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1 ANNO Sospensione del divieto di spandimento È stata accolta dalla Provincia l’istanza presentata dalla Coldiretti, insieme alle altre organizzazioni agricole, in cui si chiede la sospensione del divieto invernale di spandimento dei reflui agricoli dal 14 Gennaio 2011 al 20 Gennaio 2011. La sospensione riguarda tutto il territorio provinciale. Dovranno comunque essere rispettate le seguenti condizioni: osservanza delle vigenti normative e prescrizioni di settore; lo spandimento dovrà essere effettuato nelle sole ore diurne dalle 09:00 alle 17:00; i terreni utilizzati per lo spandimento non dovranno essere innevati, gelati o saturi d’acqua; la distribuzione dei reflui zootecnici dovrà essere sospesa in caso di precipitazioni meteoriche. L’etichetta per bloccare business delle ecomafie di 7,5 miliardi L’approvazione definitiva prevista per il 18 gennaio del disegno di legge in materia di etichettatura alimentare, in sede legislativa alla Commissione Agricoltura della Camera, annunciata dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio, significa anche dare un deciso stop agli affari sporchi sui cibi della mafia e della camorra denunciati da Wikileaks sui quali è comunque importante fare chiarezza. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i nuovi file riguardanti l'Italia che emergono dagli archivi di Wikileaks secondo i quali in Campania la camorra fa affari anche con "importazioni a basso costo", "dalle mele cariche di pesticidi della Moldova al sale del Marocco infestato da “E. coli" fino alle “fabbriche illegali che fanno mozzarella usando latte in polvere boliviano". Circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, in quanto la legislazione lo consente, nonostante in realtà esse possano provenire da qualsiasi punto del pianeta. Secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes la presenza di una legislazione ambigua che consente di fatto di etichettare come Made in Italy materie prime agricole importate dall’estero lascia ampi spazi di opacità che favoriscono l’illegalità. Se i singoli casi vanno verificati c’è comunque un pericolo incombente che è stato sollevato anche nelle anticipazioni del rapporto sulle Agromafie elaborato da Coldiretti/Eurispes dal quale è emerso peraltro che sono state importate in Italia 161.215 tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui: il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provincia di Salerno, patria del mitico San Marzano. Le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina sono praticamente quadruplicate (+272 %) in Italia negli ultimi dieci anni e rappresentano oggi la prima voce delle importazioni agroalimentari dal gigante asiatico. Dalle navi - denuncia la Coldiretti - sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Il quantitativo che sbarca in Italia dalla Cina dovrebbe superare a fine anno i 100 milioni di chili e corrisponde - sottolinea la Coldiretti - a quasi il 15 per cento della produzione di Periodico Coldiretti Reggio Emilia ANNO 2011 – 14 gennaio 2011 – n. 1

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ANNO

Sospensione del divieto di spandimento

È stata accolta dalla Provincia l’istanza presentata dalla Coldiretti, insieme alle altre organizzazioni agricole, in cui si chiede la sospensione del divieto invernale di spandimento dei reflui agricoli dal 14 Gennaio 2011 al 20 Gennaio 2011. La sospensione rig uarda tutto il territorio provinciale. Dovranno comunque essere rispettate le seguenti condizioni:

• osservanza delle vigenti normative e prescrizioni di settore; • lo spandimento dovrà essere effettuato nelle sole ore diurne dalle 09:00 alle 17:00; • i terreni utilizzati per lo spandimento non dovranno essere innevati, gelati o saturi d’acqua; • la distribuzione dei reflui zootecnici dovrà essere sospesa in caso di precipitazioni meteoriche.

