CHE CALDO CHE FA
Transcript of CHE CALDO CHE FA
Testi di Paolo Magliocco
RIDATEMI IL GHIACCIO!
Lo scioglimento dei ghiacci causato dai
cambiamenti climatici sta mettendo a
rischio anche la sopravvivenza di molti
orsi polari, che proprio sul ghiaccio vivono.
CHE CALDO CHE FA
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Dal Monte Bianco all’Antartide.
Siamo andati insieme a Luca Mercalli
a scoprire perché il clima
sta cambiando e quali conseguenze
avrà sulla nostra vita
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#riscaldamento globale, #meteo, #effetto serra
I nsomma, fa davvero così caldo come dicono tut-ti? Certo che sì: luglio
è il mese più caldo dell’anno! Mentre leggi questo articolo, però, forse piove. O magari c’è un sole pazzesco. Ma quindi fa più caldo o fa più freddo dell’anno scorso? Col clima, a volte, non ci si capisce più niente.
Per fortuna che a darci una mano c’è Luca Mercalli (nell’ovale qui sopra): un climato-logo, cioè lo scienziato che studia il clima, che forse già conosci. Gli abbiamo telefona-to e ha detto che è disponibile: così siamo volati da lui, nel suo osservatorio di Monca-lieri, poco a sud di Torino. È un posto fanta-stico. Uno dei luoghi dove si studia il clima da più tempo. Qui sanno che tempo faceva an-che 150 anni fa. Quando hanno cominciato, studiare il clima non era facile.
Se Luca Mercalli fosse vissuto 150 anni fa avrebbe dovuto alzar-si presto al mattino per andare a leggere la temperatura sul termometro, la pressione at-mosferica sul barometro, mi-surare la pioggia caduta nel
pluviometro e guardare la velo-cità del vento nell’anemometro. E
rifare tutto questo giro parecchie volte al giorno, scrivendo ogni volta
ogni cosa sul suo registro! Ma è grazie a questo lavoro che adesso sappiamo come an-davano le cose tanto tempo fa. E possiamo capire come vanno oggi.
Allora, professor Mercalli. Davvero la temperatura della Terra sta aumentando? «Direi proprio di sì. Basta guardare i dati che abbiamo raccolto dalla metà dell’Ottocento a oggi per capire che è così. Lo vedete questo grafico? C’è quasi un grado di differenza. E le cose andranno anche peggio». Fermo,
SONO LA QUANTITÀ MASSIMA DI SUDORE CHE POSSIAMO
PRODURRE AL GIORNO
14 litri
COSÌ IL NOSTRO CORPO SI DIFENDE DAL CALORE. Quando il caldo si fa
sentire, il nostro corpo ha un meccanismo di raffred-
damento molto efficace: il sudore. Attraverso le ghian-
dole sudoripare (da 2 a 4 milioni), infatti, eliminiamo
acqua che, evaporando, abbassa la temperatura cor-
porea. In condizioni normali il corpo perde circa da 1
a 2 litri di sudore al giorno. Se fa molto caldo o duran-
te un’intensa attività fisica, invece, si può arrivare a 2
litri all’ora, per un massimo di 10-14 litri al giorno.
SCIENZA
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fermo! Prima di dirci che la Terra diventerà sempre più calda vogliamo capire come fanno gli scienziati del clima a essere sicuri di quello che sta succedendo.
Per scoprirlo dobbiamo volare di nuovo, stavolta insieme a lui, sul Monte Bianco, dove c’è il ghiacciaio del Pré de Bar: dal 1897 a oggi (v. foto sopra) tutta la lingua del ghiacciaio non c’è più, si è fusa. «È stato il caldo», racconta Mercalli. «Ma non il caldo di un anno solo: il caldo di tanti anni di seguito. È per questo che diciamo che il clima sta cambiando, perché quello che conta non è il fatto che un anno sia dav-vero caldissimo: può succedere. Il proble-ma è che quasi tutti gli anni sono più caldi del passato».
Ma chissà cosa succedeva an-cora più tempo fa. Magari ci sono 100 anni più caldi e poi
100 anni più freddi. Chi lo sa? Mercalli tira fuori dal suo computer un’altra foto: quella
dell’uomo del Similaun, Ötzi, la mummia che hanno trovato 25 anni
fa in montagna vicino al confine con l’Austria. «Ötzi è morto 5.000 anni fa. Ed è arrivato in-tatto fino ad oggi perché il ghiaccio lo ha con-servato. Vuol dire che per 5.000 anni almeno ha fatto più freddo di adesso».
