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CIB ‐ Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
“Il CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione”
Viller Boicelli
Medicina 23 Marzo 2011
• Il CIB ‐ Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione è uno strumento voluto dai produttori per i produttori, aggrega e rappresenta il settore del biogas e della gassificazione in agricoltura.
• E’ la prima aggregazione volontaria nazionale, costituitasi nel 2009, riunisce:‐ aziende produttrici di biogas e syngas* da fonti rinnovabili ( biomassa prevalentemente agricola);‐ le aziende o società industriali fornitrici di impianti e tecnologie;‐ gli enti ed istituzioni che contribuiscono a vario titolo al raggiungimento degli scopi sociali.
* gassificazione
CIB ‐ Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
• Il CIB ‐ Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione è socio fondatore dell’Associazione Europea Biogas e per tanto ha titolo per rappresentare gli interessi del settore a livello delle Istituzioni Europee per orientare le Direttive Comunitarie.
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MISSION promuovere lo sviluppo della cogenerazione da biogas e gassificazione in Italia
attraverso• il confronto tra gli operatori della filiera al fine di fornire
proposte tecniche che indirizzino le normative incentivanti e di gestione;
• il contributo all’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore efficienza nella gestione degli impianti, con benefici ambientali ed economici;
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• la crescita della consapevolezza della complementarietà delle attività agricola ‐ zootecnica tradizionale con quella agro‐energetica che ben si integrano tra loro supportando la sostenibilità ambientale (riduzione delle emissioni di Co2), agronomica (Direttiva Nitrati) ed economica (integrazione del reddito);
• lo sviluppo economico sociale con la creazione di nuovi posti di lavoro e la valorizzazione del territorio.
Multifunzionalità dell’agricoltura
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ATTIVITA’• L’organizzazione di Gruppi di Lavoro specifici.• La realizzazione di Newsletters, intervenire a Convegni,
partecipare a manifestazioni ed eventi fieristici per diffondere e trasferire esperienze.
• L’implementazione di corsi di formazione ed informazione,interagendo con le Comunità Locali per diffondere la cultura di sostenibilità ambientale, di efficienza energetica.
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ATTIVITA’• Assistenza agronomica con organizzazione di ogni opportuna
forma di aggiornamento sulle colture dedicate, sui sottoprodotti dell’attività agricola e zootecnica nella digestione anaerobica e del digestato (riducendo l’utilizzo di fertilizzanti di sintesi);
• Assistenza nelle procedure per l’ottenimento della T.O.;• Convenzioni con Università, Istituti di Ricerca, Istituti di Credito e
Società di Consulenza al fine di promuovere progetti che abbiano un impatto concreto con l’attività degli associati;
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SERVIZISERVIZIO ENERGIA assistenza specialistica relativa a:
Analisi Preliminari; Servizio Connessione; Servizio IAFR; Servizio RID;Servizio Amministrazione Energia,
con interlocuzione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed ENELSERVIZIO LEGALE:
Convenzione con uno studio legale specializzatoSERVIZIO SOTTOPRODOTTI:
Convenzione con CRPA
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Potenza attuale installataper centrali a biomasse in Italia
.
522 MW trasformazioneOli Vegetali
Fonte: Crpa
Lo stato dell’arte e le prospettive degli operatori
Indagine effettuata su 41 aziende fornitrici di sistemi di cui 22 associate e 19 intervistate o stimate nel Progetto “ Contiamoci per Contare ”
* Il dato del 2009 è in linea con il dato fornito dal GSE** Il dato del 2010 è in linea con il dato fornito da CRPA*** Le prospettive di realizzazione per il 2011 sono in funzione della certezza sulla normativa incentivante, sui tempi autorizzativi e sulle possibilità di finanziamento.
* dati provvisori a Dicembre 2010
N. IMPIANTI TOTALI IMPIANTI
POTENZA INSTALLATA (MW)
TOTALE MW
IN ATTIVITA’ AL31‐12‐2009
161 161 113,5 113,5
IN ATTIVITA’ AL 31‐12‐2010
182 343 131 244,5
POTENZIALI AL 31‐12‐2011
276 619 165,5 410
Dislocazione degli impianti di biogas “Agricoli”in funzione in Italia nel 2010
129
33
44
4242
1 6
74
4
4
1
2 43
3
7Fonte: CRPA ‐ CIB
Lo stato dell’arte e le prospettive degli operatori
Indagine effettuata su 41 aziende fornitrici di sistemi di cui 22 associate e 19 intervistate o stimate nel Progetto “ Contiamoci per Contare ”
* Il dato del 2009 è in linea con il dato fornito dal GSE** Il dato del 2010 è in linea con il dato fornito da CRPA*** Le prospettive di realizzazione per il 2011 sono in funzione della certezza sulla normativa incentivante, sui tempi autorizzativi e sulle possibilità di finanziamento.
