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Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo 6500 Bellinzona
Concetto di protezione ABC del Cantone Ticino
Bellinzona, 28 giugno 2011
Concetto di protezione ABC del Canton Ticino pagina 2 di 69
GU Sicherheit AG │ Untere Bahnhofstrasse 19 │ CH-9500 Wil │ +41 (0) 71 913 27 66 │ [email protected] │ www.gu-sicherheit.ch
Impressum
Committente
Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo Via Carlo Salvioni 2a 6500 Bellinzona
Tel. : 091 814 37 51 Email : [email protected]
Direzione progetto
- Giovanni Bernasconi, Capo Sezione SPAAS Gruppo di progetto
SMCC: - Tiziano Scolari, Capo Sezione del militare e della protezione della popolazione (SMPP) Protezione della popolazione: - Paolo Cescotta, Capo Servizio protezione della popolazione e coordinatore ABC del Cantone Ticino
Polizia: - Luca Bieri, Capo stato maggiore, Polizia Cantonale Ticino - Athos Solcà, Capo sezione pianificazione/impiego, Polizia Cantonale Ticino
Pompieri (incl. difesa A, B, C): - Mauro Gianinazzi, Cdt Corpo Civici Pompieri Lugano, Presidente FCTCP - Francesco Guerini, Direttore FCTCP - Bruno Winkler, Cdt Corpo Civici Pompieri Bellinzona, FCTCP
Sanità: - Roberto Cianella, Direttore generale FCTSA - Franco Ghiggia, FCTSA - Sandro Muschietti, 144 - Danuta Reinholz, Ufficio del medico cantonale
Servizi tecnici, SPAAS/DT + altri: - Gianni Ruchti, SPAAS - Alessandro Da Rold, SPAAS - Fabrizio Lasia, SPAAS - Armando Calabresi, DFE
Protezione civile: - Massimo Binsacca, Capo Servizio protezione civile - Giovanni Galli, Collaboratore scientifico SMPP
Supporto al progetto e consulenza specialistica - Beda Sartory, GU Sicherheit AG, CEO, moderatore di progetto - Andrea Schöb, GU Sicherheit AG, assistente di progetto
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Indice Management-Summary 5
1. Introduzione 9
1.1 Situazione di partenza 1.2 Intenzione 1.3 Incarico 1.4 Basi 1.5 Concetto pompieri 2015 (Coordinazione Svizzera dei Pompieri CSP) 1.6 Organizzazione di progetto
2. Principi e procedimento 11
2.1 Principi 2.2 Procedimento e pietre miliari
3. Situazione / regole e struttura attuali 13
4. Rischi e minacce che cambiano 15
5. Concetto 23
5.1 Compiti e competenze 5.2 Allarme 5.3 Disponibilità ed esigenze di picchetto 5.4 Centri di soccorso ABC e di antinquinamento (idrocarburi) 5.5 Polizia 5.6 Servizio di soccorso e sanità 5.7 Protezione civile 5.8 Uffici e servizi 5.9 Condotta 5.10 Equipaggiamento 5.11 Istruzione 5.12 Finanze 5.13 Controlling
6. Ulteriori passi e richieste 56
6.1 Concretizzazione 6.2 Raccomandazione, ulteriori passi
Allegati
A1 Glossario 60 A2 Piano d’implementazione (documento separato) 62 A3 Stima approssimativa dei costi (documento separato) 64
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Management-Summary
Il quadro delle minacce come pure le condizioni e l’accettanza dei rischi nella popolazione sono cambiati negli ultimi 15 anni. La consapevolezza di rischi di nuovo tipo, dovuti alla minaccia atomica e biologica è aumentata ed è entrata a far parte della coscienza della popolazione e delle istituzioni responsabili che operano nel campo della sicurezza.
Questo cambiamento si specchia nei lavori della Commissione ABC (ComABC) della Confederazione. La Commissione ha di fatto sviluppato 14 scenari di riferimento in relazione alla minaccia atomica, biologica e chimica e invitato i Cantoni a elaborarli (vedi rapporto sul deficit ABC del Cantone Ticino del 31 gennaio 2011).
Si aggiunga poi che importanti aspetti ABC non sono stati ancora regolamentati e tra questi figurano determinati compiti e competenze delle organizzazioni in partenariato. Manca un dispositivo di picchetto per la consulenza ABC. La coordinazione nel settore ABC non è chiara e, in questo contesto, manca la figura di un capo del servizio ABC del Cantone Ticino.
Oggi esistono in Ticino due centri di soccorso di difesa chimica dei pompieri (Bellinzona e Lugano) come pure un centro di soccorso di difesa chimica regionale a Chiasso.
Nell’ambito dello sviluppo del progetto sono state evidenziate necessità di aggiornamento, soprattutto per i seguenti aspetti:
a) In termini generali • Suddivisione dei compiti tra partner, specialmente nello stato maggiore di
condotta cantonale SMCC • Suddivisione dei compiti e delle competenze dei corpi pompieri • Decorsi (definizione dei processi) • Standard per l’impiego e la disponibilità • Coordinazione dell’informazione, informazione specialistica, informazione
sull’impiego, informazione politica (disposizioni per un’armonizzazione di contenuto)
• Organizzazione di condotta possibilmente identica a tutti i livelli • Allarme / attivazione dello SMCC “bottom up” • Regolamentazione di un picchetto per la consulenza ABC (SPAAS) • Concretizzazione di una regolamentazione dei costi
b) In termini specialistici • L’A e il B sono da (ulteriormente) sviluppare. • L’impiego di strumenti di misura e l’organizzazione di misura ABC ambientale su
vasta scala è da regolare. • L’istruzione e la manipolazione di apparecchi di misura sono da regolare
(istruzione/esercitazione). • È d’approntare un concetto per lo smaltimento di rifiuti speciali (vedi analisi del
deficit ABC per il Cantone Ticino del 31 gennaio 2011). • Sono da allestire liste di controllo e schemi per il B. • Sono da formulare regole di comportamento su piattaforma web.
Struttura
Necessità di aggiornamen-to
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• Le capacità di decontaminazione sono troppo limitate. Sono da completare (per capacità maggiori).
• È da introdurre una definizione/regolamentazione dei compiti del servizio di soccorso sanitario per eventi ABC.
• Mancano ospedali “deco” (definizione di quali, equipaggiamento e capacità funzionali).
• Manca una filosofia d’istruzione ABC (tenuto conto dell’esperienza e di chi fa cosa)
• Si devono armonizzare i regolamenti per l’istruzione ABC dei pompieri e regolare l’istruzione delle forze di primo intervento (condizioni minime, semplici regole di comportamento per la riduzione del rischio) / redigere schede informative.
• Occorre mirare a un’istruzione unitaria dei partner sul tema “Interventi ABC” (conoscenza di base per 117, 118 e 144)
• Occorre considerare meglio l’impegno di esercitazione che sarà diverso tra professionisti e milizia.
• L’istruzione unitaria concerne anche le leggi, le ordinanze, i regolamenti per tutti i responsabili della condotta.
• Bisogna regolare in termini generali l’istruzione e il refreshing.
I rischi ABC da considerare sono correlati a:
• Impianti stazionari • Trasporto di merci pericolose su strada • Trasporto di merci pericolose su ferrovia • Condotte di trasporto (p.e. gasdotti) • Ricettori naturali • Trasporto di merci pericolose per via aerea
I pericoli ABC principali nel Cantone Ticino concernono oggi gli impianti stazionari, le vie di comunicazione (strada e ferrovia) come pure il trasporto di sostanze pericolose in condotta (gasdotto). Un ruolo minore, ma che comunque va considerato, riguarda l’inquinamento dei laghi e dei ricettori naturali come pure il trasporto di merci pericolose per via aerea.
Per gli impianti stazionari non sono da prevedere nei prossimi anni delle grandi variazioni. Per i rischi relativi alle vie di comunicazione (strada e ferrovia) ci saranno invece sicuramente dei cambiamenti importanti dovuti in particolare all’entrata in esercizio della nuova linea veloce AlpTransit con le due gallerie lunghe (Gottardo con la stazione multifunzione di Faido e Ceneri). Il tracciato della linea verso la Lombardia non è per il momento ancora conosciuto. È questo un aspetto che non dovrebbe modificare significativamente il quadro dei rischi attuale, anche se i rischi in relazione alla stazione di smistamento di Chiasso sono oggi diminuiti rispetto alla situazione egli anni ‘90.
Il nuovo concetto di protezione ABC regola compiti e competenze non solo per i pompieri, bensì per tutti i partner dell’intervento. La tabella che segue mostra l’attribuzione dei compiti.
Rischi e minacce che cambiano
Compiti
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Pompieri / Difesa chimica SanitàOrga-nizza-zione Categoria
B, D Categoria
A Categoria
Difesa ABC
Polizia Servizio di soccorso
Medico cantonale e ospedali
Servizi (SPAAS e altri) Protezione civile SMCC
Incarico • Allarma il centro di soccorso
• Sbarra • Adotta misure
immediate • Salva con
protezione della respirazione
• Predispone la protezione antincendio
• Collabora nello stato maggiore ABC del centro di soccorso
• Riprende compiti in casi bagatella secondo disposizioni per i centri di soccorso ABC/SPAAS
dito cat. B e D Supporta il centro di soccorso ABC in ogni aspetto. Esegue interventi antinquina-mento nel quadro delle competenze aggiornate (vedi cfr. 5.4)
Esegue interventi ABC Consiglia le autorità Assicura la condotta
Assicura la procedura di allarme Prende a carico lo sbarramento del raggio più esterno Regola il traffico Coordinazione dei media Evacuazione (come pure evacuazione veloce degli edifici in accordo con il centro di soccorso ABC) Assicura l’indagine sulle cause
Servizio di assistenza e sanitario Garantisce il collega-mento con gli ospedaliGestisce posti di soccorso sanitario Garantisce il trasporto Assume compiti di care
• Ricezio-ne di pazienti intossica-ti
• Isola-mento
• Desi-gnazio-ne degli ospedali “deco”
• Decon-tamina-zione presso gli ospedali “deco”
• Cura l’applicazione competente e orientata all’efficacia di leggi e ordinanze nell’ambito della protezione dell’ambiente e delle acque, utilizzo delle acque, dell’energia, delle condotte e dei lavori in sotterranea.
• Prescrive misure di protezione ABC e per l’impiego di formazioni di pompieri, polizia, servizi di soccorso, protezione civile e consulenti
• Assicura la consulenza specialistica
• Regola il finanziamento
• Organizza se necessario misure e risanamenti
• Stabilisce le basi per le autorità
• Assicura un servizio di picchetto di consulenti ABC
• Emette prescrizioni che le aziende già in caso di minaccia incombente informino gli enti di primo intervento.
• Appoggia le organizzazioni partner ma senza un’istruzione ABC particolare (con un tempo di reazione >2 h dalla chiamata)
• Assicura la coordina-zione nel caso catastrofi-co
• Assicura la capacità di condotta delle autorità
• Stabilisce direttive riguardo all’infor-mazione nel caso catastrofi-co
Sulla scorta dei nuovi compiti, rispettivamente dei compiti ampliati, è da riformulare in generale il mandato di prestazione e il modello di istruzione (con il coinvolgimento dei partner) per il tema ABC complessivo. L’istruzione dovrebbe essere tenuta per tutti i partner da un unico servizio.
Le seguenti misure sono da approfondire rispettivamente da implementare:
1. Regolamentazione dei compiti rispettivamente di aspetti specifici relativi agli eventi ABC in situazioni da SMCC (interfacce con le organizzazioni in partenariato da regolare)
2. Regolamentazione di aspetti specifici nel quadro della condotta dell’informazione in caso di eventi ABC, incluso accordi, chiarimento delle interfacce e emanazione di direttive operative
3. Accordi riguardo agli aspetti specifici relativi agli eventi ABC in situazioni di SMEPI e NOC (interfacce con le organizzazioni in partenariato da regolare)
4. Ripresa di compiti, responsabilità e competenze nel settore ABC secondo nuovo mandato di prestazione
5. Adeguamento dei compiti sinora svolti in relazione ad attribuzioni di competenze mutate
6. Equipaggiamento dei centri di soccorso secondo disposizioni SPAAS 7. Ripresa di compiti, responsabilità e competenze nel settore antinquinamento secondo
nuovo mandato di prestazione 8. Elaborazione di un concetto d’istruzione per tutto l’ABC, in base a un nuovo mandato
di prestazione 9. Verifica e emanazione di basi legali per quanto concerne il settore sanitario 10. Regolamentazione di compiti, competenze e interfacce per quanto riguarda le
installazioni sanitarie mobili 11. Designazione degli ospedali deco, incl. regolamentazione di compiti, competenze e
interfacce relative ai centri di soccorso ABC 12. Definizione dei compiti nell’ambito ABC 13. Adeguamento delle basi legali 14. Determinazione del processo dell’allarme per gli eventi ABC (compiti,
Istruzione
Misure
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equipaggiamento, istruzione, finanziamento) 15. Determinazione del processo di allarme per gli eventi ABC 16. Introduzione e regolamentazione di un picchetto di consulenti ABC (7/24) 17. Designazione di una persona con relative competenze professionali (e da relativo
curricolo formativo) come capo del servizio di protezione ABC (C ABC) per il Cantone Ticino
18. Regolamentazione delle condizioni, mandati di prestazione e finanziamenti per compiti di decontaminazione a favore di ospedali deco
19. Esame di possibili collaborazioni e accordi di prestazioni in aiuto con cantoni e stati limitrofi relativamente ad apparecchi speciali e alla necessità di competenze speciali molto rare
20. Esaminare la necessità di approntare una clausola generale, avallata giuridicamente, per i casi d’urgenza nell’ambito di un obbligo di aiuto nel caso di eventi ABC
21. Regolamentazione relativa all’equipaggiamento di protezione personale ABC per i partner nell’intervento.
22. Regolamentazione del controlling
Con l’adeguamento dettato dalle nuove minacce e in considerazione delle mutate necessità, il nuovo concetto di protezione ABC richiede nuove e ulteriori prestazioni. Un’indicazione attendibile circa le conseguenze sui costi può essere effettuata solo dopo lo sviluppo dei singoli concetti di dettaglio. Per questo motivo si allega separatamente una stima di massima circa le conseguenze sui costi. Alle conoscenze attuali si possono fare le seguenti affermazioni: a) I costi per le prestazioni o i compiti non derivanti direttamente dal concetto di
protezione ABC (p.e. le installazioni sanitarie mobili), ma necessari indipendentemente dal concetto ABC, non sono elencati.
b) I maggiori costi annui attesi rispetto alla situazione attuale dovrebbero ammontare a circa CHF 3'500'000 per investimenti urgenti e CHF 300'000 per ulteriori costi d’esercizio annui.
c) Lo scioglimento del centro di soccorso chimico regionale di Chiasso permette un risparmio annuo di CHF 50'000.
