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Composizione grafica dott.ssa R. Dovera- 2003
CORSO DI SOCIOLOGIADocente Prof. Bugarini
Unità 1
I SEMESTRE
A.A. 2005-2006
CORSO DI SOCIOLOGIA
Docente Prof. Bugarini
1.1
Il compito della sociologia come scienza della società
Esistono 2 modi di conoscere la società:
a. conoscenza per esperienza individuale(immagine della torre)
b. conoscenza per mezzo di:
x¹- idee concettix²- immagini modellix³- astrazioni teoria
x¹, x², x³: - costruiti con rigore e tecniche particolari - complessità crescente da x¹, x², x³
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1.2
sia a. che b. molto spesso si integrano:
Esperienza e/o idee e/o immagini e/o
astrazioni
La conoscenza della società per idee x¹ e per
immagini x² orienta l’individuo nella sua
AZIONE SOCIALEAZIONE SOCIALE
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1.3
Il compito della sociologia è quello di costruire e proporre:
“una immagine della società scientificamente elaborata”, cioè
Le immagini astratte soggiacciono a 2 condizioni:
un modello di società
una teoria della società
1ª condizione: se fatto X…allora fatto Y
2ª condizione: fatto X diverso da fatto Y…
ma risultanti da fatto β unico soggiacente a X e Y
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1.4
L’immagine è fondata su una o più proposizioni con caratteristiche fondate su:
L’immagine è fondata su una o più proposizioni con caratteristiche fondate su:
2° fatti selezionati consapevolmente e più importanti (se ne escludono molti meno importanti)
3° fatti legati tra loro in modo logico
(criterio di logica formale)
4° le proposizioni sono cumulative:
1° fatti che tutti possono osservare
“conoscenze generali sempre più ampie attorno ai processi che costituiscono la società”
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1.5
L’immagine della società scientificamente
elaborata si distingue dal senso comune o
dalle ideologie e la chiameremo:
Modello sociologico o modello di societàModello sociologico o modello di società
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1.6
a. guarda la società dalla torre già citata da più feritoie (punti di vista)
b. è più efficace nel guidare ogni tipo di azione sociale (fatti sociali e non senso comune, ideologie, miti)
c. chi possiede una immagine più ampia e più efficace è più libero rispetto a chi non vuole che si capisca come funziona la società
Chi adotta tale modello:
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Unità 2
I SEMESTRE
A.A. 2005-2006
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2.1
Funzione e storia nello studio della società
Una società è il prodotto di una doppia logica:
a. La logica della successione degli eventi che hanno portato una società ad essere quello che è
(prospettiva storica)
b. La logica del funzionamento, dell’organizzazione, della riproduzione socio-culturale.
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2.2
L’orizzonte evoluzionistico
Aspetti dell’evoluzione organica:
Biologia Società Cultura
(aspetti interagenti
simultaneamente e senza
interruzione)
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2.3 segue
Le prove accumulate dalle teorie dell’evoluzione hanno una
serie di conseguenze primarie per la scienza della società.
Si può, quindi, affermare che:
a. uomo, società, cultura sono parti integranti del mondo organico
b. l’evoluzione è ancora in corso
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2.3 continua
c. tutti i sistemi viventi –biologici, sociali, culturali- sono in ultimo un prodotto dell’evoluzione
d. i comportamenti dei sistemi viventi umani si possono spiegare attraverso:
1. le vicende evolutive
2. la interazione permanente tra:
•L’elemento biologico•L’elemento sociale•L’elemento culturale
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2.4
Esiste una profonda differenza tra:Esiste una profonda differenza tra:
a² L’evoluzione socio-culturale è reversibile
b¹ L’evoluzione organica umana è molto lenta
b² L’evoluzione socio-culturale si muove, invece, con velocità sempre maggiore
a¹ L’evoluzione biologica è irreversibile
Evoluzione biologica e evoluzione sociale e culturale, cioè:
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Unità 3
I SEMESTRE
A.A. 2005-2006
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3.1
Il modello di sistema vivente.Le attività di base e funzioni
Si definisce sistema vivente: un qualunque insieme
capace di mantenersi e di riprodursi attraverso uno
scambio di materie e di energia con l’ambiente
esterno
(Es. di sistema vivente: cellula, organismo,
popolazione, un gruppo di lavoro, scuola , azienda,
associazioni, società tipi di sistemi vivente)
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3.2
- tutti usano materia proveniente dall’ambiente e tutti la restituiscono “trasformata” all’ambiente
- né energia né materie sono usate a caso ma si seguono regole, sequenze di informazione
- le parti di ciascun oggetto sono specializzate sia per la trasformazione di energia, materie e informazione; altre parti in compiti complementari ai primi.
