Cortina Topic 15
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N U M E R O 1 5E S T A T E 2 0 1 5
2021Alla Regina delle Dolomiti
e alla montagna italiana i MONDIALI DI SCI
Stambecchi del trail o runner ai primi passi?
Arriva il TRAIL RUNNING RESORT
GIGANTI DEL GHIACCIO
In Groenlandia per fotografare gli iceberg prima che vadano a morire
Nuove frontiere dell'ospitalità
È l’ora delRESIDENCE DIFFUSO
Nell’anno di Expo Milano
torna
CORTINA GOURMAND
HOLIDAY
Speciale CORTINA.TOP LIVING
Aggiungi un posto a tavola
Hanno scritto per noi
GIANLUCA AMADORIROMOLO BUGAROLUCA CASTALDINI
LUCILLA INCORVATIFLAVIO RODA
ANDREA SEGRÈ
12EDITORIALE
di Stefano Illing e Gianfranco MorganoCapri-Cortina, un altro racconto è possibile
di Gianluca Amadori Cortina tra le righe: il grande giornalismo torna in alta quota
16IL PUNTO DI
Flavio Roda2021: alla Regina delle Dolomiti e alla montagna italiana i Mondiali di sci
Andrea SegrèObiettivo: spreco zero
Ouverture 20
CARNET de NOTESAppunti e spunti dalle Dolomiti
a cura di Chiara Costa
26INSIDER
Vis-à-vis con Francesco Chiamulera, trentenne responsabile di Una Montagna di Libri
28PASSIONI
Fermo immagine su Lindsey Vonn, la Regina delle Dolomitia cura di Francesca Vieceli
30DONNE SI FA STORIA
Nuova rubrica “in rosa”. In questo numero Antonia Verocai Zardini, fotografa di guerraa cura di Nadia Grillo
Visioni 33
LIBERAMENTEStambecchi del trail o runner ai primi passi? A voi il Cortina Trail Running Resort
di Luca Castaldini
40ALTRIMONDI
I giganti del ghiaccio. In Groenlandia per fotografare gli iceberg prima che vadano a morire di Stefano Zardini
Attualità48
TOP HOSPITALITYStayincortina. Non solo turisti: è l’ora dei residenti (a tempo determinato)
di Lucilla Incorvati
54NATURA E CULTURA
50 sfumature di enROSAdiradi Nicolò Miana
60ART NEWS
Grande Guerra: in attesa sul fronte delle Dolomiti foto di Fabio Pasini
84NUTRIMENTI
Gourmand Holiday. Nuove ricette per l’estate
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90COLOR SEPPIA
50 anni di Accademia della Cucina e il ricordo di Rachele Padovandi Alessandra Segafreddo
92S-PUNTI DI VISTA
Dolomiti virtuali, emozioni reali, grazie alla Fondazione Dolomiti UNESCO e a Google Street View
98PEOPLE
Expo Venezia: design made in Cortinadi Massimo Spampani
104TOP EVENTS
Cortina InCroda, la montagna a colori
Arts and Crafts67
SPECIALE CORTINA.TOP LIVINGProjects. Aggiungi un posto a tavola
Products. Gli oggetti del convitoNew openings. Test, il negozio “trasformista”Events. Architettura come qualità della vita:
il Premio Internazionale “Barbara Cappochin”a cura di Lucia Portesi
Le nostre rubriche96
L’ATTIMOdi Stefano Zardini
102MA(L)GAZINE
a cura di Paolo Tassi
110COSA BOLLE IN PENTOLA
Seguiteci nelle cucine di Marco Barozzi, Hotel Ristorante Pontejel
Paolo Rossi e Guido Pompanin, Rifugio Lagazuoi a cura di Eleonora Rigato
114VITA DA CLUB
Tutti gli eventi dei circoli d’alta quota
120CLOSE UP & SALVA CON NOME
Il portfolio dell’inverno. L’agenda dell’estate a cura di Eleonora Alverà
126FOCUS ESTATE & PREVIEW INVERNO
a cura di Angela Bolzicco
128CORTINA TOP FRIENDS
Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic
129NOJELES D’AMPEZZO
di Ennio Rossignoli
130FEUILLETON
Il secondo episodio del nostro romanzo d’appendice di Romolo Bugaro
EDITORIALby Stefano Illing and Gianfranco Morganoby Gianluca Amadori
THE POINT OFFlavio RodaAndrea Segrè
OuvertureCARNET de NOTESby Chiara Costa
INSIDER
PASSIONSby Francesca Vieceli
WOMEN LET’S MAKE HISTORYby Nadia Grillo
VisionsFREE THE MINDby Luca Castaldini
OTHER WORLDSby Stefano Zardini
Current AffairsTOP HOSPITALITYby Lucilla Incorvati
NATURE AND CULTUREby Nicolò Miana ART NEWSphotos by Fabio Pasini
NOURISHMENTSby Chiara Caliceti
COLOUR SEPIAby Alessandra Segafreddo
POINTERS
PEOPLEby Massimo Spampani
TOP EVENTS
Arts and CraftsSPECIAL CORTINA.TOP LIVINGby Lucia Portesi
FeaturesTHE MOMENTby Stefano Zardini
MA(L)GAZINEby Paolo Tassi
WHAT’S COOKINGby Eleonora Rigato
CLUB’S LIFE
CLOSE UP & SAVE ASby Eleonora Alverà
FOCUS SUMMER & PREVIEW WINTERby Angela Bolzicco
NOJELES D’AMPEZZOby Ennio Rossignoli
FEUILLETONby Romolo Bugaro
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ANDREA SEGRÈFLAVIO RODA
ROBERTO CAPPOCHIN ROMOLO BUGAROGIANLUCA AMADORI LUCA CASTALDINI
Da sempre innamorato delle montagna, l’attuale presidente della Fisi, al suo secondo mandato, ha un passato più che trentennale di allenatore tecnico. Una carriera culminata dal 1993 al 1998 con la “guida” del campione Alberto Tomba. Roda è stato anche direttore agonistico di tutto lo sci alpino azzurro nel 2006 e nel 2007. Ha allenato anche in Spagna e diretto la Scuola tecnici federali.
Presidente dell’Ordine degli architetti di Padova dal 1996, dal 2000 è a capo del Comitato unitario professio-ni della città. È presidente della Fondazione “Barbara Cappochin”, che a dicembre porterà a Cortina la settima edizione dell’omonimo Premio Internazionale di Architettura. A pag. 82 ci racconta perché l’architet-tura è sinonimo di qualità della vita.
Padovano, avvocato, dopo gli studi in Giurisprudenza e Scienze Politiche si cimenta nell’arte della scrittura e il successo non tarda ad arriva-re. Attento osservatore delle “vite degli altri”, è due volte finalista del Premio Campiello. Per CORTINA.TOPic firma la seconda puntata del nostro romanzo di appendice, a pag. 130.
Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto al terzo mandato – cronista di giudiziaria de Il Gazzettino, a lungo collaboratore di Pa-norama – dal 2014, insieme a Cortina Turismo, gestisce l’innovativo format di corsi per giornalisti Cortina tra le righe. Chi? Cosa? Quando? Dove? Perché? Ce lo spiega a pag. 14.
Parmigiano, figlio d’arte di un giornalista della Gazzetta (di Parma), lavora a Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport. Da esperto sportivo ci descrive, a pag. 32, la grande novità dell’estate ampezzana: il Cortina Trail Running Resort, un vero paradiso per stambecchi del trail e runner ai primi passi.
È il massimo esperto in Italia sui temi dello spreco, presi-dente di Last Minute Mar-ket, e tra gli autori della Car-ta di Milano per Expo 2015. Difficilissimo sintetizzare tutte le esperienze dell’a-gronomo ed economista, docente di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna, presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, del Centro Agro Alimenta-re Bologna e ideatore del parco agroalimentare Fico Eataly World. A pag. 18 fa il punto sul percorso che, grazie alla sensibilità del sindaco Franceschi, Cortina sta perfezionando a confer-ma dell’attenzione che la località ha da sempre per il rispetto ambientale .
Giornalista professionista e socio fondatore del Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra Piero Pieri, da anni si occupa della Prima Guerra Mondiale e delle donne che hanno fatto la storia. A loro è dedicata la nostra nuova rubrica a pag. 30. Di origine veneta, lavora tra Bologna e Milano, è specializzata in uffici stampa sul territorio nazionale in ambiti tecnico-scientifici e culturali, aziendali e fieristici. È appassionata di montagna e di escursioni nel territorio di Cortina, a lei molto caro.
È diventata giornalista professionista nel 1995, coronando un sogno che inseguiva da bambina, da quando le regalarono il primo taccuino. Il primo articolo “importante” arrivò nell’anno della maturità, il 1983. Dieci anni dopo ini-ziava a lavorare per Il Sole 24 ore. Oggi, superata la soglia dei 50, si diverte ancora ad andare a caccia di quelle notizie che, sotto lo schema rigido di numeri, grafici e tabelle, mostrano comun-que un’anima. Come quella innovativa di Stayincortina, il residence diffuso in cui “ci accompagna” a pag. 48. «Al primo posto – sostiene – c’è sempre una storia da raccontare: il bello è trovare il modo giusto per farlo».
LUCILLA INCORVATINADIA GRILLO
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Cortina.toPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’ampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizza-zione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.
Chiuso in redazione l’8 luglio 2015
registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008
Cortina d’ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.
Direttore editorialeStefano Illing
Direttore responsabileChiara Caliceti
Supervisione creativaStefano Zardini
Coordinamento di redazioneOMNIA Relations, Lucia Portesi
RedazioneOMNIA Relations, Eleonora Rigato, Elena TartaglioneCortina Turismo, Eleonora Alverà, Angela Bolzicco,
Chiara Costa
Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Gianna di Lorenzo, Michela Menegus, Marianne Moretti
Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella [email protected]
Hanno collaborato a questo numero
testiGianluca Amadori, Romolo Bugaro,
Giuseppe Cappochin, Luca Castaldini, Nadia Grillo, Lucilla Incorvati, Elena Mazzuoli, Nicolò Miana,
Flavio Roda, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Andrea Segrè, Massimo Spampani, Paolo Tassi,
Stefano Zardini
fotoRiki Felderer, Marcos Ferro Tarasiuk, Fabian Gallucci,
Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina, Roberto Ghedina, Salvatore La Fata, Michele Merlo,
Nicolò Miana, Fabio Pasini, Giacomo Pompanin, Pierre Teyssot, Roberto Vanin, Francesca Vieceli,
Stefano Zardini
Archivio Accademia Italiana della Cucina,Archivio Cortina Turismo, Archivio Geox, Christie’s
Images Limited, Gruppo Alcuni-Archivio Ciak Junior, Musei delle Regole d’Ampezzo, Whistaler,
Zoom Foto Cortina
Archivio storico Foto Zardini
Progetto grafico e Art directionKidstudio Firenze, Marco Innocenti, Luca Parenti
www.kidstudio.it, [email protected]
hanno collaboratoSilvia Bargelli, Giorgio Franceschini
TraduzioniEmmea associati, Alessandra Urbancich, Bill Wales
Comitato promotoreAndrea Franceschi
Sindaco del Comune di Cortina d’ampezzoEnrico Pompanin
Vicesindaco del Comune di Cortina d’ampezzoMarco Ghedina
assessore al turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’ampezzoGiovanna Martinolli
assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’ampezzoascom Cortina
associazione albergatori di Cortina d’ampezzoassociazione artigiani di Cortina d’ampezzo
associazione astronomica Cortina Cassa rurale e artigiana di Cortina e delle Dolomiti
Comitato Coppa del Mondo di sciConsorzio impianti a fune di Cortina
La Cooperativa di Cortina regole d’ampezzoSci Club Cortina
Seam Servizi ampezzoSestieri d’ampezzo
Cortina TurismoProprietario ed editore
Sede socialeVia Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo
Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 [email protected]
StampaLitopat S.p.A. Industria Grafica, Via dell’Elettronica 11,
37139, VeronaTel. +39 045 81 81 444, fax +39 045 98 96 01
[email protected], www.litopat.it
Pubblicità localeGianna di Lorenzo
Progetti speciali OMNIA Sponsorship, Silvia Livoni
Gestione distribuzione circuito nazionaleOMNIA Relations, Elisa Cimino
è press–partnerdi Cortina turismo.
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Capri-Cortina: un altro racconto è possibile
Parte dalla costiera amalfitana a luglio – arriverà tra le Dolomiti in inverno – la mostra nata dalla collaborazione tra Fondazione Capri e Cortina Turismo: un’esposizione che, attraverso le immagini di
Massimo Siragusa, mette in mostra le similitudini e le caratteristiche intrinseche di due territori riconosciuti come ambasciatori del made in Italy nel mondo. Fil rouge del percorso, prima tappa di una fertile
collaborazione, la vertigine, fisica ed emotiva
La fotografia è magica, reinventa la realtà, a volte è demoniaca, la sostituisce. Perché la fotografia, quando è arte, cerca l’ani-ma segreta dei luoghi e delle persone. Senza anima le immagini si ripetono, uguali,
perdendo la capacità di parlarci. E, quando così riprodotte per anni, nascondono altre mille emozioni e interpretazio-ni possibili. Cortina e Capri sono luoghi magici, troppo amati e forse troppo fotografati per lasciare alla loro anima nascondigli ancora inesplorati. Massimo Siragusa, da cercatore d’ani-me, ci dimostra invece che un altro racconto è possibile. L’emozione della vertigine. Capri-Cortina ha saputo trovare di nuovo l’anima di questi paesaggi e parlare alla nostra, di anima, ampliando l’area della nostra co-scienza. Capri e Cortina: due luoghi che si collocano tra i massimi punti di riferimen-to per il turismo di qualità, entrambi carat-terizzati dalla presenza forte della monta-gna. Due ambasciatrici del made in Italy, due destinazioni recentemente entrate a far parte dei Territori di Eccellenza di Alta-gamma. Demolite le prospettive “da carto-lina”, ecco cosa resta: un linguaggio nuovo, una “grammatica” della verticalità, della vertigine, delle altezze. Che ci dimostra, nitidamente, come Capri e Cortina siano tanto lontane, eppure così vicine.
È ogni volta un orgoglio inaugurare il Festi-val della Fotografia di Capri che quest’anno si appresta a tornare dal 17 luglio. Negli anni, la Fondazione Capri è riuscita a offrire al pubbli-co mostre importantissime: Mimmo Jodice a
Ferdinando Scianna a molti altri. L’edizione 2015 si arric-chisce di un nuovo compagno di viaggio: il Consorzio Cor-tina Turismo che, come noi, crede che l’arte e la fotografia siano strepitosi strumenti per comunicare le bellezze di luoghi unici come Capri e Cortina d’Ampezzo. Con questo spirito è nata L’emozione della vertigine, la mostra frutto del genio creativo di Massimo Siragusa. Sono certo che questo sarà il primo progetto di altri che verranno, per perseguire il comune intento di promuovere le nostre località in Italia
e all’estero. Un ringraziamento a Massimo, ovviamente, e a tutti i partner e collabora-tori che, come me, credono che la qualità artistica sia la stella polare della nostra Fon-dazione e di una promozione densa di con-tenuto e di significato delle località italiane d’eccellenza.
di Stefano Illing di Gianfranco Morgano presidente Cortina Turismo presidente Fondazione Capri
EDITORIALE
L’emozione della vertigine.
Capri-Cortina, a cura di Denis
Curti, sarà esposta dal 19 luglio
al 30 agosto presso la Certosa
di San Giacomo a Capri,
nell’ambito della VII edizione
del Festival della fotografia
organizzato dalla Fondazione
Capri. Durante la stagione
invernale volerà in alta quota,
nella Regina delle Dolomiti. A
seguire, destinazione sarà “il
mondo”.
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Il grande giornalismo torna in alta quota
Il mondo dell’informazione sta vivendo una fase di trasformazioni epocali. Sull’onda dei radicali cam-biamenti imposti dalle tecnologie digitali, cambia il modo di dare le
notizie: i tempi diventano sempre più ra-pidi, il giornalista non è più il depositario esclusivo della notizia in quanto i lettori, attraverso i social network, possono fare direttamente informazione, ma anche in-terloquire con i professionisti del settore contribuendo ad arricchire il loro lavoro. In un contesto in evoluzione costante e frenetica, manca un momento di dibatti-to sullo stato dell’informazione in Italia, un’occasione di riflessione per confron-tarsi sulle straordinarie opportunità offer-te dalle nuove tecnologie, ma anche per acquisire competenze e piena consape-volezza dei rischi, delle nuove problema-tiche che vanno affrontate e a cui vanno date risposte. Come assicurare un’infor-mazione puntuale e corretta garantendo sempre un adeguato riscontro alle noti-zie? Come tutelare la privacy dei cittadini e rispettare la dignità delle persone og-getto delle cronache senza nascondere, senza censurare nulla che sia di interesse pubblico? Come garantire trasparenza ed evitare commistioni mascherate tra pub-blicità e informazione? Come limitare un
fenomeno preoccupante quale la spetta-colarizzazione dell’informazione?Nell’organizzare Cortina tra le righe l’Or-dine dei giornalisti del Veneto ha cercato di mettere a disposizione uno spazio di di-scussione e di riflessione. Dal 13 al 19 lu-glio, Cortina d’Ampezzo diventerà, per una settimana, un laboratorio di confronto sui principali temi dell’informazione. Il tutto grazie alla collaborazione di Cortina Turi-smo e del suo presidente, Stefano Illing, il quale ha aderito all’iniziativa nella consa-pevolezza che su questi temi si misura un pezzo importante della nostra democrazia. Tra seminari di formazione riservati ai giornalisti e approfondimenti aperti al pubblico, l’obiettivo è quello di stimolare un dibattito, mettendo a confronto voci e idee diverse. Senza la presunzione di avere soluzioni a portata di mano. Ma nella spe-ranza di poter offrire un contributo a una discussione, in assenza della quale si rischia di perdere una grande occasione: quella di poter essere protagonisti della rivoluzione dei media, riuscendo così a valorizzare al meglio i lati positivi messi a disposizione dalle tecnologie, e a svilupparli nel rispet-to dei valori irrinunciabili del giornalismo – lealtà, buona fede – il cui compito è di mettersi al servizio del cittadino e del suo diritto di essere correttamente informato.
di Gianluca Amadori - presidente Ordine dei giornalisti del Veneto
EDITORIALE
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2021: alla Regina delle Dolomiti e alla montagna italiana
i Mondiali di sci
Flavio Roda – presidente Fisi
Abbiamo tutti gioito quando la Federazione internazionale dello Sci (Fis) ha comunicato al mondo la candidatura unica di Cortina d’Ampezzo per i Mondiali di sci alpino del 2021. Dopo anni di lavoro e al quinto tentativo, Cortina e l’Italia sono così state premiate con la prospettiva di poter ospitare, tra sei anni, un importante evento sportivo e mediatico, che – se ben gestito – porterà a cascata indubbi vantaggi a tutto il comparto montano e, in
definitiva, a tutto il nostro Paese. Tutto ciò non ci deve però distogliere dall’operatività. Ora il Mondiale va organizzato. E devono essere ottemperati tutti i passaggi che ciò comporta. L’anno in più che la Fis ci ha concesso prima dell’assegnazione ufficiale, che avverrà a Cancun nel 2016, deve essere messo a profit-to per poter costruire un evento importante, moderno sia per la parte tecnico-agonistica che per quella legata agli eventi collaterali. Abbiamo un’occasione favolosa: l’Italia si troverà a gestire un evento sporti-vo di primo piano nell’anno preolimpico e in una località nota in tutto il mondo. Si tratta di un’opportunità che è doveroso utilizzare appieno per rilanciare definitiva-mente l’immagine della montagna italiana e degli sport invernali. La Federazione è sempre stata al fianco degli organizzatori di Cortina, anche nei momenti più diffi-cili di questa tormentata cavalcata che ha portato oggi alla candidatura unica. Ora, l’invito è quello di non perdere tempo, di lavorare sodo e di formare una squadra di alto livello, per far sì che il Mondiale di Cortina del 2021 si trasformi in un evento indimenticabile. Per parte nostra, assicuro che la Fisi farà tutto il possibile per porta-re i giovani talenti di oggi al massimo della condizione perché possano impreziosire il Mondiale italiano vincendo medaglie. Chi ha vinto a Cortina è diventato famoso nel mondo e ha contribuito a donare alla Regi-na delle Dolomiti il fascino che ancor oggi la contraddistingue. È nostro compito far proseguire questa bella tradizione.
W e all rejoiced when the FIS (International Ski Federation) an-nounced to the world the sole candidature of Cortina d’Am-pezzo for the 2021 Alpine Ski World Championships. After many years of hard work and at their fifth attempt, Cortina and Italy have been rewarded with the opportunity to host an
important sports and media event, in six years. A major event which – if well man-aged – will trigger a cascade of undoubted benefits to the whole mountain area and ultimately to all Italy. However, we must not be distracted by all this. The Worlds have to be organized and all the necessary steps need to be taken. We must profit from the additional year that the FIS granted to us – before the official award that will take place in Cancun in 2016 – to build an important event, innovative in its technical-sport features and also for the associated side events. We have a fabulous opportunity: Italy will be managing a key sport event in the pre-olimpic year and in a world famed venue. We must use this opportunity at our best to relaunch the image of the mountains and of winter sports, one and for all. The Federation has always supported the Cortina organizers, even in the difficult times of this turbulent ride that eventually led to the sole candidature. Now, the invitation is to not waste time, to work hard and to create a high-level team to make 2021 Cortina World Championships an unforgettable event. As for the FISI (Italian Federation of Winter Sports), I can assure we will do our best to bring today’s young talents in the best possible condition to win medals and therefore make the Italian Worlds even more precious. The athletes who won in Cortina have become famous in the world and contributed to give the Queen of the Dolomites its long lasting charm. It is our duty to continue this beautiful tradition.
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Obiettivospreco zero
Andrea Segrè – fondatore Last Minute Market
Una goccia più un’altra goccia, non ne fa due: fa una goccia più grande. La visione è romantica, non a caso l’ha coniata il poeta Tonino Guerra, ma è anche estremamente concreta. Cosa possiamo fare noi – cittadini-attivi, consum-attori, società civile – per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire inefficienze con impatti assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministra-
tori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società senza sprechi? E cosa dovrebbe-ro fare i governi per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi? Goccia su goccia si può fare molto e concretamente, se l’orizzonte di riferimento sarà una nuova visione, chiamata non a caso Spreco Zero, che porta a un nuovo rapporto fra ecologia ed economia. Dove la se-conda – letteralmente la buona amministrazione della nostra casa – è parte integrante della prima: la casa più grande, la nostra Ter-ra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni, passare da un falso ben-essere ad un autentico ben-vivere. In particolare anche le istituzioni possono, anzi devono, fare qual-cosa contro lo spreco alimentare. La Carta per una Rete di Enti territoriali a Spreco Zero – sottoscritta lo scorso marzo dal Comune di Cortina che, abbracciando l’iniziativa di riduzione degli sprechi avviata da Last Minute Market, conferma la sua storica attenzione per il rispetto dell’ambiente – è un esempio concreto di cosa si può fare andando oltre a noi singoli, in una mobilitazione collettiva sostenuta dagli enti territoriali. Combattere lo spreco alimentare deve essere una priorità economica ed ecologica oltre che sociale. Si può già fare, da subito. Con piccole attenzioni: dobbiamo agire immediatamente per ridurre gli sprechi attraverso il controllo e la prevenzione di tutte le attività pubbliche e private che implichino la gestione di cibo, acqua, energia, rifiuti, mobilità, comunicazio-ne. L’obiettivo di lungo periodo deve essere quello di azzerare gli sprechi – Spreco Zero appunto – e risparmiare le risorse naturali che sono, lo sappiamo da tempo, limitate. Della Carta per una Rete di Enti territoriali a Spreco Zero, promossa dalla campagna europea Un anno contro lo spreco di Lmm, si riparlerà a Cortina lunedì 24 agosto con nuove iniziative organizzate in sinergia con una città e un sinda-co, Andrea Franceschi, che dal paradiso delle Dolomiti concorrono a creare consapevolezza sui temi dello spreco e del recupero.
One drop plus one drop makes one big-ger drop, not two. This romantic vi-sion by poet Tonino Guerra is also very practical. What can we all do to avoid wasting food, water, energy? What can
companies do to prevent inefficiencies with negative con-sequences for the whole community? And what should governments do to save and renovate natural resources and overcome the crisis? Drop on drop we can do much with a new vision called Zero Waste that leads to a new relation between ecology and economy. The latter being integral part of the former. Do more with less, possess fewer things and more goods, move from a false well-being to an authentic well living. Institutions can and must do some-thing against food waste. The Charter for a Zero Waste network of municipalities – subscribed to last March by Cortina which confirms its historic concern for the environment – is an example of what a collective mobi-lization can achieve. We must act immediately to reduce waste and save our limited natural resources. The theme will be discussed and new initiatives presented in Cortina on Monday, August 24.
