BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

48
BLOQ MAGAZINE - IL QUINDICINALE DI AVERSA E DELL’AGRO AVERSANO - DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO IV - N. 09 del 15 Maggio 2011 Il sangue non si cancella con gli insulti! Rendiamo omaggio ai valorosi magistrati morti in difesa dello Stato di diritto

description

il periodico più diffuso di Aversa e dell'agro aversano

Transcript of BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

Page 1: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

Blo

q M

ag

azi

ne

- il

qu

ind

icin

ale

di

av

ersa

e d

ell’

ag

ro

av

ersa

no

- d

istr

iBu

zio

ne

gr

atu

ita

ANNO IV - N. 09 del 15 Maggio 2011

Il sangue non si cancellacon gli insulti!

Rendiamo omaggio ai valorosi magistrati morti in difesa dello Stato di diritto

Page 2: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011
Page 3: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

EDITORE: Associazione di promozione sociale Articolo Nove - Via Onorato Pietrantonio, n. 98 - Parco delle Mimose - 81031 AVERSA (CE)BLOQ MAGAZINE - REGISTRAZIONE: Tribunale di Santa Maria Capua Vetere n. 708 del 03.07.2008

DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE - Via Onorato Pietrantonio, n. 98 - Parco delle Mimose - 81031 AVERSA (CE)tel. 339.499.88.55 - 33.88.87.27.09 - [email protected] - www.bloq.it

“BLOQ MAGAZINE” E “PROSPETTIVE”: PROGETTO GRAFICO: Giuseppe Cristiano - TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ©STAMPA: Centro Stampa Tuccillo s.r.l. - ROMA - PUBBLICITA’: Associazione Articolo Nove - tel. 339.499.88.55

Marketing e Pubbliche Relazioni - tel. 338.887.27.09 - 339.499.88.55 DIRETTORE RESPONSABILE: Giuseppe CRISTIANO - [email protected] - 338.887.27.09

REDAZIONE: Valeria Aiello, Salvatore Altobelli, Maria Botta, Gianluca Cristiano, Nicola Carobene, Umberto Cascella,Giusy Clausino, Enzo D’Agostino, Francesco Damiano, Raffaele De Biase, Franco Della Volpe, Giuseppe Della Volpe,

Umberto De Santis, Giuseppe Diana, Antonio Di Grazia, Michele Docimo, Antonino Fiorino, Rocco Graniero, Pino Imperatore,Antonia Magnotta, Vincenza Marino, Gabriella Mazzoni, Katia Muscariello, Giuseppe Nappa,

Giuseppe Oliva, Mirko Rambone, Nicola Rosselli, Antonio Zacchia.Altre firme: Mademi, Livia Fattore, Serse Cugia Toppini, Giuseppe Lauria, Simonetta Morandini,

Pia Pangese, Ugo Persice Pisanti, Fabiana Del Mese.La direzione di Bloq Magazine e Bloq.it non risponde del contenuto degli articoli e delle inserzioni.

Si declina ogni responsabilità per le opinioni espresse nei singoli articoli e per le inserzioni trasmesse da terzi,i quali se ne assumono ogni responsabilità di fronte alla legge. I diritti di proprietà letteraria ed artistica sono riservati.

Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazionescritta dell’Associazione ARTICOLO NOVE. La collaborazione è aperta a tutti, ma in nessun caso instaura un rapporto di lavoro.

Qualsivoglia tipo di collaborazione è da intendersi sempre a titolo gratuito e di puro volontariato.

pag. Nicola De Chiara contro Alfonso Oliva: “Ciaramella, o me o lui!”

pag. Sembra già di sentir rombare imotori delle betoniere nell’ex Texas

pag. I commercianti dicono basta a furti e rapine ai danni dei negozi del centro

pag. Liotto presenta: “Una mano tesa... Aversa città della solidarietà”

pag. L’Ime Sud Alp Volley Aversa vince il campionato e conquista la serie D

pag. Ancora una volta i trasformistipremiati dalla maggioranza

pag. Aversa Normanna - A Latina finisce 3-0 per i padroni di casa

pag. Rubrica umoristica”Si vendono Ginz non di marca”

pag. PulciNellaMente, successo per latredicesima edizione della kermesse

pag. Paolo Santulli: Aversa finalmenteavrà la Pista di Atletica leggera

pag. Camper della Legalità, la terza edizione è partita da Aversa

pag.

pag. La politica si mobilita per evitare la chiusura di tre negozi del centro

Quando il gatto (Ciaramella) è assente i topi (consiglieri) ballano

Sei tu la persona che cerchiamo?Stiamo cercando agenti per affidare la vendita dei nostri servizi sul mercato della pubblicità locale.Ti diamo l’opportunità di operare nella tua città, senza alcun vincolo d’orario.Di entrare in una squadra affiatata.Di vendere servizi internet in forte crescita.Di assicurarti il tuo futuro.Il ritorno economico? Dipende da te! Noi da parte nostra offriamo la più alta provvigionepresente sul mercato. Non temiamo confronti!

Scrivici subito a: [email protected] dati saranno trattati ai sensi dell’art.13 D.lgs. 196/03.

La ricerca è rivolta a candidati di entrambi i sessi.

IN QUESTO NUMERO 03

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 4: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

a storia ci ha ampiamente dimostrato che nell’animo di ogni essere umano alberga il desiderio irrefrenabile di vivere in piena libertà. Gli ultimi accadimenti nei paesi dell’Africa del nord hanno ulteriormente rafforzato il con-cetto che libertà e democrazia sono elementi non scindibili l’uno dall’altro. La voglia di essere liberi e di vivere in democrazia è un’aspirazione universale di ogni popolo di questa Terra. Ogni popolo sa, inoltre, che democrazia e libertà quando sono unite sono estremamente contagiose. Quando i governanti di una nazione, esposta al vento del cambiamento, originato dalle spinte democratiche di un popolo che rivendica i propri diritti, negano, però, la legittima aspirazione alle libertà democratiche, inevitabilmente scoppiano delle rivolte. Questo è accaduto negli ultimi mesi in Africa settentrionale. I popoli di quell’area del bacino del Mediterraneo hanno decretato la fine di regimi dittatoriali che duravano da decenni, rivendicando libere elezioni, democrazia e libertà per tutti. Per otte-nere rapidamente questi risultati hanno sperato in un aiuto delle nazioni europee (Italia in primis). All’inizio delle rivolte, invece, le nazioni europee sono apparse come spiazzate, distratte... Solo dopo qualche mese dall’inizio dei tumulti, l’Europa ha accolto con favore i nuovi governi di Tunisia ed Egitto. Solo a giochi fatti l’UE ha benedet-to la brama di democrazia che si sta diffondendo in tutta la regione. Anche se, alla luce di quanto sta accadendo in Libia, l’Unione Europea, in una sorta di assurdo balletto diplomatico, da una parte elargisce il suo pieno sostegno alle proteste arabe e dall’altro è terrorizzata dalla prospettiva di ritrovarsi milioni d’immigrati in cerca di rifugio in occidente. Questa doppia personalità è stata più volte evidenziata nelle varie riunioni dei ministri degli Esteri Ue a Bruxelles. Da una parte l’Europa ha promesso un nuovo partenariato con l’Egitto e la Tunisia, che consisterebbe in aiuti per la ricostruzione delle istituzioni civili e nel rafforzare i rispettivi legami economici, dall’altra ha dichiarato guerra alla Libia (sia pure per “ragioni umanitarie”). Da una parte, in una dichiarazione congiunta, hanno appog-

giato i popoli del Mediterraneo e le loro legittime speranze e aspirazioni per il cambiamento democratico, la giustizia sociale e sviluppo economico, dall’altro inviano navi da guerra per fermare i barconi che trasportano i cosiddetti “migranti”. Gli europei appaiono sempre più dominati dai timori di essere sul lato sbagliato del bagnasciuga. Grazie alla guerra civile in Libia, infatti, si potrebbe scatenare un inim-maginabile afflusso di migranti nel nostro paese e attraverso l’Italia, in tutt’Europa. L’ansia in Italia è stata accresciuta dalla minaccia del le-ader libico, il colonnello Gheddafi, di portare in Italia oltre a milioni d’immigrati anche le bombe. Anche la Siria, per non essere da meno di Gheddafi, ha minacciato i paesi occidentali che continuano a sostenere le proteste pro-democrazia in quel paese. A mio parere, però, l’Unione europea non deve lasciarsi prendere dalla paura. Anche se Lampedusa è più vicina alla Tunisia che all’Italia ed è vista come un ponte verso l’Europa per i migranti provenienti da tutta l’Africa, non bisogna cedere all’emozione. Anche se l’accordo bilaterale del 2009 tra Italia e Libia non esiste più, non bisogna ragionare con la pancia, ma con il cuore e il cervello. Con il cuore perché come paese catto-lico e cristiano l’Italia non può permettersi di gettare a mare uomini, donne e bambini disperati che fuggono dalla guerra, dalle carestie, dalla povertà. Con la mente perché solo uno stolto potrebbe pensare di arginare la pressione di un miliardo di persone con gli incrociatori, le leggi razziste e altre scempiaggini simili. La soluzione, secondo il mio modesto parere, sta proprio nell’assecondare e favorire in ogni modo le spinte democratiche nel mondo arabo, unitamente, è ovvio, a una sorta di “Piano Marshall” in grado di rivitalizzare le economie distrutte dall’avidità dei governanti corrotti. Del resto l’esempio della Tunisia dimostra in pieno quello che ho appena affermato. Non è bastato cambiare semplicemente il governo per impedire che migliaia di poveracci s’imbarcassero nuovamente sui barconi in direzione di Lampedusa. I migranti pensano che qualsiasi tenore di vita in Europa sia migliore di quello che possiedono a casa loro. E, forse, hanno ragione… Per questi motivi le rivolte arabe vanno appoggiate, “foraggiate” e “incanalate” verso forme di democrazia compatibile con il “modus pensandi” del popolo arabo. E poi, basta con l’ipocrisia di chi prima si straccia le vesti protestando contro il flusso migratorio e poi utilizza quella stessa forza lavoro nelle industrie del nord dell’Italia, della Francia o della Germania. Tutti sanno che molti paesi europei hanno gravi deficit della forza lavoro in settori strategici come l’agricoltura. Le proiezioni sulla popolazione attiva dell’UE suggeriscono che la forza lavoro si ridurrà di cinquanta milioni di unità nei prossimi cinquanta anni. Questa tendenza ci in-dica che più di una riflessione è necessaria quando si parla d’immigrazione. In un’Europa che invecchia, in futuro, ci sarà un bisogno sempre più crescente di lavoratori stranieri. Ecco perché i flussi migratori vanno controllati e non interrotti. La paura della gente, però, paralizza di fatto ogni dibattito sull’immigrazione. Dibattito che servirebbe, invece a far capire alle persone che l’Europa deve impegnarsi tangibilmente per aiutare la transizione verso la democrazia in Africa del Nord non solo per ragioni umanitarie. Aiutare il nord dell’Africa può essere visto come elemento fondante di una comune politica europea di confine. Mediante la creazione, lungo il suo perimetro meridionale, di una sorta di corona di paesi democratici, ben governati, economicamente sani (e vorrei vedere, con tutto il petrolio e le ricchezze del sottosuolo) l’Europa potrebbe riuscire a scongiurare il potenziale diluvio illegale di migranti. Il responsabile della politica estera dell’UE ha recentemente chiesto ai vari governi di stanziare un ulteriore prestito di 1,4 miliardi dollari da destinare ai paesi dell’Africa settentrionale per aiutare le piccole e medie imprese locali, e per incrementare le infrastrutture. Se i governi e le imprese d’Europa, attraverso la loro opera, aiuteranno la ricostruzione della regione, la tran-sizione del mondo arabo verso la piena democrazia, verso la stabilità e la prosperità, vorrà dire che nulla più avremo da temere da quel lato del Mediterraneo. Tuttavia, se per frenare l’immi-grazione si lascerà in balia di nuovi satrapi centinaia di milioni di persone, vorrà dire che nulla si è appreso dalla storia e che tutto avremo in futuro da temere dai paesi che “guardano” verso l’Italia. Il mio augurio è che quanto sta avvenendo serva per un reale e positivo cambiamento di cose. Gli uomini e le donne che sono scesi in strada in Egitto, Tunisia, Libia, Siria, Ye-men, chiedevano solo libertà. Ecco perché ogni iniziativa dell’Europa deve essere realizzata nell’interesse di quei popoli, non di nuovi gruppi di potere o, peggio ancora, d’interessi stra-nieri. Per tutto il continente africano, il passaggio dal colonialismo all’autodeterminazione è stato un momento topico. Il vero problema è che ai corrotti e crudeli governanti coloniali si sono sostituiti i corrotti e più che crudeli governanti locali.

EDITORIALE04

Ldi

GiuseppeCristiano

DirettoreResponsabile

Bloq Magazine

[email protected]

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 5: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

800 210 760solo da telefono fisso

per maggiori info visita il nostro sitowww.uniongasmetano.com

arch

izoo

m.c

om

*offerta valida fino al 30/06/2011 sulla componente C.C.I.*l’offerta dei 260 m è valida solo per i nuovi clienti UNIONGASmetano che aderiscono alla totalità delle promozioni*l’importo dell’offerta sarà detratto in bolletta e suddiviso in quote mensili nei due anni successivi, termine minimo per la validità dell’offerta

dal cellulare

081 8369571

OMAGGIO 260 m di metano se PASSI con NOI120 m per la fornitura di METANO60 m per la fornitura di ENERGIA ELETTRICA60 m per la MANUTENZIONE della tua CALDAIA20 m IN PIÙ se ADERISCI alle 3 OFFERTE

dal cellulare

06 452219623

80,00euro

equivalente a

(56% del consumo medio di una famiglia)260 m di metano3

OMAGGIO PER TE

Page 6: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

POLITICA06

Ia cura dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

n giunta o io o l’assessore Oliva”. L’aut aut non è stato confermato, ma, a quanto pare, lo avrebbe dato al sindaco Mimmo Ciaramella (alla faccia della tran-quillità post operatoria) il suo vice Nicola De Chiara dopo le durissime critiche rivoltegli da Alfonso Oliva che ha continuato a denigrare il rappresentante del Gruppo delle Libertà dichiarando: “Bene ha fatto De Chiara a rimettere la nomina che gli aveva fatto Cia-ramella, in quanto l’unico sindaco che io riconosco è quello votato dagli aversani e non altri”.Parole pesanti, al vetriolo quelle dell’ex eletto in “Citta della Libertà”, poi confluito in Forza Italia e da qui nel Popolo della Libertà,che non fanno presagire nulla di positivo per il futuro di una coalizione che rischia di implodere prima di giungere al capolinea nella primavera del 2012. Come se non bastassero, infatti, le polemiche, tutte interne al Popolo delle Libertà tra chi vuole o meno il rimpasto in giunta e tra lo stesso Ciaramella e il coordinatore cittadino Nicola Golia, che sembrano essere tornati ai tempi in cui si guardavano in cagnesco, ora la polemica si estende, come un fuoco che si propaga, anche tra le diverse anime di questa maggioranza di cen-tro destra che sembra sempre più somigliare ad una armata Brancaleone. Lo ha capito anche un politi-co navigato come Paolo Santulli che, a modo suo, sebbene in politichese, ha lanciato una sorta di ul-timatum ai compagni di cordata, ricordando che il Gruppo Unico delle Autonomie intanto ha aderito alla maggioranza in questo ultimo scorcio di consi-liatura per portare avanti un crono programma che, se si continuerà con queste modalità, non sarà affatto attuato. Insomma, Ciaramella sembra essere il garan-te unico del coacervo di interessi, di equilibri e di richieste che si sono sedimentati in questi nove anni di governo del centro destra.Una situazione che Ciaramella potrà anche recupe-rare. Anzi, ci riuscirà sicuramente. Ma dopo? Riusci-rà il centro destra Aversa (e, soprattutto, gli interessi da essi rappresentato) a trovare un nuovo coagulo intorno ad un nuovo nome visto che il primo citta-dino non potrà ricandidarsi? Per il momento siamo di fronte ad una impasse che non fa ipotizzare nulla di buono e a rimetterci, tanto per cambiare, saranno Aversa e gli aversani. In questa ambaradan potrebbe-ro trovare spazio le forze di opposizione. Ma il Par-tito Democratico non sembra riuscire a dare vita ad un gruppo omogeneo e a mettere in evidenza nomi di candidati che possano raccogliere consensi seri. La soluzione potrebbe giungere dalla società civile, dove di persone “presentabili” ci sono, ma non si sa se sono disponibili a “metterci la faccia”.ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO DEL GRUPPO UNICO DELLE LIBERTA’

Il Gruppo della Libertà in attesa dei chiarimenti si autosospende dalla maggioranza. Il Segretario po-litico e i consiglieri comunali Nicla Virgilio, Gio-vanni Tirozzi e Stefano Di Grazia, unitamente ai componenti del Direttivo del Gruppo della Libertà, invitano il Sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella, a convocare un immediato interpartitico delle forze di maggioranza al fine di verificare se esistono an-cora le condizioni per la continuazione della Consi-liatura, atteso che gli ultimi avvenimenti, comprese le inimmaginabili dichiarazioni dell’assessore Oliva che “non riconosce” il Sindaco facente funzioni Ni-cola De Chiara (tra l’altro promotore della lista che ha portato lo stesso Oliva in Consiglio Comunale) mettono in seria discussione la tenuta politica della coalizione.Nicola De Chiara ha cercato in questi giorni sem-pre una dialettica ed un confronto sia con i partiti di maggioranza sia con i componenti della Giunta, convocando pregiunte e interpartitici, trovando in-vece sulla sua strada solo dinieghi, complicazioni di ogni tipo e atteggiamenti e rivendicazioni di natura personale che nulla hanno a che vedere con i deli-cati ruoli istituzionali e politici ricoperti da taluni. Durante il periodo di assenza forzata del Sindaco sono emerse le problematiche di sempre: la riven-dicazione da parte del Gruppo delle Autonomie di spazio “concreto” nella gestione dell’Ente, i mai sopiti rancori del segretario del Pdl all’indirizzo del dirigente ai LL.PP Antonio di Santo, già segretario e promotore della lista “Aversa Popolare” confluita, poi, nel Gruppo delle Libertà, le prese di posizione di Oliva, allontanato dal nostro Gruppo e “promos-so”, poi, assessore dal Pdl.Tutte situazioni che vanno immediatamente chiarite e valutate nella loro portata politica. L’ostruzionismo ai vari livelli registrato da Nicola De Chiara lo ha co-stretto a rimettere il mandato di Sindaco facente fun-zioni ricevuto, ma questo mette oggi in discussione l’alleanza del Gruppo della Libertà con le altre forze di maggioranza e mina la stessa fiducia, se non si sarà immediatamente messi di fronte a fatti nuovi, avuta dal Gruppo della Libertà nel Sindaco Ciaramella.I consiglieri comunali del Gruppo della Libertà con il loro rappresentante in Giunta, perciò, in mancan-za di un chiarimento definitivo e convincente sulla complessiva situazione politica, comunicano che si asterranno nel frattempo dalla partecipazione ammi-nistrativa e politica, augurandosi che il Sindaco trag-ga le opportune conclusioni da questo stato di cose che mette in discussione non solo la sua dignità di uomo e di politico ma anche il prosieguo dell’espe-rienza amministrativa nella quale tante energie ha profuso.

De Chiara contro Alfonso Oliva: “Ciaramella, scegli: o me o lui!”

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Nella foto sopra:Alfonso Oliva

Nella paginaaccanto:

Nicola De Chiara

Page 7: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

POLITICA 07Il commento sulla situazione politicadi Livia Fattore

Malumori a gogo in seno al Popolo della Libertà, tanto che qualcuno parla, criticamente, di Popolo delle Liti, facendo riferimento all’acronimo PdL. Si

rischia, infatti, nello stesso partito del primo cittadino di ve-dere schierate almeno tre diverse fazioni interne che potreb-bero mettere in serio pericolo l’approvazione dello strumento contabile programmatico per il 2011 e quello consuntivo per il 2010. Due adempimenti dai quali dipende anche la pos-sibilità di movimento dell’esecutivo nell’espletare le proprie attività. Oltre al caso De Chiara - Oliva a fermare la politica aversana è anche la querelle Di Santo – Golia.Pare che Ciaramella ai collaboratori più vicini abbia confida-to “che non è possibile che si raggiunge un accordo e si chiu-de una vicenda incresciosa quale quella del litigio tra Golia e Di Santo, concordando il tutto con i vertici del partito, e ci si ritrovi con qualcuno che continua a chiedere la “testa”, lavorativamente parlando, di Di Santo”.Insomma, Ciaramella sarebbe costretto a subire una sorta di attacco da parte di Nicola Golia, coordinatore cittadino del Popolo della Libertà e vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, personaggio in ascesa nella nomen-clatura del partito di maggioranza relativa. Secondo i soliti bene informati, Ciaramella avrebbe addirit-tura visto una sorta di teorema dietro alla demonizzazione di Di Santo che, ricordiamolo, oltre ad essere amico del primo cittadino, è anche espressione del Gruppo della Libertà che vanta il vice sindaco Nicola de Chiara e tre consiglieri comu-nali. E sarebbero stati proprio gli esponenti di questo gruppo ad aver minacciato di disertare l’interpartitico se si continua-va con l’ostracismo contro Di Santo.Ritornando al presunto “teorema”, ci sarebbe stato una serie di personaggi (più o meno la solita cordata Golia – Lama (Armando, papà di Imma) con l’aggiunta, questa volta, di un più o meno consapevole Paolo Santulli) che non avevano gradito la possibilità che Di Santo fosse destinato (come in effetti era) all’urbanistica quando sarebbe andato in pensione l’architetto Elio Florio.“Non capisco –avrebbe sbottato Ciaramella tra i suoi- cos’al-tro vogliono. Abbiamo convinto Di Santo a fare pubblica am-menda, a chiedere scusa, non gli abbiamo conferito l’incari-co all’urbanistica. Ora vorrebbero addirittura farlo licenziare. Credo che nei confronti di Tonino fosse stata tesa una trap-pola e il mio amico ci è caduto. Ma ora basta, ha pagato già abbastanza, chi non è d’accordo venga fuori pubblicamente e non attraverso le voci di corridoio e le trame di palazzo”. ALLORA SI TORNA ALL’ANTICO CON CIARAMELLA CONTRO GOLIA? IL POPOLO DELLA LIBERTA’ SEMBRA ESSERE ALLO SBANDOCiaramella contro Golia, quindi? Pare proprio che si sia tor-nato all’antico nel Popolo della Libertà di Aversa, a quando da un lato c’era il primo cittadino normanno (che si forti-ficava con liste civiche e adesioni di consiglieri transfughi dall’opposizione) e la triade composta dall’allora consigliere regionale Giuseppe Sagliocco e dai coordinatori cittadino e provinciale del partito di maggioranza relativa, rispettiva-mente Nicola Golia e il senatore Pasquale Giuliano.Nel tempo Ciaramella è riuscito a scardinare l’unione dei tre anche grazie ad un apolitica poco accorta di Sagliocco che si è messo praticamente e pubblicamente di traverso rispetto all’amministrazione comunale normanna. Ma,a quanto pare, si è trattato di una unità fittizia. Infatti, a lungo andare, le vec-

chie ruggini tra il sindaco di Aversa e l’attuale vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta sono riaffiorate tutte e con le stesse motivazioni. Oggi, il vice di Domenico Zinzi pare essere intenzionato a ridimensionare il sindaco aversano che dalla primavera del 2012 sarà un “disoccupato (politicamente parlando) di lusso”, con il pensiero rivolto, perché no?, ad uno scranno parlamentare in aperta singo-lar tenzone proprio con Golia. Ora, comunque, Ciaramella intende fare chiarezza e a fare da arbitro in questo nuovo, ennesimo capitolo della saga del centro destra aversano sarà chiamato il senato Giuliano. Un compito per lui difficile, considerato i legami che il parlamentare azzurro ha sia con il primo cittadino che con Golia.SANTULLI (GUA) CRITICA L’ATTUALE ANDAMENTO DEL-LA COALIZIONE E IPOTIZZA, IN CASO DI PERSISTENZA DELL’IMMOBILISMO, L’USCITA DALLA MAGGIORANZA“Se dovessimo verificare che non ci sono sbocchi, non ci sono le possibilità di realizzare quanto concordato con il sin-daco quando abbiamo deciso di dare il nostro apporto alla coalizione di centro destra tireremo le somme e adotteremo le decisioni consequenziali e responsa-bili”. E’ un vero e proprio campanel-lo d’allarme quello che, da parte sua, suona il capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Pao-lo Santulli. L’ex parlamentare, ad un a precisa domanda sull’immobilismo in atto nell’attuale maggioranza, divisa e percorsa da veti incrociati, soprattutto a livello del partito di maggioranza re-lativa, prima ha tentato di fornire una risposta – giustificazione in politiche-se. Poi, la sua onesta intellettuale ha avuto il sopravvento con l’ammissione che qualche preoccupazione c’è “e ne abbiamo già fatto partecipi gli alleati in sede di interpartitico”.“I ritardi in questo nostro crono pro-gramma –ha proseguito l’imprenditore aversano- sono dovuti alle condizioni di salute di Ciaramel-la, ma anche e soprattutto alle fibrillazioni in seno alle forze politiche che compongono la coalizione e tra le forze politi-che stesse”. Come fare per superare questa impasse che si è determinata e rischia di far terminare qui la consiliatura, con-siderato che mancano oramai una decina di mesi alla natura-le scadenza? Anche qui Santulli sembra avere le idee chiare e di essere realista. Non a caso afferma: “Oggi ci sono troppe macerie ad ingombrare il campo. Si è detto troppo e ci sono sttae troppe frizioni. Proprio per questo credo sia difficile far scomparire tutto questo con un solo colpo di spugna. Sem-bra quasi che il processo amministrativo si sia arrugginito. Ed è proprio questo il motivo principale che ci ha indotto ad interrogarci al nostro interno e a porre la vicenda sul tappe-to in occasione dell’ultimo incontro interpartitico”. Ovvia la conclusione: “Siamo entrati in questa maggioranza, abbiamo condiviso con il sindaco Ciaramella un ipotesi di percorso che portasse soprattutto a dare risposte ai problemi reali dei cittadini (vedi, ad esempio, il regolamento edilizio la cui ve-tustà porta anche le forze dell’ordine a chiudere negozi con danni ingenti all’imprenditoria e all’occupazione cittadina). Nel momento in cui intuiremo che il nostro apporto è inutile per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati ne trarremo le conseguenze”.