- consumano energia e tutti debbono importarla dal loro ambiente
Tutti i sistemi viventi:
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3.3
a. attività di base o funzioni
b. strutture e processi strutturali
c. gli stati sistemici
Tali caratteristiche formano in complesso il modello di sistema vivente, che si compone:
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3.4 segue
a. attività di immissione
b. attività di trasformazione
c. attività di emissione
Le attività di base o funzioni sono:
d. attività di deposito
e. attività di controllo
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3.4 continua
f. attività di regolazione
g. attività di riproduzione
h. attività di trasporto
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3.5
Strutture e processi strutturaliStrutture e processi strutturali
2. varietà dei tipi osservabili
3. varietà degli scambi
4. portata degli scambi
1. numero totale componenti
La struttura di un sistema è la rete di rapporti di interdipendenza dei suoi componenti che risulta
da:
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3.6
a. crescita o decrescita
b. differenziazione o omogeneizzazione
c. variazione qualitativa e/o quantitativa dei gruppi di scambio interni ed esterni al sistema
La struttura di un sistema è sempre mobile;
si evidenziano:
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Unità 4
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4.1 SEGUE
x1. Adattamento
x2. Efficacia
x3. Efficienza
Gli Stati Sistemici
Tutti gli stati possibili di un sistema vivente si configurano come modalità di 5 stati che sono
x4. Integrazione
x5. Sicurezza
I 5 stati sono misure
derivanti dalle
ATTIVITÀ DEL
SISTEMA
(non vanno confuse
con le attività stesse
o funzioni)
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4.1 CONTINUA
Ogni stato è suscettibile di venire
migliorato o peggiorato dallo
svolgimento e dall’intervento di tutte
le funzioni
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4.2
x1. materia: oggetti che vincolano il sistema a determinati tipi di configurazione spaziale (es.: terra coltivabile, alimenti, mezzi di produzione, edifici. etc….)
x2. Energia: es. energia animale,elettrica, petrolio, carbone
x3. Informazioni: la quantità di incertezza che viene sottratta ad una situazione da un segnale
Le risorse base dei sistemi viventi: materia, energia, informazione
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4.3 SEGUE
a. informazioni cognitive (cosa è avvenuto, sta avvenendo, avverrà entro il sistema o nel suo ambiente).
b. informazioni prescrittive: cosa si deve fare in presenza di certe alternative di azione.
c. programma: sequenza di informazioni prescrittive
Tutte le informazioni sono classificabili in due tipi fondamentali:
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4.3 CONTINUA
Materia, energia e informazione
attraversano longitudinalmente i
sistemi: ciascuna è immessa in un
certo stato, viene trasformata e quindi
emessa in uno stato diverso.
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Unità 5
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5.1 SEGUE
- i suoi componenti occupano comunque spazio anche se non sempre in modo permanente (es. associazione)
- un sistema oltre allo spazio occupato da fermo, ha bisogno di uno spazio per muoversi, agire,
stabilire contatti, soprattutto per procurarsi risorse
Qualunque tipo di sistema vivente consuma spazio in vari modi, perché:
ALTRE DUE RISORSE DEI SISTEMI VIVENTI: SPAZIO E TEMPO
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5.1 CONTINUA
- tutte le risorse materiali, energetiche informative provengono da altri spazi (in particolari quelli materiali)- le risorse trasformate che vengono emesse occupano spazio che non coincide con lo spazio di provenienza
Il tempo è la dimensione lungo la quale si distribuiscono le operazioni che nell’insieme costituiscono l’una o l’altra attività di base del sistema ( esempi successione di movimenti, i passi di un animale)
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5.2
x1. ne consuma una parte per mantenersi in vita (per riprodursi) anche se non svolge alcuna attività
x2. utilizza risorse per trasformarle in motricità finalizzata (o comportamento) (es.
prodotto da scambiare con l’ambiente esterno etc…)x3. Un sistema utilizza altre risorse come mezzi per
svolgere le proprie attività, ossia per intervenire in vari momenti sulle risorse che formano il suo oggetto (esempi: macchine utensili per produrre macchine utensili, etc…)
Ogni sistema utilizza e quindi “consuma” le risorse di cui dispone in tre modi:
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5.3 SEGUE
a1. La scarsità delle risorse è indispensabile per assicurare l’esistenza stessa dei sistemi viventi. (porre un limite alla disponibilità delle risorse: esempio colonia batteri)
a2. La distribuzione delle risorse specifiche è solitamente irregolare nello spazio e nel tempo.
La scarsità delle risorse
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5.3 CONTINUA
x1. i sistemi entrano in competizione o in conflitto
x2. i sistemi viventi sono esposti ad un alto grado di incertezza
a3. la tendenziale scarsità generale e locale di tutte le risorse e la variabilità di tutte le loro
disponibilità nel tempo hanno 2 conseguenze principali:
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Unità 6
I SEMESTRE
A.A. 2005-2006
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6.1
a. La distribuzione delle risorse non appare mai uniforme entro i sistemi viventi:
materia, energia, informazione si concentrano in depositi piuttosto che essere diffusi nel sistema.
b. certe asimmetrie nella distribuzione intrasistemica ed intersistemica delle risorse si può affermare che siano indispensabili per l’organizzazione di ogni sistema e per attivare gli scambi tra un sistema e l’altro.
Le asimmetrie nella distribuzione intrasistemica ed intersistemica delle risorse
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6.2
a. tutti i sistemi si sviluppano, si mantengono, si riproducono attraverso processi complessi ed ininterrotti di scambio con altri sistemi viventi
b. per scambio si intende un passaggio di risorse da un componente ad un altro entro un
medesimo sistema, o da un sistema ad un altro (ed inversamente)
I processi di scambio
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6.3
X1 - diretto: A cede a B risorse e ottiene da B altre risorse che A è in grado di utilizzare ai propri fini così come sono
X2 - strumentale: A cede a B certe risorse e ottiene da B risorse che non può utilizzare. A cede a C le risorse di B
X3 - indiretto: A cede a B risorse senza ricevere nulla
Lo scambio si presenta in tre tipi principali: