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INDICE
Saluto presidente______________________________________________ Pag.3
Il progetto diventa realtà______________________________________ Pag.4
I Presidenti____________________________________________________ Pag.6
Benefattori____________________________________________________ Pag.7
Ospiti_________________________________________________________ Pag.8
Don Gregorio_________________________________________________ Pag.9
Un anno di risanamento______________________________________ Pag.10
Il giardino del Reparto Azzurro (Alzheimer)___________________ Pag.13
Progetto di cura per ospiti con demenza______________________ Pag.14
Curiosando al Centro Diurno__________________________________ Pag.16
100 anni di vita e di emozioni_________________________________ Pag.18
Animazione in RSA____________________________________________ Pag.19
Bello essere volontari__________________________________________ Pag.21
Salute fisica e psichica_________________________________________ Pag.22
Servizio alla persona___________________________________________ Pag.24
Risorse umane_________________________________________________ Pag.25
3
IL SALUTO DEL PRESIDENTE Un prezioso servizio alla Comunità
Dalla prima edizione di questo notiziario un anno è già trascorso; mi
auguro che questo tempo sia passato senza troppi scossoni e
preoccupazioni. Anche quest’anno la stampa del giornalino è stata
possibile anche grazie all’apporto di un benefattore: a lui e a tutti i
benefattori vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Qui alla Casa di
Riposo la quotidianità è trascorsa con la solita semplicità
accompagnata dai mille “problemi” che esistono in qualsiasi
struttura che si occupa di anziani più o meno fragili. Il sistema
sociosanitario lombardo, eccellenza riconosciuta anche a livello
internazionale, si sta evolvendo al meglio e l’ambizione della Lombardia è quella di essere
designata prima Regione europea per efficienza nella gestione delle risorse e nella
prestazione dei servizi: la nostra Casa di Riposo si prodiga anch’essa, nel suo piccolo, per
ottenere risultati qualificanti ed apprezzati. La sanità del futuro punta ancor di più sulla
prevenzione e la promozione della salute, sulla valutazione delle necessità del singolo
cittadino e dell’ambiente familiare in cui vive ed invecchia. Purtroppo constatiamo che pur
mettendo in atto questi comportamenti non tutti gli anziani fragili riescono a rimanere
presso il proprio domicilio e per questo il nostro desiderio di amministratori, oltre a
garantire alla Fondazione una stabilità economica, è il voler trasformare la struttura sempre
di più in “casa” e sempre meno “ospedale”, vista la lungodegenza degli Ospiti. Il non essere
più in casa propria non deve risultare un abbandono, bensì uno spostamento del luogo di
residenza presso il quale l’anziano riceverà assistenza amorevole ed appropriata. Il lavoro
presso la Casa di Riposo si dimostra efficiente anche grazie alla condivisione di personale
motivato e competente che però necessita di formazione “aggiornata” e finalizzata
all’efficacia della presa in carico degli Ospiti. Per questo l’amministrazione, anche grazie ad
un contributo della Comunità Montana di Vallecamonica, ha investito nella realizzazione di
uno spazio aperto collegato al reparto azzurro e nella formazione dei dipendenti che si
occupano dei Residenti di quel reparto, senza dimenticare gli operatori degli altri reparti ai
quali, in tempi e in modi da stabilire, verranno forniti gli strumenti necessari per svolgere
le proprie mansioni fisicamente e psicologicamente in modo meno faticoso e più
gratificante. Il rapporto con i nostri anziani è davvero un arricchimento personale che ci
aiuta a capire meglio le dinamiche della vita e ad essere più pazienti e tolleranti con noi
stessi e verso gli altri, perché il tempo della vecchiaia arriva per tutti e soprattutto nessuno
sa il conto che ci presenterà.
Contando sulla Vostra fiducia e collaborazione e soprattutto sperando di soddisfare il
Vostro desiderio di essere informati ed aggiornati , Vi lascio alla lettura e Vi saluto
cordialmente.
Il Presidente
TIZIANA ASTICHERPresidente
4
IL PROGETTO DIVENTA REALTA’
Nel precedente giornalino abbiamo
ripercorso le varie fasi che hanno
consentito alla comunità di Malonno di
poter disporre di uno strumento di
solidarietà nei confronti dei più bisognosi.
Abbiamo constatato la generosità, la
lungimiranza, la caparbietà di Don
Giovanni Ferraglio, fondatore della Casa
di Riposo malonnese. Il progetto
gradualmente si concretizzava ed un
tassello importante fu costituito
dall’approvazione dello statuto , pochi
mesi prima che don Ferraglio concludesse
la sua vita terrena nel novembre 1942. Il
decreto riconosceva “il ricovero” come
ente morale giuridico, gestito dall’ECA
(Ente comunale di assistenza). Il fondatore
aveva messo a disposizione lo stabile,
aveva donato una rilevante somma di
denaro, ora era necessario che “il
Ricovero dei vecchi” iniziasse a
funzionare.
L’INIZIO
L’avvio ufficiale avviene con la nomina del
primo consiglio di amministrazione. Lo
statuto prevedeva la sua composizione in
5 componenti: 2 nominati dal Podestà, 1
dall’Eca, 1 dal segretario del Fascio; il
parroco pro-tempore era componente di
diritto.
Questi i consiglieri scelti: Don Gino Ricci
e Giovanna Lieta, indicati dal Podestà;
Giovanni Mariotti scelto dall’Eca;
GianBattista Bonetti indicato dal
segretario del Fascio e Don Giovanmaria
Rodondi, membro di diritto. Tra i 5
componenti il Prefetto di Brescia scelse
come presidente Bonetti GianBattista. Il
consiglio durava in carica 4 anni.
Essendosi insediato nel mese di marzo
1943 sarebbe scaduto nel 1947. Giovanna
Lieta sarà sostituita da Luigi Filisetti nel
1944. Il “Ricovero” faceva i suoi primi
passi fornendo assistenza a poche
persone, ma la concreta solidarietà aveva
preso avvio in un periodo non facile
anche per le vicende della guerra che
interessavano il nostro territorio. I primi
anni non furono certo facili, neppure per
la direttrice Rina Picen che fin dall’inizio fu
l’anima e la coordinatrice unica dell’Ente
morale appena autorizzato. A lei spettava,
come dettato dal testamento del
fondatore, un riconoscimento economico
mensile e l’utilizzo di una stanza per sua
dimora. Nel 1949 erano 7 gli assistiti,
negli anni successivi le richieste di
assistenza aumentarono tanto da indurre
il Consiglio a progettare un ampliamento
della sede, troppo piccola per ospitare i
bisognosi.
Scritto Autografo di Don Ferraglio in merito alla cronistoria del Ricovero
5
IL PRIMO AMPLIAMENTO
Nel settembre 1957
si pose la prima
pietra del nuovo
fabbricato da
affiancare al
precedente nucleo
abitativo del
“Ricovero”. Il
problema più
urgente fu quello di
reperire le risorse
economiche
necessarie ad affrontare i lavori. Furono
inviate richieste di contributo ai vari Enti
Istituzionali, alle banche, alle ditte locali e
nel corso della realizzazione del progetto
si coinvolse la comunità di Malonno
inviando a tutte le famiglie una richiesta
di contributo in denaro da mettere in una
busta rigorosamente anonima. Il
volantino era firmato dall’intero Consiglio
con il presidente Luigi Filisetti. Non
conosciamo l’esito della catena di
solidarietà, resta il fatto che il “Ricovero”
venne ampliato e potè ospitare un
numero maggiore di bisognosi. Con
l’istituzione della scuola media
obbligatoria (1963) il fabbricato adibito a
“Ricovero”, in una sua parte, fu sede delle
classi femminili e della segreteria della
scuola, fino alla predisposizione del
nuovo edificio scolastico (1975). Da allora
l’intero edificio fu destinato ad ospitare
gli assistiti che in quegli anni arrivarono a
25.
ALTRI INTERVENTI
Nel 1985
venne
realizzato il
secondo
ampliament
o su lato
nord
dell’edificio,
portando
la capacità ricettiva a 56 posti letto. Nella
giornata del 22 novembre 1987 la nuova
ala della Casa di riposo malonnese venne
inaugurata alla presenza di autorità
politiche locali e da un nutrito gruppo di
cittadini di Malonno. Il nuovo intervento
rese l’edificio più funzionale ed
accogliente sia internamente che
esternamente. Consistente la spesa
sostenuta pari a 350 milioni di lire, 250
dei quali frutto di economie di bilancio in
diversi esercizi precedenti. Nel 1992 la
struttura fu di nuovo ampliata
consentendo l’assistenza ad un numero
maggiore di ospiti ed attivando un
reparto protetto. In seguito vennero
realizzate delle vasche terapeutiche con
annessa palestra. L’opera non ha risposto
alle attese, anche per le elevate spese di
gestione. Nel 1999 prese avvio anche il
Centro Diurno Integrato in grado di
accogliere 15 persone: un servizio
prezioso per il nostro territorio. Altri
interventi corposi sono stati programmati
e concretizzati non molti anni fa. Si è
proceduto ai lavori di adeguamento della
struttura agli standard regionali e pure al
suo ampliamento.
Lettera inviata alle famiglie di
Malonno
Delibera di affittanza di aule per la Scuola
di
6
I PRESIDENTI
Il Consiglio di amministrazione del
“Ricovero” è diretto da un presidente.
All’inizio la persona designata a questo
ruolo era nominata dal Prefetto di Brescia
su segnalazione dell’autorità politica
locale. In seguito il presidente era scelto
dagli stessi consiglieri, mediante
votazione segreta. La composizione del
Consiglio è variata nel corso dei decenni:
fino al 1990 il Consiglio era formato da 5
persone: dal 1990 fino al 2003 era
costituito da 7 membri per poi ritornare
alla formula attuale di 5 componenti.
Il primo presidente del “Ricovero” fu
nominato dalla prefettura di Brescia nella
persona di GianBattista Bonetti,
imprenditore locale.
Nel 1947 venne modificato lo statuto
dell’Ente in modo che il componente che
prima veniva segnalato dal partito fascista
fosse designato dalla Prefettura. A capo
del nuovo Consiglio, per il quadriennio
1947-1951, venne chiamato come
presidente Luigi Filisetti che resterà in
carica per tre mandati consecutivi fino al
1960.
Il Consiglio che si
insedierà nel 1960
eleggerà come
presidente Giuseppe
Asticher che rivestirà
questo ruolo fino al
2003.
Al decesso di Giuseppe Asticher il
Consiglio scelse come presidente Battista
Gelmi.
Nel 2008 il Consiglio scelse come
presidente Ezio Asticher rimasto in carica
fino al 2012.
Attualmente riveste il ruolo di presidente
Tiziana Asticher
PRESIDENTI
G.BATTISTA BONETTI 1943-1947
LUIGI FILISETTI 1947- 1960
GIUSEPPE ASTICHER 1960- 2003
BATTISTA GELMI 2003- 2008
EZIO ASTICHER 2008- 2012
TIZIANA ASTICHER 2012
Giuseppe Asticher
Presidente per 43 anni
7
BENEFATTORI
La Casa di Riposo di Malonno, nel corso
dei decenni ha avuto molti benefattori.
Alcuni hanno dedicato il loro tempo
libero in aiuto a chi prestava servizio agli
ospiti: altri hanno deciso di mettere a
disposizione immobili e risorse
economiche per contribuire al buon
funzionamento della Casa. Risulta difficile
ricordarsi di tutti e magari la menzione
sarà lacunosa. Chi si è speso con
altruismo, lo ha fatto per convinzione
personale e non per meritare pubblici
elogi. Di alcuni benefattori è bene fare
memoria. Non si può dimenticare il
fondatore don Giovanni Ferraglio che
oltre ad aver avviato il progetto di
assistenza agli anziani bisognosi ha
erogato una somma consistente perché si
partisse con il servizio. Anche la sua
domestica Margherita Tanghetti aveva
lasciato per il Ricovero ben 45.000 Lire e
Giuseppe Lela 15.000. Eravamo agli inizi,
vale a dire nel 1943. Una generosa
benefattrice è stata Giovanna Lieta che ha
lasciato in eredità al Ricovero molti
appezzamenti di terreno che
diventeranno molto utili per gli
ampliamenti successivi dello stabile. Altri
benefattori si sono aggiunti negli anni,
molti dei quali sono citati nelle due lapidi
murate sulle parete esterna della Casa di
Riposo che si affaccia su via IV novembre.
Nell’elenco ci sono anche i malonnesi
emigrati in Australia. Non dimentichiamo
l’opera preziosa svolta da Rina Picen e
Bruno Calzaferri. Ricordiamo infine i
benefattori dell’ultimo periodo ed in
modo particolare Natale Giacomini e don
Gregorio Salvadori.
