C.T.I. -Centro Territoriale per l’Inclusione visuo... · E’ in grado di copiare una figura...
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SCUOLA DELL’INFANZIA “A. CAIROLI”
SCUOLA DELL’INFANZIA DI LEVEGO
SCUOLA DELL’INFANZIA DI VISOME
SCUOLA PRIMARIA “A. GABELLI”
SCUOLA PRIMARIA DI BADILET
SCUOLA PRIMARIA DI BORGO PIAVE
SCUOLA PRIMARIA DI CASTION
SCUOLA DELL’OSPEDALE
SCUOLA SEC. DI I GRADO DI CASTION
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
BELLUNO 3Via San Cipriano 17 – Castion - 32100 Belluno - Tel. 0437925201 – FAX 0437 920049
e-mail: [email protected] - [email protected]
C.T.I. -Centro Territoriale per l’Inclusione
di Belluno, Feltre e Cadore(AREA DISABILITÀ/ DISAGIO)
C.T.S. - Centro Territoriale di Supporto per le tecnologieSede: I.T.E. “P.F. Calvi” – Belluno
ULSS 1 – Servizio Territoriale Età Evolutiva
di BELLUNO e di AGORDO
In collaborazione con
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
PROGETTO «COMINCIO BENE LA SCUOLA 1»
A.S . 2016/17
Le abilità visuo-spaziali: l’osservazione e il potenziamento, anche in riferimento al Protocollo
Regionale
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
OGGI PARLEREMO DI..
• PROTOCOLLO REGIONALE
• LA SCRITTURA E L’ORGANIZZAZIONE CEREBRALE
• LA SCRITTURA E LE SUE FASI
• LA VISIONE:
• NELLA LETTURA
• NELLA SCRITTURA
• PROBLEMATICHE NELLA VISIONE
• IL POTENZIAMENTO:
• ABILITÀ VISUO-SPAZIALI
• ABILITÀ MOTORIE
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO PER L’ATTIVITA’ DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA
Indicatore di verifica Osservazione(vedi protocollo)
Potenziamento(vedi protocollo)
Coordinazione oculo-
manuale
Orientamento sinistra-
destra
Coordinamento e postura
del polso per fluidità e
rapidità del gesto
esecutivo; impugnatura
Realizzazione delle forme
geometriche
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IL DUPLICE SIGNIFICATO DELLA SCRITTURA..
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
L’ IMPORTANZA DELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
IN AMBITO SCIENTIFICO E DIDATTICO MOLTO SI È DISCUSSO SULLE
DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO RELATIVE ALL’AREA LINGUISTICA (ES. DISTURBI
DI LETTURA), MENTRE MINORE ATTENZIONE È STATA RIVOLTA ALLA
CATEGORIA DEI DISORDINI DELL’APPRENDIMENTO CHE INTERESSA
MAGGIORMENTE LE ABILITÀ DI ORDINE VISIVO E SPAZIALE E IL CUI IMPATTO
SUL RENDIMENTO APPARE MENO EVIDENTE, DATO CHE IL SOGGETTO PUÒ
SERVIRSI DELLO STRUMENTO LINGUISTICO COME SUPPORTO IN NUMEROSE
ATTIVITÀ SCOLASTICHE E SOCIALI.
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MEGLIO EDUCARE CHE RIEDUCARE
È IMPORTANTE UNA CORRETTA IMPOSTAZIONE DEL GESTO GRAFICO PER
PREVENIRE LE DISGRAFIE, RIEDUCABILI SOLTANTO DA PERSONALE
SPECIALIZZATO CHE INTERVIENE CON UN PERCORSO MIRATO E
INDIVIDUALIZZATO.
EDUCARE CIOÈ INSEGNARE A SCRIVERE SEGUENDO UNA PRASSI E UNA
METODOLOGIA PRECISA A PARTIRE DAI 3 ANNI AIUTA IL BAMBINO AD
ACQUISIRE SENZA SFORZO LA PADRONANZA DEL GESTO GRAFICO
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• L’INSEGNANTE È UN OSSERVATORE PRIVILEGIATO DELLE EVENTUALI DIFFICOLTÀ CHE
POTREBBERO EVOLVERE IN DISTURBO DI APPRENDIMENTO.