IL • DI
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Il vintage d’Ampezzo seduce anche Christie’sErano gli anni del jazz e dello swing: Cortina
conquistava i primi adepti dello sci grazie anche a
meravigliosi poster d’epoca, tra esili silhouette di
sciatrici, esperimenti art déco e grafiche d’antan.
La Regina delle Dolomiti deve essere entrata davvero
nel cuore dei collezionisti, se lo scorso 22 gennaio
due rari poster degli anni Trenta dedicati a Cortina,
opere di Mario Puppo e di Franz Lenhart, sono stati
rispettivamente battuti da Christie’s per 6.875 £
(8.965 euro) e 9.000 £ (11.736 euro). «I collezionisti
provano una grande emozione davanti a un poster, lo
acquistano perché gli ricorda una fantastica vacanza
sugli sci e li riporta indietro sulle piste» ha raccontato
Nicolette Tomkinson, Direttore di Vintage Posters,
Christie’s South Kensington.
Appunti e spunti dalle Dolomiti
Carnet de Notes
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A contendersi i poster, offerenti da Italia, Svizzera, Regno
Unito, Francia, Norvegia, Stati Uniti e Australia: la Ski Sale
annuale da Christie’s rimane infatti l’unico appuntamento
di vendita specializzata in tutto il mondo. Ad aggiudicarsi le
ambite immagini, un collezionista europeo e uno statunitense.
«Abbiamo addirittura scoperto – ha aggiunto Tomkinson – che
pur di assicurarsi l’acquisizione alcuni degli offerenti hanno
partecipato telefonicamente alla vendita direttamente dalle
piste».
Back in the Thirties, the years of jazz and swing, Cortina would lure the
first ski enthusiasts with wonderful vintage posters showing slender
skiers and art déco graphics. On last January, 22nd, two rare posters by
Mario Puppo and Franz Lenhart came under the hammer at Christie’s
and were acquired by a European and a US collector for £ 6,875
(8,965 euros) and £ 9,000 (11,736 euros) during the annual Ski Sale.
«Collectors often have a very emotional response to the posters. They
buy a poster because it reminds them of a great skiing holiday, and
transports them back to the slopes» says Nicolette Tomkinson, Director
of Vintage Posters, Christie’s South Kensington
Sopra: Mario Puppo (1905-1977), Cortina, litografia a colori, 1938, stampate da Pizzi e Pizio, Milano, 99 x 70 cm.
A destra: Franz Lenhart (1898-1992), Cortina, litografia a colori, 1930 ca, 99 x 69 cm.
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a cura di Chiara Costa
Con Google verso il futuro dell’informazione C’erano Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto,
Simona Panseri, direttore comunicazione e public affairs di Google Italia
e Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo (nella foto da sinistra) alla
conferenza di lancio della seconda edizione di Cortina tra le righe, ospitata
l’11 giugno nella sede milanese di Google. Non un caso ovviamente: è stata
infatti siglata quest’anno la partnership tra Google e il corso di formazione
giornalistica in programma a Cortina dal 13 al 19 luglio. «Crediamo sia
una importante opportunità di dialogo costruttivo con i giornalisti, e di
approfondimento del rapporto tra il mondo delle tecnologie e quello
dell’editoria»: ha spiegato Simona Panseri. Ecco quindi che una delle
principali novità di questa edizione 2015 sarà il Google Day: un’intera giornata
dedicata alle tecnologie digitali, agli strumenti e alle opportunità che queste
possono offrire ai giornalisti. Sono 60 i relatori attesi tra le Dolomiti per una
settimana che si prospetta da tutto esaurito.
There were Gianluca Amadori, president of the Veneto Council of
Journalists, Simona Panseri, communication and public affairs manager
of Google Italy and Stefano Illing, president of Cortina Turismo (in the
photo from left), at the launch conference of the second Cortina tra le
righe, which took place in Milan at Google HQ, on July 11. The partnership
between Google and the journalism training course, that will take place
in Cortina from 13 to 19 July, was signed this year. «We believe this is a
great opportunity for a constructive debate with journalists to analyse in
depth the relationship between the world of technologies and the media»
explained Simona Panseri. New for this 2015 event is the Google Day: a
whole day devoted to digital technologies, the tools and the opportunities
that they can offer to journalists. 60 speakers will be attending the event in
the Dolomites for a fully booked week.
www.cortina.dolomiti.org
A Milano tutta l’eccellenzadi Capri e CortinaAnteprima milanese per la mostra-
racconto delle due località parte dei
“Territori di Eccellenza” di Altagamma.
L’emozione della vertigine. Capri-
Cortina è stata presentata l’8 luglio
agli ospiti – giornalisti, opinion leader,
istituzioni – coinvolti in un’esperienza
multisensoriale nel suggestivo
contesto di Panorama in Piazza Gae
Aulenti, installazione curata da Davide
Rampello in occasione di Expo 2015
per celebrare la bellezza e il “saper
fare” del nostro Paese. Dopo i saluti di
Stefania Lazzaroni, direttore generale
della Fondazione Altagamma, Stefano
Illing, presidente di Cortina Turismo e
Gianfranco Morgano, presidente della
Fondazione Capri, il curatore Denis
Curti ha intervistato l’artista Massimo
Siragusa. Chiusura gourmand con il
cocktail “Capri-Cortina” a cura degli
hotel simbolo delle due località, il Capri
Palace Hotel & Spa e il Cristallo Hotel
Spa & Golf. Dal 18 luglio la mostra sarà
esposta a Capri per arrivare a Cortina nel
mese di febbraio.
The preview of the narrative exhibition
of the two resorts members of
“Territories of Excellence” of
Altagamma was held in Milan. The
Emotion of Vertigo. Capri-Cortina
was presented on July 8 to journalists,
opinion leaders, and institutions
involved in a multi-sensory experience
in the charming Panorama context
of Piazza Gae Aulenti. The fit-out was
designed by Davide Rampello for 2015
Expo to celebrate the Italian beauty and
know how. After the opening remarks
of Stefania Lazzaroni, general director
of Fondazione Altagamma, Stefano
Illing, president of Cortina Turismo
and Gianfranco Morgano, president
of Fondazione Capri, chairman Denis
Curti interviewed artist Massimo
Siragusa. The “Capri -Cortina” drinks
reception that closed the event was
offered by the hotels symbols of the
two resorts: Capri Palace Hotel & Spa
and Cristallo Hotel Spa & Golf. From 18
July the exhibition will be on at Capri
and will arrive in Cortina in February.
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In 500 a Cortina Ha più di mezzo secolo l’utilitaria più amata dagli italiani, la FIAT
500, oggi un piccolo grande mito per gli appassionati delle auto
d’epoca, che si daranno appuntamento a Cortina il 20 settembre per
un mega raduno. Tutti a bordo del proprio Cinquino, per un evento
amarcord con visita al museo del Forte Tre Sassi in occasione del
centenario della Prima Guerra Mondiale.
FIAT 500, Italians’ most beloved utility passenger car, is more
than half a century old. Today it is a great legend for vintage car
enthusiasts who will meet in Cortina on 20 September for a mega
rally on board their “500” and will visit the Forte Tre Sassi Museum on
the 100th anniversary of WW1.
www.textbooktravel.com
Best of the Alps Classic Rally: motori ruggenti a CortinaIl 30 giugno un grande ritorno per gli amanti delle quattro ruote,
con l’arrivo a Cortina del Best of The Alps Classic Rally. Trenta
potenti macchine, rigorosamente prodotte tra il 1950 ed il 1987,
sono approdate nel cuore delle Regina delle Dolomiti, dopo essere
partite da St. Anton il 28 giugno. Quindi hanno salutato Cortina,
unica località italiana a far parte del Best of The Alps, marchio
internazionale che unisce i 12 paesi più esclusivi dell’intero arco
alpino, per ripartire alla volta di Chamonix, dove sono giunte il 4
luglio. Un incontro per veri gentlemen – e ladies – che hanno fatto
della guida uno stile di vita e un’occasione per scoprire luoghi pieni
di fascino.
June 30 was a great revival for vintage car enthusiasts with the
Best of the Alps Classic Rally. Thirty powerful cars, produced
between 1950 and 1987 arrived in the heart of the Queen of
the Dolomites after they left St Anton on June 28th. Then, after
greeting Cortina –the sole Italian resort, member of Best of the
Alps, international brand that networks the 12 most exclusive
resorts of the Alps – they restarted towards Chamonix where
they arrived on 4 July. An event for Gentlemen and Ladies who
understand driving as a lifestyle and an opportunity to discover
new, charming places.
www.cortina-carclub.it
Nozze da favola«E vissero felici e contenti». Il classico finale da fiaba è solo l’inizio di una nuova affascinante
storia, soprattutto in un luogo magico come il Cristallo Hotel Spa & Golf. La storico 5 stelle
Lusso – unico in tutte le Dolomiti e parte di The Leading Hotels of the World – ha aperto
la bella stagione con un matrimonio letteralmente favoloso, unione perfetta di sport e
mondanità. Il fiorentino Andrea Duprè, brillante sciatore, e Vanessa Joy Regnier, canadese
campionessa universitaria di pattinaggio artistico, si sono sposati nel santuario ampezzano
della Madonna della Difesa, davanti ad amici e parenti, nobili, imprenditori toscani e
ospiti provenienti da Canada, Australia, Stati Uniti, Inghilterra e Francia. A rendere il tutto
romanticamente perfetto, l’accoglienza esclusiva riservata agli ospiti dal Cristallo Hotel.
“Happily ever after” is the beginning of a fascinating story at the Cristallo Hotel Spa &
Golf. The historic five Star luxury hotel – member of the Leading Hotels of the World –
opened the season with the wedding of Florentine skier Andrea Duprè and Canadian figure
skater Vanessa Joy Regnier. The wedding, which took place at the Madonna della Difesa
sanctuary, was made romantically perfect thanks to the Cristallo Hotel welcoming.
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Shopping in azzurroper le campionesse dello sciVerena Stuffer, Daniela Merighetti, Nadia ed Elena Fanchini e Federica
Brignone (nella foto da sinistra, insieme all’Ad Geox, Giorgio Presca)
sono state immortalate a gennaio al Geox Shop di Corso Italia, dove hanno
provato la collezione di modelli Amphibiox, firmata dall’azienda leader nel
segmento delle calzature e nello sviluppo di brevetti e tecnologie d’avanguardia.
Tra un autografo e l’altro, le campionesse azzurre dello sci si sono concesse al
flash dei fotografi sul 3D floor graphic. Un pomeriggio trascorso chiacchierando
con i propri fan e facendo shopping tra le boutique e i negozi di Cortina: la
ricerca dello stile perfetto ha sedotto persino Julia Mancuso, intenta a fare
acquisti presso l’incantevole Ampezzan Fiori.
Verena Stuffer, Daniela Merighetti, Nadia ed Elena Fanchini e Federica
Brignone (from left, together with Geox CEO, Giorgio Presca) were
photographed in January in the Geox Shop while trying on the Amphibiox
collection by the leading manufacturer of footwear and cutting-edge
technologies and patents. The ski champions spent the afternoon with their
fans. Julia Mancuso, instead, was fascinated by the Ampezzan Fiori shop.
Match point con Paolo BonolisIl mattatore televisivo protagonista di punta della Sfida di Capodanno organizzata dal Tennis Country Club di
Cortina a favore della Croce Bianca ampezzana: a sfidarsi sul campo da gioco c’erano anche i campioni di ciclismo
Marzio Bruseghin e Davide Malacarne, il pilota di Formula 1 Potito Starace, Riccardo Patrese e Davide Malacarne.
Un confronto senza esclusione di colpi, in cui Patrese ha impressionato tra dritti e rovesci da maestro; non sono
stati da meno il vicepresidente Fit, Gianni Milan, e il delegato Fit di Belluno, Fabrizio Montenero. L’ultimo match
tra Starace e Luca Serena ha strappato applausi al pubblico numeroso. Bonolis ha chiosato: «Ringrazio il presidente
Paola Bergamo per l’invito, mi sono divertito moltissimo. Ospitalità stupenda: spero di tornare a Cortina quanto prima».
The TV showman was the leading protagonists of the New Year’s Day Challenge organized by Cortina Tennis
Country Club. On the courts, cycling champions Marzio Bruseghin and Davide Malacarne, and Formula 1 pilot
Potito Starace, and Riccardo Patrese. Patrese impressed for his style. The last match between Starace and
Luca Serena was cheered by the numerous spectators. Bonolis greatly appreciated the wonderful hospitality.
www.tenniscortina.it
Da sinistra,Riccardo Patrese,Paolo Bonolis,Paola Bergamo,Gianni Milan,Andrea Mantegazza,Potito Starace.
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Best place to ski «Cortina d’Ampezzo è una superba gemma patrimonio UNESCO che offre
alcuni tra i più spettacolari paesaggi di montagna di tutto il mondo, rinomata
sia per il lusso, l’aura glamour, il buon cibo e la gente, sia per lo sci, parte tra
l’altro del comprensorio Dolomiti Superski, con ben 1.200 km di piste totali».
Con questa motivazione la Regina delle Dolomiti è stata inserita nella Top 10 di
Textbooktravel.com. Unica località italiana in classifica accanto a Zermatt, Aspen
e Chamonix.
Cortina d’Ampezzo, a superb UNESCO world heritage site. For its people, its
aura of luxury and glamour, its fine food, and for winter skiing over the 1,200
km of ski runs of the Dolomiti Superski area. Cortina has been listed among the
Top 10 resorts of Textbooktravel.com - with Aspen, Zermatt, and Chamonix.
www.textbooktravel.com
Cortina a ogni costoTra le 60 mete d’incanto da visitare con qualche
piccola astuzia anticrisi anche Cortina d’Ampezzo. La
località è stata inserita in Weekend low cost. In Italia:
la guida, curata dal giornalista di viaggi Giuseppe
Ortolano per BUR, alle più belle mete nazionali,
dal mare alla montagna alle città d’arte. Itinerari
affascinanti che fanno bene al cuore – e al portafogli
–, perfetti per chi sceglie la formula del weekend per
un viaggio a tutto piacere e senza rimpianti.
Cortina is among the 60 most enchanting Italian
places to visit included in the Weekend low cost. The
guide by BUR, which lists a number of itineraries at
a reasonable price, for the well-being of the people
and of their wallets.
www.bur.eu
E lucevan le stelleLe supernovae sono enormi esplosioni con cui le stelle saltano letteralmente in aria: brillano a tal punto da fare concorrenza all’intera luce
emessa della galassia che le ospita. È stato proprio grazie a una supernova che l’Osservatorio Astronomico del Col Drusciè è tornato a far
parlare di sé. La notte del 12 maggio il collaboratore e astrofilo Fabio Briganti ne ha individuata una di magnitudo pari a +16,3. Il suo “indirizzo
stellare” – nel caso qualcuno volesse rintracciarla – è a oltre 200 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella galassia NGC6641, una
spirale barrata di 14° magnitudine nella costellazione di Ercole. Finora sono complessivamente 40 le supernovae individuate con il contributo
del Col Drusciè.
Supernovae are enormous explosions in which stars literally blow up. On the night of May 12th, Fabio Briganti, amateur astronomer of the
Col Drusciè Astronomic Observatory, discovered a new one in the Hercules constellation, over 200 million light years from the Earth. This
supernova is among the 40 discovered with the contribution of the Col Drusciè Observatory so far.
www.cortinastelle.it
Stefano Zardini da Art Basel a Los Angeles Da lontano sembra un quadro astratto: piccoli segni scuri
in un vasto campo bianco, come elementi di una calligrafia
misteriosa, o tracce di un alfabeto sconosciuto. Ma è da
vicino che White, red and black, l’opera del fotoreporter
ampezzano Stefano Zardini, svela la sua magia: è una
composizione di scatti che rappresentano degli sciatori
intenti a tracciare le proprie traiettorie sulla neve. Tema ed
esecuzione hanno conquistato la giuria del Focus Photo Los
Angeles, collegato ad Art Basel: la fiera internazionale d’arte
contemporanea e moderna che riunisce più di 300 gallerie
da tutto il mondo. L’artista di Cortina è stato premiato con
un prestigioso terzo premio. Il suo lavoro, già esposto a
Basel dal 18 al 21 giugno, avrà l’onore di essere presente
nel gennaio 2016 al Photo Los Angeles, mostra che
coinvolge alcune tra le più importanti gallerie di fotografia
internazionali.
From far it looks like an abstract painting: small dark signs
on a vast white field, like elements of calligraphy, from an
unknown alphabet. Close up, White, Red and black, by
Ampezzo photojournalist Stefano Zardini, reveals its magic:
a composition of shots representing skiers drawing their
trajectories on the snow. Theme and execution conquered
the jury of Focus Photo Los Angeles, linked to Art Basel:
the international fair of modern and contemporary art that
groups over 300 art galleries all over the world. The artist
was awarded the third prize. His works were exhibited in
Basel from 18 to 21 June and in January 2016 at the Photo
Los Angeles exhibition.
www.stefanozardini.com
White, red and black, Stefano Zardini
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“Candidato” ideale al nostro mini questionario di Proust
Il 30 luglio del 1985 nasce a Belluno. Una settimana dopo è già cullato dall’ombra delle Dolomiti d’Ampezzo. Laura in Storia contemporanea e le
ricerche alla Boston University, nel 2009, a soli 24 anni, insieme a Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia, partorisce l’idea di Una Montagna di Libri. La manifestazione,
di cui oggi è responsabile (40 incontri per la XII edizione al via da luglio), totalizza ogni anno circa ventimila presenze. Nel 2013 ha trovato anche il tempo
di pubblicare il suo primo libro, Candidato Reagan (Nino Aragno Ed.)
INSIDER
vis-à-viscon Francesco Chiamulera
Il tratto principale del suo carattere? Non so qual è. So quale vorrei che fosse: quello che gli inglesi chia-mano resilience, ovvero temperan-za, capacità di resistere, e al tempo stesso elasticità, flessibilità. Il prin-
cipale difetto? Spesso sono impa-ziente, il che produce molti danni. L’occupazione preferita? Leggere e scrivere. Ma anche viaggiare in au-tomobile con gli amici e fermarsi nei posti che piacciono. Quello che
vorrebbe essere? Non vorrei esse-re in altri panni. Sono quello che sono, ma almeno sono i miei. È il minimo sindacale, ma è qualcosa. Il paese dove vorrebbe vivere? Fuori d’Italia, che è il mio Paese, forse la Francia o la East Coast degli Stati Uniti. Il mondo è pieno di posti meravigliosi, ma vivere è diverso da viaggiare. Serve una vicinanza con il proprio immaginario. Autori pre-
feriti? Bulgakov, Mann, Orwell, Meneghello, Roth, Carrère... La lista prosegue nella prossima intervista! Uno di questi, Carrère, è anche un amico, è stato qui a Cortina a Una Mon-tagna di Libri: sono molto fortunato. Poeti? Tutti gli stilnovisti, da Dante in giù. E poi Petrarca, Ariosto, Hafez, Ungaretti (forse il più importante nella mia vita), Baudelaire, Verlaine, Alda Merini, Charles M. Schulz, l’inventore dei Peanuts... Poi c’è chi ci ha lasciato una sola poesia conosciuta, ma è un gio-
iello: l’imperatore Adriano, la sua animula vagula blandula... La
sua prima volta a Cortina? Agosto 1985. Non avevo neanche una settimana di vita. Tornati dall’o-spedale di Belluno, con i miei. Da allora, vivo qui. Il dono di na-
tura che vorrebbe avere? La capa-cità di dimenticare più in fretta. Come vorrebbe morire? Accanto a persone che mi vogliano bene. La vetta che le ha fatto perdere il
fiato? La più scenografica è il Po-magagnon, maestosa quinta di quel grande teatro che è Cortina (in tutti i sensi). E sulla forcella Zumeles perdo regolarmente il fiato: è un sentiero faticoso, ma rappresenta anche uno dei punti più spettacolari della val-le d’Ampezzo. Stato attuale del
suo animo? Sempre inquieto, ma alla sera ritrovo più spazi con me
stesso e respiro. Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? La sbadataggine, la distrazione: piccoli peccati veniali che, quando sono negli altri, sono quasi piacevoli, perché ti dan-no l’illusione di essere migliore. Il suo “posto del cuore” in Am-
pezzo? La collina di Chiamulera, e non è un gioco di topo-nomastica: su quella collina andavo con il mio cane, lì l’ho pianto quando se n’è andato, dopo una lunga vita cortinese. Il suo motto? Il faut cultiver notre jardin. Voltaire.
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PASSIONI
fermo immaginesuLindsey Vonn
La Regina delle Dolomiti
A volte le nevi di Cortina sono testimoni di storie sportive degne di un film hollywoodiano. Ecco una delle trame più belle del-lo scorso inverno: una se-
rie di infortuni costringe al ritiro una delle migliori sciatrici del mondo, la statunitense Lindsey Vonn. Per quasi un anno l’atleta è fuori gioco, e deve rinunciare alle tanto attese Olimpiadi di Sochi. La sua carriera così brillante è a rischio. Ma lei non demor-de: si riprende, e proprio a Cortina, il 19 gennaio 2015, firma il suo grande ritorno, la sua rivincita. Con una discesa semplice-mente perfetta entra definitivamente nella leggenda. La bionda Lindsey batte il record dell’austriaca Annemarie Moser-Pröll, e di-venta la sciatrice più vittoriosa in Coppa del Mondo, con 63 gare conquistate. Il suo sor-riso sul podio ampezzano sarà l’icona che traghetterà Cortina fino al 2021, quando finalmente anche la Regina delle Dolomiti coronerà il suo sogno. Tra sei anni, infatti, la località ospiterà i Mondiali di sci alpino: è chissà quante altre storie ci saranno allo-ra da raccontare.
foto di Francesca Vieceli
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Uno sguardo intenso lungo 100 anni
Dalla notte dei tempi le donne fanno la Storia, anche quando questa non viene raccontata. Le donne hanno sempre avuto la capacità di vedere nei cambia-menti una risorsa e di sostenere
la propria comunità durante le guerre e le crisi. Hanno poi messo le basi per ricostruire il futuro con il loro lavoro: 100 anni fa la Grande Guerra ha segnato uno di questi momenti duri ma anche di grande rinnovamento nelle arti, nella scienza e nella tecnologia, nell’imprenditoria e nella co-municazione. La necessità di uno sguardo nuovo coinvolge sia gli uomini che le donne insieme, per-ché la storia dipende da tutti noi. Antonia Verocai Zardini è una di quelle donne che hanno davvero fatto la Storia: attraverso la sua macchina fotogra-fica è diventata la prima fotoreporter di guerra
in montagna. Parte da lei – quindi da Cortina – e da altre rilevanti figure femminili di ieri e di oggi che si sono distinte in vari campi, in una staffetta temporale -100/+100, il progetto Donne si fa Storia, presentato dalle associazioni Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra Piero Pieri e WW1-dentro la Grande Guerra durante la serata del 13 luglio a Cortina tra le righe. Un passaggio di testi-mone da Antonia alle fotoreporter di oggi coin-volte nel progetto in un network in continuo svi-luppo, da Francesca Tosarelli ad altre giornaliste che raccontano i conflitti nel mondo. Antonia sen-tiva, infatti, dentro di sé il dovere di documentare un momento così difficile e ha fatto il suo lavoro rischiando la vita come tanti reporter contempo-ranei: ha ispirato figli e nipoti, come Stefano Zar-dini, in quella che oggi è una famiglia di fotografi che lavora ancora con passione e coraggio.
DONNE SI FA STORIA
Una nuova rubrica per raccontare l’altra faccia della Storia. Quella fatta dalle donne, che con impegno e coraggio
hanno cambiato il corso degli eventi. Uno sguardo inedito sul passato, perché la Storia vista al femminile si completa,
arricchendosi e arricchendoci. Partiamo allora da chi del proprio “punto di vista” ha fatto una professione:
la fotografa di guerra Antonia Verocai Zardini
a cura di Nadia Grillo
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From time immemorial women have made History even when it is not told. They have always been able to recognise change as a resource and support their com-munity in times of war and crises.
One hundred years ago the Great War marked a hard time but also a time of renovation. Anto-nia Verocai Zardini did take part through her camera, she became the first war photojourna-list in the mountains. The project Donne Si Fa Storia (Women, let’s make History) presented on the evening of July 13 at Cortina tra le righe, starts from her and other relevant women of the
past and the present who distinguished them-selves in various fields in a -100/+100 time relay race, where Antonia passes on the baton to to-day’s photojournalists, like Francesca Tosarelli. Antonia felt it her duty to communicate such a difficult moment and risked her life like many contemporary photojournalists: she inspired her children and grandchildren, like Stefano Zardi-ni, in what is today a family of photographers who work with passion and courage.
