D PROGETTO DANALISI DEL TRASFERIMENTO DELLINNOVAZIONE ALLE PMI SINTESI.
-
Upload
alonso-ruggiero -
Category
Documents
-
view
213 -
download
0
Transcript of D PROGETTO DANALISI DEL TRASFERIMENTO DELLINNOVAZIONE ALLE PMI SINTESI.
PROGETTO DD“ANALISI DEL TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE ALLE PMI”
SINTESI
PRESENTAZIONE
Nell’ambito del progetto D il compito del gruppo di lavoro di Csil è di
supportate ELBA e il Comitato di monitoraggio di progetto in materia di
innovazione e trasferimento tecnologico attraverso la realizzazione
dell’analisi del trasferimento dell’innovazione alle PMI articolata in:
•disseminazione delle opportunità d’innovazione alle PMI;
•creazione di reti per il trasferimento tecnologico;
•ricerca industriale e precompetitiva, svolta in collaborazione tra organismi di
ricerca e imprese.
I dati nazionali mostrano un serio gap dell'Italia rispetto ad altri paesi nella
diffusione delle conoscenze e dell'innovazione tecnologica.
Se osserviamo i dati relativi alla percentuale del prodotto interno lordo spesa
in ricerca e sviluppo, di fonte Eurostat e riferiti al 2005, riscontriamo che la
spesa italiana è stata pari a poco più dell’1% del PIL.
Inoltre il dato dell’Italia è ben inferiore a quello della media dei paesi
dell’Unione Europea, e della media dei paesi dell’Area Euro.
Sono soprattutto le imprese di dimensioni inferiori ad avere una scarsa
tendenza all’innovazione e secondo l’Istat, sulla base dei dati raccolti per il
periodo 2002-2004 solo il 33,1 per cento delle imprese con 10-49 addetti
hanno introdotto innovazioni, mentre tale percentuale sale al 54,9 per cento
delle aziende con 20-49 addetti e al 71,8 per cento delle imprese con 250
addetti e oltre.
Graf.2 INNOVAZIONE NELLE IMPRESE ITALIANE. Quota delle aziende innovatrici sul totale delle aziende.
innovatrici33,1
innovatrici54,9
innovatrici71,8
non innovatrici66,9
non innovatrici45,1
non innovatrici28,2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
10-49 addetti 50-249 addetti 250 addetti e oltre
FONTE: ISTAT “L’innovazione nelle imprese italiane negli anni 2002-2004”
1. DISSEMINAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ DI INNOVAZIONE ALLE PMI
In prima battuta si è provveduto ad analizzare la disseminazione delle opportunità d’innovazione delle PMI, attraverso la ricognizione di iniziative già in atto sia per fornire un repertorio delle iniziative in corso e degli enti coinvolti sia per individuare le possibilità di collaborazioni su progetti particolarmente indicati per il comparto artigiano nel suo complesso o per qualche suo subcomparto.
Le iniziative individuate riguardano più livelli: regionale, nazionale ed europeo.
I progetti sono suddivisi per ambito territoriale di riferimento degli enti promotori e per tematica (promozione, formazione, competitività e innovazione) .
Diversi attori sono attivi nel campo dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, con progetti e accordi che favoriscono lo sviluppo nelle imprese di prodotti e processi innovativi, ma il tasso di utilizzo di tali servizi tra le realtà imprenditoriali di piccole dimensioni è ancora molto basso.
Ciò ha diverse motivazioni tra le quali la mancanza di conoscenza da parte delle aziende della presenza di tali servizi o la mancanza di risorse finanziarie o umane interne che consentano lo sfruttamento di tali possibilità.
Difficoltà non di secondo ordine è anche rappresentato dalla “diversità” di linguaggio e di comunicazione tra i due mondi e la burocrazia.
ESEMPIO DI SCHEDA PROGETTO
ENTE PROGETTO SETTORE OBIETTIVO Regione Lombardia, Fondazione Triennalle di Milano
Prime Cup - Progetti di ricerca applicata a favore della PMI lombarde SITO WEB http: / /62.101.84.161/spazioregione/SRINTERNET.nsf/0/d9f7ab7eed4df17ec125736300259e4d?OpenDocument
I l progetto "Prime Cup" prevede l'inserimento presso le PMI artigiane, industriali, alberghiere di una figura specializzata di "Progettista Designer", in grado di sviluppare le idee progettuali da queste presentate. Con questo intervento si intende contribuire a: incrementare il trasferimento di innovazione tecnologica nelle imprese lombarde; stimolare l'ingresso di giovani progettisti all'interno delle imprese ad alto potenziale innovativo nel settore manifatturiero; qualificare la crescita del capitale umano aziendale; sostenere l'aggregazione di imprese.