Elenco dei benefattori
Natale Giacomini
Rina Picen e Bruno Calzaferri benefattori in opere
8
OSPITI
La Fondazione è accreditata per 100 posti letto come da decreto regionale n° 3070 del
10/04/2013. La composizione è così suddivisa :
‐ 77 donne
‐ 23 uomini
Riguardo alle fasce di età :Inferiore ai 60 anni 3 ospiti
‐ Dai 60 ai 64 anni__________ 2 ospiti
‐ Dai 65 ai 75 anni__________ 12 ospiti
‐ Dai 76 agli 85 anni________ 35 ospiti
‐ Dagli 86 ai 95 anni________ 40 ospiti
‐ Oltre i 95 anni_____________ 8 ospiti
Riguardo alla provenienza:
‐ Malonno___________ 33 ospiti
‐ Berzo Demo________ 9 ospiti
‐ Edolo_______________ 9 ospiti
‐ Sonico _____________ 9 ospiti
‐ Cedegolo__________ 3 ospiti
‐ Paisco Loveno_____ 2 ospiti
‐ Capodiponte_______1 ospite
‐ Corteno Golgi______ 4 ospiti
‐ Sellero______________2 ospiti
‐ Saviore dell’A.______ 3 ospiti
‐ Cevo_______________ 2 ospiti
‐ Monno_____________ 2 ospiti
‐ Niardo_____________ 1 ospite
‐ Braone_____________ 1 ospite
‐ Vezza d’Oglio______ 4 ospiti
‐ Paspardo___________ 1 ospite
‐ Darfo_______________ 1 ospite
‐ Breno______________ 1 ospite
‐ Vione ______________ 1 ospite
‐ Temù_______________ 1 ospite
‐ Ossimo_____________ 1 ospite
‐ Aprica______________ 1 ospite
‐ Incudine____________ 1 ospite
‐ Valle di Saviore_____1 ospite
‐ Fuori ASL___________ 6 ospiti
CENTRO DIURNO al 18/11/2014
Attualmente il CDI ospita 15 utenti, così suddivisi per fasce d’età :
‐ Dai 60 ai 64 anni__________ 1 ospite
‐ Dai 65 ai 75 anni__________ 2 ospiti
‐ Dai 76 agli 85 anni________ 8 ospiti
‐ Dagli 86 ai 95______________4 ospiti
Riguardo alla provenienza :
‐ Malonno__________________ 7 ospiti
‐ Berzo Demo_______________ 5 ospiti
‐ Cedegolo__________________ 3 ospiti
FASCE DI ETA' RSA <60
60 ‐ 6465 ‐ 7576 ‐ 8586 ‐ 95>95
9
DON GREGORIO SALVADORI
Nato a Santicolo il 27 novembre
1926, ordinato sacerdote il 14 giugno
1953, dopo avere svolto il suo ministero
sacerdotale presso il seminario di Brescia
in qualità di vicerettore e insegnante e
successivamente come Parroco di Corna
di Darfo, Pontoglio e Artogne, nel 2000
ha deciso di trasferirsi a Malonno in
qualità di collaboratore. E così per circa
13 anni ha servito questa nostra comunità
parrocchiale dedicandosi principalmente
alla frazione di Lava, dove aveva scelto di
abitare, nella locale casa canonica.
Don Gregorio era un sacerdote
ottimista. Possedeva una fede illimitata
nella divina Provvidenza. Amava stare con
la gente e lo si vedeva spesso lungo le
strade di Lava intrattenendosi a parlare
con tutti quelli che incontrava e recandosi
soprattutto a visitare malati e anziani.
Nel 2013 stava celebrando il 60°
anniversario di ordinazione sacerdotale.
Sorella morte, che lui non temeva,
l’ha colto all’alba di giovedì 4 luglio 2013,
mentre era in partenza da Santicolo verso
Lava per celebrare la S. Messa delle ore 9.
Il 6 luglio è stata celebrata la
S.Messa pasquale del funerale nella chiesa
dei Santi Faustino e Giovita di Malonno.
Messa concelebrata da numerosi
Sacerdoti e molto partecipata.
E’ stato
quindi sepolto
nel
Camposanto di
Santicolo.
Don
Gregorio, fin
dall’inizio del
suo ministero
sacerdotale in
Malonno, ha
sempre
provveduto
all’assistenza spirituale presso la nostra
Casa di Riposo.
Nell’ottobre del 2002, a ricordo del
sessantesimo anniversario della
scomparsa di don Giovanni Ferraglio,
(1942-2002), don Gregorio, su incarico
dell’Amministrazione della Casa di Riposo,
curò la pubblicazione di un libretto dal
titolo: “Notizie e testimonianze sulla sua
eredità”.
L’opuscolo ripercorre la storia della
Casa di Riposo e del suo fondatore.
Noi vogliamo ringraziarlo per
quanto ha donato spiritualmente e
materialmente alla Casa di Riposo di
Malonno. Gli chiediamo di continuare dal
Cielo a proteggerci.
Il Consiglio di Amministrazione, il personale, gli Ospiti della Casa di Riposo vogliono
vivamente ringraziare don Gregorio per la sensibilità e la generosità dimostrate nel
lasciare in eredità una somma cospicua.
La somma donata è di 136.500 Euro.
La Messa di suffragio per don Gregorio celebrata nella chiesa di Maria Ausiliatrice il
30 novembre e presso la casa di Riposo il 4 dicembre 2014 è stata l’occasione per
sottolineare pubblicamente la sua generosità.
Don Gregorio
10
UN ANNO DI RISANAMENTO ECONOMICO
Considerando la Casa di Riposo un bene
pubblico, appartenente a tutti i
malonnesi, spinti dalla volontà di gestirla
con la massima trasparenza, anche
quest’anno in occasione della
pubblicazione del nostro giornalino vi
aggiorniamo sulla situazione economico-
finanziaria della Fondazione allegando
una tabella riassuntiva delle principali voci
di bilancio con un raffronto tra i dati
definitivi del 2012 - 2013 e quelli
previsionali di fine anno 2014, sviluppati
sulle voci di bilancio definitive di fine
Ottobre 2014.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione si
è insediato a Marzo 2013 e solo nella
seconda metà
dell’anno, dopo aver analizzato
approfonditamente la situazione trovata,
ha potuto lavorare per migliorare la
disastrata situazione economica ereditata.
Il 2013, grazie alla cospicua donazione di
don Gregorio Salvadori, ed ai primi
risultati del nuovo corso economico-
amministrativo, si è chiuso in attivo, ma
sarà dal bilancio 2014 che si si vedranno
appieno i risultati della gestione del
nuovo Consiglio di Amministrazione.
Alleghiamo una tabella riassuntiva delle
principali voci di bilancio degli anni 2012
e 2013. Per il 2014 , con grande
soddisfazione, prevediamo un utile di
esercizio che si dovrebbe attestare
intorno ai 100.000,00€.
