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Supplemento di CooperazioneN. 1 del 3 gennaio 2012
gennaio - aprile 2012
calendariocultura
2 Edito / Orchestra Arcadia 3culturagennaio-aprile 2012
Dino Invernizzi, presidente di Coop cultura
Siamo al secondo numero del supple-mento di Cooperazione dedicato al programma di Coop cultura e viene spontaneo esordire con le impressioni
avute con il primo, uscito alla fine di agosto. Mi sembra di poter dire che l’iniziativa è stata coro-nata da vivo successo e che il fascicolo ha rag-giunto il suo scopo: informare un numero sem-pre maggiore di persone sulle attività proposte da Coop cultura, dando nel contempo la possi-bilità ai diversi organizzatori di presentare le lo-ro manifestazioni a gran parte degli abitanti del Ticino e del Grigioni italiano. Obiettivo raggiun-to, dunque, e ottima premessa per il prosegui-mento dell’iniziativa.Affrontiamo ora un nuovo anno e, con gli auguri di rito, diamo avvio anche alle offerte di Coop cultura, che sono sulla linea di quelle degli scor-si anni, con qualche novità. E così, accanto ai concerti dell’Accademia Vivaldi di Locarno e dell’Orchestra Arcadia, ritroviamo il Festival jazz di Chiasso, con la XV edizione, la rassegna tea-trale per anziani del Teatro del gatto di Ascona e anche gli spettacoli per bambini di Olivone e Ambrì, a sottolineare il fatto che Coop cultura si rivolge a tutte le fasce di età. Per il teatro abbia-mo ancora il Teatro Agorà di Magliaso e la rasse-gna di teatro di figura Maribur di Mendrisio, mentre continua la collaborazione con il Teatro sociale di Bellinzona. Nuovi, per la musica, i Concerti delle Camelie di Locarno, che presen-tano alcune serate dedicate alla musica baroc-ca. Anche nei primi quattro mesi del 2012 vi è dunque ampia scelta fra le manifestazioni sele-zionate dalla Commissione di Coop cultura e il pubblico ne saprà certamente approfittare.
Coop cultura: quattro mesi diottime proposte
Arcadia, una orchestra, tre concerti e tre brani
Il maestro Matthias B. Müller.
L’Orchestra Arcadia è una formazione sin-fonica da 10 anni at-
tiva nella Svizzera italiana; il suo repertorio spazia dal pe-riodo classico a quello con-temporaneo. I suoi circa 50 strumentisti sono studenti, insegnanti di musica e musi-cisti amatoriali di buon livel-
lo e di ogni età. La direzione, fin dalla fondazione dell’or-chestra, è affidata al maestro Matthias B. Müller, diploma-to in direzione d’orchestra e violista nell’Orchestra della Svizzera italiana.I solisti che partecipano ai concerti sono spesso giova-ni talenti «nostrani», ai qua-
Il 21, il 28 - 29 gennaio, Ascona, Lugano e Mendrisio, l’Orchestra Arcadia propone tre concerti e tre grandi compositori.
li la collaborazione con l’Or-chestra Arcadia permette di arricchire la loro esperienza e di farsi conoscere nel mon-do musicale. Con i tre con-certi della stagione «Inverno 2012» di fine gennaio, l’Or-chestra Arcadia di Lugano presenterà al suo pubblico il nuovo programma. Sotto la
fedele direzione di Matthias B. Müller, verranno eseguiti tre brani di grande fascino:
Serenata per archi op.20, di Edward Elgar (1857–1934), compositore inglese influen-zato dal tardo romanticismo tedesco. La Serenata fu uno dei primi successi di Elgar -
La giovane e virtuosa pianista ticinese Lara Gwen Müller, solista nel
brano di Maria von Weber.
aveva 35 anni - e pur essen-do un pezzo di «youthful charme» rimaneva una del-le sue composizioni preferi-te. Elgar è stato forse il com-positore britannico più «tedesco» di tutti: l’influsso di Wagner e Bruckner nel suo linguaggio musicale è molto ovvio, ma alleggerito dal tipico «understatement» britannico.
Konzertstück per pianoforte ed orchestra op. 79, di Carl Maria von Weber (1786–1826), un brano vibrante e raffinato, in cui debutta co-me solista Lara Gwen Müller, giovane e promettente musi-cista ticinese. Konzertstück è un vero concerto per piano-forte e orchestra in quattro movimenti che si seguono senza interruzione. La parte del pianoforte richiede una tecnica molto spinta sul pia-no della velocità delle dita. Weber, uno dei migliori pia-nisti della sua epoca (il pri-mo romanticismo), ispirò tanti compositori della suc-cessiva generazione (Chopin, Liszt, Mendelssohn e Schu-mann) nell’uso della tecnica del pianoforte. Weber rivelò il contenuto programmatico del Konzertstück: una storia poetica situata nel Medioe-vo, piena di emozioni con-trastanti, dalla disperizione fino alla felicità.
Sinfonia no. 8 in fa maggiore op. 93, di Ludwig van Bee-
thoven (1770–1827). Nel 1812, data del compimento, Beethoven incontrò Goethe. «Secondo me - sostiene il maestro Müller - Beethoven ha usato un vero program-ma letterario come fonte d’ispirazione dietro le note del primo tempo. Si tratta della ballata “L’Apprendista Stregone” dello stesso Goe-the. Interpretata in questo senso, la sinfonia comincia con il grido di gioia per la li-bertà ottenuta quando il maestro stregone esce di ca-sa. Il secondo tema ci fa per-cepire come la scopa co-mincia a portare dell’acqua. Il secondo e terzo tempo fanno pensare a delle mac-chine musicali. Il secondo in particolare a un metro-nomo col suo battito ineso-rabile, anche se all’epoca c’era solo un suo precurso-re: il “cronometro musicale”. Il vero metronomo fu inven-tato tre anni dopo».
