(Bassa Carica Microbica) - Ospedali Riuniti di Ancona L’Unità B.C.M. è una struttura dove,...

OSPEDALIR I U N I T I

Azienda Ospedaliero Universitaria

Umberto I - G.M.Lancisi - G.SalesiA n c o n a

Tutto quello che è utile sapereper i percorsi di cura in ospedale

Guida informativa peril ricovero ordinariopresso l’Unità B.C.M.(Bassa Carica Microbica)

Dipartimento di Oncologia ed Ematologia

Clinica di EmatologiaDirettore Prof. Pietro Leoni

CARTAdei

SERVIZI

Le guide della

OSPEDALI RIUNITIdi ANCONA

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Dipartimento di Oncologia ed Ematologia - Clinica di Ematologia

Consigliamo un’attenta lettura di questa guida a lei ed ai suoi familiari.Le informazioni qui riportate sono utili per il periodo di ricovero e dopo la sua dimissione dall’ospedale.La comprensione e l’accettazione delle regole e dei suggerimenti indicati saranno di aiuto per evitare, o almeno ridurre, l’insorgere di alcuni problemi legati alla malattia.

B.C.M. (Bassa Carica Microbica)

L’Unità B.C.M. è una struttura dove, grazie ad un insieme di fattori, tipo di costruzione, impianti, percorsi e comportamenti, viene mantenuta sotto controllo la contaminazione microbica con l’obiettivo di minimizzare il rischio per il paziente di contrarre gravi ed a volte letali infezioni.

A cura degli Operatori Sanitari e dei Volontari AILdella Clinica di Ematologia

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Guida informativa per il ricovero ordinario presso l’Unità B.C.M.

Indice

LA STRUTTURA E I SUOI PRESIDI

OCCUPAZIONE DEL TEMPO LIBERO COLLOQUI CON I MEDICI

ORARI E MODALITÀ DI VISITA AI RICOVERATI IGIENE PERSONALE ALIMENTAZIONE

EFFETTI COLLATERALI PIÚ FREQUENTI DELLE TERAPIE

CATETERE VENOSO CENTRALE

EMOCULTURE POMPA PER INFUSIONE LA DIMISSIONE

IL PATTO INFERMIERE - CITTADINO

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1. LA STRUTTURA E I SUOI PRESIDI

Il reparto Clinica di Ematologia è costituito da dodici camere di degenza a letto singolo e una camera a due posti letto, tutte provviste di zona filtro.Altre stanze presenti nel reparto sono spazi riservati al personale medico e infermieristico, stanze per la preparazione delle terapie, depositi del materiale sanitario, cucina (esterna al reparto), sala di attesa.Il reparto è dotato di un sistema di filtrazione dell’aria in grado di ricambia-re 15-20 volte in un’ora tutta l’aria della stanza:per questo motivo le finestre e le porte devono rimanere tassativamente chiuse.

Camera di degenzaOgni camera è dotata di bagno, letto articolato, comodino, armadio a muro, televisore (con scheda prepagata da acquistare nell’apposito distributore), te-lefono abilitato a ricevere le chiamate, testata letto completa di luce diurna e notturna, campanello di chiamata degli infermieri e prese elettriche.Per motivi igienici è opportuno che nelle stanze di degenza sia portato solo lo stretto necessario.

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Servizi igieniciI servizi igienici (comandati da fotocellula), completi di doccia, sono di uso esclusivo dei pazienti; in ogni bagno è presente un campanello per le chiama-te urgenti in caso di malore.Il sapone liquido disinfettante presente nel dispenser va usato ogni volta che si utilizzano i servizi igienici, sia dal paziente che dal familiare che può aver prestato aiuto.Per il paziente non è necessario utilizzare gli asciugamani di carta monouso, ma è invece fondamentale che ogni due giorni siano rinnovati gli asciugamani personali da bagno e da bidet.Per asciugarsi dopo la doccia il paziente può utilizzare il proprio accappatoio di spugna.La biancheria sporca, da far portare a casa per il lavaggio, non deve sostare dentro gli armadi insieme alla biancheria pulita; deve essere tenuta in bagno, dentro buste di plastica, non appoggiata a terra, perché ostacolerebbe la pu-lizia del pavimento.

