Artigianato tradizionale - portale del Legno Trentino · spense, forzieri antichi, tavoli, panche...

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Artigianato tradizionale Legno ITALIA

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Artigianato tradizionaleLegno ITALIA

Aziende che hanno aderito al protocollo

Magil S.n.c. di Leonardelli Giorgio e Marco

Mobili d’arte S.n.c di Geremia Mario e C.

Arredamenti Bigoni S.n.c. di Natale Bigoni e C.

Sottsass Carlo

Artelegno di Lorenzo Rizzi

AB Falegnameria di Alberto Battaiola

Rizzi Luigi

Maini Pietro

Marco Libardoni

Rustiklegno di Massimo Zadra

Bigoni S.r.l.

Nelle sue manifestazioni più tradizionali

l’artigianato in legno è la risposta più diretta

ed immediata che l’uomo ha saputo dare

ai bisogni di tutti i giorni.

Col tempo questa immediatezza ha lasciato

spazio ad una tradizione che nella nostra

terra ha coniugato, in un sapiente equilibrio,

esigenze funzionali e senso estetico sviluppando

tratti formali che riflettono un’identità culturale

profondamente radicata nelle nostre valli.

Recuperare questi valori e le tecniche

di lavorazione ad essi associate, individuare

i prodotti che più li rappresentano

è l’obiettivo che la Provincia autonoma

di Trento, la Camera di Commercio I.A.A.,

l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese

della Provincia di Trento e il Museo

degli Usi e Costumi della Gente Trentina

si sono posti mediante un progetto

di valorizzazione e promozione dell’artigianato

tradizionale trentino.

Artigianato tradizionaleLegno

Artigianato tradizionaleLegno

Le aziende

Magil S.n.c.di Leonardelli Giorgio e Marco

Magil è un'azienda che da decenni è attiva nel campo della costruzione dell'arredo d'interni in legno. Titolari dell’Azienda sono i fratelli Marco e Giorgio Leonar-delli (e da qui il nome); Maestro d’arte, il primo, Maestro artigiano, il secondo, nel corso degli anni hanno tenute vive le vecchie tecniche di falegnameria e di decoro del legno ed hanno introdotto moderne tecnologie e nuove macchine con le quali si ottiene maggiore precisione. Nell’equilibrato connubio di tradizione ed innovazione che si riscontra nei suoi manufatti, Magil usa esclusiva-mente essenze lignee, materiali e sistemi di ferramenta di qualità elevata. Il legno, le impiallacciature, le radiche, vengono sempre selezionate personalmente dai titolari, affinché il prodotto finale sia di ottima qualità, realizzando con dedizione, professionalità e passione stubi, mobilio in stile, rivestimenti decorativi, oggetti di design, a seconda delle esigenze del cliente.

38045 Civezzano (TN)Zona ArtigianaleLocalità Sille, 25tel. 0461.858948 - fax 0461.857424 [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: larice trentino, proveniente dalla Valle di Fassa e nocciolo del Trentino

Lavorazioni: incastri a tenone e mortasa, finitura naturale

Dimensioni: altezza: 120 cm; larghezza: 145 cm; profondità: 51 cm.

Riferimento: moscarole provenienti dalla Valle di Mocheni

I materiali utilizzati per la realizzazione del mobile sono gli stessi che componevano le vecchie moscarole, contenitori «dispensa» per i cibi deperibili che venivano posizionate in luogo riparato e fresco all’esterno delle vecchie abitazioni contadine di montagna. L’intreccio presente nelle ante e nei fianchi, realizzato con le po-le del nocciolo messe in piega prima dell’essicazione, permette la ventilazione dell’interno. Le dimensioni e la forma sono certo più attuali rispetto al modello tradizionale, e sono state adattate, in una personale interpretazione, pensando il mobile come contenitore da soggiorno o cucina, adatto a cibi o bevande, rispettando tuttavia i sistemi costruttivi del tempo. La struttura è sobria nelle geometrie, le sezioni del legno massiccio incastrato e i rapporti dimensionali lo rendono adatto al presente pur conservando la semplicità delle realizzazioni tradizionali trentine. Da evidenziare la cura posta nella selezione, nel taglio e nella stagionatura dei materiali lignei.

Moscarola

Mobili d’arte S.n.cdi Geremia Mario e C.

