Manifesto dei Sindaci della legalità contro il gioco d'azzardo
Comune di Jerzu - mycovenant.eumayors.eumycovenant.eumayors.eu/docs/seap/21151_1418162174.pdf · l...
Transcript of Comune di Jerzu - mycovenant.eumayors.eumycovenant.eumayors.eu/docs/seap/21151_1418162174.pdf · l...
Comune di Jerzu
Gruppo di lavoro
Comune di Jerzu
Roberto Congiu, Sindaco
Alessandra Melis, Ufficio Tecnico
Giuseppe Deidda, Ufficio Energia
Energia Noa
Mario Osvaldo Areddu
Fabio Lorrai
Andrea Piu
Andrea Zucca
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Gruppo di lavoro
, Ufficio Tecnico
, Ufficio Energia
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2
Comune di Jerzu
Indice
1. Introduzione…………………………………
1.1 Il patto dei sindaci……………………
1.2 Il PAES…………………………………
1.3 Impegno del C
1.4 Riferimento normativo…………………………………
1.5 Riferimento
1.5.1 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…
1.5.2 Obiettivi principali del PEAR………………………
1.6 Coinvolgimento di cittadini e stakeholders……………
1.7 Struttura organizzativa del C
1.8 Metodologia di lavoro……………………………….……………………1
2. Il contesto territoriale…………………………………………
2.1 Inquadramento territoriale ……………………………
2.2 Inquadramento demografico………………………………
2.3 Inquadramento economico………………………………
2.4 Dati climatici………………………………………
3 Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………
3.1 Introduzione al
3.2 I principali ambiti di rilevazione ………
3.3 Raccolta dati…………………………………
3.4 Il settore pubblico
3.4.1 Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche…
3.4.2 Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...
3.4.3 Illuminazione pubblica
3.4.4 Parco veicolare privato
3.5 Il settore privato
3.5.1 Consumi elettrici privati ………………………
3.5.2 Parco veicolare privato………………………………
3.5.3 Consumi privato di combustibile…..
3.6 Bilancio e
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Introduzione……………………………………………………………
Il patto dei sindaci…………………………..…………
Il PAES……………………………………………………
Impegno del Comune…………………………………………
Riferimento normativo…………………………………
Riferimento Regionale…………………………………
Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…
Obiettivi principali del PEAR………………………
Coinvolgimento di cittadini e stakeholders……………
Struttura organizzativa del Comune………………………...
Metodologia di lavoro……………………………….……………………1
Il contesto territoriale…………………………………………………………
Inquadramento territoriale ……………………………
Inquadramento demografico………………………………
Inquadramento economico………………………………
climatici…………………………………………………...
Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………
Introduzione all’IBE…………………………………………………
I principali ambiti di rilevazione …………………..……………………..
Raccolta dati…………………………………………….
re pubblico………………………………………………………...
Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche…
Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...
Illuminazione pubblica…………………………………….…
Parco veicolare privato……………………………
Il settore privato…………………………………………………………..
Consumi elettrici privati ………………………
Parco veicolare privato………………………………
Consumi privato di combustibile…..………….
Bilancio energetico e delle emissioni ……..…………………………….. 41
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
3
…………………………………..…5
………………………...……5
…………….…………6
omune………………………………………………………7
Riferimento normativo……………………………………………………..7
Regionale……………………………………………………..8
Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)…………………8
Obiettivi principali del PEAR…………………………………….13
Coinvolgimento di cittadini e stakeholders………………………………15
………...…….….…..16
Metodologia di lavoro……………………………….……………………16
……………………..18
Inquadramento territoriale …………………………………………...…..18
Inquadramento demografico……………………………………………...20
Inquadramento economico………………………………….…………….22
…………...………... 24
Inventario delle emissioni di base (IBE)…………………………………………….26
l’IBE…………………………………………………...…26
……………………..28
………….………………..29
………………………………………………………...29
Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche……………….30
Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche ...............32
……………….……...33
…………………………………...………35
…………………………………………………………..37
Consumi elettrici privati …………………………………...……. 37
Parco veicolare privato………………………………………....... 39
…….…………………. 40
emissioni ……..…………………………….. 41
Comune di Jerzu
4 Il Monitoraggio……………………………………
5 Piano d’azione per l’energia sostenibile
5.1 Panoramica generale……………………………………………
5.2 Azioni……………………………………………………………
5.3 Conclusioni……………………………………………………………….
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il Monitoraggio………………………………………………………..
Piano d’azione per l’energia sostenibile………………………………………….…. 47
Panoramica generale……………………………………………
Azioni……………………………………………………………
Conclusioni……………………………………………………………….
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
4
…………………..…………..… 46
………………………………………….…. 47
Panoramica generale…………………………………………………….... 47
Azioni…………………………………………………………………….. 48
Conclusioni……………………………………………………………….. 64
Comune di Jerzu
1.INTRODUZIONE
1.1 Il patto dei sindaci
L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti
della sostenibilità ambientale e, in particolare, della
Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli
Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del
riscaldamento globale. L'Unione eur
ai livelli del 1990, per il periodo 2008
Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,
l'Unione europea ha sviluppato una strategia climatica che so
specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca
preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,
che contribuisce al raggiungimento
o riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;
o produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20%
finale lordo;
o riduzione 20% del consumo di energia
efficienza energetica).
La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente
alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi
energetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%
dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e
la temperatura media supera di 3
Appare evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile
modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.
Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance
cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma
driverper la diffusione della sostenibilità ambientale a livello locale.
L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.
L’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna
lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il patto dei sindaci
L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti
della sostenibilità ambientale e, in particolare, della riduzione delle emissioni climalteranti.
Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli
Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del
riscaldamento globale. L'Unione europea si è impegnata a ridurre le emissioni dell'8% rispetto
ai livelli del 1990, per il periodo 2008-2012.
Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,
l'Unione europea ha sviluppato una strategia climatica che sostiene contromisure realistiche e
specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca
preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,
che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti:
riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;
produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20%
riduzione 20% del consumo di energia rispetto ai valori attesi al 2020 (maggiore
efficienza energetica).
La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente
alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi
rgetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%
dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e
la temperatura media supera di 3-4 gradi quella nelle aree rurali.
re evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile
modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.
Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance
cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma
driverper la diffusione della sostenibilità ambientale a livello locale.
L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.
’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna
lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
5
L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti
riduzione delle emissioni climalteranti.
Nel maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli
Stati membri a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili del
opea si è impegnata a ridurre le emissioni dell'8% rispetto
Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo,
stiene contromisure realistiche e
specifiche per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca
preindustriale. La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008,
riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;
produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari 20% del consumo
rispetto ai valori attesi al 2020 (maggiore
La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente
alle amministrazioni locali in quanto dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi
rgetici sia legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40%
dell’energia totale, il traffico urbano e responsabile di circa il 35% delle emissioni di CO2eq.e
re evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile
modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.
Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance multilivello
cheindividua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee ma
L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione.
’amministratore (Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna
lapropria amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita
Comune di Jerzu
e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un P
l’EnergiaSostenibile (PAES) entro un anno dalla firma.
Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli
interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando
conseguentemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al
20% entro il 2020.
L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un
momentodi fondamentale importanza. Infatti, la sua adozione è solo
porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso
contenuti.
Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e
dovràtrasmettere all’Ufficio de
un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al
miglioramento continuo.
1.2 PAES
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibileè il documento chiave che
firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono
prefissati per il 2020 (almeno del 20%).
Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le qu
emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le
principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.
Il PAES identifica i settori d’intervento più idonei e le
raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO
necessari per tradurre la strategia di lungo termine, in azione.
Le sezioni secondo le quali sarà strutturato il PAES conterran
o la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle
emissioni di CO2;
o la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi
intermedi;
o la programmazione delle risorse da impiegar
o l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un P
nergiaSostenibile (PAES) entro un anno dalla firma.
Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli
interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando
entemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al
L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un
momentodi fondamentale importanza. Infatti, la sua adozione è solo l’inizio del percorso che
porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso
Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e
dovràtrasmettere all’Ufficio del Patto dei Sindaci, ogni dueanni dalla presentazione del PAES,
un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibileè il documento chiave che illustra come lo specifico
firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono
prefissati per il 2020 (almeno del 20%).
Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le qu
emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le
principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.
Il PAES identifica i settori d’intervento più idonei e le opportunità più appropriate per
raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO2, stabilisce le misure da adottare, definisce i tempi
necessari per tradurre la strategia di lungo termine, in azione.
Le sezioni secondo le quali sarà strutturato il PAES conterranno al loro interno:
la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle
la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi
la programmazione delle risorse da impiegare;
l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
6
e diuna determinata metodologia condurrà il comune a dotarsi di un Piano di Azione per
Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi energetici del territorio e gli
interventi,materiali e immateriali, che consentiranno al Comune di ridurli, determinando
entemente unabbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al
L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un
l’inizio del percorso che
porterà ilcomune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso
Il Comune dovrà, secondo la tempistica in esso contenuta, attuare gli interventi previsti e
l Patto dei Sindaci, ogni dueanni dalla presentazione del PAES,
un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al
illustra come lo specifico
firmatario del Patto dei Sindaci andrà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che si sono
Il suo sviluppo si basa sull’Inventario Base delle Emissioni (IBE) che individua le quantità di
emissioni inquinanti dovute al consumo di fonti energetiche entro il territorio comunale e le
principali fonti di emissione di inquinanti con i rispettivi margini potenziali di riduzione.
opportunità più appropriate per
, stabilisce le misure da adottare, definisce i tempi
no al loro interno:
la definizione delle strategie e delle azioni concrete mirate alla riduzione delle
la programmazione delle scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi
l’individuazione dei referenti dei processi di attuazione delle strategie individuate;
Comune di Jerzu
o l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.
Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’inte
del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore
pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei
cittadini, ecc.) interessati a partecipare alla preparazione ed
processo.
1.3 Impegno del Comune
Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio
territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le
proprie emissioni base di CO
2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.
Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie
coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il
benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante
vantaggio economico per il territorio attraverso l’utilizzo di fon
tecnologie individuate per l’aumento dell’efficienza energetica.
1.4 Riferimento Nazionale
A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli
obiettivi di miglioramento dell’eff
l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha
fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il
2016, e con il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per
recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione
dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e
delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta
essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’
Sindaci
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.
Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’inte
del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore
pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei
cittadini, ecc.) interessati a partecipare alla preparazione ed alla realizzazione dell’intero
Impegno del Comune
Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio
territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le
emissioni base di CO2 da qui al 2020 di almeno il 20% rispetto all’anno base scelto, il
2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.
Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie
coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il
benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante
vantaggio economico per il territorio attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e delle
tecnologie individuate per l’aumento dell’efficienza energetica.
Riferimento Nazionale
A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli
obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica con il Piano d’Azione Nazionale per
l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha
fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il
d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per
recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione
dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e
delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta
essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
7
l’individuazione degli strumenti di monitoraggio dell’attuazione del PAES.
Il Piano d’Azione (PAES) dovrà coinvolgerepiù attori possibili tra quelli operanti all’interno
del territorio comunale; con tale intento si prevedono azioni di coinvolgimento sia del settore
pubblico sia privato (agenzie dell’energia, enti pubblici, imprese locali, associazioni dei
alla realizzazione dell’intero
Il Comune di Jerzu, da sempre sensibile ai problemi ambientali ed energetici del proprio
territorio, ha aderito al patto dei sindaci in data 30/11/2013, impegnandosi così a ridurre le
da qui al 2020 di almeno il 20% rispetto all’anno base scelto, il
2011, in modo da restare in linea con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.
Con tale impegno il Comune si propone di intraprendere tutte le azioni necessarie al
coinvolgimento della collettività per la realizzazione del progetto, al fine di migliorare il
benessere ambientale del proprio territorio e dei propri cittadini, e ottenere un rilevante
ti di energia rinnovabile e delle
A livello nazionale, l’Italia ha definito la pianificazione strategica per il raggiungimento degli
icienza energetica con il Piano d’Azione Nazionale per
l’Efficienza Energetica (PAEE) redatto in ottemperanza alla Direttiva 2006/32/CE, che ha
fissato come obiettivo il raggiungimento di almenoil 9,6% di risparmio energetico entro il
d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili,strumento sviluppato per
recepire la Direttiva 2009/28/CE che fissa un comune quadro nazionale per lapromozione
dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, dell’elettricità, del riscaldamento e
delraffrescamento. In tali piani, la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali risulta
essenziale per lacrescita delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
I Piani d’Azione Nazionale (PAEE) e Comunali (PAES) conseguenti all’adesione al Patto dei
Comune di Jerzu
rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che
concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza
degli approvvigionamentienergetici
1.5 Riferimento Regionale
1.5.1 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)
La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il
PianoEnergetico Ambientale Regionale
Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il
rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza
la lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.
Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri
strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni
dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo
cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei
prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazion
La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del
metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della
potenza di punta, comportaun tempo di assestamento lungo per arrivar
energetico equilibrato.
Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in
materia di compatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle
migliori tecnologie e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.
In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono
succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia
energetica fra i quali sono degni dinota:
-La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di
energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)
e introduce ilPiano Energetico Region
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che
concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza
degli approvvigionamentienergetici e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
Riferimento Regionale
Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)
La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il
PianoEnergetico Ambientale Regionale (PEAR) e, nel settembre 2007, l’Assessorato della
Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il
rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza
climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.
Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri
strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni
dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo
cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei
prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazion
La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del
metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della
potenza di punta, comportaun tempo di assestamento lungo per arrivare allo stato di sistema
Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in
ompatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle
e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.
In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono
succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia
getica fra i quali sono degni dinota:
La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di
energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)
e introduce ilPiano Energetico Regionale e Comunale;
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
8
rappresentano su scale differenti lo strumento di programmazione energetica territoriale che
concorre adefinire la strategia per raggiungere gli obiettivi comunitari e garantire la sicurezza
e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
La Regione Autonoma della Sardegna ha predisposto, con Delibera n° 34/13 del 02/08/2006 il
(PEAR) e, nel settembre 2007, l’Assessorato della
Difesa dell’Ambiente haprodotto all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale, il
rapporto ambientale ai sensi della direttivacomunitaria 2001/42/CE in cui si pone in evidenza
climatici attraverso l’utilizzo dibiomassa legnosa per scopi energetici.
Il PEAR costituisce uno strumento quadro flessibile che, in coordinamento con gli altri
strumenti dipianificazione regionale, prevede lo sviluppo del sistema energetico in condizioni
dinamiche. Le normedell’Unione Europea e del Governo Italiano, infatti, sono in continuo
cambiamento, come le condizionieconomiche internazionali nel determinare la dinamica dei
prezzi, evoluzione da tenere in considerazionenel momento della programmazione.
La peculiarità della Regione Autonoma della Sardegna, sistema semichiuso, non dotato del
metano e dellegrandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della
e allo stato di sistema
Il piano è quindi uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in
ompatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle
e sullepossibili evoluzioni del contesto normativo nazionale ed europeo.