Sala soggiornoAll’interno del reparto è presente una sala soggiorno, provvista di un sem-plice arredo, un televisore, due cyclettes, tavolo, sedie e tre poltrone dove i pazienti possono stare durante il giorno per brevi periodi.I pazienti devono chiedere il permesso al medico o all’infermiere (durante la visi-ta del mattino) per recarsi in sala soggiorno e devono indossare la mascherina.Nella sala soggiorno possono accedervi solo i pazienti non severamente neu-tropenici.

Zona filtro (uno)Prima dell’ingresso in reparto si accede alla zona filtro, in cui si trovano arma-dietti numerati in base alle stanze di degenza, pertanto ogni visitatore occupe-rà l’armadietto corrispondente alla stanza dove si trova il proprio familiare.

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All’interno dello stesso devono essere riposti: giacconi, cappelli, borse, ecc.Nella stessa zona si trova il lavandino per il lavaggio delle mani e il vestiario per l’ingresso in reparto (camici, mascherine, calzari).Il sapone in uso è un disinfettante e per asciugarsi le mani si devono utilizzare le salviette di carta monouso.

Vestiario per l’ingresso in repartoCamice monouso:

va indossato con l’allacciatura posterioreil camice dovrà essere cambiato tutti i giorni (ma nell’arco della giornata può essere utilizzato più volte), gettando quello utilizzato nell’apposito bidone dei rifiuti che si trova vicino al lavandino

Mascherina:è di tessuto monouso e deve essere utilizzata per coprire bene sia la bocca, sia il nasoè importante che non sia lace-rata o sgualcita altrimenti per-derebbe l’effetto filtrante

Copriscarpe:sono monouso e servono per coprire le scarpe dei visitatorii familiari in assistenza, invece, possono acquistare ciabatte o zoccoli nuovi per il solo uso di reparto

N.B. La mascherina e i copriscarpe quando non servono più, o sono logorati, vanno gettati.

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Zona filtro (due)Il secondo filtro è situato prima dell’ingresso nella stanza di degenza; anche qui si trova un lavandino per il lavaggio delle mani.Il sapone in uso è un disinfettante e per asciugarsi le mani si devono utilizzare le salviette di carta monouso.

Corretto lavaggio delle maniLe mani sono il principale veicolo nella trasmissione delle infezioni. Il semplice lavaggio delle mani, apparentemente operazione di poco conto, è invece un mezzo molto efficace per prevenire le infezioni.L’operazione del lavaggio igienico delle mani e dei polsi va fatta ogni qualvolta si arrivi dall’esterno e/o in ogni caso quando si abbia il dubbio di aver toccato cose sporche.Mani e polsi devono essere lavati bene per circa due minuti, frizio-nando anche fra le pieghe interdi-gitali e sotto le unghie che, in ogni caso, devono essere corte.I familiari che fanno assistenza non devono portare bracciali e anelli per con-sentire un lavaggio più accurato delle mani.Se il visitatore entra in contatto con oggetti potenzialmente sporchi all’interno della camera (in particolare padella e pappagallo) deve lavarsi accuratamente le mani nel bagno della camera.

Servizi igienici per i familiariNel reparto è previsto un bagno per uso esclusivo dei familiari che fanno assi-stenza e che si trova all’interno della “Sala soggiorno”.

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È fondamentale che dopo l’uso del bagno le mani siano ben lavate con il sa-pone disinfettante e asciugate con le salviette di carta monouso.È vietato fumare anche in questi locali.Lasciare sempre il bagno in ordine e pulito.Non lasciare cose e indumenti personali nel bagno.Non gettare assorbenti igienici nel WC.

TelefonoIn ogni camera di degenza è presente un apparecchio telefonico abilitato al solo ricevimento.

