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1 dal 1859 LA BANCA DEL TERRITORIO Cassa di Risparmio di Cento spa RELAZIONI E BILANCIO ESERCIZIO 2011 Approvato dal CdA Nella seduta del 20 marzo 2012 Progetto del Consiglio di Amministrazione sottoposto alla Approvazione dell'Assemblea degli Azionisti del 24-04-2012

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dal 1859

LA BANCA DEL TERRITORIO

Cassa di Risparmio di Cento spa

RELAZIONI E BILANCIO

ESERCIZIO 2011

Approvato dal CdA

Nella seduta del 20 marzo 2012

Progetto del Consiglio di Amministrazione sottoposto alla

Approvazione dell'Assemblea degli Azionisti del 24-04-2012

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CASSA DI RISPARMIO DI CENTO SPA

PRESIDENTE

Carlo Alberto Roncarati

DIRETTORE GENERALE

Ivan Damiano

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo Alberto Roncarati Presidente

Mauro Manuzzi Vice Presidente

Antonino Balboni

Luigi Chiari

Paolo Martinelli

Ugo Poppi

Vincenzo Tassinari

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

Domenico Livio Trombone Presidente

Massimo Calanchi

Dario Alessio Taddia

Sindaco Effettivo

Sindaco Effettivo

SOCIETA' DI REVISIONE

KPMG spa

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ASSETTO SOCIETARIO al 31/12/2011

n. azioni quota %

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento 6.722.291 51,39%

Holding Cassa di Risparmio di Cento 2.046.000 15,64%

Fi. Ma. Srl 1.423.712 10,88%

Altri privati (n. 6.638 ) 2.889.190 22,09%

-----------------------------

Totale 13.081.193 100,00%

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ARTICOLAZIONE TERRITORIALE al 31 dicembre 2011

SEDE E Cento (Fe) - via Matteotti, 8/b

DIREZIONE GENERALE tel. 051/68.33.111 - fax 051/68.33.443

www.crcento.it

[email protected]

FILIALI (49) Provincia di Ferrara (n.21) Cento – sede di Cento

Cento - agenzia di città n.1

Cento - agenzia di città n.2

Cento – agenzia di città n.3

Alberone

Bondeno Casumaro

Coronella

Dodici Morelli

Dosso

Ferrara

Ferrara Est Ferrara Sud

Ferrara4

Ferrara5

Mirabello

Poggio Renatico Renazzo

Sant'Agostino

San Carlo

Vigarano Mainarda

Provincia di Bologna (n.17) Bologna

Bologna Due Torri Bologna Murri

Castello d'Argile

Casalecchio di Reno

Castel Maggiore

Crevalcore

Galliera - San Venanzio Lippo di Calderara di Reno

Ozzano dell’Emilia

Pieve di Cento

Stiatico

San Giovanni in Persiceto San Lazzaro di Savena

San Matteo della Decima

San Pietro in Casale

Venezzano

Provincia di Modena (n.11) Modena

Modena Due Modena Tre

Castelfranco Emilia

Campogalliano

Finale Emilia

Massa Finalese

Nonantola Rami-Ravarino

Sassuolo

Vignola

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AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

Pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino del 23 marzo 2012.

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

I Signori Azionisti sono convocati in assemblea Ordinaria e Straordinaria in prima

convocazione il giorno 24 aprile 2012, alle ore 15.00, presso il Centro Polifunzionale

Pandurera in Cento (Fe), Via XXV Aprile n. 11, ed, eventualmente, in seconda

convocazione il giorno 26 aprile 2012, alle ore 15.00, presso la sede legale della Società in Cento

(Fe), sala di rappresentanza con ingresso da corso del Guercino n. 32, per la trattazione del

seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte Ordinaria:

1) Bilancio al 31 dicembre 2011 e deliberazioni relative;

2) Fondo acquisto azioni proprie e modalità per la negoziazione delle medesime;

3) Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione adottate nell’esercizio 2011.

Approvazione, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto sociale, delle politiche di remunerazione per

l’anno 2012 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non

legati alla Società da rapporto di lavoro subordinato;

Parte Straordinaria:

1) Proposta di aumento del capitale sociale a titolo gratuito da Euro 67.498.955,88 ad Euro

77.141.664,60 mediante imputazione a capitale della riserva derivante dalla valutazione degli

immobili di proprietà della Società in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS

risultante dal Bilancio al 31 dicembre 2011, emissione di nuove azioni e loro assegnazione

gratuita. Conseguente modifica dell’articolo 5 dello Statuto sociale. Delibere inerenti e

conseguenti.

Cento, 23 marzo 2012

p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

IL PRESIDENTE

Dott. Carlo Alberto Roncarati

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Indice generale

Relazione del Consiglio di amministrazione pag. 7

Proposta di distribuzione dell’Utile pag. 32

Schemi del Bilancio di impresa pag. 33

Nota Integrativa pag. 41

Allegati pag. 157

Attestazione sul Bilancio di esercizio pag. 169

Relazione del Collegio sindacale pag. 171

Relazione di certificazione del bilancio pag. 179

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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

SIGNORI AZIONISTI

La nostra banca chiude il 2011 con un utile di 4,075 milioni. Il risultato è stato ottenuto in un anno

che ha visto la nostra nazione al centro della speculazione internazionale, lo spread, fra i titoli di

stato italiani e quelli tedeschi è salito fino a oltre i 500 punti nel corso dell’estate in un contesto

macro di profonda crisi economica e incertezza che ha poi obbligato il paese a scelte politiche ed

economiche non convenzionali.

In questa situazione la Cassa di Risparmio di Cento Spa (in seguito la Cassa o la Banca) ha

mantenuto la rotta e i principali numeri del bilancio indicano che la scelta è stata corretta.

La politica aziendale è stata tesa al contenimento dei rischi pur senza far mancare il sostegno

all’economia locale con una strategia che si è modificata nel prosieguo dell’esercizio. Se infatti nel

corso del primo semestre vi era stato un importante aumento degli impieghi economici anche

sacrificando l’equilibrio patrimoniale derivante dal rapporto raccolta diretta/impieghi, il

peggioramento del contesto macro economico e del clima di fiducia verso l’Italia ha spostato

l’attenzione sulla raccolta diretta, vera benzina di una banca tradizionale ed indicatore della fiducia

della nostra clientela. Nel complesso, l’anno chiude infatti con la raccolta diretta da clientela retail

in aumento del 5,4% che significa uno stock pari a 2.020,4 milioni contro i 1.916,3 di fine 2010.

La raccolta indiretta è invece in leggero calo per effetto della crisi dei mercati finanziari; infatti

passa da 1.899,7 milioni del 2010 a 1.857,4 milioni del 2011. La somma delle due componenti

della raccolta vede perciò un dato al 31/12/2011 pari a 3.877,8 milioni contro i 3.816,0 milioni al 31

dicembre 2010, con un incremento complessivo del 1,6%.

Sul lato dell’attivo di bilancio, la efficiente politica di contenimento del rischio ha invece ottenuto

come risultato la diminuzione degli impieghi per cassa verso clienti passando da 1.923,3 milioni a

1.871,4 milioni con una riduzione del 2,7%. Tenuto conto del credito intermediato ed erogato

tramite i nostri sportelli pari a 73,0 milioni di euro, il totale dei crediti effettivamente erogati è di

1.944,4 milioni di euro, con un incremento del 1,1% rispetto al 2010. In aumento del 2,4% gli

impieghi di firma. La componente a medio lungo termine si colloca al 67,5% (era il 68,4% nel

2010) degli impieghi per cassa in coerenza con quanto previsto nel piano triennale. Le attività

deteriorate ovvero i crediti dubbi totali lordi sono circa 165,1 milioni con un incremento del 5,8% a

testimonianza della grave crisi economica che stiamo attraversando. La percentuale di incidenza sul

totale dei crediti netti verso clienti è perciò salita al 6,9% dal 6,6% del 2010 anche a causa della

diminuzione dello stock degli impieghi per cassa di fine periodo.

In sintesi la banca presenta volumi totali stabili sia dal lato raccolta che degli impieghi, con un buon

equilibrio di liquidità.

Il conto economico presenta un margine di interesse di 44,6 milioni, in calo sul 2010 del 7,1%

dovuto all’impennata del costo della raccolta, trascinato al rialzo dall’esplosione dello spread dei

nostri titoli di stato sui bund tedeschi. Ciò ha comportato una quasi immediata necessità di pagare la

raccolta da clienti in modo coerente alle attese dei mercati, anche locali come il nostro.

Le commissioni nette aumentano del 9,4% sul 2010. Ciò è dovuto alla riduzione delle commissioni

passive, a seguito di una efficiente ed attenta politica di gestione dei servizi ed all’incremento delle

commissioni sui servizi innovativi offerti alla clientela. La caduta della propensione al rischio e la

ricerca di prodotti di liquidità da parte della clientela hanno contribuito al calo dei volumi sul

risparmio gestito che nonostante tutto si mantengono su livelli importanti per le nostre gestioni

(oltre 300 milioni di euro, compreso i conti di liquidità).

Il contributo del comparto finanza è stato pari a 2,2 milioni circa realizzato in un contesto molto

volatile ed estremamente negativo. Il margine di intermediazione scende perciò a 71,266 milioni

(-3,7% sul 2010). L’attenta valutazione del portafoglio crediti, nonostante il perdurare e per certi

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versi l’aggravarsi della crisi in atto ormai dal 2007, ha portato ad una minore rettifica dei crediti

stessi del 12,4% (14,7 milioni contro i 16,7 del 2010), in gran parte dovuto alla ripresa di valore sui

crediti in “bonis” per 1,9 milioni; rimangono invariate le rettifiche sul credito anomalo (16,6 nel

2011, erano 16,4 nel 2010). Il costo del personale, come le spese amministrative diminuiscono

evidenziando una attenzione ai costi costante e molto efficace. La somma delle due voci è pari a

47,1 milioni, in calo del 1,5% rispetto al 2010. Il “Cost income ratio”1 si attesta pertanto al 66,4%,

in aumento rispetto allo scorso anno per effetto, come detto, della diminuzione dei ricavi.

Al netto delle imposte sul reddito d’impresa (il tax rate è leggermente diminuito, passando dal

56,7% del 2010 al 55,3% del 2011), l’utile è pari a € 4.075.564, superiore del 1,6% all’anno

precedente, il ROE2 (Return On Equity) è pari al 2,31%.

Il Consiglio di Amministrazione, valutato il progetto di bilancio, ha deliberato di proporre

all’assemblea dei soci del prossimo aprile un dividendo di 0,18 euro per azione, corrispondente ad

un pay-out del 57,8%, non modificando la politica di autofinanziamento della banca attraverso la

capitalizzazione degli utili non distribuiti.

Il Tier1 si attesta all’ 8,94% ed il total capital ratio al 11,07% (come definiti da Banca d’Italia).

Il 2011 è il quinto anno, contando anche il 2007, in cui è esplosa la bolla dei sub-prime e in cui si

protrae la crisi epocale in cui stiamo vivendo. Iniziato con previsioni di crescita del PIL positive,

previste anche dalla Banca d’Italia soprattutto per l’impulso delle esportazioni, si è concluso invece

con un calo del PIL dello 0,2%, perciò siamo ritornati in recessione. La nostra banca continuerà a

navigare nel mare tempestoso della crisi ancora per certi versi indecifrabile, ma come sempre sarà al

fianco delle famiglie e delle imprese del nostro territorio.

1. IL CONTESTO INTERNAZIONALE, IL MERCATO INTERNO, L’ECONOMIA DEL

NOSTRO TERRITORIO.

I principali uffici studi della nazione, in primis quello della Banca d’Italia, calcolano che il PIL del

2011 delle economie globali sia aumentato del 3,8% sul 2010; l’area dell’Euro del 1,6% e gli USA

del 1,7%. Nel terzo trimestre, l’attività economica nei principali paesi avanzati al di fuori dell’area

dell’euro ha accelerato. Negli Stati Uniti il PIL è cresciuto del 1,8% sul trimestre precedente in

ragione d’anno, spinto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti. In Giappone l’attività

produttiva dopo essersi contratta nel primo trimestre ha avuto un forte rimbalzo, pari al 5,6%, nel

secondo. Nel Regno Unito il PIL ha accelerato al 2,3% spinto dall’accumulo delle scorte a fronte

del ristagno dei consumi. Quello che sembrava quindi un anno di consolidamento dopo la ripresa

del 2010 e il tonfo del 2009 si è invece rivelato un anno di rallentamento specialmente nel corso

della seconda parte del 2011.

Nel quarto trimestre, secondo gli indicatori congiunturali più recenti, l’attività nelle maggiori

economie avanzate si sarebbe indebolita nettamente. In Europa si è improvvisamente aggravato il

problema del “debito sovrano”, con conseguenze rilevanti sia sulle economie finanziarie che reali.

Infatti nonostante i bassi tassi di interesse e di inflazione il livello del debito pubblico rapportato al

PIL di alcuni paesi, fra cui il nostro, unitamente alla conclamata difficoltà della Grecia, sono stati

causa di forti pressioni sulla tenuta dell’intera Eurozona.

L’aumento dello spread fra i titoli di stato europei e quelli tedeschi, unitamente alla normativa

Basilea 3, che entrerà in vigore nei prossimi anni, ma che il mercato ha già scontato, hanno causato

le note difficoltà di raccolta del settore bancario europeo, con conseguenti aumenti del costo della

raccolta oltre che di scarsità della stessa. Ciò ha indotto la BCE ad effettuare il programma LTRO

(Long Term Refinancial Operation) al fine di ridurre i probabili effetti di credit crunch sulla

1 Cost Income Ratio: così come definito a pag. 18

2 ROE : : così come definito a pag. 18

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economia reale (stimato in 5.000 miliardi di euro a livello globale dovuti in parte alle c.d. riduzione

di attività delle banche o “deleveraging”).

L’indicatore €-coin calcolato dalla Banca d’Italia, che fornisce una stima della dinamica trimestrale

del PIL dell’area euro depurata dalle oscillazioni di breve periodo, si è collocato in ottobre su valori

negativi. Il peggioramento si è tuttavia arrestato in dicembre. Le aspettative delle imprese registrate

nei recenti sondaggi hanno rilevato un diffuso pessimismo.

Il primo decennio dell’euro come moneta fisica coincide con la sua crisi più acuta. In dieci anni la

divisa comunitaria si è rafforzata nei confronti delle principali valute internazionali (il valore in lire

nel febbraio 2002 era 2.238 per il dollaro americano, 3.122 per la sterlina inglese, 1.317 per il

franco svizzero e 16,83 per lo yen giapponese mentre nel febbraio 2012 il valore tradotto in lire è di

1.466 per il dollaro americano, 2.332 per la sterlina inglese, 1.613 per il franco svizzero e 19,24 per

lo yen giapponese. Perciò l’euro si è apprezzato nominalmente nei confronti delle divise dei paesi

anglosassoni e si è deprezzato nei confronti dello yen e della moneta rifugio per eccellenza il franco

svizzero. L’andamento della valuta comune ha però consentito il forte miglioramento della

competitività tedesca al punto che nel 2011 la bilancia commerciale ha generato un surplus di oltre

154 miliardi di euro.

Nel corso dell’estate è letteralmente esploso il c.d. spread fra i nostri titoli di stato e gli analoghi

titoli tedeschi fino a raggiungere un picco di oltre 500 punti base. Nonostante il deficit/PIL del

nostro sia mediamente inferiore agli altri Paesi, l’elevato livello del debito pubblico che sfiora il

120% del PIL, ha costretto le autorità di governo a realizzare ben tre manovre fiscali compreso il

decreto “Salva Italia” per complessivi 81,2 miliardi di euro (netto fra maggiori entrate e minori

uscite) con orizzonte 2014. Il contributo delle entrate è pari al 64% dell’intera manovra con

l’obiettivo del pareggio di bilancio già dal 2013.

Secondo le stime il nostro Paese vedrà un calo del PIL nel 2012. Le storiche criticità dell’Italia, che

si possono riassumere nell’enorme livello del debito pubblico (oltre 1900 miliardi di euro), nelle

diffuse inefficienze e nell’eccesso di burocrazia, ci costringeranno a cambiamenti epocali. Il già

difficile contesto internazionale sarà per l’Italia aggravato, per molti anni, dalla necessità di

perseguire un’austerità di bilancio e fiscale nonostante nel periodo 1993 – 2013 il paese avrà

prodotto un avanzo primario statale di 711 miliardi di euro a prezzi correnti, più del doppio della

Germania (325). Sempre nello stesso periodo 1993 – 2013 l’Italia ha pagato e pagherà un

quantitativo cumulato di interessi sul suo debito pubblico per la cifra record di 1.742 miliardi di

euro a prezzi correnti (solo in parte coperto dal succitato avanzo primario) e questo costituisce

un’emorragia di risorse anche verso l’estero sottratte al nostro sviluppo. Gioca però a nostro favore

la crescita del debito aggregato (comprensivo del debito delle pubbliche amministrazioni, delle

famiglie e delle imprese non finanziarie) che è cresciuto nel periodo 1995 – 2010 del 52%, contro

l’aumento dello stesso aggregato del 43% della Germania, dell’81% della Francia, del 112% della

Gran Bretagna e del 148% della Spagna. Il problema forse più rilevante delle banche nel 2011 è da

individuare nel rapporto fra portafoglio crediti e depositi: il Fondo Monetario Internazionale (FMI)

considera ottimale un rapporto del 110%.

Si pensi che in Irlanda tale rapporto era arrivato al 215%. L’origine della crisi, è già stato detto più

volte, va ricercato nella bolla immobiliare mondiale che in Italia non è esplosa con la violenza di

altre parti d’Europa e del mondo (Irlanda, Spagna e Portogallo) in quanto la crescita del mercato

immobiliare è stata in linea con quella del PIL ed il rapporto globale crediti/depositi è pari al 133%;

recenti ricerche stimano in un 9% il calo potenziale del prezzo delle case in Italia.

Un’ approfondita ricerca pubblicata sul Sole 24 Ore, indica l’Emilia Romagna al quinto posto di

una graduatoria delle regioni che nel quinquennio 2007 – 2011 hanno reagito meglio alla crisi

mondiale. L’indice sintetico di valutazione coniuga sia informazioni di contesto sia di performance

dell’economia imprenditoriale italiana valutando otto variabili. Ci precedono la Liguria, il Trentino,

il Lazio e la Lombardia. Dietro troviamo, con una certa sorpresa il Veneto, il Piemonte e altre

regioni del nord come il Friuli.

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Il 2011 è stato un anno a due facce anche in Emilia Romagna. Ad un primo semestre orientato alla

moderata ripresa è seguito un rallentamento più accentuato sul finire dell’anno. Il settore delle

costruzioni è l’unico rimasto permanentemente in negativo rispetto al 2010 con una diminuzione

stimata del 2,3% del volume d’affari. La nostra regione si conferma Export oriented con un volume

delle esportazioni stimato in 35,7 miliardi di euro e un volume di importazioni pari a 22,6 miliardi.

Le tre province in cui insiste la Cassa registrano un volume di export pari a 8,2 miliardi per Bologna

1,8 per Ferrara e 7,6 miliardi per Modena contro un volume di import rispettivamente di 5 miliardi,

763 milioni e 3,7 miliardi. Tutti valori in crescita sul 2010. In particolare nella provincia di Ferrara

si nota un boom di importazioni da Russia e Brasile di olii e grassi vegetali e animali.

L’occupazione ha continuato e continua a soffrire con un sensibile incremento delle ore di CIGS in

deroga.

Sono altresì in aumento i fallimenti delle società di capitali. I finanziamenti alle imprese tendono a

diminuire con un calo globale per la provincia di Ferrara dello 0,2% (media E.R. + 1,9%). Nel terzo

trimestre si intensifica altresì il tasso di decadimento dei prestiti cioè del rapporto tra nuove

sofferenze e totale dei prestiti in bonis.

L’esportazione totale di prodotti agricoli è stata di circa 152 milioni di euro, l’importazione circa 61

milioni. Per finire un accenno alla città che da sempre ospita la nostra sede: Cento. Il 2011 ha visto

il cambio dell’amministrazione locale, ci si aspetta che ciò possa portare anche benefici economici

al territorio che da sempre vive le emergenze viabilità ed infrastrutture come freno allo sviluppo. La

propensione imprenditoriale della nostra città potrebbe trarne benefici e vantaggi al fine di creare

occupazione e crescita che in questi anni è mancata.

2. L’ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Negli ultimi mesi del 2011 le tensioni sul debito sovrano nell’area dell’euro si sono inasprite,

estendendosi a molti paesi dell’area ed assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di stato

hanno risentito dell’incertezza sui meccanismi di gestione della crisi e del peggioramento delle

prospettive di crescita dell’area dell’euro. L’avversione al rischio degli investitori ha accentuato il

flight-to-quality e i deflussi di capitali dalle economie cosiddette periferiche. I mercati azionari e

delle obbligazioni societarie dell’area dell’euro, caratterizzati da una elevata volatilità, hanno

penalizzato i titoli del comparto bancario. I prezzi delle azioni delle banche quotate sono scesi ai

livelli di 0,20–0,30 di book-value., ovvero il 20–30% del patrimonio netto tangibile. Le condizioni

dei mercati azionari e i premi per il rischio delle banche sono in parte migliorati dopo l’operazione

di rifinanziamento (Ltro) dell’Eurosistema del 21 dicembre.

Nonostante le decisioni prese nei vertici europei del 26 ottobre e del 9 dicembre 2011 in merito alla

governance del sistema euro, al rafforzamento degli strumenti di stabilizzazione finanziaria EFSF

ed ESM, all’incremento della dotazione patrimoniale per le banche sistemiche e alla facilitazioni

per l’accesso alla raccolta a più lungo termine, le tensioni sul debito sovrano dell’area euro si sono

aggravate risentendo del deterioramento del quadro macroeconomico e dei ripetuti declassamenti

dei titoli sovrani e delle banche di alcuni paesi europei. Il 13 gennaio l’agenzia di rating Standard &

Poor’s ha declassato il debito sovrano di nove Paesi dell’area dell’euro, tra cui la Francia, che ha

perso la tripla AAA, la Spagna e l’Italia.

Le misure di sostegno alla liquidità adottate dalla BCE alla fine di dicembre, contrastando il rischio

di una crisi nella capacità di raccolta delle banche, hanno contribuito in parte a ridurre la rischiosità

percepita. Nell’autunno i corsi azionari hanno recuperato parte delle perdite registrate in estate.

A fine anno gli indici azionari mondiali in valuta locale sono risultati negativi per un 7,50% circa

mentre gli indici americani (S&P500 e Dow Jones ) sono risultati positivi dello 0,6% e del 6%

rispettivamente. Negativi tutti i mercati europei con l’Eurostoxx50 che ha segnato un – 18% circa e il Ftsemib – 26%; Atene è risultata la peggiore delle borse europee con un meno 52%. Il problema

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dell’Europa è ben evidenziato in queste fredde risultanze dei mercati. Ci piace però sottolineare che

l’asset che dal 1997 ad oggi ha reso mediamente il 9% annuo netto è stato l’oro che al prezzo di

42,5 €/grammo (quotazione della Borsa di Milano del 14/2/2012) è praticamente quadruplicato dai

corrispondenti 11,36€/grammo del febbraio 1997.

La crisi originata dai sub-prime del 2007 è, per l’Italia, peggiore della crisi degli anni 30 (fonte

elaborazione Il Sole 24ore su dati Istat e Fmi). L’andamento dei tassi, in particolare l’euribor a 3

mesi, l’indicatore di base per quasi tutti i contratti di finanziamento, ha avuto un trend altalenante

passando da un livello di poco superiore all’1% ad inizio anno, all’1,6% in estate per poi chiudere

l’anno sui livelli di 1,3%. L’andamento del costo della raccolta è invece stato in controtendenza

rispetto al parametro base per quanto già detto in precedenza, ovvero per l’esplosione dello spread

fra i nostri titoli di stato e i bund tedeschi. Gli impatti sul costo della raccolta hanno avuto il riflesso

più immediato sull’innalzamento del costo degli impieghi alla clientela. I prestiti alle imprese, al

netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, hanno mostrato tassi di crescita attorno al 3% sui

dodici mesi per tutto il 2011. La crescita si è sostanzialmente azzerata per le imprese di piccola

dimensione (0,4%). Una recente indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con il Sole

24 Ore evidenzia che circa un terzo delle imprese segnala una posizione di liquidità giudicata

insufficiente per il primo trimestre del 2012. La capacità di raccolta obbligazionaria delle società

italiane è migliorata nel bimestre ottobre – novembre 2011, di converso è peggiorata la raccolta sul

mercato azionario. Le operazioni di fusione e acquisizione hanno invece confermato i segni di

ripresa registrati alla fine del 2010: sulla base di dati Thomson Reuters Datastream, nel terzo

trimestre 2011 le società italiane avrebbero effettuato trentuno operazioni per un controvalore di 3

miliardi di Euro; valori in linea con quelli registrati in Francia e Germania e significativamente

superiori a quelli registrati in Spagna. Nei primi dieci mesi del 2011 gli investimenti diretti di

italiani all’estero sono stati pari a 38,3 miliardi di Euro (contro i 13,2 dello stesso periodo 2010).

Gli investimenti diretti esteri in Italia sono stati pari a 21,4 miliardi di Euro (da 6,9 dello stesso

periodo del 2010), quasi esclusivamente concentrati nella componente azionaria. Gli investimenti di

portafoglio hanno invece avuto una differente dinamica: nei primi dieci mesi del 2011: i residenti in

Italia hanno quasi azzerato gli acquisti netti di titoli azionari esteri (pari a 3,8 miliardi contro i 41

del 2010) e hanno disinvestito obbligazioni estere per 24,9 miliardi. I non residenti hanno effettuato

acquisiti netti di titoli azionari italiani per 7 miliardi contro i 0,7 nel 2010 e hanno disinvestito titoli

di debito per 22,1 miliardi (in larga parte titoli di Stato) contro investimenti netti per 65,4 miliardi

nel 2010.

Sul finire dell’anno, in un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati finanziari e di

crescenti difficoltà di raccolta, il Governo Italiano ha varato il decreto legge 6 dicembre 2011 che

ha introdotto alcune misure per la stabilità del sistema creditizio italiano. Il decreto prevede, infatti,

che il Ministero dell’economia e delle finanze possa concedere, fino al 30 giugno 2012, la garanzia

dello Stato sulle passività di nuova emissione da 3 a 5 anni di durata collocate dalle banche.

L’obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà di raccolta a media scadenza delle banche

e sostenere, così, la loro capacità di finanziamento dell’economia. Anche grazie a questo

provvedimento, che ha reso disponibile nuovo collaterale stanziabile, il ricorso delle banche italiane

al rifinanziamento presso l’Eurosistema è notevolmente aumentato raggiungendo i 210 miliardi di

Euro a fine dicembre. Le ultime relazioni trimestrali consolidate evidenziano che nei primi nove

mesi del 2011 la redditività operativa dei cinque maggiori gruppi bancari italiani è rimasta

sostanzialmente stabile. Il ROE stimato su base annua è risultato negativo (- 5%). Di converso si è

rafforzata la dotazione patrimoniale dei principali gruppi grazie alle operazioni di aumento di

capitale varate nel corso del 2011. A fine settembre il coefficiente CORE TIER1 aveva raggiunto in

media il valore del 8,8%, il TIER1 al 10,2% ed il TOTAL CAPITAL RATIO al 13,6%. La leva

finanziaria dei cinque maggiori gruppi, misurata dal rapporto tra il totale delle attività di bilancio e

il patrimonio di base, risultava molto inferiore a quella osservata in media per un campione di

grandi banche europee (19 a fronte di 33). Proseguono i deflussi di risparmi dai fondi comuni che

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nel terzo trimestre hanno raggiunto la cifra di 9,3 miliardi di Euro. Al 30 settembre il patrimonio

gestito dai fondi italiani ed esteri aperti era pari a 431 miliardi di Euro in calo di 30 miliardi rispetto

ai tre mesi precedenti.

Il sistema è ancora immerso nella grande crisi del “debito” che attanaglia le economie più avanzate

del pianeta. Le principali banche centrali dei sistemi economici evoluti (FED, BOJ, BOE e BCE)

hanno inondato di liquidità rispettivamente gli USA, il Giappone, l’Inghilterra e l’Europa (la BCE

ha attuato la LTRO, il riacquisto di titoli di debito dei paesi in difficoltà e altre manovre di politica

monetaria) con le politiche non convenzionali chiamate di quantitative easying. Ad oggi gli effetti

di una vera ripresa e quindi dell’ uscita dalla crisi ancora non si vedono, il 2012 vede l’Italia entrare

in recessione e l’amministrazione Obama presentare il budget per l’anno fiscale 2013 con una

previsione di deficit di bilancio per l’anno fiscale 2012 (che si concluderà il 30 settembre) a Usd

1.300 miliardi.

L’Europa dovrà percorrere per intero il cammino dell’integrazione politica ma soprattutto fiscale;

solo così si potrà pensare di competere con gli americani e con il resto del mondo.

3. L’ATTIVITA’ DELLA CASSA

A – ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Nelle tavole seguenti gli importi sono espressi in migliaia di Euro.

Raccolta da clienti

Di seguito si riporta la consistenza e la suddivisione della raccolta globale della banca.

Debiti verso clientela: 31/12/2011 Comp% 31/12/2010 Comp% Variaz%

Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.107.710 28,6% 1.043.006 27,3% 6,2%

Pronti contro termine passivi 3.511 0,1% 10.506 0,3% (66,6%)

Altri finanziamenti 1.070 0,0% 1.336 0,0% (19,9%)

Obbligazioni 642.980 16,6% 735.921 19,3% (12,6%)

Certificati di deposito 112.802 2,9% 125.532 3,3% (10,1%)

Totale Raccolta Diretta con Clientela 1.868.073 48,2% 1.916.301 50,2% (2,5%)

Titoli Guercino 152.319 3,9% 0

Totale debiti vs clientela e titoli in circolazione 2.020.392 52,1% 1.916.301 50,2% 5,4%

Raccolta indiretta 1.857.417 47,9% 1.899.746 49,8% (2,2%)

Raccolta Complessiva 3.877.809 100% 3.816.047 100% 1,6%

Composizione della raccolta indiretta (fonte dati controllo di gestione):

31/12/2011 31/12/2010

Amministrata 1.061.061 57,1% 1.056.263 55,6% 0,5%

Gestita 796.356 42,9% 843.483 44,4% (5,6%)

- di cui:

Fondi comuni 257.021 13,8% 272.676 14,4% (5,7%)

Gestioni patrimoniali 291.403 15,7% 311.398 16,4% (6,4%)

Assicurazioni ramo vita 247.933 13,3% 259.409 13,7% (4,4%)

Totale raccolta indiretta 1.857.417 100% 1.899.746 100% (2,2%)

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Come si nota dalla tabella riassuntiva la raccolta diretta è aumentata del 5,4%. I singoli aggregati

vedono i conti correnti aumentare del 6,2%, anche per effetto dell’inizio del collocamento dei “time

deposit” e calare tutte le altre componenti; compare inoltre la voce titoli “Guercino” che concorrono

nell’aggregato raccolta diretta per una percentuale del 3,9%.

La raccolta indiretta, pari a 1.857,4 milioni, cala del 2,2% sul 2010 a livello complessivo. Le

singole componenti vedono crescere la amministrata dello 0,5% e scendere le masse del risparmio

gestito a causa dell’effetto “mercato” (deterioramento dei prezzi degli strumenti finanziari), della

minor propensione al rischio della clientela e della ricerca, più in generale, della liquidità come

forma di investimento. Nel complesso il totale della massa controllata è suddiviso con buon

equilibrio fra raccolta diretta 52,1% e 47,9% indiretta.