• DIFFICOLTÀ:
•GRAFO-MOTORIE;
•ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE;
•COORDINAZIONE OCULO-MANUALE;
•DOMINANZA LATERALE NON ADEGUATAMENTE ACQUISITA
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LA SCRITTURA
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INTEGRAZIONE SEQUENZIALE E FUNZIONALE DI COMPONENTI NEUROLOGICHE
• CAPACITÀ MOTORIA
• CAPACITÀ LINGUISTICA
• CAPACITÀ DI ELABORARE STIMOLI SENSORIALI E SPAZIALI
• MEMORIA, ATTENZIONE, MOTIVAZIONE
• MECCANISMI DI FEEDBACK:
VISIVO: COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA
PROPRIOCETTIVO-CINESTESICO: CONSAPEVOLEZZA DEL MOVIMENTO DELLA
MANO E DELLE LOCALIZZAZIONE DELLE DITA NELLO SPAZIO
PRASSICO: ELABORAZIONE PROGRAMMA MOTORIO
MNESTICO: MEMORIA E ATTENZIONE VISIVA PER SIMBOLI E PAROLE
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LE COMPONENTI IMPLICATE NELLA SCRITTURA FANNO CAPO AD AREE
FUNZIONALI DIVERSE
LA REALIZZAZIONE DEL PROCESSO GRAFICO AVVIENE ATTRAVERSO LA
COLLABORAZIONE DI VARIE ZONE CORTICALI DI ENTRAMBI GLI EMISFERI
CEREBRALI
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LA SCRITTURA È UN PROCESSO CIRCOLARE, CHE COLLEGA MENTE E CORPO: LE
PAROLE SCATURISCONO DALLA MENTE, VENGONO SCRITTE ATTRAVERSO LA
MANO E I MOVIMENTI DELLA MANO INVIANO A LORO VOLTA SEGNALI ALLA
MENTE
È DA TENERE PRESENTE LA FORTE CONNESSIONE TRA ASPETTI MOTORI E
FUNZIONI COGNITIVE:
I SIMBOLI CON I QUALI OPERA L’ATTIVITÀ COGNITIVA SI COSTRUISCONO E
TROVANO UNA LORO COLLOCAZIONE PROPRIO A PARTIRE DAL LIVELLO SENSO-
MOTORIO
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..E LA RICERCA E LE NEUROSCIENZE..
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EMBODIED COGNITION
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PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO PER L’ATTIVITA’ DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA
Traccia una linea continua tra due linee guida
Osservare la dominanza rispetto a occhio, mano, piede
Riconosce destra e sinistra su di sè
E’ in grado di copiare una figura geometrica (quadrato, triangolo, rombo, rettangolo) in
modo riconoscibile.
Costruisce con materiale un modello
Compie piccoli movimenti delle mani in maniera adeguata (svitare, avvitare, strappare,
appallottolare, avvolgere un gomitolo, fare un nodo…)
Riconosce forme ruotate o rovesciate rispetto a un modello dato
Scuola dell’infanzia : 18 items di osservazione e di potenziamento
area della scrittura
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Impugna correttamente una matita
Rispetta nel tratto grafico la direzione sx - dx , dall’alto in basso
Su indicazione dell’insegnante occupa tutto lo spazio del foglio o del quaderno quando
disegna
Tratto grafico troppo marcato o troppo lieve con la matita
Mano d’appoggio che tiene fermo il foglio, e mano scrivente che impugna la matita a tre
dita, con polso appoggiato al foglio.
Polso mobile
Scrive il proprio nome
Riesce a copiare una semplice parola in stampatello maiuscolo
Distingue lettere da altri segni grafici
Riconosce alcune lettere in stampato maiuscolo
Scrive i numeri in codice arabico da 1 a 5
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LA SCRITTURA E IL CORPO… CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL’OPERA
Video 1
Video 2
Video 3
Video 4
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È UNA PRASSI COMPLESSA…
LA SCRITTURA MANUALE HA BISOGNO DI UN INSEGNAMENTO PRECISO,
INTENZIONALE E SISTEMATIZZATO SENZA IL QUALE NON SI PUÒ SVILUPPARE:
«PRASSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA SCRITTURA»
È UN ALLENAMENTO PROGRESSIVO E INTENSIVO, INIZIATO AL PRIMO ANNO DI
SCUOLA DELL’INFANZIA CHE PROSEGUE FINO AL SECONDO ANNO DELLA
PRIMARIA
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• IL TRATTO GRAFICO PUÒ ESSERE PRODOTTO IN MANIERA ROUTINARIA E
SENZA CONTROLLO ATTENZIONALE SOLO A PARTIRE DAL SECONDO O
TERZO ANNO DELLA PRIMARIA, LIBERANDO COSÌ RISORSE COGNITIVE
INDISPENSABILI PER SVOLGERE ATTIVITÀ DI ALTO LIVELLO
• E’ NECESSARIO UN LUNGO ESERCIZIO PER RAGGIUNGERE UN
AUTOMATISMO GRAFOMOTORIO, CHE È IL PRESUPPOSTO NECESSARIO PER
UNA SCRITTURA UTILE ED EFFICACIE
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SOLO QUANDO IL GESTO GRAFOMOTORIO SARÀ AUTOMATIZZATO IL
BAMBINO SARÀ PRONTO PER COMPITI COGNITIVI E LINGUISTICI AD ALTO
LIVELLO CHE SONO LA VERA MOTIVAZIONE DELLO SCRIVERE
(ORTOGRAFIA, SINTASSI, ELABORAZIONE DEL TESTO..)
