Comune di Santa Maria a Monte Provincia di Pisa · - LEGGE n.37/2008 ... Il serbatoio sarà di tipo...

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Studio Tecnico Per. Ind. Mauro Fiori Comune di Santa Maria a Monte Provincia di Pisa Oggetto : ADEGUAMENTO NORMATIVO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI E MESSA IN SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE / MATERNA DI PONTICELLI Titolo : SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “DON MILANI” – PONTICELLI PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTI MECCANICI E ANTINCENDIO Elaborato : REL.IM. - RELAZIONE TECNICA Data: 21/03/2016 File: Relazione.doc Rev.: REL.IM..doc Cod.Rifer: 053/03 Il presente elaborato è opera dell’ingegno e costituisce oggetto di diritto d’autore, tutelato dagli articoli 2575 e segg. C.C. e dalla L. 22/04/1941 n°663 e successive modifiche e integrazioni. Ogni violazione (riproduzione dell’opera, anche parziale o in forma riassuntiva o per stralcio, imitazione, contraffazione ecc.) sarà perseguita penalmente.

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Studio Tecnico Per. Ind. Mauro Fiori

Comune di Santa Maria a Monte Provincia di Pisa

Oggetto :

ADEGUAMENTO NORMATIVO IN MATERIA DI PREVENZIONE

INCENDI E MESSA IN SICUREZZA DELLA SCUOLA

ELEMENTARE / MATERNA DI PONTICELLI

Titolo :

SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “DON MILANI” – PONTICELLI

PROGETTO ESECUTIVO

IMPIANTI MECCANICI E ANTINCENDIO Elaborato :

REL.IM. - RELAZIONE TECNICA

Data:

21/03/2016 File:

Relazione.doc

Rev.:

REL.IM..doc Cod.Rifer:

053/03

Il presente elaborato è opera dell’ingegno e costituisce oggetto di diritto d’autore, tutelato dagli articoli 2575 e segg. C.C. e dalla L. 22/04/1941 n°663 e successive modifiche e integrazioni. Ogni violazione (riproduzione dell’opera, anche parziale o in forma riassuntiva o per stralcio, imitazione, contraffazione ecc.) sarà perseguita penalmente.

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INDICE 1. OGGETTO .................................................................................................................................. 3

2. RIFERIMENTI ............................................................................................................................ 3

3. GENERALITA’ ........................................................................................................................... 4

4. IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO ...................................................................................... 4

5. COMPOSIZIONE E COMPONENTI DELL’IMPIANTO ...................................................... 5

6. INSTALLAZIONE ...................................................................................................................... 6

7. LOCALE POMPE ANTINCENDIO ......................................................................................... 7

8. GRUPPO POMPE ANTINCENDIO ...................................................................................... 12

9. RISERVA IDRICA ................................................................................................................... 15

10. PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO ................................................................................. 17

11. DATI DI CALCOLO DELLA RETE ...................................................................................... 18

12. INFISSI ...................................................................................................................................... 20

13. TRATTAMENTO STRUTTURE IN ACCIAIO ..................................................................... 20

14. ALLEGATI ................................................................................................................................ 21

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1. OGGETTO

Relazione tecnica all’adeguamento normativo in materia di prevenzione incendi e messa in sicurezza

della Scuola Materna / Elemetare “Don Milani” in località Ponticelli – Santa Maria a Monte .

L’intervento prevede la realizzazione di tutte le opere ed impianti necessari al raggiungimento

dell’esisto favorevole del sopralluogo Vigili del Fuoco in base alla procedure del D.P.R. 151/2011 per le

attività soggette oggetto della pratica di prevenzione incendi di cui al parere favorevole.

2. RIFERIMENTI

- D.M. 26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica - Norma UNI 10779 "Impianti di estinzione incendi: Reti di Idranti" (Luglio 2014)

- Norma UNI EN 12845 "Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler" - Norma UNI 11292 “Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio”

- DM 20 dicembre 2012 “Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”

- D.M. 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”

- UNI 804 Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili.

- UNI 810 Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite. - UNI 814 Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei raccordi, attacchi e

tappi per tubazioni flessibili. - UNI 7421 Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per tubazioni

flessibili.

- UNI EN 671- 2 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Idranti a muro

con tubazioni flessibili.

- UNI EN 671- 3 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni – Manutenzione

dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili.

