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Dott. Attilio Selva Naturalista Grandola ed Uniti
INQUADRAMENTO FAUNISTICO
COMUNE DI MENAGGIO
Attilio Selva, Naturalista, Grandola ed Uniti, Cap 22010 (CO), Via Re Magi 2,
Tel: 0344/31673 – cellulare: 347/3331101 email: [email protected]
INQUADRAMENTO FAUNISTICO DI MENAGGIO
La fauna del territorio di Menaggio vive all’interno degli habitat generati dalla presenza del
torrente Val Sanagra, presso le rive e nelle acque del Lario. In questa descrizione
verranno considerati separatamente i popolamenti faunistici ospitati nel tratto medio-
inferiore del torrente Sanagra (200 – 500 m) dalla fauna ittica che popola il Lario ivi
compresa la fauna terrestre presente sulle spiagge di Menaggio (tratta Lerai-Gaeta).
FAUNA DEL TORRENTE SANAGRA
I dati faunistici riferiti al torrente Sanagra sono stati estrapolati dal Piano Pluriennale degli
Interventi del PLIS Val Sanagra. Nella descrizione che segue viene fornita la lista
completa delle specie stanziali ospitate dagli habitat del PLIS, con particolare riferimento
alla fauna di bassa quota che interessa in modo diretto il territorio comunale di Menaggio.
Le specie in questione sono state evidenziate con il colore blu (v. tabella 1). Nella lista
sono evidenziate gli indirizzi di tutela (leggi di riferimento) degli animali censiti.
FAUNA INVERTEBRATA ACQUATICA
Macroinvertebrati acquatici
Nel corso del campionamenti effettuati lungo l’asta del torrente Sanagra (Canepa Vismara,
1992) sono stati individuati complessivamente 9 generi di Plecotteri, 11 famiglie di
Tricotteri, 8 generi di Efemerotteri, 4 famiglie di Coleotteri, 11 famiglie di Ditteri, 4 generi di
Molluschi, 2 famiglie di Tricladi, 1 genere di Irudinei e 5 famiglie di Oligocheti.
Figura 1: Un tricottero, meglio noti come “portasassi”
Vertebrati
La seguente tabella riporta tutte le specie di Vertebrati identificate in val Sanagra come
popolazioni naturali (Romanò, com.pers.; Ferri, 1992; Atlante dell’avifauna nidificante in
Provincia di Como; Cantini & Chiarenti, 1992 a, 1992 b).
Nelle colonne è riportata l’eventuale appartenenza della specie a liste rosse, leggi
regionali e/o nazionali o direttive Habitat.
Tabella 1: In colore blu le specie che interessano il territorio di Menaggio
(Fonte PLIS Val Sanagra)
TIP
O
NO
ME
VO
LG
AR
E
GE
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PE
CIE
LN
157/9
2 -
P.P
.
LN
157/9
2 -
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79/4
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1
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3 C
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37/7
7
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IV
dir. 92/4
3/C
EE
IUN
C
PESCI Trota fario Salmo trutta fario
PESCI Scazzone Cottus gobio si
ANFIBI E RETTILI Salamandra pezzata Salamandra salamandra
ANFIBI E RETTILI Rospo comune Bufo bufo si
ANFIBI E RETTILI Rana montana Rana temporaria si
ANFIBI E RETTILI Ramarro Lacerta viridis
ANFIBI E RETTILI Lucertola muraiola Podarcis muralis si
ANFIBI E RETTILI Orbettino Anguis fragilis
ANFIBI E RETTILI Biacco Coluber viridiflavus si
ANFIBI E RETTILI Saettone Elaphe longissima si
ANFIBI E RETTILI Biscia dal collare Natrix natrix
ANFIBI E RETTILI Vipera comune Vipera aspis
UCCELLI Falco pecchiaiolo Pernis apivorus si si
UCCELLI Nibbio bruno Milvus migrans si si
UCCELLI Astore Accipiter gentilis si
UCCELLI Sparviero Accipiter nisus si
UCCELLI Poiana Buteo buteo si
UCCELLI Gheppio Falco tinnuculus si
UCCELLI Francolino di Monte Bonasa bonasia si si
UCCELLI Fagiano di monte Tetrao tetrix
UCCELLI Colombaccio Columba palumbus
UCCELLI Tortora Streptopelia turtur
UCCELLI Cuculo Cuculus canorus si
UCCELLI Rondone Apus apus si
UCCELLI Rondone alpino Apus melba si
UCCELLI Allocco Strix aluco si
UCCELLI Civetta capogrosso Aegolius funereus si
UCCELLI Coturnice Alectoris graeca si