Antonia Verocai Zardini in una delle due camere oscure della casa di Piazza Venezia a Cortina.
Antonia Verocai Zardini in one of the two dark rooms of her home in Piazza Venezia, in Cortina.
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An intense look lasting one hundred years
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A voi il Cortina Trail Running Resort: 475 chilometri da per-correre, 18 itinerari
per ogni grado di difficoltà, pacchetti turistici dedicati, Gps, training camp, cartine dettagliate, consulenze sportive e nutrizionali e due eventi
sempre più internazionali. Benvenuti nel paradiso di chi ama lo sport “con i piedi per terra”
LIBERAMENTE
“Stambecchi” del trail o runner
ai primi passi? di Luca Castaldini
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Per un amante della corsa, più intimo del rumore ritmato delle proprie scarpette che appoggiano sul terreno e più suggestivo dello spettacolo moz-zafiato delle Dolomiti a fare da orizzonte, ci può essere solo l’unione di que-ste due meraviglie: un percorso silenzioso nel bel mezzo di uno scenario na-turale unico, come quello delle cime dolomitiche che circondano Cortina.
Adesso, tutto questo “esiste”.Non che fino a ieri si trattasse di qualcosa d’impossibile: è che da oggi, dall’estate 2015,
gli appassionati di questo straordinario abbinamento (corsa & natura) hanno a disposi-zione un “trail & running resort” grande come l’intera valle ampezzana, punteggiata dai luoghi, dai servizi e dalle opportunità di un sistema – che va dai pacchetti turistici al Gps, passando per training camp e cartine dettagliate – in grado di soddisfare le esigenze di tutti i tipi di podisti in quota.
Diciotto gli itinerari studiati, lunghi complessivamente 475 chilometri – tutti caratte-rizzati dalla presenza di “punti di appoggio”, come rifugi e malghe, e impreziositi dai pas-saggi tra laghi, torrenti, boschi e scenari della Grande Guerra – che prevedono distanze, dislivelli e gradi di difficoltà di ogni tipo. Si va dai facili 6,6 chilometri della Cortina-Pocol-Ossario (uno dei cinque percorsi definiti per “esordienti”) fino ai terribili 119 chilometri protagonisti dell’evento di punta del trail ampezzano: la The North Face Lavaredo Ultra Trail (25-27 giugno), col suo dislivello positivo di 5.850 metri. In questo caso però, più che di un itinerario, si tratta di una gara internazionale vera e propria, un evento che insieme alla Cortina-Dobbiaco Run, disputata quest’ano il 31 maggio lungo i 30 chilometri del tragitto che fu dei binari dell’antica ferrovia delle Dolomiti, forma l’accoppiata dei grandi appuntamenti agonistici in calendario.
Tra i 6,6 chilometri degli “esordienti” e i 119 destinati agli “stambecchi” dell’ultra trail, Cortina ha previsto altri 16 itinerari, alcuni per “soft runner” e altri per i più “rodati”. Volendone segnalare un paio tra quelli più alla portata di tutti, citazione d’obbligo per il Giro dei Laghi col suo percorso breve, semplice, che si snoda tra boschi, fiumi e laghi, ma anche il Giro Pian Spines, 15 chilometri di strada quasi completamente sterrata, che co-steggia il fiume Boite e offre delle splendide vedute sul monte Cristallo e il Pomagagnon.
A questi si aggiungono alcuni servizi essenziali, primo tra i quali il “soggiorno a misu-ra di runner”, caratterizzato da tutti quei i plus che hotel e rifugi ampezzani mettono a disposizione degli appassionati della corsa. Oltre alla colazione energetica e a un servizio di lavanderia specializzato, gli ospiti possono approfittare di speciali menù o packet lunch pensati appositamente per la dieta del runner. Sul territorio è inoltre disponibile materia-le informativo, mappe e itinerari dettagliati.
Grazie ai corsi organizzati dall’associazione Asd Fairplay, infine, si potrà anche effet-tuare la ricognizione dei percorsi, disporre di consulenze nutrizionali e, grazie alla Gait Analysis, “studiarsi” per valutare la postura e il rapporto tra i segmenti corporei durante la corsa.
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«Se corri, sei un corridore. Non importa quanto vai veloce o quanto andrai lontano.
Non importa se oggi corri per la prima volta o sei un runner esperto. Non esistono prove da superare, lezioni da imparare o tessere da guadagnare.
Corri».
John Bingham, scrittore e corridore
Chi deciderà di correre tra le Dolomiti d’Ampezzo e condividere le proprie emozioni con la community di appassionati potrà partecipare al contest
internazionale a premi lanciato da Cortina Turismo, Estate di corsa… a Cortina #TrailRunningCortina - #RunningIsLife.
Il racconto più coinvolgente si aggiudicherà un tapis roulant professionale Technogym. C’è tempo fino al 30 settembre per avventurarsi lungo i 475 chilometri di
percorsi in cerca della giusta ispirazione.
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«If you run, you are a runner. It doesn’t matter how fast or how far.
It doesn’t matter if today is your first day or if you’ve been running for twenty years. There is no test to pass, no license to earn, no membership card to get.
You just run».
John Bingham, writer and runner
The runners in the Ampezzo Dolomites are entitled to take part in the Summer running... in Cortina #TrailRunningCortina - #RunningIsLife contest. The most
exciting report will be awarded a professional treadmill by Technogym. Deadline: September 30.
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As a runner, nothing is more intimate than the rhythm of your trainers on the ground and more evocative in the breathtaking backdrop of the Dolomites, now blended in a silent itinerary across a unique natural landscape: the Dolomite peaks surrounding Cortina. All this is now a reality, starting from summer 2015, enthusiasts of this exciting combination (running in nature) will have avail-able a trail running resort stretching across the whole Ampezzo valley. The
resort offers all the services – packed tours, GPS, training camps and detailed maps – to meet the needs of all mile high runners. Eighteen routes, covering 475 kilometres and featuring rest stops like mountain rifugi and herdsmen’s huts, enriched by lakes, streams, woods, and wartime scenarios. Various distances, vertical drops, and grading range from the 6.6 km Cortina-Pocol-Ossario route – one of the five routes for debutants – to the 119 km of the key trail event of the Ampezzo valley: The North Face Lavaredo Ultra Trail on 25-27 June, with a 5,850 metres vertical gain. The latter is not a route, but an international race that together with the Cortina-Dobbiaco Run, held on 31st May over the 30 kilometres of the former Dolomite railway path, are the most important competitions in the sports agenda. Between the 6.6 kilometres route for “debutants” and the 119 km for the “ibex” ultra trail there are 16 itineraries, for “soft runners” and more expert ones alike. A couple of routes suitable to all deserve being mentioned, namely: the short, simple Loop of the Lakes winding through woods, rivers, and lakes, and the 15 kilometres long Pian de ra Spines Loop on dirt road bordering the Boite river with breathtaking views of Mt. Cristallo and Mt. Pomagagnon. A few basic facilities complement the offer: a runner friendly accommodation available in rifugi and hotels featuring energy-giving breakfast, dedicated laundry service, special menus or packed lunches specially con-ceived for the healthy runner’s diet. In addition, informative literature, maps, and detailed itineraries are available in the area. Finally thanks to courses by ASD Fairplay runners will be able to study the routes, take advantage of nutritional advice and evaluate their posture and the relationship between body segments through Gait Analysis.
Trail-stainbocksor rookie-runners?
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Brividi verticali e discese adrenaliniche lungo vie ferrate, con impianti di risalita, su tracciati
Mtb e con rifocillanti pit stop nei rifugi, pronti a raggiungere la cima più alta d’Ampezzo a quota
3.244 metri. Per farcela, basta darsi la carica con una playlist pensata ad hoc
ROCK AND ROLL TOUR
La montagna estiva tra “roccia” e “due ruote”
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Let’s rock! La giusta canzone può mettere le ali ai piedi e regalare sferzate di entusiasmo. A maggior ragione se si affronta lo sport in montagna. Per scoprirlo basta provare il Rock and Roll Tour, una delle grandi novità dell’e-state ampezzana, ideata in sinergia da Cortina Turismo, impianti a fune, rifugi e guide alpine, all’interno del Dolomiti Supersummer, la versione estiva del Superski. Una vacanza adrenalinica di due-tre giorni che include di-
scese freeride per mountain bike, vie ferrate e risalite in seggiovia e funivia, con pausa gourmand presso i rifugi. Il tutto, a ritmo di rock. Emozioni da vivere tra roccia (rock) e due ruote (roll), potenziate da una sequenza di brani carichi di energia: in fondo ogni vera avven-tura ha la sua colonna sonora ideale. Gran finale, sarà la “conquista” della cima più alta della valle ampezzana, la Tofana di Mezzo, a quota 3.244 metri. Tra le tappe mozzafiato: la ferrata Marino Bianchi, un percorso estremamente panoramico lungo le creste del mae-stoso Cristallo, la storica Lunga via delle Dolomiti, che percorre il tracciato della vecchia ferrovia, con passaggi in gallerie e ponticelli che sembrano sospesi nel vuoto, e il giro ad anello sui contrafforti della Tofana di Mezzo tra pareti, scalette e brividi verticali, con vi-sioni indimenticabili sullo skyline dell’imponente e vicina Tofana di Rozes.
Let’s rock! The right song can give you wings and a good dose of enthusiasm, espe-cially in the mountains. Try the new Rock and Roll Tour, created for the Dolomiti Supersummer: a two-three day adrenaline holiday inclusive of downhill freeride for mountain bikes, vie ferrate, charlift or tram rides and a gourmand stop at the mountain restaurants, all to the rhythm of rock. Emotions between rock and the two wheels (roll), powered by tunes full of energy because each true adventure has its own
ideal soundtrack. Grand finale will be the “conquest” of Tofana di Mezzo, 3,244m, the highest peak in the Dolomites. Among the breathtaking stages is via ferrata Marino Bianchi, a panoramic route equipped for support along the crests of majestic Mt. Cristallo; the historic Long Way of the Dolomites on the former railway path through tunnels and across bridges that seem hanging in the void; and the loop along the buttresses of Tofana di Mezzo on rocky walls, ladders, and vertical shivers, with unforgettable views of imposing Tofana di Rozes.
The Rock and Roll Tour playlist is available on Spotify and will soon become “cooperative” because all the participants will be able to contribute their beloved playlist.
La raccolta di brani del Rock and Roll Tour è disponibile su Spotify;presto diventerà anche “collaborativa”: tutti gli iscritti potranno
contribuire aggiungendo la propria playlist del cuore.
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altrimondi
I gigantidi ghiaccio
testo e foto di Stefano Zardini
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Lontano dal resto del mondo, ascoltare la sensazione dell’isolamento in un luogo irreale e silenzioso, chiuso tra ghiaccio e mare e come sospeso nel tempo, per fotografare gli iceberg
prima che vadano a morire
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Da molto tempo deside-ravo raggiungerla, l’isola più grande del mondo con un indice di popo-lazione di 0,027 per chi-lometro quadro: 57.000
abitanti distribuiti su un’enorme massa compatta di terra, ricoperta di ghiaccio nell’83% della sua superficie ed estesa per due milioni di chilometri quadrati.
La Groenlandia, Gruntland, ovvero “il paese di terra” dove, attorno all’anno 1000, Erik il Rosso fu costretto a emigrare con la famiglia e un buon numero di schiavi, dopo aver commesso un omicidio. Allora la temperatura era molto più elevata ed Erik poté portare con sé molti capi di bestiame colonizzando la parte più meridionale del-la regione.
Ad attendermi, una sfilza di aerei sem-pre più piccoli, in cui fatico a far entrare il mio bagaglio sempre sovrappeso a causa delle attrezzature fotografiche. Prima tappa, Nook, la capitale, poi Kangerlussuaq, e da lì fino a destinazione: Ilulissaq, il villaggio sul fiordo che scarica gli iceberg più grandi dell’emisfero nord del nostro pianeta.
Il giorno successivo l’emozione è forte e ai primi raggi di luce sono già in piedi. È l’1.15 del mattino e il sole tramontato da poco più di un’ora già torna a illuminare nella baia quei giganti bianchi e un po’ sonnolenti.
Esco a piedi senza le mie Nikon; voglio registrare dentro al petto quelle masse galleggianti, ogni iceberg con la propria personalità, alto e storto, piatto e a punta, largo e spezzato.
In apertura: con dei battelli a doppio scafo è possibile avvicinarsi a questi giganti di ghiaccio e girarci attorno, senza avvicinarsi mai troppo: spesso si muovono o se ne staccano dei pezzi che provocano onde moto pericolose.
Double hulled boats can get close to and around these ice giants, but never too close: icebergs often move or some parts may detach and cause dangerous waves.
Un mare infinito, costellato da frammenti provenienti dal ghiacciaio Sermeq Kujalleq, il più grande del mondo al di fuori dell’Antartide. Rocce erose e levigate dal movimento dei ghiacci verso il mare e pochissima vegetazione: un paesaggio crudo e duro.
An endless sea, dotted with fragments from the Sermeq Kujalleq glacier, the largest in the world outside of Antarctica. Eroded rocks, smoothed by the movement of the ice towards the sea, and scarce vegetation: a coarse harsh landscape.
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Sembrano dormire sdraiati su quel mare calmo e scuro e pieno di piccole mas-se gelate che rendono difficile la navigazio-ne. Vorrei dare un nome a ognuno di loro per riconoscerli quando poco dopo mi ci avvicinerò con una minuscola barca.
Si staccano da un ghiacciaio lungo 2.500 kilometri e davanti a me si dividono come fratelli, con strade diverse, ma tutti con lo stesso ineluttabile destino. Si muo-vono senza fretta in mezzo alla baia, ma an-cora un mese e la temperatura raggiungerà i cinque gradi, destinandoli a sciogliersi quel tanto necessario ad alleggerirsi e stac-carsi dal fondo del mare a 150 metri di pro-fondità.
Da quel momento gli iceberg – le mon-tagne di ghiaccio – scivoleranno sul mare portate dal vento e dalle correnti fino allo Stretto di Davis e poi giù, lungo l’Oceano Artico, verso Terranova per poi entrare nell’Atlantico dove il caldo sempre più for-te li scioglierà lentamente.
Quando un loro pezzo si stacca cam-biano posizione e ruotano pacatamente su se stessi, facendo affiorare la parte sot-to il mare e affondando dal lato opposto. Sembrano soffrire e cercare una posizione migliore, paiono giganti feriti, consapevoli della loro sorte. Enormi, eppure così fragi-li, 100.000 anni di vita che si consumano in una sola stagione di temperatura mite.
Così li ho visti e così ho voluto fotogra-farli, nel loro momento più nobile, alti dal bordo del mare fino a 50 metri e sepolti dall’acqua per altri 150; silenziosi e impo-nenti, dall’apparenza immortale, circon-dati da gabbiani, come piccole guardie del corpo che li accarezzano e li sfiorano.
Alti fino a 50 metri, gli iceberg celano sotto la superficie del mare la loro mole possente; set-te, otto volte più grandi, sembrano quasi isole in movimento.
As high as 50 metres, ice-bergs hide their massive structure beneath the sea surface; seven, eight times bigger, they seem moving islands.
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Come dovunque, anche qui i ragazzi amano giocare a calcio nell’unica superfice piatta del vil-laggio. Tra maggio e giugno la temperatura oscilla tra i cinque gradi sopra e sotto lo zero.
As everywhere, children love playing soccer on the only flat surface of the village. Between May and June, temperatures vary between five degrees above and zero.
A Ilulissat ci sono ben tre cimiteri: gli Inuit sono molto superstiziosi e le antiche credenze voglio-no che i defunti restino lì per sempre. La maggior parte delle croci sono senza nome.
In Ilulissat there are three cemeteries: the Inuits are very superstitious and the old beliefs require that the dead remain there forever. Most of the crosses bear no name.
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For a long time I have wanted to get there, the largest island in the world with a population rate of 0.027 per square kilometre: 57,000 inhab-itants over a huge compact mass of land covered by ice on 83% of
its surface and with an extension of two million square kilometres. Greenland, Gruntland, or “the country of land”, where, around year 1000, Erik the Red was compelled to emigrate with his family and a good number of slaves, after com-mitting manslaughter. Back then, temperature was much higher and Erik could bring many head of cattle with him and colonize the south-ernmost part of the region. Waiting for me is a series of aircrafts, smaller and smaller, where I can hardly stow my luggage, always overweight because of my photographic equipment. First stop, Nook, the capital, then Kangerlussuaq and from there to Ilulissaq, my final destination, the village on the fiord that launches the largest icebergs in the northern hemisphere of our planet. The next day, emotion is strong and at the first sun rays I am already up. It is 1.15 in the morning and the sun, which set just over one hour before, is back to light those white giants, drifting sleepily in the bay. I go out on foot, without my Nikon; I want to record those floating masses inside my chest, each single iceberg with its own personality, tall and crooked flat and pointed, large and broken.
They seem to sleep lying on that calm, dark sea, full of little frozen masses that make navigation hard. I would like to name each of them to be able to recognize them when, shortly later, I will get close on a tiny boat. They detach from a 2,500 kilometres long glacier and in front of me divided like brothers, taking different routes, but sharing the same inevitable fate. They move without haste in the middle of the bay, yet in a month the temper-ature will rise to five degrees causing them to melt just enough to become lighter and detach from the sea floor, 150 metres deep. From that moment, the icebergs – the ice mountains – will drift on the wind and the currents as far as the Davis Strait and farther south, along the Arctic Ocean, to-wards Newfoundland to enter the Atlantic Ocean where warmer temperatures will slowly melt them. When a piece comes off they change position and quietly rotate on themselves, surfacing the part below the sea and sinking on the other side. They seem to be suffering and seeking a better position, they look like wounded giants, aware of their des-tiny. Huge, yet so fragile, 100,000 years of life that is consumed in one season of mild tempera-tures. This is how I saw them and how I wanted to photograph them, in their noblest time, as high as 50 metres over the sea level and buried by the water for other 150; silent and imposing, seem-ingly immortal, surrounded by seagulls as little bodyguards that caress and skim over them.
Giantsof ice
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È la tendenza hospitality del momento: il residence diffuso. Stayincortina l’ha colta, mettendoci del suo e mettendo in rete oltre 160 posti in “seconde case”
a 4 stelle del territorio ampezzano. Risultato? 90% di occupazione anche in bassa stagione e tantissimi stranieri che ambiscono a
essere ampezzani almeno per un giorno
TOP HOSPITALITY
Non solo turisti
è l’ora dei residenti(a tempo determinato)
testo di Lucilla Incorvati - foto di Diego Gaspari Bandion
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CARTA D’IDENTITÀ
VILLA VAL DI SOTTO
Tipo di alloggio: appartamentoPosti letto: 6Camere da letto: 3Bagni: 2Letti: 4Distanza dal centro: 200 metriDistanza dalle piste: 500 metriDistanza ski bus: 50 metri
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Quest’anno il mondo dell’ospitalità a Cortina d’Ampezzo prende nuove sembianze. Nella Regina delle Dolomiti sta avanzando il residence diffuso, in linea con quel trend che si sta affermando in molti luoghi di vacanza: dalle grandi metropoli come Londra, Los Angeles, Miami (One-finestay.com; Citybaseapartment.com), Hong Kong (Shama.com) alle piccole località di montagna dell’Alta Savoia, dell’Austria e della Svizzera.
Attenzione, però, a non confondere la formula del residence dif-fuso con l’albergo diffuso. Quest’ultimo è un modello di ricettività “made in Italy” diventato famoso grazie a numerose e ben riuscite esperienze come quelle del borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio sulle montagne del Gran Sasso, Polcenigo in Friuli-Venezia Giu-lia, fino a Scicli in Sicilia. Tutti gli alberghi diffusi nascono dall’utilizzo a fini turistici di case spesso abbandonate, vuote, poi ristrutturate in borghi e/o nuclei di antica formazione, in prevalenza rurali, che hanno dato vita a paesi-albergo.
A Cortina, invece, ed è qui l’innovazione, a farla da protagonista è il mondo delle se-conde case, certamente non abbandonate ma in ottimo stato. Nella valle d’Ampezzo ville e appartamenti di lusso di lunga tradizione, infatti, stanno vivendo una piccola grande rivolu-zione, grazie a Stayincortina. Dopo due stagioni, il “rodaggio” è finito e ora circa 160 posti letto nel segmento dell’extra alberghiero, sui 200 totali disponibili sul territorio, sono entrati con profitto in questo nuovo circuito. Caratteristica peculiare del progetto è il fatto che a disposizione dei turisti non ci sono semplici camere bensì appartamenti, oltre a una serie di servizi aggiuntivi che il cliente può selezionare in base alle sue esigenze.
Stayincortina seleziona, unisce e mette in rete le migliori abitazioni disponibili nelle zone più belle e caratteristiche dell’ampezzano, trasformandole in altrettante proposte di soggiorno.
I turisti possono così vivere da residenti, assaporando un’esperienza su misura, ma senza rinunciare alla qualità del comfort che offrirebbe un albergo. Le abitazioni aderenti condivi-dono il servizio di accoglienza centralizzato, l’assistenza, l’informazione turistica, la gestione imprenditoriale e professionale tipiche di una struttura alberghiera. La formula prevede l’affitto settimanale o anche per una sola notte, oltre all’assistenza generale, alla pulizia quotidiana, al cambio biancheria, a informazioni turistiche, e ancora accesso internet Wi-Fi e prenotazione di skipass e transfer, oltre a un carnet di convenzioni dedicate che di volta in volta saranno proposte.
«Il livello abitativo corrisponde a un residence a quattro stelle – spiega Valerio Tabac-chi, ideatore di Stayincortina, già assessore al Bilancio e turismo di Belluno – la formula piace moltissimo soprattutto agli stranieri che costituiscono quasi il 99% della domanda.
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Al momento, anche nei periodi di bassa stagione, registriamo il 90% dell’occupazione. Tra i più numerosi tanti provenienti dai paesi del Far East che arrivano in Italia per via dell’Expo e organizzano piccoli tour nel nord est del paese, oppure sulle Alpi. Così fanno tappa a Cortina per una o due notti. Se nel weekend della Pentecoste la domanda princi-pale arriva dai tedeschi, molti sportivi (sia stranieri sia italiani) hanno già prenotato per partecipare alle numerose competizioni sportive come la famosa Lavaredo Ultra Trail. Il soggiorno si allunga a 10/15 giorni in agosto quando c’è una buona presenza di italiani per le classiche ferie estive. Mentre tra i nuovi appassionati di escursionismo, che per esempio prenotano in settembre, ci sono i turisti che arrivano dall’est Europa. Insomma, la formula Stayincortina piace a tanti diversi target di turisti: famiglie, sportivi, viaggiatori occasionali.
Ma anche per il proprietario delle case in rete i vantaggi sono numerosi. «La nuova tassazione sulle seconde case ha avuto un impatto non indifferente anche su
immobili di pregio come quelli presenti a Cortina – aggiunge Tabacchi – quindi i proprie-tari sono effettivamente molto interessati a che i propri immobili siano messi a reddito con profitto. Chi stipula con noi ha la garanzia di ricevere l’importo pattuito per tutto il perio-do, indipendentemente se l’appartamento venga locato oppure no e indipendentemente dalla durata dell’occupazione, oltre ovviamente alla copertura delle spese di consumo. Il contratto, però, deve avere una durata minima di almeno un anno».
Quindi, questa formula è ideale per chi utilizzava solo parzialmente la propria abitazio-ne oppure per quegli immobili che venivano immessi sul mercato della locazione turistica non correttamente».
Non ci sono le ville dei celebri frequentatori di Cortina, ma al momento tutte le strutture sono molto belle e di qualità, immobili che hanno un valore di mercato anche di cinque o sei milioni di euro. Si parte da un costo medio totale per immobile, inclusi tutti i servizi e indipendentemente dal numero di occupanti, di circa 200 euro, che può raggiungere i 500 euro in altissima stagione oppure ridursi a 150 in bassa stagione.
Senza dimenticare che questo modello di accoglienza turistica sottende una strategia di marketing territoriale che punta a valorizzare Cortina come un mountain resort, un’e-spressione integrata di una rete di proposte culturali, sportive, gastronomiche con cui il turista entra in relazione direttamente, senza inutili intermediazioni: un turismo, per così dire, a filiera corta. Addio, dunque, ai percorsi di visita “preconfezionati” e uguali per tutti: l’ospitalità diffusa risponde alle esigenze crescenti dei turisti, piccoli gruppi, famiglie e coppie che prediligono la vacanza da organizzare in autonomia, libera da schemi prefis-sati e orari obbligati.