Laboratorio di alta falegnameria specializzato in produ-zione di mobili in stile, arredo interno e restauro mobili e arredi antichi. Attiva da metà degli anni novanta, l’azienda ha origini nel bassanese grazie all’attività di Mario Geremia, il fonda-tore.L’azienda utilizza legni pregiati come il rovere, il noce, il ciliegio ed altre essenze di origine locale e tecniche di produzione che si richiamano agli antichi mestieri. Per le finiture particolare che valorizzano l’opera del falegname, l’oggetto si impreziosisce di intarsi e cornici interamente fatte a mano. I prodotti più rappresentativi sono armadi da cucina, di-spense, forzieri antichi, tavoli, panche trentine, piattaie. Per i restauri si utilizzano legni antichi e di riuso. Con i suoi manufatti, completamente realizzati a mano fin nei minimi particolari delle cerniere e del chiavistello, Mario Geremia esprime la sua naturale vocazione nel proporre mobili in linea con gli stili che, nel tempo, hanno espresso la cul-tura del territorio.

38050 Ospedaletto (TN)via Stazione, 9tel. 0461.768425www.mobiligeremia.com [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: abete trentino

Lavorazioni: incastri, finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 195 cm; larghezza: 103 cm; profondità: 57 cm.

Riferimento: angoliera di inizio del XIX secolo, di provenienza Pergine Valsuga-na (TN)

Riproposizione, nella struttura, nelle essenze lignee e nei particolari della ferramenta, dell’originale mobile dell’alta Valsugana, ora inse-rito nella collezione del Museo di San Michele

Angoliera

Arredamenti Bigoni S.n.c.di Natale Bigoni e C.

La falegnameria «Arredamenti Bigoni» ha vissuto la pro-pria esperienza professionale con l’amore e la passione per il legno massello che, secondo la sensibilità dei Tito-lari, contribuisce a dare un’anima viva ad ogni ambiente.Fondata da Bigoni Natale, maestro d’arte di grande espe-rienza, coadiuvato dal figlio Nicola, maestro d’arte, e da altri valenti artigiani, l’azienda si è evoluta e continua ad arricchirsi di tecnologie innovative pur continuando a guardare alla tradizione come vera fonte di ispirazione per la propria attività. Il laboratorio di falegnameria è specializzato nella re-alizzazione di arredi interni e ha ottenuto diversi rico-noscimenti per la qualità degli oggetti realizzati. Pro-duce mobili artigianali ispirati alla tradizione trentina e reinterpretata in chiave funzionale contemporanea. Con i loro oggetti e le loro lavorazioni ricreano gli ambienti più tipici della montagna, con un tocco di stile per antiche atmosfere. Superfici intarsiate, intagliate e decorate a ma-no su legno si aggiungono e vanno a formare disegni uni-ci ed originali, per impreziosire ogni ambiente e renderlo speciale: sono frutto di un’espressione artistica sprigiona-ta da mani esperte.

38025 Dimaro (TN)via Tonale, 30tel. e fax [email protected]

Letto

Scheda tecnica

Materiali: cirmolo trentino

Lavorazioni: incastri, giunzioni senza parti metalliche, finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 120 cm; larghezza: 180 cm; profondità: 200 cm

Riferimento: letto della prima metà del XVII secolo, in legno di abete, di prove-nienza Val di Non

Costituito da una testiera ed una pediera con montanti recanti inci-sioni geometriche, create manualmente ed unite con assi di grosso spessore che vanno a formare degli specchi; le due sponde hanno estremità scanalate e fissate mediante grossi chiodi costruiti in le-gno di cirmolo

Sottsass Carlo

La tradizione familiare vedeva le precedenti generazioni Sottsass lavorare nel settore della carpenteria in legno. Carlo Sottsass, dopo aver frequentato la scuola d’arte a Pozza di Fassa, inizia la sua attività nel 1983 dedicando-si alla lavorazione del legno come falegname per interni ed arredi. La sua specifica dedizione al materiale ligneo locale ha portato Carlo Sottsass a sperimentare varie ti-pologie di prodotto artigianale dell’area della Val di Fassa e della Val di Fiemme: dal serramento interno al mobile, dall’oggettistica in legno al balcone tipico della sua zo-na.Sottsass lavora su misura, con passione, esperienza e precisione, dedicandosi alla trasformazione manuale del materiale ligneo, modellando forme che ben si adattano alle abitazioni dell’area dolomitica. Il suo stile semplice e pulito rientra pienamente nella tradizione trentina . La sua abilità nel lavoro manuale e la costante ispirazione ai modelli tradizionali ed ai metodi consolidati nel tempo hanno condotto l’Artigiano verso una produzione di ma-nufatti con un forte legame con il suo territorio.