In seguito all’approvazione e dotazione del Piano Energetico Nazionale nel 1988, si sono
succedute unaserie di leggi e provvedimenti a carattere nazionale e regionale in materia
La Legge 9 gennaio 1991, n° 10 che attua il PEN 1988 per quanto riguarda il risparmio di
energia,l’Uso Razionale dell’Energia (URE), l’uso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER)
Comune di Jerzu
-Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti
amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della
legge 15 marzo 1997 n° 59” cheelenca le competenze riservate allo S
alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di
un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato
non supplisce alla carenza legislativadelle Reg
rispettare il Piano Energetico Nazionale;
-La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per
lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;
- Il nuovo testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono
materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e
sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, aliment
ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi
reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e
distribuzione nazionaledell’energia (…) Nelle materie di le
Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,
riservata alla legislazione dello stato;
consente alla Regione Sardegna la assegnazi
elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di
trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste
da DPR 28 gennaio 1994;
produzione e la commercializzazionedei biocarburanti;
-D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);
-D.Lgs. 115/2008 (Obblighi attuali per la PA in
finali);
-D.Lgs. 99/2009 (Supporto del GSE alle Pubbliche Amministrazioni);
-Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in
edilizia);
-D.L. 98/2011, convertito con modifica
dell’Agenziadel Demanio in materia di patrimonio immobiliare);
-Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2011;
-DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di
gara dellaPA);
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti
amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della
legge 15 marzo 1997 n° 59” cheelenca le competenze riservate allo Stato e quelle riservate
alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di
un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato
non supplisce alla carenza legislativadelle Regioni. Il Piano Energetico Regionale deve
rispettare il Piano Energetico Nazionale;
La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per
lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;
testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono
materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e
sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, aliment
ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi
reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e
distribuzione nazionaledell’energia (…) Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle
Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,
riservata alla legislazione dello stato;- La Legge 14 maggio 2005 n° 80 che all’art. 11
consente alla Regione Sardegna la assegnazioneintegrata per (…) la produzione di energia
elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di
trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste
da DPR 28 gennaio 1994;- La Legge 11 marzo 2006 n° 81 che (art. 2 quater) incentiva la
produzione e la commercializzazionedei biocarburanti;
D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);
D.Lgs. 115/2008 (Obblighi attuali per la PA in materia di efficienza energetica negli usi
D.Lgs. 99/2009 (Supporto del GSE alle Pubbliche Amministrazioni);
Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in
D.L. 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011 (Nuove competenza
dell’Agenziadel Demanio in materia di patrimonio immobiliare);
Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2011;
DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
9
Il D.Lgs. 31 marzo 1998 n° 112 in materia di “conferimento di funzioni e compiti
amministrativi delloStato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I° della
tato e quelle riservate
alla Regione in materia di energiaistituisce l’obbligo esclusivo per le Regioni di dotarsi di
un Piano Energetico Regionale ediversamente dalla previsione della L. n° 10/ 1991 lo Stato
ioni. Il Piano Energetico Regionale deve
La Deliberazione CIPE n° 126 del 6 agosto 1999 di approvazione del “Libro Bianco per
lavalorizzazione delle fonti di Energia rinnovabili” in attuazione del PEN;
testo del art. 117 della Costituzione (introdotto nel 2001) che prevede che “sono
materie dilegislazione concorrente quelle relative alla (…) ricerca scientifica e tecnologica e
sostegnoall’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, alimentazione,
ordinamento sportivo,protezione civile, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi
reti di trasporto e dinavigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e
gislazione concorrente spetta alle
Regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,
La Legge 14 maggio 2005 n° 80 che all’art. 11
la produzione di energia
elettrica. Alconcessionario è assicurato l’acquisto da parte del Gestore della rete di
trasmissione nazionaledell’energia elettrica prodotta ai prezzi e secondo le modalità previste
Legge 11 marzo 2006 n° 81 che (art. 2 quater) incentiva la
D.Lgs. 192/2005 (Obblighi attuali per la PA in materia di rendimento energetico in edilizia);
materia di efficienza energetica negli usi
Direttiva 2010/31/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di rendimento energetico in
zioni dalla Legge 111/2011 (Nuove competenza
DM Ministero Ambiente 7 marzo 2012 (Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di
Comune di Jerzu
-Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la
razionalizzazione dellaspesa pubblica);
-Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);
-Legge 135/2012, di conversione
spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento
patrimoniale delleimprese del settore bancario);
-Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2012;
-Direttiva 2012/27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi
finali);
-DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia
termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole
-DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di
risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia
elettrica e il gasper gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenzia
certificati bianchi";
-CIRCOLARE MATTM 18 gennaio 2013 n. 5505
legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto
2012, recante:«Misure per lo svil
economy»";
-Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comuna
-Dgr 7 agosto 2012, n. 34/41 -
-Dgr 7 agosto 2012, n. 34/33
ambientale(Via);
-Decreto Assessorile 27 luglio 2012, n. 1163/De
costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.
Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;
-Dgr 28 marzo 2012, n. 13/5
paesaggistica;
-Dgr 20 marzo 2012, n. 12/21
rinnovabili;
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la
razionalizzazione dellaspesa pubblica);
Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);
Legge 135/2012, di conversione del D.L. 95/2012 (Disposizioni urgenti per la revisione della
spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento
patrimoniale delleimprese del settore bancario);
Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2012;
27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi
DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia
termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole
DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di
risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia
elettrica e il gasper gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei
CIRCOLARE MATTM 18 gennaio 2013 n. 5505 - "Attuazione dell’articolo 57 del decreto
legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto
2012, recante:«Misure per lo sviluppo dell’occupazione giovanile nel settore della green
Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;
- Linee guida per l'autorizzazione degli impianti geotermici;
Dgr 7 agosto 2012, n. 34/33 - Nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto
Decreto Assessorile 27 luglio 2012, n. 1163/DecA/75 - Autorizzazione unica per la
costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.
Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;
Dgr 28 marzo 2012, n. 13/5 - Direttiva sulle procedure in materia di autorizzazione
Dgr 20 marzo 2012, n. 12/21 - Approvazione del Piano d'azione regionale per le energie
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
10
Legge 94/2012, di conversione del D.L. 52/2012 (Disposizioni urgenti per la
Legge 134/2012, di conversione del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese);
del D.L. 95/2012 (Disposizioni urgenti per la revisione della
spesapubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento
27/UE (Obblighi futuri per la PA in materia di efficienza energetica negli usi
DM MSE & MATTM & MIPAF 28/12/2012 "Incentivazione della produzione di energia
termica dafonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni";
DM MSE & MATTM 28/12/2012 "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di
risparmioenergetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia
mento del meccanismo dei
"Attuazione dell’articolo 57 del decreto-
legge n.83del 22 giugno 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134del 7 agosto
uppo dell’occupazione giovanile nel settore della green
Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
li Nov. 2009;
Linee guida per l'autorizzazione degli impianti geotermici;
Nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto
Autorizzazione unica per la
costruzione el'esercizio di serre fotovoltaiche ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs 387/2003.
Convalida diprovvedimenti autorizzativi rilasciati dai Suap o dai Comuni;
re in materia di autorizzazione
Approvazione del Piano d'azione regionale per le energie
Comune di Jerzu
-Dgr 6 ottobre 2011, n. 40/20
MW;
-Dgr 30 agosto 2011, n. 35/20
geotermiche e della Via connessa a tali attività;
-Dgr 18 agosto 2011, n. 34/27
attivitàgeotermiche in attesa d
-Decreto Assessore agricoltura 29 luglio 2011, n. 1495/50
regionali perimpianti a fonti rinnovabili
-Dgr 12 luglio 2011, n. 30/17
risorsegeotermiche;
-Lr 30 giugno 2011 n. 12
Proceduraautorizzatoriasemplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;
-Dgr 1° giugno 2011, n. 27/16
rinnovabili eindicazione delle aree non idonee per il fotovoltaico;
-Dgr 19 maggio 2011, n. 25/59
impreseper la produzione di energia da rinnovabili, l
e lacogenerazione diffusa;
-Lr 20 aprile 2011, n. 11 - Proroga del Piano casa regionale;
-Dgr 10 marzo 2011, n. 12/30
lapresentazione della domanda;
-Lr 17 novembre 2010, n. 15
fontirinnovabili nelle aziende agricole;
-Dgr 20 ottobre 2010, n. 35/11
agricola;
-Determinazione direttoriale 11 agosto 2010, n. 1653
in materia diautorizzazione paesaggistica;
-Dgr 3 agosto 2010, n. 30/30
E.ONClimate&Renewables Italia Solar;
-Dgr 1° luglio 2010, n. 25/40
impianti dafonti rinnovabili;
-Dgr 12 marzo 2010, n. 10/3
impiantidi produzione di energia da fonti rinnova
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Dgr 6 ottobre 2011, n. 40/20 - Serre fotovoltaiche: estensione della Pas agli impianti fino a 1
agosto 2011, n. 35/20 - Termini massimi di sospensione dei permessi per attività
geotermiche e della Via connessa a tali attività;
Dgr 18 agosto 2011, n. 34/27 - Sospensione dei procedimenti di Via relativi ai permessi per
attivitàgeotermiche in attesa delle linee guida regionali di settore;
Decreto Assessore agricoltura 29 luglio 2011, n. 1495/50 – Modifiche alle Linee guida
regionali perimpianti a fonti rinnovabili - Criteri per le serre fotovoltaiche;
Dgr 12 luglio 2011, n. 30/17 - Sospensione dei permessi per la coltivazione delle
Lr 30 giugno 2011 n. 12 – Disposizioninei vari settori di intervento
semplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;
Dgr 1° giugno 2011, n. 27/16 - Nuove linee guida per la realizzazione di impianti a fonti
rinnovabili eindicazione delle aree non idonee per il fotovoltaico;
Dgr 19 maggio 2011, n. 25/59 - Direttive di attuazione per gli aiuti Por Fesr 2007
impreseper la produzione di energia da rinnovabili, l'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza
Proroga del Piano casa regionale;
Dgr 10 marzo 2011, n. 12/30 - Autorizzazione unica - Determinazione oneri istruttori per
lapresentazione della domanda;
17 novembre 2010, n. 15 - Disposizioni in materia di agricoltura -
fontirinnovabili nelle aziende agricole;
Dgr 20 ottobre 2010, n. 35/11 - Piano casa - Indirizzi interpretativi sulle costruzioni in zona
rettoriale 11 agosto 2010, n. 1653 - Elenco riepilogativo di Comuni delegati
autorizzazione paesaggistica;
Dgr 3 agosto 2010, n. 30/30 - Intesa tra Regione autonoma della Sardegna ed E.ON italia ed
E.ONClimate&Renewables Italia Solar;
luglio 2010, n. 25/40 - Nuove linee guida regionali per l'autorizzazione unica di
impianti dafonti rinnovabili;
Dgr 12 marzo 2010, n. 10/3 - Linee guida per l'autorizzazione unica alla realizzazione degli
impiantidi produzione di energia da fonti rinnovabili;
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
11
Serre fotovoltaiche: estensione della Pas agli impianti fino a 1
Termini massimi di sospensione dei permessi per attività
Sospensione dei procedimenti di Via relativi ai permessi per
Modifiche alle Linee guida
Criteri per le serre fotovoltaiche;
rmessi per la coltivazione delle
Disposizioninei vari settori di intervento - Stralcio –
semplificata per impianti a biogas fino a 1 MW;
per la realizzazione di impianti a fonti
Direttive di attuazione per gli aiuti Por Fesr 2007-2013 alle
'utilizzo di tecnologie ad alta efficienza
Determinazione oneri istruttori per
Stralcio - Impianti a
Indirizzi interpretativi sulle costruzioni in zona
Elenco riepilogativo di Comuni delegati
Intesa tra Regione autonoma della Sardegna ed E.ON italia ed
Nuove linee guida regionali per l'autorizzazione unica di
Linee guida per l'autorizzazione unica alla realizzazione degli
Comune di Jerzu
-Dgr 12 marzo 2010, n. 10/2
off-shorenel mare antistante le coste della Sardegna;
-Dgr 2 marzo 2010, n. 9/15 - La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;
-Dgr 10 novembre 2009, n. 50/28
impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;
-Lr 23 ottobre 2009, n. 4 - Il Piano casa della Regione Sardegna;
-Dgr 20 ottobre 2009, n. 47/3
inatmosfera;
-Lr 7 agosto 2009, n. 3 - Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale
Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in ma
di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;
-Dgr 30 luglio 2009, n. 37/16
Sardegna(Papers) e programmazione delle risorse Por Fesr 2007
all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;
-Dgr 16 gennaio 2009, n. 3/17
realizzazionedi impianti eolici;
-Dgr 5 novembre 2008, n. 60/23
riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;
-Dgr 29 ottobre 2008, n. 59/12
l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
inserimento nel territorio;
-Dgr 23 maggio 2008, n. 30/2
impiantifotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio;
-Lr 23 maggio 2008, n. 6 - Legge
impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le es
dei consorzi–stralcio;
-Dgr 23 aprile 2008, n. 24/23
impattoambientale e di Valutazione ambientale strategica;
-Lr 5 marzo 2008, n. 3 - Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea d
sviluppo ditecnologie innovative nell'ambito delle energie rinnovabili
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Dgr 12 marzo 2010, n. 10/2 - Opposizione della Regione alla realizzazione di impianti eolici
shorenel mare antistante le coste della Sardegna;
La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;
re 2009, n. 50/28 - Direttive di attuazione 2009 concernenti contributi per
impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;
Il Piano casa della Regione Sardegna;
Dgr 20 ottobre 2009, n. 47/31 - Direttive regionali in tema di autorizzazioni alle emissioni
Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale
Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in ma
di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;
Dgr 30 luglio 2009, n. 37/16 - Piano per gli acquisti pubblici ecologici della Regione
Sardegna(Papers) e programmazione delle risorse Por Fesr 2007-2013 per azioni dirette
all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;
Dgr 16 gennaio 2009, n. 3/17 - Modifiche alla individuazione delle aree non idonee alla
realizzazionedi impianti eolici;
Dgr 5 novembre 2008, n. 60/23 - Modifica e integrazione delle linee guida per la
riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;
008, n. 59/12 - Modifica ed aggiornamento delle linee guida per
l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
Dgr 23 maggio 2008, n. 30/2 - Linee guida per l’individuazione degli impatti p
impiantifotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio;
Legge-quadro in materia di consorzi di bonifica: realizzazione di
impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le es
Dgr 23 aprile 2008, n. 24/23 - Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di
impattoambientale e di Valutazione ambientale strategica;
Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea d
sviluppo ditecnologie innovative nell'ambito delle energie rinnovabili –
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
12
Opposizione della Regione alla realizzazione di impianti eolici
La circolare con i chiarimenti sul "piano casa" regionale;
Direttive di attuazione 2009 concernenti contributi per
impiantifotovoltaici destinati alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati;
Direttive regionali in tema di autorizzazioni alle emissioni
Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale - Stralcio -
Autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e norme in materia
di Via;Reg. Sardegna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO
SOSTENIBILITÀAMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI Linee Guida per la
Valutazione Ambientale Strategica deiPiani Urbanistici Comunali Nov. 2009;
gli acquisti pubblici ecologici della Regione
2013 per azioni dirette
all'adozione diprocedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civili e nella PA;
iche alla individuazione delle aree non idonee alla
Modifica e integrazione delle linee guida per la
riduzionedell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico;
Modifica ed aggiornamento delle linee guida per
l’individuazionedegli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
Linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli
quadro in materia di consorzi di bonifica: realizzazione di
impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le esigenze energetiche
Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di
Costituzione tra Regione Sardegna ed Enea di una società per lo
– Stralcio;
Comune di Jerzu
-Dgr 29 novembre 2007, n. 48/31
riduzionedell’inquinamento luminoso e acustico e il conseguente ri
-Dgr 26 luglio 2007, n. 28/56
eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;
-Lr 29 maggio 2007, n. 2 - Legge finanziaria 2
fotovoltaico,efficienza energetica e inquinamento luminoso;
-Lr 12 giugno 2006, n. 9 - Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali
-Lr 18 maggio 2006, n. 6
dell’ambientedella Sardegna
- Lr 25 novembre 2004, n. 8
pianificazionepaesaggistica e la tutela del territorio regionale
-La necessità di dotarsi di un PEAR oltre a
lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa
dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il
coordinamento dellepolitiche finaliz
nell'atmosfera”.
1.5.2 Obiettivi del PEAR
• Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende
perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche
L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una
interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,
mediante la realizzazione del cavoelettrico sottomarino di grand
(SAPEI) e il metanodotto sottomarinodall’Algeria.
• Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base
esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambienta
sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve
essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi
adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che
energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Dgr 29 novembre 2007, n. 48/31 - Linee guida e modalità tecniche d’attuazione per la
riduzionedell’inquinamento luminoso e acustico e il conseguente risparmio energetico;
Dgr 26 luglio 2007, n. 28/56 - Studio per l'individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti
eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;
Legge finanziaria 2007 - Stralcio - Misure in materia di eolico,
fotovoltaico,efficienza energetica e inquinamento luminoso;
Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali
Lr 18 maggio 2006, n. 6 - Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione
Sardegna(Arpas);
Lr 25 novembre 2004, n. 8 - Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la
pianificazionepaesaggistica e la tutela del territorio regionale – Stralcio;
La necessità di dotarsi di un PEAR oltre ad essere stabilita dalla Legge 10/91 è prevista tra
lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa
dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il
coordinamento dellepolitiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas serra
Obiettivi del PEAR
Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende
perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche
L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una
interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,
mediante la realizzazione del cavoelettrico sottomarino di grande potenza Sardegna
(SAPEI) e il metanodotto sottomarinodall’Algeria.
Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base
esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambienta
sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve
essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi
adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che
energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
13
Linee guida e modalità tecniche d’attuazione per la
sparmio energetico;
Studio per l'individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti
eolici,articolo 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale;
Misure in materia di eolico,
Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali – Stralcio;
le per la protezione
Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la
Stralcio;
d essere stabilita dalla Legge 10/91 è prevista tra
lecompetenze regionali dal D.Lgs n° 112/1998 e ribadita nel 2001 nel “protocollo d’intesa
dellaConferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il
zate alla riduzione delle emissioni dei gas serra
Stabilità e sicurezza della rete: uno degli obbiettivi strategici che con il PEAR si intende
perseguire è relativo al rafforzamento delle infrastrutture energetiche della Sardegna.
L’azione del GovernoRegionale intende agevolare, per quanto di sua competenza, una
interconnessione strutturale piùsolida della Sardegna con le Reti Transeuropee dell’Energia,
e potenza Sardegna-Italia
Il sistema energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base
esistente inSardegna deve essere preservata e migliorata, sia per le implicazioni ambientali
sia per leprospettive dei posti di lavoro; pertanto, il Sistema Energetico Regionale deve
essere proporzionatoin modo da fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi
adeguati per conseguire lacompetitività internazionale, tenendo conto che i fabbisogni
energetici nei diversi settori variano infunzione del mercato e delle tendenze di crescita.
Comune di Jerzu
• La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene
diparticolare importanza la tutela ambientale, territo
pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite
in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti
gli impianti diconversione di energi
fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a
scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree
industriali esistenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al
valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire
all’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di
Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio
economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propo
contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo
ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto
dell’opportunità strategica perl’impatto economico
• Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi
isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino
Sardegna-Corsica-Italia(SACOI) che è un’infra
PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed
un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel
2006 è entrato in funzione un cavo in c
con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di
Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla
rete di distribuzione del gas combusti
parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla
Algeria alla Sardegna ed alla penisola italiana.
• La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di
approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il
PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,
delle compatibilità ambientali e dello sviluppo dinuove fonti e n
senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,
un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene
diparticolare importanza la tutela ambientale, territoriale e paesaggistica della Sardegna,
pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite
in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti
gli impianti diconversione di energia, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica,
fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a
scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree
tenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al
valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire
’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di
Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio
economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propo
contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo
ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto
dell’opportunità strategica perl’impatto economico-sociale del ricorso al carbone del Sulcis.
Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi
isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino
Italia(SACOI) che è un’infrastruttura obsoleta di limitata potenza. Il
PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed
un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel
2006 è entrato in funzione un cavo in correntealternata da 50 MW che collega la Sardegna
con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di
Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla
rete di distribuzione del gas combustibile che è in fase avanzata di costruzionenella maggior
parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla
Algeria alla Sardegna ed alla penisola italiana.
La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di
approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il
PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,
delle compatibilità ambientali e dello sviluppo dinuove fonti e nuove tecnologie. In tal
senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,
un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
14
La tutela ambientale: la Regione, in armonia con il contesto dell’Europa e dell’Italia, ritiene
riale e paesaggistica della Sardegna,
pertanto gliinterventi e le azioni del Sistema Energetico Regionale devono essere concepite
in modo daminimizzare l’alterazione ambientale. In coerenza con questa impostazione tutti
a, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica,
fotovoltaica e solare aventiestensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a
scala industriale, devono esserelocalizzati in siti compromessi, preferibilmente in aree
tenti e comunque in coerenzacon il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
Inoltre, avendo aderito al Protocollo di Kyoto, l’Italiadoveva diminuire del 6,5% rispetto al
valore di 1990 le emissioni di C02 entro il 2010. La Sardegnasi propone di contribuire
’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo iprotocolli di
Montreal, Kyoto, Goteborg, compatibilmente con le esigenze generali di equilibrio socio-
economicoe di stabilità del sistema industriale esistente. In particolare, si propone di
contribuire allariduzione delle emissioni nel comparto di generazione elettrica facendo
ricorso alle FER e allemigliori tecnologie per la produzione da fonti fossili, tenendo conto
o al carbone del Sulcis.
Le strutture delle reti dell’energia. Il Sistema Energetico Regionale della Sardegna è quasi
isolato dalpunto di vista strutturale: allo stato attuale infatti esiste il cavo sottomarino
struttura obsoleta di limitata potenza. Il
PEAR ha previsto il collegamentomediante un nuovo cavo in c.c da 500 MW per il 2008 ed
un ulteriore cavo da 500 MW per il 2009che collega la Sardegna e l’Italia (SAPEI). Nel
orrentealternata da 50 MW che collega la Sardegna
con la Corsica (SARCO), secondo il nuovo programmadel Gestore della Rete di
Trasmissione Nazionale Terna s.p.a. Il Sistema Energetico Regionale èanche costituito dalla
bile che è in fase avanzata di costruzionenella maggior
parte dei capoluoghi. Nel 2009 era inoltre previsto il completamento del metanodottodalla
La diversificazione delle fonti energetiche: la necessità di assicurare un
approvvigionamentoenergetico efficiente richiede di diversificare le fonti energetiche. Il
PEAR individua un equilibrato mixdi fonti che tiene conto delle esigenze del consumo,
uove tecnologie. In tal
senso risulta strategico investire nelle fonti rinnovabili per unapprovvigionamento sicuro,
un ambiente migliore e una maggiore efficienza e competitività in settoriad alta
Comune di Jerzu
innovazione. Inoltre, con la Delibera n° 17/31 del 27 april
haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e
coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio
di emissione di C02nel territorio. Uno degli
particolarmente evidente nella fasedenominata “Smart City
sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e
protocolli attuativi specifici tesi all
Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei
Sindaci”,impegnandosi a:
• Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto
ecoordinamento ai firmatari;
• Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità
Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante
l’erogazione di contributi finanziaria valere in via prioritar
strutturali;
• Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i
rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;
• Fornire supporto tecnico per l’organizzazione di eventi pub
sotto l’egidadel Patto al fine di sensibilizzare la cittadinanza;
• Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea
suirisultati ottenuti, partecipando altresì al dibattito sull’attuazion
proposto dallaCommissione
1.6 Coinvolgimento di cittadini e stakeholder
Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella
sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di
informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittad
Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo
per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente
responsabile sotto l’aspetto dell’inquinamento ambienta
In particolare sono previsti e in parte già attuati:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
innovazione. Inoltre, con la Delibera n° 17/31 del 27 aprile 2010, la Giunta Regionale
haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e
coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio
di emissione di C02nel territorio. Uno degli assi su cui poggia l’impianto progettuale,
particolarmente evidente nella fasedenominata “Smart City – Comuni in Classe A”, verte
sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e
protocolli attuativi specifici tesi alla riduzione delle emissioni digas climalteranti.
Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei
Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto
oordinamento ai firmatari;
Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità
Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante
l’erogazione di contributi finanziaria valere in via prioritaria sulle risorse dei fondi
Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i
rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;
Fornire supporto tecnico per l’organizzazione di eventi pubblici (giornate per l’energia)
sotto l’egidadel Patto al fine di sensibilizzare la cittadinanza;
Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea
suirisultati ottenuti, partecipando altresì al dibattito sull’attuazione strategica del Patto
proposto dallaCommissione.
Coinvolgimento di cittadini e stakeholder
Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella
sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di
informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittad
Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo
per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente
responsabile sotto l’aspetto dell’inquinamento ambientale e dei consumi.
In particolare sono previsti e in parte già attuati:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
15
e 2010, la Giunta Regionale
haapprovato l’iniziativa “Sardegna C02.0” volta ad attivare una serie di azioni integrate e
coordinate dibreve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio
assi su cui poggia l’impianto progettuale,
Comuni in Classe A”, verte
sul coinvolgimento diretto delle comunità localiper definire e sperimentare modelli e
a riduzione delle emissioni digas climalteranti.
Infine con Delibera n° 17/0 del 31 marzo 2011 la Regione Sardegna ha aderito al “Patto dei
Promuovere tra i Comuni l’adesione al Patto dei Sindaci, fornendo il necessario supporto
Facilitare la realizzazione da parte dei Comuni di Piani di Azione per la Sostenibilità
Energetica nelquadro delle politiche e dei programmi regionali, anche mediante
ia sulle risorse dei fondi
Definire l’ampiezza e la metodologia di valutazione, le modalità di monitoraggio e i
rapporti di verificaa supporto dell’implementazione dei Piani d’Azione;
blici (giornate per l’energia)
Relazionare regolarmente alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea
e strategica del Patto
Il Comune si impegna, per portare a termine i propri obiettivi, nel coinvolgimento e nella
sensibilizzazione di cittadini e stakeholder. Questo avviene attraverso opportune campagne di
informazione che mirano ad ottenere una partecipazione attiva di cittadini ed imprese.
Cooperare congiuntamente e sinergicamente a tutti i soggetti interessati si ritiene l’unico modo
per poter diminuire in modo rilevante l’emissione di CO2 e creare un sistema eticamente
Comune di Jerzu
• L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,
permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche
utilizzate dalla popolazione e il loro impiego.
• Incontri e compagne informative sui costi
dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
• Organizzazione di eventi sul territorio in grado di diffondere le
risparmio energetico nelle abitazioni.
• Libera consultazione del PAES sul sito web del Comune.
1.7 Struttura organizzativa per la creazione del PAES
Il percorso di definizione del PAES
serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio
si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del
territorio, finalizzata alla creazione dell’inve
la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta
allo scopo, composta da personale tecnico comunale i quali so
ingegneria (EnergiaNoa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e
gestionale ha fornito un supporto specialistico per la realizzazione del P
La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è
rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta
essere un tassello fondamentale per raggiungere un vantaggio com
valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio.
1.8 Metodologia di lavoro
La procedura di redazione del PAES si articola in diverse fasi.
Prima fase: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli
progetto e nell’assegnazione delle relative competenze:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,
permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche
lla popolazione e il loro impiego.
Incontri e compagne informative sui costi-benefici di un utilizzo responsabile
dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
Organizzazione di eventi sul territorio in grado di diffondere le buone pratiche per il
risparmio energetico nelle abitazioni.
Libera consultazione del PAES sul sito web del Comune.
Struttura organizzativa per la creazione del PAES
rcorso di definizione del PAES di Jerzu ha avuto inizio nel novembre 2013
serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio
si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del
territorio, finalizzata alla creazione dell’inventario di base delle emissioni (IBE) che costituisce
la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta
omposta da personale tecnico comunale i quali sono stati assistiti da una società
oa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e
gestionale ha fornito un supporto specialistico per la realizzazione del PAES.
La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è
rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta
essere un tassello fondamentale per raggiungere un vantaggio competitivo fondato sulla
valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio.
Metodologia di lavoro
La procedura di redazione del PAES si articola in diverse fasi.
: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli
progetto e nell’assegnazione delle relative competenze:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
16
L’invio periodico alla popolazione di questionari riguardanti i consumi energetici,
permettendo di conoscere la situazione sul territorio in merito alle fonti energetiche
benefici di un utilizzo responsabile
dell’energia e in particolare sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
buone pratiche per il
novembre 2013, attraverso una
serie di processi dedicati alla conoscenza dello stato di fatto del Comune di Jerzu. Nel dettaglio
si è cercato di fare un’istantanea di quella che è la situazione ambientale ed energetica del
ntario di base delle emissioni (IBE) che costituisce
la base conoscitiva attraverso la quale pianificare i processi per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati. Per fare questo l’amministrazione locale ha predisposto una struttura adatta
no stati assistiti da una società di
oa s.r.l.), la quale, attraverso un team di esperti del settore ambientale e
AES.
La sfida che l’amministrazione comunale si propone attraverso l’attuazione del PAES è
rendere sostenibile il comparto produttivo e lo stile di vita dei cittadini di Jerzu. Questo risulta
petitivo fondato sulla
: La fase iniziale è stata focalizzata sull’identificazione degli attori coinvolti nel
Comune di Jerzu
• SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il
PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al
gruppo di lavoro e hanno superv
• RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati
descrivere le strutture e gli impianti pubblici.I
consumi energetici.
• ENERGIA NOA S.R.L: su affidamento del Comune si è occupa
sulla base dei dati forniti dell’amministrazione locale.
Seconda fase: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e
le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione d
svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella
stesura del PAES sono:
• Inquadramento del progetto;
• Raccolta dati;
• Stesura dell’inventario delle emissioni;
• Individuazione delle azioni da intra
• Formalizzazione del PAES;
• Approvazione del PAES;
Terza fase: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.
Questa fase è stata di grande importanza
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il
PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al
gruppo di lavoro e hanno supervisionato i lavori.
RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati
rutture e gli impianti pubblici.Inoltre hanno fornito indicazione dei
ENERGIA NOA S.R.L: su affidamento del Comune si è occupata di redigere il PAES
sulla base dei dati forniti dell’amministrazione locale.
: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e
le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione d
svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella
Inquadramento del progetto;
Stesura dell’inventario delle emissioni;
Individuazione delle azioni da intraprendere per la riduzione dei consumi;
Formalizzazione del PAES;
Approvazione del PAES;
: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.
di grande importanza in quanto si è formalizzato il PAES.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
17
SINDACO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: si sono occupati di approvare il
PAES aderendo al “Patto dei Sindaci”. Inoltre hanno assegnato le competenze al
RESPONSABILI TECNICIdel Comune di Jerzu, si sono occupati di individuare e
fornito indicazione dei
ta di redigere il PAES
: in questa fase si è pianificato il lavoro da svolgere individuando le priorità e
le criticità del progetto. Il focus di questo processo è stato l’individuazione delle attività da
svolgere e l’assegnazione delle relative tempistiche. Le attività principali individuate nella
prendere per la riduzione dei consumi;
: esecuzione e conclusione delle attività previste nella programmazione dei lavori.
si è formalizzato il PAES.
Comune di Jerzu
2. IL CONTESTO TERRITORIALE
Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera
della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere
della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo
capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il
Comune di riferimento sotto l’aspetto ambientale, economico e demo
2.1 Inquadramento territoriale
Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della
Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
IL CONTESTO TERRITORIALE
Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera
della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere
della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo
capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il
Comune di riferimento sotto l’aspetto ambientale, economico e demografico.
2.1 Inquadramento territoriale
Figura 1 Localizzazione territoriale
Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della
Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
18
Il contesto territoriale assume fondamentale importanza per avere una visione chiara e veritiera
della realtà del territorio. Nessuna assunzione o decisione può essere presa senza tenere conto
della realtà del territorio e delle dinamiche che regolano i processi decisionali. In questo
capitolo si illustreranno le principali caratteristiche del Comune di Jerzu inquadrando il
grafico.
Il comune di Jerzu è un Comune italiano situato nella Sardegna Orientale e facente parte della
Provincia dell’Ogliastra. Il territorio comunale di Jerzu si estende su una superficie
Comune di Jerzu
prevalentemente collinare; la parte meridionale è caratterizzata dalla pre
del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.
L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,
specialmente sul fianco destro. Ad est della valle
pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.
A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a
vigneti e frutteti. Il fiume Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,
mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio
Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazio
tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono
chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo
del Monte Tisiddu, interamente in Comune di Ulassai.
Il Comune di Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la
Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a
vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e b
Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.
La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli
842 m sul livello del mare, sui monti Lumbarau, Spa
roccia dolomitica.
Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)
che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna
de Argius e la catena scistosa di Serralonga.
Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte
sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di
querce mentre, nella valle, predomina
mediterranea.
Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al
Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti
accumulatisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
prevalentemente collinare; la parte meridionale è caratterizzata dalla presenza dell’ampia valle
del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.
L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,
specialmente sul fianco destro. Ad est della valle il territorio si fa più scosceso, trovandosi le
pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.
A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a
me Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,
mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio
Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazio
tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono
chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo
del Monte Tisiddu, interamente in Comune di Ulassai.
Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la
Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a
vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e b
Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.
La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli
842 m sul livello del mare, sui monti Lumbarau, Spanalai e Porcu ‘e Ludu , è dominata dalla
Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)
che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna
la catena scistosa di Serralonga.
Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte
sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di
querce mentre, nella valle, predominano le vigne, gli uliveti, i mandorleti e la macchia
Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al
Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti
atisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
19
senza dell’ampia valle
del Rio Quirra, che origina in località Genn’eCresia, per poi dirigere verso sud.
L'intera area appare coltivata, specialmente a vigneti, nel fondovalle, a cui si alternano uliveti,
il territorio si fa più scosceso, trovandosi le
pendici del Monte Ferru, la cui punta, in comune di Tertenia, supera gli 800 metri s.l.m.
A nord di questo massiccio si estende la vallata del Pelau, una ricca campagna coltivata a
me Pelau qua segna il confine nord con il territorio comunale di Gairo,
mentre a monte, lo stesso fiume è noto come Rio Pardu. Proprio nella profonda vallata del Rio
Pardu, a 450m di altezza, si trova il centro abitato, sormontato dalle magnifiche formazioni dei
tacchi dell'Ogliastra, in ottima posizione panoramica. I tacchi che dominano il paese sono
chiamati Porcu 'e ludu (780 m) e Troiscu (849 m); segue poi verso nord il tormentato profilo
Jerzu comprende pure una exclave, in territorio di Quirra, al confine con la
Provincia di Cagliari; la frazione occupa parte dell'ampio fondovalle del Rio Quirra, coltivato a
vigneti, più una grande parte a monte, sul versante destro, lungo la stretta e boscosa valle del
Rio San Giorgio (Santu Orgiu), che dall'altopiano di Quirra affluisce sul Rio sopra citato.
La cittadina di Jerzu, le cui abitazioni sorgono lungo il corso del fiume Pelau, dai 200 m agli
nalai e Porcu ‘e Ludu , è dominata dalla
Troviamo varie punte: Su Sippiri, Gutturgionis, Ungule de Ferru, Gedili, Corongiu (1008 m.)
che sembra quasi avere la forma di un castello naturale, Poddini, Muvrone, Sa Podda, Genna
Il suo territorio di 102,61 Kmq, con una densità di 31 individui per Kmq, possiede molte
sorgenti, un’abbondante vegetazione ed una ricca fauna. Nella parte alta si trovano i boschi di
no le vigne, gli uliveti, i mandorleti e la macchia
Gran parte del territorio di Jerzu presenta una successione di strati sedimentari risalenti al
Paleozoico e al Mesozoico. Il monte su cui sorge Jerzu offre uno spaccato dei sedimenti
atisi su un lasso di tempo di circa 400 milioni di anni; gli strati più antichi, situati alla
Comune di Jerzu
base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,
quarziti e filladi, di datazione a tratti incerta ma tendenzialmente at
fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino
alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi
carbonatici risalenti al triassico medio.
Superficie
coltivazioni legnose agrarie, escluso vite
arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole
boschi annessi ad aziende agricole
superficie agricola non utilizzata e altra superficie
Tabella
2.2 Inquadramento demografico
I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati
da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936
abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo
di 4.073 individui a 3.179 individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento
del territorio risulta essere una prerogativa della maggi
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,
quarziti e filladi, di datazione a tratti incerta ma tendenzialmente attribuite al periodo compreso
fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino
alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi
sico medio.
Utilizzazione dei terreni Agricoli
Superficie totale (sat) 3613,67
Superficie agricola utilizzata (sau) 2261,25
seminativi 374,72
vite 477,52
coltivazioni legnose agrarie, escluso vite 357,59
orti familiari 23,07
prati permanenti e pascoli 1028,35
arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole 17,1
boschi annessi ad aziende agricole 1026,98
superficie agricola non utilizzata e altra superficie 308,34
Tabella 1 -Utilizzazione dei terreni agricoli -Fonte Istat
2.2 Inquadramento demografico
I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati
da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936
abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo
individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento
del territorio risulta essere una prerogativa della maggior parte dei comuni sardi, le cui cause
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
20
base lungo la parte inferiore della valle del Pardu, presentano alternanze di metarenarie,
tribuite al periodo compreso
fra l’inizio dell’Ordoviciano e l’inizio del Carbonifero, risalendo verso gli strati superiori, fino
alla base dei tacchi. I grandi torrioni sovrastanti, denominati tacchi, sono composti da depositi
3613,67
2261,25
374,72
477,52
357,59
23,07
1028,35
17,1
1026,98
308,34
I dati demografici forniti dall’ISTAT mostrano come gli ultimi decenni sono stati caratterizzati
da una netta diminuzione della popolazione. In particolare dopo l’anno 1936 il numero di
abitanti del Comune di Jerzu ha subito una progressiva diminuzione, passando da un massimo
individui registrati nel 31/12/2013. Il problema dello spopolamento
or parte dei comuni sardi, le cui cause
Comune di Jerzu
sono da ricercarsi nel sistema costi
lavorativi.
Anno Residenti
1861 2.032
1871 2.136
1881 2.510
1901 3.506
1911 3.502
1921 3.854
1931 4.006
1936 4.073
1951 3.997
1961 3.960
1971 3.874
1981 3.728
1991 3.568
2001 3.352
2011 3.224
2012 3.184
2013 3.179
Tabella 2- Andamento numerico della popolazione
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
sono da ricercarsi nel sistema costi-opportunità che il territorio offre soprattutto in termini
Popolazione di Jerzu 1861-2012
Variazione Note
minimo
5,1%
17,5%
39,7
-0,1%
10,1%
3,9%
1,7% massimo
-1,9%
-0,9%
-2,2%
-3,8%
-4,3%
-6,1%
-3,8%
-5,0%
-0,15%
Andamento numerico della popolazione - Fonte Dati Istat
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
21
opportunità che il territorio offre soprattutto in termini
Numero famiglie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.462
1.461
1.456
Fonte Dati Istat
Comune di Jerzu
Figura
I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,
di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è
raggruppata in 1461 nuclei familiari composta mediamente da due individui.
Jerzu
Anno % 0-14 %15
2007 13,9% 65,6%
2008 13,7% 65,7%
2009 13,8% 65,2%
2010 13,6% 65,3%
2011 13,9% 64,7%
2012 14,1% 64,2%
Tabella
L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0
anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella
diminuzione degli individui di età compresa tra i 15 e i 64 anni: 65,
% del 2012.Invece gli individui di età compresa da 0
aumento passando dal 13,9 % del 2007 al 14,1 % del 2009.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Figura 2 -Evoluzione Residenti -Fonte Dati Istat
I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,
di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è
miliari composta mediamente da due individui.
Jerzu – Popolazione per Età
%15-64 %65+ Abitanti Indice di
vecchiaia
65,6% 20,5% 3.297 147,3%
65,7% 20,5% 3.292 149,6%
65,2% 21,0% 3.263 152,2%
65,3% 21,2% 3.237 156,0%
64,7% 21,4% 3.231 154,7%
64,2% 21,7% 3.224 154,7%
Tabella 3 -Distribuzione per età -Fonte dati ISTAT
L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0
anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella
diminuzione degli individui di età compresa tra i 15 e i 64 anni: 65,6 % del 2007 contro i 64,2
% del 2012.Invece gli individui di età compresa da 0-14 anni registrano un leggero trend in
aumento passando dal 13,9 % del 2007 al 14,1 % del 2009.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
22
I residenti nel Comune di Jerzu, secondo i dati ISTAT del 31/12/2012, risultano pari a 3.184,
di cui 1552 (48,7%) di sesso maschile e 1632 (51,3 %) di sesso femminile. La popolazione è
miliari composta mediamente da due individui.
Età media
42,00
42,3
42,7
43,0
43,0
43,2
L’età media della popolazione è di 43,2 anni, trend leggermente in aumento rispetto ai 42,0
anni del 2007. Tale dato trova giustificazione nell’aumento dei cittadini over 65 anni e nella
6 % del 2007 contro i 64,2
14 anni registrano un leggero trend in
Comune di Jerzu
2.3 Inquadramento economico
L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,
frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,
suini e caprini.L’attività vitivinicola è da sempre legata alla tradi
un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di
particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,
un vino rosso autoctono di particolare imp
Agrico
Attività manifatturiera
Edilizia
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti
Attività finanziarie
Servizi
Sanità
Altre attività
Totale
Tabella 4
Numero attività
2001
195
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Inquadramento economico
L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,
frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,
suini e caprini.L’attività vitivinicola è da sempre legata alla tradizione di Jerzu e rappresenta
un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di
particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,
un vino rosso autoctono di particolare importanza.
SETTORE %
Agricoltura e Pesca 37,10
Attività manifatturiera 11,40
Edilizia 7,10
Commercio 21,40
Alberghi e ristoranti 2,90
Trasporti 1,40
Attività finanziarie 1,40
Servizi 4,30
Sanità 1,40
Altre attività 11,40
Totale 100,00
4 -Segmentazione Imprese -Fonte UrbiStat su dati Istat
Numero attività Numero addetti Lav. esterni
2011 2001 2011
226 418 536 4
Tabella 5 -Attività e Addetti -Fonte Dati Istat
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
23
L’agricoltura conserva un ruolo fondamentale per l’economia locale: si producono cereali,
frumento, ortaggi, frutta, foraggi, olive e sono diffusi allevamenti avicoli e di bovini, ovini,
zione di Jerzu e rappresenta
un’ importante realtà produttiva e attrattiva turistica per via della produzione di vini di
particolare fama e pregio. La principale produzione vinicola è rappresentata dal “Cannonau”,
Lav. esterni
Comune di Jerzu
Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta
essere pari a 14.923 €. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,
tuttavia inferiore ai livelli di reddito nazionali e regionali. È da
il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.
L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.
Come si evince dalla tabella seguente, anche il l
media nazionale del 12,2 % nel 2013.
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione
Tabella
Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al
5710° posto per tasso di occupazione.
2.4 Dati climatici
Jerzu Altitudine
Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le
precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non
sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente
caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano
invece rare le nevicate. Questo tipo di clima risulta essere alquanto p
agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito
dal 1 novembre sino al 15 aprile per dodici ore al giorno.
L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina L
km dal centro di Jerzu ed allo stesso livello sul mare). Graficamente:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta
€. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,
tuttavia inferiore ai livelli di reddito nazionali e regionali. È da segnalare comunque che dopo
il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.
L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.
Come si evince dalla tabella seguente, anche il livello di disoccupazione è ampiamente sopra la
media nazionale del 12,2 % nel 2013.
Livelli Occupazionali (anno 2013)
Tasso di occupazione 51.1%
Tasso di disoccupazione 18.6%
Tabella 6 -Livelli Occupazionali -Fonte UrbiStat su dati Istat
Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al
5710° posto per tasso di occupazione.
Dati climatici
Altitudine Gradi Giorno Zona Climatica427 1467
Tabella 7 -Dati Climatici -Fonte Dati Enea
Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le
precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non
sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente
caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano
invece rare le nevicate. Questo tipo di clima risulta essere alquanto performante per il settore
agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito
prile per dodici ore al giorno.
L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina L
km dal centro di Jerzu ed allo stesso livello sul mare). Graficamente:
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
24
Secondo i dati elaborati da UrbiStat, il reddito medio procapite disponibile nel 2013 risulta
€. Tale dato ha avuto un incremento positivo del 21,1% rispetto al 2006,
segnalare comunque che dopo
il 2009 e con l’avvento della crisi internazionale i redditi hanno subito una sensibile riduzione.
L’ISTAT classifica Jerzu al 5591° posto su 8192 comuni per indice di reddito.
ivello di disoccupazione è ampiamente sopra la
Inoltre, nonostante Jerzu sia al 1303° posto per tasso di disoccupazione su 8092,risulta al
Zona Climatica D
Jerzu è caratterizzato dal classico clima mediterraneo: mite d’inverno e secco d’estate. Le
precipitazioni piovose sono concentrate prevalentemente in autunno e primavera anche se non
sono rare abbondanti precipitazioni nei periodi invernali. Il mese estivo è solitamente
caratterizzato da ampi periodi di siccità coincidenti con il mese di luglio e agosto. Risultano
erformante per il settore
agricolo e in particolare per la produzione vitivinicola. L’uso del riscaldamento è consentito
L'ENEA rende note le variazioni di temperatura nella stazione della vicina Lanusei (a soli tre
Comune di Jerzu
GEN FEB
Temperatura
minima media 7 8
Temperatura
massima media 13 14
Umidità relativa 70 67
Ore di sole 5 7
Totale
precipitazioni 115 27
Giorni piovosi 8 5
Tabella 8 -
GEN
minima 7
massima 13
media 10
05
101520253035
tem
pe
ratu
re C
°
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
MAR APR MAG GIU LUG AGO SET
9 11 14 18 21 21 19
16 18 22 26 28 29 27
66 65 73 69 70 70 66
7 8 8 11 11 9 5
73 38 38 12 5 9 57
8 7 6 3 2 2 6
-Temperature stazione meteo Lanusei –Fonte Dati Enea
Figura 3 -Andamento delle temperature
FEB MAR APRMA
GGIU LUG AGO SET OTT
8 9 11 14 18 21 21 19 16
14 16 18 22 26 28 29 27 22
11 12,5 14,5 18 22 24,5 25 23 19
mese
Temperature medie
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
25
OTT NOV DIC
16 12 9
22 18 15
73 68 66
5 3 4
83 55 35
4 11 7
NOV DIC
12 9
18 15
15 12
Comune di Jerzu
3 INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (IBE)
3.1.Introduzione all
L’inventario delle emissioni (IBE) è lo
consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di
maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale
importanza per la creazione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per
determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni
inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le
varie fonti di consumo attraverso l’indicazione della CO
nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini
di risparmio di CO2, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni i
essere portato a termine senza che si utilizzi il presente indicatore.
Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,
analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l
comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di
intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o
infrastrutture, fonte di emissioni, non controllabili o influenzate
deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e
quindi dal PAES.
Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i
principi dell’IPCC del 2006, che comprendono tutte le emissioni di CO
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE (IBE)
Introduzione all’IBE
L’inventario delle emissioni (IBE) è lo strumento che permette di determinare e individuare i
consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di
maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale
azione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per
determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni
inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le
ti di consumo attraverso l’indicazione della CO2 prodotta. Risulta evidente che
nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini
, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni i
essere portato a termine senza che si utilizzi il presente indicatore.
Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,
analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l
comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di
intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o
infrastrutture, fonte di emissioni, non controllabili o influenzate direttamente dal Comune,
deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e
Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i
del 2006, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
26
strumento che permette di determinare e individuare i
consumi energetici all’interno del territorio in esame, indicando quali sono gli ambiti di
maggiore consumo di energia e di rilascio di emissioni. Tale indicatore è di fondamentale
azione del PAES, inoltre rappresenta un prezioso strumento per
determinare le azioni da intraprendere per la diminuzione dei consumi e delle emissioni
inquinanti. Nel dettaglio l’inventario delle emissioni ci permette di confrontare e valutare le
prodotta. Risulta evidente che
nessuna azione diretta può essere intrapresa senza sapere quali sono i suoi benefici in termini
, così pure nessun processo di monitoraggio delle emissioni inquinanti può
Secondo le linee guida fornite dal JRC sulla redazione del PAES, l’inventario delle emissioni,
analizza tutti gli ambiti di consumo e di emissioni inquinanti sulla quale l’amministrazione
comunale ha responsabilità e controllo e quindi là dove esiste una concreta possibilità di
intervento per modificarne le dinamiche di consumo e inquinamento. Le attività o
direttamente dal Comune,
deve essere esclusa dalla come indicato dalle linee guida, dall’inventario delle emissioni e
Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i
derivanti dall’energia
Comune di Jerzu
consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti
all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associat
all’elettricità e di riscaldamento e raffreddamento nel comune.
Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi
come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti
industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per
la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in
questione.
FATTORI DI EMISSIONE STANDARD DI CO
TIPO
Benzina per motori
Gasolio, diesel
Olio combustibile
Antracite
Altro carbone bituminoso
Carbone sub-bitumoso
Lignite
Gas naturale
Gas di petrolio liquefatto
Rifiuti urbani (frazione non
biomassa)
Legno
Olio vegetale
Biodiesel
Bioetanolo
Energia solare termica
Energia geotermica
Tabella 9 -Fattori di emissione standard di CO2
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti
all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associat
all’elettricità e di riscaldamento e raffreddamento nel comune.
Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi
come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti
industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per
la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in
FATTORI DI EMISSIONE STANDARD DI CO2 (IPCC 2006)
FATTORE DI EMISSIONE STANDARD [t CO
Benzina per motori 0,249
0,267
0,279
0,354
Altro carbone bituminoso 0,341
bitumoso 0,346
0,364
0,202
liquefatto 0,227
Rifiuti urbani (frazione non 0,330
0-0,403
0,000
0,000
0,000
Energia solare termica 0,000
Energia geotermica 0,000
Fattori di emissione standard di CO2 -Fonte Linee guida PAES
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
27
consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti
all’interno del comune, che indirettamente attraverso la combustione di carburanti associata
Le emissioni derivanti da impianti industriali soggetti a “Emission Trading” sono stati esclusi
come richiesto dalle linee guida fornite dalla Comunità Europea. Le emissioni di impianti
industriali “No ETS” e le emissioni relative al settore agricoltura indicate come facoltative per
la stesura dell’IBE dalla Comunità Europea sono state anche esse escluse dall’inventario in
FATTORE DI EMISSIONE STANDARD [t CO2/MWH]
Fonte Linee guida PAES
Comune di Jerzu
FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
ITALIA
Tabella 10 - Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica
L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le
linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo
come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale.
Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO
quello indicato dall’ENEA nell’”
Regionale. – Le emissioni di anidride carbonica del sistema energe
FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
SARDEGNA
Tabella 11 - Fattore di emissione di CO2 sardo relativo all'anno 2006
Per quanto riguarda i carburanti iguida del PAES.
Gasolio
Benzina
Tabella 12 -Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006)
3.2 I principali ambiti di rilevazione
In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono
raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni
inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
- Edifici, attrezzature/impianti comunali
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
0,483 (t CO2/MWh
Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica
L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le
linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo
come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale.
Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO
quello indicato dall’ENEA nell’”Inventario Annuale delle Emissioni di Gas Serra su scala
Le emissioni di anidride carbonica del sistema energetico rapporto 2010
FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
0,63 (t CO2/MWh
Fattore di emissione di CO2 sardo relativo all'anno 2006 -Fonte ENEA
Per quanto riguarda i carburanti i fattori di conversione utilizzati sono quelli indicati dalle linee
FATTORI DI CONVERSIONE
Gasolio 10 KWh/l
Benzina 9,2 KWh/l
GPL 6,943 KWh/l
Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006) Linee Guida PAES
3.2 I principali ambiti di rilevazione
In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono
raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni
inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
attrezzature/impianti comunali
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
28
FATTORE DI EMISSIONE NAZIONALE PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
/MWhe)
Fattori di emissione nazionale per il consumo di energia elettrica
L’attenzione del Patto dei Sindaci è rivolta al lato del consumo energetico, su questa base le
linee guida del PAES consigliano di utilizzare un fattore di emissione nazionale o europeo
Sulla base di questo si è scelto di utilizzare come fattore di emissione di CO2.per l’elettricità
Inventario Annuale delle Emissioni di Gas Serra su scala
tico rapporto 2010” .
FATTORE DI EMISSIONE SARDO PER IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
/MWhe)
Fonte ENEA
fattori di conversione utilizzati sono quelli indicati dalle linee
Fattori di conversione per i combustibili più comuni nel trasporto (EMEP/EEA 2009; IPCC, 2006) -Fonte
In ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida della Comunità Europea, sono stati
raccolti e in alcuni casi stimati i consumi energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni
inquinanti nel territorio del Comune di Jerzu. Gli ambiti presi in considerazione sono:
Comune di Jerzu
- Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
- Edifici residenziali
- Illuminazione pubblica comunale
- Industria e Agricoltura
TRASPORTI
- Veicoli comunali
- Trasporto pubblico
- Trasporto privato e trasporto merci
3.3 Raccolta dati
La raccolta dati è stata effettuata su
natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni
equivalenti e il peso percentuale che queste anno sul
all’interno del territorio.
La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il
risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.
Le fonti utilizzato al fine di redigere l’IBE sono:
- Database comunali: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i
consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i
consumi di combustibili fossili degli
carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili
comunali.
- Enel S.p.A.: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che
pubblici all’interno del terri
- Cittadini: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato
indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.
- Imprese: sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sul
modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.
3.4 Il settore pubblico
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Illuminazione pubblica comunale
Industria e Agricoltura
Trasporto privato e trasporto merci
La raccolta dati è stata effettuata suddividendo i consumi in base al vettore energetico e alla
natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni
equivalenti e il peso percentuale che queste anno sul totale delle emissioni inquinanti
La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il
risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.
utilizzato al fine di redigere l’IBE sono:
: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i
consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i
consumi di combustibili fossili degli impianti e delle strutture pubbliche, i consumi di
carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili
: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che
pubblici all’interno del territorio dal 2008 al 2011.
: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato
indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.
sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sul
modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.
Il settore pubblico
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
29
ddividendo i consumi in base al vettore energetico e alla
natura della fonte energetica utilizzata. Per ogni ambito sono state assegnate le emissioni
totale delle emissioni inquinanti
La costruzione dell’inventario è stato fatto prendendo come anno base il 2011.Quest’ultimo
risulta essere il primo anno utile di cui il l’amministrazione comune ha completezza di dati.
: l’ufficio tecnico ha individuato consultando i propri archivi: i
consumi elettrici di tutte le strutture e gli impianti facenti capo al comune di Jerzu, i
impianti e delle strutture pubbliche, i consumi di
carburante del parco auto comunale e le caratteristiche strutturali degli immobili
: Ha fornito informazioni sui consumi di elettricità sia domestici che
: sulla base dei questionari inviati dal Comune alle famiglie, hanno dato
indicazione sulle modalità e sulla quantità del consumo domestico.
sulla base dei questionati inviati dal Comune, hanno dato indicazione sulle
modalità e sulla quantità del consumo energetico all’interno delle loro imprese.
Comune di Jerzu
Le principali fonti di emissione di CO
ai seguenti ambiti:
- Impianti e strutture pubbliche
dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il
“campo sportivo” e il “centro di raccolta”.
- Illuminazione pubblica
corpi illuminanti pubblici.
- Parco auto comunale:
dotazione all’Amministrazione Comune.
L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali,
deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello
specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global
Power”, per l’erogazione del 100% di energia verde provenient
previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e
quindi non si conteggiano nell’inventario delle emissioni.
3.4.1 Consumi elettrici di i
Il Comune di Jerzu fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e
degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi
energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie
per il periodo compreso dal 2011 al 2013. Sino al 31
elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura
la società “Global Power”.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Le principali fonti di emissione di CO2 che derivano dal settore pubblico si possono imputare
Impianti e strutture pubbliche: in questa categoria rientra il consumo energetico dato
dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il
“campo sportivo” e il “centro di raccolta”.
Illuminazione pubblica: in questa categoria rientra il consumo di energ
corpi illuminanti pubblici.
: in questa categoria rientra il consumo di carburante dei mezzi in
dotazione all’Amministrazione Comune.
L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali,
deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello
specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global
Power”, per l’erogazione del 100% di energia verde provenienti da fonti rinnovabili. Come
previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e
quindi non si conteggiano nell’inventario delle emissioni.
Consumi elettrici di impianti e strutture pubbliche
fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e
degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi
energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie
per il periodo compreso dal 2011 al 2013. Sino al 31-12-2011 l’ente erogatrice di energia
elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
30
che derivano dal settore pubblico si possono imputare
questa categoria rientra il consumo energetico dato
dall’utilizzo degli immobili pubblici e dall’utilizzo di impianti di vari natura come il
in questa categoria rientra il consumo di energia elettrica dei
in questa categoria rientra il consumo di carburante dei mezzi in
L’Amministrazione Comunale di Jerzu,particolarmente sensibile ai problemi ambientali, ha
deciso nel 2012 di sottoscrivere un contratto d’acquisto di energia elettrica “verde”. Nello
specifico si è concluso il contratto di fornitura con “Enel S.P.A.” a favore dell’impresa “Global
i da fonti rinnovabili. Come
previsto dal metodo “IPCC 2006”, le emissioni derivanti da energia verde sono pari a zero e
ti e strutture pubbliche
fa capo a ventitre strutture pubbliche.I dati dei consumi delle strutture e
degli impianti gestiti dal Comune sono stati estratti dalle fatture di pagamento dei consumi
energetici elettrici dell’ente. In questo modo è stato possibile ricostruire una serie storica di sati
2011 l’ente erogatrice di energia
elettrica era stata “Enel s.p.a.”, mentre dal 1 gennaio 2012 è subentrata al contrato di fornitura
Comune di Jerzu
Figura 4
Anno
Centro di raccolta
Scuola Materna
Scuola Elementare
Scuola Elementare
Scuola Media
Casa Mereu
Museo
Casa Anziani
Comune Nuovo
S. Antonio
Caserma Vecchia
S’Omu e
Campo sportivo
Colonia S. Antonio
Biblioteca
Centro sa canna
Via Italia
0
50
100
150
200
250
2011
MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
4 -Consumi di energia elettrica degli immobili pubblici
Consumi di energia elettrica (MWh)
Anno 2011 2012 2013
Centro di raccolta 20,709 43,479 18,860
Scuola Materna 21,191 18,368 21,936
Scuola Elementare 11,634 24,502 25,127
Scuola Elementare 0 0 0
Scuola Media 17,158 17,539 17,911
Casa Mereu 0,421 0,612 0,612
Museo 0,340 0,323 0,148
Casa Anziani 1,068 5,069 3,508
Comune Nuovo 59,199 52,540 56,059
S. Antonio 5,333 6,376 3,743
Caserma Vecchia 1,188 1,414 0,835
S’Omu e S’Orcu 0,310 0,758 0,635
Campo sportivo 12,781 7,831 5,977
Colonia S. Antonio 1,068 1,346 1,057
Biblioteca 15,279 15,236 12,154
Centro sa canna 1,508 2,026 0,573
Via Italia 0,028 0,094 0,022
2012 2013
MWH consumati
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
31
2013
860
936
127
911
612
148
508
059
743
835
635
977
057
154
573
22
tot. MWh
Comune di Jerzu
Cimitero
Giudice di Pace
Pretura
Casa Demurtas
Sala Businco
tot. M
tCO2/MWh
RISPARMIO
Tabella 13
Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni
di energia elettrica nel 2012
CO2dall’anno base e del 99,14%.
3.4.2 Consumi di carburante di i
L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di
sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la
consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla
base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile
per il periodo compreso dal 2011 al 2013.
Figura 5 -Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici
0
50
100
150
200
250
300
350
2011
MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Cimitero 0,054 0,056 0,076
Giudice di Pace 2,269 1,326 0,081
Pretura 3,103 7,988 4,234
Casa Demurtas 0 2,097 0,426
Sala Businco 0,846 0,003 0,00
tot. MWh 175,487 208,983 173,977
/MWh 110,55681 0 0
RISPARMIO tCO2/MWh
131,6593 109,605
13 -Consumi di energia elettrica delle strutture comunali
Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni
di energia elettrica nel 2012-2013 sono pari a zero. In quest’ambito il risparmio di
del 99,14%.
Consumi di carburante di impianti e strutture pubbliche
L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di
sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la
consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla
base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile
per il periodo compreso dal 2011 al 2013.
Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici
2012 2013
MWH CONSUMATI
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
32
76
81
234
426
0,003
977
,6055
Grazie all’acquisto di energia elettrica verde, secondo i parametri IPCC del 2006, le emissioni
2013 sono pari a zero. In quest’ambito il risparmio di
ti e strutture pubbliche
L’utilizzo di carburante nelle strutture Comunali è dato principalmente per l’alimentazione di
sistemi di riscaldamento a caldaia. I consumi totali sono stati determinati facendo la somma dei
consumi di ogni singolo immobile. I dati sono stati forniti dall’ufficio competente che sulla
base delle fatture ha determinato il consumo in litri di carburante per ogni singolo immobile
Consumo di carburante delle caldaie presenti negli edifici pubblici
tot. mwh
Comune di Jerzu
ANNO
2011
2012
2013
Tabella
Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento di 25,37 tCO2/MWh.
3.4.3 Parco auto comunale
MODELLO
Porter Piaggio 1°
Poter Piaggio 2°
Terna
Bremach
Trattore
Scuolabus 149112
Panda Vecchio Modello
Panda Nuovo Modello
Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono
poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia
l’amministrazione comunale in ottemperanza al
conto di quest’ambito.
Non è stato possibile individuare i
quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
CONSUMI CARBURANTE IMMOBILI
ANNO litri MWh tCO2/MWh
2011 19500 195 52,06
2012 33800 338 90,25
2013 29000 290 77,43
Tabella 14 -Consumi di carburante nelle strutture pubbliche
Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento
Parco auto comunale
MODELLO CARBURANTE CILINDRATA
Porter Piaggio 1° Gasolio 1296 cm
Poter Piaggio 2° Benzina 1296 cm
Gasolio 3990 cm
Gasolio 2500 cm
Gasolio 4750 cm
Scuolabus 149112 Gasolio 2800 cm
Panda Vecchio Modello Gasolio 1248 cm
Panda Nuovo Modello Gasolio 1248 cm
Tabella 15-Parco autoveicoli Comunale
Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono
poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia
l’amministrazione comunale in ottemperanza alle indicazioni fornite dalle linee guida tiene
on è stato possibile individuare il consumo esatto di carburante, l’unico dato disponibile è
quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
33
Il consumo di carburante è aumento dall’anno base di 9500 litri con un conseguente aumento
CILINDRATA
1296 cm3
1296 cm3
3990 cm3
2500 cm3
4750 cm3
2800 cm3
1248 cm3
1248 cm3
Il parco auto comunale è composto da otto automezzi, i consumi e le emissioni di questi sono
poco rilevanti rispetto al totale degli automezzi presenti nel territorio, tuttavia
le indicazioni fornite dalle linee guida tiene
unico dato disponibile è
quello di natura contabile che indica il costo di carburante sostenuto negli anni 2011, 2012,
Comune di Jerzu
2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero
dello Sviluppo Economico.
Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in
particolare dello Scuolabus, si è scelt
del parco auto comunale.
PREZZI MEDI NAZIONALI ANNUI
Anno
2011
2012
2013
Tabella 16 -Prezzi medi nazionali di carburante
Anno
2011
2012
2013
Anno
2011
2012
2013
Tabella
EMISSIONI PARCO AUTO
Anno
2011
2012
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero
Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in
particolare dello Scuolabus, si è scelto di includere i consumi dei trasporti pubblici nell’ambito
PREZZI MEDI NAZIONALI ANNUI
BENZINA GASOLIO
1.538,00 1.657,92
1.786,61 1.705,56
1.748,64 1.657,92
Prezzi medi nazionali di carburante -Fonte Ministero dello Sviluppo Economico
PARCO AUTO
Gasolio
litri costo
6205,54 10288,28
6657,77 11355,22
5605,36 9293,23
Tabella 17–Consumo e costo di carburante.
CONSUMO PARCO AUTO MWh
Gasolio Benzina
62,0554 2,4012
66,5777 2,4012
56,0536 2,4012
Tabella 18 Consumo MWh del parco veicoli comunale
EMISSIONI PARCO AUTO tCO2/MWh
Gasolio Benzina
16,57 0,249
17,78 0,249
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
34
2013. Per ricavare i consumi si è utilizzato il prezzo medio di carburante fornito dal Ministero
Vista l’impossibilità di ricavare nel dettaglio il consumo esatto dei veicoli comunali e in
o di includere i consumi dei trasporti pubblici nell’ambito
GASOLIO
1.657,92
1.705,56
1.657,92
Fonte Ministero dello Sviluppo Economico
Benzina
litri costo
261 401,42
261 466,31
261 456,40
TOT.
64,4566
68,9789
58,4548
TOT.
16,819
18,029
Comune di Jerzu
2013
Figura
3.4.4 Illuminazione pubblica
Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale
competente sulla base dei propri archivi è riuscita a ricostruire
periodo compreso tra gli anni 2011
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
2011
Emissioni parco veicoli pubblicotCO2/MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
14,97 0,249
Tabella 19 Emissioni parco veicoli comunale
Figura 6 -Emissione tCO2/MWh del parco veicoli Comunale
Illuminazione pubblica
Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale
competente sulla base dei propri archivi è riuscita a ricostruire una base dati completa per il
periodo compreso tra gli anni 2011-2013
2012 2013
Emissioni parco veicoli pubblico
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
35
15,219
Il territorio di Jerzu dispone di 991 corpi illuminati di varia tipologia. L’ufficio Comunale
una base dati completa per il
Comune di Jerzu
CABINA VIA ALFIERI
CABINA VIA OSPEDALE
CABINA SU FORREDDU
CABINA VIA UMBERTO
CABINA PELAU MANNU
CABINA SA SPADULA
CABINA S'INSERTURA
CABINA PELAEDDU
TOT.