CARTA D’IDENTITÀ
CHALET LACEDEL
Tipo di alloggio: appartamentoPosti letto: 5Camere da letto: 3Bagni: 2Letti: 4Distanza dal centro: 1,5 chilometri Distanza dalle piste: 50 metriDistanza ski bus: 50 metri
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This year, hospitality in Cortina has changed its form, in line with the trend of many holiday resorts: from great metropolises like London, Los Angeles, Miami and HongKong, to the small mountain resorts of Haute Savoy, Aus-
tria and Switzerland. This is the residence diffuso, not to be confused with albergo diffuso, an all Italian model featuring rooms dispersed throughout impressive old villages sharing facilities. This has been successful in Santo Stefano di Sessano on the Grand Sasso mountain, Polcenigo in Fri-uli-Venezia Giulia and Scicli in Sicily where old abandoned village houses have been renovated to create village-hotels. In Cortina, many luxury second homes and villas in excel-lent condition have been included in residence diffuso, created by Stayincortina. After two startup seasons, about 160 beds out of 200 extra hotel accommodation made available in the area have profited. The peculiarity of the project lies in the fact that tourists have access to apart-ments, rather than rooms, plus additional facilities that can be selected according to one’s needs. Stayincortina selects, combines and manages a network of the best houses to let, available in the most spectacular and characteristic areas of the Ampezzo valley.
Tourists can therefore live as locals and enjoy a cus-tomized experience without renouncing to the quality and comforts of a hotel. The participating houses share a central reception office, assistance, tourist information, and the professional management typical of hotels. Apart-ments can be rent by the week or for one night only, the price includes general assistance, daily cleaning, bed-linen and towel change, tourist information, free Wi-Fi, ski pass and transfer booking, plus additional offers. «The accom-modation standard corresponds to a 4-star residence – says Valerio Tabacchi, creator of Stayincortina – and is highly appreciated mainly by foreign visitors who make up al-most 99% of the demand. At the moment, we are record-
ing 90% occupancy even in the low season. Most of the visitors come from the Far East Countries for the Expo and stop in Cortina one or two nights in their short tours in the north of Italy and in the Alps. On Whitsunday weekend, it is mainly German tourists, while many sports persons have already booked their accommodation to participate in competitions like the Lavaredo Ultra Trail. In August, it is mostly Italian tourists who stay longer: 10/15 days for their summer holidays. Trekking enthusiasts, who usually book their holidays in September, come from Eastern Europe. To sum up, Stayincortina formula is appreciated by many different types of tourists: families, sports persons, and oc-casional visitors, alike». The owners of the houses in the network enjoy many advantages. «The new taxes on second homes heavily impacted luxury homes, as the ones in Cor-tina – adds Tabacchi – therefore the owners are interested in obtaining an income from their properties. Contractors will receive the agreed amount for the whole period, regardless the occupancy, plus upkeep expenses, provided the life of contracts is at least one year». This formula is perfect for all the owners who use their houses for short periods during the year or for the houses which were not put correctly on the tourist housing market. The houses to let are not those of Cortina’s famous habitués, but they are all high standard and very beautiful, valued around five or six million Euro on the housing market. The average price for an apartment, including all the services and regardless the number of occu-pants, is around 200 Euros, ranging from 500 Euro in the peak season to 150 in the low season. This model of tourist hospitality subtends a marketing strategy that aims at pro-moting Cortina as mountain resort. An integrated network of cultural, sports, fine food and wine offers with which tourists can relate without unnecessary intermediaries: i.e. a short chain to tourism. Farewell to prepackaged itinerar-ies: ospitalità diffusa responds to the increasing needs of the tourists, small groups, families and couples who prefer holidays without any present plans and schedules.
Not only tourists: it is the time
of temporary residents
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Saco ApartmentsUk
OnefinestayNew York
Los AngelesParigiLondra
OakwoodGiappone
Apartment whith usDubai
Mykonos luxury villasMykonos
MeykenbelLondra
CARTA D’IDENTITÀ
VILLA FALORIA
Tipo di alloggio: AppartamentoPosti letto: 6Camere da letto: 3Bagni: 2Letti: 5Distanza dal centro: 500 metriDistanza dalle piste: 1 chilometroDistanza ski bus: 200 metri
The best of serviced apartments
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Torniamo “a caccia” di albe e tramonti: gli istanti in cui le Dolomiti si raccontano con le loro “parole” più belle, svelando tutta la potenza
del loro incanto. Un’emozione cromatica in continua evoluzione a cui l’occhio
del fotografo non può resistere
NATURA E CULTURA
50 sfumature di enROSAdira
testi e foto di Nicolò Miana
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Tre Cime di Lavaredo
Primi di novembre. In quota, di notte, la temperatura scende sotto lo zero. Muoversi di mattina presto permette di raggiungere luoghi comunemente affollati in totale so-litudine. L’appuntamento con il sole è nei pressi del Rifugio Auronzo, poco prima delle 7.00. Risalendo il sentiero, il corpo si riscalda e il freddo si smorza, diventando addirittura piacevole. Uscito dal bosco mi allontano dal segnavia per dirigermi verso le Cianpedele. L’erba ghiacciata è croccan-te sotto i piedi. Eccole, le Tre Cime, statua-rie come piramidi, sono pronte a ricevere i primi raggi di sole.
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Lagazuoi
Metà giugno, mi trovo al Lagazuoi per il ricevimento di un matrimonio. È un po’ rischioso organizzare eventi simili in quota perché i fenomeni meteorologici possono diventare più estremi rispetto a come sarebbero normalmente a valle. La mattina, infatti, ecco che la festa nuziale viene imbiancata da breve quanto inaspettata nevicata. Tuttavia, è proprio in questi casi “estremi” che spesso si può assistere ai tramonti più bel-li. Nel pomeriggio, freddi venti nord-occidentali sgomberano parzialmente il cielo, allestendo un suggestivo tramonto: uno splendido regalo apprezzato dai festeggiati e da tutti gli ospiti.
Tutte le foto su:
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Croda Negra
È una fredda e nuvolosa domenica di luglio. Visto il vento gelido che tira, decido di ritardare un poco l’escursione per accorciare l’attesa del tramonto. Ma quando raggiungo la cima della Croda Negra, è ancora troppo presto: il sole inizierà a “spegnersi” tra almeno mezz’ora. Il freddo è davvero micidiale. Alle basse temperature si aggiunge l’effetto wind chill che acutizza la sensazione di gelo. Mi guardo attorno e trovo riparo dietro ai resti di una trincea. Protetto dal vento, riesco a temporeggiare fino all’arrivo del momento atteso.
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Cristallo
Fine estate; questa sera si prevedono forti correnti settentrionali. Sulle Dolomiti, com-patte nuvole scure transitano da nord sfiorando le cime più alte. Io sono “aggrappato” al Cristallo per assistere al tramonto e alla nuova alba da 3.000 metri di altitudine. Dopo essersi fatto spazio tra le nuvole, il sole scende dietro l’orizzonte proiettando gli ultimi raggi sulle cime più alte. La notte il vento si rinforza e sbatte violento contro le pareti del rifugio. La temperatura esterna scende gravemente attorno gli 0 gradi e il cielo si sgombra definitiva-mente. Dalla mia cuccetta, attraverso la finestra, riesco a vedere la costellazione di Orione. L’alba si preannuncia suggestiva.
Continua...
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Una mostra, 20 immagini scattate senza alcuna lente, nessun mirino, solo con un piccolo
foro attraverso cui la luce ha impressionato la pellicola, per cogliere, senza filtri, tutta la drammatica bellezza dei territori dolomitici,
teatro involontario della Prima Guerra Mondiale
2”. Catena del Lagorai
ART NEWS
Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra
foto di Fabio Pasini
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8”. Pasubio, Strada delle 52 gallerie
26”. Dolomiti di Sesto, Strada degli Alpini
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35”. Tofana di Rozes e Castelletto da una trincea italiana delle 5 Torri
75”. Tre Cime di Lavaredo dal rifugio Locatelli-Innerkofler
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26”. Dolomiti di Sesto, Strada degli Alpini
Ha trascorso gli ultimi venti anni vaga-bondando per lande remote ed estreme, ha raggiunto Capo Horn in kayak, attra-versato la Groenlandia con gli sci, la Terra di Baffin e percorso Himalaya, Svalbard, Patagonia, Islanda, Highlands, Balcani,
Grande Nord europeo e canadese, per decidere di fermar-si, fino al mese di ottobre, sul Monte Lagazuoi: uno spazio dove terra e cielo si fondono, grazie al moto sfuggente delle nuvole.
E proprio qui il fotografo Fabio Pasini ha scelto di allesti-re la sua mostra Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, 20 immagini in bianco e nero che immortalano i luoghi sim-bolo del fronte italo-austriaco attraverso l’uso del foro steno-peico. Nessuna lente, nessun mirino, quindi, solo una piccola apertura attraverso cui la luce impressiona la pellicola, per co-gliere, senza filtri, tutta drammatica bellezza dei territori do-lomitici, teatro involontario delle azioni e delle atrocità della Prima Guerra Mondiale. «Questa tecnica mi ha permesso di fissare la bellezza delle montagne – spiega Pasini –, ma soprat-tutto di coglierne la drammaticità silenziosa e nascosta. Con una semplicità estrema che ha imposto grande cura, lunghi tempi di attesa e scarsa possibilità di controllo».
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90”. Pasubio, Strada delle 52 gallerie
Negli scatti sono immortalata le trincee sul Lagazuoi e delle 5 Torri, le postazioni italiane della Cengia Marti-ni, della Tofana di Rozes e del Sass di Stria; ma anche il Pasubio, la Strada delle 52 Gallerie, l’area del Lagorai; il Cristallino e il monte Piana, insieme alle Tre Cime di Lava-redo, viste da una postazione italiana scavata nella roccia del monte Paterno.
Da febbraio ad aprile la mostra è stata esposta presso il Museo storico italiano della Guerra nel Castello di Rovere-to. Realizzata con il contributo dell’assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.
Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra è visitabile gratuitamente fino a ottobre negli spazi della sala d’attesa del-la stazione di arrivo della funivia del Monte Lagazuoi.
www.fabiopasini.com www.dolomiti.org
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30”. Le Tre Cime di Lavaredo da una postazione italiana sul Monte Paterno
Photographer Fabio pasini, who has spent the last twenty years wondering in remote and extreme lands, from Cape Horn to Greenland, Baffin, Himalayas, Svalbard, Patagonia, Iceland, the Balcans and the North Europe and Canada, has decided to stop until
October on Mt Lagazuoi where he will set his exhibition Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, 17 black and white images of the Italian-Austrian frontline taken with a pin-hole camera. This simple technique that requires great care and long exposures, allowed the photographer to fix the dramatic beau-ty of the Dolomites, the unwilling theatre of World War 1 atrocities, and their silent, hidden, dramatic nature. The images feature the trenches on Mt. Lagazuoi, the Italian emplacements on the Mar-tini Ledge, Tofana di Rozes and Sass de Stria, but also Tre Cime seen from and Italian emplacement dug in the rock of Mt Paterno. From February to April, the exhibition will be on at the Italian Historic War Museum in the Rovereto Castle and is included in the program for the celebrations of the 100th anniversary of World War 1. The exhibition is on in the waiting room of the top station of Mt Lagazuoi cable car. Access is free.
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a cura di Lucia Portesi
Projects. ArchitettiAggiungi un posto a tavola Products. Artigiani e boutiqueGli oggetti del convito New openings. Test CortinaIl negozio “trasformista” Events. Il premio “Barbara Cappochin”Architettura come qualità della vita
Ambientazione e allestimento a cura di Lacedelli Cortina.
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«Cibo è vita». Nell’anno di Expo Milano abbiamo selezionato
le nostre ispirazioni di arredo sedendoci nel cuore della casa: in cucina, in sala da pranzo, lì
dove il cibo si crea, si condivide e, trasformandosi in convivialità,
diventa cultura
Aggiungiun postoa tavola
Architetto Luca Menardi Ruggeri
Stile quasi industrial, concept a isola e alta tecnologia per questo spazio fir-
mato dall’architetto Menardi Ruggeri, caratterizzato dalla strettissima conti-
nuità tra cucina e zona pranzo. La prima, in acciaio lucido, integra una cappa
aspirante in cristallo intro-illuminato con la particolarità di prese elettriche
contenute in cilindri di acciaio che, grazie a un sistema di motorizzazione
retrattile, possono diventare completamente a scomparsa. Una tecnologia
estremamente moderna che si ritrova anche nel singolare dispositivo per
l’erogazione dell’acqua che, al variare della temperatura, si illumina secondo
una scala cromatica di luci colorate a Led. Vero e proprio prolungamento
del corpo in acciaio, il tavolo realizzato su misura con base metallica e rive-
stimento in legno di abete antico, dotato di un funzionale sistema di eleva-
zione che consente di alzare o abbassare il piano secondo le esigenze. Sullo
sfondo, elementi d’arredo realizzati in legno di abete anticato, spazzolato
e trattato, completano questo ambiente in cui l’innovazione tecnica viene
esaltata dall’accostamento con tutto il “sapore” del materiale locale.
Almost industrial in style and high technology this continuous space created
by Architect Menardi Ruggeri. The kitchen in polished steel integrates a crystal
fume hood with flush sockets contained in retractable steel cylinders. This cut-
ting-edge technology also includes the water tap device which lights up in dif-
ferent colours as the temperature changes. The steel base extends into the cus-
tom-made table, surfaced with old fir wood, that can be lowered or raised as
needed. In the background, furnishings in antique fir wood, brushed and waxed
www.architettomenardiruggeri.it
PROJECTS. ARCHITETTI
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© b
andi
on.it
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TOP Living
© b
andi
on.it
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Architetto Ambra Piccin
Apriamo le porte di uno dei luxury chalet che l’architet-
to Ambra Piccin ha realizzato tra le “sue” Dolomiti, in-
carnando uno stile eclettico e versatile, contaminato da
prospettive d’impronta contemporanea. Spiccano nel
progetto il piano e l’alzata in granito Diamond Falls, con
fronte a spacco e superficie orizzontale levigata, che do-
nano un particolare tocco di eleganza all’ambiente. Per i
mobili base e i mobili pensili a doghe orizzontali è stato
impiegato un legno di rovere nazionale di prima scelta,
piallato a mano e spazzolato, trattato con tinteggiatura
impregnante all’acqua e con finitura a vernice effetto
opaco-satinato. Il pavimento riprende il rovere nazio-
nale italiano, con la caratteristica piallatura e asciatura
di superficie, e con un cromatismo realizzato su misura,
così come accade nei rivestimenti, nelle boiserie e nei
controsoffitti. Il lighting design, curato personalmente
dall’architetto Piccin selezionando oggetti di pregio, va-
lorizza l’accostamento tra legno e pietra con effetti luce
molto particolari. Splendidi i tre esemplari di lampada
Messalina di Contardi, in vetro color bronzo.
A “condire” alla perfezione il tutto, i tessuti dei tendaggi
in lino rifinito con orlo a giorno e quelli del divanetto im-
bottito, rifinito a capitonnè.
This luxury chalet is a creation by Architect Ambra Piccin.
The counter and rise in granite Diamond Falls, with nat-
ural cleft front and dressed surface, stand out and give a
touch of elegance to the interior. First choice Italian dur-
mast oak was used for the horizontal staves of the units,
hand planed and brushed, finished with water based
matt- satin varnish. The floor in Durmast oak features
characteristic planed and adzed surface. Custom-made
chromaticism is seen in the boiserie and the false ceil-
ing. Architect Piccin has personally designed the lighting
by selecting precious items to enhance the juxtaposition
of wood and marble. To perfect the ambience, the linen
fabric of the curtains and the quilted seating.
www.ambrapiccin.it
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TOP Living
Cortina Style
È il concetto di taylor made la chiave di volta della cu-
cina realizzata da Cortina Style, un’opera “cucita” esat-
tamente su misura del cliente. Il legno di abete antico,
ricavato dalle tavole a nord di antichi fienili locali, splen-
de con la tonalità grigio-argento che caratterizza i rive-
stimenti, i mobili base e i mobili pensili a doghe orizzon-
tali. A contrastare la profondità delle tinte, un pavimento
chiaro realizzato con assi in legno di larice spazzolato,
sbiancato e trattato con vernici all’acqua di copertura
con gloss medio-opaco. L’acciaio satinato e lucido delle
maniglie, dei dispositivi elettrici e degli elettrodomestici
risalta a contatto con la superficie argentata del legno
e con il Nero Assoluto del piano in marmo, con fronte
a spacco e superficie orizzontale levigata. Funzionalità,
richiamo al territorio, modernità estetica, materiali e tra-
dizione costruttiva locale sono gli ingredienti di questa
ricetta perfettamente riuscita.
Tailor-made is the key concept in this kitchen created
by Cortina Style where the shiny silver-grey nuances of
the old fir wood of paneling and units, retrieved from
north-facing barns, contrast the light colored larch
wood floor planks, brushed and treated with water
based paints then varnished. The glazed steel of han-
dles, electric devices and household appliances stand
out against the silver surface of the wood and the Abso-
lute Black of the marble counter. www.cortinastyle.it
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andi
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Architetti Bernardi – Silvio, Valentina e Jacopo
Se per fare un tavolo ci vuole il legno, cosa occorre per fare una credenza? Bastano vecchie cornici, antiche maniglie, parti della struttura di un telaio ormai
in disuso, “scampoli” di legno (meglio se di larice e abete) e una lamiera di recupero (che sarà perfetta per il top), “cuciti” insieme al rosone e ai pannelli di una
tradizionale stube. Con questi materiali è stata realizzata la credenza per cucina, oggi protagonista della casa di famiglia degli architetti Bernardi, da poco
ristrutturata a Cortina. Progetto e realizzazione – rigorosamente manuale, supportata dall’esperienza artigiana dello zio falegname – sono stati curati in prima
persona da Valentina Bernardi, che si è divertita a cimentarsi in questa opera, anche affettiva, di riciclo creativo. Un “patchwork” ligneo (concepito come un
rivestimento in pelle) assemblato direttamente sul posto e che non si esagera nel definire unico.
Old frames, old handles, parts of a loom frame fallen into disuse, “remnants” of wood (preferably larch or fir wood) and a retrieved sheet (perfectly suitable
for the top), “sewn” together with the ceiling rose and the wood panels of a traditional “stube”. These materials were used to create the kitchen cupboard,
protagonist of the family home of Architects Bernardi that has been recently renovated in Cortina. Valentina Bernardi took care of design and manufacturing,
rigorously handmade thanks to the expertise of her uncle, a cabinet-maker. A wooden “patchwork” (conceived as a leather hide upholstery) assembled on
the spot and, without exaggeration, absolutely unique.
www.architettibernardi.com
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TOP Living
Studio tecnico Andrea Bernardi
Dal legno antico dei fienili, plasma-
to dall’azione della pioggia, del sole
e della neve, e ormai “stabilizzato”,
nasce questo spazio dal gusto con-
temporaneo. Andrea Bernardi ha sa-
pientemente fatto di necessità virtù:
dovendo sfruttare degli spazi esigui
– un’unità abitativa di meno di 50 me-
tri quadrati – in maniera ottimale, ha
disegnato un ambiente essenziale,
dominato da linee pulite, dal design
moderno e lineare, e realizzato con
materiali di recupero. La tecnologia
sposa il calore affascinante del legno
antico, integrandolo con elementi
che lo valorizzano, a partire dall’illu-
minazione a led dell’impianto elettrico
domotico. Le sfumature naturali del
legno contrastano con il “nero asso-
luto” dalle tonalità ardesia del marmo,
rifinito con bordo frontale lavorato a
spacco. Per Andrea Bernardi, la cucina
del futuro è quella che affonda le radi-
ci nel passato.
This contemporary space is born from
the ancient wood of haylofts, shaped
by rain, sun, and snow and now “sta-
bilized”. Andrea Bernardi has wisely
made a virtue of the small space of this
unit measuring less than 50 square
metres. He has designed an essen-
tial space, dominated by modern,
clean lines and made with recycled
materials. Technology blends with
the charming warmth of old wood,
complementing it with elements that
enhance its value like the LED lighting
of the home automation system. The
natural nuances of the wood contrast
with the absolute black of the marble.
According to Andrea Bernardi, the
kitchen of the future is the one which
is rooted in the past.
+39 0436 868226
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Studio Gellner
Un elegante “nastro” in legno di noce si svolge tra curve e piani, accompagnando ogni elemento: inizia
all’ingresso e si trasforma in tavolino, piano cottura, lavello e poi piano d’appoggio, per concludersi con
le ante sullo sfondo. Un dettaglio elegante che restituisce una sensazione di movimento, e sottolinea
come un leitmotiv questa cucina collegata con zona pranzo e living. Michele Merlo firma un progetto
assolutamente coerente sul piano estetico: cucina e zona pranzo, che possono essere separate da
una grande porta scorrevole in noce, sono concepite come un unico ambiente multifunzionale, frutto
di una composizione libera e flessibile di elementi realizzati con materiali di pregio. La stessa cappa
aspirante, che solitamente connota lo spazio cottura, è stata inserita nel piano di lavoro, in modo tale
da fondersi del tutto armoniosamente con l’arredo. La parete di fondo è caratterizzata da un unico
pensile con ante scorrevoli verso l’alto, mentre le tradizionali piastrelle sono state sostituite da un’unica
superficie in vetro bianco, la cui specularità contribuisce a dilatare lo spazio. Contrasta cromaticamen-
te con il pavimento la lunga trave nera a soffitto, che contribuisce ad assicurare un senso di continuità
tra living e ingresso.
An elegant walnut ribbon unwinds over curves and planes, accompanying every element: it starts in
the entrance and turns into a coffee table, a cooktop, a sink and then ta worktop to finish with the
cabinet doors in the background. Michele Merlo signs a perfectly coherent project: the kitchen and
the dining area, which can be separated by a large walnut sliding door, are conceived as a unique mul-
tipurpose interior, fruit of a free and flexible composition of elements made with precious materials.
The fume hood, which usually characterizes the cooking area, was inserted in the kitchen worktop,
so as to blend harmoniously with the furnishings. The far end wall features one single unit with sliding
doors, while traditional tiles have been replaced by a white glass surface which enhances and dilates
the space. The long black beam of the ceiling contrasts with the colour of the floor and gives a sense
of continuity between the living room and the entrance.
www.studiogellner.com
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TOP Living
Wood Art CortinaCinque Torri, nuovo tavolo della linea Pestuzze (“pezzetti”, in ampezzano), è appena nato ma è già ricco di storia. Il
piano è costituito da tasselli in legno appartenenti a vecchi fienili: rosso dove è stato “bruciato” dal sole, grigio nelle parti
esposte a nord. La base è in ferro assemblato. Le dimensioni imponenti consentono di ospitare fino a dieci persone.
Cinque Torri, the new table of the Pestuzze line (“small pieces” in the Ampezzo language), is just born but is already rich in
history. The top is made of wooden plugs retrieved from old haylofts: red colored where the wood was burnt by the sun, grey
in the north-facing parts.The base is made of assembled iron. The imposing table accommodates as many as ten people.
www.woodartcortina.com
Lo stile a tavola. “Ricette e ingredienti” di arredamentoSetting a table with style. Furniture “recipes and ingredients”
Gli oggetti del convitoTHE OBJECTS OF THE BANQUET
PRODUCTS. ARTIGIANI E BOUTIQUE
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Fabbro Zino Da una partnership prestigiosa tra AnticoÉ, azienda bellunese specializzata in pavimenti, l’architetto Mauro Boco e l’Artigiano del ferro Fabbro Zino, è nato
questo esclusivo tavolo in edizione limitata. Alla base del progetto la volontà di coniugare l’unicità del legno antico con l’originalità del ferro battuto per ot-
tenere un risultato di grande impatto e personalità. Fabbro Zino ha messo tutta la sua maestria artigiana e il suo approccio moderno agli stili e all’innovazione
tecnologica con l’inserimento illuminotecnico LED- RGB, applicato alla splendida base in ferro battuto a mano.
The prestige partnership between AnticoÉ – the Belluno based company specializing in flooring – architect Mauro Boco, and artist and iron artisan Fabbro
Zino created this exclusive, limited edition tables. The project is meant to blend the uniqueness of ancient wood with the originality of wrought iron and
obtain objects with strong impact and personality. Fabbro Zino shows all his craftsmanship and his modern approach to styles and technological innovation
with the insertion of the RGB- LED technical lighting in the wonderful hand-wrought iron base.
www.fabbrozino.it
Lacedelli CortinaIndovina chi viene a cena… nel bosco. Secondo Lacedelli la convivialità
è letteralmente qualcosa di naturale. A maggior ragione in montagna,
ancora più se a Cortina. Nella foto accanto e in quella di copertina
siamo a Fiames, nel Boschetto dell’Impero, dove è stato allestito un
particolarissimo soggiorno open air. Il tavolo è addirittura realizzato
con radici di alberi e pelle di vitello. Il romantico drappo, utilizzato
come tovagliato, è in pizzo di Calais.
