Bollettino Dicembre 2009 - Gennaio 2010

16

description

di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrifi- cio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale » (Rm 12,1). In questa esortazione emerge l'immagine del nuovo culto come offerta totale della propria perso- na in comunione con tutta la Chiesa. L'insistenza dell'Apostolo sull'offerta dei nostri corpi sottolinea l'umana concretezza di (Continua)

Transcript of Bollettino Dicembre 2009 - Gennaio 2010

«Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me» (Gv 6,57)

Forma eucarist ica della vita cristiana

Il culto spirituale – logiké latreía (Rm 12,1)

Il Signore Gesù, fat-tosi per noi cibo di verità e di amore, parlando del dono della sua vita ci assicura che «chi mangia di questo pane vivrà in eterno» (Gv 6,51). Ma questa «vita eterna» inizia in noi già in questo tempo attraverso il cam-biamento che il dono eucaristico genera in noi: «Colui che mangia di me vivrà per me» (Gv 6,57). Queste parole di Gesù ci fanno capire come il mistero «creduto» e «celebrato» possegga in sé un dinamismo che ne fa principio di vita nuova in noi e forma dell'esistenza cristiana. Comunicando al Corpo e al Sangue di Gesù Cristo, infatti, veniamo resi partecipi della vita divina in modo sempre più adulto e consapevole. Vale anche qui quanto sant'Agostino, nelle sue Confessioni, dice del Logos eterno, cibo dell'anima: mettendo in rilievo il carattere paradossale di questo cibo, il santo Dottore immagina di sentirsi dire: «Sono il cibo dei grandi: cresci e mi mange-rai. E non io sarò assimilato a te come cibo della tua carne, ma tu sarai assimilato a me». Infatti non è l'alimento eucaristico che si tra-sforma in noi, ma siamo noi che veniamo da esso misteriosamente cambiati. Cristo ci nutre unendoci a sé; «ci attira dentro di sé».

La Celebrazione eucaristica appare qui in tutta la sua forza quale fonte e culmine dell'esistenza ecclesiale, in quanto esprime, nello stesso tempo, sia la genesi che il com-pimento del nuovo e definitivo culto, la logi-ké latreía. Le parole di san Paolo ai Romani a questo proposito sono la formulazione più sintetica di come l'Eucaristia trasformi tutta la nostra vita in culto spirituale gradito a Dio: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia

di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrifi-cio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale » (Rm 12,1). In questa esortazione emerge l'immagine del nuovo culto come offerta totale della propria perso-na in comunione con tutta la Chiesa. L'insistenza dell'Apostolo sull'offerta dei nostri corpi sottolinea l'umana concretezza di

un culto tutt'altro che disincarnato. Ancora il Santo di Ippona a questo proposito ci ricor-da che « questo è il sacrificio dei cristiani, l'essere cioè molti e un solo corpo in Cristo. La Chiesa celebra questo mistero col Sacramento dell'altare, che i fedeli ben cono-scono, e nel quale le si mostra chiaramente che nella cosa che si offre essa stessa è offer-ta». La dottrina cattolica, infatti, afferma che l'Eucaristia, in quanto sacrificio di Cristo, è anche sacrificio della Chiesa, e quindi dei fedeli. L'insistenza sul sacrificio – «fare sacro» – dice qui tutta la densità esistenziale impli-cata nella trasformazione della nostra realtà umana afferrata da Cristo (cfr Fil 3,12).

Efficacia onnicomprensiva del culto eucaristicoIl nuovo culto cristiano abbraccia ogni

aspetto dell'esistenza, trasfigurandola: «Sia dunque che mangiate sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» (1 Cor 10,31). In ogni atto della vita il cristiano è chiamato ad esprimere il vero culto a Dio. Da qui prende forma la natura intrinsecamente eucaristica della vita cristiana. In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidia-na, l'Eucaristia rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell'uo-mo chiamato per grazia ad essere ad imma-

gine del Figlio di Dio (cfr Rm 8,29s). Non c'è nulla di autenticamente umano – pensieri ed affetti, parole ed opere – che non trovi nel sacramento dell'Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza. Qui emerge tutto il valore antropologico della novità radicale portata da Cristo con l'Eucaristia: il culto a Dio nell'esistenza umana non è rele-

gabile ad un momento particolare e privato, ma per natura sua tende a pervadere ogni aspetto della realtà dell'individuo. Il culto gradito a Dio diviene così un nuovo modo di vivere tutte le circostanze dell'esistenza in cui ogni particolare viene esaltato, in quanto vissuto dentro il rapporto con Cristo e come offerta a Dio. La gloria di Dio è l'uomo vivente (cfr 1 Cor 10,31). E la vita dell'uomo è la visione di Dio.

«Iuxta dominicam viventes» – Vivere secondo la domenica

Questa radicale novità che l'Eucaristia introduce nella vita dell'uomo si è rivelata alla coscienza cristiana fin dall'inizio. I fedeli hanno subito percepito il profondo influsso che la Celebrazione eucaristica esercitava sullo stile della loro vita. Sant'Ignazio di Antiochia esprimeva questa verità qualifican-do i cristiani come «coloro che sono giunti alla nuova speranza», e li presentava come coloro che vivono «secondo la domenica» (iuxta dominicam viventes). Questa formula del grande martire antiocheno mette chiara-mente in luce il nesso tra la realtà eucaristica e l'esistenza cristiana nella sua quotidianità. La consuetudine caratteristica dei cristiani di riunirsi nel primo giorno dopo il sabato per celebrare la risurrezione di Cristo – secondo

"Questa è l'opera di Dio:credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

(Continua)

Mistero

2

il racconto di san Giustino martire – è anche il dato che definisce la forma dell'esistenza rinnovata dall'incontro con Cristo. La formula di sant'Ignazio – «Vivere secondo la domeni-ca» – sottolinea pure il valore paradigmatico che questo giorno santo possiede per ogni altro giorno della settimana. Esso, infatti, non si distingue in base alla semplice sospensio-ne delle attività solite, come una sorta di parentesi all'interno del ritmo usuale dei giorni. I cristiani hanno sempre sentito que-

sto giorno come il primo della settimana, perché in esso si fa memoria della radicale novità portata da Cristo. Pertanto, la domeni-ca è il giorno in cui il cristiano ritrova quella forma eucaristica della sua esistenza secondo la quale è chiamato a vivere costantemente. «Vivere secondo la domenica» vuol dire vive-re nella consapevolezza della liberazione portata da Cristo e svolgere la propria esi-stenza come offerta di se stessi a Dio, perché la sua vittoria si manifesti pienamente a tutti gli uomini attraverso una condotta intima-mente rinnovata.

