City Branding Strategy - Roma Capitale

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1 ROMA City Branding Strategy Setup & First Design Preventivo N° CP&B/19/Prev S1

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ROMA City Branding Strategy

Setup & First Design

Preventivo N° CP&B/19/Prev S1

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Indice

1. CONTESTO DI RIFERIMENTO ..................................................................... 3 2. OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PROGETTO .............................................. 5 3. TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ .............................................................................. 9 4. MODULI E FASI........................................................................................... 11 5. MODULO 1. - Impostazione della City Brand Strategy ............................ 12 6. MODULO 2. - Public Involvement.............................................................. 17 7. MODULO 3. - Execution ............................................................................. 19 8. ORGANIZZAZIONE ..................................................................................... 20 9. TEMPI e COSTI ........................................................................................... 22

CONDIZIONI CONTRATTUALI GENERALI ...................................................... 23

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1. CONTESTO DI RIFERIMENTO

"Roma è la più bella città del Mondo".

Fortunatamente lo sentiamo ancora dire spesso, e nessuno può certamente tacciare di

sciovinismo chi fa un'affermazione così perentoria. La storia, le piazze, i ristoranti, le

chiese, i teatri, il clima, i musei, le manifestazioni, il mare, la cultura, le mille magnifiche

esperienze che la Città Eterna può offrire sono lì a giustificare un'affermazione così

perentoria, con tutto il rispetto e un pizzico di commiserazione per chi la pensa

diversamente.

Roma è la più bella città del Mondo - lo diciamo non per sciovinismo e con il legittimo

orgoglio di cittadini romani - ma purtroppo il brand di Roma, nel mondo, non gode del

prestigio e del valore che ci si potrebbe attendere e che probabilmente meriterebbe.

Nonostante gli enormi problemi che affliggono la città in questa fase storica (ma c’è mai

stato veramente un tempo in cui Roma non sia stata afflitta da enormi problemi?) Roma

meriterebbe miglior considerazione. Abbastanza sconfortanti sono però i risultati che

emergono dalle tante classifiche, domestiche e internazionali, che provano a misurare,

con criteri diversi, l'appeal delle città, della loro marca, o, per dirla in termini

tecnicamente più corretti, il valore della loro identità competitiva.

E questo, si badi, non è solo un problema dell'oggi, perché anche in passato i risultati

erano deludenti e in alcuni casi persino peggiori.

E' dunque giunto il momento di occuparsi seriamente anche del brand di Roma, affinché

l'immagine della Città non risulti peggiore dei suoi reali problemi e con la

consapevolezza che un brand forte e proprio uno degli strumenti più efficaci per

risolvere anche gli altri problemi.

Le città, quasi tutte le città hanno molto da dire e molti pubblici a cui comunicare: le

città devono essere comunicate/vendute non solo ai turisti che le visitano, ma anche ai

cittadini che decidono di andare (o di rimanere) a vivere lì, agli imprenditori che lì

scelgono di insediare le proprie attività produttive, ai finanziatori che quelle imprese

ritengono di sostenere, agli studenti che lì si trasferiscono per iniziare a plasmare il

proprio futuro, a tutti coloro che alle città possono apportare linfa vitale.

Roma ha moltissimo da dire, a tutti. Bisogna solo aiutarla farlo nel modo giusto. La

marca delle città è infatti un’entità ricca e multiforme e la sua conveniente gestione

costituisce una questione complessa, in genere molto più complessa della gestione di

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una marca commerciale. Troppo spesso invece improbabili progetti di city branding si

riducono al disegno di un logo o alla programmazione di una campagna pubblicitaria.

Ma il branding di una città è un'attività strutturale e non estemporanea, di tipo

strategico e non estetico, che mira a definire l' identità competitiva della città e non

qualche sua semplice forma.

Roma merita una migliore reputazione, e merita che tale questione sia affrontata a

livello strategico e col supporto di una metodologia robusta ed evoluta.