Impieghi a clienti

31/12/2011 Comp% 31/12/2010 Comp% Variaz.%

Conti correnti 303.032 15,2% 301.158 14,7% 0,6%

Mutui 1.101.176 55,2% 1.126.910 55,1% (2,3%) Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 6.908 0,3% 8.538 0,4% (19,1%)

Altre operazioni 169.435 8,5% 166.156 8,1% 2,0%

Attività deteriorate 128.499 6,4% 127.121 6,2% 1,1%

- di cui : scaduti da 90 a 180 gg. (status "@") 10.756 0,5% 38.182 1,9% (71,8%)

Attività cedute non cancellate ( in Bonis ) 162.333 8,1% 188.358 9,2% (13,8%)

Titoli di debito - 0,0% 5.009 0,2% (100,0%) Impieghi per cassa – totale valore di bilancio 1.871.383 93,8% 1.923.250 94,1% (2,7%)

Impieghi di firma 123.913 6,2% 120.943 5,9% 2,5%

Totale impieghi a clientela 1.995.296 100,0% 2.044.193 100,0% (2,4%)

Crediti Anomali Netti su Impieghi Totali Netti 6,9%

6,6%

Gli impieghi per cassa calano del 2,7%. Tengono gli impieghi a vista (+0,6%), mentre calano i

mutui del 2,3%, come declinato nelle strategie del piano triennale. In aumento del 1,1% le attività

deteriorate, a testimonianza dell’insistenza della crisi economica.

IMPIEGHI Lordi a Clientela Ordinaria (cassa e firma)

In ordine di grandezza dell’esposizione

31/12/2011 31/12/2010

Importo % sul totale

impieghi Importo

% sul totale impieghi

Primi 10 clienti 98.136 4,8% 87.337 4,2%

Primi 20 clienti 156.754 7,7% 142.013 6,8%

Primi 50 clienti 293.801 14,4% 270.942 13,0%

Totale impieghi lordi 2.042.834 2.086.444

Si evidenzia un leggero incremento degli indicatori di concentrazione del rischio rispetto al 2010

soprattutto a causa dei due finanziamenti (per un totale di 25,7 milioni di euro) a supporto della

cartolarizzazione “Guercino”.

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IMPIEGHI PER CASSA NETTI, Suddivisi per BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA

COMPOSIZIONE PERCENTUALE

SETTORE E RAMO Importi %

Amministrazioni pubbliche

10.687 0,6%

Società finanziarie 60.401 3,2%

Consumatori 599.517 32,0%

Enti, Istituzioni, Unità Non Classificate 6.868 0,4%

Prodotti agricoltura silv. e pesca 87.732 4,7%

Prodotti energetici 10.707 0,6%

Minerali e Metalli ferrosi e non ferrosi 8.995 0,5%

Minerali e Prodotti a base di minerali non metallici 21.663 1,2%

Prodotti chimici 10.166 0,5%

Prodotti in Metallo escluse. Macchinari trasp. 50.171 2,7%

Macchine agricole e industriali 52.846 2,8%

Macchine da ufficio per elab. dati 4.020 0,2%

Materiale e forniture elettriche. 19.422 1,0%

Mezzi di trasporto 12.758 0,7%

Prodotti Alimentari bevande e tabacchi 40.039 2,1%

Prodotti Tessili cuoio calzature abbigliamento 21.256 1,1%

Carta, articoli in carta, editoria 11.033 0,6%

Prodotti in gomma e plastica 12.287 0,7%

Altri prodotti industriali 12.994 0,7%

Edilizia e opere pubbliche 206.065 11,0%

Servizi Commercio, recuperi, riparazioni 194.386 10,4%

Alberghi e pubblici esercizi 28.906 1,5%

Trasporti interni 16.185 0,9%

Servizi connessi al trasporto 11.913 0,6%

Servizi delle Comunicazioni 441 0,0%

Altri servizi destinati alla vendita. 359.925 19,2%

TOTALE 1.871.383 100,0%

IMPIEGHI PER SETTORE ECONOMICO

Composizione % 31/12/2011 31/12/2010

Amministrazioni pubbliche 0,6% 0,4% Imprese e quasi società finanziarie 3,2% 2,8% Società e quasi società non finanziarie 52,7% 53,6% Istituzioni soc. private e non classificate 0,3% 0,3% Famiglie (consumatori e produttori) 43,2% 42,9%

100% 100%

Dalle tabelle si mette in evidenza il forte processo di diversificazione settoriale del credito erogato.

L’alta percentuale verso i consumatori, in genere famiglie, è molto frazionata e normalmente

garantita da ipoteca.

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Sofferenze

Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi alle sofferenze.

INDICI SOFFERENZE 31/12/2011 31/12/2010

Sofferenze in linea capitale 76.096 58.125

Dubbi esiti 23.765 19.860

Sofferenze nette 52.331 38.265

Percentuale di copertura al netto di passaggi a Perdite e attualizzazione IAS 31,2% 34,2%

Percentuale di copertura al lordo dei crediti già passati a Perdite 49,8% 50,1%

Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501

Svalutazioni 47.539 42.251

Impieghi netti 1.871.383 1.923.250

La percentuale di copertura delle sofferenze prima dei passaggi a perdite si mantiene sul livello del

2010, mentre cala al 31,2% il dato contabile. Le variazioni rispetto lo scorso anno risentono

principalmente degli abbattimenti per passaggi a perdite e dall’effetto “attualizzazione”, di

particolare rilevanza in un portafoglio “giovane” (ricordiamo che nel 2008 era stata ceduta la quasi

totalità delle sofferenze in essere).

Rapporto sofferenze/impieghi calcolato al lordo delle svalutazioni:

31/12/2011 31/12/2010

Sofferenze lorde 76.096 58.125

Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501

Rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi 4,0% 3,0%

Rapporto sofferenze/impieghi calcolato al netto delle svalutazioni

31/12/2011 31/12/2010

Sofferenze nette 52.331 38.265

Impieghi netti 1.871.383 1.923.250

Rapporto sofferenze lorde/impieghi netti 2,8% 2,0%

Indici di ingresso nuove sofferenze 31/12/2011 31/12/2010

Flussi di ingresso nuove sofferenze 31.565 39.309

Sofferenze medie dell'anno 74.254 42.186

Indice di passaggio a sofferenza 42,51% 93,18%

Flussi ingresso nuove sofferenze annuo 31.565 39.309

Impieghi medi dell'anno 1.971.312 1.877.987

Indice di passaggio a sofferenza 1,6% 2,1%

Le tabelle indicano un peggioramento degli indici di sofferenza del credito a motivo della crisi

economica che ha colpito le aziende del nostro territorio. Si evidenzia però un rallentamento degli

indicatori che misurano l’ingresso di nuove sofferenze, dati che lasciano sperare che il culmine

della crisi sia ormai alle spalle.

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Altri crediti anomali

Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi agli altri crediti anomali.

31/12/2011 31/12/2010 Variazioni

Incagli in linea capitale 56.224 55.206 1,8%

Dubbi Esiti 10.585 8.045 31,6%

Rapporto di Copertura 18,8% 14,6% 4,2%

Incagli Netti 45.639 47.161 -3,2%

Crediti ristrutturati in linea capitale 8.465 1.446 485,4%

Dubbi esiti 336 0

Rapporto di Copertura 4,0% 0,0% 4,0%

Crediti Ristrutturati Netti 8.129 1.446 462,2%

Crediti scaduti in linea capitale 24.302 41.741 -41,8%

Dubbi esiti 1.903 1.490 27,7%

Rapporto di Copertura 7,8% 3,6% 4,2%

Crediti scaduti netti 22.399 40.251 -44,4%

Rapporto altri crediti anomali sul Totale Impieghi al lordo delle svalutazioni

31/12/2011 31/12/2010 Variazioni

Incagli in linea capitale 56.224 55.206 1,8%

Rapporto Incagli lordi/Impieghi lordi 2,9% 2,8% 0,1%

Crediti ristrutturati in linea capitale 8.465 1.446 485,4%

Rapporto Ristrutturati lordi/Impieghi lordi 0,4% 0,1% 0,3%

Crediti scaduti in linea capitale 24.302 41.741 -41,8%

Rapporto Scaduti lordi/Impieghi lordi 1,3% 2,1% -0,8%

Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501 -2,4%

Rapporto altri crediti anomali sul Totale Impieghi al netto delle svalutazioni

31/12/2011 31/12/2010 Variazioni

Incagli netti 45.639 47.161 -3,2%

Rapporto Incagli netti/Impieghi netti 2,4% 2,5% -0,1%

Crediti ristrutturati netti 8.129 1.446 462,2%

Rapporto Ristrutturati netti/Impieghi netti 0,4% 0,1% 0,3%

Crediti scaduti netti 22.399 40.251 -44,4%

Rapporto Scaduti netti/Impieghi netti 1,2% 2,1% -0,9%

Impieghi netti 1.871.383 1.923.250 -2,7%

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Risultati economici

Nelle tabelle sottostanti sono esposti i principali risultati economici ottenuti dalla Cassa nel 2011.

31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10

Margine interessi 44.653 48.060 -7,1%

Commissioni nette 24.417 22.321 9,4%

Margine intermediazione 71.266 73.977 -3,7%

Risultato netto della gestione finanziaria 56.284 57.193 -1,6%

Costi operativi -47.152 -47.918 -1,6%

Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 9.116 9.273 -1,7%

Imposte sul reddito -5.040 -5.260 -4,2%

Utile d'esercizio 4.076 4.013 1,6%

Alcuni aggregati economici 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10 Proventi operativi (margine di intermediazione + oneri/proventi di gestione) 74.000 78.081 -5,2%

Costi operativi (spese amministrative + ammortamenti) 49.162 49.914 -1,5%

Spese amministrative 47.108 47.828 -1,5%

Risultato netto della gestione operativa 24.838 28.167 -11,8%

Le strategie adottate e declinate nel piano triennale hanno consentito, seppur nelle difficoltà del

contesto economico internazionale, nazionale ma anche locale di conseguire un risultato positivo. Il

margine da interessi soffre la dinamica dei tassi che, soprattutto nel secondo semestre, ha visto un

importante aumento del costo della raccolta non compensato dall’aumento degli impieghi, anche

per effetto dell’elevata componente a medio/lungo che per definizione è anelastica rispetto

all’andamento a breve. Nonostante l’aumento delle commissioni nette (+9,4%) il margine da

intermediazione diminuisce del 3,7%. Il risultato della gestione finanziaria, la diminuzione delle

spese e delle imposte contribuiscono in maniera determinante al mantenimento del risultato

complessivo in linea con lo scorso anno.

Spese amministrative 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10

Spese per il personale 28.105 28.756 -2,26%

Altre spese amministrative 19.004 19.072 -0,36%

Totale spese amministrative 47.108 47.828 -1,50%

Prosegue la strategia della Cassa di estrema attenzione ai costi che scendono anche nel 2011 del

1,5%. Diminuiscono sia le spese per il personale (-2,3%) che le altre spese amministrative (-0,3%).

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Accantonamenti ai Fondi 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10

Accantonamenti Netti ai fondi rischi ed oneri -723 -2.108 -65,7%

Rettifiche/Riprese di valore su crediti -14.659 -16.743 -12,4%

- di cui su crediti in bonis 1.905 -301 -732,9%

- di cui su crediti anomali -16.564 -16.442 0,7%

Il calo degli “accantonamenti ad altri fondi rischi ed oneri” è giustificato dall’accantonamento

effettuato nel 2010 per 1.011 migliaia di euro per la ristrutturazione delle polizze Index Everest I e

II, conclusasi nel mese di febbraio 2011.

Il totale delle rettifiche su crediti diminuisce del 12,4%, mentre restano stabili le rettifiche sui

crediti anomali mentre sulla riserva collettiva si evidenzia una ripresa di valore dovuta ai seguenti

tre fenomeni : 1) la diminuzione degli stock degli impieghi in bonis; 2) la distribuzione del

portafoglio crediti in bonis, che evidenzia una ricomposizione verso classi di rating migliori; 3) il

miglioramento dei parametri di calcolo (PD e LGD) in seguito al loro aggiornamento periodico.

INDICI 31/12/2011 31/12/2010

Indici di redditività

ROE (Return On Equity) (1) 2,31% 2,19%

Margine di interesse / proventi operativi 60,34% 61,55%

Commissioni nette / proventi operativi 33,00% 28,59%

Indici di struttura

Mezzi propri / totale attivo 7,26% 7,49%

Mezzi propri / raccolta diretta 9,44% 9,54%

Impieghi / raccolta diretta (senza pct) 102,92% 103,13%

Impieghi lordi / totale attivo 78,99% 80,53%

Indici di rischiosità

Sofferenze / impieghi (valori netti) 2,80% 1,99%

Sofferenze / impieghi (valori lordi) 3,97% 2,96%

fondi rischi crediti / impieghi lordi 2,48% 2,15%

Sofferenze (nette) / Mezzi propri 29,67% 20,93%

Indici di efficienza

Spese amministrative / proventi operativi 63,66% 61,25%

Spese amministrative e Ammortamenti / proventi operativi (2) 66,44% 63,93%

(1) ROE : Risultato Netto (voce CE 290)

Mezzi Propri ante Utile (voci SP Netto da 130 a 180)

(2) Cost-Income : Spese Ammistrative e Ammortamenti (voci CE 150 e 170)

Margine Intermediazione e Altri Proventi (voci CE 120 e 190)

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B – LA SITUAZIONE DELLA BANCA

Attività dell’area del credito Le attività relative al credito retail e corporate sono state interessate dagli interventi posti in essere

a fronte del piano industriale nel cui ambito il cantiere del credito ha visto la focalizzazione su

progetti di particolare rilevanza quali:

- la revisione dell’assetto organizzativo inerente l’Area Crediti e l’Area Controllo e Recupero

Crediti;

- la ridefinizione del processo di revisione dei fidi in essere nel cui ambito ha trovato

miglioramento la revisione del processo dei rinnovi automatici degli affidamenti;

- la revisione dei criteri di adeguamento della normativa interna con emanazione della

normativa relativa al “Credito Anomalo” e la definizione di nuovi criteri inerenti la

classificazione del “credito ristrutturato” unitamente ai nuovi criteri di classificazione e

contabilizzazione relativi alle posizioni ad incaglio;

- la revisione del processo di “override” al fine di tenere conto degli elementi che non

vengono recepiti in automatico dalla procedura elettronica;

- l’attivazione di interventi crash sul portafoglio crediti in particolare per quanto attiene la

revisione delle posizioni con riesame scaduto, che ha portato ad un notevole alleggerimento

dello stock delle posizioni scadute, e l’acquisizione di garanzie di Consorzi Fidi a presidio

delle esposizioni in essere o in richiesta;

- la condivisione sulle strategie creditizie riferite a posizioni appartenenti al “large corporate”

già affidate, in ottica di miglioramento complessivo del portafoglio;

- l’avvio della revisione del modello di deleghe sia con riferimento al “credito in bonis”, e in

tale ambito con l’obiettivo di contenere il rischio orientando le posizioni più rischiose verso

gli organi superiori e favorendo le deleghe per quelle meno rischiose, che al “credito

anomalo” nell’ottica di una maggior rispondenza con la nuova struttura organizzativa.

Back Office Crediti Nel 2011, come già avvenuto anche nei precedenti anni 2010 e 2009, la nostra Banca è stata

protagonista di numerose iniziative a sostegno del nostro territorio. In particolare, allo scopo di

continuare a sostenere e contenere, laddove possibile, le difficoltà delle aziende e delle famiglie, nel

corso del 2011 la Cassa è stata impegnata in:

- rinegoziazioni per moratoria mutui “prima casa”, in applicazione dell’accordo siglato il

18/12/2009 tra ABI e 13 Associazioni dei Consumatori, denominato PIANO FAMIGLIE, entrato in

vigore lo scorso febbraio 2010, a favore della clientela mutuataria privata, in possesso di specifici

requisiti, consistente nella sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di

mutuo, con allungamento del piano d’ammortamento dello stesso periodo. Tale accordo è stato

oggetto di proroghe al 31 luglio 2011, e 31 gennaio 2012 e, di recente, ulteriormente prorogato al 31

luglio 2012. Nel corso del 2011 la suddetta moratoria ha interessato 11 posizioni di mutuo di

complessivi euro 1.072 mila euro.

- rinegoziazioni per moratoria e allungamenti mutui chirografari ed ipotecari concessi a Piccole

Medie Imprese, in applicazione all’accordo sottoscritto tra MEF –Ministero dell’Economia e delle

Finanze, ABI e le Associazioni di rappresentanza delle Imprese, per la sospensione dei debiti delle

piccole medie imprese (PMI) verso il sistema creditizio, così composte: a) nella sospensione per 12

mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, con allungamento del piano

d’ammortamento dello stesso periodo, b) nell’allungamento della durata dei mutui, nei casi in cui le

Aziende avessero già beneficiato della sospensione della quota capitale del mutuo. L’operatività

dell’accordo era partita già nel 2009 ed è stata prorogata al 31 luglio 2011; nel corso del 2011 tale

rinegoziazione ha interessato 35 posizioni di mutuo di complessivi euro 7.513 mila euro.

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- rinegoziazioni per moratoria mutui “prima casa e altri” che non avevano i requisiti previsti dagli

accordi sopra richiamati, ma che la Banca ha comunque accolto, a sostegno delle famiglie e delle

imprese in momentanea difficoltà a seguito del verificarsi di eventi che hanno ridotto la loro

capacità di rimborso delle rate; nel corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato 113

posizioni di mutuo di complessivi euro 42.249 mila euro.

- rinegoziazioni per variazioni contrattuali, tassi d’interesse, consolidamenti, allungamenti durata

mutui ipotecari e chirografari, che la Banca ha accolto sempre nell’ottica di contenere per quanto

possibile le difficoltà congiunturali; nel corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato

280 posizioni di mutuo di complessivi 73.868 mila euro.

- sospensioni quote capitale ai sensi D.M. 21.6.2010 nr.132 – FONDO DI SOLIDARIETA’ sui

mutui contratti per l’acquisto della prima casa, aventi determinate caratteristiche e requisiti, con

contributo sugli interessi a carico dello Stato, gestiti in uno specifico Fondo dalla CONSAP; nel

corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato 7 posizioni di mutuo di complessivi

Euro 704 mila euro.

Estero Nel corso del 2011 si è registrato un incremento sia nei volumi che nella redditività su tutte le

tipologie di operazioni sull’estero gestite dalla Cassa. Le aziende che negli anni hanno mantenuto o

sviluppato il loro business sui mercati esteri sono riuscite a raggiungere i valori del loro fatturato

prima della crisi o a recuperare anche quote nel corso del 2011. La nostra Banca quindi ha

continuato la sua azione di affiancamento alle aziende per un supporto finanziario, tecnico e

mercantile nelle pratiche di Commercio Internazionale. La principale area di business per le aziende

del nostro territorio a parte l’Europa è l’area del Far est. Di conseguenza la nostra Banca si

focalizza su questi mercati per garantire un discreto network di banche e di accordi accompagnati

all’esperienza maturata su questi paesi. L‘Estremo Oriente per cultura, tradizione ed opportunità di

finanziamento utilizza scarsamente i bonifici bensì crediti documentari e garanzie internazionali.

Si tratta di strumenti sofisticati, poco conosciuti ma che tutelano compratore e venditore e

consentono alle banche di avere maggior redditività rispetto ai semplici bonifici. Lo spazio per la

banca per un approccio tecnico/commerciale fidelizza il cliente spesso non supportato dalle grandi

banche internazionali europee frazionando spesso il rischio. Se il 2011 ha permesso alle aziende

italiane di recuperare margini con le loro vendite raggiungendo l’export tedesco con una differenza

in termini percentuali fra Italia e Germania marginale, l’aspettativa nel 2012, è che l’export

italiano torni ai livelli pre-crisi. Maggior aspettativa è riposta sull’Emilia Romagna che, assieme al

Veneto, si contende negli anni il secondo posto in Italia dopo la Lombardia per operazioni da/per

l’estero.

Il Servizio Controllo e Recupero Crediti Nel mese settembre è stato costituito il Servizio Controllo e Recupero Crediti, in staff al Direttore

Generale, allo scopo di:

- Assicurare sistematicamente il controllo del rischio di credito rilevando le anomalie specifiche ed

andamentali della clientela affidata, prescrivendo le azioni correttive e verificandone l’attuazione.

- Gestire tempestivamente le posizioni anomale adottando i necessari provvedimenti ai fini di

tutelare le ragioni di credito della Banca.

- Curare al meglio le pratiche a sofferenza, provvedendo all’adempimento di tutti gli interventi

volti al recupero giudiziale e/o stragiudiziale dei crediti.

Il Servizio è composto dalle Unità Posizioni Anomale, Recupero Crediti e dal Nucleo Crediti

Problematici.

Oltre a proseguire nell’attività in precedenza svolta da altre funzioni aziendali, il Servizio ha

avviato nuove iniziative onde migliorarne l’efficienza e l’efficacia. In particolare a partire da

novembre è stata adottata un’apposita convenzione con gli avvocati esterni incaricati dell’assistenza

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legale nel recupero dei crediti, al fine di razionalizzare e definire le procedure per l’affidamento, la

gestione, l’operatività, e relativi aspetti economici.

Inoltre per migliorare tempi ed ammontare dei recuperi sono stati definiti ad inizio dicembre 2011

due accordi con primarie società specializzate, rispettivamente per il recupero di rate arretrate su

finanziamenti ancora in bonis (sollecito telefonico), e per il recupero stragiudiziale di crediti

chirografari deteriorati (campagna transattiva). Infine il Servizio ha concorso a ridefinire la

normativa interna relativa al controllo del credito e del credito anomalo, mediante apposita circolare

emessa il 23/11/2011.

Attività dell’area della finanza Nel contesto economico e finanziario sin qui delineato, la gestione del portafoglio di proprietà è

stata caratterizzata da un approccio volto a mantenere un profilo di rischio/rendimento prudente

cercando, nel contempo, di sfruttare le occasioni di trading offerte dai mercati. La prevalenza nel

portafoglio di obbligazioni di emittenti bancari italiani e titoli di Stato con vita residua mediamente

inferiore a tre anni ha consentito di contenere l’impatto del forte aumento dei premi per il rischio di

credito che ha interessato l’Italia in particolare durante il secondo semestre dell’anno.

Il portafoglio mantiene una contenuta esposizione al rischio di credito e di tasso, con una duration

media ponderata inferiore a 3 mesi per il portafoglio held for trading e inferiore a 12 mesi per il

portafoglio available for sale. Durante l’anno è stata gradualmente incrementata l’esposizione ai

titoli di Stato italiani, in prevalenza BTP e CCT.

Coerentemente con gli obiettivi del piano triennale è stata ceduta l’intera partecipazione in Emil-Ro

Factor ed è stata ridotta al 10% la quota nel Banco delle Tre Venezie. Queste due operazioni hanno

generato per la Cassa un utile di 1.371 mila euro, suddiviso per 891 mila euro a chiusura della

riserva di patrimonio e per 480 mila euro come impatto positivo a conto economico.

Nel corso del 2011 sono inoltre proseguiti i rimborsi derivanti dalla dismissione degli investimenti

in fondi di fondi hedge (side pocket), mentre sul comparto azionario sono state implementate

unicamente strategie di relative value, peraltro per importi compresi mediamente inferiori all’1 per

cento del portafoglio complessivo.

La gestione della liquidità aziendale ha mantenuto un ruolo di primaria importanza nel corso del

2011. Il fabbisogno di liquidità ha avuto un andamento altalenante ma tendenzialmente crescente

durante i primi due mesi dell’anno, per poi scendere a maggio in occasione della cessione della

tranche AAA della cartolarizzazione di mutui ipotecari residenziali originata nel 2008. Il

fabbisogno di liquidità si è quindi stabilizzato su livelli mediamente inferiori a quelli del 2010, per

poi diminuire significativamente durante il mese di dicembre, grazie a un favorevole andamento del

mix tra raccolta e impieghi. Le ampie disponibilità di strumenti finanziari eleggibili per operazioni

di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea hanno consentito di gestire la posizione di

liquidità aziendale superando anche le fasi di maggior tensione sui mercati finanziari, soprattutto in

occasione dei picchi raggiunti dal differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi.

Il comparto del risparmio gestito ha dimostrato una buona tenuta, nonostante l’anno sia stato

particolarmente difficile sui mercati finanziari. Le singole linee di gestione patrimoniale hanno

consentito una migliore difesa del patrimonio investito, grazie alla diversificazione, rispetto al

risparmio amministrato. Anche nel 2011, in controtendenza rispetto a diversi concorrenti, la

raccolta netta è stata positiva. La multi-managerialità, da sempre scelta centrale nella filosofia di

gestione della Cassa, ha ancora una volta consentito di sovra pesare i migliori prodotti per singolo

gestore nell’ambito della diversificazione degli investimenti.

Nel corso del 2011 è ulteriormente aumentata la fruizione da parte della clientela del servizio di

consulenza in materia di investimenti che la Cassa ha iniziato a prestare con apposito processo

operativo e contrattuale nel secondo semestre del 2009. Tale servizio consente di migliorare

l’analisi ex ante del portafoglio del risparmiatore, oltre a valutarne la rischiosità complessiva e a

individuare le soluzioni di investimento adeguate per il cliente con riferimento sia al grado di

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rischio da egli sopportabile, sia agli obiettivi che intende perseguire. A fine 2011 è stato inoltre

deliberato l’investimento in una nuova piattaforma informatica che consentirà di aumentare

ulteriormente la qualità del servizio di consulenza offerto agli investitori.

La clientela, considerando il protrarsi della crisi economica e l’aumento dei premi per il rischio di

credito sui titoli di Stato dei paesi “periferici” della zona euro, ha mantenuto una bassa propensione

al rischio, privilegiando gli investimenti in strumenti finanziari con basso profilo di

rischio/rendimento. Si tratta in prevalenza di titoli con durate brevi, flusso cedolare certo e capitale

garantito a scadenza. Il forte calo dei tassi per scadenze fino a 2 anni ha peraltro comportato una

forte diminuzione nei volumi di operazioni pronti contro termine, mentre sono aumentate

significativamente le consistenze in titoli di Stato italiani. Hanno mantenuto una buona diffusione

tra i risparmiatori le obbligazioni emesse dalla Cassa, grazie alla loro semplicità e trasparenza, sia in

fase di collocamento (presenza del Prospetto Informativo redatto dalla Cassa ed approvato dalla

Consob), sia in caso di successiva negoziazione; anche il sistema di determinazione dei prezzi sul

mercato secondario è stato infatti esplicitato nel Prospetto Informativo e non subisce, se non in

parte, le forti oscillazioni derivanti dai mercati finanziari.

La Rete di vendita La rete delle filiali è stata potenziata sia in termini di risorse professionali quali\quantitative sia in

termini organizzativi.

E’ stata inaugurata la filiale di Vignola nel corso del mese di luglio ed affidata al Rag. Fabio

Venanzoni. E’ ubicata in pieno centro e si va ad aggiungere alle altre filiali nella provincia di

Modena che così raggiungono il numero di 11. Per la filiale di Ferrara, ubicata in viale Cavour, è

stata avviata un’importante opera di ristrutturazione e allargamento dei locali; Le opere sono state

completate e l’inaugurazione è avvenuta nei primi mesi del 2012 alla presenza delle autorità

cittadine.

La Cassa porta così a 49 il numero complessivo dei suoi sportelli di cui 21 in provincia di Ferrara,

17 nella provincia di Bologna e, come detto, 11 in provincia di Modena.

Gestiamo inoltre le tesorerie di dieci Comuni. 4 in provincia di Ferrara (Cento, Vigarano,

Sant’Agostino, Mirabello), 3 in provincia di Bologna (Pieve di Cento, Castello d’Argile e Galliera)

e 3 in provincia di Modena (Finale Emila, Nonantola, Ravarino).

*

Nel 2011 in CrCento è iniziata la riorganizzazione dell'area commerciale che, in coerenza con il

piano industriale, ha visto la creazione di tre strutture: il Servizio Retail, l’Unità Corporate, l’Unità

Private e il Servizio Mercati e Prodotti.

Il Servizio Retail coordina le filiali e risponde dei segmenti di clientela (family, personal, poe e

small business); coordina anche le condizioni e la predisposizione dei budget commerciali delle

filiali. Le attività quotidiane sono state volte a focalizzare un’azione di avvicinamento della

Direzione Commerciale al mondo delle filiali, fornendo precise indicazioni commerciali e, nel

contempo, ascoltando le diverse indicazioni della rete, per poter soddisfare al meglio ed in tempi

rapidi le esigenze della clientela. Nel corso del 2011 è stato efficientato e razionalizzato tutto il

mondo delle convenzioni privati, riducendone drasticamente il numero e riportando una grande

semplificazione di processo e di metodo in rete. E’ stato rivisto anche l’iter delle condizioni,

rimodulando il processo di istruzione di una pratica da parte degli operatori di filiale, creando

percorsi che identificassero in maniera chiara e condivisa le priorità. Il Servizio Retail, nel corso

dell’anno, si è occupato anche dell’animazione commerciale delle filiali, organizzando riunioni

periodiche sulle tematiche commerciali, con il preciso intento di creare una sempre più chiara e

precisa condivisione degli obiettivi commerciali della banca tra i colleghi.

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L’Unità corporate gestisce i principali clienti imprese della Cassa. La riorganizzazione in corso di

implementazione prevede una ulteriore focalizzazione dei gestori sui clienti al fine di migliorare il

servizio e la vicinanza della banca alle esigenze delle imprese in un momento di particolare

difficoltà come quello che stiamo vivendo.

L’Unità Private basandosi su approccio consulenziale, ha fornito alla propria clientela soluzioni

tattiche al fine di ottimizzare la gestione strategica globale del patrimonio della clientela con

particolare focus al continuo monitoraggio della rischiosità sistemica e specifica dei portafogli in

gestione. Si è così riusciti a tradurre in fatti concreti la promessa di garantire alla clientela un

servizio professionale, specializzato e personalizzato che mette in campo il contributo di tutte le

professionalità della banca. Nel corso del 2011 sono state realizzate attività formative volte ad

accrescere il capitale umano dei “bankers” ed a implementarne le competenze specialistiche. In

particolare sistemi quali la pianificazione previdenziale e successoria e passaggio

intergenerazionale. L'Unità Private di un banca di grandi tradizioni e radicamento territoriale offre

soluzioni d'investimento su misura e garantisce assistenza costante a 360° alla propria clientela.

Il Servizio Mercati e Prodotti è una struttura nuova nata dalla riorganizzazione dell’area

commerciale. Si occupa, sentite le necessità delle altre strutture commerciali della banca, di cercare

le migliori soluzioni possibili o internamente oppure rivolgendosi a partner esterni. Sono state

accorpate fra le attività del servizio, la comunicazione interna rivolta alle filiali e alle strutture

commerciali e quella Istituzionale rivolta a tutti gli stakeholder, con particolare focus verso gli

azionisti della Cassa.

Prodotti e Servizi

Credito intermediato Il 2011 è stato un anno importante per la distribuzione di prodotti di credito intermediato che hanno

registrato notevole impulso, grazie anche ai nuovi accordi di distribuzione (mutui, prestiti personali,

leasing, ecc)

La Cassa ha intermediato credito per un totale di € 73 milioni di euro a favore di privati e imprese,

una dimensione importante che va ad aggiungersi al credito direttamente erogato dalla banca.

Ottimi i risultati dai finanziamenti Leasing, che in un anno così difficile per il credito hanno

consentito alla banca di affiancare aziende meritevoli che credono ancora nel loro futuro e nella

continuità degli investimenti. La pluriennale partnership con Fraer Leasing si è dimostrata ancora

una volta affidabile e vincente.

L’attenzione al cliente e il servizio di consulenza hanno permesso di portare a buon fine 180

operazioni contro le 132 del 2010 erogando 52,378 milioni di euro a fronte dei 33,019 erogati nel

2010. Tutto questo senza sacrificare redditività, anzi migliorandola, in un contesto di aumentata

concorrenza dovuta al ridimensionamento della domanda.