Tabella
0,91%
17,36%
0,30%
12,51%
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Figura 7 -Composizione corpi illuminanti
I. M
ET
ALL
ICI
25
0W
I. M
ET
ALL
ICI
40
0W
ALO
GE
NE
50
0W
FLU
OR
ES
CE
NT
I 5
8W
ME
RC
UR
IO
12
5W
SO
DIO
70
W
101
15
64
8 3 9 3 146 344
8 3 9 3 146 524
Tabella 20 – Numero corpi illuminanti suddivisi per tipologia
0,30%
14,73% 1,01%
52,88%
12,51%
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
36
SO
DIO
10
0W
SO
DIO
15
0W
I. M
ET
ALL
ICI
25
0W
65
2
69 67
45
38 12
172 124 2
I. METALLICI 400W
MERCURIO 125W
I. METALLICI 250W
SODIO 70W
ALOGENE 500W
SODIO 100W
FLUORESCENTI 58W
SODIO 150W
Comune di Jerzu
Figura 8 -Consumo di energia elettrica dell'illuminazione pubblica
MWH
2011 404
2012 472,
2013 392
Tabella
Come si evince dalla tabella i consumi di energia elettrica
2011 a 392.427 kWh del 2013, con una diminuzione di
Grazie all’acquisto di energia verde, le emissioni di CO
azzerate, con una diminuzione di emissioni inquinanti di
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
2011
Consumo Illuminazione Pubblica
MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Consumo di energia elettrica dell'illuminazione pubblica
CONSUMI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
MWH tCO2 Risparmio
404,216 254,65608
472,497 0 297,67311
392,427 0 247,22901
Tabella 21 -Consumi ed emissioni dell'illuminazione pubblica
Come si evince dalla tabella i consumi di energia elettrica sono passati da 404.216 kWh del
a 392.427 kWh del 2013, con una diminuzione di 11789 kWh rispetto all’anno base.
Grazie all’acquisto di energia verde, le emissioni di CO2 per l’illuminazione
ione di emissioni inquinanti di 189.542,241 t CO
2012 2013
Consumo Illuminazione Pubblica
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
37
Risparmio tCO2
297,67311
247,22901
sono passati da 404.216 kWh del
kWh rispetto all’anno base.
per l’illuminazione pubblica si sono
t CO2
tot. MWh
Comune di Jerzu
3.5 Il settore privato
Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono
stati:
- Consumi elettrici privati
e aziendali.
- Consumi per il riscaldamento
altro tipo, ad esclusione della corrente elettrica,
o aziendale.
- Parco veicolare privato
relativi all’utilizzo di automobili all’interno del territorio di Jerzu.
3.5.1 Consumi elettrici privati
Figura
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
2011
MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono
Consumi elettrici privati: in questa categoria rientrano i consumi di elettricità
Consumi per il riscaldamento: in questa categoria rientrano i consumi di carburante o di
altro tipo, ad esclusione della corrente elettrica, dedicati per il riscaldamento domestico
Parco veicolare privato: in questa categoria rientrano i consumi privati di carburante
relativi all’utilizzo di automobili all’interno del territorio di Jerzu.
Consumi elettrici privati
Figura 9 Consumi di energia elettrica da parte dei privati
2012 2013
tot. MWh consumati
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
38
Il consumo privato è quello maggiormente energivoro, i principali ambiti si rilevazione sono
di elettricità domestici
: in questa categoria rientrano i consumi di carburante o di
per il riscaldamento domestico
: in questa categoria rientrano i consumi privati di carburante
tot. MWh
Comune di Jerzu
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2011
TIPO DI
UTENZA
ENERGIA (M
AT
Industria 0
Usi domestici 0
Terziario 0
TOT. 0
TOT. MWh
t CO2/MWHE
Tabella
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2012
TIPO DI
UTENZA
ENERGIA
AT
Industria 0 587
Usi domestici 0
Terziario 0 206,
TOT. 0 794,135
TOT. MWH
t CO2/MWHE
Tabella
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2013
TIPO DI
UTENZA
ENERGIA (M
AT
Industria 0
Usi domestici 0
Terziario 0
TOT. 0
TOT. MWh
TOT. t
CO2/MWHE
Tabella
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2011
ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)
MT BT AT MT
584,288 168,241 0 3
0 3293,395 0 0
158,212 2375,600 0 1
742,5 5837,236 0 4
6579,736
4145,23368
Tabella 22 –Energia elettrica consumata nel 2011
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2012
ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)
MT BT AT MT
587,799 151,832 0 3
0 3362,647 0 0
206,336 2585,878 0 1
794,135 6100,357 0 4
6894,592
4343,52996
Tabella 23 -Energia elettrica consumata nel 2012
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 2013
ENERGIA (MWh) CLIENTI (n°)
MT BT AT MT
579,842 144,470 0 3
0 3406,434 0 0
187,061 2407,967 0 1
766,903 5958,871 0 4
6725,774
4237,23762
Tabella 24 -Energia elettrica consumata nel 2013
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
39
CLIENTI (n°) TOT.
MWh BT
43 752,529
1.652 3293,395
277 2533,812
1972
CLIENTI (n°) TOT.
BT
52 739,631
1695 3362,647
283 2792,214
2030
CLIENTI (n°) TOT.
MWh BT
47 724,312
1.898 3406,434
294 2595,028
2239
Comune di Jerzu
Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono
aumentati dall’anno base di di 146,04mWh corrispondenti a 92
all’anno base.
3.5.2 Consumo privato di combustibile
I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.
Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo
difficilmente raggiungibile in quanto la maggior parte dei ci
esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile
calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della
Regione Sardegna diffusi dal MISE. A
consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite
è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite
è stata sottratta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli
studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante
venduto in Sardegna.
MWh
tCO2/MWh
Tabella
In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto
dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti
combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo natu
del carbonio. Questo perché nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità
di carbonio assorbita durante la vita della pianta. La bio
conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non
rispetti tali criteri, il fattore di emissione stimato e di 0,400 tCO
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono
aumentati dall’anno base di di 146,04mWh corrispondenti a 92 t CO2/MWH
Consumo privato di combustibile
I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.
Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo
difficilmente raggiungibile in quanto la maggior parte dei cittadini non riesce a risalire con
esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile
calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della
Regione Sardegna diffusi dal MISE. Attraverso questi dati è stato possibile calcolare il
consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite
è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite
tta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli
studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante
GASOLIO
1262,33 1401,901
337,042
Tabella 25 Consumi di carburante nel settore privato
In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto
dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti
combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo natu
nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità
di carbonio assorbita durante la vita della pianta. La biomassa in questione deve essere
conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non
rispetti tali criteri, il fattore di emissione stimato e di 0,400 tCO2/MWh.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
40
Come di evince dai dati che precedono, i consumi di energia elettrica nel settore privato sono
/MWHEin più rispetto
I vettori maggiormente utilizzati in questo settore sono dati da legna da ardere, gasolio e GPL.
Determinare i consumi esatti di carburante all’interno del territorio risulta essere un obiettivo
ttadini non riesce a risalire con
esattezza ai propri consumi. Proprio per questo è stato ritenuto maggiormente attendibile
calcolare i consumi prendendo come base i bollettini di vendita di carburante all’interno della
ttraverso questi dati è stato possibile calcolare il
consumo procapite di Gasolio per riscaldamento e Gpl su base regionale. Il consumo procapite
è poi stato moltiplicato per il numero di abitanti del Comune di Jerzu. Ad ogni quota procapite
tta una quota di consumi non appartenente al settore in questione, che secondo gli
studi ENEA e dell’Università di Cagliari ammonta al 10% della quota totale di carburante
GPL
1401,901
318,232
In base all’approccio scelto per il calcolo delle emissioni, coerentemente con quanti previsto
dalle linee guida del PAES, sono stati esclusi dal conteggio i gas provenienti dalla
combustione di biomassa o di biocombustibili in quanto ritenuti facenti parte del ciclo naturale
nella combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità
massa in questione deve essere
conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla direttiva 2009/28/CE. Qualora la biomassa non
Comune di Jerzu
3.5.3 Parco veicolare privato
Anno Auto Motocicli
2011 2266 186
Tabella
I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare
veicoli a motori.
I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente
venduto all’interno della Regione è il g
MISE si può stabilire che gasolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito
dalla benzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di
come nel territorio di Jerzu i veicoli alimentati a G
a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati
dall’utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di
7500 Km/anno con un consumo medio di 14 Km/litro per i ve
Km/litro per i veicoli alimentati a benzina.
MWh
tCO2/MWh
Tabella
Il parco veicolare privato negli anni 2012
variazione pressoché ininfluente ai fini del calcolo IBE.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Parco veicolare privato
Motocicli Autobus Trasporti
Merci
Veicoli
Speciali
Trattori e
186 2 441 71
Tabella 26 -Parco veicolare privato –Fonte Dati ACI
I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare
I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente
della Regione è il gasolio. Dai bollettini di vendita di carburante diffusi dal
asolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito
enzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di
come nel territorio di Jerzu i veicoli alimentati a Gasolio siano il 68% mentre quelli ali
a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati
utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di
7500 Km/anno con un consumo medio di 14 Km/litro per i veicoli alimentati a gasolio e di 11
Km/litro per i veicoli alimentati a benzina.
BENZINA GASOLIO
5973,644 10841,14
1487,437 2894,585
Tabella 27 Emissioni e consumo del parco veicolare privato
privato negli anni 2012-2013 è rimasto pressoché invariato, si è rilevata una
variazione pressoché ininfluente ai fini del calcolo IBE.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
41
Trattori e
Altri Totale
10 2976
I dati forniti dall’Automobil Club Italia (ACI) indicano un parco veicolare composto da 2976
I bollettini di vendita di carburante diffusi dal MISE indicano che il carburante maggiormente
asolio. Dai bollettini di vendita di carburante diffusi dal
asolio è il carburante più utilizzato per i trasporti privati seguito
enzina. Anche i questionari inviati ad un campione della popolazione danno evidenza di
il 68% mentre quelli alimentati
a benzina sono il 32%. Si può quindi dedurre con sicurezza che i maggiori consumi siano dati
utilizzo del Gasolio. Si può dedurre che il percorso medio all’interno del territorio sia di
icoli alimentati a gasolio e di 11
GASOLIO
10841,14
2894,585
2013 è rimasto pressoché invariato, si è rilevata una
Comune di Jerzu
3.6 Bilancio energetico e delle emissioni
Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comu
consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee
guida, riferito all’anno 2011 che risulta essere l’anno base.
CONSUMO ENERGETICO FINALE (MWh)
2011
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
Figura 10–Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.
Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]
2011
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
Figura 11–Template PAES sulle emissioni di CO
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Bilancio energetico e delle emissioni
Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comu
consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee
guida, riferito all’anno 2011 che risulta essere l’anno base.
CONSUMO ENERGETICO FINALE (MWh)
Elettricità Gas liquido Diesel
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali 175,487
195,000
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 2533,812
3293,395 1401,901 1262,330
Illuminazione pubblica comunale 404,216
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione - ETS) 752,529
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 7159,439 1401,901 1457,330
Parco auto comunale
62,055
Trasporti privati e commerciali
10841,140
Totale parziale trasporti
10903,195
7159,439 1401,901 12360,525
Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.
Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]
Elettricità Gas liquido Diesel
ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali 110,557
52,065
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 1596,302
2074,839 318,232 337,042
comunale 254,656
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione – ETS) 474,093
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 4510,447 318,232 389,107
Parco auto comunale
16,569
Trasporti privati e commerciali
2894,584
Totale parziale trasporti
2911,153
4510,447 318,232 3300,260
emplate PAES sulle emissioni di CO2 fornito dalle linee guida JRC.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
42
Di seguito sono riportate le tabelle di riepilogo del bilancio energetico comunale, il calcolo dei
consumi e delle emissioni del territorio è stato effettuato secondo le indicazioni delle linee
Diesel Benzina TOTALE
195,000
370,487
2533,812
1262,330
5957,626
404,216
752,529
1457,330
10018,670
62,055 2,401 64,457
0,000
10841,140 5973,644 16814,784
10903,195 5976,045 16879,241
12360,525 5976,045 26897,911
Template PAES sul consumo energetico fornito dalle linee guida JRC.
Diesel Benzina TOTALE
52,065
162,622
1596,302
337,042
2730,113
254,656
474,093
389,107
5217,786
16,569 0,598 17,167
0,000
2894,584 1487,437 4382,022
2911,153 1488,035 4399,188
3300,260 1488,035 9616,974
fornito dalle linee guida JRC.
Comune di Jerzu
Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni
inquinanti del territorio di Jerzu negli anni
Variazioni dei consumi negli anni successivi (MWH)
anno base
variazioni consumo energia elettrica anni succ. (COMUNE)
variazioni consumo energia elettrica anni succ. (ILLUMINAZIONE PUBBLICA)
Variazione consumi elettrici privati anni succ.
Consumi di carbutante anni succ. (Comune)
Consumi di carburante de parco veicoli comunale
Consumi MWh tot.
aumento di MWh rispetto all'anno base
aumento percentuale consumi
Quantità di MWh da ridurre entro il 2020
Variazioni di emissioni negli anni sucessivi (tCO2)
acquisto energia elettrica verde da parte del comune.
variazione emissioni di carburante negli edifici pubblici
variazione emissioni carburante parco veicolare comunale
variazione emissioni da consumi elettrici privati
diminuzioni emissioni rispetto all'anno
diminuzione percentuale emissioni
Quantità di emissioni da ridurre entro il 2020
Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi
base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte
dell’amministrazione comunale le emissioni di CO
energia verde rappresenta il 3,71 % di energia totale
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni
inquinanti del territorio di Jerzu negli anni successivi all’anno base.
Variazioni dei consumi negli anni successivi (MWH)
variazioni consumo energia elettrica anni succ. (COMUNE)
variazioni consumo energia elettrica anni succ. (ILLUMINAZIONE PUBBLICA)
consumi elettrici privati anni succ.
Consumi di carbutante anni succ. (Comune)
Consumi di carburante de parco veicoli comunale
h rispetto all'anno base
aumento percentuale consumi
Quantità di MWh da ridurre entro il 2020
Tabella 28 Riepilogo MWh
Variazioni di emissioni negli anni sucessivi (tCO2)
anno base
acquisto energia elettrica verde da parte del comune.
variazione emissioni di carburante negli edifici pubblici
variazione emissioni carburante parco veicolare comunale
variazione emissioni da consumi elettrici privati
Emissioni tot
diminuzioni emissioni rispetto all'anno base
diminuzione percentuale emissioni
Quantità di emissioni da ridurre entro il 2020
Tabella 29 Riepilogo tCO2
Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi
base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte
dell’amministrazione comunale le emissioni di CO2sono diminuite del 2,51%. L’acquisto di
energia verde rappresenta il 3,71 % di energia totale
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
43
Nelle tabelle sottostanti sono indicate le variazioni dei consumi di energia e delle emissioni
26897,911
-1,51
-11,789
146,038
95
-6,0018
27119,648
221,737
0,82%
-5601,319
9616,974
-356,835
25,365
-1,603
92,004
9375,906
-241,068
-2,51%
-1682,327
Come si evince dalle tabelle soprastanti i consumi di energia negli anni successivi all’anno
base sono aumentati dello 0,82% ma grazie all’acquisto di energia verde da parte
sono diminuite del 2,51%. L’acquisto di
Comune di Jerzu
anno
2011
2013
2020
Tabella 30 -Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020
Vista la variazione in aumento dei consumi negli anni successivi all’anno
consumi dovranno diminuire di 5601,319 MWh .
anno
2011
2013
2020
Tabella 31 Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020
L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole
diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno
diminuire di 1682,327 tCO2/MWh per rispettare gli obiettivi del 2020.
CONSUMO DI ENERGIA DEGLI AMBITI CONSIDERATI
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
Tabella
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Consumi di MWH
MWh riduzione MWh
26897,911
27119,648
21518,329 -5601,319
Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020
Vista la variazione in aumento dei consumi negli anni successivi all’anno base, entro il 2020, i
consumi dovranno diminuire di 5601,319 MWh .
Emissioni CO2
tCO2 riduzione tCO2
9616,974
9375,906
7693,5792 -1682,3268
Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020
L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole
diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno
/MWh per rispettare gli obiettivi del 2020.
CONSUMO DI ENERGIA DEGLI AMBITI CONSIDERATI
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali 1,38%
Edifici, attrezzature/impianti (non comunali) 9,42%
22,15%
Illuminazione pubblica comunale 1,50%
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione - ETS) 2,80%
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 37,25%
0,24%
0,00%
62,51%
62,75
100%
Tabella 32 Consumo di energia per ambito
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
44
Consumo totale di MWh e obiettivi da raggiungere entro il 2020
base, entro il 2020, i
Emissione totale di CO2 e obiettivi da raggiungere entro il 2020
L’acquisto di energia verde negli anni successivi all’anno base ha determinato una notevole
diminuzione delle emissioni inquinanti, così facendo le emissioni inquinanti dovranno
Comune di Jerzu
EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI
Elettricità
Gasolio
Benzina
Gas Liquido
Tot.
