Confesercenti Venezia Notizie

16
Confesercenti Venezia Confesercenti Venezia Confesercenti Venezia NOTIZIE NOTIZIE Speciale Speciale 18 Febbraio 2014 18 Febbraio 2014 ROMA ROMA - Piazza del Popolo Piazza del Popolo Confesercenti Venezia Notizie Anno XIII n.1 FEBBRAIO 2014 – Periodico della Confesercenti provinciale di Venezia Propietario ed editore: Confesercenti Prov. Di Venezia via A.da Mestre n.36—Venezia Mestre (www.confesercenti.ve.it) Direttore responsabile: Michele Lacchin—Registrazione al Tribunale di Venezia n.1428 del 17.09.2002

description

Speciale 18 Febbraio 2014 Roma - Piazza del Popolo

Transcript of Confesercenti Venezia Notizie

Page 1: Confesercenti Venezia Notizie

Confesercenti VeneziaConfesercenti VeneziaConfesercenti Venezia NOTIZIENOTIZIE

Speciale Speciale

18 Febbraio 201418 Febbraio 2014

ROMA ROMA -- Piazza del Popolo Piazza del Popolo

Confesercenti Venezia Notizie Anno XIII n.1 FEBBRAIO 2014 – Periodico della Confesercenti provinciale di Venezia Propietario ed editore: Confesercenti Prov. Di Venezia via A.da Mestre n.36—Venezia Mestre (www.confesercenti.ve.it)

Direttore responsabile: Michele Lacchin—Registrazione al Tribunale di Venezia n.1428 del 17.09.2002

Page 2: Confesercenti Venezia Notizie

ATTENZIONE !

Contrordine ! Il Ministero del Tesoro ha ribaltato le previsioni contenute nella Legge di stabilità. Con nota del 5 febbraio 2014 il Tesoro ha infatti chiarito che il divieto dell’uso di contanti per il pagamento dei canoni di locazione per unità abitative (ricordiamo che gli immobili commerciali non sono interessati dal provvedimento) vale solo per le cifre superiori ai 1000 euro. Diversamente da quanto comunicato inizialmente i conduttori delle unità abitative anche ad uso turistico possono pertanto pagare in contante il canone di locazione, se inferiore a mille euro, senza rischiare le pesanti sanzioni previste dalle norme antiriciclaggio. Il Ministero ha precisato altresì che è comunque necessario tenere tracciabilità delle transazioni attraverso la conservazione di una prova documentale idonea a dimostrare in modo chiaro ed inequivocabile l’avvenuto pagamento in contanti del canone di locazione.

Page 3: Confesercenti Venezia Notizie

EDITORIALE

Commercianti in piazza

Il 18 febbraio sarà ricordato come una data storica. Non è facile infatti vedere i commercianti nei panni dei contestatori. Più volte, in passato, abbiamo tentato di convincere la categoria ad alzare la testa e scendere in piazza: tutto inutile. Questa volta invece le piccole imprese hanno fatto sentire forte la loro voce sotto i palazzi del potere. Un mondo sommerso ha finalmente fatto emergere il dramma della sopravvivenza quotidiana. Migliaia di piccoli commercianti hanno chiuso per un giorno i loro negozi nella speranza di non doverlo fare per sempre. Anche gli organizzatori sono stati presi alla sprovvista da un numero di adesioni impensabile. I treni si sono riempiti in pochi giorni, i posti in pullman sono andata a ruba, i luoghi inizialmente previsti per la manifestazione si sono via, via rivelati troppo piccoli ed inadeguati. Solo Piazza de Popolo, la piazza storica della protesta sindacale e politica, è parsa sufficientemente grande per accogliere le delegazioni di operatori provenienti da tutt’Italia e decisi “a riprendersi il futuro”. Una pressione fiscale reale vicina al 54%, redditi precipitati ai livelli del 1986, credito inesistente, burocrazia asfissiante. Sono molti i buoni motivi per protestare, per dire basta alla politica “degli annunci” e chiedere risposte concrete. Ma l’inquietudine vera, che serpeggia tra le piccole imprese è che il ritorno al segno più di alcuni fondamentali economici (appena sopra lo zero) contribuisca a far dimenticare il loro dramma, a far passare in secondo piano i fallimenti e le chiusure a ritmo di 1000 al giorno. Al contrario è proprio l’esistenza di un economia a due velocità che dovrebbe far riflettere sulla pesantezza, sulle caratteristiche e sui motivi di una crisi arrivata ormai al sesto anno consecutivo. Da un lato le esportazioni che tirano, con buona pace di chi riteneva indispensabile il ritorno all’inflazione competitiva e alla lira debole, dall’altra i consumi interni in picchiata. L’andamento dei prezzi, al limite della deflazione, sono un segnale sconfortante. Il costo della recessione sociale (disoccupazione e povertà) rischia di essere più pesante e duraturo della recessione economica. Qui è il vero nodo del problema. Un problema la cui gravità ha reso possibile la straordinaria mobilitazione dei “piccoli” e la rende, in parte, diversa e più significativa di quella degli industriali. La piccola impresa è infatti sempre più vicina, anche nelle forme della protesta, al resto del Paese. Simile nelle richieste così come nella rabbia e nella delusione per una classe politica sorda alle esigenze reali. Se la piccola impresa riconosce il legame a filo doppio che la unisce al resto del Paese è ora tuttavia che dall’altra parte si prenda atto finalmente che, come recita lo slogan della manifestazione, “senza impresa non c’è Italia”.