L’etichetta per bloccare business delle ecomafie di 7,5 miliardi

L’approvazione definitiva prevista per il 18 gennaio del disegno di legge in materia di etichettatura alimentare, in sede legislativa alla Commissione Agricoltura della Camera, annunciata dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio, significa anche dare un deciso stop agli affari sporchi sui cibi della mafia e della camorra denunciati da Wikileaks sui quali è comunque importante fare chiarezza. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i nuovi file riguardanti l'Italia che emergono dagli archivi di Wikileaks secondo i quali in Campania la camorra fa affari anche con "importazioni a basso costo", "dalle mele cariche di pesticidi della Moldova al sale del Marocco infestato da “E. coli" fino alle “fabbriche illegali che fanno mozzarella usando latte in polvere boliviano". Circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, in quanto la legislazione lo consente, nonostante in realtà esse possano provenire da qualsiasi punto del pianeta. Secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes la presenza di una legislazione ambigua che consente di fatto di e tichettare come Made in Italy materie prime agricole importate dall’estero lascia ampi spazi di opacità che favoriscono l’illegalità . Se i singoli casi vanno verificati c’è comunque un pericolo incombente che è stato sollevato anche nelle anticipazioni del rapporto sulle Agromafie elaborato da Coldiretti/Eurispes dal quale è emerso peraltro che sono state importate in Italia 161.215 tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui: il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provincia di Salerno, patria del mitico San Marzano. Le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina sono praticamente quadruplicate (+272 %) in Italia negli ultimi dieci anni e rappresentano oggi la prima voce delle importazioni agroalimentari dal gigante asiatico. Dalle navi - denuncia la Coldiretti - sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Il quantitativo che sbarca in Italia dalla Cina dovrebbe superare a fine anno i 100 milioni di chili e corrisponde - sottolinea la Coldiretti - a quasi il 15 per cento della produzione di

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ANNO 2011 – 14 gennaio 2011 – n. 1

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pomodoro fresco italiana destinato alla trasformazione realizzata in Italia. L'ecomafia con il racket, il pizzo e gli altri fenomeni malavitosi sviluppano a danno delle campagne italiane un giro di affari di 7,5 miliardi di euro con la criminalità organizzata che - sostiene la Coldiretti - in agricoltura opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell'Unione europea e caporalato. Tra i fenomeni preoccupano - conclude la Coldiretti - le intromissioni nel sistema di distribuzione e trasporto dei prodotti alimentari, carne e ortofrutticoli sopratutto, che mettono anche a rischio la sicurezza alimentare delle produzioni oltre a danneggiare gli operatori sotto il profilo economico.

Serve trasparenza sulle materie prime. L’etichetta è garanzia

I consumi di uova tengono nonostante i tentativi di allarme lanciati negli ultimi giorni a causa di uova alla diossina provenienti dalla Germania. È quanto afferma la Coldiretti di Reggio Emilia sulla base del monitoraggio effettuato a livello regionale nel primo giorno di grande riapertura dei negozi e supermercati dopo lo scoppio dell’emergenza diossina che si è diffuso in tutta Europa. I consumi si mantengono normali, sulla media del 2010 di meno di due uova al giorno per famiglia per un totale di circa 113 milioni a livello provinciale, anche se in molti chiedono garanzie sulla provenienza nazionale con la richiesta di spiegazione del codice in etichetta obbligatorio per le uova in tutta Europa dal gennaio del 2004. «Queste emergenze alimentari confermano sempre più la necessità di estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine – dichiara il presidente di Coldiretti Marino Zani. Ad oggi i prodotti con l’etichetta obbligatoria sono circa la metà delle produzioni alimentari. Proprio in questi giorni l’Italia dovrà porsi all’avanguardia a livello europeo con l’approvazione da parte del Parlamento della legge sull’etichettatura fortemente sostenuta da Coldiretti e dai consumatori». A rassicurare i consumatori infatti – continua la Coldiretti - è stato il tempestivo avvio del piano di controlli ma soprattutto il sistema di rintracciabilità in vigore che consente di controllare l’origine al consumo. È fondamentale l’approvazione definitiva della legge sull’etichettatura d’origine annunciata dal ministro per le Politiche Agricole Giancarlo Galan per il prossimo 12 gennaio alla Camera dopo il consenso raccolto da tutti i gruppi parlamentari al Senato. «Una legge nazionale che – continua Zani - dovrà tamponare una carenza comunitaria sull’etichettatura che oggi più che mai si dimostra clamorosamente incomprensibile». Attualmente l'obbligo di indicare la provenienza è in vigore per carne bovina, pollo, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa dalla pasta ai succhi di frutta, dal latte a lunga conservazione ai formaggi, dalla carne di maiale ai salumi.

