CORIANO · - Giochi sonori, canti e piccole danze. LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DELL’OLFATTO:...

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CORIANO (RN) PROGETTO DI PLESSO CORIANO ANNO SCOLASTICO 2018/2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CORIANO (RN)

PROGETTO DI PLESSO

CORIANO

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

IN VIAGGIO CON I 5 SENSI

NELLE BOTTEGHE DEL FARE…

PER ASCOLTARE, ANNUSARE,

GUARDARE,

GUSTARE, TOCCARE…

LABORATORI DIDATTICI POSSIBILI

LA VISTA:

Guardo attraverso…

Il canocchiale

la lente d’ingrandimento

il microscopio

IL GUSTO:

Laboratorio di cucina…

dolce o salato?

L’OLFATTO:

Seminiamo...

piante “profumate”

IL TATTO:

Mani al lavoro con…

carta, legno, stoffe, creta.

L’UDITO:

Rumori, suoni, silenzi …

costruiamo strumenti musicali

IN VIAGGIO CON I 5 SENSI

NELLE BOTTEGHE DEL FARE…

MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE E FINALITA’

La scoperta del mondo che ci circonda è un’esperienza che ciascuno di noi ha iniziato a compiere dai primi momenti della propria vita. Gli strumenti di cui disponiamo per

metterci in comunicazione con tutti gli stimoli esterni sono sicuramente i nostri cinque sensi, ma sarebbe un errore ridurre solo al loro operato il nostro modo di rispondere

alle sollecitazioni che arrivano agli organi sensoriali. Ciascuno di noi infatti, ha un modo di percepire gli stimoli originale e unico, che supera il semplice lavoro degli apparati sensoriali, pertanto è molto importante che i bambini stabiliscano con il

proprio mondo percettivo una buona comunicazione. Il percorso sui cinque sensi porta a valorizzare l’importanza degli organi sensoriali e

favorisce l’acquisizione sia di capacità logico-percettive sia la capacità di esprimere sensazioni ed emozioni. Un viaggio fatto di colori, immagini, materiali diversi, suoni, suggestioni, profumi per catturare l’attenzione e l’interesse dei bambini.

Le esperienze sensoriali compiute dai bambini sono fondamentali per il loro sviluppo psicofisico e per la formazione della loro personalità, quindi, nella scuola dell’infanzia,

il toccare con mano, lo sperimentare, il discriminare i vari stimoli, aiutando il bambino a farne un buon uso, sono fondamentali esperienze ed opportunità educativo-didattiche fondate sul principio del “fare per conoscere”.

I bambini conoscono attraverso i recettori sensoriali, che rappresentano i canali attraverso cui entrano in contatto con l’ambiente; la scuola può agevolare e

promuovere il passaggio dall’esplorazione non finalizzata, all’uso delle mani per fare, nella sua accezione più completa: capire, imparare, conoscere. L’attività concreta

deve essere interpretata come contesto in cui l’azione stimola il pensiero, come strumento per la riflessione, come terreno di esercizio per porsi problemi e cercare soluzioni.

La scuola ha il compito di utilizzare le esperienze (la semina, fare la carta riciclata ecc.) e le discipline (musica, scienze, letteratura ecc.) per formare le persone, per

aiutarle a vivere meglio e fornire gli strumenti che le mettano in condizione di imparare ad imparare. Con il nostro progetto noi cercheremo di realizzare tutto ciò predisponendo vari

laboratori, ciascuno finalizzato a stimolare un senso specifico o più di uno contemporaneamente, in un ambito ludico ma al tempo stesso costruttivo. Il

laboratorio è inteso come luogo per fare e per riflettere; per rivalutare il ruolo cognitivo del fare: di un fare concreto, legato a materiali, strumenti, gesti veri, non simulati, non virtuali. Proprio in un momento come questo in cui tutto sembra finto e

anche gli adulti fanno fatica a distinguere la realtà dal reality, è importante riportare i bambini alla concretezza delle cose, del fare con perizia, con pazienza, con costanza.