Raccomandazioni per gli ulteriori passi
1. Il concetto di protezione ABC è d’approvare dal Consiglio di Stato che incarica il Dipartimento del Territorio per la sua concretizzazione.
2. Le 22 misure elencate sono da attuare a tappe.
3. Le istanze competenti per le singole decisioni sono tenute a richiedere i crediti necessari via budget o come crediti di investimento tramite procedura ordinaria.
4. Deve essere garantito un controlling centrale per assicurare e comunicare l’attuazione delle misure.
5. Occorre siano preparate le decisioni richieste che sono d’approvare dal Consiglio di Stato.
6. Deve essere garantito che il rapporto verrà comunicato in forma adeguata sia internamente che esternamente.
Costi
Raccoman-dazioni
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Introduzione
1.1 Situazione di partenza Il Concetto C cantonale del 1995 è d’aggiornare e completare in funzione dell’evoluzione della minaccia nel frattempo intercorsa come pure per le mutate condizioni quadro. Il nuovo concetto di protezione ABC del Cantone Ticino mira a coprire l’intero ambito di intervento ABC e a regolarne il coordinamento.
Particolare accento è posto alle disposizioni per i centri di soccorso chimico dei corpi pompieri, al conferimento di compiti ai servizi dell’amministrazione e degli enti in partenariato, alla verifica di responsabilità e competenze.
L’elaborazione del nuovo concetto è stata effettuata da un gruppo di progetto con il supporto di una consulenza specialistica esterna, indipendente e orientata alla pratica.
1.2 Intenzione Il Cantone Ticino intende verificare nuovamente il proprio concetto di difesa chimica adeguandolo alle mutate condizioni. Il nuovo concetto ha carattere subordinante ed è inteso a regolare l’organizzazione, i compiti e le responsabilità, la messa a disposizione di equipaggiamenti e mezzi d’intervento, la suddivisione di compiti tra centri di soccorso dei corpi pompieri e pompieri locali (incl. le esigenze d’istruzione), le competenze dei servizi dell’amministrazione interessati e delle organizzazioni di intervento come pure il controlling.
1.3 Incarico L’elaborazione del nuovo concetto di protezione ABC per il Cantone Ticino si basa su: a) l’attuale dispositivo normativo e i mezzi d’intervento a disposizione b) la valutazione dello stato attuale con l’identificazione dei punti deboli e delle lacune c) l’illustrazione di possibili varianti d) la rielaborazione del concetto con raccomandazioni per la sua implementazione e) l’elaborazione delle basi per l’allestimento di un nuovo Regolamento Il supporto al progetto e la consulenza specialistica sono stati curati dallo studio GU Sicherheit AG i cui collaboratori dispongono di una pluriennale esperienza pratica nell’elaborazione di concetti di difesa e condotta degli interventi.
1.4 Basi Le basi per l’elaborazione del nuovo concetto sono date da: • Concetto C del Cantone Ticino in materia di sicurezza chimica del febbraio 1995 • Basi legali vigenti del Cantone Ticino nel quadro della prevenzione contro incidenti rilevanti • Strategia “ABC-Schutz Schweiz“ del giugno 2007 • Analisi del deficit ABC del Cantone Ticino del gennaio 2011 • Regolamenti della Federazione Svizzera dei Pompieri FSP come pure della Coordinazione
Svizzera dei Pompieri CSP
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1.5 Concetto Pompieri 2015 La Coordinazione Svizzera dei Pompieri CSP ha elaborato su incarico dei Cantoni un Concetto “Pompieri 2015”.
Il concetto “Pompieri 2015” postula un chiaro obiettivo e dieci principi d’applicare nel settore pompieristico nei Cantoni e nel Principato del Liechtenstein. Offre sia ai pompieri, sia ai responsabili politici di ogni livello, una base per l’ulteriore sviluppo delle proprie organizzazioni.
L’obiettivo stabilisce che anche in futuro il settore pompieristico rimarrà nelle competenze dei Cantoni; evidenzia comunque la necessità di una stretta coordinazione su diversi aspetti nell’ambito della dottrina d’intervento.
L’elenco dei principali compiti stabilisce chiaramente quali prestazioni devono fornire i pompieri, ovviamente in stretto partenariato con la polizia e la sanità. In questo contesto il campo di applicazione considera anche il settore ABC (radioattivo, biologico, chimico). È ipotizzabile che il concetto ABC sarà sostituito nel corso dei prossimi anni da quello internazionale CBRN (impiegato dalla NATO per chemical, biological, radioactive and nuclear). Per il Cantone Ticino si è deciso per l’acronimo ABC in sintonia con la strategia di protezione ABC della Confederazione.
Per l’organizzazione dei pompieri sono di fondamentale importanza i tempi indicativi che decorrono dalle chiamate di emergenza allo sgancio e all’intervento dei pompieri. I tempi previsti in ambito ABC sono:
• fino a 45 minuti per la difesa chimica e l’antinquinamento (idrocarburi) • fino a 120 minuti per la radioprotezione e la difesa biologica.
Il concetto di protezione ABC del Cantone Ticino si orienta ai tempi raccomandati dalla CSP.
1.6 Organizzazione di progetto Il progetto, presieduto da Giovanni Bernasconi, Dipartimento del Territorio, Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo (SPAAS), è stato elaborato da un gruppo comprensivo di 18 persone.
Nell’organizzazione di progetto sono stati coinvolti tutti gli enti e servizi cantonali direttamente interessati.
I nomi e le funzioni dei membri del gruppo di progetto sono riportati a pagina 2 nell’impressum.
Il processo è stato curato dal profilo del contenuto e specialistico dalla ditta GU Sicherheit. La consulenza e il supporto specialistico hanno compreso:
• il supporto di contenuto e specialistico in base a riconoscimenti ed esperienze pregresse
• il supporto all’organizzazione di progetto (pianificazione dei lavori e dei termini)
• la moderazione dei workshops
• lo svolgimento di interviste
• l’illustrazione e la valutazione di possibili varianti
• l’allestimento del concetto corredato di raccomandazioni per la sua attuazione e con le indicazioni per un nuovo regolamento di applicazione.
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2. Principi e procedimento 2.1 Principi L’elaborazione del concetto di protezione ABC del Cantone Ticino si basa sui seguenti principi.
1. L’attuale concetto va riesaminato, rielaborato, completato e aggiornato alle esigenze del giorno d’oggi.
2. La copertura è da estendere a tutta la tipologia ABC. 3. I compiti, le responsabilità e le competenze delle organizzazioni e dei servizi
interessati sono da definire in modo chiaro. 4. Devono essere definiti standard e tempi indicativi. 5. Sono da definire le diverse interfacce. 6. Le strutture sono da rendere possibilmente snelle e il sistema è da ottimizzare. 7. Gli adeguamenti non devono generare una riduzione dell’efficienza. 8. Le misure sono da commisurare dal profilo costo/benefici. 9. La necessità e la probabilità di evento sono da armonizzare con la consapevolezza,
comunque, che non esiste una sicurezza assoluta. 10. Il concetto deve fungere da base per un nuovo Regolamento, eventualmente, di una
nuova Ordinanza di applicazione.
2.2 Procedimento e pietre miliari
Il progetto di concetto di protezione ABC è stato sviluppato parallelamente all’analisi del deficit ABC per il Cantone Ticino, questo alfine di approfittare delle possibili sinergie tra i due progetti.
Cosa Chi Quando
Lavori preparatori GU Sicherheit AG da 20.04.10
Workshop 1 / seduta Kickoff PGr concetto prot. ABC 05.05.10, 10.00-12.00
Interviste delle organizzazioni interessate GU Sicherheit AG
Riassunto dei risultati / prep. WS 2 GU Sicherheit AG
Workshop 2 PGr concetto prot. ABC 15.09.10, 13.00-15.30
Constatazione ed elaborazione dei deficit GU Sicherheit AG
Riassunto dei risultati / prep. WS 3 GU Sicherheit AG
Workshop 3 PGr concetto prot. ABC 29.11.10, 08.30-14.00
Armonizzazione con i risultati dell’analisi del deficit ABC GU Sicherheit AG
Prep. WS 4 Discussione su competenze e concetto GU Sicherheit AG
Workshop 4 PGr concetto prot. ABC 11.01.11, 09.00-11.30
Elaborazione del rapporto sul concetto e colloqui per correzioni e completamenti GU Sicherheit AG
Diversi workshop interni con SPAAS GU Sicherheit AG
Workshop con SPAAS e pompieri GU Sicherheit AG
Workshop 5 PGr concetto prot. ABC 15.06.11, 09.00-12.00
Conclusione del concetto e consegna GU Sicherheit AG fine giugno 2011
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3. Situazione / regole e struttura attuale Disposizioni
Le disposizioni in vigore in Ticino, basate soprattutto sulla Legge sulla protezione dell’ambiente e sulla Legge sulla protezione della popolazione, sono nel caso di incidente chimico incentrate primariamente sull’intervento dei pompieri. Questo approccio si è rivelato valido e sufficiente.
Il quadro delle minacce come pure i presupposti e l’accettanza dei rischi nella popolazione sono cambiati negli ultimi 15 anni. Il peso di rischi di nuovo tipo, dovuti alla minaccia atomica e biologica, è aumentato ed è entrato a far parte della coscienza della popolazione e delle istanze responsabili nel campo della sicurezza.
Questo cambiamento si specchia nei lavori della Commissione ABC (ComABC) della Confederazione. La Commissione ha sviluppato 14 scenari di riferimento in relazione alla minaccia atomica, biologica e chimica e invitato i Cantoni a elaborarli, tenuto conto delle condizioni del proprio territorio (vedi rapporto sul deficit ABC del Cantone Ticino del 31 gennaio 2011).
Si aggiunga poi che importanti aspetti ABC non sono ancora regolamentati, tra questi determinati compiti e competenze delle organizzazioni in partenariato. Ad esempio manca un dispositivo di picchetto per la consulenza ABC. La coordinazione nel settore ABC non è regolamentata in maniera chiara e, in questo contesto, manca la figura del capo del servizio di protezione ABC del Cantone Ticino.
Struttura
Oggi esistono in Ticino 2 centri di soccorso di difesa chimica dei pompieri (Bellinzona e Lugano) come pure un centro di soccorso di difesa chimica dei pompieri regionale a Chiasso.
I centri di soccorso chimico CSC nel 2011
Suddivisione territoriale tra CSC Bellinzona e CSC Lugano
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Necessità di aggiornamento
Nell’ambito dello sviluppo del progetto sono state evidenziate necessità di aggiornamento soprattutto per i seguenti aspetti:
c) In termini generali • Suddivisione dei compiti tra partner, specialmente nello stato maggiore di condotta cantonale • Suddivisione dei compiti e delle competenze dei corpi pompieri • Decorsi (definizione dei processi) • Standard per l’impiego e la disponibilità • Coordinazione dell’informazione, informazione specialistica, informazione sull’intervento,
informazione politica (disposizioni per un’armonizzazione di contenuto) • Organizzazione di condotta possibilmente identica a tutti i livelli • Allarme / attivazione dello SMCC “bottom up” • Regolamentazione di un picchetto per la consulenza ABC (SPAAS) • Concretizzazione della regolamentazione dei costi
d) In termini specialistici I campi A e B sono da ulteriormente sviluppare.
• L’impiego di strumenti di misura come l’organizzazione di misura ambientale ABC del territorio è da regolare.
• L’istruzione e la manipolazione di apparecchi di misura sono da regolare (istruzione/esercitazione).
• È d’approntare un concetto per lo smaltimento di rifiuti speciali (vedi analisi del deficit ABC per il Cantone Ticino del 31 gennaio 2011).
• Sono da allestire liste di controllo e i schemi per il settore B. • Sono da formulare regole di comportamento su piattaforma web. • Le organizzazioni di intervento al fronte (ad eccezione dei corpi pompieri) necessitano di un
equipaggiamento di protezione adeguato. • Le capacità di decontaminazione sono troppo limitate. Sono da completare (per capacità
maggiori). • È da introdurre una definizione/regolamentazione dei compiti del servizio di soccorso sanitario
per eventi ABC. • Mancano ospedali “deco” (definizione di quali, equipaggiamento e capacità funzionali). • Manca una filosofia d’istruzione ABC (tenuto conto dell’esperienza, chi fa cosa?) • Si devono armonizzare i regolamenti per l’istruzione ABC dei pompieri e regolare l’istruzione
delle forze di primo intervento (condizioni minime, semplici regole di comportamento per la riduzione del rischio) / redigere schede informative.
• Occorre mirare a un’istruzione unitaria dei partner nei campi ABC (conoscenza di base per 117, 118 e 144)
• Occorre considerare meglio l’impegno per le esercitazioni che sarà diverso tra professionisti e milizia.
• L’istruzione unitaria concerne anche le leggi, le ordinanze, i regolamenti per tutti i responsabili della condotta.
• Bisogna regolare in termini generali l’istruzione e il refreshing.
