CardioNews - Febbraio 2014
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Anno XI N.1 Gennaio - Febbraio 2014 www.cuoreaperto.it WEBTV : www.cardionewstv.org
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Mensile di informazione e cultura sanitaria dell’Associazione onlus “ A Cuore Aperto”
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La VI Commissione Sanita’ a RiberaSegnali positivi per l’ospedale
Proposta di un modello per i piccoli ospedali
di Giovanni Ruvolo
L’assistenza sanitaria in Sicilia, come in tante altre Regioni
italiane, rappresenta uno dei principali problemi sia dal punto
di vista strettamente assistenziale che economico.
Uno degli organi istituzionali il cui parere è fondamentale per
le delibere assessoriali è rappresentato dalla VI Commissione
Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana, attualmente pre-
sieduta dall’On. Pippo Di Giacomo, costituita dai rappresenta-
ti di tutte le forze politiche e che normalmente svolge i suoi
lavori presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Da quando è in carica, l’On. Di Giacomo ha spesso convocato
la commissione in città diverse della Sicilia in rapporto ad esi-
genze particolari di un dato territorio.
Il 5 febbraio scorso la VI Commissione è stata convocata a
Ribera, presso l’aula consiliare. Erano presenti, oltre i compo-
nenti della Commissione, l’Assessore alla Salute On. Lucia
Borsellino, alcuni rappresentanti dell’Assemblea regionale e
nazionale, il sindaco di Ribera e la maggior parte dei sindaci
del territorio circostante , alcuni rappresentanti delle istitu-
zioni e delle Aziende sanitarie agrigentine e, soprattutto,
Segue a pag. 2
Calogero Giuffrida
Nuovo direttore di CardionenwsLo scorso dicembre il dott. Mariano Pace, per motivi persona-
li si è dimesso da direttore responsabile del giornale della
nostra associazione. Per anni, Mariano Pace ha anche collabo-
rato attivamente a tutte le iniziative dell’associazione “A
Cuore Aperto”. Per questo , a nome personale, della redazio-
ne e di tutta l’associazione lo ringrazio di cuore.
E’ con grande piacere e senso di responsabilità- ha dichiarato
Giuffrida - che comincio a collaborare con Cardionews nel
tentativo di poter dare un ulteriore contribu-
to alla redazione di questo giornale che sin
dalla sua nascita ha contribuito ad arricchire
l’informazione sanitaria in Sicilia.L’obiettivo
è quello di dare continuità al lavoro fin qui
svolto in tema di informazione e cultura
sanitaria e l’auspicio è quello di poter pro-
porre presto nuovi contenuti multimediali
sul web dove sarà possibile condividere foto
e video ma soprattutto poter interagire con i lettori - attraver-
so pc, smatphone e tablet - su tutto quello che riguarda il bene
più prezioso che salute sancito dall’articolo 32 della
Costituzione italiana.
Rete pediatrica in Sicilia
La cardiologia e la cardiochirurgia di
Taormina trasferiti al costruendo CEMIdi Palermo
Lo scorso 17 gennaio è stato pubblicato il decreto, a firmadell’Assessore alla Sanità Borsellino, del DirigenteGenerale Sammartano e del Dirigente Murè, con cui sicomunicava la realizzazione della “ Rete pediatrica: riorga-nizzazione posti letto CEMI e ARNAS P.O. “Di Cristina” diPalermo”.Il futuro grande presidio ospedaliero pediatrico CEMI avràa disposizione un totale di 277 posti letto così suddivisi: al presidio CEMI saranno assegnati 170 posti letto peracuti, mentre al presidio Di Cristina ne saranno assegnati69 per acuti e 87 per i post-acuti. Altri 20 posti letto sono previsti per la lungodegenza suap ehospice pediatrico.E’ stato già notificato che la cardiologia e la cardiochirurgiapediatrica attualmente presso il P.O. “San Vincenzo” diTaormina dovranno trasferirsi al CEMI dove avranno adisposizione rispettivamente 16 (con UTIC) e e 8 postiletto.