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 8: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

POLITICA08

Sa cura dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

iamo rammaricati per le contrarietà che ha subito il Sindaco Facente Funzione Nicola De Chiara al quale rivolgiamo la nostra solidarietà”. Paolo San-tulli, capogruppo del Gua prende posizione sulla querelle De Chiara Oliva e continua: “Nello stesso tempo siamo perplessi per le responsabilità che il “comunicato” del Suo gruppo tenta di attribuire al Gruppo Unico delle Autonomie quando parla di nostre rivendicazioni e di richiesta di spazio “con-creto”. Comprendiamo il momento difficile e la giusta rabbia del vice Sindaco, che cerca ulteriori responsabili per la difficile conduzione del suo mandato di Sindaco f.f., che Ciaramella gli aveva sottoscritto il 26 Aprile. Ma lo stesso De Chiara, come ha riferito, già dal giorno 27 si è trovato in difficoltà, infatti ha dovuto prendere atto di una nomina di Ciaramella, un ulteriore incarico, firma-to il giorno 27, al Dirigente Antonio Di Santo (il Mercato Ortofrutticolo).Certo non ha avuto il modo di partire con il pie-de giusto, però è meglio sempre evitare “contrasti” pubblici”. Ed a questo punto l’ex parlamentare for-nisce la sua visione della situazione: “Siamo stati tirati per i capelli ed allora è giusto ufficializzare anche la nostra posizione. Abbiamo parlato chiaro nell’ultimo interpartitico, e non abbiamo fatto alcu-na pubblicità, anticipando lo stesso gruppo della libertà, nel precisare che non avremmo condiviso eventuali ulteriori coinvolgimenti con la maggio-ranza, fino a quando non si sarebbe fatta chiarezza, sulla volontà dei partiti che compongono la stessa, rispetto al piano programmatico di fine consiliatu-ra, che è stato il motivo per il quale siamo entrati in maggioranza. Nell’interpartitico abbiamo chiarito che tale documento era stato sottoscritto con il Pri-mo Cittadino, ed avevamo bisogno di conoscere, da tutti i partiti della maggioranza, se in assenza del Sindaco avessero tenuto fede a quegli accordi politici, per dare seguito al progetto. Inoltre abbiamo precisato che nonostante l’ im-pegno ed il lavoro che stavamo profondendo nei settori che ci erano stati affidati: L’Urbanistica per Mattiello (ottimo lavoro sul Piano Casa) e le dele-ghe “obiettivo” per il sottoscritto, OPG e Pista di Atletica Leggera ( per la quale siamo in dirittura di arrivo a costo zero per Aversa), non avevamo anco-ra avuto modo di apprezzare una “reale” integra-zione con la Maggioranza.Senza polemiche ma con la serietà che ci contrad-distingue, perché la Politica deve essere sempre co-struttiva, abbiamo anche chiarito che noi eravamo contrari a nuovi valzer di assessori, ma favorevoli a deleghe per obiettivo ai Consiglieri, ed abbiamo

anche puntualizzato che il nostro gruppo era con-trario ai “contributi”, spesso non indispensabili per le alle associazioni richiedenti.Quest’ultimo punto, dopo averlo annunciato, ci ha portati a non essere presenti nelle ultime giun-te. Non abbiamo rivendicato assessori ulteriori o visibilità particolari, pretendiamo però di parteci-pare alla gestione della Cosa Pubblica, in modo democratico, con gli altri componenti del Governo cittadino, cosa che ci spetta di diritto avendone la responsabilità”.Santulli, poi, continua nell’illustrare la posizione: “Così come abbiamo ricordato che sarebbe stato “indispensabile” la nostra condivisione alla stesura del bilancio. Abbiamo fatto tutto in punta di piedi, anche per rispetto del Sindaco che viveva difficili momenti, collegati al suo stato di salute”.INTERVIENE ANCHE ALFONSO OLIVA“Nicola De Chiara è stato sfiduciato dallo stesso sindaco Ciaramella e non certamente da me”. Al-fonso Oliva risponde al documento del Gruppo della Libertà evidenziando che se è vero che il pri-mo cittadino ha conferito i poteri a De Chiara il 26 maggio, è anche vero che il 27 ha sottoscritto la nomina del dirigente Antonio Di Santo per il set-tore patrimonio e mercato ortofrutticolo. Di fatto, quindi, la delega a De Chiara sarebbe stata abro-gata dalla nuova volontà di Ciaramella di utilizzare i suoi poteri. Insomma, al di là dei cavilli giuridici, per Oliva “c’era e c’è la necessità di un vice sinda-co politico, di un vice sindaco che faccia parte del partito dello stesso sindaco, come ho detto anche quando si ipotizzava che Ciaramella sarebbe stato candidato quale presidente dell’amministrazione provinciale”. Inoltre, sempre per l’assessore pidiel-lino “De Chiara è da dodici anni sulle spalle dei contribuenti aversani, prima per due anni quale addetto stampa dell’allora sindaco Gennaro Golia e poi quale assessore alla cultura, ma non ha avuto alcun merito particolare se non quello di aver orga-nizzato qualche festa. Abbia un sussulto, continui a fare l’assessore, ma rifiuti l’appannaggio relativo”.Per Oliva “De Chiara ha cercato di fare il supersin-daco mettendosi a decidere nei diversi settori da quello a me delegato organizzando l’evento del camper della legalità senza che io ne sapessialcun-chè, come ha ricevuto il coordinatore dei giudici di pace per parlare di temi che erano nella delega del collega Luciano Luciano che ha anche lui pro-testato. Inoltre, è il Popolo della Libertà che non lo riconosce come vice sindaco. Si tenga la delega alla cultura, ma quella di vice sindaco deve andare ad un esponente del Popolo della Libertà”.

Sul caso di Nicola De Chiara:intervengono Santulli ed Oliva

Nella foto:Paolo Santulli

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 9: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ra qualche giorno dovranno chiudere tre grandi esercizi commerciali cittadini con il ri-schio di vedere andare in fumo 120 posti di lavoro”. A lanciare l’allarme non è un sindacato di categoria, ma l’assessore alle at-

tività produttive del comune di Aversa Alfonso Oliva che racconta il paradosso che si sta verifi-cando in città.“Poco meno di un mese fa, -afferma l’esponente pidiellino- i vigili urbani hanno improvvisamen-te rispolverato l’articolo 31 del vecchio regola-mento edilizio che risale al 1974 e che prevede l’impossibilità per le attività commerciali di uti-lizzare anche i locali interrati.Una norma superata dalla legislazione regionale e nazionale e, quindi, abrogata di fatto”. “In que-sto senso –continua il professionista aversano- i vigili hanno provveduto ad emettere un provve-dimento di chiusura entro 30 giorni se non si adegueranno.Fatto strano che, nonostante in queste condizioni vi siano decine di negozi, ne sono stati pizzicati solo tre: Expert, Ecostore e il Pizzo di via d’Ac-quisto, il tutto per un totale di 120 dipendenti”. L’esponente della giunta Ciaramella ha dichia-rato di essersi attivato presso il comandante dei vigili urbani Stefano Guarino che, a suo dire, non gli risponderebbe nemmeno al telefono.Lo abbiamo fatto noi ed il comandante Guarino ha preferito non entrare in polemica, limitando-si ad affermare che la situazione, a suo dire, è del tutto legittima ed ha assicurato che i controlli sono generalizzati e non mirati, in piena traspa-renza.Sulle risultanze effettive degli accertamenti ai tre negozi ha preferito porre un “no comment” evi-denziando problemi di privacy. Intanto, i titolari dei tre esercizi se vorranno evitare la chiusura di quella parte del negozio ospitata nei locali interrati dovranno impugnare il provvedimento del comune dinanzi alla giusti-zia amministrativa.“Per me che sto cercando di migliorare le condi-zioni del commercio ad Aversa con una serie di liberalizzazioni che hanno l’obiettivo di contra-stare i centri commerciali, -ha concluso Oliva- si tratta di una sconfitta.Ma la politica deve attivarsi per adeguare al più presto il regolamento edilizio alla realtà attua-le”.INTANTO LA POLITICA SI MOBILITA PER

CERCARE DI EVITARE LA CHIUSURA DEI NE-GOZI, MA, SOPRATTUTTO PER EVITARE LA PERDITA DI POSTI DI LAVOROL’adeguamento del regolamento edilizio, di con-seguenza, va subito in commissione consiliare urbanistica. La politica cerca di correre ai ripari mettendo una toppa ad anni di dimenticanze nel settore.Un regolamento che risale all’ormai lontano 1974 e che, ovviamente, come detto. non tiene conto di tutte le norme, sia regionali che nazio-nali, sopravvenute. Ed ecco, allora, che la com-missione consiliare urbanistica, presieduta da Peppe Stabile e composta da Michele Galluc-cio, Domenico Campochiaro, Fiore Palmieri e Salvatore De Gaetano, si riunisce per esamina-re la bozza di regolamento edilizio aggiornata con le norme sopravvenute dal 1974 ad oggi ad opera del dirigente del settore urbanistica Ciro Navarra.La richiesta era stata avanzata, in occasione della precedente seduta della commissione alla quale erano presenti oltre al presidente Stabile, Gal-luccio e Campochiaro. Il regolamento dovrebbe avere, prima di giungere al voto del consiglio comunale, l’approvazione delle commissioni consiliari urbanistica e statuto. Di questa in-combenza è necessità si è fatto portavoce anche l’assessore all’urbanistica Giuseppe Mattiello che ha ricordato come l’argomento è già stato posto all’attenzione dei prossimi incontri delle forze politiche di maggioranza per giungere in tempi stretti all’approvazione di un regolamen-to edilizio al passo con la normativa vigente e, soprattutto, con i rinnovati bisogni di cittadini e imprenditori, sempre nel rispetto della legalità.

La politica si mobilita per evitare la chiusura di tre negozi del centro

POLITICA 09

TdiNicolaRosselli

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 10: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

olate di cemento più vicine dopo la conferen-za dei servizi svoltasi nei giorni scorsi presso la Regione Campania per esaminare il progetto di housing sociale presentato dalla Nuova Immobi-liare Srl, la società della famiglia Cesaro (quella del presidente dell’amministrazione provinciale di Napoli Luigi Cesaro) nell’area della ex Texas della quale è proprietaria. A far da pompiere, per quanto possibile, l’as-sessore all’urbanistica Giuseppe Mattiello. Quest’ultimo è riuscito ad ottenere una riunio-ne pubblica allargata alle forze di maggioranza e opposizione nel corso della quale la società illustrerà i propri intendimenti. Presenti all’in-contro la dirigente regionale Maria Adinolfi; per l’amministrazione provinciale di Caserta presen-ti l’assessore all’urbanistica Giovanni Mancino e il dirigente Michele Fracassi; per il comune di Aversa l’assessore Giuseppe Mattiello e il diri-gente Ciro Navarra; Aniello Cesaro per la Nuo-va Immobiliare srl, società che ha presentato il progetto.La dottoressa Adinolfi ha dichiarato di aver in-dividuato questo progetto in ossequio alle linee guida dell’amministrazione provinciale nelle linee guide per la gestione del territorio ha in-dicato la città normanna quale zona dove a fron-te di un’alta domanda di edilizia economica, si riscontra una carenza di offerta di abitazioni di questo tipo.Da parte sua, l’assessore Mattiello ha ricordato, ancora una volta che la potestà nel settore ur-banistico spetta all’amministrazione comunale e che nulla può essere imposto.In aperta polemica con il titolare della società immobiliare che accusava l’amministrazione co-munale di “un’inerzia passiva di oltre 10 anni sulla vicenda”, ha sollecitato “ad illustrare i propri intendimenti, il progetto in maniera tra-sparente e schietta in una seduta pubblica che veda presenti forze politiche di maggioranza ed opposizione”, con l’impegno a dare una risposta sull’argomento.La dottoressa Adinolfi, invece, ha anche sot-tolineato che “la proposta pervenuta a seguito dell’avviso pubblico per housing sociale è fina-lizzata non solo ad incrementare la quota di edi-lizia sociale per le fasce deboli, ma anche l’in-sieme dei servizi per migliorare la qualità di vita

sul territorio”. Dichiarazioni che fanno disperare quanti in città hanno timore che in quella area si riverseranno colate di cemento.LA CONFERENZA DEI SERVIZI NON E’ ALTRO CHE IL PROSIEGUO DI UN ITER CHE GIA’ AVEVA AVUTO UN PRIMO RISVOLTO IN COMUNE CON UN QUESTIONARIO FATTO PERVENIRE DALLA REGIONE CAMPANIAQuesta della conferenza dei servizi è l’ennesi-ma tappa di un iter che ha già visto il comune normanno rispondere ad una nota della Regione con la quale si rivolgevano tre domande all’am-ministrazione relativamente a questa oramai fa-migerata area.Una richiesta che, come ha spiegato lo stesso as-sessore comunale all’urbanistica Giuseppe Mat-tiello, cercando di mitigare i timori, “è la diretta conseguenza della partecipazione dei proprieta-ri del suolo in questione ad un bando regionale per l’edilizia residenziale sociale”.Nella nota regionale si chiedeva di conoscere se le previsioni del piano regolatore generale attua-le erano o meno in contrasto, relativamente a quel suolo, con possibili interventi residenziali. A questa domanda fu risposto che l’area è oggi classificata come industriale artigiana.La seconda informazione richiesta era relativa alla presenza di eventuali strumenti urbanisti-ci di livello superiore a quello comunale ed in questo senso la risposta è fu negativa. Il terzo quesito era finalizzato a conoscere se l’area era sottoposta a vincoli particolari ed anche qui la risposta fu negativa. INTANTO LA POLITICA SI MOBILITA IN MA-NIERA BIPARTISAN PER CERCARE DI EVITARE SPIACEVOLI COLATE DI CEMENTO E REA-LIZZAZIONE DI NUOVI ALLOGGI CHE NON SERVONO ALLA CITTA’Intanto, la politica si mobilita, in verità senza grandi differenze tra maggioranza e opposizio-ne. Unico, infatti, l’intento: facciamo in modo che su quell’area venga realizzato un progetto che interessi non solo i proprietari, ma che porti benefici anche alla collettività.“La riunione in Regione –ha dichiarato dall’op-posizione il rappresentante dei comunisti Luca De Rosa, che era stato tra i primi a cercare pro-poste concrete- è stata sprecata dall’amministra-zione comunale che poteva utilizzarla non per

Colate di cemento più vicine dopo la conferenza dei servizi svoltasi presso laRegione per esaminare il progetto presentato dalla società della famiglia Cesario

AVERSA10

Cdi

GiuseppeLauria

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Sembra già di sentir rombare imotori delle betoniere nell’ex Texas

Nella foto:l’area dell’ex

TexasInstruments

di Aversa

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 11: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

AVERSA 11“subire” il progetto dei proprietari, ma per porta-re e illustrare proposte alternative”. “Considerato che tutti ad Aversa abbiamo con-cordato che in quell’area doveva sorgere un centro di eccellenza, mi dispiace che l’assessore Mattiello non abbia proposto ai Cesaro, che han-no la forza di mobilitare la Regione, di utilizzare i bandi già in essere che finanziano per centinaia di milioni di euro progetti per la realizzazione di distretti tecnologici con il partnerariato di azien-de quali l’Enel per dare vita a centri avanzati. Insomma, credo che sia nostro compito indica-re la strada che il comune di Aversa vorrebbe si percorresse per quella zona. In questo senso, nei mesi scorsi ho fornito agli esponenti della mag-gioranza tutti gli elementi per poter procedere in questo senso”.Da parte sua, l’assessore Mattiello sottolinea come non abbia assolutamente nemmeno vo-luto prendere visione di quanto proponeva la proprietà dell’area, non entrando nel merito del progetto di housing sociale.“Ho parlato con De Rosa –ha continuato il de-legato all’urbanistica- e ci siamo chiariti. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quello che è cer-to è che la sconfitta più grossa sarebbe se non decidessimo, abdicando, di fatto, a far decide-re alla magistratura amministrativa, perdendo un’opportunità di sviluppo per la città”.Sulla stessa scia anche il capogruppo consiliare

del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo San-tulli, che più volte si era espresso sulla proble-matica. “Ho sempre asserito, anche in consiglio comunale, –ha dichiarato l’ex parlamentare- che quell’area è ridotta ad un ricettacolo di immondi-zia. Trattandosi di un’area strategica, considerato che i proprietari, che hanno, comunque, fatto un investimento, a lungo andare, qualcosa otterran-no, per evitare che facciano quello che vogliono loro, bisogna che la politica dia indicazioni stra-tegiche. Insomma, bisogna che si consenta loro di realizzare qualcosa, ma che sia utile non solo al privato, ma anche alla città, tradurre il perico-lo in occasione di sviluppo. Non si può evitare che qualcosa venga realizzato in quell’area, an-che perché nello stato in cui si trova offende la città. Insomma, Aversa non ha bisogno di case, ma di servizi si e quell’area può rappresentare una vera e propria miniera in questo senso”.Dichiarazioni in questo senso anche dal con-sigliere comunale del Popolo della Libertà Mi-chele Galluccio, che è anche componente della commissione consiliare urbanistica secondo il quale: “Gli alloggi prospettati sono proprio l’ulti-ma cosa di cui Aversa ha bisogno e se qualcuno ne sente lanecessità li può recuperare attraverso la ristrutturazione del centro storico cittadino che ha bisogno di essere rivitalizzato. Al contrario, in quell’area necessitano progetti che portino servi-zi e, soprattutto, nuovi posti di lavoro”.

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Nella foto: il Presidente della Provincia di Napoli Antonio Cesaro.

La famiglia Cesaroè proprietaria dell’area dell’ex Texas Instruments di Aversa.

Page 12: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

AVERSA12

uattro solenni bocciature per i quattro consiglieri comunali del Popolo della Libertà (Carlo Amoro-so, Domenico Campochiaro, Michele Galluccio e Mario Tozzi) che aspiravano ad entrare in giunta per questo rush finale della consiliatura. il coordi-natore cittadino, nonché vice presidente dell’am-ministrazione provinciale di Caserta, Nicola Golia ha ufficialmente reso noto ai quattro che i vertici del partito (Pasquale Giuliano e Gennaro Coronella) d’intesa, hanno deciso che non ci sarà alcun rimpasto nell’esecutivo guidato dal sindaco Mimmo Ciaramella.Subito dopo il coordinatore normanno del partito di maggioranza relativa ha iniziato ad illustrare il disegno di affidare ai consiglieri comunali delle deleghe per obiettivi. Anche se, da come iniziato, avrebbe voluto assegnare la delega per intero ai lavori pubblici ad Elia Barbato.Una delega che, come più volte ha dichiarato pubblicamente il primo cittadino, dovrebbe anda-re all’assessore Isidoro Orabona e che, tra l’altro, per la sua importanza, tutti ritengono non possa essere affidata ad un consigliere comunale. A fer-mare questo disegno di Golia ancora una volta un agguerrito Carlo Amoroso che ha sottolineato come l’argomento non fosse all’ordine del giorno e considerato che c’erano tre assenti: Mario Tozzi, Nicola Andreozzi e Emilio Scalzone, non era il caso di parlarne.Anche perché, ha aggiunto, poi, visto che si par-la di sottrarre competenze agli assessori, sarebbe meglio che fossero presenti anche questi ultimi. Ed in questo senso, a margine della riunione, una lamentela in tal senso è venuta anche dall’asses-sore pidiellino Alfonso Oliva, secondo il quale poiché alcuni assessori del Popolo della Libertà sono anche stati eletti quale consiglieri comuna-li, sarebbe auspicabile una loro partecipazione. “Stiamo trasferendo –ha dichiarato un caustico Amoroso- il metodo Provincia anche al comune di Aversa. Ognuno cerca di attrezzarsi un proprio orticello, ma il principio non può e non deve pas-sare ad Aversa”. L’incontro è servito ai consiglieri comunali pidiellini per evidenziare, a loro dire, una sovraesposizione del vice sindaco Nicola De Chiara che starebbe penalizzando, in visibilità, il Popolo della Libertà e i suoi rappresentanti a fa-vore di esponenti, anche non istituzionali, della coalizione di centro destra. “Stiamo imboccando –ha detto in conclusione Amoroso- una strada senza uscita. Ci avvitiamo sulle deleghe, mentre la città esige risposte concrete, basta pensare ai ritardi sull’avvio della raccolta differenziata dei ri-fiuti e all’assenza di spazzamento di alcune strade

cittadine, anche centrali”. Che questa amministra-zione sia giunta effettivamente al capolinea con un anno di anticipo?PER GALLUCCIO BISOGNA LAVORARE SUL SE-RIO IN QUESTI ULTIMI MESI PER IL BENE DEL-LA CITTA’ E DELLA COALIZIONE“Fino a ieri c’era chi riusciva a fare una sintesi, che ci conosceva. Oggi questa persona è assente non per sua volontà e un minimo di sbandamento ci sta. Ma da qui a parlare di divisioni e spaccature ce ne corre”. Michele Galluccio, consigliere co-munale del Popolo della Libertà, ex capogruppo consiliare di Alleanza Nazionale, da parte sua,da tempo immemorabile in predicato per entrare in giunta, getta acqua sul fuoco delle polemiche di questi ultimi giorni e aggiunge: “Voglio anche sot-tolineare che nelle ultime settimane ci sono stati numerosi interpartitici. Incontri così frequenti non ci sono mai stati. Le discussioni? Siamo di fronte a semplice dialettica e non a polemiche”.Il riferimento è, in particolare, al capogruppo con-siliare del Gruppo Unico delle Autonomie Pao-lo Santulli che, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’allarme per una fase di stanca dell’esecutivo. A Santulli, Galluccio si rivolge rassicurandolo sulla tenuta della maggioranza e del Popolo della Li-bertà in particolare e lo invita a lavorare insieme secondo il programma prestabilito.Subito dopo, l’ex esponente alleanzino accetta di commentare la decisione dei vertici pidiellini di non mettere più in atto il rimpasto nell’esecutivo. “Se il partito ha scelto di non farci entrare in giunta io credo che non dobbiamo fermarci a recriminare e a fare polemica. Da parte mia continuerò il mio compito, anche se non so se riuscirò a farlo sino alla fine. Oggi stiamo parlando anche di possibili deleghe per obiettivi a diversi consiglieri comuna-li. Anche questo è uno strumento per mettersi al servizio della collettività per chi vuole veramente fare qualcosa”. E, proprio a proposito di deleghe da assegnare ai consiglieri comunali, “Si continua –ha dichiarato uno dei presenti- a parlare a vuoto intorno alle de-leghe da assegnare ai consiglieri che devono esse-re messe sul tappeto e assegnare secondo compe-tenza o inclinazioni. Ho l’impressione che si parli tanto per giungere al termine di questa consiliatu-ra senza che nulla cambi.Oramai, tra un paio di mesi dobbiamo iniziare a pensare seriamente al candidato a sindaco della coalizione, alla composizione delle liste e al rin-novo delle alleanze e a stringerne, se del caso, di nuove”.Insomma, della serie: Aversa e gli aversani possono attendere.

Qdi

LiviaFattore

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Quando il gatto (Ciaramella) è assente i topi (consiglieri) ballano

Nella foto:il sindaco

Ciaramellaal quale

la redazione diBloq invia gli

auguri sinceri per ilsuo ritorno al lavoro

e, soprattutto,l’invito a

riguardaremaggiormente la

propria saluteperchè continuarea farsi il malanimo

per quello checombinano ogni

giorno assessori econsiglieri non

fa certamente benené al cuore

né al fegato.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 13: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

roppa libertà da parte della commissione nell’attribuire punteggi per il bando di gara della refezione nelle scuole di competenza comunale per il prossimo anno scolastico”.

Ad affermarlo il capogruppo consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia Rosario Capasso che riporta alla ribalta della cronaca il “famigerato” bando grazie ad un’interrogazione rivolta al sindaco di Aversa Domenico Ciaramella. Siamo, infat-ti, di fronte ad un provvedimento che ha visto già una ditta del settore catering dichiarare pub-blicamente la presenza nel bando di una dose abbondante di discrezionalità nella valutazione delle offerte ed annunziare ricorso alla giustizia amministrativa.A quella stessa azienda qualche notte dopo è sta-to incendiato un furgone per il trasporto del cibo presso le mense. “Chiedo –dichiara l’esponen-te finiano rivolgendosi al sindaco-di sapere se è vero che vi sono delle carenze nel bando di gara che secondo alcuni conteneva una poca chia-rezza ed una discrezionalità da parte dell’ammi-nistrazione comunale nell’attribuire i punteggi che, per legge, non sono assolutamente previsti.Viene altresì indicato, la presenza all’interno del capitolato di gara di una griglia di punteggio molto generica e si evidenzia la mancanza di un sottoparametro di riferimento che darebbe di fat-

to sia all’amministrazione che alla commissione di gara una massima discrezionalità nell’attribui-re un punteggio con una forbice molto ampia tra 70 su 100 e che per l’effetto non esistendo dei criteri certi può venire a mancare quell’obietti-vità che può esserci solo quando le regole sono chiare certe e ben definite”.Lo stesso bando, poi, sempre secondo Capas-sonon darebbe la possibilità ai partecipanti di conoscere in via preventiva se: viene attribuito un punteggio superiore a chi possiede centri di cottura in loco e che per l’effetto potrebbero assicurare una fornitura dei pasti con qualità e temperatura migliori, oppure, se si attribuisce un punteggio superiore a chi ha dei siti di cottura fuori del perimetro territoriale e per l’effetto po-trebbero fornire dei pasti qualitativamente infe-riori. Capasso, infine, dopo aver sottolineato che la pubblica amministrazione non deve lasciare spazio alla discrezionalità dei commissari men-tre nel caso di specie sembrerebbe che tutto sia diametralmente opposto a quanto previsto dalla normativa di settore, esorta “l’Amministrazione a correggere questo stato di cose (se rispondenti al vero), e ad adoperarsi per porre un rimedio a questa incresciosa situazione, che presta il fianco ad una grande discrezionalità che non è in asse con i cardini portanti della trasparenza dell’ef-ficienza e del buon andamento della pubblica amministrazione.”

AVERSA 13

diNicolaRosselli

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Refezione - Capasso: “Questo Bando non s’ha da fare, né domani, né mai”

T

Il Comune di Aversa, nella persona dell’allora Sindaco ff. Nicola De Chiara, ha di re-cente sottoscritto un accordo di programma con l’Itis ‘Ales-sandro Volta’, rappresentato dal Dirigente scolastico prof. Nicolella, finalizzato alla realizzazione del progetto ‘Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza’. Il progetto, che sarà condiviso anche da due scuole primarie della zona aversana, sarà presentato, tramite il Csa, al Ministero della Pubblica Istruzione. Il bando di concorso finanzia progetti di innovazione organizzativa e didattica fina-lizzati a far acquisire agli studenti la consapevolezza

del valore della cittadinanza attiva e della responsabilità per la propria e altrui sicurez-za (nella scuola, nei contesti lavorativi e nella comunità sociale). “Abbiamo dato il no-stro assenso – ha dichiarato Nicola De Chiara - a questo progetto perché lo stesso darà luogo ad una vera e propria rete territoriale per sperimen-tare sul campo un percorso formativo allargato a scuola,

ente Comune ed enti di formazione, convinti come sia-mo che la sicurezza negli ambienti di lavoro si costrui-sca proprio partendo dai banchi di scuola”.

Itis Volta e Comune siglano un protocollo d’intesa

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Nella foto:Rosario Capasso

Page 14: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ompletamento statico, recupero e restauro della casa natale di Domenico Cimarosa, restauro chie-sa dello Spirito Santo, di proprietà comunale, da adibire a sede della costituenda Fondazione Ci-marosa, recupero e riqualificazione dell’area ver-de Parco Pozzi, ampliamento della zona a traffico limitato e punto di snodo della Bike Sharing Piazza Domenico Cirillo, Piazza Don Giuseppe Diana e Piazza Crispi, proget-to “Aversa solare”, impianti fo-tovoltaici sui tetti degli edifici pubblici della città. Sono state aggiudicate, nei giorni scorsi, per un ammontare di poco meno di cinquecentomila euro, ad una serie di professio-nisti, le attività di progettazioni per la successiva realizzazione delle previsioni nei Più Europa per quanto riguarda la parte relativa al soggetto pubblico. Rispuntano, quindi, i fondi re-gionali e comunitari che potrebbero e dovrebbero fare da volano allo sviluppo delle città campane, dopo le riserve espresse da via Santa Lucia nei mesi scorsi. “La Regione Campania, dopo quasi un anno di attesa (siamo al luglio del 2010) –ha dichiarato il sindaco Domenico Ciaramella che da diverso tempo sta seguendo in prima persona il settore- ci ha convocato nei giorni scorsi, divi-dendo i 19 comuni campani in fasce a seconda di dove era giunto il proprio operato. Due co-muni hanno già firmato l’accordo di programma,

otto (tra cui Aversa) sono pronti a farlo. Da qui la decisione da parte dell’ente regionale di far decollare i progetti già proposti con il riconosci-mento di unanno di lavoro che l’amministrazio-ne comunale aveva fatto”. Al centro del proprio rilancio socio-economico la città normanna sem-

bra aver messo la figura del suo figlio più illustre, Domenico Cimarosa. Non a caso, infatti, si è scelto di giungere alla de-finitiva sistemazione della casa natale del maggiore esponente dell’opera buffa per consentire la nascita di un museo e, qua-si certamente, di una sezione distaccata del Conservatorio, Napoli o Avellino che sia. Collegato a questo progetto il restauro dell’antica chiesa del-lo Spirito Santo, poco lontano dalla casa natale, che sarà de-stinata a sede della costituenda Fondazione Cimarosa che avrà

il compito del rilancio, soprattutto in chiave turi-stica, dell’autore dell’inno della Repubblica Par-tenopea. Non meno importanti gli altri progetti in cantiere, tutti sul versante ambientale, anch’essi avviati alla concretizzazione: il piano per dotare la città di biciclette elettriche con punti di snodo e per la loro ricarica; impianti fotovoltaici sui tetti di tutti gli edifici comunali per produrre energia pulita; ristrutturazione del Parco Pozzi con la re-alizzazione di un parcheggio sotterraneo.

AVERSA14

Cdi

GiuseppeLauria

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Più Europa: affidati incarichi diprogettazione per 500.000 euro

All’ex Macello straordinario concerto per i 50 anni di Piero Viti

Uno straordinario avvenimento si è tenuto ad Aversa, presso la sala teatro dell’ex Macello, la sera del 2 maggio scorso. Il vice sindaco De Chiara, a nome del Sindaco Ciaramella, ha ringraziato Viti per le tante esibizioni e manife-stazioni organizzate per la sua Città. Musica meravigliosa e tanti amici arrivati da tante parti per festeggiare appunto il chitarrista aversano che compiva i suoi 50 anni. Un concerto ‘Piero Viti and Friends’ aperto da Donato Liotto, che ha dedicato a Viti una poesia sulla chitarra, lo strumento che ha segnato la sua vita artistica, e che è proseguito con straordinarie esibizioni. Vincenzo Failla ha aperto presentando il duo di chitarra Paolo Lambiase e Piero Viti, che collaborano insieme dal 1982. È stata poi la volta del duo Del Monaco-Grande, contralto e chitarra, che hanno inter-pretato alcuni straordinari brani della canzone classica napoletana. Viti è risalito sul palco per esibirsi con il flautista Salvatore Lombardi, un duo che va avanti con successo da tanti anni. E poi la sorpresa. Un arrangiamento originale di ‘Tanti auguri’ curato da Enzo Amato e suonato sul palco da diversi artisti. Ad intervenire alla festa di Viti è stato anche Enzo Avitabile. “Sono felice – ha detto Avitabile - di essere di nuovo ad Aversa, in una terra che da sempre amo e sono felice quando riesco a ritornare tra di voi”. Poi l’esibizione di Marcello Vento e quella di Gennj Sorrenti. Una festa che si è poi spostata nelle sale di un noto ristorante aversano. Una festa che il Comune di Aversa e l’Assessorato alla Cultura hanno voluto riservare ad un musicista aversano che è stato sempre fiero ed orgoglioso della sua terra.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 15: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

asta con le rapine ai danni dei negozi del centro. Sono diver-se decine i titolari di altrettanti negozi ubicati nelle vie com-merciali di Aversa (via Roma e via Seggio, oltre a via Diaz) che

si sono rivolti con una nota, al di là dell’appar-tenenza alle sigle sindacali di settore, al sindaco di Aversa e ai responsabili cittadini delle forze dell’ordine per chiedere maggiore sicurezza per gli esercizi commerciali e per le loro persone. Una nota che ha fatto registrare una reazione – invito da parte dei vertici del commissariato aversano che, pur comprendendo il disagio dei commercianti, li invitano ad una maggiore colla-borazione iniziando con il denunziare gli estor-sori che, soprattutto in questo periodo dell’anno (Pasqua, una delle tre ricorrenze canoniche in-sieme a Natale e Ferragosto nelle quali il racket chiede il pizzo), sono attivi nell’imporre tan-genti. In pratica, incendi e bombe del racket, rapine a raffica anche in pieno centro cittadino e di giorno.A far registrare una vera e propria impennata sono state soprattutto le rapine ai danni di eser-cizi pubblici. E’ di qualche giorno fa una rapina al centralissimo “Gran caffè Roma”, nell’omoni-ma arteria, che fa seguito alla rapina alla farma-cia “Diana” in via Sanfelice.Ma se ne potrebbero aggiungere tantissime al-tre, più o meno importanti e ardite, che stanno riportando nell’opinione pubblica la sensazione che Aversa non è più sicura come prima.Negli ultimi anni, infatti, dopo un’escalation che avevafatto temere il peggio, tanto che le stesse istituzioni provinciali si erano allertate, il fenomeno sembrava in regressione.Ma le statistiche di questi primi mesi dell’anno in corso lanciano l’allarme verso un fenomeno che sembra essere ripreso a pieno ritmo.Le forze dell’ordine fanno quello che possono per arginare la situazione, ma la lotta sembra essere impari. Sono sempre più i malviventi dell’hinterland settentrionale della provincia di Napoli che scorazzano nell’agro aversano, uti-lizzando i negozi come una sorta di bancomat dove prelevare danaro impunemente.Altrettanto impunemente, poi, i rapinatori rie-scono a sfuggire alla cattura utilizzando le stra-de a scorrimento veloce. E tra la popolazione l’inquietudine sale. Le associazioni cittadine lasciate fuori da questa iniziativa portata avan-ti dai singoli nominativamente non stanno, ad

onor del vero, con le mani in mano.A ricordarlo Vittorio Scaringia, presidente del centro commerciale naturale “Il Basilisco” e re-sponsabile locale di “Unimprese”, ricorda come “il tema non sia affatto nuovo. Certo è che le ultime rapine in pieno giorno, nel cuore della zona a traffico limitato, sono effettivamente in-quietanti. Se a questo si aggiunge che alcune zone sono lasciate in balìa di se stesse, come le aree parcheggio gestite da parcheggiatori abusi-vi anche in zone strisce blu.Inoltre, in piazza Cirillo (in prossimità delle zone commerciali) si sono verificate diverse ef-frazioni delle auto in sosta che hanno convinto i potenziali clienti a cambiare zona.La soluzione? Non so se ci sia, ma il ripristino del poliziotto di quartiere, che avevo già chiesto due anni fa, sarebbe certamente positivo”.Più cauto il destinatario della missiva dei com-mercianti, il sindaco Domenico Ciaramella che ha dichiarato: “Da un po’ di tempo si aveva la sensazione che Aversa fosse una città sicura. Poi si sono registrate queste rapine che hanno sorpreso anche noi, ma è possibile che si tratti del periodo pasquale, le feste inducono ad una maggiore frequenza di rapine.Resta il fatto, però, che le forze dell’ordine, vi-gili urbani compresi, stanno facendo il massimo per garantire la sicurezza e siamo certi che con-tinueranno a farlo.I commercianti devono anche comprendere che non sarà mai possibile mettere un agente o un carabiniere fuori ogni negozio”.

Ambiente, Luciano:“Al via la Bonifica dello

standard di via Michelangelo”“E’ cominciata un’opera straordinaria di bonifica dello stan-dard comunale di via Michelangelo”.Ad annunciarlo l’assessore all’ambiente ed igiene urbana Lu-ciano Luciano, che continua: “In seguito alla segnalazione dei residenti della zona ed in prossimità della stagione estiva, ab-biamo ritenuto opportuno far sì che venisse avviata un’opera straordinaria di bonifica dell’intero standard che si trova di fronte all’aulario della Facoltà di Ingegneria ed in una strada, quale via Michelangelo, ad alta densità abitativa”.

AVERSA 15

diLiviaFattore

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

I commercianti dicono basta a furti e rapine ai danni dei negozi del centro

B

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 16: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

partita da Aversa la terza edizione del ‘Camper della Legalità’, progetto promosso dalla Camera di Commer-cio in collaborazione con le associazioni di categoria della Provincia di Caserta. Il Camper che vuole infor-mare i commercianti sulle possibilità reali e concrete di uscire dalla morsa dell’usura, ha sostato ad Aversa in piazza Municipio dal 9 al 13 maggio scorsi. A disposizione degli operatori del commercio che volevano denunciare casi di usura o avere qualsiasi tipo di informa-zione era presente una equipe di avvocati e psicologi che accoglievano le richieste mantenendo il più stretto riserbo. A dispo-sizione per denunciare casi di usura anche un numero verde. Il Comune, ha accolto la richiesta della Confesercenti provinciale e zonale, nelle persone di Maurizio Pollini e Pina Giordano, di organizzare ad Aversa, prima città ospitante il ‘Camper della Legali-tà’, una accoglienza importante. La manife-stazione è stata organizzata con l’appoggio del Prefetto e del Questore di Caserta, del Presidente della Camera di Commercio, De

Simone, con i consiglieri di giunta e camerali ed i pre-sidenti provinciali di Confesercenti, Confcommercio, Coldiretti, Cna, Confindustria e Cia ed i rappresentanti di altre single sindacali.Alla manifestazione sono intervenuti vertici delle forze dell’ordine aversane.

AVERSA16

E’a cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

Camper della Legalità, la terza edizione è partita da Aversa

L’odore nauseabondo, come di spazzatura in putrefazione, viene avvertito, oramai, quasi per l’intera giornata. Fino a qualche gior-no fa i gricignanesi lo avvertivano solo nella notte e nelle prime

ore del giorno. Fatto sta che la situazione, in questo ultimo periodo è peggiorata ed è divenuta più preoccupante anche perché non si capi-sce da cosa possa derivare, se ci sia o meno pericolo per la salute dei cittadini e dei residenti nella cittadella Nato della UsNavy, dove sono residenti circa diecimila appartenenti alle forze armate alleate e loro familiari. Una situazione preoccupante che ha portato il presidente del circolo “Libera Gricignano”, Gennaro Pacilio, e il segretario cittadino del Partito Democratico, con due distinte missive protestano chiedendo lumi su quanto causa questo odore poco piacevole. Entrambi si rivolgo-no alla commissione straordinaria con due distinte lettere in cui si fanno portavoce della preoccupazione dei residenti per questo cattivo odore che affligge da tempo (ma da qualche giorno con maggiore frequenza) non solo Gricignano, ma anche i paesi vicini della zona atellana e Cari-naro. Rivolgendosi alla triade della commissione composta dal prefetto Attilio Visconti, dal viceprefetto Ilaria Tortelli e dal dirigente Goliardo Miniati, Pacilio scrive: “Nelle ore serali, e notturne principalmente, ma da alcuni giorni anche nelle ore mattutine e pomeridiane, un odore nauseabondo investe tutta la cittadinanza rendendo invivibile le nostre strade e si è costretti a barricarsi in casa. Poniamo, dunque, all’attenzio-ne della commissione questa segnalazione”. L’associazione politica, nata di recente con ispirazione al centro destra, cerca di dare anche qualche suggerimento alla triade prefettizia sulle possibili fonti che cau-sano la “puzza”, evidenziando “di aver raccolto numerose lamentele da parte di cittadini che hanno riferito di continui andirivieni di auto-compattatori nei pressi della stazione ferroviaria di Gricignano, ubicata

nell’area industriale Asi di Aversa Nord, ri-compresa nei comuni di Gricignano, Carinaro e Teverola, e la presenza anomala di gabbiani in zona. Si presume che tale problema dipen-da dalle lavorazioni di un nuovo opificio, inse-diatosi circa un anno fa nella zona industriale, che, da notizie assunte, dovrebbe trattare solo materiale ferrosi. Si chiede, pertanto, di verifi-care la regolarità di tali lavorazioni e, in ogni caso, controllare che lo smaltimento di questi rifiuti sia effettuato rispettando le regole previste dalla normativa in que-stione”. Sin qui l’ipotesi di “Libera Gricignano”, ma la verità potrebbe essere un’altra, escludendo eventuali stabilimenti in zona. Ancora una volta, infatti, come già nel recente passato era capitato con l’Eurocom-post, che è andata avanti a colpi di ricorsi alla giustizia amministrativa, a causare questo stato di cose potrebbero essere insediamenti nella zona di Orta di Atella. Nel mirino dei bene informati, da quanto è dato sape-re, sembra essere finito il famigerato impianto di depurazione situato al confine dei territori dei comuni di Orta di Atella, Gricignano di Aver-sa e Marcianise. Proprio per la presenza e le attività di quest’ultimo impianto, infatti, il comune atellano ha inviato una denuncia specifica all’Arpac Regionale e all’Asl di Caserta. Nell’atto, gli amministratori co-munali di Orta di Atella sottolineano la presenza costante di questo odore non solo nel proprio territorio, ma anche nei comuni limitrofi sia del casertano che dell’hinterland occidentale della provincia di Napoli, Frattamaggiore, Frattaminore, Gruno Nevano e dintorni e sollecitano indagini approfondite per assicurare l’incolumità dei residenti in una zona che ha un altissimo tasso di densità abitativa.

di NicolaRosselli

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Gricignano: ancora odori nauseanti

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 17: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

nche quest’anno, come consuetudine, è stato presentato il calendario della manifestazione “Una Mano Tesa... Aversa città della solidarie-tà”. A introdurre l’incontro davanti ad una folta platea, per lo più formata dai giovani allievi e dai docenti dell’ITC Gallo è stato Donato Liot-to presidente della New Dreams. Erano presen-

ti il preside Gennaro Cristiano, il vice sindaco Nicola De Chiara, e una rappresentanza del corpo dei Vigili Urbani di Aversa, oltre a Biagio Ciaramella in rappresentanza dell’Associazione vittime della strada, e a Emanuele D’Anna presidente della compagnia “Acquerello Napoletano”. Prima di iniziare, è stato trasmesso un video dove erano raccolte immagini dei sette anni di questa im-portante kermesse della solidarietà accompagnate dalla canzone “Vuless immaginà” inno della New Dreams, scritta dallo stesso Liotto, voce di Simona Marino e testo musicale di Fabio Mirabelli. Gli interventi salienti al richiamo e allo spirito della solidarietà sono stati fatti dal preside Cristiano, il quale attraverso il messag-gio che pervenne a Liotto lo scorso anno, dal Presidente Giorgio Napolitano, ha invitato i tanti giovani presenti a soffermarsi e a riflettere su queste tematiche le quali non sempre attecchiscono su un territorio difficile qual è l’Agro Aversano.Altro intervento di rilievo quello offerto da Nicola De Chiara, il quale ha ringraziato Liotto per i grandi sforzi fatti e per aver por-tato questa manifestazione alla ribaltà e all’attenzione non solo della città Normanna. -”Fare eventi di ampio respiro come quello

di “Una Mano Tesa” richiede passione, volontà ed impegno, la solidarietà riceve attraverso Liotto tante testimonianze reali e concrete, in quanto lui è davvero così, uomo concreto, sensibile e sempre dispo-nibile e attento.E’ facile realizzare manifestazioni, ma il difficile sta proprio nel ripeterle e far-le crescere negli anni, cosa che Liotto senz’altro riuscito a fare”.Liotto ha iniziato la presentazione de-dicandola al Sindaco Domenico Ciaramella e ha letto anche un messaggio di augurio a lui pervenuto dal primo cittadino.Abbiamo voluto iniziare da questo Istituto - afferma Liotto- e coinvolgere tanti giovani, in quanto è proprio da loro che biso-gna cominciare per far comprendere le tante tematiche legate alla solidarietà. Mi riferisco specialmente alla causa legata alle vittime della strada. In tanti muoiono sulle strade e il triste primato dei morti spetta proprio ai giovani dai 18 ai 25 anni. Stragi, dovute all’alcol, alle droghe, alle troppe disattenzioni. Poi c’è il problema della violenza sulle donne. Anche questo argomento deve essere affrontato coinvolgendo i giovani. Sensibilizzandoli e rendendoli protagonisti. Siamo certi che in tanti assisteranno a questa manife-stazione dove oltre al divertimento ci sono anche spunti di rifles-sione. E mai come oggi c’è bisogno di riflettere sulle priorità della vita. Secondo noi la solidarietà viene prima di tutto.

AVERSA 17

a curadella Redazione

Bloq Magazine

[email protected]

Liotto presenta: “Una mano tesa... Aversa città della solidarietà”

A

Centro storico - appartamento di circa 116 mq composto da: sa-lone con stufa a legna, cucina abitabile con balcone, 3 camere da letto e 2 wc l’abitazione è stata di recente ristrutturata. Am-bienti climatizzati, zanzariere, ottima esposizione a pochi passi villa comunale. Con box mq 18. Piano terzo. Contesto ottimo.

AVERSA - T 219

Nei pressi dell’Asl di Aversa - Appartamento di circa 125 mq al piano rialzato in condominio, composto da un ampio salone con camino, ampia cucina abitabile con tinello, 3 camere, 2 bagni, terrazzi e giardino esclusivo di circa 300 mq attrezzato con gazebo; 3 posti auto.