Guess who comes to dinner... in the woods. Lacedelli believes that
the pleasures of the table are natural. Here we are at Fiames where an
open air dining room has been set up. The table is made from roots
and calfskin and the tablecloth is Calais lace.
www.lacedellicortina.com
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TOP Living
La bottega di AmélieNero, bianco, cremisi, interpretati con eleganza e un pizzico di romanticismo. È la proposta di Amélie che, su un tavolo con piede in ferro e piano
in legno (tinteggiato in nero e poi verniciato), ha allestito un servizio realizzato con una le migliori ceramiche francesi, molto sottile e lavorata a
mano. Modelli diversi per forma e stile, che regalano un tocco inaspettato di leggerezza.
Black, white, and crimson are interpreted with elegance and a touch of romanticism. This is what Amelie proposes for this table with iron
foot and wooden top (painted in black and varnished) where she displayed a table set of the best ultra thin, handmade French ceramics.
Models differ in shape and style and give an unexpected touch of lightness.
www.labottegadiamelie.it
Ampezzan Fiori“Cortina d’Ampezzo – Dolomiti – mt. 1.224” si legge sui piatti in ceramica incisi e decorati a mano, ideati da Ampezzan Fiori, e creati dalla toscana Virginia
Casa. Un tocco retrò per il fiore all’occhiello della linea Cortina, abbinato ai bicchieri della stessa collezione, alle posate Rivadossi e alla tovaglietta in lino
resinato realizzata a mano dalla boutique ampezzana.
“Cortina d’Ampezzo – Dolomites – 1224 m” read the ceramic plates, hand engraved and decorated, designed by Ampezzan Fiori and created by the Tuscany
based Virginia Casa company. A vintage touch for the feather in the cap of the Cortina line, coordinated to the glasses from the same line and the linen
tablecloth handmade by the Ampezzo boutique.
www.fioreriaampezzan.com
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Falegnameria Massimo Lorenzi
Le travi recuperate da un vecchio tabià (fienile), “scar-
ti” di un precedente lavoro, sono le fondamenta su
cui posa uno spesso piano di vetro temprato extra
lucido, sorretto da tondini in acciaio cromato. Il tavo-
lo e la panca rappresentano un dialogo tra passato e
presente, tradizione e innovazione: il legno al natura-
le è saldamente unito con incastri (tappe) esattamen-
te come quelli che si usavano nei fienili di un tempo.
I due metri per uno di grandezza permettono di lascia-
no spazio a ben otto commensali.
The beams retrieved from an old tabià (hayloft), rem-
nants from a previous work, are the base for a thick
hardened glass top, supported by chromium plated
steel bars. The table and the bench represent a dialogue
between the past and the present, between diction and
innovation: the natural wood is tightly joined with the
system used in ancient haylofts. The one by two metre
size table can accommodate eight guests.
www.falegnamerialorenzi.com
La Cooperativa e il Centro Casa CortinaTradizione e modernità s’incontrano nella tavola pensata da quella che a Cortina è una vera e
propria istituzione in fatto di shopping: la Cooperativa. Il servizio di piatti (modello New wave) e
le posate Ella in versione satinata hanno l’eleganza tipica delle proposte di Villeroy & Boch. Sono
di Schott Zwiesel, i calici e il candelabro in corno di cervo con inserti in peltro lucido che ricorda
la tradizione di montagna, così come la tovaglietta in feltro. La tovaglia è in lino stone-washed
de La Fabbrica del Lino, collezione “Petali”.
Tradition and modernity meet at the table created by the Cooperativa: Cortina’s institution in the
field of shopping. The New wave dinner set and Ella cutlery have the typical elegance of Villeroy
& Boch. The glasses and the candlestick are by Schott Zwiesel. The stone-washed linen table-
cloth is by La Fabbrica del Lino, “Petali” collection.
www.coopcortina.com
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Pio e Claudia AlveràTutta la magia del vetro nelle mani di Pio e Claudia Alverà. Dall’estro creativo, dall’abilità artigiana e dalla fantasia di padre e figlia nascono oggetti unici. La tecnica
della vetrofusione è stata applicata in questo caso ai piatti, oggetti conviviali per antonomasia: manufatti d’uso quotidiano che, dopo una notte trascorsa in forno
a 800 gradi, si “risvegliano” trasformati in vere e proprie opere d’arte colorate e personalizzate. Piccoli, preziosi capolavori che non dimenticano la funzionalità –
sono utilizzabili sia in lavastoviglie che nel microonde – e di cui è possibile avere un “assaggio” all’interno di alcuni tra i migliori ristoranti del territorio di Cortina,
come al Ristorante Al Camin di Fabio Pompanin (nella foto sopra).
Inspiration and creativity of father and daughter create unique objects. The glass-fusion technique was used for the plate, the table object par excellence:
handmade daily objects that after a night spent in the oven at 800 degrees wake up as veritable, colored and personalized art works. These little, precious ma-
sterpieces – very practical because they can be used both in the microwave oven and in the dish washing machine – are found on the tables of some of the
best restaurants of Cortina.
www.glass-art.it
Baita Fraina
Baita Piè Tofana
Da Aurelio al Passo Giau
El Brite de Larieto
Malga Peziè de Parù
Ristorante Al Camin
Ristorante Alpino Passo Giau
Ristorante Lago Scin
Ristorante Tivoli
Rifugio Averau
Rifugio Dibona
Rifugio Lagazuoi
Rifugio Scoiattoli
Quando l’occhio vuole la sua parte.Dove l’arte di Pio e Claudia Alverà è servita a tavola
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Quando si acquista un oggetto ci si appropria inevitabilmente anche di una storia. Sono sempre più numerose – e
ricercate – quelle che Anna Verzi e Mara De Boni potranno raccontare negli spazi di Test Cortina. Da questa estate,
infatti, ogni settimana da venerdì a lunedì, la boutique, “sorella” dello storico negozio Sottosopra, si trasformerà in
un vero e proprio temporary store, in cui marchi e aziende italiani e stranieri potranno “mettersi in mostra”, in vetrina
e all’interno dello spazio. Ma l’idea – tanto semplice quanto geniale – non si esaurisce qui. Da metà luglio arriva, in-
fatti, anche Il martedì dell’artigiano. Test Cortina diventa “palcoscenico” per selezionati artigiani (soprattutto locali
ma non solo), che potranno raccontare la propria storia, esponendo le creazioni nate dal loro ingegno e dalle loro
mani. Segnatevi bene l’indirizzo del negozio – al 26 della centralissima via XXIX maggio –: se decidete di tornarci
dopo una prima visita, potreste non riconoscerlo.
Every week from Friday to Monday the Test boutique by Anna Verzi and Mara De Boni - “sister” of the historic
Sottosopra shop, will turn into a veritable temporary store where Italian and international brands will display their
products. In addition, from mid July there will be the Artisan’s Tuesdays, a stage where selected craftsmen will tell
their stories and exhibit their ingenious, hand made creations. The shop is located at 26, via XXIX maggio, in the
centre of Cortina.
www.sottosopracortina.com
Temporary store dal venerdì al lunedì, la boutique a due passi dal Campanile inaugura da questa estate
anche Il martedì dell’artigiano
Test Cortina, il negozio “trasformista”
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A Cortina la settima edizione del Premio Internazionale di Architettura
“Barbara Cappochin”, dal 7 al 10 dicembre 2015. Non un riconoscimento solo alle “belle” architetture o a grandi architetti, ma una competizione mondiale
tra progetti di qualitàambientale, emotiva, umana e sociale
EVENTS
L’architettura come qualità della vita
di Giuseppe Cappochin
L’uomo per vivere ha bisogno di spazi dove incontrarsi e da condivi-dere, dove studiare e imparare, dove lavorare, dove ascoltare anche il silenzio, spazi ricreativi, spazi rispettosi delle diverse necessità che la vita gli pone. Così come l’uomo, anche la natura necessita d’essere “ascol-tata”, rispettata, preservata e ammirata perché è un dono, oltre che ne-cessario, meraviglioso. Ed è proprio qui, tra uomo e natura che si pone
l’architettura: architettura come servizio, come ricerca di emozione, luogo di accoglienza, di condivisione, di convivenza nella diversità, architettura come leggerezza e trasparenza. Un’architettura in grado di interpretare anche la capacità di porsi dei limiti, insieme all’u-miltà nella consapevolezza delle proprie risorse. Il Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, è lo strumento di cui la Fondazione omonima si è dotata per rag-giungere questo scopo.
Cortina è stata scelta per ospitare, dal 7 al 10 dicembre, gli eventi e la cerimonia di chiusura del Premio e l’esposizione dei Tavoli dell’Architettura, fiori all’occhiello della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. La manifestazione arriva in Ampezzo forte del successo raccolto a Padova nel 2014: migliaia di giovani hanno preso parte alla lectio magistralis dell’architetto Renzo Piano, e altrettanti sono stati i visitatori dell’esposizione dedicata al maestro genovese. Questa settima edizione ha preso il via con il lancio a Tallinn, in Estonia, nell’ambito della Special Session Internationalisation&Responsability, in occasione dell’Assemblea plenaria del Consiglio degli Architetti d’Europa,
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un appuntamento prestigioso e di grande attualità nel panorama culturale internazio-nale. Promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti di Padova, con la collaborazione di Regione Veneto, Unione Internazionale degli Architet-ti (U.I.A.), Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.), Consiglio Nazionale Architetti (C.N.A.P.P.C.) e, per la prima volta, di Cortina Turismo, l’edizione 2015 ha mosso i primi passi il 9 aprile con l’apertura delle iscrizioni al Premio Internazionale. Che non è un pre-mio solo alle “belle” architetture o a un grande architetto, bensì una competizione mon-diale tra progetti ultimati negli ultimi tre anni, ben immersi nella realtà dei luoghi che li ospitano e dei quali, accanto alla qualità morfologica, tipologica e tecnologica, si tiene in gran conto la relazione instaurata con il contesto e con le persone che lì vivono e lavora-no. Questo riconoscimento punta a selezionare le opere di architettura e di rigenerazione urbana sostenibile che si distinguono per la qualità: una qualità intesa in senso ambienta-le, sensoriale, emotivo, ma anche come dimensione umana, ideazione innovativa, uso ap-propriato dei materiali e strutture, studio dei particolari costruttivi, capacità di coniugare estetica, funzionalità e sostenibilità. In modo tale che possano emergere il ruolo centrale e la responsabilità dell’architettura nel processo di trasformazione del paesaggio, secondo i principi della bio-architettura, dell’efficienza energetica e dell’urbanistica sostenibile.
www.barbaracappochinfoundation.net
FocusSono 314 le opere inviate per la selezione al Premio “Barba-
ra Cappochin”, provenienti da 42 Paesi di tutti i continenti:
126 dall’Italia, seguita da Giappone e Spagna. La conferma
di come il nostro Paese voglia tornare a essere il Paese del-
la “buona architettura”. C’è tempo fino al 27 luglio per par-
tecipare al concorso per la progettazione dei cinque Tavoli
dell’Architettura, tradizionale vetrina delle migliori 50 opere
selezionate dalla giuria del premio. Riservato ai giovani archi-
tetti italiani under 40, agli studenti iscritti al corso di laurea
magistrale in Architettura e agli studenti del quarto e quinto
anno del corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria edile-
Architettura, il concorso ha il fine di far emergere i giovani
professionisti fortemente penalizzati dalla crisi in cui da anni
versa il mercato della progettazione. Il “taglio del nastro” si
terrà il 7 dicembre 2015 in Corso Italia.
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TOP Living
Gastronomia e territorio: queste le parole chiave dell’estate all’ombra delle Tofane nell’anno di Expo Milano. Perché il cibo è cultura, è
identità e l’alimentazione un linguaggio. Tra gli appuntamenti clou, la Degustazione a Spreco Zero a due passi dal cielo, la Cena di note al Cristallo Hotel Spa &
Golf e il gran ritorno del Cortina Summer Party
NUTRI-MENTI
CortinaGourmand Holiday
the fabulous rifugio averau, recognised as one of the best mountain restaurant/hotels in Europe […]. If you want great food closer to Cortina try the Baita Fraina 2km up the Faloria mountainside with its extensive wine list and local speciality dishes such as pasta filled with beetroot […]. Cortina has too much class to have encouraged streets full of wild apres-ski bars and clubs pumping out bass-heavy house beats.
il magnifico Rifugio Averau è riconosciuto come uno dei migliori alberghi e ristoranti in Europa. Se volete eccellente cibo vicino Cortina provate anche Baita Faina, due chilometri sopra il versante del Faloria con la sua ricca carta dei vini e le specialità locali come i casunziei. Cortina ha troppa classe perché le sue strade siano affollate di rumorosi bar presi d’assalto al ritorno dalle piste e club dai quali fuoriescono i pesanti bassi da house music.
Peter Fenton - Mirror, UK
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foto di Giacomo Pompanin
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La X edizione di VinoVip - dall’11 al 13 luglio
La biennale del vino italiano ha scelto ancora una volta la Regina delle Dolomiti. 55 le cantine presenti, selezionate tra le migliori in Italia. «Corti-na è un ideale polo di riflessione – spiega Alessandro Torcoli direttore del-la redazione di Civiltà del Bere –, cornice privilegiata per degustazioni che in alta quota hanno tutto un altro sapore, capaci di raccontare al meglio la magia che ruota attorno al vino». Per questo, il progetto, 20 anni fa così ambizioso, spinse Pino Khail a esigere una location tanto prestigiosa. Se normalmente non si fa caso al contesto in cui si svolge un tasting, lo scena-rio mozzafiato delle cime delle Tofane e il piacere di un assaggio ai rifugi Col Drusciè e Ra Valles sembrano in grado di aumentare le percezioni, ravvivare i sensi, rendere più brillanti i colori, più intensi e profondi i pro-fumi. La tre giorni enoica ha visto nel talk show il suo momento culmine; quest’anno ancora più emozionante perché condotto da chi aveva aperto le danze nella prima edizione, Bruno Vespa, in veste di produttore di vino, ma soprattutto amante di Cortina. Tra i protagonisti anche Piero Antinori, leader indiscusso dell’enologia italiana, che ha approfittato dell’occasione per festeggiare la sua carriera.
www.vinovipcortina.it
Calici di stelle nei rifugi - 8 agosto
Un percorso d’intrattenimento enogastronomico e culturale, che coin-volge sette rifugi, con degustazioni di oltre 100 etichette in abbinamento a prodotti tipici ampezzani. Questo il format di Calici di stelle nei rifugi, che proporrà anche laboratori didattici per i più piccoli in collaborazione con i servizi educativi dei Musei delle Regole d’Ampezzo, e ancora, aperitivi e Cene Stellari. Dalle ore 21.30, le Associazioni Astronomica Cortina e Astrofili Legnago saranno a disposizione con i telescopi per guardare le stelle e, al Rifugio Col Drusciè, l’appuntamento è con l’osservazione di Saturno e di Vega.
www.veneziaeventi.com
NEWS
Il pesce in alta quota Nuova gestione per Il Ristorante del Centro Tennis
Country Club. Pierluigi Orlando porta tra le Dolomiti la
tradizione della cucina veneta di pesce: materia prima
proveniente dai mercati di Caorle e Chioggia e dalla
vicina Croazia, per piatti in grado di soddisfare il palato
degli appassionati del pescato anche in alta quota.
www.tenniscortina.it
di Elena Mazzuoli
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New look a l’Hacker Nuovo stile e nuova cucina per la Birreria Hacker Pschorr, singolare enclave bavarese in terra ampezzana, dedicata all’omonima birra, proclamata nel 2010 la migliore della Germania. Assolutamente da provare i panini che portano il nome delle cime più belle d’Ampezzo, come anche i piatti ispirati alla robusta cucina tradizionale, annaffiati da un’ottima bionda fresca, anche “a caduta”.
cortina.dolomiti.org
NEWS
excellent menus in the mountain rifugios, first class restaurants in the hotels and the center of town, and a growing tradition of combining traditional regional dishes with a modern outlook. Championing that is Riccardo Gaspari, a former downhill ski racer whose family run the El Brite de Larieto agriturismo establishment. They rear their own meat, make pasta, polenta and gnocchi, source herbs and spices from their kitchen garden and create delicious casunziei, a signature dish of the region, of egg pasta ravioli filled with beetroot and flavoured with hazel-colour butter. Speck, salami and prosciutto is prepared on site.
eccellenti proposte gastronomiche nei rifugi, ristoranti di prima classe negli hotel e nel centro della città, e una crescente propensione a mixare i piatti della tradizione regionale con un tocco di modernità. Il capofila è Riccardo Gaspari, ex sciatore la cui famiglia è titolare dell’agriturismo El Brite de Larieto. Sono loro ad allevare il bestiame per la loro carne, fanno in casa pasta, polenta e gnocchi, raccolgono erbe e spezie dal giardino di casa e cucinano i deliziosi casunziei, piatto caratteristico della regione: pasta all’uovo ripiena di barbabietola condita con burro nocciola. Speck, salami e prosciutto sono preparati sul posto.
Mark Nicholls - Places&Faces, UK
Places and Faces - January 2015 - circulation 6,000
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the rifugio [Lagazuoi] is simple, cosy and comfortable and the cuisine excellent
il Rifugio Lagazuoi è semplice, intimo e accogliente e la cucina è eccellente.
Michael Cranmer - Beau Travel, UK
BEAU TRAVEL Winter 2014-15 Ski Supplement
circulation 49,000 by Michael Cranmer
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the food in cortina’s restaurants and mountain refuges is excellent!
il cibo nei ristoranti di Cortina e nei rifugi è eccellente!
Hans Kristian Krogh-Hanssen -
Aftenposten, Norvegia
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Cena di note al Cristallo Hotel Spa & Golf - 23 agosto
Arriva a Cortina la manifestazione cultural-gastronomica organizzata dal Corriere del Veneto-Corriere della Sera, che unisce idealmente i luoghi più caratteristici della regione. Nell’unico 5 stelle lusso delle Dolomiti appun-tamento con il concerto della mezzo-soprano Silvia Regazzo e la cena a tema “Grande Guerra”. La serata sarà organizzata in collaborazione con la delegazione d’Ampezzo dell’Accademia Italiana della Cucina.
www.cristallo.it
Degustazione a Spreco Zero a due passi dal cielo - 24 agosto
Cortina scende in campo facendosi promotrice della cultura anti-spreco: ecco perché con il cibo recuperato durante la Cena di note verrà organizzata, il giorno successivo, una “degustazione a Spreco Zero” sulla terrazza del Rifugio Lagazuoi (2.752 metri).
Coinvolta per l’occasione l’Associazione Italiana Food Blogger, pronta a cimentarsi nella preparazione di ricette “sostenibili”. «È un tema che mi appassiona particolarmente – spiega Annamaria Pellegrino, presidente AIFB –. Il cibo è più che mai di attualità nell’anno di Expo e lavorare sulla sensibilizzazione contro lo spreco mi sembra un dovere. Ma il cibo è cul-tura, in questo caso, oserei dire, antropologia gastronomica. Trovo parti-colarmente interessante il binomio recupero-Grande Guerra in un luogo, il Rifugio Lagazuoi, che è epicentro del Museo all’aperto della Grande Guerra più esteso in Europa».
Precederà la degustazione un momento di confronto aperto a tutti sul-le buone pratiche per degustare piatti a “spreco zero”. Un appuntamento che Cortina – che il 6 marzo ha sottoscritto la Carta Spreco Zero, impegnan-dosi ad attivare il decalogo di buone pratiche contro lo spreco alimentare – dedica alla campagna Un anno contro lo spreco 2015 - stopfoodwaste - alimen-tare il futuro. Iniziativa organizzata con Last Minute Market, alla presenza di Andrea Segré, ideatore del progetto.
L’evento è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti: la data e il luogo potranno subire variazioni a seconda delle condizioni meteorologiche.
cortina.dolomiti.org
Lo chef “chic” Graziano Prest verso Expo 2015Chic: Charming Italian Chef, l’associazione
di cuochi nata per catalizzare lo spirito di
forte tradizione e innovazione italiano, si è
mobilitata in massa per l’evento dell’anno
con appuntamenti dentro e fuori Expo.
Il mago stellato dei fornelli d’Ampezzo,
Graziano Prest del Ristorante Tivoli (1
stella Michelin), sarà ospite dello chef
Felice Lo Basso, per la cena a quattro mani
organizzata il 13 settembre nelle sale del
ristorante Unico Milano.
www.charmingitalianchef.com
wwww.ristorantetivolicortina.it
NEWScortina is a slope food paradise.The legendary ski resort of Cortina boasts some of the best lunch spots in the Alps.
cortina è un paradiso del cibo in alta quota. Il leggendario ski resort vanta alcuni dei migliori ristornati di tutte le Alpi.
Asbjørn Risnes Jr - D2, Norvegia
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Baita Fraina si fa in due e scende in cittàBrindisi inaugurale il 25 giugno per la nuova Enoteca Baita Fraina affacciata su
Largo Poste. 550 etichette di vini italiani e internazionali (25 a disposizione al calice)
accompagnano il rito dell’aperitivo, “condito” da degustazioni e spuntini in pieno “stile
Baita Fraina”, vera e propria istituzione della gastronomia ampezzana.
www.baitafraina.it
NEWS
surrounded by the dramatic dolomites, scenic Cortina, the grandest resort in Italy, played host to the Olympic Games in 1956 […]. EAT: Il Meloncino al Camineto.
circondata dalle spettacolari Dolomiti, la scenografica Cortina, il più superbo luogo di villeggiatura d’Italia, ospitò le Olimpiadi del 1956. Provate: Il Meloncino al Camineto.
Pippa Middleton - Vanity Fair, UK
Vanity Fair February 2015
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SAVE THE DATE
LUGLIO E AGOSTO, A SCuOLA DI LATTE
Al caseificio Piccolo Brite dell’agriturismo El Brite de
Larieto, tutti i mercoledì, da metà luglio a fine agosto,
i bambini dai 5 ai 12 anni potranno imparare i segreti
del “mago casaro”. All’insegna della bontà a chilometro
zero, anche i “picnic nel fieno”.
www.elbritedelarieto.it
IL 24 E 31 LUGLIO, IL 7, 12, 18, 21, 28 AGOSTO,
PASSEGGIATA TRA LE STELLE
Appuntamenti a ripetizione con le stelle, grazie alle
visite al Planetario alle ore 17.00 e a quelle all’Astro
Ring alle ore 22.00, che riunisce in un percorso
didattico immerso nella natura il Sentiero dei
Pianeti e il Sentiero dell’Universo. Giunti alla cima,
un’indimenticabile Cena sotto le stelle al rifugio Col
Drusciè. Su prenotazione.
www.cortinastelle.it
IL 7, 13 E 21 AGOSTO,
TuTTE LE SFuMATuRE DELL’ENROSADIRA
Una serata alternativa con L’Enrosadira d’alta quota e
il Museo all’aperto della Grande Guerra al tramonto.
A cena sulle terrazze dei rifugi Averau e Scoiattoli, per
ammirare tramonti infuocati “in abbinamento” ai piatti
della cucina tradizionale. Seggiovia aperta dalle 19.00
alle 23.00.
cortina.dolomiti.org
IL 15 AGOSTO, IL GELATO COME uNA VOLTA
Un ferragosto gustoso in riva al lago di Federa. Dalle
10.00 alle 16.00, al Rifugio Croda Da Lago, il gelato
preparato artigianalmente sarà servito su un carrettino
originale dell’Ottocento.
cortina.dolomiti.org
IL 15 AGOSTO, FERRAGuSTANDO
Al Cristallo Hotel Spa & Golf dalle 12.00 un elegante
barbecue in stile “country-chic” con vista mozzafiato
sulle Dolomiti, musica dal vivo e la cucina dello chef
Stefano Tabacchi. Un appuntamento imperdibile,
anche per chi non è ospite dell’hotel.
www.cristallo.it
IL 20 AGOSTO, CORTINA SuMMER PARTy
Torna a grande richiesta, sui prati di Malga Peziè
de Parù, il party d’antan dell’estate ampezzana.
Protagonisti gli chef stellati del Ristorante Tivoli di
Cortina, del St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina), de
La Siriola (Hotel Ciasa Salares) e de Al Capriolo
di Vodo di Cadore, che presenteranno le proprie
specialità accompagnandole con le prelibatezze dei
migliori ristoranti ed enoteche ampezzani. Ingresso a
pagamento; parte del ricavato sarà devoluto al gruppo
Scoiattoli di Cortina.