Come sempre i concerti hanno luogo in tre differen-ti località del Canton Ticino:sabato 21 gennaio, alle ore 20:30, ad Ascona, Chiesa Col-legio Papio;sabato 28 gennaio, alle ore 20:30, a Lugano, presso l’Au-ditorio RSI;domenica 29 gennaio, alle ore 17:00, a Mendrisio, presso la Sala Presenza Sud.L’entrata è libera.
Info: ww.orchestra-arcadia.ch
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tel. 091 695 09 14
4 Festival Jazz Chiasso 5culturagennaio-aprile 2012
Giovedì 9 febbraio
Venerdì 10 febbraio
Sabato 11 febbraio
Il programmaore 20.30: Joshua Redman Trio Joshua Redman (sax soprano e tenore),Greg Hutchinson (batteria), Reuben Rogers (contrabbasso)
ore 22.30: Cristina Zavalloni Idea Quartet, «Per caso Aznavour», Cristina Zavalloni (voce), Stefano De Bonis (piano), Antonio Borghini (basso elettrico), Cristiano Calcagnile (batteria)
ore 20.30: Glenn Ferris Trio «Ferris Wheel», Glenn Ferris (trombone), Erdie Oodom (voce), Bruno Rousselet (contrabbasso)
ore 22.30: Michel Portal «Bailador Quintet»,Michel Portal (clarinetto, sax), Ambrose Akinmusire (tromba), Bojan Z (piano), Scott Colley (contrabbasso), Nasheet Waits (batteria)
ore 24.00: Hindi Zahra,voce e chitarre line-up con 6 musicisti TBA
ore 20.30: Johnny Staccato ad hoc Big Band & Anne DucrosUna grande orchestra costituita ad hoc con un buon numero dei migliori jazzisti attivi nel Nord Italia e alle nostre latitudini, per realizzare gli arrangiamenti originali di Giuseppe Emmanuele che sottolineano il tema del Festival
ore 24.00: Grand Mother’s Funck Dal 1993 un’esplosione funky dal cuore della Svizzera: Ohlê «Kimiñán» Gagneux (percussioni), Rich Fonje (voce), Andreas «Chnufi» Michel (tastiere), Alex Hendriksen (sax tenore), René Mosele (trombone e tastiere), Bernhard Häberlin (chitarra), Thomas Reinecke (basso), Daniel «Booxy» Aebi (batteria)
Info: tel. 091 695 09 14 www.chiassocultura.ch
Il sassofonista Joshua Redman.
Franco Ambrosetti è stato per due volte protagonista del Fe-stival di Cultura e
Musica Jazz di Chiasso. Lo in-contriamo in piena forma a Lugano, a pochi giorni dal suo settantesimo complean-no, e i ricordi cominciano ad affluire: «L’ultima volta è sta-ta con Uri Caine, nel 2007. Lui aveva composto una complessa opera in quattro movimenti per orchestra sin-fonica e quartetto jazz: da un lato c’era l’Orchestra della Svizzera italiana con la sua parte rigorosa, scritta e ma-gistralmente interpretata, dall’altro noi, in piena im-
provvisazione, liberi di inse-rirci negli spazi orchestrali la-sciati dalla scrittura. Davvero bello, la critica l’ha capito po-co, ma il pubblico di Chiasso è stato caldissimo, un succes-sone. E come bis, abbiamo suonato un blues, in duo con Uri: un’atmosfera indimenti-cabile, come si suol dire, è ve-nuta giù la sala!». Ambrosetti si accende al ri-cordo della sua prima esibi-zione al festival, avvenuta un anno prima con un altro gruppo sui generis: «l’en-semble Italian Trumpet Sum-mit, capitanato da Paolo Fre-su, con Fabrizio Bosso, Flavio Boltro e Marco Tamburini, di
cui faccio parte pur avendo passaporto svizzero!», dice ridendo. «La band è sempre molto stimolante, sia per noi musicisti che per il pubblico e la performance nel 2006 non ha fatto eccezione: è bello vedere due generazio-ni diverse per età e stile con-frontarsi sul palco. A Paolo e a me spettavano le atmosfe-re più larghe, intime e soffu-se, ai “giovani” le esplosioni virtuosistiche». Al di là delle sue perfomance, del successo ottenuto e dei bei ricordi, il giudizio di Franco Ambrosetti sul Festi-val è chiaro: «Lo trovo molto interessante, soprattutto
perché presenta cose non banali, si danno la pena di mettere insieme situazioni intriganti, una vera ricerca che porta quasi sempre a ot-timi risultati». Ambrosetti apprezza anche l’idea di impostare il pro-gramma a partire da un tito-lo. «È una cosa totalmente adatta al jazz di oggi: non piú un genere definito nei suoi confini, ma una mate-ria di arte e cultura in conti-nua evoluzione, anche gra-zie ad incroci “pericolosi”, sempre graditi al festival di Chiasso, che riesce a mante-nere un livello artistico alto». Lorenzo Definti
Chiasso: il jazzoltre il noir
Il 9-10-11 febbraio, XV edizione del Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso dedicato al «jazz oltre il noir». Franco Ambrosetti evoca i suoi due concerti al Festival nel 2006 e 2007 e giudica il ruolo della rassegna.