“La conoscenza del mondo, per un bambino, è di tipo plurisensoriale. E tra tutti i sensi, il tatto è quello maggiormente usato, il tatto completa una sensazione visiva e uditiva, dà altre informazioni utili alla conoscenza di tutto ciò che ci circonda.” BRUNO MUNARI

In questo contesto l’insegnante o l’esperto rivestiranno il ruolo di mediatore culturale

e affettivo, infatti per imparare a fare è necessaria una relazione positiva fra bambino e adulto e fra bambino e bambino perché si impara facendo, si impara imitando e si

impara da chi sa già. Per sostenere il percorso e legare tra loro i vari laboratori, utilizzeremo una narrazione tratta dalla rielaborazione della storia di “Marilù e i cinque sensi” di Carlo Scataglini,

edita da Erickson. In questo saremo supportate dall’ atélierista Giuseppe Pecci il quale oltre alla drammatizzazione della storia inventata, curerà anche l’attivazione di alcuni

laboratori, in particolare “le botteghe del fare” con l’utilizzo di vari materiali: legno, terra, stoffa, carta…

OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO

Il progetto mira a sviluppare i traguardi delle competenze di tutti i

campi di esperienza: • Favorire la scoperta di sé, degli altri e del mondo circostante, attraverso esperienze

senso‐percettive;

• Scoprire, sperimentare, condividere attività affinando i canali sensoriali; • Imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze nel contesto

gruppo/scuola; • Conoscersi e sentirsi riconosciuti come persone uniche, capaci di dare un personale

contributo nel gruppo; • Fare esperienza di diversi ruoli, sentirsi parte di un gruppo/comunità. • Partecipare alle attività e alle negoziazioni e decisioni, motivando le proprie opinioni,

scelte e comportamenti; • Avere fiducia in sé e negli altri;

• Perseverare nelle attività; • Provare il piacere di fare da sé e saper chiedere aiuto; • Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e

l’esercizio al confronto; • Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise,

rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; • Scoprire gli altri, la necessità di regole condivise, che si definiscono attraverso il

dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro; • Distinguere ed affinare le percezioni sensoriali; • Arricchire le capacità espressive;

• Esprimere le proprie sensazioni attraverso il linguaggio: verbale, manipolativo e grafico-pittorico;

• Esercitare e sviluppare la memoria tattile, visiva, acustica, olfattiva; • Cooperare; • Socializzare e condividere esperienze;

• Stimolare la curiosità; • Stimolare la capacità di porre domande e proporre soluzioni;

• Stimolare la riflessione, il confronto, il dialogo con gli adulti e tra bambini; • Saper comunicare i propri bisogni, vissuti, desideri, stati d’animo attraverso il codice verbale;

• Stimolare il pensiero attraverso l’osservazione e la verbalizzazione dell'esperienza a cui si é assistito;

• Accrescere la fiducia nelle proprie capacità di espressione e di comunicazione; • Arricchire il lessico di parole nuove; • Affinare la corretta pronuncia dei principali fonemi;

• Saper ascoltare e comprendere un breve testo narrato anche di divulgazione

scientifica (adeguato all’ età); • Verbalizzare una storia rispettandone le sequenze logiche e temporali;

• Giocare con le parole, costruire rime, filastrocche e storie inventate.

METODOLOGIA:

Verrà adottata una didattica laboratoriale per rendere l’insegnamento attivo e coinvolgere il bambino in modo diretto nella costruzione della conoscenza. L'insegnante sarà chiamata a predisporre gli spazi, i materiali, i sussidi per "guidare"

le azioni del bambino. Il nostro intento è quello di favorire esperienze creative, cognitive, comunicative

utilizzando il gioco e l'esperienza concreta come strumenti di apprendimento. Proporremo ai bambini una scuola del fare attraverso: - la valorizzazione della vita della sezione e delle routines (conversazioni, riflessioni,

giochi, filastrocche, calendario...); - i laboratori come luogo del fare, in cui i bambini sono liberi di esplorare, manipolare,

scoprire, ricercare; perché è attraverso l’esperienza che il bambino da tre a sei anni apprende; - le uscite didattiche come momenti di scoperta del territorio, delle sue connotazioni e

risorse, nella convinzione che anche l'ambiente esterno alla scuola è una vasta e

ricchissima aula didattica all'aperto.