L’Amministrazione di Roma Capitale (di seguito “Amministrazione”) appare molto

sensibile a questo tema e adeguatamente consapevole della valenza strategica del city

branding. Ha anche dimostrato la capacità di progettare rilevanti iniziative di sviluppo

verticale, e d'inserirle lucidamente in un frame progettuale ben articolato, di cui la

seguente figura offre un'efficace raffigurazione. Corretto appare infatti il

posizionamento del city branding alla base dei vari piani settoriali, se con ciò si vuole

evidenziare la valenza del city branding come adempimento propedeutico e trasversale

ad ogni iniziativa che alla brand equity della città può contribuire e che di tale brand

equity può beneficiare.

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2. OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PROGETTO

Il fine ultimo di questo progetto è quello di dotare l'Amministrazione di Roma Capitale

di una solida strategia di City Branding e di fornire all'Amministrazione degli

strumenti di gestione per gli adempimenti necessari per la sua corretta

implementazione.

Tutto ciò anche con l'obiettivo immediato di riaffermare e consolidare il ruolo di

Leadership culturale e operativa che all'Amministrazione compete.

La marca di una città è patrimonio della collettività ed è naturale che di essa debbano

occuparsi anzitutto gli amministratori, che istituzionalmente rappresentano i relativi

interessi collettivi. Obiettivo del city branding è infatti quello di plasmare e rafforzare

l’identità competitiva della città: si tratta dunque di un'attività di tipo strutturale, che

incide su uno degli asset più importanti di cui una città possa disporre. Risulta perciò

assolutamente ovvio che la leadership del city branding spetti all'Amministrazione

comunale, ma molto spesso i comportamenti reali contraddicono clamorosamente

queste regole di buon senso. Talvolta sono infatti i corpi intermedie o semplici

raggruppamenti di aziende che, “sfidando” l’inerzia degli amministratori o rifacendosi

semplicemente ad ardite interpretazioni del concetto di “responsabilità sociale

d’impresa,” si sentono legittimati all’implementazione di importanti progetti di city

branding. Magari non li chiamano così, ma si tratta comunque di progetti che, per

l’ampiezza dello scopo, per la pluralità e la rilevanza dei soggetti coinvolti, sono in grado

d’incidere profondamente sull’immagine della città e sulla sua identità competitiva.

Anche a Roma assistiamo in questo momento a fenomeni di questo tipo. Si tratta

d’iniziative certamente legittime, spesso meritorie ma che, per risultare realmente utili

nel lungo termine devono essere ricondotte in un più ampio contesto progettuale. Se

l’obiettivo del city branding è infatti quello di promuovere “una narrazione condivisa

della città” è evidente come lo spontaneismo progettuale possa risultare poco sinergico

e rischi d'innescare dinamiche sostanzialmente controproducenti. Perché una delle

regole auree del branding, anche del city branding, è quella della coerenza: solo la

produzione di messaggi (esperienze!) coerenti è in grado di consentire la

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sedimentazione di significati univoci e di accrescere così la memorabilità e il valore della

marca.

Uno dei risultati più qualificanti della strategia sarà perciò la grande cura che

l’Amministrazione dovrà dare alle attività di "public involvement", mediante le quali

l'Amministrazione dovrà riaffermare il proprio ruolo di thought leadership e promuovere

la creazione di un "ambiente" virtuoso in cui possano essere accolti tutti i "brand

stakeholder" in grado di contribuire al progetto: sia quelli eventualmente già impegnati

in loro "progetti di parte" sia quelli che sono al momento silenti. L'efficace

coinvolgimento degli interlocutori chiave è molto importante non solo per perseguire la

coerenza e prevenire possibili fenomeni antagonisti, ma anche perché spesso sono

proprio tali interlocutori a detenere competenze tecniche e risorse economiche preziose

per sostenere le iniziative di comunicazione (forme della marca) che dovranno

esplicitare la strategia.

Affinché l'Amministrazione possa consolidare la propria leadership con la dovuta

credibilità e autorevolezza è indispensabile che elabori al più presto possibile una

L'elaborazione della nuova brand identity sarà perciò supportata dalla metodologia della

Total City Experience, che rappresenta a sua volta un'evoluzione della Total Brand

Experience. Si tratta di una metodologia robusta che, oltre a far riferimento alle più

evolute teorie di branding e a beneficiare di una visione ampia e sistemica della materia,

ha il grande pregio della completezza e della concretezza, poiché è in grado di

supportare l'intero processo di branding: dall'individuazione dei valori fondanti fino

all'impostazione delle singole forme della marca.