Tabella 33
63%
CONSUMO MACRO AMBITI
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Figura 12 Consumi pubblici e privati
EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI
Elettricità 46,90%
Gasolio 34,20%
Benzina 15,47%
Gas Liquido 3,31%
Tot. 100%
33Pecentuale di emissioni di C02 dei vettori energetici
37%
63%
CONSUMO MACRO AMBITI
attrezzature/impianti e industrie trasporti
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
45
EMISSIONI DI CO2 DEI VETTORI ENERGETICI
Comune di Jerzu
Figura 13
Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte
delle emissioni inquinanti. Tuttavia i vettori energetici del tipo fossile son
53% delle emissioni inquinanti.
Gasolio
34%
Benzina
16%
EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
13 Percentuali di emissione di C02 dei vettori energetici
Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte
delle emissioni inquinanti. Tuttavia i vettori energetici del tipo fossile sono responsabili del
53% delle emissioni inquinanti.
Benzina
Gas Liquido
3%
EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
46
Nel territorio di Jerzu i consumi di elettricità sono quelli che determinano la maggior parte
o responsabili del
Elettricità
47%
EMISSIONI INQUINATI DEI VETTORI ENERGETICI
Comune di Jerzu
4 MONITORAGGIO
I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni
secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione,
verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni
di CO2. La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni
di CO2 annualmente. Tuttavia, se l’autorità locale
troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli
temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno
ogni quattro anni, ovvero presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di
Attuazione”
La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i
loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO
attuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.
In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e
monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi
emissioni all’interno del proprio territorio.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
MONITORAGGIO
I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni
secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione,
verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni
La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni
annualmente. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene che tali interventi regolari mettano
troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli
temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno
presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di
La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i
loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO2e un’analisi dei processi di
tuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.
In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e
monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi
emissioni all’interno del proprio territorio.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
47
I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una “Relazione di Attuazione” ogni
secondo anno successivo alla presentazione del PAES per scopi di valutazione, monitoraggio e
verifica. Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni
La Comunità Europea invita le autorità locali a compilare gli inventari delle emissioni
ritiene che tali interventi regolari mettano
troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli
temporali più grandi. Le autorità locali sono invitate a elaborare IME e presentarlo almeno
presentare alternativamente ogni due anni una “Relazione di
La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i
e un’analisi dei processi di
tuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto.
In ottemperanza a tutto ciò il Comune di Jerzu intende predisporre un sistema di controllo e
monitoraggio, altamente informatizzato, capace di individuare con precisione i consumi e le
Comune di Jerzu
5 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
5.1 Panoramica generale
Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un
attento studio dei suoi tecnici sulla realtà energetica e ambientale del territorio.
Le azioni previste dall’amministrazione si differenziano in due tipol
• Dirette: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per
abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione
l’entità dei benefici che questa apporta in termini di
inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.
• Indirette: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di
creare un ambiente eticamente pi
indirette spesso portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate
da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente
attraverso un continuo monitoraggio del territorio
L’Amministrazione Comunale si propone attraverso il “P
fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo
attraverso le azioni indirette messe in atto nel territorio.
Per tale motivo l’apporto delle azioni indirette in termini quantit
anche se queste saranno presenti come impegno preso con i cittadini.
L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo
periodo ampi benefici sotto l’aspetto energetico
comunale si prefigge questo scopo
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
IANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
Panoramica generale
Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un
attento studio dei suoi tecnici sulla realtà energetica e ambientale del territorio.
Le azioni previste dall’amministrazione si differenziano in due tipologie:
: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per
abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione
l’entità dei benefici che questa apporta in termini di risparmio energetico ed esalazioni
inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.
: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di
creare un ambiente eticamente più sensibile ai problemi energetici ed ambientali.Le azioni
portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate
da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente
so un continuo monitoraggio del territorio
L’Amministrazione Comunale si propone attraverso il “Piano d’ Azione” di raggiungere gli obiettivi
fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo
attraverso le azioni indirette messe in atto nel territorio.
Per tale motivo l’apporto delle azioni indirette in termini quantitativi non verrà conteggiato nel PAES,
anche se queste saranno presenti come impegno preso con i cittadini.
L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo
periodo ampi benefici sotto l’aspetto energetico e ambientale, con le azioni indirette l’amministrazione
comunale si prefigge questo scopo.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
48
Le azioni scelte dal Comune di Jerzu per raggiungere gli obiettivi previsti dal PAES derivano da un
: con questa tipologia di azione si attuano modifiche strutturali a impianti e strutture per
abbassarne il consumo energetico e diminuirne il fattore inquinante, calcolando con precisione
risparmio energetico ed esalazioni
inquinanti. Questa tipologia di azione è quella che nell’immediato produce maggiori effetti.
: con questa tipologia di azione si coinvolgono cittadini e stakeholder con il fine di
ù sensibile ai problemi energetici ed ambientali.Le azioni
portano a dei benefici difficilmente calcolabili anteriormente, poiché dominate
da fattori soggettivi dei singoli cittadini che possono essere misurate solo posteriormente
di raggiungere gli obiettivi
fissati dalla Comunità Europea e di superarli in maniera apprezzabile nel medio e lungo periodo
ativi non verrà conteggiato nel PAES,
L’amministrazione comunale pensa che solo un cambiamento culturale generale possa creare nel lungo
, con le azioni indirette l’amministrazione
Comune di Jerzu
5.2 Azioni
Az. 1
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E
Tipologia di azione
Premessa
Il parco lampade presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchi
generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità
nell’illuminazione e gli alti costi di gestione.
alla riduzione dei consumi energetici e
pubblica.
Descrizione
In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a
LED di ultima generazione. Caratteristica principale di
maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della
posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro
urbano nelle ore notturne e diminuire l
Riduzione di emissioni.
Risparmio energetico
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E
LINEE DI DISTRIBUZIONE.
Diretta
presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchi
generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità
nell’illuminazione e gli alti costi di gestione. Risulta quindi necessario un intervento mirato
riduzione dei consumi energetici e il miglioramento del servizio di illuminazione
In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a
LED di ultima generazione. Caratteristica principale di tali lampade è il minor consumo, la
maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della
posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro
urbano nelle ore notturne e diminuire l’inquinamento luminoso.
133,621 tCO2/MWh
212,096 MWH
36066€
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, Esco e imprese
Contatori dei consumi elettrici.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
49
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E
presente nel territorio è composto quasi interamente da lampade di vecchia
generazione. La caratteristica principale di tali lampade sono la bassa qualità
Risulta quindi necessario un intervento mirato
il miglioramento del servizio di illuminazione
In tale azione si prevede la sostituzione delle lampade di vecchia generazione con lampade a
tali lampade è il minor consumo, la
maggiore durata e la migliore illuminazione. Inoltre si verificherà l’adeguatezza della
posizione dei punti illuminanti per migliorare quanto più possibile la visibilità del centro
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Contatori dei consumi elettrici.
Comune di Jerzu
Az. 2
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI
Tipologia di azione
Premessa
Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate
prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente
inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il cons
di esalazioni inquinanti.
Descrizione
In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,
scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie
a condensazione di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti
rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie
classiche.
• Municipio: Caldaia a condensazione da
• Scuola Materna: Caldaia a conden
• Scuola Elementare: Caldaia a condensazione da
• Scuola Media: Caldaia a condensazione da
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI
PROPRIETA’ COMUNALE.
Diretta
Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate
prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente
inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il cons
In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,
scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie
one di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti
rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie
Municipio: Caldaia a condensazione da 166 kWh
Scuola Materna: Caldaia a condensazione da 178 kWh
Scuola Elementare: Caldaia a condensazione da 335 kWh
Scuola Media: Caldaia a condensazione da 335 kWh
2, 403 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso 9 MWh
158.500 €
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Studi di progettazione, Comune, imprese e
fornitori.
Manutenzione programmata preventiva
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
50
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE CALDAIE IN EDIFICI PUBBLICI DI
Negli edifici comunali sono presenti vecchie tipologie di caldaie a gasolio, utilizzate
prevalentemente per il riscaldamento di ambienti. Questa tipologia di caldaia è altamente
inquinante, inoltre è caratterizzata da alti consumi di carburante con il conseguente aumento
In tale azione è prevista la sostituzione di 4 caldaie in 4 edifici comunali (scuola materna,
scuola elementare, scuola media, municipio). L’intervento prevede l’installazione di caldaie
one di ultima generazione. Queste sono caratterizzate da bassi consumi e da alti
rendimenti termodinamici, nonché da minori emissioni inquinanti rispetto alle caldaie
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Studi di progettazione, Comune, imprese e
Manutenzione programmata preventiva
Comune di Jerzu
Az. 3
INTERVENTI DI INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE
COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.
Tipologia di azione
Premessa
Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia
rinnovabile, attivando una serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento
energetico del territorio di Jerzu.
Descrizione
La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per
tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media.
prodotta verrà ceduta al territorio di Jerzu.
• Municipio: impianto fotov
• Scuola Materna: impianto fotovoltaico da 1
• Scuola Elementare: impianto fotovoltaico da 15
• Scuola Media: impianto fotovoltaico da 15
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE
COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.
Diretta
Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia
serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento
del territorio di Jerzu.
La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per
tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media.
prodotta verrà ceduta al territorio di Jerzu.
oltaico da 15 kW;
Scuola Materna: impianto fotovoltaico da 15 kW;
are: impianto fotovoltaico da 15 kW;
dia: impianto fotovoltaico da 15 kW;
52,038 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso 82,6 MWh
160.000€
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
statali.
Studi di progettazione, Comune, Imprese
private.
Manutenzione programmata preventiva.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
51
INSTALLAZIONEIMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE
COPERTURE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DI PROPRIETA’ COMUNALE.
Attraverso quest’azione il Comune di Jerzu si impegna attivamente nell’utilizzo di energia
serie di attività che entrano nell’ambito di efficientamento
La presente azione prevede l’installazione di 4 impianti fotovoltaici. Gli edifici scelti per
tali attività sono: Municipio, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media. L’energia
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Studi di progettazione, Comune, Imprese
Manutenzione programmata preventiva.
Comune di Jerzu
Az. 4
INTERVENTO DI INSTALLAZIONE IMPIANTO MINI
Tipologia di azione
Premessa
L’impianto mini-eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso
domestico od a piccole attività od a piccoli gruppi di utenze. Oltre
vantaggi del mini-eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a
quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il
basso impatto ambientale, per via dell
utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e
infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.
Tramite il mini-eolico, l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e
a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce
emissioni dannose per l’uomo e l’ambiente.
Il Comune di Jerzu intende, in questo
che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di
sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione
sulla possibilità di produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema
di fonti di energia rinnovabile.
Descrizione
Il Comune di Jerzu intende installare uno o pi
anemometrica delle aree comunali p
sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale
l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in
termini di risparmio economico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione
delle emissioni di CO2 e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la
campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le
aziende agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche
del territorio possano trarre un vantaggio diretto dal progetto.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INTERVENTO DI INSTALLAZIONE IMPIANTO MINI-EOLICO.
Diretta
eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso
domestico od a piccole attività od a piccoli gruppi di utenze. Oltre alla dimensione ridotta, i
eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a
quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il
basso impatto ambientale, per via delle sue dimensioni; inoltre, grazie al tipo di fonte
utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e
infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.
l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e
a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce
emissioni dannose per l’uomo e l’ambiente.
Il Comune di Jerzu intende, in questo modo,realizzare un impianto minieolico, considerando
che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di
sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione
i produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema
di fonti di energia rinnovabile.
Il Comune di Jerzu intende installare uno o più impianti minieolici, dopo un’adeguata analisi
anemometrica delle aree comunali più ventilate. Il Comune promuoverà attività di
sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale
l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in
ico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione
e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la
campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le
de agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche
del territorio possano trarre un vantaggio diretto dal progetto.
107,10 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso 170 MWh
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
52
EOLICO.
eolico consiste in un aerogeneratore di piccola taglia adatto ad un uso
alla dimensione ridotta, i
eolico sono: la capacità di operare con regimi di vento inferiori rispetto a
quelli necessari al funzionamento di un eolico industriale, il basso inquinamento acustico e il
e sue dimensioni; inoltre, grazie al tipo di fonte
utilizzata, ossia il vento, la produzione di energia elettrica avviene in maniera costante e
infinita, in ogni periodo dell’anno e indipendentemente dalle condizioni metereologiche.
l’energia cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica, e
a sua volta in energia elettrica. È dunque una fonte di energia pulita, in quanto non produce
modo,realizzare un impianto minieolico, considerando
che il suo territorio prevalentemente collinare è molto adatto all’intervento, in termini di
sfruttamento della risorsa eolica. Il Comune intende altresì sensibilizzare la popolazione
i produrre ed utilizzare energia pulita, e avvalersi di tutte le risorse in tema
impianti minieolici, dopo un’adeguata analisi
iù ventilate. Il Comune promuoverà attività di
sensibilizzazione ed informazione, per spiegare e far conoscere alla popolazione locale
l’insieme di vantaggi derivanti da tale azione, sia in termini ecologici e ambientali, sia in
ico. Gli attori locali sono fondamentali nel processo di riduzione
e di sviluppo della produzione delle energie rinnovabili; perciò la
campagna di sensibilizzazione cercherà di coinvolgere, oltre alle singole famiglie, anche le
de agricole e agrituristiche del Comune, cosicché anche le piccole imprese economiche
Comune di Jerzu
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
250.000 €
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, imprese fornitrici ed installatrici.
MWh/anno
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
53
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, imprese fornitrici ed installatrici.
Comune di Jerzu
Az. 5
INTERVENTO DI
Tipologia di azione
Premessa
Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della
cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la
realizzazione di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei
questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di
un parco eolico come soluzione ai problemi energetici del territorio.
Descrizione
Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità
tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si
cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del sett
soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico
ed economico.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
RVENTO DI COSTRUZIONE PARCO EOLICO.
Diretta
Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della
cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la
di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei
questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di
un parco eolico come soluzione ai problemi energetici del territorio.
Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità
tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si
cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del sett
soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico
3465 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso 5500 MWh
Ca. 3000 €/kW
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, imprese fornitrici ed installatrici
studi di progettazione.
MWh/anno
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
54
EOLICO.
Il Comune di Jerzu per abbattere in maniera significativa i costi di energia elettrica della
cittadinanza e per creare migliori condizioni ambientali intende impegnarsi per la
di un parco eolico. Inoltre i cittadini stessi, attraverso la compilazione dei
questionari sul consumo di energia inoltrati dal Comune, hanno suggerito la costituzione di
Con la presente l’amministrazione comunale intende, dopo un attento studio di fattibilità
tecnica ambientale, dar vita ad una gara di appalto per la creazione di un parco eolico. Si
cercherà attraverso la preventiva consultazione di professionisti del settore di trovare le
soluzioni migliori per la creazione del progetto e della gara di appalto sotto l’aspetto tecnico
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, imprese fornitrici ed installatrici,
Comune di Jerzu
Az.6
EFFICIENTAMENTO
Tipologia di azione
Premessa
Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si
propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali
degli edifici pubblici.Tali opere contribuiranno a diminuire apprezzab
gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica
Descrizione
Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,
attraverso una serie di interventi mirati ad iso
pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di
isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno
delle pareti degli immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con
nuovi infissi ad alto potere isolante.
Gli edifici che saranno oggetto di tali interventi saranno:
• Scuola materna
• Scuola elementare
• Scuola media
• Municipio
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
EFFICIENTAMENTO STRUTTURALE DEGLI EDIFICI PUBBLICI.
diretta
Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si
propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali
degli edifici pubblici.Tali opere contribuiranno a diminuire apprezzabilmente i costi di
gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica
Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,
attraverso una serie di interventi mirati ad isolare meglio l’involucro strutturale degli edifici
pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di
isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno
li immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con
nuovi infissi ad alto potere isolante.
Gli edifici che saranno oggetto di tali interventi saranno:
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
600.000
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, studi di progettazione, imprese
private.
Audit interno
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
55
STRUTTURALE DEGLI EDIFICI PUBBLICI.