Notevoli i risultati anche nel comparto del credito al consumo con dati di intermediato

complessivamente raddoppiati: 12 milioni erogati contro i 6 milioni di euro del 2010. Nello

specifico sono stati incrementati i volumi con il tradizionale fornitore Compass ma soprattutto sono

entrati definitivamente a regime gli accordi sottoscritti con Findomestic e con la società Pitagora

specializzata nella distribuzione di prodotti relativi alla CQS (cessione del quinto). L’intermediato

complessivo per queste ultime due società ammonta a 4,3 milioni di euro

Per quanto riguarda il credito alle famiglie, si è dimostrato strategicamente ed economicamente

importante l’accordo sottoscritto con la società ING per l’intermediazione di mutui ipotecari: in un

momento di grave sofferenza dal lato dell’offerta, la Cassa ha potuto continuare a proporre alla

propria clientela mutui ipotecari di lunga durata a tassi assolutamente concorrenziali. Benché

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entrata a regime poco prima dell’estate, questa collaborazione ha raggiunto i risultati attesi e

ipotizzati: 76 operazioni di mutuo ipotecario concluse per un totale erogato pari a 8,9 milioni di

euro confermano che la clientela ha accolto positivamente questa opportunità di finanziamento.

Banca-assicurazione In collaborazione con la compagnia Chiara Assicurazioni è stata creata una polizza D & O dedicata

alle aziende costituite in forma di società di capitali ed agli amministratori delle stesse: si tratta di

un prodotto assolutamente innovativo sia per le coperture offerte che per le modalità di vendita,

estremamente semplificate a fronte di un contenuto tecnico complesso. La distribuzione del

prodotto è iniziata dopo l’estate con risultati molto lusinghieri a dimostrazione che l’offerta è stata

calibrata su effettive esigenze della clientela-imprese.

Per quanto riguarda l’offerta a privati, dalla collaborazione con Chiara Assicurazioni ed Eurovita è

nata la polizza Air-Bag , prodotto che accomuna le coperture tipiche del ramo “Vita” a quelle del

ramo “Danni” permettendo, ai clienti che lo richiedano, una copertura integrale del debito contratto

per le operazioni di mutuo dai rischi di morte/infortunio/malattia/perdita posto di lavoro.

La raccolta premi del ramo danni è in costante aumento con riferimento al nostro partner principale

(Chiara Assicurazioni) ed è passata da Euro 468 mila del 2010 ad Euro 633 mila del 2011 ( + 35%).

Convenzioni Si è proceduto alla ristrutturazione di tutto il comparto delle convenzioni con la clientela privata

rinforzando e migliorando l’offerta esistente. Rinnovati i rapporti con le associazioni che

rappresentano i correntisti pensionati e/o i dipendenti delle aziende del Centese. Particolare cura è

stata dedicata al rinnovo della convenzione dedicata ai soci correntisti della Cassa.

Prodotti finanziari: derivati La policy della Cassa ha confermato la volontà di rivolgersi esclusivamente all’offerta di prodotti

semplici, di pura copertura dal rischio di tasso (CAP e Irs Plain Vanilla): si tratta di prodotti

utilizzati per la quasi totalità dalla clientela appartenente al segmento imprese.

Prodotti telematici

31/12/2011 31/12/2010

BANCOMAT

Numero sportelli attivi 57 55

Numero operazioni di prelievo 836.061 807.969

Importi in migliaia di euro 128.790 121.398

PAGOBANCOMAT P.O.S.

Numero apparecchiature installate 1.575 1.527

Numero operazioni addebito 1.375.912 1.260.744

Importi in migliaia di euro 92.844 86.744

Sempre maggiore attenzione viene posta ai canali telematici che vedono un aumento del transato sui

prodotti di pagamento ma anche un incremento dei clienti che sfruttano la tecnologia per aver

accesso ai servizi bancari.

Altre attività e iniziative

Personale, organizzazione, logistica e sicurezza

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Al 31/12/2011 il numero dei dipendenti della Cassa ammontava a 426 unità (425 al 31/12/2010), di

cui 393 con contratto a tempo indeterminato, 9 a tempo determinato e 24 con contratto di

apprendistato.

Le assunzioni sono state 29 di cui 2 a tempo indeterminato, 14 a tempo determinato e 13 con

contratto di apprendistato.

Le cessazioni dal servizio sono state 28, di cui 7 a tempo indeterminato (n. 5 per quiescenza - 1 dei

quali ha avuto come ultimo giorno di lavoro il 31/12/2010 - e n. 2 per dimissioni), 19 per scadenza

di contratto a termine, ai quali si aggiungono 1 contratto a termine cessato per quiescenza e 1

contratto a termine cessato per dimissioni. Per concludere i dati riassuntivi, n. 3 sono stati i contratti

di lavoro trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato.

Per garantire il ricambio generazionale conseguente all’uscita di personale esperto, nel corso del

2010 sono state assunte con contratto di “apprendistato professionalizzante” della durata di quattro

anni, oltre alle 11 risorse assunte da marzo 2010, 8 risorse da marzo 2011 e ulteriori 5 risorse da

aprile 2011.

Anche nel corso del 2011 è proseguita la realizzazione di un piano formativo di ampio respiro, che è

stato progettato e sviluppato attraverso l’avviso 01/11 di F.B.A. (Fondo Banche Assicurazioni), e

che ha riguardato nello specifico i seguenti progetti:

- proseguire la crescita professionale dei profili individuati come “emergenti” all'interno del

progetto PER.FORM.A.R.E. (PERcorso FORMativo Aziendale per Risorse in Evidenza), diretto

all’identificazione delle attitudini e del potenziale delle risorse più giovani e con minore anzianità di

servizio, al fine di indirizzarle verso percorsi di sviluppo adeguati ai diversi livelli di attitudini e

attese di crescita, e che ha coinvolto 39 colleghi per oltre 1.352 ore di formazione.

- il progetto “Catalogare e analizzare il proprio sapere per affrontare nuovi ruoli professionali”

rivolto a coloro che oggi ricoprono il ruolo di coadiutori di Filiale con l'obiettivo di consolidare le

competenze tecniche e commerciali individuando nel contempo il successivo step professionale in

linea con il proprio capitale umano personale, e che ha coinvolto 44 persone per oltre 995 ore di

formazione.

E' stato inoltre portato a conclusione il progetto formativo, iniziato nel 2010 e relativo allo sviluppo

delle “virtù dei Leaders commerciali” rivolto ai Titolari di Filiale e che ha coinvolto ben 48 persone

per oltre 2.097 ore di formazione, rendendoli protagonisti nella pianificazione di strategie vincenti

attraverso l’elaborazione di progetti di gruppo rappresentati da iniziative, interventi, diretti ad

ottenere un miglioramento in termini economici, agendo sullo sviluppo di nuova clientela e sulla

retention di quella esistente.

In conclusione, le ore di formazione erogate in totale sono state: 15.779 e i diversi piani formativi

hanno interessato complessivamente 320 dipendenti di cui 168 uomini e 152 donne.

A supporto ed integrazione delle differenti iniziative formative è stata anche implementata l'attività

di analisi e valutazione del potenziale mediante il ricorso a diversi strumenti specifici, quali test

attitudinali, test di misurazione del clima e del benessere e colloqui gestionali, in particolare per

quanto riguarda i colleghi coinvolti nel percorso di Performare e nel progetto rivolto ai coadiutori.

Dal mese di giugno 2011 si è intrapresa la riorganizzazione delle strutture organizzative centrali

(condotta ai sensi dell’art. 15 del CCNL), perfezionatasi nel corso del 2° semestre 2011, con

obiettivo di efficientamento in particolare delle strutture dedicata allo sviluppo ed alla gestione della

Rete commerciale della Banca nell’ottica di incrementare lo sviluppo della clientela Retail.

Si è proseguito nell’implementazione nelle nuove dipendenze del nuovo TP di sportello al fine di

migliorare il servizio alla clientela.

Fra gli interventi effettuati nell’esercizio si segnala il completamento della ristrutturazione della

filiale di Ferrara Cavour la cui inaugurazione ha avuto luogo ne gennaio 2012. Il livello di sicurezza raggiunto con le implementazioni attuate negli anni scorsi ha fatto si che nel

2011 non si siano verificate rapine presso i nostri sportelli.

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Il sistema dei controlli

Nel corso del 2011 è stata realizzata una ristrutturazione organizzativa che ha modificato in misura

significativa il Sistema dei Controlli Interni ed è stato ridisegnato il perimetro di attività della

funzione di Risk Management, che ha incorporato anche le funzioni di pianificazione e controllo

di gestione in un nuovo Servizio denominato Pianificazione e Risk Management. Il nuovo assetto

delle attività ha l'obiettivo di assicurare la massima coerenza fra le scelte strategiche e le risultanze

delle analisi di esposizione ai rischi, sintetizzate nel Resoconto ICAAP che resta il principale

progetto su cui il Servizio è coinvolto. L'ICAAP è il processo di autovalutazione dell'adeguatezza

patrimoniale richiesto dalla Banca d'Italia, in base al quale ogni banca è chiamata a misurare la

propria esposizione a tutte le tipologie di rischio rilevanti, a valutare l'adeguatezza della propria

dotazione patrimoniale e dei presidi organizzativi posti in essere e a darne rendicontazione annuale

all'Organo di Vigilanza. Nel primo trimestre dell'anno, inoltre, la funzione di pianificazione è stata

coinvolta nel progetto di redazione del Piano Triennale 2011 - 2013 approvato dal Consiglio di

Amministrazione nel corso del mese di aprile 2011.

La funzione di Compliance ha dedicato particolare attenzione alla verifica di conformità alle

norme delle procedure interne ed alla formazione dei dipendenti. Particolare attenzione è stata

riposta alle modifiche apportate alla normativa antiriciclaggio. A tale proposito, in ottemperanza

alle disposizioni di Banca d’Italia, nel mese di settembre del 2011 è stata costituita la funzione

Antiriciclaggio che è stata incorporata organizzativamente presso la Compliance al fine della

gestione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. E’ stata predisposta sia la Policy

Aziendale che sottolinea il posizionamento della Cassa nei confronti di tali “fenomeni complessi e

pericolosi” nel “pieno rispetto della vigente normativa” e nella “consapevolezza che la ricerca

della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace

dell’integrità della struttura aziendale, in conformità ai propri principi etici” sia il Testo Unico

Antiriciclaggio che riunisce gli aspetti generali e gli adempimenti di legge derivanti

dall’applicazione della normativa.

Infine è stata svolta l’attività relativa alla gestione dei reclami, che ha permesso di monitorare le

eventuali problematiche in essi lamentate al fine delle loro rimozione, prendendo visione delle

decisioni formulate dall’Arbitro Bancario Finanziario per uniformare le risposte ai reclami a tali

orientamenti.

Le attività di Revisione Interna, effettuate presso le filiali e gli uffici della Direzione Generale,

hanno teso ad accertare ed evidenziare la presenza di eventuali rischi attinenti l’attività creditizia e

finanziaria e a segnalare i rischi operativi più significativi, nell’ottica di una loro rimozione,

riduzione o, se ciò non fosse possibile, di un loro monitoraggio.

Particolare attenzione è stata dedicata a verificare il rispetto della normativa in materia di

intermediazione mobiliare, privacy, trasparenza ed antiriciclaggio.

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La Cassa nel territorio e per il territorio.

Tesorerie La Cassa si è riconfermata tesoriere per i Comuni di Cento, Vigarano, Nonantola, Mirabello e

Finale Emilia. Ha inoltre partecipato alle gare con la consapevolezza di assolvere ad un impegno

oneroso ma utile per il territorio : l’attività di tesoreria non comporta infatti ritorni economici.

Senza la presenza della Cassa le gare sarebbero andate deserte (tranne un caso) in quanto le altre

banche hanno semplicemente preferito non partecipare.

CIGS Sono stati rinnovati i Protocolli attivati negli anni scorsi, in collaborazione con le Province di

Bologna, Ferrara e Modena, per aiutare i lavoratori delle aziende in crisi, tramite l’anticipazione a

tasso zero delle indennità di cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’INPS.

In tale attività sono stati affiancati 595 dipendenti, di 81 aziende operanti sul territorio di influenza

della Cassa.

Accordi con Consorzi di Garanzia e Associazioni di Categoria Le garanzie consortili rilasciate dai Confidi si sono confermate strumenti di fondamentale

importanza per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese soprattutto in questa delicata fase

congiunturale.

I consorzi di garanzia, Confidi, sono espressione delle associazioni di categoria di tutti i comparti

economici. E’ stata quindi fondamentale l’iscrizione di diversi Confidi all’elenco speciale degli

intermediari finanziari vigilati da Bankitalia ( ex art. 107) : la parte di finanziamento alle imprese

garantita dai Confidi (107) permette una valutazione del rischio di credito più favorevole dei

portafogli delle banche il che si traduce in maggiore facilità di erogazione da parte delle banche

stesse.

Alla luce di questo sono stati rivisti gli aspetti normativi delle varie convenzioni.

La Cassa ha aderito all’accordo per il quale tramite i Confidi è possibile accedere ad un fondo di €

50.000.000. milioni di euro stanziati dalla Regione E/R.

Sempre su iniziativa della regione si è aderito al protocollo riguardante l’agricoltura con il quale è

stato messo a disposizione un plafond specifico per un settore che resta di riferimento per la Cassa.

A livello provinciale è stata rinnovata la storica convenzione denominata Confintesa Ferrara, che

prevede l’accesso al credito a condizioni migliorative rispetto a quelle di mercato.

La nostra Banca inoltre è stata sempre presente nelle diverse iniziative sul territorio nelle quali ci si

è confrontati sui temi della situazione economica generale e locale.

La Cassa non è venuta meno all’impegno costante che la vede sostenere, con iniziative a carattere di

sponsorizzazione commerciale, attività e manifestazioni importanti per il territorio.

Ricordiamo di seguito le più note a partire dal Carnevale di Cento di cui la Cassa, da sempre, è

uno dei maggiori partner.

Nell’ambito del Carnevale la rassegna “ Sapori senza maschera” è stata particolarmente dedicata

ai giovani, coinvolgendo i ragazzi delle scuole primarie e secondarie del territorio (Cento, Pieve,

S.Giovanni, Finale, ecc).

Una importante collaborazione ha visto la Cassa a fianco di Unindustria Bologna per le iniziative a

difesa e promozione del tessuto imprenditoriale locale.

Fra le sponsorizzazioni allo sport ricordiamo in particolare quelle a favore delle squadre di Basket

(Tramec) e volley femminile (Ags Evolution) . Anche nel 2011 è proseguita la sponsorizzazione della stagione teatrale a favore del Teatro

Giuseppe Borgatti di Cento.

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Fra le manifestazioni, oltre alla presenza nella storica Fiera di Cento – Settembre centese, la

Cassa ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa a livello nazionale per

sensibilizzare alle buona pratiche di risparmio energetico.

Per ciò che riguarda gli interventi più specificatamente culturali si segnala la sponsorizzazione della

mostra del pittore Luigi Bertelli presso palazzo d’Accursio a Bologna. Nell’occasione la nostra

banca ha organizzato una conferenza, presso la prestigiosa Sala Farnese, dal titolo “Istituzioni e

Banche per la valorizzazione della cultura” con l’intervento del prof. Daniele Benati oltre al

direttore generale della Cassa Ivan Damiano.

Il primo sabato di ottobre ha avuto luogo, come di consueto, l’iniziativa “invito a Palazzo” la

manifestazione promossa dall’ABI che ha consentito a cittadini di tutta la regione di visitare il

Palazzo Rusconi, sede della banca , e le opere pittoriche di proprietà.

Anche nel 2011 la nostra clientela, ha potuto usufruire di una riduzione sul prezzo di ingresso alla

mostra “Gli anni folli: la Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì. 1918-1933” grazie al rinnovo

dell’accordo fra la Cassa ed il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

In occasione della Giornata mondiale del risparmio (31 ottobre) come di consueto la Cassa ha

fatto dono agli alunni delle prime classi delle scuole elementari di un salvadanaio. Sono inoltre stati

distribuiti gadget e premi in occasione dello svolgimento dei Giochi della Gioventù di Cento,

Bondeno, Pieve di Cento.

Infine per le famiglie anche nel 2011 la Cassa ha aderito all’iniziativa organizzata dalla

Confartigianato Ferrara denominata “Scuola per genitori”; un folto pubblico ha partecipato al

Teatro di Ferrara alle cinque conferenze programmate. A Cento sono state organizzate altre due

conferenze nel Salone di Rappresentanza: una ha visto protagonista il prof. Paolo Crepet (direttore

della Scuola) e una con la prof. Maria Rita Parsi. Entrambe le iniziative hanno riscosso grande

successo di pubblico.

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4. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO ex art. 123-bis p

Ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, la Cassa di Risparmio di Cento ha proceduto alla redazione della

“Relazione sul governo societario” per l’esercizio 2011. Tale relazione - approvata dal Consiglio di

amministrazione il 13 marzo 2012 – è resa disponibile per i Soci e il pubblico sul sito aziendale

www.crcento.it , oltre che in forma cartacea presso la sede sociale e poi in sede assembleare.

5. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto della Cassa al 31/12/2011 al lordo della distribuzione del dividendo, è pari a

Euro 180.470 mila euro e risulta così composto:

31/12/2011 31/12/2010

Capitale sociale 67.499 67.499

Sovraprezzi di emissione 30.851 30.851

Riserve 67.436 64.731

Riserve da valutazione 10.608 19.782

Strumenti di capitale - -

Parziale 176.394 182.863

Utile di esercizio 4.076 4.013

Totale patrimonio netto 180.470 186.876

Importi in migliaia di Euro

Il numero totale delle azioni è pari a 13.081.193 e la ripartizione proprietaria è la seguente:

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento n. 6.722.291 azioni (51,39%); Holding “Fondazione Cassa

di Risparmio di Cento” n. 2.046.000 azioni (15,64 %); Azionisti privati n. 4.312.902 azioni

(32,97%).

Al 31/12/2011 non sono detenute in portafoglio azioni di propria emissione, che sono negoziate

mediante un sistema di aste settimanali. Nel corso del 2011 sono state scambiate complessivamente

49.582 azioni della Cassa contro le 64.898 dell’anno precedente. Il prezzo medio ponderato è stato

pari a 23,76 euro per azione, per un controvalore di 1.178 mila euro, contro 1.561 mila euro

dell’esercizio precedente. Il titolo ha avuto un trend in moderata diminuzione, con una flessione

durante l’anno del 2,1%. Il prezzo massimo è stato pari a 24, mentre il minimo è stato pari a 23.

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Patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità Il patrimonio di vigilanza al 31/12/2011 risulta pari a € 201.362 migliaia. Il coefficiente di

solvibilità di base Tier1 è pari al 8,94% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al

11,07%.

Importi in migliaia di € 31/12/2011 31/12/2010

Patrimonio di Base prima dei filtri prudenziali 167.507 165.786

Totale dei filtri IAS/IFRS (3.471) (1.122)

Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.451) (3.370)

Patrimonio di Base Totale 162.585 161.294

Patrimonio supplementare prima dei filtri prudenziali 44.839 43.031

Totale dei filtri IAS/IFRS (4.611) (5.872)

Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.451) (3.370)

Patrimonio supplementare totale 38.777 33.789

Ulteriori elementi da dedurre 0 0

Patrimonio di vigilanza 201.362 195.083

Attività di rischio ponderate 1.819.425 1.830.294

- per rischio di credito 1.671.975 1.677.591

- per rischio di mercato 6.674 9.552

- per rischio operativo 140.776 143.151

Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 11,07% 10,66%

Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 8,94% 8,81%

L’evoluzione prevedibile delle gestione Nei primi mesi del 2012 è nettamente migliorato il differenziale di rendimento fra i nostri titoli di

stato ed i corrispondenti titoli di stato tedeschi. Il c.d. spread è sceso di quasi 2 punti percentuali dal

picco di novembre 2011, attestandosi, nel momento in cui stendiamo queste note, sotto quota 300

bps. Ciò ha favorito i prezzi dei nostri BTP, che sono aumentati in percentuali che variano dal 7% al

18% a seconda delle duration.

La regolamentazione di Banca d’Italia, che accorcia i tempi di tolleranza sui crediti sconfinati e

scaduti da 180 a 90 giorni, sembra generare un incremento delle segnalazioni di sofferenze sul

sistema. L’economia reale è in recessione e ciò porterà inevitabilmente un ulteriore incremento

delle difficoltà delle aziende. Il settore immobiliare resta in difficoltà ed anzi per certi versi la crisi è

in peggioramento. Le famiglie faticano a far quadrare i bilanci. In questo difficilissimo contesto

macroeconomico, La Cassa continuerà a fare banca locale, libera ed indipendente, con una sana e

prudente gestione dei rischi ed una attenzione costante al profilo di liquidità, in assenza di

significative incertezze sulla continuità aziendale.

Il CdA ricorda, comunque, che il bilancio della Cassa viene predisposto anche in base all’utilizzo di

stime, come meglio esplicitato nel paragrafo 17. Altre Informazioni della parte A.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio E’ stata chiusa la filiale di Massa Finalese in attesa di aprire una nuova filiale per cui sono già stati

fatti studi di mercato e ipotesi di realizzazione.

Nel corso del mese di febbraio 2012 abbiamo riacquistato 39,6 milioni di euro di nominali della

tranche AAA della cartolarizzazione “Guercino Solution Srl”. L’operazione ha comportato un

esborso di 18.987 mila euro ed un utile di 2.829 mila di euro, in conseguenza dell’annullamento

della quota di passività iscritta in bilancio nei debiti vs clientela per 21.816 mila euro.

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Conclusioni e Prospettive L’esercizio appena concluso dimostra che la Cassa riesce a resistere alla crisi epocale che ci investe

dall’ormai lontano 2007. La situazione internazionale di diffusa incertezza sulle prospettive del

nostro Paese sembrano momentaneamente affievolite e il sistema bancario nazionale ne può trarre

beneficio. Alcune importanti riforme strutturali sono state approvate dal governo tecnico

attualmente in carica. Il contratto nazionale del settore creditizio è stato siglato sulle basi della

consapevolezza della grande necessità di cambiamenti che il nostro mondo dovrà affrontare. La

Cassa è preparata ad affrontare questo quadro. I nostri stakeholder : azionisti, clienti, dipendenti,

società civile, ci affiancheranno anche nel 2012 con la consapevolezza che la nostra banca saprà

interpretare ancora una volta con passione, equilibrio, professionalità e trasparenza il suo ruolo di

banca locale. I nostri punti di forza che sono da sempre un patrimonio robusto, un portafoglio

fondamentalmente sano, un personale professionale, orientato e vicino al cliente, una Fondazione

controllante che riversa nella società civile i nostri profitti sono i pilastri su cui si basa la nostra

certezza. La Cassa proseguirà nel tracciato già individuato nel piano triennale del 2011 adeguato al

cambiamento imposto dallo scenario nazionale, internazionale e normativo che continuamente

assoggetta il nostro settore a nuove e più sofisticate norme di controllo e vigilanza.

Agli Azionisti e a tutta la Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la fiducia, il sostegno

e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale in atto e

costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento dei risultati che Vi sono stati

illustrati.

Al Direttore Generale dott. Ivan Damiano desideriamo esprimere il nostro ringraziamento per

l’esito positivo dell’esercizio nel corso del quale ha operato con riconosciuta professionalità e

costante impegno alla guida di una struttura complessa in un contesto economico – finanziario

particolarmente difficile e imprevedibile in un quadro concorrenziale molto aggressivo.

Accomuniamo nell’apprezzamento per i risultati e per l’attività svolta i Vice Direttori Generali, i

Dirigenti, i Quadri direttivi e il Personale della Direzione generale e delle Filiali cui indirizziamo un

grato saluto e la riconoscenza della compagine sociale ma anche della comunità servita.

Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Francesco Trimarchi ed

ai suoi collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti

suggerimenti forniti.

Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università

di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di

categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed

efficace.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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IPOTESI DI DISTRIBUZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO 2011

UTILE D'ESERCIZIO 4.075.564

- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale)

203.778

- assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale)

407.556

- assegnazione a Riserva straordinaria

1.109.615

- assegnazione di dividendo unitario di Euro 0,18 a 13.081.193 azioni ( pay out 57,77% )

2.354.615

Totale 4.075.564

Dopo la distribuzione dell'Utile, come da IPOTESI, il Patrimonio risulta così composto:

Voce 130 - Riserve da valutazione 10.608.129

Voce 150 - Strumenti di capitale -

Voce 160 - Riserve 69.157.106

Voce 170 - Sovraprezzi di emissione 30.851.329

Voce 180 - Capitale 67.498.956

Totale Patrimonio Netto 178.115.520

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SCHEMI

DEL BILANCIO 2011

DELL’IMPRESA

Approvato dal CdA del 20 -Marzo-2012

Progetto del Consiglio di Amministrazione sottoposto alla

Approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del 24-4-2012

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STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL'ATTIVO

31/12/2011 31/12/2010

10. Cassa e disponibilità liquide

116.652.252 13.889.504

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

15.541.282 49.341.055

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita

180.282.959 140.646.994

60. Crediti verso banche

148.101.855 217.679.522

70. Crediti verso clientela

1.871.382.646 1.923.250.364

80. Derivati di copertura

3.557.962 4.935.690

110. Attività materiali

45.301.832 44.023.007

130. Attività fiscali

22.047.633 18.044.890

a) correnti

7.796.542 7.761.853

b) anticipate

14.251.091 10.283.037

150. Altre attività

26.433.856 28.833.077

TOTALE ATTIVO 2.429.302.277 2.440.644.103

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STATO PATRIMONIALE

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

31/12/2011 31/12/2010

10. Debiti verso banche 163.451.357 255.687.705

20. Debiti verso clientela 1.264.609.602 1.054.847.912

30. Titoli in circolazione 755.781.868 861.453.166

40. Passività finanziarie di negoziazione 5.442.187 6.649.858

60. Derivati di copertura 183.331 466.148

80. Passività fiscali 12.036.859 13.528.030

a) correnti 5.855.250 7.335.837

b) differite 6.181.609 6.192.193

100. Altre passività 41.185.678 53.722.213

110. Trattamento di fine rapporto del personale 3.760.577 4.097.136

120. Fondi per rischi ed oneri 2.380.683 3.315.339

b) altri fondi 2.380.683 3.315.339

130. Riserve da valutazione 10.608.129 19.782.035

160. Riserve 67.436.157 64.731.213

170. Sovrapprezzi di emissione 30.851.329 30.851.329

180. Capitale 67.498.956 67.498.956

200. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 4.013.063

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.429.302.277 2.440.644.103

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CONTO ECONOMICO

31/12/2011 31/12/2010

10. Interessi attivi e proventi assimilati 83.858.346 78.677.132

20. Interessi passivi e oneri assimilati (39.205.749 ) (30.617.546 )

30. Margine di interesse 44.652.597 48.059.586

40. Commissioni attive 26.783.172 25.508.087

50. Commissioni passive (2.365.865 ) (3.186.667 )

60. Commissioni nette 24.417.307 22.321.420

70. Dividendi e proventi simili 457.848 265.270

80. Risultato dell'attività di negoziazione (1.144.178 ) 2.064.438

90. Risultato dell'attività di copertura (73.822 ) 336.703

100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 2.956.601 929.907

a) crediti (36.133 ) 545.574

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.725.535 272.911

d) passività finanziarie 267.199 111.422

120. Margine di intermediazione 71.266.353 73.977.324

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : (14.982.457 ) (16.784.144 )

a) crediti (14.658.793 ) (16.742.658 )

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (175.244 ) (127.278 )

d) altre operazioni finanziarie (148.420 ) 85.792

140. Risultato netto della gestione finanziaria 56.283.896 57.193.180

150. Spese amministrative (47.108.221 ) (47.828.002 )

a) spese per il personale (28.104.705 ) (28.755.610 )

b) altre spese amministrative (19.003.516 ) (19.072.392 )

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (723.160 ) (2.108.049 )

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.053.494 ) (2.085.618 )

190. Altri oneri/proventi di gestione 2.733.309 4.103.252

200. Costi operativi (47.151.566 ) (47.918.417 )

240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (16.766 ) (1.700 )

250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 9.115.564 9.273.063

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (5.040.000 ) (5.260.000 )

270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 4.075.564 4.013.063

290 Utile d'esercizio 4.075.564 4.013.063

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

31/12/2011 31/12/2010

10. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 4.013.063

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita (9.173.906 ) (1.238.778 )

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (9.173.906 ) (1.238.778 )

120. Redditività complessiva (voce 10+110) (5.098.342 ) 2.774.285

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2010

Allocazione risultato di Periodo

Variazioni dell'esercizio

Re

dd

itiv

ità

c

om

ple

ssiv

a a

l 3

1.1

2.1

0

Pa

trim

on

io n

ett

o a

l 3

1.1

2.1

0

Variaz. di

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze

al 31.12.2009

Modifica saldi di

apertura

Esistenze al

01.01.2010 Riserve

Dividendi e altre

destinaz.

Emiss. nuove azioni

Acq. azioni

proprie

Distribuz. straord.

Dividendi

Var. strumenti

di capitale

Derivati su az.

proprie

Stock options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 67.498.956 67.498.956 0 0 0 67.498.956

b) altre azioni 0 0 0 0 0 0

Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329

Riserve:

a) di utili 54.729.771 0 54.729.771 4.528.299 0 0 0 0 59.258.070

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143

Riserve da valutazione: 21.020.813 0 21.020.813 0 (1.238.778 ) 19.782.035

Strumenti di capitale 0 0 0 0

Azioni proprie 0 0 0 0 0

Utile (Perdita) di esercizio 7.144.538 0 7.144.538 (4.528.299 ) (2.616.239 ) 4.013.063 4.013.063

Patrimonio netto 186.718.550 0 186.718.550 0 (2.616.239 ) 0 0 0 0 0 0 0 2.774.285 186.876.596

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2011

Allocazione risultato di Periodo

Variazioni dell'esercizio

Re

dd

itiv

ità

c

om

ple

ssiv

a a

l 3

1.1

2.1

1

Pa

trim

on

io n

ett

o a

l 3

1.1

2.1

1

Variaz.

di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze

al 31.12.2010

Modifica saldi di

apertura

Esistenze al

01.01.2011 Riserve

Dividendi e altre

destinaz.

Emiss. nuove azioni

Acq. azioni

proprie

Distribuz. straord.