Eletti i rappresentanti dei sindaci nel consiglio della bonifica

I comuni del comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno eletto i consiglieri amministratori (sindaci o vicesindaci) che entreranno a far parte del Consiglio d’amministrazione (costituito dai venti consiglieri già eletti e dagli attuali tre sindaci) del Consorzio di bonifica, rinnovato con le elezioni del 12 dicembre scorso. In rappresentanza di 65 comuni di Reggio, Modena, Parma e Mantova sono stati nominati Stefania Zanni, sindaco di Campogalliano (Modena), Francesco Villani, vicesindaco di Gualtieri (Reggio Emilia), Ugo Caccialupi, sindaco di Collagna (Comunità Montana dell’Appennino Reggiano). Le operazioni di voto si sono svolte nella sala Prampolini, presso il

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Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, e si sono svolte a seguito del procedimento di nomina avviato dalla Regione Emilia Romagna. Ora rimane da completare la procedura con la ratifica da parte della Regione del nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto dagli eletti: Stefano Pezzani, Giuseppe Carini, Cesino Sassi, Umberto Neri, Giovanni Salvarani, Maurizio Capone, Marino Zani, Claudio Caprari, Paolo Marzani, Ennio Sgarbi, Tristano Mussini, Filippo Gazza, Lorenzo Melioli, Mauro Macchioni, Lorenzo Pinetti, Ivan Bertolini, Giuseppe Govi, Giuseppe Alai, Giuliano Bertella e Gianluca Chiapponi.

Verifiche Uma e permessi di circolazione

È iniziata la “Campagna dei buoni Uma 2011” per l’assegnazione del carburante agricolo agevolato. Per espletare la pratica è necessario presentarsi agli uffici di Coldiretti muniti di buono Uma 2010, fatture dei conto terzisti per le lavorazioni 2010 e carta di identità valida. La Provincia di Reggio Emilia rilascia l’autorizzazione alla circolazione dei veicoli per i trasporti eccezionali valida per l’intero territorio regionale sulla base dell’elenco delle strade percorribili. Pertanto le imprese agricole in possesso di un mezzo con dimensioni superiori ai 2,5 metri di larghezza devono presentare richiesta agli uffici zona della Coldiretti, che provvederanno ad inoltrare la pratica per il rilascio del permesso. Dal 2011 i permessi avranno validità biennale e, di conseguenza, gli importi da versare raddoppieranno.

Proroga per le misure agroambientali – misura 214 del Psr

La scadenza per la presentazione delle domande per aderire alla misure agro ambientali è stata prorogata al 21 gennaio 2011. Le misure perseguono la finalità di favorire un utilizzo ed una gestione sostenibile dei terreni agricoli promuovendo la salvaguardia della risorsa acqua e suolo, la tutela e la valorizzazione della biodiversità genetica e del paesaggio agrario. Il programma di intervento prevede degli aiuti annuali, rivolti agli imprenditori agricoli, calcolati sulle superfici o sugli animali oggetto di impegno, per una durata che va dai 5 ai 20 anni. Le misure agroambientali si articolano nelle seguenti azioni come descritto nella tabella

N. Azione Aiuto €/Ha durata impegno

1 produzione integrata (non si applica in Comunità Montana) da 84 a 730 5 anni

2 produzione biologica da 142 a 825 5 anni

3 copertura vegetale (solo se combinata con l’azione 1 o 2) da 120 a 170 5 anni

5 tutela delle razze autoctone (bovina reggiana, pecora cornigliese, ecc.)

150 per Uba 5 anni

6 tutela di varietà autoctone (riguarda la vite, il castagno, il melo, il pero, il ciliegio, il pesco, il susino e olivo);

850 5 anni

8 Realizzazione o mantenimento di prati da 240 a 330 5 anni

9 conservazione di spazi naturali (siepi, boschetti, alberate, laghetti, ecc.)

da 0,05 a 0,13 per mq. 10 anni

10 ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali da 420 a 600 20 anni

Coldiretti Giovani Impresa: al via la 5° edizione di Oscar Green

Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione del Premio Oscar Green, l’importante evento promosso

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da Coldiretti Giovani Impresa per dare un giusto riconoscimento agli imprenditori agricoli italiani che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione, dando vita a imprese che hanno accolto e rilanciato la sfida della globalizzazione. Per l’edizione 2011 le categorie sono: “Stile e cultura d’impresa”, “Sostieni lo sviluppo”, “In-generation”, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica” ed “Oltre Filiera”. Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2011 e devono essere fatte sul sito web www.oscargreen.it; per agevolare le aziende che vogliono aderire e per illustrare meglio le opportunità del concorso, tutti gli imprenditori agricoli che possono contattare il segretario provinciale Giovani Impresa di Coldiretti Reggio Emilia, Alessandro Guidetti al numero 0522 936046 oppure chiedere informazioni a tutti gli uffici periferici della Coldiretti.