I Cardionews - Mensile di informazione e cultura sanitaria - Anno XI N. 1 Gennaio - Febbraio 2014
pag. 2
La VI Commissione Sanita’ a Ribera : Segnali positivi per l’ospedaleProposta di un modello per i piccoli ospedali
molti cittadini richiamati
dall’ansia di conoscere il
destino dell’Ospedale di
Ribera.
L’Assessore Lucia Borsellino
ha delineato quali saranno i
criteri della rimodulazione
della rete ospedaliera agri-
gentina .Ha anche prospet-
tato che l’assistenza ospeda-
liera andrà verso il concetto
di “ospedali riuniti” nel
senso che nei vari territori
gli ospedali presenti si rac-
corderanno per garantire
un’assistenza con competen-
ze di tipo “complementare” .
L’on. Di Giacomo ha ribadi-
to che la commissione non
chiuderà nessun ospedale e,
a maggior ragione, quello di
Ribera.
Ha parlato il sindaco di
Ribera Pace che oltre a dare
il benvenuto alla commissio-
ne ha messo in evidenza i
problemi in cui versa l’ospe-
dale di Ribera . Sono inter-
venuti anche il sindaco di
Menfi Lotà, l’on. Nenè
Mangiacavallo , l’on. Cascio
e la signora Zabara.
Alla fine della riunione della
Commissione anch’io ho
espresso il mio parere che in
questa sede voglio ribadire
per evitare equivoci e stru-
mentalizzazioni.
Ho affermato che l’ospedale
di Ribera ( che ha meno di
120 posti letto) negli anni
passati non solo non è stato
potenziato ma anzi, nel
tempo, per motivi a me sco-
nosciuti, è stato “depoten-
ziato” soprattutto dal punto
di vista dei requisiti tecnolo-
gici, strutturali ed organiz-
zativi mentre, nel frattempo,
è stato potenziato l’ospedale
di Sciacca, che (per coloro
che non conoscono il territo-
rio) si trova a 19,7 km da
quello di Ribera in direzione
Castelvetrano (dove è pre-
sente un grande ospedale),
che dista da Sciacca 26,4
km.
Quando ad una struttura
sanitaria, Azienda sanitaria
e/o unità operativa comples-
sa, non si danno le risorse
sia economiche che umane
(mi riferisco agli infermieri,
ai medici e a tutto il perso-
nale sanitario) nei fatti si
esprime la volontà di chiu-
derlo lentamente. Infatti,
quell’azienda non solo non
sarà messa in condizione di
fornire un numero di presta-
zioni sanitarie “previsto
dalle statistiche sanitarie
ministeriali” ma anche le
prestazioni perderanno nel
tempo la qualità richiesta .
In altre parole, il personale
sanitario sarà costretto a
fare turni massacranti e,
quindi, nel tempo, anche per
la mancanza di requisiti tec-
nologici indispensabili per
una corretta diagnosi,
rischierà di incorrere in
eventi che sfoceranno nella
malasanità, mentre i pazien-
ti correranno il rischio di
non avere garantite presta-
zioni di qualità con possibile
grave danno alla salute. A
quel punto verrà detto che
l’Azienda sanitaria non è
utile per il territorio e anche
dannosa perché pericolosa e
dispendiosa in quanto rap-
presenta uno sperpero.
Bisogna prendere atto che,
dopo tanti anni di lento
“depotenziamento” quello di
Ribera , e non per colpa del
personale sanitario ed
amministrativo, non è più
un modello di sanità effi-
ciente : cosa può fare un per-
sonale sanitario chiaramen-
te insufficiente dal punto di
vista numerico ? Come si
può gestire un reparto di
chirurgia con tre solo chirur-
ghi? Cosa possono fare due
cardiologi in un territorio
ad altissima incidenza di
patologie cardiovascolari ?
Come può un’Azienda ospe-
daliera far fronte alle urgen-
ze di un territorio che non è
solo quello di Ribera ma
anche di alcuni paesi dell’en-
troterra agrigentino? Il per-
sonale sanitario attualmente
in servizio cerca di fare quel-
lo che può rischiando in
prima persona perché non
potrà mai dare un servizio
ottimale nel momento in cui
è sottoposto ad un eccessivo
carico di lavoro .