TRENTOLA DUCENTA - T 428

Centro zona via Corcioni Appartamento di circa 300 mq: doppio salone living, cucina abitabile,1 camer:a di c.ca 40mq divisibile con bagno doppio, 1 camera matrimoniale con bagno doppio, 1 camera uso studio, bagno esterno, terrazzo coperto, living, box auto, posto auto condominiale. Rifiniture e rivestimenti di lusso.

AVERSA - T 541

Appartamento di circa 110 mq sito al primo piano di un piccolo condominio, composto da un ampio salone, cucina, 3 camere di cui una con bagno, 2 bagni. Ampio box più 2 posti auto. Ristrutturato finemente. Ottimo contesto a ridosso di via Diaz

AVERSA - T 417

Appartamento mq 120 composto da entrata indipenden-te, salone ampio, cucina e tinello grande, 3 camere, 2 bagni, 2 rispostigli. Studio al piano terra, e 2 posti auto esclusivi in corte residenziale. Contesto storico ristruttu-rato ubicato a due passi dalla villa comunale di Aversa.

AVERSA - T 469

Villa su 2 livelli composta da una zona giorno con am-pio salone con camino, cucina abitabile e bagno; zona notte con 3 camere e bagno. Ampi terrazzi e balconi, taverna, ampio giardino attrezzato. Box per 3 auto. Villa capofila in parco residenziale a 300 mt da Aversa

TRENTOLA DUCENTA - T 207

Cortile esclusivo circa 500 mq con vari locali al piano terra, con giardino circa 1000 mq 2 appartamenti tipo duplex ciascuno di circa 300 mq Palazzo storico di ottima fattura pochi interventi da fare già abitabile,vicino Asse mediano nel centro storico di Aversa. Vicino Monastero San Biagio.

AVERSA - T 903

Soluz. indip., ampio cortile, deposito. P. terra: angolo cott. salone e wc. P. Primo 2 cam. ognuna con bagno interno. P. Terzo ampia camera con wc e terrazzo 35 mq circa. Tutta ristrutturata, rifiniture ottime, con: allarme, climatizzatori, napoletane blindate, Esp. ottima. nel centro del paese, pochi passi da strade principali.

CASALUCE - T 483

Aversa (CE) - Viale Europa n. 303Tel. 081.812.33.76 - cell. 347.88.91.494

[email protected] www.finassicenter.it

IMMOBILIARE FINASSICENTER propone in vendita:

altre offerte su: www.finassicenter.it

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 18: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

erché non si riesce ad aprire al pubblico il parco di via Atellana? Questa la domanda che si è tra-sformata in un vero e proprio giallo, considerato che, oramai, la struttura è pronta da due anni e non si apre, mentre la sua “gemella” di via Luca Giordano, nonostante non fos-se stata ultimata con gli arredi (sarebbero stati necessari fondi comunali per acquistarli) è stata aperta.A chiederlo, rivolgendosi di-rettamente al sindaco Domeni-co Ciaramella, il capogruppo consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia Rosario Capasso con una dettagliata interrogazione. L’esponente finiano, dopo aver ricordato “che ad Aversa, da poco è stata aperta l’area stan-dard comunale (attrezzata) di via Luca Giordano, mentre per l’area standard di via Atellana, siamo ancora fermi al cd. anno zero” evidenzia che le due aree sono state realiz-zate grazie ad un finanziamento complessivo di poco più di 500mila euro del programma Urban Italia.“Programma a dire il vero dove la Città di Aversa si è distinta in positivo e gli è stata anche ricono-sciuta per diverso tempo la leadership”. “Perlomeno inizialmente, -ha dichiarato Capas-so- la mancata apertura delle aree era ufficiosa-mente legata alle difficoltà incontrate dall’Ammi-nistrazione nell’individuare chi potesse gestire le strutture o semplicemente chi potesse assicurare l’apertura e la chiusura dei cancelli d’accesso. Adesso sembrerebbe che per l’area di via Gior-dano, il problema sia stato risolto ricorrendo ad un lavoratore socialmente utile. A questo punto, non si capisce perché si apre al pubblico prima la struttura di via Giorda-no, che era priva di arredo (acquistati con quali fondi?) e non quella di via Atella-na?”. Da queste premesse e dal-la considerazione che per realizzare la villetta di via Giordano e quella, anco-ra chiusa, di via Atellana si sono spesi gli stessi 250 mila euro, con la differenza che, mentre quest’ ultima è completa di tutto, l’altra ha avuto necessità di un secon-do finanziamento per essere completa, l’avvocato aversa-

no parte per chiedere “chi ha effettuato il collau-do del complesso di via Giordano, autorizzando il pagamento di un’opera pubblica che non era stata completata” e, ovviamente, “da quale capi-tolo sono stati reperiti i fondi per ultimare i lavori

e a danno di quale altro capito-lo?”. “Mentre, la struttura di via Atellana, completamente finita e arredata, compreso un sistema di video sorveglianza non si apre, -continua Capasso- non si riesce a comprendere il perché, sia stata dato una acce-lerata all’apertura dell’area di via Giordano, incompleta e in-vece per quella di via Atellana completa non si ritiene oppor-tuno aprirla.Addirittura quella incompleta sembrerebbe avere anche l’ad-detto all’apertura e alla chiusu-ra mentre quella di via Atellana dotata anche di sistema di vide-

osorveglianza è sprovvista di personale e abban-donata a se stessa”.Tanto che, come risulta al consigliere finiano “pur essendo ufficialmente chiusa, la struttura di via Atellana è in realtà aperta al pubblico da sem-pre, perché il cancello d’accesso non è mai stato chiuso, almeno fino a qualche giorno fa con fatto un libero accesso a tutti, chi per fare footing, chi ci porta a spasso i cani, insomma per tutti i gusti e per tutte le salse”.“In virtù di questo stato oggettivo delle due aree standard, -conclude Capasso- mi chiedo non sarebbe ( stato), più opportuno imprimere una accelerata alla struttura di via Atellana visto che è completa e poi, aprire a quella di via Giorda-no?”.Intanto l’erba continua a crescere….

SOCIETA’18

Pa cura

della Redazione

Bloq Magazine

[email protected]

Perchè non apre il parco di via Atellana?

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Ecco in checondizioni sitrova il Parco chiuso di viaAtellana, anche se ci è giunta voce che qualcuno entra lo stesso a portare i cani a fare i bisognini... ma sarà vero?

Page 19: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

nata AVERSATURISMO, una nuova realtà associativa che in-tende lavorare per lo sviluppo di una seria e concreta strategia di turismo culturale per Aversa e per tutto l’Agro Aversano.

L’Associazione, presentata ufficialmente lo scorso 10 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Aversa, è stata promossa dal Dott. Sergio D’Ot-tone, Console del Touring Club Italiano, e da un nutrito gruppo di soci fondatori, alcuni dei quali già da tempo attivi, a diverso titolo, per lo svilup-po sociale, culturale ed economico della città: Gennaro Nobile, Filippo Mincione, Romualdo Guida, Maria d’Aniello, Domenico Rosato, Vin-cenzo Marrandino.“AVERSATURISMO è un atto d’amore – dichia-ra Sergio D’Ottone, che è anche Presidente della neonata Associazione – nei confronti di una città ed un territorio che necessitano di una maggiore visibilità, ma soprattutto di rispetto e di attenzio-ne. E’ un progetto ambizioso, ma non proibitivo,

che richiede impegno, professionalità, passione, ma soprattutto una reale volontà di contribuire, in concreto, alla crescita culturale, sociale ed eco-nomica delle località in cui viviamo ed operiamo tutti i giorni”. “L’entusiasmo degli amici che hanno creduto sin dall’inizio nel progetto associativo – continua D’Ottone – ma anche di quelli che, subito dopo la fondazione, hanno aderito o hanno manifesta-to la volontà di aderire (tra cui anche enti, istitu-zioni e associazioni) testimonia una sensibilità nuova affinché si possa realizzare, in concre-to, sia la valorizzazione che la promozione del nostro enorme patrimonio artistico, storico e culturale in chiave turistica. Probabilmente mancava solo un catalizzatore di idee e di ini-ziative ed AVERSATURISMO intende muoversi proprio in tale direzione”.

SOCIETA’ 19

a cura dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

E’ nata l’Associazione turisticoculturale “Aversaturismo”

E’

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 20: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

Paolo Santulli

razie anche al Sindaco Masi ed a Carinaro, siamo in retta di arrivo, come ha precisato il Delegato a questo “obiettivo” l’ex Parlamen-tare Paolo Santulli. L’anello di otto corsie, una rarità nel nostro Paese, sorgerà nell’ex Campo Profughi di Carinaro. L’opera, se non ci saran-no intoppi, sarà realizzata nell’area di proprietà Demaniale, del Comu-ne di Aversa, attualmente in fitto al Comune di Carinaro. E’ un area di una superficie com-plessiva di 47.993,00 metri. La parte interessata alla Pista è di oltre 21.000,00 metri ed è ubicata oltre la villa Comunale ed il Parcheggio di via Petrarca.Si integrerà perfettamente, dal punto di vista Urbanistico, con gli insediamenti esistenti senza esse-re invasiva. Dopo aver ottenuto il finanziamento di 1.700.000 euro dal Governo, all’epoca del suo impegno Parlamentare, l’ On. Santulli, anche attraverso il Fede-ralismo demaniale, sta portando il Comune di Aversa ad arrivare alla proprietà complessiva dell’opera, compreso il suolo.Il Sindaco Masi e la sua ammini-strazione hanno già dato un assen-so di massima all’ipotesi progettua-le proposta.Nella prossima settimana si terrà un vertice per definire il percorso dell’iniziativa che vedrà coinvol-ta anche la cittadina di Carinaro. Abbiamo insistito, ma Santulli è molto abbottonato, non si è voluto dilungare ulteriormente ha dichia-rato laconicamente “si sono fatte fin troppe chiacchiere sulla Pista, è l’ora dei fatti”. Le sue preoccupa-zioni, da quello che abbiamo capi-to, ci sembrano non tanto legate ai problemi complessi che l’inizia-tiva comporta, ma alle eventuali gelosie “politiche”, alla nostrana filosofia del tanto peggio, tanto meglio. Noi vigileremo e vi terre-mo informati.

AGRO AVERSANO20

Ga cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

Paolo Santulli: Aversa finalmente avrà la Pista di Atletica leggera

Si e tenuta sulla casa co-munale un’importante ri-unione tecnica operativa

sulla riqualificazione di piazza Crispi, che è ancora oggetto di trattativa e contenzioso tra Comune di Aversa e Ctp. Era-no presenti, oltre ai dirigenti Navarra e di Santo, l’assessore all’urbanistica Giuseppe Mat-tiello e un rappresentante del Consorzio Trasporti Provinciale che si è fatto latore di una pro-posta che andava a modificare gli impegni già sottoscritti nel protocollo d’intesa approvato dal Consiglio Comunale, pro-

ponendo la cessione della pro-prietà del sottosuolo al Comune in cambio della edificazione al centro della piazza di un im-mobile da destinare a uffici. Proposta respinta fermamente dal assessore Mattiello che, di concerto con il vice sindaco De Chiara, ha vincolato l’accordo non solo alla realizzazione di parcheggi ad uso pubblico in-terrato, da realizzarsi a spese della stessa Ctp, ma anche alla delocalizzazione del manufatto da realizzare per avere la piaz-za libera e completamente de-stinata ad uso pedonale.

Piazza Crispi: accordo vicino

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 21: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011
Page 22: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

plendido pomeriggio di sport nella pale-stra “A. De Curtis” di Aversa davanti ad un pubblico tanto nume-ro quanto caloroso. La pallavolo aversana come da tradizione si conferma vincente e aggiunge un altro tito-lo nella sua prestigio-sa bacheca.Questa volta sono sta-te le ragazze dell’ALP Volley, capitanate da Elena Zevolini, a vincere il campiona-to di prima divisione femminile battendo 3-0 il C.S. Cancello S. Marco. Gara senza storia, già prima della partita si respira-va un clima di festa, con tutti i dirigenti impegnati nei preparativi. Presente una troupe di Telecapri Event (che trasmetterà la sintesi della gara martedì 17 alle ore 19.00 e venerdì 20 alle ore 20,00) per catturare ogni momento di un giorno davvero spe-ciale per la giovane società pallavolistica aversana. “E’ il nostro giorno” ha esordito il presidente Prof.Giovanni Apicella prima della gara, “come giusta-mente lei sottolineava, siamo una società giovane, appena 16 mesi di vita, in verità già lo scorso anno con tre nostre atlete, abbiamo condiviso la vittoria del campionato di II Divisione con il Cus Caserta”. Al fischio d’inizio, mentre l’impianto di gioco va via via riempendosi di tifosi di ogni fascia di età, le ragazze di mister Bobbio, fanno subito capire alle avversarie quali sono le loro intenzioni, e chiudo-no il set con un perentorio 25-15.Le ospiti reagiscono all’inizio del secondo set, non ci stanno a recitare il ruolo di comparse, prenden-do subito un margine di 5 punti di vantaggio, ma le aversane fanno valere il maggior tasso tecnico, recuperano rapidamente e chiudendo con lo stesso punteggio del primo, anche il secondo set.Il terzo set, è uno show di capitan Zevolini che ha fretta di aprire i festeggiamenti, si scatena mandan-do in tilt l’assetto difensivo della squadra ospite, 25-17, set e partita.E’ l’inizio della festa, dopo il saluto alle avversarie, le giovani aversane manifestano tutta la loro gioia, poi corrono a raccoglie gli applausi del pubblico. Abbiamo vissuto un momento di grande emozio-ne, quando tutte le atlete aversane hanno indicano uno striscione e hanno lasciato intendere di voler

dedicare la loro vitto-ria ad Ester, che ogni giorno con coraggio e con tutte le sue for-ze, combatte la sua battaglia per la vita. Toccante il lungo ap-plauso che ha unito tutti i presenti. Le ra-gazze rientrano negli spogliatoi, per uscire pochi minuti dopo indossando una ma-glietta bianca con un grande 1° in petto e un cappellino rosso con scritto: “e adesso mi diverto”.

“Abbiamo conquistato al primo tentativo la promo-zione in serie D”, incalza il D.S. Antonio Zevolini, “nel girone di ritorno abbiamo vinto tutte le partite, 30 set vinti e solo 3 persi, eppure le inseguitrici erano li a due punti pronte ad approfittare di un nostro passo falso, solo dopo quest’ultima vittoria abbiamo potuto festeggiare la promozione che ad ogni modo era l’obiettivo iniziale, questo ren-de ancora più gustosa la vittoria finale”. “E’ stata una bella impresa della nostra squadra”, aggiunge il presidente. “Voglio, per questo ringraziare i diri-genti tutti, l’allenatore che è stato davvero molto bravo nella gestione del gruppo, esaltando le doti di ognuna migliorandone i fondamentali, ha fatto giocare una pallavolo essenziale, fluida e spesso anche spettacolare. Ringrazio gli sponsor, che non ci hanno fatto mancare il loro sostegno, le atlete che hanno dimostrato maturità e spirito di sacrifi-cio, qualità indispensabili, per vincere. Ringrazio infine il meraviglioso pubblico, che ci ha sostenuto con calore durante questo bellissimo campiona-to”.L’anno prossimo farete un campionato di transizio-ne oppure… “è prematuro adesso sapere che tipo di campionato faremo il prossimo anno”, intervie-ne direttore sportivo Zevolini, “è ovvio che cerche-remo di realizzare le condizioni per continuare a vincere, ci incontreremo in settimana per stilare il progetto relativo al prossimo anno.Intanto una comunicazione importante per i cit-tadini, a fine maggio la nostra società organizza corsi gratuiti per tutti i ragazzi dai 9 ai 12 anni che vogliono avvicinarsi alla pratica della pallavolo, per informazioni contattare il dirigente Coscione al n. 335.148.42.42”.

Sa cura dellaRedazione

sportiva

Bloq Magazine

[email protected]

L’Ime Sud Alp Volley Aversa vince il campionato e conquista la serie D

SPORT22

Nella foto al centro, da sx verso dx : Sara Schiavone, Annalisa Di Grazia,Ilaria Pesante, Angela Musto, Giusi Di Ronza, Elena Orta, Elena Zevolini, Luca Bobbio, Clelia Apicella, Serena Orabona , Daniela Di Santi, Carla Russo, Roberta Luisi, Concetta Mattiello.Nella foto sopra: il capitano della squadra Elena Zevolini

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 23: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

GLI ESPERTI 23

Gentile dott.ssa,sono una donna di 45 anni che da un po’ soffre di continui sbalzi d’umore. Spesso, passo intere giornate a letto in completa apatia ma, quando mi sento felice, mi capita di spendere cifre esose,di lavorare ininterrotta-mente, di dormire poco.Tutto questo mi fa stare male perché non trovo un equilibrio. Che mi con-siglia?

Cara lettrice,avere alti e bassi è un’esperienza comune a tutti. Il nostro umore è influenzato dalle vicissitudini quoti-diane, dagli impegni, dalle seccature del momento. Sappiamo che, quan-do siamo felici, pensiamo in modo positivo, affrontiamo gli ostacoli più facilmente e siamo più attivi.Viceversa, quando siamo tristi, di-ventiamo pessimisti e la nostra men-

te è invasa da un terribile senso di insoddisfazione. Ma dove finisce la tristezza “sana” da quella “malata” ? E quand’è che la nostra felicità ci deve preoccupare?La risposta è da rintracciare nei tem-pi di durata delle emozioni e nella capacità di gestirle. Quando una

emozione si prolunga nel tempo, ine-vitabilmente, essa può diventare un vero e proprio modo d’essere. Ad esempio, se la tristezza cede la strada all’infelicità, ai sensi di colpa, alla sfiducia in se stessi e nel mon-do, ecco che ci troviamo di fronte a quella polarità estrema dell’umore chiamata “depressione”; viceversa, se la felicità diventa incontrollabile e si trasforma in eccitazione eufori-ca, frenesia di intraprendere sempre nuove azioni, ecco che ci troviamo di fronte all’altra faccia della meda-glia ossia ”la mania”.E’ opportuno che prenda in consi-derazione l’ipotesi di un trattamen-to psicoterapeutico per cercare di ridurre la frequenza e l’intensità di questi stati emotivi altalenanti, re-quisito fondamentale, affinché possa trovare un equilibrio che le migliori la qualità della vita.

Umore instabile e incoerenza:debolezze della natura umana

Specialista inPsicologia Clinicae-mail: [email protected]. 333.941.53.15

dott.ssa Vincenza Marino

DOMANDAGentile avvocato, ho senti-to dire che la carta identità prorogata con l’apposizio-ne del timbro del Comune di residenza, in alcuni paesi non è sempre riconosciuta e la cosa mi preoccupa un po’, visto che il mese prossi-mo dovrò partire per l’Egitto ed anche il mio documento di identità è stato rinnovato con questa modalità.Cordiali salutiElisabetta S.

RISPOSTAEbbene si, a fronte, infatti, dei ri-petuti disagi verificatisi ai nostri connazionali - causati dal mancato riconoscimento da parte di alcuni Paesi, delle carte di identità valide per l’espatrio prorogate (cartacee

rinnovate con il timbro o carte elet-troniche rinnovate con il certificato) - il Ministero dell’Interno ha emana-to la Circolare n. 23 del 28 luglio 2010, con la quale ha comunicato che i possessori di carte di identità rinnovate o da rinnovare, possono

richiedere al proprio Co-mune di sostituirle con nuove carte d’identità, la cui validità decennale decorrerà dalla data del nuovo documento.In ogni caso, è buona re-gola - prima di recarsi in Paesi esteri - informarsi presso le Rappresentan-ze diplomatico-consolari presenti in Italia o il pro-prio agente di viaggio, circa i documenti richie-sti per l’ingresso nei me-desimi.

Ad ogni buon fine, con-siglio ai viaggiatori diretti verso le varie destinazioni estere, di munirsi comunque di passaporto, la cui va-lidità residua sia quella richiesta dal Paese di destinazione.

L’efficacia della carta d’identitàvalida per l’espatrio rinnovata

Avvocato, specializzatoin diritto del turismo

e-mail: [email protected]

Avv. Rocco Graniero

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 24: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

24

Arriva l’estate...Salviamoci la pelle!Consigli utili su come proteggersidal sole e prevenire il melanomaIl sole è un elemento fondamentale per la vita e la crescita, so-

prattutto per una corretta formazione delle ossa e dello schele-tro. È inoltre indubbiamente piacevole, mette di buon umore e

fa subito vacanza! Questo però non deve trarre in inganno né far sottovalutare il suo “lato oscuro”: rappresenta, infatti, un importan-te fattore di rischio, in particolare per lo sviluppo di melanoma, un tumore cutaneo molto aggressivo. Fra gli errori più frequenti vi è quello di credere che, una volta abbronzati, il rischio scompaia.Non è così: l’abbronzatura è il meccanismo che la pelle mette in atto per proteggersi ma non rappresenta di per sé uno scudo! Anche quando l’epidermide è già ben “dorata” non bisogna mai dimen-ticarsi di applicare una crema solare con un buon filtro protettivo. Questo va scelto sulla base del fototipo (l’identikit costruito in base ai propri “colori”) e va applicato generosamente, più volte nell’arco della giornata e sempre prima e dopo essere entrati in acqua.

Il sole può far male quando:• si abusa del sole quando la pelle non è abituata• ci si espone nelle ore centrali della giornata (11/16)• non si utilizzano filtri solari• non ci si protegge il capo e le zone più esposte e delicate del corpo (mani, testa, occhi e labbra)

La prevenzione non va in vacanzaLe creme non possono fare miracoli: non esistono solari che possano re-almente garantire una protezione totale. Quando i raggi sono troppo in-tensi, come avviene nelle ore centrali del giorno o a certe latitudini, è in-dispensabile cercare il riparo degli indumenti o restare all’ombra. Anche in montagna è necessario prestare attenzione: ogni superficie possiede un indice di riflessione che si aggiunge alla radiazione diretta del sole. Sabbia e rocce riflettono dal 20 al 30% circa in più, l’acqua il 50%, neve e ghiaccio addirittura l’80%! In alta quota, inoltre, i raggi UV aumentano. Bisogna uti-lizzare una fotoprotezione anche quando il cielo è nuvoloso e particolare attenzione va prestata alle giornate ventose e soleggiate: si sente meno caldo sulla pelle e si tende quindi istintivamente ad allungare i tempi di esposizio-ne, aumentando il rischio di scottature. Particolarmente vulnerabili sono i bambini. Fino ai 3 anni, l’esposizione diretta alla luce solare è sconsigliata e anche dopo deve essere moderata, limitata alle prime ore del mattino o al tardo pomeriggio, protetta con indumenti (cappellino: SEMPRE!) e ottimi prodottisolari. Le ustioni nei primi anni di vita rappresentano un fattore di rischio di melanoma da adulti. Diversi studi sulla correlazione tra intensa esposi-zione al sole e scottature durante l’infanzia e l’adolescenza hanno mostra-to una probabilità più che doppia di sviluppare il melanoma in presenza di scottature in giovane età. Da non sottovalutare inoltre il rischio di iper-pigmentazione (macchie cutanee) legato all’assunzione di alcuni farmaci (antidepressivi, antinfiammatori, antibiotici, etc.) o cosmetici (profumi a base alcolica, prodotti anti acne, ecc.), da evitare quando ci si espone al sole. Un altro errore molto diffuso è credere che le lampade solari possano essere un alleato per preparare la pelle al sole. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca

sul Cancro (IARC) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno innalzato il livello di rischio delle apparecchiature Uv nella classe di massi-ma allerta: sono considerate “cancerogeni per l’uomo”, esattamente come le sigarette! Questa abitudine è tanto più pericolosa se inizia da giovanissi-mi. Le lampade possono inoltre danneggiare il sistema immunitario egli occhi e accelerare l’invecchiamento.Un buon consiglio per preparare la pelle al sole è nutrirla dall’interno in ma-niera corretta. Sono da preferire in particolare gli alimenti ricchi di betaca-rotene, che nell’organismo si trasformano in vitamina A: frutta e verdura di colore giallo (carote, albicocche, pesche, mango, papaia, arance, melone, susine, ecc.) e le verdure a foglia verde scuro (coste, spinaci, erbette, ecc.). Il betacarotene stimola la produzione di melanina e svolge azione antiossi-dante proteggendo la pelle dall’invecchiamento precoce. Preziosa anche la vitamina PP che può aiutare a lenire le infiammazioni provocate dal sole ed è contenuta in crusca, fegato, lievito di birra, sardine, tonno fresco.