Utilizzeremo una metodologia scientifica inserendo nel fare del bambino alcuni atteggiamenti fondamentali:

• di indagine (esplorare, ricercare, osservare, analizzare…)

• applicativo - operativo (progettare e agire) • concettuale - cognitivo (ipotizzare, denominare, ragionare…)

“La mano è lo strumento più importante dell’uomo, la mano crea: plasma, dipinge, scolpisce, mima, scrive, svela, volteggia… I bambini che hanno la fortuna di vivere l’esperienza di laboratori manuali, hanno una grande opportunità” (G.Zavalloni)

LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DELLA VISTA:

LA VISTA è il senso che determina, per buona parte, ciò che sappiamo del mondo

e la maniera in cui lo comprendiamo. Senza esserne consapevoli, pensiamo e parliamo per immagini. La vista è l’unico senso che possiamo consapevolmente interrompere: ci

basta chiudere gli occhi.

ATTIVITA’ POSSIBILI:

- Conoscenza e utilizzo di strumenti che ci permettono di guardare meglio: canocchiale, lente d’ingrandimento, microscopio, occhiali… e costruzione di alcuni di essi.

- Giochi per stimolare l’osservazione e la concentrazione. - Giochi al buio con l’utilizzo della pila.

LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DEL GUSTO:

IL GUSTO è un senso chimico che registra la concentrazione di determinate

sostanze chimiche e trasforma gli stimoli che ne derivano in impulsi nervosi.

ATTIVITA’ POSSIBILI:

- Preparazione di alcuni cibi per scoprire i sapori: dolce, salato, amaro, agro,

piccante… - Cibi freddi, caldi, cotti e crudi…

- Giochi per affinare la percezione dei vari sapori e le caratteristiche delle pietanze.

LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DEL TATTO:

IL TATTO è importante… L’esperienza del toccare, manipolare, battere,

schiacciare, infilare, avvitare, stringere… Ma anche accarezzare, sfiorare, coccolare…

L’esperienza della relazione con l’altro, con gli oggetti e le sensazioni che provocano. L’aspetto affettivo è stimolato soprattutto dall’esperienza tattile, prima forma di

comunicazione del bambino, di linguaggio e di conoscenza. Il toccare allora non è solo

più conoscenza ma anche fonte di piacere, emozione ed esperienza affettiva.

ATTIVITA’ POSSIBILI:

-“Dalla carta alla carta”: produzione, attraverso il riciclo, di fogli di carta colorata che poi utilizzeremo per fare il bigliettino augurale natalizio.

- Utilizzo della creta e realizzazione di relativi manufatti (tazza per la colazione …) - Giochi nella “bottega del falegname” e “del sarto”… - Giochi tattili con vari materiali.

LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DELL’UDITO:

L’UDITO è il senso delle stimolazioni sonore. Il mondo è pieno di suoni e rumori

che ci raccontano che cosa accade intorno a noi senza che dobbiamo sempre

guardarci attorno.

ATTIVITA’ POSSIBILI:

- Costruzione di strumenti musicali (bastone della pioggia, maracas, sonagli…)

- Percezione e distinzione fra suoni, rumori, silenzi… ritmi, toni, volume dei suoni e delle musiche.

- Giochi sonori, canti e piccole danze.

LABORATORIO RELATIVO AL SENSO DELL’OLFATTO:

L’OLFATTO è il senso più collegato all’irrazionalità, alle emozioni, all’istinto. La

sensibilità olfattiva ha grande importanza nella vita quotidiana: è protezione verso un eventuale pericolo, condiziona comportamenti, reazioni; nella primissima infanzia, poi,

i segnali olfattivi giocano un ruolo nel processo di riconoscimento e nello sviluppo del rapporto emotivo madre-neonato.

ATTIVITA’ POSSIBILI:

- L’orto in cassetta: semina di piante aromatiche di vario tipo…

- Regalo profumato per la mamma!!! - A caccia di profumi e puzze. - Giochi per riconoscere e distinguere gli odori.