Maurizio Franceschi

FEBBRAIO 2014 3

Page 4: Confesercenti Venezia Notizie

La protesta

FEBBRAIO 2014 4

Decine di migliaia di commercianti, artigiani, imprenditori del turismo, dei servizi, provenienti da tutta Italia, hanno manifestano a Piazza del Popolo a Roma per chiedere una svolta concreta nella politica economica del Paese. La prima mobilitazione generale delle imprese, indetta dalle cinque associazioni che compongono Rete Imprese Italia: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti.

Page 5: Confesercenti Venezia Notizie

FEBBRAIO 2014 5

La protesta

Il perché della manifestazione

L e imprese, in attesa da troppo tempo di una ripresa

che sembra non arrivare mai, chiedono azioni concrete e rapide e non più progetti astratti per la soluzione di problemi ormai indifferibili. La mancata ripresa della domanda e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e di provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie e una crescita allarmante della disoccupazione. Il 18 febbraio, migliaia di imprenditori provenienti da tutta Italia hanno affollato Piazza del Popolo a Roma per partecipare alla manifestazione “Senza Impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, organizzata da R.ETE. Imprese Italia che riunisce le 5 Organizzazioni dell’artigianato, del terziario di mercato e delle piccole imprese italiane (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti). L’iniziativa è stata promossa per esprimere il profondo disagio delle piccole imprese italiane stremate dalla crisi economica e da condizioni di contesto che comprimono le potenzialità del tessuto produttivo. Gli imprenditori sono scesi in piazza a testimoniare che dal futuro delle loro aziende dipende il futuro del Paese. Al tempo abbiamo voluto sottoporre all’attenzione della politica alcune proposte attuabili rapidamente, che

possano ripristinare un clima positivo e di maggior fiducia nel futuro. La manifestazione è stata l’occasione per dare visibilità alle micro, piccole e medie imprese, che, nonostante le difficoltà, continuano a garantire occupazione e stabilità, ma non ricevono adeguata attenzione da parte del mondo politico ed istituzionale. DAL FUTURO DI QUESTO SISTEMA, DELL’IMPRESA DIFFUSA, DELL’ARTIGIANATO E DEL TERZIARIO DI MERCATO, DIPENDE IL FUTURO DEL PAESE. L’ATTIVITÀ PRODUTTIVA IN TUTTI I SETTORI ECONOMICI HA SUBITO UNA CONTRAZIONE ECCEZIONALE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI - la ricchezza prodotta dal Paese è diminuita del 9%

- la ricchezza pro-capite si è ridotta dell’11,1%

- il valore aggiunto dell’industria si è ridotto del 19,5%

- il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 9,4%

- la spesa delle famiglie si è ridotta del 7,9%

- l’occupazione si è ridotta di oltre 1 milione di unità

- la disoccupazione è raddoppiata, dal 6,4 al 12,7% (1,2 milioni di disoccupati in più)

- la disoccupazione giovanile ha superato il 40%

- le imprese che ogni anno cessano di esistere sono oltre 1.000 al giorno.

VOGLIAMO CHE IL 2014 DIVENTI L’ANNO DI SVOLTA Alle condizioni attuali, le previsioni

ISTAT indicano per il 2014 una crescita del PIL pari a +0,7%, mentre i consumi delle famiglie aumenteranno solo dello 0,2%. È chiaro che non si tratta di una ripresa vera e propria. Occorre andare oltre al sentiero dell’austerità, con azioni che rilancino realmente l’attività economica. Occorrono azioni semplici ed efficaci, funzionali al sostegno del modello imprenditoriale italiano “quale realmente è”, non “quale si vorrebbe che fosse”. Le nostre proposte vanno in questa direzione. IL TESSUTO PRODUTTIVO DI R.ETE. IMPRESE ITALIA FORZA TRAINANTE DEL SISTEMA ECONOMICO Le micro, piccole e medie imprese in Italia presenti nei settori del commercio, del turismo, dei servizi di mercato e delle imprese del manifatturiero e delle costruzioni sono oltre 4 milioni, impiegano più di 14 milioni di addetti, di cui 9 milioni sono lavoratori dipendenti. L’ITALIA, RISPETTO AL RESTO DELL’EUROPA, DISPONE DI UN SISTEMA DI PMI PIÙ DIFFUSO, PIÙ SOLIDO, PIÙ COMPETITIVO E, IN UNA PAROLA, MIGLIORE

- è italiano il 18% di tutte le imprese europee ed oltre il 20% di quelle manifatturiere;

- il 10,2% di tutta l’occupazione europea è garantito dalle sole Pmi italiane;

- in Italia il 69% del fatturato è generato da imprese dimensione sotto i 250 addetti;

- il fatturato medio per azienda

Page 6: Confesercenti Venezia Notizie

FEBBRAIO 2014 6

La Protesta

delle Pmi è il più alto d’Europa in ciascun segmento fino ai 249 addetti.

