Corriere della Sera | Il dentista avventuriero: "Curo i bimbi delle Ande"

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Il volontariato è una musica dolce. Dolce, come i biscotti, i pasticcini e le torte che l’impresa sociale Il Mandorlo prepara, assieme alla gastronomia, per inserire nel mondo del lavoro ragazze che hanno vissuto situazioni di disagio. Quella del Mandorlo è una delle ultime iniziative inventate dall’associazione Gruppo di Betania (www.agbonlus.org) che dal 1980 svolge la sua attività nell’ambito delle politiche sociali: un volontariato destinato soprattutto alle adolescenti che vivono situazioni familiari e sociali complesse. Fondata dalle Suore missionarie di Gesù Redentore, la onlus ha ottenuto il riconoscimento della Regione e si è via via specializzato in diversi campi. Oggi funzionano il Progetto per servizi di Villaluce, la Comunità di prima accoglienza La Zattera (per ragazze fra i 13 e i 17 anni segnalate dal Tribunale, dai Servizi Sociali delle zone e dalla Procura), e la comunità educativa Casa del Sorriso, che oggi ospita dieci ragazze adolescenti. Suor Teresa Gospar, anima dell’associazione, ha visto crescere tante bambine, poi diventate donne e a tante di loro ha restituito il sorriso, oltre ad un lavoro e alla possibilità di costruirsi un futuro sereno. E ad altre ha cambiato la vita, spingendole a scelte radicali: come la storia di una cardiologa di Niguarda che, incontrata l’associazione, ha deciso di diventare suora e di continuare il suo lavoro in corsia dedicando il resto del proprio tempo alle ragazze di Betania. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Carico di sette valigione set- te, Paolo Servio arriva all’aero- porto Chavez di Lima, Perù. Da buon «dentista avventuriero», è armato di tutti i ferri del me- stiere e di quella che chiama la «valigetta dell’abusivo», una sorta di studio odontoiatrico d’emergenza portatile. Pronto a raggiungere un paesino di dieci mila anime perso tra le Ande, dove si trova il resto del suo armamentario — la poltro- na, il compressore e l’aspirato- re — fatti inviare da qualche settimana, in nave, via Pana- ma. Luglio 2011, Paolo Siervo è diretto verso Yungay, 2.700 me- tri di altitudine, fondo valle tra le due cordilleras, negra e blan- ca, all’ombra delle celebri pun- te dell’Huascarán. Un paese ra- so al suolo dal terremoto del 1970, che in Perù provocò oltre 90 mila vittime. Alla dogana, dopo qualche tensione, l’agen- te capisce che è il momento di chiudere un occhio: 42 dollari invece che 750 di gabella per gli arnesi importati, e via libe- ra. Per arrivare, ci vogliono die- ci ore di bus. Grazie all’aiuto di Operazione Mato Grosso, Pao- lo ha trovato uno studio denti- stico di 15 metri quadri, in una residenza di suore, sul retro della piazza centrale del paese. Le macchine se le è comprate lui, gli strumenti sono invece un regalo dell’Isi di via Pace. L’obiettivo è curare chi, altri- menti, dovrebbe fare centinaia di chilometri al giorno per ottu- rare una carie. I primi tre gior- ni servono all’avviamento del- lo studio, con l’aiutante Chon a fare da idraulico ed elettricista, e qualche ragazzino pronto a dare una mano in cambio di un obolo. Nel 2008 Paolo era già venuto tra le popolazioni andi- ne. Girava in jeep o in mulo per visitare i bambini dei villag- gi più sperduti con l’associazio- ne Smom (Solidarietà medico odontoiatrica nel mondo). Ora torna per un mese all’an- no, abbandonando i più delica- ti pazienti meneghini, per que- sti contadini peruviani che non vogliono neppure usare l’ane- stesia. «Non hanno acqua cor- rente — racconta Paolo —, non si lavano i denti, sono con- ciati per le feste». Trovare pa- zienti è facile: «Dopo due gior- ni c’era la fila. Non si lamenta- no mai e, finito l’intervento, ti saltano al collo e ti portano re- galini». Carie, otturazioni, devi- talizzazioni, soprattutto. Per 12 ore d’impegno quotidiano. Lavorare senza far pagare chi ne ha bisogno è sempre sta- to nella filosofia di famiglia, giura Servio. «Ma a fine anni Ottanta, un’elegante associazio- ne milanese aveva raccolto 1,8 miliardi di lire per curare il co- lera. Senza risultati. Una cosa inaccettabile. In me scattò qual- cosa. Ora curo pochi pazienti ma sono certo che serve a qual- cosa». È la risposta a chi dice che i beaux ésprits della buona borghesia meneghina non esi- stono più. Giacomo Valtolina [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Imparare da loro Aiutiamo le ragazze a costruirsi il futuro Inviate qui le vostre segnalazioni ❜❜ Contatti e idee direttamente a [email protected] o Corriere della Sera «La città del bene» Indirizzo: via Solferino 28, 20121, Milano Vuoi raccontarci la storia di un volontario che merita di essere segnalato per la bontà del suo lavoro? Scrivi a [email protected] La mia storia Il dentista avventuriero: «Curo i bimbi delle Ande» di Elisabetta Soglio Nella comunità La Zattera vivono ragazze dai 13 ai 17 anni segnalate dal Tribunale NutriAid La campagna natalizia 2011 della Onlus NutriAid è dedicata alla Somalia. Si aspettano volontari presso i punti vendita Fnac, Marionnaud e Darty di Milano, dal 7 al 24 dicembre: confezioneranno pacchetti con turni di 4 ore. Info: Mara Brunori, tel. 392-188.8928; www.nutriaid.org. Caritas Ambrosiana In vista dell’apertura del nuovo ricovero notturno di Milano, Caritas Ambrosiana è alla ricerca di persone disponibili a mettersi al servizio dei senza dimora che saranno accolti nel rifugio di via Sammartini 114 (vicino alla Stazione Centrale). Info al telefono 02-5839.1386; Mail: giovani.ambrosiana@ caritas.it. Humana People to People Per sostenere concreti programmi di cooperazione per lo sviluppo nel Sud del mondo, questa Onlus cerca con urgenza volontari, pronti a donare alcune ore del proprio tempo libero. Tel. 02-9396.4028; contattare via e-mail Valentina Puglisi: [email protected]. a cura di Minnie Luongo Qui c’è bisogno di voi Idee migranti onlus è un’associazione per aiutare le donne, albanesi, che realizzano meravigliosi tessuti a telaio. In via San Nicolao 10, apre un nuovo spazio che la onlus dedica alle sue 50 donne e ai loro meravigliosi ricami. Elena Galateri, la presidente, è emozionata e piena di speranza. Le donne aiutano le donne di LINA SOTIS Qui Lina In azione Paolo Siervo, 43 anni, mentre opera. Nel tondo, con l’aiutante Chon [email protected] Dormitorio sotto i portici di via Vittor Pisani, il 30 novembre scorso 11 Corriere della Sera Domenica 4 Dicembre 2011 MI