Concetto di protezione ABC del Canton Ticino pagina 15 di 69
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4. Rischi e minacce che cambiano I rischi ABC da considerare sono correlati a:
• Impianti stazionari • Trasporto di merci pericolose su strada • Trasporto di merci pericolose su ferrovia • Condotte di trasporto (p.e. gasdotti) • Ricettori naturali • Trasporto di merci pericolose per via aerea
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Impianti stazionari
Gli impianti stazionari che soggiacciono all’OPIR in Ticino sono per lo più ubicati nel Sottoceneri. Le concentrazioni maggiori si riscontrano nei pressi di:
a) Mendriso b) Lugano c) Bellinzona - Locarno
Dei 103 impianti censiti a fine 2010, 44 sono ubicati nel Sopraceneri e 59 nel Sottoceneri. La distribuzione spaziale, e quindi anche le distanze, è maggiore nel Sopraceneri mentre la densità degli impianti chimici OPIR è maggiore nel Sottoceneri. Due impianti interessano attività biotecnologiche BLS 3 (laboratori di classe di biosicurezza 3) e che quindi soggiacciono alla procedura OPIR. Entrambi gli impianti si trovano a Bellinzona. Non riportati sulla cartina sottostante sono tre grandi depositi OPIR militari di carburante e combustibile ubicati nel Sopraceneri.
Impianti stazionari secondo OPIR (stato 2010)
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Possibile sviluppo:
È praticamente impossibile stimare lo sviluppo delle attività OPIR (attivazione/disattivazione OPIR). Punti fermi possono essere eventualmente considerati in base alla pianificazione del territorio cantonale, p.e. analizzando le zone industriali che saranno ancora a disposizione. A una tale valutazione è correlata comunque una grande incertezza.
In base allo sviluppo degli ultimi 15 anni si possono azzardare cambiamenti di limitate proporzioni a breve/medio termine.
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Trasporto di merci pericolose su strada
Il trasporto di merci pericolose e quindi i rischi ABC maggiori si svolgono innanzitutto sull’asse Chiasso – S. Gottardo e secondariamente sull’asse Chiasso – S. Bernardino.
Rischi per il trasporto di merci pericolose su strada
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Possibile sviluppo:
Uno sviluppo possibile riguarda la possibilità di parcheggio e di controllo dei veicoli pesanti a Giornico per il transito attraverso la galleria autostradale del S. Gottardo.
Se la futura entrata in funzione della linea veloce AlpTransit favorirà un maggiore spostamento del trasporto di merci pericolose su ferrovia con minori rischi per le strade sul territorio cantonale non risulta chiaro. Già oggi si stima che il 70% del trasporto di merci pericolose avviene per ferrovia.
Un aumento dei trasporti potrebbe essere dato invece da un eventuale raddoppio della galleria autostradale del S. Gottardo parallelamente a una nuova classificazione ADR della galleria. L’orizzonte temporale per un tale esercizio del traffico sarebbe di 15 anni e più ed è quindi poco significativo per il concetto oggetto del presente studio.
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Trasporto di merci pericolose su ferrovia
Un grande quantitativo di merci pericolose è oggi trasportato per ferrovia. Queste sono movimentate primariamente sull’asse S. Gottardo - Chiasso / Gambarogno. Un punto nevralgico rimane ancora (seppure chiaramente in minor misura rispetto a 15 anni orsono) la stazione di smistamento di Chiasso.
Rischi per l trasporto di merci pericolose su ferrovia
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Possibile sviluppo:
Con la nuova linea AlpTransit, che prevede un transito in gallerie lunghe (Gottardo e Ceneri) ad alta velocità, è da prevedere un cambiamento sostanziale nel panorama dei rischi ABC. Questo avverrà con la seguente tempistica: • Galleria di base del Gottardo a partire dal 2016 • Galleria di base del Ceneri a partire dal 2019
Particolare importanza dal profilo della sicurezza (interventistica) rivestiranno la stazione multifunzione di Faido e i portali di Pollegio, Camorino e Vezia.
In quest’ottica l’organizzazione per la gestione degli interventi deve essere ancora definita (ad esempio per le competenze e i compiti dei corpi pompieri aziendali FFS (AlpTransit) è previsto uno stazionamento a Melide e a Pollegio).
Come sfocerà il tracciato AlpTransit verso sud non è ancora dato da sapere (decisione ca. nel 2015). La decisione potrà avere conseguenze sul quantitativo di merci pericolose trasportate nei singoli comparti territoriali. L’influsso sul concetto ABC dovrebbe comunque essere trascurabile.
Circa il 77 % dei trasporti si incanala verso
Gambarogno Luino
Circa il 23 % dei trasporti si incanala verso
Chiasso
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Condotte di trasporto (p.e. gasdotti)
L’attuale gasdotto (sovrappressione di esercizio del collettore principale di 25 bar, anche se dimensionato per una sovrappressione sino a 70 bar) si snoda da Genestrerio in direzione nord, parzialmente nel lago, sino all’accumulatore a tubo di Lugano (in galleria tra Vezia e Canobbio). Entro il 2015 il collettore principale sarà prolungato sino nel Bellinzonese.
La distribuzione ai clienti avviene, in seguito, tramite una prima riduzione della sovrappressione a 1-5 bar e a una seconda, per la distribuzione capillare negli edifici a < 1 bar. Un gasdotto con una sovrappressione di 25 bar e più esige dall’organizzazione di difesa cantonale un’istruzione e delle competenze specifiche.
Gasdotto
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Possibile sviluppo:
Il gasdotto sarà prolungato sino nel Sopraceneri (Piano di Magadino) entro circa il 2015. L’importanza del gasdotto assumerà in un prossimo futuro maggiore importanza.
Anche il pericolo di sabotaggi può tendenzialmente aumentare.
Accumulatore a tubo di Lugano
Prolungamento in direzione del Bellinzonese entro ca. il 2015
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Ricettori naturali
Nella realtà non sono effettuati trasporti ABC sull’acqua. Per contro il gasdotto è situato nel lago di Lugano da Capolago ad Agno.
Il pericolo d’inquinamento delle acque avviene soprattutto “da terra”, vale a dire lungo le rive dei laghi e dei fiumi e in particolare per le attività di trasporto su strada o ferrovia. Ne risulta anche un pericolo diretto di contaminazione dell’acqua potabile, per la fauna ittica come pure per il suolo lungo le rive. Questo vale in ugual misura per i fiumi e i laghi distribuiti nel Sopra- e Sottoceneri.
Natanti per gli interventi antinquinamento e di difesa chimica su acqua sono stazionati oggi a Lugano, Capolago e Locarno. Sbarramenti per la lotta agli idrocarburi sul lago sono disponibili a Lugano (350 m), a Mendrisio (350 m), a Locarno (350 m + 100 m), a Magadino (50 m).
Non esistono oggi né un concetto definito né mezzi d’intervento ABC per la gestione d’interventi su ricettori naturali.
Sia il lago di Lugano che il Lago Maggiore sono acque internazionali: ciò esige una coordinazione maggiore nei preparativi e nella pianificazione come pure nell’intervento in caso di evento.
Ricettori naturali
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Possibile sviluppo:
Per i ricettori naturali si può ipotizzare un cambiamento del rischio residuo al momento della messa in esercizio del da tempo discusso acquedotto a lago del Ceresio. Ciononostante sono da regolare in modo chiaro l’attribuzione della competenza (quale centro di soccorso) e l’equipaggiamento necessario.
Da considerare infine che i due laghi principali del Cantone (Ceresio e Maggiore) sono delle acque internazionali.
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Trasporto di merci pericolose per via aerea
Esistono trasporti ABC che avvengono per via aerea. I quantitativi sono comunque estremamente inferiori rispetto a quelli effettuati su strada o su ferrovia.
Le vie aeree comportano una messa in pericolo molto limitata che, cantonalmente, non può praticamente essere influenzata.
I trasporti di merci pericolose ABC che vanno in pratica a interessare unicamente l’aeroporto di Agno sono sinora stati estremamente limitati. La verifica e il controllo della situazione (al suolo) competono al Dipartimento del territorio (SPAAS).
Aeroporto di Agno
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Possibile sviluppo:
Oggi non è da prevedere un aumento dei trasporti ABC per via aerea.
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5. Concetto
Premesse
Il concetto regola i compiti e definisce le competenze di tutte le organizzazioni e dei servizi statali chiamati a intervenire in caso di evento ABC nel Cantone.
Per quanto riguarda l’antinquinamento (idrocarburi) i compiti, le competenze e i criteri sono ridefiniti.
Le basi legali e le disposizioni vigenti, in particolare per la condotta e la comunicazione, valgono di principio anche per gli interventi ABC. Il concetto illustra anche le eventuali deroghe.
Il concetto è stato sviluppato tenuto conto della situazione attuale come pure degli sviluppi ragionevolmente ipotizzabili in un prossimo futuro. Sulla scorta delle esperienze maturate è possibile ipotizzare una validità dell’intero concetto per un lasso di tempo di 10-15 anni. La formulazione del concetto deve comunque avvenire in maniera flessibile, così da poter prendere in conto le minacce che dovessero mutare significativamente il catalogo dei rischi ABC del Cantone.
Tabella colorata
Analogamente all’analisi del deficit ABC, anche per il concetto di protezione ABC del Cantone si è utilizzato la distinzione colorata seguente.
SMCC Polizia Pompieri (incl. difesa atomica/radiologica, biologica, chimica) Sanità / servizi di soccorso sanitario Servizi tecnici / Dipartimento del territorio + altri Protezione civile
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5.1 Compiti e competenze
La tabella seguente illustra i compiti e le competenze dei partner più importanti nella gestione degli eventi ABC (le modifiche rispetto alla situazione attuale sono indicate in blu).
Pompieri / Difesa chimica Sanità
Organiz-zazione /
tema Categoria B, D
Categoria A
Categoria Difesa ABC
Polizia Servizio di soccorso
Medico cantonale
e ospedali
Servizi (SPAAS e altri)
Protezione civile SMCC
Incarico • Allarma il centro di soccorso
• Sbarra • Adotta misure
immediate • Salva con
protezione della respirazione
• Predispone la protezione antincendio
• Collabora nello stato maggiore ABC del centro di soccorso
• Riprende compiti in casi bagatella secondo disposizioni per i centri di soccorso ABC/SPAAS
• Analogo a cat. B e D
• Supporta il centro di soccorso ABC in ogni aspetto.
• Esegue interventi antinquina-mento nel quadro delle competenze aggiornate (vedi cfr. 5.4)
• Esegue interventi ABC
• Consiglia le autorità
• Assicura la condotta
• Assicura la procedura di allarme
• Prende a carico lo sbarramento del raggio più esterno
• Regola il traffico • Coordina i media • Evacua (anche
evacuazione veloce degli edifici in accordo con il centro di soccorso ABC)
• Assicura l’indagine sulle cause
• Organizza la gestione e il trattamento dei coinvolti
• Assicura il collegamento con gli ospedali
• Gestisce il PMA
• Garantisce il trasporto
• Assume compiti di supporto psicologico
• Riceve i pazienti intossicati
• Isola • Designa gli
ospedali “deco”
• Decontami-na presso gli ospedali “deco”
• Cura l’applicazione competente e orientata all’efficacia di leggi e ordinanze dell’ambito della protezione dell’ambiente e delle acque, utilizzo delle acque, dell’energia, delle condotte e dei lavori in sotterranea.
• Prescrive misure di protezione ABC e per l’impiego di formazioni di pompieri, polizia, servizi di soccorso, protezione civile e consulenti
• Assicura la consulenza specialistica
• Regola il finanziamento • Organizza se necessario
misure e risanamenti • Stabilisce le basi per le
autorità • Assicura un servizio di
picchetto di consulenti ABC • Emette prescrizioni che le
aziende, già in caso di minaccia incombente informino gli enti di primo intervento.