IL CONTESTO DEL DISAGIO NONOSTANTE TUTTO... - nel 2013 le imprese che hanno chiuso i battenti sono state quasi 372 mila, ovvero oltre 1000 al giorno. Di queste, ben 3 cessazioni su 4 hanno riguardato le imprese individuali;

- il saldo anagrafico di fine anno tra iscrizioni e cessazioni è particolarmente negativo per l’artigianato, con un calo complessivo che ha sfiorato le 28 mila unità (-1,9%);

- il commercio al dettaglio e le attività turistiche a loro volta hanno registrato una

diminuzione di 31 mila imprese;

- il reddito individuale da lavoro indipendente ha registrato una diminuzione di circa il 10% in un biennio, risentendo maggiormentedella crisi economica;

- nel primo semestre 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, i fallimenti e i concordati sono aumentati di oltre il 12%;

-il peggioramento dell’accessibilità dei nostri territori ha complessivamente generato, nel periodo 2000-2012, una perdita di Pil di 24 miliardi di euro.

... IL TESSUTO PRODUTTIVO PROVA A RESISTERE l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di imprese

di piccola dimensione proiettate oltre i confini nazionali (21,2%, fonte Istat).

TROPPE, TROPPE TASSE! - la pressione fiscale ha toccato

livelli record: quella “apparente” ha raggiunto il

44,3% del PIL (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre la pressione fiscale “legale” (su ogni euro di PIL dichiarato) si aggira intorno al 54%;

- l’incidenza della tassazione sui profitti raggiunge il 66%, 20 punti in più rispetto alla media europea;

- il 70% delle Pmi è costretto a sostenere il fardello dell’IMU sugli immobili strumentali di impresa. Di queste, il 38,5% ha incontrato molte difficoltà nel fronteggiarne il pagamento e oltre il 15% ha per questo

Page 7: Confesercenti Venezia Notizie

La Protesta

FEBBRAIO 2014 7

rinunciato ad effettuare investimenti innovativi e ad assumere personale;

- 8 imprese su 10 sono convinte che la riforma della tassazione locale si trasformerà in un ulteriore aggravio di costi per le imprese. Solo per la nuova tassa rifiuti (TARI) prevediamo aumenti medi del 280%;

- più del 60% del totale dei costi per l’energia elettrica sostenuti dalle Pmi è di origine fiscale e parafiscale.

TROPPE SPESE... - la spesa corrente, nazionale e locale, in 7 anni, è aumentata del 10%;

4,7% del PIL nel 2013). Se il debito fosse più basso, queste risorse potrebbero essere utilizzate per scopi produttivi.

IL PESO INSOSTENIBILE DELLA BUROCRAZIA -La nostra economia è bloccata dalla lentezza e farraginosità delle norme e della burocrazia. I costi della burocrazia risultano sempre più gravosi per le Pmi: sono oltre 30 miliardi l’anno. Un peso enorme, pari a 2 punti di PIL, e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro l’anno; questi costi potrebbero diminuire di quasi 9 miliardi se venissero effettivamente attuati i

- la spesa pubblica pesa per il 53% della ricchezza prodotta dal Paese, ed è superiore agli 800 miliardi;

la politica ha le sue responsabilità, anche sul fronte della spesa: circa 155.000 rappresentanti ai vari livelli, oltre 9 miliardi di spesa, 150 euro per ciascun italiano.

... E POCHE RISORSE PER LO SVILUPPO -il peso del debito pubblico su PIL continua a crescere e oggi è superiore al 130%;

-l’Italia spende quasi 90 miliardi all’anno in interessi sul debito;

-l’avanzo primario è positivo (il

Page 8: Confesercenti Venezia Notizie

La Protesta

FEBBRAIO 2014 8

provvedimenti di semplificazione varati negli ultimi 5 anni;

-per i soli adempimenti fiscali, continuano ad essere necessarie 269 ore l’anno (34 giornate lavorative). Si tratta di oltre 100 ore in più (13 giornate) rispetto alla media dei paesi dell’Area Euro;

-per gli adempimenti concernenti la sicurezza sul lavoro l’esborso economico annuale corrisponde a circa l’8% del costo del lavoro per il personale dipendente;

-nella classifica della Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa l’Italia si attesta al 25° posto tra i 28 Paesi dell’UE e al 65° posto tra i 189 Paesi del mondo.