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La seguente figura del "Triangolo del City Branding" è utile per iniziare a spiegare

l'ambito di questo intervento relativo alla "Marca Roma" e la sequenza logica ed

operativa delle attività previste.

In prima approssimazione possiamo dunque dire che:

1. Definiremo la Brand Identity Desiderata;

2. Supporteremo l'Amministrazione in tutte le attività di Public Involvement; (*)

3. Forniremo gli input necessari per la progettazione delle forme della marca

(Briefing). Tali attività devono perciò intendersi come propedeutiche alla fase del

Making, che non rientra invece nell'ambito del presente progetto.(*)

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(*) Le attività relative ai precedenti punti 2 e 3, sono attività di tipo continuativo e di

durata indefinita. E' previsto dunque che il nostro supporto sarà fornito fino alla fine del

progetto, che dovrà avvenire entro il 31/05/2019. Fermo rimanendo che le attività

specificate al seguente punto "7. Modulo 3. Execution / Fase 3.1" devono intendersi

certamente incluse.

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Aspetto qualificante del presente progetto è il coordinamento delle varie problematiche, ivi compresa l'ottimizzazione sotto il profilo del braning delle iniziative in corso, e la cui impostazione iniziale non aveva potuto beneficiare di una strategia che all'epoca non era stata ancora definita. Al momento non sono dunque ancora chiare né le priorità delle varie problematiche in ambito né le risorse da dedicare alla loro gestione. Per garantire dunque al progetto la massima flessibilità è stato scelto un approccio modulare, che, pur nel rispetto dell’indispensabile disegno originario, consenta di definire i contenuti specifici in modo dinamico, anche in considerazione delle risultanze e delle indicazioni che emergeranno nel corso del progetto stesso. L’approccio modulare dovrebbe consente anche una più efficace allocazione delle risorse ed un più agevole raccordo fra quelle ottimali e quelle disponibili.

L’approccio modulare si fonda sui tre concetti di: 1. Tiplogia di Attività: l’insieme delle attività omogenee sotto il profilo funzionale; 2. Modulo: l’insieme delle attività che fanno riferimento ad uno specifico obbiettivo

metodologico o tematico. Ciascun Modulo può prevedere una o più Tipologie di Attività;

3. Fasi: gli intervalli temporali in cui possono essere suddivise le attività di uno specifico Modulo.

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3. TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ

Per quanto riguarda il progetto in oggetto, sono ipotizzabili in linea di massima le seguenti Tipologie di attività:

A) Coordinamento e Direzione Tecnica Generale Tali attività, che saranno svolte per tutti i Moduli, sono finalizzate ad assicurare:

1. lo staffing ottimale del progetto, mediante un accurata selezione delle risorse,

interne ed esterne, che contribuiranno, nell’ambito della struttura organizzativa di progetto, alla realizzazione delle varie attività previste. Tali risorse saranno individuate anche su indicazione del committente;

2. la corretta esecuzione di ogni attività progettuale in termini di tempi di inizio/termine previsto, risultati e costi;

3. il massimo raccordo fra l’attività di progetto e l’evoluzione delle strategie aziendali e degli accadimenti gestionali;

4. l'apporto di competenze di City Branding in ogni fase del progetto.

Le attività saranno gestite secondo criteri di continuità ed in strettissima collaborazione con il vertice dell’Amministrazione e si concretizzeranno in una vera e propria funzione di tutorship.

B) Strategia del Cambiamento Il coinvolgimento attivo dell’Amministrazione e dei principali Referenti del progetto e la definizione di una strategia che faciliti tale coinvolgimento è essenziale per la buona riuscita di un progetto tanto innovativo. Tali attività sono dunque finalizzate essenzialmente a definire: le priorità e i tempi degli interventi nelle varie aree; l’opportuna organizzazione dei gruppi di progetto; le modalità per garantire la visibilità sullo stato di avanzamento del progetto ed il fattivo coinvolgimento dei Referenti chiave.