Vivere il precetto festivoI Padri sinodali, consapevoli di questo

principio nuovo di vita che l'Eucaristia pone

nel cristiano, hanno ribadito l'importanza per tutti i fedeli del precetto domenicale come fonte di libertà autentica, per poter vivere ogni altro giorno secondo quanto hanno celebrato nel «giorno del Signore». La vita di fede, infatti, è in pericolo quando non si avverte più il desiderio di partecipare alla Celebrazione eucaristica in cui si fa memoria della vittoria pasquale. Partecipare all'assem-blea liturgica domenicale, insieme a tutti i fratelli e le sorelle con i quali si forma un

solo corpo in Cristo Gesù, è richiesto dalla coscienza cristiana e al tempo stesso forma la coscienza cristiana. Smarrire il senso della domenica come giorno del Signore da santi-ficare è sintomo di una perdita del senso autentico della libertà cristiana, la libertà dei figli di Dio. Rimangono preziose, a questo riguardo, le osservazioni fatte dal mio vene-rato predecessore, Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica Dies Domini, a proposito delle diverse dimensioni della domenica per i cristiani: essa è Dies Domini, in riferimento all'opera della creazione; Dies Christi in quanto giorno della nuova creazione e del dono che il Signore Risorto fa dello Spirito Santo; Dies Ecclesiae come giorno in cui la comunità cristiana si ritrova per la celebra-zione; Dies hominis come giorno di gioia, riposo e carità fraterna.

Un tale giorno, pertanto, si manifesta come festa primordiale, nella quale ogni fedele, nell'ambiente in cui vive, può farsi annunziatore e custode del senso del tempo. Da questo giorno, in effetti, scaturisce il senso cristiano dell'esistenza ed un nuovo modo di vivere il tempo, le relazioni, il lavoro, la vita e la morte. È bene, dunque, che nel giorno del Signore le realtà eccle-siali organizzino, intorno alla Celebrazione

eucaristica domenicale, manifestazioni pro-prie della comunità cristiana: incontri ami-chevoli, iniziative per la formazione nella fede di bambini, giovani e adulti, pellegri-naggi, opere di carità e momenti diversi di preghiera. A motivo di questi valori così importanti – per quanto giustamente il saba-to sera sin dai Primi Vespri appartenga già alla Domenica e sia permesso adempiere in esso al precetto domenicale – è necessario rammentare che è la domenica in se stessa

che merita di essere san-tificata, perché non fini-sca per risultare un gior-no «vuoto di Dio».

Il senso del riposo e del lavoro

Infine, è particolar-mente urgente in questo nostro tempo ricordare che il giorno del Signore è anche il giorno del riposo dal lavoro. Ci auguriamo vivamente che esso sia riconosciuto come tale anche dalla società civile, così che sia possibile essere liberi dalle attività lavorative, senza venire per questo penalizzati. I cristiani,

infatti, non senza rapporto con il significato del sabato nella tradizione ebraica, hanno visto nel giorno del Signore anche il giorno del riposo dalla fatica quotidiana. Ciò ha un suo preciso senso, perché costituisce una relativizzazione del lavoro, che viene finaliz-zato all'uomo: il lavoro è per l'uomo e non l'uomo per il lavoro. È facile intuire la tutela che da ciò viene offerta all'uomo stesso, che risulta così emancipato da una possibile forma di schiavitù. Come ho avuto modo di affermare, «il lavoro riveste primaria impor-tanza per la realizzazione dell'uomo e per lo sviluppo della società, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell'umana dignità e al servi-zio del bene comune. Al tempo stesso, è indispensabile che l'uomo non si lasci asser-vire dal lavoro, che non lo idolatri, preten-dendo di trovare in esso il senso ultimo e definitivo della vita». È nel giorno consacrato a Dio che l'uomo comprende il senso della sua esistenza ed anche dell'attività lavorativa.

3

2 Eucarestia, Mistero da vivere4 "Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio".6 Missione al Popolo (6 - 14 marzo 2010)6 Hanno collaborato con noi...7 Don Remigio Mastrocola d.O.7 Dalla congregazione dell'Oratorio8 Sottolaprotezionedell’Assunta9 Esprimonogratitudineall’Assunta10 Appuntidicronaca12 In memoria di...14 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

4

La Parola di Dio è la sorgente e il nutrimento della fede: “la fede viene dall’ascolto” (Rm 10,17).

Ascoltare è aprire il cuore e la mente per accogliere il dono e il mistero di Dio, che si rivela in parole umane per essere più vici-no all’uomo.

Le altre parole non raggiungo-no mai l’efficacia della parola ispirata. Questa va ascoltata con la certezza che è Parola di Dio, pronunciata per l’oggi e “per me” perché attende una risposta, un’apertura totale e una profonda disposizione d’amore. Non si trat-ta quindi, di essere informati o di conoscere profondamente le sacre scritture, ma l’ascolto richie-de il coraggio di lasciar parlare Dio sapendo che la Sua parola provocherà inquietudini e ferite per la nostra salvezza.

Nel mondo in cui viviamo sembra che tutto contribuisca a distrarci, a non farci pensare: contraddizioni, sensi di colpa, ansie, schiavitù, superficialità nei rapporti umani e tante altre cose c’investono spudoratamente e quotidianamente.

Nelle nostre case sentiamo subito il bisogno di accendere la televisione o la radio e forse ci addormentiamo e ci risvegliamo con questi mezzi di comunicazio-ne accesi. Lo stesso modo di comportarsi dei giovani è conce-pito come evasione o distrazione, infatti si abbandonano a disordi-nate tendenze (che poi chiamano “spontaneità”): squillo continuo del telefonino, messaggio da inviare o ricevere e contempora-neamente ascolto di una canzone con cuffiette e connessione a

Facebook.Fermiamoc i

solo un attimo per r icordare che la vita si gusta nell’essen-ziale e non nel superfluo per-ché se continu-iamo così abbia-mo già perso.

Non mi riferi-sco ai mezzi di comunicazione che sono un fatto positivo e possono essere un fenomenale s t rumento d i relazione e per-fino di comuni-cazione del la nostra fede ma all’uso sfrenato di essi.

Non si può abbandonare il proprio figlio in mezzo ad una strada aperta e a f f o l l a t a ( I n t e r n e t ) , sapendo che ci sarà tanta brava gente e qualche mascalzone. Se dovesse succedere qualcosa, la colpa sarebbe della strada, della gente o di qualche mascalzone?

Non tutto ciò che è in noi è giusto e buono. Non vale la scusa: “Io sono fatto così”. Se siamo fatti così, siamo fatti male. Dire: “Voglio restare così” è somma stoltezza, è già morire.

Si è morti quando il cuore non vive più l’inquietudine e la pas-sione del domandare, il desiderio

del cercare ancora, di trovare per ancora domandare e cercare.

Aprire gli occhi sulle tentazio-ni, alle quali spesso si soccombe, è scomodo e sgradito, ma se anche il peccato ci opprime, Dio è più forte del nostro peccato. Infatti il più grande sforzo del cuore consiste nel credere all’amore di Dio per l’uomo.

Riconoscersi peccatori, pentir-si, fare penitenza, cambiare vita: è questa la strada dell’amore pieno che siamo chiamati a per-

“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. (2 Cor 5,20)

correre ogni momento. La vita dell’annientamento e della morti-ficazione del corpo e dello spirito (riti penitenziali) non è per tutti ma è accolta soltanto dalle anime silenziose e di buona volontà, per questo la rende disprezzabile e odiosa agli altri.

Ascoltare la parola di Dio e lottare contro le tentazioni, con-tro i “pensieri malvagi” che allon-tanano dalla via della vita è il cammino necessario ad ogni cri-stiano, sull’esempio di Gesù nel deserto, per imparare ad usare la

propria libertà amando Dio e i fratelli.