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MA…
ALCUNI BAMBINI NON POTRANNO MAI AUTOMATIZZARE IL LORO GESTO
GRAFICO:
NON PERCHE’ HANNO RICEVUTO INSEGNAMENTO O ESERCIZIO
INSUFFICIENTI
MA PERCHE’
E’ PRESENTE UNA PATOLOGIA DEL NEUROSVILUPPO STABILE E DEFINITIVA
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LA DISGRAFIA È UN SINTOMO ISOLATO CHE PUÒ RINVIARE A DIAGNOSI DIVERSE. UN SINTOMO
RAPPRESENTA UNO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA DIAGNOSI
DISGRAFIA Alterazioni motorie e neuromuscolari
Deficit cognitivi
Disprassia
Disturbo visivo
Disturbi visuo spaziali
ecc
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FERMARSI AL LIVELLO DEL SINTOMO SIGNIFICA COMPIERE DUE TIPI DI
ERRORE CHE PESANO SULL’EVOLUZIONE DEL BAMBINO:
1. RIEDUCARE IL SINTOMO PORTA A PROPORRE PIÙ ALLENAMENTO, PIÙ
ESERCIZI, PIÙ ATTIVITÀ PRELIMINARI; PIÙ SFORZI CHE MAL ORIENTATI
NON RAGGIUNGONO IL LORO OBIETTIVO
2. ISOLARE IL SINTOMO PER TRATTARLO COME UN DISTURBO
AUTONOMO CI IMPEDISCE DI VEDERE E TRATTARE IL
DISFUNZIONAMENTO COMUNE CHE LI COLLEGA IN ORIGINE
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LA DISGRAFIA È..
• DISTURBO DERIVANTE DA DIFFICOLTÀ PRASSICHE E DI COORDINAZIONE E
DI INTEGRAZIONE VISUO-MOTORIA
• E’ UNA DIFFICOLTÀ A TRASFERIRE INFORMAZIONI VISIVE AL SISTEMA
GRAFOMOTORIO
• E’ L’INCAPACITÀ A RAPPRESENTARSI, A PROGRAMMARE ED ESEGUIRE
VOLONTARIAMENTE ATTI GRAFOMOTORI CONSECUTIVI
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OSSERVARE ANCHE ATTRAVERSO IL PROTOCOLLO REGIONALE E….
• INTERPRETARE L’INTENSITÀ DEL DEFICIT E GIUDICARE I PROGRESSI RILEVATI IN
RAPPORTO ALLA NORMA E ALLE ESIGENZE SOCIALI E SCOLASTICHE
• DISTINGUERE TRA LE PERFORMANCE DEL BAMBINO QUELLE CHE
RAPPRESENTANO UN PROGRESSO RISPETTO A SE STESSO E QUELLE CHE GLI
CONSENTONO DI PROGREDIRE RISPETTO ALLA NORMA
• VALUTARE LA QUALITÀ DELLA SCRITTURA, LA SUA LEGGIBILITÀ E LA SUA
VELOCITÀ MA SOPRATTUTTO LA SUA AUTOMATIZZAZIONE, UNICO CRITERIO
CHE GIUSTIFICA L’UTILIZZO DELLA SCRITTURA MANUALE.
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SCRIVIAMO QUESTA FRASE E COPIAMO QUESTA IMMAGINE:
私の先生
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LE FASI….