UCCELLI Torcicollo Jynx torquilla si
UCCELLI Picchio verde Picus viridis si
UCCELLI Picchio rosso maggiore Picoides major si
UCCELLI Picchio nero Dryocopus martius si si
UCCELLI Allodola Alauda arvensis
UCCELLI Rondine montana Ptynoprogne rupestris si
UCCELLI Rondine Hirundo rustica si
UCCELLI Balestruccio Delichon urbica si
UCCELLI Prispolone Anthus trivialis si
UCCELLI Spioncello Anthus spinoletta si
UCCELLI Ballerina gialla Motacilla cinerea si
UCCELLI Ballerina bianca Motacilla alba si
UCCELLI Merlo aquaiolo Cinclus cinclus si
UCCELLI Scricciolo Troglodytes troglodytes si
UCCELLI Passera scopaiola Prunella modularis si
UCCELLI Sordone Prunella collaris si
UCCELLI Pettirosso Erithacus rubecula si
UCCELLI codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros si
UCCELLI codirosso Phoenicurus phoenicurus si
UCCELLI Saltimpalo Saxicola torquata si
UCCELLI Stiaccino saxicola rubetra si
UCCELLI Culbianco Oenanthe oenanthe si
UCCELLI Codirossone Monticola saxatilis si
UCCELLI Merlo dal collare Turdus torquatus si
UCCELLI Merlo Turdus merula
UCCELLI Tordo bottaccio Turdus philomelos
UCCELLI Tordela Turdus viscivorus si
UCCELLI Canapino Hippolais polyglotta si
UCCELLI Beccafico Sylvia borin si
UCCELLI Capinera Sylvia atricapilla si
UCCELLI Lui bianco Phylloscopus bonelli si
UCCELLI Lui piccolo Phylloscopus collybita si
UCCELLI Regolo Regulus regulus si
UCCELLI Fiorrancino Regulus ignicapillus si
UCCELLI Pigliamosche Muscicapa striata si
UCCELLI Codibugnolo Aegithalos caudatus si
UCCELLI Cinicia bigia Parus palustris si
UCCELLI Cincia bigia alpestre Parus montanus si
UCCELLI Cincia dal ciuffo Parus cristatus si
UCCELLI Cincia mora Parus ater si
UCCELLI Cinciarella Parus caeruleus si
UCCELLI Cinciallegra Parus major si
UCCELLI Picchio muratore Sitta europaea si
UCCELLI Picchio muraiolo Tichodroma muraria si
UCCELLI Rampichino Certhia brachydactyla si
UCCELLI Averla piccola Lanius collurio si
UCCELLI Ghiandaia Garrulus glandarius
UCCELLI Nocciolaia Nucifraga caryocatactes si
UCCELLI Cornacchia grigia Corvus corone cornix
UCCELLI Corvo imperiale Corvus corax si
UCCELLI Storno Sturnus vulgaris si
UCCELLI Passero d'Italia Passer italiae si
UCCELLI Passera mattugia Passer montanus si
UCCELLI Fringuello Fringilla coelebs si
UCCELLI Verzellino Serinus serinus si
UCCELLI Verdone Carduelis chloris si
UCCELLI Cardellino Carduelis carduelis si
UCCELLI Organetto Carduelis flammea si
UCCELLI Ciuffolotto Pyrrhula pyrrhula si
UCCELLI Zigolo giallo Emberiza citrinella si
UCCELLI Zigolo muciatto Emberiza cia si
UCCELLI Ortolano Emberiza hortulana si si
MAMMIFERI Riccio europeo occ. Erinaceus europaeus si
MAMMIFERI Toporagno comune Sorex araneus si
MAMMIFERI Toporagno alpino Sorex alpinus si
MAMMIFERI Toporagno nano Sorex minutus si
MAMMIFERI Crocidura ventre bianco Crocidura leucodon si
MAMMIFERI Crocidura minore Crocidura suaveolens si
MAMMIFERI Lepre bianca Lepus timidus
MAMMIFERI Lepre comune Lepus europaeus
MAMMIFERI Marmotta Marmota marmota si
MAMMIFERI Moscardino Muscardinus avellanarius si si LR
MAMMIFERI Quercino Eliomys quercinus si
MAMMIFERI Ghiro Myoxus glis si
MAMMIFERI Arvicola rossastra Clethrionomys glareolus
MAMMIFERI Arvicola di Fatio Microtus multiplex
MAMMIFERI Topo selvatico Apodemus sylvaticus
MAMMIFERI Scoiattolo Sciurus vulgaris
MAMMIFERI Topo selvatico collo giallo Apodemus flavicollis
MAMMIFERI Donnola Mustela nivalis si
MAMMIFERI Faina Martes foina si
MAMMIFERI Martora Martes martes si
MAMMIFERI Tasso Meles meles si
MAMMIFERI Volpe Vulpes vulpes
MAMMIFERI Cinghiale Sus scrofa
MAMMIFERI Camoscio Rupicapra rupicapra
MAMMIFERI Cervo Cervus elaphus
MAMMIFERI Capriolo Capreolus capreolus
Figura 2: Scoiattolo (Sciurus vulgaris)
Complessivamente sono state censite 116 specie di Vertebrati, in particolare 2 Pesci, 3
Anfibi, 7 Rettili, 25 Mammiferi e 79 Uccelli di nidificazione certa o probabile.