La mia proposta nasce da
alcune premesse che voglio
ribadire:
1. L’ospedale di
Ribera non può e non
deve essere chiuso. E
anche se è ormai dimostrato
che i piccoli ospedali non
possono raggiungere neppu-
re un pareggio di bilancio, va
considerato il ruolo che
Ribera riveste in un entro-
terra agrigentino in cui non
esistono altri ospedali e in
cui la viabilità e quindi la
possibilità di un primo
impatto assistenziale hanno
evidenziato importanti criti-
cità. Inoltre, bisogna anche
considerare il fatto che a
volte i pazienti di Ribera e/o
del circondario vengono
inviati all’ospedale di Licata
( distanza in km :74,32 ;
tempo di percorrenza : 1 ora
e 17 min) o di Canicatti
(distanza in km: 53,8;
distanza di guida 83,3;
tempo di guida : 1 ora e 14
minuti) per carenza di posti
letto liberi presso l’ospedale
di Sciacca o di Agrigento
2. Come cittadino “pre-
tendo” assistenza sanitaria
se mi ammalo. Ma cosa
significa assistenza sanita-
ria? Il cittadino che lamenta
un improvviso malore ha
diritto ad avere un “primo
soccorso” in tempi ragione-
voli e se la patologia lo
richiede, essere trasportato
con mezzi di traporti idonei
(ambulanze medicalizzate,
elicotteri, etc.) in ospedali
dove la patologia possa esse-
re trattata nel miglior modo
possibile. In altre parole,
soprattutto se la viabilità
non è ottimale e sicura, i pic-
coli ospedali devono garan-
tire un primo soccorso dove
si possa fare diagnosi , effet-
tuare le prime cure “salva
vita” e trasferire i pazienti in
ospedali che possano assicu-
rare le migliori cure possibi-
li. Quello che è successo
all’on. Bersani ne è un esem-
pio!Per le malattie croniche,
se il piccolo ospedale non ha
un laboratorio dove si possa-
no eseguire la maggior parte
delle analisi chimiche , una
radiologia moderna, delle
sale operatorie moderne ,
degli ecocografi sia ti tipo
cardiologico che internistico
che senso ha ricoverarsi e
perdere tempo con il rischio
che la patologia si aggravi e
si cronicizzi?
Segue a pag.3
Cardionews - Mensile di informazione e cultura sanitaria Anno XI - N.1 Gennaio - Febbraio 2014
pag.3
3.L’attuale congiuntura eco-
nomica non permette di ipo-
tizzare la disponibilità di
risorse economiche per
ampliare e ristrutturare
l’ospedale. E’ necessario che
noi cittadini impariamo a
distinguere cio che è da ciò
che non è realmente possi-
bile promettere e realizzare.
4. L’ospedale di Ribera
dovrà per forza essere inte-
grato con l’ospedale di
Sciacca che negli anni ha
avuto assegnate alcune spe-
cialità che ne hanno fatto un
reale punto di riferimento
del territorio agrigentino e
trapanese (come ad es . il
laboratorio di emodinami-
ca). E ciò sia nell’interesse
dell’ospedale di Ribera che
di quello di Sciacca.
5. All’ospedale di Ribera
è stato assegnato un congruo
numero di posti letto di ria-
bilitazione (Fondazione
Maugeri) . La fondazione
avrà per forza necessità di
avere servizi importanti
all’interno dell’ospdale.
6. Presso l’ospedale di
Ribera sono attualmente
esistenti un reparto di
con un servizio di chi-
rurgia generale con un
servizio di endoscopia,
uno di medicina interna
con presenza anche di
cardiologi , un pronto
soccorso, una radiologia
con TAC e servizio di
ecografia addominale e
un laboratorio di anali-
si.
Sulla base di tali premesse,
le soluzioni possibili per il
m a n t e n i m e n t o
dell’Ospedale di Ribera non
possono che essere due:
A. Trasformarlo in un
ospedale con un numero di
posti letto che ne possa
garantire sia la sopravviven-
za economica che la qualità
delle prestazioni per i
pazienti. Alla luce dello stato
attuale dell’ospedale e di
quanto ribadito in questi
ultimi anni dagli organi isti-
tuzionali nazionali e regio-
nali non ritengo questa una
soluzione praticabile.
Si può ancora pensare e illu-
dere i cittadini che , nono-
stante la vicinanza di grandi
ospedali come quelli di
Sciacca, Agrigento e
Castelvetrano, la politica,
obbligata dalla spending
review ad un drastico taglio
della spesa sanitaria , possa,
in deroga alle direttive
nazionali, aumentare i posti
letto dell’ospedale di Ribera
e farlo diventare, amplian-
dolo strutturalmente , un
nuovo grande ospedale?
Una cosa sono i desideri e le
illusioni , un’altra la realtà!
Sono anni che sentiamo gli
stessi discorsi, noi cittadini
siamo stanchi di sentire pro-
messe che non potranno mai
essere mantenute.
B. La seconda soluzione,
che rappresenta la mia opi-
nione personale e che credo
facilmente realizzabile se i
nostri politici fanno un
COMUNE tavolo di lavoro e
di proposta all’Assessorato
alla salute, è la seguente :
creare un grande polo assi-
stenziale territoriale costi-
tuito dall’ospedale di Ribera
e da quello di Sciacca .
Come dicevo sopra, noi,
come cittadini riberesi e dei
paesi vicini dobbiamo avere
garantito un vero primo soc-
corso. Perché ciò possa acca-
dere è indispensabile che
l’OSPEDALE di RIBERA
sia potenziato in modo da
essere dotato di:
1. Un grande ed efficien-
te DIPARTIMENTO DI
URGENZA-EMERGEN-
ZA a sua volta dotato di:
a. Unità di chirurgia
con almeno una sala
operatoria di chirurgia
generale ( in cui si possano
eseguire anche tutti gli inter-
venti di piccola chirurgia e
quelli previsti in day surge-
ry ) . Qualora se ne ravvisas-
se la necessità si potrebbe
creare una piccola seconda
sala “operatoria”da utilizza-
re ad es, per trattare , sem-
pre in urgenza, i piccoli trau-
mi .
b. Radiologia com-
pleta di (necessaria anche
alla Fondazione Maugeri):
i. TAC
ii. R I S O N A N Z A
MAGNETICA
iii. ECOGRAFIA ADDO-
MINALE
c. Unità di endosco-
pia ( Già presente in ospe-
dale come servizio con pre-
notazione ).
d. Laboratorio di
analisi con apparecchio
per emogasanalisi
e. Stanza con almeno
n. 5 posti letto monito-
rizzati per pazienti in attesa
di trattamento e/o di trasfe-
rimento
2. Unità di Medicina
(già esistente) con posti letto
monitorati dedicati alla car-
diologia.
Qualora possibile, visto il
quadro epidemiologico della
cardiopatia ischemica così
notevolmente presente sul
territorio , se non sia possi-
bile ripristinare una unità
operativa complessa di car-
diologia , si potrebbe creare
almeno una Unità semplice
di cardiologia con n. 5 posti
letto monitorizzati , all’inter-
no dell’U.O.C. di Medicina .
I pazienti cardiopatici che
arrivano all’ospedale di
Ribera devono essere trasfe-
riti a Sciacca per l’adeguato
percorso assistenziale (emo-
dinamica). L’unità cardiolo-
gica “complementare” di
Sciacca e Ribera deve avere
le risorse strutturali per evi-
tare in maniera assoluta il
trasferimento dei cardiopa-
tici gravi all’ospedale di
Agrigento, Canicattì o
Licata, troppo lontani consi-
derata anche la viabilità.
3. Un servizio di
ambulanze di rianima-
zione medicalizzate
4. Un eliporto
L’Ospedale di Ribera ha,
inoltre, la peculiarità di
avere al suo interno la
Fondazione Maugeri,
importante realtà sul territo-
rio agrigentino.
L’assessorato alla Salute
dovrà decidere se, per otti-
mizzare le risorse, quali ser-
vizi potranno essere forniti e
assicurati, in elezione ed
emergenza dalla Fondazione
e/o con quali modalità la
Fondazione stessa potrà
usufruire dei servizi presenti
all’interno dell’ospedale. .
Ma queste sono scelte asses-
soriali e/o aziendali che , ai
fini assistenziali, hanno
poco importanza.
Fondamentale è che , in ogni
caso, si assicuri l’assistenza
sanitaria in elezione e in
urgenza/emergenza. Tutti i
servizi dell’ospedale, infatti,
indipendentemente da chi li
fornirà, dovrebbero essere
assicurati 24 su 24 ore.
Sono fermamente convinto
che la realizzazione di un
tale modello assistenziale
associato alla presenza della
Fondazione Maugeri mette-
rebbe l’ospedale in condi-
zione di dare una eccellente
risposta assistenziale sul ter-
ritorio sia di Ribera che dei
paesi vicini dell’entroterra e,
allo stesso tempo, portereb-
be nuovi posti di lavoro in
numero certamente superio-
re a quelli attualmente esi-
stenti.La presenza ,inoltre,
di una struttura sanitaria
efficiente e funzionante , a
pieno regi me, imporrebbe la
necessità di servizi di acco-
glienza per i familiari dei
pazienti ricoverati.
Ho anche affermato che ,
qualunque sia la soluzione
scelta, è essenziale che siano
rispettati i requisiti struttu-
rali, tecnologici ed organiz-
zativi.
Segue a pag. 4
In altre parole, se veramente
La VI Commissione Sanita’ a Ribera: Segnali positivi per l’ospedaleProposta di un modello per i piccoli ospedali
Pag. 4
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ONLUS sono detraibili dalle tasse secondo
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del 16/09/2004
Direttore responsabile
Dott. Calogero Giuffrida
Direttore scientifico
Prof. Giovanni Ruvolo
Redazione
Domenico Canzoneri, Margherita La Rocca,
Michele Marciante, Paolo Campanella,
Riccardo Pelella, Primo Veneroso.
Progetto grafico
Valeria Indulsi
Editore
Associazione onlus “A Cuore Aperto”
Redazione e amministrazione
via Liborio Giuffrè n. 5 - 90127 Palermo
tel. 0916552602 - fax 0916552648
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Tipografia
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L’Assessore regionale al turismo, sport espettacolo Michela Stancheris, il 22 dicem-bre scorso, ha voluto assistere ad una par-tita amichevole di hockey su carrozzina deiLeoni Sicani.L’incontro è stato organizzato dalla volon-taria dell’Associazione on. Margherita LaRocca che ha evidenziato la necessità ditrovare dei fondi per supportare le speseche la squadra dei diversamenti abili deiLeoni Sicani deve sostenere per partecipareal campionato di hockey.Alla partita hanno anche assistito il sinda-co di Sciacca Di Paola, il presidente delconsiglio comunale Bono ed alcuni consi-glieri.La squadra dei Leoni Sicani milita nel cam-pionato di serie A1
L’assessore al turismo Michela Stancheris fa visita ai Leoni Sicani
si vuole creare un efficiente servizio per i cittadini, prima di
attivare servizi, unità operative o altro, si deve obbligatoria-
mente assegnare il personale sanitario e tecnico in numero
sufficiente.
L’attivazione di Unità Operative senza numero adeguato di
personale è un chiaro segnale che non si vuole fare funzio-
nare quella struttura a lungo termine e che , quindi, non si
vuole dare una vera assistenza sanitaria.
La giornata del 5 febbraio ha rappresentato una svolta per
Ribera: l’ospedale NON SARA’ CHIUSO. Chiaro è stato il
messaggio dell’On. Giuseppe Di Giacomo.
Sarà compito della politica scegliere le migliori soluzioni
che rispondano alle esigenze assistenziali dei cittadini.
Si possono fare anche altre ipotesi ma non bisogna dimen-
ticare che a pochi chilometri c’è l’ospedale di Sciacca con
unità operative e servizi già esistenti e ben funzionanti.
In ogni caso, dovranno essere salvaguardate le professiona-
lità qualificate oggi presenti presso l’ospedale di Ribera.
La VI Commissione Sanita’ a RiberaSegnali positivi per l’ospedale
Proposta di un modello per i piccoli ospedali