Franco Ambrosetti è stato ospite del festival
nel 2006 e nel 2007.
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6 Dyapason / Chi è di scena 7culturagennaio-aprile 2012
Due anziani in scena9-10-11 febbraio: «Gin Game» al Teatro Sociale di Bellinzona.
Nell’ambito della rassegna «Chi è di scena» al Teatro So-ciale di Bellinzona, giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 feb-braio è in cartellone Gin Ga-me, di D.I. Coburn, con Vale-ria Valeri e Paolo Ferrari. Regia di Francesco Macedo-nio. Gin Game offre la visione dello spaccato esistenziale di due anziani, Fonzia e Weller, ospiti di una casa di riposo. La trama: Weller, ricercatore di mercato in pensione, inse-gna a Fonzia, una vecchia puritana figlia di un pastore metodista, il gioco del gin nel quale da sempre eccel-le. Weller è affettuoso ma quando Fonzia, che ha im-parato subito come si gio-ca, comincia a vincere superando il maestro, scatena il suo disappun-to, tanto più crescente fino a diventare collera e poi rabbia allo stato puro. Il finale ci mostra la dura realtà.
Info: tel. 091 825 48 18www.teatrosociale.ch
L’ultimo giovedì…
L a rassegna musicale Dyapason 2011-2012 (da ottobre a maggio,
ogni ultimo giovedì del mese), si tiene presso l’Helvetic Mu-sic Institute di Bellinzona ed è promossa dalla Società sviz-zera di pedagogia musicale. Il cartellone presenta artisti professionisti emergenti al fianco di pietre miliari della storia della musica contem-poranea. Le proposte spazia-no dalla musica classica al jazz/pop, ospitando anche spettacoli di teatro musicale.Ecco i concerti:
Giovedì 26 gennaio: Sergio Scappini, fisarmonica solista.Sergio Scappini è titolare del-la prima cattedra di fisarmo-nica in Italia, presso il conser-vatorio «Gioachino Rossini» di Pesaro, e ordinario al con-servatorio «Giuseppe Verdi» di Milano. Scappini ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali e ha svolto un’intensa attività come soli-sta, camerista e con orchestra
presso importanti stagioni concertistiche (Teatro alla Scala, Piccolo Teatro, Teatro Lirico, ecc.). Ha collaborato con la «Roland Europe» alla creazione della V-accordion, la prima fisarmonica virtuale al mondo.
Giovedì 29 marzo: Ava Loiaco-no Husain, pianoforte e pu-pazzi. Spettacolo teatrale mu-sicale con l’attrice ventriloqua Ava Loiacono Husain e i suoi pupazzi, per la regia di Mau-ro Guindani. Attraverso l’illu-sione e il suo smascheramen-to l’attrice si interroga sulla nostra realtà quotidiana. Il te-ma di base è la fuga: il movi-mento affannoso alla ricerca di chissà cosa che ognuno di noi prova spesso nella vita. La musica è il filo conduttore, perché la «fuga» è anche una forma musicale che esplora i meandri dell’io e le possibili-tà di variazioni intorno ad un solo tema, per poi ritornarvi. Musiche di J. S. Bach, Bellini, Bizet, Verdi, Ciaikovsky.
Giovedì 26 aprile: Renato Mila-nesio, organo Hammond. Jazz trio con Renato Milane-sio (organo Hammond), Gia-como Ceschin (chitarra), Brian Quinn (batteria). Tipica formazione jazzistica dove l’inconfondibile timbrica dell’organo Hammond si fon-de con le sonorità di chitarra e batteria, promettendo uno swing trascinante. Il trio pro-pone un repertorio che spa-zia dalle rielaborazioni di fa-mosi brani standard al jazz più moderno.
Giovedì 31 maggio: Lara De Marco, pianoforte classico so-lista. Diplomata con il massi-mo dei voti presso il Conser-vatorio di Como, ha ottenuto il diploma di pedagogia pres-so il Conservatorio della Sviz-zera italiana. Ha partecipato a numerose masterclasses di pianoforte con maestri di fama (da Vovka a Trull).
Info: tel. 091 224 78 90www.hminstitute.ch
La rassegna «Dyapason»: quattro concerti all’ Helvetic Music Institute di Bellinzona.
La pianista Lara De Marco, in concerto il 31 maggio.
Valeria Valeri e Paolo Ferrari, due grandi del teatro italiano.
L’attrice ventriloqua Ava Loiacono Husain, il fisarmonicista Sergio Scappini (in alto a sin.), il trio jazz di Renato Milanesio (in alto a destra).
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8 Concerti delle Camelie 9culturagennaio-aprile 2012
L a primavera è anche la stagione dei Concerti delle Camelie di Locar-
no, festival internazionale di musica antica, giunto alla sua quarta edizione. La ras-segna, che di anno in anno è andata imponendosi all’at-tenzione del pubblico grazie alla serietà degli organizza-tori, alla qualità dei program-mi e a quella degli interpreti presentati, è nata nel 2009 dall’entusiasmo di Fiorenza de Donatis e di Andrea Ro-gnoni. Una rinascita, per la verità, considerato che il de-siderio era quello di far rivi-vere un’altra manifestazione musicale, «i Concerti di Lo-carno», che anni prima ave-vano rappresentato un ap-
puntamento imperdibile per la città del Verbano.