Dividendi

Var. strumenti

di capitale

Derivati su az.

proprie

Stock options

Capitale sociale

a) azioni ordinarie 67.498.956

67.498.956 0

0 0

67.498.956

b) altre azioni 0 0 0 0 0 0

Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329

Riserve:

a) di utili 59.258.070 0 59.258.070 2.704.944

0 0 0 0

61.963.014

b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143

Riserve da valutazione: 19.782.035 0 19.782.035

0

(9.173.906 ) 10.608.129

Strumenti di capitale 0 0 0 0

Azioni proprie 0 0 0 0 0

Utile (Perdita) di esercizio 4.013.063 0 4.013.063 (2.704.944 ) (1.308.119 ) 4.075.564 4.075.564

Patrimonio netto 186.876.596 0 186.876.596 0 (1.308.119 ) 0 0 0 0 0 0 0 (5.098.342 ) 180.470.135

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RENDICONTO FINANZIARIO

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2011 31/12/2010

1. Gestione 20.678.818 25.706.187

- risultato d'esercizio (+/-) 4.075.564 4.013.063

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.692.480) (2.012.585)

e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 73.822 (336.703)

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 10.227.013 12.811.976

- rettifiche/riprese di valore nette su immob. Materiali e immateriali (+/-) 2.053.494 2.085.618

- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 723.160 2.108.049

- imposte e tasse non liquidate (+) 5.040.000 5.260.000

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. In via dismissione al 0 0

netto dell'effetto fiscale

- altri aggiustamenti (+-) 178.245 1.776.770

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 106.225.240 (30.182.583)

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 33.974.164 (12.804.454)

- attività finanziarie valutate al fair value 0 0

- attività finanziarie disponibili per la vendita (39.082.693) (32.088.433)

- crediti verso banche : a vista (12.650.208) 79.075.266

- crediti verso banche : altri crediti 81.577.130 24.384.380

- crediti verso clientela 42.252.374 (93.259.415)

- altre attività 154.473 4.510.073

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (19.500.872) 11.923.597

- debiti verso banche : a vista 6.762.818 (7.093.837)

- debiti verso banche : altri debiti (99.159.767) 88.800.897

- debiti verso clientela 208.827.878 (64.279.307)

- titoli in circolazione (105.048.915) (4.050.741)

- passività finanziarie di negoziazione (1.207.671) (1.832.752)

- passività finanziarie valutate al fair value 0 0

- altre passività (29.675.216) 379.338

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 107.403.186 7.447.202

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 23.675 301.447

- vendite di partecipazioni 0 0

- dividendi incassati su partecipazioni 0 0

- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

- vendite di attività materiali 23.675 301.447

- vendite di attività immateriali 0 0

- vendite di rami d'azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da (3.355.994) (2.284.659)

- acquisti di partecipazioni 0

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

- acquisti di attività materiali (3.355.994) (2.284.659)

- acquisti di attività immateriali 0 0

- acquisti di rami d'azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (3.332.319) (1.983.212)

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0

- distribuzione dividendi e altre finalità (1.308.119) (2.616.239)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (1.308.119) (2.616.239)

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 102.762.748 2.847.751

Riconciliazione

Voci di bilancio 31/12/2011 31/12/2010

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 13.889.504 11.041.753

Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 102.762.748 2.847.751

Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 116.652.252 13.889.504

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NOTA INTEGRATIVA

Parte A – Politiche contabili pag. 42

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 67

Parte C – Informazioni sul conto economico pag. 97

Parte D – Redditività complessiva pag. 111

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 112

Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 146

Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 150

Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 151

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 153

Parte L – Informativa di settore pag. 154

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Parte A – Politiche Contabili

A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio al 31 dicembre 2011 della Cassa di Risparmio di Cento, Società per Azioni, in

applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili

emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni

dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla

Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31

dicembre 2011 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli

allegati del presente bilancio.

La Cassa di Risparmio di Cento non detiene partecipazioni di controllo e non rappresenta pertanto

una capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza. In tale contesto la banca non ritiene di essere

tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ne ricorrono i presupposti ai sensi

dell’art. 24 D.Lgs n. 87/1992.

Variazione di principi contabili

Di seguito si descrivono le principali modifiche dei principi contabili, approvati dallo IASB ed

omologati dalla Commissione Europea, che risultano attinenti alle fattispecie presenti nella banca e

che trovano applicazione ai fini della redazione del bilancio dell’esercizio 2011.

Non è stata utilizzata alcuna modifica ai principi contabili internazionali nella redazione del

Bilancio 2011 rispetto al bilancio dello scorso anno.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni

di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dal prospetto della redditività complessiva e dalla

nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione.

La predisposizione degli schemi di bilancio e il contenuto della nota integrativa è coerente con le

disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativo

aggiornamento del 18 novembre 2009.

Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti

finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al fair value (valore

equo). Il valore contabile delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del

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valore equo e che sarebbero altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni

del valore equo attribuibile ai rischi oggetto di copertura.

In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando

l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro,

mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro.

Il bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dai principi contabili omologati

dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa.

Le operazioni poste in essere dalla società sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti

derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio

della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità

aziendale. Nella redazione del bilancio si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e

significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante

di voci simili è esposta distintamente nel bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono

presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi

non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un

principio o da una interpretazione.

I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono

stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre

passività”.

I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi all’esercizio di

riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.

Informazioni sulla continuità aziendale

Nella redazione del presente documento si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della

continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la

capacità della banca di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto

previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto

coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività

dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali

criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.

Contenuto dei prospetti

Stato patrimoniale e conto economico

Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Negli

schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per

quello precedente.

Nel prospetto di conto economico i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra

parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai

numeri preceduti dal segno meno).

Prospetti delle variazioni del patrimonio netto

Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005

della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio

netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente.

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Prospetto reddititivà complessiva

Nel prospetto della redditività complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni

delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.

Rendiconto finanziario

Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio e di quello precedente è

stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata

dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista.

Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli

assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non si segnalano eventi successivi alla data di riferimento del bilancio in aggiunta a quanto già

riportato nell’apposita sezione della relazione sulla gestione.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel 2011 non sono presenti altri aspetti degni di rilievo.

Informativa comparativa

Secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio”,

sono fornite le informazioni comparative del precedente esercizio. La classificazione nelle voci del

bilancio è omogenea con quelle dell’esercizio di raffronto.

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI

BILANCIO

In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al 31

dicembre 2011. L’esposizione dei principi contabili adottati da Cassa di Risparmio di Cento,

Società per Azioni, è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e

cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è

riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e

per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento del

regolamento i titoli di debito ed i titoli di capitale sono registrati al fair value, senza considerare i

costi o proventi di transazione.

Criteri di classificazione Sono classificati in questa categoria i titoli di debito, i titoli di capitale ed il valore positivo dei

contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati di negoziazione sono

compresi anche i contratti derivati incorporati che sono stati oggetto di separata rilevazione quando

ricorrono le seguenti circostanze:

- le caratteristiche economiche e il rischio del derivato incorporato non sono strettamente

correlate con quelle del contratto ospite;

- gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato.

- lo strumento ibrido non è oggetto di valutazione al fair value con iscrizione delle differenze a

conto economico.

Non è ammesso il trasferimento ad altre categorie salvo il caso in cui si sia in presenza di eventi

inusuali e che difficilmente si posso ripresentare nel breve periodo.

Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono

valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono attribuiti al

conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono

utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di

stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli

strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe

caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni,

valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello

stesso.

I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia

possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono

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mantenuti al costo, rettificato per perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore

non possono essere ripristinate.

Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono cancellate dal bilancio quando la cessione

ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse.

Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività continuano ad essere iscritte in

bilancio, anche se sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata trasferita. La conservazione, anche

solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro mantenimento in bilancio in misura

pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività

cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante

dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico.

I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie sottostanti avviene alla data di regolamento.

All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o

proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse per trasferimento dalle

attività detenute sino a scadenza il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al

momento del trasferimento.

Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del

1/11/2008 riconducibili all’amendment dello IAS 39 è esplicitamente previsto che il valore di

iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del

1/07/2008.

Criteri di classificazione Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie diverse dai contratti derivati che non sono

state classificate né come “Crediti”, né come “Attività detenute sino a scadenza” né come “Attività

detenute per la negoziazione”.

La voce comprende:

� titoli obbligazionari che non sono oggetto di frequenti attività di compravendita;

� titoli di capitale rivenienti dalla riclassificazione delle partecipazioni rappresentative di

interessenze non gestite con finalità di trading e non qualificabili di controllo o

collegamento o di controllo congiunto;

� altri titoli di capitale non quotati, interessenze in fondi di private equity ed altri OICR.

Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” possono essere riclassificate nelle “attività

finanziarie detenute fino a scadenza”, qualora:

• si verifichi un cambiamento nell’intento o nella capacità di detenere lo strumento fino a

scadenza;

• non sia più disponibile una misura affidabile del fair value;

• sia trascorso il periodo previsto dalla “tainting rule” ed il portafoglio delle attività

finanziarie detenute fino a scadenza possa essere ricostituito.

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E’ inoltre possibile effettuare una riclassifica nel portafoglio “crediti”, in presenza delle condizioni

rappresentate nel successivo paragrafo “altre informazioni”.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività disponibili per la vendita” sono valutate al fair value, gli

utili e le perdite da valutazione sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto fino al

momento in cui l’attività non viene cancellata o non viene rilevata una evidenza oggettiva di perdita

di valore. Per i titoli obbligazionari transitano a conto economico gli interessi maturati in base al

criterio del tasso di interesse effettivo. Al momento della cessione o della registrazione di una

perdita di valore, la riserva si riversa, in tutto od in parte, sul conto economico.

Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività detenute per

la negoziazione.

I titoli di capitale (riclassifica delle partecipazioni), se quotati vengono valutati al fair value di

livello 1, se non quotati vengono valutati al fair value di livello 3, mentre quelli per i quali non sia

possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di “impairment” per

individuare l’esistenza di oggettiva evidenza di perdita di valore: l’importo della perdita viene

misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari

stimati, scontati al tasso di interesse effettivo, o attraverso specifiche metodologie valutative per i

titoli di capitale.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla riduzione di valore, vengono registrate

riprese di valore con imputazione a conto economico nel caso di titoli di debito, a patrimonio netto

nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo

ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzioni di valore viene effettuata ad ogni

chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Indicatori di una possibile riduzione di valore sono,

ad esempio, significative difficoltà finanziarie dell’emittente, inadempimenti o mancati pagamenti

degli interessi o del capitale, la possibilità che il beneficiario dichiari il fallimento o incorra in

un’altra procedura concorsuale, la scomparsa di un mercato attivo. Inoltre, una significativa o

prolungata riduzione del fair value di uno strumento di capitale al di sotto del suo costo è

considerata come un’obiettiva evidenza di perdita di valore. I limiti quantitativi da utilizzarsi per

identificare la necessità di impairment sono stati stabiliti nei seguenti parametri: decremento del

fair value alla data di bilancio superiore al 30% del valore contabile originario o diminuzione del

fair value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 48 mesi consecutivi per i titoli di “private

equity”, e 12 mesi per le azioni.

Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha

comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I

rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad

essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente

trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il

mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato

dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari

delle stesse.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la

distribuzione.

Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo

ammortizzato.

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3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza La presente categoria non si applica al caso di Cassa di risparmio di Cento S.p.A.. Sono tuttavia

riportati i principali criteri relativi alla contabilizzazione della suddetta classe di strumenti

finanziari.

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale avviene al fair value, comprensivo dei costi e proventi direttamente attribuibili,

se gli strumenti oggetto di iscrizione provengono dalle “Attività disponibili per la vendita”, la

registrazione iniziale corrisponde al fair value delle attività alla data di trasferimento, valore che

viene assunto come nuovo costo ammortizzato delle attività trasferite.

Criteri di classificazione In tale comparto possono essere classificati titoli per i quali la Banca deve possedere la capacità e la

volontà di detenerli fino alla scadenza; nel caso di dismissione anticipata, ancorché motivata da

valide ragioni economiche, l’intero comparto è sottoposto al cosiddetto “tainting rule” cioè al

trasferimento dell’intero portafoglio al comparto delle “Attività destinate alla vendita”. Il

portafoglio delle “attività detenute fino a scadenza”, non può poi essere ricostituito prima di due

anni.

L’intenzione e la capacità di possedere i titoli fino a scadenza è sottoposto a verifica annuale.

Per essere detenuti fino alla scadenza gli strumenti devono possedere i requisiti di:

� scadenza fissa;

� produrre flussi di reddito certi e misurabili;

� secondo la normativa più stringente emessa dalla Banca d’Italia in materia di Bilanci Bancari,

gli strumenti qui compresi, devono essere anche quotati in un mercato regolamentato.

Criteri di valutazione Successivamente alla loro iscrizione iniziale, le attività detenute fino a scadenza sono valutate al costo

ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli strumenti appartenenti al comparto sono sottoposti ad una verifica volta ad individuare

l’esistenza di significative o durevoli riduzioni di valore. In presenza di tali evidenze l’importo della

perdita, contabilizzato a conto economico, è misurato come differenza fra il valore contabile

dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse

effettivo originario. Qualora vengano meno i motivi della svalutazione vengono effettuate riprese di

valore con registrazione a conto economico. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso

superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute fino a scadenza sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha

comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I

rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad

essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente

trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il

mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato

dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari

delle stesse.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I costi e ricavi di pertinenza sono registrati per competenza secondo il metodo del costo

ammortizzato.

4. Crediti

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale del credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che generalmente

coincide con il momento dell’erogazione, per l’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,

comprensivo dei costi/proventi afferenti il singolo credito e determinabili al momento

dell’erogazione stessa. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto

di rimborso da parte della controparte o che sono inquadrabili come ordinari costi amministrativi.

Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del

1/11/2008, riconducibili all’emendamento allo IAS 39, è esplicitamente previsto che il valore di

iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del

1/07/2008.

Criteri di classificazione I crediti comprendono gli impieghi per cassa con clientela e con banche, erogati direttamente

oppure acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono

quotati in un mercato attivo.

Rientrano in questa categoria i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine con

obbligo di rivendita a termine, mentre non possono essere compresi in questo comparto i Crediti

quotati in un mercato attivo.

Non sono ammesse riclassificazioni ad altri comparti.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo

dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato è dato dal:

� valore di rilevazione iniziale;

� meno i rimborsi di capitale;

� più o meno ammortamento con il metodo dell’interesse effettivo (differenza tra il valore iniziale

ed il valore a scadenza);

� meno svalutazione;

� più rivalutazione.

Il metodo dell’interesse effettivo è utilizzato per calcolare il costo ammortizzato e gli interessi attivi

del finanziamento per la sua intera durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il

flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento, in modo da ottenere

esattamente il valore contabile netto all’atto della rilevazione iniziale, che comprende i costi di

transazione direttamente attribuibili, ed i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti.

La stima dei flussi e della durata contrattuale dei crediti considera tutte le clausole contrattuali che

possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare le perdite attese sul

finanziamento.

Questo metodo è applicato ai crediti con durata oltre il breve termine indipendentemente dalle

modalità di valutazione (analitica o collettiva).

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui durata rientra nel breve

termine perché la logica dell’attualizzazione avrebbe effetti poco significativi; così pure per i crediti

senza una scadenza definita o a revoca.

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Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti

volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione,

mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai

quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto secondo le attuali

regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS .

In dettaglio la classificazione dei crediti dubbi è suddivisa nelle classi di:

- crediti in sofferenza: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente

equiparabili;

- crediti incagliati: i crediti verso soggetti in situazioni di obiettiva temporanea difficoltà, che sia

prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo.

L’incaglio può essere “normale”, quando deriva dalla valutazione dell’ “Unità Posizioni

anomale” o “oggettivo” quando presenta le caratteristiche previste per tale fattispecie dalle

Istruzioni di Vigilanza.

- crediti ristrutturati: crediti verso soggetti ai quali è stata concessa una moratoria nel pagamento

del debito a tassi inferiori a quelli di mercato;

- crediti scaduti e/o sconfinanti: i crediti verso debitori che alla data di fine esercizio presentano

crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni valutati analiticamente (limite di 180 giorni fino

al 31 dicembre 2011). Tali esposizioni possono essere valutate facendo riferimento,

alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione.

a) singolo debitore: l’esposizione deve essere rilevata come scaduta e/o sconfinante qualora,

alla data di riferimento della segnalazione, il maggiore tra i due seguenti valori sia pari o

superiore alla soglia del 5%:

• media delle quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione rilevate su base

giornaliera nell’ultimo trimestre precedente;

• quota scaduta e/o sconfinante sull’intera esposizione riferita alla data di riferimento

della segnalazione.

b) singola transazione: esposizioni scadute e/o sconfinanti garantite da immobili. Lo scaduto

deve avere carattere continuativo e non sono ammesse compensazioni con i margini

disponibili esistenti su altre linee di credito concesse al medesimo debitore, né soglie di

rilevanza.

Detti crediti deteriorati sono oggetto di valutazione analitica e la perdita di valore sui singoli crediti,

iscritta a conto economico, è rappresentata dalla differenza negativa tra il loro valore recuperabile

ed il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa

attesi, calcolato in funzione dei seguenti elementi:

- valore dei flussi di cassa contrattualmente previsti, stimati in considerazione della capacità

del debitore di assolvere le obbligazioni assunte e delle garanzie reali o personali assunte;

- tempo atteso di recupero, stimato anche in relazione allo stato delle procedure in atto;

- tasso interno di rendimento.

Negli esercizi successivi il valore originario dei crediti è ripristinato nel caso in cui vengano meno i

motivi che ne hanno determinato la rettifica. La ripresa di valore è iscritta a conto economico.

I crediti per i quali non sono state individuate obiettive evidenze di perdita sono valutati

collettivamente.

La valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio di credito e le relative

percentuali di perdita sono stimate in base a serie storiche: si fondano su dati osservabili alla data

della valutazione consentendo di stimare la perdita di valore per ciascuna categoria.

La formazione dei gruppi avviene per categorie di rischio similari, sulla base di caratteristiche

indicative della capacità del debitore di assolvere gli impegni contrattuali (tipo rapporto, settore

economico, garanzie, stato di insolvenza e altri fattori ritenuti rilevanti).

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La classificazione in gruppi per la determinazione della svalutazione collettiva riflette la medesima

ripartizione per categorie di rating stabilite dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2).

Il passaggio di un credito da un gruppo valutato collettivamente ad altro con modalità di valutazione

analitica avviene a valori lordi in quanto le rettifiche di valore non seguono i singoli rapporti ma

saranno adeguati ai risultati di fine periodo con opportune rettifiche o riprese per “massa”. Le

rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a conto economico.

Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale

trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando sono mantenuti in

misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, continuano ad essere iscritti in

bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è stata effettivamente trasferita. La

conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in

bilancio delle stesse.

Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad

essere iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui la società

continua ad essere esposta rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi

finanziari degli stessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico.

I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo

costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.

Il fondo di svalutazione collettivo così determinato non è sottoposto ad attualizzazione, in quanto si

stima che il tasso effettivo coincida con quello contrattuale.

Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.

Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di

eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore

è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo

ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato.

Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.

5. Attività finanziarie valutate al fair value La società non si è avvalsa della facoltà normativa della cosiddetta “fair value option”.

6. Operazioni di copertura

Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e

successivamente valutati al fair value.

Criteri di classificazione: tipologie di copertura Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata

della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura

risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata.

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L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento

coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto

l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione

all’intenzione della società nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.

La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento

finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello

strumento coperto.

La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando:

- test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne

dimostrano l’efficacia;

- test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e

misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta;

Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci

in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili.

Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare:

- esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili;

- esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività

o passività in bilancio o di transazioni future.

Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il

cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non

variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore

corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato patrimoniale.

Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle

emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate.

Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di

cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e

controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto

di tale variabilità sul conto economico.

Criteri di valutazione I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.

Criteri di cancellazione

Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la

contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In

questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di

negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al

suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il

criterio della classe di appartenenza originaria.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono:

1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto

con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta

al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle

attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne

costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le

attività/passività coperte con contropartita al conto economico.

2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a

patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo

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quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da

compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. La banca

non ha tale fattispecie.

Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle

coperture dei flussi finanziari. La banca non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in

valuta.

7. Partecipazioni Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

8. Attività materiali

Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali

oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici

futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione

ordinaria sono rilevati a conto economico.

Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,

gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

La voce comprende beni materiali destinati a:

- uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature

tecniche;

- a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati.

Sono iscritti nell’attivo alla voce “Attività materiali” anche beni utilizzati ai sensi di contratti di

leasing finanziario sottoscritti in qualità di locatario, per i quali si è assunto sostanzialmente tutti i

rischi ed i benefici della proprietà. Le immobilizzazioni oggetto di leasing finanziario in qualità di

locatario sono iscritte inizialmente ad un valore pari al minore tra il fair value e il valore attuale dei

pagamenti minimi previsti dal leasing; tale valore è successivamente oggetto di ammortamento.

I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile,

sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione.

Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti

eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente

ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro

vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al

termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono

ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo

a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che

vengono portate ad incremento del valore dei cespiti.

Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita.

Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si

procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali

rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla

rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore.

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I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile.

Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato

l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione.

Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più

attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per

ciascuna categoria.

9. Attività immateriali

La banca non possiede attività della specie si riportano comunque i criteri di contabilizzazione.

Criteri di iscrizione Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli

eventuali oneri accessori.

Criteri di classificazione Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto

il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure

derivano da diritti contrattuali o legali in genere e comprendono:

- software applicativo;

- marchi e brevetti.

Criteri di valutazione e componenti reddituali Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base alla loro vita utile.

Criteri di cancellazione

L’attività è cancellata se esistono indicazioni che possa avere subito una perdita di valore, oppure

quando non sono più attesi benefici economici futuri.

10. Attività non correnti in via di dismissione

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

11.Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione

dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono

calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in

bilancio ed il loro valore fiscale.

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Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la ragionevole certezza del loro recupero

in presenza di futuri redditi imponibili mentre le imposte differite passive sono stanziate nella

misura in cui si ritiene che nei prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa

tassazione.

Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di

riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali.

Criteri di classificazione Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e

passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle

passività fiscali correnti.

Criteri di valutazione Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in

relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte

all’attualizzazione.

Criteri di cancellazione Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di

rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria.

A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “Attività per imposte anticipate” sono adeguati in

relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le

variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono

invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio

netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle

poste di conto economico di riferimento.

12.Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in

bilancio quando:

- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati;

- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione;

- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e

rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale

alla data di riferimento del bilancio.

Criteri di classificazione La voce comprende “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle

cause passive incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela

sull’attività di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di

qualsiasi altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.

Nel corso dell’esercizio la parte di fondo di quiescenza a contribuzione definita è stata dismessa.

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Criteri di valutazione Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior

stima corrente, basata anche sulle serie storiche della banca. Nel caso in cui l’elemento temporale

sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato

(euribor).

Criteri di cancellazione Ciascun fondo presente in tale voce di bilancio è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite

per le quali è stato originariamente costituito.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono:

- il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od

in quiescenza;

- la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi.

L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.

13. Debiti e titoli in circolazione

Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che

di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di

debito.

La prima iscrizione è fatta sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare

incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi

direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi

interni di tipo amministrativo.

Criteri di classificazione Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono riclassificate le

varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti contro termine con

obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari,

prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito iscritto dalla banca in

qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il

metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo,

che pertanto rimangono iscritte al valore incassato.

Dai titoli di debito sono stralciate le eventuali quote rappresentative di capitale.

Gli strumenti finanziari oggetto di copertura di fair value per i quali la copertura è risultata efficace

sono iscritti al fair value.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La

cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza.

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La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è

registrata a conto economico.

Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una

nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno

durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli

eventuali costi di “up-front”.

14. Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito

e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale

sono valorizzate al fair value.

I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano

caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli

elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente,

se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione,

tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a

conto economico.

Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei

derivati impliciti presenti nei contratti complessi.

Criteri di valutazione Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del

risultato della valutazione al conto economico.

Criteri di cancellazione Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto

economico.

15. Passività finanziarie valutate al fair value

La Banca non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della

possibilità di valutare al fair value passività finanziarie diverse da quelle previste da IAS 39 in virtù

della specifica destinazione funzionale.

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16. Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione iniziale Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di

conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

Criteri di iscrizione successiva Ad ogni data di riferimento del bilancio:

- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;

- gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla

data dell’operazione;

- gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in

essere alla data di chiusura.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a

tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto

economico nel periodo in cui sorgono.

17. Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto del personale Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la

destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006

con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso della Cassa di Risparmio di Cento, società con più di

50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps,

oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip.

Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino

all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito

fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato) : il tasso di

rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del

costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a

benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il

valore determinato in base a specifica stima attuariale.

Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007

configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per

la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS.

L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi

dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali.

Al 31 dicembre 2011 il valore attuariale del fondo interno ammonta ad € 3.760.577 contro un valore

al 31 dicembre 2010 di € 4.097.136 , con utilizzi del fondo pari a euro € 416.435 e accantonamenti

a conto economico è pari a € 79.876.

La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007”

dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto

economico nel 2011 ammonta a 1.345 mila euro, mentre nell’anno precedente l’importo imputato a

conto economico è stato pari a 1.268 mila euro.

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Fondi di Previdenza del Personale Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà

di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in

quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le

destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti.

Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in

parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una

primaria compagnia assicurativa. La banca infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a

detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia

pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Cassa ha provveduto infine a chiudere formalmente il

fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti.

Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la banca ha inserito la clausola all’interno degli

accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in

grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria la banca continua a

mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la

contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di

riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso

specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il

pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti

sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario

apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi la banca ha esposto nei

fondi di quiescenza un’obbligazione nulla.

Garanzie rilasciate ed impegni Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dalla banca.

Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte

all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a

garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante,

cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata.

Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore.

Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar

luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il

valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore.

Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo

da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente

che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (la

società contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una

data futura predeterminata.

Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è

opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei

fondi.

Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla

vendita di protezione dal rischio di credito.

Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore

determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis.

Accantonamenti per garanzie ed impegni Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le

posizioni classificate ad incaglio e a sofferenza e collettivamente per gli altri crediti. Il fondo è

iscritto fra le “Altre Passività”.

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Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati nel momento in cui vengono percepiti o, comunque, quando è probabile che

saranno ricevuti benefici futuri, quando non possono essere attendibilmente stimati, i ricavi sono

quantificati nella misura in cui sono recuperabili i relativi costi sostenuti.

In particolare:

� gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di

quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine;

� I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.

� le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel

periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;

� i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del

perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei

rischi e benefici connessi con l’attività.

Gli interessi di mora sono contabilizzati al momento dell’incasso.

Migliorie su beni di terzi Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte

fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici

futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano

principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali.

Modalità di determinazione del fair value

Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai

principi contabili internazionali, è anche il criterio di valutazione definito per i derivati

indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o copertura),

inoltre la nota integrativa deve riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari che in

bilancio sono iscritti al costo ammortizzato.

I principi IAS definiscono il fair value come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere

scambiata, o una attività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli ed indipendenti.

Tale transazione, tuttavia deve avvenire in ipotesi di continuità dell’attività aziendale.

Strumenti quotati

Nel caso di strumenti quotati in mercati attivi il fair value è pari al prezzo di quotazione. Un

mercato è definito attivo quando il prezzo dello strumento finanziario è prontamente e regolarmente

contribuito da borse valori, intermediari, dealers o info provider e quando il prezzo stesso

rappresenta transazioni effettive nello strumento oggetto di valutazione.

L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di

“mercato attivo”. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se:

- esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che

disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare

per essere efficacemente trattato;

- hanno un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla

costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata.

Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è

rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi.

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Ne deriva la predisposizione di apposite procedure finalizzate ad individuare i mercati attivi ovvero

quei mercati in cui i prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono

effettivamente in essere le transazioni di mercato.

Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori:

- il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker;

- la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla

quotazione precedente;

- l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask;

- il volume di scambi trattati.

In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono:

- il prezzo bid nel caso di attività detenute;

- il prezzo ask nel caso di passività da emettere;

- il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra

prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione).

Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la

quotazione più vantaggiosa.

Qualora sia un tasso e non un prezzo ad essere quotato su mercati attivi, l’impresa deve utilizzare

quel tasso come input delle tecniche valutative per determinare il fair value dello strumento.

Fondi comuni

Nel caso di fondi aperti in cui i partecipanti hanno diritto di chiedere in qualsiasi momento il

rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è determinato considerando l’ultimo NAV

pubblicato.

Nel caso di fondi chiusi e di private equity oggetto di quotazione, il fair- value è pari alla

quotazione fornita dal mercato, se questo è considerato “attivo”. In alternativa viene assunto

l’ultimo NAV pubblicato.

Strumenti non quotati

Qualora gli strumenti finanziari non risultino quotati su mercati attivi, il relativo fair value è

determinato attraverso tecniche di valutazione che:

- tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato ed a minimizzare stime ed assunzioni

interne;

- riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti;

- utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato ed il rapporto rischio

rendimento dello strumento oggetto di valutazione;

- incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di

prezzo;

- sono coerenti con le metodologie comunemente accettate;

- sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di

rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni

nello strumento oggetto di valutazione, in tal modo è assicurata la comparabilità, l’affidabilità e

la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari richiesto dalla

normativa.

Fair value degli strumenti derivati

Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi

a seconda della tipologia dello strumento, in particolare:

- per la determinazione del fair value delle opzioni si è fatto riferimento a modelli di stima della

volatilità;

- per il fair value degli swap si è utilizzato il “ discounted cah flow analysis”.

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Le valutazioni così determinate sono state rettificate degli importi corrispondenti alle valutazioni

del merito creditizio della controparte (rischio di controparte).

Strumenti di capitale classificati nel portafoglio degli strumenti destinati alla vendita

Il fair value degli “Investimenti Partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da

perizie esterne ed indipendenti od in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni, quando

è difficoltoso reperire un prezzo attendibile, se di importo poco rilevante, sono mantenute al valore

di costo. Gli altri titoli di capitale sono mantenuti al costo.

Gerarchia di determinazione dei fair value L’IFRS 7 richiede una informativa che distingue il fair value degli strumenti finanziari in base alla

significatività degli input utilizzati nelle valutazioni, in particolare si distinguo tre livelli:

Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di

valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato

attivo è considerato tale qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni

di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di

quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di

mercato.

Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o

mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli

spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello

implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione in quanto tutti i parametri

utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di

replicare quotazioni presenti su mercati attivi.

Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da

parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative

da parte del valutatore.

I criteri definiti dalla Cassa di Risparmio di Cento al fine di attribuire il livello gerarchico al fair

value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti:

Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se

significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market

maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre

market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono

altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si

tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.

Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market

maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali

esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio)

classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati

dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili

direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati

dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair

value.

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Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante

i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non

rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento

Riclassificazione di strumenti finanziari Lo IASB ha approvato in data 13 ottobre 2008 un emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 7,

omologato con procedura d’urgenza dalla Commissioni Europea il 15 ottobre 2008 con

Regolamento n. 1004/2008.

Sulla base di tale emendamento, è consentito riclassificare, in presenza di determinate condizioni,

ad altra categoria contabile strumenti finanziari iscritti al momento dell’acquisto nell’ambito della

categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o della categoria delle Attività

finanziarie disponibili per la vendita. Prima di tale emendamento la regola generale prevedeva che i

trasferimenti di categoria non erano ammessi, ad eccezione dei trasferimenti tra le categorie delle

“Attività finanziarie disponibili per la vendita” e delle “Attività finanziarie detenute sino alla

scadenza”.

Sulla base di quanto indicato nei paragrafi 50D e 50E della nuova versione dello IAS 39, possono

essere riclassificati:

• gli strumenti finanziari, diversi dai derivati, precedentemente classificati nella categoria

degli strumenti finanziari di negoziazione. Non è invece possibile riclassificare gli strumenti

finanziari appartenenti alla categoria delle “Attività finanziarie valutate al fair value” a

seguito dell’adozione della cosiddetta “fair value option”. La nuova categoria contabile di

destinazione è quella dei “Crediti”. La condizione per l’ammissibilità della riclassifica è che

lo strumento finanziario rispetti, alla data del trasferimento, i requisiti previsti per la

classificazione nel portafoglio dei “Crediti” e che la società non intenda più negoziare i titoli

oggetto di riclassifica, avendo maturato l’intenzione di detenere lo strumento finanziario nel

prevedibile futuro o fino a scadenza;

• gli strumenti finanziari non derivati classificati nella categoria “Attività finanziarie

disponibili per la vendita” alla categoria contabile dei “Crediti” se lo strumento finanziario

rispettava, alla data della riclassifica, la definizione di “Crediti” e la società ha ora l’intento

e la capacità di detenerlo nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Qualsiasi altro strumento di debito o di capitale, non derivato, può essere riclassificato dalla

categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria delle “Attività

disponibili per la vendita” o dalla categoria delle “Attività detenute per la negoziazione” alle

“Attività detenute sino a scadenza” (per i soli strumenti di debito), qualora detti strumenti non siano

più detenuti per essere oggetto di negoziazione nel breve termine; ciò è tuttavia ammissibile,

secondo il paragrafo 50 B, solamente in rare circostanze.