ALTRI PROGETTI CHE SI SVOLGERANNO

IN CORSO D’ANNO:

TANTI LIBRI… TANTE STORIE

Progetto biblioteca scolastica

FINALITA’ E ATTIVITA’:

Favorire, sin dalla prima infanzia, un buon approccio con i libri, la narrazione e l’ascolto. Il libro è uno strumento che serve a stimolare la curiosità, viaggiare con la fantasia, conoscere, apprendere, crescere ed emozionarsi.

Inoltre, se letto insieme ad un adulto che ti dedica tempo ed attenzione, aiuta il bambino a rafforzare e a consolidare tutta la sfera affettivo-relazionale traendone

notevoli benefici. Al libro in quanto “oggetto speciale” è stato attribuito uno spazio, una stanza speciale:

la biblioteca. I libri sono esposti in più scaffali contrassegnati dai colori giallo, blu, rosso, che indicano, come ormai da tradizione nella scuola Arcobaleno la suddivisione per età: scaffale giallo per i tre anni, scaffale blu per i quattro anni, scaffale rosso per

i cinque anni. Nel giorno prestabilito (il venerdì di ogni settimana) si effettua il prestito librario e i

bambini delle due sezioni, accompagnati dalle insegnanti, si recano in biblioteca dove scelgono un libro per portarlo a casa, con la regola, per bambini e genitori, di restituirlo alla data concordata (il giovedì successivo).

Il prestito è effettuato con l’ausilio dei bibliotecari, ruolo importante assunto a turno dai bambini di anni cinque e quattro. I bibliotecari hanno il compito di registrare il

prestito librario e consegnare il libro in una sacchetta di stoffa. Nell’attività del prestito librario i genitori sono direttamente coinvolti sia nella cura del libro sia nell’aspetto emotivo relazionale implicito al piacere di leggere.

PROGETTO/RACCORDO

CONTINUITA’ SCOLASTICA

Plesso Infanzia “Arcobaleno”- Plesso Primaria “FAVINI” di Coriano

“IN VIAGGIO CON I 5 SENSI NELLE BOTTEGHE DEL FARE”

Si tratta di un progetto “verticale” e “trasversale”, nel nostro caso un raccordo fra due

ordini di scuola: Infanzia e Primaria, per condividere esperienze educative e didattiche

svolte nei due diversi ordini scolastici e per accompagnare al meglio “ i più piccoli nella

scuola dei grandi”. In accordo con le insegnanti preposte al progetto continuità,

saranno effettuati 1/2 incontri presso la scuola primaria “Favini”, plesso dove

confluisce la maggioranza dei nostri alunni, per conoscere gli ambienti e per ritrovare i

“vecchi” amici delle classi prime.

Il “bagaglio” che i nostri bambini porteranno alla scuola Primaria sarà “una valigia

contenitore” che contenga oggetti e/o materiali prodotti durante l’anno e finalizzati al

raggiungimento degli obiettivi del progetto scolastico denominato “In viaggio con i 5

sensi nelle botteghe del fare”; ciascun plesso caratterizzerà le proprie esperienze con

elaborati diversi in base alle scelte effettuate ad inizio anno scolastico.

I suddetti materiali saranno raccontati e condivisi dai bambini stessi e resteranno alla

scuola Primaria affinchè possano rappresentare una memoria e possibilmente uno

spunto dal quale partire nel viaggio dell’ordine scolastico successivo.

PROGETTO DI LINGUA INGLESE :

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Il seguente progetto è rivolto ai bambini che frequentano l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia. La prospettiva educativa-didattica di questo progetto non è tesa al

raggiungimento di una competenza linguistica, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto, comprensione ed appropriazione dei significati.

