CRITERI DI RICONOSCIBILITA INAIL TUMORI PROFESSIONALI DA AGENTI CHIMICI STIMA E GESTIONE DEL RISCHIO...
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CRITERI DI RICONOSCIBILITA’ INAIL
TUMORI PROFESSIONALI DA AGENTI CHIMICI
STIMA E GESTIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO
PRATO 3 ottobre 2008
Dott.ssa Emilia Vanni
INAIL Sovrintendenza Medica Regionale
NEOPLASIE TABELLATED.M. 9 aprile 2008
NEOPLASIE NON TABELLATE
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA La noxa patogena deve avere attività
cancerogena
(Classificazioni nazionali ed internazionali)
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA
IDONEITA’ QUANTITATIVAValutazione dell’idoneità lesiva in relazione a: natura durata intensità
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA
IDONEITA’ QUANTITATIVA
TOPOGRAFICO la sede del tumore deve corrispondere a quella elettiva per la sostanza in causa (organo bersaglio)
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA
IDONEITA’ QUANTITATIVA
TOPOGRAFICO
CRONOLOGICO
verifica della congruità del periodo di latenza
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA
IDONEITA’ QUANTITATIVA
TOPOGRAFICO
CRONOLOGICO
MODALE
Corrispondenza fra le modalità di applicazionemodalità di applicazione della causa (sede, via di assorbimento, metabolismo, accumulo, etc) e le caratteristiche della lesione
CRITERI DI CAUSALITA’
IDONEITA’ QUALITATIVA
IDONEITA’ QUANTITATIVA TOPOGRAFICO
CRONOLOGICO
MODALE
ESCLUSIONE DI ALTRE CAUSE (?)
Causa (Agisce)
Antecedente necessario e sufficiente a produrre l’effetto.
Concausa (Agisce)
Antecedente necessario ma non sufficiente a produrre l’effetto.
Occasione (Agisce)
Antecedente non necessario perché sostituibile.
Art. 3: “L’assicurazione è altresì obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella (allegato n. 3 e n. 4) le quali siano contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni specificate nella tabella stessa ….”.
D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 ( T. U. )
La Commissione…….
…. per quanto attiene il rapporto causale ha ritenuto che tale rapporto debba essere diretto ed efficiente (fatta salva comunque la possibilità del concorso di fattori causali extralavorativi)
CIRCOLARE n. 29/1991
….. rimane di decisiva importanza, per il concreto giudizio medico-legale, che le alterazioni siano peculiarmente rapportabili, con un legame di causalità tutt’altro che ipotetico, alle attività lavorative cui si vogliono attribuire. Deve, cioè, essere riconosciuto nel lavoro l’agente causale o concausale eziopatogeneticamente valido ed indispensabile a produrre lo specifico danno.
CIRCOLARE n. 29/1991
CIRCOLARE n. 35/1992
Ai fini della tutela INAIL: ”……. L’anamnesi lavorativa deve evidenziare l’esistenza di un rischio professionale di natura, durata ed intensitàdi natura, durata ed intensità tali da far ragionevolmente considerare la sua influenza di grado di grado superioresuperiore o quantomeno ugualequantomeno uguale a quella esercitata dai fattori eziologici extraprofessionali…..”
CIRCOLARE n. 70/2001
“ La nozione assicurativa di malattia professionale, tabellata e non, si caratterizza per l’esistenza di una causa lavorativa adeguata a produrre l’evento, ma non esclude la concorrenza di uno o più fattori concausali extraprofessionali i quali possono anzi rappresentare, in determinate circostanze, fattori di potenziamento del rischio lavorativo ed aumentarne l’efficienza lesiva”
LETTERA DEL DIRETTORE GENERALE del 16/02/2006
L’impossibilità di raggiungere una assoluta certezza scientifica in ordine alla sussistenza del suddetto nesso causale non costituisce, peraltro, motivo sufficiente per escludere il riconoscimento della eziologia professionale.
A questo fine, infatti, la giurisprudenza consolidata e concorde delle Corte di Cassazione ritiene sufficiente la ragionevole certezza della genesi professionale della malattia
LETTERA DEL DIRETTORE GENERALE del 16/02/2006
Tale ragionevole certezza ……..deve ritenersi sussistente in presenza di un elevato grado di probabilità dell’eziopatogenesi professionale, desumibile anche da dati epidemiologici e dalla letteratura scientifica.
L’accertamento della sussistenza del nesso eziologico, sia pure in termini di probabilità qualificata, tra il rischio lavorativo e la patologia diagnosticata deve indurre a riconoscere la natura professionale della stessa anche quando abbiano concorso a causarla fattori di rischio extralavorativi.