• Appoggia le organizzazioni partner ma senza un’istruzione ABC particolare (con un tempo di reazione >2 h dalla chiamata)
• Assicura la coordinazione nel caso catastrofico
• Assicura la capacità di condotta delle autorità
• Stabilisce direttive riguardo all’informazione nel caso catastrofico
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Pompieri / Difesa chimica Sanità Organiz-zazione / tema Categoria
B, D Categoria
A Categoria
Difesa ABC
Polizia Servizio di soccorso sanitario
Medico cantonale
e ospedali
Servizi (SPAAS e altri)
Protezione civile SMCC
SMEPI (quotidia
-no)
• Di regola la condotta è curata dal capo intervento del centro di soccorso ABC (in accordo con la polizia)
• Di regola supporta la direzione d’intervento del CS ABC
• Di regola supporta la direzione d’intervento del centro di soccorso ABC
• Garantisce la consulenza ABC a favore del centro di soccorso ABC e delle autorità
• Nessun compito
• Nessun com-pito
NOC (grande evento)
• La difesa chimica conduce l’intervento nell’ambito dell’antinquinamento e dell’evento ABC
• Supporta la direzione generale della polizia nello stato maggiore (al fronte e retro)
• Dà contributi specialistici alla comunicazione • Prende parte, se del caso, a conferenze stampa
• Secondo legislazionevigente: coordinazione/dire-zione del capo intervento della polizia
• Assicura la coordinazione con i media
• Partecipa alle conferenze stampa
• Assicura la condotta sanitaria
• Collabora nello stato maggiore di condotta
• Garantisce servizi per grandi eventi
• Dà contributi specialistici alla comuni-cazione
• Partecipa alle conferenze stampa
• Analogo a SMEPI
• Manage-ment dei pazienti
• Supporto medico della decontami-nazione presso l’ospedale
• Garantisce la consulenza specialistica per la comunicazione
• Partecipa a conferenze stampa secondo esigenza
• Collabora nello stato maggiore di condotta
• Appoggia le organizzazioni partner (condizione: delega compe-tenze di chiamata per formazioni predefinite)
Possibili compiti • Aiuto nell’evacua-
zione, sbarramento, condotta
• Compiti di assistenza
• Appoggio sanitario nel campo delle cure
• Assicura le informazioni alle autorità
SMCC • Analogo a NOC Al fronte: • di regola la condotta
è garantita dal capo intervento della polizia
• collaborazione nello stato maggiore di condotta
• mantiene i contatti con lo SMCC
Al fronte: • assicura la
condotta sanitaria
• Collabora nello stato maggiore di condotta
• Analogo al NOC
Retro: • Rappre-
sentato nello SMCC dal medico cantonale
• Analogo al NOC
• Analogo al NOC • Condotta subordinante e coordinazione generale
• Coordinazione dell’informazione da parte della cancelleria di Stato
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Pompieri / Difesa chimica Sanità Organiz-zazione / tema Categoria
B, D Categoria
A Categoria
Difesa ABC
Polizia Servizio di soccorso
Medico cantonale e ospedali
Servizi (SPAAS e altri) Protezione civile SMCC
Compe-tenze
• Condurre il settore ABC e pompieristico nel caso di grandi eventi
• Distinzione/competenze centro di soccorso – pompieri locali – servizi cantonali
• Secondo legislazione e incarico del governo
• Sono da regolare le interfacce tra la difesa ABC e i servizi di soccorso in caso di eventi ABC
Secondo piano MASO: • Procedura
di allarme • Organiz-
zazione di emergenza all’ospedale
Secondo legislazione: • Disposizioni,
regolazione e sorveglianza di tutto l’ABC, incl. il finanziamento
Secondo legislazione: (per un supporto efficace sono da adeguare l’organizzazione e le competenze di chiamata)
Secondo legislazione: • Sono da
adeguare l’organizzazio-ne e le competenze di chiamata
Istruzio-ne
• Concetto d’istruzione cantonale da adeguare alla nuova organizzazione e alle nuove esigenze
• Onere di coordinazione per l’istruzione di base e per le centrali d’impiego per tutte le organizzazioni d’intervento (da concordare con la SPAAS)
• Regolata a livello cantonale dalla polizia stessa
• Adeguamento del programma d’istruzione in accordo con i centri di soccorso ABC e la SPAAS (istruzione di base unitaria)
• Regolato a livello cantonale dai servizi di soccorso stessi
• Adegua-mento del programma d’istruzione in accordo con i centri di soccorso ABC e la SPAAS (istruzione di base unitaria)
• Regole d’istruzione per ospedali e medici d’emergenza secondo disposizione del medico cantonale
• Istruzione evtl. In accordo con i centri di soccorso e la SPAAS
• Preparazione e concretizzazione dei concetti d’istruzione per i partner d’intervento ABC
• Affidamento e sorveglianza sui mandati di prestazione
• Nessuna disposizione conferita dal concetto di protezione ABC
• Nessuna disposizione conferita dal concetto di protezione ABC
Prontez-za
• Servizio di picchetto dei pompieri, evt. d’adeguare alla nuova organizzazione e alle relative esigenze secondo indicazione della SPAAS
• Modifica dei tempi di reazione secondo concetto pompieri 2015 per eventi C e AB
• Servizio di picchetto della polizia
• Picchetto del servizio di soccorso
• 1 capo intervento e 1 medico di picchetto per eventi C
Regolamentazione del picchetto ABC: • Garantisce un servizio
7/24 per la consulenza ABC con un tempo di reazione <60 minuti in >80% dei casi sul territorio cantonale
• Nessuna disposizione dal concetto di protezione ABC
• Condizione per un impiego: misure sopra menzionate e misure analisi del deficit ABC
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5.2 Allarme
La procedura di allarme per i corpi pompieri e la difesa chimica è stata aggiornata e codificata nel 2010. Oggi le organizzazioni delle luci blu dispongono ciascuna di una centrale di allarme: una per la polizia, una per i corpi pompieri e una per i servizi di soccorso preospedalieri.
A dipendenza della tipologia dell’evento sono sollecitate una o più centrali: esse sono tra loro collegate direttamente per permettere uno scambio di informazioni rapido.
Le chiamate di emergenza in relazione ad eventi ABC dovrebbero essere indirizzate al 118. Questa centrale è anche responsabile per l’allarme ai corpi pompieri e ai consulenti ABC. Le chiamate che arrivano alle altre centrali di allarme sono girate direttamente al 118.
A lungo termine è possibile ipotizzare un’ottimizzazione ulteriore (cfr. varianti a lungo termine da indagare).
Ricezione allarme Rete fissa Mobile
Polca Bellinzona/Camorino
Pompieri Lugano
Sanità
Airolo
Polca Camorino
144 Centrale Ticino Soccorso 144 - Breganzona
118 Centrale Allarme 118 – Polizia Città Lugano
01.12.2010
Legenda: 112 118
117 144
IndicazioneLa soluzione attuale, attiva da inizio 2011, è valida e ha permesso di produrremiglioramenti notevoliÈ da regolare la coordinazione nel caso di macroemergenze (p.e. accesso al sistema IES per la polizia, sistema radio polycom)
Situazione attuale
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Airolo
Centrale cantonale di allarme
G
Ricezione allarme Rete fissa MobileCentrale cantonale di allarrme
Variante 1Allarme separato per mezzi di polizia e non
Airolo
Polca
144 Centrale Ticino Soccorso 144 – Breganzona
118 Centrale Allarme 118 – Polizia Città Lugano
Ricezione allarme Rete fissa Mobile
Polca Bellinzona/Camorino
Pompieri / sanità
Possibili varianti a lungo termine da indagare
Indicazione:Semplificazione della coordinazione e ottimizzazione dei costi
Indicazione:Semplificazione della coordinazione e ottimizzazione dei costi
Variante 2„Centrale cantonale di allarme“ / Allarme a tutte le luci blu
Misure
1. Dipartimento del Territorio (SPAAS)
Esame e adeguamento Osservazioni
Regolamentazione della procedura di allarme
Stabilire che i centri di soccorso ABC e i consulenti ABC siano chiamati, analogamente ai pompieri, solo tramite la centrale di allarme 118
Regolamentazione chiara, come per i pompieri
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5.3 Disponibilità ed esigenze di picchetto
La tabella seguente illustra la disponibilità delle principali forze d’intervento che operano per la gestione di eventi ABC. È possibile vedere dove non sia necessario apportare modifiche quantitative (indicazioni in nero) e dove invece sia necessaria aumentare le risorse (indicazioni in blu). I valori indicativi sono da garantire in condizioni normali e presuppongono il coinvolgimento di più équipes d’intervento; i tempi sono da intendere a partire dallo sganciamento dell’allarme per almeno l’80% di tutti i casi.
Disponibilità delle forze d’intervento: valore indicativo >80% di tutti i casi a partire dallo sganciamento dell’allarme (in caso di necessità allarme a ulteriori risorse d’impiego sul territorio cantonale)
Organizzazione mezzi <30 min mezzi <60 min mezzi <120 min
Pompieri >25 militi con 4 veicoli di intervento
>50 militi con 10 veicoli di intervento
>200 militi con 40 veicoli di intervento
Difesa chimica >20 militi con 4 veicoli di intervento
>40 militi con 8 veicoli di intervento
>80 militi con 16 veicoli di intervento (2 Stp)
Polizia >2 pattuglie 2 veicoli di intervento
>5 pattuglie e 1 uff con 6 veicoli di intervento
>5-8 pattuglie, 1 SM di polizia con supporti per la condotta e per le comunicazioni >6 veicoli di intervento
S autoambu-lanza
4 soccorritori + 1 medico d'urgenza 2 ambulanze + 1 automedica
12 soccorritori + 3 medici d'urgenza con 6 ambulanze + 3 automediche
20 soccorritori + 5 medici d'urgenza con 8 ambulanze + 4 automediche
PCi -- 1 professionista (uff o suff) 1 gruppo (8 militi con 2 veicoli di trasporto)
SMCC Capo SMCC Parti SMCC (nucleo condotta)
DT (SPAAS) Presa di contatto con il capo intervento di difesa ABC
1 consulente AC sul posto (o 1 consulente B)
Chiamata di ulteriori specialisti
XX = oggi risp. invariato XX = nuovo
Misure
2. Dipartimento del Territorio (SPAAS)
Regole Osservazione
* Introduzione di un servizio di picchetto per i consulenti ABC (per i dettagli vedi cfr. 5.9)
Altrimenti nessuna ulteriore misura necessaria
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5.4 Centri di soccorso ABC e di antinquinamento (idrocarburi)
Premesse
Nell’ambito del progetto di analisi si è esaminato quali compiti siano da affinare o da regolare nuovamente. Tra questi si può citare anche la questione relativa a quanti centri di soccorso ABC siano necessari nel Cantone e quale debba essere la loro dotazione.
Si è anche proceduto a valutare se, sulla base di questi nuovi compiti, la tematica ABC possa essere gestita da due o più centri di soccorso o se ci si possa limitare ad attribuire le competenze a un solo centro. Per questa analisi ci si è basati sulle tempistiche di intervento menzionate nel concetto “Pompieri 2015”.
Con scritto del 27 febbraio 2008 il governo ha comunicato la decisione di sciogliere il centro di soccorso pompieri di Chiasso allo scopo di creare un nuovo centro del Mendrisiotto, con sede a Mendrisio. Questo comporta anche de facto la revoca della competenza del centro di Chiasso per quanto attiene al soccorso regionale C. Ad oggi questa decisione non è ancora stata applicata: il concetto presentato, conformemente alle disposizioni CSP pompieri 2015, non tiene pertanto conto del centro di Chiasso.
Di seguito sono riportati i compiti dei centri di soccorso ABC e dei corpi pompieri in forma tabellare per diverse varianti.
Dispositivi odierni Centro di soccorso pompieri A
(dife
sa A
)
B (d
ifesa
B)
C (d
ifesa
C)
Deco
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nazio
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Bellinzona (cant.) - - - -
Lugano (cant.) supp. - -
Biasca supp. - supp. supp. - -
Locarno supp. - supp. supp. - -
Mendrisio supp. - supp. supp. - supp. - Chiasso (reg.) supp. - - -
Variante 1 „mini“ Centro di soccorso A
(dife
sa A
)
B (d
ifesa
B)
C (d
ifesa
C)
Deco
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Lugano supp. supp supp.
Biasca supp. supp supp supp supp. supp supp supp
Locarno supp. supp supp supp. supp. ( ) supp supp
Mendrisiotto supp. supp supp supp supp. supp supp ( )
Chiasso revocato
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Variante 2 „maxi“ Centro di soccorso pompieri A
(dife
sa A
)
B (d
ifesa
B)
C (d
ifesa
C)
Deco
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p. Ga
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Biasca supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp.
Locarno supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp.
Mendrisiotto supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. Chiasso revocato
Variante 3 „mix“ Centro di soccorso pompieri A
(dife
sa A
)
B (d
ifesa
B)
C (d
ifesa
C)
Deco
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ne
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p. Or
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Centr
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ghi
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p. Vi
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. com
p. Ga
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o An
tinqu
iname
nto
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mpier
i
Bellinzona Istr. supp. Supp.
Lugano Istr. supp.
Biasca supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp.
Locarno supp. supp. supp. supp. supp. ( ) supp. supp.
Mendrisiotto supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. ( )
Chiasso revocato
Variante 4 „mix“ (pompieri)
Centro di soccorso pompieri A
(dife
sa A
)
B (d
ifesa
B)
C (d
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Bellinzona Istr. supp. Istr.
Lugano Istr.
Biasca supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp.
Locarno supp. supp. supp. supp. supp. ( ) supp. supp.
Mendrisiotto supp. supp. supp. supp. supp. supp. supp. ( )
Chiasso revocato Legenda: CS cantonale. | CS regionale | CS pompieri | nuovi compiti | riduzione
Centro di competenza | Compito senza incarico ufficiale | ( ) Guida del centro di competenza
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Valutazione delle varianti
Le varianti presentate sono valutate sia in termini generali sia in termini specifici nelle tabelle seguenti, utilizzando quali parametri i tempi indicativi contenuti nel concetto “Pompieri2015” e l’attuale distribuzione del rischio sul territorio.
Sulla scorta di queste considerazioni, è possibile esprimere due concetti generali:
a) la decisione del governo ticinese in merito al centro di soccorso chimico regionale di Chiasso e del tutto legittima e legittimabile;
b) per la decisione su quanti centri di soccorso ABC sono necessari in Ticino, oltre ai tempi di reazione e la distribuzione del rischio, sono stati presi in considerazione anche i risultati attesi e i costi.
Comparazione delle varianti
Tabella di valutazione
Variante 1 „mini“
Variante 2 „maxi“
Variante 3 “mix“
Variante 4 “mix” (pompieri)
Vantaggi sostanziali
• 2 CS completamente equipaggiati per il B e il C
• Per quanto riguarda la misurazione, la vicinanza della SPAAS, che dispone di specialisti e consulenti, risulta ottimale
• Variante snella e favorevole dal profilo dei costi
• È applicabile il concetto di proporzionalità
• Capacità orientata all’incidente quotidiano e a singole macroemergenze grandi eventi
• Elevata capacità e migliore copertura in quanto tutti i settori ABC e i compiti connessi sono affrontabili con ridondanza.
• La capacità e la competenza per aspetti speciali come le misurazioni ambientali su vasta scala, le competenze per le acque dei laghi e dei ricettori naturali, il traffico aereo e il gasdotto, sono superiori.
• 2 CS completamente equipaggiati per il B e il C
• Istruzione disponibile negli attuali due CSC per gli interventi in quasi tutti i campi specialistici (ad eccezione per eventi molto rari nel campo della misurazione, degli incidenti del traffico aereo o del gasdotto)
• Per quanto riguarda la misurazione, la vicinanza della SPAAS che dispone di specialisti e consulenti risulta ottimale
• Soluzione equilibrata tenuto conto della proporzionalità
• Capacità orientata all’inc. quotidiano e a singole macroemergenze
È una variante proposta dai due CSC di Lugano e Bellinzona. Le differenze rispetto alla variante 3 sono limitate e riguardano: • Le competenze nel
campo dei laghi/ricettori naturali (proposta: due centri di competenza equivalenti al posto di uno)
• Istruzione dei due CS per la misurazione su larga scala e per gli interventi sul gasdotto
• L’organizzazione di misurazione e il relativo veicolo sono dislocati a Lugano al posto di Bellinzona
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Svantaggi sostanziali
• Il CS di Bellinzona riceve più mezzi nonostante un
minore numero di interventi (per la vicinanza della
SPAAS) • Le capacità e le
competenze di Lugano non sono
considerate in modo ottimale
• Le capacità non sono dimensionate per gli
eventi maggiori • La difesa A e il
veicolo di misurazione sono
garantiti in una sola versione
• Maggiore necessità di istruzione
• Maggiori costi di investimento e di
gestione • La necessità della doppia copertura per
campi specialistici quali la misurazione
su vasta scala, le competenze sui laghi, sul traffico aereo e sul gasdotto non è data
(cfr. paragone intercant.)