Come Gesù anche noi siamo c h i a m a t i a d annunciare ciò che in noi si è compiuto, vale a dire la signoria di Dio nella vita che ci rende pie-namente uomini. E c co pe r ché l ’appel lo a l la conversione è molto forte, anzi severo. Il rifiuto della salvezza è una questione seria e grave, con una dram-matica conse-g u e n z a c h e Gesù non esita a c h i a m a r e “ m o r t e ” . Compiacersi del p e c c a t o , ma anche ritenersi giusti fa fallire la nostra vita. Chi crede di stare in piedi, cerchi di

non cadere ammonisce San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (10,12).

Le nostre coscienze avvolte dal torpore o dal sonno devono ride-starsi e confrontarsi con il “Verbo che si è fatto carne” che annuncia con forza: “Il regno di Dio è vici-no. Convertitevi e credete al Vangelo”.

Nella situazione che viviamo è tuttavia necessario farsi aiutare per formarsi una coscienza che è vera, oggettiva, superando l’indi-

vidualismo che è misura soggetti-va anche del proprio peccato e non ce ne fa vedere la radice da estirpare che sta dentro di noi. Non è sufficiente vivere l’emozio-ne di un momento che non può guidarci a scoprire la verità. L’ascolto e la pratica della Parola di Dio è indispensabile per porta-re frutti di un vero cammino inte-riore di rinnovamento e di con-versione.

Se, turbato dall’enormità dei peccati, confuso dalla bruttura della tua coscienza, impaurito dal non riuscire a mantenere gli impegni, cominci ad essere risuc-chiato nel vortice della vita quoti-diana, pensa che c’è un segno e strumento prezioso: il sacramento della Penitenza. “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20). “Purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito” (2 Cor 7,1).

“Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria! Non si allontani dalla tua bocca, non si allontani dal tuo cuore e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, non lasciare di seguire l’esempio della sua con-dotta di vita.

Seguendola, non uscirai di strada, pregandola non dispere-rai, pensando a lei non sbaglie-rai. Se lei ti sostiene non cadi; se ti protegge, non temi; se ti guida, non ti affaticherai; se ti sarà favo-revole raggiungerai la meta, e così sperimenterai in te stesso quanto giustamente sia stato detto: il nome della Vergine era Maria” . San Be rna rdo d i Chiaravalle

Pace e gioia.

5

“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. (2 Cor 5,20)

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

Ogni sette anni bisogna ripartire perché cambia il con-testo storico, culturale e di fede delle persone; bisogna prende-re il largo, salpare senza paura, non preoccuparsi se il tempo presente ha tolto spazio e valo-re al passato, alla tradizione e alla memoria; bisogna fermarsi per ricordare, per ripensare a ciò che abbiamo vissuto o rice-vuto. All’osservanza esteriore delle tradizioni deve sempre corrispondere un profondo rin-novamento dello spirito. E’ necessario configurarsi sempre a Cristo per scoprire il dono del battesimo che ci ha fatti figli nel Figlio e tempio dello Spirito di Dio, ricordando che il dinamismo dello spirito è forte come l’amore, perché va sempre oltre gli schematismi della legge e scende nelle profondità del cuore. E la penitenza è un impegno metodico per liberarci dai vin-coli del peccato. Allora, ancora una volta, come per la quaresima, risuona con forza l’invito di San Paolo: “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della sal-vezza!” (2 Cor 6,2b).

Ecco perché è proposta “la Missione al Popolo” per una nuova evangelizzazione o per la catechesi. Questi

incontri sono fondamentali e tutti sono invitati a partecipare perché aiutano a riscoprire il giusto valore della fede e i fili invisibili della vita, per cui nulla si perde nella storia e ogni cosa può essere riscattata e acquisire un senso. La fede genuina e semplice del popolo si esprime, a volte, anche in gesti esteriori perché essi sono semplicemente la manifestazio-ne di un sentire interiore e non di un’apparenza scenica.

Vieni, hai un appuntamento. Dove? Con chi? Ancora non lo sai, forse con te stesso? Vieni, solo, con altri, ma esci da te stesso. Un Altro cammina verso di te e ti cerca perché tu possa trovarLo, vieni, Dio già cammi-na con te e la Vergine Assunta aspetta te, suo figlio, per ricor-

dati: “Fate tutto quello che Gesù vi dirà”.La missione sarà guidata da P. Dino Mario Magnano

d.O. preposito di Acicatena (CT) insieme al P. Giancarlo Giannasso ofm cappuccini, che saranno vicini alla nostra comunità anche durante i Riti settennali di penitenza del mese d’agosto 2010.

Il programma dettagliato sarà presentato prossima-mente.

6

da Guardia: Del Vecchio Andreana – Ceniccola Vittorina – Garofano Giuseppe – Iuliani Cristina – Iuliani Mario – Del Vecchio Raffaele – Gambuti Antonella – Fam. Foschini- Di Virgilio – Del Vecchio Nino – Orso Nicola – Flore Pellegrino Immacolata – Mancinelli Clodomiro – Morone Giovanni e Foschini Maria – Sebastianelli Filippo – Iuliani Maria – Foschini Angelo – Falluto Felicita – Rubicondo Luigi – Fam. Falato-Colella – Varrone Francesco – Fam. Santopietro – Bove Giovanni – Di Gregorio Ennio – Sebastianelli Antonio – Grillo Ida – Pingue Giovannina – Mucciacciaro Vittoria – Conte Mario – Di Staso Delfina – Labagnara Angelo – Borrelli Leonardo – Garofano Enrico – Prete Pasquale – Panza Annibale – Labagnara Giovanni – Bove Michele - Falato Antonio – Lombardi Dora – Ciervo Lorise – Sebastianelli Filomena – Garofano Filippo – Di Lonardo Filomeno – Falluto Muzio fu Antonio – Pengue Ida – Iannucci Eleonora – Perugini Nicola – Filippelli Luisa – Maiorani Antonio – Di Lonardo Giovanni – Garofano Maria Teresa – Pigna Silvia in De Cesare – Del Vecchio Remo – Gambuti Angelo – Durante Raffaella – Foschini Vittorio – Guerrera Pietruccia – Garofano Pierino e Teresa – Aulita Valeria – Del Vecchio Filippo – Sebastianelli Oreste – Del Vecchio Mariantonia – Foschini Filippo – Conte Giustino – Pinto Alfredo – Foschini Irma..dall’italia: Germanotta Carlo e Maria, Telese Terme (BN) – Borrelli Maria Teresa, Roma – Garofano Pasqualina, Castelvenere (BN) - Zeno Pasquale, Napoli – Sac. Vincenzo Canelli, Solopaca (BN) - Nicolella Elena, Giugliano (NA) – Nicolella Giustino, Moncalieri (TO) – De Blasio Giovanna, Cerreto Sannita (BN) – Colangelo Pasquale, Trecate (NO) – Maiorani Ermelinda, Varese – Tabasso Rossella, Cacciano di Cautano (BN) – Izzo Angelo e Labagnara Genny, Benevento – Pengue Filippo, Telese Terme (BN) – Panza Michelangelo, Torino – De Lucia Concetta, Vitulano (BN) – Plenzich Iginio, Ravenna – Del Vecchio Marino, Aprilia (LT) – Blandino Giuseppina e Flavio, Montesilvano (PE) – Garofano Bruni Rosina, Melzo (MI) – Labagnara Luisa, Roma – Garofano Pasquale e Gina, Centoia (AR) – De Angelis Lucia, Telese Terme (BN) – Di Blasio Giovanni, S.Lorenzo Maggiore (BN) – Assini Elvira, Benevento – Martone Garofano Rosa, Castelvenere (BN) – Labagnara Idola, Torino – Di Blasio Ugo, Pisa – Garofano Mario, Brugherio (MI) – Sanzari Lina, Firenze – Garofano Gina, Castelvenere (BN) – La Penna Lucio, Foggia – Sanzari Pasquale, Ferrara – Cicchiella Falato Luisa, Gaeta (LT) – Ciarleglio Campolattano Tittina, Benevento – Scuola Elementare, S. Lorenzo Maggiore (BN) – Parente Clorinda, Roma – Raucci Vincenzo, Bassano del Grappa (VI) – Colangelo Flaviano, Napoli – Maffei Elvio, Serra Riccò (GE) – Garofano Francesco, Torino – Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) – Tessitori Cristina, Pavia.dall’EstEro: Famiglia Ceniccola Bruno, USA - Di Paola Vittorio e Filomena, Australia – Riccardi Rolando, Francia - Perugini Carlo, USA.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Missione al Popolo(6 - 14 marzo 2010)