38032 Canazei (TN)via Streda de Costa, 45tel. [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: abete trentino

Lavorazioni: tecniche ad incastro, finitura in cera naturale, chiodi in legno

Dimensioni: altezza: 173 cm; larghezza: 118 cm; profondità: 37 cm

Riferimento: piattaia della seconda metà del XIX° secolo, di provenienza Pre-dazzo (TN)

In legno massiccio, ripropone, con stile rinnovato, un oggetto sem-pre presente nella cucina delle case dell’area alpina; utile per le stoviglie ma anche per i secchi in rame per l’acqua che venivano agganciati nella parte inferiore del mobile; costituito due alti mon-tanti, robuste traverse per trattenere e sostenere i piatti e tre ampi cassetti con anelli metallici

Piattaia

Artelegnodi Lorenzo Rizzi

Da ormai molti anni l’azienda artigianale «Artelegno», fon-data sulle solide basi di una lunga esperienza, produce mobili e arredamenti completi di ogni stile ed essenza, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare le tradizioni arti-giane e la qualità del lavoro «fatto a mano».In Artelegno si lavorano diverse essenze lignee – in parti-colare il noce e l’abete locali - per la produzione di diver-se tipologie di arredo interno, realizzato anche su misura in base alle diverse esigenze del cliente.Le cucine in legno massiccio sono realizzate seguendo sia gli stili tradizionali trentini, che il design moderno de-clinando il materiale naturale secondo le odierne neces-sità. Tra le lavorazioni particolari realizzate da Lorenzo Rizzi troviamo il mobile decorato (armadi, credenze, letti), che troviamo in Trentino nelle Valli di Sole, di Fiemme e Fassa, e le stubi impreziosite con rosoni ed intarsi a mano.Un vasta gamma di altri prodotti come poltrone, divani, cassettoni, armadi oppure i tradizionali serramenti inter-ni in legno massiccio sono testimonianza dell’impegno di Lorenzo Rizzi verso la valorizzazione dell’artigianato tipi-co nella cultura locale.

38022 Cavizzana (TN)Civico 42/Ctel. [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: noce e abete trentino

Lavorazioni: incastri, finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 195 cm; larghezza: 103 cm; profondità: 57 cm.

Riferimento: Ribaltina originale degli inizi del ‘900, originale di Ortisè, piccolo villaggio della Val di Sole, ed appartenente a Giacomo Bresadola, il più noto dei micologi italiani

Cassone a «pult»

AB Falegnameriadi Alberto Battaiola

Dopo una lunga esperienza ventennale come artigiano di falegnameria in Val di Sole, Alberto Battaiola apre nella zona commerciale di Malé il suo attuale laboratorio, dove realizza arredamenti su misura per privati, uffici e locali pubblici. Le esperienze della Falegnameria Battaiola sono molte-plici e vanno dai rivestimenti in legno alle cucine, dai ta-voli alle finiture per l’edilizia (scale, ecc.), privilegiando le soluzioni su misura.La qualità della lavorazione artigianale è il vero valore del-le produzioni della Falegnameria Battaiola che rende uni-co e prezioso ogni singolo manufatto, contraddistinto per l’utilizzo, in massima parte, di legno massiccio di abete e larice trentino e per il costante richiamo alla tradizione locale. Tali essenze garantiscono, oltre ad un pregio este-tico, caratteristiche di durata e robustezza al mobile per soddisfare al meglio le richieste di una clientela sempre più attenta ed esigente; a ciò si aggiunge l’amore per la professione, unito alla creatività nella lavorazione del le-gno, rendendo tale nobile materiale speciale per ogni am-biente, moderno o tradizionale che sia.

38027 Malé (TN)Zona Commerciale, 12tel. e fax [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: larice trentino

Lavorazioni: incastri a coda di rondine, piallatura interamente fatta a mano, fini-tura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 165 cm; larghezza: 113 cm; profondità: 43 cm.