E prima ancora, faceva più caldo o più fred-do? Per scoprirlo, dai ghiacciai delle Alpi dobbiamo arrivare fino all’Antartide, vicino al Polo Sud: il posto più freddo del pianeta.Qui il ghiaccio ancora resiste, per fortuna, e si è accumulato per migliaia e migliaia di anni. Per questo gli scienziati vengono a studiarlo da ogni parte del mondo. Sanno che il ghiaccio che sta più in profondità è ghiaccio più antico. A tre chilometri di profondità, ad esempio, c’è il ghiaccio di 800.000 anni fa, quando l’Homo
sapiens, da cui discendiamo, non esisteva an-cora! E dentro il ghiaccio gli scienziati riesco-no a leggere tante cose: che temperatura c’e-ra, quanto nevicava, quanta anidride carboni-ca c’era nell’aria... trovano perfino la polvere delle eruzioni vulcaniche come quella del Vesuvio, che seppellì Pompei. In questo
1.000 METRI IN
118 ANNI. Guarda
come è cambiato il
ghiacciaio di Pré de
Bar sul Monte Bianco,
in Valle d’Aosta. In
118 anni si è ritirato di
circa un chilometro.
1897 2015
Studiando il ghiaccio
gli scienziati capiscono come
è cambiatoil clima
RECORD
IL LUOGO PIÙ CALDO. Il posto più
caldo della Terra si trova
nella Death Valley, la Valle
della morte: un deserto
(nella foto) tra California e Nevada(Usa) dove si è arrivati a
registrare 56,7 °C un secolo fa. Di posti caldissimi, però, ce ne
sono anche altri e in alcuni gli uomini ci vivono senza bisogno di
condizionatori! In Libia, per esempio, i beduini abitano da secoli a
Ghadames e ad al-Aziziya, dove si è arrivati molto vicini al record.
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IL GHIACCIAIO: PRIMA E DOPO. Le foto di
questa pagina mostrano le caverne di ghiaccio che ci
sono sotto il ghiacciaio islandese Vatnajökull, il più
grande d’Europa.
In quelle piccole qui sotto puoi vedere com’era nel 2014
(foto sopra) e come è diventato solo un anno dopo (foto
sotto): in pratica si è quasi dimezzato!
Autore di queste drammatiche immagini è il fotografo
americano Kerry Koepping che, nell’arco di 3 anni, ha
compiuto 15 viaggi nelle più remote regioni oltre il
Circolo polare artico, per documentare gli effetti del
cambiamento climatico su elementi come il ghiaccio,
l’acqua, il fuoco dei vulcani e la vita degli animali.
DAL MONDO
SCIENZA E ARTE PER
L’AMBIENTE. Il fotografo
Kerry Koepping (al centro,
nella foto) è il direttore
dell’Arctic Arts Project
(www.arcticartsproject.com):
un’iniziativa per mostrare i
cambiamenti climatici nelle
regioni artiche e sviluppare il
dialogo tra scienziati e artisti.
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modo hanno avuto la prova che, quando c’era più anidride carbonica, la tem-peratura era più alta. Proprio come sta accadendo adesso. Solo che ora, l’anidride carbo- nica nell’aria ce la stiamo mettendo noi bruciando il carbone, il petrolio e il gas per produrre energia.
È così che nasce il cambiamento del clima, è per questo che fa più caldo. Perché nell’aria ci sono più gas come l’anidride carbonica, prodotti da ciò che fa l’uomo. Gli scienziati hanno parecchie prove. Dal 1800 a oggi, da quando è cominciata la crescita delle indu-strie, la quantità dei gas che producono l’ef-fetto serra è sempre aumentata. Con il riscal-damento in tutte le case e le automobili, poi,
la situazione è ancora peg-giorata. Carbone e petrolio
inquinano più di tutti, ma an-che il metano inquina. E persi-no bruciare la legna non è
molto ecologico, anche se si ripian-tano gli alberi tagliati. Insomma, la
situazione è molto seria. Se vogliamo conti-nuare a costruire case, ponti e strade, a fare computer e cellulari, a spostarci in auto e a guardare la tv dobbiamo consumare energia. Ma per consumare energia inquiniamo. E se inquiniamo, la temperatura della Terra sale.
Perché i gas serra impediscono al calore di disperdersi. Che cosa succederà?
