010- dati medi per
area)
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Sud e isole Italia
Limite superiore dell'intervallo di confidenza Percentuale di risposte corrette Limite inferiore dell'intervallo di confidenza
La distribuzione nei livelli di risultato(classe 2^ primaria - dati 2008/2009)
ITALIANO MATEMATICA
L1 L2 L3 L4 L5 L6 L1 L2 L3 L4 L5 L6
Nord 7,4 13,1 23,9 22,5 20,7 12,4 8,8 18,5 25,0 24,1 16,1 7,5
Centro 8,3 12,8 26,2 22,1 19,2 11,5 9,8 19,6 25,0 23,3 15,3 7,0
Sud 11,2 17,3 28,0 20,1 14,7 8,7 11,6 18,9 24,0 21,0 13,9 10,6
Italia 9,0 14,6 25,9 21,5 18,2 10,8 10,0 18,8 24,7 22,8 15,1 8,6
I risultati della prova di ITALIANO(classe 5^ primaria- dati 2008/2009)
Punteggio medio della prova di Italiano V PRIMARIA
NORD
ITALIA
60
61
62
63
64
65
66
COMPRENSIONE DI UN TESTONARRATIVO
VOCABOLARIO (SINONIMI EANTINOMICI)
RICOSTRUZIONE DI FRASI INORDINE
Le distanze si cumulano? (dati 2008/2009)
Studenti Italiani e non(dati 2008/2009)
Matematica, II primaria Matematica, V primaria
Altre differenze (dati 2008/2009)
II V II V
Italiano Matematica Italiano Matematica Italiano Matematica Italiano Matematica
Nord Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento
Centro-1,07 (**)
-0,92 (**)
0,09-1,23
(**)-0,71 (**)
-0,84 (**)
0,01-1,26
(**)
Sud-5,71 (**)
-0,45 (**)
-1,77 (**)
-3,58 (**)
-5,74 (**)
-0,51 (**)
-2,15 (**)
-3,81 (**)
Maschi Riferimento Riferimento
Femmine 0,93 (**)
-2,24 (**)
0,14 (**)
-1,79 (**)
Regolari
Riferimento Riferimento
Anticipatari -0,75-3,56
(**)2,51 (**)
2,16 (**)
Posticipatari -3,33 (**)
-0,72 (**)
-4,18 (**)
-2,76 (**)
Italiani Riferimento Riferimento
Stranieri -10,59 (**)
-5,68 (**)
-6,61 (**)
-4,88 (**)
La varianza tra scuole e tra classi(dati 2008/2009)
Totale Tra scuoletotale tra classi nelle classi
Italiamatematica 100 16.1 83.9 17.2 66.7Italiano 100 15.8 84.2 17.3 67.0
NordMatematica 100.5 8.7 91.3 10.2 81.1Italiano 95.3 12.4 87.5 12.1 75.5
CentroMatematica 97.2 10.4 89.6 14.7 74.9Italiano 98.8 13.9 86.1 15.9 70.2
SudMatematica 100.6 25.4 74.6 25.3 49.3Italiano 104.9 19.2 80.8 22.0 58.8
Nelle scuole
L’incidenza della variabilità TRA le scuole su quella TOTALE
I RISULTATI DELLE MISURAZIONI COME RISORSA PER L’AUTOVALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
I RISULTATI MEDI DI SCUOLAIL POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLA REGIONE, ALLA
MACRO-AREA GEOGRAFICA, AL PAESEL’ANALISI DELLE DOMANDEL’ANALISI DELLE RISPOSTE DOMANDA PER DOMANDAI RISULTATI DISTINTI PER GENERE, PROVENIENZA,
REGOLARITA’ DEL PERCORSO GLI ELEMENTI DI CRITICITA’ NEGLI APPRENDIMENTI DI
ITALIANO E MATEMATICA
INVA
LSI–
6 o
ttob
re 2
010
I “nuovi” grafici: esempio 1
INVA
LSI–
6 o
ttob
re 2
010
I “nuovi” grafici: esempio 2
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LSI–
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ttob
re 2
010
I “nuovi” grafici: esempio 4
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LSI–
6 o
ttob
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I “nuovi” grafici: esempio 3
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LSI–
6 o
ttob
re 2
010
I “nuovi” grafici: esempio 5
PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA VALUTAZIONE DI SISTEMA
COSTRUIRE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE
DEFINIRE UN SISTEMA DI INDICATORI
INDIVIDUARE FONTI, PROCEDURE E STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI
PUBBLICAZIONE PERIODICA DI RAPPORTI
OutputInput
Processi ScuolaClasse
Valutazione esterna
SNV(Servizio Nazionale di Valutazione)
Esame di stato I ciclo
Indagini internazionali
Flussi di informazione per la definizione degli indicatori per la valutazione di sistema e delle scuole
Autovalutazione
Bilancio sociale
Certificazionidi qualità
…………………
Ragioneria di Stato MIUR ISTAT
Contesto
DALLA VALUTAZIONE AL MIGLIORAMENTO
PROMUOVERE UNA RESPONSABILITA’ DIFFUSA A TUTTI I LIVELLI IN ORDINE ALL’UTILIZZAZIONE DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE PER RICERCARE IL MIGLIORAMENTO
L’APPRENDIMENTO E’ UN DIRITTO SIA DELLA SINGOLA PERSONA SIA DELLA SOCIETA’, E IL DIRITTO DELL’UNA RAPPRESENTA UN DOVERE PER L’ALTRA