Dalla Congregazione dell’Oratorio di AlbaceteApprendiamo con immenso dolore che il P. Ramón Mas Cassaneles C.O., fonda-

tore della Congregazione dell’Oratorio di Albacete è tornato alla Casa del Padre il giorno 28-11-2009. Era nato il 23-4-1919. Entrato nell’Oratorio il 23-9-1939, era stato ordinato sacerdote il 28-2-1943. Aveva fondato la Congregazione dell’Oratorio di Albacete il 26 maggio 1953. Eleviamo al Signore una preghiera di suffragio per il Confratello defunto e facciamo giungere ai membri della Congregazione di Albacete le nostre sentite condoglianze.

7

Sostieni il Bollettino del

Rinnova il tuo abbonamento per il 2010.La Vergine Assunta ti benedice e ti protegge.

Don Remigio Mastrocola nasce il 19 agosto 1930 a Guardia Sanframondi (BN). Sente ben presto la sua vocazione al sacerdozio e alla vita comunitaria nella Congregazione dell’Oratorio di Guardia, frequenta le scuole medie al Seminario minore di Cerreto per conti-nuare i suoi studi ad Acireale (CT) dove conse-

gue il titolo di Baccelliere in Teologia.Il 1 agosto 1954, anno Mariano, è ordinato sacerdote nella

nostra chiesa parrocchiale “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri” dal vescovo diocesano Mons. Salvatore Del Bene.

Dopo aver ricoperto, per brevissimo tempo, l’incarico d’as-sistente parrocchiale dell’Unione Uomini d’A.C. a Guardia, si trasferisce alla Congregazione dell’Oratorio di Palermo per ricoprire il ruolo d’Economo e poi Preposito e viene anche eletto Delegato del Visitatore Apostolico.

Torna nella Congregazione di Guardia nel mese d’agosto 1968 e il Vescovo Diocesano Mons. Felice Leonardo lo nomi-na il 13 ottobre dello stesso anno, prima vicario sostituto della parrocchia di Santa Generosa in Ponte e il 5 novembre parro-co. Ruolo che ricopre con zelo e sollecitudine pastorale fino al 5 ottobre 1985 quando rinuncia definitivamente, per motivi di salute, per tornare alla casa paterna di Guardia.

Il 1 gennaio 1990 è nominato vicario parrocchiale di “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri” in Guardia.

Don Remigio, insieme ai familiari, ha donato la casa pater-na al Seminario diocesano per ricordare il 50° anno di sacer-dozio, celebrato il 29 agosto 2004 alla presenza del Vescovo

Mons. Michele De

Rosa nella Basilica Parrocchiale di Guardia. Il Vescovo, grato per il dono fatto al Seminario per le voca-

zioni alla vita sacerdotale l’8 dicembre 2004, lo nomina cano-nico maggiore del Capitolo Cattedrale di Cerreto Sannita.

Don Remigio tutte le mattine ha celebrato la Messa alle ore 8,00 nel nostro Santuario fino al 5 luglio 2008, mattina in cui non vedendolo arrivare, ci si preoccupò di rintracciarlo a casa sua, dove fu trovato sulle scale del giardino ormai in coma.

Dal coma non si è mai risvegliato, ma è iniziato il suo lungo calvario tra i diversi ospedali. L’ultimo approdo è stato presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Opera S. Maria della Pace” in Fontecchio (AQ) dove il 13 gennaio 2010 è tor-nato alla casa del Padre.

Il pomeriggio del 14 gennaio è stato celebrato il rito ese-quiale nella Basilica parrocchiale presieduto dal vescovo Diocesano Mons. Michele De Rosa alla presenza di molti sacerdoti e del popolo di Dio.

E’ stato sepolto a Ponte, dove aveva già comprato un locu-lo accanto alla sorella defunta tanto amata, ed ora finalmente riposa in pace.

Spogliato di tutto, ma rivestito di Cristo, così don Remigio attraversa la soglia della morte, e si presenta al cospetto di Dio giusto e misericordioso.

Nell’immagine-ricordo dell’ordinazione sacerdotale aveva scritto: “O Signore, Dio Altissimo, che, per le mani della Vergine Tua Madre, hai affidato a me il Tuo unigenito, perché ogni giorno L’immoli sull’altare, a Te Lo offro in Sacrificio oggi quale primizia del mio Sacerdozio nel caro ricordo di tutti i vivi: mamma, fratello, sorelle, parenti, amici; nella grata rico-noscenza ai Superiori ai Confratelli dell’Oratorio; nella mesta commemorazione dei defunti: babbo, congiunti, amici”.

Affinché possa esultare per sempre nella liturgia del cielo si chiedono, alla comunità dei credenti, preghiere di suffragio.

Don Remigio Mastrocola d.O.

I Padri FilippiniSantuario dell’aSSunta82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di LonardoResponsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. Red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

C.C.P. 11000825IBAN: IT63Q0101075360041200000632

BIC: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

Regione Campania -BN

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di Febbraio 2010 da:TipoLitoGrafica NuOvA ImPRONTA

Cusano mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected] - www.nuovaimpronta.net

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

8

Niko FoschiniNato il 16-11-2009

I genitori Foschini Salvatore e Garofano Angela lo pongono sotto

la protezione della Vergine Assunta.

trina del Vecchio

I genitori Giuseppe Del Vecchio e Maria Sebastianelli, residenti in Australia, la pongono sotto la

materna protezione dell’Assunta in questo periodo in cui

si trova in Italia a studiare.

umberto BarbatoNato a Benevento il 7-11-2008

In occasione del primo comple-anno i genitori lo affidano alla

protezione dell’Assunta.

davide Filippelli eFilomena Falato

In occasione del loro 50°anniversario di Matrimonio

ringraziano il Signore e pongonola loro famiglia sotto la materna

protezione dell’Assunta.