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Cinquant’anni e non sentirli. Cinquant’anni di cucina, di tradizioni, di cultura, di incontri, di amicizie. Cinquant’anni di storie, aneddoti,
contaminazioni: è il mezzo secolo di vita della delegazione di Cortina d’Ampezzo
dell’Accademia Italiana della Cucina, che nell’anno di Expo 2015, racconta e rende
omaggio alla mai dimentica Rachele Padovan
COLOR SEPPIA
Le “nozze d’oro” di un convivio speciale
e il ricordo di un’alchimista della tavola
di Alessandra Segafreddo
Era il 1965 quando nasceva la delegazione d’Ampezzo dell’Accademia Italiana della Cucina, fortemente voluta da donna Clara Agnelli Nuvoletti, che amava definirla «una delegazione ideale ed esemplare; un modello di grazia, ospitalità e piacevolezza». La missione con cui venne fondata era quella di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina locale, la cul-tura della civiltà della tavola. Una vocazione mai scemata, anzi rafforzatasi
nel tempo. Nei suoi 50 anni di storia, l’Accademia ha organizzato momenti conviviali con forti contenuti culturali, cercando sempre di mantenere fede, promuovendola, alla cuci-na tradizionale ampezzana.
«Il nostro è stato un impegno constante nel tempo – spiega il Luigino Grasselli, oggi a capo della sezione –. Abbiamo contributo a creare una rete di amicizie e appuntamenti d’interesse, coinvolgendo anche personalità di altre regioni e di altre nazioni, facendo co-noscere il nome di Cortina e diffondendo (con tanti apprezzamenti) la sua originale cucina.
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Rachele Padovan negli anni Ottanta a una cerimonia dell’Accademia Italiana della Cucina. In piedi, da sinistra: Luigino Grasselli, il conte Giovanni Nuvoletti Perdomini, allora presidente dell’Accademia, e Silvana Savaris Grasselli.
Soprattutto abbiamo contribuito a sviluppare, tramite una più approfondita conoscenza della storia alimentare del territorio, la cultura della tavola e la ristorazione di questa valle».
L’Accademia ampezzana ha sempre richiamato attorno a sé personalità di spicco della cultura italiana e internazionale. Personalità che spesso si incontravano anche da Rachele Padovan, accademica onoraria del gruppo ampezzano. «Abbiamo frequentato la casa di Rachele per molti anni – raccontano il presidente Luigino e la moglie, Silvana Savaris Grasselli –, le abbiamo voluto un gran bene e abbiamo sempre trovato in lei una ricchezza indescrivibile di conoscenze, di esperienze di vita, di emozioni e passionalità».
Rachele dagli occhi chiari e luminosi, dal sorriso pronto e aperto, dalla voce roca, pastosa, bassa, alla “Marlene”, come la descrisse Giorgio Soavi. Rachele dalla grande dispo-nibilità, dalla conversazione arguta e intelligente che ha saputo sempre affascinare le per-sone più in vista del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, che in lei trovavano il gusto della conversazione, seduta sulla panca d’angolo della sua bella e vissuta cucina, davanti a un tavolo dove c’era sempre qualcosa di pronto o da fare: magari una monta-gnola di farina in attesa di quattro uova e di due mani esperte che trasformassero il tutto, con antica sapienza, in sottili tagliatelle da insaporire con una salsa alle noci, tanto amate dall’amico Marcello Mastroianni. Era anticonformista per natura, schietta fino in fondo, a suo agio con tutti e allo stesso modo, si trattasse di intellettuali, artisti, politici, perso-naggi dello spettacolo o grandi industriali. Il successo della sua cucina è stato sicuramente determinato dall’onestà, dalla genuinità e dalla naturalezza con cui cucinava i suoi piatti. Ognuno con una sua personalità forte, decisa, sempre unica. «Memorabile fu un capriolo cucinato con capperi e olive»: ricordano ancora i Grasselli. Amava la cucina tradizionale ampezzana, ma adorava anche la cucina meridionale, soprattutto quella pugliese, e così mescolava le pietanze e le riproponeva trasformate con genialità, si divertiva come fosse un’alchimista a fare queste contaminazioni… ma gli ingredienti erano sempre riconosci-bili, i sapori puliti, nitidi. Quindi alternava con disinvoltura un piatto locale a una ricetta napoletana, ma anche le pere all’australiana al pollo al curry delle isole Mauritius o a una sua creazione personale, come l’arrosto al Porto con peperoni o gli involtini alla verza. Ri-cordi affettuosi e preziosi che rivivono nella pagine di Cinquant’anni di Accademia Italiana della Cucina a Cortina d’Ampezzo. 1965-2015, il volume in cui Silvana Grasselli racconta con foto, documenti e lettere la storia della sezione ampezzana e che sarà presentato il 5 e 6 settembre in occasione dei festeggiamenti ufficiali.
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Percorrere i sentieri circondati dalle vette Patrimonio dell’Umanità – magari facendo tappa
in golosi rifugi di montagna – comodamente seduti a casa. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione
Dolomiti UNESCO e Google, il servizio di Street View è arrivato anche in alta quota: per assaporare in anteprima una vacanza ad alto tasso di emozioni
S-PUNTI DI VISTA
Dolomiti virtuali, emozioni reali
a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO
Non servono scarponi, né bastoncini da trekking: bastano uno scher-mo e una connessione a internet per fare due passi “virtuali” sui sentieri delle Dolomiti, per prepararsi a un’escursione reale, o semplicemente per scoprire un paesaggio unico. Sono emozioni che da qualche mese può vivere chiunque, in qualsiasi angolo del mondo, da Zuel come da Calcutta, da New York come da Buenos Aires. Un piccolo miracolo della
tecnologia a disposizione degli internauti grazie alla funzione Street View di Google Maps. La Fondazione Dolomiti UNESCO – primo ente italiano ad aderire al Google Trekker Loan Program – ha mappato finora una ventina di sentieri distribuiti nei nove Sistemi che compongono il Bene UNESCO, dalle Dolomiti di Brenta alle montagne di Cortina d’Am-pezzo. Si tratta di un ambizioso progetto partito nell’estate del 2014: la fase di test è stata compiuta tra settembre e ottobre, e da maggio 2015 il lavoro di rilevamento è stato ripreso con nuovi percorsi. Ovviamente, stavolta, la Google Car, attrezzata per le riprese di Google Street View, è stata lasciata in garage. Per mappare un sentiero occorre che un operatore lo percorra indossando uno zaino Google Trekker – un ingombro di 25 chili, tra struttura metallica e antennone – equipaggiato con 15 macchine fotografiche che scattano migliaia di foto panoramiche a 360°, al ritmo di otto ogni dieci secondi. Il rilevatore deve essere bene allenato (anzi, generalmente è accompagnato da una seconda persona, dato il peso dello zaino) e deve procedere in modo quanto più possibile stabile e uniforme.
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«Naturalmente questo è uno strumento di comunicazione e promozione e non si sosti-tuisce a un’accurata pianificazione delle escursioni – spiega Marcella Morandini, segreta-rio generale della Fondazione Dolomiti UNESCO –: è un modo innovativo per promuove-re il Bene UNESCO in tutto il mondo». L’obiettivo finale del progetto è mappare percorsi in tutti e nove i Sistemi del Bene Dolomiti UNESCO, in particolare gli anelli panoramici e i percorsi in alta quota conosciuti come Alte Vie.
«È necessario valutare di volta in volta la scelta dei percorsi in collaborazione con chi conosce il territorio – aggiunge Giuliano Vantaggi, curatore del progetto per conto della Fondazione Dolomiti UNESCO –. Sappiamo quanto sia importante la sicurezza: continue-remo a scegliere sentieri escursionistici facili e di grande impatto visivo, che raccontino al meglio le Dolomiti nel mondo». Durante la fase test sono stati percorsi una ventina di sentieri: il rifugio Dal Piaz sulle Vette Feltrine, Prato Piazza da Braies, i prati dell’Armen-tara, il rifugio Tosa Pedrotti sulle Dolomiti di Brenta, la valle del Mis e le marmitte del Brenton, il Bus del Buson e molti altri. Chiunque può crearsi così un’immagine ancora più vivida delle meraviglie che le Dolomiti hanno da offrire: dalle crode nude, ora rosa ora arancio, ai boschi che sussurrano, dallo scroscio dei torrenti al silenzio dei pascoli alti. Alcuni tra i primi sentieri mappati nell’ambito del Google Trekker Loan Program si trovano nei dintorni di Cortina d’Ampezzo. Le montagne disposte a corona attorno alla Regina delle Dolomiti fanno parte del il Sistema 1 Pelmo Croda da Lago e del Sistema 5 Dolomiti Settentrionali. All’interno del primo, sono percorribili su Google Street View la passeggiata sotto la Croda da Lago – dal rifugio Palmieri ai prati di Mondeval, passando per Forcella Ambrizzola – e l’escursione sulle tracce dell’uomo di Mondeval con partenza da passo Giau. Fanno invece parte del Sistema 5 gli altri quattro percorsi sulle Dolomiti ampezzane: l’anello di Ra Stua e Ciampo de Crosc nella natura incontaminata del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, la camminata ai piedi delle Tofane dal passo Falzarego su per forcella Travenanzes e forcella Col dei Bos, l’anello delle Cinque Torri tra le trincee della Grande Guerra, il sentiero con vista sul Cristallo che parte da malga Larieto.
Non resta che entrare in Google Street View e spostare l’omino sui sentieri tracciati (in blu) per rivivere una gita, pregustare una vacanza, farsi invogliare dalle Dolomiti.
www.dolomitiunesco.info
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E d’inverno “si naviga” in pista
230 panoramiche, 10 rifugi, 11 ski aree: questi i numeri del Virtual Tour che, sfruttando e potenziando la tecnologia Street View di Google Maps, permette agli amanti delle Dolomiti di visitare virtualmente le piste e gli impianti di Cortina, per “navigare” lungo le discese della Regina delle Dolomiti direttamente da Pc, smartphone e tablet. Come? Grazie al progetto ideato dal fotografo certificato Google, Toni Bornacin, con la collaborazione di Cortina Turismo e del Consorzio Esercenti impianti a fune. Faloria, Cristallo, Mietres, Tofana, Ra Valles – Drusciè, 5 Torri, Lagazuoi, Col Gallina, Auronzo, Misurina e San Vito di Cadore, le ski aree “digitalizzate” da Bornacin in collaborazione con Giuseppe Ghedina, fotografo certificato Google residente a Cortina e grande conoscitore delle Dolomiti.
cortina.dolomiti.org www.topviewski.com
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Virtual dolomites, real emotions
In winter “surf” on the ski course
Neither boots nor poles, just a screen and internet connection are needed to take a virtual tour of the Dolomites, thanks to the Street View function of Google Maps. Fondazione Dolomiti UNESCO has been the first Italian body to join the Google Trekker Loan Program and map about 20 trails in the nine Systems that form the UNESCO heritage from the Brenta Dolomites to Cortina mountains. Marcella Morandini – General Secretary of the Fondazione – explains that this
is a new communication and promotional instrument and does not negate accurate planning of the excursions. The project aims at completing the maps of all the nine Systems of the UNESCO heritage, focusing on panoramic trails and Alte Vie (altitude high routes). The mountains crowning the Queen of the Dolomites are part of System 1: Pelmo and Croda da Lago; and System 5: Northern Dolomites. Within System 1, visitors can virtually hike beneath Croda da Lago and across Mondeval meadows from Passo Giau. Within System 5 are the other four routes: Ra Stua loop in the pristine nature of the Park, along the foot of Tofane from Passo Falzarego, the Cinque Torri loop, and the trail from Larieto
with views of Mt. Cristallo.
The Virtual Tour based on the Street View technology of Google Maps will take visitors on ski runs and lifts of 11 ski areas of the Dolomites with 230 panoramas and 10 mountain lodges. Surfing the downhill runs of Cortina from your PC, smartphone or tablet is possible thanks to the project of pho-tographer Toni Bornacin – Google certified photographer – together with Cortina Turismo, the Lifts Consortium and the collaboration with Google certified photographer Giuseppe Ghedina, who lives in Cortina and is a great connoisseur of the Dolomites.
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L’attimodi Stefano Zardini
Sono trascorsi millenni da
quando gli abitanti della primitiva
Europa iniziarono a muoversi da
un’area all’altra: le migrazioni,
la ricerca di terre più fertili, la
necessità di scambiare cose ed
esperienze. Fiumi da attraversare,
vaste pianure, animali feroci,
tribù nemiche: la vita non era
esattamente semplice. A rendere
gli spostamenti ancora più
ardui e faticosi, un ostacolo
più minaccioso di altri: le Alpi.
Torrenti impetuosi, ghiacciai, il
freddo, le valanghe e le pareti
imponenti, l’ambiente ostile e, poi,
la superstizione.
Ci sono momenti in cui voglio
tornare a vedere questa barriera
apparentemente insuperabile con
gli stessi occhi con cui potevano
guardarla i viandanti, i soldati o,
semplicemente, le genti in cerca
di nuovi luoghi di pace. Oggi le
gole, i passi tra le cime o i torrenti
non fanno più paura, oggi si viene
qui per vederli, per ammirarli, ma
come fossero monumenti amici.
Millennia have elapsed since
the inhabitants of primitive
Europe started to move from
region to region: migrations, the
search for more fertile lands,
the need of sharing things and
experiences. Rivers to cross,
vast plains, wild animals, hostile
tribes: life was not exactly easy.
A more threatening obstacle
made journeys even harder and
more tiresome: the Alps. Rushing
streams, glaciers, the cold,
avalanches and imposing walls,
the hostile environment and, last,
superstition. There are moments
when I wish to go back and see
this apparently insurmountable
barrier with the same eyes
wayfarers, soldiers, or, simply,
people in search of peaceful new
places had seen them. Today,
the ravines, the passes through
the peaks or the torrents are no
longer feared, today travelers
come here to observe and
admire them, as if they were
friendly monuments.
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C’è chi viene folgorato da una mela che cade dall’albero, chi da un sasso gettato in un lago.
Meglio se alpino. Meglio se a Cortina. È stata questa l’ispirazione che ha guidato l’ampezzano Stefano
Gris nella progettazione del padiglione Aquae Venezia 2015, l’esposizione internazionale dedicata all’acqua, collaterale e patrocinata da Expo Milano.
Sarà un caso se all’interno della struttura “svetta” anche il Becco di Mezzodì?
PEOPLE
Expo Venezia: design made in Cortina
di Massimo Spampani
Come un sasso gettato in un laghetto alpino che ne increspa la su-perficie con una serie di onde circolari che partono e si allontanano dal punto in cui il sasso è stato gettato. Stefano Gris, architetto di Cortina (mamma ampezzana, scuole e giovinezza in Ampezzo, vacanze e molto tempo trascorso in valle) risiede a Venezia, con studio a Padova, ma deve avere avuto in mente il laghetto del Sorapiss o quello di Croda da Lago,
dove chissà quante volte si è divertito da bambino a lanciare sassi nell’acqua, quando ha progettato il padiglione di Aquae Venezia 2015, l’unico dell’Expo costruito fuori Milano.
«Dovevo dare forma a qualcosa che forma non ha, l’acqua appunto – racconta Gris –, e per questo l’idea iniziale è stata quella di pensare a una goccia e alle forme che genera quando cade nell’acqua. Da quest’idea si è concretizzato il disegno dell’allestimento in-terno del padiglione, caratterizzato da percorsi fatti ad anelli concentrici e non dai tradi-zionali corridoi». Insieme alla moglie Silvia Dainese e con il suo studio, Gris ha progettato tutti gli allestimenti degli interni, coordinandone i video e i contenuti.
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L’architetto Stefano Gris. Origini ampezzane, con il suo studio Grisdainese ha lavorato alla progettazione di mostre e allestimenti museali in tutto il mondo. Negli ultimi anni si è dedicato anche a progetti di architettura pubblica e per gruppi aziendali.
Architect Stefano Gris, from Ampezzo, with his Grisdainese Studio has designed exhibitions and museum fit-out all over the world. Recently he has dedicated himself to planning public and corporate architecture.
Il Becco di Mezzodì con il suo profilo solitario “svetta” all’interno del padiglione Aquae Venezia.
Becco di Mezzodì with its solitary silhouette “stands out” inside the Aquae Venezia pavilion.
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L’edificio del padiglione, che sorge in un’area bonificata di Marghera poco prima del ponte translagunare che collega la terraferma a Venezia, è opera di Michele De Lucchi, architetto progettista del Padiglione Zero a Expo.
E Cortina figura proprio all’interno di Aquae laddove, in un pannello retroilluminato, il Becco di Mezzodì si specchia nel lago di Croda da Lago, con un virgolettato che recita: «Dai torrenti dolomitici ai laghi, dalle risorgive ai grandi fiumi della pianura, un immenso sistema integrato di acque da cui ha avuto inizio la storia del Veneto».
Aquae Venezia 2015 racconta e rappresenta le innumerevoli interrelazioni tra “l’oro blu”, l’uomo e il nostro pianeta. Un percorso interattivo tra i temi legati all’ambiente, all’agricoltura, all’industria, alla salute e al benessere, all’alimentazione, al tempo libero, al lavoro e ai cambiamenti climatici. Aperto fino al 31 ottobre, prevede sezioni di puro in-trattenimento a cui si affiancano aree di carattere artistico, culturale e scientifico. La Rosa sull’Acqua, che Gris ha creato, è il nucleo centrale del padiglione, un grande dodecaedro calato da soffitto con un perimetro di 72 metri. All’esterno, 12 grandi schermi proiettano immagini che fanno riferimento ai temi legati all’acqua, mentre entrando al suo interno si scende virtualmente nelle profondità oceaniche con l’Ascensore degli Abissi: una sug-gestiva proiezione circolare tridimensionale, accompagnata da suoni iperrealistici, che simula il percorso fatto con un ipotetico ascensore fino a 5.000 metri di profondità. E si incontrano via via gli abitanti degli oceani, dagli esseri più in superficie alle meduse alle piovre, dai branchi di pesci ai grandi squali. Negli altri “cerchi” del padiglione, vi sono spazi espositivi con contenuti culturali e scientifici. Tra le vetrine più curiose, i pesci degli abissi dello stretto di Messina, conservati in formalina fin dai primi anni dell’Ottocento, che appartengono al Consiglio nazionale delle Ricerche. «Sono più abituato ad occupar-mi di mostre e musei – dice Gris – per cui ho spinto più sugli aspetti culturali che su quelli commerciali, e questa è stata una battaglia in parte vinta». Ma il padiglione Aquae non poteva certo ignorare le cucine del mondo legate al pesce: evento nell’evento è l’articola-to percorso tra i sapori, in primis legati al mare, nella sezione Water Food Wold. A turno gli chef raccontano come si cucinano i prodotti del mare interpretandoli nelle diverse culture culinarie. A cominciare dalle modalità di cottura del pesce per far vivere profumi e sapori: crudo, bollito o al vapore, fritto, al forno, alla piastra. E ovviamente non potevano mancare i cicchetti veneziani in un “bacaro” allestito per l’occasione.
www.aquae2015.org www.expovenice.it
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As a drop falling into a glass of water and forming concentric small waves, or as a rock thrown into an alpine lake and rippling the water surface with a series of circular waves moving away from the point where the rock was
thrown. Architect Stefano Gris, from Cortina – his mother is from Ampezzo, where he attended school and spent his youth, as well as his vacations and much of his leisure time – but he lives in Venice and has his Architect Studio in Padova. However, when he designed the Aquae pavilion in Venice for Expo 2015 – the only expo building outside Milan – he might have had in mind the small Sorapis lake or the lake of Croda da Lago where as a child, who knows how often, he enjoyed throwing rocks into the water. «I had to give shape to something that has no shape: water – tells Gris – that is why my first idea focused on a drop of water and on the shapes it creates when it falls into the water. From this idea I designed the interior of the pavilion which is characterized by concentric ring corridors rather than traditional recto-linear». Gris, together with his wife Silvia Dainese and his team, designed all the interiors, coordinating videos and contents. The pavilion building, that rises in a reclaimed area of Marghera just before the bridge that connects Venice to the mainland, was planned by Architect Michele De Lucchi, designer of Pavilion Zero at Expo 2015. Cortina is present inside Aquae on a back-lit panel that shows Mt. Beco de Mezodì reflected in the Croda da Lago lake, with a quote reading: «From the Dolomite torrents to the lakes, from the spring waters to the large rivers of the plain, a stunning integrated system of waters whence the history of the Veneto region began».
Aquae Venezia 2015 tells and represents the countless
interrelations between the “blue gold”, humanity and our world. An interactive journey through environment, agri-culture, industry, health and welfare, food, leisure time, jobs, and climate changes. The exhibition, open until Octo-ber 31st, features areas of entertainment along with artis-tic, cultural and scientific areas. The “Rosa sull’Acqua” , designed by Gris, is the highlight of the pavilion: a 72-meter perimeter dodecahedron descending from the ceiling. On the outside walls, 12 maxi screens show images related to wa-ter themes, while inside, the “Ascensore degli Abissi” virtu-ally takes visitors down to the ocean depths. An evocative circular 3-D film, accompanied by hyper-realistic sounds, simulates the journey into the ocean with a hypothetical el-evator, down to 5,000 mt of depth. As it descends, ocean inhabitants are encountered: from the ones living closer to the surface to jellyfish and octopuses, from schools of fish to great sharks. The other pavilion “rings” host exhibition halls dedicated to cultural and scientific contents. Among the most curious exhibits are the fish from the abyss of Messi-na Strait, preserved in formalin since the early XIX century, property of the National Research Council. «Because of my experience in dealing with exhibitions and museums – says Gris – I mainly focused on the cultural aspects rather than the commercial ones, and this is a battle I partially won». However, the Aquae pavilion could not ignore the fish based cuisines of the World: the highlight of the event is the articu-lated journey through tastes and flavors, especially linked to the sea in the Water Food World section. Taking turns, the chefs tell how to cook sea products according to the different culinary cultures, starting from the fish cooking methods to enhance scents and flavors: raw, boiled or steamed, fried, baked or grilled. And the Venetian cicchetti are a must not to be missed, obviously in a bacaro decorated for the event.
Expo Venezia: design made in Cortina
MA(L)GAZINE
L’elogio della zordaa cura di Paolo Tassi
Cortina è verde. Quando le nevi si ritirano i prati cominciano a colorarsi dalle quote più basse: una sfumatura brillante che risale giorno dopo giorno la conca ampezzana. Presto il paesaggio si trasforma in un immobile mare ver-de, cristallizzato in onde altissime che culminano in una schiuma di rocce. Ma questa tonalità vivace, squillante, così piena, chi l’alimenta? L’acqua, certo, ma anche le zorde. O boasse, o comunque le chiamiate. È questo il segreto dell’erba
degli alpeggi: la stessa di cui si cibano – a ritmi di 100 chilogrammi al giorno – le mucche, che poi la restituiscono nuovamente. Per avere 300 quintali di latte si producono 1.000 quintali di sterco. E il ciclo della vita continua. Lo sterco, così bistrattato, così disprezzato da essere utiliz-zato in una pletora di insulti, senza contare le più geniali e paradossali provocazioni – come dimenticare la Merde d’Artiste di Piero Manzoni, che inscatolò i propri escrementi vendendoli a peso d’oro? – è forse il più nobile e utile elemento esistente. Non è bastata la rivalutazione di Fabrizio De André che cantava: «dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fior», recentemente al prodotto finale della digestione è stato dedicato il Museo della merda: si trova nella campagna piacentina, presso un’azienda agricola e sta già riscuotendo un enorme successo. Un progetto a cavallo tra scienza e arte, che racconta come il rifiuto per eccellenza possa essere riciclato nei modi più creativi. Il concime in fondo è l’applicazione più evidente della legge di conservazione della massa di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Alla merda, citata goliardicamente dagli Amici miei del film di Monicelli, è attribuito un potere eversivo, capace di sovvertire l’ordine costituito; neanche il premio Nobel per la let-teratura Dario Fo ha resistito al suo “fascino”, citando esempi del suo utilizzo nella satira e nel teatro fin dai tempi della commedia dell’Arte. Santificata e demonizzata (il denaro sarebbe lo sterco del demonio) la cacca gioca un ruolo fondamentale nella nostra cultura e nel nostro immaginario. Insomma: tra escatologia (dottrina filosofica o religiosa riguardante i destini ultimi dell’uomo e dell’universo) e scatologia (scrivere o parlare di escrementi o delle attività fisiologiche a essi connesse) il passo è breve. A proposito di passi, rifletteteci, mentre passeg-giate tra le verdi vallate di Cortina, ammirando l’ennesima magnifica zorda che nutre i pascoli. E nel caso non l’abbiate vista in tempo, niente paura: porta fortuna.