LETTERA DEL DIRETTORE GENERALE del 16/02/2006
AGENTI PATOGENI LAVORATIVI
- efficacia causale IDONEA
AGENTI PATOGENI EXTRALAVORATIVI
- efficacia causale IDONEA
MALATTIA PROFESSIONALE
SI
Senza che sia rilevante la maggiore o minore incidenza nel raffronto tra le concause lavorative ed extralavorative
LETTERA DEL DIRETTORE GENERALE del 16/02/2006
AGENTI PATOGENI LAVORATIVI
- efficacia causale NON SUFFICIENTE
AGENTI PATOGENI EXTRALAVORATIVI
- efficacia causale NON ADEGUATA
MALATTIA PROFESSIONALE
SI
AZIONE SINERGICA E MOLTIPLICATIVA CAUSA IDONEA
LETTERA DEL DIRETTORE GENERALE del 16/02/2006
AGENTI PATOGENI LAVORATIVI
- efficacia causale NON SUFFICIENTE
AGENTI PATOGENI EXTRALAVORATIVI
- efficacia causale ADEGUATA
MALATTIA PROFESSIONALE
NO
CAUSA UNICA
CONCAUSA PREVALENTE
CONCAUSA
ASSOLUTA CERTEZZA SCIENTIFICA
RAGIONEVOLE CERTEZZA
ELEVATO GRADO DI PROBABILITA’
PROBABILITA’ QUALIFICATA
DA……. A………
LE MALATTIE PROFESSIONALI DEFINITE IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
MALATTIE PROFESSIONALI DEFINITE IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
MALATTIE PROFESSIONALI RICONOSCIUTE IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
TUMORI PROFESSIONALI DEFINITI IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
TUMORI PROFESSIONALI DEFINITI IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
LE MALATTIE PROFESSIONALI DEFINITE IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
MALATTIE PROFESSIONALI INDENNIZZATE IN TOSCANA (2001-2005)
INAIL RAPPORTO REGIONALE anno 2006
LA VALUTAZIONE DEI POSTUMI PERMANENTI
D.Lgs. 23 febbraio 2000 n. 38D.Lgs. 23 febbraio 2000 n. 38
DANNO BIOLOGICO
Lesione all’integrità psicofisica, suscettibile di valutazione medico-legale, della persona.
D. M. 12 luglio 2000D. M. 12 luglio 2000
TABELLA DELLE MENOMAZIONITABELLA DELLE MENOMAZIONI
Patologia neoplastica: voci 130 – 137
DANNO BIOLOGICO
1% – 5%1% – 5% FRANCHIGIA
6% – 15%6% – 15% INDENNIZZO IN CAPITALE
16% – 100%16% – 100% INDENNIZZO IN RENDITA
FATTORI INVALIDANTI
• Caratteristiche (locale, generale) ed efficacia
(radicale, palliativo) del trattamentotrattamento
• Aspettativa di sopravvivenzaAspettativa di sopravvivenza libera da eventi
pregiudicanti il bene salute anche in via temporanea
• Grado di disabilitàdisabilità indotto dalla neoplasia
VOCE 130
Fino a 5%
INDICI NEOPLASTICIINDICI NEOPLASTICI: di norma non suscettibili di indennizzo, può esserlo la condizione psicopatologica di riflesso
Necessaria la verifica, scientificamente affidabile, della predittività predittività di danno neoplastico
LESIONE PRECANCEROSA EFFICACEMENTE TRATTATA
VOCE 131
Fino a 10%
TRATTAMENTO RADICALETRATTAMENTO RADICALE: exeresi, locale e/o distrettuale : exeresi, locale e/o distrettuale della massa tumorale con interruzione presuntiva del della massa tumorale con interruzione presuntiva del processo neoplastico, con presumibile ed apprezzabile processo neoplastico, con presumibile ed apprezzabile sopravvivenza del sessanta % a cinque annisopravvivenza del sessanta % a cinque anni
NEOPLASIE MALIGNE CHE SI GIOVANO DI TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO LOCALE, RADICALE
VOCE 132
Fino a 16%
RECIDIVE DI NEOPLASIA MALIGNA CHE SI GIOVANO DI TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO LOCALE, RADICALE
VOCE 133
Fino a 30%
NEOPLASIE MALIGNE CHE SI GIOVANO DI TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO AI FINI DI UNA PROGNOSI quoad vitam SUPERIORE A 5 ANNI
a seconda della persistenza e dell’entità di segni e sintomi minori di malattia
comprensivi degli effetti collaterali della terapia
VOCE 134
Fino a 50%
NEOPLASIE MALIGNE CHE NONNON SI GIOVANO DI TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO AI FINI DI UNA PROGNOSI quoad vitam SUPERIORE A 5 ANNI
i pazienti richiedono speciali cure ed assistenza,
sono sostanzialmente abili allo svolgimento delle necessità primarie ed agli atti quotidiani del vivere comune
VOCE 135
Fino a 80%
NEOPLASIE MALIGNE CHE NONNON SI GIOVANO DI TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO AI FINI DI UNA PROGNOSI quoad vitam SUPERIORE A 5 ANNI
il supporto terapeutico ed assistenziale è necessario e continuo, il soggetto è severamente disabile,
è indicata l’ospedalizzazione
VOCE 136
> 80%
NEOPLASIE MALIGNE CON METASTASI METASTASI PLURIMEPLURIME DIFFUSE E SEVERA COMPROMISSIONE DELLO STATO GENERALE
con necessità di ospedalizzazione ovvero di presidi domiciliari equivalenti,
sebbene la morte non sia imminente
VOCE 137
100%
CACHESSIA NEOPLASTICA
GRAZIE