Matilde MasciadriNata 8-6-2008

La zia Nina Del Vecchiola affida alla materna protezione

dell’Assunta

Giuseppe Garofanodi Enrico e Carmelina Salvatore

I nonni lo affidano sottola protezione dell’Assunta.

Giovanni Bove eFilomena Pengue

In occasione del loro 60° diMatrimonio ringraziano la Vergine Assunta e pongono

la loro famiglia sottola Sua materna protezione.

sotto la protezione dell ’Assunta

larry Zarpaylie ePatricia assunta Cielo

25° di Matrimonio

I genitori Raymond e Ada Cieloli pongono sotto la protezione

dell’Assunta

antonello e alessandrosebastianelli

La zia Angela Mastantuono li pone sotto la protezione dell’Assunta.

annalina iuliani

I genitori Luca e Maria,in occasione della laurea

della figlia, la pongono sottola protezione dell'Assunta.

Francesco Pio Borrelli

I genitori Leonardo e Idalo pongono sotto la materna

protezione dell’Assunta.

9

Chiara e lorenzo del Vecchiodi Pierluigi e Rossi Ermelinda

I nonni paterni Del Vecchio Filippo e Mastantuono Angelina li affidano alla materna prote-

zione dell’Assunta.

Jacinta e Vittorio (Sydney - Australia)

I nonni paterni Vittorio e Filomena Di Paola ringraziano la Vergine Assunta e pongono i

loro nipotini sotto la sua materna protezione.

i nati del 1959festeggiando il loro 50° compleanno si affidano

alla materna protezione dell’Assunta.

Esprimono gratitudine all’AssuntA

dicembre 20095 - Un devoto. - Perugini Nicola.6 - Orso Giovanni e Falluto Nunzia per il 25° di matrimonio.8 - Panza Annibale e morone maria.13 - Prete Pasquale.20 - di Santo carmine e di Paola Nina per il 50° di matrimonio. - Foschini Filippo e iannotti Assunta per il 50° di matrimonio.27 - bove Giovanni e Pengue Filomena per il 60° di matrimonio. - colangelo – Perfetto. - di Guglielmo Teresa.

GeNNAiO 20101 - Garofano maria - Guerrera Pasquale e moglie.17 - mancino Alfredo e cubani maria per il 50° di matrimonio. - romano Giovanni e colella Lia. 24 - mancini Angelo e Panza maria per il 50° di matrimonio. - Falato maria.

Beatrice romano di Filippo e Del Vecchio Andreana

I nonni materni Del Vecchio Filippo e Mastantuono Angelina li affidano alla

materna protezione dell’Assunta.

sotto la protezione dell ’Assunta

John di lonardo eNina russo

25° di matrimonio

La zia Ada Cieloli affida alla Vergine Assuntaperché li guidi e li protegga

Milena Morone

I genitori,in occasione della laurea

della figlia, la pongono sottola materna protezionedella Vergine Assunta.

DICEMBRE 2009Giornate piovose e fredde si sono alter-

nate ad altre serene e calde, al di sopra di ogni norma invernale. La raccolta delle olive è stata per lo più tranquilla.

In parrocchia, il tutto si è svolto come da programma. Si è iniziato con il primo sabato con l’Assunta (5) che si è svol-to con lo schema solito: veglia alle 21 seguita dalla Santa Messa alle 22. E adesso si è notato qualche fedele in più.

Nelle quattro domeniche di Avvento (29 novembre, 6, 13 e 20) alla Messa delle 11 al Santuario e a quella delle 10 a San Sebastiano c'è stata la corona dell'Avvento animata con l’accensione del cero, la rifles-sione sul tabellone e le letture. La quarta domenica (20) alla fine della S. Messa il parroco ha benedetto “i bambinelli” portati dai ragazzi, che hanno poi arricchito i bei presepi preparati nella case.

La Vigilia dell’immacolata nel Santuario, alle ore 16, si è rinnovata la cerimonia di portare "il fiore alla Madonna" e molti ragazzi soprattutto tra coloro che frequen-tano il corso di catechismo hanno risposto all’invito. Nel giorno della festa (martedì 8) al termine della S. Messa, celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo e animata dalla Corale parrocchiale "Cantate Domino in Laetitia", c'è stato il tesseramento dell'azione Cattolica guidato dalla presiden-te parrocchiale Consiglia Sebastianelli. In questo stesso giorno c’è stato anche il raduno di tutti i cinquantenni dell’anno 2009: in questo caso quelli nati nel 1959. Come si sta facendo spontaneamente da qualche anno coloro che compiono i 50 anni nel corso dell’anno si riuniscono per una Santa Messa nel Santuario, una foto ricordo davanti all’Assunta e poi …prose-guono con un incontro conviviale a tavola. Ed anche questa volta è andata così!

La Novena di Natale (mercoledì 16 - gio-vedì 24) ha avuto lo stile di sempre con i tradizionali canti popolari. Si è tenuta la mattina al Santuario (con inizio alle ore 7:20) presieduta dal parroco e la sera a San Sebastiano alle 17:30, presieduta da P.

Giust ino Di Santo. Buono il numero dei fedeli parteci-panti.

La Messa di M e z z a n o t t e , molto affollata, è stata prece-duta dalla Veglia (giovedì 24 ore 23,30) per la quale sono stati impegnati i gruppi par-rocchiali ed all’organo ha guidato i canti Alfonso De Nicola con il suo gruppo di ragazzi nel coro. la Messa solenne di Natale, (venerdì 25) celebrata dal P. Filippo Di Lonardo, ha visto una chiesa stracolma di fedeli: presenti molti giovani e guardiesi ritornati in paese per le feste. La Corale, guidata dalla Maestra Maria Grazia d’An-gelo, ha eseguito canti della tradizione natalizia. Al termine delle due celebrazioni è stato distribuito un bellissimo “Calendario duemila10” dedicato ai Riti Settennali in onore dell’Assunta che si svolgeranno dal 16 al 22 agosto. Esso è stato realizzato, in cinquemila copie, presso la Tipografia Pigna di Guardia Sanframondi dai Padri Filippini, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento e dall’Agenzia Beni Culturali di Benevento. Tutte le foto del magnifico calendario sono del guardiese Mario Garofano ed in ogni pagina che riporta i due mesi ne sono riportate quat-tro: una per ciascuno dei Rioni. Belle e senz’altro innovative dal punto della visua-le di ripresa quelle che raffigurano i peni-tenti incappucciati che partecipano alle nostre Processioni di Penitenza.

Bello il presepe realizzato in basilica da Erminio, Filippo, Michele, Giovanni e Giacobbe, anche se è stato ripetuto “il pre-sepe teologico” dello scorso anno, ancora una volta dedicato alla memoria di Don Domenico Pascale. Nel cortile dell’Oratorio è stato allestito un albero di Natale e una torre luminosa che hanno arricchito tutto il periodo delle feste. L’Oratorio “P. Marzio Piccirillo”, guidato dal presidente Massimo Russo Del Vecchio, ha continuato la tradi-

zione del “presepe in famiglia” ed a tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato ed un ricordino.

