AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l’Europa, l ... · Il 7° Programma d'Azione per...

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PO FSE 2014-2020 – REGIONE CAMPANIA - ASSE IV – CAPACITA’ ISTITUZIONALE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l’Europa, l’ambiente, l’agricoltura e lo sport promossa e coordinata dall’assessorato regionale ai Fondi Europei e alle politiche giovanili, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e al Forum dei Giovani con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea FASE 1 – Formazione Formatori Percorso didattico 1: Sostenibilità, ambiente e cura dei beni comuni. Materiale didattico su Economia circolare – slide II parte

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PO FSE 2014-2020 – REGIONE CAMPANIA - ASSE IV – CAPACITA’ ISTITUZIONALE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA

AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l’Europa, l’ambiente, l’agricoltura e lo sport promossa e coordinata dall’assessorato regionale ai Fondi Europei e alle politiche giovanili, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale

della Campania e al Forum dei Giovani

con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

FASE 1 – Formazione Formatori

Percorso didattico 1: Sostenibilità, ambiente e cura dei beni comuni.

Materiale didattico su Economia circolare – slide II parte

Cosa fà la Commissione europea?Le politiche e le proposte legislative

Quadro politico

• Strategia Europa 2020

• 7 Programma d'Azione per l'Ambiente

• Obiettivi specifici nelle politiche ambientali

• Pacchetto Economia Circolare 2015: nuova proposta legislativa

Il 7° Programma d'Azione per l'Ambiente (PAA)

Quadro politico fino al 2020Visione per 2050

• Stimolare la crescita sostenibile

• Creare dei posti di lavoro "verdi"

• Migliorare la qualità di vita in EuropaVivere bene, entro il limiti

del nostro pianeta

Attuazione della legislazione

Il 7° PAA

Salute e benessere legati all'ambiente

Capitale naturale

Economia verde ed efficiente

Investimenti Integrazione delle politiche

Informazione

Città sostenibiliSfide a livello globale

Vivere bene, entro i limiti del nostro

pianeta

In accordo con le indicazioni dell’UNEP,vengono individuati 10 settori strategici per losviluppo di una green economy in Italia suiquali sono stati formati 10 gruppi di lavoro:

Eco-innovazione

Materiali e riciclo

Efficienza energetica

Energie rinnovabili

Acqua

Servizi ambientaliMobilità sostenibile Filiere agricole di

qualità ecologica Finanza e fiscoRegioni

IN ITALIA: A CURA DELLA FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

I settori strategici degli Stati Generali

http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/

Che cosa è l’economia circolare

Da un'economia lineare…

… all'economiacircolare

Obiettivi dell’economia circolaresviluppare un’economia che sia sostenibile, rilasci poche emissioni di biossido di carbonio, utilizzi le risorse in modo efficiente e resti competitiva

E’ un economia in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo

L’OCCASIONE DI TRASFORMARE L’ECONOMIA E GENERARE NUOVI VANTAGGI COMPETITIVI SOSTENIBILI

• un quadro normativo adeguato per lo sviluppo dell’economia

circolare

• obiettivi a lungo termine in materia di rifiuti,

• piano di azioni concrete e ambiziose da attuare entro il 2020.

Che cosa vuole fare l’Unione Europea per l’Economia circolare

• progettazione,

• produzione,

• consumo,

• riparazione e rigenerazione,

• gestione dei rifiuti

• reimmissione nell’economia delle materie prime secondarie.

Le parole chiave dell’Economia Circolare

(1) una consultazione pubblica di dodici settimane (dal 28 maggio al 20 agosto2015), dalla quale sono emersi oltre 1200 contributihttps://ec.europa.eu/eusurvey/publication/circular-economy;

(2) momenti di incontro e conferenze pubbliche;

(3) consultazioni con i principali soggetti interessati organizzati dai commissari,insieme ai loro gabinetti e servizi. Tra queste si segnala "Making it happen:European Commission seminar on circular economy financing" (21 Marzo2016);