• La necessità di coordinazione è maggiore per il
Cantone se oltre ai CS di Bellinzona e
Lugano occorre curare altri CS (posti sullo stesso piano) a
cui sono affidati compiti regionali in
campi speciali.
• La capacità circa le misurazioni su vasta
scala non è dimensionata per gli
eventi maggiori.
• I costi di investimento e di gestione sono
leggermente superiori rispetto alla variante 1, ma minori rispetto alla
variante 2.
Osservazione:
Con lo scioglimento del centro di soccorso di
Chiasso sono ipotizzabili risparmi, reimpiegabili per
quanto necessario rispettivamente per adempiere ai nuovi
compiti.
• Analogo alla variante 3
• Nel campo delle misurazioni la distanza dalla
SPAAS è meno favorevole rispetto
alla variante 3 • I costi
d’investimento, di gestione e
d’istruzione sono leggermente
superiori rispetto alla variante 3
Raccomanda-zione
Variante „3 mix“ Buona dal profilo dei costi, equilibrata e le capacità come pure le interdipendenze ben considerate
Ne risultano le seguenti misure
Misure
1. CSC Bellinzona
Riceve nuovo Osservazioni Responsabilità per l’approntamento e la gestione dell’organizzazione di misurazione per tutto il Cantone, comprendente: • ulteriori misurazioni specifiche(*) • misurazioni su vasta scala (*) • esercizio e manutenzione del veicolo per le misurazioni • assicurare la prontezza d’intervento di una squadra di 3-5
militi appositamente formati per la misurazione (pronti alla partenza entro 10 min dall’allarme)
• Standard per la collaborazione con i consulenti ABC della SPAAS (*)
• Istruzione nel campo della protezione delle acque (*)
Bellinzona non deve ampliare la propria competenza nel settore dei ricettori naturali e può così concentrarsi sugli altri nuovi compiti (vedi anche i compiti descritti in seguito) Lugano e Bellinzona ottengono ciascuno un proprio campo di competenza per tutto il Cantone Lugano per: - le acque (i ricettori naturali) - il traffico aereo - il gasdotto
Bellinzona per: - l’esercizio dell’organizzazione di misurazione (su vasta
scala e misurazioni speciali )
- CS per il settore A
2. CSC Lugano
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Riceve nuovo Osservazioni Responsabilità per l’approntamento ed esercizio di un centro di competenza per le acque (laghi e fiumi) per tutto il Cantone: • Approntamento di un centro di competenza acque (*) • Coordinazione dei mezzi d’intervento (*) • Competenza d’intervento (*) • Responsabilità per l’istruzione (*) • Analogo per trasporto per via aerea
---------------------------------------------------------------------------------- • Analogo per gasdotto
----------------------------------------------------------------------------------- • Istruzione nel campo A
Lugano può costruire un centro di competenza per dei compiti non ancora regolati chiaramente nei settori: - delle acque (laghi e fiumi)
- del traffico aereo
- del gasdotto
3. Chiasso
Il CSC regionale è sciolto Osservazioni Si esonera Chiasso dai compiti di difesa chimica regionale. Mezzi;
a) il Cantone ritira tutti gli apparecchi speciali impiegabili e tutto il materiale di difesa chimica (per una ridistribuzione)
b) Il materiale di difesa chimica viene rivalorizzato
Come base vale l’inventario del CS rispettivamente la lista del materiale necessario
4.Locarno
Riceve nuovo Osservazioni Il CS ABC di Lugano sarà il centro di competenza per l’antinquinamento e i compiti di difesa chimica sul lago (*) La delimitazione tra antinquinamento e difesa chimica sul lago è regolata ex novo (in accordo con il centro di competenza di Lugano (*)
Come base vale l’inventario del CS rispettivamente la lista del materiale necessario
5. Mendrisiotto
Adeguamento Osservazioni La definizione della competenza per il gasdotto è regolata ex novo (in accordo con il centro di competenza di Lugano e la SPAAS (*)
6. Disposizione generale per i CS ABC e per i compiti speciali secondo cifra 1-5
- adeguamento delle basi legali - promulgazione di un regolamento con relative indicazioni (compiti, delimitazione delle
competenze, ordine di partenza ecc.) - determinazione dell’equipaggiamento - disposizioni per l’istruzione - regolamentazione dei costi
(*) Regolamentazione di dettaglio rispettivamente precisa descrizione dell’incarico da parte della SPAAS in accordo con i diretti interessati
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Antinquinamento
Sono da adeguare i compiti, le competenze e i mezzi per l’antinquinamento allo scopo di:
• aumentare la competenza specialistica per incidenti relativi a idrocarburi medi e grandi, • affidare i compiti relativi all’antinquinamento nella maggiore misura possibile ai centri di
soccorso pompieri • coordinare meglio l’istruzione, • poter meglio gestire i costi per l’istruzione, l’equipaggiamento e gli interventi, • permettere una fatturazione dei costi d’intervento più trasparente.
Regolamentazione delle competenze nel settore dell’antinquinamento per CS di categoria
UN-Nr.
Gas liquefatto,Batterie con gas liquefattoDepositi di propano/butano
Fino a 200 kg
INCIDENTE CHIMICOCentro di soccorso pompieri cat. A
Schema di allarme e di intervento
Altri numeri UN o sostanze sconosciute
Allarmare immediatamente il centro di soccorso C
Attuare le misure immediate
In caso di
Allarmare immediatamente il
centro di soccorso A
Sbarrare la zona dell‘incidente
1202
30 33 23
1203 1978
Combattere con i propri mezzi
In caso di quantità rilevanti allarmare il centro di soccorso C
Centro di soccorso C
Lugano / Bellinzona
Centro di soccorso A
Bellinzona
1223/1863
UN-Nr.
Olio da riscaldamento,Diesel, Petrolio
Fino a 5‘000 l
UN-Nr.
Benzina,cherosene
Fino a 500 l
Queste competenze si basano su incidenti capitati con dispersione di idrocarburi sul terreno. I centri di soccorso A possono (in accordo con la SPAAS) delegare determinate competenze per piccoli interventi ai corpi pompieri di categoria B e D.
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Per eventi ABC sull’acqua, incl. idrocarburi, vale la regola che di principio bisogna sempre coinvolgere il CS responsabile per i laghi, secondo la disposizione speciale circa l’attribuzione della competenza. I dettagli sono da regolare con una direttiva. Il centro di soccorso per i laghi può (in accordo con la SPAAS) delegare determinate competenze per piccoli interventi ad altri corpi pompieri.
Regolamentazione delle competenze nel settore laghi
INCIDENTE CHIMICO - LagoCentro di soccorso per i pompieri cat. A e pompieri locali
Schema di allarme e di intervento
1202
30 33 23
1203 1978
UN-Nr. Altri UN Nr. s sostanze sconosciuteUN-Nr. UN-Nr.
- Allarmare sempre e immediatamente il punto di soccorso C per i laghi- Impiegare mezzi propri ed evitare ulteriori riversamenti nel lago.- Lavorare secondo le direttive dei pompieri locali
In caso di insufficienza di mezzi propri o di quantità elevatemobilitare il centro di soccorso competente per i laghi
Centro di soccorso - laghiLago di Lugano
PortoCosì come
Lago Maggiore,Ticino, Verzasca,
Maggia
Centro di soccorso laghiLugano
Lago Maggiore,Ticino
VerzascaMaggia
Centro di soccorso laghiLocarno e Lugano
Informare e allarmare il centro di soccorso
laghi
Informare e allarmare il centro di soccorso
laghi
Sovrarregionale (Stati)
Misure nel settore dell’antinquinamento
CS pompieri di cat. A (Biasca, Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisiotto)
Ricevono Osservazioni
Responsabilità per la gestione dell’antinquinamento secondo disposizioni di competenza (vedi schema) e disposizioni della SPAAS
Da regolamentare: - emanazione di una direttiva (compiti, delimitazione delle competenze, ordine per le partenze ecc.) - determinazione dell’equipaggiamento - disposizioni per l’istruzione - costi
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5.5 Polizia I compiti della polizia sono definiti dalla legislazione specifica. Questi valgono di principio anche per gli eventi ABC.
La polizia non dispone del necessario equipaggiamento di protezione personale né del know how nell’ABC per intervenire in caso di fuoriuscita o liberazione di sostanze pericolose con messa in pericolo del territorio. Nel merito solo l’organizzazione di difesa chimica dei corpi pompieri è istruita ed equipaggiata.
I compiti della polizia si concentrano, oltre alla coordinazione e alla condotta generale a partire dallo SMEPI, soprattutto anche su compiti quali:
• sbarramento su larga scala • gestione del traffico • evacuazione • gestione del luogo di condotta • assistenza ai media • ecc.
Vale la regola:
Coordinazione e direzione generale della piazza d’intervento -> Polizia
Condotta antinquinamento e di difesa chimica all’interno della zona accidentata -> CS di difesa chimica
(per ulteriori indicazioni si veda il capitolo „5.10 condotta“)
Per quanto riguarda la comunicazione e il lavoro a favore dei media è necessaria una stretta collaborazione con il Dipartimento del Territorio (SPAAS) rispettivamente con i consulenti ABC e un responsabile per il settore sanitario. Per macroemergenze e eventi catastrofici lo stato maggiore di condotta (in accordo con la polizia) deve emanare delle disposizioni o delle regole (direttive operative per la gestione dell’informazione).
Misure
Polizia
Adeguamento risp. esame Osservazioni È da esaminare una regolamentazione sulla cooperazione in occasione di eventi ABC con riferimento a: • Formazione di base per gli eventi ABC (formazione di base
unitaria per tutte le luci blu)
• Accordi circa aspetti specifici di eventi ABC nel settore della condotta e dei compiti; delimitazione delle competenze con i CS ABC e la SPAAS (le interfacce tra le organizzazioni in partenariato sono da regolare)
• Accordi circa aspetti specifici di eventi ABC nel settore della comunicazione (delimitazione delle competenze con i CS ABC e la SPAAS)
• Approntamento di equipaggiamenti di protezione personale (maschere di protezione della respirazione ABC e guanti)
Sono da: - Esaminare e comunque adeguare le basi
legali
- Determinare l’equipaggiamento per i collaboratori della polizia (coordinamento per l’acquisizione da parte della SPAAS)
- Regolamentare l’estensione dell’istruzione di base per le formazioni d’intervento e i quadri (coordinamento SPAAAS)
- Regolamentare i costi (coordinamento SPAAS)
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5.6 Servizio di soccorso sanitario e sanità I compiti del servizio di soccorso sanitario e delle cure stazionarie sono definiti per legge. Questo vale di principio anche per gli eventi ABC, dove l’autorità sanitaria deve supervisionare l’attività dei servizi di soccorso e degli ospedali.
5.6.1 Servizi di soccorso preospedaliero
Il servizio di soccorso sanitario dispone né del necessario equipaggiamento di protezione, né del know how specialistico per un intervento nella zona di pericolo nel caso di fuoriuscita o dispersione di sostanze ABC nella zona. A questo scopo solo la difesa chimica affidata ai corpi pompieri è istruita ed equipaggiata.
I compiti del servizio di soccorso sanitario si concentrano per tutti gli eventi soprattutto sulla sistemazione e sul trasporto dei pazienti. Manca qualsivoglia regolamentazione in materia di prestazioni da fornire, dotazioni in risorse specifiche e attività di prontezza. Una tale regolamentazione è tuttavia necessaria a prescindere dai bisogni ABC.
Per il trattamento di una macroemergenza, il Cantone Ticino, secondo quanto preconizzato dall’Interassociazione di Salvataggio (IAS) dovrebbe disporre di due installazioni complete mobili, con una capacità nominale di 50 coinvolti cadauna.
In ognuna di queste installazioni va previsto anche l’adeguata scorta di medicamenti.
La gestione di questo dispositivo va affidata tramite mandato di prestazione a un’organizzazione specializzata che possa essere in grado di garantire quanto richiesto.
Dal punto di vista delle competenze professionali e per l’organizzazione entrano in linea di conto due sole organizzazioni:
a) Il servizio di soccorso preospedaliero del Cantone Ticino b) I centri di soccorso chimico di Lugano e Bellinzona
Sulla scorta di quanto già esistente, si propone di affidare questo mandato ai servizi di soccorso preospedaliero.
Misure
Servizio di soccorso sanitario/sanità
Adeguamento rispettivamente verifica Osservazioni Da verificare le disposizioni di collaborazione nel caso di eventi ABC in relazione a: • Formazione di base per eventi ABC (istruzione di base
per tutte le organizzazioni a luci blu)
• Accordo per temi particolari nel settore della condotta e compiti, delimitazione delle competenze con i CS ABC e la SPAAS (p.e. in relazione alla decontaminazione e alla gestione dell’installazione sanitaria mobile)
• Messa a disposizione di equipaggiamenti di protezione personale (maschere di protezione ABC e guanti)
Da regolare: - La verifica o comunque l’adeguamento alle basi legali
- La determinazione dell’equipaggiamento per i collaboratori del servizio di soccorso
- La regolamentazione dell’istruzione di base per la squadra e i quadri
- I costi
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5.6.2 Ospedali di decontaminazione
I compiti della sanità sono definiti per legge. Questo vale di principio anche per gli eventi ABC.
Nel 2010 la Confederazione ha richiesto dai Cantoni la designazione e l’equipaggiamento di ospedali di decontaminazione (ospedali deco). In Ticino questi ospedali non sono ancora stati designati. Parimenti mancano una regolamentazione dei compiti corrispondente, la definizione delle competenze come pure il finanziamento.