I Concerti delle Camelie, dunque, nascono dalle cene-ri dei Concerti di Locarno: due denominazioni diverse ma eguale impegno per gli organizzatori che da sempre hanno puntato sull’assoluta qualità degli appuntamenti proposti. Il nuovo nome è le-gato ad un’altra ricorrente manifestazione locarnese: la Festa delle Camelie, il cui inizio è concomitante con il concerto inaugurale della rassegna musicale: il 31 mar-zo, ore 17.30, Società Elettri-ca Sopracenerina, con il liuti-sta Hopkinson Smith, nato a New York e laureatosi con lo-
de alla Harvard University; ha collaborato con numero-si gruppi e insieme a Jordi Savall ha fondato l’ensemble Hesperion XX. Suona e tiene master classes in tutta Euro-pa, in America, Australia e Giappone.
Il 13 aprile, ore 20.30, Società Elettrica Sopracenerina, sa-rà la volta dell’ensemble spa-gnolo «L’arte del piacere», il gruppo più importante della nuova generazione di musi-ca antica spagnola. Fondata nel 2004, la formazione va dal trio fino alla piccola or-chestra da camera. Si esibi-sce regolarmente nelle sta-gioni concertistiche più importanti di tutta Europa.
Il 20 aprile, Società Elettrica Sopracenerina, il violoncelli-sta Gaetano Nasillo sarà ac-compagnato da Sara Bennici al violoncello e da Luca Guglielmi al clavicembalo. Tutti e tre i musicisti suona-no regolarmente nei mag-giori festival internazionali di musica antica. La loro re-gistrazione delle sonate di Caldara per violoncello e basso continuo ha riscosso grande entusiasmo e suc-cesso da parte della critica specializzata.
La rassegna chiude i batten-ti il 27 aprile, Società Elettri-ca Sopracenerina, con l’en-semble «Brixia Musicalis», diretto da Elisa Citterio, con Gabriele Cassone solista alla tromba naturale. L’ensemble nasce dalla collaborazione tra la violinista Elisa Citterio e il clavicembalista Michele Barchi, musicisti tra i più at-
Musica antica a LocarnoDal 31 marzo al 27 aprile, i «Concerti delle Camelie» di Locarno offrono quattro appuntamenti con la musica antica. tivi nell’ambito della musica
antica in Italia, uniti dalla passione e dall’entusiasmo per l’approfondimento stili-stico del repertorio stru-mentale italiano dei secoli XVII e XVIII. Il solista Ga-briele Cassone è un concer-tista riconosciuto in tutto il mondo, apprezzato sia nell’interpretazione della musica su strumenti d’epoca (tromba naturale barocca, tromba classica a chiavi, tromba romantica a cilindri e cornet à pistons) sia nell’e-secuzione del repertorio contemporaneo.
Tutti e quattro i concerti sa-ranno preceduti da una bre-ve introduzione musicale da Giuseppe Clericetti.
Info: tel. 091 791 00 91 (Ente Turistico Lago Maggio-re) e [email protected]
Il liutista Hopkinson Smith (sopra) e il violoncellista Gaetano Nasillo.
Il musicista Fahmi Alqhai.
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Viola da gambaStrumento ad arco dotato di sei
o sette corde intonate per successione di due quarte. Ha sulla tastiera le
distanze intervallari di semitono attraverso la posizionatura trasversale di corde di budello
animale (la cosiddetta tastatura).
LiutoDi origine orientale, fu importato in Europa nel Medioevo e raggiunse la mas-sima diffusione nel XVI secolo. Una serie di legacci di minugia (bu-dello) divide il manico in otto o nove parti, dette tasti.
Clavicembalo
Indica una famiglia di strumenti musicali a cor-
de dotati di tastiera. L’età del clavicembalo copre un
arco temporale di circa tre se-coli (dal XVI al XVIII), periodo in
cui sono sorte diverse scuole musicali in tutta Europa.
Quattro strumenti antichi
Tromba naturaleTubo metallico di ottone, argento o legno, lungo da uno a due metri, cilindrico fino a 30 cm circa dalla campana e munito di bocchino. Fu usato già dai popoli latini ed etruschi.
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12 Accademia Vivaldi / Rassegna anziani 13culturagennaio-aprile 2012
Accademia Vivaldi, invito all’ascoltoLa rassegna «3Concerti, invito all’ascolto», a Locarno, il 20 gennaio, il 3 e il 17 febbraio.
Da qualche anno, l’Ac-cademia Vivaldi or-ganizza una piccola
stagione di concerti tenuti da musicisti professionisti e ri-volta ad un pubblico non for-zatamente di musicofili. I concerti vedono come prota-gonisti insegnanti della scuo-la di musica dell’Accademia Vivaldi che, prima di essere docenti, hanno sviluppato una carriera concertistica autonoma. Anche quest’an-no, la rassegna «3Concerti, invito all’ascolto» ha l’ambi-zione di essere tra le occa-sioni privilegiate per gli al-lievi della scuola di musica, per gli appassionati, e per chi la musica classica non la frequenta ma è curioso.
Lorena Di Florio apre la rassegna «3Concerti» il 20 gennaio.
del Lieder, con Raffaella Da-maschi (pianoforte) e Bar-bara Theler (soprano): i lie-der per pianoforte e voce di Schubert, Debussy, Mahler, Brahms, Strauss, Wagner Raffaella Damaschi (piano-forte), Barbara Theler (so-prano). La fusione massima, il compimento più stretto del rapporto tra Musica e Parola, si verifica nel Lied, in cui l’essenzialità dei mezzi impiegati, la sintesi formale e temporale, la vocazione a penetrare nei campi più in-sondabili e arcanamente connessi con il mistero dell’uomo si coniugano e si saldano in un insieme com-piuto.
