Caro carburante serve chiarimento

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Camera dei Deputati created with an evaluation copy of Ibex PDF Creator from http://www.xmlpdf.com/ibex.html Legislatura 16 ATTO SENATO Sindacato Ispettivo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/05897 presentata da POLI BORTONE ADRIANA il 21/09/2011 nella seduta numero 606 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05897 SENATO Stampato il 03/01/2012 Stato iter : IN CORSO Ministero destinatario : MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale Delegato a rispondere : MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE , data delega 21/09/2011 Pagina 1 di 3

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Poli Bortone: Caro Benzina/ Intervenire sulle compagnie petrolifere

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Legislatura 16ATTO SENATO Sindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/05897presentata da POLI BORTONE ADRIANA il 21/09/2011 nella seduta numero 606

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05897 SENATO

Stampato il 03/01/2012

Stato iter : IN CORSO

Ministero destinatario :MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE , data delega 21/09/2011

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TESTO ATTO

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05897presentata da

ADRIANA POLI BORTONEmercoledì 21 settembre 2011, seduta n.606

POLI BORTONE - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:nel commercio dei prodotti petroliferi (in particolare carburanti e combustibili per autotrazione eriscaldamento) le procedure per il versamento sono le seguenti: la compagnia petrolifera estrae dallasua raffineria e/o deposito quantitativi di prodotto destinato alla messa al consumo. Per ogni litro diprodotto immesso (quindi destinato alle stazioni di servizio e/o depositi commerciali liberi) lacompagnia paga allo Stato un'imposta, l'accisa, che si aggira intorno al valore di 0,47220 euro a litroper il gasolio per autotrazione;per quantificare il numero di litri caricati su una singola autobotte destinata alla vendita, le dogane (distanza nell'interno dei punti di carico) pesano il netto dell'autobotte e poi dividono il peso netto per ilvalore di densità, rilevato per convenzione alla temperatura di 15 gradi (per esempio al peso netto di27.100 chilogrammi rilevati sul bilico si applica la densità a 15 gradi che nel caso di specie è 0,8324 edalla semplice divisione del primo numero per il secondo si ha un volume pari a 32.556 litri);la compagnia petrolifera paga allo Stato l'accisa su questo volume (quindi 0,4722 moltiplicato per32.556 dà 15.373 euro). La compagnia però fattura ed incassa dal consumatore (rivenditore outilizzatore) per lo stesso peso di merce un volume maggiore in quanto commercializza a densitàrisultante dalla reale temperatura di carico. Nell'esempio specifico quindi: peso 27.100 diviso per ladensità rilevata a temperatura ambiente, pari a 0,8176, rileva un volume pari a 33142 litri con unadifferenza, quindi, di litri 586 che, moltiplicati per l'accisa gasolio di 0,4722 euro, dà un maggioreintroito nelle casse delle compagnie di 276,70 euro;queste differenze tanto sono più marcate quanto più alta è la temperatura di carico del prodotto daparte delle compagnie. In estate dalla temperatura di carico (solitamente intorno ai 42/44 gradicentigradi) alla temperatura esterna (di circa mediamente 33/35 gradi) il disavanzo è ampio masostenibile da un sistema commerciale ormai dedito alle "trasformazioni di disavanzi in cali daaddebitare all'economia del proprio bilancio" con evidente sottrazione di base imponibile;in inverno dal deposito di Taranto, per esempio, si carica alla temperatura media di 44/46 gradi conuno sbalzo termico reale di almeno 20 gradi in quanto la temperatura esterna viaggia intorno ai 22/25gradi. L'accisa viene quindi pagata allo Stato convenzionalmente a 15 gradi mentre le compagnieincassano tutto il differenziale che d'estate viaggia intorno ai 250 euro ad autobotte/gasolio mentre ininverno quasi si raddoppia;nel caso descritto ci si riferisce al solo gasolio per autotrazione del quale si caricano giornalmentecirca 200 atb per 5 o 6 giorni la settimana, a seconda della richiesta delle permute che ENI concedealle altre compagnie petrolifere. Per 300 giorni annui di carico sono 60.000 atb che moltiplicato per250 euro di imposta, non versata allo Stato, si raggiunge un totale di 15.000.000 euro. Se si aggiungeche con lo stesso sistema si regolano i carichi per il gasolio da riscaldamento, le benzine, gli oliicombustibili, i carburanti per l'agricoltura, è di tutta evidenza che il danno per le mancate entrate siaggira intorno ai 45/50 milioni di euro annui. Inoltre le differenze legate alle giacenze del prodotto,che evidentemente sono ricalcolate partendo dai litri per il carico in chilogrammi seguiranno ilprocedimento inverso con eccedenze da un lato che misteriosamente spariscono dalle contabilitàufficiali e cali che invece vengono artatamente addebitati ai depositi di estrazione, con addebito allerispettive voci di calo che si tramutano in voci di costo dei bilanci delle compagnie;

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05897 SENATO

Stampato il 03/01/2012 Pagina 2 di 3

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05897 SENATO

Stampato il 03/01/2012

inoltre, a Taranto pare che sia presente uno strano deposito, non in regola, che riscalda conserpentine a vapore il gasolio e le benzine al solo scopo di aumentare i volumi;il problema di Taranto e le differenze di gradazioni di densità, purtroppo, è presente in tutta lapenisola italiana, in misura maggiore o minore, ma ovunque è così,si chiede di sapere:se il Ministro in indirizzo non intenda avviare con urgenza una seria indagine sulle vicende sopradescritte oppure intervenire al fine di portare a compimento le inchieste avviate;se non sia del parere che unificare tutto il commercio alla densità di 15 gradi, oppure unificare tuttoalla densità dell'ambiente rilevata dalla finanza ad inizio giornata, significherebbe non solo eliminareuna parte di malcostume legalizzato ma anche favorire maggiori (o meglio mancati) introiti per loStato.(4-05897)

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