Riferimento: dispensa del XIX° secolo, origine Valle di Cembra

Dispensa di tradizione trentina in legno massiccio; all’esterno pre-senta due ante con due specchiature ornate da ventagli stilizzati; all’interno è presente una scaffalatura e due cassetti

Dispensa

Rizzi Luigi

«Gigi» Rizzi nasce a Cles nel 1953. Dopo una lunga e ap-profondita esperienza come restauratore del mobile anti-co, apre un suo laboratorio di falegnameria artigianale a Cavizzana. Oggi si occupa di restauro di mobili in legno antico e pro-duzione di mobili in stile severo ed essenziale come vuole la tradizione locale; recentemente la sua produzione si è ampliata fino a comprendere mobili con linea più moder-na, rimanendo tuttavia fedele, per tutti i prodotti, all’uso del legno massello.Le sue specializzazioni sono le credenze, gli armadi, la cassapanca, i rivestimenti a stube, l’arredo interno e l’in-taglio decorativo.I lavori, quasi esclusivamente realizzati a mano, richia-mano la tradizione locale dell’arte povera e caratterizzati dall’equilibrio stilistico legato alla funzionalità degli ogget-ti riprodotti.

38022 Cavizzana (TN)via Alpi, 1tel. e fax [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: cirmolo della Val di Peio

Lavorazioni: incastri a coda di rondine, chiodi in legno, piallato a mano, finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 120 cm; larghezza: 130 cm; profondità: 50 cm.

Riferimento: credenza del XVIII secolo, in abete, di provenienza Storo (TN)

Reinterpretazione di un mobile originale di Storo in Val Giudicarie

Credenza

Maini Pietro

Quattro generazioni di falegnami e più di cento anni di esperienza nella lavorazione di manufatti in legno qua-lificano l’esperienza dell’azienda Maini di San Giacomo di Caldes. Nata attorno al 1880 come carpenteria e laboratorio per la costruzione di attrezzi per la lavorazione del fieno, mante-nendo saldo il legame il legame con il territorio, l’azienda risponde nel tempo alle esigenze specializzandosi nella realizzazione di allestimenti interni e di mobili su misura creati nel rispetto delle richieste anche più particolari dei clienti.Ispirandosi sempre allo stile tipico trentino, il laboratorio si distingue per la produzione di cassepanche, sedie, tavoli con intarsio, divani ed elementi di arredamento tipici ed originari della Val di Sole.Nel rinnovato laboratorio, Pietro Maini costruisce i propri mobili interpretando con cura e passione le caratteristi-che della tradizione artigianale.

38022 San Giacomo di Caldes (TN)via Romana, 23tel. e fax 0463.902034

Scheda tecnica

Materiali: larice, abete, olmo trentino

Lavorazioni: montaggio ad incastri senza parti metalliche, chiodi in legno, fini-tura in cera naturale

Dimensioni: altezza 92 cm, larghezza 42 cm, profondità 42 cm

Riferimento: tipologie prodotte nel territorio provinciale ed in Val di Sole

Tutte la parti sono in legno, sono sagomate a mano e montate ad incastro senza l’uso di giunture metalliche; lo schienale a lira la-vorata a mano caratterizza il prodotto personalizzandone la forma senza alterarne la tipicità della struttura

Sedie

Marco Libardoni

Marco Libardoni, dopo una lunga esperienza maturata come restauratore del mobile e dopo aver frequentato corsi di restauro anche all’estero, inizia la sua attività nel 1995 a Levico Terme in Valsugana.Nel suo laboratorio parallelamente all’attività di restauro si realizzano oggetti ispirati alla tradizione del mobile tren-tino contraddistinti dalla scelta di materiali e tecniche di lavorazione ereditate dal passato.I manufatti realizzati quali credenze, armadi, cassapan-che, comò, ma a anche elementi strutturali come stubi, scale, poggioli sono caratterizzati da una certa sobrietà dello stile con linee essenziali e pulite.I materiali impiegati sono principalmente l’abete e il larice massello rigorosamente di provenienza locale, ma anche antichi legni di recupero che conferiscono al manufatto l’autentica «patina» del tempo.La tecnica dell’incastro realizzato a mano e l’utilizzo di finiture naturali che accentuano la nobiltà del legno è fon-damentale per conferire agli oggetti l’elemento di unicità e pregio. In questa azienda artigiana passione, lavoro e stile di vita si confondono per dare vita a manufatti realiz-zati a regola d’arte.