ANNO 2012
RICAVI COSTI
Ricavi
(Rette-Contributi 3.184.867,00€ 1.320.000,00€ Coop. COMIS
Proventi Straordinari 35.285,00€ 1.146.505,00€ Emolumenti personale
Rimanenze finali 27.155,00€ 161.891,00€ Riscaldamento
Proventi Finanziari 4.790,00€ 134.040,00€ Prodotti alimentari
261.132,00€ Consulenze
RICAVI COSTI
571.040,00€ Acquisti
Totale 3.252.097,00€ 3.594.608,00€ Totale
Perdita d'esercizio 342.511,00-€
ANNO 2013
Ricavi
(Rette-Contributi) 3.173.674,00€ 550.000,00€ Coop. COMIS
Proventi Straordinari 182.157,00€ 1.729.131,00€ Emolumenti personale
Rimanenze finali 19.907,00€ 133.396,00€ Riscaldamento
Proventi Finanziari 1.438,00€ 132.030,00€ Prodotti alimentari
91.795,00€ Consulenze
662.854,00€ Acquisti
Totale 3.377.176,00€ 3.299.206,00€ Totale
Utile d'esercizio 77.970,00€
Dalla tabella si evince che nel 2014, dopo aver pagato 250.000 Euro alla ditta Gelmi
srl, quale acconto sui lavori eseguiti negli anni scorsi, la Fondazione è tornata
all’attivo di bilancio. Va inoltre sottolineato che le rette degli Ospiti sono rimaste
invariate. Naturalmente restano i debiti da pagare: 1.221.143,00€ alla Ditta Gelmi Srl
per l’adeguamento agli standard regionali della struttura e per l’ampliamento e
499.399,00€ per estinzione mutuo acceso nel 2009.
11
CONSUNTIVO
Il miglioramento della situazione
economica è stata ottenuta grazie all’
effetto simultaneo di due azioni :
• Approfondito studio ed analisi di
tutte le voci di spesa con
l’individuazione delle azioni che
avrebbero portato ad ottenere
risparmi economici.
• Revisione di tutti gli appalti di
fornitura.
Si è intervenuti anche sul fronte dell’
organizzazione interna con
l’armonizzazione delle ore di lavoro del
personale, la creazione di protocolli grazie
ai quali si sono resi oggettivi i criteri di
assunzione e valutazione del personale e
dei collaboratori.
Nel numero dello scorso anno avevamo
indicato una serie di progetti che ci
avrebbero visto impegnati nel corso del
2014, di seguito vi aggiorniamo anche
sullo stato d’opera delle singole azioni :
1) Reparto Azzurro (Alzheimer) :
I lavori per la costruzione del
Giardino del Reparto Azzurro
(Alzheimer) inizieranno il 15
Dicembre 2014.
Dato il momento di crisi del settore
edilizio il Consiglio di
Amministrazione ha ritenuto di
invitare alla gara d’appalto per
l’aggiudicazione dei lavori edili a
cinque ditte malonnesi. Delle 5
imprese invitate solo 3 hanno
presentato un’ offerta.
Nel corso della seduta dell’organo
amministrativo della Fondazione
dell’11 Novembre, si è provveduto
all’apertura delle buste contenenti
le offerte. Al termine dell’analisi
delle proposte è stata assegnata
l’esecuzione dei lavori alla ditta
“Fona Remo lavori edili” la quale
presentava un offerta di ribasso
pari al 7,031% sul capitolato
iniziale di euro 114.460,00 con un
risparmio, per la Fondazione di
Euro 8.048,45. Le altre due Aziende
hanno presentato ribassi
rispettivamente del 4,50% e del
2,88%.
Contestualmente al miglioramento
strutturale si sta procedendo alla
formazione del personale che avrà
in cura gli ospiti del reparto. Il
corso è iniziato a Settembre e si
protrarrà fino a primavera inoltrata
del 2015 con un costo per la Casa
di Riposo di 20.000 euro.
2) Progetto “RSA Aperta”:
In collaborazione con ASL Valle
Camonica abbiamo assistito a
domicilio per 2.000 ore lavorative
persone con vari stati di fragilità.
3) Assistenza Domiciliare Integrata
(ADI) :
Il servizio non è mai partito perché
gran parte delle attività previste
sono state coperte con RSA Aperta.
4) Spazi da adibire a depositi :
l’opera non è iniziata quest’anno,
ma è in programma;
Resa grafica dell’intervento Rep. Azzurro
12
5) Centro diurno: grazie all’ impegno
di tutti, nel corso del 2014 la
disponibilità dei 15 posti è stata
saturata.
6) Centro Riabilitativo : lo studio per la
riapertura, dopo una prima
valutazione di massima è stato
sospeso a causa degli alti costi di
gestione. Siamo disponibili a
valutare soluzioni in accordo con le
Istituzioni socio-sanitarie del
territorio.
PROGETTI PER IL 2015
1) Realizzazione Giardino Alzheimer
2) Riqualificazione Reparto Azzurro
esistente.
Arredi, illuminazione ecc. Ai fini di
ottimizzare i consumi di energia
elettrica valuteremo la sostituzione,
anche parziale, delle attuali
lampade di illuminazione con punti
luce a led.
3) Tinteggiatura Reparto Rosa,
Palestra, Lavanderia e altre zone.
4) Realizzazione di uno spazio da
adibire a deposito
5) Nascita dell’associazione che
raggrupperà tutti i volontari che
collaborano con la fondazione,
necessaria per rendere più
complete le coperture assicurative
e più efficienti alcuni servizi
erogati.
6) Sito internet: Nei primi mesi dell’
anno, sempre per garantire la
massima trasparenza di gestione e
facilità di accesso alle informazioni,
verrà attivato il sito internet della
Fondazione
7) Ai fini di migliorare e facilitare la
raccolta, la gestione e la
disponibilità delle informazioni
sanitarie degli ospiti, valuteremo la
digitalizzazione delle cartelle
cliniche.
La gestione elettronica delle
informazioni consentirà alle
operatrici sanitarie un notevole
risparmio di tempo e la riduzione
al minimo delle possibilità di
errore.
8) Stiamo valutando l’attivazione del
progetto Qualità che porterà la
struttura ad ottenere la
certificazione del sistema di
gestione aziendale conforme alla
norma UNI EN ISO 9001:2008
(Norma europea che contiene i
parametri per ottenere la
certificazione)
In conclusione confermiamo il nostro
massimo impegno affinché lo standard
qualitativo della nostra offerta socio-
sanitaria rimanga agli elevati livelli di
efficacia ed efficienza raggiunti,
vagliando attentamente ogni proposta
innovativa che ci possa aiutare o
indirizzare nella nostra azione
amministrativa.