Venerdì 17 febbraio, ore 20.15, Locarno, Chiesa S.Ma-ria Assunta (Chiesa nuova), Le umane passioni: recital di Marcello Scandelli (violon-cello) e Francesca Rivabene (clavicembalo). I sentimenti umani nelle musiche di Wil-lelm De Fesch, Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi, Jean-Philippe Rameau, Jo-hann Sebastian Bach.
Info: tel. 091 795 27 22 www.accademiavivaldi.ch
Rassegna anziani ad AsconaIl Teatro Sala del gatto ospita spettacoli di musica e di comicità.
12 gennaio, ore 15, Erich Maria Re-marque, Marlene Dietrich, Paulette Goddard, documentario di Victor Tognola. Nel centenario della nasci-ta di Paulette Goddard, a vent’anni dalla sua morte e a 40 da quella di Remarque, il documentario di Vic-tor Tognola ricostruisce la storia del grande scrittore, attraverso l’intrec-ciarsi di destini straordinari.
16 febbraio, ore 15, Nel mondo di Ar-lecchino, Compagnia Teatro Para-vento, con Luisa Ferroni e Miguel Angel Cienfuegos che interpretano Arlecchino, Brighella, Colombina, Florindo, Beatrice.
15 marzo, ore 15, Paola Lombardo pre-senta il nuovo disco «Lo mau d’a-mor»: brani tradizionali e brani ori-ginali con i sax di Claudio Carboni.5 aprile, ore 15, spettacolo a sorpresa.
Info: tel. 091 792 21 21www.ilgatto.ch
Luisa Ferroni e Miguel Angel Cienfuegos.
Venerdì 20 gennaio, ore 20.15, Locarno, Sala Società Elettri-ca Sopracenerina, Segreti pensieri di Schumann, con Lorena Di Florio (pianofor-te) e Sergio Bianchi (prof. di composizione, relatore): concerto-conferenza su due importanti opere di Schu-mann. Il titolo «Segreti pen-sieri in Schumann» suggeri-sce una lettura di Kinderszenen op. 15 e Fanta-sia op. 17 non solo legata al-la struttura e alla bellezza delle composizioni, ma an-che una ricerca di messaggi nascosti.
Venerdì 3 febbraio, ore 20.15, Locarno, Sala Società Elettri-ca Sopracenerina, Il sogno
La pianista Raffaela Damaschi.
foto
: mAd
14 Agorà Teatro 15culturagennaio-aprile 2012
Agorà Teatro di Ma-gliaso è un’asso-ciazione culturale educativa e artisti-
ca fondata nel 2004 da Mar-zio Paioni e Claudio Orlan-dini. Al centro del progetto teatrale c’è la ricerca dell’e-spressività nella sua radice più profonda, in cui l’attore porta in scena la sua uma-nità. Una proposta autenti-ca, come nelle produzioni recenti: Vestire gli Ignudi (2008), di Luigi Pirandello, e Casa di Bambola (2011), di Henrik Ibsen. Quest’anno, Agorà Teatro presenta I fisici, la nuova produzione ispirata al capo-lavoro di Friedrich Dür-renmatt. La regia è affidata all’affermato regista teatrale Claudio Orlandini, con l’as-sistenza di Marzio Paioni, direttore artistico dell’Agorà.
Le tematiche tratte dall’ope-ra «I fisici» indagano il ruolo e la responsabilità della scienza e dello scienziato nei confronti dell’umanità. Con sarcasmo e ironia, l’Au-tore pone l’accento sulla re-lazione tra le scoperte scien-tifiche e le conseguenze che possono avere sul mondo. Infatti, l’opera rappresenta uno specchio delle proble-matiche contemporanee, trattando per esempio il te-ma delle fonti energetiche – e della loro influenza sull’ambiente – e del ruolo della scienza e dell’industria nella nostra società.
Ma c’è di più. Il piano umano che si dispiega all’interno dell’opera presenta perso-naggi lacerati, imbrigliati da continui giochi di ruolo e continuamente costretti a
mentire. Da qui nasce l’esi-genza dell’Agorà Teatro di approfondire le relazioni e le personalità racchiuse ne «I fisici». Al centro dello spet-tacolo c’è dunque il lavoro di ricerca dell’attore. In scena cinque attori che hanno seguito la formazio-ne all’Agorà Teatro: Antonel-la Gabrielli, Michele Gianel-la, Ruben Moroni, Philippe Schafer e Michela Zanetti. Lo spettacolo debutterà all’Agorà Teatro di Magliaso il 21 gennaio e sarà replica-to il 22-28-29 gennaio e il 4-5, 11 e 12 febbraio. Sabato ore 20.45 e domenica ore 17.00.Prenotazioni da lunedì a ve-nerdì al numero: 076 281 71 61 oppure [email protected]
Info: www.agorateatro.ch
Omaggio a DürrenmattDal 21 gennaio, Agorà Teatro di Magliaso mette in scena «I fisici», di Friedrich Dürrenmatt.
Una scena de «I fisici», ispirata al capolavoro di Friedrich Dürrenmatt.
Un’immagine della pièce «I fisici».
«Una realtà frammentata»
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Sandro Rusconi, direttore Divisione della cultura DECS.