Il popolamento di ungulati annovera (tabella 2) la presenza di 40-50 capi di cervo, 50 capi
di capriolo e 50 capi di camoscio (Scherini G, 2001-2005). In particolare il Camoscio (di cui
vige il divieto di prelievo), importato dal Piemonte circa 20 anni fa, è stato introdotto nelle
vicinanze del Monte Grona e dell’Alpe di Logone. Il cinghiale è presente, ma purtroppo la
specie è in incremento continuo.
Gli animali evidenziati in blu gravano sul territorio di Menaggio; il riscontro deriva da
osservazioni sistematiche effettuate dallo scrivente nonché da segnalazioni di cacciatori o
esperti competenti.
Figura 3: Penne di Ghiandaia (Garrulus glandarius)
Figura 4a e 4b: Gli anfibi popolano le rive del torrente Sanagra a monte della località “Burgatto”. La presenza di queste specie è un segnale indiretto della buona qualità delle acque del torrente a partire da questo settore. A sinistra Salamandra pezzata (Salamandra salamandra); a destra rospo femmina (Bufo bufo).
Figura 5: Esemplare di Natrice dal collare (Natrix natrix) comune in prossimità del greto del Sanagra
Figura 6: Il torrente Sanagra ospita la trota fario (Salmo trutta fario), salmonide facilmente riconoscibile per i puntini rossi che cospargono la livrea e la Trota iridea (Salmo gairdneri) distinguibile dalla precedente per il colore argentato e l’assenza di puntini. La Trota iridea è stata introdotta e importata dall’America per utilizzo come “pronto pesca”, la sua immissione non ha effetto benefico sull’ecosistema del Sanagra. L’Amministrazione provinciale di Como ha riservato un settore di tutela ittica (sistema che impone ulteriori restrizioni nelle tecniche di pesca) collocato nel comune di Menaggio e dislocato su un tratto complessivo di 100 m. Sempre nell’asta del torrente, un tratto “a monte” è stato destinato all’A.P.S. – F.I.P.S.A.S. che ha incluso nelle sua gestione il percorso che va dalla nota “buca del Cion” alla “vecchia Chioderia”.
Figura 7: La presenza degli ungulati è segnalata con frequenza nei boschi delle frazioni di Croce e
Loveno
Figura 8: Cervo maschio: esemplari di cervo attraversano la SS 340 tra Grandola ed Uniti e Menaggio
specie L
ocalità
-
Vallate
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CAMOSCIO 20 200 CERVO 90 230 CAPRIOLO 70 200 CINGHIALE 130 200 MARMOTTA 20 100 LEPRE COMUNE ripopolata ripopolata LEPRE BIANCA scarsa comune VOLPE comune 120 ERMELLINO raro scarso DONNOLA scarsa scarsa MARTORA rara scarsa FAINA comune comune TASSO comune comune AQUILA REALE comune comune GUFO REALE scarso scarso FRANCOLINO scarso 5 coppie PERNICE BIANCA scarsa scarsa GALLO FORCELLO 12 M. ad. 35 M. ad. COTURNICE 150 200 STARNA ripopolata ripopolata FAGIANO ripopolato ripopolato QUAGLIA scarsa scarsa
Tabella 2 (Fonte Amministrazione Provinciale)
Cinghiale
Introdotto all’inzio degli anni ’90, ha occupato rapidamente la propria nicchia ecologica
composta da ghiande, frutti e tuberi di vario genere. Le componenti vegetazionali
predilette dal cinghiale sono il bosco di faggio, il castagneto o il bosco di quercia; in altri
casi assumono importanza i pascoli o le radure di bassa quota; quest’ultime
particolarmente danneggiate per la ricerca dei tuberi. I dati relativi alla gestione del
cinghiale (fonte Amministrazione provinciale) sono sbalorditivi: dal 1996 (90 capi) il
numero di capi è cresciuto di quasi sei volte nel 2004 (500), escludendo gli abbattimenti.