13
IL GIARDINO DEL REPARTO AZZURRO (ALZHEIMER)
Presso la nostra struttura è presente un
reparto protetto che accoglie persone
con demenza. Il nucleo dispone di 20
posti letto.
A seguito di un bando della Comunità
Montana di Valle Camonica che assegna
un contributo pari al 50% del costo
complessivo degli interventi,
l’amministrazione ha predisposto un
progetto relativo alla realizzazione di uno
spazio aperto denominato “Giardino”
adiacente al reparto esistente, in modo da
offrire agli Ospiti la possibilità di fruire di
percorsi esterni facilmente utilizzabili.
La demenza sappiamo che distrugge le
capacità di orientamento spazio-
temporale e di riconoscimento di forme e
colori. Vivere in un luogo chiuso con
costrizioni architettoniche porta il malato
a uno stato di ansia ; l'obiettivo è creare
ambienti specifici al fine di compensare i
deficit funzionali e stimolare le abilità
residue. Bisogna sempre pensare alle
risorse residue che la persona affetta da
demenza può ancora esprimere e quindi
deve essere messa nella condizione di
poterlo fare. Il Giardino è il luogo ideale
per supportare un programma
terapeutico di stimolazione sensoriale, è
luogo di relax che crea un’ immagine
dell'ambiente rassicurante, permette di
passeggiare senza pericoli. Quindi
l'ambiente diventa uno strumento
terapeutico per dare più dignità al
malato, riducendo l'uso di farmaci, di
contenzioni e lo stress degli operatori. Il
ritorno alla natura anche per le persone
affette da demenza è una possibilità di
ritorno alla vita. Parzialmente coperto,
riproduce aspetti ambientali piacevoli in
grado di permettere ai nostri Ospiti,
attraverso un accesso autonomo e
protetto, di vivere a contatto con
elementi naturali all’aperto. Pensato sulla
scia dei migliori esempi europei e
assolutamente all’avanguardia per il
nostro territorio, migliora i disturbi
comportamentali e cognitivi dei pazienti.
Grazie ad un sistema illumino-tecnico,
studiato per ridurre il girovagare
dell’Ospite e condurlo in zone di interesse
con panchine per la sosta, grazie a fiori e
piante per la vista e l’olfatto, contenitori
per la coltivazione degli ortaggi per la
terapia orticolare ed infine diffusori
acustici per la musicoterapia, i nostri
Ospiti potranno vivere in modo decoroso
la loro condizione di fragilità.
Resa grafica intervento Rep. Azzurro
14
PROGETTO DI CURA PER OSPITI CON DEMENZA
La formazione per operatori e familiariLa demenza viene definita come un
disturbo mentale che comporta
compromissione delle funzioni cognitive. In
particolare si osserva perdita progressiva
della memoria, perdita di attenzione,
comparsa di afasia, aprassia, agnosia e
deficit funzioni esecutive. L'afasia è un
disturbo del linguaggio conseguente alla
incapacità di tradurre il pensiero in parole e
viceversa, l'agnosia è un disturbo di
riconoscimento degli oggetti, cose, figure,
persone, colori, suoni. L'aprassia è
l'incapacità di compiere gesti finalistici che
hanno uno scopo determinato es. vestirsi,
lavarsi ecc. Le funzioni esecutive alterate
sono l'incapacità di pianificare,
organizzare, ordinare, astrarre, risolvere
problemi più o meno complessi.
Il danno irreversibile di importanti strutture
cerebrali porta a una minore capacità di
comprensione, comunicazione,
ragionamento, minor controllo sulle
emozioni e sui sentimenti. Con il tempo
perdono la capacità di svolgere qualsiasi
lavoro e attività, di guidare, uscire da soli,
usare il telefono, di svolgere anche le più
semplici attività quotidiane fino a diventare
dipendenti dagli altri anche per la cura
della propria persona. E' come se
perdessero il controllo della propria vita
perché non riescono a esprimere i propri
bisogni e dipendono da persone più o
meno conosciute che dicono loro cosa fare,
cosa non fare, dove andare ecc. Gli
operatori e i familiari che assistono una
persona demente spesso fanno molto
fatica a gestire i sintomi comportamentali e
ciò è causa di forte preoccupazione e
stress. Spesso allora si ricorre all'utilizzo di
farmaci che però possono causare pesanti
effetti collaterali. La maggior parte delle
linee guida internazionali sottolinea che la
prima scelta nella gestione dei sintomi
comportamentali deve essere un intervento
non farmacologico. Però per fare ciò
occorre cambiare la prospettiva con cui si
guarda la malattia cioè ritrovare la persona
dietro la malattia.
L'assistenza alla persona con demenza
riveste quindi un ruolo fondamentale
perché diventa uno strumento di notevole
importanza per fare fronte alla malattia e
per far si che la persona viva con dignità. E’
molto importante innescare
comportamenti positivi ricordando che
quello che la persona demente fa è il
massimo e non possiamo chiedergli di più.
Prima di proporre qualsiasi intervento
bisogna conoscere non solo il tipo di
patologia e le funzioni compromesse ma
anche la storia di vita della persona, il suo
carattere, la personalità, gli interessi e
l'ambiente sociale in cui era immerso .
Anche l'ambiente deve essere adattato ai
bisogni, creando un luogo familiare con
oggetti particolarmente cari, evitando
cambiamenti drastici che potrebbero creare
ansia e confusione, usando disegni e scritte
per indicare i contenuti di armadi, cassetti,
locali, organizzando la giornata con attività
varie.
15
Nella nostra RSA è presente un nucleo che
accoglie 20 persone affette da demenza.
Per migliorare la loro qualità di vita
attraverso un intervento personalizzato e
finalizzato con obiettivi specifici, è iniziato
da settembre 2104 un progetto di
formazione che coinvolge tutti gli
operatori ed i familiari. L'obiettivo del
progetto è di implementare un piano di
cura centrato sulla persona con demenza
per migliorare la qualità degli interventi e
consentire una vita più serena, rispettosa
della persona e dei suoi bisogni. Il progetto
ha una durata di un anno circa e si sviluppa
in varie fasi. All'inizio è stata fatta la
presentazione del progetto al personale
della struttura e introdotto l'approccio di
cura centrato sulla persona; poi è stata
fatta un’analisi degli spazi dedicati
all'assistenza con l'obiettivo di migliorarli e
renderli più adeguati per la vita nel nucleo.