L’attività finanziaria riclassificata è iscritta nella nuova categoria (“Crediti”, “Attività finanziarie

detenute fino a scadenza”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”) al suo fair value alla data

della riclassifica, che rappresenta il nuovo costo o costo ammortizzato.

Una volta trasferiti, gli strumenti finanziari seguono le regole di valutazione e rilevazione contabile

proprie della categoria di destinazione, salvo quanto di seguito verrà specificato; pertanto, per le

attività valutate al costo ammortizzato deve essere determinato il tasso di rendimento effettivo da

utilizzarsi a partire dalla data della riclassifica.

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Si fa presente che nel corso dell’esercizio 2011 la Banca non ha effettuato alcuna riclassifica tra i

portafogli di attività finanziarie, come previsto dall’amendment allo IAS 39, descritto nel presente

paragrafo. Si evidenzia, infatti, che quanto riportato nelle tabelle della parte A.3.1 Trasferimenti tra

portafogli riguarda gli effetti delle riclassifiche effettuate nell’esercizio 2008.

Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione La Cassa di Risparmio di Cento ha realizzato un programma di cartolarizzazione, così come è stato

esposto nella Parte E - sezione C .

Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti

nel bilancio della Cassa di Risparmio di Cento: infatti secondo la previsione normativa dei principi

contabili internazionali IAS 39 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è

mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute; nel nostro caso, il

coinvolgimento rilevante è determinato dal possesso dell’emissione dei titoli mezzanine e junior nel

portafoglio di proprietà.

Pronti c/Termine I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la

successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che

contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o

eliminati dal bilancio.

Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti

verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di

riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche” :

Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso

clientela/banche.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio

L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni

che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa

fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate

tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio

nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento

caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata

dall’attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento

futuro caratterizzate da significativa incertezza.

Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte,

per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la banca si troverà

ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime

effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie

rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività

iscritte in bilancio.

I processi di valutazione che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di

determinare i valori da iscrivere in bilancio sono rappresentati:

1) dalla quantificazione delle perdite di valore di attività finanziarie, con particolare riferimento ai

crediti e alle attività finanziarie disponibili per la vendita;

2) dalla determinazione delle perdite di valore di avviamenti e di investimenti partecipativi;

3) dalla determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non

sia direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso,

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nella scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non

osservabili sul mercato;

4) dalla quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del

petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;

5) dalla stima della recuperabilità delle imposte differite attive.

L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di

bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun

modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.

In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità

aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato

svolgimento dell’attività aziendale.

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A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla

redditività complessiva

Tipologia di strumento finanziario

Portafoglio di destinazione

Valore contabile al 31.12.2011

Fair value al

31.12.2011

Componenti reddituali

in assenza del trasferimento

(ante imposte)

Componenti reddituali registrate

nell'esercizio (ante imposte)

Valutative Altre Valutative Altre

Titoli di debito Att. Fin. Disp. Per la Vendita 25.161 25.161 (1.847 ) 0 0 129

Titoli di debito Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0

Titoli di debito Crediti verso banche 4.980 4.701 (119 ) 0 0 22

A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del

trasferimento

Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione

Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate

Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.

A.3.2 Gerarchia del fair value

A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 31/12/2011 31/12/2010

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.500 11.003 38 13.413 34.038 1.890

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 110.062 34.738 35.483 65.897 34.847 39.903

4. Derivati di copertura 0 3.558 0 0 4.936 0

Totale 114.562 49.299 35.521 79.310 73.821 41.793

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 5.442 0 0 6.650 0

2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0

3. Derivati di copertura 0 183 0 0 466 0

Totale 0 5.625 0 0 7.116 0

Per i titoli classificati nel “livello 3” non si riporta l’analisi di sensitività richiesta dall’IFRS 7 par.

40 in quanto la banca non è in grado di fornirla poiché i dati di fair value sono stati forniti

direttamente dalle SGR per i titoli OICR, dagli emittenti per quanto riguarda i titoli strutturati e da

transazioni recenti per i titoli azionari. Per le informazioni per classe di attività si rimanda alle

tabelle successive di dettaglio.

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A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) ATTIVITA' FINANZIARIE

detenute per la

negoziazione

valutate al

fair value

disponibili per

la vendita

di copertura

1. Esistenze iniziali 1.890 39.903

2. Aumenti 42 4.869

2.1 Acquisti 17 3.705

2.2 Profitti imputati a: 0 1.164

2.2.1 Conto Economico 0 575

- di cui: Plusvalenze 0 0

2.2.2 Patrimonio netto X X 589

2.3 Trasferimenti da altri livelli 25 0

2.4 Altre variazioni in aumento 0 0

3. Diminuzioni 1.894 9.289

3.1 Vendite 0 2.643

3.2 Rimborsi 0 0

3.3 Perdite imputate a: 5 2.539

3.3.1 Conto Economico 5 218

- di cui Minusvalenze 5 175

3.3.2 Patrimonio netto X X 2.321

3.4 Trasferimenti ad altri livelli 1.888 4.088

3.5 Altre variazioni in diminuzione 1 19

4. Rimanenze finali 38 35.483

A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Nessuna passività finanziaria è classificata nel livello 3.

A3.3. Informativa sul cd. “day one profit/loss” La banca non possiede tale fattispecie.

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Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2011 31/12/2010

a) Cassa 12.651 13.890

b) Depositi liberi presso Banche Centrali 104.001 -

Totale 116.652 13.890

La tesoreria della banca ha investito temporaneamente in depositi overnight la liquidità eccedente,

in seguito investita in titoli di stato.

SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 4.491 2.496 38 13.407 26.030 1.888

1.1 Titoli strutturati 3 - 4 13.849 1.888

1.2 Altri titoli di debito 4.488 2.496 38 13.403 12.181 -

2. Titoli di capitale -

3. Quote di O.I.C.R. 0

4. Finanziamenti

4.1 Pronti contro termine

4.2 Altri

Totale A 4.491 2.496 38 13.407 26.030 1.888

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 9 8.507 - 6 8.008 2

1.1 di negoziazione 9 8.507 - 6 8.008 2

1.2 connessi con la fair value option

1.3 altri - - - -

2. Derivati su crediti

2.1 di negoziazione

2.2 connessi con la fair value option

2.3 altri

Totale B 9 8.507 - 6 8.008 2

Totale (A+B) 4.500 11.003 38 13.413 34.038 1.890

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69

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 7.025 41.325

a) Governi e Banche Centrali 4 2.427

b) Altri enti pubblici 0

c) Banche 6.983 38.898

d) Altri emittenti 38 0

2. Titoli di capitale 0 0

a) Banche 0 0

b) Altri emittenti 0 0

- imprese di assicurazione 0

- società finanziarie 0

- imprese non finanziarie 0 0

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0

4. Finanziamenti 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

Totale A 7.025 41.325

B. Strumenti derivati

a) Banche 2.075 3.221

- fair value 2.075 3.221

b) Clientela 6.441 4.795

- fair value 6.441 4.795

Totale B 8.516 8.016

Totale (A+B) 15.541 49.341

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue

Titoli di debito

Titoli di capitale

Quote di O.I.C.R.

Finanziamenti

Totale

A. Esistenze iniziali 31/12/2010 41.325 - - - 41.325

B. Aumenti 135.109 20.276 1.983 - 157.368

B1. Acquisti 134.721 19.988 1.969 156.678

B2. Variazioni positive di fair value 18 18

B3. Altre variazioni 370 288 14 672

C. Diminuzioni 169.409 20.276 1.983 - 191.668

C1. Vendite 139.268 19.318 1.964 160.550

C2. Rimborsi 29.908 29.908

C3 Variazioni negative di fair value 18 18

C4 Trasferimenti ad altri portafogli -

C5. Altre variazioni 215 958 19 1.192

D. Rimanenze finali 31/12/2011 7.025 - - - 7.025

SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento

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SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello3

1. Titoli di debito 110.026 34.738 5.046 65.772 34.847 5.866

1.1 Titoli strutturati 14.369 -

1.2 Altri titoli di debito 110.026 34.738 5.046 65.772 20.478 5.866

2. Titoli di capitale 36 - 28.589 125 - 31.537

2.1 Valutati al fair value 36 21.350 125 28.196

2.2 Valutati al costo 7.239 5.341

3. Quote di O.I.C.R. 1.848 2.500

4. Finanziamenti - -

Totale 110.062 34.738 35.483 65.897 34.847 39.903

Al 31 dicembre 2011 è stato valutato al costo (1.900 mila euro) un solo titolo che nell’esercizio precedente

era valutato al fair value (4.047 mila euro), con l’azzeramento della relativa riserva positiva di patrimonio.

Tale valutazione si è resa necessaria in mancanza di prezzi rappresentativi del fair value stesso.

La voce “titoli di capitale” è così composta:

31/12/2011 31/12/2010

Interessenze azionarie 28.295 31.332

Altri titoli 330 330

Totale 28.625 31.662

Per il dettaglio delle partecipazioni detenute si rimanda all’apposito documento allegato al bilancio.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Titoli di debito 149.810 106.485

a) Governi e Banche Centrali 88.810 41.677

b) Altri enti pubblici -

c) Banche 57.621 61.290

d) Altri emittenti 3.379 3.518

2. Titoli di capitale 28.625 31.662

a) Banche 6.564 7.194

b) Altri emittenti 22.061 24.468

- imprese di assicurazione 2.522 2.221

- società finanziarie 4.430 10.414

- imprese non finanziarie 15.109 11.833

- altri

3. Quote di O.I.C.R. 1.848 2.500

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali - -

b) Altri Enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale 180.283 140.647

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4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

Non sussistono attività della specie.

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 31/12/2010 106.485 31.662 2.500 140.647

B. Aumenti 200.214 4.739 391 - 205.344

B1. Acquisti 196.307 3.717 69 200.093

B2. Variazioni positive di FV 144 514 20 678

B3. Riprese di valore -

- imputate al conto economico -

- imputate al patrimonio netto -

B4. Trasferimenti da altri portafogli -

B5. Altre variazioni 3.763 508 302 4.573

C. Diminuzioni 156.889 7.776 1.043 165.708

C1. Vendite 134.761 5.557 857 141.175

C2. Rimborsi 10.999 10.999

C3. Variazioni negative di FV 10.520 69 - 10.589

C4. Svalutazioni da deterioramento 177 - 177

- imputate al conto economico 175 175

- imputate al patrimonio netto 2 2

C5. Trasferimenti ad altri portafogli -

C6. Altre variazioni 609 2.150 9 2.768

D. Rimanenze finali 31/12/2011 149.810 28.625 1.848 180.283

La forte riduzione del valore dei titoli di debito detenuti in AFS alla fine dell’anno, è dovuta alle

tensioni sui titoli dello stato italiano (così come di altri stati europei) che si è riverberato anche sui

titoli degli emittenti bancari.

Le altre variazioni nei titoli di capitale sono dovute principalmente al cambiamento del metodo di

valutazione del titolo Vegagest resosi necessario, il quale è passato dalla valutazione al fair value

alla valutazione al costo, con azzeramento della riserva da valutazione per 2.147 mila euro.

SEZIONE 5 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA – VOCE 50

La Cassa di Risparmio di Cento non ha classificato nessun strumento finanziario tra le “Attività

finanziarie detenute sino a scadenza”.

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SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Crediti verso Banche centrali 9.381 31.907

1. Depositi vincolati

2. Riserva obbligatoria 9.381 31.907

3. Pronti contro termine attivi

4. Altri

B. Crediti verso banche 138.721 185.773

1. Conti correnti e depositi liberi 19.152 3.941

2. Depositi vincolati - -

3. Altri finanziamenti 976 615

3.1 Pronti contro termine -

3.2 Leasing finanziario -

3.3 Altri 976 615

4. Titoli di debito 118.593 181.217

4.1 Titoli strutturati - -

4.2 Altri titoli di debito 118.593 181.217

Totale (valore di bilancio) 148.102 217.680

Totale (fair value) 144.011 217.599

6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica

Non sussistono attività della specie.

6.3 Leasing finanziario

Non sussistono attività della specie.

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SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Conti correnti 303.032 23.295 301.158 24.678

2. Pronti contro termine 0 0 0 0

3. Mutui 1.263.509 92.264 1.315.268 89.760

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto

6.908 388 8.538 505

5.Leasing finanziario 0 0 0 0

6. Factoring 0 0 0 0

7. Altre operazioni 169.435 12.552 166.156 12.178

8.Titoli di debito 0 0 5.009 0

8.1 Titoli strutturati 0 0 0 0

8.2 Altri titoli di debito 0 0 5.009 0

Totale valore di bilancio 1.742.884 128.499 1.796.129 127.121

Totale fair value 1.850.818 128.499 1.885.281 127.121

Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione al

netto delle relative rettifiche di valore su base collettiva; la voce comprende i crediti cartolarizzati

netti per un importo totale di 162.866 mila euro, corrispondenti a 162.993 di crediti lordi, come

meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.

Il dato di “fair value” è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine,

utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le

altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del

relativo fair value.

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74

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Titoli di debito: 0 0 5.009 0

a) Governi 0 0 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0 0 0

c) Altri emittenti 0 0 5.009 0

- imprese non finanziarie 0 0 5.009 0

- imprese finanziaria 0 0 0 0

- assicurazioni 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0

2. Finanziamenti verso: 1.742.884 128.499 1.791.120 127.121

a) Governi 0 0 0 0

b) Altri enti pubblici 10.687 8.183 0

c) Altri soggetti 1.732.197 128.499 1.782.937 127.121

- imprese non finanziarie 1.108.296 86.159 1.152.385 88.996

- imprese finanziarie 52.373 8.028 42.932 11.504

- assicurazioni 0 0

- altri 571.528 34.312 587.620 26.621

Totale 1.742.884 128.499 1.796.129 127.121

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value 2.194 2.437

a) rischio di tasso di interesse 2.194 2.437

b) rischio di cambio

c) rischio di credito

d) più rischi

2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari - -

a) tasso di interesse

b) tasso di cambio

c) altro

Totali 2.194 2.437

I crediti oggetto di copertura si riferiscono ad un unico mutuo a tasso fisso avente scadenza 01

luglio 2017.

7.4 Leasing finanziario

Non sussistono attività della specie.

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75

SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

FV 31/12/2011 VN 31/12/2011

FV 31/12/2010 VN 31/12/2010

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Derivati finanziari - 3.558 - 129.650 - 4.936 - 136.000

1) Fair value 3.558 129.650 4.936 136.000

2) Flussi finanziari

3) Investimenti esteri

B. Derivati creditizi - - - - - - - -

1) Fair value

2) Flussi finanziari

Totale - 3.558 - 129.650 - 4.936 - 136.000

Legenda: VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo di copertura

Fair Value Flussi finanziari

Investim. esteri

Specifica

Generica Specifica Generica Rischio di tasso

Rischio di cambio

Rischio di

credito

Rischio di prezzo

Più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita

X X X

2. Crediti X X X X

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

X X X X X

4. Portafoglio X X X X X X X

5. Altre operazioni X X

Totale attività - - - - - - - -

1. Passività finanziarie

3.558 X X X X

2. Portafoglio X X X X X X X

Totale passività 3.558 - - - - - - -

1. Transazioni attese X X X X X X X X

2. Portafoglio di attività e passività finanziarie

X X X X X X

Nella tabella riportata sopra sono indicati i valori di fair value positivo dei derivati di copertura,

suddivisi in relazione all’attività o alla passività finanziaria coperta e alla tipologia di copertura.

I contratti derivati di copertura delle passività finanziarie si riferiscono a contratti posti a copertura

specifica del fair value delle obbligazioni emesse.

SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90 Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento.

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SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100

Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento

SEZIONE 11 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere

utilizzate direttamente nell’attività caratteristica della banca, mentre gli investimenti immobiliari

sono quelli che non presentano le caratteristiche indicate precedentemente e che sono detenuti con

lo scopo di percepire i canoni di locazione o per puntare sull’apprezzamento nel lungo termine del

capitale investito. L’ammontare complessivo dei canoni di locazione percepiti nel corso

dell’esercizio 2011 ammonta a 259 migliaia di euro mentre l’onere sostenuto per la manutenzione

ordinaria di tali beni è pari a 25 migliaia di euro.

Attività/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 33.851 32.418

a) terreni 9.637 9.637

b) fabbricati 17.495 16.363

c) mobili 2.065 2.219

d) impianti elettronici 490 744

e) altri 4.164 3.455

1.2 acquisite in leasing finanziario 2.789 2.811

a) terreni 1.584 1.584

b) fabbricati 1.205 1.227

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altri - -

Totale A 36.640 35.229

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà 8.662 8.794

a) terreni 3.580 3.580

b) fabbricati 5.082 5.214

2.2 acquisite in locazione finanziaria - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

Totale B 8.662 8.794

Totale A + B 45.302 44.023

Le attività materiali sono valutate al costo.

11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate

Non sussistono attività della specie.

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11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti

elettronici Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde 11.221 20.901 5.620 3.519 11.828 53.089

A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 (3.311 ) (3.401 ) (2.775 ) (8.373 ) (17.860 )

A.2 Esistenze iniziali nette 11.221 17.590 2.219 744 3.455 35.229

B. Aumenti 0 1.782 150 68 3.631 5.631

B.1 Acquisti 0 44 29 44 3.327 3.444

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 0 0 0

B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

B.7 Altre variazioni 0 1.738 121 24 304 2.187

C. Diminuzioni 0 (672 ) (304 ) (322 ) (2.922 ) (4.220 )

C.1 Vendite 0 0 0 (24 ) 0 (24 )

C.2 Ammortamenti 0 (658 ) (140 ) (298 ) (765 ) (1.861 )

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0

C.6 Trasferimenti a: 0 0 0 0 0 0

a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0

C.7 Altre variazioni 0 (14 ) (164 ) 0 (2.157 ) (2.335 )

D. Rimanenze finali nette 11.221 18.700 2.065 490 4.164 36.640

D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 3.983 3.306 3.009 8.896 19.194

D.2 Rimanenze finali lorde 11.221 22.683 5.371 3.499 13.060 55.834

E. Valutazione al costo

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11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Terreni Fabbricati Totale

A. Esistenze iniziali 3.580 5.214 8.794

B. Aumenti 0 60 60

B.1 Acquisti 0 0 0

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0

B.3 Variazioni positive nette di fair value 0 0 0

B.4 Riprese di valore 0 0 0

B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0

B.7 Altre variazioni 0 60 60

C. Diminuzioni 0 (192 ) (192 )

C.1 Vendite 0 0 0

C.2 Ammortamenti 0 (192 ) (192 )

C.3 Variazioni negative nette di fair value 0 0 0

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 0

C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0

C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività 0 0 0

a) immobili ad uso funzionale 0 0 0

b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0

C.7 Altre variazioni 0 0 0

D. Rimanenze finali 3.580 5.082 8.662

E. Valutazione al fair value 3.580 6.358 9.938

Il valore di fair value riportato è pari al valore di rivalutazione attestato da periti indipendenti

nell’anno 2006, tali importi rappresentano ancora la stima che approssima il fair value dei beni

stessi.

11.5 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali.

Altre informazioni sulle “Attività materiali”

Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni

effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio della banca al 31 dicembre 2011:

31/12/2011 31/12/2010

Legge 576/75 (1) 285 285

Legge 72/83 (1) 2.763 2.763

Legge 218/90 (1) 13.643 13.643

Legge 413/91 (1) 3.283 3.283

First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424

Totale rivalutazioni 33.398 33.398

(1) Rivalutazione relative agli immobili

(2) Tale voce comprende: per 12.332 migliaia di Euro per rivalutazioni relative agli immobili e 1.092 migliaia di euro

relativi a rivalutazioni su opere d’arte.

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79

Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali

fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti:

CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento

Amm.to IAS Fiscale

Immobili 400 3%

Quadri di valore 0 0%

Mobili per arredamento 80 15%

Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12%

Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20%

Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 40% del costo di acquisto

Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 40% del costo max di 18.075,99

Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 90% del costo

Banconi blindati 60 20%

Costruzioni leggere 120 10%

Impianti d'allarme e televisivi 40 30%

Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto

Macchine elettroniche 60 20%

Macchinari ed impianti vari 80 15%

Sistemi di elaborazione dati 48 20%

SEZIONE 12 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 120

Non sussistono attività della specie.

SEZIONE 13 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Fondo rischi e oneri 787 1.057

Svalutazione crediti 9.184 8.405

Spese di rappresentanza 0 3

Svalutazione titoli 218 67

Titoli disponibili per la vendita 4.062 751

Totale 14.251 10.283

L’aumento nelle imposte sui titoli disponibili per la vendita è da ricondurre principalmente a quanto

già commentato nella tabella 4.4 in merito all’andamento del mercato.

13.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2011 31/12/2010

Plusvalenze 89 133

Rivalutazione attività materiali 5.780 5.771

Interessi di mora non incassati 111 69

Dividendi non incassati 0 0

Titoli disponibili per la vendita 202 219

Totale 6.182 6.192

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80

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 9.532 8.959

2. Aumenti 1.861 4.288

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.851 4.288

a) relative a precedenti esercizi (*) 0 1.312

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 1.851 2.976

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 10

2.3 Altri aumenti 0

3. Diminuzioni 1.204 3.715

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.204 3.500

a) rigiri 1.040 1.068

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) dovute al mutamento di criteri contabili

d) altre (**) 164 2.432

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 191

3.3 Altre diminuzioni 0 24

4. Importo finale 10.189 9.532

La modifica dell’aliquota IRAP ha comportato un impatto molto modesto sulle imposte anticipate .

(*) Nel Set-2010 La Cassa è stata oggetto di una verifica Ispettiva da parte dell’Agenzia delle Entrate sui

periodi d’imposta 2005 e 2006. Nel Verbale a chiusura dell’ispezione alla Cassa sono state rilevate

“maggiori” imposte correnti per un vizio di competenza su alcune poste delle svalutazioni crediti; ciò ha al

contempo fatto aumentare i crediti per imposte anticipate riferiti a 18’esimi di svalutazioni crediti rinviate.

(**) Contemporaneamente la Cassa ha riscontrato una anomalia nella procedura informatica delle

svalutazioni crediti a fini fiscali anche sugli anni successivi; la sistemazione è stata effettuata con lo

strumento della dichiarazione integrativa per sistemare le svalutazioni crediti eccedenti lo 0,30% fiscale. Ciò

ha comportato al contempo anche la sistemazione delle imposte anticipate.

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 5.973 6.141

2. Aumenti 235 114

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio

a) Relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 98 114

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 137

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 229 282

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigiri 229 282

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 5.979 5.973

La modifica dell’aliquota IRAP ha comportato un impatto contenuto sulle imposte differite, prevalentemente

sulle attività materiali.

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13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 751 358

2. Aumenti 3.320 480

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 3.320 480

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento dei criteri contabili

c) altre 3.320 480

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 9 87

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 9 87

a) rigiri 9 87

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) dovute al mutamento dei criteri contabili

d) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni 0 0

4. Importo finale 4.062 751

Gli importi si riferiscono esclusivamente alla fiscalità della riserva negativa derivante dalla

valutazione del portafoglio dei titoli disponibili per la vendita (vedi anche commento alla tab. 13.1).

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2011 31/12/2010

1. Importo iniziale 219 247

2. Aumenti 0 44

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 0 44

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento dei criteri contabili

c) altre 0 44

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 16 72

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 16 72

a) Rigiri 16 72

b) dovute al mutamento dei criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 203 219

Il fondo è riferito alla fiscalità della riserva positiva dei titoli riclassificati nel portafoglio “titoli

disponibili per la vendita”.

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82

13.7 Altre informazioni

Attività fiscali correnti:

La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato: 31/12/2011 31/12/2010

- crediti d'imposta in c/capitale 704 902

- credito d'imposta in c/interessi 7 7

- Acconti versati 7.086 6.853

Totale complessivo attività fiscali correnti 7.797 7.762

Passività fiscali correnti

Il fondo “passività fiscali correnti” comprende: 31/12/2011 31/12/2010

importo residuo dall'anno precedente 0 180

imposte stanziate nel bilancio d'esercizio:

- Irap ed ires dell'esercizio 5.855 7.336

- utilizzo fondo residuo anno precedente 0 (180 )

Totale fondo imposte correnti 5.855 7.336

SEZIONE 14 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 150

15.1 Altre attività: composizione 31/12/2011 31/12/2010

Crediti verso l'Erario

Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 2.961 2.955

Crediti verso l'erario per imposte indirette 214 175

Credito d'imposta per bolli e ritenute 27% 11 1.106

Parziale 3.186 4.236

Assegni di c/c tratti su altri istituti 6.893 8.026

Assegni da stanza di compensazione

142

Assegni tratti su c/c di clientela

2.349

Debitori diversi per commissioni attive 4.760 3.315

Disposizioni per causali varie da addebitare alla clientela 343 24

Conto transitorio ATM 1.274 1.310

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali 232 216

Ratei attivi 374 228

Risconti attivi 96 81

Crediti per titoli da incassare - -

Conto transitorio fatture 24 14

Partite illiquide portafoglio stralciate dai conti di pertinenza - -

Conto transitorio banche - 2.286

Altre partite 9.252 6.606

Totale 26.434 28.833

Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste:

Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi

giorni del mese successivo.

Debitori diversi per commissioni attive Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza.

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono

ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione.

Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.

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PASSIVO

SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Debiti verso banche centrali 150.297 240.133

2. Debiti verso banche 13.154 15.555

2.1 Conti correnti e depositi liberi 13.154 6.392

2.2 Depositi vincolati - 9.163

2.3 Finanziamenti - -

2.3.1 Pronti contro termine passivi - -

2.3.2 Altri - -

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2.5 Altri debiti - -

Totale 163.451 255.688

Fair value 163.451 255.688

1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati

All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.

1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati

All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.

1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica

Nessuna passività della specie

1.5 Debiti per leasing finanziario

La Cassa di risparmio di Cento non ha in essere contratti di locazione finanziaria con banche.

SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Conti correnti e depositi liberi 1.032.111 1.043.006

2. Depositi vincolati 75.599 -

3. Finanziamenti 4.492 11.689

4.1 Pronti contro termine passivi 3.510 10.506

4.2 Altri 982 1.183

5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

7. Altri debiti 152.408 153

Totale 1.264.610 1.054.848

Fair value 1.264.610 1.054.848

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Negli “Altri debiti” è compreso l’importo di 151.614 mila euro che rappresenta il valore al costo

ammortizzato del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions (venduto nel maggio 2011 ad investitori

istituzionali).

2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati

All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.

2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati

All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.

2.4 Debiti verso clientela: debito oggetto di copertura specifica

Non sussistono passività della specie.

2.5 Debiti per leasing finanziario

31/12/2011 31/12/2010

Debiti per leasing finanziario 982 1.183

I debiti per locazione finanziaria ammontano ad 982 migliaia di Euro, rispetto a 1.183 migliaia di

Euro dell’esercizio precedente. Tali debiti si riferiscono ad un immobile adibito a filiale. Il cespite

risulta iscritto nella sezione 11 dell’Attivo. Gli esborsi complessivi previsti, comprensivi di

interessi, ammontano a 1.049 migliaia di Euro.

La vita residua di tali debiti è così rappresentata:

31/12/2011 31/12/2010

Fino a 1 anno 207 201

da 1 a 5 anni 775 982

oltre 5 anni - -

Totale 982 1.183

Il valore lordo dell’immobile è pari a 3.104 migliaia di euro ed il relativo fondo ammortamento è

pari a 315 migliaia di euro, totalizzando un valore netto pari a 2.789 migliaia di euro iscritto alla

voce “Attività materiali”.

SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologia titoli/Valori

31/12/2011 31/12/2010

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A.Titoli

1. obbligazioni 642.980 54.862 588.118 735.921 735.921

1.1 strutturate 2.530 2.530

1.2 altre 642.980 54.862 588.118 733.391 733.391

2. altri titoli 112.802 112.802 125.533 125.533

2.1 strutturati - -

2.2 altri 112.802 112.802 125.533 125.533

Totale 755.782 54.862 112.802 588.118 861.454 125.533 735.921

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Nelle colonne fair value sono stati indicati: per i titoli oggetto di copertura il relativo valore di fair

value mentre per quelli non coperti si è inserito il valore al costo ammortizzato considerandolo

approssimativo del fair value.

Le obbligazioni emesse dalla Cassa pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono

classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti

direttamente dal mercato.

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati

Al 31 dicembre 2011 i prestiti subordinati in essere ammontano a 26.729 migliaia di Euro, rispetto a

23.741 migliaia di euro dell’esercizio precedente.

I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:

Titolo Codice titolo Data di

emissione Data di

scadenza Tasso

interesse

Valore nominale

complessivo

Valore nominale (al

netto dei riacquisti)

Valore di bilancio

CRC 25/11/2015 TV Sub IT0003950273 25/11/2005 25/11/2015 Variabile 10.000 7.995 7.980

CRC 16/01/20216 TV Sub IT0004000367 16/01/2006 16/01/2016 Variabile 7.500 7.500 7.484

CRC 26/01/2016 TV Sub IT0004008345 26/01/2006 26/01/2016 Variabile 7.500 7.500 7.462

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 815

CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.233 2.988

33.187 30.928 26.729

In caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri

creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori

privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli

aventi un più elevato grado di subordinazione.

3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica

31/12/2011 31/12/2010

1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 133.712 162.752

a. rischio di tasso di interesse 133.712 162.752

b. rischio di cambio -

c. più rischi

2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -

a. rischio di tasso di interesse

b. rischio di cambio

c. altro

Totale 133.712 162.752

I titoli in circolazione oggetto di copertura specifica ammontano a 133.712 migliaia di euro rispetto

a 162.752 migliaia di euro dell’esercizio precedente.

In particolare si tratta di prestiti obbligazionari emessi dalla banca per i quali la stessa ha

provveduto ad effettuare coperture con contratti derivati (IRS) stipulati con primarie controparti

finanziarie, al fine di coprirsi dal rischio di variazione dei tassi di interesse.

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SEZIONE 4 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010

VN

FV FV * VN

FV FV *

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - -

2. Debiti verso clientela - - - -

3. Titoli di debito - - - -

3.1 Obbligazioni - - - -

3.1.1 strutturate X - - - X

3.1.2 altre obbligazioni X - - - X

3.2 Altri titoli - - - - -

3.2.1 Strutturati X - - - X

3.2.2 Altri X - - - X

Totale (A) - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1.Derivati Finanziari 5.442 - 6.650

1.1 di negoziazione (1) X 5.442 X X 6.650 X

1.2 connessi con la fair value option X X X - X

1.3 altri X X X X

2. Derivati Creditizi - - -

2.1 di negoziazione X - X X - - X

2.2 connessi con la fair value option X X X - - X

2.3 altri X X X - - X

Totale (B) X - 5.442 X X - 6.650 X

Totale (A+B) X - 5.442 X X - 6.650 X

Legenda: FV = Fair value;FV * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione; VN = Valore nominale o nozionale.

L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.

(1) Tale voce è costituita principalmente da contratti CAP stipulati con la clientela, da contratti IRS

stipulati con primarie controparti finanziarie a fronte di altrettanti contratti stipulati con la clientela .

4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate

All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate.

4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati

All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.

4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni

annue

Non esistono passività della specie.

SEZIONE 5 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e per livelli gerarchici

Fair valute 31.12.2011

VN 31.12.11 Fair valute 31.12.2010

VN 31.12.10 L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Derivati finanziari - 183 - 1.984 - 466 - 29.258

1) Fair value 183 1.984 466 29.258

2) Flussi finanziari

3) Investimenti esteri

B. Derivati creditizi - - - - - - - -

1) Fair value

2) Flussi finanziari

Totale - 183 - 1.984 - 466 - 29.258

Legenda: VN = Valore nominale o nozionale; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo di copertura

Fair value Flussi

finanziari

Investi

men

ti

este

ri Specifica

Gen

eri

ca

Sp

ecif

ica

Gen

eri

ca

Rischio di tasso

Rischio di Cambio

Rischio di

Credito

Rischio di

prezzo

Più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita

X X X

2. Crediti 157 X X X X

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

X X X X X

4. Portafoglio X X X X X X X

5. Altre operazioni X X

Totale attività 157

1. Passività finanziarie 26 X X X X

2. Portafoglio X

Totale passività 26

1. Transazioni attese X X X X X X X X

2. Portafoglio di attività e passività finanziarie

X X X X X X

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SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 70 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 8 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 80 Si rimanda alla Sezione 13 dell’attivo.