Al fine di diminuire i consumi energetici e le relative emissioni inquinanti, il Comune si
propone di effettuare una serie di azioni mirate al miglioramento delle condizioni strutturali
ilmente i costi di
gestione e manutenzione degli immobili, nonché ad aumentare l’efficienza energetica
Con la presente si intende migliore la capacità di coibentazione degli immobili comunali,
lare meglio l’involucro strutturale degli edifici
pubblici. Tali interventi saranno caratterizzati dall’installazione negli immobili di sistemi di
isolamento a cappotto. Questo sistema consiste nell’applicare materiale isolante all’esterno
li immobili. Inoltre si intende sostituire i vecchi infissi delle strutture con
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, studi di progettazione, imprese
Comune di Jerzu
Az. 7
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA
INFORMATIVO TERRITORIALE (GIS)
Tipologia di azione
Premessa
Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato
“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella
trasformazione del territorio secondo
perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti
infrastrutturali e, nel dettaglio, nei singoli organismi edilizi
Descrizione
Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla
possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con
particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA
INFORMATIVO TERRITORIALE (GIS)
Diretta
Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato
“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella
trasformazione del territorio secondo modelli di sviluppo sostenibile con il fine ultimo del
perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti
infrastrutturali e, nel dettaglio, nei singoli organismi edilizi
Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla
possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con
particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
80.000 €
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, studi di progettazione, imprese
private.
Controllo, attraverso il sistema GIS
nella presente, finalizzato alla creazione di
report periodici.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
56
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO TRAMITE SISTEMA
Il Comune di Jerzu prevede la creazione di un sistema informativo territoriale denominato
“GIS”, al fine di avere un controllo migliore del territorio e compiere azioni efficaci nella
n il fine ultimo del
perseguimento del risparmio energetico e del monitoraggio energetico nelle reti
Con la presente azione si prevede la creazione di una postazione GIS dalla quale sia
possibile verificare la situazione reale del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente con
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, studi di progettazione, imprese
Controllo, attraverso il sistema GIS descritto
nella presente, finalizzato alla creazione di
Comune di Jerzu
Az. 8
ATTIVITA’ EDUCATIVE NELLE SCUOLE
Tipologia di azione
Premessa
L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di
risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale
sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle
risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa e
metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse
naturali.
Descrizione
Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di
promuovere nelle scuole elementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e
all’utilizzo di energie eco-sostenibili.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
ATTIVITA’ EDUCATIVE NELLE SCUOLE
Indiretta
L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di
risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale
sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle
risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa e
metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse
Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di
lementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e
sostenibili.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
N.D.
2014-2020
Amministrazione Comunale, autorità
scolastiche.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
57
L’amministrazione crede che per ottenere risultati apprezzabili nel lungo periodo in tema di
risparmio energetico e di fonti rinnovabili sia necessario creare un ambiente culturale
sensibile ai problemi ambientali. Educare le giovani generazioni ad un uso razionale delle
risorse e ad essere attenta alla salvaguardia dell’ambiente si crede possa essere un efficace
metodo per la riduzione delle emissioni inquinanti e per una migliore gestione delle risorse
Con la presente, l’amministrazione locale con l’ausilio delle autorità scolastiche cercherà di
lementari atteggiamenti sensibili alle problematiche ambientali e
Amministrazione Comunale, autorità
Comune di Jerzu
Az. 9
SERVIZIO PIEDIBUS E BICIBUS
Tipologia di azione
Premessa
Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,
limitando l’uso di sistemi di trasporto inquinanti.
Descrizione
Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a
scuola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede
l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti
volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedic
mobilità pedonale e ciclabile negli orari di entrata e di uscita da scuola.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SERVIZIO PIEDIBUS E BICIBUS
Indiretta
Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,
limitando l’uso di sistemi di trasporto inquinanti.
Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a
ola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede
l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti
volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedic
mobilità pedonale e ciclabile negli orari di entrata e di uscita da scuola.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
N.D.
2014-2016
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, cittadini.
Numero di bambini che si recano a scuola in
bici o a piedi
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
58
Con la presente azione si intende sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell’ambiente,
Il servizio Pedibus e Bicibusconsiste in due metodi che permettono ai bambini di recarsi a
ola rispettivamente a piedi oppure utilizzando la bici. Tale servizio prevede
l’organizzazione di gruppi di bambini che vanno a scuola accompagnati da uno o più adulti
volontari. Questo progetto prevede la realizzazione di una rete di percorsi sicuri dedicati alla
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Numero di bambini che si recano a scuola in
Comune di Jerzu
Az. 10
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO
Tipologia di azione
Premessa
Al fine di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio
del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi
energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie d
operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni
di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il
livello di efficienza energetica delle strutture comunali e gli ev
colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette
all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una
visione più chiara dei consumi del territ
dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese
nei confrontidella cittadinanza.
Descrizione
Nel dettaglio il sistema di audit prevede:
• Creazione di un software che possa dare indicazione dei consumi attuali e
dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato
comunale, a livello macro per i consumi privati nel territorio.
• Installazione di congegni di controllo dei consumi degli
• Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio
consultabili liberamente da parte dei cittadini.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO
Diretta
di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio
del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi
energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie d
operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni
di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il
livello di efficienza energetica delle strutture comunali e gli eventuali punti di criticità da
colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette
all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una
visione più chiara dei consumi del territorio si intende includere nel sistema di audit i macro
dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese
nei confrontidella cittadinanza.
Nel dettaglio il sistema di audit prevede:
ftware che possa dare indicazione dei consumi attuali e
dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato
comunale, a livello macro per i consumi privati nel territorio.
Installazione di congegni di controllo dei consumi degli impianti elettrici comunali.
Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio
consultabili liberamente da parte dei cittadini.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
20.000 €
2014-2020
Fondi Comunali.
Comune, studi di progettazione, imprese
private.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
59
CREAZIONE DI UN SISTEMA DI AUDIT ENERGETICO
di monitorare meglio i consumi e al contempo assolvere all’obbligo di monitoraggio
del PAES, l’amministrazione comunale intende sviluppare un sistema di audit dei consumi
energetici delle strutture di pertinenza del Comune. L’audit consiste in una serie di
operazioni, supportate da un software di calcolo, volte a catalogare i consumi e le emissioni
di ogni singolo impianto energetico. L’acquisizione di questi dati permette di individuare il
entuali punti di criticità da
colmare. Solo una dettagliata conoscenza della realtà energetica del territorio può permette
all’amministrazione comunale di intraprendere le opportune azioni correttive. Per avere una
orio si intende includere nel sistema di audit i macro
dati dei consumi privati, in modo da poter verificare le conseguenze delle azioni intraprese
ftware che possa dare indicazione dei consumi attuali e
dell’andamento dei consumi storici, a livello micro per i consumi dell’apparato
impianti elettrici comunali.
Creazione di report e di relazioni periodiche sulla situazione energetica del territorio
Comune, studi di progettazione, imprese
Comune di Jerzu
Az. 11
SOSTITUZIONE AUTOMEZZI COMUNALI
Tipologia di azione
Premessa
Il Comune di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.
L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato
alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso
mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e
motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che
passa attraverso l’amministrazione comunale a dimostrazione delle b
riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere
un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali
molto basso.
Descrizione
Con la presente l’amministrazione intende sostituire
con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e
minori emissioni inquinanti rispetto ai tradizionali automezzi. L’acquis
sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.
Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a
motore elettrico.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SOSTITUZIONE AUTOMEZZI COMUNALI
Diretta
di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.
L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato
alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso
mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e
motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che
passa attraverso l’amministrazione comunale a dimostrazione delle buone pratiche per la
riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere
un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali
Con la presente l’amministrazione intende sostituire i veicoli comunali attualmente in uso
con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e
minori emissioni inquinanti rispetto ai tradizionali automezzi. L’acquisto degli automezzi
sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.
Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a
15,219 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso N.D.
N.D.
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche e sponsor privati.
Audit interno
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
60
di Jerzu dispone di automezzi alimentati unicamente a combustibile fossile.
L’amministrazione per dare un segnale positivo in materia di sostenibilità ha individuato
alcune azioni educative e dimostrative per la sensibilizzazione della popolazione all’uso di
mezzi di trasporto alimentati da fonti di energia rinnovabile, come per esempio macchine e
motocicli elettrici. In tal modo si cerca di attivare un processo di cambiamento virtuoso che
uone pratiche per la
riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre l’utilizzo di “macchine elettriche” risulta essere
un’ottima possibilità di investimento, con un tempo di ammortamento dei costi iniziali
comunali attualmente in uso
con automezzi alimentati a corrente elettrica. Questi sono caratterizzate da bassi consumi e
to degli automezzi
sarà effettuato attraverso l’utilizzo di incentivi statali e a finanziamenti da fondi dedicati.
Inoltre si realizzerà un sistema di infrastrutture nel territorio per il rifornimento dei veicoli a
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
pubbliche e sponsor privati.
Comune di Jerzu
Az. 12
INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO
Tipologia di azione
Premessa
Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore
maggiormente attivo nel consumo di energia. La mancanza di
miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa
attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e
riscaldamento, rendono necessarie campagne d’in
riqualificazione energetica nel settore privato.
Descrizione
Con la presente il Comune intende fa
dell’involucro abitativo e al sistema di coibentazione e climatizzazion
dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che
intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle
risorse economiche che risulteranno dal bilancio an
ridistribuzione di fonti inutilizzati a fine annualità.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO
indiretta
Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore
maggiormente attivo nel consumo di energia. La mancanza di buone pratiche per il
miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa
attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e
riscaldamento, rendono necessarie campagne d’incentivazione per favorire progetti di
riqualificazione energetica nel settore privato.
Con la presente il Comune intende favorire quei progetti mirati all’
dell’involucro abitativo e al sistema di coibentazione e climatizzazione degli immobili. Nel
dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che
intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle
risorse economiche che risulteranno dal bilancio annuale programmato o dalla
ridistribuzione di fonti inutilizzati a fine annualità.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
1.500.000€
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali
pubbliche.
Comune, cittadini, enti pubblici vari.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
61
INCENTIVI PER IL SETTORE EDILIZIO PRIVATO
Il settore residenziale privato, sulla base dell’inventario delle emissioni, è il settore
buone pratiche per il
miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici privati, in particolare la scarsa
attenzione per quello che concerne gli involucri abitativi e gli impianti di climatizzazione e
centivazione per favorire progetti di
vorire quei progetti mirati all’efficientamento
e degli immobili. Nel
dettaglio si prevede la creazione di un fondo annuale a disposizione dei cittadini che
intendano eseguire le opere di efficientamento energetico. Il fondo sarà stabilito in base alle
nuale programmato o dalla
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, cittadini, enti pubblici vari.
Comune di Jerzu
Az. 13
CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES
Tipologia di azione
Premessa
Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà
necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In
particolare sarà essenziale il controllo delle azioni da parte di prof
L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi
dell’amministrazione comunale
Descrizione
Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti
nel settore del project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere
nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni
progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da
avere un controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di
avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei
lavori.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES
Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà
necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In
particolare sarà essenziale il controllo delle azioni da parte di professionisti del settore.
L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi
dell’amministrazione comunale
Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti
project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere
nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni
progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da
n controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di
avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
N.D.
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, Studi di ingegneri gestionale.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
62
CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIONI DEL PAES
Viste le numerose azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, si renderà
necessario utilizzare strumenti di controllo di gestione adatti alle azioni in questione. In
essionisti del settore.
L’efficiente ed efficace gestione delle opere è una dei principali obiettivi
Con la presente l’amministrazione comunale si avvarrà della consulenza di professionisti
project management e del controllo di gestione, in modo da eseguire le opere
nel minor tempo possibile e con il maggior risparmio economico. Il controllo di ogni
progetto sarà effettuato tramite software e strumenti di Project Management in modo da
n controllo real time dei progetti messi in essere. Un controllo dettagliato consente di
avere costi minori nella realizzazione delle azioni e maggior efficienza nella gestione dei
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, Studi di ingegneri gestionale.
Comune di Jerzu
Az. 14
MONITORAGGIO DEI CONSUMI
Tipologia di azione
Premessa
Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore
privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno
strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi
di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e
attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di ene
Descrizione
Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di
monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non
superiore ai 20 giorni. Inoltre attraverso la società for
le imprese potranno acquistarlo tramite contratto di fornitura.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
MONITORAGGIO DEI CONSUMI ELETTRICI DELLE FAMIGLIE
indiretta
Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore
privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno
strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi
di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e
attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di ene
Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di
monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non
superiore ai 20 giorni. Inoltre attraverso la società fornitrice degli apparecchi i cittadini e/o
le imprese potranno acquistarlo tramite contratto di fornitura.
N.D.
Risparmio energetico atteso N.D.
5000
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, imprese, cittadini.
Audit interno.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
63
ELETTRICI DELLE FAMIGLIE
Vista l’alta incidenza sui consumi energetici dati dall’utilizzo di corrente elettrica nel settore
privato, si prevede di fornire in uso gratuito temporaneo ai cittadini richiedenti, uno
strumento che consente di misurare il consumo in kWh ed in euro. La verifica dei consumi
di uno o più apparecchi elettrici consente di migliorare l’utilizzo di energia elettrica e
attivare dei comportamenti virtuosi mirati alla diminuzione dei costi di energia.
Il Comune si impegna a consegnare ai cittadini che ne facciano richiesta uno strumento di
monitoraggio dei consumi. Tale strumento verrà consegnato in prestito per un periodo non
nitrice degli apparecchi i cittadini e/o
comunali, con eventuali agevolazioni
Comune, imprese, cittadini.
Comune di Jerzu
Az. 15
INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO
Tipologia di azione
Premessa
Il settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia
elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e
allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione ad un utilizzo dell’ene
Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard
qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un
ottimo rapporto costi/benefici.
Descrizione
Con la presente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a
risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.
La potenza delle lampade sarà dell’ordine di 15
famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo
12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa
200 euro per nucleo familiare.
Riduzione di emissioni
Risparmio energetico atteso
Costo
Tempo di realizzazione
Modalità di finanziamento
Attori coinvolti
Indicatori di monitoraggio
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO
indiretta
settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia
elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e
allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione ad un utilizzo dell’energia più responsabile.
Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard
qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un
ottimo rapporto costi/benefici.
sente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a
risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.
La potenza delle lampade sarà dell’ordine di 15-20 W. I beneficiari di tale azione saranno le
famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo
12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa
200 euro per nucleo familiare.
124,551 tCO2/MWh
Risparmio energetico atteso 197,70 MWh
26.208€
2014-2020
Fondi comunali, con eventuali ag
pubbliche.
Comune, cittadini.
Audit interno.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
64
INCENTIVI PER L’UTILIZZO DI LAMPADE A BASSO CONSUMO
settore privato è caratterizzato, sotto l’aspetto energetico, da alti consumi di energia
elettrica. Con questa azione si persegue il fine di diminuire i consumi elettrici dei privati e
rgia più responsabile.
Le lampade a basso consumo energetico, inoltre, sono caratterizzate da elevati standard
qualitativi e da un potere illuminante superiore alle lampade classiche. Si evidenzia un
sente si prevede stanziare dei fondi comunali per l’acquisto di lampade a
risparmio energetico. Le lampade saranno del tipo “FLC” ovvero a fluorescenza compatta.
20 W. I beneficiari di tale azione saranno le
famiglie di Jerzu, che su richiesta all’ufficio competente, potranno beneficiare di massimo
12 lampade “FLC” per nucleo familiare. Si prevede un risparmio annuo in bolletta di circa
Fondi comunali, con eventuali agevolazioni
Comune di Jerzu
5.3 Conclusioni
Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si
propone di diminuire i consumi di energia
di energia da fonti rinnovabili.
rispetto al 2013, anno dell’ultimo monitoraggio, del 41,60
Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore
soggettivo che domina i consumi e per la mancanza di
progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di
risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate
precedentemente.
Si rimanda alle fase di monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto
riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario
delle emissioni.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si
propone di diminuire i consumi di energia del 22,76%. Inoltre si propone di produrre il 21,21%
di energia da fonti rinnovabili. corrispondenti ad una diminuzione delle emissioni inquinanti
rispetto al 2013, anno dell’ultimo monitoraggio, del 41,60%.
Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore
soggettivo che domina i consumi e per la mancanza di una dettagliata programmazione e
progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di
risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate
monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto
riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
65
Entro il 2020 l’amministrazione comunale di Jerzu, attraverso le azione proposte nel PAES, si
. Inoltre si propone di produrre il 21,21%
una diminuzione delle emissioni inquinanti
Vista l’impossibilità di calcolare i benefici di alcune azioni proposte, per via del forte fattore
una dettagliata programmazione e
progettazione dei progetti proposti, si pensa che le percentuali di risparmio energetico e di
risparmio delle emissioni inquinanti dovrebbero ampiamente superare le cifre indicate
monitoraggio del PAES una stima di maggiore precisione per quanto
riguarda le azioni indirette, che prudenzialmente non sono state conteggiate nell’inventario