- UNI EN 694 Tubazioni semirigide per sistemi fissi antincendio.

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- UNI EN 10224 Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di acqua e di altri liquidi

acquosi – Condizioni tecniche di fornitura.

- UNI EN 10225 Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura – Condizioni tecniche di

fornitura.

- LEGGE n.37/2008 “Norme per la sicurezza degli impianti”

3. GENERALITA’

La scuola in oggetto è destinata in parte a scuola materna ed in parte a scuola elementare.

Nel complesso la scuola ha una capienza superiore a 150 persone che fa si che sia soggetta all’attività di

prevenzione incendi 67.2.B del D.P.R. 151/2011.

Come descritto nella relazione e nell’approvazione di prevenzione incendi la verifica del rispetto della

norma verticale sulle scuole prevede il rispetto e la dotazione della struttura di impianti ed opere

meccaniche ed antincendio.

Nello specifico la scuola sarà dotata di:

- nuovo impianto idrico antincendio dotato di riserva idrica esterna e di locale pompe con gruppo

pompe antincendio interno.

- Saranno installate nuove cassette antincendio e tubazioni di distribuzione che con l’ausilio delle

tubazioni esistenti andranno a realizzare un nuovo anello antincendio.

- Sarà installato un nuovo attacco motopompa vv.f.

- Installazione maniglioni antipanico su porte di uscita verso l’esterno esistenti;

- Sostituzione infissi interni ed esterni dotati non conformi alla realizzazione di un percorso di esodo;

- Modifica del posizionamento degli infissi interni che riducono il percorso di esodo interno;

- Trattamento delle strutture portanti in acciaio per raggiungere la resistenza al fuoco richiesta;

- Installazione di estintori;

- Installazione della cartellonistica antincendio;

- Installazione della cartellonistica orizzontale nella via di esodo centrale.

4. IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO La scuola di tipo 1 in base al D.M. 26/08/1992 sarà dotata di impianto antincendio ad idranti con

distribuzione interrata all’esterno del fabbricato ed in cavedio interno al fabbricato per l’alimentazione di

tre idranti UNI45.

L’impianto a servizio della scuola sarà dotato di unico attacco motopompa VV.F. a servizio dell’intero

impianto.

L’impianto è dimensionato per garantire una portata di 360 l/min per l’alimentazione di n. 3 idranti

idraulicamente più sfavoriti.

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L’alimentazione idrica, non essendo garantite le prestazioni dell’acquedotto, sarà realizzata con gruppo

pompe antincendio con alimentazione elettrica preferenziale con portata utile di 360 l/min e prevalenza di

4,5 bar in modo da garantire una portata di 120 l/min e 1,5 bar di pressione al bocchello dell’idrante più

sfavorito.

La riserva idrica sarà da 25m3 superiore ai 21,6m3 del funzionamento per un’ora di 3 idranti a 120 l/min cad.

L’impianto in base al DM 20/12/2012 rispetterà per prestazioni il livello 1 della UNI 10779 e l’alimentazione

idrica sarà di tipo singolo come definito dalla UNI-EN 12845.

Il serbatoio sarà di tipo esterno con locale tecnico conforme alla UNI 11292 adiacente.

Il locale sarà del tipo prefabbricato e dotato al suo interno di gruppo pompe antincendio singolo con una

pompa di servizio elettrica ed una pompa pilota.

5. COMPOSIZIONE E COMPONENTI DELL’IMPIANTO

La rete di idranti comprenderà i seguenti componenti principali:

- Nuovo locale pompe antincendio

- alimentazione idrica vasca da 25 mc in progetto da esterno in acciaio;

- gruppo pompe antincendio UNI 12845 composto da una pompa di servizio ed una pompa pilota;

- rete di tubazioni fisse, permanentemente in pressione, ad uso esclusivo antincendio in polietilene

PN16 interrate e acciaio zincato staffate a vista;

- Valvole di intercettazione a farfalla o sfera lucchettabili;

- Manichette in cassetta UNI45;

- Attacco motopompa VVF.

Tutti i componenti saranno costruiti, collaudati e installati in conformità alla specifica normativa vigente,

con una pressione nominale relativa sempre superiore a quella massima che il sistema può raggiungere in

ogni circostanza e comunque non minore di 1.2 MPa (12 bar).