ESPLORAZIONE VISIVA DELLO STIMOLO
PERCEZIONE FORMA
PERCEZIONE RAPPORTI TOPOLOGICI
RAPPRESENTAZIONE MENTALE DELLA FORMA
RAPPRESENTAZIONE MENTALE GESTO GRAFICO
RIPRODUZIONE (COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA, MOTRICITÀ FINE)
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
La scrittura implica in primo luogo la VISTA come modalità percettiva che veicola la raccolta di informazioni dal testo
Quando leggiamo, prima di trasformare il grafema in suono, dobbiamo riuscire ad identificare i singoli caratteri che compongono la parola.
Se esistono problemi nei movimenti oculari, la scansione del testo non avviene in maniera omogenea e rettilinea.
I MOVIMENTI OCULARI
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
MOVIMENTI OCULARI E LETTURA
Le abilità oculomotorie si sviluppano dalla nascita e si perfezionano fino
all’età scolare
Prima i muscoli oculari lavorano in ambienti
aperti, con stimoli dinamici
Dopo con la scuola, i muscoli oculari lavorano in ambienti chiusi, con posizioni statiche, con tempi di attenzioni
aumentati.
Non sempre il ragazzo riesce ad avere una
fluidità e accuratezza verso i nuovi compiti
oculari.
La lettura richiede:
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MOVIMENTI OCULARI E LETTURA
La lettura richiede:
• occhi che si muovano rapidi
• sincronizzazione nei movimenti
• tempi di attenzione elevati
• gli occhi si muovono ma il corpo deve stare fermo
• velocità di elaborazione
• visione bidimensionale
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Nella lettura avvengono dei
micro-movimeti non fluidi:
Saccadi da dx a sx20/40 msec
8-9 caratteri
Pausa di fissazione 200/250msec
MOVIMENTI OCULARI E LETTURA
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Saccadi:permettono agli occhi di spostarsi nei diversi punti
della riga
consentono di andare a capo
(soppressione saccadica:
cervello non elabora)
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fissazioni:
Decodificazione e
interpretazione delle lettere
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• I LETTORI PIÙ ESPERTI, INVECE, HANNO BISOGNO DI UN NUMERO MINORE DI SACCADI E DI
FISSAZIONI QUINDI RIESCONO A LEGGERE CON MAGGIORE VELOCITÀ.
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
SACCADI, FISSAZIONI E….
Movimenti di inseguimento:
Non intervengono nella lettura
Il controllo e la precisione è strettamente correlato ai movimenti
fini e rapidi della lettura
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SACCADI, FISSAZIONI E….
Movimenti di inseguimento:
Se non ok in lettura:Tendenza a muovere la testa e perdere la
fissazione
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PRATICAMENTE…
Se il sistema visivo fatica nel mantenere
e controllare i movimenti di
inseguimento…
può essere che non riesca nelle abilità più
fini e precise della lettura
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E L’INSEGNANTE?
Alcuni studi hanno riportato che i ragazzi con deficit
nella lettura possono avere performance carenti:
• in compiti di ricerca visiva degli stimoli
• nel compito di denominazione veloce
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E L’INSEGNANTE?
ESERCIZI DI RICERCA VISIVA:
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E L’INSEGNANTE?
Sbarrare ogni volta che si trova la
sequenza di lettere:
ESERCIZI DI RICERCA VISIVA:
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E L’INSEGNANTE?
ESERCIZI DI DENOMINAZIONE
VELOCE:
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E L’INSEGNANTE?
Scopo degli esercizi:
Esercitare lo sguardo a muoversi velocemente da
sx a dx e dall’alto al basso(come nella lettura)
Aumentare la velocità di tipo lessicale
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QUANDO LA VISIONE NON È SUFFICIENTE?
Difetti visivi (difetti refrattivi)
Miopia
Ipermetropia
Astigmatismo
• Si parla di miopia quando la vista da lontano è ridotta. Il miope vede bene a distanza ravvicinata mentre le immagini lontane gli appaiono sfocate.
• L’ipermetropia è un difetto di refrazione molto diffuso, troppo spesso sottovalutato.
• L’ipermetrope può vedere male gli oggetti distanti ma soprattutto quelli vicini.
• L’astigmatismo è un difetto di refrazione in cui i raggi di luce non vengono messi a fuoco tutti nello stesso punto della retina, cioè l’occhio astigmatico non ha lo stesso potere refrattivo su tutti i meridiani della cornea.
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
COME VEDE UN MIOPE?
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
COME VEDE UN IPERMETROPE?
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
COME VEDE UN ASTIGMATICO?