38056 Levico Terme (TN)via Monte Panarotta, 55tel. 0461.701180www.dentronatura.it [email protected]

Scheda tecnica

Materiali: larice trentino, listelli in noce/rovere naturale

Lavorazioni: oggetto realizzato principalmente a mano con grande uso del-la tecnica dell’incastro. Assemblaggio completamente «a secco» senza l’uso di colle o elementi metallici. Chiavistello e cardini in le-gno. Finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 160 cm; larghezza: 130 cm; profondità: 50 cm

Riferimento: moscarola della prima metà del XIX° secolo, di provenienza Fierozzo (TN)

Dal legno di larice proveniente dal territorio locale un oggetto uni-co, reinterpretato stilisticamente, la «moscarola», per collocarla in un ambiente moderno magari giocando sui contrasti vivi negli ac-costamenti ad un arredo più moderno o destinandola ad impieghi più attuali

Moscarola

Rustiklegno di Massimo Zadra

Dopo le varie esperienze acquisite negli anni di lavoro presso aziende del settore, Massimo Zadra decide, nel 1993, di realizzare una propria azienda, chiamata «Ru-stiklegno».Negli anni, con la fiducia acquisita sia dai clienti, che da-gli artigiani con i quali collabora, il lavoro va ampliandosi ed in azienda entrano a far parte alcuni familiari, tra i quali il figlio che, frequentando la scuola professionale sulla la-vorazione del legno, si specializza. Contemporaneamente Massimo Zadra ottiene il titolo di Maestro Artigiano Arredatore. Nel 2006 si decide di fare un'ulteriore svolta, realizzando una nuova falegnameria, con spazi più ampi, ed amplian-do le professionalità presenti in azienda.L’attività della Rustiklegno spazia dalla produzione di ar-redo moderno alle stubi tradizionali, dalle cucine alle fi-niture per l’edilizia, come i balconi tradizionali trentini, le scale ed i parapetti ai manufatti appartenenti alla cultura trentina.

38012 Taio (TN)Frazione Mollaro - Zona ArtigianaleVia del Plan del Sant, 8tel. e fax [email protected]

Tavolo

Scheda tecnica

Materiali: larice trentino

Lavorazioni: incastri a coda di rondine, finitura in cera naturale

Dimensioni: altezza: 85 cm; larghezza: 90 cm; profondità: 90 cm.

Riferimento: tavolo del XIX° secolo, di provenienza Val di Rabbi (TN)

Gambe sagomate, divergenti, unite dai poggiapiedi e da due tra-versi; cassetto bifronte con pomolo in legno.

Disciplinare di produzioneper il settore artigianale delle

lavorazioni tradizionali del legno

Art. 1 - Zona di produzioneLa zona di produzione dei prodotti o dei manufatti considerati nel presente disciplinare, è esclusivamente la provincia di Trento.

Art. 2 - Ambiti di applicazioneIl presente disciplinare di produzione riguarda i prodotti realizzati nei diversi comparti del settore delle lavorazioni artigianali del legno e di materiali naturali assimilati al legno, che presentano caratteristiche di tradizionalità, tipicità e legame con il territorio trentino.I termini «manufatto» e «prodotto» vengono utilizzati in questo disci-plinare come sinonimi.Nella produzione e nella lavorazione vanno mantenute le caratteristi-che di qualità sotto il profilo estetico, ideativo-progettuale e tecnico-esecutivo, che esprimono la professionalità di chi li ha eseguiti.In questo ambito, tali prodotti sono espressione delle forme di arti-gianato tradizionale quando, per la realizzazione degli stessi in nu-mero limitato di esemplari, vengano impiegati materiali lignei locali, rispettando e riproponendo una tradizione tecnica e formale che si è consolidata nel corso del tempo in un particolare contesto storico e culturale del Trentino.È rappresentativo dell’artigianato tradizionale trentino il manufatto realizzato ai sensi del presente disciplinare e che, riconosciuti an-che gli aspetti di innovazione e creatività, rispetti e riproponga tecni-che e modalità che si sono consolidate nel tempo.Potrà dirsi inoltre tipica la realizzazione di un manufatto o di un pro-dotto, in esemplare unico o in numero limitato di esemplari, che im-pieghi materiali lignei specifici e che contenga uno o più caratteri peculiari, sotto il profilo tecnico e formale, divenuti con il tempo co-muni ai prodotti della stessa categoria, realizzati nella medesima zo-na geografica, in modo tale che gli stessi, grazie a queste loro carat-teristiche proprie ed evidenti, siano immediatamente riconoscibili e la loro origine territoriale sia precisamente identificabile.Sono esclusi dall’applicazione del presente Disciplinare:– i prodotti dell’artigianato artistico, realizzati in esemplare unico o

in numero limitato di esemplari, in qualsivoglia materiale ligneo il cui utilizzo è dettato da una esigenza estetica:

– i prodotti dell’artigianato innovativo che introducano in modo più o meno profondo modificazioni nella scelta e nell’impiego dei materiali lignei che lo costituiscono, nelle loro peculiarità esteti-che e funzionali e/o nei criteri e/o nei sistemi impiegati per rea-lizzarlo, e che rappresentino, di per se stesse, elementi di novità rispetto al passato.

Art. 3 - Requisiti soggettivi del produttoreLe aziende, per ottenere i riconoscimenti di cui al seguente art. 9, devono essere regolarmente iscritte all’Albo Artigiani ai sensi della L.P. 1 agosto 2002, n. 11, da almeno tre anni.Tale limite non si applica nel caso in cui il richiedente è Maestro arti-giano, come previsto all’art. 13 della L.P. n. 11/2002.

Se il realizzatore dei prodotti non è il Titolare dell’azienda o un Mae-stro artigiano, lo stesso deve documentare l’attività presso aziende artigiane con sede in provincia di Trento da almeno tre anni.

Art. 4 - Requisiti oggettivi del prodottoIl prodotto deve essere realizzato:

prevalentemente con tecniche manuali;a) con l’impiego di essenze lignee diverse (anche di legno vecchio b) di recupero), purchè di provenienza locale;anche attraverso l’uso di semilavorati, purché gli stessi siano sta-c) ti costruiti con i materiali appena citati e svolgano in tale contesto una funzione accessoria;in pezzi unici e/o in serie limitata, purché permangano, in quest’ul-d) timo caso, le stesse caratteristiche di manualità e di professiona-lità che contraddistinguono il pezzo unico.

L’esecuzione può prevedere l’utilizzo di apparecchiature/macchinari purché i processi di lavorazione non siano interamente di serie.

Art. 5 - Requisiti stilistici del prodottoIl prodotto di artigianato tradizionale deve essere realizzato con tec-niche e strumenti che rispettino fedelmente i modelli, le forme, gli stili e le decorazioni riscontrabili:

nelle pubblicazioni scientifico-culturali selezionate in bibliografia a) dalla Commissione di cui all’art. 10;dai vademecum – se disponibili – sulle caratteristiche di tradi-b) zionalità e tipicità di prodotto, curati dalla Commissione di cui all’art. 10;negli archetipi conservati nelle raccolte pubbliche e private e/o c) reperibili presso le fonti documentarie presso la Soprintendenza ai beni storico-artistici e le Istituzioni museali o storiche.

Qualsiasi altra forma di documentazione originale rispetto agli stili utilizzati per la realizzazione dei manufatti verrà sottoposta dall’azien-da alla valutazione della predetta Commissione e considerata even-tualmente come prova di certificazione di originalità, tradizionalità e tipicità.

Art. 6 - Requisiti delle fasi produttiveLe fasi produttive e la tecnica impiegata devono assicurare che il prodotto finito mantenga inalterate tutte le caratteristiche peculiari delle tipologie merceologiche indicate all’art. 8.Le lavorazioni devono essere eseguite all'interno dell'azienda. Fasi di lavorazione di tipo accessorio e complementare, quali la scultu-ra, l'intarsio, la doratura, la laccatura, la verniciatura, l'imbottitura o quant'altro necessario, potrà essere commissionato ad artigiani del-la provincia di Trento che si impegnino a loro volta ad eseguire le la-vorazioni necessarie secondo il presente disciplinare.Al fine di favorire le fasi di verifica da parte della Commissione di cui all’art. 10, l’Azienda si impegna a mantenere idonea documentazio-ne fotografica sulle fasi salienti di produzione del manufatto (del pri-mo pezzo, nel caso di serialità).