Lo sviluppo del percorso si articolerà con proposte di situazioni linguistiche legate all’esperienza più vicina al bambino con implicazioni operative e di imitazione. Il gioco sarà lo strumento didattico indispensabile in questo percorso, poiché favorisce la

motivazione all’apprendimento e agevola tutte le forme di linguaggio. Saranno altresì proposti giochi di gruppo, con l’uso creativo dei cinque sensi e di tutto il corpo, perché

sono gli strumenti per apprendere senza sforzo. Il programma si baserà, dunque, su esperienze quotidiane concrete, attività manipolative, costruzione di cartelloni, conte, canzoni, filastrocche, schede, piccole

drammatizzazioni, attraverso la tecnica de T.P.R. (total phisical response).

GLI OBIETTIVI:

Gli obiettivi principali del progetto sono: • Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua affinché ne derivi

un’esperienza interessante, stimolante, piacevole e divertente. • Sensibilizzare il bambino ad un codice linguistico diverso da quello materno.

• Arricchire il vocabolario con termini nuovi e legati a contesti culturali diversi.

• Arricchire lo sviluppo cognitivo del bambino e sviluppare le capacità di comprensione

globale, di ascolto e le abilità comunicative. • Stimolare la curiosità.

METODOLOGIA:

Le attività proposte saranno sempre in forma ludica, attraverso giochi di gruppo, a

coppie, giochi di imitazione, role-play, attività grafiche, canzoni, filastrocche…, sarà privilegiata soprattutto la fase orale. L‘approccio metodologico terrà conto di tutti gli aspetti della personalità del bambino sfruttando tutti i codici espressivi di cui egli

dispone: verbale, musicale e mimico gestuale. Attraverso la sensibilizzazione di un codice linguistico diverso dal proprio, i bambini svilupperanno un apprendimento

attivo: imparando a produrre in modo del tutto naturale i suoni della nuova lingua, e passivo: comprendendo alcune semplici espressioni in lingua inglese pronunciate dall’insegnante. Pertanto le attività proposte saranno socializzanti, motivanti e

divertenti, per questo motivo sarà privilegiata la forma ludica: giochi di gruppo, a coppie , giochi di imitazione, role-play, attività grafiche, canzoni, filastrocche…

RICADUTA PREVISTA ALLA CONCLUSIONE DEL PROGETTO:

Stimolare la curiosità dei bambini ed abituarli a considerare e usare altri codici

espressivi e di comunicazione anche in previsione all’ingresso nella scuola primaria.

LA GRANDE MACCHINA DEL MONDO

Iniziative didattiche del Gruppo Hera:

L'HERA CREATIVA - Detective ambiente

Atelier creativo esperienziale (per 4 e 5 anni) L'atelier "L'Hera creativa" prevede il coinvolgimento dei bambini attraverso il

tinkering, una modalità di apprendimento che promuove l'iniziativa personale e il coinvolgimento in attività orientate alla scienza, per sensibilizzare i bambini sulle

tematiche della sostenibilità in modo semplice e coinvolgente.

Descrizione dell’attività: Attivita opedeutica

Per attivare la percezione e incuriosire i bambini sulla tematica del laboratorio, viene

inviato alle sezioni un filmato realizzato con la tecnica della stop motion, grazie al quale verranno animate le principali immagini e i personaggi guida che accompagneranno i bambini alla scoperta della corretta gestione dei rifiuti.

Attività in presenza

Il giorno dell’incontro l’educatore si presenta a scuola nei panni di un intrepido detective; dopo essersi presentato prendendo spunto dai contenuti proposti ai bambini

dall’attività propedeutica, legge alcuni brevi brani tratte dalle avventure di “Mr. Ecoschiappa”, un personaggio simpatico ma molto distratto, che spesso confonde i

bidoni della raccolta differenziata e di tanto in tanto butta addirittura i rifiuti in terra! L’educatore, attraverso giochi e semplici attività, coinvolge i bambini e li aiuta a comprendere gli aspetti negativi di questi comportamenti, sottolineando l’importanza

della corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Nella seconda parte dell’atelier i bambini utilizzano materiali di recupero per disegnare

il viso di Mr. Ecoschiappa (inserendo anche i principali colori che caratterizzano i contenitori di Hera) che grazie al loro aiuto potrà finalmente imparare a gestire i suoi rifiuti in modo corretto.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA’

DI EDUCAZIONE RELIGIOSA

Insegnante Loredana Bologna

Premessa alle unità di apprendimento

Tic Tac è tempo di Pace!