Il metodo di decisione dell’UE sull’Economia circolare

L'anello mancante - Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare

Comunicazione n. 614 del 2 dicembre 2015

• finanziamenti per oltre 650 milioni provenienti da Orizzonte 2020 e per5,5 miliardi di EUR dai fondi strutturali;

• azioni per ridurre i rifiuti alimentari, compresa una metodologia comune dimisurazione, una migliore indicazione della data di consumo, e strumenti perraggiungere l'obiettivo di sviluppo sostenibile globale di ridurre della metà irifiuti alimentari entro il 2030;

• misure nell'ambito del piano di lavoro 2015-2017 sulla progettazioneecocompatibile per promuovere la riparabilità, longevità e riciclabilità deiprodotti, oltre che l'efficienza energetica;

Alcune azioni chiave del Piano di Azione dell’UE sull’economia circolare

• la revisione del regolamento relativo ai concimi, per agevolare ilriconoscimento dei concimi organici e di quelli ricavati dai rifiuti nel mercatounico e sostenere il ruolo dei bionutrienti;

• lo sviluppo di norme di qualità per le materie prime secondarie al fine diaumentare la fiducia degli operatori nel mercato unico;

• una strategia per le materie plastiche nell'economia circolare, che affrontaquestioni legate a riciclabilità, biodegradabilità, presenza di sostanzepericolose nelle materie plastiche e, nell'ambito degli obiettivi di svilupposostenibile, l'obiettivo di ridurre in modo significativo i rifiuti marini;

Alcune azioni chiave del Piano di Azione dell’UE sull’economia circolare

• una serie di azioni in materia di riutilizzo delle acque, tra cui una propostalegislativa sulle prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque reflue

• misure concrete per promuovere il riutilizzo e stimolare la simbiosi industriale trasformando i prodotti di scarto di un'industria in materie prime destinate ad un'altra;

• incentivi economici affinché i produttori facciano giungere prodotti più ecologici sul mercato e un sostegno ai sistemi di recupero e riciclaggio (es. per imballaggi, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli).

Alcune azioni chiave del Piano di Azione dell’UE sull’economia circolare

Alcune azioni chiave del Piano di Azione dell’UE sull’economia circolare per la gestione dei rifiuti

• un obiettivo comune a livello di UE per il riciclaggio del 65% dei rifiutiurbani entro il 2030;

• un obiettivo comune a livello di UE per il riciclaggio del 75% dei rifiuti diimballaggio entro il 2030;

• un obiettivo vincolante per ridurre al massimo al 10% il collocamento indiscarica per tutti i rifiuti entro il 2030;

• il divieto del collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata;

• la promozione di strumenti economici per scoraggiare il collocamento indiscarica;

• efficienza energetica; • riparabilità, • durabilità,• possibilità di rimessa a nuovo• riciclaggio e identificazione di determinati materiali o sostanze.

Progettazione eco-compatibile (o eco-design)

Produzione

• Migliori pratiche• Migliori tecnologie disponibili• Sostituzione risorse/materie prime inquinanti• Innovazione verso l’efficienza • Diffusione di sistemi di certificazione dell’eco-gestione e audit

(EMAS)• Incentivazione della simbiosi industriale (Es. Cartacrusca:

Barilla- Favini)• Uniformità norme sui sottoprodotti

Consumo

• Revisione e rafforzamento delle norme sulle etichette verdi• impronta ambientale del prodotto (misurare le prestazioni ambientali,

includendo indicatori come durabilità, ecc.)• Acquisti verdi e appalti pubblici• Tassazione ambientale (tassazione sulle cattive prestazioni ambientali)• Regole comuni sulle informazioni per la riparabilità e per la disponibilità dei

pezzi di ricambio • Contrasto dell’obsolescenza programmata dei prodotti• condivisione di prodotti o infrastrutture (economia collaborativa - sharing) • In generale: incoraggiare il riutilizzo e la riparazione (es. Ikea e Repair

Café

Gestione dei rifiuti

Gestione dei rifiuti

• Obiettivi ambiziosi per il packaging• Migliorare i sistemi di raccolta e accrescere la responsabilità dei

produttori• Cambio del sistema di tariffazione (tariffe puntuali: PAYT Pay as you

throw)• Importanza dei piani di gestione, anziché infrastrutture

Un dato interessante:

In una tonnellata di RAEE c’è più oro di una tonnellata di materiali di miniera aurifera

Da rifiuti a risorse: stimolare il mercato delle materie prime secondarie e il riutilizzo dell’acqua

• Revisione della normativa per il riuso dei rifiuti come materie seconde (passaggio da definizione di rifiuto a risorsa)

• Ridurre l’incertezza sulla qualità dei rifiuti/risorse (certificazione)

• Es. rifiuti organici – concimi• Es. riutilizzo delle acque reflue• Es. Mapei – additivo per calcestruzzo non utilizzabile

Settori specialiSe si vuole garantire il passaggio a un’economia circolare è necessario aumentare il riciclaggio della plastica. L’uso di questo materiale nell’Unione è cresciuto in maniera costante, ma ne viene riciclato meno del 25% e circa il 50% è collocato in discarica. Grandi quantità di rifiuti di plastica finiscono anche negli oceani, ragion per cui tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 vi è quello di prevenire e ridurre in maniera significativa l’inquinamento marino di tutti i tipi, compresi i rifiuti marini.

la plastica

I rifiuti alimentari

• Sostenere le campagne di sensibilizzazione contro lo spreco di cibo

• Incentivare il consumo (dono) di cibi prossimi alla scadenza• Chiarire indicazione «consumare preferibilmente entro…»

Settori speciali

Biomassa e prodotti biologici

• I biomateriali, ossia i materiali a base di risorse biologiche (come legno, colture o fibre) possono essere impiegati in un’ampia gamma di prodotti (edili, di arredamento, cartacei, alimentari, tessili, chimici ecc.) e per usi energetici (ad esempio, biocarburanti)

• riciclaggio dei rifiuti di imballaggio di legno• La bioindustria ha altresì dimostrato il suo potenziale di innovazione

nella produzione di nuovi materiali e processi e nuove sostanze chimiche (bioraffinerie integrate)

Rifiuti di costruzione e demolizione

• raccolta differenziata dei rifiuti di costruzione e demolizione

• sviluppo protocolli volontari di riciclaggio• Certificazione ambientale (non solo energetica) degli

edifici

Innovazione, investimenti e altre misure orizzontali

tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi

All’interno di Horizon2020: «Industria 2020 nell’economia circolare»Piano di azione per l’ecoinnovazione (es.: simbiosi industriale)

Coinvolgimento del Fondo Europeo per gli investimenti strategici e della Banca Europea per gli investimenti (programma InnovFin)

Piano di azione verde per le PMI

• Forza lavoro qualificata e sviluppo delle competenze

• Occupazione verde• Agenda per le nuove

competenze in Europa

Esercizio: immaginate di applicare i principi dell’economia circolare ai seguenti tre settori non ancora inseriti dall’Unione Europea nel PIANO di AZIONE L’ANELLO MANCANTE

TRASPORTI SANITA’ CITTA’ E TERRITORIO

E la Regione Campania?

L e g g e R e g i o n a l e 2 6 m a g g i o 2 0 1 6 , n . 1 4 .

(modificato dalla legge regionale 8 agosto 2016, n. 22)"Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti".

Art. 2(Economia circolare)

1. La Regione Campania riconosce la validità dei principi dell'economia circolare…Art. 3

(Misure per l'economia circolare)1. La Regione Campania persegue attraverso azioni concrete la realizzazione di un

modello di economia circolare e sostiene, anche con criteri premiali nell'assegnazione di risorse europee, statali e regionali, la ricerca scientifica volta alla progettazione e

produzione di beni riutilizzabili, riparabili e riciclabili

Società dei consumi(fare di più con più risorse)

Società impazzita(fare di meno con

più risorse)

Società razionale(fare di più con meno risorse)

Società buddista(fare di meno con

meno risorse)

CONSUMO RISORSE

PIL

Da Paolo Schmidt di Friedberg, Gli studi di impatto: considerazioni di base, Materiale didattico Formez corso di formazione per Analisti di Impatto Ambientale 1990