Arte Bianca lunedì 30 aprile 2012

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova fornaioamico.it – L’Arte Bianca online GRUPPO GIOVANI ANCHE AD ENNA LA COLLABORAZIONE FA LA DIFFERENZA / 4 RICETTE FOCACCIA CON FARINA DAVENA / 8 QUI LOMBARDIA FESTA SOCIALE DEI FORNAI / 11 Settimanale informativo della FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI, PANIFICATORI PASTICCERI E AFFINI Anno LXVII LUNEDÌ 30 APRILE 2012 L a p a n i f i c a z i o n e i t a l i a n a Fare ciò che è necessario N el febbraio di quest’anno un gruppo di agricoltori della Campania ha messo in piedi un mo- vimento denominato Resistenza Contadina, per cercare di far so- pravvivere le piccole imprese agricole del territorio. Fin qui poco di nuo- vo, se non fosse per il manifesto che indi- vidua problematiche che vanno ben oltre i temi di interesse del mondo agricolo, tan- to da toccare diretta- mente tutta la pro- duzione agroalimen- tare che, come la pa- nificazione stessa di- mostra, è in larghissi- ma parte composta da piccole imprese quasi sempre a carat- segue a pagina 2 L’EDITORIALE Con pratiche scorrette la Gdo uccide le piccole aziende alimentari Una tesi di laurea dà conto delle iniziative unilaterali messe in atto dalle catene di supermercati nei confronti dei fornitori. Il presidente La Sorsa: «Ci auguriamo che le norme in materia recentemente emanate pongano fine a questi abusi» I l Governo sembra esse- re conscio del proble- ma. Nel decreto sulle li- beralizzazioni (n. 1 del 24 gennaio 2012), entrato in vigore lo scorso 24 marzo, ha infatti preso di petto la questione, predisponendo tempi di pagamenti certi per le forniture dei prodot- ti agroalimentari. In questo modo tutti i panificatori che effettuano forniture ai supermercati potrebbero essere certi di essere paga- ti entro sessanta giorni dal- la consegna della merce. Tra il dire e il fare, come si suol dire, c’è però di mez- zo il mare e non è detto che poi le cose migliore- ranno. Da noi il detto che «fatta la legge, trovato l’in- ganno», rappresenta, più che un proverbio, un vero e proprio modo di fare. La Gdo potrebbe benissimo trovare nuovi modi e mez- zi per “rimediare” alle im- plicazioni connesse all’ap- plicazione delle legge. E i modi per farlo sono tantis- simi. A elencare le pratiche Ottobre sarà il mese del pane fresco U n bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieci obeso. Come se non bastasse, nel 50 percento dei casi c’è il rischio che l’obesità si prolunghi anche nella vita adulta. A lanciare l’allarme è stata l’Andid, l’associa- zione nazionale dei dietisti italiani (con la quale la Fede- razione italiana panificatori sta avviando un rapporto di collaborazione), in occasione del 24° Congresso nazio- nale della categoria, che si è tenuto a Verona la scorsa settimana. A PAGINA 7 I Il 16 aprile scorso, si è svolto a Brescia un in- contro sullo stato e sui problemi della panifica- zione artigiana, organizzato dal Sindacato provin- ciale panificatori, guidato da Francesco Mensi. L’in- contro ha consentito ai fornai del Bresciano di con- frontarsi con il presidente onorario della FIPPA, Ed- vino Jerian, e con il vicepresidente Roberto Ca- pello. A PAGINA 10 di Edvino Jerian segue a pagina 2 Brescia: stare insieme, un valore strategico

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Il settimanale della panificazione italiana