La Provincia di Milano, CCIAA di Milano e CCIAA di Monza e Brianza
Bando nuove imprese creative e innovative (2008) SITO WEB http:/ /www3.provincia.mi.it/economia/attivitaservizi/sostegnoalleimprese/bandiincorso/creative_2008.html
Ricerca e Sviluppo, Risparmio Energetico, Editoria, Radio e TV, Cinema, Musica, Spettacolo, Design e Architettura, Pubblicità, Moda, Arte, Giochi e Videogames
La Provincia di Milano, la Camera di Commercio di Milano e la Camera di Commercio di Monza e Brianza stanziano € 1.500.000,00 per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese creative a forte contenuto innovativo attraverso la Terza Edizione del Bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese creative e innovative. Si rivolge ad aspiranti imprenditori e Micro, Piccole e Medie Imprese di recente creazione (non anteriore al 1/1/2007) della provincia di Milano o di Monza e Brianza.
NEWSLETTER
Questa ricognizione fornisce un’idea delle iniziative in corso
e se ripetuta nel tempo consentirebbe di fornire con un
contenuto dispendio di risorse un servizio alle aziende che
si potrebbe concretizzare in una newsletter con i progetti e
bandi attualmente in corso da inserire eventualmente sul
portale o da inviare alle aziende che vi si siano iscritte.
2. RETI PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Per aiutare le aziende ad individuare i fornitori di servizi in materia di
innovazione sono stati individuati i centri di ricerca presenti sul territorio
regionale, nazionale o estero che operano nel campo dell’offerta tecnologica
e del trasferimento dell’innovazione alle PMI e le istituzioni e imprese che
forniscono assistenza per accedere ai finanziamenti regionali e comunitari.
Tali strutture sono presentate su una mappa e insieme alle altre informazioni
raccolte confluiscono nel portale e si procederà alla stesura di un piano di
disseminazione e pubblicità del contenuto fra gli iscritti ad Elba.
Si sta provvedendo anche ad una rilevazione del livello di interesse e di
soddisfazione degli utenti tramite un questionario (sia online che postale).
Gli operatori sono stati classificati nei seguenti gruppi:
FORNITORI DI SERVIZI DI SUPPORTOIstituzioni, associazioni e imprese private che forniscono assistenza per accedere ai finanziamenti regionali e comunitari.
POLI DI INNOVAZIONE E RICERCAcentri di ricerca collegati sul territorio nazionali o anche stranieri che operano nel campo dell’offerta di tecnologia.
CENTRI DI INFORMAZIONE centri che forniscono informazioni e assistenza in materia di innovazione.
CENTRI DI COOPERAZIONE centri che favoriscono la cooperazione transnazionale e la partnership tra settore pubblico e privato nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese (PMI).
CENTRI DI SERVIZIcentri che offrono servizi per l’innovazione.
3. RICERCA INDUSTRIALE E PRECOMPETITIVA
La ricerca industriale e precompetitiva è di prassi svolta in collaborazione tra organismi di ricerca e imprese.
Molto spesso però organismi di ricerca e piccole imprese parlano un linguaggio diverso che ostacola la collaborazione.
A sostegno di quanto affermato sopra sul grado di collaborazione tra le piccole e medie imprese e i centri di ricerca è sembrata opportuna una ricognizione dell’attività esistente, prendendo come riferimento i centri di innovazione e trasferimento tecnologico iscritti al sistema Questio.
Dall’analisi delle caratteristiche dei diversi centri del sistema Questio e dei dati forniti circa i ricavi derivanti dalle differenti tipologie di clientela, sono emersi risultati molto interessanti.
L’analisi è stata svolta partendo da un livello micro, cioè dalle singole tipologie di centro, per arrivare poi ad un livello di analisi più ampio e quindi ad un insieme generale dei centri.
Le tipologie di centri individuati sono otto:
1. i Centri servizi alle imprese,
2. i Dipartimenti, Istituiti e Centri universitari o interuniversitari,
3. le Società private di ricerca e sviluppo, progettazione e consulenza,
4. gli Enti o Istituti di ricerca pubblici o afferenti alla Pubblica Amministrazione,
5. I Centri di ricerca e sviluppo aziendale,
6. i Consorzi o Fondazioni universitarie o interuniversitarie,
7. i Consorzi o Fondazioni non universitarie
8. altri centri.