Si specifica, inoltre, che:semilavorati: non è assolutamente consentito rifinire o comple-a) tare beni acquistati come semilavorati presso aziende al di fuori della provincia di Trento;complementi e ferramenta: è fatto divieto assoluto l'utilizzo di b) complementi realizzati con criteri industriali, fatta eccezione per gli accessori di assemblaggio, quali viterie, cerniere, chiusure; è altresì vietato l’uso di accessori in plastica o a calamita, o in ma-teriali diversi dalla tradizione; è consentito l’uso di ferramenta di qualità, purchè nel rispetto delle metodologie tradizionali;manualità: la componente del lavoro manuale di qualità, all’inter-c) no del ciclo di lavorazione di un manufatto o di un prodotto, deve essere preponderante e non accessoria all’uso di macchinari;serialità: la serialità delle produzioni è ammessa solo per mode-d) ste quantità di tipo non industriale.

Art. 7 - Requisiti delle tecniche produttiveLa tecnologia deve essere di supporto alle lavorazioni proprie dell’ar-tigianato tradizionale, eseguite su materiali lignei, per evitare che al-cuni procedimenti assumano i caratteri della inutile ripetitività e com-portino perciò un’eccessiva durata delle stesse. È quindi consentito l’utilizzo di utensili, di strumenti e di attrezzature, anche a contenuto tecnologico, che riducano questi inconvenienti, fatto salvo quanto precisato riguardo alla «serialità» dall’art. 6 del presente Disciplinare di Produzione.Per una più concreta definizione, si ritiene opportuno fare una distin-zione tra tecnologie di produzione impiegate per la realizzazione di manufatti/prodotti dell’artigianato tradizionale:

falegnameria: per la costruzione del mobile classico occorre fare a) riferimento al sistema intelaiato massiccio con sistemi ad incastri tradizionali e/o a coda di rondine;ebanisteria: è consentito esclusivamente il sistema tradizionale b) con decoro o intarsio di essenze lignee diverse in incavi realiz-zati su materiali lastronati o placcati; non è assolutamente con-sentito l’uso di fogli prefiniti;doratura e argentatura: è consentito esclusivamente il sistema c) tradizionale con la collocazione di foglie d'oro zecchino o di veli-ne metalliche su fondo idoneamente preparato;verniciatura: la verniciatura del mobile tradizionale deve essere d) eseguita a cera d’api o a ceralacca. Nel caso di manufatti o pro-dotti diversi è consentito l’utilizzo di vernici particolari per assol-vere a determinate esigenze, quali la durata per manufatti o pro-dotti sottoposti a variazioni climatiche o la atossicità per manufat-ti o prodotti impiegati in contesti sottoposti a vincoli e normative di carattere ecologico-ambientale;tappezzeria: l’imbottitura dei mobili deve essere realizzata me-e) diante l’utilizzo di sistemi tradizionali con molle a spirale, fissa-te alla struttura lignea con cinghie di iuta e ricoperte da tela del medesimo materiale. I materiali utilizzati per procedere all’imbot-titura dei mobili deve essere prevalentemente di origine naturale

(crine animale e vegetale, piumino e piume d’oca ecc.), mentre quelli impiegati per eseguire il rivestimento dell’imbottitura stes-sa devono utilizzare tessuti naturali e pellami; intaglio: la rifinitura ad intaglio del prodotto deve essere realiz-f) zata a mano, nelle linee stilistiche della tradizione della provin-cia di Trento;decorazioni pittoriche: la rifinitura pittorica del prodotto deve es-g) sere realizzata a mano, nelle linee stilistiche della tradizione del-la provincia di Trento.

Art. 8 - Definizione delle tipologie di prodotti in legno Dalla più ampia definizione di settore, indicata all’art. 2, vengono identificati al suo interno i seguenti comparti:

mobili da cucina:a) tavolo;1. sedia;2. piattiera;3. angoliera;4. credenza;5. «portacrazidei» o «scafa»; 6.

altro arredo: b) cassapanca;1. armadio;2. comò, cassettiera e ribalta;3. comodino;4. letto;5. culla;6.

complementi di arredo: c) arredo sacro;1. corredo da cucina;2.

decorazione:d) ad intaglio, scultura ed intarsio;1. pittorica;2. con esecuzione di particolari finiture superficiali (laccatura, 3. doratura, verniciatura, rivestimento);

edilizia:e) stubi;1. porte interne;2. poggioli alla trentina;3. carpenteria.4.