Cooperazione: Anche la Divi-sione cultura sostiene «I fi-sici» del Teatro Agorà. Con quali motivazioni?Sandro Rusconi: Di regola il Cantone non sostiene il tea-tro amatoriale e i corsi di te-atro. Agorà Teatro è una real-tà ibrida, professionale e amatoriale. Le precedenti produzioni, Vestire gli ignudi, di Pirandello, e Casa di bam-bola, di Ibsen, hanno convin-to la commissione della loro qualità. Agorà Teatro si profi-la come una delle realtà emergenti più interessanti in Ticino. Inoltre Dürrenmatt è un autore che, per quanto svizzero, arriva poco sulle scene ticinesi.
Come giudica la situazione del teatro professionale in Ticino?Dal mio osservatorio perso-nale, che non è quello di uno specialista del settore, mi sono costruito l’impressione che la realtà del teatro pro-fessionale sia ricca ma un po’ frammentata. Non saprei se per ragioni storiche o strut-turali, ma penso che sia una combinazione dei due fatto-ri. Dobbiamo però chiederci se questa frammentazione gioca a nostro favore.
L’UFC ha ridotto da 8 a 2 le as-sociazioni teatrali ticinesi che godono di un sostegno fi-nanziario. Un «colpo» all’ita-lianità della Svizzera?La decisione cadrà soltanto nelle prossime settimane. Il TASI, cui lei allude, si sta
muovendo e con una certa efficacia per tessere delle re-lazioni sul piano nazionale e quindi legittimarsi come un soggetto degno della consi-derazione da parte della Confederazione.
Nel 2008 la scuola di teatro Dimitri ha inaugurato il «Ma-ster-Campus-Theatre-CH». Oggi, i neodiplomati hanno più sbocchi professionali?Sono in effetti aumentate le possibilità d’impiego, anche perché il pubblico del teatro è in aumento. Ciononostan-te aumentano anche coloro che fanno teatro per profes-sione, o che hanno la pretesa di farlo. In assenza di un te-atro stabile di produzione e con una scena indipendente ancora molto fragile, cresciu-ta sostanzialmente negli ulti-mi 20 anni, il Ticino non è un luogo che dà molte garanzie per chi vuole fare del teatro una professione. Questo an-che perché parallelamente si stanno profilando dei sog-getti che non hanno avuto una formazione canonica e spesso offrono spettacoli a scuole, comuni, associazioni a costi molto concorrenziali. E ciò toglie ulteriore mercato ai diplomati delle scuole di teatro. Questa sorta di con-correnza alla lunga potrebbe diventare un problema per la scena teatrale ticinese. ron
(Ha collaborato alle risposte Gianfranco Helbling, presiden-te della commissione teatro)
16 Maribur / Klee
Stefano Ferrando, giornalista sportivo TSI.
Paul Klee al Museo in erbaLa mostra «I giochi di Klee» è aperta fino al 26 febbraio.
Un grande successo di pubbli-co ha contrassegnato la mo-stra «I giochi di Klee» al Mu-
seo in erba, che chiude i battenti il 26 febbraio. Nell’allestimento non manca nulla per divertire i bambini: manopole, puzzle, penne magiche, quadri musicali, la bicicletta, il labi-rinto e persino la bilancia… dei co-lori! Il percorso, realizzato da Ro-land Besse (Vallée de la jeunesse di Losanna), è concepito per stupirli e coinvolgerli totalmente nella sco-perta del meraviglioso mondo di Paul Klee. L’artista, nato vicino a Berna, si è autodefinito un «pittore poeta», affascinato dalla creatività infantile. Klee disegna i suoi pensie-ri, ma il suo mondo non è solo fatto di case, strade, persone, ma anche di tantissimi colori e, come i bambini, viag-gia nel mondo della fantasia.
Nel percorso i giovani visitatori sono invita-ti a interagire con ori-ginali manipolazioni che coinvolgono i sensi e l’immagina-zione per affrontare con curiosità la lettu-ra dell’immagine. Passando da diverse tappe, «entrano» nel quadro in prima per-sona, vedono, sento-no, toccano. Possono animare la «Macchi-na cinguettante», comporre personali «Armonie», sistemare gli occhi del simpati-co «Senecio», illuminare «Il pesce d’oro», giocare con le sfumature dei colori di «Separazione della sera» e altro ancora…
Info: tel. 091 835 52 54 www.museoinerba.com foto
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Il giornalista sportivo Stefano Ferrando racconta
l’importanza di Maribur e la sua passione per i burattini.
Il magico mondo dei
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Il programma di MariburLa XVIII edizione di Maribur, la rassegna del teatro di figura «Otello Sarzi», debutta il 4 marzo, all’oratorio di Ligornetto: L’acqua magica, la quarta pubblicazione della collana «Le magie di Maribur», riadattamento dello spettacolo «Fagiolino e Sandrone: dottori, veterinari, professori», di Maria Rosaria Valentini. Con la presentazione del libro, «L’acqua magica» sarà messa in scena da Mauro Sarzi, figlio di Otello.Il 21-22 aprile, nella cornice del Mulino del Ghitello a Morbio Inferiore, il tradizionale Gioppi-no e Brighella, di Ferruccio Bonacina, e il Galeone dei pirati.Il 12-13 maggio a Stabio un doppio appuntamento: le ombre della compagnia Claire de Lune, pupazzi e oggetti si animeranno nelle corti del nucleo tra le mani di Gigio Brunello, Anita Bertolami, Stefania Mariani e le compagnie Nasinsù e Nuvole in Tasca. Il 26 agosto nel parco del Museo Vela a Ligornetto la Compagnia del Riccio con Gioppino e il campo di diamanti e la compagnia russa Mini-Dlin-con Surprise. Sarà allestita una tenda berbera per «Trois petit pas et puis s’en va», di Graine de Malice. Il 18 novembre a Stabio, per la Giornata internazionale dei diritti dei bambini, Claudio e Consuelo chiudono la rassegna con Roclò, dimostrazione pratica di come, con una buona dose di fantasia, la nostra «spazzatura» può avere una seconda possibilità!
