COS’È LA NAZIONE · BENEDICT ANDERSEN: «PERCHÉ SI MUORE PER LA PATRIA?» • La nazione come...
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COS’È LA NAZIONE
Un fenomeno moderno
DEFINIZIONI (DA DIZIONARIO)
• Complesso di persone accomunate da
tradizioni storiche, lingua, cultura, origine, e
dalla consapevolezza di appartenere a
un’unità indipendentemente dalla
realizzazione in unità politica (dizionario De
Mauro)
• Complesso di individui legati da una stessa
lingua, stroria, civiltà, interessi, aspirazioni,
specialmente in quanto hanno coscienza di
questo patrimonio comune (dizionario
Zingarelli)
LA NAZIONE, UN DIBATTITO E UN PROBLEMA STORIOGRAFICO
Herder: Comunità con
caratteristiche etniche,
culturali e linguistiche
comuni I popoli esistono da
sempre Definizione oggettiva
Renan e «L’idea elettiva
della nazione come strenua
volontà di stare insieme»
Comunità come plebiscito
quotidiano, affermazione di
volontà
XIX secolo
Due concezioni
LA NAZIONE RISULTATO DI UN PROCESSO CULTURALE E POLITICO
Gellner: i nazionalismi come prodotto
dello stato moderno forza coesiva in
società in cui si rompono gli antichi
vincoli comunitari ed emergono nuove
solidarietà.
Benedict Andersen e le nazioni
come comunità immaginate
Hroch e le nazioni come processo
politico e culturale contrassegnato.
Da fasi caratteristiche
BENEDICT ANDERSEN:«PERCHÉ SI MUORE PER LA PATRIA?»
• La nazione come manufatto culturale, come comunità immaginata,
«come «una comunità politica immaginata, e immaginata come intrinsecamente insieme limitata e sovrana» (25) Immaginata poiché non succederà mai che tutti i suoi membri si conoscano personalmente; il contenuto del loro legame, dato il loro numero e l'estensione territoriale della nazione stessa, è necessariamente immaginato, non prodotto da relazioni concrete, a differenza di quanto si suppone accadere in un modello astratto di società tradizionale, in cui le relazioni faccia-a-faccia risultano prevalenti; limitata, perché la nazione è sempre immaginata con dei confini, al di là dei quali vi sono altre nazioni; sovrana, perché il concetto si maturò in epoca illuminista in cui la libertà è stata considerata un grande ideale; infine comunità poiché, malgrado le disuguaglianze e gli sfruttamenti che avvengono al suo interno, la nazione viene vissuta sempre in un clima affettivo informato da un "profondo e orizzontale cameratismo"
HROCH CI SPIEGA COME NASCONO LE NAZIONI
• la nazione non un elemento primario bensì elemento
essenziale della storia degli ultimi duecento anni. Hroch ci
spiega come nascono (3 fasi)
• 1) fase culturale, letteraria, folkloristica.
• 2)Fase caratterizzata da minoranze di pionieri dell’idea
nazionale
• 3) Nascita di movimento nazionalisti di massa. A volte ciò
avviene dopo la nascita dello stato nazionale attraverso
politiche di nation-building (scuola, esercito, stampa,
tradizioni etc..)
LA NAZIONECOME
PRODOTTONECESSARIO
DELLA SOCIETÀINDUSTRIALE
ELEMENTI PROTONAZIONALI
• 1) lingue nazionali, quasi sempre delle costruzioni artificiali. Spesso una standardizzazione della molteplicità degli idiomi/dialetti parlati. Nazionalismo filologico
• 2) etnia: di difficile definizione. L’Elemento culturale predominante. Spesso il criterio etnico è legato a differenze sociali e spesso ha valenze negative ovvero distingue gli altri, i diversi, invece di definire un gruppo.
