Campionamento e analisi rifiuti (2005)
Click here to load reader
-
Upload
porfirina -
Category
Technology
-
view
1.962 -
download
3
Transcript of Campionamento e analisi rifiuti (2005)
Campionamento e Campionamento e Analisi dei rifiutiAnalisi dei rifiuti
Obiettivi, normativa, procedure
Dr. Tiziano Vendrame
Servizio Territoriale - U.O. Vigilanza AmbientaleDipartimento Provinciale ARPAV di Treviso
IntroduzioneIntroduzione
L’analisi chimica inizia con il campionamento
Il campionamento è parte integrante del processo analitico
Problema generaleProblema generaledel campionamentodel campionamento
passare da una grande massa eterogenea a una piccola massa
omogenea e rappresentativa
10 t 1 g
Ricordiamo….Ricordiamo….
1 t = 1000 Kg (10 quintali) =
un milione di grammi
1 m3 = 1000 dm3 (1000 litri) = un milione di cm3
e inoltre….e inoltre….
1ppm = 1 parte per milione (1/106)
10-6 (mg/Kg ; g/t)
1ppb = 1 parte per miliardo (1/109)
10-9 (ng/g = µg/Kg) 1µg = 10-6g = 10-9 Kg
1ppt = 1 parte su mille miliardi (1/1012)
10-12 (pg/g = ng/Kg) p = “pico” = 10-12
Attenzione!Attenzione!
BILIONEFR, USA = un miliardo, 109
DE, UK, IT(antico) = mille miliardi, 1012
TRILIONE
FR, USA, IT(odierno) = mille miliardi, 1012
DE, UK, IT(antico) = un miliardo di miliardi, 1018
Evitare l’uso di questi termini!!
Metodi di campionamentoMetodi di campionamento
CNR-IRSA/85: "Metodi analitici per i fanghi" Q.64. Vol. 3. Parametri chimico- fisici. Appendice I: campionamento
UNI 10802 (maggio 1999): “Rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi - campionamento manuale e preparazione ed analisi degli eluati”
Origini dei metodiOrigini dei metodi
CNR-IRSA (1985):
D.P.R. 915/82 Del. 27/07/84
fine: 16/7/05 (D.Lgs. 36/03, Art.17) UNI 10802 (1999):
Dir. CE 1999/31 Dec. CE 19/12/02
D.Lgs. 13/1/03, n. 36 D.M. 13/03/03
Norme CNR-IRSA (1985):Norme CNR-IRSA (1985):
CAMPIONAMENTO:norme CNR/IRSA previste dall’Art. 6.3 della Delibera del 27/07/84
TEST DI CESSIONE (ac. Acetico o CO2):testi riportati per esteso nella stessa Delibera (in All. Tab. 6.1)
Verbale di prelievo: Verbale di prelievo: Delibera Delibera del 27/07/84del 27/07/84
Il Verbale deve contenere (Art. 6.4):
a) numero d'ordine del p.;
b) data, ora e luogo del p.;
c) generalità e qualifica di chi esegue il p.;
Verbale di prelievo/2Verbale di prelievo/2
d) nominativo titolare / L. R. dell'impresa / ente che gestisce lo stabilimento, l'impianto, locale o mezzo tecnico in cui il p. viene effettuato,
nonché la generalità del responsabile dello stabilimento, impianto locale o mezzo tecnico medesimo
Verbale di prelievo/3Verbale di prelievo/3
e) generalità delle persone che assistono, per conto dell'impresa / ente, al p.;
f) le modalità seguite nel p. dei campioni;
g) dichiarazioni di chi ha assistito al p. per conto dell'impresa / ente (se non recano pregiudizio alla speditezza del p.);
Verbale di prelievo/4Verbale di prelievo/4
h) indicazioni che il verbale e' stato letto agli interessati e che ne viene consegnata una copia assieme ad un'aliquota dei campioni;
i) firme del personale che ha eseguito il prelievo e dei soggetti indicati nella precedente lettera g) (la “controparte”); se questi si rifiutano di firmare, dovrà esserne fatta menzione nel verbale
Verbale e AliquoteVerbale e Aliquote
Quattro aliquote per campioni non deperibili:una per l’interessatotre al laboratorio di analisi di cui: una è aperta per l’analisi una è conservata per eventuale revisione una è conservata per eventuale perizia
giudiziale (max 12 mesi)
Verbale e Aliquote: revisioneVerbale e Aliquote: revisione
revisione analisi:
vale l’Art. 15 L. n° 689/81;
N.B. è correlata al divieto di abbandono dei rifiuti (Artt. 9, 24 e 28 D.P.R. 915/82): pena diversa per rifiuti urbani, speciali, tossici
Campioni deteriorabiliCampioni deteriorabili
Due aliquote per campioni deperibili: (Del. 27/07/84, Art. 6.4) :
una per il laboratorio una per la controparte
AVVISO ALLA PARTE (verbalizzato): giorno, ora, luogo apertura campione e inizio
analisi
non è prevista la revisione, ma solo l’avviso alla parte dell’inizio analisi (difesa=presenza)
Norma UNI 10802 (1999)Norma UNI 10802 (1999)
Prevista dal D.M.13/03/03:
“Criteri di ammissibilita' dei rifiuti in discarica” che stabilisce:
- caratteristiche di rifiuti ed eluati
- metodi di campionamento e analisi (eluato): norma UNI 10802
UNI 10802: terminologiaUNI 10802: terminologia
UNI 10802: c. casualeUNI 10802: c. casuale
ogni punto viene selezionato in modo del tutto indipendente dagli altri.
c. casualec. casuale
non tiene conto dell'informazione pregressa servono più campioni
presuppone lotti abbastanza omogenei; semplicità di esecuzione, adatto a cumuli,
automezzi..
Varianti: C. casuale stratificato
UNI 10802: c. sistematicoUNI 10802: c. sistematico
prelievo di incrementi da un lotto ad intervalli fissi di spazio, massa o tempo.
c. sistematicoc. sistematico
il lotto viene campionato interamente ed in modo molto uniforme (griglia);
adatto a caratterizzare aree; metodo idoneo per individuare gradienti di
concentrazione o la distribuzione di un inquinante
Varianti: C. sistematico casuale
C. sistematico stratificato
Prima di iniziare…Prima di iniziare…
qual’è lo scopo del campionamento ? (classificazione, conoscitivo, gestionale...)
tipo di campionamento
quali i parametri da determinare e con che precisione ?
modalità di prelievo/contenitori
UNI 10802: piano di UNI 10802: piano di campionamentocampionamento
è una lista di controllo utile a predisporre, in generale, un buon campionamento
cosa/dove campionare analita/laboratori/precisione strategia/metodi campionamento documentazione annessa ai campioni
UNI 10802: documenti UNI 10802: documenti campionecampione
Almeno….
- modulo di descrizione del campione;
- modulo di catena di custodia;
- modulo di richiesta analisi;
- modulo per le analisi di campo.
UNI 10802: modulo di UNI 10802: modulo di descrizione del campionedescrizione del campione
Corrisponde sostanzialmente al classico verbale di prelievo, se opportunamente predisposto;
Deve essere adattato / semplificato in base al piano di campionamento
Es.: proposta modulo/verbale/relazione di prelievo: data, ora e luogo del prelievo (e giacitura,se
rilevante); generalità del personale che esegue il prelievo; scopo del prelievo (es. classificazione del rifiuto ai
fini di recupero, smaltimento, ecc.); descrizione del tipo di rifiuto prelevato e del
processo da cui questo origina; descrizione (se presso il luogo di produzione) delle
condizioni di processo…e ogni elemento ritenuto utile per associare il rifiuto ad un preciso ciclo di lavorazione;
modalità seguite per il campionamento e criteri di scelta di tali modalità;
Segue proposta… numero di aliquote sigillate e caratteristiche dei
contenitori utilizzati; modalità di trasporto/ conservazione fino al
laboratorio (refrigerazione, stabilizzazione..); modalità di sigillatura ed elementi di identificazione
(sigla) delle aliquote a cui si riferisce il modulo/verbale/relazione di prelievo;
riferibilità precisa alla documentazione relativa alla specifica partita di rifiuto che viene campionata: annotazione nel registro di carico/scarico, formulario di identificazione o altra documentazione, se prevista;
UNI 10802: altri moduliUNI 10802: altri moduli
- m. catena di custodia:
definisce responsabilità di custodia
(soggetti terzi - vedi privati)
- m. richiesta analisi:
quali analisi voglio?