LE LEGGI PER LE IMPRESE DISATTESE - lo Statuto dei Diritti del Contribuente viene continuamente disatteso: dalla sua emanazione, nel 2000, è

fronteggiare il loro fabbisogno finanziario;

- i finanziamenti bancari alle Pmi sono in costante diminuzione dalla fine del 2011: 24 mesi consecutivi!

-tra novembre 2012 e novembre 2013 i prestiti bancari alle aziende italiane sono diminuiti del 6,2%, pari a 60,2 miliardi in meno;

-se all’inizio del 2012 poco meno del 22% delle Pmi chiedeva credito in banca, nel 2013 la percentuale è scesa al 9%;

-dal 2009 al 2013 la quota di domande di finanziamento respinte alle micro imprese è aumentata dal 12,2% al 15,7% e la quota di domande di finanziamento accolte non supera il 54%. La quota di domande di finanziamento totalmente respinte alle piccole imprese è passata dal 6,7% al 9,4% e quelle totalmente accolte non vanno oltre il 63%.

stato derogato più di 400 volte; - lo Statuto delle imprese, in vigore da novembre 2011, è largamente inapplicato. Secondo la Commissione europea, infatti, l’Italia è al sotto della media europea in 8 politiche su 10 pensate per le Pmi;

- In Europa, l’Italia ha il maggior debito commerciale della PA verso le imprese, pari al 4% del Pil. Inoltre la nostra PA è la più lenta in Europa nei pagamenti alle imprese fornitrici: nel 2013 la media è stata di 170 giorni e ha superato di 109 giorni la media Ue (che è di 61 giorni) e di 140 il limite di 30 giorni imposto dalla legge. Su questo aspetto è stata anche avviata la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.

UN CREDITO SEMPRE PIÙ SCARSO -Le Pmi continuano ad avere forti difficoltà di accesso al credito e sempre meno capacità di

Page 9: Confesercenti Venezia Notizie

La Protesta

FEBBRAIO 2014 9

La quota di domande di finanziamento totalmente respinte alle medie imprese è passata dal 4,6% al 13,5% e quelle totalmente accolte non vanno oltre il 55,1%.

LE NOSTRE PROPOSTE SERVONO INTERVENTI PER LA CRESCITA, CAMBIANDO L’APPROCCIO CHE HA GUIDATO FINORA LE SCELTE DI POLITICA ECONOMICA. BASTA CON L’AUSTERITÀ, VANNO RILANCIATI CONSUMI ED INVESTIMENTI. Riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità -ripresa di un forte e rinnovato dialogo con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori da parte delle istituzioni;

-ri-articolazione dei livelli di governo territoriale ed eliminazione di ambiti istituzionali inutili;

-nuova legge elettorale; -revisione del Titolo V della Costituzione.

Fare la riforma fiscale:

dall’oppressione allo sviluppo - destinazione delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e dalla “Spending Review” alla riduzione della pressione fiscale generale, in particolare partendo dalla riduzione delle aliquote IRPEF;

- confluenza nel fondo Taglia Tasse delle risorse derivanti dall’emersione volontaria dei capitali detenuti all’estero;

- rapida attuazione della Delega Fiscale, con l’emanazione dei provvedimenti in favore delle Pmi;

- innalzamento della franchigia IRAP;

- esclusione dal pagamento dell’IMU per gli immobili strumentali all’attività d’impresa, partendo dall’aumento della percentuale di deducibilità dell’IMU dalle imposte sui redditi (pari al 20% dal 2014); estensione inoltre della deducibilità anche ai fini IRAP;

- nuovo sistema tariffario per i rifiuti attraverso una revisione della TARI e profonda rivisitazione della TASI per le imprese con l’inclusione in tale imposta di altri tributi locali, con la conseguente loro abolizione.

Far ripartire le imprese e uscire dall’emergenza occupazionale

60.000 IN PIAZZA

SECONDO LE STIME

8000 COMMERCIANTI E

ARTIGIANI DAL VENETO

250 GLI IMPRENDITORI

IN RAPPRESENTANZA DELLA CONFESERCENTI PROVINCIALE DI VENEZIA

Page 10: Confesercenti Venezia Notizie

La Protesta

FEBBRAIO 2014 10

valorizzazione delle Agenzie per le Imprese e di ogni altro strumento atto a rafforzare la sinergia pubblico-privato e rendere maggiormente positivo il rapporto tra le imprese e le Amministrazioni;

- assicurare il rispetto dei termini di pagamento dei debiti commerciali;

- incoraggiamento all’uso della moneta elettronica attraverso l’abbattimento dei costi di gestione troppo alti che ne impediscono la diffusione;

- snellimento degli adempimenti formali e procedurali in materia di sicurezza sul lavoro.