C) Implementazione della Total City Experience Tali attività sono finalizzate alla corretta progettazione ed esecuzione di ogni iniziativa nel rispetto dei principi della TBE. Potranno concretizzarsi in attività di tipo prevalentemente metodologico oppure operativo a seconda dei contenuti di ciascun Modulo e di ciascuna Fase. Più di tipo teorico e metodologico saranno ad esempio quelle del Modulo 1., mentre certamente più operative e orientate all'Execution sono quelle previste per il Modulo 2.

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D) Ideazione e Progettazione di specifiche iniziative A prescindere dal supporto relativo agli aspetti del branding e della comunicazione, che sono compresi nelle attività di tipo C), è previsto un supporto anche nell’ideazione e nella progettazione di eventuali specifiche iniziative (Forme), con un livello di operatività che potrà variare secondo i fabbisogni e l’effettiva rilevanza delle competenze disponibili.

E) Disegno dei Processi e della Struttura Organizzativa La gestione del cambiamento ha ovvi riflessi anche a livello organizzativo. Se le implicazioni conseguenti all’implementazione di questa nuova strategia risultassero tanto rilevanti da richiedere un aggiornamento del presidio organizzativo, si provvederà ad assistere l’Amministrazione nella definizione dei nuovi processi e nella progettazione della nuova organizzazione, secondo i modelli e le procedure che saranno a loro volta definite. La fase di implementazione sarà assistita da specifiche attività di formazione, comunicazione istituzionale e ad personam, mediante specifici colloqui individuali e/o workshop di funzione.

F) Formazione Per l’efficace realizzazione delle attività progettuali relative ad alcuni Moduli è raccomandabile il profondo coinvolgimento di tutti i membri del gruppo di lavoro. Ciò presuppone l’apprendimento dei rudimenti delle metodologie utilizzate e saranno all’uopo organizzate specifiche attività formative.

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4. MODULI E FASI

Sulla base delle nostre attuali conoscenze, sono stati definiti tre moduli progettuali per ciascuno dei quali sono evidenziate anche le Tipologie di Attività previste:

Modulo DESCRIZIONE Tipologia Attività

1 Setup e Impostazione della City Brand Strategy A,B,C,D,F

2 Public Involvement A,B

3 Execution A,B,C,D

Le suddette Tipologie fanno riferimento alle attività previste per la realizzazione dell’intero Modulo. Le attività che saranno effettivamente svolte in ciascuna Fase di un dato Modulo potrebbero riguardare solo alcune di tali Tipologie.

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5. MODULO 1. - Impostazione della City Brand Strategy

Scopo prioritario di questo Modulo è quello di definire un Obiettivo Strategico di medio lungo termine in grado di valorizzare al massimo gli sforzi dell’Amministrazione e della Città. Aspetto qualificante del progetto è quello di procedere a tale definizione (non semplice enunciazione) con il robusto supporto metodologico fornito dalla Total Brand Experience. Metodologia in grado di:

a. gestire la complessità, consentendo di analizzare la miriade d’iniziative comunicazionali attualmente in essere nonché la somma di quelle che si provvederà a progettare in futuro, secondo criteri comuni e significativi;

b. comprendere sia la specificità di ogni iniziativa sia il ruolo che essa svolge o può svolgere a supporto della City Brand;

c. consentire l’accumulo e la capitalizzazione della conoscenza prodotta dalle singole iniziative;

d. supportare la progettazione d’iniziative comunicazionali (Forme) efficaci, perché basate sull’Esperienza;

e. promuovere la proliferazione e la selezione delle Forme necessarie per garantire l’efficace copertura dei principali Referenti del Progetto; ossia garantire che il progetto e le sue finalità siano comunicate a tutti gli stakeolders con modalità e strumenti differenziati e specifici.