SEZIONE 9 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE -

VOCE 90 Non esistono passività della specie.

SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 100 10.1 Altre passività: composizione 31/12/2011 31/12/2010

- Importi da versare all'Erario per conto terzi 2.503 3.693

- Importi da versare all'Erario per imposte indirette

-

- Somme a disposizione per bonifici da eseguire 16.478 12.041

- bonifici per ordini ripetitivi 521 417

- bonifici per Mav presentati da clientela 482 320

- fatture da ricevere 1.383 1.845

- Debiti verso fornitori 1.169 1.147

- Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 953 960

- Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 2.966 20.766

- Somme a disposizione per assegni impagati 30 3

- Depositi cauzionali 116 51

- Conto transitorio carte di credito 1.747 2.065

- Conto transitorio assegni 2.230 1.351

- Titoli da accreditare alla clientela 216 901

- Carte di credito per pagamenti rateali 1.104 1.180

- IVA da versare 7 -

- Fondi rischi su crediti di firma 764 616

- Ratei e risconti passivi 1.027 492

- Conto transitorio banche 2 -

- Debiti verso personale dipendente 3.130 4.007

- Altre partite 4.358 1.867

Totale 41.186 53.722

Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative o nuove:

Somme a disposizione per bonifici da eseguire Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla

movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.

Fatture da ricevere Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza.

Conto transitorio assegni Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento.

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Fondo rischi su crediti di firma Si tratta del fondo costituito a copertura di svalutazioni di crediti di firma “anomali” ed in bonis. Il

fondo svalutazione è stato determinato analiticamente per i crediti di firma “anomali” e

forfetariamente per gli altri.

Ratei e risconti passivi Tale voce accoglie i ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce propria.

Debiti verso personale dipendente Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute e per premi che

saranno liquidati nell’esercizio successivo.

Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del

bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza. Nel 2011 sono notevolmente

diminuite rispetto al 2010 per via del fatto che la Cassa negli ultimi due mesi dell’anno ha

notevolmente ridotto l’assunzione di portafoglio a causa della crisi di liquidità.

Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.

SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2011 31/12/2010

A. Esistenze iniziali 4.097 5.110

A. Aumenti 79 7

B.1 Accantonamento dell'esercizio 79 7

B.2 Altre variazionio in aumento - -

C. Diminuzioni 415 1.020

C.1 Liquidazioni effettuate 396 1.006

C.2 Altre variazioni in diminuzione 19 14

D. Rimanenze finali 3.761 4.097

Totale 3.761 4.097

La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 79 mila euro.

11.2 Altre informazioni

A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto

modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla

destinazione del proprio TFR maturando.

In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/06 rimangono in azienda, nel corso del primo

semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme

pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso

quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.

Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di

destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un

“beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e

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conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla

metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo

medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi

interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione).

Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di

riferimento del bilancio sono di seguito esposte:

Basi tecniche economico - finanziarie

Tasso annuo di attualizzazione 4,60%

Tasso annuo di inflazione 2,00%

Tasso annuo incremento TFR 3,00%

Basi tecniche demografiche

Mortalità Tavola di sopravvivenza RG48

Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso

Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista

dall’Assicurazione Generale Obbligatoria

La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della

società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%.

SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi rischi ed oneri 2.381 3.315

2.1 controversie legali 1.801 1.694

2.2 oneri per il personale 453 404

2.3 altri 127 1.217

Totale 2.381 3.315

12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue

Fondi di Altri

Totale quiescenza Fondi

A. Esistenze iniziali 0 3.315 3.315

B. Aumenti 0 895 895

B.1 Accantonamento dell'esercizio 0 881 881

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 7 7

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 3 3

B.4 Altre variazioni in aumento 0 4 4

C. Diminuzioni 0 1.829 1.829

C.1 Utilizzo nell'esercizio 0 1.757 1.757

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 21 21

C.3 Altre variazioni in diminuzione 0 51 51

D. Rimanenze finali 0 2.381 2.381

12.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

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12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

Gli “altri fondi” sono costituiti da:

- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e

revocatorie fallimentari;

- oneri per il personale: include il fondo per il premio fedeltà ai dipendenti e il “fondo di

contingenza” relativo all’impegno a corrispondere un capitale aggiuntivo alle prestazioni in

caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità permanente;

- altri fondi: si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivati dai reclami ricevuti

relativamente a investimenti su titoli in default.

SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140 13.1 Azioni rimborsabili: composizione

Non sono presenti azioni della specie.

SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCI 130,150,160,170,180,190,200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

Componente 31/12/2011 31/12/2010

Capitale Sociale 67.499 67.499

Totale 67.499 67.499

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 13.081.193 azioni ordinarie di

nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio la banca non aveva in portafoglio

azioni di propria emissione.

14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue

Nel corso dell’esercizio 2011 non sono intervenute variazioni nel numero delle azioni.

14.3 Capitale: altre informazioni

Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.

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14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo

analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione

e distribuibilità.

Natura/Descrizione Importo

Quota disponibile per

Possibilità di

utilizzazione Quota

disponibile

Capitale 67.499 0 0

Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851

Riserve

Riserva legale 25.398 A(2) B 0

Riserva statutaria 26.288 ABC 26.288

Riserva straordinaria 23.895 ABC 23.895

Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420

Riserva costiutuita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53

Riserva da First time adoption (14.792 ) - 0

Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174

Riserve da valutazione

- Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo presunto" delle attività materiali

9.689 ABC 9.689

- Riserve di valutazione di attività disponibili per la vendita 919 (3)

Strumenti di Capitale 0 - 0

TOTALE 176.394 97.370

Utile d'esercizio 4.076 BC

TOTALE PATRIMONIO NETTO 180.470

(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.

(1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del

capitale sociale (art. 2431).

(2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.

(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

14.6 Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni rispetto a quelle già riportate nei paragrafi precedenti.

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Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31/12/2011 31/12/2010

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 38.712 38.284

a) Banche 2.791 2.791

b) Clientela 35.921 35.493

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 87.340 84.834

a) Banche 112 40

b) Clientela 87.228 84.794

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 86.281 174.443

a) Banche 5.068 5.849

i) a utilizzo certo 5.068 3.849

ii) a utilizzo incerto 2.000 2.000

b) Clientela 81.213 168.594

i) a utilizzo certo 60 26

ii) a utilizzo incerto 81.153 168.568

4) Impegni sottostanti a derivati su crediti: vendite di protezione - -

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -

6) Altri impegni 50.983 2.956

Totale 265.316 300.517

Il rischio connesso alle garanzie rilasciate è stato valutato analiticamente per i crediti di firma

“anomali” e forfetariamente per quelli in bonis, attraverso l’iscrizione di tale fondo tra le “Altre

passività”.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31/12/2011 31/12/2010

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.977 6.946

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 132.875 61.334

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

5. Crediti verso banche 87.478 152.994

6. Crediti verso clientela - 135.740

7. Attività materiali - -

Le attività costituite a garanzia sono così composte:

31/12/2011 31/12/2010

- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 3.283 10.342

- Titoli a garanzia di contratti derivati 2.505 2.424

- Titoli a garanzia di altre operazioni 221.542 344.248

227.330 357.014

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3. Informazioni sul leasing operativo

I beni locati dalla banca sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati

le filiali.

I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni immobili relativi ai contratti in

essere, sono così cadenzati:

Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Immobili 2.038 6.361 2.496

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31/12/2011 31/12/2010

1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 210.624 236.523

a) Acquisti 129.650 130.908

1. Regolati 129.650 130.908

2. Non regolati 0 0

b) Vendite 80.974 105.615

1. Regolate 80.974 105.615

2. Non regolate 0 0

2. Gestioni di portafogli 290.702 311.146

a) individuali 290.702 311.146

b) collettive 0 0

3. Custodia e amministrazione di titoli 3.300.705 3.472.108

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)

0 0

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 0

2. altri titoli 0 0

b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli) 1.523.772 1.495.841

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 664.305 673.513

2. altri titoli 859.467 822.328

c) titoli di terzi depositati presso terzi 1.472.022 1.423.850

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 304.911 552.417

4. Altre operazioni 0 0

La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle

operazioni effettuate con la clientela.

Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni

gestiti.

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Parte C – Informazioni sul conto economico

SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito

Finanziamenti Altre attività 31/12/2011 31/12/2010

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 406 406 580

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.704 3.704 1.738

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

4. Crediti verso banche 6.518 752 7.270 6.317

5. Crediti verso clientela 10 70.015 70.025 65.630

6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0

7. Derivati di copertura X X 2.453 2.453 4.412

8. Altre attività X X 0 0 0

Totale 10.638 70.767 2.453 83.858 78.677

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 4.987 4.490

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura 2.534 78

C. Saldo (A-B) 2.453 4.412

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31/12/2011 31/12/2010

Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 557 402

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

La banca non ha posto in essere operazioni della specie.

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1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre

operazioni 31/12/2011 31/12/2010

1. Debiti verso banche centrali 2.531 X 2.531 997

2. Debiti verso banche 327 X 327 879

3. Debiti verso clientela 10.924 X 10.924 7.208

4. Titoli in circolazione X 21.719 3.644 25.363 21.528

5. Passività finanziarie di negoziazione 0 0

6. Passività valutate al fair value 0 0

7. Altre passività e fondi X X 2 2 6

8. Derivati di copertura X X 59 59 0

Totale 13.782 21.719 3.705 39.206 30.618

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 51 0

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura 110 0

C. Saldo (A-B) (59 ) 0

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

31/12/2011 31/12/2010

Interessi passivi su passività in valuta 85 46

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario

31/12/2011 31/12/2010

Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario 24 17

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SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) garanzie rilasciate 1.081 942

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza

1. negoziazione di strumenti finanziari 154 176

2. negoziazione di valute 275 222

3. gestioni patrimoniali

3.1 individuali 3.184 2.878

3.2 collettive

4. custodia e amministrazione di titoli 305 289

5. banca depositaria 0 0

6. collocamento di titoli 1.942 1.991

7. raccolta ordini 942 1.466

8. attività di consulenza

8.1 in materia di investimenti 118 17

8.2 in materia di struttura finanziaria

9. distribuzione di servizi di terzi

9.1 gestioni patrimoniali

9.1.1 individuali

9.1.2 collettive

9.2 prodotti assicurativi 1.723 1.452

9.3 altri prodotti 2.430 1.562

d) servizi di incasso e pagamento 4.593 4.334

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione

f) servizi per operazioni di factoring

g) esercizio di esattorie e ricevitorie

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio

i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.082 4.592

j) altri servizi 5.954 5.586

Totale 26.783 25.508

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) presso propri sportelli 8.586 7.075

1. gestioni patrimoniali 2.771 2.395

2. collocamento di titoli 1.707 1.694

3. servizi e prodotti di terzi 4.108 2.986

b) offerta fuori sede 693 808

1. gestioni patrimoniali 413 483

2. collocamento di titoli 235 297

3. servizi e prodotti di terzi 45 28

c) altri canali distributivi 0 0

1. gestioni patrimoniali 0 0

2. collocamento di titoli 0 0

3. servizi e prodotti di terzi 0 0

Totale 9.279 7.883

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100

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31/12/2011 31/12/2010

a) garanzie ricevute 0 0

b) derivati su crediti 0 0

c) servizi di gestione e intermediazione

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute

3. gestioni patrimoniali

3.1 portafoglio proprio 92 181

3.2 portafoglio di terzi

4. custodia e amministrazione di titoli 160 167

5. collocamento di strumenti finanziari 4 7

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 459 635

d) servizi di incasso e pagamento 1.296 1.909

e) altri servizi 355 286

Totale 2.366 3.187

SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi

31/12/2011 31/12/2010

Dividendi Proventi da

quote di O.I.C.R.

Dividendi Proventi da

quote di O.I.C.R.

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 67 0 14 0

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 391 0 249 2

C. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0

D. Partecipazioni 0 X 0 X

Totale 458 0 263 2

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101

SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze

(A)

Utili da negoziazione

(B)

Minusvalenze (C)

Perdite da negoziazione

(D)

Risultato netto

[(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 18 619 18 967 (348 )

1.1 Titoli di debito 18 340 18 18 322

1.2 Titoli di capitale 0 266 0 934 (668 )

1.3 Quote di O.I.C.R. 0 13 0 15 (2 )

1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0

1.5 Altre 0 0 0 0 0

2. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0

2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0

2.2 Debiti 0 0 0 0 0

2.3 Altre 0 0 0 0 0

3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (1.454 )

4. Strumenti derivati 681 3.073 378 4.108 658

4.1 Derivati finanziari 681 3.073 378 4.108 (732 )

- Su titoli di debito e tassi di interesse 681 3.073 378 4.108 (732 )

- Su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0

- Su valute e oro X X X X 1.390

- Altri 0 0 0 0 0

4.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0

Totale 699 3.692 396 5.075 (1.144 )

SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Proventi relativi a :

A.1 Derivati di copertura del fair value 254 57

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 4 4

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 1.122 3.062

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0

A.5 Attività e passività in valuta 0

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.380 3.123

B. Oneri relativi a :

B.1 Derivati di copertura del fair value 0 2.786

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 0

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 1.454 0

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari

B.5 Attività e passività in valuta

Totale oneri dell'attività di copertura (B) 1.454 2.786

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (74 ) 337

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102

SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti reddituali

31/12/2011 31/12/2010

Utili Perdite Risultato

netto Utili Perdite

Risultato netto

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche 13 (49 ) (36 ) 554 (8 ) 546

2. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.590 (864 ) 2.726 391 (118 ) 273

3.1 Titoli di debito 1.882 (823 ) 1.059 337 (39 ) 298

3.2 Titoli di capitale 1.406 (41 ) 1.365 46 (41 ) 5

3.3 Quote di O.I.C.R. 302 0 302 8 (38 ) (30 )

3.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0

Totale Attività 3.603 (913 ) 2.690 945 (126 ) 819

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0

2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0

3. Titoli in circolazione 267 0 267 111 0 111

Totale Passività 267 0 267 111 0 111

La Cassa coerentemente con gli obiettivi del piano triennale ha ceduto per intero la partecipazione

azionaria in Emil-Ro Factor ed ha ceduto la quota eccedente il 10% della partecipazione nel Banco delle

Tre Venezie, realizzando complessivamente un utile di 1.371 mila euro (fiscalmente per intero in

ambito Pex), di cui 891 mila euro a chiusura della riserva di patrimonio per Emil-Ro Factor e 480 mila

euro come impatto positivo a conto economico.

SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value – Voce

110

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di Valore Riprese di Valore

31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Di portafoglio

Specifiche di portafoglio

Cancellazioni Altre A B A B

A. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 0

- Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0

- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0

B. Crediti verso clientela 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743

- Finanziamenti 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743

- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

C. Totale 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743

Legenda: A: da interessi; B: altre riprese

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8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:

composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di Valore Riprese di Valore

31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre A B

A. Titoli di debito

B. Titoli di capitale 0 (175 ) X X (175) (127 )

C. Quote OICR X

D. Finanziamenti a banche

E. Finanziamenti a clientela

F. Totale 0 (175 ) 0 0 (175) (127 )

Legenda: A: da interessi; B: altre riprese

Le rettifiche di valore si riferiscono alla variazione di fair value dell’esercizio 2011 sui titoli oggetto di

svalutazione.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla

scadenza: composizione

Non vi sono attività classificate in questo comparto.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di Valore Riprese di Valore

31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Di portafoglio

Specifiche di portafoglio

Cancellazioni Altre A B A B

A. Garanzie rilasciate (215 ) 67 (148 ) 86

B. Derivati su crediti

C. Impegni ad erogare fondi

D. Altre operazioni

E. Totale 0 0 (215 ) 0 67 0 0 (148 ) 86

Legenda: A: da interessi; B: altre riprese

Le rettifiche di valore sulle garanzie rilasciate sono determinate analiticamente per i crediti di firma su

posizioni “anomale” e forfettariamente per quelle in bonis.

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SEZIONE 9 - Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1) Personale dipendente

a) salari e stipendi 19.106 19.349

b) oneri sociali 5.029 5.146

c) indennità di fine rapporto

d) spese previdenziali

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 1.345 1.268

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili

- a contribuzione definita

- a benefici definiti 0 0

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni

- a contribuzione definita 624 627

- a benefici definiti

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.183 1.654

2) Altro personale in attività 310 236

3) Amministratori e sindaci 465 490

4) Personale collocato a riposo 2 0

5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende (4 ) (14 )

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società 45

Totale 28.105 28.756

Per quanto riguarda la riga 1e) accant.to TFR si veda il commento nella Parte A sezione 17.

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2011 31/12/2010

Personale dipendente

a) dirigenti 6 5

b) quadri direttivi 101 93

c) restante personale dipendente 318 322

Altro personale 8 10

numero complessivo dei dipendenti 425 430

Il dato puntuale a fine anno al 31/12/2011 è di 426 dipendenti, mentre l’anno precedente era 425.

9.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: totale costi

Non vi sono attività classificate in questo comparto.

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105

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:

Tipologia di spese/Valori 31/12/2011 31/12/2010

- rimborso spese di trasferta 278 290

- spese per formazione 71 107

- altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 723 736

- fringe benefit 72 88

- oneri per l'incentivazione all'esodo 0 323

- altre spese 39 110

Totale 1.183 1.654

9.5 Altre spese amministrative: composizione

31/12/2011 31/12/2010 Var. assoluta Var. %

- stampati e cancelleria 293 224 69 30,8%

- spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 882 880 2 0,2%

- illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 660 693 (33 ) (4,8%)

- spese postali 739 750 (11 ) (1,5%)

- contributi associativi 332 318 14 4,4%

- informazioni e visure 887 889 (2 ) (0,2%)

- vigilanza e trasporto valori 473 492 (19 ) (3,9%)

- fitti passivi di immobili 2.031 1.779 252 14,2%

- spese legali e vertenze 584 653 (69 ) (10,6%)

- spese per acquisizione tesorerie 149 155 (6 ) (3,9%)

- canoni e manutenzione software 809 840 (31 ) (3,7%)

- consulenze 845 694 151 21,8%

- pubblicità e rappresentanza 658 802 (144 ) (18,0%)

- operazioni a premio 0 0 0 0

- elaborazioni elettroniche c/o terzi 4.081 3.890 191 4,9%

- spese pulizia 402 397 5 1,3%

- manutenzione mobili e macchine 632 631 1 0,2%

- manutenzione immobili 218 222 (4 ) (1,8%)

- spese assicurazioni 189 265 (76 ) (28,7%)

- libri ed abbonamenti a giornali 47 50 (3 ) (6,0%)

- spese per trasporti 347 355 (8 ) (2,3%)

- altre spese 100 78 22 28,2%

15.358 15.057 301 2,0%

Imposte indirette e tasse:

importi corrisposti nell'esercizio

- imposta di bollo 2.923 2.629 294 11,2%

- imposta comunale sugli immobili 114 119 (5 ) (4,2%)

- imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 483 811 (328 ) (40,4%)

- altre 126 456 (330 ) (72,4%)

per complessive 3.646 4.015 (369 ) (9,2%)

Totale altre spese amministrative 19.004 19.072 (68 ) (0,4%)

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SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione

La voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” è così composta:

31/12/2011 31/12/2010

- revocatorie fallimentari 460 355

- rischi per cause 137 554

- altri rischi ed oneri 126 1.199

723 2.108

Il dato dell’accantonamento per “Altri Rischi ed Oneri” nel 2011 è tornato a livelli fisiologici, mentre

nel 2010 conteneva 1.011 mila euro riconducibili all’OPS sulle polizze Everest I e II regolarmente

conclusasi nel febbraio 2011.

SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/componente reddituale Ammortamento

(a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore (c)

Risultato netto (a + b - c)

A. Attività materiali 2.053 2.053

A.1 Di proprietà 2.007 2.007

- Ad uso funzionale 1.815 1.816

- Per investimento 192 192

A.2 Acquisite in leasing finanziario 46 46

- Ad uso funzionale 46 46

- Per investimento

Totale 2.053 2.053

SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Non sono presenti rettifiche della specie.

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SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:

31/12/2011 31/12/2010

- spese di manutenzione immobili di terzi 120 139

- interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 16 32

- erogazioni liberali 76 51

- sopravvenienze e malversazioni 1.268 1.338

Totale "altri oneri di gestione" (A) 1.480 1.560

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:

31/12/2011 31/12/2010

- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 3.403 3.385

- recupero di interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 21 15

- recupero spese legali 20 11

- recupero di spese servizi di outsourcing prestati 153 197

- fitti attivi 308 287

- recupero spese di assicurazione clientela 1 119

- altri ricavi straordinari 307 1.649

Totale "altri proventi di gestione" (B) 4.213 5.663

Proventi netti sul conto economico (B) - (A) 2.733 4.103

Il dato degli Altri Ricavi Straordinari nel 2011 è tornato a livelli fisiologici, mentre nel 2010 conteneva 1.011

mila euro riconducibili all’OPS sulle polizze Everest I e II regolarmente conclusasi nel febbraio 2011.

SEZIONE 14 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 15 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e

immateriali – Voce 220

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 16 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

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SEZIONE 17 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Valori 31/12/2011 31/12/2010

A. Immobili

- Utili da cessione 0 0

- Perdite da cessione 0 (1)

B. Altre attività

- Utili da cessione 7 1

- Perdite da cessione (24 ) (2)

Risultato netto (17 ) (2)

SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componente /Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Imposte correnti (-) (5.855 ) (7.336 )

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0 0

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 821 1.908

5. Variazione delle imposte differite (+/-) (6) 168

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (5.040 ) (5.260 )

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per l'IRES

Utile prima delle imposte imponibile aliquota imposta

Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 9.116 27,50% 2.507

Differenze permanti positive (2.226 )

Differenze permanenti negative 2.201

differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (421 )

differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi 6.709

Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (3.713 )

Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da es. precedenti 144

Totale differenze permanenti e temporanee 2.694 741

Imponibile fiscale e relativa IRES 11.810 3.247

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Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per IRAP

Utile prima delle imposte imponibile aliquota imposta

Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 52.480 5,57% 2.923

Differenze permanenti positive (8.725 )

Differenze permanenti negative 4.538

differenze temporanee tassabili in esercizi successivi -

differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi

Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (1.480 )

Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da esercizi precedenti 15

Agevolazioni fiscali

Totali differenze permanenti e temporanee (5.652 ) (315)

Imponibile fiscale e relativa IRAP 46.828 2.608

Impatto complessivo delle imposte correnti sul conto economico 5.855

SEZIONE 19 – Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte –

Voce 280

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.

SEZIONE 20 – Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock

option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale.

21.2 Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.

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Pagina bianca

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Parte D – Redditività complessiva

Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo Lordo

Imposta sul

reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 4.076

Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (12.501 ) 3.327 (9.174 )

a) variazioni di fair value (12.958 ) 3.475 (9.483 )

b) rigiro a conto economico 457 (148 ) 309

- rettifiche da deterioramento (2 ) 0 (2 )

- utile/perdite da realizzo 459 (148 ) 311

c) altre variazioni

30. Attività materiali

40. Attività immateriali

50. Copertura di investimenti esteri

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

60. Copertura dei flussi finanziari

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

70. Differenze di cambio

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

80. Attività non correnti in via di dismissione

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (12.501 ) 3.327 (9.174 )

120. Redditività complessiva (voce 10+110) X X (5.098 )

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112

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di

copertura

La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura.

Allo scopo di rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, il Titolo IV della circolare Banca d’Italia n.263

del 27/12/2006 ha introdotto l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti l’adeguatezza

patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione,

alla misurazione e alla gestione di tali rischi. Con riferimento a tale previsione normativa (c.d. “Terzo

Pilastro” di Basilea 2), l’informativa predisposta al 31/12/2011 sarà pubblicata entro i termini previsti

per la pubblicazione del bilancio sul sito internet della banca all’indirizzo www.crcento.it.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Le linee strategiche di sviluppo della banca trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte

in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, il contesto

economico delineatosi nel corso degli ultimi anni ha determinato nel 2011 una contrazione degli

impieghi netti pari al 2,7% rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista del posizionamento

strategico, è confermato l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business,

mentre si adotta un approccio maggiormente diversificato e personalizzato per i segmenti a maggior

valore. Nel comparto del credito i prodotti offerti sono quelli tradizionali tipici dell’intermediazione

delle banche commerciali. L’operatività in strumenti finanziari innovativi è limitata all’offerta alla

clientela di semplici derivati di copertura dal rischio di tasso: si tratta di opzioni cap e floor, di collar ad

essi legati e delle varie forme di IRS. La banca ha impostato la propria operatività di negoziazione di

derivati con la clientela escludendo prodotti strutturati speculativi o di complessità finanziaria tale da

non poter essere di chiara comprensione per la clientela stessa.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità

operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione

del credito anomalo). I fattori alla base del rischio di credito vengono controllati tramite la verifica della

capacità del cliente, attuale e prospettica, di ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento

(dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità

organizzativa preposta alle fasi di istruttoria, erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti,

che ha al suo interno unità specializzate nei diversi comparti; la gestione delle posizioni creditizie

anomale è invece in capo al Servizio Controllo e Recupero Crediti, collocato in staff al Direttore

Generale e costituito nel corso del 2011 con il compito di presidiare l’intero ciclo del credito anomalo e

pre-anomalo, a partire dal monitoraggio andamentale delle prime anomalie fino alla gestione del

contenzioso. All’interno del Servizio operano l’Unità Posizioni Anomale (past due e incagli), l’Unità

Recupero Crediti (sofferenze) e il Nucleo Crediti Problematici (monitoraggio e presidio prime

anomalie). Il servizio Pianificazione e Risk Management svolge i controlli di secondo livello mediante

analisi aggregate sull’intero portafoglio prestiti della banca.

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113

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito

sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono:

- Iter Controllo Crediti per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con anomalie da

valutare;

- Procedura web per la gestione degli sconfinamenti;

- Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di

insolvenza;

- Normativa per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di rendere

efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio.

Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli

elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del

monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del

perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura ICC

che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito

potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di

rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e

per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di

gestione. Anche i limiti di autonomia per il credito in bonis prendono in considerazione la classe di

rating e la combinano con la forma tecnica e l’importo per articolare le deleghe.

Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini gestionali e non

rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Cassa di Risparmio di Cento fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo

di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore

è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio garantito da

ipoteche immobiliari ammonta a 1.087,3 milioni al 31/12/2011. Di minore impatto, nell’ambito delle

garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci.

Per quanto riguarda le garanzie personali, la tipologia prevalente è la fideiussione mentre di rilievo

crescente è il supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, raccolto dalla

banca anche con la finalità di contenere gli assorbimenti patrimoniali.

2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di

gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado.

Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e

anche, nel caso di inadempimenti persistenti, incagli e sofferenze, da specifico rating. Alcune delle

posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni interpretabili come sintomo o

inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione” per un tempo limitato al fine di

tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia deliberativa delle dipendenze.

Le posizioni ad incaglio (momentaneo stato di difficoltà che si prevede possa essere risolta in un

congruo periodo di tempo) al 31/12/2011 ammontano a euro 56,2 milioni e sono gestite in modo

accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno del Servizio

Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è provveduto a revocare gli

affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari da gestire con modalità

accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche i c.d. “incagli oggettivi” ai sensi della

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114

definizione della Banca d’Italia, che vengono gestiti con le medesime modalità degli incagli classificati

per decisione interna.

Nella categoria degli inadempimenti persistenti vengono comprese le posizioni sconfinate/scadute da

oltre 180 giorni (13,4 milioni) o da oltre 90 giorni se garantiti da immobili (10,9 milioni). La

valutazione di questa tipologia di posizioni, non ancora giudicabili anomale, viene effettuata

posizionando la percentuale di svalutazione ad un livello nettamente più vicino a quello delle posizioni

ad incaglio che ai crediti in bonis. Si registra infine un importo di 8,5 milioni relativo a posizioni

oggetto di ristrutturazione.

Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle

condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle

condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto.

La valutazione del presumibile realizzo e la quantificazione delle rettifiche di valore sono effettuate in

coerenza con le indicazioni delle varie unità preposte alla gestione e al controllo delle posizioni

deteriorate. Le verifiche ex post (effettuate, per esempio, in occasione della cessione delle sofferenze

effettuata a maggio 2008 e dell’analisi sul rischio residuo cui si è fatto cenno) mostrano che

l’ammontare complessivo delle rettifiche può ritenersi adeguato.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. QUALITA’ DEL CREDITO

A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE

DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE

Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività

finanziarie per cassa vantate indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione,

disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R.

Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R.

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità

So

ffere

nze

Incag

li

Esp

osiz

ion

i

ristr

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ura

te

Esp

osiz

ion

i

scad

ute

Alt

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ttiv

ità

To

tale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 400 15.141 15.541

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 149.810 149.810

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -

4. Crediti verso banche 148.102 148.102

5. Crediti verso clientela 52.331 45.640 8.129 22.399 1.742.884 1.871.383

6. Attività finanziarie valutate al fair value -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione -

8. Derivati di copertura 3.558 3.558

Totale 31/12/2011 52.331 46.040 8.129 22.399 2.059.495 2.188.394

Totale 31/12/2010 38.264 47.230 1.446 40.251 2.174.501 2.301.692

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115

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualità

Attività deteriorate Altre Attività

To

tale

esp

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e

Esp

osiz

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e

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Rett

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Esp

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e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 480 80 400 X X 15.141 15.541

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 149.810 149.810 149.810

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0

4. Crediti verso banche 0 148.102 148.102 148.102

5. Crediti verso clientela 165.087 36.588 128.499 1.753.834 10.950 1.742.884 1.871.383

6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 X X 0

7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0

8. Derivati di copertura 0 X X 3.558 3.558

Totale 31/12/2011 165.567 36.668 128.899 2.051.745 10.950 2.059.495 2.188.394

Totale 31/12/2010 156.587 29.396 127.191 2.133.149 12.855 2.174.501 2.301.692

Come già esposto nella relazione sulla gestione, le minori rettifiche sul portafoglio crediti in bonis, sono dovute

ai seguenti tre fenomeni : 1) la diminuzione degli stock degli impieghi in bonis; 2) la distribuzione del

portafoglio crediti in bonis, che evidenzia una ricomposizione verso classi di rating migliori; 3) del periodico

ricalcolo dei parametri di calcolo (PD e LGD).

La tabella riportata sotto, come richiesto da Banca d’Italia in recenti chiarimenti, evidenzia l’ammontare

lordo e netto delle esposizioni oggetto di rinegoziazione (portafoglio Crediti verso clientela):

Altre Attività 2011 Altre Attività 2010

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

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i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi

50.776

512

50.264

103.431

395

103.036

Altre Esposizioni

1.703.058

10.438

1.692.620

1.705.553

12.460

1.693.093

Totale

1.753.834

10.950

1.742.884

1.808.984

12.855

1.796.129

Le relative fasce di scaduto sono le seguenti:

Titologia esposizione /

fasce di scaduto

Sino a 3 mesi Da oltre 3 mesi sino

a 6 Da oltre 6 mesi sino

a 1 anno Oltre 1 anno

Totale

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

ific

he d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi

49.450 495 48.955 1.093 14 1.079 233 3 230 0 0 0 50.776 512 50.264

Altre Esposizioni 1.681.759 10.112 1.671.647 18.366 263 18.103 2.932 63 2.869 1 0 1 1.703.058 10.438 1.692.620

Totale 1.731.209 10.607 1.720.602 19.459 277 19.182 3.165 66 3.099 1 0 1 1.753.834 10.950 1.742.884

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116

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologia esposizioni/valori

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

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he d

i valo

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Rett

ific

he d

i

valo

re d

i

po

rtafo

glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

A. Esposizioni per cassa

a) Sofferenze X

b) Incagli X

c) Esposizioni ristrutturate X

d) Esposizioni scadute X

f) Altre attività 212.706 X 0 212.706

Totale A 212.706 0 0 212.706

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 0 0 X 0

b) Altre 10.537 X 0 10.537

TotaleB 10.537 0 0 10.537

Totale A+B 223.243 0 0 223.243

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche.