Tornare alla legalità - meccanismi premianti per le imprese che denunciano l’illegalità;

- sistema giudiziario civile più efficiente:

Portare a competere più imprese sui mercati internazionali -investimenti per fare del

turismo uno dei volani principali per la crescita, tramite un suo collegamento con le attività delle Pmi del Made in Italy;

-network di sostegno alla presenza internazionale delle Pmi con servizi finanziari e assicurativi dedicati alle Pmi

Innovare il sistema dei trasporti e della logistica -definizione di un Piano nazionale vincolante sulle infrastrutture, i trasporti e la logistica;

-completamento del processo di riforma della legge sui porti;

-rafforzamento della liberalizza zione del trasporto ferroviario;

-definizione di un quadro regolamentare ed economico certo per i servizi di Trasporto Pubblico locale

Ridurre i costi energetici per le Pmi -adeguata revisione dei sussidi incrociati presenti

- ridurre il costo del lavoro; - sostenere tutte le nuove assunzioni;

- non penalizzare i contratti flessibili

- eliminare le causali per le assunzioni a tempo determinato;

- semplificare ulteriormente l’apprendistato, in particolare per i giovani che ancora studiano.

Dare credito alle imprese - intervento straordinario della BCE a sostegno dell’accesso al credito delle Pmi riorganizzazione della filiera della garanzia e rafforzamento nella patrimonializzazione dei Confidi;

- incentivazione delle fonti alternative al canale bancario:

Proseguire nell’azione di semplificazione - efficace semplificazione normativa e amministrativa: non costa ma libera risorse per la crescita

- pieno riconoscimento e

Uniti si puo’ !

Page 11: Confesercenti Venezia Notizie

BREVI

FEBBRAIO 2014 11

T utte le imprese utilizzatrici di imballaggi devono provvedere

all’iscrizione al consorzio nazionale (CONAI) che si occupa della gestione dei rifiuti di imballaggio, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti di recupero e riciclaggio. Ricordiamo che sono considerati utilizzatori “i commercianti, i distributori, gli addetti al riempimento, gli utenti di imballaggi e gli importatori di imballaggi pieni”. Quindi l’iscrizione al CONAI è dovuta anche dai commercianti che acquistano imballaggi vuoti (sacchetti e shoppers) e li utilizzano per riempire, avvolgere, trasportare le merci vendute. Per r procedere all’iscrizione al CONAI è necessario utilizzare l’apposito modulo predisposto dal consorzio stesso.

Slitta il POS

Ricordate il CONAI

C ontinui cambiamenti. A nemmeno 24 ore dalla pubblicazione

in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale che istituisce il nuovo Pos obbligatorio per commercianti e professionisti , una serie di emendamenti al decreto Milleproroghe rivedono le scadenze per la sua applicazione. Il rinvio che è stato definitivamente approvata è quella del 30 giugno 2014. Da questa data sarà dunque necessario dotarsi di strumento per il pagamento con carte di debito al di sopra dei 30 euro. La proposta di uni slittamento più ampio, al giugno 2015, è stata bocciata dall’aula del Senato.

ATTENZIONE ! sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 13 dicembre 2013 è stato pubblicato il Decreto 12 dicembre 2013 del Ministro dell’Economia e delle Finanze con il quale, dal 1° gennaio 2014, è stata fissata all’1% la misura del saggio degli interessi legali.

ATTENZIONE ! Scadenze SCF

Ricordiamo cha,oltre al diritto d’autore sulle esecuzioni musicali effettuate a mezzo di strumenti meccanici da versare alla Siae entro il 28 febbraio (per usufruire delle agevolazioni Confesercenti) è necessario provveder al rinnovo delle licenze SCF relative alla riproduzione di musica registrata. Anche in questo caso gli associati godono di tariffe agevolate. Per ottenere le tariffe convenzionate è

categoria da pagare a scadenza

Esercizi commerciali e

artigianali

scf 28/2

Pubblici esercizi

siae 31/5

Estetisti e acconciatori

siae 31/5

Attività ricettive

siae 31/5

I l Ministero dello sviluppo economico dice la sua sul tema del “contratto di

“affitto di poltrona” e di “affitto di cabina” . Con una circolare emanata a fine gennaio ha infatti chiarito che “l’esercente dell’attività di impresa tanto di acconciatura quanto di estetista, può consentire l’utilizzo dei propri spazi (mediante tutte le forme contrattuali consentite dalla legislazione) sia ad acconciatori sia ad estetisti, con la sola condizione che questi siano in possesso dei prescritti titoli abilitativi”. Vanno ovviamente rispettate le ulteriori disposizioni in materia, gius-lavoristica, fiscale e igienico-sanitaria.. Spetta ora ai Comuni il compito di aggiornare i regolamenti locali per rendere accessibile pienamente questo nuovo tipo