Il “verde Cortina” meriterebbe uno spazio tutto suo nel celebre Pantone, il catalogo internazionale dei colori: è la tonalità brillante sfoggiata dagli alpeggi ampezzani in piena estate. Il segreto di questa particolarità risie-de in un ingrediente speciale, un elemento tanto utile quanto bistrattato. Un indizio? Ha ispirato opere d’arte
provocatorie, strofe di canzoni e perfino, recentemente, un intero museo
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Donarla al prossimo è un gesto generoso: a Medford, nel Massachusetts, ci sono “banche della cacca” in cerca di donatori. Gli escrementi vengono usati per degli speciali trapianti di feci, allo scopo di curare alcune forme di colite importando batteri probiotici e microbiotici.
Salverà il pianeta: ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Leeds, che hanno avviato un progetto in Bangladesh. L’obiettivo: riciclare le feci animali e umane e trasformarle in pratico pellet da utilizzare come bio-concime, salvando i fiumi dall’inquinamento dei pozzi neri.
Produce un ottimo caffè: pagando un “modico” prezzo di 62 euro a tazzina si può gustare il caffé prodotto tostando i chicchi contenuti negli escrementi del Musang, una sorta di gatto selvatico asiatico.
È la benzina del futuro: il letame derivante dagli allevamenti si può usare per produrre pregiati bio-prodotti, tra cui un combustibile ecologico: il biometano, eccellente carburante per vetture.
C’è chi non la fa: l’effimera, o efemera, è una farfalla che vive solamente un giorno, durante il quale non si nutre e, di conseguenza, non defeca.
Può essere trasformata in un alimento: i ricercatori dell’Okayama Laboratory di Tokio hanno sintetizzato della carne artificiale direttamente dalle feci umane. Gli scarti della nostra digestione possiedono infatti una grande quantità di proteine, derivanti dalla sovrabbondanza batterica. Secondo chi l’ha testata, aggiungendo colorante alimentare e proteine di soia diventa indistinguibile dalla carne di manzo.
Alcune curiosità
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Cortina InCrodala montagna a colori
«Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero che un
cumulo di sassi». Walter Bonatti
Sette anni di cortina incroda, sette anni di Montagna e montagne raccontate, vissute, condivise. Sette anni di storie vissute all’insegna di una “sana follia”, so-spese tra rischi difficili da calcolare e ricompense inimmaginabili, gratificazioni che fanno dimenticare la fatica. Li ripercorriamo seguendo le tracce lasciate dai grandi uomini che quelle vette le hanno salite più e più volte, trasformandole da cumuli di sassi in preziosi monumenti al valore. Sono stati 34 gli alpinisti di
fama internazionale, uomini e donne, arrivati tra le Dolomiti da ben dieci nazioni diverse. Ogni edizione è stata rappresentata da un colore, che come un “leit-motiv” cromatico ha illuminato l’estate ampezzana. Ecco Cortina InCroda, da leggere come un libro aperto. Tra le pagine, le testimonianze di alcuni dei protagonisti che nel corso degli ultimi sette anni hanno calcato entrambi i palcoscenici: quello della manifestazione e quello della Montagna.
«Great mountains have the value of the individuals who ascend them, otherwise they would be only piles of rocks». Water Bonatti
The seven years of Cortina InCroda, of celebrated peaks, of stories of “sane insanity” suspended between incalculable perils and unimaginable rewards through the traces left by the great climbers who turned the piles of rocks into precious monuments. Each page is the testimony of one of the protagonists who have been on both stages: Cortina’s event and the Mountains.
foto di Zoom Cortina
TOP EVENTS
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Erri De Luca 2010«Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Consi-dero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente, e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, ri-parare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chie-dere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual’è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qua-lunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto».
«Valuable is each form of life: snow, a strawberry, a fly, the mineral kingdom, the assembly of stars, the wine on the table, an involuntary smile, the weariness, an elderly couple in love. Valuable is what tomorrow will be worth nothing; all the wounds, saving water, repairing shoes, a timely silence. Valuable is the awareness of natural phenomena like the wind, the wanderer’s journey, the nun’s seclusion, the convict’s patience. Valuable is the verb to love and the hypothesis that a creator exists. Many of these values I have not known».
Mauro Corona 2009 «La vita, la natura, la montagna, nel bene e nel male, sono maestre per tutti. Prendiamo la resina, ad esempio: è il prodotto di un dolore, una la-crima che cola dall’albero ferito. Quelle gocce giallo-miele non scappano, non scivolano via come l’acqua, non abbandonano l’albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a cre-scere ancora. I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita. Anche quelli belli diventano punture. Perché, col tempo, si fanno tristi, sono irrimediabilmente già stati, passati, perduti per sempre. Gocce di resina sono piccoli episodi, aneddoti minimi, spintoni che hanno con-tribuito a tenermi sul sentiero. Proprio perché indelebili sono rimasti at-taccati al tronco. Come fili di resina emanano profumi, sapori, nostalgie».
«Valuable is each form of life: snow, a strawberry, a fly, the mineral kingdom, the as-sembly of stars, the wine on the table, an involuntary smile, the weariness, an elderly couple in love. Valuable is what tomorrow will be worth nothing; all the wounds, saving water, repairing shoes, a timely silence. Valuable is the awareness of natural phenomena like the wind, the wanderer’s journey, the nun’s seclusion, the convict’s patience. Valuable is the verb to love and the hypothesis that a creator exists. Many of these values I have not known».
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Steph Davis 2011«Avevo 18 anni, ed è stato come un colpo di fulmine, un’epifania. Ero partita direi quasi “per caso”, impulsivamente, puntando alla vetta, senza immaginare che la mia vita sa-rebbe cambiata da quel giorno. E invece è successo: mi è piaciuto subito moltissimo, e quando ho raggiunto la cima ho capito che l’avrei fatto per sempre. Anche oggi non ne posso fare a meno, anzi: oltre all’arrampica-ta classica pratico il free solo e il b-jumping. C’è chi le considera delle discipline estre-me, ma per me non sono altro che un natu-rale prolungamento della stessa emozione che regala l’arrampicata. E non è un brivido fine a sé stesso: ti aiuta ad affrontare la vita consapevole dei rischi».
«Life, nature, mountains are our teachers. Resin, for example, is the product of pain, a tear from the wounded tree. Those drops do not escape, do not slip away like water, nor abandon the tree. They remain stuck to its trunk to help it grow again. Memories, even sweet memories, are drops of resin that spurt from the wounds of life, small episodes that kept me on the right path. Ineffaceable, they remain on the trunk and exhale scents and longings».
Stéphanie Bodet e Arnaud Petit 2012«In fin dei conti la vita di coppia non è altro che un viaggio, e così abbiamo scelto di condividere ogni cosa. In due è tutto doppio: i momenti bellissimi e momenti critici risultano amplificati, in versione “stereo”. Andare insieme in parete ha rafforzato molto la nostra complicità. Le nostre avventure posso assumere dei risvolti difficili e rischiosi, da superare dando prova di capacità di astrazione e di accettazione: a volte dobbiamo allontanarci mentalmente dal dolore, dalla fame e dalla fatica per poterci concentrare sulla bellezza di un’alba, il saluto mattutino di un colibrì, l’incontro fortuito con un fiorellino che si ripara su una fessura».
«Life as a couple is a journey and we have decided to share everything: the beautiful moments and the critical ones. Climbing together strengthened our complicity. Our adventures may be difficult and dangerous, sometimes we must mentally turn away from pain, hunger, weariness to focus on the beauty of dawn, the morning call of a hummingbird, the fortuitous encounter with a little flower in a crack».
Jerry Moffatt 2013«Ho sempre vissuto come mi sono arrampi-cato. In me convivevano la voglia di diver-tirsi e quella di faticare duramente, l’amore per il pericolo e l’ambizione di raggiungere il top. Se dovessi dare un consiglio, sareb-be questo: non limitarsi, ma provare un po’ di tutto, essere flessibili in entrambi i sensi: fisicamente – facendo tanto stretching, in-dispensabile per non farsi male – e mental-mente, mettendosi alla prova su tanti tipi diversi di roccia, e con tecniche differenti. L’esperienza è tutto: più arrampichi, più af-fini le tue reazioni, fino a trasformarti in una
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Catherine Destivelle2015«Il mio vero obiettivo? Non è mai stata la prestazione atletica, ma piuttosto la purez-za del gesto atletico, l’eleganza nella scala-ta. Lungo la mia carriera ho trovato tanti ostacoli, ma non mi sono mai fermata, per-ché mi sono sempre ritenuta responsabile di ogni mia caduta: questo mi ha aiutata a non fermarmi mai, a non mollare per nes-sun motivo. Ho avuto l’enorme fortuna di poter vivere fino in fondo questa passione divorante, che ti prende anima e corpo, e ti costringe a dare in cambio tutta te stessa. Avere una passione e alimentarla è il vero motore del vivere bene».
«My scope has never been the athletic performance but rather the pure athletic feat, the elegance of the climb. I have found many obstacles but I never gave up. I have been able to live this devouring passion to the fullest, body and soul and this is the motor of well living».
sorta di enciclopedia dei movimenti. Ogni difficoltà superata si imprime nella mente e ci cambia per sempre, lascia un’impronta che ci aiuta a superare i passi successivi».
«I have always lived as I have climbed: fun and fa-tigue, love for danger, and the ambition to reach the top. My advice is to not set limits but try everything, be physically and mentally flexible, on different types of rock and with different techniques. Experi-ence is everything, each obstacle you have overcome leaves a mark in your mind that helps you for the next steps».
Enrico Camanni 2014«La montagna è una febbre che ti prende da giovane e ti resta dentro, no-nostante tutto. Anche se il mondo intorno a te va cambiando, anche se i muscoli un giorno dicono basta, e la famiglia reclama i suoi spazi. Anche se altre ragioni di vita meno egoistiche e più nobili vengono a sovrapporsi nel corso del tempo. Alpinisti si resta, e da alpinisti, fino all’ultimo, si continua a osservare le montagne con sguardo obliquo, cercando vie di salita, vaglian-do i colori e la grana della roccia, soppesando le condizioni del ghiaccio nell’algida luce di un’alba o nel riverbero di un tramonto».
«The love of mountains is like a fever that remains inside you even when the world around is changing, your muscles have had enough and your family claims your time. An alpinist is forever and till the end, you observe the mountains searching for climbing routes, testing the colours and the grain of the rock, the conditions of the ice in the cold light of the sunrise or the reverberation of the sunset».
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Tu chiamale, se vuoi, emozioni (verticali)
Le Dolomiti d’Ampezzo sempre più “ferrate” negli sport estivi. Il 2015 segna l’apertura di due nuove vie e un
sentiero tutto da scoprire
Finalmente anche lo Shuss avrà la sua ferrata: la “Maria e Andrea Ferrari”. La nuova via, realizzata con la collabora-zione delle Guide Alpine, percorre il torrione a nord della famosa pista Schuss di Tofana, raggiungibile facilmente gra-zie all’impianto Piè Tofana-Duca d’Aosta. La prima parte è la più impegnativa (difficoltà media), ma una volta arrivati al primo ponte, la ferrata diventa facile e divertente. Ecco qualche dato: due le passerelle presenti, 370 i metri di cavo per circa 150 metri di dislivello. Il tempo di percorrenza sti-mato è di meno di due ore. Altra novità, la variante Tofana di Mezzo, da percorrere 365 giorni all’anno, che si somma alla ricchissima varietà di quelle che, proprio a Cortina, nac-quero come camminamenti della Prima Guerra Mondiale. Particolarità: si tratta dell’unica ferrata di tutta l’area am-pezzana ad essere allestita su roccia calcarea. Il 2015 sarà infine anche l’anno del Sentiero dei Camosci: un nuovo collegamento che dal rifugio Duca d’Aosta porta a Piè To-fana, ricongiungendosi con il sentiero n. 407, già esistente. Particolarmente adatto per escursionisti e biker.
Eventually, also the Schuss will have its via ferrata: “Maria e An-drea Ferrari” equipped by Cortina Alpine Guides and funded by the family. The protected climbing route runs along the tower to the north of the famous Schuss ski run on Tofana. It is easily accessible: from the Piè Tofana-Duca d’Aosta lift, ascend the Vallon ski run for about 100 metres up to the foot of the tower where the route starts. The first part is the more demanding (medium grade) but after the first bridge, the ferrata becomes easier and enjoyable. A few details: two suspension bridges, 370 metres of steel cable for 150 metres of vertical gain, the estimated time is about two hours. Close by are two mountain lodges – Pomedes and Duca d’Aosta – with panoramic decks over the Dolomites and exquisite local specialties. New is also the alternative Tofana di Mezzo route that can be attempted all the year round and is the only via ferrata on limestone in the Ampezzo mountains. 2015 will also be the year of Sentiero dei Camosci, a new path that connects Rifugio Duca d’Aosta to Pié Tofana and joins trail No. 407. The large, comfortable zigzag path, supported by logs – accessible to hikers and bikers – ascends the upper part of Canalone, very well known among ski enthusiasts, and then bends towards the wall face as far as the Forcella Rossa ski run, crossing the trail from Piè Tofana.
Cortina InCroda 2015 E arriviamo all’edizione di quest’anno: da luglio a settembre InCroda si tinge di rosso bordeaux, un colore saturo e vitale come la passione per la montagna. Sul palco non ci sarà un unico opinionista, ma si alterneranno ben sette brillanti interpreti della “vita in verticale”: Catherine Destivelle, Pie-ro e Rocco Ravà, Beat Kammerlander, Fausto De Stefano, Marco Sala e Leo Houlding.
Save the date
16 luglio
Cinema di montagna. Dal Trento Film Festival, Valley
Uprising di Nick Rosen, Peter Mortimer, Josh Lowell.
Genziana d’Oro. Cinema Eden, 21.00.
23 luglio
Spazi d’avventura con Piero e Rocco Ravà.
Alexander Girardi, 20.45.
30 luglio
Cinema di montagna. Dal Trento Film Festival China
Jam di Evrad Wendenbaum.
Solo. Escalada a la vida di Jordi Varela Ciudad.
Cinema Eden, 21.00.
6 agosto
Vita in verticale con Beat Kammerlander.
Alexander Girardi, 20.45.
9 agosto
Trekking naturalistico alla scoperta del Parco
delle Dolomiti d’Ampezzo. Partenza ore 9.30.
13 agosto
Emergenza Nepal con Fausto De Stefani e Marco Sala.
Alexander Girardi, 20.45.
27 agosto
Emozioni da brivido, il britannico Leo Houlding
per la prima volta a Cortina.
Alexander Girardi, ore 20.45.
3 settembre
Cinema di montagna. Life in Paradise di Roman Vital.
Premio del pubblico Trento Film Festival. Always above
us di Eric Crosland. Cinema Eden, 21.00.
10 settembre
Cinema di montagna. Damnation di Ben Knight, Travis
Rummel. Premio Giuria Trento Film Festival.
Cinema Eden, 21.00.
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I gestori
del Rifugio
Lagazuoi, Guido
Pompanin e
Alma De Val.
www.rifugiolagazuoi.com
RIFUGIO LAGAZUOI
Chilometro 0 a 2.752 metri di quota.
Paolo Rossi e Guido Pompanin
COSA BOLLE IN PENTOLA
Ai fornelli insieme a
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a cura di Eleonora Rigato foto di Giacomo Pompanin
Il ricettario di CORTINA.TOPic
Tagliare a julienne la cipolla e farla stufare in una padella con dell’olio d’oliva. Tagliare la carne a quadrati di due centimetri di grandezza e farla rosolare nella cipolla aggiungendo il sale, il pepe, la paprika (senza eccedere, per evitare che sovrasti gli altri sapori) e la foglia di alloro. Quando la carne è ben rosolata versare il vino e farlo asciugare del tutto. Aggiungere quindi il pomodoro e versare il brodo. Lasciar cuocere per un’ora e, in caso il brodo si asciughi, aggiungerne un poco alla volta. A fine cottura aggiungere il cumino a piacere. Lo spezzatino si può accompagnare con la classica polenta, con una patata bollita o del purè, insieme a un buon bicchiere di vino rosso corposo.
Goulash e polenta
Per 4 persone
2 cipolle
Mezzo litro di vino rosso
800 grammi di polpa di spalla di manzo
100 grammi di polpa di pomodoro
2 litri di brodo di carne
1 foglia di alloro
2 cucchiai di paprika forte
Olio extra vergine d’oliva q.b.
Sale, pepe e cumino q.b.
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Marco Barozzi
www.hotelpontejelcortina.it
HOTEL RISTORANTE PONTEJEL
Nel cuore di Cortina, tutto il gusto del Veneto, del Tirolo e delle valli ladine, in salsa “liberty”.
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Mettere in ammollo in acqua tiepida i fagioli all’occhio e l’orzo per quattro ore al massimo. Preparare un trito di sedano, carota e cipolla e soffriggerlo a fuoco vivo con olio extravergine d’oliva. Quando il soffritto inizierà a indorarsi, aggiungere l’orzo e lasciarlo brillare. Dopo qualche minuto, aggiungere i fagioli, la carne di maiale affumicata e le patate precedentemente tagliati a cubetti. Continuare la cottura per un paio di minuti e poi bagnare con latte e acqua. Portare la zuppa a metà bollore e farla cuocere per circa un’ora. Salare verso fine cottura e lasciar riposare il tutto per qualche minuto prima di impiattare.
Zuppa d’orzo alla ladina
Per 4 persone
125 grammi di orzo perlato
75 grammi di fagioli all’occhio
60 grammi di carne di maiale
affumicato
1 litro d’acqua
1 bicchiere di latte
1 carota
1 gambo di sedano
1-2 patate
Mezza cipolla
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Il ricettario di CORTINA.TOPic
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Winter Event 2015. Special guest della serata Savina Confaloni, volto femminile del giornalismo dei motori, nella foto con casco e tuta a bordo del suo kart n. 8 in attesa di conoscere il punteggio realizzato a fine corsa.
Giro di Sicilia. In occasione dell’evento è stata annunciata la partnership tra il Cortina Car Club e la Scuderia Targa Florio, presieduta da Michele Miano (nella foto).
Winter event 2015. Foto di gruppo. Al bolognese Sergio Morini, il primo gradino del podio. Al padovano Matteo Russo, secondo assoluto, il Trofeo Lexus Bologna Gruppo Morini. A Chiara Caliceti, il terzo assoluto con il Trofeo Cristallo Hotel Spa & Golf, il Trofeo Cortina Polo Style per il quarto classificato a Filippo Caliceti.
Cortina Car Club
www.cortina-carclub.it
Cortina Car Club Fabulous Race, 28-30 agosto
Scuderia Cortina Car Club | Gara al Cremona Circuit
in occasione del GP Nuvolari, 18 settembre
Scuderia Cortina Car Club | II Concorso di Eleganza
Dinamico, Scuderia Targa Florio, 18-20 settembre
Il Cortina Car Club si ritrova a Padova,
Auto e Moto d’Epoca, 23-25 ottobre
Appuntamento conviviale a Modena con visita
allo stabilimento Pagani, 22 ottobre
Luxury car e auto d’epoca sulle tracce della Pantera RosaVa in scena dal 28 al 30 agosto la prima edizione
della Fabulous Race: più che una gara, un gioco
per scoprire, a bordo di auto d’epoca, le meraviglie
della Regina delle Dolomiti. Un weekend all’insegna
dello slow drive ispirato alla Pantera Rosa, il film
che Blake Edwards girò nel 1963 all’Hotel Cristallo,
con David Niven, Capucine, Claudia Cardinale e un
indimenticabile Peter Sellers nei panni dell’ispettore
Clouseau. Nessun indizio prima della partenza:
soltanto il 28 agosto gli equipaggi riceveranno il
cofanetto con le indicazioni e gli enigmi da risolvere
per trovare il “tesoro”. Durante l’evento un momento
speciale del Cortina Wine Club, partner del Cortina Car
Club. Sponsor dell’evento HIGH (il negozio a Cortina
è in Via XXIX Maggio, 8), con i suoi capi dal design
casual e contemporaneo per i partecipanti. Per info e
modalità d’iscrizione consultare il sito del Club.
Bergamo Historic Grand Prix. Il Cortina Car Club è stato protagonista dell’evento con un premio dedicato, il Trofeo Cortina Car Club Bergamo Historic Grand Prix. Simone Tacconi, Presidente del Comitato organizzatore Bergamo Historic Gran Prix (nella foto con Chiara Caliceti), è stato nominato Ambassador del Cortina Car Club, albo del club ampezzano riservato ad appassionati “speciali” territoriali.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
VITA DA CLUB
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Sci Club 18
www.sciclub18.it
Sopra: Freeride Challenge Punta Nera 2015 . Gara di sci alpinismo alle 5 Torri. A destra: Sci Club 18 per Telethon. Il presidente della Fondazione Telethon, Luca Cordero di Montezemolo, insieme al diciottenne Daniele: testimonial della serata, affetto da fibrosi cistica, ha scalato il Kilimangiaro.
Freeride Challenge Punta Nera 2015. Un momento della premiazione: la guida alpina Paolo Tassi con Cesare Piovene, vice presidente dello Sci Club 18.
Sopra: Gara sociale 2015: premiazione del miglior tempo assoluto maschile e femminile.Accanto: il podio della categoria soci maschile.
Audi Experience con test drive
e torneo di golf a squadre, 22-23 agosto
Gara sociale di golf 18 buche col 28, 26 agosto
Picnic a Malga Lareto, 29 agosto
Gara di slalom gigante Lioro de Nada, 3 gennaio
Coppa Italia Master, 6-7 febbraio
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
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Tennis Country Club
www.tenniscortina.it
Sopra: Savoia Christmas Tennis Cup. Simone Bolelli con Paola Bergamo.
Sopra: Torneo ATP Challenger. Potito Starace. Al centro: Il vincitore Filip Krajinovic.Qui a destra: Savoia Christmas Tennis Cup. Da sinistra Paolo Bonolis, il campione di ciclismo Davide Malacarne, il campione di Formula 1 Riccardo Patrese e un altro campione del ciclismo, Marzio Bruseghin.
Savoia Christmas Tennis Cup. Paola Bergamo con Andrea Mantegazza.
Savoia Christmas Tennis Cup. Andrea Mantegazza intervista Marco Ghedina.
Torneo del Circuito mondiale ATP Challenger -
Internazionali di Tennis Città di Cortina d’Ampezzo, 1-9 agosto
Premio Chiarino Cimurri, 4 agosto
Torneo VIP, 14-16 agosto
Torneo Vintage Gesti Bianchi, 21-22-agosto
Torneo del Villeggiante e Cicchetteria Veneziana
nella Country Club House, tutto il mese di agosto
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
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Degustazione vini in occasione della Cortina Car Club Fabulous Race, 28-30 agosto
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Cortina Wine Club
www.cortinawineclub.it
In alto a destra: Serata Total Black. Lo chef Graziano Prest con Maria Pia
Montanari.
Sotto: Evento Il Gusto del Benessere. Da sinistra Gianluca Bisol, fondatore
di Cortina Wine Club con Maria Pia Montanari e Francesco Anaclerio,
e Nicoletta De Benedettini, vicepresidente dell’Associazione Amici
di Cortina.
Serata Total Black. Da sinistra Maria Pia Montanari, il conte Francesco Sturla Avogadri, Cristina Lot (Golden Moon) e Daniela Vivarelli.
Un “dettaglio enogastronomico”
della serataTotal Black.
Cortina Golf ClubSAVE THE DATE
LUGLIO/ JULY
Sabato / Saturday 18
AMSCI Golf
18 buche STBL hcp, 3 cat.
Domenica / Sunday 26
Trofeo delle Dolomiti
Coppa Challenge
18 buche STBL hcp, 3 cat.
AGOSTO / AUGUST
Domenica / Sunday 2
RH+ Open 2015
Centro Ottico Igor Ghedina
18 buche STBL hcp, 3 cat.
Sabato / Saturday 8
Best of the Alps
18 buche, STBL hcp, 3 cat.
Domenica / Sunday 16
Trofeo Savoia Palace
9 buche STBL hcp, 3 cat.
Mercoledì / Wednesday 19
Trofeo Sci Club Drusciè
Invitational
9 buche STBL hcp, 3 cat.
Domenica / Sunday 23
Coppa del Presidente
9 buche, Louisiana a coppie
Martedì / Tuesday 25
Soroptimist
Golf for Nepal
9 buche, 4 p.l.m.
Mercoledì / Wednesday 26
Sci Club 18 (riservato ai soci)
18 buche STBL hcp, 3 cat.