Sono stati identificati gli operatori che si
dedicheranno alla cura della persona e
successivamente formati su due
componenti fondamentali: una tecnica per
comprendere la basi neuropsicologiche
della malattia e dei bisogni ed una
relazionale. Quindi verrà implementata
l'organizzazione del nucleo con in
coinvolgimento anche dei familiari. Per
realizzare un progetto centrato sulla
persona è fondamentale prevedere
un’organizzazione del lavoro flessibile, con
un’assistenza individualizzata con obiettivi
precisi. Per raggiungere questo obiettivo la
direzione e il gruppo di coordinamento
saranno supportati da incontri mirati
durante i quali saranno trattati vari aspetti. I
costi, il lavoro e l'impegno da parte di tutti
è molto, siamo consapevoli che non è facile
cambiare un modello assistenziale che da
anni è cristallizzato, ma siamo fiduciosi che
possiamo migliorare e riconoscere la
centralità della persona anche se affetta da
demenza.
Partecipanti al corso
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CURIOSANDO AL CENTRO DIURNO
In questo breve articolo vogliamo
raccontarvi quello che accade al Centro
diurno.
La giornata inizia alle ore 8.00, orario in
cui il CDI apre le porte ai propri Ospiti
accompagnati da amici, parenti, o da
nostri volontari.
L’operatrice di riferimento accoglie
quotidianamente con un sorriso le
richieste e i bisogni dell’ Ospite e dei
parenti.
Al loro arrivo li attende una ricca
colazione (tè, caffè, latte, biscotti, fette
biscottate, yogurt ecc ).
Terminato il momento della colazione, la
mattinata prosegue in serenità dando
spazio alle volontà dell’ospite.
C’è chi guarda la tv, chi legge il giornale,
chi chiacchiera con l’amico , chi gioca a
carte e chi va in palestra.
Due mattine a settimana al Centro Diurno
sono presenti le animatrici, che
coinvolgono gli Ospiti che desiderano
partecipare alle attività proposte:
ludiche, manuali, creative, brainer, attività
volte a
mantenere le
capacità
cognitive dei
nostri Ospiti.
Due volte a
settimana, in
reparto, si fa
ginnastica di
gruppo.
Durante la
mattina, come per tutta la giornata, noi
operatrici siamo presenti per soddisfare i
bisogni degli Ospiti, occupandoci
dell’igiene personale, dei bisogni
assistenziali e del bagno assistito.
Alle 11.30 il pranzo, momento conviviale
in cui si chiacchera e si gustano gli ottimi
piatti preparati dalla straordinaria équipe
della cucina, piatti studiati e preparati in
funzione di una sana e corretta
alimentazione.
Dopo il pranzo vi è un momento di
tranquillità, destinato al riposo per chi lo
desidera .
Alcuni possono accomodarsi nella “zona
riposo”, mentre per gli altri vi sono delle
poltrone
apposite
molto
confortevoli.
Alcuni Ospiti
aiutano a
riordinare la
sala e la
cucina: un
bel
momento in
cui si
sentono utili ed instaurano un rapporto
confidenziale con noi operatrici.
Alle 14.00 è l’ora della merenda e la
giornata si vivacizza!
A quel punto gli Ospiti si dedicano fino
alle 16.30 circa alle attività a loro gradite:
lavorare a maglia, uncinetto, guardare la
tv, giocare a carte e chi vuole, tutti i
pomeriggi, può partecipare alle attività
Maria al lavoro!
L'impegno di Peppina
17
proposte dall’animazione. Chi desidera
farsi bella/o, prende appuntamento con la
parrucchiera: cogliamo l’occasione per
ringraziare le giovani ragazze che
volontariamente offrono questo servizio!
Alle 17.00 la giornata sta per finire: prima
di prender posizione a tavola per la cena
una di noi controlla l’igiene dell’ospite per
far si che, terminata la cena, possa far
rientro a casa pulito ed in ordine. Dopo
aver cenato alle 18.00 si attende l’arrivo
dei parenti per il ritorno a casa: all’arrivo
della persona di riferimento, l’operatrice
racconta come l’ Ospite ha trascorso la
giornata, per tenere informato il familiare.
SOTTOSCRIZIONE A PREMI
Il personale del CDI si prodiga da molto
tempo per organizzare la
“Sottoscrizione a Premi”della RSA Don G.Ferraglio”
Ogni anno questo progetto si realizza
grazie a tutti i commercianti locali, a tutti i
benefattori e a tutti coloro che acquistano
i biglietti: a queste persone vanno i nostri
più sentiti ringraziamenti.
Dal 2012, ad esempio, con il ricavato delle
varie sottoscrizioni, sono stati acquistati
cuscini antidecubito, una lavatrice, una
lavapadelle, un sollevatore, un carrello, un
elettrocardiografo, dei copriletti, delle
poltrone, due trita-pastiglie elettrici ecc.
ecc.
Sicuramente avete capito l’importanza di
quest’iniziativa e come avete fatto sino ad
ora, Vi invitiamo a partecipate numerosi !
L’estrazione avverrà in struttura il 6
gennaio 2015.
Il Centro Diurno
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100 ANNI DI VITA E DI EMOZIONI
Caterina Baldoni e Domenica Salari
hanno raggiunto quest’anno in buone
condizioni di salute, l’ambita meta dei
cento anni.
Caterina ha compiuto i suoi 100 anni il
16/05/2014, mentre Domenica li ha
compiuti il 1/10/2014.
Caterina è ospitata in RSA dal 2012,
Domenica dal 2013.
Le nostre Ospiti hanno festeggiato il loro
prezioso compleanno circondate da
parenti, amici e personale.
A loro, AUGURISSIMI e …ancora 100 anni
di vita!!!!!!!
Domenica Salari festeggiata da parenti e amici
Caterina Baldoni festeggia il centenario con figli e parenti
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L’ANIMAZIONE IN RSA
Mensilmente le animatrici, in accordo con
il coordinatore, stilano un programma in
cui vengono elencate tutte le attività che
si svolgeranno in quel mese.
Il programma è studiato e suddiviso
secondo una logica dettata dai bisogni
che gli Ospiti hanno. Si va dai momenti
dedicati allo svago, a quelli rivolti alla
socializzazione, a quelli volti a mantenere
le abilità cognitive e a quelli più
individuali.
Le attività si svolgono quotidianamente,
sia al mattino che al pomeriggio, esclusi
generalmente i giorni festivi, giorni in cui,
in genere, parenti ed amici hanno
maggior possibilità di venire a trovare e
stare in compagnia dei propri cari.