* dati provvisori a Dicembre 2010
N. IMPIANTI TOTALI IMPIANTI
POTENZA INSTALLATA (MW)
TOTALE MW
IN ATTIVITA’ AL31‐12‐2009
161 161 113,5 113,5
IN ATTIVITA’ AL 31‐12‐2010
182 343 131 244,5
POTENZIALI AL 31‐12‐2011
276 619 165,5 410
Matrici utilizzate negli impianti di biogas in Italia
E fflu e n ti z o o te c n ic i +
s o tto p ro d o tt i a g ro in d u s tria li
+ c o ltu re e n e rg e tic h e
5 1 %
S o lo e fflu e n ti z o o te c n ic i
3 3 %
D a to n o n d is p o n ib ile
8 %C o ltu re e n e rg e tic h e e /o
s o tto p ro d o tt i a g ro in d u s tria li
8 %
Fonte: Crpa
Le ricadute sulle superfici coltivate
Un impianto di 500 kW utilizza 8.000‐10.000 tonnellate di colture dedicate( circa 200 ha a 50 tonnellate ettaro; 150 ha a 60 tonnellate ettaro; 125 ha a 70 tonnellate ettaro …………..)
* dati provvisori
TOTALI IMPIANTI TOTALEMW
SUPERFICI ( HA)
IN ATTIVITA’ AL31‐12‐2009
161 113,5 31.000
IN ATTIVITA’ AL 31‐12‐2010
343 244,5 64.000
POTENZIALI AL 31‐12‐2011
619 410 110.000
Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione Kiloverde
Reflui zootecnici, sottoprodotti e gestione agronomica
L’ Italia produce annualmente circa 200 milioni di tonnellate di substrati organici di diversa natura e qualità che potrebbero essere usati in processi di digestione anaerobica per la produzione di energia elettrica e termica. (fonte Enea)
Il biogas stimola ad un utilizzo più efficiente della superficie coltivata, che in gran parte è o può essere investita con doppio raccolto. (Nelle aree più vocate si possono raggiungere 80 – 90 t/Ha).
La ricerca e lo sviluppo tecnologico permetteranno un’ulteriore miglioramento nella gestione biologica e agronomica.
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Il consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che recepisce la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell´energia da fonti rinnovabili.
Questo testo segna un punto cruciale per lo sviluppo del settoredel biogas in Italia, dal momento che chiarisce alcuni aspetti determinanti riguardo gli incentivi degli impianti attualmente in esercizio, delinea i principi su cui si articolerà la modifica del sistema incentivante dopo il 31.12.2012 e disciplina il periodo transitorio.
Fonte : CIB
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Il percorso di recepimento è stato complesso, in particolare dopo il parere espresso dalla Commissione Ambiente e Attivitàproduttiva della Camera che mirava a limitare fortemente la possibilità di utilizzo del terreno aziendale da dedicare alla produzione di biomasse per gli impianti di biogas. Di seguito si riportano le principali novità per il settore del biogas inserite nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri, a seguito della discussione sviluppatasi nelle ultime settimane :Impianti entrati in esercizio prima del 31.12.2007.Meccanismi di incentivazione.Biometano.
Fonte : CIB
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Impianti entrati in esercizio prima del 31.12.2007. Come richiesto con forza dal CIB, gli attuali sistemi di incentivazione della produzione di energia elettrica (tariffa onnicomprensiva e coefficiente moltiplicativo dei CV) sono stati estesi agli impianti a biogas di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro‐alimentari, di allevamento e forestali, entrati in esercizio commerciale prima del 1 gennaio 2008.