Il melanoma, un nemico per la pelleIl melanoma è il più conosciuto e temuto dei tumori cutanei: anche se rap-presenta solo il 4% circa del totale, provoca la maggior parte dei decessi. È in netto aumento in tutto il mondo. In Italia, colpisce circa 10 persone su 100.000 (circa 7.000 persone ogni anno).È stato inoltre creato il Registro Italiano Melanoma, un vero e proprio data-base per raccogliere il numero di casi e scattare una fotografia del territorio, un quadro completo per documentare l’incidenza e l’evoluzione di que-sto tumore nel tempo e nelle diverse aree geografiche. Il Registro Italiano Melanoma è una delle prime esperienze di questo genere in Europa ed è un’iniziativa dell’IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), che vede l’Istituto Pascale di Napoli come centro coordinatore. Il melanoma, un nemico per la pelle Esporsi al sole rappresenta un ulteriore elemento di rischio. Pare sia pericolosa non tanto l’esposizione prolungata nel corso della vita, quanto quella intensa e intermittente (crogiolarsi al sole in vacanza!) che impedisce alla cute di mettere in moto tutti i meccanismi fisiologici di fotoprotezione. Il melanoma si origina dai melanociti, cellule responsabili della colorazione della pelle, che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide. Nasce qui e può espandersi in superficie o in profondità. Compare in genere tra i 30 e i 60 anni, con una leggera prevalenza nelle donne, dove è spesso localizzato agli arti inferiori, mentre negli uomini è più frequente al tronco. È molto raro nei giovani di età inferiore ai 15 anni ma la prevenzione va iniziata ben prima, fin da bambini.Per fortuna è abbastanza facile individuare questo tumore: una semplice visita medica con un esperto permette di diagnosticare circa il 50% delle le-sioni maligne. In caso di dubbi, si possono compiere approfondimenti con l’uso di opportune tecniche non invasive (microscopia ad epiluminescenza) così da individuarlo nell’80% dei casi. Il melanoma è un tumore guaribile se viene asportato chirurgicamente in fase iniziale, quando cioè è ancora con-finato negli strati più superficiali della pelle. Per questo sono così importanti la prevenzione e la sorveglianza, imparare a conoscere i campanelli d’al-larme per intervenire al più presto. Sono fattori predisponenti: carnagione chiara, precedenti in famiglia, presenza di nei congeniti o acquisiti di gran-di dimensioni. I Nei vanno controllati periodicamente. Controlla numero,

Page 25: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

25

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

forma, colore e dimensione dei tuoi nei. Chi ha più di una cinquantina di nei è particolarmente vulnerabile ed è bene si sottoponga regolarmente alla loro map-patura con uno specialista. Non è automatico che nei a rischio degenerino in un tumore, ma è opportuno non sottovalutarli e osservare sempre con attenzione come si modificano, senza perdere tempo in caso di sospetti per un control-lo. Da tenere particolarmente sott’occhio quelli appena comparsi che tendono però a crescere rapidamente di dimensioni, quelli congeniti molto grandi, quelli molto scuri. Non è invece necessariamente vero che i nei in rilievo siano più pericolosi di quelli piatti. Attenzione a nei posti in zone a rischio: sfregamento con elastici indumenti, spazzola, rasoio, ecc.

Il massimo esperto italiano di melanomi è il Comm. Dr. Paolo Antonio Ascierto. Nato a Solopaca l’8 novembre 1964. E’ uno tra i più noti medici oncologi e ri-cercatori italiani. La sua attività clinica e di ricerca è incentrata sulla prevenzione e cura del cancro. In particolare si occupa di studi sul melanoma. Laureatosi nel 1990 in Medicina e Chirurgia presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli, si specializza nel 1994 in oncologia. At-tualmente è dirigente medico presso l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, Fon-dazione G. Pascale. Nel 2003 gli viene conferito il premio “NUMEROUNO” da parte dal Tribunale per i diritti del malato. Dal 2004 al 2007 ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), associazione No-Profit nata nel ‘98. È ideatore e organizzatore di “Metti il Melanoma in Fuo-rigioco”, manifestazione di carattere nazionale ideata per sostenere la ricerca scientifica sul melanoma e promuoverne la prevenzione. Metti il Melanoma in Fuorigioco trova la collaborazione della Lega Calcio e della RAI, con il patroci-nio dello stesso Segretariato Sociale della RAI. In pochi anni Metti il Melanoma in Fuorigioco ha raccolto decine di migliaia di euro, interamente destinati alla ricerca sul melanoma, ricevendo i complimenti della Presidenza della Repub-blica Italiana. Metti il Melanoma in Fuorigioco annovera tra i suoi testimonials i calciatori Raffaele Palladino, Javier Zanetti e Paolo Maldini, il giornalista sportivo Marino Bartoletti e la società sportiva calcio Napoli.Dal febbraio 2006 è componente della Commissione Nazionale “Tumori Cu-tanei” della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT). Nel giugno del 2007 è stato nominato membro dell’ International Melanoma Working Group, (IMWG) gruppo di studio internazionale sul melanoma. Nell’ottobre dello stesso anno, è nominato dal Ministero della Salute componente della Commissione Onco-logica Nazionale, equipe di esperti presieduta dal prof. Umberto Veronesi che lavora alla pianificazione e progettazione del Piano Oncologico Nazionale.Ha promosso la costituzione con la collaborazione dell’Istituto Tumori di Na-poli, Fondazione G. Pascale, la SUN (Seconda Università di Napoli) e l’IMI (Intergruppo Melanoma Italiano) della Fondazione Melanoma. Paolo Antonio Ascierto per i suoi altissimi meriti conseguiti in ambito scientifico nazionale ed internazionale è stato nominato Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 2 giugno 2005, su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana. E sempre su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana è stato nominato Commendatore al merito della Repubblica Italiana l’11 febbraio 2011.

Ma cos’è il melanoma?E’ un tumore molto aggressivo che deriva dalla trasformazione maligna dei me-lanociti, le cellule che producono la melanina e che determinano il colore della pelle. Il melanoma può insorgere su cute apparentemente sana o dalla modifi-cazione di un neo preesistente. La causa principale di morte per melanoma è legata alla presenza di metastasi la cui diffusione, precedentemente all’aspor-tazione chirurgica del tumore, è purtroppo un evento altamente probabile, ma non sempre evidenziabile. Il Melanoma è responsabile del 2% di tutti i tumori, del 10% di tutte le neoplasie cutanee, ma del 65% delle morti per cancro del-la cute. L’ultimo rapporto ISTAT riguardante la percentuale di morti causate da cancro rivela che l’incidenza di melanoma è in continua crescita (+1,5%). Ciò può significare da un lato un eccesso di esposizione solare da parte degli italiani e dall’altro una maggiore sensibilizzazione su questa patologia con conseguente incremento delle diagnosi precoci. Si tratta del tumore con la più alta dinamica oggi conosciuta. La velocità di crescita corrisponde a quasi un raddoppio del tasso ogni dieci anni. Non si intravede nessuna flessione in questa tendenza alla crescita sistematica dell’incidenza del melanoma della pelle. La ricerca scientifi-ca sul melanoma si sta focalizzando sull’analisi computerizzata per la diagnosi precoce; la ricerca genetica; l’identificazione dei pazienti a rischio; lo studio di

marcatori molecolari specifici; terapie immunologiche -specialmente vaccini. Ancora oggi, la terapia del melanoma cutaneo resta una sfida per la ricerca scientifica. Infatti, nonostante il progresso ottenuto nella diagnosi,la terapia, soprattutto delle forme avanzate è poco efficace. Per questo motivo negli ultimi anni la ricerca si è focalizzata su alcuni punti: lo sviluppo di marcatori molecolari specifici, la ricerca genetica dei principali fattori di suscettibilità, lo sviluppo di terapie biologiche. Il rischio di sviluppare un melanoma è legato a fattori genetici ed a fat-tori ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze un’eccessiva esposi-zione ai raggi solari sembra essere il fattore ambientale più importante nell’insorgenza del melanoma. L’alto numero di nevi, fattore importante di rischio è influenzato da un’eccessiva esposizione solare. Il rischio di melanoma è particolarmente alto se l’eccessiva esposizione avviene in età giovanile: una corretta prevenzione primaria deve essere impostata fin dalla nascita. Da qui la necessità di incentivare non solo il messaggio della “corretta esposizione solare” ma anche far conoscere le caratte-ristiche fenotipi che dei soggetti a maggior rischio. Infatti chi presenta caratteristiche come carnagione, capelli ed occhi chiari presenta un’in-cidenza di melanoma più elevata. Per la corretta esposizione solare è necessario evitare ustioni solari e utilizzare in maniera sistematica prote-zioni solari contenenti filtri per raggi UVA e UVB. Infatti le creme con-tenenti soli filtri UVB riducendo le scottature favoriscono le esposizioni prolungate che aumentano il rischio di tumori. In tutti i casi la gradazio-ne della protezione dovrebbe essere superiore a 20 ed essere associata a tempi di esposizione Solare ridotti. Sconsigliate inoltre le esposizioni ad ultravioletti artificiali (lettini solari). La diagnosi precoce è fondamentale per ridurre il rischio di mortalità da melanoma. Si realizza attraverso una semplice visita specialistica organizzata in collaborazione con il medico di famiglia che orienterà al meglio il proprio paziente. Lo specialista ana-lizzerà le lesioni cutanee con l’ausilio di tecniche diagnostiche quali la dermatoscopia che sono in grado di facilitare l’accuratezza diagnostica dello specialista e quindi di ottenere la diagnosi precoce del melanoma quando le probabilità di guarigione con il solo trattamento chirurgico sono elevate.

ABCDE: una regola per identificare le macchie sospetteA sta per Asimmetria : il melanoma è una macchia irregolare nella quale non è possibile identificare due metà simili tra loro. La gran parte dei nei benigni sono invece simmetrici; B significa Bordi irregolari e fra-stagliati a “carta geografica”; C come Colore a varie tinte: nero, rosso-bruno, rosa che sono distribuiti all’interno della macchia in modo non uniforme; D come Dimensione superiore a 6 mm; E come Evoluzione progressiva: raramente il melanoma resta identico a se stesso in quanto la lesione tende a crescere e allargarsi rapidamente. La E può anche significare Eritema che indica il rossore diffuso, a carattere persistente e continuo, che può manifestarsi intorno ad un neo.L’obbiettivo che ci si deve porre comunque è quello di non attendere l’evoluzione di una lesione cutanea prima di rivolgersi ad uno speciali-sta. Ci sono nuove speranze per la cura del melanoma maligno che solo in Italia colpisce 6.000 persone ogni anno e ne uccide circa 1.500, con un’eta’ media che si sta pericolosamente abbassando fino ai 25 anni. Dopo oltre trent’anni di “vuoto” sul piano delle nuove terapie iniziano ad arrivare notizie incoraggianti per un nuovo modo di combattere il melanoma, l’immunoterapia. L’anticorpo monoclonale Ipilimumab ha dimostrato per la prima volta di riuscire quasi a raddoppiare la sopravvi-venza mediana dei pazienti con melanoma avanzato, da 6,4 mesi a 10,1. Tanto che, se fino a ieri appena il 25 per cento dei pazienti sopravviveva a un anno, con il nuovo farmaco la percentuale sale al 46 per cento, con il 24 che arriva ai due anni. Dati i risultati della sperimentazione, da oggi in Italia si può richiedere il farmaco per uso compassionevole con indi-cazione per melanoma avanzato. Ogni anno sono 1.500 i possibili pa-zienti. “Si tratta di risultati rivoluzionari - spiega Paolo Ascierto, direttore Oncologia all’Istituto Pascale di Napoli - perchè per 30 anni non c’erano novità significative sul melanoma, ma anche perchè il meccanismo che fa funzionare così bene Ipilumumab può essere replicato anche per altri tipi di tumore, su cui stiamo avviando sperimentazioni”.

Page 26: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

TEVEROLA26

Qdi

AntonioZacchia

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

uello che succede a Teverola potrebbe sicuramente diventare il soggetto di una serie tv del tipo “Il peccato e la vergo-gna” perché di storie e di attori ce ne sono talmente tanti da imbarazzare le scelte di un regista di fama internaziona-le intenzionato a vincere un “David di Donatello”. Il set è pronto. Tutti presenti all’appello. Il regista e il suo aiuto, il cast d’eccezione: quattro primattori, sei figu-ranti, di cui un capo, un dirigente e cin-que comparse. Protagonista della storia, ambientata a Wiessen piccola città della Val di Non agli inizi del terzo millennio, è Teodoro Strassen, amministratore dele-gato di una nota impresa multiutility la

“Rathausse”, un uomo difficile e turbo-lento che abbandonato da 4 collabo-ratori ribelli, trascorre un periodo di riflessione e di tormento per il suo carattere preminente. Dopo vari tra-scorsi di preparazione dell’azienda ai servizi, inizia a lavorare per la tra-sparenza e l’efficienza della macchi-na amministrativa e per una ristrut-turazione generale della sede con la costruzione di barriere, tramezzi e vetrate tra le stanze spesso ridotte a bugigattoli, porte murate che ostaco-lano l’accesso agli impiegati nonché abbattimento parziale di “muri” con istallazione di barriere per impedire persino l’accesso a persone diversa-mente abili, ma queste, dopo diver-se lamentele da parte di un uomo “determinato” vengono rimosse in tempi record. Con l’aiuto

dei “primattori e dei figuranti” gli viene affidato l’incarico di curare le attività dell’impresa per altri anni. Per colpa, sicuramente, della natura acuta di Gianni Heidrich, suo fedelissimo, non viene consigliato bene anzi a volte viene messo addi-rittura da parte e di conseguenza lo costringe ad adottare spesso decisioni drastiche cosi da farlo apparire agli occhi degli utenti un “diktat”. Infatti i modi usati sono prevaricanti e come tali agi-sce sia materialmente che spiritualmente, ridendo spesse volte in faccia alla gente con un sorriso sarcastico o rivolgendosi con un tono di superio-rità, a volte nega anche il saluto e ogni forma di rispetto, usando imposizioni a carico di coloro che hanno esercitato la propria libertà di scelta e di pensiero.Mario Strassen insieme al suo team, nei primi

mesi dell’incarico, mette in moto una sorta di avvicenda-mento del personale dell’azienda per mascherare l’azione di “ritorsione” nei loro confronti. Come si suol dire mette la persona giusta nel posto sbagliato o il posto giusto alla per-sona sbagliata e contestualmente crea delle posizioni vacan-ti. Queste persone vengono umiliate, isolate, denigrate, de-mansionate, ridotte a ricorrere, a volte, anche alle cure dei sanitari con ricoveri ospedalieri d’urgenza, effetti voluti per ribadire ogni giorno a tutti “chi è che comanda”. All’azione scellerata partecipano con un silenzio omertoso e carico di tensione, appositamente creato, tutti gli altri colleghi che as-sistono a qualcosa di totalmente illogico e contrario ad ogni regola di buonsenso e correttezza e come se non bastasse vengono anche malmenati da qualche utente un po’ “mane-sco”. Mario Strassen per ripianare l’organico subito ricorre a delle “nuove assunzioni” istruendo una selezione interna mascherata da esterna. Ma chi ha subito non ci sta e protesta a chi di dovere che, dopo variegate richieste, blocca la sele-zione a data da destinarsi. Si corre subito ai ripari e l’escluso viene ammesso alla selezione con riserva a dispetto di chi invece alla selezione non ha fatto nemmeno domanda per-ché non aveva i requisiti? Oltre al danno anche la beffa per quanti non hanno partecipato. Ma non è finita... nell’azien-da spariscono delle raccolte di pratiche e nessuno sa dare una risposta, alcuni responsabili vengono condannati per colpa grave da diverse autorità ma continuano la loro attività come nulla fosse successo... non manca il ruolo delle “cin-que” (?) comparse che cercano con ogni forma civile e legale di far valere i loro diritti nonché quelli degli utenti, ma a tuttoggi il loro operato è risultato invano. È forse colpa della loro disaggregazione. nota in questi ultimi periodi? Non è opportuno invece cambiare strategia? A loro le risposte a noi i risultati. Intanto qualcuno prepara la “Nacht der langen Messer” ovvero “La notte dei lunghi coltelli”...insomma una storia da non perdere nelle prossime puntate. Ogni riferi-mento a persone o fatti è puramente casuale.

Continua ad appassionare la telenovela “Teverola”

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 27: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ono anni che il WWF si batte contro l’utiliz-zo militare e civile del nucleare, avendo pre-so parte attivamente alle manifestazioni che sfociarono nella vittoria del Referendum nel 1987. Referendum sul nucleare che questo Governo vorrebbe “scippare” agli italiani con un ennesimo imbroglio. In ogni caso invitia-mo tutti i cittadini a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per i referendum (ci sono i quesiti sull’acqua e sul legittimo impedimento, oltre al nucleare) e ad esercitare la propria forma di partecipazione democratica diretta. Il WWF si è occupato anche del problema della centrale nucleare del Garigliano – afferma Alessandro Gatto, Presidente regionale WWF, innanzitut-to diffondendo la corretta informazione con numerose pubblicazioni di tipo scientifico. Il WWF ha sempre aderito, inoltre, a tutte le ma-

nifestazioni di protesta locali e a tutte le forme di pressione per bonificare i luoghi, per evitare la realizzazione di una centrale a turbogas che si voleva realizzare in loco una quindicina di anni fa. Ora il problema torna alla ribalta in conside-razione della paventata decisione del Governo di ritornare alla produzione di energia elettrica anche dal nucleare. Il problema fondamentale è che non si sa dove stoccare le scorie che do-vrebbero essere sistemate in un sito geologica-mente adatto ad ospitarle per migliaia di anni (il sito deve essere esente da rischio sismico, vulcanico ed idrogeologico e per l’area del Ga-rigliano, invece, sono presenti tutti e tre i rischi). Innanzitutto la vecchia centrale in oggetto è di tipo “Reattore ad acqua bollente (BWR)” di 160 MegaWatt, un modello superato già nel perio-do di sua realizzazione. Ma all’epoca si respi-rava l’ebbrezza del nucleare a tutti i costi, per raggiungere le altre potenze mondiali. I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel ‘59 e fi-nirono nel ‘64 e già nel ‘63 iniziò il primo di una lunga serie di incidenti più o meno gravi. Per l’esattezza gli incidenti di rilievo furono 18 fino al ‘82 (anche dopo la chiusura prematura della centrale avvenuta nel ‘79), ma solo nel novembre del ‘80 ci fu la prima segnalazione ai comuni limitrofi delle Province di Caserta e Latina, di un incidente dovuto alle infiltrazioni di acqua di falda nei sotterranei della centrale dove c’erano i contenitori di stoccaggio delle resine provenienti dal sistema di purificazione delle acque del reattore della centrale. L’inci-dente provocò la fuoriuscita di ingenti quanti-tà di materiale radioattivo (in particolare Cesio 137, 134 e cobalto 60). Qualche giorno dopo si registrò la morte di 25 bufale che avevano pa-scolato in aree sommerse dal fiume e la moria di grossi pesci lungo il tratto di mare ove sfocia il fiume. E’ importante, a questo punto, ricordare lo studio degli scienziati Delfanti e Papucci del 1986 sull’inquinamento da plutonio (il transura-nico più pericoloso) dell’intero Golfo di Gaeta. I risultati di quello studio evidenziarono un inqui-namento da 2 a 4 volte superiore alle normali

deposizioni da fall-out (cioè da normale inquinamento radioattivo). Purtroppo casi simili a questo, oggetto di studi scientifici, sono in-numerevoli. Così come sono innumerevoli i casi di malformazioni fetali di piante, animali ed esseri umani e di tumori ed altre patologie direttamente riconducibili all’inquinamento radioattivo, nella zona di Sessa Aurunca, Cellole, Minturno. Il WWF – conclude Gatto - torna di nuovo a chiedere alla SOGIN (la società incaricata dello smantel-lamento delle centrali nucleari in Italia) di rendere pubblici i dati at-tuali sulla presenza delle scorie radioattive stoccate presso la centrale in oggetto. Inoltre si chiede di procedere allo smantellamento della centrale non prima di aver attentamente ascoltato tutte le esigenze delle popolazioni locali che hanno il diritto di essere più che sicure che tale impresa sia esente da qualsiasi rischio per la salute dell’esse-re umano, di tutte le altre forme di vita ivi presenti e dell’ambiente. A tal proposito è importante evidenziare che non esiste al mondo nes-sun esempio di smantellamento e ripristino “a prato verde” di centra-le nucleare. Sarebbe il caso conoscere meglio questo procedimento che si vorrebbe attuare nel sito del Garigliano.

Il WWF è contro il nucleareAMBIENTE 27

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Sdi

SimonettaMorandini

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Page 28: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

a più arcaica forma di scultura è quella che fa uso dell’argilla. Grazie anche alla sua plasma-bilità, il materiale grezzo fa si che le mani esperti la model-lino con facilità. Le argille se-dimentarie infatti, non hanno troppe impurità e sono sem-plici da sagomare. L’argilla, generalmente chiamata creta, si modella direttamente con le dita, oppure con spatole in legno e metallo, con stecche o con scalpelli. In Piazza mu-nicipio ad Aversa, la scorsa domenica, sotto un piacevole sole che faceva tanto ricordare quelle splendide giornate d’estate, all’ombra del gazebo del Bar Roma, si è svolta una singolare perfoman-ce dell’artista Angelo Golia. Alcuni giorni prima era stato preannunciato che la prima persona che si fosse presentata sarebbe stata raffigurata in una scul-tura d’argilla, eseguita sul posto dall’artista Angelo Golia. La cosa che rende-va più “appetibile” l’ini-ziativa era quella che il busto sarebbe diventato di proprietà del “raffigura-to” senza dover spendere un euro. Tante sono state le prenotazioni. In tanti volevano avere l’opportu-nità di essere immortalati dall’artista nella materia argillosa. Il fortunato è stato un giovane ragazzo di Trentola Ducenta: Do-menico Ronza. Appena iniziata la performance, nel giro di pochi minuti, piazza Municipio è diven-

tata un laboratorio di scultura a cielo aperto. Tante persone interessate facevano capoli-no nel gazebo, incuriosite di come l’artista in questione manipolasse sicuro e preciso quel ammasso argilloso. Tanti i commenti. Tante le doman-de poste all’artista che si esibi-va con la naturalezza propria dei veri geni, usando il pollice come strumento essenziale per dare alla materia grezza le

fattezze del ragazzo. Dopo la prima sbozzatura durata circa un’ora, si è potuto go-dere della fase di definizione dei dettagli più minuti, dove le dita dell’artista devono essere sicure di quel-lo che fanno perchém la materia una volta essiccata non consente ripensamenti di sorta. La perfomance doveva avere una durata massima di tre ore. L’arti-sta ha rispettato in pieno i tempi, regalando a tutti gli intervenuti una lezione di vera arte.