Anche quest'anno in parrocchia la Festa della sacra Famiglia di Nazareth (domenica 27) è stata celebrata in modo speciale. Alla S. Messa delle 17 nel Santuario sono stati invitati tutti quelli che hanno formato una famiglia nel corso dell’anno o che hanno festeggiato il 25°, il 50° o il 60° di matri-monio e la risposta di molte coppie è stata convinta e positiva. Tutta la cerimonia è stata coordinata dal Gruppo Famiglia guida-to dai coniugi Antonella Garofano e Damiano Foschini.

Ad ogni coppia partecipante è stato consegnato un piccolo ricordo con le immagini dei titolari e patroni della nostra parrocchia: Santa Maria Assunta e San Fil ippo Neri. All ’esterno la scrit ta: “Ovunque proteggimi”. Un simpatico ricor-do fatto realizzare dal parroco che è stato subito da tutti molto apprezzato. Alla fine della cerimonia, tutti si sono ritrovati nei locali attigui per il buffet ed un momento conviviale. A conclusione della serata una simpatica tombolata di beneficenza orga-nizzata dai giovani della parrocchia.

L’appuntamento dell’ora di adorazione nell’ultimo giovedì del mese (31) è stato spo-stato nella Basilica Santuario invece che in San Sebastiano: stessa ora e identico sche-ma. Il tema di oggi è stato: “Voi siete di Cristo”. In più c’è stato il canto del “Te Deum” di ringraziamento per la fine di questo anno solare 2009.

in paese c’è stata la visita alla Scuola Primaria “A. De Blasio” del Vescovo Mons. Michele De Rosa (giovedì 17 ore 9,45) che ha compreso anche la celebrazione della Santa Messa in preparazione al Natale.

10

cronaca

E’ risorta nello splendido scenario del centro storico di Guardia Sanframondi la “Rassegna dei presepi”. Un desiderio di molti che finalmente è divenuto realtà. La manifestazione è stata inserita nel progetto “Emozioni di Luce” approvato dalla Regione Campania e proposto dall’Associa-zione dei comuni del Titerno, capofila il comune di Guardia Sanframondi, e dalla Confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa di Benevento. Si è tenuta dal 21 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 e ha avuto per titolo il “Presepe barocco – un progetto di luce”.

GENNAIO 2010Un bel mese invernale: molto pio-

voso nella prima metà e quasi per niente nella seconda.

la 43.ma Giornata Mondiale della Pace (venerdì 1) è stata celebrata in tutte le liturgie con una riflessione sul messaggio di Papa Benedetto XVI “Se vuoi coltivare la pace custodisci il cre-ato”. Al termine della S. Messa delle 11 nel Santuario gli Scout e i Volontari “La Salle” hanno distribuito ad ogni partecipante un ricordo di questa gior-nata, con una riflessione del Santo Padre e una foglia di alloro, in ricordo della “’nferta” che una volta i bambini distribuivano in questo giorno nelle case di parenti e amici. Questa cele-brazione Eucaristica è iniziata con il corteo processionale dei gonfaloni o stendardi dei quattro rioni (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) che sono stati sistemati sull’altare maggiore sotto l’Assunta. Al termine della S. Messa il parroco P. Filippo Di Lonardo li ha benedetti. Tutti sono rimasti entusiasti di questa nuova iniziativa proposta dai deputati rionali che ha visto chiaramente una richiesta “corale” di invocazione alla Vergine Assunta perché guidi il popolo dei suoi devoti in questo anno di grazie che si auspicano abbondanti e preziose. La chie-sa era affollata anche se per tutta la giorna-ta c’è stata pioggia abbonante e molti si sono presi un bel bagno. In serata sempre in Basilica (ore18) il classico concerto di capodanno della corale parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”, che sta per raggiungere i 15 anni di vita, diretto dal maestro Maria Grazia d’Angelo. I canti pre-sentati sono stati della tradizione natalizia e della pace. Buona, nonostante la pioggia abbondante, la partecipazione dei guardie-

si.Il primo sabato con l’assunta (2) ha

avuto schema e partecipazioni soliti. La festività dell’epifania del Signore (mercoledì 6) si è celebrata con la S. Messa solenne celebrata da P. Filippo Di Lonardo. Dopo la S. Messa serale (ore 17) c'è stato il bacio ed il sorteggio del Bambinello che questa volta è stato portato in chiesa da uno dei

tre Re Magi che sono stati una sorpresa per adulti e bambini divertendo tutti.

Per la festività del battesimo del Signore (domenica 10 ore 11) sono state invitate tutte le famiglie che nel corso del 2009 hanno battezzato figli. Molte le coppie che hanno risposto all'invito ed a loro Don Filippo ha donato lo stesso caro e simpati-co ricordo distribuito alla festa della Sacra Famiglia. A conclusione il simpatico aperi-tivo nel salone parrocchiale. Sono iniziati (lunedì 11) i lavori interni al Santuario per prepararlo al meglio per i Riti. Consistono in piccole sistemazioni degli intonaci, pitturazione, pulizia delle pareti e delle vetrate, sistemazione dell’impianto elettrico… . Se pure c’è stato qualche pro-blema per i fedeli che lo frequentano il tutto è stato risolto nel migliore dei modi. Ha preso il via il corso di preparazione alla cresima (giovedì 14): si tiene ogni giovedì alle 17 per i ragazzi delle scuole medie e alle 18,30 per i giovani delle scuole supe-riori e gli adulti. Per i funerali di Padre

remigio Mastrocola vedi articolo a parte su questo Bollettino.

La festa di s. antonio abate (domenica 17) ha avuto lo svolgimento solito con S. Messa nella cappella il pomeriggio, alle ore 16,30, seguita dai fuochi e dai simpatici arrosti preparati sul grande fuoco lì acceso. Per la festa di san sebastiano (mercoledì 20) compatrono di Guardia, sono state

celebrate nella chiesa le SS. Messe alle ore 7, 10 e 18. A celebrare la solenne Eucaristia delle ore 18, con la corale parrocchiale, è stato il nostro Vescovo Diocesano Mons. Michele De Rosa, concelebranti il P. F. Di Lonardo e il P. G. Di Santo. Il giorno dopo, festa della Beata Madre Cristina Brando fon-datrice delle Suore Vittime Espiatici. La S. Messa è stata celebrata dal Parroco, concelebrata da P. Giustino Di Santo e animata dalla corale parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”, sempre alle 18 nell’Asilo Brizio. Molti i fedeli presenti. Al termine le Suore, guidate dall’attiva Suor Giuliana, hanno offer-to a tutti i presenti un piccolo rinfre-sco.

C’è stato l’appuntamento dell’ora di adorazione eucaristica nell’ ultimo gio-vedì del mese a San Sebastiano (28 ore 18). Tema di questa riflessione: “Dalle tenebre alla luce”. Buona la

partecipazione.Ha preso il via (sabato 30 ore 20) anche

il corso annuale di preparazione al matri-monio che si tiene il giovedì ed il sabato in parrocchia.