Il fenomeno migratorio ha assunto, in questi ultimi decenni, dimensioni sempre

maggiori, sia a livello nazionale, sia a livello locale. Differenze culturali, differenze quotidiane di abitudini e stili di vita creano spesso

atteggiamenti di chiusura e di timore dell’altro. Atteggiamenti che spesso sono visibili anche in bambini piccoli. I bambini necessitano di competenze nuove per affrontare un mondo che cambia

velocemente e di strumenti originali che li rendano capaci di “leggere” in modo costruttivo e non conflittuale le situazioni di contatto con la diversità. Il bambino/a si

pone tanti “perché” su questioni concrete, su fatti di vita quotidiana, sui valori culturali, pratiche religiose, sul futuro…. ,proprio partendo dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Scopre gli altri bambini come compagni di giochi e come limite

della propria volontà: sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e nell’ ascoltare; in cui si impara discutendo. Si imbatte nelle difficoltà della condivisione e

nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Il progetto si pone come obiettivo quello di affrontare il tema del conflitto come

opportunità per rileggere le situazioni del quotidiano e trasformarle in apprendimenti per costruire la pace. Saper gestire il conflitto garantisce due effetti: da una parte la

conoscenza delle proprie risorse e la capacità di utilizzarle; dall’ altra la capacità di individuare/riconoscere un punto di vista differente. Per educarci alla gestione del conflitto dobbiamo possedere una “cassetta degli

attrezzi”, proprio come quella del falegname, all’ interno della quale andremo a riporre tutti quegli strumenti che ci permettono di lavorare bene e di farlo con gli altri.

Gli obiettivi del percorso didattico sono:

- Stimolare l’apertura e l’accoglienza per vedere nell’altro una potenzialità, con cui costruire un clima di benessere collettivo (pace).

- Riflettere sulla pace che possiamo costruire nella vita di tutti i giorni e come possiamo concretizzarla.

- Assimilare i valori che sono alla base dell’educazione religiosa. - Educare i bambini alla fratellanza, alla solidarietà, al perdono e quindi al valore universale della pace, cioè all’ armonia con la natura, con gli altri, con Dio e con se

stesso. - Scoprire la propria identità, sperimentare la capacità di comunicazione e

collaborazione, riscoprire l’altro e il gruppo attraverso una relazione di ascolto e fiducia. - Sapere: comprendere che la pace non si costruisce una volta per tutte, ma è il

frutto di un costante impegno quotidiano. - Saper fare: avere pazienza, attendere i tempi.

- Saper essere: provare a essere costruttori di pace; dare il proprio piccolo contributo per la pace. L’orientamento metodologico-didattico prende spunto dall’esperienza dei bambini,

dal loro mondo reale, dai contenuti del quotidiano, dalle loro conoscenze, dalla realtà

sociale, culturale, religiosa, affettiva, fisica in cui avviene ogni esperienza.

Il percorso didattico fa riferimento ai Campi di Esperienza Educativa (CEE), vale a

dire ai diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino, ambiti nei quali egli conferisce significato alle proprie molteplici attività, sviluppando il suo apprendimento e

giungendo ai traguardi formativi. Ogni campo di esperienza sarà concretizzato, nello specifico dell’IRC, con frasi tratte dai traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento dell’Insegnamento della Religione Cattolica

per la Scuola dell’Infanzia del DPR 11 febbraio 2010.

Le attività di religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro

patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione

personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei

vari campi di esperienza. (DPR 11 febbraio 2010).

La programmazione è organizzata in unità di lavoro con alcune parole chiave che ne

assumono i contenuti.

TEMI E TEMPI DI ATTUAZIONE

1- Settembre La pace…

Ottobre nel creato.

2- Novembre La pace…

Dicembre con Gesù. E’ Natale!

3- Gennaio La pace…

Febbraio con gli altri.

4-Marzo La pace…nel mondo. E’ Pasqua!

Aprile Evviva la solidarietà. Progetto

“Campo lavoro2019”

Maggio E ’tempo di festa!