Affitto di

Page 12: Confesercenti Venezia Notizie

PUBBLICI ESERCIZI

Spettacoli e intrattenimenti

L e recenti modifiche normative, che hanno

inteso semplificare lo svolgimento di attività di intrattenimento all’interno dei pubblici esercizi, hanno creato diversi problemi interpretativi. Cerchiamo di sbrogliare la matassa con alcune indicazioni. Come è noto il cosiddetto “decreto semplificazioni” del governo Monti, ha abrogato il secondo comma dell’art. 124 del regolamento di esecuzione del Tulps e ha quindi cancellato l’obbligo di licenza per “gli spettacoli di qualsiasi specie che si danno nei pubblici esercizi”. Di conseguenza il Ministero dell’Interno —con una sua nota del febbraio dello scorso anno— ha chiarito che debbono ritenersi esenti dal sistema autorizzatorio (e dai conseguenti controlli delle commissioni di vigilanza) i trattenimenti musicali e danzanti allestiti occasionalmente che rappresentino un’attività meramente complementare ed accessoria rispetto a quella principale. Successivamente il decreto “cultura” - modificando gli artt. 68 e 69 del Tulps – ha assoggettato a SCIA gli eventi fino ad un massimo di 200 persone e che si svolgono entro le 24,00 del giorno di inizio dello stesso. Nel caso di uno spettacolo effettuato all’interno di un pubblico esercizio, sarà dunque sempre necessario

FEBBRAIO 2014 12

valutare se il trattenimento è complementare (che quindi non necessita di alcuna autorizzazione) o prevalente rispetto alla somministrazione. Gli elementi per determinare la “prevalenza” saranno ovviamente diversi come, ad esempio: il pagamento di un biglietto o la maggiorazione del prezzo delle consumazioni, la pubblicità della manifestazione, l’allestimento di specifiche sale o attrezzature, la strumentazione tecnica ecc. In questo caso servirà sempre l’autorizzazione che, se l’evento non supera le 200 persone e termina entro mezzanotte, è sostituita dalla SCIA. Diversa dalle licenze è la verifica dell’agibilità che riguarda la sicurezza degli spettatori. Anche in questo caso i piccoli trattenimenti che si svolgono nell’esercizio pubblico, occasionalmente, senza caratteristiche di prevalenza e dove la clientela accede solo per la consumazione, sono esenti dalla verifiche tecniche che devono essere effettuate obbligatoriamente invece (ai sensi dell’art.80 del Tulps) nei casi di locali che effettuano un attività non occasionale e si sono dotati di spazi idonei ai trattenimenti. Per i locali per i locali e con capienza complessiva pari o inferiore a 200 persone, le verifiche e gli accertamenti possono essere sostituite dalla

IL TESTO DELLA NORMA TULPS Art.69 Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza è vietato dare, anche temporaneamente, per mestiere, pubblici trattenimenti, esporre alla pubblica vista rarità, persone, animali, gabinetti ottici o altri oggetti di curiosità, ovvero dare audizioni all'aperto. Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza e' sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attivita' di cui all'articolo 19 della legge n. 241 del 1990, presentata allo sportello unico per le attivita' produttive o ufficio analogo.

Art.80 L'autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l'apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell'edificio e l'esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio. Le spese dell'ispezione e quelle per i servizi di prevenzione contro gli incendi sono a carico di chi domanda la licenza.

Regolamento TULPS Art.141 (…) Per i locali e gli impianti con capienza complessiva pari o inferiore a 200 persone, le verifiche e gli accertamenti di cui al primo comma sono sostituiti, ferme restando le disposizioni sanitarie vigenti, da una relazione tecnica di un professionista iscritto nell'albo degli ingegneri o nell'albo dei geometri che attesta la rispondenza del locale o dell'impianto alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministero dell'Interno.

Page 13: Confesercenti Venezia Notizie

VARIE

FEBBRAIO 2014 13

L a nuova Sabatini entra nella fase operativa.

Le imprese intenzionate a fare investimenti in beni strumentali potranno inoltrare la domanda, via PEC, agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello Sviluppo Economico, a partire dalle ore 9.00 dal 31 marzo. Il beneficio ottenibile è uno sconto del 2,75% sul tasso di interesse e la possibilità di beneficiare della garanzia del fondo centrale fino all’80% del finanziamento richiesto I fondi sono a esaurimento. La possibilità di intercettarli è quindi legata ai tempi dell’istruttoria bancaria necessaria per poter inoltrare la domanda. La banca cui l'impresa si rivolge effettuerà infatti una valutazione della documentazione presentata e solo ad esito positivo della verifica procederà alla richiesta della provvista necessaria per la concessione del contributo. Le spese ammissibili riguardano l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, impianti, beni strumentali d'impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali. Risultano escluse le spese relative a “terreni e fabbricati” (è invece agevolabile l’acquisto di un impianto fotovoltaico funzionale allo svolgimento dell’attività d’impresa). L'acquisto deve avvenire in data successiva alla data della domanda di accesso ai contributi ed entro il periodo di preammortamento o di prelocazione, della durata massima di 12 mesi dalla data di