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Il volontariato è una musica dolce. Dolce, come i biscotti,i pasticcini e le torte che l’impresa sociale Il Mandorloprepara, assieme alla gastronomia, per inserire nel mondodel lavoro ragazze che hanno vissuto situazioni di disagio.Quella del Mandorlo è una delle ultime iniziative inventatedall’associazione Gruppo di Betania (www.agbonlus.org)che dal 1980 svolge la sua attività nell’ambito delle politichesociali: un volontariato destinato soprattutto alleadolescenti che vivono situazioni familiari e socialicomplesse. Fondata dalle Suore missionarie di Gesù

Redentore, la onlus haottenuto il riconoscimentodella Regione e si è via viaspecializzato in diversi campi.Oggi funzionano il Progettoper servizi di Villaluce, laComunità di prima accoglienzaLa Zattera (per ragazze fra i 13e i 17 anni segnalate dalTribunale, dai Servizi Socialidelle zone e dalla Procura), e lacomunità educativa Casa delSorriso, che oggi ospita dieci

ragazze adolescenti. Suor Teresa Gospar, animadell’associazione, ha visto crescere tante bambine, poidiventate donne e a tante di loro ha restituito il sorriso,oltre ad un lavoro e alla possibilità di costruirsi un futurosereno. E ad altre ha cambiato la vita, spingendole a scelteradicali: come la storia di una cardiologa di Niguarda che,incontrata l’associazione, ha deciso di diventare suora e dicontinuare il suo lavoro in corsia dedicando il resto delproprio tempo alle ragazze di Betania.

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Carico di sette valigione set-te, Paolo Servio arriva all’aero-porto Chavez di Lima, Perù. Dabuon «dentista avventuriero»,è armato di tutti i ferri del me-stiere e di quella che chiama la«valigetta dell’abusivo», unasorta di studio odontoiatricod’emergenza portatile. Prontoa raggiungere un paesino didieci mila anime perso tra leAnde, dove si trova il resto delsuo armamentario — la poltro-na, il compressore e l’aspirato-re — fatti inviare da qualchesettimana, in nave, via Pana-ma.