I PERCORSI E LA METODOLOGIA

1- Settembre / Ottobre

La pace… nel creato.

Il bambino conosce il valore dell’ambiente per approfondire incontri e amicizie: stare

insieme agli amici è bello e ritrovarsi dopo le vacanze estive è una gioia.

- Coglie l’identità personale e sociale di ciascun bambino nel vissuto interculturale

della scuola. - Valorizza le differenze come arricchimento per tutti. - Impara con la musica e con i giochi.

- Accoglie la pace e si esprime con il colore,il disegno,le parole. - Apprezza il valore del sorriso come strumento per socializzare e stringere nuove

amicizie.

- Osserva le meraviglie del creato per percepire il significato della pace come armonia.

2- Novembre / Dicembre

La pace… con Gesù. E’ Natale!

Natale è la festa per eccellenza e i bambini sono i veri protagonisti di questo evento

che conserva ancora tanta capacità di suscitare gioia, attesa, meraviglia e di creare

uno speciale clima di pace.

- Scopre i giusti valori con cui vivere l’avvento. - Comprende il significato del Natale e la scena della natività.

- Ascolta i racconti del Nuovo testamento. - Comprende il significato di vivere in “pace con Gesù”. - Impara con la musica.

- Memorizza semplici poesie. - Esprime la propria creatività con lavoretti da donare ai famigliari.

- Partecipa con la famiglia alla costruzione del presepe a scuola.

3- Gennaio / Febbraio La pace... con gli altri.

- Il bambino riflette sui principali insegnamenti di Gesù.

- Valorizza la generosità e la condivisione come fece Gesù. - Ascolta racconti biblici per comprendere l’importanza della fratellanza. - Scopre il gioco drammatico per mimare spunti narrativi.

- Usa la voce e il linguaggio corporeo in genere, per mimare episodi evangelici. - Interiorizza alcune importanti regole del vivere in pace.

- Riconosce in Gesù la figura centrale del suo percorso di avvicinamento ai valori universali del perdono e della pace e ne scopre le metafore del buon pastore, del Padre buono, ecc.

4-Marzo /Aprile /Maggio

La pace… nel mondo. E’ Pasqua! E’ tempo di festa finale a scuola!

Il bambino: - associa la rinascita primaverile al tempo di Pasqua. - sperimenta il significato di gesti di convivialità.

- mette in relazione esperienze di pace con i gesti pasquali. - scopre nella figura di Gesù la centralità della festa di Pasqua.

- ascolta e ripete poesie e canti tradizionali. - esprime la propria creatività con lavoretti da donare ai famigliari. - conosce la figura dei “missionari di pace nel mondo”.

- Progetto Campo Lavoro 2019 (v. allegato ). - Festa finale: sperimenta che il canto unisce e crea armonia fra le persone.

Progetto Campo Lavoro 2019

Periodo previsto: marzo e aprile.

Classi: Scuole dell’Infanzia.

Insegnanti: Bologna Loredana e Insegnanti di Plesso.

Ambiti interdisciplinari coinvolti: tutti.

Obiettivi generali / finalità: sensibilizzare l’aiuto umanitario verso i paesi poveri,

con la promozione di stili di vita sobri da parte dei paesi più ricchi.

Obiettivi specifici valutabili: modificare il proprio stile di vita orientando la propria

esistenza all’insegna della sobrietà, del risparmio, dell’attenzione verso gli altri e del

risparmio delle risorse.

Attività previste: incontri in classe, produzione di elaborati, allestimenti di punti di

raccolta con libri, giocattoli, indumenti usati in buono stato, consegnati dai bambini.

Risorse organizzative: insegnanti di classe.

Risorse finanziarie: nessuna.

Risorse materiali specifiche: cd e dvd forniti dal Centro Missionario.

Collaborazioni con specialisti o enti esterni: collaboratori del centro di raccolta per il giorno del ritiro.

Insegnate referente: Bologna Loredana.

IL VERO VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL

CERCARE NUOVE TERRE, MA NELL’AVERE NUOVI OCCHI.

Marcel Proust