Art. 9 - Riconoscimento delle caratteristiche di tradizionalitàI prodotti realizzati secondo il presente disciplinare sono riconosciu-ti come appartenenti alla cultura ed alla tradizione locale. Ciò potrà avvenire tramite:

il rilascio da parte dell’Azienda di una specifica dichiarazione di a) conformità;l’apposizione sul prodotto e sulla documentazione commerciale b) dell’azienda del marchio «artigianato tradizionale trentino» atte-stante l’originalità del prodotto.

Sia la dichiarazione di conformità, che il marchio artigianato tradi-zionale trentino sono approvati dalla Commissione di cui all’art. 10 e rilasciati in uso alle aziende che sottoscrivono il presente discipli-nare.L’uso, la pubblicazione e la comunicazione del riconoscimento può avvenire a cura dell’Azienda:

nelle esposizioni o nei negozi aziendali;a) in ogni iniziativa commerciale o pubblicitaria legata al prodot-b) to specifico, escludendo quindi qualsiasi possibilità di estende-re detto riconoscimento alle altre tipologie di manufatti prodotti dall’Azienda;negli esercizi commerciali con gli stessi limiti di cui alla lettera c) precedente;negli stand presso fiere ed esposizioni di carattere sia commer-d) ciale che istituzionale.

Art. 10 - Commissione sui prodotti tradizionali trentiniLa «Commissione sui prodotti tradizionali trentini», di cui fa parte al-meno un Maestro artigiano operante attivamente nei comparti defi-niti all’art. 8, svolge le seguenti funzioni:

verifica dei requisiti soggettivi (art. 3), oggettivi (art. 4), stilisti-a) ci (art. 5) e tecnici (art. 6) del presente disciplinare, prima che il prodotto sia messo in commercio;esame dei prodotti per i quali è stato rilasciata specifica dichia-b) razione di conformità e\o apposto il marchio artigianato tradizio-nale trentino di cui all’art. 9;in caso di comprovata incongruenza tra il prodotto messo in c) commercio e le indicazioni previste dal presente disciplinare, la facoltà di revocare l’utilizzo del marchio e della possibilità di rila-scio della dichiarazione di conformità;approvazione e divulgazione dei vademecum per la realizzazio-d) ne dei prodotti tradizionali trentini, per ogni singola categoria di prodotto;approvazione degli elenchi delle pubblicazioni culturali, storiche e) e scientifiche da cui trarre spunto per la realizzazione stilistica e formale dei prodotti;rilascio alle aziende della liberatoria per l’utilizzo della dichiara-f) zione di conformità e del marchio artigianato tradizionale trenti-no;predisposizione di progetti per la creazione di percorsi cultura-g) li per le aziende artigiane che sottoscrivono il presente discipli-nare.

Le Aziende che sottoscrivono il presente disciplinare accettano di sottoporsi alle verifiche ed all’esame delle lettere a) e b) del presen-te disciplinare.

La Commissione provvede alle revoche di cui alla lettera c) dopo aver esperito un tentativo bonario di composizione delle esigenze esposte dall’Azienda.

Art. 11 - FormazioneL'impresa deve saper riconoscere e collocare criticamente la pro-pria attività nel rispetto dei percorsi culturali che hanno prodotto le esperienze storiche dell'artigianato tradizionale. Devono essere considerati quali caratteristiche peculiari dell'impre-sa che opera nel settore:

il richiamo alla tradizione, inteso come capacità acquisita di una a) cultura specifica, non solo materiale, appartenente ad un ambi-to operativo;l’aggiornamento professionale, ovvero la disponibilità a recepi-b) re stimoli e sollecitazioni provenienti dalle istituzioni preposte o che svolgono attività di tutela, ricerca e valorizzazione dei patri-monio culturale;il legame con le nuove generazioni, vale a dire la disponibilità ad c) offrire reali opportunità di formazione e apprendimento.

In quest’ottica il titolare o i realizzatori del prodotto all’interno dell’azienda si impegnano a seguire corsi di aggiornamento profes-sionale o culturale previsti dal piano progettuale della «Commissio-ne sui prodotti tradizionali trentini» o da altri enti di formazione del comparto.

© Camera di Commercio I.A.A. di Trento, 2008Fotoritratti di Romano Magrone, TrentoFotografie arredi Luca Pedrotti, Bolzano

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