5.1 VALVOLE DI INTERCETTAZIONE

Le valvole di intercettazione, qualunque esse siano, saranno di tipo indicante la posizione di

apertura/chiusura con lucchetto di sicurezza.

5.2 TERMINALI UTILIZZATI Cassette con manichette UNI45

Le cassette saranno dotate di una lunghezza normalizzata di tubazione flessibile, completa di raccordi,

lancia di erogazione.

All’interno della cassetta è posizionata la valvola di manovra per l’apertura dell’erogazione.

5.3 ATTACCHI DI MANDATA PER AUTOPOMPA La tubazione di alimentazione dell’impianto idrico antincendio della scuola sarà munita di attacco per

autopompa vigili del Fuoco e comprenderà i seguenti elementi:

- Un attacco di immissione conformi alla specifica normativa di riferimento, con diametro DN 80,

dotati di attacchi a vite con girello UNI 804 e protetti contro l'ingresso di corpi estranei nel sistema;

- valvola di intercettazione, aperta, che consenta l'intervento sui componenti senza svuotare

l'impianto;

- valvola di non ritorno atto ad evitare fuoriuscita d'acqua dall'impianto in pressione;

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- Valvola di sicurezza.

Esso sarà accessibile dalle autopompe in modo agevole e sicuro, anche durante l'incendio; inoltre sarà

protetto da urti o altri danni meccanici e dal gelo.

6. INSTALLAZIONE

6.1 TUBAZIONI

Le tubazioni saranno installate tenendo conto dell'affidabilità che il sistema deve offrire in qualunque

condizione, anche in caso di manutenzione e in modo da non risultare esposte a danneggiamenti per urti

meccanici.

Ancoraggio

Le tubazioni saranno installate in parte interrate su letto di sabbia ed in parte a vista fuoriterra saranno

ancorate alle strutture del fabbricato a mezzo di adeguati sostegni, come indicati al paragrafo 3.2 della

presente relazione.

Drenaggi

Tutte le tubazioni saranno svuotabili senza dovere smontare componenti significative dell'impianto.

Protezione dal gelo

Le tubazioni di distribuzione con passaggio all’esterno del fabbricato saranno dotate di rivestimento

coibente rivestito esternamente con lamierino di alluminio.

Le tubazioni che avranno percorso interno dove la temperatura non scenda mai al di sotto di 4°C, non

saranno dotate di rivestimento coibente.

Alloggiamento delle tubazioni fuori terra

Le tubazioni fuori terra saranno installate in modo da essere sempre accessibili per interventi di

manutenzione.

Attraversamento di strutture verticali e orizzontali

Nell’attraversamento di strutture verticali e orizzontali, quali pareti o solai, saranno previste le necessarie

precauzioni atte ad evitare la deformazione delle tubazioni o il danneggiamento degli elementi costruttivi

derivanti da dilatazioni o da cedimenti strutturali.

6.2 SOSTEGNI Il tipo il materiale ed il sistema di posa dei sostegni delle tubazioni saranno tali da assicurare la stabilità

dell’impianto nelle più severe condizioni di esercizio ragionevolmente prevedibili. In particolare:

- i sostegni saranno in grado di assorbire gli sforzi assiali e trasversali in fase di erogazione;

- il materiale utilizzato per qualunque componente del sostegno sarà non combustibile;

- i collari saranno chiusi attorno ai tubi;

- non saranno utilizzati sostegni aperti (come ganci a uncino o simili);

- non saranno utilizzati sostegni ancorati tramite graffe elastiche;

- non saranno utilizzati sostegni saldati direttamente alle tubazioni ne avvitati ai relativi raccordi.

Posizionamento

Ciascun tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno, ad eccezione dei tratti di lunghezza minore di

0.6 m, dei montanti e delle discese di lunghezza minore a 1 m per i quali non sono richiesti sostegni

specifici. In generale, a garanzia della stabilità del sistema, la distanza tra due sostegni non sarà maggiore di

4 m per tubazioni di dimensioni minori a DN 65 e 6 m per quelle di diametro maggiore.

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Dimensionamento

Le dimensioni dei sostegni saranno appropriate e rispetteranno i valori minimi indicati dal prospetto 4 della

UNI 10779.