In paese, si è conclusa la rassegna di Presepi. Importanti sono state le dimissioni di dieci consiglieri comunali (martedì 12) che hanno provocato l’immediata fine dell’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Ciarleglio. Il Prefetto di Benevento ha poi nominato il Commissario Prefettizio, Elvira Nuzzolo viceprefetto aggiunto, che reggerà il paese fino alle elezioni ammini-strative del 28 e 29 marzo 2010. Nella Giornata della Memoria (mercoledì 27 ore 18) la Direzione Didattica guidata dalla prof.ssa Silvana Santagata aveva organiz-zato una “Fiaccolata della Memoria” da Piazza Campopiano a Piazza San Filippo. La stessa si è tenuta due giorni dopo (venerdì 29 ore 18) per il cattivo tempo. Buona la partecipazione.

Luca Iuliani.

11

Giovanni Sanzarin. 29-3-1924 – m. 30-11-2009

La moglie e i figlilo ricordano a quanti lo

conobbero in vita eimplorano per lui la pace

dei giusti.

12

Filippo Antonio Basilen. 13-6-1921 – m. 2-1-2006

La moglie e le figlielo ricordano con immutato

affetto e lo affidanoalla misericordia divina.

Francesco Basile14-1-1913 – m. 21-3-2005

Italo Foschinin. 24-7-1928 – m. 27-9-1993

La moglie Sanzari Gildalo affida alla Vergine Assunta

e alla misericordia divina.

Ida Ceniccolan. 27-7-1917 – m. 25-12-2009

Filomena Gambutin. 17-2-1930 – m. 19-12-2008

Le figlie, con grande fedenella risurrezione, la affidano alla misericordia del Signore.

Armando Di Lonardon. 24-8-1925 – m. 9-12-2009

La moglie e i figlilo ricordano con immutato

affetto e lo affidanoalla preghiera della Chiesa.

Mario Garofanon. 23-11-1925 – m. 2-9-2009

La moglie e i figli lo ricordano a quanti lo conobbero in vita

e implorano per luila pace dei giusti.

Salvatore Pezzullon. 24-12-1907 – m. 3-12-1989

Giovannina Penguen. 12-10-1908 – m. 21-7-1988

Dott. Luigi Labagnaran. 7-12-1953 – m. 25-12-1984

I genitori lo ricordano con immutato affetto e lo affidano

alla misericordia divina.

Giovanni Foschinin. 7-11- 1921 – m. 28-12-2006

La moglie Vittorina lo affida al Signore della vita, perché gioisca nella luce dei giusti.

in memoria di...

La figlia Angelina li ricorda con immutato affetto eli affida alla infinita misericordia del Signore.

I figli li ricordano con affettoe li affidano alle preghiere della Chiesa

Armando Iacobuccin. 25-4-1899 – m. 18-3-1966

Maria Falaton. 8-4-1913 – m. 29-4-1997

Carlo Iacobuccin. 25-2-1929 – m. 13-8-2005

Marino Garofanon. 1-12-1906 – m. 22-10-1986

Assunta Panzan. 1898 – m. 1956

Maria Luisa Pinguen. 1-2-1929 – m. 4-2-2008

Il marito Filippo ele figlie Rosa e Silvana,con immutato affetto,

la affidanoalla misericordia divina e

alla Vergine Assunta.

13

Nicola Di Cesaren. 26-4-1958 – m. 5-9-2006

La moglie e i figli imploranoper lui il riposo eterno e

lo affidano al Signore risorto.

Angelo Falato

La moglie e i figlilo ricordano a quantilo conobbero in vita e

implorano per luila pace eterna.

Giovannina Tribisonnan. 3-9-1933 – m. 6-1-2007

Il marito Clodomiro eil figlio Angelo la ricordano

con immutato affetto ela affidano alla

misericordia divina.

Filippo Falaton. 14-8-1883 – m. 18-11-1964

Teresina Garofanon. 7-2-1887 – m. 31-10-1976

Umberto Di Paolan. 18-6-1928 – m. 24-4-1985

La moglie Filomena e i figlilo ricordano con immutato

affetto e lo affidanoal Signore risorto.

in memoria di...

Filomena Garofano affida il marito, i genitori, i suoceri e i nonni alla infinita misericordia del Signore.

14

sono tornati alla casa del PadrediCEMBrE 20099 - Di Lonardo Armando, nato a Guardia Sanframondi il 24 agosto 1925, coniugato

Gambuti Mafalda. - Basile Maria Elena, nata a Guardia Sanframondi il 5 febbraio 1931, vedova Mancini

Alfredo.10 - Musto Dantantonio, nato a San Lupo il 1 luglio 1931, coniugato Casalino Maria.15 - Tabasso Pasquale, nato a Guardia Sanframondi il 6 ottobre 1933, celibe. - Falato Gina, nata a Guardia Sanframondi il 12 gennaio 1914, vedova Foschini

Orlando.21 - Ceniccola Carlo, nato a Guardia Sanframondi il 28 ottobre 1916, vedovo Perugini

Ida.24 - Prete Marino, nato a Guardia Sanframondi il 12 febbraio 1923, vedovo Plenzich

Gaetana.25 - Ceniccola Ida, nata a Guardia Sanframondi il 27 luglio 1917, vedova Basile

Francesco.27 - Morone Giovanni, nato a Guardia Sanframondi 10 settembre 1925, coniugato

Ceniccola Giuseppina.GENNaio 20103 - Garofano Angiolina, nata a Guardia Sanframondi il 25 ottobre 1919, vedova

Sebastianelli Giovanni.5 - Di Brigida Filippo, nato a Guardia Sanframondi il 18 settembre1927, vedovo Falato

Gina.12 - Garofano Giannina, nata a Guardia Sanframondi il 27 maggio 1925, vedova

Sebastianelli Angelo.13 - Mastrocola sacerdote Remigio, nato a Guardia Sanframondi il 14 agosto 1930.14 - Plenzick Giuseppe, nato a Guardia Sanframondi il 28 novembre 1923, vedovo Pinto

Irma.18 - Mercuri Maria Carmina, nata a Pietrelcina il 20 novembre 1929, vedova Di Nardo

Antonio. - Mancini Pietro, nato a San Lorenzello il 17 maggio 1939, coniugato De Blasio

Teresa.20 - Pengue Rita, nata a Guardia Sanframondi il 14 dicembre 1927, coniugata Festa

Filippo.22 - Carangelo Angiolina, nata a San Lorenzo Maggiore il 2 novembre 1939, coniugata

Franco Angelo Raffaele.28 - Parlapiano Annina, nata a Sepino il 27 luglio 1930, vedova Del Vecchio Antonio.29 - Falato Michele, nato a Guardia Sanframondi l’8 aprile 1930, coniugato Musto

Giovannina.

Francesco Falaton. 2-4-1924 – m. 31-1-2000

Nel decimo anniversario della morte la moglie e i figlilo affidano alla misericordia

divina e alle preghieredella chiesa.

Ciro Del Vecchion. 9-10-1940 – m. 7-2-2004

La moglie e i figli lo ricordano con immutato affetto e

lo affidano al Signore risorto

Maturino Sanzarin. 3-5-1933 – m. 20-2-2000

Pasquale Tabasson. 6-10-1933 – m. 15-12-2009

La cognata Rosina ei nipoti Carlo e Filomena lo

ricordano con immutatoaffetto e lo affidano

alla misericordia divina.

in memoria di...