Alla realizzazione del Modulo 1. si potrà procedere secondo le seguenti Fasi:

1.1 Definizione dell’Obiettivo Strategico In questa fase si costruiscono le fondamenta del progetto e si definiscono le sue finalità ultime. Bisognerà capire e chiarire le motivazioni ed “i sogni” che animano i promotori del progetto; esplicitare e circostanziare l’obiettivo; verificarne infine la rilevanza e la sostenibilità di massima. In questa fase si provvederà anche all'individuazione di un possibile Concetto Strategico Di Riferimento, che consenta di meglio focalizzare la strategia di City Branding. L’utilizzo di un supporto metodologico in linea con la rilevanza dell’obiettivo consentirà di gestire al meglio le attività progettuali, contribuendo anche alla credibilità del complessivo progetto

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Fig. 2 Progettazione della Brand Identity

I

N

A

M

B

I

T

O

F

U

O

R

I

A

M

B

I

T

O

Iniziative di

Comunicazione

(Forme Esperienziali)

Strumenti di

comunicazione

Temi Esperienze

Valori

Pubblici da

raggiungere

Tipi di esperienze

Rappresentazioni

1.2 Brand Planning Obiettivo di questa Fase è quello di definire la Brand Identity tenendo conto delle problematiche e delle indicazioni emerse dalla definizione dell'Obiettivo strategico. Le attività saranno svolte seguendo la metodologia della Total Brand Experience, che garantisce un presidio integrato delle problematiche strutturali del Brand Management, provvedendo alla definizione degli elementi riepilogati nella seguente Figura 2:

In particolare, obiettivo del progetto sarà quello di sviluppare integralmente, il processo della TBE fino alla definizione dei “Temi delle Esperienze”. Con ciò sarà fornita un’impostazione di base coerente, che funga da solida guida alle successive attività operative e creative, finalizzate alla messa a punto delle singole iniziative di gestione della marca (Forme).

1.3 Fast Assessment Il confronto fra le reali valenze di branding delle principali iniziative di comunicazione (Forme) in atto rispetto all’Obiettivo Strategico definito nella fase precedente è l’oggetto specifico di questa Fase.

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Si procederà infatti alla ricognizione ed all’analisi di tutte le Forme di cui l'Amministrazione è a conoscenza, anche di quelle “involontarie”, e a prescindere dal fatto che tali Forme siano gestite o controllate dall’Amministrazione. Utilizzando il modello della Total Brand Experience sarà possibile evidenziare cosa, come e a chi tali forme comunicano. E sarà possibile verificare quanto tutto ciò sia coerente con l’Obiettivo Strategico prescelto. Si provvederà, cioè, ad evidenziare tutti gli elementi che, indipendentemente dalla consapevolezza e dall’effettivo grado di controllo dell’Amministrazione, concorrono a determinare l’identità e la forza della Marca.

Lo schema completo per l’analisi della Brand Identity secondo la TBE è riassunto nella seguente Figura 1.

In considerazione dell'approccio semplificato previsto dal presente progetto si provvederà direttamente alle attività d'indagine relative alla Brand Identity Agita e (limitatamente alle sole iniziative di cui l'Amministrazione ha adeguata conoscenza), il confronto fra questo concetto e quello di Brand Identity Desiderata , definita in fase di Planning è comunque sufficiente per supportare agli obiettivi di verifica

dichiarati. Se dovessero essere disponibili studi e ricerche relative a Brand Identity Ideale e a quella Percepita, sarà possibile ampliare lo spettro delle nostre considerazioni.1

1 Compatibilmente con le informazioni e le ricerche che si renderanno eventualmente disponibili anche in futuro, l’analisi potrebbe essere estesa anche ai due ulteriori concetti di Brand Identity Ideale e Brand Identity Percepita.

Lavorando su questi quattro concetti d’identità è possibile infatti “chiudere il cerchio”, partendo da quello che i pubblici si aspettano e arrivando a quello che effettivamente percepiscono, passando per quello che l’azienda intenderebbe comunicare e per quello che di fatto comunica.

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Se tutti i passaggi sono corretti il risultato sarà la massima efficacia nella gestione della Marca; se invece, in una certa fase, non vengono rispettate le istanze definite allo step precedente, il sistema di Brand management presenta dei difetti, la cui natura risulterà essere molto diversa a seconda della fase in questione. Il pregio di questo schema di analisi è proprio quello di evidenziare non solo gli eventuali problemi ma anche la loro natura ed il livello a cui si generano.

I risultati dell’assessment fondato sulla Brand Identity Agita e sulla Brand Identity Desiderata consentiranno comunque di capire se quello che è stato finora fatto e realmente in linea con gli obiettivi strategici e se quello che desideriamo fare è in grado d’integrare o correggere quello che è stato fatto. L’attività consentirà anche una valutazione di massima delle strutture e dei meccanismi organizzativi che governano la Marca e potrà fornire utili indicazioni per possibili miglioramenti.