SCULTURA28

Ldi

GiuseppeDella Volpe

Esperto dicomunicazione

visiva

Bloq Magazine

[email protected]

Aversa: perfomance dello scultore Angelo Golia a piazza Municipio

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 29: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

I suoi personaggi conformi al mondo reale, sono resi vivi grazie alla capacità di una mano che sa gestire il colore dalla prima pennellata fino all’ultima riga tracciata dai pastelli. Armata di tubetti di colori a olio e, tanti pastelli provoca la vita intrappolandola nel tempo, mentre la finzione beffa la realtà. Non più adole-scenti, ma nemmeno ancora donne. Dove il tempo sospeso segue il suo corso. Dove nessuno può opporsi. Potresti cadere ma non cadi. Potresti volare ma non voli. In questa sorta di stupore, affascinato e stregato dalla sua bravura e, dalle sue opere mi viene d’istinto porle un po’ di domande.Cosa cambieresti dell’attuale mondo dell’arte? Meno sterile contemplazione del passato e maggior attenzione al presente.Ti ritieni una simbolista? Assolutamente si. I simboli sono il fulcro dell’imma-ginazione, richiedono di essere decifrati e di attingere a tutta la sfera conscia e inconscia della psiche. E’ la loro capacità di mettere in relazione il visibile e l’invisibile che mi affascinaCos’è per te la provocazione? Un guizzo, sottile, non ostentato, ma in grado di pungere un po’ le coscienze.Il tuo futuro nell’arte? Non pianifico, non immagino. Dipingo.Un opera che avresti voluto fare? “Ragazza coi capelli neri” di Egon Schiele. Un’opera che appenderesti a casa tua? Le fotografie di Francesca Woodman.La tua mostra più avvincente? “Sogno”, presso la Galleria Artesia di Catania. Abbiamo riempito la galleria di sedie, orologi, gabbie e scarpette che sembrava-no essere usciti fuori dai quadri e avere invaso lo spazio.L’ultimo libro che hai letto? “Nessuno si salva da solo” di Margaret Mazzantini. Le tue passioni? La musica ed il mio pianoforte, la fotografia, i film di Tim Bur-ton, preparare dolci.Il complimento più grande? Le lacrime della persona che amo nel vedersi dipinta in una mia tela.Se non avessi fatto l’artista? Non sarei nata.

IDENTIKART 29

ognome: AnfusoNome: ElisaNata il: 08/04/1982A: CataniaCittadinanza: ItalianaResidente: Gravina di CataniaLaureata all’Accademia diBelle Arti di Catania

Sito web: www.elisaanfuso.comE-mail: [email protected]. 347.715.36.42Un’opera d’arte gode della libertà assoluta! Il modo in cui l’artista l’esprime va oltre il tempo. Affascinare. Incantare. Stregare. Schernire il tempo con un’opera d’arte. Elisa Anfuso dipinge il reale con la stessa forza della salsedine che corrode il ferro. Il suo tempo è quello che conduce nella direzione del tutto. Ella descrive la vita modificando il tempo. Davanti ad un suo dipinto inizi ad avere una coscienza interiore di te stesso. I suoi personaggi sono contemporanei, i suoi colori privi di patine e gradazioni, sforniti di rigidità. I gesti corporei sono pose delicate dall’aria indifferente, gli sguardi attenti come in un gioco senza fine, come se il tempo avesse oc-cupato il suo spazio e, attorno al mondo reale non ci fosse più nulla. C’è solo un tempo per percepire la realtà con gli occhi un dipinto. Questo è il tempo di Elisa Anfuso. L’artista ci trasmette nelle sue opere tutta la percezione possibile della realtà. Dal mio punto di vista sono opere eccezionali. Le sue rappresentazioni sono pulite come la pura poesia. Come un telescopio lei scruta lo spazio. I suoi colori penetrano nell’ani-mo impossessandosi del cuore di chi li guarda. Come se fosse un nuovo gioco, l’artista allestisce le scene in un’alternanza di elementi, che fa sembrare il tutto simile ad un diorama. Ordinata nella successione dei piani, dà vita a figure scaturite d’impulso. Signorine, non ancora donne, vigili nelle loro ve-sti, attente ai gesti della quotidianità. Il suo modo di provocare lo spettatore è singolare, senza scuotere del tutto le coscienze è in grado di trapassare l’anima interiore degli esseri umani. Blocca le sue modelle nella parte centrale della scena cercan-do nel loro passato il luogo dove la vita utilizza spazi incolori.

diGiuseppe

Della Volpe

Esperto dicomunicazione

visiva

Bloq Magazine

[email protected]

Elisa Anfuso: un talento cheferma il tempo per dargli forma

C

BLOQ Magazinemette a disposizione di tutti gli artisti

uno spaziocompletamente GRATUITO

per far conoscere al grande pubblico le proprie opere.

Ogni quindici giorni sarà presentata lascheda di un’artista.

A fine anno sarà organizzata una grandemostra e tutte le schede pubblicate saranno

inserite in un catalogo distribuitoGRATUITAMENTE alla cittadinanza.

Inviate i vostri dati anagrafici, foto delle opere

e una breve biografia a:[email protected]

L’operas’intitola:“Potrebbe volare ma non vola, potrebbe cadere ma non cade”

cm 120x210

Olio e pastelli su tela

Anno 2011

Page 30: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

alve dott. Sichel Turco, mi chiamo Floriana ed ho 36 anni, ho un problema di accavallamento dei denti ed in passato non gli davo troppo peso, ora mi rendo conto invece che è un inestetismo importante e vorrei fare qualcosa. Lavoro a contatto con il pubblico e vor-rei risolvere il problema senza portare l’apparecchio fisso, come potrei risolvere il mio problema?

Gent.ma Floriana, innanzitutto grazie per la domanda che mi permette di parlare di un argomento quanto mai attuale. L’affollamento dentario, oltre a causare in-estetismi, è causa anche di una cattiva igiene e quindi predispone il cavo orale ad una maggiore possibilità di sviluppare patologie come la carie e soprattutto la malattia parodontale . Negli ultimi anni l’ortodonzia ha fatto passi da gigante e la tecnologia ci ha messo a disposizione un’arma più per la risoluzione delle problematiche ortodontiche come la sua in modo as-solutamente invisibile : gli Allineatori Invisibili Gli Allineatori Invisibili sono ormai utilizzati da anni ed i risultati sono entusiasmanti per il clinico quanto per il paziente. La tecnica consiste nel prendere le im-pronte della bocca del paziente che vengono inviate ad un centro di elaborazione dove con dei software di ultima generazione vengono progettati gli spostamen-

ti dei denti da eseguire. Il paziente potrà così vedere in anteprima sul monitor l’evoluzione della propria dentatura e vedere in anticipo il risultato finale, se tale risultato risulta pienamente soddisfacente per il paziente, dal progetto si passa alla realizzazione di una serie di mascherine completamente trasparenti che il paziente dovrà inserire sui denti. Il paziente dovrà indossare le mascherine durante tutto il giorno togliendole solo per mangiare e per eseguire l’igiene quotidiana, così facendo le mascherine eserciteranno la loro azione spostando i denti nella giusta posiz-ione. Ogni due settimane circa al paziente verranno sostituite le mascherine con delle mascherine nuove fino alla fine del trattamento che, in media, dura circa 18 mesi.Ovviamente con questa sistematica si pos-sono risolvere moltissime problematiche dentarie, ma non tutte, spetta sempre allo specialista effettuare una diagnosi e decidere se è il caso di percorrere la strada dell’ortodonzia tradizionale o quella degli al-lineatori invisibili. Questa tecnica la consiglio soprat-tutto a pazienti adulti che per ragioni estetiche e so-ciali preferiscono non portare l’ortodonzia fissa con gli attacchi metallici fissati sui denti.

CordialmenteDott. Fabio SICHEL TURCO

RUBRICA30

Sa curadello

StudioOdontoiatrico

Arlotta & Sichel

EspertiBloq Magazine

[email protected]

Le nuove tecniche per raddrizzare i denti in maniera del tutto invisibile

Hai pauradel dentista? Non ti preoccupare, noi usiamo

l'analgesia sedativa!Basta respirare da una mascherina e ti sentirai subito tranquillo e rilassato.

Le paure spariscono e un piacevole senso di benessere ti accompagnerà per tutta la durata della seduta.

L’utilizzo di questa tecnica non comporta nessun costo aggiuntivo, prenota la tua visita gratuita e prova la mascherina profumata di tuo gradimento!

Via San Lorenzo, 5

81031 - Aversa (CE)

(nei pressi Facoltà di Architettura)

T/F 081 814 08 49

M 338 279 70 06

M 347 648 07 51

www.arlottasichel.it

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 31: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

E’ ancora possibile iscriversi al concorso “cOrto Biologico – L’Agro in cOrto Film Fest” promosso da: Associazione di volontariato Jerry Essan Masslo, Cooperativa socia-le “Agropoli Onlus”, Comitato Don Peppe Diana, As-sociazione di promozione sociale “FormAzioneViag-gio”, Associazione di volontariato “Omnia Onlus” ed in collaborazione con altre realtà del territorio.Il primo premio previsto per il miglior cortometraggio è di 3.000 euro. Il concorso va ad inserirsi all’interno delle iniziative del “Festival dell’impegno civile” e, lo ricordia-mo, vuole premia re i cortometraggi (della durata mas-sima di 15 minuti) che intendono raccontare le storie di Terra di Lavoro. Gli organizzatori fanno sapere che con le nuove modalità d’iscrizione è possibile iscriversi al “ cOrto Biologico”(l’Agro in cOrto) Film Fest anche invian-do la scheda d’iscrizione alla mail [email protected] oppure al fax 081/8926528. Confermato anche il comi-tato scientifico del Festival che si avvarrà della presenza, tra gli altri, dello scrittore Roberto Saviano che nel suo romanzo d’esordio “Gomorra” a metà strada tra la lette-ratura ed il reportage ha raccontato il mondo affaristico e criminale della camorra ed il suo intreccio con i luoghi, le storie e le persone dell’Agro aversano.«Ho accettato con molto piacere – hs confidato lo scrit-

tore –l’invito dell’associazione di volontariato Jerry Essan Masslo, di far parte del Comitato scientifico del progetto culturale cOrto Biologico (L’Agro in cOrto) Film Fest».«Gli obiettivi del progetto sono ambizioni: – spiega Savia-no –onnettere un territorio martoriato dai poteri crimina-li, come è l’Agro aversano, ad atre realtà territoriali attra-verso una competizione cinematogr afica. E la sua forza sta proprio in questo, voler ripensare la mia terra come un luogo d’accoglienza, da cui possa partire il riscatto».«A breve – fanno sapere gli organizzatori – sarà ufficia-lizzato il programma del Festival dell’Impegno Civile e della “duegiorni” di manifestazione che riguarderà cOrto Biologico» Sul sito creato per la kermesse (www.cortobio-logico.it) è possibile visualizzare, oltre tutte le informa-zioni, il bando completo e stampare le domande di parte-cipazione al concorso. A causa di un principio d’incendio ai server di un provider nazionale che rende momenta-neamente inaccessibile il sito ufficiale è possibile colle-garsi, provvisoriamente, all’indirizzo di riserva: http://cor-tobiologico.wordpress.com stesso discorso per le mail: per mettersi in contatto con l’organizzazione e per inviare le iscrizioni la mail di riserva è: [email protected]

di Michele Docimo

Ancora aperte le iscrizioni al concorso “cOrto Biologico – L’Agro in cOrto Film Fest”

CASAL DI PRINCIPE

NOTIZIE 31

Presentato “Sex and Naples”

di Mariagrazia Poggiagliolmi

E’ stato presentato nell’auditorium dell’ex macello in via Tristano il libro ‘Sex and Naples’ di Mariagrazia Poggia-gliolmi. Sex and Naples è un viaggio divertente nell’ in-fuocato mondo dell’Eros all’ ombra del Vesuvio, tra vizi e stravizi di uomini e donne di oggi, sotto e sopra le len-zuola. Confidenze piccanti, rivelazioni, incontri, un iter dolce-amaro da “quello che non si dice, ma si vorrebbe” a quello che “non si fa, ma si dovrebbe”.Dai desideri stravaganti, passionali, leciti e non della don-na a quelli degli uomini, sarà un susseguirsi di solleticanti, e a volte davvero sorprendenti, curiosità.Quello che potrebbe sembrarvi assurdo, non lo è: è solo la realtà che in alcuni casi si fonde completamente con il paradossale. Cupido invisibile vola ovunque pronto a scagliare i suoi dardi sulle migliaia di uomini e di donne sempre più indipendenti, desiderosi di viaggiare, divertirsi essere alla moda.Intervenuti alla presentazione, oltre l’autrice Mariagrazia Poggiagliolmi, Aldo Putignano, Diego Paura e il vicesinda-co di Aversa Nicola De Chiara che ha portato i saluti della Città di Aversa.

Richiesti fondi perla costruzione di

un centro sportivoin Via Maiuri

«La richiesta di partecipazione al bando nazionale Pon 2007/2013 è stato presentata in prefettura». Inizia così l’in-tervento di Michele Galluccio, consigliere del Pdl. «Il pro-getto, in caso di approvazione dei finanziamenti, prevede la costruzione di un centro polivalente coperto di calcio, pallavolo, tennis tavolo e ginnastica. E’ un progetto serio, al quale stavo lavorando su delega del sindaco da tempo. Del mio lavoro avevo messo al corrente anche l’assesso-re Balivo». Galluccio tiene anche a precisare, in merito a quanto uscito sulla stampa, che «il finanziamento di circa 473.000 ancora non è stato approvato né tantomeno è stata individuata alcun area nella zona 167, in quanto il Comune non ha alcuna disponibilià terriera in quella zona ed il bando prevede, tassativamente, che la struttura deb-ba essere costruita su no standard comunale». Ed infatti si è deciso di scegliere uno standard comunale in via Maiuri. Il centro polivalente sarà intitolato, così come da accordi presi tra lo Galluccio ed il sindaco Domenico Ciaramella, a Marco Pittoni, medaglia d’Oro al Valor Militare, tenente dei carabinieri ucciso nel corso di una rapina all’ufficio postale di Pagani.

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 32: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

LETTERE AL DIRETTORE32

Cdi

PiaPangese

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

aro Direttore, a cadenza più o meno regolare, ritorna alla ribalta il difficile rapporto tra “stampa e potere”. Si tratta di una sorta di bilico, che ha proprio nel suo bel mezzo la “libertà di informazione”. E’ storicamente accertato che il potere - e non solo quello politico – ha sempre tentato di avere una stampa che, se non proprio asservita o prezzolata, quanto meno fosse “amica” dei conduttori del vapore. Tu mi dirai che questo è un problema vecchio di secoli, se è vero, come è vero che, fin dall’inizio delle prime pubblicazioni a stampa, vale a dire dai primi decenni del seicento, quando nel nord Europa uscivano le prime “gazzette” e a Firenze comparivano i primi “quindicinali”, questi esperimenti esprimevano le “voci delle corti”, narrando per lo più accadimenti ufficiali e nulla più. Bisognerà attendere il settecento e la stampa

dei primi “pamplhet” per poter cominciare a vedere un giornalismo dove appare una prima forma dialettica e che può defininirsi perciò anticipatore di quello contemporaneo. Sarà comunque il “Trattato sulla tolleranza” di Voltaire a segnare il passaggio anche grazie a Locke e Zola, dalla fase cronachistica a quella di denunzia, sia pure in fase embrionale. Da questi presupposti intorno alla metà dell’ottocento si delinea quella iniziale forma di stampa moderna che comincia a gustare l’indipendenza: una dimensione che, purtroppo, è sempre condizionata dal … vile danaro. Stampare costa e ancor di più diffondere il prodotto editoriale. Senza contare che non esiste più l’editore puro! Forse sono queste le cause per le quali il giornalismo, ancora oggi, cova in se due tossine, che non è riuscito a smaltire: la prima è quella di essere subalterno al potere, inteso in senso lato e quindi di affidarsi a giornalisti “cortigiani”, diventando così “instumentum regni” dei vertici; la seconda è quella di essere uno strumento di attacco, spesso distruttivo, condotto da giornalisti corrosivi, che usano, molto spesso le parole come sassate e la scrittura come un vetriolo, diventando di fatto “instumentum regni” della base, realizzando così un perfetto “pendant”! Questa biforcazione produce due dei tratti più caratteristici del giornalismo attuale, che vede perciò un informazione di tipo “anglosassone” precisa e attenta, preoccupata della veridicità delle “news” e quella che non va tanto per il sottile e non si preoccupa più di tanto dei lettori e dell’effetto che quella notizia può avere sull’opinione pubblica: tanto si può sempre smentire … magari con un trafiletto. Si da il caso che proprio questo dato di fatto abbia prodotto il giornale “indipendente” e fin qui ci possiamo pure stare. Ma non è giustificabile che proprio questa stampa diventa aggressiva al punto da inasprire al massimo il suo rapporto con il potere, con il rischio di causare, come già accadde in Italia nel 1925, un decreto che annulli del tutto la “libertà di stampa”: è un rischio da scongiurare decisamente.Ad ogni modo, proprio in questa fase storica si è affermato un giornalismo di tipo “americano”, che essendo, di ispirazione anglosassone, ha consolidato una stampa libera e indipendente la quale, forte addirittura di una vera giurispudenza, è riuscita a

far statuire che “tutte le notizie hanno dignità di essere pubblicate ,anche quelle sbagliate, purchè date in buona fede”. Questo significa che la liberalizzazione della notizia, specie se chi la diffonde non sia condizionato da un pregiudizio ostile, è garanzia anche di impunità. Tu mi dirai, caro Direttore, ma allora “quid agendum”? In realtà, come tutte le cose che riguardano la condizione umana normale, bisogna affidarsi agli operatori dei “mass media”, che, se fanno serenamente e con un po’ di competenza il proprio “mestiere”, acquistano anche un’autorevolezza tale da far si che il lettore riconosca quella testata e la cerchi in edicola, altrimenti anche stampare diventa un inutile spreco di risorse, uno dei tanti sprechi della società contemporanea (la cosidetta “affluent society”) che non serve a nessuno: anzi il prodotto editoriale, ridotto soltanto ad un fatto di prestigio di chi lo fa oppure ad un espediente di pubbliche relazioni (o, peggio, soltanto ad un … affare), è uno sperpero di risorse economiche, forse utile unicamente a chi lo organizza per assicurarsi “la nicchietta del ventisette del mese”! Ma non avrà alcuna incidenza sui lettori e nessuna influenza sull’opinione pubblica. Insomma “in medio stat virtus”, come dicevano i romani, perciò possiamo affermare che oggi c’è grande bisogno di un giornalismo dignitoso, oltre che professionale, fatto di attenzione, precisione e tanto lavoro meticoloso. La stampa, cioè, deve badare meno all’effetto chiassata, deve essere meno urlata e, dimenticando che una volta i giornali si diffondevano grazie agli … “strilloni”, essere soprattutto non offensiva. Insomma deve prima di tutto… informare, perché questa è la sua “mission”. Anche quando il giornalista lascia un retrogusto amaro, lo deve fare con serietà e senso di responsabilità, spersonalizzandosi od, almeno, far capire fra le righe, la propria opinione sul fatto. Oggi, purtroppo il cosidetto”giornalismo d’assalto, spesso si basa esclusivamnete su documenti della magistratura epperciò i giornalisti si sono diseducati al lavoro di ricerca delle notizie. Si dovrebbe al contrario, riscoprire il gusto per l’inchiesta vera e per lo”scoop” autentico, onde potersi qualificare come “onesto operatore dell’informazine”, che rispetta proprio quell’opinione pubblica che contribuisce a formare, informandola correttamente. Come? Distinguendo sempre il fatto … vero dall’opinione … più o meno di parte. In conclusione, sembra che abbia proprio ragione Benedetto XVI il quale si augura che quanti operano nei mezzi di comunicazione rispettino sempre la verità, la solidarietà e la dignità di ogni persona. Non a caso il Papa, nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ha individuato con coraggio pastorale e risolutezza magistrale, quali caratteristiche deve avere il filo rosso della comunicazione, dicendo: “essa esige la determinazione di quanti operano nei media per non indebolirsi sotto il peso di un informazione che seppur lontana dall’essere perfetta, non si adegui a verità parziali o provvisorie”. Pertanto, specialmente tutto quello che riguarda il discorso politico, va affrontato tenendo presente che, se la narrazione funziona in rapporto alle aspettative e alle emozioni dell’opinione pubblica, il confine con la manipolazione e così sottile che c’è il rischio di travorgerlo, specialmente oggi che la politica si gioca più sul terreno della rappresentazione simbolica del reale che su quello della realtà effettiva vera e propria. Intanto, caro Direttore, ricevi i miei saluti più liberamente... informati!

La libertà d’informazione e ilrapporto tra stampa e potereLa libertà d’informazione è sempre più pesantemente condizionata daidifficili rapporti che sono sempre esistiti tra la “stampa” e il “potere”

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 33: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011
Page 34: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ake design” ovvero l’arte della decorazione delle torte. E’ una delle arti pasticciere più esaltanti. Me-diante il sapiente utilizzo dello zucchero a velo o glassa e di altri elementi decorativi le torte diventano vere e proprie opere d’arte. Le torte decorate sono spesso il punto focale di una festa specia-le come un complean-no, una lau-rea, un addio al nubilato, il matrimonio o l’anniversario delle nozze. E l’arte del de-sign delle torte e dei dolci in generale è solo una delle tante specialità di “Petrone dolce e salato”.Torte create con amore per tutte le occasioni speciali. L’arte pasticciera: dove il piacere della vista incontra il gusto. E’ un tipo d’arte che ha origini in America e in Inghilterra e sempre di più sta dilagando alle nostre feste. Nulla è preconfezionato. Tutto nasce dalla bravura dei maestri pasticcieri che fanno di ogni minimo dettaglio una vera e pro-pria forma d’arte. Benchè sia nata in America, il gu-sto rimane quello nostrano. La Pasticceria Petrone utilizza solo prodotti freschi e di primissima scelta. Gli ingredienti per una buona torta sono: il Pan di spagna (bagnato e farcito con creme), la pasta da zucchero (per la realizzazione di decorazioni e ri-vestimenti) e la passione. Tanta, ma tanta passione

e creatività. I colori che ispirano i matrimoni sono: il bianco, il verde inglese, il glicine ed il rosa. Le ‘’cupcake‘’ dette anche tortine di pasta di zuc-chero e glassa, sono fatte a mano, si prestano ad essere deliziosi segnaposto. Sono creati dalle sa-

pienti mani dei maestri pasticcieri di Petrone, uno ad uno. Possono essere utilizzati come cadeau da re-galare a fine serata con i nomi dei festeggiati.Ci sono, poi, le decorazioni per il tavolo dei confetti o per il tavolo buffet dei dolci. Le tortine sono fatte a mano e, quindi, sono perso-nalizzabili sia nella forma sia nei colori e nelle dimensioni. Sono creazioni originali con forme gra-

ziose come: borsette, scarpine, fiori ecc.Tra le tante realiz-zazioni di ‘’Petrone dolce e salato’’ innu-merevoli sono quel-le che hanno avuto un enorme successo nel corso di party alla moda organizzati per conto di show room e catene di distribuzione di abbigliamento noti non solo in Campania

come: ‘’Tedesco e Romano’’ a Napoli e ‘’Uptown‘’ distribuzione a Caserta. E con l’imminente arrivo dell’estate come non par-lare dei freschi gelati alla fragola, al fior di latte, al bacio, al cioccolato e nocciola (con le migliori noc-ciole IGP del Piemonte).L’arte pasticciera di Petrone: incanta gli occhi e il palato, rinfresca le nostre giornate estive, accende di passione le fredde giornate d’inverno.