I numeri telefonici sono i seguenti: camera B.C.M. A/1 071 596 5525 camera B.C.M. A/2 071 596 5500 camera B.C.M. B/1 071 596 5531 camera B.C.M. B/2 071 596 5528 camera B.C.M. C/1 071 596 5530

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camera B.C.M. C/2 071 596 5529 camera B.C.M. D/1 071 596 5540 camera B.C.M. D/2 071 596 5534 camera B.C.M. E/1 071 596 5532 camera B.C.M. E/2 071 596 5535 camera B.C.M. F/1 071 596 5537 camera B.C.M. F/2 071 596 5500

È consentito l’uso del telefono cellulare.Quando nella stanza sono presenti i medici e gli infermieri è opportuno inter-rompere le telefonate per meglio favorire i processi di cura ed avere la massi-ma attenzione alle informazioni che vengono trasmesse.

Frigorifero per i pazientiAll’interno della “Sala soggiorno” c’è un frigorifero a disposizione dei parenti e dei familiari in assistenza.Vi si possono conservare sia le cose per-sonali, sia i generi di supplemento che sono dispensati ai pazienti (yogurt, suc-chi di frutta, integratori, merende, gelati).Gli alimenti devono essere conservati nelle loro confezioni per non sporcare il frigorifero.Quando gli alimenti sono messi nel frigori-fero è necessario scrivere il proprio nome sulla confezione.Attenzione alle scadenze dei prodotti a conservazione limitata.Ognuno deve recuperare i propri alimenti prima della dimissione.

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Indumenti e oggetti personali necessari per il ricoveroAll’ingresso il paziente deve portare:

biancheria: magliette, slip, pigiami, calzini, ecc.asciugamani grandi e piccoli da bidet (il cambio deve essere fatto almeno ogni due giorni, o più frequentemente se necessario)accappatoio di spugna per la docciadue paia di ciabatte (uno per la camera e uno per la doccia)una vestaglia da cameraspazzolino da denti a setole molto morbide e dentifriciorasoio elettricoasciugacapellitovaglioli e fazzoletti di cartabicchieri di plasticazucchero in contenitore piccolo (meglio se in bustine)sale, olio in piccole confezioni

2. OCCUPAZIONE DEL TEMPO LIBERO

Lo spazio all’interno della camera è limitato, ma sarà ben accetto tutto ciò che potrà contribuire a rendere meno noiosa la degenza.Le consigliamo di attenersi alle indicazioni descritte di seguito.

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Giornali, riviste, libri, giochi da tavolo Possono essere portati nelle camere, ma è importante limitarne il quantitativo.È consigliato non fare uso dei quotidiani.Gettare o far portare a casa immediatamente i giornali già letti.Non vanno tenuti né dentro il comodino e gli armadi, né tantomeno sopra il davanzale delle finestre: fanno sporcizia, accumulano polvere e rendono diffi-cile la pulizia.I giochi da tavolo sono ammessi, ma è necessario che siano nuovi.Si ricorda che dopo la lettura del quotidiano, o dopo il gioco, è d’obbligo il lavaggio delle mani con il sapone disinfettante; qualora il paziente giochi con un compagno, anche quest’ultimo deve lavarsi le mani.

TelevisoreIl televisore è a sua completa disposizione. Le ricordiamo che, essendo un bene utile per tutti i pazienti, va utilizzato con la massima cura.Il televisore deve essere spento durante la visita medica o durante le attività infermieristiche, perché potrebbe essere un elemento di distrazione.

Apparecchio per ascoltare la musicaUn apparecchio per ascoltare la musica di dimensioni non eccessive può esse-re portato da casa, deve però essere limitata la quantità di musicassette o CD.

MONOPOLI

TOMBOLA

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CycletteLe consigliamo di usare la cyclette che trova nella sala soggiorno, quando le sue condizioni cliniche lo rendono possibile. Questo, oltre ad essere un modo per impegnare il tempo, è un semplice esercizio che aiuta a mantenere il tono muscolare, che di solito si riduce nelle persone che stanno troppo a letto.Se il medico di reparto lo riterrà necessario, programmerà per lei la consulen-za del fisioterapista per gli interventi specifici.