I ricavi di tali centri in tre categorie di clienti: piccole e medie imprese,
grandi imprese e altre istituzioni ed organizzazioni (è da notare che in
questa categoria rientrano anche istituzioni e organizzazioni che offrono
servizi alle piccole e medie imprese e all’artigianato) e come si può
evincere dai grafici sotto riportati la percentuale delle PMI varia molto tra
le tipologie.
I centri che presentano le percentuali più alte di clientela costituita da
piccole e medie imprese, sono i centri di ricerca e sviluppo aziendale ed
altri centri (in questa categoria rientrano ad esempio spin off universitari,
centri privati di consulenza, istituti di ricerca): le loro rispettive percentuali
sono del 77% e dell’88% sul totale dei ricavi.
Seguono le società private di ricerca e gli enti pubblici.
SERVIZI PER LE PMI. Ripartizione percentuale delle spese per tipologia di fornitori iscritti al sistema QUESTIO.
FFonte: elaborazioni CSIL su dati QUESTIO
Se si osserva però la ripartizione percentuale del totale degli introiti
dei centri iscritti al sistema Questio, si rileva che le PMI coprono solo il
12% dei ricavi.
Questi dati mostrano quindi qualche buon risultato concernente la
spesa delle piccole e medie imprese relativamente alla ricerca, ma
sicuramente siamo ancora su livelli non sufficienti
CENTRI DI INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO.Ripartizione per tipologia di clientela
FFonte: elaborazioni CSIL su dati QUESTIO
4. PROMOZIONE DELL’INIZIATIVA E RILEVAZIONE DEI BISOGNI DELLE AZIENDE ARTIGIANE IN MATERIA DI INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Constatando il limitato accesso delle piccole e medie imprese e in particolar modo delle imprese artigiane all’informatizzazione, si propone, come primo passo per la disseminazione dei risultati ottenuti con questo progetto e per la creazione di strumenti concreti per accompagnare le imprese nel cammino dell’innovazione, l‘invio di una brochure che presenti l’iniziativa della creazione di un portale sull’innovazione a misura d’artigiano promossa da Elba.
Si consiglia in particolar modo una promozione non limitata solo agli artigiani iscritti ad Elba, ma rivolta un po’ a tutti gli artigiani operanti nella regione. Tale azione di promozione non solo è necessaria per stimolare le imprese artigiane all’informatizzazione e quindi all’innovazione, ma può risultare anche un utile strumento di promozione per ELBA stesso.
Come tappa successiva all’invio della brochure, e considerata necessaria per
verificare l’effettivo interesse delle imprese artigiane, si consiglia una rilevazione
delle visite al portale, per accertare se la promozione dell’iniziativa sia stata
efficace.
Qualora per l’accesso al portale o ad alcune aree fosse necessaria una
password si potrebbero fare delle statistiche di accesso alle diverse aree per
avere un primo indicatore di interesse.
Si sta procedendo ad una rilevazione diretta del giudizio delle imprese
sull’iniziativa e per poterla migliorare, degli effettivi bisogni/esigenze da parte
degli iscritti ad Elba in materia di innovazione e trasferimento tecnologico
mediante la somministrazione di un questionario.
L’obiettivo sarebbe quello di ottenere una prima misura del livello di gradimento
delle iniziative che sono repertate e della predisposizione/preparazione da parte
degli artigiani stessi a usufruire di queste possibilità.
IL QUESTIONARIO
La struttura del questionario è stata studiata per cercare di rilevare nel modo
migliore la situazione attuale delle imprese e le diverse esigenze.
Il questionario è anonimo ma prevede una prima parte che riguarda la
descrizione delle aziende, in particolar modo se l’impresa produce beni o
servizi, il settore di appartenenza, la classe di fatturato dell’impresa, la classe di
dipendenti e la partecipazione o meno a consorzi di imprese.
Tali informazioni sono necessarie in quanto permettono di comprendere, data
l’eterogeneità del comparto artigiano, gli specifici interessi verso l’innovazione
di ogni settore produttivo, l’esistenza di una correlazione tra il numero di
dipendenti o il fatturato e il grado o l’interesse all’innovazione, e se le imprese
che riescono ad innescare processi di innovazione sono legati a consorzi con
altre imprese.