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologia esposizioni/valori

Esp

osiz

ion

e

lord

a

Rett

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e

Rett

ific

he d

i

valo

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i

po

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glio

Esp

osiz

ion

e

nett

a

A. Esposizioni per cassa

a) Sofferenze 76.096 23.765 52.331

b) Incagli 56.224 10.584 45.640

c) Esposizioni ristrutturate 8.465 336 8.129

d) Esposizioni scadute 24.302 1.903 22.399

f) Altre attività 1.846.065 X 10.950 1.835.115

Totale A 2.011.152 36.588 10.950 1.963.614

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 6.344 347 X 5.997

b) Altre 247.954 X 498 247.456

Totale B 254.298 347 498 253.453

Totale A+B 2.265.450 36.935 11.448 2.217.067

Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività

finanziarie vantate dalla banca indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile

(negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc..), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R.

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117

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie

So

ffere

nze

Incag

li

Esp

osiz

ion

i

ristr

utt

ura

te

Esp

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ion

i scad

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To

tale

A. Esposizione lorda iniziale 58.124 55.206 1.446 41.741 156.517

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 211 0 463 674

B. Variazioni in aumento 31.565 46.068 7.078 45.718 130.429

B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 259 22.054 962 44.707 67.982

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 30.407 22.187 5.822 55 58.471

B.3 altre variazioni in aumento 899 1.827 294 956 3.976

C. Variazioni in diminuzione 13.593 45.050 59 63.157 121.859

C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 0 12.219 0 29.618 41.837

C.2 cancellazioni 9.517 0 0 0 9.517

C.3 incassi 4.041 2.424 1 5.533 11.999

C.4 realizzi per cessioni 35 0 0 0 35

C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 30.407 58 28.006 58.471

C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0

D. Esposizione lorda finale 76.096 56.224 8.465 24.302 165.087

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 432 0 103 535

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore

complessive

Causali/Categorie

So

ffere

nze

Incag

li

Esp

osiz

ion

i

ristr

utt

ura

te

Esp

osiz

ion

i scad

ute

To

tale

A. Rettifiche complessive iniziali 19.860 8.046 0 1.490 29.396

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 12 0 14 26

B. Variazioni in aumento 16.200 7.058 546 1.897 25.701

B.1 rettifiche di valore 13.874 6.540 128 1.871 22.413

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 2.326 518 418 26 3.288

B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 0

C. Variazioni in diminuzione 12.295 4.520 210 1.484 18.509

C.1 riprese di valore da valutazione 2.120 1.574 196 710 4.600

C.2 riprese di valore da incasso 658 333 14 99 1.104

C.3 cancellazioni 9.517 0 0 0 9.517

C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 2.613 0 675 3.288

C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0

D. Rettifiche complessive finali 23.765 10.584 336 1.903 36.588

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 27 0 1 28

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118

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating

esterni

Esposizioni Classi di rating esterni

n.d. Totale Classe 1 Classe 2

Classe 3

Classe 4 Classe 5 Classe 6

A. Esposizioni per cassa 9 47.112 58.318 26.167 0 0 2.044.714 2.176.320

B. Derivati 0 3.804 1.159 0 0 0 7.111 12.074

B.1 Derivati finanziari 0 3.804 1.159 0 0 0 7.111 12.074

B.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0

C. Garanzie rilasciate 0 0 0 112 0 0 125.940 126.052

D. Impegni a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 125.864 125.864

Totale 9 50.916 59.477 26.279 0 0 2.303.629 2.440.310

Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating

utilizzate:

Classe di merito di credito

ECAI

Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's Cerved

1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 -

2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da Aa.1 a Baa.7

3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 Baa.8

4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da Baa.9 a B.13

5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da B.14 a B.15

6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori da B.16 a C.19

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

La distribuzione al 31/12/2011 degli impieghi complessivi in bonis a clientela, comprensiva dei crediti

cartolarizzati, per classe di rating, era la seguente:

Esposizioni

Classi di rating interni

Totale

AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C D n.d

A. Esposizioni per cassa

20.653 545.357 174.048 341.924 176.393 230.318 119.303 221.496 31.352 49.756 52.490 213.230 2.176.320

B. Derivati 31 1.274 749 1.427 640 526 1.154 240 0 400 0 5.633 12.074

B.1 Derivati finanziari

31 1.274 749 1.427 640 526 1.154 240 0 400 0 5.633 12.074

B.2 Derivati su crediti

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C. Garanzie rilasciate

5.497 44.078 16.480 10.858 8.406 11.346 7.525 17.290 707 863 97 2.905 126.052

D. Impegni a erogare fondi

6.772 22.178 21.386 7.748 23.551 15.223 2.701 19.912 1.199 2.937 250 2.007 125.864

Totale

32.953

612.887

212.663

361.957

208.990

257.413

130.683

258.938

33.258

53.956

52.837

223.775

2.440.310

La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:

Esposizioni Classi di rating interni

Totale AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C n.d

Esposizioni cartolarizzate ma non cancellate

0 123.965 4.443 10.391 9.598 9.104 1.873 3.042 0 0 0 162.416

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119

A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

Non ci sono attività della specie.

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Valo

re esp

osiz

ion

e

nett

a

Garanzie reali Garanzie Personali

T o

t a

l e

Derivati su crediti Crediti di firma

Imm

ob

ili

Tit

oli

Alt

re g

ara

nzie

re

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CL

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Altri derivati

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Alt

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nti

pu

bb

lici

Ban

ch

e

Alt

ri

so

gg

ett

i

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.427.165

2.408.118 13.046 7.615

- - - - - - 1.612 180 1.197.111 3.627.682

1.1 totalmente garantite 1.354.695 2.407.466 10.276 5.815 - - - - - - 1.612 180 1.147.963 3.573.312

- di cui deteriorate 101.006 196.085 345 1.255 - - - - - -

- - 174.251 371.936

1.2 parzialmente garantite 72.470 652 2.770 1.800 - - - - - -

- - 49.148 54.370

- di cui deteriorate 13.929 203

10,00 - - - - - -

- - 14.900 15.113

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 80.376 4.044 4.348 3.401 - - - - - -

- 325 96.598 108.716

2.1 totalmente garantite 58.503 4.044 3.210 3.002 - - - - - -

- 325 83.724 94.305

- di cui deteriorate 4.152 8 44 - - - - - -

- - 8.490 8.542

2.2 parzialmente garantite 21.873 - 1.138 399 - - - - - -

- - 12.874 14.411

- di cui deteriorate 267 5 - - - - - -

- - 145 150

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120

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio “verso clientela” (valore di bilancio)

Esposizioni/ Controparti

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

To

tale

esp

osiz

ion

e n

ett

a

Esp

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Rett

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e

Rett

ific

he v

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re d

i p

ort

afo

glio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze X X X X 39.234 18.209 X 13.097 5.556 X 52.331

A.2 Incagli X X 8.027 2.044 X X 26.509 6.793 X 11.104 1.747 X 45.640

A.3 Esposizioni ristrutturate

X X X X 8.129 336 X 0 0 X 8.129

A.4 Esposizioni scadute

X X X X 12.287 1.500 X 10.112 403 X 22.399

A.5 Altre esposizioni 88.814 X 0 10.687 X 0 55.789 X 380 X 0 1.108.297 X 9.415 571.528 X 1.155 1.835.115

Totale A 88.814 0 0 10.687 0 0 63.816 2.044 380 0 0 0 1.194.456 26.838 9.415 605.841 7.706 1.155 1.963.614

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze X X X X 346 0 X 0 0 X 346

B.2 Incagli X X X X 3.766 243 X 36 5 X 3.802

B.3 Altre attività deteriorate

X X X X 1.849 99 X 0 0 X 1.849

B.4 Altre esposizioni X 11.887 X 18.171 X 1 X 205.308 X 490 12.090 X 8 247.456

Totale B 0 0 0 11.887 0 0 18.171 0 1 0 0 0 211.269 342 490 12.126 5 8 253.453

Totale 31/12/2011 88.814 0 0 22.574 0 0 81.987 2.044 381 0 0 0 1.405.725 27.180 9.905 617.967 7.711 1.163 2.217.067

Totale 31/12/2010 44.105 0 0 34.116 0 0 58.540 2.270 513 0 0 0 1.498.732 22.062 11.780 629.030 5.120 1.122 2.264.523

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121

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso

clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA

RESTO DEL MONDO

Esp

osiz

ion

e n

ett

a

Rett

ific

he d

i valo

re

co

mp

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e

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a

Rett

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re

co

mp

lessiv

e

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 52.331 23.706 0 59 0 0 0 0 0 0

A.2 Incagli 45.640 10.584 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Esposizioni ristrutturate 8.129 336 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Esposizioni scadute 22.399 1.903 0 0 0 0 0 0 0 0

A.5 Altre esposizioni 1.830.101 10.929 4.820 21 192 0 0 0 2 0

Totale 1.958.600 47.458 4.820 80 192 0 0 0 2 0

B. Esposizioni fuori bilancio

B.1 Sofferenze 346 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Incagli 3.802 248 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre attività deteriorate 1.849 99 0 0 0 0 0 0 0 0

B.4 Altre esposizioni 247.456 498 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 253.453 845 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 31/12/2011 2.212.053 48.303 4.820 80 192 0 0 0 2 0

Totale 31/12/2010 2.254.269 42.818 10.161 49 93 0 0 0 0 0

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia

è la seguente:

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E

ISOLE

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Rett

ific

he d

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re

co

mp

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e

Esp

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a

Rett

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re

co

mp

lessiv

e

Esp

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e

Esp

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a

Rett

ific

he d

i valo

re

co

mp

lessiv

e

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 933 285 49.880 22.599 87 69 1.431 753

A.2 Incagli 287 54 45.175 10.501 9 2 169 27

A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 8.129 336 0 0 0 0

A.4 Esposizioni scadute 0 0 22.139 1.898 0 0 260 5

A.5 Altre esposizioni 42.692 329 1.669.376 10.487 99.817 38 18.216 75

Totale 43.912 668 1.794.699 45.821 99.913 109 20.076 860

B. Esposizioni fuori bilancio

B.1 Sofferenze 0 0 332 0 14 0 0 0

B.2 Incagli 0 0 3.802 248 0 0 0 0

B.3 Altre attività deteriorate 0 0 1.849 99 0 0 0 0

B.4 Altre esposizioni 18.825 0 226.378 493 1.204 5 1.049 0

Totale 18.825 0 232.361 840 1.218 5 1.049 0

Totale 31/12/2011 62.737 668 2.027.060 46.661 101.131 114 21.125 860

Totale 31/12/2010 25.299 478 2.148.478 41.423 57.856 169 22.636 748

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122

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche

(valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI AMERICA ASIA

RESTO DEL MONDO

Esp

osiz

ion

e n

ett

a

Rett

ific

he d

i valo

re

co

mp

lessiv

e

Esp

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ion

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a

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e

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e

Esp

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a

Rett

ific

he d

i valo

re

co

mp

lessiv

e

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.5 Altre esposizioni 198.719 0 13.220 0 759 0 0 0 8 0

Totale 198.719 0 13.220 0 759 0 0 0 8 0

B. Esposizioni fuori bilancio

B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.4 Altre esposizioni 6.766 0 3.771 0 0 0 0 0 0 0

Totale 6.766 0 3.771 0 0 0 0 0 0 0

Totale 31/12/2011 205.485 0 16.991 0 759 0 0 0 8 0

Totale 31/12/2010 298.671 0 31.821 0 343 0 0 0 20 0

La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è

la seguente:

Esposizioni/Aree geografiche

ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E

ISOLE

Esp

osiz

ion

e

nett

a

Rett

ific

he d

i valo

re

co

mp

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e

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a

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e

Esp

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e

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e

Esp

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ific

he d

i valo

re

co

mp

lessiv

e

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze

A.2 Incagli

A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute

A.5 Altre esposizioni 44.735 104.328 49.656

Totale 44.735 0 104.328 0 49.656 0 0 0

B. Esposizioni fuori bilancio

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Altre attività deteriorate

B.4 Altre esposizioni 34 5.573 1.159

Totale 34 0 5.573 0 1.159 0 0 0

Totale 31/12/2011 44.769 0 109.901 0 50.815 0 0 0

Totale 31/12/2010 47.287 0 153.634 0 97.750 0 0 0

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123

B.4 Grandi rischi

31/12/2011 31/12/2010

Tipologia Nr. Importo

Nominale Importo

Ponderato Nr. Importo

Nominale Importo

Ponderato

da Esposiz. per Crediti a Clientela 2 50.256 39.231 6 141.974 94.025

da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 1 88.788 1 44.035

da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 4 133.199 133.199 7 194.488 194.488

Totale Grandi Rischi 7 272.243 172.430 14 380.497 288.513

L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; per la

tipologia di crediti verso clientela, entrambi gli importi sono più che dimezzati rispetto allo scorso anno,

mentre per le esposizioni in portafoglio titoli si evidenzia un aumento della componente a ponderazione

zero.

Si sottolinea che la concentrazione dei crediti verso clienti al 31/12/2011 sui primi 10/20/50 clienti,

esposta nella relazione sulla gestione, è leggermente aumentata rispetto al 31/12/2010, ma sarebbe stata

praticamente uguale non considerando la controparte con i maggiori utilizzi cioè Guercino Solutions srl

(SPV della nostra cartolarizzazione) con 25.693 mila euro dovuti a due finanziamenti resisi necessari

nel marzo 2011 quando si è attivato il secondo rating ai titoli dell’SPV finalizzato al collocamento del

titolo senior ad investitori istituzionali.

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124

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’

C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA L’operatività della Cassa di Risparmio di Cento nel settore delle cartolarizzazioni è in massima parte riconducibile all’operazione, avviata nel 2006, che

ha coinvolto la banca in qualità di originator e di cui si daranno ampi ragguagli nella sezione dedicata al rischio di liquidità. Oltre a questa operazione

esiste una sola esposizione, nella quale la banca riveste il ruolo di investitore, classificata nel portafoglio available for sale; si tratta del titolo:

- XS0239175564 “Zoo II 12/96 X-P” titolo di tipo CDO (Collateralised Debt Obligation) il cui controvalore ammonta a 586 mila euro.

Tale investimento è coerente con la strategia della banca di diversificare gli investimenti del portafoglio di proprietà.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Qualità attività sottostanti/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior

Esp

osiz

ion

e

lord

a

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Esp

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ion

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nett

a

A. Con attività sottostanti proprie 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

a) Deteriorate

b) Altre (*) 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700

B. Con attività sottostanti di terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

a) Deteriorate

b) Altre

L’esposizione di totali 169.868 migliaia di Euro si riferisce interamente alla cartolarizzazione effettuata dalla banca mediante la società veicolo Guercino

Solutions srl.

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125

C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per

tipologia di esposizioni

Tipologia attivita cartolarizzate/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior

Valo

re d

i b

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cio

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ipre

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i valo

re

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ipre

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re

A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio

B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio

C. Non cancellate dal bilancio 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700

C.1 Siviglia finance

Titoli

C.2 Guercino Solutions 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700

Titoli 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700

Nel corso del 2011 la banca ha venduto il titolo senior della cartolarizzazione ad investitori istituzionali, la classificazione della cartolarizzazione per il

regulator è cambiata da ”auto cartolarizzazione” in “cartolarizzazioni altre”. La Cassa detiene tuttora i titoli Junior e Mezzanine, che, in applicazione

dello IAS39, sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale della banca, ma non vi figurano in quanto elisi.

C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo

di esposizione

Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui la banca è originator.

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126

C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Esposizione/portafoglio

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie fair value

option

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Crediti Totale

31/12/2011 Totale

31/12/2010

1. Esposizioni per cassa 0 0 0 0 169.868 169.868 195.804

- Senior 161.318 161.318 187.254

- Mezzanine 2.850 2.850 2.850

- Junior 5.700 5.700 5.700

2. Esposizioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0

- Senior 0 0

- Mezzanine 0 0

- Junior 0 0

C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre

forme di sostegno creditizio

Attività/Valori Cartolarizzazioni

tradizionali Cartolarizzazioni

sintetiche

A. Attività sottostanti proprie: 162.993 0

A.1 Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio 0 0

1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

A.2 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio 0 0

1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

A.3 Non cancellate (**) 162.993 0

1. Sofferenze 0

2. Incagli 432

3. Esposizioni ristrutturate 0

4. Esposizioni scadute 103

5. Altre attività 162.458

B. Attività sottostanti di terzi: 0 0

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Esposizioni ristrutturate

B.4 Esposizioni scadute

B.5 Altre attività

(**) valore dei crediti lordi (al netto delle somme incassate successivamente all'ultima liquidazione semestrale)

C.1.6 Interessenze in società veicolo

La Cassa non ha interessenze in società veicolo.

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127

C.1.7 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla

società veicolo

Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato di fine

periodo)

Incassi crediti realizzati nell'anno

Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)

Dete

rio

rate

In b

on

is

Dete

rio

rate

In

bo

nis

Senior Mezzanine Junior

Att

ivit

à d

ete

rio

rate

Att

ivit

à i

n b

on

is

Att

ivit

à d

ete

rio

rate

Att

ivit

à i

n b

on

is

Att

ivit

à d

ete

rio

rate

Att

ivit

à i

n b

on

is

Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Guercino Solutions

535 162.458 17

26.154

0% 41,53% 0% 0% 0% 0%

Nel mese di maggio 2010 è terminato il periodo di “lock up period”; sono state quindi rimborsate le

somme in conto capitale relative agli incassi dei 18 mesi precedenti; iniziando così l’ ammortamento dei

titoli senior.

Nel corso del 2011 sono state incassate somme in conto capitale pari a 26.171 mila euro utilizzando le

quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions srl.

I rimborsi dei titoli sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e 31/10; nel

corso del 2011 sono stati rimborsati 25.936 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior

ammontano a 114.582 mila euro equivalenti al 41,53% del nominale emesso.

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128

C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE

C.2.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate

Forme tecniche/Portafoglio

Attivita finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attivita finanziarie valutate al fair value

Attivita finanziarie disponibili per la vendita

Attivita finanziarie detenute sino alla

scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela

31/1

2/2

011

31/1

2/2

010

A B C A B C A B C A B C A B C A B C

A. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 2.632 0 0 0 0 0 651 0 0 162.866 0 0 166.149 10.342

1. Titoli di debito 2.632 651 3.283 10.342

2. Titoli di capitale X X X X X X X X X 0 0

3. O.I.C.R. X X X X X X X X X 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0 0 0

5. Attività deteriorate 162.866 0 0 162.866 0

B. Strumenti derivati 0 0 0 X X X X X X X X X X X X X X X 0 0

Totale 31/12/2011 0 0 0 0 0 0 2.632 0 0 0 0 0 651 0 0 162.866 0 0 166.149

Totale 31/12/2010 2.533 6.147 1.662 0 10.342

Legenda

A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

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129

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate

Passività/Portafoglio attività

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Crediti verso

banche

Crediti verso

clientela Totale

1. Debiti verso clientela 0 0 0 0 155.830 0 155.830

a) a fronte di attività rilevate per intero 155.830 155.830

b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0

2. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0

a) a fronte di attività rilevate per intero 0

b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0

Totale 31/12/2011 0 0 0 155.830 0 155.830

Totale 31/12/2010 2.532 0 6.296 0 1.678 0 10.506

C.3 Operazioni di covered bond

La banca non possiede operazioni della specie.

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

La banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di

credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in

uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per

l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi

informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del

rischio di credito; sono utilizzati anche insieme ad altri parametri, per la definizione dei poteri delegati

in materia di concessione del credito, del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle

pratiche all’interno della procedura ICC (Iter Controllo Crediti) che regola l’intervento delle strutture di

controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa

classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la

quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis. Per la quantificazione e la distribuzione

delle esposizioni valutate mediante il CRS si rimanda alla tabella A.2.2.

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130

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI

NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti

interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è

determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della

gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le

previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti.

Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con le politiche di allocazione del

capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel budget e tengono

opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva della banca, in

un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria.

Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai limitato in

virtù della prevalenza degli strumenti a tasso variabile, che determinano una duration complessiva

ridotta (0,574 al 31/12/2011).

Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di

fondi comuni e Sicav è, per la Cassa di Risparmio di Cento, decisamente residuale rispetto

all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di

negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di

prezzo

Il Servizio Pianificazione e Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di

interesse e il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la

metodologia VaR. Tale misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo

dell’operatività del Servizio Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di

posizione, tipologia di controparte e rischiosità.

Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene

utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM)

mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del

portafoglio titoli.

Non vengono utilizzati modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Al 31/12/2011 il VaR del portafoglio held for trading derivante dal rischio tasso risulta pari a

2.761 mila euro. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse,

stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio

esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla

rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta

costantemente inferiore ai 200 mila euro ed è progressivamente diminuita, a fronte della diminuzione

della consistenza del portafoglio. Il VaR azionario gravante sul portafoglio held for trading è nullo, in

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131

quanto non sussiste a fine esercizio alcuna esposizione in titoli di capitale. Il dato massimo dell’anno è

stato pari a poche migliaia di euro, correlato ai volumi sempre molto ridotti degli strumenti azionari nel

portafoglio di riferimento.

L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, mostra che una variazione come quella

implicita nei tassi a 12 mesi determinerebbe un impatto negativo sul valore del portafoglio held for

trading pari a circa 28 mila euro, pari allo 0,1% del risultato di gestione dell’anno, in virtù del limitato

ammontare complessivo di tale portafoglio e della bassa esposizione complessiva a tale profilo di

rischio.

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e

del rischio di prezzo

Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da

quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui

sono soggette le diverse poste.

La tipologia di tasso prevalente è quella a tasso variabile sia per quanto riguarda le attività che le

passività, mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta.

Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito

di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la

sensitivity della banca al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di

interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis).

Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio Available for

Sale (AFS), le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse

modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio AFS

al 31/12/2011 ammonta a 4,0 milioni comprese le partecipazioni e a 299,6 mila euro escluse le

partecipazioni. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari,

stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio

esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla

rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili.

B. Attività di copertura del fair value

Per quanto riguarda le operazioni in derivati designati a copertura, essi riguardano essenzialmente

contratti di interest swap a copertura di specifiche emissioni obbligazionarie della banca

prevalentemente a tasso fisso, con l’obiettivo di trasformare il tasso fisso della raccolta in tasso

variabile. Le operazioni della specie sono state impostate contabilmente secondo il metodo di “hedge

accounting” al fine di contenere gli effetti valutativi degli strumenti attivi e passivi sul conto

economico. Questa metodologia contabile prevede la verifica periodica dell’efficacia della copertura

attraverso la predisposizione di appositi test per la misurazione della variazione di fair value intervenuta

nel periodo, che deve mantenersi in un intervallo compreso fra l’80% e il 125%. La predisposizione dei

test di efficacia avviene mensilmente con l’utilizzo di un applicativo che recupera tutti i dati necessari

dai sottosistemi che gestiscono gli strumenti e che consente di storicizzare le informazioni relative ai

calcoli eseguiti e gli output (documentazione test di efficacia).

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132

A fine esercizio sulla base delle risultanze dei test di efficacia sono state mantenute le impostazioni

contabili dei contratti derivati designati a copertura.

In considerazione della ridotta esposizione al rischio di prezzo, non sono state poste in essere operazioni

di copertura di tale tipologia di rischio.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Non sono in essere operazioni di copertura di flussi finanziari, né si è fatto ricorso alla cosiddetta Fair

Value Option.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Come detto, l’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche

dell’asset and liability management. Al 31/12/2011 l’impatto stimato sul margine di interesse di una

variazione dei tassi dell’1% è nell’ordine del 16%, mentre l’effetto sul valore del patrimonio varia fra

0% e 1% a seconda degli scenari alternativi considerati (+1%, tassi forward a 6 e 12 mesi e previsioni

di infoprovider). Nel corso del 2011 è proseguita la misurazione del rischio di tasso mediante la

metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per

le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27/12/2006 e successivi

aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2011, calcolato tenendo conto degli ultimi aggiornamenti

alla citata circolare della Vigilanza, è pari al 2,26% e quindi ampiamente inferiore alla soglia di

attenzione fissata al 20%.

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133

2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra

attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse

dall’euro e in un VaR su cambi tradizionalmente molto basso (nullo al 31/12/2011 e limitato ad un

massimo di poche migliaia di euro per tutto il 2011).

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il

sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in

considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente

il ricorso a coperture mediante strumenti derivati.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Voci

VALUTE

Dollari USA Sterline Yen Dollari

canadesi Franchi svizzeri

Altre valute

A. Attività finanziarie 4.549 202 5.868 37 664 114

A.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

A.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

A.3 Finanziamenti a banche 1.005 82 184 37 85 114

A.4 Finanziamenti a clientela 3.544 120 5.684 0 579 0

A.5 Altre attività finanziarie 0 0 0 0 0 0

B. Altre attività 127 71 21 17 69 58

C. Passività finanziarie 3.950 6 61.186 0 52 0

C.1 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0

C.2 Debiti verso clientela 3.950 6 4 0 52 0

C.3 Titoli di debito 0 0 61.182 0 0 0

C.4 Altre passività finanziarie 0 0 0 0 0 0

D. Altre passività 203 0 0 0 0 0

E. Derivati finanziari 1.613 263 67.165 0 658 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0

- Altri 1.613 263 67.165 0 658 0

+ Posizioni lunghe 528 0 61.177 0 0 0

+ Posizioni corte 1.085 263 5.988 0 658 0

Totale attività 5.204 273 67.066 54 733 172

Totale passività 5.238 269 67.174 0 710 0

Sbilancio (+/-) (34 ) 4 (108 ) 54 23 172

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134

2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio.

2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI

Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di

intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti

obbligazionari emessi dalla banca. Per quanto riguarda la prima tipologia, la Cassa di Risparmio di

Cento ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale

da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per

addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni

cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo

rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che

la Banca ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse

con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti

operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere

condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità

e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa

operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni

(nessuna in essere al 31/12/2011) e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni

di vendita di protezione contenute in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà.

A. DERIVATI FINANZIARI

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Tipologia operazioni/Sottostanti

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi di interese 672.974 0 664.833 0

a) Opzioni 328.325 315.788

b) Swap 344.620 348.795

c) Forward 29 250

d) Futures

e) Altri

2. Titoli di capitale e indici azionari 10.099 0 11.557 0

a) Opzioni 10.099 11.557

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

3. Valute e oro 65.969 0 62.061 0

a) Opzioni

b) Swap 58.622 58.724

c) Forward 7.347 3.337

d) Futures

e) Altri

4. Merci 0 0 0 0

5. Atlri sottostanti

Totale 749.042 0 738.451 0

Valori medi 721.033 0 676.161 0

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135

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

Tipologia operazioni/Sottostanti

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi di interese 131.634 165.258

a) Opzioni

b) Swap 131.634 165.258

c) Forward

d) Futures

e) Altri

2. Titoli di capitale e indici azionari

a) Opzioni

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

3. Valute e oro

a) Opzioni

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

4. Merci

5. Atlri sottostanti

Totale 131.634 0 165.258 0

Valori medi 161.068 0 164.056 0

A.2.2 Altri derivati

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

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A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair value positivo

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza

8.319 0 8.009 0

a) Opzioni 2.627 3.654

b) Interest rate swap 3.281 3.176

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward 3 30

f) Futures

g) Altri 2.408 1.149

B. Portafoglio bancario di copertura 3.558 0 4.936 0

a) Opzioni

b) Interest rate swap 3.558 4.936

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

C. Portafoglio bancario - altri derivati 0 0 0 0

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

Totale

11.877 0 12.945 0

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137

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair value negativo

31/12/2011 31/12/2010

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.442

6.650

a) Opzioni 1.734 3.041

b) Interest rate swap 3.591 3.524

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward 111 28

f) Futures

g) Altri 6 57

B. Portafoglio bancario di copertura 183 466

a) Opzioni

b) Interest rate swap 183 466

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

C. Portafoglio bancario - altri derivati

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

Totale 5.625 7.116

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138

A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value

lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Go

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Ban

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an

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Alt

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i

1) Titoli di debito e tassi d'interesse 444.979 206.512 34.168

- valore nozionale 437.508 201.841 33.624

- fair value positivo 1.397 3.508 169

- fair value negativo 4.004 947 375

- esposizione futura 2.069 216 0

2) Titoli di capitale e indici azionari 10.037 1.041

- valore nozionale 9.222 877

- fair value positivo 669 164

- fair value negativo 0 0

- esposizione futura 146 0

3) Valute e oro 7.374 4.995 56.128

- valore nozionale 7.263 4.691 54.015

- fair value positivo 3 296 2.113

- fair value negativo 108 8

- esposizione futura

4) Altri valori

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

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139

A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value

lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e

negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Go

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Ban

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Ban

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Alt

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i

1) Titoli di debito e tassi d'interesse

136.040

- valore nozionale 131.634

- fair value positivo 3.558

- fair value negativo 183

- esposizione futura 665

2) Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

3) Valute e oro

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

4) Altri valori

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e

negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno

Oltre 1 anno e fino a 5

anni

Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 381.463 133.967 233.612 749.042

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 315.391 123.971 233.612 672.974

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 103 9.996 10.099

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 65.969 65.969

A.4 Derivati finanziari su altri valori 0

B. Portafoglio bancario 32.439 82.320 16.875 131.634

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 32.439 82.320 16.875 131.634

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0

B.4 Derivati finanziari su altri valori 0

Totale 31/12/2011 413.902 216.287 250.487 880.676

Totale 31/12/2010 490.352 173.360 239.997 903.709

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140

A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario – Modelli interni

Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.

B. DERIVATI CREDITIZI

B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi

La banca non possiede derivati della specie.

B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti

Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” positivo.

B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti

Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” negativo.

B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non

rientranti in accordi di compensazione

La banca non possiede derivati della specie.

B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti

rientranti in accordi di compensazione

B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali

La banca non possiede derivati della specie.

B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni

La banca non possiede derivati della specie.

C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti

La banca non possiede derivati della specie.

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141

SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

La posizione di liquidità al 31 dicembre 2011 si presenta equilibrata, dal momento che la banca dispone

delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale

operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset

rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo

del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al

rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha

approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dalla

banca per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità.

Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli:

- Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità della

banca mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine.

- Con analoga cadenza quotidiana il Risk Management predispone un report che pone a confronto le

entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive, le uscite

potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress e la

“counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte alle

esigenze immediate di liquidità.

- Con cadenza trimestrale viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di

scadenze delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che

esamina il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione delle scadenze, che per

quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il monitoraggio del rischio

di liquidità.

Per quanto riguarda i processi gestionali, rispetto all’esercizio precedente è stato testato nel corso della

seconda metà del 2011 un sistema di limiti operativi che è diventato definitivo a partire da febbraio

2012.