3. COLLOQUI CON I MEDICI

Il paziente ricoverato può parlare con il medi-co ogni volta che viene in visita o, se lo desi-dera, può chiedere allo stesso di avere un col-loquio privato.Per i parenti viene rispet-tato il volere espresso sul modulo privacy che viene compilato all’in-gresso. Per ricevere in-formazioni sullo stato di salute del loro caro pos-sono rivolgersi al medi-co responsabile del reparto.Il Prof. Pietro Leoni, Direttore della Clinica, riceve il lunedì e il venerdì dal-le 12.00 alle 13.00 nello studio “medici di reparto” o per appuntamento, da prendere con la segreteria al numero 071 596 4235.

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4. ORARI E MODALITÁ DI VISITA AI RICOVERATI

In genere, i pazienti che si trovano ricoverati in questo reparto hanno un rischio elevato di contrarre infezioni, sia per il tipo di malattia che possono avere, che per le conseguenze legate alle cure specifiche. Per questo motivo le visite ai pazienti sono soggette a precise restrizioni e le persone ammesse devono rispettare alcune regole fondamentali.Cercando di comprendere le ragioni psicologiche legate alla struttura chiusa del nostro reparto ed alla impossibilità di uscire dalle stanze, abbiamo aumen-tato la fascia oraria per le visite.

Visite parentiUn visitatore o familiare per volta e per ogni turno d’ingresso:ore 12.00 – 14.00ore 18.00 – 20.00Per l’assistenza continuativa è necessaria l’autorizzazione scritta, rilasciata dalla coordinatrice o dall’infermiere.I cambi dei familiari in assistenza non possono avvenire a tutte le ore, ma esclusivamente negli orari stabiliti:ore 07.00 – 09.00ore 12.00 – 14.00ore 18.00 – 20.00I parenti in visita dovranno rispettare tutte le norme igieniche di comportamen-to previste per i visitatori.I minori di dodici anni sono ammessi solo con l’autorizzazione del direttore o del medico caporeparto, pertanto è necessario chiedere l’autorizzazione pre-ventivamente allo stesso, tramite la coordinatrice o l’infermiere in turno.Il minore autorizzato all’ingresso non deve avere in corso vaccinazioni, né es-sere convalescente da malattie esantematiche.I visitatori non devono presentare malattie da raffreddamento o affezioni in corso.

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I parenti in visita, al loro ingresso, daranno il cambio al familiare che eventual-mente dovesse essere presente per l’assistenza.Se il paziente non desidera ricevere visite o telefonate di altre persone, oltre ai propri familiari, deve comunicarlo alla coordinatrice o agli infermieri, i quali adotteranno i necessari provvedimenti.

Familiari in assistenzaDi norma non è necessario che un familiare rimanga per fare assistenza al proprio congiunto.Saranno prese in considerazione alcune eccezioni per motivi psicologici o clinici.La richiesta deve essere autorizzata dalla coordinatrice o dall’infermiere in tur-no e dal medico caporeparto.Identificare nel gruppo familiare due persone, massimo tre, che non abbiano malattie infettive in corso anche apparentemente banali.Di notte è permessa la presenza di un’assistenza, purché autorizzata.Durante le pulizie delle stanze i familiari sono invitati ad uscire per non ostaco-lare il lavoro del personale incaricato.

I familiari in assistenza devono in ogni caso uscire dalla camera durante la visita medica e quando entrano gli infermieri per eseguire le attività assistenziali.Il familiare che presta assistenza si deve organizzare per rimanere all’interno del reparto senza dover entrare ed uscire continuamente; quando però si deve allontanare, è bene che avvisi uno degli infer-mieri presenti.

CHIUDERELE PORTE

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È vietato ai familiari sedersi o sdraiarsi sul letto del paziente.Ricordarsi di chiudere sempre tutte le porte.

N.B. Sul letto non vanno appoggiati borse, pacchetti o comunque tut-to quello che proviene dall’esterno.