Accordo Enel – Coldiretti per l’energia verde

Firmato un protocollo per un’ampia collaborazione nella realizzazione di progetti agro-energetici. Enel Green Power e Consorzi Agrari d’Italia (CAI) firmano un accordo per lo sviluppo di impianti alimentati a biomasse da filiera in Italia, attraverso la creazione di una joint venture dedicata. Fulvio Conti, Amministratore delegato e Direttore generale di Enel, e Sergio Marini, Presidente di Coldiretti, hanno firmato un protocollo di intesa per collaborare nella realizzazione di progetti agro energetici finalizzati alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e, in particolare, da biogas e biomasse solide di origine agricola. Questa collaborazione sarà in grado di valorizzare modelli di produzione sostenibili – alimentati da accordi di filiera – e di promuovere tecnologie innovative, con importanti ricadute sui sistemi economici locali, anche attraverso specifici progetti di ricerca. In particolare, Enel Green Power, per Enel, e Consorzi Agrari d’Italia, quale soggetto indicato da Coldiretti, svilupperanno congiuntamente progetti mirati a favorire lo sviluppo di filiere agro energetiche locali, secondo un modello di generazione di energia distribuita da biomasse, in modo da sostenere lo sviluppo di veri e propri distretti agroenergetici.

I NOSTRI UFFICI DI ZONA

REGGIO EMILIA via Copernico, 28/a - tel. 0522/936043 - fax 0522/300368

CASINA via Caduti della Libertà, 25 - tel 0522/609180 – fax 0522/608237

CASTELNOVO NE’ MONTI Isolato Maestà, 1 - tel. 0522/812263 - fax 0522/611246

CASTELNOVO SOTTO via Cavagnola, 1/1 - tel. 0522/682168 - fax 0522/483591

CORREGGIO via Battisti, 3/C - tel. 0522/692275 - fax 0522/637510

GUASTALLA via Bertazzoni, 31 - tel. 0522/824643 - fax 0522/839198

MONTECCHIO via Prampolini, 18/b - tel 0522/864175 – fax 0522/860702

SCANDIANO via Trieste, 3 - tel 0522/857077 - fax 0522/984524

VILLA MINOZZO via Della Vittoria 5/1 - tel 0522/801107 – fax 0522/802769

“ Informativa art. 13 D.lgs 196/2003 - Codice della Privacy - I dati e gli indirizzi e-mail presenti nel nostro archivio provengono o da richieste di iscrizioni pervenute in varie forme direttamente al nostro recapito, e/o ci sono stati forniti da partner di Coldiretti Reggio Emilia poiché avete usufruito di specifici servizi ed espresso il vostro consenso alla comunicazione a terze parti e/o sono stati estratti da vecchi elenchi e registrati in banche dati nelle quali sono state inserite anche informazioni provenienti da altre fonti. In ogni caso i dati sono disciplinati dal Nuovo Testo Unico sulla Privacy (dlgs n.196 del 30 giugno 2003 - G.U. 29/07/2003) e saranno trattati sia in forma scritta, sia elettronica da personale incaricato, che potrà avere accesso ai soli dati necessari alla gestione delle attività del servizio richiesto. Potranno venire a conoscenza dei Suoi dati personali gli incaricati di segreteria interni, commercializzazione di beni e servizi, incaricati della contabilità e fatturazione nonché gli incaricati della gestione e manutenzione dei sistemi di elaborazione. I dati non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi, se non per i necessari adempimenti contrattuali o per obblighi di legge. Le ricordiamo infine che Le sono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del D.lgs. 196/2003 in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi rivolgendo le richieste al Titolare del trattamento Federazione prov.le Coldiretti Reggio Emilia, via Ricasoli 4 – 42100 Reggio Emilia) o scrivendo all’indirizzo e-mail: [email protected] con oggetto “ cancellazione dall’archivio mail “

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