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ABITUDINI DEL MIOPE
il segno classico della miopia è la difficoltà a vedere nitidamente gli oggetti lontani, come ad esempio i cartelli stradali o la lavagna a scuola.
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ABITUDINI DEL IPERMETROPE
SINTOMI DELL'IPERMETROPIA
difficoltà a vedere da vicino mentre fanno i compiti o durante la lettura
affaticamento agli occhi
aumentata frequenza dell'ammiccamento
mal di testa
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ABITUDINI DELL’ASTIGMATICO
visione sfocata o distorta a tutte le
distanze
affaticamento degli occhi
mal di testa, dopo la lettura o dopo altri
compiti visivi prolungati
Strizzare gli occhi
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COSA POSSIAMO FARE IN CLASSE
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
COSA POSSIAMO FARE IN CLASSE
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
È SE IL PROBLEMA VISIVO FOSSE SOLO SU UN OCCHIO?
L’AMBLIOPIA.
Detta anche occhio pigro:
• è una condizione in cui uno , o, più raramente, entrambi gli occhi non raggiungono la capacità visiva attesa e, indipendentemente dall’uso di correzione ottica, la vista rimane subnormale.
• Colpisce 5 bambini su 100
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
È SE IL PROBLEMA VISIVO FOSSE SOLO SU UN OCCHIO?
L’AMBLIOPIA.
Cause frequenti
• Ipermetropia e astigmatismo
• Miopia (meno)
• Strabismo
• Altre cause (cataratta cong., ptosi cong.)
Prima si riconosce
Prima si interviene
Il risultato sarà più veloce e completo
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È SE IL PROBLEMA VISIVO FOSSE SOLO SU UN OCCHIO?
L’AMBLIOPIA.
Come si interviene
• Bendaggio
• Correzione
• Esercizi
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È SE IL PROBLEMA VISIVO FOSSE SOLO SU UN OCCHIO?
L’AMBLIOPIA.Cosa fare a scuola?
Abitudini visive
Posture «di lato»
Prova pratica visus (comparato OO)
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
LO STRABISMO
Cos’è:
• E’ una condizione in cui uno , o, più raramente, entrambi gli occhi non sono orientati nella stessa direzione
• Un occhio fissa mentre l’altro è rivolto: all’interno. All’esterno, in alto , in basso.
• Colpisce 4 bambini su 100
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LO STRABISMO
Cause frequenti
• ereditarietà
• anomalie oculari (cataratta, ptosi, ecc.)
• difetti della vista (rifrattivi)
• ambliopia
• paresi di origine cerebrale
• paresi di uno dei muscoli oculari
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LO STRABISMO
Due tipi di strabismo:
Manifesto
•Sempre visibile
Latente
•1. cefalea
•2. stanchezza visiva (che può accentuarsi nella visione da vicino)
•3. bruciore
•4. fotofobia
•5. talvolta inclinazione del capo
•6. aggrottamento delle sopracciglia
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LO STRABISMO
Come si interviene
• Bendaggio
• Correzione
• Esercizi
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DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Visione binoculare:
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Convergenza: movimento degli occhi per osservare un punto ravvicinato
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Stereopsi: è la capacita binoculare di percepire la profondità
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Dominanza oculare: la superiorità funzionale di un occhio sull’altro
DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Accomodazione: la capacità di mettere a fuoco oggetti vicini
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
DISORDINI DELLA VISIONE BINOCULARE
Convergenza
Stereopsi
Dominanza
Accomodazione
Disparità di fissazione
Forie
Soppressione
L’efficienza della visione binoculare è mantenuta da una funzione armoniosa di processi sensoriali e motori, sia automatici che volontari
che per essere efficace deve essere esercitata con facilità, precisione, forza di focalizzazione e fissazione.
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ABILITÀ VISUO-SPAZIALI
SONO L’ESPRESSIONE DI UNA MOLTITUDINE DI COMPONENTI COGNITIVE
INDISPENSABILI ALLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI RAPPORTI SPAZIALI TRA I
DIVERSI OGGETTI E DI ORIENTAMENTO DEGLI STIMOLI VISIVI OLTRE ALLE
ABILITÀ DI CODIFICA E CATEGORIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
ATTRAVERSO COMPITI DI ATTIVAZIONE E MANIPOLAZIONE DI IMMAGINI
MENTALI
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
• TUTTI NOI USIAMO QUOTIDIANAMENTE LE ABILITÀ VISUO-SPAZIALI IN
SVARIATE ATTIVITÀ PRATICHE (ORIENTARCI, RICONOSCERE UN VOLTO,
CERCARE LE CHIAVI, PARCHEGGIARE L’AUTO, ECC.).