Fonte : CIB
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Meccanismi di incentivazione. • Il comma 6 dell’art.23 chiarisce quindi quanto già anticipato
nel Piano di Azione sulle Energie Rinnovabili, ovvero che “Le tariffe fisse omnicomprensive previste dall’articolo 2, comma 145, della legge n. 244 del 2007 restano costanti per l’intero periodo di diritto”
• Per quanto riguarda i vigenti sistemi di incentivazione della produzione elettrica, il decreto legislativo stabilisce che gli attuali valori saranno applicati agli impianti che entreranno inesercizio entro il 31/12/2012.
Fonte : CIB
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In merito al futuro sistema incentivante (post il 31.12.2012) vengono delineati i principi base che andranno poi attuati in un successivo decreto del ministero dello Sviluppo Economico. In particolare:
‐ Passaggio ad un sistema di conto energia per impianti fino a 5 Mw.
‐ L’incentivo terrà conto della tracciabilità e della provenienza della materia prima, nonché dell’esigenza di destinare prioritariamente il biometano all’immissione nella rete del gas naturale e all’utilizzo nei trasporti.
Fonte : CIB
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‐ Vengono anche indicati quali saranno i principali meccanismi premianti che dovranno garantire uno sviluppo equilibrato del settore, ovvero:
1. l’uso efficiente di rifiuti e sottoprodotti, di biogas da reflui zootecnici o da sottoprodotti delle attività agricole, agro‐alimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali, di prodotti ottenuti da coltivazioni dedicate non alimentari, nonché di biomasse e bioliquidi sostenibili e biogas da filiere corte, contratti quadri e da intese di filiera;
Fonte : CIB
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2. la realizzazione di impianti operanti in cogenerazione;
3. la realizzazione e l’esercizio, da parte di imprenditori agricoli, di impianti alimentati da biomasse e biogas asserviti alle attività agricole, in particolare di micro e minicogenerazione, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato, tenuto conto di quanto previsto all’articolo 21, comma 1;
Fonte : CIB
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Biometano Viene stabilito che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas definisca entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, “specifiche direttive relativamente alle condizioni tecniche ed economiche per l'erogazione del servizio di connessione di impianti di produzione di biometano alle reti del gas naturale i cui gestori hanno obbligo di connessione di terzi.”
Fonte : CIB
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Il biometano si ottiene dal biogas depurato dall’anidridecarbonica e dalle altre impurità che contiene
Il biometano è del tutto simile al metano e può essere immesso nei gasdotti o essere usato direttamente come combustibile
Il Biometano
• Il Biogas ha una forte potenzialità di crescita in Italia e il settore agricolo, zootecnico deve cogliere questa opportunità: – ampia disponibilità di biomasse di scarto ad alta
fermentiscibilità;
– la possibilità di integrazione con biomasse dedicate.
– Il digestato è un ottimo fertilizzante organico;
– l’ integrazione al reddito.
– P.A.C. dopo il 2013
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Nuova P.A.C. dal 2014 al 2020(non più sostegno al settore)• ….. Economica (competitività, capacità di stare sul mercato);
• ….. Ambientale (beni pubblici, remunerazione di beni non pagati dal mercato);
• ….. Territoriale ( sviluppo territoriale)
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L’industria italiana è stata pioniera nel settore del biogas, sviluppando le prime progettualità dal 1960. Attualmente vi sono le condizioni e le competenze per verificare uno sviluppo di una componente italiana del settore biogas.Il modello di produzione energetica diffusa permette una presenza di addetti incaricati alla gestione degli impianti distribuita sul territorio.
* + 3000-3500
ADDETTI 2009 ADDETTI 2010SOCIETA' DIRETTI COLL.EST. DIRETTI COLL.EST.
IMPIANTISTE 212 1543 299 2362COGENERAZIONE 250 60 300 100OPERE MURARIE 120 180 180 250
TOTALE 582 1703 779 2712TOTALE 2285 3491
Le ricadute sul mondo del lavoro
EROEI( ENERGY RETURN ON ENERGY INVESTMENT)
EROEI = ENERGIA RICAVATA / ENERGIA SPESA : coefficiente che misura il rapporto tra l’energia che produrrà durante tutto l’arco della sua vita e quella necessaria al suo stesso ciclo di vita e poi smantellare l’impianto compresa la filiera del combustibile che utilizza
Consultare ilsito: www.consorziobiogas.it
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Viller BoicelliDirettore
CIB ‐ Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione [email protected]
+39 335 7438591Via Einstein ‐ Cascina Codazza 26900 Lodi
www.consorziobiogas.it
Grazie per l’attenzione
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