DN (mm) Minima sezione netta (mm2) Spessore minimo (mm) Dimensioni barre filettate (mm) Fino a 50 15 2.5 M 8 50 – 100 25 2.5 M 10 100 – 150 35 2.5 M 12 150 – 200 65 2.5 M 16 200 – 250 75 2.5 M 20

7. LOCALE POMPE ANTINCENDIO

Il locale pompe antincendio sarà del tipo prefabbricato da esterno mod. IDROFOGLIA mod. UNISHELT60

B18-26 o similare per alloggio gruppo antincendio installato elettricamente ed idraulicamente al suo

interno, costruito secondo le normative EN12845 – UNI10779 – UNI11292.

Es. Box antincendio

STRUTTURA DEL BOX

- Struttura in acciaio verniciato con vernice tumescente bianca, che sottoposta ad una temperatura di

200°C isola e protegge la struttura

- Golfari di sollevamento

- Pareti laterali scorrevoli e facilmente smontabili realizzate con pannelli sandwich EI60

- Chiusura posteriore, smontabile realizzata con pannelli sandwich EI60

- Porta frontale REI60

- Tetto inclinato, completo di raccolta per le acque piovane, realizzato con pannelli sandwich EI60

COMPONENTI

- Gruppo antincendio elettricamente ed idraulicamente installato all’interno.

- Serbatoi di adescamento per versioni soprabattenti già collegati alle pompe

- Kit accessori ed impianto elettrico illuminazione e riscaldamento completo di quadro soccorritore QGL per

la gestione dei servizi del locale, per adeguamento del locale tecnico alle normative UNI11292 (vedi elenco

delle componenti nelle pagine a seguire)

- Ingombri ridotti al minimo, grazie alle porte smontabili si può considerare anche lo spazio esterno come

spazio utile per le manutenzioni (UNI11292 5.2.2).

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COMPONENTISTICA INTERNA AL LOCALE TECNICO

Nr. 1 Riscaldatore per locale 3.300W

Per mantenere una temperatura all’interno del locale tra i 4-10°C (Par. 6.4 UNI11292)

Nr. 2 Neon 18W+ 36W completi di interruttore

Per l’illuminazione dei quadri e del vano tecnico e garantire all’interno del locale 200 LUX (Par. 6.2.1

UNI11292)

Nr. 1 foro 70x70 per passaggio cavi elettrici

Nr. 1 QGL (vedi specifiche nella pagina seguente)

Quadro generale di gestione e soccorso e allarme per tutti i componenti del locale

N°1 Presa di servizio schuko Installata su quadro QGL

N°1 quadro di distribuzione

Per l’alimentazione di tutti i sevizi ad eccezione della elettropompa principale.

Nr. 1 Kit sprinkler per protezione locale pompe a protezione del locale tecnico, composto da:

- Valvola di intercettazione 1”;

- Flussostato di allarme per indicazione passaggio flusso;

- Valvola di intercettazione normalmente chiusa da ½” per test flussostato;

- Sprinkler mod. UPRIGHT ½”, k=80 del tipo a bulbo di vetro con temperatura di rottura 141°C;

Nr. 1 Estintore a polvere Classe 34A 233 BC, capacità 6 kg (Par.6.7 UNI11292)

Aspirazione pompe Mandata impianto

Ritorno Circuito di prova

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8. GRUPPO POMPE ANTINCENDIO

Gruppo di pompaggio automatico per sistemi antincendio, con controlli e funzionalità in accordo alla norma

UNI EN 12845+10779 con prestazioni conformi alla ISO 9906 Annex A e curve stabili dalle seguenti

caratteristiche:

Portata : 21,6 mc3/h

Prevalenza : 45 m.c.a.

Potenza inst. : 7,50 + 1,10 kW

Marca: IDROFOGLIA modello EN BG P1E 40-200N-180 ES + J15 o similare

Composto da:

ELETTROPOMPA SERVIZIO

N°01 Elettropompa centrifuga monostadio con corpo pompa e girante in ghisa,anelli di usura in bronzo

e inox. Parte idraulica collegata mediante giunto elastico e giunto spaziatore al motore, potenza motore

dimensionata in modo da garantire il 140% della portata richiesta (per i casi di rischio HHS o HHI),

corredata di circuito di by-pass di raffreddamento.

ELETTROPOMPA PILOTA

N°01 Elettropompa pilota pluristadio verticale con giranti e diffusori in acciaio inox , motore

normalizzato asincrono trifase ,installata per evitare ingiustificati avviamenti delle pompe principali.