In base all’esperienza e alla pianificazione di altri Cantoni, per il Cantone Ticino potrebbero bastare da 2 a 4 ospedali deco. Nella designazione di questi ospedali sono da considerare la competenza professionale degli ospedali, la capacità, l’ubicazione geografica,la necessità e i costi.
Possibili ospedali deco
Suddivisione territoriale tra CSC Bellinzona e CSC Lugano
Varianti Compiti degli ospedali deco Compiti dei CS C
Variante 1: 2 ospedali deco • Lugano • Bellinzona
Variante 2: 4 ospedali deco • Lugano • Bellinzona • Locarno • Faido
• Istruzione personale
• Tenere libera piazza di decontaminazione
• Accordo con i CS C
• Supporto nell’elaborazione del concetto
• Supporto con esercitazioni periodiche
• Pianificazione dei posti di decontaminazione
• Procedura di allarme assicurata
• Istruzione alla condotta e degli ascritti
• Collaborazione con gli ospedali
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Comparazione delle varianti
Variante 1: 2 ospedali deco Variante 2: 4 ospedali deco
Vantaggi
sostanziali
• Variante snella e favorevole anche come costi • Proporzionalità resta applicabile • In base al numero di abitanti e alla topografia del
Cantone la soluzione di 2 ospedali deco è commisurata
• Maggiore capacità • Migliore distribuzione topografica sul
territorio cantonale
Svantaggi
sostanziali
• Capacità limitata • Per il nord del Cantone,meno abitato, si deve
calcolare nel caso di evento distanze maggiori
• Maggiore necessità d’istruzione • Maggiori costi d’investimento e di gestione • Sulla base di un paragone intercantonale si
può mettere in discussione la necessità di 2-4 ospedali deco in Ticino.
Raccomandazione Variante 1: 2 ospedali deco In quanto sufficiente alle condizioni quadro attuali, ragionevole geograficamente e come costi
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Misure
1. Sanità
Compiti Osservazioni Responsabilità per: • Designazione degli ospedali deco • Regolamentare la responsabilità di principio per la decontaminazione presso gli ospedali deco e
mandato di prestazione ai CS di Bellinzona e Lugano (in accordo con il DT (SPAAS)) • Chiarimento circa i compiti e le competenze degli ospedali deco (incl. la messa a disposizione di
risorse), in accordo con la SPAAS e i CS C. • Messa a disposizione delle finanze per l’acquisto, la gestione e la manutenzione dei posti di
decontaminazione (investimento unico e partecipazione ai costi di gestione)
- Creare le condizioni quadro
2. CS ABC di Bellinzona e di Lugano
Compiti Osservazioni Responsabilità per la costruzione e gestione di un posto per la decontaminazione grossolana e fine di persone, veicoli e apparecchi, per un impiego al fronte, come pure per i compiti di decontaminazione preospedaliera nei pressi degli ospedali deco designati dal Cantone. Questa comprende: • Completamento e unificazione del materiale per la decontaminazione in dotazione ai CS di
Lugano e Bellinzona • Messa a disposizione di ogni CS ABC di un posto di decontaminazione mobile, caricato su un
veicolo o in un container e pronto all’impiego in ogni momento. • Capacità all’ora (per p.e. 2 piste di decontaminazione con 6 docce ciascuna) per almeno
a) 100 persone contaminate in grado di camminare con un tempo di percorrenza di ca. 10 min per persona, o
b) 10 persone contaminate barellate con un tempo di percorrenza di 12 min per persona
• Breve tempo per la costruzione e l’approntamento sul posto • Gestione da 6-8 ascritti (senza personale medico) • Aiuto da ulteriore personale (sul posto da altre forze d’intervento o personale ospedaliero) • Regolamentazione degli indennizzi nel contesto generale degli indennizzi per i compiti BC
attribuiti ai CS ABC.
Condizioni quadro: - Cofinanziamento da
parte della sanità da regolare
- Acquisto secondo disposizioni e in accordo con il DT (SPAAS)
- Disciplinare le competenze di chiamata (centrali operative 118, 117, 144, CS C, SPAAS, ospedali deco, NOC, SMCC)
- Stabilire la tempistica - Regolare la
responsabilità per l’istruzione (centro di competenze, CS ABC o federazione)
- Definire le regole d’intervento (1. CS al fronte, 2. CS all’ospedale deco)
- Regolamentare i compiti e le competenze degli ospedali deco
- Le indicazioni di capacità si fondano sull’esperienza del posto di decontaminazione della Schutz & Rettung Zürich (non esistono raccomandazioni per posti di decontaminazione)
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5.7 Protezione civile La protezione civile non ha compiti primari al fronte in caso di evento ABC. Può essere chiamata nel caso di necessità a un supporto per assolvere a diversi compiti. La chiamata avviene secondo le medesime regole come nel caso di altri grandi eventi o catastrofi. Un’istruzione delle forze si limita all’informazione di base sulle caratteristiche specifiche di eventi ABC civili. La protezione civile può offrire servizi utili e sensati nel caso di grandi eventi ABC che perdurano nella misura in cui la competenza di chiamata per formazioni predefinite sia delegata. Possibili compiti delegati potrebbero essere:
• Supporto all’evacuazione • Supporto per compiti di sbarramento e osservazione/sorveglianza • Assistenza ai senza tetto • Supporto alla condotta • Supporto al servizio sanitario nel settore delle cure • Ev. supporto logistico
Per aumentare l’efficacia della protezione civile e il supporto a favore delle altre organizzazioni d’intervento si raccomanda
a) d’istruire una formazione cantonale, o di designarla specificatamente, in grado di intervenire rapidamente su tutto il territorio cantonale.
b) di delegare la competenza di chiamata a uno scalino inferiore (SMCC, polizia, direttori d’intervento per CS C) e di definire le condizioni quadro.
Misure
1. Protezione civile
Nessuna misura necessaria specialmente nel campo degli interventi ABC.
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5.8 Uffici e servizi In generale
Nel caso di un evento ABC, oltre che ai servizi del Dipartimento del Territorio (SPAAS) diversi altri uffici e servizi possono essere toccati o devono essere coinvolti:
- sanità - ospedali - dipartimenti per la costruzione o del traffico, - aziende di trasporto, - giustizia, - laboratori, - logistica e aziende per lo smaltimento di rifiuti - ecc.
Gli uffici e i servizi devono nel caso di un evento ABC garantire il necessario supporto. Questa regola, rispettivamente clausola generale (nella misura che non sia già attiva) dovrebbe essere introdotta e giuridicamente sostenuta nella regolamentazione complessiva del settore ABC.
In questo ambito è pure da verificare se non ha senso prevedere un diritto di requisizione per i corpi pompieri, come previsto in diverse legislazioni antincendio in Svizzera.
Dipartimento del territorio (SPAAS) Il Dipartimento del territorio (SPAAS) è responsabile per il settore ABC. I suoi compiti sono descritti dalla legge. Le disposizioni odierne sono comunque d’adeguare e completare in diversi punti in base alle esperienze degli ultimi anni. Sono inoltre da esaminare diversi possibili miglioramenti dell’organizzazione e dell’equipaggiamento. Tra questi si possono citare principalmente:
• L’introduzione di un servizio di picchetto per i consulenti ABC, incl. la definizione dei relativi compiti, le competenze, l’equipaggiamento, gli indennizzi, la composizione ecc. (vedi la tabella che segue sul servizio di picchetto per i consulenti ABC)
• La scelta di una persona con competenze professionali (acquisite con curricolo di formazione) come capo del servizio di protezione ABC (C ABC) del Cantone Ticino (vedi al riguardo la raccomandazione 3 dell’analisi del deficit per il Cantone Ticino del 31 gennaio 2011). Il C ABC potrebbe assumere il compito di controlling per tutti i servizi ABC.
• L’adeguamento delle disposizioni dei CS • L’adeguamento delle disposizioni destinato ai CS ABC e dei pompieri in base alle nuove regole • L’adeguamento delle disposizioni per l’equipaggiamento • L’adeguamento delle disposizioni per l’istruzione • La nuova regolamentazione dei mandati di prestazione • Le nuove regolamentazioni, rispettivamente l’adeguamento del finanziamento • L’introduzione di un sistema efficace di controlling delle prestazioni dei servizi ABC • La regolamentazione della collaborazione con i partner per lo svolgimento comune di compiti
(sanità, ospedali, servizio di soccorso sanitario) • L’esame degli accordi di cooperazione e di prestazioni d’aiuto con l’Italia e i Cantoni limitrofi.
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Servizio di picchetto per i consulenti ABC
Contenuto Disposizione Osservazioni Consulente e durata di picchetto
• 4-6 consulenti per i settore A + C • 3 consulenti per il settore B • Pianificazione del picchetto su 24 ore
Compiti e competenze
• Consulenza per i CS ABC come pure per gli altri partner in caso di evento
• Decisione per le misure in relazione a materiali di smaltimento • Diritto di veto per tutte le misure e disposizioni durante la gestione degli
eventi nel merito di decisioni non urgenti • Decisione sulle misure d’urgenza che comportano elevati costi • Decisione circa la riduzione delle misure di prontezza con lo scopo di
ridurre i costi per tutti gli eventi • Chiamata rispettivamente coinvolgimento di ulteriori specialisti • Informazioni specialistiche per i media • Rapporto alla SPAAS
I dettagli sono da regolare separatamente e vincolare
Allarme e prontezza
• Allarme dalla CECAL 118, con conferma della ricevuta della chiamata d’allarme
• >15 min - contatto con la direzione d’intervento • >30 min – sulla via del luogo dell’evento • >60 min – sul posto
Descrizione di dettaglio in una direttiva per precisare la procedura di allarme incl. la via di annuncio e incarico alla centrale di allarme.
Equipaggiamento • Equipaggiamento di protezione personale • Pager o cellulare • Radio • Promemoria per il consulente
Equipaggiamento di protezione personale, mezzi per la trasmissione dell’allarme e promemoria sono ancora da definire nel dettaglio.
Trasporto • Spostamento con la propria auto o con il veicolo d’impiego dei corpi pompieri più vicini (dietro indennizzo)
Disposizioni per il trasporto e per gli indennizzi sono da fissare in una direttiva.
Indennizzo • Da regolamentare
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Misure
1. Dipartimento del territorio (SPAAS)
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Adeguamento delle basi legali
• Emanazione di una clausola generale giuridicamente vincolata, come pure di un diritto di requisizione che obbliga uffici, servizi, aziende e privati a fornire aiuto in caso di urgenze.
• Introduzione di un picchetto 7/24 di consulenti ABC (per una proposta vedi la tabella sopra riportata)
• Designazione di una persona con competenze professionali (acquisite con curricolo di formazione) come capo del servizio di protezione ABC (C ABC) del Cantone Ticino
• Regolamentazione della collaborazione con le organizzazioni in partenariato (polizia e sanità)
• Esame di possibili collaborazioni e di prestazioni sussidiarie con cantoni limitrofi e con la vicina Italia per quanto concerne apparecchiature speciali e competenze speciali raramente richieste (travasi di gas liquefatti, contenitori in pressione ecc.)
• Misure secondo cifra da 5.1 a 5.14
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5.9 Condotta Base per la struttura di condotta e per le attribuzioni di competenze è la Legge sulla protezione della popolazione. Cambiamenti in relazione alla gestione di eventi ABC non sono di principio necessari, nella misura in cui questi non siano richiesti per limitazioni di equipaggiamento di protezione o per competenze specialistiche nel campo dell’ABC (vedi i seguenti schizzi).
Gradualità degli eventi
Schema degli stadi di condotta secondo Legge sulla protezione della popolazione
Schema dell’organizzazione della piazza d’intervento per eventi ABC
Osservazioni alla condotta
Oggi la condotta non è ancora completamente applicata rispettivamente funzionante secondo gli schemi sopra riportati.
Nucleo: difesa chimica
Zona 1: Pompieri / difesa chimica
Zona 2: Polizia
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I seguenti punti risultano essere particolarmente importanti in relazione alla gestione degli eventi ABC:
• La polizia e i pompieri confermano che il CS ABC assume la responsabilità di condotta nel raggio interno (nucleo e zona 1) mentre la polizia assume l’intera direzione dell’intervento nel caso di situazione di NOC e la coordinazione sulla piazza d’intervento.
• Si pone l’accento affinché la direzione generale degli interventi sia effettivo da parte della polizia che nel caso degli interventi più grandi deve disporre anche di una corrispondente infrastruttura di condotta.
• Affinché la condotta dello stato maggiore di condotta cantonale in caso di necessità possa essere attivata rapidamente e svolta in maniera efficace, è necessario che la competenza di chiamata sia regolamentata di nuovo e la struttura riesaminata.
• Affinché la protezione civile possa assicurare un supporto alla condotta per le situazioni di “NOC” e “SMCC”, è necessario che possa mettere a disposizione rapidamente una formazione a livello cantonale. La formazione deve essere istruita appositamente per lo svolgimento di questo ruolo e potere essere chiamata in servizio rapidamente. (Questa affermazione è generale, indipendentemente se si tratta di un evento ABC o di un altro evento maggiore)
• Affinché anche la condotta dell’informazione sia efficace, sono necessari accordi, chiarimenti sulle interfacce e direttive operative.
Misure
1SMCC
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Regolamentazione dei compiti rispettivamente di aspetti specifici per un NOC e
lo SMCC nel caso di eventi ABC • Regolamentazione di aspetti specifici nella condotta dell’informazione, incl.
accordi, chiarimenti sulle interfacce e promulgazione di direttive operative
Vedi anche le misure dell’analisi del deficit ABC del febbraio 2011
2. Polizia (SMEPI e NOC)
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Regolamentazione dei compiti rispettivamente di aspetti specifici per il NOC e lo
SMEPI in caso di eventi ABC (definire e regolamentare le interfacce con le organizzazione partner)
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5.10 Equipaggiamento La definizione dell’equipaggiamento va fissata nell’ambito dell’implementazione di questo concetto. In generale si può ritenere quanto segue:
• L’attuale concetto di equipaggiamento è da riesaminare e adeguare alle nuove condizioni. • Modifiche e completamenti sono da intraprendere in relazione alla nuova distribuzione dei
compiti (decontaminazione, organizzazione di misurazione, installazione sanitaria mobile, organizzazione del picchetto dei consulenti ABC, antinquinamento ecc.).