Il lunedì al mattino, si canta e si
chiacchiera con gli Ospiti del reparto
Verde e gli ospiti del reparto Azzurro e,
spazio permettendo,
si aggregano anche
gli Ospiti degli altri
reparti (Rosa e
Giallo). Nel
pomeriggio ci si
ritrova nel salone
polifunzionale con
gli Ospiti di tutti i
reparti che vengono
coinvolti nelle attività occupazionali più
creative, necessarie per preparare tutti i
lavori importanti per l’allestimento della
Rsa nei momenti di festa.
Durante la giornata del martedì ci si
ritrova al Centro Diurno Integrato (CDI). In
genere al mattino si “allena la mente” con
attività di “Brainer” (ginnastica del
cervello).Il sistema è un set completo di
oltre 70 esercizi in grado di stimolare
svariate funzioni cognitive. Il programma
è installato su uno speciale computer che
permette agli anziani di interagire in
modo semplice, efficace ed estremamente
logico in quanto, per selezionare la
risposta corretta dell’esercizio, l’anziano
deve solo toccare lo schermo. Lo
strumento è molto apprezzato dagli
utenti che si divertono e si sentono
gratificati quando rispondono in modo
corretto.
Il mercoledì ….Tombola,
imperdibile! Tutti in salone e terna,
quaterna, cinquina e Tombola!!!! Ognuno
ha il proprio posto, alcuni una cartella
preferita, così come il colore del
pennarello da usare…ma l’importante è
…vincere!!!!
A
proposito….
siamo
sempre alla
ricerca di
premi per la
tombola. Buon Natale!
Tombola!
Emma e la tombola
20
Il venerdì mattina è dedicato alle attività
individuali che si svolgono principalmente
nel reparto Rosa e Azzurro con Ospiti
che, per motivi di salute, partecipano
meno alle diverse attività di gruppo,
mentre nel pomeriggio tutti in salone per
il Karaoke animato dal bravissimo
Adriano. L’ultimo venerdì del mese è
dedicato alla Festa dei Compleanni:
musica e balli in compagnia di Renzo,
torte da gustare e tanta buona
compagnia.
Nell’arco dell’anno si organizzano feste,
uscite e gite culturali, prevalentemente
nei mesi estivi: un modo alternativo per
ricordare il passato o semplicemente per
svagarsi.
L’educatore non solo organizza i
pomeriggi in salone, le feste o la tombola,
ma si prende cura degli Ospiti: ascolta,
consiglia, diffonde serenità.
TINTEGGIATURA
Nei mesi di Dicembre e di Gennaio, grazie
alla disponibilità e alla generosità di un
imprenditore della Zona, il Signor Sergio
Toloni, sono stati tinteggiati i reparti
Azzurro e Verde. L’imprenditore ha
fornito il materiale a prezzo di costo e ha
fornito gratuitamente la manodopera,
eseguita dai bravissimi Sandro Raffaini e
Domenico Zenoni. Il lavoro è stato
eseguito con raschiatura, stuccatura e
materiale fissativo prima di procedere alla
tinteggiatura finale. I muri dei reparti
hanno ripreso vivacità gradita da ospiti e
parenti. Attualmente abbisogniamo di
tinteggiatura per altre zone della RSA.
Attendendo fiduciosi nuove e vecchie
collaborazioni ringranziamo di cuore. BUON NATALE
Gioco Collettivo
Sandro, Sergio e Domenico
Sandro al lavoro
21
BELLO ESSERE VOLONTARIIl volontariato è un impegno, ma nello
stesso tempo è un’opportunità per
donare e ricevere allo stesso tempo. Il
gruppo di volontari presenti nella nostra
struttura è composto da circa 50 persone.
C’è ancora posto per altri.
Qui di seguito riportiamo alcune riflessioni dei volontari presenti in struttura: ESSERE VOLONTARIO È….
Offrire il proprio tempo libero, le
proprie energie e capacità a
disposizione di chi ne ha bisogno,
ricevendo soddisfazioni impagabili.
La gioia di condividere il tempo
libero riscoprendo il valore dello
stare insieme.
Offrire speranza dove c’è paura,
solidarietà dove c’è solitudine ,
conforto dove c’è tristezza ,
donando un po’ del mio tempo
libero.
La cosa più bella, perché aiutare le
persone anziane , donare loro il
mio tempo e il mio sorriso, mi fa
provare una gioia immensa
quando li vedo sereni ed allegri.
Il tempo che dai per gli altri ti fa
sentire parte di una comunità,
prendi coscienza del dolore e
impari a dare valore a quello che
hai e a non crucciarti troppo per
ciò che ti manca.
Alla fine gli Ospiti diventano per te
come altri parenti e ti fa piacere
parlare con loro, regalargli un
sorriso e fare qualche piccolo
favore.
Abbiamo poi chiesto ad alcuni Ospiti cosa pensano dei nostri volontari: Agnese C:“…Guai, guai se non ci
fossero!!! Brava gente che lavora per noi.”
Peppina F.“Se uno se la sente lo fa! Mia
figlia ha imparato a stirare in Svizzera e lo
fa volentieri!”
Mariuccia B.“ Io li ammiro!”
Fausta Z.”I nostri volontari sono più che
bravi, sono disponibili a tutte le nostre
richieste; ci aiutano nei nostri spostamenti
e lo fanno con le buone maniere e con il
cuore”.
Pierina G.“Sono persone speciali che
magari trascurano la loro casa per recarsi
in struttura a dare una mano a noi.”
Angelo A.“Il volontario: una persona che
aiuta gli altri, sono contentissimo che ci
siano.”
Mary P.“I nostri volontari sono bravissimi,
si prestano a fare qualsiasi cosa per
aiutare quelli che hanno più difficoltà”.
Nino P.“Ti ascoltano e fanno con il cuore
tutto quello che desideriamo. Spero che
stiano sempre in buona salute per
continuare ad aiutarci!”
Dina M.:“Bravi!”
Queste semplici frasi pensiamo
ricompensino in modo speciale il prezioso
lavoro del volontario. Grazie a tutti.
Nino e Vincenzo al Lavoro! Carla e Lorenzo allietano gli Ospiti
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SALUTE FISICA E PSICHICA
Il servizio di Fisioterapia
Tutti sanno che il movimento fisico
influisce positivamente sulla salute fisica e
mentale. I nostri Ospiti hanno bisogno di
muoversi, magari con elementari esercizi
fisici per aumentare il senso del benessere
e migliorare il tono dell’umore. Le attività
riabilitative della nostra palestra
prevedono interventi specifici e
personalizzati mirati al miglioramento
della qualità di vita. All’ingresso in
struttura ogni Ospite viene valutato e
compatibilmente alle abilità residue e alle
singole necessità, si imposta il
trattamento più idoneo.