5. IGIENE PERSONALELa malattia e gli effetti collaterali delle terapie aumentano la possibilità di con-trarre infezioni. L’esecuzione attenta delle cure igieniche personali sono quindi di primaria importanza.

DocciaLa doccia eseguita tutte le mattine, o al massimo a giorni alterni, serve per allonta-nare i germi che normalmente vivono sulla pelle, e che possono dare delle infezioni.Deve essere eseguita anche in caso di febbre.Prima della doccia chiedere all’infer-miere di coprire la medicazione del ca-tetere venoso centrale con la pellicola impermeabile.Eseguire la doccia preferibilmente al mat-tino, prima della medicazione del catetere (C.V.C.), perché, se si bagna, la medicazio-ne dovrà essere sostituita precocemente.Usare il sapone liquido disinfettante forni-to dagli infermieri; dopo la doccia idratare la pelle con una crema emolliente.

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È consigliabile seguire la seguente metodica:bagnare con acqua corrente tutto il corpo, testa compresainsaponarsi con il detergente eseguendo dei movimenti circolari dall’alto verso il basso e dalle zone più pulite a quelle più sporche (ascelle, ombelico, zona genitale), risciacquare abbondantementeripetere il lavaggio nelle pieghe cutanee (inguine, seno), nelle zone ascellari, ombelicale e genitaleripetere il lavaggio delle gamberisciacquare abbondantemente

Pulizia del cavo oraleLa prevenzione dell’accumulo di batteri e residui di cibo è essenziale per prevenire lesioni della mucosa orale:

lavare i denti dopo ogni pasto usando uno spazzolino a setole molto morbidespazzolare lentamente e con delicatezza evitando di danneggiare le gengi-ve che potrebbero sanguinare per la carenza di piastrineeseguire la decontaminazione del cavo orale usando i collutori forniti dagli infermieri e seguendo le indicazioni suggeritealternare i collutori con una soluzione di bicarbonato sciolto in acqua (un cucchiaino in un bicchiere), che favorisce la rimozione meccanica dei resi-dui e risulta decongestionante e rinfrescante

Igiene intimaDeve essere eseguita tutte le volte che si accede al bagno per l’espletamento dei propri bisogni.Usare il sapone liquido disinfettante fornito dagli infermieri.Le donne devono lavarsi e asciugarsi con movimenti dall’avanti all’indietro; que-sto metodo evita il trasporto dei germi dalle aree più sporche a quelle meno protette.Cambiare a giorni alterni il telo usato per asciugarsi o più spesso se necessario.

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6. ALIMENTAZIONE

Per effetto di alcuni farmaci assunti e per il modificato regime alimentare del-l’ospedale, l’assunzione del cibo potrebbe divenire un problema.

Dieta personalizzataLa coordinatrice e/o l’infermiere, in collaborazione con la dietista, è in grado di pianificare un regime dietetico idoneo, attraverso una programmazione per-sonalizzata della dieta.Questa sarà inizialmente libera, poi controllata (alcuni cibi saranno evitati o suggeriti), successivamente rigorosa (solo alcuni alimenti saranno consentiti).

Problemi dell’alimentazioneIn linea di massima potrebbero verificarsi:

difficoltà nella deglutizione: potrà assumere cibi morbidi o semiliquidiriduzione del numero dei neutrofili da cui un aumentato rischio di infezioni: potrà assumere solo cibi cotti e sterilizzati al forno a microondedissenteria: saranno consentiti solo alimenti a basso contenuto di scorie; vietati il latte, i formaggi, le verdure, la frutta cotta, i succhi di frutta.