• Il Dipartimento del territorio (SPAAS) definisce l’equipaggiamento nel dettaglio in accordo con i CS ABC.
Misure
1. Dipartimento del territorio (SPAAS)
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Fissare e adeguare l’equipaggiamento per i CS ABC e i CS per
l’antinquinamento • Regolamentare l’equipaggiamento per i pompieri con compiti speciali (Locarno e
Mendrisio) • Accordo con la sanità per l’equipaggiamento di decontaminazione degli ospedali
deco • Accordo con le organizzazioni partner per l’equipaggiamento di protezione
personale • Regolamentazione delle misure in relazione allo scioglimento del centro di
soccorso regionale C di Chiasso
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5.11 Istruzione L’istruzione nel settore C e dell’inquinamento è curato oggi dalla Federazione Cantonale Ticinese dei Corpi Pompieri su incarico della SPAAS. Di principio ci sono anche altre soluzioni ipotizzabili, p.e. istruzione da parte della SPAAS, da organizzazioni private, o da, rispettivamente con un Cantone limitrofo. Per le esperienze positive sin qui acquisite e in considerazione che la FCTCP cura l’intera istruzione nel Cantone Ticino non ha senso cercare e approfondire un’altra soluzione. Per contro si può pensare che singoli momenti di formazione speciale possano essere effettuate da un altro ente od organizzazione (o in collaborazione con altri).
Per i compiti nuovi, rispettivamente quelli ampliati, è da verificare (con il coinvolgimento di tutti i partner) il mandato di prestazione e il modello d’istruzione.
Un possibile concetto di modello d’istruzione, nuovo o ampliato, potrebbe essere costruito o adeguato al seguente.
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Possibile modello d’istruzione
Pompieri Polizia Sanità Consu-
lenti SPAAS
Prote-zione civile
Pom-pieri locali
CS CS ABC CA 118 Pol CA117 S San CA 144 A, B, C
Istruzione cappello dei quadri delle organizzazioni a partire da ufficiali (grandi eventi ABC)
Istr.
spec. quadri
per ABC
Istr. spec. quadri per
ABC
Istr. quadri antin-quina-mento
Istr. quadri antin-quina-mento
Istr. quadri
antin-quina-mento
Istr. base per uff.
pompieri
Istr. base per uff.
pompieri
Istr. base per uff.
pompieri
Istr. base per uff.
pompieri
Istr. spec.
per consulenti
ABC
Quadri per ABC Quadri
per ABC Quadri per ABC
Istr. spec. per centrali
di allarme
Istr. spec. per centrali
di allarme
Istr. spec. per centrali
di allarme
Istr.
spec. handling
ABC
Handling
antin-quina-mento
Handling antin-quina-mento
½ giorno di istruzione di base per tutte le organizzazioni Nessuna istruzione
necessaria per la PCi
Da regolare in modo specifico è l’istruzione dello SMCC come pure del personale ospedaliero in relazione ai compiti di decontaminazione.
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Misure
1. Dipartimento del territorio (SPAAS)
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Conferimento e descrizione dei mandati di prestazione • Regolamentazione del finanziamento
2. Federazioni Cantonale Ticinese dei Corpi Pompieri
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Elaborazione rispettivamente adeguamento del concetto d’istruzione alle nuove
disposizioni
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5.12 Finanze
Finanziamento e prestazioni
Il finanziamento nel settore ABC (incl. l’antinquinamento) è da ridisegnare in funzione dei compiti mutati. A questo scopo occorre un nuovo modello di mandato di prestazione Questo dovrà essere comprensivo delle prestazioni di tutti i partner coinvolti in eventi ABC.
Le prestazioni devono essere coperte da indennizzi forfetari modulabili che concernono:
• Costi d’investimento • Costi di gestione e di manutenzione • Importi per costi dovuti alla prontezza • Costi di formazione • Costi per l’intervento • Costi per i servizi (p.e. compiti nel settore della disinfezione, dei tragitti a favore del
Cantone ecc.) • Contributi per compiti speciali
Costi
Il nuovo concetto di protezione ABC prevede diverse nuove prestazioni e maggiori prestazioni per gli adeguamenti alla nuova minaccia ABC e per esigenze nel frattempo mutate. Un apprezzamento maggiormente attendibile sulle conseguenze finanziarie può quindi essere fatto solo dopo lo sviluppo dei concetti di dettaglio che scaturiscono dagli indirizzi del presente studio. Per questo motivo è stata riportata nell’allegato 3 una stima generale delle conseguenze finanziarie. Allo stato attuale delle conoscenze si può comunque affermare: a) I costi per le prestazioni o i compiti che non scaturiscono espressamente dal concetto di
protezione ABC (p.e. l’installazione sanitaria mobile) non sono riportati nell’allegato in quanto le misure sono comunque necessarie e indipendenti dal concetto di protezione ABC
b) Le variazioni annue attese dei costi sono state grossolanamente stimate come segue: • Investimenti urgenti CHF 3'529’000 • Ulteriori costi d’esercizio annui CHF 306’000 • Risparmi annui dovuti allo scioglimento del CS di Chiasso CHF 53’000
Misure
1. Dipartimento del territorio (SPAAS)
Adeguamento rispettivamente esame Osservazioni • Adeguamento o elaborazione di un modello di finanziamento • Adeguamento della regolamentazione del finanziamento per le modifiche dei
compiti
Come base sono da elaborare nuovi mandati di prestazioni con rispettive direttive operative
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5.13 Controlling Nel quadro della nuova regolamentazione del settore ABC è necessario allestire e istituzionalizzare anche un controlling efficace (supervisione del rispetto dei mandati di prestazione tramite audit).
La responsabilità del controlling spetta alla SPAAS. È da chiarire chi di principio esegue il controlling e con che periodicità. La soluzione più efficace e neutrale è quella di fare capo a un ente neutro, interno o esterno.
Possibile costruzione del controlling di mandatari di prestazione
Tipo di controlling Esecuzione Osservazioni Audit ordinario Ogni 4 anni un audit ordinario e complessivo sulla scorta di liste di controllo
chiare con lo scopo di verificare l’adempimento del mandato di prestazione: • Organizzazione e condotta • Materiale ed equipaggiamento • Conoscenze e istruzione • Elaborazione degli interventi • Rapporto di audit
I dettagli sono da elaborare
Audit intermedio Se il mandato di prestazione non fosse completamente o parzialmente adempiuto o se si dovessero riscontrare gravi lacune, svolgimento di: • un audit complessivo come sopra descritto o relativo a singoli settori parziali • Allestimento di un rapporto di Audit
Misure per disposizioni particolari
Ripetizione dell’audit , Se un rapporto di audit (ordinario o intermedio) mostra una situazione insufficiente o che evidenzi gravi lacune, svolgimento entro la fine dell’anno di: • un audit complessivo come sopra descritto o relativo a singoli settori parziali • Allestimento di un rapporto di audit
Misure per disposizioni particolari
Un controlling analogo sarebbe sensato anche per una verifica del mandato di prestazione nel settore dell’istruzione, così come effettuato presso alcuni servizi della Confederazione.
Misure
1. Dipartimento del territorio (SPAAS)
Esame Osservazioni • Regolamentazione del controlling (vedi tabella precedente) Potrebbe essere considerata nell’ambito
delle competenze del C del servizio ABC
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6. Ulteriori passi e richieste
6.1 Concretizzazione
Elenco delle misure
Da fare da No. Misura
Responsabile Collaborazione
Istanza decisionale
SMCC
1 Regolamentazione dei compiti rispettivamente di aspetti specifici ABC per lo SMCC (definizione e regolamentazione delle interfacce con le organizzazioni partner)
SMCC SPAAS, CS ABC, Polizia SMCC
2 Regolamentazione degli aspetti specifici per la condotta dell’informazione nel caso di eventi ABC, incl. accordi, chiarimento delle interfacce e emanazione di direttive operative
SMCC SPAAS, CS ABC, Polizia SMCC
Polizia
3 Accordi su aspetti specifici di eventi ABC per lo SMEPI e il NOC (definizione e regolamentazione delle organizzazioni partner) Polizia
CS ABC SPAAS SMCC
SPAAS
Pompieri / difesa ABC
4 Ripresa di compiti, responsabilità e competenze nel settore ABC secondo un nuovo mandato di prestazione
Bellinzona Lugano Locarno
Mendrisiotto SPAAS SPAAS
5 Adeguamento dei compiti sinora svolti in relazione alle competenze mutate
Bellinzona Lugano Locarno
Mendrisiotto SPAAS SPAAS
6 Scioglimento del centro di soccorso regionale C e consegna dell’equipaggiamento secondo disposizioni SPAAS Chiasso SPAAS SPAAS
7 Ripresa di compiti, responsabilità e competenze nel settore dell’antinquinamento secondo nuovo mandato di prestazione
Bellinzona Lugano Biasca
Locarno Mendrisiotto
SPAAS SPAAS
8 Elaborazione di un concetto d’istruzione per tutto l’ABC, in base al nuovo mandato di prestazione rivisto FCTCP
CS ABC, CS antinquina-
mento SPAAS
Sanità / servizio di soccorso
9 Esame e se del caso creazione delle basi legali nel settore della sanità Sanità Ospedali, servizio di
soccorso Governo
10 Regolamentazione di compiti, competenze e interfacce per quanto riguarda l’installazione sanitaria mobile
Servizio di soccorso CS ABC, SPAAS Sanità
11 Designazione degli ospedali deco, incl. regolamentazione di compiti, competenze e interfacce con i CS ABC
Servizio di soccorso
Ospedali, CS ABC, SPAAS Sanità
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Uffici/servizi 12 Definizione dei compiti sull’ABC SPA
AS Pompieri, Partner
Governo
13 Adeguamento delle basi legali SPA
AS Uffici,
FCTCP Gover
no
14
Emanazione di una nuova direttiva e mandati di prestazione per -
ompiti -
quipaggiamento -
struzione -
inanziamento
SPAAS
CS ABC + di antinquinam
ento SPAA
S
15 Determinazione del processo dell’allarme per gli eventi ABC SPA
AS Centrali di
allarme SPAA
S 16 Introduzione e regolamento di un picchetto di consulenti ABC (7/24) SPA
AS CS ABC SPAAS
17
Designazione di una persona con competenze professionali (acquisite con curricolo di formazione) come capo del servizio di protezione ABC (C ABC) del Cantone Ticino
SPAAS SMPP Gover
no 18
Regolamentazione delle condizioni, mandati di prestazioni e finanziamenti per compiti di decontaminazione a favore di ospedali deco
SPAAS
Sanità , CS ABC
SPAAS
19
Esame di possibili collaborazione e accordi di prestazioni in aiuto con cantoni e Stati limitrofi relativamente ad apparecchi speciali e alla necessità di competenze speciali molto rare (travasi di gas liquefatti, contenitori in pressione ecc.)
SPAAS Gover
no
20
Ev. creazione di una clausola generale, giuridicamente avallata, per i casi di urgenza rispettivamente per l’obbligo di supporto nel caso eventi ABC
SPAAS Gover
no
21
Regolamentazione relativamente all’equipaggiamento di protezione personale ABC per i partner nell’intervento
SPAAS
CS ABC, polizia,
servizio di soccorso
SPAAS
22 Regolamentazione del controlling SPA
AS CS ABC + di antinquinam
ento SPAA
S
Protezione civile
-- Nessuna misura speciale per l’ABC
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6.2 Raccomandazione, ulteriori passi
1. Il concetto di protezione ABC è d’approvare dal Consiglio di Stato e il Dipartimento del Territorio è chiamato alla sua concretizzazione.
2. Le 22 misure secondo l’elenco riportato al capitolo 6.1 sono da introdurre a passi.
3. I servizi responsabili per le decisioni devono richiedere se del caso i crediti necessari via budget o credito d’investimento con la procedura ordinaria.
5. È da assicurare e comunicare un controlling centrale per l’implementazione delle misure.
6. Occorre siano preparate le necessarie decisioni che sono d’approvare dal Consiglio di Stato.
7. Il rapporto è da comunicare internamente ed esternamente con forma adeguata.
Bellinzona, ………….. 2011 Dipartimento del territorio Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo Il Caposezione Ing. Giovanni Bernasconi
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A1 Glossario C ABC Capo servizio ABC
CCPD Centro di Coordinamento Polizia e Dogane
CS Centro di Soccorso
CS ABC Nuova designazione per i due centri di soccorso cantonali di difesa chimica di Bellinzona e Lugano
Deco Decontaminazione
EOC Ente Ospedaliero Cantonale
FCTCP Federazione cantonale ticinese corpi pompieri
FCTSA Federazione cantonale ticinesi servizi autoambulanze
ICM Istituto Cantonale Microbiologia
IES Sistema d’informazione e d’impiego
Istr. Istruzione
NOC Nucleo operativo catastrofe
OPIR Ordinanza sulla Protezione contro gli Incidenti rilevanti
SMCC Stato Maggiore Cantonale di Condotta
SMEPI Stato Maggiore Enti di Primo Intervento
SMPP Sezione del Militare e della Protezione della Popolazione
SPAAS Sezione Protezione Aria, Acqua e Suolo
Supp. Supporto
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A2 Piano di attuazione Concetto di protezione ABC del Cantone Ticino / Piano di attuazione Pianificazione temporale con considerazione delle dipendenze e delle priorità
Partner (con collaborazione di) 2012 2013 2014
No. Misura Responsabilità Priorità
SPAA
S
CS A
BC
CS an
tinq.