DOLCE&SALATO34

Cdi

MirkoRambone

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Petrone: il paradiso in terra per chiama le torte decorate artisticamente

PETRONEDolce e Salato

via A. De Gasperi, 118via E. Montale, 2

81030 Sant’ArpinoTel. 081.501.37.59

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 35: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

Sant’Arpino, lo scorso 8 maggio è andata in scena la grande festa finale di PulciNellaMente 2011. Tanti colori, tanta creatività ed incre-dibili emozioni hanno caratterizzato il gran finale. La cerimonia di premiazione della XIII edizione di PulciNellaMente ha visto la parte-

cipazione di grandi attori, sceneggiatori, registi, e, soprattut-to, di tanti allievi delle scuole provenienti da ogni dove. Tante le presenze al Teatro Lendi, da quelle istituzionali (in primis il sindaco Eugenio Di Santo e l’assessore alla cultura Giuseppe Lettera) a quelle di significative perso-nalità del mondo artistico, culturale, cinematografico e teatrale italiano. Tra i tanti grandi personaggi presenti alla cerimonia di chiusura, racconterà dei suoi esordi e delle sue emozioni uno degli attori più amati dai giovani: Emilio Solfrizzi, protagonista di tanti film e sit com di suc-cesso, ultimo della serie “Femmine Contro Maschi” e “Se sei così ti dico sì”. Un indubbio conoscitore della storia della tele-visione e del cinema è stato un altro degli ospiti della mattina-ta, il Maestro Ugo Gregoretti. Presente anche Filippo Gravino, uno tra i più quotati della nuova generazione di sceneggiatori cinematografici italiani, finalista ai David di Donatello con “Una Vita Tranquilla”. Sul palcoscenico del Lendi sono saliti anche volti molto familiari come quelli di: Germano Bellavia, “Guido” di “Un Posto al Sole”; Gianni Ferreri, protagonista di “Distretto di Polizia”, Gianfranco Gallo, attore e scrittore tra i più apprezzati, Marco D’Amore, co-protagonista con Toni Servillo nel film “Una vita tranquilla”.Nel corso della mattinata, Elpidio Iorio, Carmela Barbato e Antonio Iavazzo - ideatori e promotori dell’evento - hanno ripercorso i momenti salienti della dieci giorni, divenuta un riferimento di spessore nel campo del “teatro educativo” ita-liano. Il gran finale, come da tradizione consolidata, è stato riservato alle premiazioni delle scuole in gara, ad alcune del-le quali, tra l’altro, sono state assegnate le medaglie destinate a PulciNellaMente dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Da sottolineare che quest’anno la cerimonia di premiazione non chiuderà il programma di PulciNellaMente 2011. Ricchissimo, infatti, il carnet di eventi che si svolgeran-no nei prossimi giorni, tra cui gli incontri con: il testimonial Vincenzo Cerami, il Presidente Emerito della Corte Costitu-zionale Francesco Paolo Casavola, Premio Speciale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il giornalista Paolo Brosio, i magistrati

Raffaele Cantone e Gherardo Colom-bo.Il commento di Umberto LeporeTra i tanti avvenimenti che hanno carat-terizzato questa edizione di PulciNella-Mente la settima giornata mi ha parti-colarmente interessato. Ospite della

kermes-se, in-fatti, era il caporedattore e inviato spe-ciale del Tg1 Pino Scaccia, a cui è stato consegnato il “Pre-mio PulciNellaMente per il Giornalismo”. Scaccia dopo aver ricevuto il riconoscimen-to al Teatro Lendi, si è intrat-tenuto con alunni, docenti ed operatori culturali coi quali si è confrontato sull’importanza dei mass media, ed in parti-colar modo della televisione, nella formazione e nell’educa-zione dei più piccoli. “Anche quest’anno- hanno dichiarato i

componenti della direzione Artistico-Organizzativa, Elpidio Iorio, Carmela Barbato ed Antonio Iavazzo- abbiamo voluto premiare uno dei “volti” più importanti del panorama giornali-stico nazionale. Scaccia, che succede ai vari Roberto Saviano, Peter Gomez, Lirio Abbate, Toni Capuozzo e via discorrendo, ha dimostrato in tutti questi decenni, in cui è stato inviato nei più importanti scenari del panorama mondiale, di essere un professionista in grado di svolgere in maniera seria ed autore-vole il suo lavoro, facendo Giornalismo con la G maiuscola, rifuggendo facili tentazioni sensazionalistiche. Un vero e pro-prio modello di sana informazione televisiva, di quella che aiuta ad instaurare un rapporto giusto col mezzo televisivo, che se usato in maniera distorta può essere estremamente pe-ricoloso. Per questo in occasione della consegna del premio ci teniamo molto che siano i ragazzi ad interloquire con questa grande “firma” italiana”. Scaccia è stato ricevuto sul palco dal sindaco Eugenio Di Santo e dall’assessore Giuseppe Lettera, mentre a tracciarne il profilo è stato il presidente onorario della Pro Loco Giuseppe Dell’Aversana. Nella sala convegni di Pa-lazzo Ducale “Sanchez de Luna”, con Gianni Simioli è tornato l’appuntamento con “Pulci Editoria”. Lo speaker radiofonico ha presentato il suo ultimo lavoro “Cafè do friariell vol.1” che tanti consensi ha ricevuto in questi mesi. Alla presentazione, organizzata in collaborazione con la Pro Loco di Sant’Arpino nell’ambito della Rassegna Letteraria “Sulle Orme del Cantor d’Enea”, sono intervenuti anche l’editore Luciano Chirico e il Presidente della Pro Loco Aldo Pezzella.

PAGINE ATELLANE 35

a curadellaRedazioneAtellana

Bloq Magazine

[email protected]

PulciNellaMente, gran successo per latredicesima edizione della kermesse

A

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 36: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ldo Stabile allunga il suo scaffale licenziando alle stam-pe un libro dal titolo: “E infine il sole. La lunga storia di Pedro Petrovic.” Il testo, pubblicato nel giugno 2010 dal Gruppo Albatros – Il filo s.r.l. Roma, nella Collana Strade – Nuove Voci, è un romanzo avvincente che rac-conta la storia di un uomo, la sua evoluzione e le sue contraddizioni, verificate nelle diverse realtà sociali, in cui si ritrova a vivere e con una puntuale descrizione dei luoghi dove la vicenda si svolge. Gli uni e le altre, pur dissimili fra loro, sono accomunati da una sottile trama e da un’atmosfera, connotata da una costante lotta per la sopravvivenza alla ricerca della felicità. Dedicate a moglie, figli e nipotini,“che con i loro sorrisi, le loro esu-beranze ed il loro affetto profondo e sincero riempiono ed allietano il suo tempo”, le pagine scritte da un “pen-sionato”, che da alcuni anni si dedica con passione ai suoi vari hobbies, tra cui poesia, pittura e arti decorative, rappresentano in realtà il percorso della lunga avventura del protagonista che, un bel giorno incrocia l’io narran-te, per andare a “pescare in un posto dove i pesci vanno incontro ai pescatori, fiduciosi e pronti al sacrificio”.Pedro, pescatore di un piccolo paese della Jugoslavia, non si rassegna ad uscire ogni mattina con la barca per guadagnarsi con la pesca il minimo di sussistenza: i suoi sogni sono più forti dell’attaccamento alla sua ter-ra, perciò un bel giorno decide di partire all’avventura per l’Italia. Qui si accorge che quell’Eldorado che aveva immaginato non esiste, per cui è costretto a confrontarsi con una realtà molto diversa da quella sospirata. Tra tor-menti ed insidie, ma forte di una fede incrollabile e ali-mentato da un amore improvviso, il nostro affronta una vita complicata e difficile. Infatti, i giorni che incrocia dopo lo sradicamento, lo portano ad incontrarsi prima con la morte dell’amico e con l’ascesi monastica, quin-di con l’amore proibito, indi con l’amicizia fraterna, ma anche con la delinquenza organizzata, la fede cristiana ma anche il lavoro da mercenario, le rapine in banca e il manicomio criminale, fino a quando non trova la pace del lavoro onesto e del calore familiare. Questo gli con-sente di rifarsi un’esistenza sulla base di un forte valore morale: “donare all’altro e dare se stesso perché il vive-re insieme sia il trionfo dei sentimenti e della purezza dell’amore”. In questa nuova dimensione, allietata pure dall’attesa di diventare padre, si consolida la sua con-vinzione intima che anche quella creatura in arrivo è “il dono che Dio gli aveva voluto dare perché continuasse a credere nell’amore e nella necessità di offrirlo a piene mani a ciascun essere vivente”!Questo lavoro di Stabile appare come un vasto affresco dal quale più ancora che la storia di Pedro, è possibile

cogliere il particolare spirito che nei diversi momenti del percorso esistenziale anima il nostro, il quale più vol-te cambia pelle nell’arco di tempo di riferimento della vicenda. Soffermandosi con abbondante ricchezza di notizie e interpretazioni sui personaggi che animano “la lunga storia”, Stabile verga pagine delicate che si rive-lano illuminanti per comprendere tutta l’esperienza del suo vissuto personale, segnato da “due disgrazie” fami-liari tremende, che, purtuttavia, non gli hanno impedito di trasmettere i suoi “palpiti d’amore”. Attraverso la storia di Pedro ha voluto esporre la gran-dezza e l’ardimento di un uomo che senza diminuirli e senza condividerli, da aspirante cattolico nella fase iniziale e poi da convinto credente nella fase finale, sve-la una ribadita convinzione: chi non vive l’esperienza esistenziale con l’alimento dell’amore non potrà mai conoscere veramente l’intera umanità dell’uomo. Non a caso Stabile propone una storia che testimonia un tra-vagliato percorso spirituale, oltre che di vita, che porta talvolta ad un passo dal lasciarsi andare e mollare tutto. Ma c’è una forza dentro che alimenta la tensione esi-stenziale: è una carica irresistibile che si chiama sem-plicemente amore. Questo impulso, sia esso diretto agli affetti familiari che alla professione medica, alle passioni del tempo libero o a quello della meditazione, informa mente e cuore, aiutandone la riflessione e lo studio, lo scrivere ed il poetare, la pittura e le arti fdecorative. In-somma questo romanzo, storia di sentimenti ma anche viaggio iniziatico, è l’opera di un attento “cronista”, il quale si rivela anche bravo scrittore, capace di governa-re una vasta materia narrativa con un periodare scarno, che evita al lettore di perdersi in tanti rivoli ma che ne tiene sempre desta l’attenzione. E’ un libro da leggere lentamente, assaporandolo a poco a poco, un tanto alla volta per gustarne le pennellate descrittive di luoghi e paesaggi, per assaporarne le figure dei vari personaggi, per comprenderne alla perfine, le verità sottese, che non vengono mai affrontate con clamore ma sempre propo-ste per una condivisione dolce. Con una prosa sciolta e attraente Stabile, alla fin fine, ci invita all’amore che vince l’odio e sconfinge la morte, convinto com’è che bisogna cantarlo con la mente ed il cuore per informar-ne la vita. Infatti, solo con uno stile di vita “azzimo” cioè semplice, umile e fecondo di azioni buone, si possono percorrere le strade del mondo senza fatica e vivere il tempo assegnato nel segno della pace interiore, che è la pre-condizione per riconciliarsi con se stesso e con il creato, essere sereni e tranquilli e non voler più fare cose straordinarie, anche perché “gli eroi pagano di per-sona e poi vengono dimenticati”!

EDITORIA36

Adi

GiuseppeDiana

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

“E infine il sole. La lunga storia di Pedro Petrovic”Aldo Stabile allunga il suo scaffale licenziando alle stampe unlibro dal titolo: “E infine il sole. La lunga storia di Pedro Petrovic”.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 37: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ontinua l’ascesa della scuola di danza CK Dance di Aversa, di Al-fredo e Paola Ruffo., le cui disci-pline sono Hip Pop, Breakdance e Fantasy dance.Dopo aver superato, con succes-

so, le gare regionali delle suddette discipline, tenu-tesi peraltro proprio ad Aversa al Palazzetto dello sport, sito in via Salvo D’acquisto, i ragazzi della Ck dance sono approdati in quel di Bellaria (Rimi-ni) per i campionati nazionali. Campionati che si sono svolti al Centro Congressi di Bellaria, con oltre 10.000 ballerini di tutta Italia, 50 giudici nazionali, presidenti nazionali Tarantino, Pappagallo, Stellato, Stazio. La Ck dance conta innumerevoli vittorie e sono ormai quattro anni che vince le nazionali , dimostrando sempre di più, di meritare la propria ascesa nelle graduatorie delle scuole più blasonate d’Italia, e rendendo la nostra città sempre più orgo-gliosa dei suoi figli.Quest’anno ha vinto in tutte le classi under 9-11-13-16-21-22 anni, sia di coppia che fantasy dance, proprio quest’ultimo è stato un vero spettacolo, (an-

geli contro demoni), distinguendosi anche per i co-stumi d’epoca, il trucco e parrucco e ciò lo si deve anche ai collaboratori che hanno contribuito nella sartoria: Paola Ruffo, Carmine Rammairone, Anny Vitale e lo stesso Alfredo Ruffo ; da non sottovalu-tare la regia musicale di Paolo Convertito che ha dato vita a momenti musicali originali; è anche do-veroso sottolineare che le coreografie ineccepibili, le si devono ai maestri della Ck dance: Enrico An-dreozzi break dance, Anny Vitale contemporaneo, Alessia Misso hip hop baby, Francesco Mariniello hip hop formatore, Alessandro Mennillo break dan-ce baby, Luigi Basilico acrobreak e Alfredo Ruffo coordinatore coreografico, i quali hanno dato vita, insieme a tutti i magnifici ballerini ad un escalation di successi uno dopo l’altro, portandosi alla fine, a casa, 13 vittorie nell’entusiasmo generale degli insegnanti, dei tecnici, dei ragazzi e delle loro fa-miglie! E il mio augurio va proprio ai ragazzi della ck dance, ai nostri ragazzi quelli che si impegnano nelle cose che fanno, quelli che a tutti i costi voglio-no emergere e credere che in questo mondo chi si impegna ce la può fare!

DANZA 37

Ancora una volta la CK Danceballa e fa sognare sotto le stelle!

C

COMUNICATO PREVENTIVO Ai sensi della legge n. 28 del 22 febbraio 2000 contenente le “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”, così come modificata alla legge del 6 novembre 2003 n. 313, della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comu-nicazioni n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005 concernente “disposizioni di attuazione della disciplina in ma-teria di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum regionale parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19 giugno 2001 n. 8

recante “modifiche all’articolo 6, comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6” indetto nella Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005” e della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 106/11/CSP del 28 aprile 2011, concernente “le disposizioni di attuazione della disciplina in materia di co-

municazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per i referendum consultivi indetti dalla regione Campania per i giorni 5 e 6 giugno 2011, nel periodo compreso tra il giorno

successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta della delibera n.106/11/CSPe tutta la seconda giornata di votazione (6 giugno 2011)

SI COMUNICAche per le campagne per i quattro referendum popolari indetti per i giorni 5 e 6 giugno 2011, (nome

dell’editore) mette a disposizione gli spazi pubblicitari su questa testata per la diffusione di messaggi politi-ci relativi ai referendum nelle forme consentite dall’art. 7 della legge n. 28 del 22 febbraio 2000 e successive modifiche e dalla delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 106/11/CSP. L’accesso agli

spazi su BLOQ MAGAZINE è consentito a tutti i soggetti politici che ne facciano richiesta, nel pieno rispetto del principio della parità di trattamento. Le condizioni temporali di prenotazione e le tariffe sono quelle

previste nel documento analitico depositato presso la redazione diBLOQ MAGAZINE, Via Pietrantonio - AVERSA - tel. 339.499.88.55

diGiusyClausino

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 38: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

MALCOSTUME38

a visto “finalmente” la parola fine il “rimpa-sto a tappe” tanto auspicato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusco-ni, per non disattendere le richieste dei “Responsabili” e cogliere l’occasione per apportare alcuni nuovi innesti nella fazione di maggioranza (alcuni provenienti anche dal PD). Pertanto la maggioranza si presenta allargata e diversa rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle ele-zioni politiche. Contro questa nuova mossa di Silvio Berlusconi, si è schierato il Presi-dente della Repubblica Giorgio Napolita-no che ha chiesto di votare nuovamente la fiducia alle camere, e numerosi politologi, giornalisti e cittadini che la defi-niscono nudo e crudo trasformi-smo. Un fenomeno così italiano che non ne esiste traduzione in

nessuna altra lingua. Così Gianfranco Pasquino, famoso politologo e docente presso l’università di Bologna nel suo libro “Le parole della politica” definisce il Trasformismo. Il trasformismo è un cambio di casacca, un trasformare in senso nega-tivo, andando oltre i propri valori, i propri ideali e il programma con cui si è conquistati la fiducia degli lettori. Tecnicamente coinvolge non solo i parlamentari, ma anche governanti e burocrati in un insieme di scambi che mirano a potenziare (o a ricreare) la maggioranza parlamentare e difendersi dall’opposizione.Con i favori che può fare, con i privilegi che può distribuire, il governo ha la possibilità di favorire o scoraggiare il trasformismo. Ormai le maggio-ranze dipendono sempre più dai parlamentari trasformisti che dai grandi ideali e valori, e dal rispetto o meno del programma politico.Purtroppo il trasformismo non è un reato, ma una scelta politica. Una scelta politica nell’ambito di un sistema di regole, procedure e istituzioni che lo permettono. E quando qualche istituzione (vedi presidente della Repubblica) cerca di rivendicare il suo ruolo osteggiando il trasformismo, ecco che partono gli insulti, le accuse di favoreggiamento politico dell’una o dell’altra parte.Quell’istituzione isolata che ogni tanto si dissocia da quell’ammasso di fango corrotto che è diven-tato oggi la politica, purtroppo nulla può perché ormai il trasformismo è diventato la norma. Una

politica autoreferenziale e frammentata, che tende a concen-trare i dibattiti nelle reti televisive nazionali piuttosto che nel dietro le quinte, all’interno di solide strutture politiche, nulla può e nulla vuole fare per porre fine ai fenomeni di trasformi-smo. Eppure basterebbe introdurre la responsabilità di man-dato e obbligare i parlamentari a restare per tutta la durata della legislatura all’interno della stessa fazione politica con cui si sono schierati in prossimità delle elezioni o dimettersi se le proprie idee non rispecchiano quelle del partito di pro-venienza. Tutto questo non sarà (mai) possibile fin quando i politici rimarranno attaccati alla propria poltrona e il governo non capirà (o vorrà capire) che il problema di questo paese e della democrazia italiana non è la riforma della giustizia, ma un’ampia schiera di problemi politici non tra cui trova posto anche il trasformismo.

Hdi

UmbertoDe Santis

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Ancora una volta i trasformisti premiati dalla maggioranzaAncora una volta i voltagabbana o trasformisti che dir si voglia, fenomeno italiano per eccellenza, corrono in soccorso delle maggioranze traballanti

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 39: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

i dice (non chi vi scrive ma altri certamente più ferrati in materia) che i neonati vedano in bianco e nero, che i cani riconoscano solo i colori che vanno dal viola all’indaco blu, che i gatti non riconoscano il rosso. E si potrebbe andare avan-ti per giorni...Noi invece ci limiteremo come

sempre allo studio della più particolare tra le razze: il fotogra-fo! Egli distingue le cose, i colori e le tonalità solo in relazione alle condizioni che si trova ad affrontare. Vede in bianco e nero ma è possibile che dopo dieci minuti la sua gamma cromatica aumenti sensibilmente fino a 16.777.216 colori. Salvo poi ritrovarsi a distanza di qualche ora o di qualche chi-lometro a fare i conti con una vista effetto sepia. E queste anomalie ottiche subiscono variazioni ancora più destabilizzanti quan-do calano le tenebre e quando cioè, come pare, i gatti vedano meglio ed i fotografi ve-dono...strano!!! Ma perchè accade tutto ciò? E’ congenito? No, non lo è ma purtrop-po quando accade cro-nicizza, con-dannando per tutta la vita il malcapitato ad un’esistenza in technicolor. I primi sintomi inconfutabili si presentano quando l’uomo e la sua fotoca-mera si ritrova-no faccia a fac-cia con un monumento e ancor prima di mirare con l’obiettivo iniziano a vedere la stessa immagine in mille tonalità diverse. A colori con un cielo imponente e con nuvole dal sapore vagamente drammatico. In Bianco e Nero con un leggero viraggio tendente al giallo per riportare il monumento stesso ad un’epoca che non esiste più. Con toni acidi capaci di simulare pellicole antiche che non hanno più ragione d’essere. E questo è solo l’inizio! La degenerazione diviene patologica ed inarrestabile ed i men che non si dica anche le scene che verranno immortalate nello scatto variano di tona-lità all’occhio dello sventurato, passando dai colori vivaci di una sposa raggiante a quelli desaturati e smorti del bimbo seduto in quarta fila che annoiato dalla funzione si volta indietro verso il portale della chiesa come ad implorare la rapida fine del calvario e l’inizio del “banchetto”. Ma fin tanto che tutto ciò avviene quando si è ancora in presenza

dell’accoppiata essere umano-fotocamera la situazione può definirsi relativamente poco preoccupante per la vittima della sindrome. Il problema serio nasce, pur-troppo, quando il fotografo non si limita più all’uso di questi improbabili “super-poteri” se è in compagnia della sua fedele partner di avventure, ma bensì da solo, senza mirini nei quale infilare l’occhio e

senza soggetti da immaginare in un

modo o nell’altro. A quel punto la malattia è in fase progressiva e non è più nemmeno pensabile una futura regressione verso la normalità “colorativa”. Accadrà che la sera cer-cherà la fantomatica ora

blu (che per chi fotografa è una sorta di terno al lotto) per poter restituire alle sue (eventuali) foto una luce particolare e colori intriganti e bizzarri. Lo si vedrà vagare di notte su qualche cavalcavia in attesa del giusto flusso automobilistico capace, con le luci dei fari, di creare armoniose scie colorate bianche e ros-se. Lo si ritroverà fermo, ai piedi di un semaforo pe-

donale che al-terna in con-tinuazione il verde, il rosso ed il giallo senza che nessuno dei tre colori riesca in al-cun modo a convincerlo ad attraversa-re dall’altro lato. Lo si sorprenderà, con gli occhi

luminosi di un bambino che si rotola in un mare di cioccola-ta, ad osservare estasiato un tripudio di colori che solo un bel cartellone pubblicitario elettronico sarebbe capace di regalargli, mentre tutto il mondo attorno a lui corre, scorre e s’interroga: ”ma che sta fissando quel tipo strano?”.

FOTOGRAFIA 39

diSalvatoreAltobelli

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Tutte le fotopubblicate in questarubrica sono statescattate daSalvatore Altobelli erintracciabili sul sito:www.salvatorealtobelli.it

I mille modi di fotografare i colori di ciò che ci circonda

S

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 40: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

opo Twilight, il neo-romanticismo “teen” torna su-gli schermi con la rivisitazione di una favola Disney amatissima, quella de “La bella e la bestia”. Come a voler ricordare che c’è stata una Bella molto tempo prima della saga di Stephenie Meyer, Beastly, diretto da Daniel Barnz, riporta in prima linea il pubblico adolescenziale ed il suo approccio intenso, morboso ed idealizzato verso i primi amori. Il film, ispirato al romanzo di Alex Flinn, ha tutti gli ingredienti giusti per attirare l’attenzione dei più giovani: un protago-nista (Alex Pettyfer) bello e sempre più popolare, un’attrice (Vanessa Hudgens) corteggiatissima in virtù della sua partecipazione alla serie High School Mu-sical, un’ambientazione scolastica ma decisamente suggestiva, e tanto romanticismo. Il diciassettenne Kyle Kingston, figlio di uno dei giornalisti televisivi più famosi di New York, si prepara alle elezioni per diventare rappresentante degli studenti del suo liceo con tutta la forza che gli garantiscono la sua arroganza e una sfacciata spavalderia. È bello, viziato, popolare e incredibilmente pieno di sé. Kyle scioccamente sce-glie come bersaglio delle sue umiliazioni Kendra (Ma-ry-Kate Olsen), una compagna di classe che si veste dark e che si vocifera sia una strega. Kendra, per nulla turbata dal comportamento crudele di Kyle, decide di dargli una lezione: lo trasforma in un orribile mostro, il suo aspetto esteriore rispecchierà esattamente il suo modo di essere. Kyle avrà un anno di tempo per far innamorare una ragazza di sé o porterà quelle sem-bianze per tutto il resto della sua vita. A interessarsi a lui sarà la riservata Lindy, compagna di classe del-la cui presenza Kyle, finora, non si era mai accorto. Uscito negli Stati Uniti in contemporanea con Cap-puccetto Rosso Sangue di Catherine Hardwicke (rea-lizzatrice- non a caso- del primo episodio di Twilight), Beastly ha in comune con questo il rifacimento a una vecchia fiaba, ma se ne distacca per il fatto di non an-dare incontro alle tonalità licantropesche piuttosto ba-nali e poco riuscite di quest’ultimo, puntando molto più sui valori etici originari della storia. Il film si con-

centra attorno alla sua funzione pedagogica e pone enfasi sull’esibizione delle sue virtù morali. Ma per quanto sia apprezzabile il tentativo di non emulare la storia d’amore fra Edward e Bella e la sessualità livida e raggelata della loro intimità, Beastly sovraccarica e velocizza ogni momento dando l’impressione di vo-ler raggiungere il prima possibile il lieto fine. La bella resta bella, povera e innamorata del vero amore; la bestia perde il pelo e anche il vizio. Come già avvenu-to per i suoi predecessori, il problema principale del film sta nella mancanza di un’anima. Si è più accorti a scegliere i protagonisti e il target giusto a cui rivolgersi che a costruire una storia avvincente ed originale. Alla fine ci si chiede perché scomodare vecchie e gloriose fiabe per trarne inefficaci racconti in versione gotica.