• 3) Religione e differenze religiose
• 4) Ritualità simboli, feste, culto dei santi. Hobsbawm le definisce le «sacre icone»
• 5) Esistenza di precedenti storici
COME NASCONO LE NAZIONI:GEORGE MOSSE E I PROCESSI DI
NAZIONALIZZAZIONE
• La nazione si insegna: “Pedagogia della Nazione” che ha per protagonist movimenti nazionalisti o, in una secondafase, stati nazionali
• Convincere masse dell’appartenenza a comunità su basietniche, linguistiche, storiche: la nuova politica
• Estetica della politica: fare breccia nelle masse con la forza delle emozioni, dei simboli. La nazione come religione laica
• Importanza di rituali, feste, statue, edifici, poesie, narrazioni, bandiere, inni (ecc.) di ispirazione nazionalpatriottica
UN ESEMPIO: L’ITALIA
LETTERATI
: Ultime lettere di Jacopo Ortis
: Marzo 1821
: All’Italia
: Romito del Cenisio
: ’Ettore Fieramosca
: Confessioni di un italiano
La spigolatrice di Sapri (Luigi Mercantini, 1858)
Eran trecento: eran giovani e forti,
e sono morti!
Me ne andava al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco, e poi s’è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.
Eran trecento …
Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra:
ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti aveano una lagrima ed un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
-Siam venuti a morir pel nostro lido!-
GLI STATI FANNO LE NAZIONI
• Potenti strumenti di nazionalizzazione:
• 1) onomastica, festività, edifici simbolici, rituali,
luoghi di memoria, monumenti
• 2) sistema scolastico, la storia materia ancillare
rispetto agli imperativi della nazione
• 3) leva obbligatoria
• Poi, nel Novecento anche:
• 1) suffragio elettorale
• 2) prime forme di welfare
IL CONCETTO DI NAZIONE È RECENTE E
HA STORIE DIVERSE
• Modello rivoluzionario francese-americano Identificazione
con il concetto di popolo (rivoluzione americana e francese)
e di stato. Durante la rivoluzione francese l’elemento
etnico-linguistico non aveva valore. Legame con gli ideali di
cittadinanza e di bene comune. (la lingua non avrebbe
potuto distinguere coloni americani e inglesi).
• la lingua diviene un indice di nazionalità, in Francia p.e la
conoscenza della lingua diviene condizione di cittadinanza.
• In Italia la lingua e la cultura hanno un peso eccezionale nella
costruzione dell’idea nazionale
Nazione, rivoluzione e cittadinanza
Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo,
1830
• a) la lezione di Friedrich List (prima metà dell’ottocento):
la nazione deve avere un’estensione sufficiente per
svilupparsi come unità economica
• 2) da ciò derivava l’applicabilità del principio di nazionalità
solo alla grandi nazioni (Mazzini per esempio non
riconosceva il diritto degli irlandesi ad essere nazione).
• Nazionalismo compatibile con principî universalistici
dell'umanità o con progetti utopistici di un'Europa dei
popoli
La Nazione di stampo liberale, il nazionalismo
dei grandi stati nazionali: Italia e Germania
Giuseppe
Mazzini
IL NAZIONALISMO AGGRESSIVO E IMPERIALISTA DI FINE OTTOCENTO
• Dalla fine dell’Ottocento l’idea di Nazione muta di segno:
1) Politiche espansionistiche e imperialistiche
2) Esaltazione della potenza politica e militare delle comunità nazionali. Militarismo e politica di potenza
3) Razzismo, antisemitismo e darwinismo sociale
4) movimenti reazionari (Francia affaire Dreyfus) di destra
5) All’origine della Prima guerra mondiale e dei fascismi novecenteschi
LE NAZIONI SENZA STATO
• Movimenti nazionalisti nati alla fine dell’Ottocento con
modalità e contenuti diversi, divenuti soggetti politici di
massa
• Aspirazione all’autodeterminazione, battaglie autonomiste
• Storie diverse di nazionalismi che si fanno stato: irlandesi,
cechi, croati, serbi ecc.
• E di nazionalismi senza stato (ma con ampie autonomie):
baschi, catalani, galiziani, scozzesi, corsi ecc.
• I nostri regionalismi storici: Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta,
Friuli, Alto Adige