Info: 091 641 69 60www.maribur.ch
Cooperazione: Si dice che Stefano Ferrando sia uno dei più grandi fan di Maribur…Stefano Ferrando: Per forza, è Ma-ribur che è venuto a bussare alle porte di casa mia. Abito a Stabio in una delle corti in cui si svolgono gli spettacoli della rassegna. Detto ciò, per la mia famiglia e soprattut-to per i miei figli, di 3 e 5 anni, è un mondo magico, che fa sognare ad occhi aperti.
Perché lo consiglierebbe?Agli adulti per fare un tuffo nella tradizione e riassaporare il gusto dell’infanzia. Ai più piccoli inve-ce per conoscere qualcosa di nuo-vo. Se non ci fosse Maribur, diffi-cilmente oggi si sentirebbe parlare ancora di burattini e marionette.
Quali spettacoli preferisce?A Maribur c’è un po’ di tutto: burat-tini, marionette, giochi di luci e om-bre, teatrini con persone in carne e ossa. Io prediligo i burattini, anche perché da piccolo ci giocavo.
Una critica costruttiva che vuole ri-volgere a Maribur?Che si svolge su diversi fine set-timana sull’arco dell’anno e ogni volta è una vera festa, con diverse attività collaterali. Sia i grandi sia i piccoli sono coinvolti emotivamen-te. E poi c’è l’aspetto estetico, cultu-rale. A Stabio, Maribur valorizza le corti del nucleo storico, ti permette di scoprire angoli nascosti. A Ligor-netto invece soprattutto gli esterni del Museo Vela. E, per finire, una critica negativa?Gli spettacoli si svolgono all’aper-to, in cornici suggestive e quan-do le previsioni meteo non sono clementi, gli organizzatori devo-no decidere il da farsi con 24 ore di anticipo. Spesso si sceglie con troppa fretta di fare gli spettaco-li in palestra. Mi è già capitato di vedere uno spettacolo al chiu-so quando fuori c’era un sole che spaccava i sassi. Bisognerebbe osare di più. Patrick Mancini
17culturagennaio-aprile 2012
18 Coccinella / Minimusica / Olivone 19culturagennaio-aprile 2012
Coccinella... arcobalenoIl 25 gennaio e il 7 marzo ad Ambrì.
Claudio Milani e,
foto sotto, due
attori della
compagnia Sugo
d’inchiostro.
Olivone, il teatrino Due spettacoli: il 5 febbraio e l’11 marzo.
A ll’Osteria Centrale a Olivone, domenica 5 febbraio, ore 17, Il dispettoso Giangianni e il
fischietto magico, con Vilmos Can-celli. Fare dispetti è il passatempo del piccolo Gian-gianni. Un giorno nel bosco vede un uccello che canta prende la mira con la sua infalli-bile fionda e... Dai 3 anni. Can-celli si è avvicina-to al teatro grazie al suo mestiere di docente delle elementari. Per lui raccontare storie ai bambini è qualcosa di magico. Domenica 11 marzo, ore 17, Osteria Centrale di Olivone, La gabbianella e il gatto, con Diego Pitruzzella e An-namaria Maccauso. Dai 4 anni. La storia della gabbiana Kengah che at-terra in fin di vita sul balcone del gatto Zorba, a cui strappa tre pro-messe: non mangiare l’uovo che lei sta per deporre, averne cura e inse-gnare a volare al piccolo. Diego Pi-truzzella si è diplomato alla scuola di Quelli di Grock a Milano e Anna-maria Maccauso è laureata in arte-terapia.
Info: [email protected]
Vilmos Cancelli sarà in scena a Olivone domenica 5 febbraio.
Minimusica a Bellinzona
Minimusica, un’as-sociazione di geni-tori di Bellinzona,
da oltre 20 anni trasforma magicamente il mercoledì pomeriggio dei bambini!Al teatro dell’Oratorio par-rocchiale (Salita alla Motta, dietro la Collegiata) sono in programma fino ad aprile tre spettacoli da non perde-re, per far sognare ad occhi aperti tutti i bimbi a partire dai 4 anni.Minimusica propone una valida introduzione a tutte le forme artistiche del teatro.Il sipario si alza ed ecco al-lora il cartellone:
il 18 gennaio, ore 14.00 e 16.00, il Teatro di Pan, nota compagnia «nostrana», ci propone C’era due volte una nonna. Una storia profonda che apre una finestra sul le-game che unisce nonni e ni-poti. La «nonnità» come forma fondamentale di tra-mandare la memoria, indivi-duale e collettiva; quella che assicura un senso di appar-tenenza e di identità familia-re e che ci accomuna anche come popolo. «Bambini e anziani hanno molto in co-mune. A entrambi, infatti, appartiene l’innocenza del-lo sguardo sulla vita e sulle
L’ associazione di genitori «Minimusica» tra spettacoli e festa al Castello di Montebello.
cose» (Cosetta Zanotti). Da questa consapevolezza na-sce la storia che sarà portata in scena dal Teatro Pan: una storia fatta di rabbia e di tri-stezza, di gioia e nuova com-plicità. Di nonna e nipote che, insieme, a braccetto, percorrono un tempo nuovo fatto di ricordi e di sogni (dai 6 anni).