Le Macroattività previste per ciascuna Fase sono riassunte nella seguente” Tabella 1.”

TAB 1. : Modulo 1. - Impostazione della City Brand Strategy

Fase Descrizione Macroattività

1.1

Definizione dell’Obiettivo

Strategico

- Comprensione e formalizzazione della “strategy vision” - Verifica della rilevanza e della sostenibilità - Definizione del Concetto Strategico di riferimento

1.2

Brand Planning

- Organizzazione del Gruppo di Progetto e Formazione dei suoi membri - Recepimento delle Strategie e verifica dei Valori Fondanti - Rilevazione ed analisi dei valori della marca “desiderati” - Definizione ed analisi dei pubblici da raggiungere. - Progettazione delle Rappresentazioni - Progettazione dei Temi Esperienza

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- Definizione dei Contenuti delle Esperienze - Definizione delle Matrici Publlici/Esperienze

1.3

Fast Brand Assessment

- Ricognizione e analisi delle Forme in essere (del presente e del recente passato) - Mappatura delle Forme in essere secondo le dimensioni e gli attributi della Total Brand Experience - Analisi dei risultati in termini di :

Personalità esperienziale della marca

Coerenza con i valori desiderati

Diffusione presso i pubblici di riferimento - Rilevazione delle implicazioni organizzative in materia di Branding - Eventuale definizione delle guidlines e delle opportunità di miglioramento organizzativo

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6. MODULO 2. - Public Involvement

La costruzione dell’identità competitiva di una città è questione troppo bella e importante affinché se ne occupino solo i politici, è troppo connessa all’interesse collettivo per essere lasciata solo all’iniziativa delle imprese e dei corpi intermedi ed è soprattutto troppo complicata affinché ci si possa riuscire, se non si collabora. Se tanti sono gli elementi che di fatto contribuiscono a determinare l’identità competitiva di una città, è ovvio che altrettanti siano i soggetti che di fatto ne gestiscono la marca. E bene dunque che tali soggetti siano coinvolti in un progetto di city branding, ma è altrettanto importante che tale coinvolgimento non avvenga a caso, ma sia il risultato di un processo preordinato che rispetti i ruoli e le responsabilità che competono ai diversi soggetti. Abbiamo già detto che della marca di una città debbano occuparsi anzitutto gli amministratori, che istituzionalmente rappresentano gli interessi collettivi della comunità a cui la marca appartiene. Ed è necessario che l'Amministrazione eserciti la propria leadership definendo un'appropriata strategia di coinvolgimento che consideri sia l'interlocuzione con gli altri brand stakeholders, sia la comunicazione interna. Per quanto riguarda il coinvolgimento dei brand stakeholders esterni, il punto cruciale è rappresentato certamente dalla costituzione di un organismo che provveda al coordinamento del progetto (cabina di regia). Per quanto riguarda la comunicazione interna, bisogna considerare che un progetto di city branding è una soluzione oggettivamente innovativa e di cui pochi conoscono gli obiettivi e la portata (soprattutto nel caso di un progetto di city branding "vero" come quello che stiamo concependo). E' perciò utile che e potenzialità pratiche e anche il valore politico di tale iniziativa siano attentamente comunicate all'interno dell'Amministrazione affinché da tale iniziativa l'Amministrazione possa trarre la massima utilità. Il nostro compito sarà quello di supportare l'Amministrazione in ogni attività che si renderà a tal fine opportuna, con particolare riferimento a quanto riportato nella seguente tabella:

TAB 2. : Modulo2. - Public Involvement

Fase Descrizione Macroattività

2.1

Assessment

- Ricognizione ed analisi delle iniziative intraprese dagli altri brand stakeholders - Verifica della rilevanza e della coerenza con l'obiettivo strategico

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2.2

Setup

- Scelta dei brand stakeholders da coinvolgere - Definizione della strategia per il coinvolgimento - Progettazione dell'organismo deputato al coordinamento del progetto (Cabina di Regia) - Definizione della strategia per il marketing del progetto all'interno dell'Amministrazione

2.3

Action

- Gestione dei contatti preliminari con i brand stakeholders - Supporto tecnico alle attività della Cabina di Regia - Presentazioni ed incontri per il "marketing interno" del progetto - Redazione e divulgazione Case History

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7. MODULO 3. - Execution

A questo modulo fanno logicamente riferimento tutte le attività necessarie a garantire che la realizzazione delle specifiche forme della marca sia coerente e funzionale alla Brand Strategy scelta. Le forme andranno realizzate in modo che sostanzino uno o più dei Temi Esperienza definiti in fase di Planning e producano, nel loro complesso, la copertura di tutti i Pubblici principali con un equilibrato mix esperienziale.