La moglie e i figli lo ricordano a quanti lo conobbero in vita

e implorano per luila pace dei giusti.

Silvio Del VecchioFilippo Di Brigidan. 18-9-1927 – m. 5-1-2010

Pasqualina Del Vecchion. 30-10-1991 – m. 15-5-1989

Gina Falaton. 1-1-1927 – m. 8-9-1996

I figli li affidano alla infinita misericordia del Signore Con immenso affetto li ricordano la nuora Delfina e i nipoti Maria e Anna

in memoria di...DICEMBRE 20091 - Ciarleglio Concetta (trigesimo), il marito e figli. - Don Domenico e Suor Angelina, alcuni fedeli.2 - Iacobucci Armando e Panza Maria Assunta, la

nuora Filomena.3 - Gismondi Giuseppe, la moglie.4 - Perfetto Gino, Elena e Michele, la congiunta Lia.5 - Foschini Giovanni, la sorella Rosina.6 - Falato Fausto, la moglie e figli. - Di Cesare Nicola, la moglie e figli. - Falato Domenico, il fratello Renato. - Verrilli Mario, la moglie. - Garofano Romualdo e Falato Concettina, la

figlia Filomena.7 - Plenzich Santina (trigesimo), il marito e figli. - Garofano Vittorio, la moglie e figli.8 - Pezzullo Salvatore, la figlia Angelina. - Di Libero Tommaso e Rosina, la nipote Rosa. - Sanzari Adamo, la moglie Maria. - Garofano Concetta, la cognata. - Orso Angelo, la moglie Concetta Falato.

12 - Garofano Alessandrina (trigesimo), il figlio Filomeno Di Lonardo.

- Florio Pasquale, Sanzari Maria e Filomena, la congiunta Marisa.

13 - Di Staso Rodolfo, la moglie e figlie. - Grillo Gemma, la nipote Renata. - Sanzari Pasquale e Sebastianelli Alessandro, i

nipoti. - Mancinelli Vittorio e Del Rosso Erminia, la figlia

Maria.16 - Mei Francesca, la sorella Immacolata.17 - Falato Annibale e Garofano Chiarina, il figlio.18 - Panza Filippo e Plenzich Angelina, la figlia.19 - Tribisonna Mario, la moglie e i figli.20 - Tessitore Annibale e Teresa, il figlio Ernesto. - Suor Maria Antonina, i familiari. - Iacobucci Malvina, il marito e le figlie. - Ceniccola Giovanni, i genitori. - Foschini Marino e Giuseppe, da Garofano

Filomena.21 - Sebastianelli Gabriele e Maria, la figlia Teresa.

22 - Pengue Pasquale, la moglie e figli.23 - Blandino Luigi (trigesimo), la moglie. - Pengue Innocenzo e Garofano Maria Libera, la

nuora Maria.24 - D’Onofrio Salvatore (anniversario), i genitori.25 - Sebastianelli Alessandro, la moglie e figli. - Di Lonardo Goffredo, Giuseppe e Gaetana, i

familiari. - Grillo Salvatore, Carmela e Luisa, la congiunta

Filomena. - Sanzari Adamo, la moglie Maria. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia

Renata.26 - Foschini Luigi e Basile Alfonsina, la figlia Ida.27 - Iacobucci Michele, la moglie. - Falato Angelo, la figlia. - Iacobucci Carlo, la moglie Filomena.30 - Sanzari Giovanni (trigesimo), la moglie e figli. - Ceniccola Maria, il figlio e nipoti.31 - Rubbo Rocco, i nipoti Giovanni e Leonilde.

GENNAIO 2010

1 - Conte Elio, la moglie e figli. - Falato Silvio e Angiolina, il figlio Antonio. - Mancini Filippo, la moglie e figli.2 - Garofano Giovanni, la moglie e figli. - Defunti Alterisio, (Canada).3 - Tirolo Silvio e Prete Alfredo, la congiunta Lina. - Grillo Salvatore, Carmela e Luisa, la congiunta

Filomena. - Gambuti Filomena, i figli. - Falato Gino, la moglie e figli. - Macolino Giuseppe, la figlia Teresa.4 - Di Blasio Mario (anniversario), la moglie.5 - Franco Ada (anniversario), il figlio Pasquale.6 - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina. - Pilla Antonio, la moglie e figli. - Tribisonna Giovannina, il marito e figlio. - Falato Elenangela, il cognato e nipoti. - Di Virgilio Giuseppe e Garofano Maria, il figlio.8 - Di Lonardo Armando (trigesimo), la moglie e

figli.

- Basile Maria Elena (trigesimo), il figlio.9 - Garofano Angiolina, i nipoti.10 - Mancinelli Umberto e Letizia, la figlia. - Di Virgilio Amedeo e Teresa, i figli. - Garofano Carlo, la moglie Foschini Speranza. - Mancini Angelo e Maiorani Assunta, la nuora.11 - Musto Dantantonio (trigesimo), la moglie.15 - Tabasso Pasquale (trigesimo), la cognata

Rosina e nipoti. - Falato Gina (trigesimo), le figlie. - Musto Nina in Armellino, il marito Antonio

(Inghilterra)16 - I defunti, da Foschini Speranza.17 - Maffei Anna, la figlia Giovanna. - Apollonia Alessia, i nonni. - Garofano Ida e Benevento Luciano, i figli. - Gambuti Elda, le figlie.18 - Bifulco Giovanni e Iuliani Maurizio, da Di

Lonardo Diomira.19 - Ceniccola Carlo (trigesimo), i figli. - D’Errico Enrico, la moglie.

20 - Parente Sebastiano, i figli.23 - Defunti di Garofano Carlo, da Foschini

Speranza.24 - Rubicondo Angelo, Pasquale e Matilde, dal

familiare Luigi. - Falato Imelda e Ceniccola Raffaele, le figlie. - Goglia Gaetano e Simone Lucia, la figlia. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata.25 - Ceniccola Ida (trigesimo), i figli.26 - Prete Marino (trigesimo), le figlie, le sorelle e il

fratello.27 - Morone Giovanni (trigesimo), la moglie e il

figlio.30 - Sanzari Giovanni (anniversario), la moglie e

figlie.31 - Coletta Giuseppe, Lucia e Giuseppina, da Clelia. - Sebastianelli Gabriele e Nonno Irma, i figli. - Falato Giovanni e Del Vecchio Leonardina, la

figlia Teresa. - Falato Francesco, la moglie Maria Tribisonna. - Ceniccola Vittorio, la moglie e figli.

15

Suor Maria antoninaGrazia Falluto

Essere Suora Sacramentina vuol dire donare la propria vita a Cristo:"Siamo persone che hanno conosciuto l'Amore e desiderato annunciarlo a tutti".

"Signore ce la prestaste per farne la nostra felicità.Poiché la reclamaste ve l'abbiamo resa, gridando dal cuor trafitto: Sia fatta la vostra volontà".

Porterò con me il tuo sorriso.La donerò al mondo come hai fatto tu.Suor Maria Antonina

n. 28-12-1939 – m. 21-11-2009