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Il gruppo pompe sarà completo dei seguenti accessori:

- giunti di compensazione antivibranti sia sull’aspirazione che sulla mandata delle pompe

- circuito di prova della portata, completo di misuratore a lettura diretta e valvola di regolazione la cui

configurazione permette di misurare la portata nominale senza svuotare l’impianto, e consente

precisione di misura adeguata (tolleranza ±5%).

- valvola di intercettazione e raccordo asimmetrico a conicità controllata sull’aspirazione pompa

(10.6.2.1);

- raccordo conico sulla mandata pompa (10.5);

- manovuotometro sull’aspirazione (10.5) e manometro a bagno di glicerina sulla mandata a valle

della valvola di ritegno (15.7.1) e con fondoscala 16 bar (15.7.1);

- pressostato sulla mandata pompa per il rilevamento di pressione erogata (10.8.6.1);

- uscita di by-pass per evitare il surriscaldamento della pompa in caso di funzionamento a mandata

chiusa (10.5);

- valvola di prova scarico sulla mandata pompa, secondo schema di Norma (Figura 6, rif. 1);

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- attacco DN50 per il collegamento dell’eventuale serbatoio di adescamento alla mandata delle

pompe (10.6.2.4, prospetto 15);

- dispositivo di avviamento pompe (Figura 6, rif. 10) realizzato in singolo pezzo con funzioni integrate ;

- N°02 Serbatoio di pressurizzazione a membrana intercambiabile in acciaio verniciato blu da lt.24

PN 16.

9. RISERVA IDRICA

Riserva idrica esterna installata all’aperto su platea in acciaio verniciato della capacità utile di 25 mc.

La riserva idrica è dotata di aspirazioni separate per pompa principale e pompa pilota, sfiato, troppo pieno

e carico con galleggiante elettrico per comandare una elettrovalvola posta all’interno del locale pompe

antincendio.

La riserva idrica sarà realizzata con serbatoio cilindrico monoparete da ESTERNO realizzato in acciaio al

carbonio di prima scelta tipo S235JR per riserva idrica.

RISERVA IDRICA

- Pozzetto d fispezione 680x680xh300 con coperchio in lamiera striata rinforzato e grigliato interno anti

caduta.

- Tubazione di troppo pieno d. 4 h

- Tubazione di sfiato

- Attacco di sfiato e ricircolo pompe

- Attacco da 2 h (capacita fino 40m3) 2. h (capacita superiori 40m3) per reintegro acqua con valvola di

troppo pieno

- Attacco per ritorno in vasca del circuito prova pompe

- Tubazione di aspirazione per pompa pilota opportunamente dimensionata

- Tubazione di aspirazione per pompe di servizio opportunamente dimensionata con completa di piastra

anti vortice

- Anelli di rinforzo

- Golfari di sollevamento a vuoto

- Selle anti rotolamento

- Attacco di messa a terra

- Trattamento interno riserva idrica con vernice epossidica RAL8012 spessore 200 ƒÊm

- Trattamento esterno con fondo epossidico + epossidico bi componente RAL7035

- Pressione di collaudo: 1 bar

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10. PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO Le valutazioni riportate nel progetto di prevenzione incendi relativo all’attività da proteggere con l’impianto

idrico antincendio sono state seguite per garantire le caratteristiche richieste in detto progetto.

10.1 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA Il calcolo idraulico della rete di tubazioni consente di dimensionare ogni tratto di tubazione in base alle

perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Esso è stato eseguito sulla base dei dati

geometrici (lunghezze dei tratti della rete, dislivelli geodetici, diametri nominali delle tubazioni), portando

alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata, perdite distribuite e

concentrate) e quindi della prevalenza e della portata totali necessari delle caratteristiche minime del

serbatoio di alimentazione della rete..

E' stata inoltre eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall'acqua in tutti i tratti della rete;

in particolare è stato verificato che essa non superi in nessun tratto il valore di 10.00 m/sec.