La Val Sanagra e le zone limitrofe (Monti di Gottro/Grandola) sono considerate aree ad
“alta densità”; a Menaggio la specie stanzia nei pressi della località La Crocetta e dintorni.
FAUNA DELLE RIVE E DELLE SPIAGGE In questo elenco (tabella 3) vengono segnalate le specie (stanziali e migratorie) osservate nei pressi delle rive di Menaggio, con particolare riferimento alla spiaggia della frazione di Nobiallo, e il Lerai. Le specie segnate in blu si osservano nelle rive di Menaggio.
SPECIE FREQUENZA A MENAGGIO FISCHIONE CANAPIGLIA ALZAVOLA GERMANO comune CODONE MARZAIOLA MESTOLONE MORIGLIONE MORETTA PORCIGLIONE GALLINELLA FOLAGA comune PAVONCELLA AIRONE CENERINO comune SVASSO MAGGIORE comune CORMORANO comune BECCACCINO BECCACCIA scarsa COLOMBACCIO scarso TORTORA scarsa ALLODOLA MERLO comune CESENA TORDO B. TORDO S. GHIANDAIA GAZZA CORVO IMPERIALE CORNACCHIA comune STORNO comune PASSERI comuni FRINGUELLO comune PEPPOLA
Tabella 3 (fonte Amministrazione Provinciale)
Figura 9: Folaga (Fulica atra): assieme al Germano è una delle specie più facili da osservare nelle rive di a Menaggio,
Figura 10: Il Germano reale frequenta abitualmente le rive di Menaggio. Questa specie non teme la
presenza dell’uomo pertanto è osservabile agevolmente dal lungo lago di Menaggio (foto di Alberto Mancassola)
Figura 11: Il cigno frequenta abitualmente le rive di Menaggio (Foto di Alberto Mancassola)
FAUNA ITTICA DEL LARIO
Figura 12a e 12b: A sinistra le coste della Gaeta (Nobiallo); a destra i cavalletti utilizzati per la pesca dell’agone
La fauna ittica del lago di Como è molto diversificata, infatti, il Lario ospita stabilmente
circa 25 specie di pesci: questi vivono nella fascia litoranea (pesci litoranei) e nelle acque
aperte (pesci pelagici). I pesci pelagici, in virtù della minore competitività che regna nelle
acque aperte, possono sfruttare meglio le poche riserve alimentari presenti. In queste
condizioni vivono specie che si cibano di fitoplancton, gamberetti e altri pesci che predano
i primi. In queste condizioni si forma una catena alimentare ristretta che favorisce lo
sviluppo fisico e qualitativo dei pesci. I pesci che interessano maggiormente le rive di
Menaggio sono specie litorali, generalmente più piccole e meno pregiate. Le dimensioni
modeste sono da relazionare all'ambiente di vita che, nonostante sia ricco di sostanze
nutritive, risulta molto competitivo, con conseguente probabilità di predazione. Questo
spiega perché ai margini delle coste i sub osservino molto raramente pesci di grosse
dimensioni. Molte specie compiono spostamenti tra la zona pelagica e zona litorale; il
fenomeno è evidente durante il periodo riproduttivo quando l’agone (un fenomeno di
attrazione di Menaggio è la pesca dell’agone) o il lavarello si spingono fino a riva per
deporre le uova in acque molto basse e pulite, mentre la trota , in assenza di ostacoli,
risale il torrente Sanagra. L'alborella invece, vive in branchi numerosi ed è diffusa nelle
acque superficiali pelagiche. Nella stagione estiva si avvicina nelle acque basse,
soprattutto lungo le sponde del lago, mentre durante l’inverno si sposta in acque profonde.
Gli spostamenti dell’alborella spiegano perché un tempo la specie venisse pescata nelle
rive di Menaggio; pratica ormai scomparsa dopo la rarefazione dei popolamenti. La fauna
ittica del lago viene inclusa in quattro famiglie:
• Salmonidi: che comprendono trote e coregoni.
• Ciprinidi: alborelle, scardole, cavedani, triotti, pighi, tinche, carpe
• Percidi: persico.
• Centrarchidi: persico sole.
La presenza, nel Lario, di acque ipo-limnetiche con buona ossigenazione e con una
temperatura che, anche in periodo estivo, non è mai superiore a 16-17 °C consente
l'insediamento nella zona pelagica di alcuni specie frigostenoterme ed ossifile quali, ad
esempio, quelle appartenenti ai Salmonidi.