Il 1° febbraio, ore 14.00 e 16.00, La Bella addormenta-ta, con la compagnia la Lu-na nel Letto di Ruvo di Pu-glia. Intorno al grande letto, il tempo all’improvviso si so-spende, la magia del sogno entra dolcemente nella sce-na, annulla i confini tra il racconto e la realtà e ci accompagna, in un vortice di im-magini, risate ed emozioni, nel mondo onirico della Bella addor-mentata (dai 4 anni).
Terzo spettacolo il 7 marzo, ore 14.00 e 16.00, Cinderella Vam-pirella, con il ri-
Un’immagine della
festa finale dello
scorso anno al Castello
di Montebello.
Cinderella Vampirella,
lo spettacolo
del 7 marzo.
torno a Bellinzona del Teatro Pirata di Jesi. È una ri-lettura della nota fiaba di Cenerentola, trasportata nell’inconsueta ambienta-zione di un castello in Transilvania. I personaggi (pupazzi e burattini) si muo-vono all’interno di una scatola magica in continua evoluzione, con scene di in-credibile bellezza e canzoni originali (dai 5 anni).
Infine, il 25 aprile, presso il Castello di Montebello, pose-remo la ciliegina sulla torta con la Festa finale. Una sor-presa!
Info: tel. 091 867 13 79www.minimusica.ch
Il Gruppo Coccinellarcobaleno presenta all’Aula magna delle scuole medie di Ambrì, merco-
ledì 25 gennaio, ore 16.30, lo spetta-colo Chapeau rouge e chapeau noir, della compagnia Sugo d’inchiostro. Tanto, ma tanto tempo fa, fra la cit-tà di Chapeau rouge e quella di Chapeau noir scoppiò la guerra. La guerra? Uno spettacolo pacifico e divertente, tratto da un racconto di Roberto Piumini.
Mercoledì 7 marzo, ore 16.30, Scuo-le medie di Ambrì, Claudio Milani in I rac-conti di Gloria. Suoni, colori e personaggi prendono for-ma dalle parole narrate e dalle storie nascono anche giochi fat-ti di grida e silen-zi, battiti di mani e occhi chiusi a esprimere desi-deri. Gloria è una scatola di legno dalla quale escono piccoli oggetti, musica e bolle di sa-pone. Ogni volta che Gloria si apre non si sa quale storia inizierà.
Info: tel. 091 867 13 79
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20 Rabadan culturagennaio-aprile 2012
Rabadan n° 149
I M P R E S S U M
Editore: Coop Società Cooperativa, 4002 Basilea. Jörg Ledermann, Joachim Tillessen Redazione: Daniele Pini (caporedattore), Rocco Notarangelo (curatore dell’inserto) Produzione: Saverio Verrascina Layout: Peter Hilfiker (respons.), Simone Torelli Stampa e distribuzione: Centro Stampa Ticino SA, Muzzano Tiratura: 130.000 copieIl programma può essere soggetto a modifiche. Coop cultura è raggiungibile presso: Coop, Regione Ostschweiz-Ticino, Via Industria, 6532 Castione, Tel. 091 822 35 35, www.coop.ch/coopculturaCoordinamento: Samantha Dresti, [email protected] Coop cultura: Dino Invernizzi (presidente), Livio Bontognali, Augusto Chicherio, Marco Lucchini, Orazio Martinetti, Rocco Notarangelo, Doris Storelli.
L a 149ª edizione del Rabadan di Bellin-zona si tiene dal 16
al 21 febbraio. La conse-gna simbolica della chia-ve della città tra il Sinda-co e il re Rabadan darà inizio a sei giornate di di-vertimento e spensiera-tezza. Colori, musica e satira riempiranno le vie del centro storico e tutti i ritrovi fissi ed occasiona-li presenti nelle piazze, per quella che sarà l’ulti-ma edizione prima dei
grandiosi festeggiamen-ti del 2013 per celebrare il 150° anno di vita della Società.Quest’anno si è deciso di presentare una manife-stazione dai contenuti in linea con le edizioni pre-cedenti, assai apprezzati, in modo da svelare soltan-to successivamente le no-vità confermate o in fase di lavorazione. Non si tratterà però di una sem-plice edizione di transi-zione. Tutti gli eventi, a
partire dallo spettacolo d’apertura, sono stati ri-modellati sulla base dell’esperienza, dei sug-gerimenti e di nuove col-laborazioni. Su questa sperimentata struttura andranno infatti ad inse-rirsi le innovazioni. Per quanto riguarda in-vece i servizi annessi alla manifestazione, il crescente successo ri-scontrato nell’utilizzo dei mezzi pubblici, ha in-dotto la Società a confer-
mare la collaborazione con Ferrovie ed Autopo-stale. Coop è sponsor principale di Rabadan dal 2002. Rabadan è tra gli eventi top a livello svizzero. Di piú, dopo la ratifica nel 2008 della Convenzione UNE-SCO, è entrato nella lista delle tradizioni viventi che rappresentano la ricca di-versità culturale a livello nazionale.
Info: www.rabadan.ch
Due immagini del Rabadan dello scorso anno.
Dal 16 al 21 febbraio, a Bellinzona, il Carnevale del divertimento, sostenuto da Coop.
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