Tali attività possono essere a loro volta suddivise in due diverse fasi:

Una prima fase di Breefing, nella quale ai soggetti responsabili della

progettazione delle forme vengono forniti tutti gli input necessari affinché la loro

realizzazione sia coerentecon la brand strategy a monte;

Una seconda fase di Making in cui le forme vengono effettivamente realizzate.

Solo le attività relative alla fase di briefing rientrano nell'ambito del presente progetto. e in particolar modo a supporto delle seguenti iniziative di certificazione:

- Turismo e Leisure (operatori di accoglienza e ristorazione)

- Prodotti AgriFood e Hand Craft

- Prodotti e servizi Roma smart city compliant

TAB 3. : Modulo 3. - Execution

Fase Descrizione Macroattività

3.1 Briefing - Assistenza alla progettazione delle Forme

3.2 Making

(non in ambito) - Realizzazione delle forme - Supervisione delle attività ed approvazione degli output

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Nell’ambito di tale progetto il nostro ruolo sarà quello di assistere il Cliente nella realizzazione di ogni attività prevista dagli specifici Moduli progettuali, mediante un intervento caratterizzato dall’elevatissimo grado di personalizzazione della metodologia, dei tempi e delle risorse impiegate, indispensabile per interpretare la specificità della cultura, delle strategie e dell’organizzazione dell’Amministrazione. In particolare, si perseguirà la massima interazione fra consulenti ed utenti, con l’obiettivo di ottenere una condivisione profonda degli obiettivi. Ciò richiederà un approccio che privilegi la continuità del rapporto, la gradualità dei cambiamenti e riservi grandissima attenzione alla comunicazione ed alla gestione dei rapporti interpersonali.

Tutti i deliverables del progetto devono intendersi come pareri, formulati in modo indipendente e sulla base del nostro convincimento. Il Cliente si impegna ad accettarli a prescindere da ogni condivisione di merito e ne deciderà l’utilizzo in piena autonomia e responsabilità. Non sono comprese nel presente progetto, e devono comunque intendersi escluse del nostro preventivo di offerta:

1. Ricerche di Mercato ed ogni altra attività di indagine o di ricerca relativa alla marca ed ai suoi prodotti;

2. Ogni attività inerente ai rapporti con gli enti finanziatori ed ogni adempimento relativo alla predisposizione della documentazione necessaria all’ottenimento dei finanziamenti;

3. Ogni attività inerente ai rapporti con gli altri organismi amministrativi, a qualsiasi livello nazionale ed internazionale, ed ogni adempimento relativo alla predisposizione della documentazione necessaria, salvo quanto eventualmente espressamente previsto nelle attività relative ad un dato Modulo;

4. Eventuale affitto di aule ed attrezzatura per l’esecuzione del training, delle riunioni di lavoro o delle presentazioni al di fuori dei nostri uffici.

9. COSTI

Il progetto potrà essere realizzato avvalendosi sia di personale proprio che di consulenti partner, che comunque opereranno sempre sotto la diretta responsabilità e in nome e per conto di CP&Brand s.r.l.s., che sarà l’unica responsabile del loro operato nei confronti del cliente.

Le attività previste in questo contratto saranno comunque svolte direttamente da Celestino Ciocca.

Per la realizzazione del progetto, in considerazione della sua particolare natura e delle motivazioni extra ordinem che per esso nutriamo, siamo lieti di proporre un prezzo ridotto pari a € 38.400,00 (al netto dell’IVA e delle eventuali spese di trasferta).

Data: 10/12/2019 CP & Brand s.r.l.s.

Celestino Ciocca

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