La seconda parte del questionario è dedicata al portale promosso da
Elba, tali dati sono importanti per rilevare l’interesse e la conoscenza
dell’iniziativa, e nel caso in cui le imprese abbiano già visitato il portale,
dei possibili suggerimenti per poter migliorare il progetto.
La terza parte riguarda in modo specifico l’innovazione, quindi, se
l’impresa ha effettuato innovazioni e il tipo di innovazione attuata o
l’effettivo interesse dell’impresa e le motivazioni di tali scelte innovative
(ad esempio se l’impresa ha interesse all’innovazione ma ancora non ha
realizzato alcun progresso possiamo capire la causa di tale situazione).
In modo specifico si chiede alle imprese quali funzioni sono svolte
all’interno delle aziende e quali servizi invece acquistati all’esterno, tale
informazione ci permette di capire quali competenze interne o esterne
sono necessarie all’impresa per poter essere più innovativa.
Province Numero aziende contattate
Bergamo 3.201
Brescia 4.227
Como 1.785
Cremona 1.082
Lecco 1.148
Lodi 556
Mantova 1.053
Milano 5.020
Pavia 1.348
Sondrio 533
Varese 2.225
Altro 5
Totale 22.183
Il questionario è stato inviato per posta a 22.183 aziende così ripartite per provincia.
Tasso di risposta al 30 aprile 2008Province Percentuale risposte al
30/04
Bergamo 5,5%
Brescia 6,2%
Como 5,2%
Cremona 6,1%
Lecco 5,8%
Lodi 4,9%
Mantova 13,6%
Milano 4,1%
Pavia 6,4%
Sondrio 5,3%
Varese 5,5%
Altro 80,0%
Totale 5,8% (1282)
RISULTATI PRELIMARI
Le risposte non sono ancora sufficienti a dare risultati rappresentativi, ma
forniscono senza dubbio alcune prime indicazioni interessanti come
emergono da alcune prime e semplici analisi effettuate sul campione dei
1282 rispondenti.
La prima parte del questionario, come ricordato in precedenza punta a
raccogliere alcune informazioni descrittive sull’impresa rispondente.
Le imprese che hanno risposto finora appartengono in larga misura al
settore metalmeccanico, seguite da quelle del legno-arredamento e del
cosiddetto TAC (tessile, abbigliamento e calzature) che rappresentano
del resto le attività produttive con il più elevato numero di imprese in
Lombardia.
RIPARTIZIONI DELLE IMPRESE RISPONDENTI PER SETTORI.
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.
RIPARTIZIONI DELLE IMPRESE RISPONDENTI PER CLASSI DI FATTURATO, 2007.
Non tutte le aziende hanno fornito il fatturato (manca un 5% di risposte) e la ripartizione per classe di fatturato, riportata nel grafico 7, indica una distribuzione abbastanza omogenea delle risposte nelle prime tre classi di fatturato. Non hanno quindi risposto solo le grandi e meglio organizzate.
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.
RIPARTIZIONI DELLE IMPRESE RISPONDENTI PER CLASSI DI ADDETTI, 2007.
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.
Alla domanda sugli addetti si è registrato un minore tasso di mancate risposte e le imprese con 2-5 addetti rappresentano poco meno della metà del campione. Sulle previsioni al 2008 invece le aziende che hanno preferito non sbilanciarsi sono state in proporzione di più rispetto alla domanda sul fatturato.
GIUDIZIO SUL PORTALE ELBA. RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE RISPOSTE
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.
La seconda parte del questionario è dedicata al portale promosso da Elba.
Il 19,3% delle aziende rispondenti ha dichiarato di avere visitato il sito e il giudizio che ne danno è piuttosto positivo.
La terza parte riguarda in modo specifico l’innovazione.
Più della metà dei rispondenti (52% pari a 669 imprese) ha dichiarato di avere effettuato innovazioni nell’ultimo triennio nella propria azienda e si è trattato soprattutto di innovazione di processo seguite da quelle di prodotto e poi da quelle gestionali-organizzative.
Interpellate sull’interesse attuale verso tali innovazioni, nuovamente le aziende (sia quelle che hanno innovato negli ultimi anni che le altre) hanno indicato sempre le tre categorie elencate prime come prioritarie.
TIPO DI INNOVAZIONE EFFETTUATA.
RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE RISPOSTE
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.Nota: Questa domanda consentiva risposte multiple. Nella torta è riportata la ripartizione percentuale delle risposte ottenute per ciascuna tipologia di innovazione fatto 100 il totale delle risposte alla domanda. Nella tabella è invece riportata la percentuale rappresentata dalle risposte a ciascuna categoria sul totale delle aziende rispondenti (1282) ed indica quante delle 1282 hanno dichiarato di avere effettuato quel tipo di innovazione.
Le motivazioni che spingono o spingerebbero le aziende a innovare sono sostanzialmente tre:
1. adeguamento normativo,
2. mantenimento della posizione sul mercato
3. la crescita della quota sul mercato.
MOTIVI CHE HANNO SPINTO ALL’INNOVAZIONE. Ripartizione percentuale delle risposte
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.Nota: Questa domanda consentiva risposte multiple. Nella torta è riportata la ripartizione percentuale delle risposte ottenute per ciascuna tipologia di motivazione fatto 100 il totale delle risposte alla domanda.Nella tabella è invece riportata la percentuale rappresentata dalle risposte a ciascuna categoria sul totale delle aziende rispondenti (1282) ed indica quante delle 1282 rispondenti hanno dichiarato il motivo dell’innovazione.
Le difficoltà invece più frequentemente riscontrate nei confronti
dell’innovazione sono invece rappresentate dalla mancanza di
competenze e risorse interne in prima battuta, seguite subito dopo dalla
carenza di informazioni (su mercato, prodotti, etc.) e dalla limitata
disponibilità di tempo.
Relativamente scarsa rilevanza sembra avere la mancanza di fondi.
DIFFICOLTA’ INCONTRATE NEI CONFRONTI DELL’INNOVAZIONE. Ripartizione percentuale delle risposte
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.Nota: Questa domanda consentiva risposte multiple. Nella torta è riportata la ripartizione percentuale delle risposte ottenute per ciascuna tipologia di difficoltà fatto 100 il totale delle risposte alla domanda.Nella tabella è invece riportata la percentuale rappresentata dalle risposte a ciascuna categoria sul totale delle aziende rispondenti (1282) ed indica quante delle 1282 rispondenti hanno dichiarato il motivo delle difficoltà incontrate.
Entrando nel dettaglio di una tipologia di innovazione riguardante le
tecnologie informatiche, dalla prime risposte emerge che in questo
campo il principale strumento innovativo è rappresentato dall’utilizzo di
nuovi e specifici software, seguito a distanza dall’introduzione di un
sistema informatico.
Nell’ambito del’attività quotidiana della azienda lo strumento più
innovativo utilizzato nell’ambito delle tecnologie informatiche è la posta
elettronica.
Decisamente minore importanza hanno il sito web aziendale e la rete
aziendale interna.
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.Nota: Questa domanda consentiva risposte multiple. Nella torta è riportata la ripartizione percentuale delle risposte ottenute per ciascuna tipologia di innovazione fatto 100 il totale delle risposte alla domanda.Nella tabella è invece riportata la percentuale rappresentata dalle risposte a ciascuna categoria sul totale delle aziende rispondenti (1282) ed indica quante delle 1282 rispondenti hanno dichiarato il tipo di innovazione introdotta.
INNOVAZIONI NELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE. Ripartizione % delle risposte
Entrando nel dettaglio di una tipologia di innovazione riguardante le
tecnologie informatiche, dalla prime risposte emerge che in questo
campo il principale strumento innovativo è rappresentato dall’utilizzo di
nuovi e specifici software, seguito a distanza dall’introduzione di un
sistema informatico.
Nell’ambito dell’attività quotidiana della azienda lo strumento più
innovativo utilizzato nell’ambito delle tecnologie informatiche è la posta
elettronica.
Decisamente minore importanza hanno il sito web aziendale e la rete
aziendale interna.
Fonte: elaborazioni su dati campionari parziali.Nota: Questa domanda consentiva risposte multiple. Nella torta è riportata la ripartizione percentuale delle risposte ottenute per ciascuna tipologia di innovazione fatto 100 il totale delle risposte alla domanda. Nella tabella è invece riportata la percentuale rappresentata dalle risposte a ciascuna categoria sul totale delle aziende rispondenti (1282) ed indica quante delle 1282 hanno dichiarato di avere effettuato quel tipo di innovazione.
INNOVAZIONI NELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE. Ripartizione % delle risposte