• UN DEFICIT DI TIPO VISUOSPAZIALE PUÒ PRODURRE DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO.
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ALCUNE AREE DI DEFICIT
• PERCEZIONE E
ATTENZIONE VISIVA
• ORIENTAMENTO NELLO
SPAZIO
• COORDINAZIONE
PSICOMOTORIA
• ADATTABILITÀ
• 0RGANIZZAZIONE
• LETTURA E
COMPRENSIONE
DEL TESTO
• SCRITTURA
• MATEMATICA E
GEOMETRIA
• GEOGRAFIA
• ED. ARTISTICA
• ED. MOTORIA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
• I DISTURBI VISUO-SPAZIALI NON HANNO UNA MODALITÀ UNIVOCA DI
ESPRESSIONE, MA COSTITUISCONO UN ETEROGENEO COMPLESSO DI
DISABILITÀ DELL’ AREA NON LINGUISTICA
• UN’IMPORTANTE CONTRIBUTO È STATO OFFERTO DA ROURKE: «
SINDROME NON VERBALE»
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
AREE DI POTENZIAMENTO
• AREA VISUO-SPAZIALE
• DISEGNO
• MATEMATICA
• PRASSIE
• GEOMETRIA
• COMPRENSIONE DEL TESTO
• GEOGRAFIA
• SCIENZE
• COMPETENZA SOCIALE
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
POTENZIAMENTO ABILITÀ VISUO-SPAZIALI
• ABBINAMENTO DI IMMAGINE A PROFILO
• COMPLETAMENTO VISIVO
• RICOSTRUZIONE DI FIGURE
• RICONOSCIMENTO TARGET
• ROTAZIONE DI FIGURE NELLO SPAZIO
• LABIRINTI
• SIMMETRIE ASSIALI
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ABILITÀ MOTORIE DI BASE
CONTROLLO DELLA POSTURA
PRENSIONE DELLO STRUMENTO
COORDINAZIONE MOVIMENTI DELLA MANO, DEL POLSO E DELLA SPALLA
COORDINAZIONE OCCHIO-MANO
MOTRICITÀ FINE
CONTROLLO DELLA VELOCITÀ DELLA DIREZIONE E DELLA PRESSIONE
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
POTENZIAMENTO IMPUGNATURA E MOTRICITÀ
• POSTURA
• IMPUGNATURA
• MOBILITÀ MANO, POLSO E SPALLA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
LA SCRITTURA
Ergonomia e postura
nella scrittura
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
Poca importanza alla postura
Molte ore passate in attività
da vicino
Pochi rimproveri da parte dei
genitori
Corpo asimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Cosa notate?
Ergonomia e postura nella scrittura
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Soluzione ideale:
• Trovare la posizione più
lineare e simmetrica per
schiena e collo
• Le spalle dovrebbero essere
alla stessa altezza
• Evitare divani e poltrone per
la scrittura
• Evitare torsioni del tronco
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ERGONOMIA E POSTURA
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Cosa notate?
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ERGONOMIA E POSTURA
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguataSoluzione ideale:
• Testa eretta
(Simmetria nel lavoro dei due occhi)
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Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguataFrequenza respiratoria
Pressione sanguigna
Ritmo cardiaco
Visione binoculare Soluzione?
Cosa notate?
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Frequenza respiratoria
Pressione sanguigna
Ritmo cardiaco
Visione binoculare
Distanza ottimale
Spiegazione distanza di Harmond
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
ERGONOMIA E POSTURA
Distanza ottimale
Posizione del foglio/lavoro da vicino
In nessuna occasione il foglio deve essere inclinato a destra o a
sinistra, deve avere una posizione uguale a quella della testa.
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Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Cosa notate?
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
• Piano inclinato
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata• Piano inclinato
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Cosa notate?