Perdite di Carico Distribuite

Le perdite di tipo distribuito sono state valutate secondo la seguente formula di Hazen-Williams:

dove: 6,05 = coefficiente di Hazen - Williams p = perdite distribuite [mm/mt] Q = portata nel tratto [l/min] D = diametro della condotta [mm] C = coefficiente di scabrezza

Descrizione C (Nuovo)

Tubi in acciao 120

Perdite di Carico Concentrate

Le perdite di carico concentrate sono dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, attraverso i

quali la direzione del flusso subisce una variazione di 45° o maggiore (escluse le curve ed i pezzi a T sui quali

sono direttamente montati gli erogatori);

Esse sono state trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" come specificato nella norma UNI

10779 ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. Nella determinazione

delle perdite di carico localizzate si è tenuto conto che:

- quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite

di carico possono essere trascurate;

- quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si ha una

riduzione della sezione di passaggio, è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente"

relativa alla sezione di uscita (la minore) del raccordo medesimo;

- quando il flusso subisce un cambio di direzione (curva, Ti o raccordo a croce), è stata presa in

considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione d'uscita.

Per il calcolo viene impostata la prevalenza residua minima da assicurare ad ogni singolo terminale. In

funzione della portata minima indicata dalle norme, poi si procede alla corretta scelta del coefficiente di

efflusso, compatibilmente a quelli in commercio e indicati dai costruttori secondo norme CEE. Il calcolo

6,05 x Q1,85 x 109 p = ---------------------------- C1,85 x D4,87

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idraulico ci porterà quindi ad avere, per ogni terminale considerato attivo, e in funzione del K impostato, la

pressione reale e, conseguentemente, la relativa portata reale.

A tal proposito, non è superfluo specificare che, nel calcolo che viene di seguito riportato, sono stati

considerati esclusivamente quei terminali che, secondo norma, nel loro funzionamento simultaneo

dovranno garantire al bocchello sfavorito le condizioni idrauliche minime appena citate.

Tipo di accessorio DN

25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300

Lunghezza tubazione equivalente, m

Curva a 45° 0,3 0,3 0,6 0,6 0,9 0,9 1,2 1,5 2,1 2,7 3,3 3,9

Curva a 90° 0,6 0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 3,0 3,6 4,2 5,4 6,6 8,1

Curva a 90°a largo raggio 0,6 0,6 0,6 0,9 1,2 1,5 1,8 2,4 2,7 3,9 4,8 5,4

Pezzo a T o raccordo a croce 1,5 1,8 2,4 3,0 3,6 4,5 6,0 7,5 9,0 10,5 15,0 18,0

Saracinesca - - - 0,3 0,3 0,3 0,6 0,6 0,9 1,2 1,5 1,8

Valvola di non ritorno 1,5 2,1 2,7 3,3 4,2 4,8 6,6 8,3 10,4 13,5 16,5 19,5

11. DATI DI CALCOLO DELLA RETE

La rete ha uno sviluppo verticale con uno stacco dalla tubazione principale per piano per l’alimentazione di

un idrante UNI45 con ugello DN13mm per ogni piano.

In base alla portata richiesta agli idranti ed al tip di idrante in funzione del Fattore k dell’ugello abbiamo

calcolato la pressione equivalente alla portata richiesta di 120 l/min.

TIPO TUBAZIONE ACCIAIO POLIETILENE

INDICE DI SCABREZZA 120 150

K IDRANTE 85 DN 13 mm

PORTATA IDRANTE NOMINALE

120 l/min

Pressione da garantire all'idrante per la portata nominale

Q = K ⱴ10P 0,1993 Mpa 20,33 m.c.a.

Abbiamo utilizzato il risultato di 20,33 m.c.a. di pressione residua all’ugello dell’idrante per il calcolo

idriaulico della tubazione di seguito riportato.

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CALCOLO IDRAULICO RETE

TRATTO PORTATA

(l/min) DIAMETRO

(mm)

LUNGHEZZA LINEARE

(mt)

MAGGIORAZIONE PER PDC

LOCALIZZATE (mt)

LUNGHEZZA TOTALE (mt)

PERDITA DI CARICO

UNITARIA (mm/mt)

PERDITA DI CARICO TOALE

(m.c.a.)

DIFFERENZA DI ALTEZZA

(m.c.a.)

PRESSIONE RESIDUA AL BOCCHELLO

(m.c.a.)

PREVALENZA POMPA (m.c.a.)