FCTC
P
Poliz
ia
Sani
tà
Serv
izio
socc
orso
Ospe
dali
CECA
L117
, 11
8, 14
4
SMPP
/SMC
C
T 1
T 2
T 3
T 4
T 1
T 2
T 3
T 4
T 1
T 2
T 3
T 4
1 Reg. aspetti specifici di eventi ABC SMCC X X X X
2 Reg. condotta informazione in caso di eventi ABC SMCC X X X X
3 Verifica interfacce in caso di eventi ABC Polizia X X X X 4 Ripresa di nuovi compiti nell’ABC CS ABC 2 X X
5 Adeguamenti per attribuzione di competenze cambiate CS ABC 2 X X
6 Scioglimento / Consegna equipaggiamento di difesa chimica CS Chiasso 2 X
7 Ripresa di compiti nell’antinquinamento CS ABC 2 X X
8 Elaborazione / adeguamento del concetto d’istruzione FCTCP 2 (X) X X X (X) (X) (X)
9 Esame delle basi legali del settore sanitario Sanità 2 X X X
10 Reg. compiti relativamente all’installazione sanitaria mobile Servizio soccorso 2 X X (X) X
11 Designazione degli ospedali deco e compiti dei CS ABC Sanità 1 X X X (X) X
12 Definizione dei compiti nel settore ABC SPAAS 1 X X X X X X X X X 13 Adeguamento delle basi legali SPAAS 1 X X X X X
14 Emanazioni di una nuova direttiva e di mandati di prestazione SPAAS 1 X X X
15 Determinazione del processo di allarme in caso di evento ABC SPAAS 2 X (X) (X) X
16 Attivazione di un picchetto (7/24) di consulenti ABC SPAAS 1 X X
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Partner (con collaborazione di) 2012 2013 2014
No. Misura Responsabilità Priorità
SPAA
S
CS A
BC
CS an
tinq.
FCTC
P
Poliz
ia
Sani
tà
Serv
izio
socc
orso
Ospe
dali
CECA
L117
, 11
8, 14
4
SMPP
/SMC
C
T 1
T 2
T 3
T 4
T 1
T 2
T 3
T 4
T 1
T 2
T 3
T 4
17 Designazione di un capo ABC per il Ti SPAAS 1 X X
18 Mandati di prestazione / finanziamento di posti di decontaminazione SPAAS 1 X X X (X)
19 Verifica della collaborazione con Stati e Cantoni limitrofi. SPAAS 3 X
20 Esame di una clausola generale per eventi ABC SPAAS X
21 Reg. per l’equipaggiamento di protezione dei partner SPAAS 2 X X X X
22 Reg. del controlling SPAAS 3 X X X
Legenda: Rosso = priorità 1 con dipendenza Giallo = priorità 2 con dipendenza Verde = priorità 3 con dipendenza Grigio = nessuna dipendenza Bellinzona, 28.06.2011
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A2 Stime approssimative dei costi
Contenuto
1. Premesse............................................................................................................. 65
2. Costi pompieri per compiti CS (senza istruzione)...................................... 66
3. Costi organizzazioni partner (senza istruzione)..…………………………..……………. 66
4. Costi Dipartimento del territorio (SPAAS) senza costi amministrativi……..…….……….… 67
5. Costi istruzione…………………………………………………………………………..… 67
6. Costi controlling…………………………………………………………………….…… 68
7. Indennizzi per costi d’intervento e servizi resi…………………………………... 68
8. Riassunto dei costi…………………………………………………………………………. 69
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1. Premesse Non è possibile effettuare una stima di dettaglio dei costi del nuovo concetto di protezione ABC del Cantone. Con la SPAAS si è voluto comunque dare un’indicazione approssimativa sulla variazione dei costi attesa. Nel merito i fattori determinanti sono:
- Nuovi compiti / investimenti pompieri
- Nuovi compiti / istruzione pompieri
- Risparmi dallo scioglimento del CS Chiasso / pompieri
- Nuovi compiti della Polizia
- Nuovi compiti del Servizio di soccorso sanitario
- Nuovi compiti Sanità / Ospedali
- Nuovi compiti Dipartimento del territorio (SPAAS).
I costi stimati danno solo un ordine di grandezza e sono da calcolare più dettagliatamente nel quadro dei preparativi per l’attuazione del concetto in funzione delle soluzioni scelte. Il maggiore impegno atteso all’interno dell’amministrazione non è stato considerato.
Come situazione rispettivamente base di partenza fa stato la distribuzione attuale dei compiti secondo il concetto chimico in vigore (vedi tabella seguente).
Regolamentazione attuale Centro di soccorso
pompieri
Dife
sa A
Dife
sa B
Dife
sa C
Deco
ntami
nazio
ne
Centr
o di c
ompe
tenza
or
g. mi
sura
zione
/-Vc
Centr
o di c
ompe
tenza
lag
hi
Centr
o di c
ompe
tenze
vie
aere
e
Centr
o di c
ompe
tenza
ga
sdott
o
Antin
quin
amen
to
CS po
mpier
i
Bellinzona (cant.) - - - -
Lugano (cant.) Supp. - -
Biasca Supp. - Supp. Supp. - -
Locarno Supp. - Supp. Supp. - -
Mendrisio Supp. - Supp. Supp. - Supp. -
Chiasso (reg.) Supp. - - -
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2. Costi pompieri per compiti CS (senza istruzione) (solo gli investimenti previsti a breve termine e modifiche dei costi d’esercizio derivanti dal concetto)
I maggior costi attesi (costi d’esercizio e d’investimento) sono stati stimati in base all’attribuzione dei compiti e riportati nella tabella “Riassunto delle modifiche dei costi dei corpi pompieri per i compiti di centro di soccorso“.
Variante 3 „mix“ Centro di soccorso pompieri Di
fesa
A
Dife
sa B
Dife
sa C
Deco
ntami
nazio
ne
Centr
o di c
ompe
tenza
or
g. mi
sura
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/-Vc
Centr
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ompe
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hi
Centr
o di c
ompe
tenze
vie
aere
e
Centr
o di c
ompe
tenza
ga
sdott
o
Antin
quin
amen
to
CS po
mpier
i
Bellinzona
4‘000 15‘000
4‘000 2‘000
20‘000 1‘000‘000
8‘000 450‘000
10‘000 350‘000
Istr.
0 0
Supp. Supp. 0
30‘000 Lugano
2‘000
0
4‘000 2‘000
20‘000 1‘000‘000
8‘000 450‘000
Supp.
0 0
0 0
0 0
2‘000 0
0
30‘000 Biasca
Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. 0
30‘000 Locarno
Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. ( )
0 0
Supp. Supp. 0
30‘000 Mendrisiotto
10‘000 0
Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. Supp. Supp.
( )
2‘000 0
0
30‘000
Chiasso Risparmio in seguito a scioglimento ~53‘000
Cifre in rosso = nuovi costi d’esercizio Risparmi in nero = Scioglimento del centro di soccorso di Chiasso Cifre in blu = nuovi investimenti Legende: CS cantonale | CS regionale | CS pompieri | Nuovi compiti | Riduzione
Centri di competenza | Compito senza incarico ufficiale | ( ) Coordinamento dal CS ABC
Istr. = Istruzione senza attribuzione di materiale speciale | Supp.= supporto senza istruzione e materiali speciali
Riassunto delle modifiche dei costi per i corpi pompieri per i compiti di CS Organizzazione Investimenti Costi d’esercizio CS ABC 3‘269‘000 84‘000 CS antinquinamento / pompieri 150‘000 10‘000 Risparmio dallo scioglimento del CS di Chiasso -53‘000
3. Costi delle organizzazioni partner (senza istruzione) Organizzazione Investimenti Costi d’esercizio Polizia nessuno nessuno Servizio di soccorso sanitario Sanità Sanità Ospedali deco Sanità(*) Sanità(*) Farmacia cantonale (set di medicamenti e antidoti) Sanità Sanità SMCC nessuno nessuno Protezione civile nessuno nessuno Equipaggiamento di protezione personale per partner (2 x 50 pezzi) 50‘000 5‘000
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(*) Partecipazione ai costi di investimento e d’esercizio dei posti di decontaminazione da parte dei CS ABC
Indicazione Le installazioni sanitarie mobili sono da mettere a disposizione dalla sanità. Non sono necessari particolari mezzi per la protezione ABC (ad eccezione di eventuali antidoti).
4. Costi Dipartimento del territorio (SPAAS) senza costi amministrativi Organizzazione Investimenti Costi d’esercizio SPAAS / Picchetto consulenti ABC 25‘000 25‘000(**) Creazione di un servizio: C ABC 20‘000(***) 120‘000(***) (**) Indennizzo di picchetto e concessioni di mezzi di comunicazione (***) Nuovo posto di lavoro e salario
5. Costi istruzione Base per la stima dei maggiori costi annui attesi è il seguente modello di formazione.
Pompieri Polizia Sanità Consulen-
ti SPAAS
Protezio-ne civile
Uff. pomp.
CS pomp. CS ABC CECAL
118 Pol CECAL 117
Servizio soccor-
so CECAL
144 A, B, C
Istruzione dei quadri ( ufficiali) per le organizzazioni in partenariato (tema: grande evento ABC)
Istr. spec. ABC per quadri
Istr. spec. ABC per quadri
Istr. quadri
su antinqui-namento
Istr. quadri su antinqui-
namento
Istr. quadri su antinqui-
namento
Istr. base per ufficiali
pomp.
Istr. base per ufficiali
pomp.
Istr. base per ufficiali
pomp.
Istr. base per ufficiali pomp.
Istr. spec.
per consulenti
ABC
ABC per quadri ABC per
quadri ABC per quadri
Istr. spec. per CECAL Istr. spec.
per CECAL Istr. spec. per CECAL
Istr. spec. handling
ABC
Handling antinqui-namento
Handling antinquina
mento
½ giorno di istruzione di base per tutte le organizzazioni Nessuna necessità
di istruzione
Da regolamentare specificatamente e non considerata in questo modello, è l’istruzione dello SMCC come pure del personale d’ospedale in relazione a compiti di decontaminazione. Per la seguente stima dei costi sono state fatte delle supposizioni circa il numero di persone da formare e dei giorni di formazione. È stata descritta unicamente la differenza in giorni corsi per partecipanti rispetto alla situazione attuale:
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Tipo di corso (indicato solo l’impegno annuo supplementare rispetto all’attuale formazione)
Giorni di corso stimati
Costi corsi (giorni
partecipanti a CHF 250)
Indennizzo ai partecipanti
(al giorno CHF 250 per
partecipante) Istruzione quadri esteso a tutte le organizzazioni (annualmente un corso con 14 partecipanti, durata 1 giorno)
14 giorni di corso 3‘500 1‘500
Istruzione dei CS ABC di Lugano e Bellinzona nel settore B e dei compiti di decontaminazione (per singolo CS 10 ufficiali + 20 sottufficiali + 70 militi, annualmente 10%, distribuito su 2 giorni di corso)
40 giorni di corso 10‘000 10‘000
Istruzione dei quadri dei partner e dei consulenti SPAAS (800 persone, annualmente 5%, durata 1 giorno)
40 giorni di corso 10‘000 2‘000
Centrali di allarme 117, 118, 144 (50 persone, annualmente 20 %, 1 corso, durata1 giorno)
10 giorni di corso 2‘500 0
Istruzione di base per partner e consulenti SPAAS (annualmente ca. 20 persone per ½ giorno)
10 giorni di corso 2‘500 500
Diversi costi maggiori in relazione a nuovi compiti forfetario 5‘500 2‘000 Totale dei maggiori costi annuali dell’istruzione 34‘000 16‘000
6. Costi di controlling Nel quadro della nuova regolamentazione del settore ABC va allestito, istituzionalizzato ed effettuato anche un controlling efficace (verifica del rispetto dei mandati di prestazione sotto forma di audit).
La responsabilità per questo scopo compete alla SPAAS. Di principio va chiarito chi esegue il controlling e con che ritmo. La soluzione migliore, più neutrale ed efficace, è quella di potere fare capo a un ente indipendente interno o esterno.
Compito Investimenti Costi di gestione Struttura del concetto di audit 15‘000 Esecuzione e analisi dell’audit secondo cifra 5.13 del concetto (costi annui) 12‘000
7. Indennizzi per i costi di intervento e i servizi resi Il finanziamento nel settore ABC (incl. l’antinquinamento) è da regolamentare nuovamente in considerazione della modifica dei compiti. A questo scopo è da elaborare un nuovo modello di mandato di prestazione, comprensivo delle prestazioni di tutti i partner in caso di eventi ABC.
Le prestazioni sono coperte da indennizzi modulati e forfetari comprensivi di:
• Costi d’acquisto / costi di ammortamento • Costi d’esercizio e di manutenzione • Importi per la prontezza • Costi d’istruzione • Costi d’intervento • Costi per i servizi (p.e. compiti nel campo della disinfezione, delle prestazioni di trasporto a favore
del Cantone ecc.)
Con i cambiamenti scaturiti dal concetto non sono da prevedere maggiori costi per il Cantone rispetto alla situazione attuale.
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8. Riassunto dei costi
Il riassunto seguente mostra la stima dei maggiori costi che derivano dall’attuazione del concetto. Desideriamo indicare nuovamente che si tratta di una stima grossolana dei costi (senza garanzia). Indicazioni più precise possono essere fatte solo dopo l’elaborazione delle relative basi. Variazioni dei costi Investimenti
(CHF) Costi di gestione
(CHF)
Cifra 2: CS ABC (compiti/equipaggiamento) 3‘269‘000 84‘000
Cifra 2: Antinquinamento / CS pompieri 150‘000 10‘000
Cifra 3: Equipaggiamento di protezione personale dei partner 50‘000 5‘000
Cifra 4: SPAAS / Picchetto consulenti ABC 25‘000 25‘000
Cifra 4: Creazione di un posto C ABC 20‘000 120‘000
Cifra 5: Istruzione (costi annui aggiuntivi per l’istruzione) 0 50‘000
Cifra 6: Controlling 15‘000 12‘000
Totale maggiori costi 3‘529‘000 306‘000
Cifra 2: Risparmio dovuto allo scioglimento del CS di Chiasso 0 -53‘000
Totale costi aggiuntivi stimati 3‘529‘000 253‘000
Indicazione
In questa stima dei costi non sono state considerate le seguenti voci:
- risorse della sanità necessarie per il servizio di soccorso, gli ospedali deco e i set di medicamenti
- i costi di amministrazione in relazione all’attuazione del concetto