La nuova

Sabatini

L ’appuntamento con l’elenco e clienti e fornitori (il cosiddetto “spesometro”) è

fissato al 10 aprile 2014 per i contribuenti mensili ed al 20 aprile per tutti gli altri. Già dall’inizio di quest’anno tuttavia i commercianti al dettaglio devono prestare particolare attenzione. Infatti se a richiesta del cliente emettono fattura dal 2014 avranno l’obbligo di comunicare l’operazione indipendentemente dal suo ammontare. Un provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate del 2 agosto scorso ricorda infatti che l’obbligo scatta sempre se la fattura è emessa in sostituzione di un altro idoneo documento fiscale (ricevuta fiscale o scontrino). Come noto per il 2012 e 2013 lo spesometro per i commercianti al minuto era limitato alle operazioni per le quali la fattura emessa fosse di importo pari o superiore a € 3.600. Dal 2014 tale agevolazione viene meno e di conseguenza i commercianti al minuto dovranno rispettare le regole ordinarie. L’adempimento può risultare complesso per i commercianti che annotano le fatture sul registro dei corrispettivi (senza tenuta del regsitro delle fatture) e che dovranno quindi estrapolare i dati necessari. In tali casi sarà opportuno ricordarsi di annotare i dati necessari per ricostruire l’anagrafica dei clienti in particolare, quando si tratta di un soggetto non residente (extra UE) che richiede la fattura ai fini del rimborso dell’Iva e per il quale è necessario conoscere cognome e nome, data e luogo di nascita,

ATTENZIONE Con la conversione definitiva in legge del decreto Milleproroghe slitta al 31 dicembre 2014 il termine per l’entrata in vigore delle sanzioni relative al Sistri. Viene altresì estesa al 31 dicembre la durata del cosiddetto doppio regime durante il quale sarà necessario continuare a tracciare i rifiuti in modo tradizionale. Il Sistri, in ogni caso, è operativo dal 3 marzo per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi. Dal 30 giugno 2014, infine, il sistema entrerà in vigore anche per gli altri gestori di rifiuti urbani.

ULTIMISSIME: Il 3 marzo è stato firmato un decreto che esenta dall’obbligo di iscrizione al Sistri le attività con meno di 10 dipendenti. Per queste microaziende restano gli

Spesometro e dettaglianti

Page 14: Confesercenti Venezia Notizie

FEBBRAIO 2014 14

CONVENZIONI

ATTENZIONE E’ stata confermato lo slittamento al 31 marzo della sanatoria per il pagamento delle cartelle Equitalia. Le cartelle emesse entro il 31 ottobre 2013 possono quindi ancora essere pagate senza sanzioni, aggi o interessi. Il pagamento di quanto dovuto deve essere effettuato subito in unica soluzione. La sanatoria riguarda le entrate erariali come Irpef e Iva ma anche le entrate non erariali come il bollo auto e multe per violazioni del codice della strada. Non rientrano nella rottamazione i contributi da versare agli istituti previdenziali come Inps e Inail; i tributi locali; e le richieste di pagamento provenienti da enti non ammessi alla sanatoria. Per sapere se si rientra nell’agevolazione, il contribuente dovrà verificare la sua situazione presso una sede Equitalia, dove dovrà richiedere un estratto della propria situazione debitoria oppure rivolgersi agli uffici Confesercenti.

Tagliate su misura per Voi Siamo al tuo fianco anche con convenzioni pensate per promuovere lo

sviluppo della tua impresa. Scopri le diverse possibilità per accedere a risparmi molto concreti, che

rispondono ai tanti bisogni della tua attività di imprenditore.

Chiedi informazioni sulle condizioni riservate in esclusiva agli associati o vai sul sito

www.confesercenti.venezia.it

L’attuale mercato Italiano dell’energia e del gas vede affrontarsi grandi aziende internazionali e nazionali, di assoluto rispetto, ma orientate soprattutto al mercato “di massa”, quello dei grandi numeri, a fianco di altre società di media dimensione sia pubbliche che private . LIONENERGY ritiene sia possibile rispondere meglio alle esigenze degli imprenditori (medi e piccoli) in una logica geografica più locale, portando risparmio con un livello di servizio efficace, senza caricarsi di eccessivi costi fissi. LIONERGY nasce con un gruppo imprenditoriale italiano (Edlo Energy) attivo da molti anni con successo nella produzione, nel trading e nella vendita di energia elettrica e gas. La sua missione aziendale è quella di fornire energia elettrica e gas ai clienti small business (ristoranti, alberghi, artigiani, professionisti,…) e alle PMI partendo dal Nord Est e capitalizzando la presenza territoriale nel Veneto orientale. Bassi costi di struttura, rapidità e flessibilità nella risposta ai Clienti, forte presenza territoriale, conoscenza dei canali e degli aggregatori locali: questi i punti di forza di LIONENERGY.