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Equilibrio delle luminanze nel campo visivo
Miglior nitidezza della visione
Maggior discriminazione di piccole differenze di luminanza
(sensibilità al contrasto)
Maggior efficienza della messa a fuoco, convergenza,
contrazione pupillare, movimenti degli occhi
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
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Corpo assimetrico
Testa inclinata
Foglio troppo vicino agli occhi
Schiena molto piegata
Illuminazione inadeguata
Benessere visivo
Prestazione visiva
Sistemazioni dei banchi rispetto alle sorgenti luminose
(naturali e artificiali)
Scelta degli apparecchi illuminanti e la loro
collocazione
Vernici opache per soffitti e pareti
Finiture satinate per banchi, scrivanie, porte e rivestimenti
Nelle classi scolastiche
ERGONOMIA E POSTURA NELLA SCRITTURA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
POTENZIAMENTO IN CLASSE
• RAPPRESENTARE GRAFICAMENTE CON DEI DISEGNI O CON IMMAGINI LE POSIZIONI DELLE DIVERSE
PARTI DEL CORPO ( PIEDI APPOGGIATI MANO D’APPOGGIO SUL FOGLIO ETC..)
• RICORDARE AL BAMBINO IN MODO SPECIFICO LA CORRETTA POSTURA ( “ METTIAMO I PIEDI
APPOGGIATI A TERRA, METTIAMO LA MANO APPOGGIATA SUL FOGLIO ETC..) EVITANDO DI DARE
INDICAZIONI VAGHE E POCO PRECISE ( “ SIEDITI COMPOSTO”)
• GIOCO DELL’INVESTIGATORE: UN BAMBINO VIENE MESSO IN UNA POSIZIONE SCORRETTA E GLI
ALTRI DEVONO METTERE LE DIVERSE PARTI DEL CORPO IN MODO CORRETTO
• PROPORRE SCHEDE “METACOGNITIVE” CON DISEGNI ALLA FINE DI UN’ATTIVITÀ GRAFICA (QUALE
PARTE DEL CORPO SEI RIUSCITO A MANTENERE NELLA CORRETTA POSIZIONE? IL BAMBINO DEVE
SCEGLIERE UNA O PIÙ IMMAGINI DELLA POSIZIONE CHE È RIUSCITO A MANTENERE)
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IMPUGNATURA E MOTRICITÀ
E’ molto difficile modificare
un’impugnatura scorretta. Più si
stabilizza più difficile è da
modificare
Impostare una corretta
impugnatura in età precoce
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LO STRUMENTO
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PER LA MANO
• LE PROPOSTE SONO FINALIZZATE A FAVORIRE UNA
MAGGIORE PERCEZIONE E CONSAPEVOLEZZA :
DEI MOVIMENTI DI OPPOSIZIONE DEL POLLICE
CON LE ALTRE DITA, PRENSIONE A PINZA (“LA
PIOGGIA”, PRENDERE PICCOLI SEMI, INFILARE
PERLE E CHIODINI, INCOLLARE, ABBOTTONARE…)
DELLA MODULAZIONE DELLA FORZA E DELLA
PRESSIONE DELLE DITA (“ I BUCHI”, “L’ANELLO”
CON MODELLAMENTO DEI POLPASTRELLI IN FASE
DI UNIONE DEGLI ESTREMI, IMPASTARE,
APPALLOTTOLARE, SCHIACCIARE, AVVITARE E
SVITARE, APRIRE E CHIUDERE CERNIERE…)
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PER LA MANO
dell’uso isolato delle dita, con percezione delle dita di
movimento e quelle di stabilità e appoggio (“le impronte”
e i “giochi di avvicinamento pollice e altre dita”)
graffi del gatto ( imitare le unghie del gatto che
graffiano), il ventaglio (con le mani unite tenendo le dita
strette il bambino imita il ventaglio chiuso e poi allarga le
dita tenendo i palmi uniti), sasso e carta ( aprire e
chiudere la mano), pianoforte (alzare e abbassare le
singole dita dal piano partendo dal pollice), il ragno, con
le mani chiuse aprire progressivamente le dita partendo
dal pollice, aprire e chiudere le dita con il pollice dentro,
imitare posizioni diverse delle dita ( es.imitare il segno di
vittoria)
PER IL POLSO
MOBILIZZAZIONE DEL POLSO ATTRAVERSO:
MOVIMENTI DI TORSIONE DEL BASTONE DI PLASTILINA