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DIETA

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Suggerimenti e informazioniConsumare pasti piccoli, integrandoli con spuntini tra un pasto e l’altro.Non fare uso di bevande gassate.Nella cucina di reparto è disponibile un forno a microonde per riscaldare e sterilizzare il cibo eventualmente portato da casa.I familiari, previa conferma da parte del personale medico e/o infermieristico, sono autorizzati a portare:

brioches, dolci senza crema e biscotti confezionati in porzione piccola gelati confezionati o ghiacciolisucchi di frutta, tè, bibite senza gas, in piccole confezionimarmellate, miele, budini in confezione piccolapane da toast in confezione da pochi pezzifrutta fresca non troppo matura e priva di ammaccature, da mettere a ba-gno nel disinfettante e da consumare priva di buccia tonno all’olio (no in acqua) in confezione monodoseformagginisottaceti in barattolo piccolo per solo consumo giornalieroin via eccezionale è consentito farsi portare alcune pietanze da casa, ma solo dopo aver chiesto l’autorizzazione alla coordinatrice e/o agli infermieri

Nutrizione per via parenteraleAlcune volte la difficoltà a deglutire il cibo (mucosite), oppure a mantenerlo nel-lo stomaco (nausea e vomito ripetuto) non consente una sufficiente nutrizione, con conseguente perdita eccessiva del peso corporeo. In questo caso l’ematologo e il dietologo possono provvedere con la pro-grammazione di una nutrizione artificiale preparata in un’apposita sacca e somministrata per via endovenosa (NPT = Nutrizione Parenterale Totale).Questa contiene tutte le sostanze nutritive necessarie, opportunamente bilan-ciate la cui preparazione risulta di colore lattescente.

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7. EFFETTI COLLATERALI PIÚ FREQUENTIDELLE TERAPIE

Per curare la malattia dalla quale è affetto il paziente sono indispensabili alcu-ne terapie che verranno somministrate principalmente per via endovenosa e per via orale.I medici daranno tutte le informazioni necessarie per comprendere la neces-sità di ricorrere a queste terapie, e soprattutto chiederanno l’autorizzazione scritta prima di iniziarne la somministrazione (consenso informato).Di seguito sono elencati alcuni degli effetti collaterali che più frequentemente si possono manifestare, ma non è detto che tutti siano presenti e non in tutti i pazienti si manifestano con la stessa frequenza e intensità.

Contemporaneamente a questi farmaci, però, ne saranno somministrati altri, utili a ridurre gli effetti in-desiderati e antidolorifici.Cavo orale: stomatite, mucosite, infiammazione delle gengive, difficoltà a deglutire il cibo.Apparato gastroenterico: nausea, vomito, dissen-teria, stipsi, dolori addominali, inappetenza, altera-zione del gusto.Cute: pigmentazione cutanea, arrossamenti, de-squamazione, eritema, prurito, alopecia (caduta dei capelli).Occhi: congiuntivite, disturbi della visione.Apparato muscolare: dolenzia e debolezza musco-lare, riduzione della sensibilità periferica.Sistema ematologico: anemia, leucopenia, piastri-nopenia; ciò può comportare possibilità di sanguina-mento, suscettibilità alle infezioni, febbre con valori superiori a 38°C - 39°C, brivido.

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8. CATETERE VENOSO CENTRALE

Il Catetere Venoso Centrale (C.V.C.) è un piccolo tubicino di materiale plastico biocompatibile che viene posizionato preferibilmente da un medico specialista in vena succlavia. Questa è una grossa vena al di sotto della clavicola che si congiunge ai grossi vasi vicino al cuore. Il posizionamento non è particolarmente pericoloso, né doloroso.In questo catetere possono essere somministrati tutti i farmaci che altrimenti irriterebbero le vene delle braccia, le trasfusioni di sangue o le piastrine di cui ne-cessita il paziente; anche i prelievi ematici possono essere eseguiti direttamente senza sottoporre il paziente ogni volta a fastidiose punture.Questo tipo di catetere può essere lasciato in sede per settimane o mesi. E’ importante che venga gestito con la massima attenzione da parte del perso-nale infermieristico e soprattutto dal paziente, con la massima cura dell’igiene personale.Durante il ricovero sarà medicato secondo un protocollo specifico o all’occor-renza, successivamente, anche se non utilizzato, andrà medicato presso il no-stro Day-Hospital o nell’ospedale più vicino all’abitazione del paziente.Se il paziente, o un suo familiare lo desidera, può essere coinvolto in un program-

ma di “automedicazione del C.V.C.”; gli infermieri avranno cura di organiz-zare il programma di formazione.È necessaria la collaborazione del pa-ziente per identificare precocemente le complicanze infettive correlate alla presenza del C.V.C.Riferire sempre agli operatori even-tuale dolore, bruciore, arrossamen-to, presente nella sede di inserimen-to del catetere.