SCOPRI GLI ULTERIORI RISPARMI PER LE IMPRESE ASSOCIATE E I VANTAGGI DELLASCOPRI GLI ULTERIORI RISPARMI PER LE IMPRESE ASSOCIATE E I VANTAGGI DELLA

imprenditori per gli imprenditori

Page 15: Confesercenti Venezia Notizie

LE SENTENZE

La Cassazione e la verdura in strada

La terza sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 6108 del 10 febbraio scorso ha confermato la condanna alla pena dell'ammenda inflitta dal tribunale di Nola ad un commerciante di Pomigliano D'Arco "per aver detenuto per la vendita 3 cassette di verdure di vario tipo in cattivo stato di conservazione". Il commerciante si era rivolto alla Suprema Corte rilevando che il giudice del merito, nel condannarlo, aveva considerato "la sola collocazione all'aperto degli alimenti, ritenuti esposti agli agenti atmosferici" e non aveva evidenziato "la presenza di segni evidenti della cattiva conservazione o l'inosservanza di particolari prescrizioni". I giudici della Cassazione hanno rigettato il ricorso. Secondo la Corte il cattivo stato di conservazione dell'alimento può assumere rilievo anche per il solo fatto che l’alimento viene conservato in locali inidonei o in condizioni igieniche precarie. Si tratta infatti del tipico “reato di pericolo” in cui non si sanziona l’effettivo

FEBBRAIO 2014 15

deterioramento del prodotto, ma le condizioni idonee a configurare il concreto pericolo di un deterioramento. Correttamente dunque il tribunale di Nola, secondo la Cassazione, avrebbe affermato che "la messa in commercio di frutta all'aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisca una violazione dell'obbligo di assicurare l'idonea conservazione delle sostanze alimentari". La stampa nazionale ha immediatamente ritenuto che la decisione della Cassazione rappresentasse un generalizzato divieto all’esposizione all’aperto dei prodotti ortofrutticoli. Come è noto invece le sentenze non operano erga omnes (valgono solo per le parti in causa) ed eventualmente solo quelle delle Sezioni Unite della Cassazione possono fornire una linea interpretativa uniforme. Il caso in esame rappresenta inoltre, con tutta evidenza, un caso limite. Si trattava di “3 cassette di verdure di vario tipo” evidentemente esposte “sul marciapiede antistante

l’esercizio commerciale “ in modo precario e prive di ogni copertura “a contatto con agenti atmosferici e gas di scarico dei veicoli in transito”. In condizioni comunque tali da richiamare su quel negoziante l’attenzione degli organi di vigilanza. Va altresì ricordato che l’Ordinanza del Ministero della Salute 3 aprile 2002 per il commercio dei prodotti alimentari su aree pubbliche e i diversi regolamenti comunitari in materia igienico sanitaria prevedono la possibilità di vendita all’aperto. La circostanza della sola esposizione all’aperto non può dunque rappresentare una violazione dell’obbligo igienico sanitario se non corredata da altri fattori di natura oggettiva. Va tuttavia ricordato che gli operatori devono in ogni caso prestare attenzione alle effettive condizioni ambientali per garantire la corretta conservazione degli alimenti e che molti regolamenti comunali d’igiene fissano prescrizioni quali l’altezza da terra e la protezione dall'irraggiamento solare, dalle polveri e dalle altre fonti di contaminazione.

2013 UN ANNO DA DIMENTICARE ! Quello appena concluso è stato un anno nero per il commercio. Lo certifica l’Istat secondo cui il le vendite al dettaglio hanno segnato un crollo del 2,1% sul 2012. E' il calo annuo più forte almeno dal 1990. A scendere anche gli alimentari (-1,1%), che registrano il maggior calo in 4 anni. Segno negativo anche nel mese di dicembre nonostante le Feste natalizie (-2,6% su base annua). Gli unici a guadagnare sono i discount alimentari, con +1,6% nel valore delle vendite a fronte di un -1,0% per l'intero comparto della grande distribuzione. E un -2,9% per i piccoli negozi. In calo tutti i settori. Ribassi superiori alla media si registrano, tra gli altri, anche per abbigliamento (-2,7%) calzature (-3,0%), elettrodomestici-radio-tv (-3,1%) e mobili (-3,2%). I prezzi nel 2013 sono saliti solo dell'1,2% (+3,0% nel 2012).

Page 16: Confesercenti Venezia Notizie

Campagna tesseramento 2014

Aderire a Confesercenti significa sostenere una grande Associazione di tutela delle piccole e medie imprese, e usufruire delle molteplici

opportunità offerte dalla nostra struttura. Visitate il nostro sito www.confesercenti.ve.it

Associarsi a Confesercenti comporta il versamento di una quota annuale che, per il

2014, è stata determinata in € 190 e che può essere versata (oltre che attraverso i bollettini INPS): direttamente presso le nostre sedi con bollettino sul c/c postale n. 10617306 intestato a Confesercenti Venezia con bonifico bancario alle seguenti coordinate: Confesercenti Venezia IBAN IT 92 S 06345 02027 07400056710S

(in entrambi i casi indicare la causale “TESSERAMENTO 2014" ed inserire i recapiti aziendali per l’invio della tessera)