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142

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

Voci/Scaglioni temporali

A vista

Da oltre 1 giorno

a 7 giorni

Da oltre 7 giorni a 15

giorni

Da oltre 15 giorni

a 1 mese

Da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Totale

Attività per cassa 336.546 12.792 1.184 20.400 107.288 88.420 112.514 773.212 741.442 9.381 2.194.629

A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 5.000 0 12.961 53.316 23.766 0 95.043

A.2 Titoli di debito 1 0 0 0 4.455 27.482 7.373 148.946 1.481 0 189.738

A.3 Quote OICR 1.829 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.829

A.4 Finanziamenti 334.716 12.792 1.184 20.400 97.833 60.938 92.180 570.950 707.645 9.381 1.908.019

- Banche 16.095 0 0 0 1.255 1.266 0 0 0 9.381 27.997

- Clientela 318.621 12.792 1.184 20.400 96.578 59.672 92.180 570.950 707.645 0 1.880.022

Passività per cassa 1.195.440 893 15.136 7.960 99.390 78.066 102.139 567.711 42.258 0 2.108.993

B.1 Depositi e conti correnti

1.041.275 0 703 1.395 19.207 25.103 28.180 990 0 0 1.116.853

- Banche 13.154 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13.154

- Clientela 1.028.121 0 703 1.395 19.207 25.103 28.180 990 0 0 1.103.699

B.2 Titoli di debito 529 893 10.961 6.565 30.183 52.963 73.959 466.721 42.258 0 685.032

B.3 Altre passività 153.636 0 3.472 0 50.000 0 0 100.000 0 0 307.108

Operazioni fuori bilancio

80.872 14.099 7.074 437 988 13.387 2.869 39.740 53.226 6.744 219.436

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

0 14.010 7.074 74 0 10.254 0 286 0 0 31.698

- Posizioni lunghe 0 6.069 7.074 37 0 5.127 0 50 0 0 18.357

- Posizioni corte 0 7.941 0 37 0 5.127 0 236 0 0 13.341

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

10.400 26 0 159 220 637 1.625 0 0 0 13.067

- Posizioni lunghe 5.074 0 0 43 220 303 1.338 0 0 0 6.978

- Posizioni corte 5.326 26 0 116 0 334 287 0 0 0 6.089

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

69.303 0 0 0 0 901 262 28.551 32.990 6.744 138.751

- Posizioni lunghe 3.300 0 0 0 0 901 262 28.551 32.990 3.372 69.376

- Posizioni corte 66.003 0 0 0 0 0 0 0 0 3.372 69.375

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

1.169 63 0 204 768 1.595 982 10.903 20.236 0 35.920

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143

Altre valute di denominazione

Voci/Scaglioni temporali

A vista

Da oltre 1 giorno

a 7 giorni

Da oltre 7

giorni a 15

giorni

Da oltre 15 giorni a 1 mese

Da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

Da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeter minata

Totale

Attività per cassa 1.741 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 11.583

A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 1.741 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 11.583

- Banche 1.507 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.507

- Clientela 234 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 10.076

Passività per cassa 6.142 431 1.982 4.570 32.851 18.485 734 0 0 0 65.195

B.1 Depositi e conti correnti

4.012 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.012

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 4.012 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.012

B.2 Titoli di debito 2.130 431 1.982 4.570 32.851 18.485 734 0 0 0 61.183

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni fuori bilancio

2.415 3.730 7.180 76 0 92 0 0 0 0 13.493

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

0 3.730 7.180 76 0 92 0 0 0 0 11.078

- Posizioni lunghe 0 3.000 0 38 0 46 0 0 0 0 3.084

- Posizioni corte 0 730 7.180 38 0 46 0 0 0 0 7.994

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

2.415 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.415

- Posizioni lunghe 2.409 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.409

- Posizioni corte 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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144

Informazioni sulla Cartolarizzazione

Vengono di seguito forniti ragguagli circa l’operazione di cartolarizzazione che la banca ha avviato nel

corso del 2006 e della quale ha sottoscritto interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase

“warehousing” e in occasione della cessione dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua

volta si è finanziato emettendo titoli dotati di rating e riacquistati interamente dalla Cassa di Risparmio

di Cento che li ha classificati fra i Loans & Receivables. I titoli, emessi dal veicolo Guercino Solutions

s.r.l. nel mese di novembre 2008, ammontavano a complessivi euro 284,45 milioni, di cui 275,9 milioni

con rating AAA assegnato da Standard & Poor’s, 2,85 milioni con rating BBB assegnato da Standard

& Poor’s e 5,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2011, a seguito del processo di

ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 161,3 milioni, mentre le altre due serie non

sono soggette ad ammortamento. Nel corso del 2011 i titoli della “classe A” sono stati ceduti ad

investitori istituzionali; si tratta di nominali 161.318 mila euro, a fronte dei quali in bilancio è iscritta

una passività del valore di 151.614 mila euro (rilevato al costo ammortizzato). La vendita, avvenuta nel

maggio 2011 al prezzo di 93,81, ha generato infatti un minor incasso che alla data di bilancio equivale

a -9.704 mila euro di costo ammortizzato.

Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui

debito residuo ammonta a euro 162.825 mila euro al 31/12/2011, è relativo ad immobili situati nelle

province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il

settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei

casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le

modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto

a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.

La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha

stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo

Guercino Solutions dal rischio di tasso.

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145

SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

La Cassa di Risparmio di Cento, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha

istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di

misurazione del rischio operativo, la banca ha definito con apposita disposizione normativa interna il

processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative, con finalità gestionali in quanto,

dal punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale la Cassa applica il coefficiente

del 15% del margine di intermediazione medio degli ultimi tre esercizi.

Fra le pendenze legali in essere, le più rilevanti appaiono quelle legate alle richieste di risarcimento

della clientela per il default dei titoli dello stato argentino. A fronte di queste e di altre vertenze sono

stati effettuati congrui accantonamenti di cui si trova dettaglio nella parte di Nota Integrativa dedicata

all’analisi del conto economico.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Lo strumento per la gestione del rischio operativo è un database in cui vengono registrate le perdite di

natura operativa rilevate a seguito delle procedure interne di gestione delle casistiche.

Nel corso del 2011 sono stati registrati sette casi di perdite operative di importo unitario superiore ai

500 euro, per complessivi 77 mila euro; nei casi principali si è trattato di errori materiali commessi da

dipendenti.

Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate due rapine presso filiali della

banca con danni per circa 70 mila euro, dei quali circa 24 mila euro rappresentano la perdita effettiva

non coperta dalle franchigie assicurative.

Relativamente alle cause passive, infine, nel 2011 sono stati effettuati utilizzi dal fondo rischi ed oneri

per complessivi 164 mila euro, suddivisi fra revocatorie (68 mila), cause per titoli in default (16 mila

euro) e altre cause (80 mila euro). Nello stesso esercizio sono stati effettuati accantonamenti al fondo

per complessivi 0,3 milioni.

Il metodo per il calcolo dei requisiti patrimoniali è l’approccio base, in linea con la normativa del primo

pilastro.

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146

Parte F – Informazioni sul Patrimonio SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.

L’aggregato, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante, risulta a presidio di tutti i rischi

aziendali commentati nei paragrafi precedenti (di credito, di tasso, di mercato, operativi e altri). In

particolare la banca è soggetta i requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di

Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra il patrimonio e le attività di

rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato

con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della

pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le

valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione del patrimonio sono uno

degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce

un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Il patrimonio netto contabile della società è così composto:

Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010

1. Capitale sociale 67.499 67.499

2. Sovrapprezzi di emissione 30.851 30.851

3. Riserve 67.436 64.731

- di utili 61.963 59.258

a) legale 25.398 25.197

b) statutaria 26.288 25.886

c) azioni proprie 0 0

d) altre 10.277 8.175

- altre 5.473 5.473

4. Strumenti di capitale 0 0

5 (Azioni proprie) 0 0

6. Riserve da valutazione 10.608 19.782

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 919 10.093

- Attività materiali 0 0

- Attività immateriali 0 0

- Copertura di investimenti esteri 0 0

- Differenze di cambio 0 0

- Attività non correnti in via di dismissione 0 0

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 0 0

- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 0 0

- Leggi speciali di rivalutazione 9.689 9.689

7.Utile d'esercizio 4.076 4.013

Totale 180.470 186.876

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147

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori

31/12/2011 31/12/2010

Riserva positiva

Riserva negativa

Riserva positiva

Riserva negativa

1. Titoli di debito (8.087 ) 1.439

2. Titoli di capitale 8.981 11.539

3.Quote di O.I.C.R. 25 7

4. Finanziamenti

Totale 9.006 (8.087 ) 11.539 1.446

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito

Titoli di capitale

Quote di OICR

Finanziamenti Totale

1. Esistenze iniziali (1.439 ) 11.539 (7 ) 0 10.093

2. Variazioni positive 4.066 556 52 0 4.674

2.1 Incrementi di fair value 144 514 20 678

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 428 0 31 0 459

- da deterioramento 0 0 0 0 0

- da realizzo 428 0 31 0 459

2.3 Altre variazioni 3.494 42 1 0 3.537

3. Variazioni negative 10.714 3.114 20 0 13.848

3.1 Riduzioni di fair value 10.520 69 0 0 10.589

3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 2 2

3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo

9 891 0 0 900

3.4 Altre variazioni 185 2.154 18 0 2.357

4. Rimanenze finali (8.087 ) 8.981 25 0 919

La forte riduzione del valore dei titoli di debito detenuti in AFS alla fine dell’anno è dovuta alle tensioni

sui titoli dello stato italiano (così come di altri stati europei) che si è riverberato anche sui titoli degli

emittenti bancari.

Le altre variazioni nei titoli di capitale sono dovute principalmente al cambiamento del metodo di

valutazione del titolo Vegagest resosi necessario, il quale è passato dalla valutazione al fair value alla

valutazione al costo, con azzeramento della riserva da valutazione per 2.147 mila euro.

SEZIONE 2 – IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA

A. Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio di vigilanza è determinato sulla base delle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con la

circolare n. 155 del 18 dicembre 1991 e successivi aggiornamenti, che hanno istituito i nuovi schemi

segnaletici in virtù del recepimento delle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale.

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1. Patrimonio di base

Il patrimonio di base è costituito da: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve comprensive

della quota di utile destinata all’autofinanziamento. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri

prudenziali” negativi applicati al patrimonio di base riguardano le riserve negative su titoli disponibili

per la vendita. Dal patrimonio di base lordo viene poi dedotto il 50% di: interessenze azionarie in enti

creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale sociale dell’ente partecipato; l’importo della

partecipazione detenuta nel capitale della Banca d’Italia (valore complessivo pari a euro 2.902.204).

2. Patrimonio supplementare

Il patrimonio supplementare è costituito da: riserve di rivalutazione; passività subordinate di secondo

livello; riserve positive su titoli disponibili per la vendita. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri

prudenziali” negativi applicati al patrimonio supplementare riguardano il 50% delle positive su titoli

disponibili per la vendita. Dal patrimonio supplementare lordo viene poi dedotto il 50% di: interessenze

azionarie in enti creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale sociale dell’ente partecipato; la

partecipazione detenuta nel capitale della Banca d’Italia.

3. Patrimonio di terzo livello Non esistono elementi patrimoniali di terzo livello.

B. Informazioni di natura quantitativa

31/12/2011 31/12/2010

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 167.507 165.786

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base (3.471) (1.122)

B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0

B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (3.471) (1.122)

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 164.036 164.664

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.451) (3.370)

E. Totale Patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 162.585 161.294

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 44.840 43.031

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare (4.612) (5.872)

G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0

G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (4.612) (5.872)

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 40.228 37.159

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.451) (3.370)

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 38.777 33.789

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0 0

N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 201.362 195.083

O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) 0 0

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 201.362 195.083

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149

2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE

A. Informazioni di natura qualitativa

La banca rispetta i limiti richiesti dalle disposizioni di vigilanza in materia di coefficienti prudenziali; le

politiche di investimento della banca sono rivolte al mantenimento dell’equilibrio fra investimenti

economici e finanziari e dimensioni patrimoniali, mentre un’approfondita autovalutazione

dell’adeguatezza patrimoniale viene effettuata nell’ambito del processo noto come ICAAP (Internal

Capital Adequacy Assessment Process).

B. Informazioni di natura quantitativa

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte

1. Metodologia standardizzata 3.167.276 3.328.961 1.671.975 1.677.591

2. Metodologia basata sui rating interni

2.1 Base

2.2 Avanzata

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 133.758 134.207

B.2 Rischi di mercato 534 765

1. Metodologia standard 534 765

2. Modelli interni

3. Rischio di concentrazione

B.3 Rischio operativo 11.262 11.452

1. Metodo base 11.262 11.452

2. Metodo standardizzato

3. Metodo avanzato

B.4 Altri requisiti prudenziali

B.5 Altri elementi di calcolo

B.6 Totale requisiti prudenziali 145.554 146.424

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 1.819.424 1.830.294

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 8,94% 8,81%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,07% 10,66%

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150

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2011

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151

Parte H – Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti

I compensi agli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche:

31/12/2011 31/12/2010

Amministratori 465 490

Dirigenti 1.065 1.028

Da questo bilancio la Cassa ha scelto di esporre il dato riferito a tutti i dirigenti, sia per il 2011 così

come per il 2010, mentre nel bilancio dello scorso anno era stato esposto solo il dato riferito al direttore

generale. L’aumento è ascrivibile all’ingresso di un nuovo dirigente a far tempo dal settembre-2011.

2. informazioni sulle transazioni con parti correlate Con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca d’Italia in materia di

istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in conformità ai principi

contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34 relativo ai bilanci

intermedi, nelle tabelle che seguono si riportano i dati relativi alle Parti Correlate della Banca come

definite dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in essere e le

garanzie rilasciate a favore delle parti correlate ad esclusione delle operazioni perfezionate

nell’esercizio con le stesse controparti. Oltre a quanto letteralmente definito dallo IAS 24, sono state

anche considerate le operazioni previste dal novellato articolo 136 comma 2 bis del TUB quando

avevano per oggetto le persone definite come “dirigenti con responsabilità strategiche” dallo IAS 24.

Quanto esplicitato prescinde dalla nuova normativa di Banca d’Italia inerente i soggetti collegati

(circ.263 agg.9), recentemente emanata, tale disciplina entra in vigore dal 31/12/2012 previa

formalizzazione delle procedure deliberative entro il 30/6/2012.

TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2011

Accordato per Cassa

Accordato di Firma

Utilizzato per Cassa

Utilizzato di Firma

Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche 2.671 0 2.333 0

Stretto Familiare di uno dei soggetti di cui sopra 187 21 108 21

Società controllante, controllata, collegata o soggetta ad influenza notevole da parte dei soggetti di cui sopra 28.250 9.752 18.218 4.678

Gli affidamenti sopra riportati si riferiscono ad importanti gruppi industriali della nostra zona controllati

da amministratori della Cassa, l’utilizzato sui suddetti affidamenti è pari al 62%; con condizioni

contrattuali allineate a quelle di mercato.

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152

ALTRE OPERAZIONI

Le operazioni definibili come “altre operazioni” – intendendo forniture di beni e servizi e locazioni –

poste in essere con la principale parte correlata della Banca che è Cedacri (correlata in quanto il

Direttore Generale ne è consigliere di amministrazione) risultano perfezionate all’atto della

sottoscrizione dell’accordo quadro.

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153

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti

patrimoniali La Cassa non ha in essere tale tipologia di accordi.

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154

Parte L – Informativa di Settore

L’informativa per settori di attività Nel presente capitolo vengono presentati i risultati al 31/12/2011 suddivisi per settore di attività così

come previsto dall’IFRS 8 “Operating Segments”, con la ricostruzione dei dati di confronto al

31/12/2010 ottenuti ricalcolando i dati riferiti all’esercizio precedente utilizzando il segmento attribuito

a ciascuna controparte alla data del Bilancio in modo da garantire l’omogeneità del confronto.

Definizione dei settori

Già da alcuni anni la Cassa utilizza nei suoi modelli gestionali alcune “segmentazioni” della clientela,

con lo scopo di individuare macro gruppi omogenei. La prima suddivisione è fra clientela “privata” e

clientela “imprese”, ciascuno di questi due gruppi principali viene poi ulteriormente suddiviso come

segue :

Per i “Privati” abbiamo individuato i seguenti gruppi :

� Family – masse di raccolta inferiore a 80 mila euro e con bisogni semplici;

� Personal – masse di raccolta sino a 450 mila, con assistenza personalizzata ma ancora in filiale;

� Private – masse di raccolta oltre i 450 mila, contatti altamente personalizzati con gestori

dedicati.

Le “Imprese” sono state suddivise in base alla dimensione del fatturato ed alla complessità della

struttura aziendale in genere rilevata dalla forma giuridica della stessa, i gruppi omogenei individuati

sono i seguenti :

� P.O.E. – piccoli operatori economici, con fatturato sotto i 250 mila euro, in genere

artigiani/commercianti con forma giuridica di ditta individuale o come società di persone;

� Small Business – Imprese con fatturato sino a 5 milioni di euro, che trovano nel titolare di filiale

la persona con tutte le conoscenze necessarie;

� Corporate – Imprese con fatturato sopra i 5 milioni di euro, spesso con bisogni complessi e che

necessitano di consulenti dedicati altamente specializzati.

Partendo dal modello di segmentazione della clientela si è successivamente provveduto alla

“portafogliazione”; al vertice nei due gruppi i clienti assegnati a gestori Private e Corporate.

Per determinare i risultati di settore si evidenzia che i criteri applicati per la determinazione degli

importi esposti sono strettamente collegati alla reportistica gestionale destinata alla direzione ed in parte

anche alla rete di vendita.

Per quanto riguarda le informazioni esposte occorre precisare che :

“il margine di interesse” è quello utilizzato nel modello gestionale interno a TiT multipli normalmente

utilizzato per misurare le performance secondo tutte le principali dimensioni di analisi (centri, gestori e

segmenti) e che tale margine risponde quindi alle regole che spostano sostanzialmente nel pool di

tesoreria la gestione del rischio di tasso e di liquidità;

“i valori patrimoniali” sono quelli puntuali di fine periodo.

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155

Conto Economico di Segmento Importi in migliaia di euro

Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione

Family e Personal Private

P.O.E e P.M.I Corporate

Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza

Totale Banca

A - dati al 31-dic-2011

Margine Raccolta 8.483 686 1.754 -197 -49.931 -39.206

Margine Impieghi 12.378 121 16.494 9.877 44.989 83.858

Margine di Interesse 20.861 806 18.247 9.680 -4.942 44.653

Margini da Servizi 7.292 3.331 7.661 3.826 2.308 24.417

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.196 2.196

Margine di Intermediazione 28.153 4.137 25.908 13.506 -438 71.266

B - dati al 31-dic-2010

Margine Raccolta 4.045 396 574 -142 -35.491 -30.618

Margine Impieghi 13.902 103 19.475 10.743 34.455 78.677

Margine di Interesse 17.948 498 20.049 10.601 -1.036 48.060

Margini da Servizi 7.505 3.243 7.412 3.546 615 22.321

Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 3.596 3.596

Margine di Intermediazione 25.452 3.741 27.461 14.147 3.175 73.977

Variazioni = A - B

Margine di Interesse 2.914 308 -1.802 -921 -3.906 -3.407

Margini da Servizi -213 88 249 280 1.693 2.096

Margine di Intermediazione 2.701 396 -1.553 -642 -3.613 -2.711

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Stato Patrimoniale di Segmento Importi in migliaia di euro

Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione

Family e Personal Private

P.O.E e P.M.I Corporate

Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza

Totale Banca

A - dati al 31-dic-2011

Totale Attivo 661.479 6.216 706.039 507.843 547.725 2.429.302

Totale Passivo 937.921 351.790 202.917 205.022 731.654 2.429.302

Sbilancio -276.441 -345.573 503.122 302.821 -183.928 0

B - dati al 31-dic-2010

Totale Attivo 672.912 3.794 709.366 527.082 527.491 2.440.644

Totale Passivo 927.896 341.414 223.255 188.080 759.999 2.440.644

Sbilancio -254.984 -337.620 486.111 339.003 -232.509 0

Variazioni = A - B

Totale Attivo -11.432 2.423 -3.327 -19.240 20.235 -11.342

Totale Passivo 10.025 10.376 -20.339 16.942 -28.346 -11.342

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ALLEGATI

� Prospetto relativo agli immobili di proprietà

� Elenco delle partecipazioni

� Servizi di tesoreria espletati dalla banca

� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei

servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento

Emittenti Consob art. 149 duodieces

� Elenco dei principi contabili omologati dalla

Commissione Europea

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ELENCO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2011

Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo

al 31/12/11 Ammortamento

CENTO

Via Matteotti 8/10/12

e Via Guercino 32

Strumentali per destinazione 15.323 2.513

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 6.826 0

Strumentali per natura 2.527 496

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.385 0

Non strumentali 2.059 420

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.214 0

Totale 29.334 3.429

CENTO

e Via Guercino 30

Strumentali per destinazione 194 41

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 126 0

Strumentali per natura 731 154

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474 0

Totale 1.525 195

CENTO

Via Ferrarese

Strumentali per destinazione 981 206

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 655 0

Strumentali per natura 423 89

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 283 0

Totale 2.342 295

CENTO

Via Bologna

Strumentali per destinazione 491 103

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594 0

Totale 1.085 103

CASUMARO

Via Correggio, 409

Strumentali per destinazione 56 8

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22 0

Strumentali per natura 7 1

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 3 0

Non strumentali 177 26

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 69 0

Totale 334 35

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159

MIRABELLO

Corso Italia, 256

Strumentali per destinazione 278 58

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 71 0

Strumentali per natura 135 28

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 35 0

Non strumentali 7 2

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 2 0

Totale 528 88

VIGARANO MAINARDA

Corso Roma, 3/5

Strumentali per destinazione 495 104

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208 0

Strumentali per natura 162 34

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 69 0

Totale 934 138

SAN CARLO

Via Risorgimento, 41

Strumentali per destinazione 128 27

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 45 0

Totale 173 27

SANT'AGOSTINO

Via Statale, 142

Strumentali per destinazione 270 54

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 110 0

Totale 380 54

ALBERONE

Via Riga, 54

Strumentali per destinazione 81 17

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 53 0

Totale 134 17

DOSSO

Via Verdi,24/26

Strumentali per destinazione 151 29

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44 0

Strumentali per destinazione -Zona verde 77 0

Totale 272 29

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160

POGGIO RENATICO

Viale Roma, 15

Strumentali per destinazione 188 40

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 66 0

Non strumentali 37 8

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 13 0

Totale 304 48

CORONELLA

Via Coronella, 73

Strumentali per destinazione 119 25

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33 0

Totale 152 25

PIEVE DI CENTO

Via Garibaldi, 13/15

Strumentali per destinazione 195 41

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80 0

Totale 275 41

PIEVE DI CENTO

Piazza Costa, 1

Strumentali per destinazione 656 136

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 281 0

Totale 937 136

VENEZZANO

Piazza Caduti 2 Agosto

Strumentali per destinazione 152 32

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44 0

Totale 196 32

FINALE EMILIA

Via per Modena 34/a

Strumentali per natura 91 19

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36 0

Totale 127 19

CREVALCORE

Via Amendola, 330

Strumentali per destinazione 272 57

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73 0

Totale 345 57

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161

RAMI DI RAVARINO

Via Vivaldi, 11

Strumentali per destinazione 306 64

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125 0

Totale 431 64

FERRARA

Via M.Tassini

Strumentali per destinazione 509 62

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98 0

Totale 607 62

FERRARA

Via Giovanni XXIII

Strumentali per destinazione 243 51

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81 0

Totale 324 51

T O T A L I DI P R O P R I E T A ' 40.739 4.945

IMMOBILI IN LEASING

BOLOGNA

Strada Maggiore

Strumentali per destinazione 1.520 315

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584 0

Totale 3.104 315

T O T A L I IN L E A S I N G 3.104 315

T O T A L I I M M O B I L I 43.843 5.260

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162

ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2011 SU IMMOBILI DI PROPRIETA'

Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo

al 31/12/11 Ammortamento

CENTO VIA MATTEOTTI

Ristrutturazione Sede

Strumentali per destinazione 45 0

Strumentali per natura 36 0

Totale 81 0

T O T A L I 81 0

R I E P I L O G O

Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo

al 31/12/11 Ammortamento

Strumentali per destinazione 21.163 3.669

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 9.637 0

Strumentali per natura 4.078 821

Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.283 0

Non strumentali 2.280 455

Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.298 0

Leasing - Strumentali per destinazione 1.520 315

Leasing - Terreni di pert. di immob. Strument. per destinazione 1.584 0

Totale immobili 43.843 5.260

Tot.Investimenti in corso 81 0

Totale Istituto 43.924 5.260

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163

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO AL 31 DICEMBRE 2011 (Valori in unità di Euro)

Denominazione Nr.azioni o

quote Valore

nominale % di inter.

Valore di costo

Valore di mercato

Riserva di patrimonio

netto al 31.12.11

Riserva di patrimonio

netto al 31.12.10

Variazioni dell'es. 2011

Rivalut. ai sensi L. 218/90

CEDACRI SPA 818 818.000 6,487% 2.509.592 8.998.000 6.488.408 6.488.408 0

EUROVITA SPA 36.293 1.633.911 1,520% 1.908.620 2.521.769 613.148 613.148 0

BANCA D'ITALIA PART 311 162 0,104% 2.902.204 2.902.204 - - - 2.902.043

BANCO POPOLARE 36.589 131.720 0,006% 671.636 36.223 (93.818) (32.056 ) (61.762) 440.198

BCO DELLE TRE VENEZIE 2.637 2.637.000 9,997% 2.782.009 3.296.250 514.240 35 514.205

LACOTE SRL 30.000 30.000 1,000% 206.584 206.584 - - -

IMMOBILIARE FERRARA SUD 1.500 1.500 15,000% 22.500 22.500 - - -

BILANCIAI INTERNATIONAL 361.200 361.200 2,627% 361.200 527.352 166.152 173.686 (7.534)

SO.TE.MA. PACK S.R.L. 3.720 3.720 8,000% 16.000 16.000 - - -

SISTEMA WALCON 150.000 150.000 12,500% 150.000 150.000 - - -

AIRE SRL IN LIQUIDAZIONE 0 0 0,000% 0 0 0 0 0

FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,029% 1.103.323 2.530.117 1.426.795 1.426.795 -

SWIFT 2 250 0,001% 1.141 1.141 - 526

S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,940% 220.077 218.273 (1.804) (1.804 ) -

EMIL-RO SERVICE SRL 7.800 7.800 8,333% 7.747 7.745 (1) (1 ) -

IMMOBILIARE CAT SPA 975 503.545 15,000% 503.545 503.545 -

EMILIA ROMAGNA FACTOR SPA 0 0 0,000% 0 0 0 890.571 (890.571)

PART. PCO SCIEN. TEC. 4.000 4.000 3,738% 4.000 4.000 -

VEGAGEST SGR 1.900.000 1.900.000 8,071% 1.900.000 1.900.000 0 2.147.000 (2.147.000)

CPR SYSTEM PARTECIP 3.873 1.000.086 6,509% 1.000.086 1.000.086 - - -

MIC FI SRL 97.300 3.454.150 9,730% 3.454.150 3.454.150 -

TOTALI 13.233.844 16.270.264 28.295.939 9.113.120 11.705.782 (2.592.662) 3.342.767

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164

ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVIZI DI TESORERIA

Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali la Cassa svolge servizi di

tesoreria:

1 ASILO INFANTILE ING. A. GIORDANI CENTO

2 COMUNE DI CASTELLO D’ARGILE

3 COMUNE DI CENTO

4 COMUNE DI FINALE EMILIA

5 COMUNE DI GALLIERA

6 COMUNE DI MIRABELLO

7 COMUNE DI NONANTOLA

8 COMUNE DI PIEVE DI CENTO

9 COMUNE DI RAVARINO

10 COMUNE DI S. AGOSTINO

11 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA

12 DIREZ. DIDATTICA SCUOLA ELEMENTARE CENTO

13 DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO RENAZZO

14 DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO SASSUOLO

15 DIREZIONE DIDATTICA SAN GIOVANNI IN PERSICETO

16 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 - CENTO

17 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 - S. PIETRO IN CASALE

18 FONDAZIONE “F.MANTOVANI” MIRABELLO

19 I.P.S.I.A “F.LLI TADDIA” CENTO

20 I.S.I.T. “IND. BASSI-COMM.LE BURGATTI” CENTO

21 ISIS ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO

22 IST. COMPR. DI S. PIETRO IN CASALE

23 IST. COMPR. SCUOLE PIEVE DI CENTO

24 ISTITUTO COMPRENSIVO - SAN GIOVANNI IN PERSICETO

25 ISTITUTO COMPRENSIVO - S. AGOSTINO

26 ISTITUTO COMPRENSIVO – POGGIO RENATICO

27 ISTITUTO COMPRENSIVO – VIGARANO MAINARDA

28 ISTITUTO COMPRENSIVO BONDENO

29 ISTITUTO COMPRENSIVO DI S.M. DECIMA

30 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE

31 LICEO GINNASIO “G.CEVOLANI” CENTO

32 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO

33 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA

34 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO

35 SCUOLA MEDIA STATALE - CENTO

36 SCUOLA MEDIA STATALE “PRIMO LEVI” SASSUOLO

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165

PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI

DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

ART. 149 DUODIECES

Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella

tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione

KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi:

1) Servizi di revisione che comprendono:

� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio;

� l’attività di revisione contabile limitata della relazione semestrale;

2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento,

la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni

criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in

relazione a tale specifico elemento.

3) Servizi di consulenza fiscale.

4) Altri servizi che comprendono incarichi di natura residuale.

I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2011, sono quelli contrattuali, comprensivi

di eventuali indicizzazioni ed iva (ma non anche di spese vive e dell’eventuale contributo di vigilanza).

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi

(Euro/migliaia)

Revisione legale KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 88

Servizi di attestazione KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 62

Servizi di consulenza fiscale KStudio Associato Cassa di Risparmio di Cento SpA 95

Altri servizi KPMG Advisory Cassa di Risparmio di Cento SpA 241

Totale 486

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166

Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione Europea

Principio Descrizione Regolamento omologazione

IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –

494/2009 – 495/2009 – 1136/09

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009

IFRS 3 Aggregazioni aziendali 1126/2008 mod. 495/2009

IFRS 4 Contratti Assicurativi 1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009

IFRS 5

Attività non correnti possedute per la vendita e attività

operative cessate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 –

1165/2009

IFRS 8 Settori operativi 1126/2008 - mod. 1274/2008

IAS 1 Presentazione del bilancio 1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009

IAS 2 Rimanenze 1126/2008 - 70/2009

IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

IAS 10

Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del

bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008

IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009

IAS 17 Leasing 1126/2008

IAS 18 Ricavi 1126/2008 – mod. 69/2009

IAS 19 Benefici per i dipendenti

1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

IAS 20 Contrabilizzazione dei contributi pubblici e

informativa sull'assistenza pubblica

1126/2008 – mod. 70/2009

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009

IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti

correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10

IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008

IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009

IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -

495/2009

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -

494/2009 -495/2009 – 1293/2009

IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009

IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -

495/2009 IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -

495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009

IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009

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167

INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE

IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,

ripristini e passività similari

1126/2008 - mod. 1274/2008

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per

smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1126/2008

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato

specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed

elettroniche 1126/2008

IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi

dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie

iperinflazionate

1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009

IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008

IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008

IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009

IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008

IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un

piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione

minima e la loro iterazione.

1263/2008 - mod. 1274/2008

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009

IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009

IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da

disponibilità liquide

1142/09

IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09

SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009

SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle

attività operative

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società

veicolo)

1126/2008

SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da

parte dei partecipanti al controllo

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non

ammortizzabili

1126/2008

SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di

un'impresa o dei suoi azionisti

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma

legale del leasing

1126/2008

SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in

concessione

1126/2008 - mod. 1274/2008

SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi

pubblicitari

1126/2008

SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008

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Pagina bianca

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ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED

INTEGRAZIONI 1. I sottoscritti, Ivan Damiano, nella sua qualità di Direttore Generale di Cassa di Risparmio di

Cento S.p.A. e Stefano Aldrovandi, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

1.1. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e 1.2. l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del

bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011.

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello definito Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. secondo standard di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettati a livello internazionale.

3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:

3.1. il bilancio d’esercizio:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a

fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente;

3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Cento, 20 marzo 2012

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