CINEMA40

Ddi

KatiaMuscariello

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Beastly: la versione modernadi una favola antichissima

IL NUOVO CONCERTO DI ELISA TRA “ACQUA E FUOCO”

di Antonino FiorinoLa cantautrice, impegnata in questo periodo nel suo tour, ha fatto tappa all’Augusteo di Napoli. Durante il concerto ha proposto i brani del suo nuovo lavoro discografico “Uvy” che nell’occasione si è scisso in due diversi spettacoli: “Uvy I” e “Uvy II”.La tematica dello spettacolo era la natura. Natura che prende corpo attraverso la voce dell’artista e le splendide luci, che insieme alle musiche ed alla scenografia, hanno creato un’atmosfera sensazionale. Emozioni sono state suscitate anche dagli arrangiamenti acustici e dal coro di voci bianche. L’atmosfera surreale è stata amplificata dalla proiezione di immagini coinvolgenti su un apposito maxischermo. Fiumi, mari, venti e ghiaccio nella prima parte. Terra, luce e sole nella seconda. Un concerto originale che ha riservato emozioni incredibili agli spettatori presenti che hanno ripetutamente acclamato la cantautrice friulana.

SPETTACOLO

Nei riquadri unfotogramma

del film ela locandina

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 41: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

sa Danieli, con la regia di Isa Danieli (per Arca Azzurra Teatro), presenta e regge se stessa al Teatro Bellini di Napoli, nello spettacolo “Fragile”, con accompagnatore al pianoforte il musicista Luca Urciuolo.

Negli scampoli finali di una stagione teatrale non deludente, ma neanche esaltante, la Danieli appone la sua sigla di artista valente e comple-ta sotto ogni aspetto spettacolare, cantando (così come avverte nella presentazione in programma) ricordi, emozioni e pensieri che l’imbarbarimen-to progressivo portato dai tempi attuali impedisce di esprimere a parole oramai svuotate di senso e di contenuti.E’, tutto sommato (a parte la presenza del piani-sta), un altro spettacolo da “one woman show”: monismo teatrale che – com’è noto – non condi-vidiamo e non sopportiamo; ma, al nascere delle iniziali riserve, ci è venuta in mente la battuta di un noto prelato che, dopo aver tuonato contro l’ipotesi di clonazione dell’uomo, allorché un sarcastico giornalista gli chiese se era convinto che la proibizione potesse e dovesse interessare un “esemplare” come la Loren, replicò subito che per Sofia “si può fare una eccezione”.E noi ci appelliamo all’eccezione, perché Isa Da-nieli è la sintesi di un’intera compagnia. L’apertu-ra dello spettacolo è accattivante: l’introduzione pianistica di Urciuolo accompagna l’artista che, già tra le quinte, poi al proscenio, canta ottima-mente “Silenzio cantatore”, a significare che se oggi siamo ridotti a constatare l’inutilità della parola, il canto (e la canzone napoletana in par-ticolare) è quello che consente di recuperare la dimensione comunicativa nella quale le parole “hanno peso e forza se chi le ascolta dà loro il colore giusto”.Anche per questo, nei pezzi presentati, prevale sempre l’aspetto recitativo. Quello vocale è sem-pre bene integrato (e surclassato) dalla naturalez-za felicissima di chi, prima di impegnare le cor-de, pensa a calarsi in un ruolo definito dal testo e lo interpreta con mimetica immedesimazione.L’artista non ha – e lo sa – le doti canore di una cantante lirica, né il “voice-appeal” di una Milly o di una Milva; ma ha dalla sua una capacità di modulazione e di regolazione sonora che viene dal cuore e dalle emozioni vissute da grande attrice (non dimentichiamo una splendida “Fi-lumena Marturano”, impersonata nella stagione 2002/2003 sulle stesse tavole del Bellini con An-tonio Casagrande). In questa chiave, vengono ese-

guiti brani famosi come “Era de Maggio”, “Rose che belli ‘rrose” ed una versione bilingue di “Gra-cias a la vida”, che è un vero inno all’ottimismo e alla gratitudine per ciò che ci viene dato.Così, se le canzoni sono, per la Danieli, l’augurio di tempi migliori più che un omaggio ai ricordi, la poesia diventa commento al disagio ed alle sofferenze del presente: perciò l’artista si cimen-ta con testi poetici impegnativi (Viviani, Russo, De Filippo) che descrivono la fatica di vivere e, senza celebrarla, lodano la tolleranza, anche se stretta parente della rassegnazione.Perciò, dopo “‘E cecate ‘e Caravag-gio”, l’artista abborda una eccezio-nale recita di “Lassamme fa’ a Dio (‘A mappata)” di Salvatore Di Gia-como, dandone un’interpretazione che lascia veramente il segno e che non consente, al momento, di sup-porre una riuscita migliore da parte di altri.A conclusione della “performance” canoro-teatrale, la Danieli regala al pubblico due chicche: la prima è un pezzo di “Mia Famiglia” di Eduar-do De Filippo (il monologo della camerierina Maria che racconta del rapido svanire delle sue illusioni di diventare attrice davanti alle circu-izioni losche di cinematografari di bassa lega).La Danieli interpreta la parte e poi svela al pubblico che il simpatico monologo fu inserito non più di due giorni prima della prima dallo stesso Eduardo, il quale lo impose alla giovanissima in-terprete con un piglio che non ammetteva repli-che ed incertezze: “… e te l’e’ ‘mparà a memoria, ‘e’ capìto?...”. La seconda chicca è una canzone umoristica (non molto nota), che parla di un ma-rito tradito che pesca “frequentatori” della moglie dappertutto e stenta a riconoscerli come tali.Solo, si propone di trasformare i suoi sospetti in accurate indagini da svolgere cautamente; e così, mentre indaga con cautela, la moglie …A me è venuto di pensare, a rischio di saltare di palo in frasca e di mandare a ramengo le emo-zioni, la poesia ed il fascino della canzone con contaminazioni troppo seriose e inopportune: e se il marito tradito, con i tempi che corrono, fos-se il Meridione?... Qui lo dico, qui lo nego … chiedendo, ovviamente, perdono al teatro ed alla splendida Isa.

PROSCENIO 41

Isa Danieli al Teatro Bellini di Napoli, una fragilità… d’acciaio

IdiEnzoD’Agostino

Critico TeatraleBloq Magazine

[email protected]

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Isa Danieliappone la sua sigla di artista valente e com-pleta sotto ogni aspetto, cantando ricordi, emozioni e pensieri che l’imbarbarimento progressivoportato dai tempi attuali impedisce di esprimere a parole oramai svuotate di senso e di contenuti.

Page 42: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

ECOLOGIA42

Ia cura

della dott.ssaValeriaAyello

Docente diEcologia

alla SecondaUniversitàdi Napoli

Esperta diBloq Magazine

[email protected]

l Sarno fiume della Campania, nasce nel comune omonimo e dopo un percorso di 24km, sfocia nel mar Tirreno. Bagna sei comuni: Sarno, San Valen-tino Torio, San Marzano sul Sarno, Scafati, Pompei e Torre Annunziata. Il suo bacino idrografico copre un territorio di circa 500km quadrati tra affluenti (Cavaiola e Solofrana) e canali artificiali usati per le coltivazioni. Come tutti i fiumi, nasce pulito. Lun-go il suo percorso e nei pressi dei suoi affluenti, si svolgono varie attività industriali ed agricole. I re-sti delle diverse lavorazioni, vengono scaricati nel fiume senza preventivo trattamento, unitamente ad un sistema fognario sottodimensionato ed un uso indiscriminato di fertilizzanti chimici, fitofarmaci, antiparassitari, anticrittogamici e diserbanti si gene-ra un vero e proprio cocktail mortale che rende il Sarno il fiume più inquinato d’Europa.Il disinquinamento del fiume iniziato nel lontano 1973, con il progetto di risanamento dell’intero Golfo di Napoli, si trascina stancamente con tenta-tivi di bonifica, spesso arenati miseramente e con un enorme spreco di denaro pubblico. Nonostan-

te ciò a pochi chilometri dalla foce del fiume che “soffre”,sorprendentemente esiste uno straordinario paradiso sommerso che ospita una miniera di bio-diversità. Questo miracolo della natura, si chiama ”Banco di Santa Croce” e si trova alle porte della celebre costiera sorrentina.Il sorprendente fenomeno è reso possibile gra-zie ad una particolarissima combinazione di cor-renti. La maggior parte degli inquinanti precipita alla foce, mentre quella che galleggia è spinta al largo. A rimanere sono solo i nutrienti organici che alimentano più di duemila specie tra pian-te e pesci. Il” Banco di Santa Croce” in dialetto locale”Caurarusso”(grosso pentolone) è costituito da una serie di guglie rocciose disposte in circolo, con in centro una depressione di oltre 40 mt. La gu-glia più alta si trova ad 11mt di profondità, per que-sto non è visibile dall’esterno,anche se i pescatori locali ne sono a conoscenza. Alcune delle forme di vita che popolano questo sorprendente specchio d’acqua, tipo le sfolgoranti gorgonie, in particolare la specie “Eunicella” presente a diverse profondità,

in vari colori rosso, giallo, bianco, Co-rallium Rubrum (corallo rosso), ormai raro in tutto il Mediterraneo. “Gerar-dia Savaglia”, il fantastico falso corallo nero. Non manca una ricca varietà di crostacei: aragoste, gamberoni, astici. Anche pesci pregiati come: cernie, scorfani, saraghi… Già da tempo, su proposta dell’Associazione”Mare Vivo”, l’area è di tutela biologica ed è vietata qualsiasi attività di pesca nel raggio di 300 mt. Mare Vivo e il co-mune di Vico Equense, suggeriscono di monitorare l’intera area, che presto si spera possa diventare un’oasi, con l’ausilio della Protezione Civile, vo-lontari locali e mediante l’installazio-ne di telecamere.

Un miracolo della natura:il “Banco di Santa Croce”

Ondata di cemento in arrivo a SuccivoLegambiente: un quarto degli appartamenti costruiti negli

ultimi anni sono vuotiContinua la lotta contro il tempo dell’amministrazione di Succivo, che a febbraio 2010 ha dato inizio all’iter per la definizione del cosiddetto Piano Casa, partito con l’approvazione di proposte per oltre 800 appar-tamenti. A questa iniziativa si opposero le associazioni ambientaliste, Legambiente, WWF e Italia Nostra, che insieme a Libera diffusero un appello a non proseguire con l’iniziativa. «Il “Piano Cemento” – sostiene Antonio Pascale, presidente di Legambiente- non si ferma. L’amministrazione vuole procedere ad una varian-te al Piano Regolatore che renderà edificabili 100.000 mq attualmente destinati all’agricoltura e ai servizi. Un’operazione che vale decine di milioni di euro». Queste ed altre osservazioni sono contenute nel docu-mento che il sodalizio ambientalista ha presentato al Comune, in risposta alla pubblicazione della variante al PRG. Documento in cui Legambiente sviscera i numeri dell’operazione. «Il Piano Regolatore vigente – si legge nella nota- prevedeva al 1997 una popolazione di 8.487 abitanti, mentre a tutto il 2010 non si è andati oltre gli 8000 abitanti. Per cui a fronte di una crescita “naturale” ben al di sotto delle previsioni e con un’offerta di alloggi oggi già superiore alla domanda, si vogliono costruire diverse altre centinaia di appartamenti». Oltre al danno, anche la beffa: «Con questo cemento, di fatto, si impedisce anche ai piccoli proprietari di terreni in zone edificabili, di poter costruire. Cioè, cemento di massa contro case di necessità familiare. Gli ambientalisti chiedono al Comune di fermare questo inutile scempio per il territorio.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 43: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011
Page 44: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

RUBRICHE44

Vendo statua diCristofolo Co’ Rombo.

Pagamentieffettuabili in

due trans.

Cedo banchettovendita zucchero

affilato.

Vorrei sposarmi.

Ho un solo difetto:

barbetto un po’.

Calzaturificio svende lotto scarpe con la

zeppola.

Frutta e verdura. Sevizio

a domicilio.

Effettuiamo sconti ai novantenni, purché

accompagnatidai genitori.

Vendo auto dotate di aria condizionale eimpianto criminalizzato.

La nostra crociera farà tappa a Palma di

Maiolica e aifaraoni di Capri.

Quale mondo abbiamo creato fino a que-sto momento? Qual è la condizione per la quale la vita umana cambia di giorno in giorno? Mi chiedo spesso, perché!Perché questo mondo è sempre più ve-loce. Qual è il rapporto tra uomo e tecnologia? Siamo nell’era digitale o in quella primitiva del digitale? Dove si vuole arrivare? Beh dopo tante do-mande (alle quali non solo io potrò dare tante pseudo-risposte) posso dire che siamo davvero condizionati dalla tecnologia. E’ un bene, è un male que-sto non lo so. Ci vorrebbe una via di mezzo, una strada che ci porti alla non totale dipendenza da queste mac-chine. Purtroppo però è pura utopia. Il mio è solo un sogno che non potrà mai realizzarsi anche perché siamo solo agli inizi di quest’era ancora tutta da scoprire. Internet (la rete delle reti) è la parola attualmente più dif-fusa al mondo e milioni di persone ci vivono grazie ad essa. E’ sicuramente uno strumento di velocissima divulga-

zione ma talvolta anche di distruzione di massa. Una piattaforma sulla qua-le si svolgeranno le prossime guerre mondiali. Non voglio criticare ma, la rete delle reti ormai è satura di no-tizie false, di corruzione, di mate-riale vietato, di pensieri contorti, di false religioni, di tendenze strane ed ormai, la stiamo già abbattendo per ciò che è stata fondata. Non va bene! Doveva essere una tecnologia per velo-cizzare le operazioni! Macchè!Gli adolescenti stanno impazzendo! Quando li vedo per strada, sembrano dei “rimbambiti”, delle persone senza argomento, senza un minimo di inventi-va ne di iniziativa. Ma dico: saranno mica loro le generazioni future che do-vranno governare? Noooo, anzi siiiii. Che fine hanno fatto le partitelle a calcio tra gli amici del quartiere alle 14.30 del pomeriggio sotto un sole co-cente 40°C? Sono andate a finire tutte su INTERNET? SI!

*TechSystems.it [email protected]

a cura di Nicola Carobene*

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011

Page 45: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

AVERSA NORMANNA 45

Finisce qui il campionato dell’Aversa Normanna che non centra l’obiettivo play-off in gioco fino all’ultima giornata.

Un obiettivo non raggiunto che lascia rammarico ma che ancora una volta segna il passo nella storia della squadra granata che mai nel proprio percorso calcistico aveva aspi-rato a traguardi così importanti e prestigiosi.Al “Francioni” il Latina passa 3-0 davanti al proprio pubbli-co. La gara inizia al 2’ con un tiro velleitario di Zaneh che termina di parecchio a lato.Al 7’ minuto il direttore di gara concede un penalty al Lati-na per fallo di Gallo su Erba senza alcun dubbio.Dal dischetto va Martinez che all’8’pt spiazza Pettinari e porta in vantaggio il Latina.La risposta dell’Aversa arriva al 13’pt con Tovalieri che pro-

va un rasoterra velenoso che Gaudino devia in angolo. Al 15’ arriva il rad-doppio dei padroni di casa ancora in gol con Martinez che gira la sfera in rete nell’angolo dove Pettinari non ar-riva. L’Aversa Normanna nonostante il doppio svantaggio ci prova ancora al 23’ con Varriale che scaglia un tiro a volo cui si oppone Gaudino.La respinta arriva ancora al giocatore granata che viene anticipato in extremis da un difensore avversario che allontana la sfera. 4’dopo ancora pericolosi i granata con Grieco che centra alla perfezione la porta ma trova Gaudino ancora ad opporsi con una gamba che respinge su Varriale che d’istinto calcia a giro con la sfera che termina un soffio fuori. Al 34’pt si rivede il Latina con una punizione dal limite di Giannusa. La sfera è forte e centrale ma Pettinari c’è e sventa a minaccia respingendo con i pugni. Mentre sta per terminare il primo tempo, a 2’ dallo scadere, Tovalieri non si arrende e scocca un siluro dalla distanza destinato alla rete. Il giovane giocatore granata è, però, sfortunatissimo poiché gli si oppone il palo negandogli la gioia della se-gnatura che avrebbe riportato sotto la Normanna. 2’dopo la sfera crossata da Carbonaro è ottima per Grieco che, però, impatta debolmente la sfera di testa e la consegna pratica-mente a Gaudino. Sul 2-0 si va a riposo con uno svantaggio che i granata devono rimontare e provano subito a farlo al 2’pt con Prisco, neo entrato, che spizza di testa per Grieco. Il fantasista normanno vede la porta e subito vi calcia ma ancora una volta l’estremo difensore del Latina si supera e respinge la sfera che arriva ancora sui piedi di Grieco che, seppur defilato, calcia a giro troppo centrale e la sfera è facile preda di Gaudino. In campo poi non succede più nulla, fatta eccezione per un tiraccio di Varriale sottopor-ta poi segnalato in fuorigioco dal direttore di gara, fino al 25’st quando Mariniello inzucca su punizione di Ricciardi facendo terminare la sfera tra le braccia di Pettinari ben appostato. 6’dopo Arini va vicinissimo all’1-2 con un colpo di testa che, però, si spegne di poco a lato.Al 37’st il Lati-na chiude definitivamente i giochi con Berardi che spegne ogni residua speranza dell’Aversa Normanna.

a cura dellaRedazionesportiva

Bloq Magazine

[email protected]

A Latina finisce 3-0 per i padroni di casa LATINA - AVERSA NORMANNA 3-0

LATINA (4-1-4-1): Gaudino (9’st Radio); Erba (12’st Gasperini) Mariniello Farina Di Emma; Giannusa; Martinez Berardi Rolandone (21’st Tirelli) Ricciar-di; Zarineh. A disp.: Tortolano, Polani, Cafiero, Me-rito. All.: Sanderra.

AVERSA NORMANNA (4-3-3): Pettinari; Carbonaro Mattera Di Girolamo Gallo; Tovalieri (1’pt Prisco) Arini Massimo (1’pt Vecchione); Grieco Varriale Petagine (12’st Palumbo). A disp.: Polise, Garofalo, Zolfo, Fontana. All.: Ferazzoli.

ARBITRO: Di Francesco di TeramoGuardalinee: Orlandi e Carmignani

MARCATORI: 8’pt Martinez (L), 15’pt Martinez (L), 37’st Berardi (L)AMMONITI: Erba (L), Gallo (A)

NOTE: Spettatori 5000 circa. Angoli: 2-6. Rec.: pt 1’, st 0’.

ANNO 4 - Numero 09 - 15 Maggio 2011 Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

Page 46: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEI PUNTI DI DISTRIBUZIONE NEI 19 COMUNI RAGGIUNTI

ALT

RI P

UN

TI D

I DIS

TR

IBU

ZIO

NE:

Periodicita’: quindicinalegiorno di uscita: domenica

Prezzo di coPertina: gratuitonuMero di Pagine: 48/64

Punti di distriBuzione: 200Bacino d’utenza: 1.000.000 abitanti

nuMero di lettori ad uscita: circa 25.000nuMero di lettori annui: circa 800.000

AVERSACARINAROCASAL DI PRINCIPECASALUCECASAPESENNACESAFRIGNANOGRICIGNANO D’AVERSALUSCIANOORTA DI ATELLAPARETESANT’ARPINOSAN CIPRIANO D’AVERSASAN MARCELLINOSUCCIVOTEVEROLATRENTOLA DUCENTAVILLA DI BRIANOVILLA LITERNO

AVERSAOspedale S.Giuseppe Moscati1000 Servizi - via Bisceglia, 68Bar Al Boschetto - via RomaBar Dilemma - via De Nicola, 9Bar Pasticceria La Meridiana - Via Modigliani, 98Bar Pasticceria Pelosi - Via RomaBar Pois - via E. Corcioni, 80Bar Roma - piazza MunicipioCaffè Normanno - piazza MunicipioCaffetteria Le Monde - viale J.F. KennedyCoffee & Break Tiffany - via E. FermiCaffè La Brasilena - via Roma, 72/74CRES - A.S.L. Caserta - Via Santa LuciaPasticceria Mungiguerra - via Salvo D’Acquisto, 79Stazione di servizio AGIP - viale della LibertàStazione di Servizio ESSO - via Vito di Jasi

CASAL DI PRINCIPEBar L’incontro - Corso Umberto I°Caffetteria Fuori Orario - Corso Umberto I°Centro d’Arte La Cornice - via Cavour, 214Simon Caffè - via Vaticale, 11/15

CASALUCEBar Memory - via Circumvallazione, 83

CESA - SANT’ANTIMOCaffetteria Pasticceria Igrò - via del Caravaggio

LUSCIANOBar Gabriele - via Giacomo LeopardiBar Totty - viale della Libertà c/o Stazione servizio ESSO

ORTA DI ATELLABar Tabacchi Maccus - via Toscanini, 14Immobil Group - via Canonico Lampitelli, 30

PARETEBar Cinzia - via Vittorio Emanuele, 102Caffetteria Ferrara - via Marconi, 13

SAN CIPRIANO D’AVERSAReal Bar - Corso Umberto I°

SAN MARCELLINOBar Pasticceria Blue Moon - viale J.F. Kennedy, 58Caffetteria Royal Suite - Corso EuropaCaffetteria Tony - viale J.F. Kennedy, 150 c/o Q8

SANT’ARPINOBar Ducale - via San Giacomo

SUCCIVOMP Mobil Phone - Corso Umberto I°Tabaccheria Di Foggia - Corso Umberto I°, n. 15

TEVEROLABar Pelosi - via San LorenzoCaffetteria Centrale - via Roma, 18Caffetteria Tozzi - via Provinciale Teverola-CasaluceStazione di servizio ESSO Andreozzi - via RomaBar F.lli Melillo Snc - via Roma 156/158

VILLA DI BRIANOBar Della Corte Biagio - via Provinciale, 120

Bloq Magazine, inoltre, viene distribuito dalle nostre Hostess, nei pressi delle Stazioni della:Metropolitana - Aversa Centro e Aversa Ippodromo;Ferrovie - Aversa - Piazza Mazzini;Linee Ferrotramviarie - Aversa - Variante 7bis.

EDIC

OLE

PR

INCI

PALI

DEI

CO

MU

NI D

I:

ALT

RI P

UN

TI D

I DIS

TR

IBU

ZIO

NE:

Vuoi diventare un nostropunto di distribuzione?

Chiamaci al numero 339.499.88.55

Page 47: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011
Page 48: BLOQ MAGAZINE 15 Maggio 2011

fascia grimaldi2.indd 1 20-04-2011 17:19:50

CERCHIAMOAGENTI IMMOBILIARI

GRIMALDI CON TE NELLE SCELTE IMPORTANTI!

Se desideri intraprendere un’attività di successoentra anche tu nel Team Grimaldi.

L’ambiente dinamico e stimolante e le concrete opportunità di carrierati consentiranno di ottenere grandi e

importanti soddisfazioni Professionali e obiettivi economici.

INIZIA LA TUA BRILLANTE CARRIERAinvia il tuo cv a:

[email protected]

La ricerca è rivolta ad ambosessi (L. 903/03)Si prega di autorizzare il trattamento dei dati personali (L. 196/03)

GENIUS REAL ESTATE S.R.L.Via Roma, 76 - Aversa (Ce)Tel. 081.813.09.13 - Fax 081.277.06.06aversa@grimaldifranchising.itwww.grimaldifranchising.it

ricerca aversa mgz:Layout 1 10-05-2011 10:34 Pagina 1

www.grimaldifranchising.it