PRONO-SUPINAZIONE ALTERNATA DEL DORSO E DEL
PALMO NEL “GIOCO DELL’IMBIANCHINO” CON
MOVIMENTI DALL’AMPIEZZA CONTENUTA, SUL PIANO
VERTICALE E ORIZZONTALE, E IN SENSO ORARIO E
ANTIORARIO
ESERCIZI DURANTE IL PRIMO ANNO DI SCUOLA CON
LINEE CONTINUE CURVE E SEMICURVE PRIMA DI
INIZIARE IL CORSIVO
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PER LA SPALLA
PERCEZIONE DEI MOVIMENTI DELL’ARTICOLAZIONE DELLA
SPALLA:
• PRONO-SUPINAZIONE ALTERNATA DEL DORSO E DEL PALMO NEL
“GIOCO DELL’IMBIANCHINO” CON AMPI MOVIMENTI DEL
BRACCIO E DELLA SPALLA, SUL PIANO VERTICALE E
ORIZZONTALE:
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POTENZIAMENTO DIREZIONI E RAPPRESENTAZIONE MENTALE DEL GESTO GRAFICO
E’ IMPORTANTE CHE IL CORPO DEL BAMBINO ACQUISISCA ED AUTOMATIZZI LE REGOLE CULTURALI DEL NOSTRO SISTEMA DI SCRITTURA:
• LA DIREZIONE DELLA SCRITTURA (DA SINISTRA A DESTRA);
• IL PUNTO D'INGRESSO E LA DIREZIONE DEI TRATTO CHE COMPONGONO LE NOSTRE LETTERE SIA NELLO STAMPATO MAIUSCOLO CHE NEL CORSIVO
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• PER FAVORIRE LA DIREZIONE DELLA SCRITTURA (DA SINISTRA A DESTRA):FAR NOMINARE DELLE
IMMAGINI IN PROGRESSIONE E SEGUENDO CON IL DITO DA SINISTRA VERSO DESTRA; PROPORRE
PERCORSI DI LINEE CONTINUE DA SINISTRA VERSO DESTRA; METTERE UN PUNTINO IN ALTO A
SINISTRA DEL FOGLIO PER INDICARE AL BAMBINO DA DOVE INIZIARE
• PER FAVORIRE IL PUNTO D'INGRESSO E LA DIREZIONE DEI TRATTI CHE COMPONGONO LE NOSTRE
LETTERE: MOSTRARE LE LETTERE CON LE FRECCE DISEGNATE PER INDICARE LA GIUSTA DIREZIONE
(CONSEGNARE FOTOCOPIE CON LE CORRETTE DIREZIONI DELLE SINGOLE LETTERE ANCHE AI
GENITORI); CHIEDERE AL BAMBINO DI DISEGNARE SULLA LETTERA LE FRECCE NELLA CORRETTA
DIREZIONE; FA SENTIRE AL BAMBINO AD OCCHI CHIUSI CON LA MANO LA CORRETTA DIREZIONE
DELLA LETTERA PRIMA SUL MURO E POI SUL BANCO E POI SUL FOGLIO. CHIEDERE AL BAMBINO DI
RIFARLO DA SOLO PRIMA AD OCCHI CHIUSI E POI AD OCCHI APERTI SUL FOGLIO; FAR
VERBALIZZARE AL BAMBINO PRIMA O DURANTE LA SCRITTURA DI LETTERE LA DIREZIONE DA SEGUIRE
(AUTOISTRUZIONI VERBALI); PROPORRE ATTIVITÀ DI PREGRAFISMO O DISEGNI DA RIEMPIRE CON
LINEE O CAMPITURE ( DALL’ALTO AL BASSO, DA SINISTRA A DESTRA, CERCHI SENSO ANTIORARIO)
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
E LA RIABILITAZIONE..
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
IL NEUROPSICOMOTRICISTA
• ABILITÀ MOTORIE
• RESPIRAZIONE
• COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
• MOTRICITÀ FINE
• MOBILITÀ POLSO, SPALLA
• POSTURA E IMPUGNATURA
• PRASSIE BIMANUALI
• PRASSIE COSTRUTTIVE
• LATERALITÀ E SCHEMA CORPOREO
• ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE
• ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI
• FUNZIONI ESECUTIVE
• MEMORIA VISUO-SPAZIALE E MEMORIA DI LAVORO
• ATTENZIONE
• PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
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L’OPTOMETRISTA
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista
Acuità visiva
• Occhiale
• Lente a contatto
• Potenziamento visivo
Capacità di convergere
Capacità di accomodare
Flessibilità accomodativa
Tridimensionalità
Igiene visiva ed ergonomia/postura
Motricità oculare grossolana
Motricità oculare fine
Saccadi e fissazioni
miglioramento dell’efficienza
visiva (non solo vista)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE…
a cura della dott.ssa Elena Collazuol Neuropsicomotricista e di Christian Zoldan Ottico Optometrista