Seguiamo ancora Luca Mercalli in un altro viaggio: quello nel futuro. «Dai calcoli che sono stati fatti, se continuiamo così, la
IL CAROTAGGIO
ANTARTIDE
Polo Sud
Lago Vostok
“SPEDIZIONI” NEL SOTTOSUOLO. Scienziati russi
hanno perforato quasi 4 mila metri di ghiaccio per
raggiungere il lago sub-glaciale Vostok, in Antartide (sopra),
e prelevare dei campioni (questa tecnica si chiama
carotaggio), alla ricerca di prove sui cambiamenti climatici.
Per lo stesso motivo, Luca Mercalli, a destra, analizza una
“carota” di neve del ghiacciaio Ciardoney, sul Gran Paradiso.
Se non facciamo
qualcosa la temperatura aumenterà di oltre 4 gradi per il 2100
Silvia Santinelli
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LE CAUSEL’INDUSTRIALIZZAZIONE SEMPRE
MAGGIORE PROVOCA
INQUINAMENTO ATMOSFERICO Se non si fa qualcosa la Terra potrebbe
non riuscire a smaltirne gli effetti.
SONO LE TONNELLATE DI GAS SERRA PRODOTTE DALL’UOMO NEL 2015
48 miliardi
LA RICERCA DI NUOVI TERRENI PER ALLEVAMENTO E COLTIVAZIONI CAUSA
DEFORESTAZIONEIl tasso annuale di deforestazione è passato dallo 0,18%
degli anni ’90 allo 0,08% del 2015, ma ancora non basta.
SONO GLI ETTARI DI FORESTA DISTRUTTI OGNI ANNO
129 milioni
PER NUTRIRE NOI E GLI ANIMALI AUMENTA LA
AGRICOLTURA INTENSIVAAgricoltura e allevamento intensivi contribuiscono a rilasciare
nell’atmosfera due potenti gas serra: metano e biossido di azoto.
SONO GLI ETTARI DI TERRA COLTIVATI IN MODO INTENSIVO
100 milioni
VIVIAMO DI PIÙ E MORIAMO DI MENO (PER FORTUNA!). NEL MONDO PERÒ SI CREA
SOVRAPPOPOLAZIONEPiù aumentano le persone nel mondo, più si
consumano risorse e più si inquina.
È IL NUMERO DI PERSONE NEL MONDO PREVISTO PER IL 2050
9,5 miliardi
Bloomberg via Getty Images
Getty Images
Reuters / Contrasto
Reuters / Contrasto
NATURA
Silvia Santinelli
temperatura aumenterà ancora di oltre 4 gradi entro il 2100. Molti ghiacciai della Gro-enlandia e la banchisa che copre il mare al Polo Nord si fonderanno. Il ghiaccio del Polo Sud resisterà invece un po’ di più. Comunque il mare salirà di un buon metro». In pratica, gran parte delle spiagge del nostro Paese non esisteranno più e in Italia sembrerà di stare in Africa. Sarà soprattutto d’estate che farà più caldo, anche 5 gradi in più. Ci saranno periodi di siccità anche lunghi e poi piogge molto for-ti, in poco tempo. Per l’agricoltura, questo è un guaio. Ma anche per muoversi in città non
è affatto comodo avere nubifragi e poi il sole a picco e un caldo africano! Tanto più che, dopo un’estate molto calda, potrebbe essercene un’altra molto meno bollente, perché sarà tut-to ancora più variabile di come è oggi.
La Terra sarà diversa ma la vita sulla Ter-ra continuerà. È la vita dell’uomo che sarà peggiore! Quindi, bisogna darsi da fare. Non possiamo togliere l’inquinamento dal cielo (anche se qualcuno dice che si potrà fare), ma possiamo cercare di non aumentarlo. Nel giro di 25 anni dobbiamo essere capaci di non bru-ciare più carbone e petrolio, o quasi. Ecco co-me puoi cominciare a fare qualcosa anche tu.
Primo: produci meno rifiuti e non buttare via in fretta le tue cose. In ogni oggetto che ti passa per le mani c’è nascosta molta energia, quella che è servita a produrlo. Quando lo but-ti via, quindi, tutta questa energia si disperde nell’atmosfera e aumenta l’inquinamento.
Secondo: mangia più frutta e verdura, che sono più facili da produrre (e fanno anche bene!). Ci vogliono un sacco di acqua in meno, meno lavoro e meno tempo per coltivare i po-modori che per avere una fetta di carne.