- m. analisi di campo (se previste):
è un referto di analisi
Analisi: DPR 915/82Analisi: DPR 915/82
Criterio tabellare (Del. 27/7/84)Il rifiuto è “Tossico e Nocivo” se la
concentrazione/sommatoria supera: 100 ppm (As, Cd, Cr esa, Hg, Se, Te,
Amianto-fibre libere) 500 ppm (Be + “organici”)5000 ppm (Pb, Cu solubile)
DPR 915/82: “organici”DPR 915/82: “organici”Acrilonitrile, Benzene, 1,4-Diossano (solventi vari)Carbonio Tetracloruro, Dibromoetano,Cloroformio,Vinile cloruro (alogenati)Bis(clorometil)etere; Clorometil-metil etere;
(alchilanti) N-cloroformil morfolina; beta, beta‘, Dicloroetil solfuro (iprite);2,2'- Dicloro-N-metildietilamina (mostarda azotata)Benzo(a)pirene (IPA), Epicloridrina, Policlorobifenili
(PCB); 2,4,6-Triclorofenolo; 3,3'-Diclorobenzidina.
Etichettatura: Etichettatura: (Dec. 2000/532/CE)(Dec. 2000/532/CE)
Il rifiuto è “Pericoloso” se:T+ 0,1% (1000 ppm) T 3% (30000 ppm)Xn 25%
Xi 1%
Canc:(cat.1-2 T ) 0,1%; (cat. 3 Xn) 1%
ecc. ecc.
Metodi di analisi Metodi di analisi (Dec.CE 19/12/02)(Dec.CE 19/12/02)
EN 13137: TOC in acqua, fanghi, sedimenti;
PrEN 14346: Materia secca;EN 13657: Digestione in acqua regia
(metalli);EN 13656: Digestione (microonde);ENV 12506: Eluati (pH, As, Ba, Cd, Cl, Co,
Cr, CrVI, Cu, Mo, Ni, NO2, Pb, S totale, SO4, V e Zn
ENV 13370: Eluati (NH3, AOX, Conduc., Hg, indice
fenolo, TOC, CN facilmente liberabile, F;PrEN 14039: Idrocarburi C10-C40 (GC)
Analisi: rifiuti inerti Analisi: rifiuti inerti (D.M. 03.3.03)(D.M. 03.3.03)
Lista R. ammessi (Tab.3) + divieti:Canc. (cl. 1 e 2) D.M. 471/99
(ind.) ?IPA, Cianuri D.M. 471/99 (ind.) PCB 1 mg/Kg (dal 17/7/05)PCDD/PCDF T.Eq. 0,0001 mg/Kg( 0,1 g/Kg)
Analisi: rifiuti inerti/2Analisi: rifiuti inerti/2
TOC 30000 mg/Kg (30 g/Kg) di “sostanze chimicamente attive” ??
BTEX 6 mg/KgOlii Min. C10-C40 500 mg/Kg (fino al
16/7/05 vedi D.M. 471/99 250/750 ppm)
+ ELUATO Tabella 1
Analisi: rifiuti non pericolosiAnalisi: rifiuti non pericolosi
Ammessi RSU + lista positiva (senza analisi); divieti:
PCB 10 mg/Kg PCDD/PCDF T.Eq. 0,002 mg/Kg (2 g/Kg)Canc. (cl. 1 e 2) 1/10 CL o 0,1%+ ELUATO Tabella 5
Giaciture staticheGiaciture statiche
fusti, scatole, contenitori
serbatoi, cisterne, cassoni
cumuli e silos
superfici (es. bonifiche)
Giaciture dinamicheGiaciture dinamiche
solitamente solo in impianti di lavorazione - trattamento:
tubazioni/canali (liquidi/semiliquidi)
nastri trasportatori, coclee (solidi)
Camp. da fusti/contenitoriCamp. da fusti/contenitori
CNR-IRSA/85
per partite omogenee: n° contenitori da esaminare proporzionale alla radice cubica del totale (schema)
partite non omogenee: suddivisione preliminare in lotti simili
QuartaturaQuartatura
CNR-IRSA/85 (schema)
assicura una buona rappresentatività del campione
è di applicazione scomoda su grandi volumi
Esempio di quartatura tratto dal documento ANPA sul “fluff”
The words “figure” and “fictitious” both derive from the same Latin root:“fingere”. Beware!
M.J.Moroney