Da circa sei mesi abbiamo incrementato il servizio di fisioterapia rivolto agli esterni. I servizi disponibili
sono:
Rieducazione neuromotoria di
patologie a carico del sistema nervoso
centrale e periferico;
Rieducazione ortopedica a carico
dell’apparato locomotore;
Rieducazione respiratoria e cardiologica
per favorire il processo di recupero in
pazienti affettI da patologie cardio-
polmonari in fase post-acuta e cronica.
Ginnastica correttiva: con riguardo alle
patologie dell’età evolutiva quali scoliosi,
cifosi, atteggiamenti posturali scorretti;
Rieducazione posturale tramite tecnica
Mc Kenzie; terapia meccanica che si basa
principalmente sull'educazione del
paziente e sull'autotrattamento
Pressoterapia: trattamento per la
riduzione degli edemi mediante
compressione degli arti con impiego di
appositi gambali a più sezioni gonfiabili in
maniera sequenziale dalla periferia verso
la radice per problematiche vascolari e
linfatiche.
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Terapie fisiche per il trattamento di
patologie acute e croniche con
sintomatologia dolorosa: irradiazioni
infrarosse, radarterapia,
ultrasuonoterapia, tens, ionoforesi
(elettroterapia antalgica che usa la
corrente continua, unidirezionale al fine di
trasportare medicamenti) ,
elettrostimolazione muscolare,
laserterapia;
Massoterapia
ORARI DI APERTURA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ ALLE . ALLE . PER INFO E PRENOTAZIONI:
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SERVIZIO ALLA PERSONA
Dal 2013 abbiamo aderito ad una
convenzione con l’ATSP (Azienda
Territoriale Servizi alla Persona) di Breno,
convenzione che permette ad alcune
persone, con difficoltà di inserimento
sociale e lavorativo, di operare nella
nostra struttura in stretta collaborazione
con il nostro personale. Tale progetto è
finalizzato a far acquisire all’interessato
autonomia e competenze.
Attualmente la Fondazione collabora ai
progetti nella gestione del servizio
relativi a tre soggetti, residenti nel
comune di Malonno, impegnati
quotidianamente in attività diverse in
affiancamento agli operatori della RSA :
manutenzione, pulizia ambientale,
lavanderia, preparazione per i pasti ecc.
I tre progetti saranno confermati anche
per il 2015, unitamente ad un quarto in
fase di realizzazione.
Altra forma di collaborazione è
rappresentata dall’adesione al progetto "
Vallecamonica 2025 ", nell’ambito delle
linee di intervento contenute nel piano
territoriale per le politiche giovanili.
La sperimentazione prevede l’erogazione
da parte dell’ATSP di fondi finalizzati alla
realizzazione di tirocini formativi e/o
d’inserimento per giovani dell’età
compresa dai 18 ai 30 anni, per un
periodo di tre mesi, eventualmente
rinnovabili.
La Fondazione ha aderito al progetto
“Vallecacmonica 2025”, che vedrà l’inizio
nel mese di gennaio 2015, dando la
disponibilità ad ospitare quattro giovani.
Attività in RSA
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RISORSE UMANE
La Fondazione impiegava, al 30/11/2014, n° 122 occupati con le seguenti tipologie
contrattuali :
Tipologia Contrattuale Numero Percentuale
Dipendenti a tempo pieno e indeterminato 37 30.32 %
Dipendenti a tempo parziale e indeterminato 62 50.81 %
Dipendenti a tempo pieno determinato 1 0.81 %
Dipendenti a tempo parziale determinato 8 6.55 %
Dipendenti a tempo parziale determinato per
interventi domiciliari
5 4.09 %
Incarichi Professionali 9 7.37 %
La suddivisione del personale per aree di attività evidenzia la seguente situazione :
Area di attività Numero di occupati Percentuale SOCIO SANITARIA ( Medici,
Infermieri, Fisioterapia, Animazione )
27 22.13 %
ASSISTENZIALE ( ASA ) 65 53.27 %
AMMINISTRATIVA 5 4.09 %
SERVIZI ( cucina, lavanderia , pulizie e
manutenzione )
25 20.49 %
La determinazione del numero di occupati della RSA e del CDI, per quanto riguarda i
settori sanitario e assistenziale (Medici, Infermieri, Fisioterapia, Animazione e ASA), nasce
dall’aderenza a specifiche leggi regionali, le quali stabiliscono quanti minuti di assistenza
minimi siano dovuti per ogni Ospite :
NORMATIVA MINUTAGGIO DGR 12618/2003
RSA
1220 minuti settimanali /Ospite per Ospite Alzheimer
accreditato
901 minuti settimanali/Ospite per altri Ospiti accreditati
DGR 8494/2002
Centro Diurno
Integrato
Medico 6 ore sett
Infermiere 34 minuti sett/ospite
Fisioterapista 34 minuti sett/ospite
Animatore 28 minuti sett/ospite
ASA/OSS 168 minuti sett/ospite
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Per quanto riguarda la Fondazione, nella consapevolezza che l’applicazione degli standard
minimi – sicuramente risicati ed anacronistici – si tradurrebbe in una qualità assistenziale
decisamente scadente se non addirittura pericolosa per l’ospite, si è da sempre effettuata
una ritaratura in aumento dei citati standard sui reali bisogni degli ospiti.
Un esempio per tutti è la presenza, durante le ore notturne, di tre operatori, un infermiere
e due ASA. La nostra struttura eroga infatti agli ospiti della RSA e de Centro Diurno
Integrato circa 600 ore mensili totali in più di assistenza rispetto agli standard minimi
regionali.
Il nostro personale eroga mediamente agli ospiti 7.883 ore mensili di assistenza, mentre le
ore medie mensili stabilite dagli standard regionali si attestano in 7.279. Ciò determina
quel surplus orario che ci consente di lavorare in modo qualitativamente diverso.
Per quanto riguarda le aree e qualifiche non soggette a standard regionali (cucina e
manutenzione, lavanderia e pulizie, Amministrazione, Direzione), in questo caso la
determinazione del numero di occupati risponde a criteri specifici relativi all’organizzazione
del lavoro, con un’attenzione particolare a due aspetti: quello qualitativo in termini di
qualità di servizi offerti e quello quantitativo in aderenza alle normative contrattuali in
materia.
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MALONNO
REALIZZAZIONE E STAMPA Via Nazionale, 120 Malonno (Bs)CENTRO STAMPA DIGITALE Tel. 0364.635125 - E-mail [email protected]