Luglio 2011, Paolo Siervo èdiretto verso Yungay, 2.700 me-tri di altitudine, fondo valle trale due cordilleras, negra e blan-ca, all’ombra delle celebri pun-te dell’Huascarán. Un paese ra-so al suolo dal terremoto del1970, che in Perù provocò oltre90 mila vittime. Alla dogana,dopo qualche tensione, l’agen-te capisce che è il momento dichiudere un occhio: 42 dollariinvece che 750 di gabella pergli arnesi importati, e via libe-ra.

Per arrivare, ci vogliono die-ci ore di bus. Grazie all’aiuto diOperazione Mato Grosso, Pao-lo ha trovato uno studio denti-stico di 15 metri quadri, in unaresidenza di suore, sul retrodella piazza centrale del paese.Le macchine se le è compratelui, gli strumenti sono inveceun regalo dell’Isi di via Pace.L’obiettivo è curare chi, altri-menti, dovrebbe fare centinaiadi chilometri al giorno per ottu-rare una carie. I primi tre gior-ni servono all’avviamento del-lo studio, con l’aiutante Chon afare da idraulico ed elettricista,e qualche ragazzino pronto a

dare una mano in cambio di unobolo. Nel 2008 Paolo era giàvenuto tra le popolazioni andi-ne. Girava in jeep o in muloper visitare i bambini dei villag-gi più sperduti con l’associazio-ne Smom (Solidarietà medico

odontoiatrica nel mondo).Ora torna per un mese all’an-

no, abbandonando i più delica-ti pazienti meneghini, per que-sti contadini peruviani che nonvogliono neppure usare l’ane-stesia. «Non hanno acqua cor-rente — racconta Paolo —,non si lavano i denti, sono con-ciati per le feste». Trovare pa-zienti è facile: «Dopo due gior-ni c’era la fila. Non si lamenta-no mai e, finito l’intervento, tisaltano al collo e ti portano re-galini». Carie, otturazioni, devi-talizzazioni, soprattutto. Per 12ore d’impegno quotidiano.

Lavorare senza far pagarechi ne ha bisogno è sempre sta-to nella filosofia di famiglia,giura Servio. «Ma a fine anniOttanta, un’elegante associazio-ne milanese aveva raccolto 1,8miliardi di lire per curare il co-lera. Senza risultati. Una cosainaccettabile. In me scattò qual-cosa. Ora curo pochi pazientima sono certo che serve a qual-cosa». È la risposta a chi diceche i beaux ésprits della buonaborghesia meneghina non esi-stono più.

Giacomo [email protected]

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Il dentista avventuriero:«Curo i bimbi delle Ande»

di Elisabetta Soglio

Nella comunitàLa Zattera vivonoragazze dai 13 ai17 anni segnalatedal Tribunale

NutriAidLa campagna natalizia 2011della Onlus NutriAid èdedicata alla Somalia. Siaspettano volontari presso ipunti vendita Fnac,Marionnaud e Darty diMilano, dal 7 al 24 dicembre:confezioneranno pacchetticon turni di 4 ore. Info: MaraBrunori, tel. 392-188.8928;www.nutriaid.org.

Caritas AmbrosianaIn vista dell’apertura delnuovo ricovero notturno diMilano, Caritas Ambrosiana èalla ricerca di personedisponibili a mettersi alservizio dei senza dimora chesaranno accolti nel rifugio divia Sammartini 114 (vicinoalla Stazione Centrale). Infoal telefono 02-5839.1386;Mail: [email protected].

Humana People to PeoplePer sostenere concretiprogrammi di cooperazioneper lo sviluppo nel Sud delmondo, questa Onlus cercacon urgenza volontari,pronti a donare alcune oredel proprio tempo libero.Tel. 02-9396.4028;contattare via e-mailValentina Puglisi:[email protected].

a cura di Minnie Luongo

Qui c’è bisogno di voi

Idee migranti onlus èun’associazione per aiutarele donne, albanesi, cherealizzano meravigliositessuti a telaio. In via SanNicolao 10, apre un nuovospazio che la onlus dedicaalle sue 50 donne e ai loromeravigliosi ricami. ElenaGalateri, la presidente,è emozionata e pienadi speranza. Le donneaiutano le donne

di LINA SOTIS

Qui Lina

In azionePaolo Siervo,43 anni,mentre opera.Nel tondo,con l’aiutanteChon

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Dormitorio sotto iportici di via Vittor Pisani,

il 30 novembre scorso

11Corriere della Sera Domenica 4 Dicembre 2011

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