In passato la zona pelagica di Menaggio era caratterizzata dalla presenza della trota
lacustre (Salmo trutta lacustris), del clupeide alosa (Alosa fallax lacustris) e del già citato
ciprinide alborella (Alburnus alburnus alborella). Negli anni successivi e già a partire dalla
seconda metà del 1800 si è andata progressivamente affermando la presenza, nelle
acque pelagiche dei laghi del nord e del centro Italia, del coregone (Coregonus sp.),
specie introdotta da ambienti lacustri situati a nord delle Alpi, regione di provenienza della
specie.
Dal punto di vista della collocazione trofica, le specie ittiche pelagiche hanno abitudini
alimentari esclusivamente zooplanctofagiche o, come nel caso delle trote di taglia
superiore a 35-40 cm, ittiofaghe.
Il popolamento ittico litorale della frangia di Menaggio è caratterizzato dalla presenza dei
Ciprinidi, rappresentati, rispettivamente dalla scardola (Scardinius erythrophthalmus), dal
cavedano (Leuciscus cephalus) e dal triotto (Rutilus rubilio). L'alborella, come già
anticipato, è considerata una specie pelagica che compie migrazioni stagionali nella zona
litorale. Nelle acque basse, ricche di vegetazione acquatica, è possibile osservare la carpa
(Cyprinus carpio) e la tinca (Tinca tinca). Nelle coste rocciose della Gaeta, in
corrispondenza della zona sublitorale o litorale (rocciosa) è possibile avvistare i ciprinidi,
primi tra tutti il pigo (Rutilus pigus),la scardola e il cavedano.
La situazione cambia in corrispondenza della foce del torrente Sanagra dove può
stanziare la botatrice (Lota lota).
Per quanto riguarda il quadro delle abitudini alimentari, i Ciprinidi vengono generalmente
considerati degli onnivori, anche se le singole specie esprimono più o meno spiccate
propensioni, in relazione all'età ed alla disponibilità ambientale, verso organismi
planctonici o bentonici, verso materiale vegetale di origine diversa, oppure, come nel caso
del cavedano, verso altri pesci.
Le specie predatrici ittiofaghe della zona litorale sono essenzialmente costituite dal luccio
(Esox lucius) e dal persico (Perca fluviatilis).
Figura 13: Luccio (Esox lucius) pescato a Nobiallo
La fauna ittica della zona litorale e sublitorale di Menaggio è popolata altresì dalla
bottatrice (Lota lota), osservata nei pressi della Gaeta, dal persico sole (Lepomis
gibbosus), piccolo centrarchide avventatamente introdotto dal Nord America e
dall'anadroma anguilla (Anguilla anguilla).
Ricerche sperimentali (i gabbioni di Nobiallo)
Uno studio sperimentale sulle potenzialità fauna ittica del Lario nei pressi di Menaggio
sono stati avviati nel 2008 dall’Amministrazione provinciale con la posa delle gabbie
sommerse per la stabulazione dei pesci (gabbie posate presso la spiaggia di Nobiallo.
Figura 14: Le gabbie posate a Nobiallo (fonte Amministrazione Provinciale)
Nel mese di settembre 2008 la Provincia, per opera del Servizio Pesca, in collaborazione
con le associazioni dei pescatori di professione che operano sul Lario, ha provveduto a
posare quattro gabbie sommerse nel lago di Como, a Menaggio, località Nobiallo.
Nel corso del 2009 le gabbie hanno ospitato diversi lotti di fauna ittica (Trote irideee e
salmerini alpini) ciascuno dei quali è stato trattenuto per alcune settimane.
I pesci sono stati controllati periodicamente dall'Università di Milano per verificare se la
permanenza in lago, in regime di sostanziale digiuno, ne migliora le caratteristiche
organolettiche e nutrizionali.
I risultati ottenuti sono stati incoraggianti permettono ora di attivare la produzione di un
prodotto ittico “allevato in lago” con specifiche caratteristiche organolettiche e nutrizionali
che andrebbe ad aggiungersi ai tradizionali prodotti della pesca.
La necessità di garantire per questo “prodotto della pesca” caratteristiche organolettiche e
nutrizionali il più possibile simili a quelle del pesce “catturato con le reti”, unita a
considerazioni di tipo ambientale, ha indotto i progettisti ad escludere la somministrazione
di qualunque tipo di alimenti, limitando l’attività di “allevamento” alla semplice stabulazione
in lago di pesci provenienti da allevamenti “certificati”.
Il programma del 2010 prevede l'avvio della commercializzazione di questo nuovo prodotto
"made in Lario”.