PRESSIONE RESIDUA AL BOCCHELLO

(m.c.a.) PORTATA REALE

(l/min)

partenza 360 73,6 13 8,7 21,7 24,74 0,54

linea materna 240 73,6 80 6 86 11,69 1,01

IDRANTE MATERNA 120 42 1,5 3,6 5,1 75,25 0,38 0 20,33 22,26 24,71 132,3039

tratto collegamento 120 42 27 0 27 75,25 2,03

IDRANTE INTERNO 120 42 2 4,8 6,8 75,25 0,51 0 20,33 24,41 22,55 126,3890

tratto collegamento 120 42 29 0 29 75,25 2,18

linea materna 120 73,6 5 6 11 3,24 0,04

IDRANTE PALESTRA 120 42 2 4,8 6,8 75,25 0,51 0 20,33 26,63 20,33 120,0115

378,7043

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La portata reale di 379 lt/h pari a circa 22.740 lt. è compensata dalla riserva idrica da 25.000 lt.

12. INFISSI

12.1 MANIGLIOE ANTIPANICO INFISSI ESISTENTI La scuola, come si evince dalle tavole di progetto, è dotata per la maggioranza delle aule di uscita diretta

verso l’esterno.

Le porte di accesso diretto all’esterno non sono dotate di maniglione antipanico.

In progetto, essendo la larghezza di tali infissi sufficiente alla realizzazione di una adeguata via di esodo

dall’aula, è previsto di dotare gli infissi di maniglione antipanico.

Gli infissi esistenti sono in alluminio, con telaio semplice vetrato a due ante.

Il maniglione antipanico sarà installato su entrambe le ante della porta e sarà sostituita con il blocco del

maniglione la serratura e tutti gli accessori.

12.2 NUOVI INFISSI L’adeguamento delle vie di esodo interne alla scuola comportano, come si evince dalle tavole di progetto, la

sostituzione di alcuni infissi interni con l’installazione di nuovi infissi con porta di uscita di emergenza dotata

di maniglione antipanico.

I nuovi infissi saranno realizzati con struttura in alluminio e vetro di sicurezza, la porta da installare sulle

aule o refettorio sarà dotata di pannello sandwich in sostituzione della superficie vetrata.

Saranno realizzato anche un nuovo infisso verso l’esterno dotato di maniglione antipanico che oltre le

caratteristiche di cui sopra dovrà garantire anche le prestazioni di trasmittanza di cui al Decreto

Interministeriale 26 Giugno 2015.

12.3 RIPOSIZIONAMENTO INFISSI L’adeguamento delle vie di esodo interne alla scuola al fine di eliminare l’ingombro dell’apertura di porte

sulla via di esodo nella specifica zona di corridoio prospicente il refettorio sarà necessario lo smontaggio

delle porte esistente ed il successivo rimontaggio con apertura della porta nel senso di apertura opposto.

13. TRATTAMENTO STRUTTURE IN ACCIAIO La scuola presenta in alcune zone (refettorio e corridoio materna) alcune travi in acciaio IPE 500 e una

cerchiatura della parete posta all’interno del locale refettorio realizzata con struttura in acciaio HE 260.

Dette strutture non garantiscono la caratteristica dio resistenza al fuoco che si evince dalla relazione di

prevenzione incendi R 60.

Al fine di rendere le strutture sopra elencate conformi alla caratteristica richiesta si pone la necessità di

trattare dette strutture con materiali protettivi.

Al fine di garantire una finitura adeguata alla struttura si è optato di proteggere le strutture con una

cassetta realizzata con doppia lastra di gesso di spessore 15mm di ogni lastra.

Le lastre che saranno utilizzate dovranno avere classe di reazione al fuoco A1.

Al fine del progetto della protezione antincendio si è optato per un sistema certificato con rapporto

sperimentale diretto dell’azienda produttrice tipo KNAUF rapporto di prova PB III/B-07-195 o similare

Considerando una condizione di progetto cautelativa di resistenza R della struttura da garantire alla

temperatura di 350 °C si evince che per Fattori di sezione di circa 200 lo spessore del rivestimento dovrà

essere 30mm.

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Essendo la scelta dello spessore connessa con il rapporto di prova sperimentale del prodotto scelto, dovrà

essere sottoposto alla D.L. il prodotto per approvazione e fornire i modelli ministeriali di corretta posa in

opera.

14. ALLEGATI

Saranno allegati alla presente relazione:

- Tavole di disegno;

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