SETTEMBRE / SEPTEMBER
Martedì-Mercoledì /
Tuesday-Wednesday 1-2
Pro Am PGA Seniores
1 palla su 4
Sabato / Saturday 5
L’isola d’oro Golf Cup
18 buche STBL hcp, 3 cat.
www.cortinagolf.it
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Sci Club Druscié
www.sciclubdruscie.it
A sinistra: young Band on Ice for Jessica. La giovanissima Beatrice Valleferro durante l’esecuzione di una trottola.Qui accanto: foto di gruppo.
Trofeo Marina Minnaja: podio dei migliori tempi assoluti, conquistato da Deborah Compagnoni e Flavio Alberti, presidente dello Sci Club Drusciè. Da sinistra in senso orario Patrizia Burra, Deborah Compagnoni, Flavio Alberti, Giacomo Germani, Patrizio Bo, Saya Bucellati, Gino Bucellati, Donatella Speranzon.
Gara sociale combinata genitore-figlio. Vincitrice la famiglia Sabelli, al secondo posto la famiglia Benetton, al terzo la famiglia Borgonzoni. A sinistra Dominik Paris, a destra Silvano Varettoni.
Gara sociale. Sul podio i bimbi vincitori: prima classificata Marina Martini, seconda Sofia Mariangeli, terza Carlotta Martina. A sinistra Dominik Paris, a destra Silvano Varettoni.
Trofeo Golf Race Sci Club Drusciè, 19 agosto
Sfilata alla Festa delle Bande, 30 agosto
Ice Drusciè Party, febbraio
Gara circoscrizionale categorie Baby e Cuccioli Trofeo Lattebusche, febbraio
Gara circoscrizionale categorie Ragazzi Allievi Trofeo Ascotrade, febbraio
Trofeo Marina Minnaja, febbraio
Golf Vela Sciando, febbraio
Gara sociale, marzo
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
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Sci Club Cortina
www.sciclubcortina.it
Accanto: Trofeo Lattebusche. Gara di slalom speciale categorie Baby/Cuccioli.
Qui accanto: Trofeo Ascotrade ragazzi/allievi, gara di slalom speciale. Tripletta dello Sci Club Cortina nella categoria Allievi Femminile. Da sinistra Sara Gaspari, Rossella Alberti, Beatrice Costato.
Da sinistra Diego Manaigo, Carolina Bianchi, Sofia Bellodis, l’allenatore Matteo Picozzi, Lisa Gaffarini.
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Close up[ Inverno 2014 – 2015 ]
Il meglio della stagione bianca
Sculture di cioccolatowww.cristallo.it
Musei delle Regole d’Ampezzowww.musei.regole.it
UL’dAwww.ulda.dolomiti.org
Maserati Winter Tourwww.maserati.it
Cortina Style / You Cortinawww.cortinastyle.itwww.youcortina.it
Tour de Skiwww.fis-ski.com
a cura di Eleonora Alverà
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[ Inverno 2014 – 2015 ]Il meglio della stagione bianca
Festival e Accademia Dino Ciani www.festivaldinociani.com
Cortinametraggiowww.cortinametraggio.it
UL’dAwww.ulda.dolomiti.org
Cortina Terzo Millenniocortina.dolomiti.org
Coppa del Mondo di sci alpino femminilewww.cortinaclassic.com
Pramac European Cup Snowboardcross www.snowboardclubcortina.com
Tour de Skiwww.fis-ski.com
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Granfondo Dobbiaco-Cortinawww.dobbiacocortina.org
WinteRacewww.winterace.it
Ciak Juniorwww.alcuni.it
Freeride Challenge Punta Nerawww.freeridepuntanera.com
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CORTINAÈCULTURA
Cortina tra le righe: il grande giornalismo in alta quota13-18 luglio
Festival e Accademia Dino Ciani31 luglio – 10 agosto
Una Montagna di libri
luglio – settembre
Cortina inCrodaluglio – settembre
Cortina Terzo Millennio & Acropolisluglio – settembre
Festa delle Bande23-30 agosto
Esercitazione alpinistica & Giornata in grigio verde9 luglio
Atletico Mantova17 – 21 luglio
Coppa d’Oro delle Dolomiti23-26 luglio
Dolomiti Triathlon26 luglio ATP Challenger Tour3-9 agosto
Calici di stelle nei rifugi8 agosto
Il Museo incantaLuglio – agosto
I volti della guerra - Ikonos Art Galleryluglio – agosto
600 anni di Ospitale, Lerosa e Intravenanzes11 luglio – 11 ottobre
Esploramuseiluglio – agosto
Ampezzo 1915 – 191717 luglio – 11 ottobre
DolomitiArtRock25 luglio – 23 agosto
Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, Fabio Pasini fino a ottobre
LE MOSTRE
El saè de ra mas, Il sapere delle mani23 giugno – 11 ottobre
L’agenda aggiornata di tutti gli eventi in programma su:
Radio Monte Carlo, la voce ufficiale di Cortina d’Ampezzo
Salva con nome[ Estate 2015 ]
L’agenda degli eventi in programma
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Gli slogan si sprecano. «Difficile incominciare, ancora più difficile smettere». «Correre è bello, perché a differenza di tante altre cose nella vita, ha una direzione e una meta». «Una volta imparato a correre, follia sarebbe fermarsi».
Insomma, oggi più che mai, la corsa cattura milioni di appassionati e, se il percorso si impenna, se la fatica si fa sempre più dura, sale anche la voglia di farcela. Cortina non si è sottratta al richiamo dei runners. Le valle poi sembra fatta apposta per offrire grandi sod-disfazioni a chiunque abbia indossato le scarpette leggere e abbia incominciato a correre. Fresche stradine nei boschi con pendenze lievi, percorsi più impegnativi lungo i sentieri al cospetto delle mon-tagne, vere maratone d’alta quota. La gara di corsa Lavaredo Ultra Trail, con i suoi terribili 119 chilometri di lunghezza, e con un’ascesa complessiva di 5.850 metri, giunta alla nona edizione , ha riscosso anche quest’anno un grande successo, registrando la partecipazione di 1.200 atleti (massimo consentito) provenienti da tutti i continenti. Questa incredibile corsa ha abbracciato i luoghi più spettacolari delle Dolomiti: il Cristallo, le Tofane, le Cinque Torri, e naturalmente le Tre Cime di Lavaredo. Una sfida tra grandi campioni e semplici appas-sionati, ai quali erano concesse 30 ore per arrivare a Cortina entro il tempo massimo. Ma anche una grande organizzazione che accende i riflettori sul negozio The North Face di Cortina, visto che proprio The North Face è lo sponsor principale della manifestazione: uno showroom (rinnovato giusto quest’anno) frutto della collaborazione tra il prestigioso marchio e La Cooperativa di Cortina. E non meno encomiabili sono stati coloro che hanno partecipato alle versioni più “umane” della quarta edizione della Cortina Trail di 47 chilometri e alla prima edizione della Cortina SkyRace di 20 chilometri. Insom-ma, anche senza affrontare l’agonismo, sono decine di migliaia le persone che corrono sulle nostre montagne. Con le motivazioni più disparate. Ma per tutti un punto di riferimento è la vetrina di Corso Italia 124. Grazie alla collaborazione con La Cooperativa, The North Face propone infatti il top dell’abbigliamento e delle calzature per il running in montagna, ma anche per il climbing e il trekking. Ci sono le Storm Stow Jacket, ultraleggere, ultraimpermeabili e ultratraspi-ranti, che ripiegate diventano ultracompatte, adattissime alla corsa. O le giacche-guscio elasticizzate, termosaldate, termo impermeabili, ricavate da un unico pezzo, quindi con pochissime cuciture, adatte all’escursionismo. Oppure lo zainetto leggerissimo, indossato come un gilet, in cui si possono infilare due borracce. E ancora le scarpette Ultra MT con le suole megagrip morbide e leggere ma con ecce-zionale presa su terreni accidentati. E non è finita qui. Runners ed escursionisti un salto devono farlo anche negli altri negozi satelliti de La Cooperativa: Morotto, Op! Cortina e CMP, che riescono a soddisfa-re tutte le esigenze di marchi, proposte e prezzi per vivere appieno la vita all’aperto in montagna.
— Camilla Croft
LE DISCESE ARDITEE LE RISALITE:DI CORSA!Le grandi proposte che la Regina delle Dolomitie la Cooperativa di Cortina con i suoi punti-vendita The North Face, Cmp, Op!Cortinae Morotto offrono al popolo dei runners
Alcuni momenti del Dj Party organizzatoda La Cooperativa di Cortina.
Some moments from the Dj Party organized by La Cooperativa of Cortina.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
THE DARING DESCENTS AND ASCENTS: RUNNING!
The great activities that the Queen of the Dolomites and Coopera-tiva di Cortina, with its stores The North Face, Cmp, Op!Cortina and Morotto, offer to the world of the runners.
Slogans are wasted: «Starting is difficult, stopping even more». «Running is beautiful, because unlike many other things in life, it has a direction and a destination». «Once you learn to run, it would be a folly to stop». In short, today more than ever, running captures millions of enthusiasts and, if the course climbs abruptly, if fatigue is harder and harder, the will to conquer also rises. Cortina did not shirk the runners’ call. The valley seems to be specially made to offer great satisfaction to all those who have worn the shoes and started to run. With its fresh trails through the woods with slight incline and its more demanding routes along the foot of the moun-tains, veritable mile high marathons. The ninth Lavaredo Ultra Trail race, with its terrifying 119 kilometres of length and a total vertical gain of 5,850 meters was a success, with 1,200 participants (max-imum number allowed) from all Continents. This incredible race embraced the most spectacular peaks of the Dolomites: Cristallo, Tofane, Cinque Torri, and of course Tre Cime. A challenge of great champions and simple amateurs who were allowed 30 hours to complete the race. This event requires a perfect organization and the spotlight is on The North Face store of Cortina – The North Face is the main sponsor of the race – with its newly renovated show-room, fruit of the collaboration between the prestige brand and La Cooperativa di Cortina. No less praiseworthy are the participants of the more “human” versions of the fourth Cortina Trail, with its 47 kilometres, and the first Cortina Sky Race of 20 kilometres. After all, there are tens of thousands of people who run on Cortina’s mountains even if they do not take part in competitions. They run for the many different reasons but the showcase at 124 Corso Italia is a benchmark for them all. Thanks to the collaboration with La Cooperativa, The North Face offers the top clothing and shoes for mountain running, climbing, and trekking. The Storm Stow Jacket, super light, super water-resistant, and super breathable that, when folded, becomes ultra compact, very suitable for running. Or the stretch soft-shell jackets, heat-sealed, heat resistant, sewn from a single piece of fabric, with very few seams, suitable for trekking. Or the extra light backpack, worn like a vest where you can store two flasks. Or the Ultra MT trainers with megagrip soles, soft and light but with an exceptional grip on rough terrain. And this is not all. Runners and trekkers should also pay a visit to the other satellite shops of La Cooperativa: Morotto, Op!Cortina and CMP, which are able to satisfy everyone’s needs with their wide range of brands, offers, and prices to live the mountain outdoors at the best.
— Camilla Croft
The very strong athletes of The North Face Team meet their fans at The
North Face store in Cortina.
I fortissimi atleti del team The North Face durante l’incontro con i fans al
negozio The North Face Cortina.
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FOCUS
Summertimea cura di Angela Bolzicco
#activetimeASTRORING CON...Il Sentiero dei PianetiA Cortina basta poco più di un chilometro per scoprire i segreti del Sistema Solare “con i piedi per terra”. Come? Percorrendo la passeggiata da Pié Tofana al Col Drusciè, lungo la quale il sole e tutti i pianeti sono stati riprodotti in scala 1 a 10 miliardi. Discover the secrets of the Solar System with your “feet on the ground” along the trail of the Planets, an easy hike, just over 1 kilometre long, from Pié Tofana to Col Druscié, which reproduces the Solar System with illustrations of the heavenly bodies on a 1 to 1 billion scale.
Il Sentiero dell’UniversoMa a Cortina è possibile anche ripercorrere ide-almente tutto l’Universo passeggiando per il bosco. Lungo un sentiero di 450 metri, dieci pan-nelli esplicativi illustrano, in scala 1 a 10 miliardi, le principali caratteristiche di stelle, nebulose, am-massi e galassie. Ideally travel the whole Universe along a 450 m walk through the woods where ten poster boards illus-trate the main features of stars, nebulae, galaxies and clusters on a 1 to 1 billion scale, from the Big Bang to the Sun or viceversa, as a journey back in space and time.
#cortinakidsPiccoli scalatori crescono Realizzata dalle Guide Alpine, la palestra di ar-rampicata naturale di Po’ Crepa (Pocol) è un vero e proprio paradiso per scalatori provetti o alle prime armi, che qui possono iniziare a muo-vere i primi passi in verticale ed esercitarsi in tut-ta sicurezza. A disposizione anche una ferrata e un’ampia area dedicata alla scuola di roccia. The natural climbing gym of Po’ Crepa (Pocol) is a real heaven for expert climbers and beginners alike, for adults and children aged 6 or more. It features a wide area for climbing clinics and a via ferrata to practise with climbing gear.
Cortina under 14Durante tutta la giornata, sono numerose e per-sonalizzabili le attività organizzate dalle asso-ciazioni ampezzane per vivere la Regina delle Dolomiti all’aria aperta tra sport, natura, gioco e divertimento. Numerous tailored outdoors activities are organized by Cortina’s clubs to enjoy the Queen of the Dolomites with sports, nature, fun and games.
Info Point: Corso Italia, 81, www.serviziampezzo.it
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www.cortina.dolomiti.org
Waiting for the winter
#cortinasnow Technogym Wellness HubCortina capitale dell’healthstyle d’alta quota. Technogym e i maestri di sci ampezzani hanno sviluppato dei protocolli di allenamento specifici. La Scuola Sci Azzurra metterà a disposizione dei propri iscritti la consulenza altamente specializza-ta di veri e propri “ambasciatori di benessere”. This innovative project has turned Cortina into the cap-ital of mile-high healthstyle. Technogym, together with the ski instructors, has developed specific training programs. Scuola Sci Azzurra offers its members the highly special-ized advice of the “ambassadors of wellness”.
Fat BikeGli appassionati del gravity tornano a cavalcare le Fat Bike, per “galleggiare” sulla neve. A Cor-tina si può salire in seggiovia in cima alla pista per poi scendere lungo tracciati creati apposita-mente. I più impavidi possono anche salire di-rettamente in bici o cimentarsi nelle discese in notturna organizzate in abbinamento a cene a tema in alcuni rifugi. Fat Bikes are back in Cortina for bike lovers, they differ from classic mountain bikes in the fat tires that allow total adherence on the snow. Riders can reach the top of the ski runs by chairlift and then ride downhill on dedicated tracks. The most daring can also ride uphill. Even more exciting, are the night-time downhills complemented by themed dinners in some rifugi.
PREVIEW
MasterclassUna lezione di sci lunga il tempo di una discesa. Dal prossimo inverno si potrà salire in funivia e trovare lì a disposizione il maestro di sci già pre-notato. Con tanto di possibilità di rivedere la pro-pria performance immortalata in un video.A ski lesson within one run. From next winter, skiers will be able to meet their chosen ski instructor at the top station of the cable car. In one run the instructor will give you advice on how to improve, through the use of on hill coaching and video analysis.
#cortinafreeBig Air BagChi l’ha detto che solo gli stuntman possano esi-birsi in acrobazie mozzafiato? Per farlo in totale sicurezza, a Pian Girilanda, in Faloria, è arriva-to il Big Air Bag. Un “materassone” di 15 metri per lato, progettato per provare evoluzioni, salti, capriole sugli sci. Nota bene: la specializzazione della disciplina e l’età anagrafica non contano.At Pian Girilanda on Mt. Faloria, there is a large 15m square mattress designed for practising aerials and jumps for whoever wants to start practicing free-style or improve their abilities.
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Una diffusione in costante crescita e sempre più mirata per il magazine ufficiale
della Regina delle Dolomiti. Su www.cortina.dolomiti.org l’elenco aggiornato e
completo di descrizioni e immagini dei CORTINA.TOP Friends, le location in
Italia e all’estero che distribuiscono la rivista.
A wider and more focused distribution for the official magazine of the Queen of The
Dolomites. The constantly updated list of CORTINA.TOP Friends, the Italian and foreign locations
that distribute the magazine, can be found on the website www.cortina.dolomiti.org.
In treno con ITALO
CORTINA.TOPic è nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa, Venezia Santa Lucia. In occasione dell’Expo 2015 si aggiunge anche la fermata a Milano Expo.www.italotreno.it
NTV SpA è il primo operatore privato italiano sull’Alta Velocità. Con il nuovo orario estivo, in vigore dal 14 giugno 2015, Italo effettua 48 viaggi giornalieri tra 13 stazioni di 10 città: Salerno, Napoli, Roma Termini, Roma Tiburtina, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano Rogoredo, Milano Garibaldi, Torino, Padova, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia. Per acquistare i biglietti di Italo, sono disponibili i consueti canali di vendita di Ntv: il sito web italotreno.it, la nuova “app” Italo treno, il Contact Center Pronto Italo (06.07.08), le agenzie di viaggio convenzionate e le biglietterie di Casa Italo in tutte le stazioni servite dai treni NTV.
In volo con TURKISH AIRLINESNegli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Capodichino di Napoli, Cristoforo Colombo di Genova, Milano Malpensa di Milano, Fiumicino di Roma www.turkishairlines.com
Con un network di ben 261 destinazioni in 108 nazioni, è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti nonché per numero di destinazioni internazionali. Turkish Airlines nel 2014 è stata eletta per il quarto anno di fila ‘Migliore Compagnia d’Europa’ e ‘Migliore Compagnia del Sud Europa’, oltre ad aver vinto i premi per ‘Miglior Catering in Business Class’ e ‘Miglior Pasti in Business Class Lounge’ ai Skytrax World Airline Awards nel 2014. Tra i tanti esclusivi servizi offerti dalla compagnia, vi sono anche le suggestive cene a lume di candela e i “Flying Chef” a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia Turkish Airlines offre 124 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in 9 città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa). Turkish Airlines offre ben tre voli al giorno da Venezia - l’aeroporto più vicino a Cortina d’Ampezzo – e il 27 maggio 2015 ha inaugurato un quarto volo giornaliero, che sarà operato quattro volte a settimana.
Tra i nuovi ingressiHotel Saturnia & International **** – VeneziaAvgvstvs Hotel & Resort ***** – Forte dei MarmiEnterprise Hotel **** – MilanoSavoia Wellness Spa – Rimini
A CAPRI
Grazie alla partnership che Cortina Turismo ha siglato con Fondazione Capri, CORTINA.TOPic sarà distribuita in tutte le realtà che rendono Capri un territorio d’eccellenza per il turismo e per la cultura.
Hotel Caesar Augustus*****Capri Palace Hotel & Spa*****Casa Morgano Flora*****Excelsior Parco****Gatto Bianco****Grand Hotel Quisisana *****LJK Place Capri*****La Certosa Hotel La Certosella***Hotel La Minerva****
Hotel La Palma****Hotel La Scalinatella*****Best Western Hotel Syrene****Hotel Luna****Hotel Punta Tragara*****LHotel Villa Sanfelice****Capri Tiberio Palace*****Villa Brunella****Villa Marina*****
360 PUNTI DISTRIBUTIVI PER IL NUMERO 15 DI CORTINA.TOPic
NELLE VIP LOUNGE degli AEROPORTI di VENEZIA e TREVISO
Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio par-ticolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.www.veniceairport.it www.trevisoairport.it
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NOJELES D’ANPEZO
a cura di Ennio Rossignoli
Ci furono tempi in cui con il twist e l’hully gully arrivò a Cortina anche il jazz: un
concerto del grande Chet Baker, la sfilata per il Corso di una Dixieland band, i Cerri, i Gaslini, i
Sellani che passavano di qua per la gioia degli ama-tori locali, un gruppetto striminzito ma competente e appassionato. Erano gli anni del rock e per i giova-ni il jazz aveva la stessa seduzione di una variazione di Bach: sembrava che solo in Umbria trovassero il feeling giusto. E invece per qualche tempo, alla mezzanotte di quella specie di “speakeasy” che
era allora il Bilbo, ne arrivavano sempre di più per ascoltare i magici suoni di un
Lee Konitz o di un Mc Coy Tyner.
Jazza go go
È lui, un nome dal suono importante, un sor-riso stampato sulla faccia di ragazzo sempre un
po’ trafelato, che il successo di una idea ha pro-iettato nello spazio in cui la cultura distilla i suoi
protagonisti: Francesco Chiamulera, ultimo scalatore di una montagna impervia come poche, perché i libri accettano solo gli appigli dell’intelligenza. Lo affian-cano, ma è lui a riempire il loisir degli amanti della letteratura: tornano gli autori che in un lungo pas-sato affollavano Cortina, torna a splendere quella
civiltà della conversazione che ritrova contenuti e ragioni. La storia dei suoi studi si è tradotta
nell’amore per la contemporaneità che si affida alla scrittura. Lui poi la fa
pure parlare.
Un reganianoa Cortina
Quando prese forma e dimensioni sul fianco del piazzale gellneriano, il mastodon-
te dell’Hotel Alaska piacque a pochi, ma non ci mise molto a entrare nella movida di quegli anni
e farsi perdonare. Fu così che presto la pasta e fa-gioli del suo grill diventò un must indispensabile per lo chic dei buongustai, né mancarono nelle sue suite i principi arabi dei petroldollari (anzi uno di loro si vide portar via sotto gli occhi la chilometrica Studeba-ker, per consolarsi subito con una festa rimasta me-morabile!). Poi le cose cambiarono: venne il Club
Méditerranée, venne la cultura con il marchio comunale, sino alla fine tra le multiproprie-
tà. Dove si trova tuttora, sfiorato qualche volta dalle nostalgie di un passante
di buona memoria.
L’Alaska tra le Dolomiti
In realtà si tratta del Rotary, nato in America oltre un secolo fa. In tanti lo pensano come un
club di ricchi buontemponi, la cui unica ragione di stare insieme sarebbe quella di trovarsi periodicamen-te a cena. Ma è proprio così? Oggi la ricchezza non è un requisito, né bastano i piaceri della gastronomia: conta invece la disposizione verso compiti di interesse sociale, con uno spirito di servizio che si traduce in iniziative capaci di prendere il posto di un welfare qualsiasi . Sono quasi vent’anni che il sodalizio vive e opera qui
con un gruppetto di amici di Cortina e del Cado-re, che mentre banchettano, ospitano cultura
e rinsaldano quel rapporto solidale che è nello spirito del loro statuto. In tempi
come quelli attuali, è davvero un bel programma.
La Confraternitadella Ruota
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FEUILLETON
Si infittisce la trama di Accadrà a Cortina.Giovanni Montanaro lascia penna, spazio e storia
nelle mani di Romolo Bugaro, due volte finalista al Premio Campiello, tra gli ospiti di punta dell’edizione
2015 di Una Montagna di Libri
Era un alienopieno di fascino rischioso
Lui si chiamava Dario. Il cognome non lo ricordava. Era il classico bel ragazzo: alto uno e ottanta, spalle larghe, ventre piatto. A vederlo a torso nudo sulla terrazza del Faloria, c’era da restare a bocca aperta. Girava con anfibi neri e camicie militari, faceva paracadutismo e motocross. Solo sport pericolosi. Niente scuola, niente lavoro fisso. Si manteneva com-prando e vendendo moto, attrezzature da sci. Fumava milioni di sigarette e di
sicuro non solo sigarette. Quando restava senza un soldo, aiutava il padre carrozziere a Calalzo. Era apparso sulla scena un sabato sera, in compagnia di Enrico Metz, al quale aveva appena venduto una motocicletta. Chiara se l’era ritrovato accanto sul di-vanetto, nella musica assordante del Bil-bò. Era rimasta colpita dai suoi capelli tagliati a spazzola, dalle vene in rilievo sugli avambracci. Un alieno arrivato da chissà dove, pieno di fascino rischioso. Doveva essere il 1980 o il 1981. Lei ave-va 17 anni, faceva la terza liceo. A di-stanza di tanto tempo, restava impossi-bile capire cosa l’avesse spinta a mettersi con un tipo così – la parte la bellezza, ovvio. Ferma davanti alla terrazza del Posta in attesa di Antonella, con la quale avrebbero rag-giunto le altre per il solito burraco, sta ripensando proprio a lui, Dario. Come se quel ragazzo bellissimo e scontroso che non vedeva da quarant’anni e che di certo era finito male, fosse stato molto più importante di quanto pensava. Addirittura il più importante, dopo un’intera vita di intenzioni e occasioni e scelte che significavano poco o niente.
www.unamontagnadilibri.it
Una Montagna di Libri 19 luglio-21 settembre Romolo Bugaro sarà protagonista degli Incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, venerdì 24 luglio 2015, alle ore 18.00, per la presentazione dell’ultimo libro, Effetto Domino (Einaudi).
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