Terzo: spegni tutto quello che puoi spe-gnere. Prima di tutto l’aria condizionata: un ventilatore consuma molto meno e funziona benissimo contro il caldo. Pensa che l’auto consuma il 10 per cento di benzina in più quando accendi il condizionatore. Ma anche spegnere del tutto (senza lasciarli in stand-by) la tv e il computer quando esci, fa rispar-miare molto più di quanto sembra.
ERE GLACIALI. La Terra ha attraversato
varie ere glaciali, cambiando ogni volta
aspetto. Oggi ci troviamo in un periodo detto
interglaciale, in cui i ghiacciai si ritirano e la
temperatura sale. A causa dell’uomo, però,
tutto accade molto più velocemente.
DAL MONDO
LA CITTÀ A EMISSIONI ZERO. Vicino ad Abu Dhabi, negli
Emirati Arabi Uniti, è in
costruzione Masdar city,
una città per 50mila persone pensata per essere la più
ecologica al mondo. Sfrutterà solo energie rinnovabili (eolica e
solare), i mezzi di trasporto saranno elettrici e tutti i rifiuti
verranno riciclati. Si calcola che l’ambizioso progetto farà
risparmiare, in 25 anni, due miliardi di dollari di petrolio.
650 MILIONI di anni fa
20 MILA anni fa
100 MILIONI di anni fa
OGGI
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Reuters /Contrasto
Reuters / Contrasto
GLI EFFETTI L’AUMENTO DELLE TEMPERATURE PROVOCA:
SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI
Negli ultimi cinquant’anni i ghiacciai sulle montagne,
come sulle nostre Alpi, si sono già ridotti del 40%.
LA RIDUZIONE DEI GHIACCHI DELL’OCEANO ARTICO ENTRO IL 2100
40-80%
AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE
Le previsioni non sono sempre concordi. Bastano però anche pochi cm
di aumento per sommergere interi territori.
È L’AUMENTO PREVISTO PER IL 2100
28-131 cm
DISASTRI NATURALI PIÙ FREQUENTI
Secondo la World Meteorological Organization, tra il
1971 e il 2010 ci sono stati 8.835 eventi meteo estremi.
I MORTI A CAUSA DI EVENTI METEO ESTREMI TRA IL 1971 E IL 2010
2 milioni
DESERTI SEMPRE PIÙ ESTESI
Secondo il WWF il 40% delle terre emerse
del nostro pianeta è a rischio desertificazione.
GLI ETTARI DI TERRA TRASFORMATA IN DESERTO OGNI ANNO
12 milioni
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NATURA
Silvia Santinelli
GUARDA I VIDEO DI COME CAMBIA IL CLIMA SU
focusjunior.it
IL CLIMAnel mondo
MAR
OCEANO ATLANTICO
Clima temperato
Clima polare
AMERICA DEL NORD
EQUATORE
LIBRI
ASAD E IL SEGRETO DELL’ACQUA. Il dodicenne Asad, futuro capo
dei Tuareg, e i suoi amici Kalim
e Nouala devono attraversare il
deserto per salvare le loro terre
da una terribile siccità (di
Alberto Cola, Piemme).
COME FUNZIONA IL MONDO. Quattro grandi mappe
pieghevoli per capire meglio il
nostro pianeta (Ed. Scienza).
AMERICA DEL SUD
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Inverni lunghi,
estati brevi
Né troppo caldo,
né troppo freddo
Estati calde e inverni
miti
Poca pioggia, giorni caldi e notti fredde
Piogge alternate a
siccità
Sempre caldo
e umido
Molto freddo ad alta quota
POLARE
SUBARTICO
TEMPERATO
MEDITERRANEO
DESERTICO
TROPICALE
EQUATORIALE
DI MONTAGNA
Freddo e asciutto
Climaequatoriale
NATURA
3LA
REGOLA DELLE
R
Est
MAR GLACIALE ARTICO
OCEANO INDIANO
OCEANO ANTARTICO
ANTARTIDE
Nord
Sud
Ovest
Clima polareValli
secche
Clima equatoriale
AUSTRALIA
Clima tropicale
AFRICA
Clima mediterraneo
EUROPA
Clima di montagna
Clima subartico
RIUTILIZZA Non buttare le cose:
magari servono ad altri RIDUCI
Meno consumi, meno inquini
RICICLA Se devi buttare qualcosa
almeno riciclalo
31
OCEANO PACIFICOClima desertico
ASIA