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9. EMOCOLTURE

Quando la sua temperatura corporea su-pera i 38°C saranno prelevati dei campio-ni di sangue per eseguire le emocolture.Queste hanno lo scopo di identificare il “germe” responsabile della febbre.In caso di brividi controllare subito la tem-peratura e contemporaneamente avver-tire gli infermieri, perché tanto prima si eseguiranno i prelievi, tanto più facile sarà isolare e conoscere il germe responsabile della febbre.

10. POMPA PER INFUSIONE

I farmaci e i fluidi che saranno somministrati per via endovenosa devono scen-dere ad una velocità costante e molto precisa. Ciò è possibile grazie all’impie-go delle “pompe”.Queste sono dotate di sistemi elettronici che, suonando, av-vertono quando un certo far-maco sta per terminare, quan-do è ora di sostituire la flebo o quando c’è la presenza di una bolla d’aria.Quando il paziente sentirà suonare l’allarme acustico do-vrà avvisare l’infermiere.

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11. LA DIMISSIONE

Prima della dimissione sarà consegnata al paziente una lettera scritta dal Di-rettore della Clinica e dal Medico che l’ha seguito in reparto, indirizzata al medico curante.Vi sono riportate: tutte le informazioni relative alla malattia ed ai trattamenti effettuati durante il ricovero; inoltre le terapie ed i controlli ematologici e radio-grafici da eseguire a domicilio e, ancora, gli appuntamenti per le successive visite ambulatoriali e/o in Day-Hospital.Il medico di reparto consegnerà le impegnative per i farmaci da ritirare presso la farmacia ospedaliera.Gli infermieri forniranno un promemoria per l’assunzione dei farmaci a domicilio.Al proprio domicilio il medico responsabile dello stato di salute del paziente è il medico di medicina generale, al quale fare riferimento per ogni necessità prima di contattare il medico ematologo ospedaliero.È importante ricordare inoltre di ritirare tutta la documentazione perso-nale consegnata in visione agli operatori sanitari.

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IL PATTO INFERMIERE - CITTADINODocumento del Comitato Centrale della Federazione Ipasvi proposto il 12 maggio 1996

Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a:Presentarmi al nostro primo incontro, spiegarti chi sono e cosa posso fare per te Sapere chi sei, riconoscerti, chiamarti per nome e cognome Farmi riconoscere attraverso la divisa e il cartellino di riconoscimento Darti risposte chiare e comprensibili o indirizzarti alle persone e agli organi competenti Fornirti informazioni utili a rendere più agevole il tuo contatto con l’insieme dei servizi sanitari Garantirti le migliori condizioni igieniche e ambientali Favorirti nel mantenere le tue relazioni sociali e familiariRispettare il tuo tempo e le tue abitudiniAiutarti ad affrontare in modo equilibrato e dignitoso la tua giornata supportandoti nei gesti quotidiani di mangiare, lavarsi, muoversi, dormire, quando non sei in grado di farlo da soloIndividuare i tuoi bisogni di assistenza, condividerli con te, proporti le possibili solu-zioni, operare insieme per risolvere i problemi Insegnarti quali sono i comportamenti più adeguati per ottimizzare il tuo stato di salute nel rispetto delle tue scelte e stile di vita Garantirti competenza, abilità e umanità nello svolgimento delle tue prestazioni as-sistenziali Rispettare la tua dignità, le tue insicurezze e garantirti la riservatezzaAscoltarti con attenzione e disponibilità quando hai bisogno Starti vicino quando soffri, quando hai paura, quando la medicina e la tecnica non bastano Promuovere e partecipare ad iniziative atte a migliorare le risposte assistenziali infer-mieristiche all’interno dell’organizzazione Segnalare agli organi e figure competenti le situazioni che ti possono causare danni e disagi

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