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova

fornaioamico.it – L’Arte Bianca online

GRUPPO GIOVANI ANCHE AD ENNA LA COLLABORAZIONE FA LA DIFFERENZA / 4

RICETTE FOCACCIA CON FARINA D’AVENA / 8

QUI LOMBARDIA FESTA SOCIALE DEI FORNAI / 11

Settimanale informativo della

FEDERAZIONE ITALIANA

PANIFICATORI, PANIFICATORI

PASTICCERI E AFFINI

A n n o L X V I I

L U N E D Ì

3 0 A P R I L E

2 0 1 2 L a p a n i f i c a z i o n e i t a l i a n a

Fare ciò che è necessario

Nel febbraio diquest’anno un

gruppo di agricoltoridella Campania hamesso in piedi un mo-vimento denominatoResistenza Contadina,per cercare di far so-pravvivere le piccoleimprese agricole delterritorio.Fin qui poco di nuo-vo, se non fosse peril manifesto che indi-vidua problematicheche vanno ben oltrei temi di interesse delmondo agricolo, tan-to da toccare diretta-mente tutta la pro-duzione agroalimen-tare che, come la pa-nificazione stessa di-mostra, è in larghissi-ma parte compostada piccole impresequasi sempre a carat-

segue a pagina 2

L’EDITORIALE

Con pratiche scorrette la Gdouccide le piccole aziende alimentariUna tesi di laurea dà conto delle iniziative unilaterali messe in atto dalle catenedi supermercati nei confronti dei fornitori. Il presidente La Sorsa: «Ci auguriamoche le norme in materia recentemente emanate pongano fine a questi abusi»

Il Governo sembra esse-re conscio del proble-ma. Nel decreto sulle li-

beralizzazioni (n. 1 del 24gennaio 2012), entrato invigore lo scorso 24 marzo,ha infatti preso di petto laquestione, predisponendotempi di pagamenti certiper le forniture dei prodot-ti agroalimentari. In questomodo tutti i panificatoriche effettuano forniture aisupermercati potrebberoessere certi di essere paga-ti entro sessanta giorni dal-la consegna della merce.Tra il dire e il fare, come sisuol dire, c’è però di mez-zo il mare e non è dettoche poi le cose migliore-ranno. Da noi il detto che«fatta la legge, trovato l’in-ganno», rappresenta, piùche un proverbio, un veroe proprio modo di fare. LaGdo potrebbe benissimotrovare nuovi modi e mez-zi per “rimediare” alle im-plicazioni connesse all’ap-plicazione delle legge. E imodi per farlo sono tantis-simi. A elencare le pratiche

Ottobre sarà il mese del pane fresco

Un bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieciobeso. Come se non bastasse, nel 50 percento dei

casi c’è il rischio che l’obesità si prolunghi anche nellavita adulta. A lanciare l’allarme è stata l’Andid, l’associa-zione nazionale dei dietisti italiani (con la quale la Fede-razione italiana panificatori sta avviando un rapporto dicollaborazione), in occasione del 24° Congresso nazio-nale della categoria, che si è tenuto a Verona la scorsasettimana. A PAGINA 7

IIl 16 aprile scorso, si è svolto a Brescia un in-contro sullo stato e sui problemi della panifica-

zione artigiana, organizzato dal Sindacato provin-ciale panificatori, guidato da Francesco Mensi. L’in-contro ha consentito ai fornai del Bresciano di con-frontarsi con il presidente onorario della FIPPA, Ed-vino Jerian, e con il vicepresidente Roberto Ca-pello. A PAGINA 10

di Edvino Jerian

segue a pagina 2

Brescia: stare insieme,un valore strategico

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 30 aprile 2012Pagina 2

Primo Piano

tere familiare.Vale la pena di riporta-re alcuni tra i punti pro-posti dal manifesto:“Un sistema di distribu-zione del cibo chestrozza i margini di chilavora, molto al di sottodella soglia di conve-nienza. Il valore dei nostri pro-dotti si è progressiva-mente ridotto, soprattut-to quando sono destina-ti alla grande distribu-zione alimentare.Una legislazione cheprivilegia sempre di piùi processi industriali delcibo. Le norme del settoreagroalimentare penaliz-zano le produzioni dipiccola scala e in alcunicasi determinano l’ab-bandono di metodi pro-duttivi tradizionali, la

burocratizzazione divienespesso insostenibile per lepiccole aziende. Il proli-ferare di adempimenti bu-rocratici, spesso oltre ognilogica, costringe i panifi-catori a destinare tempo erisorse che vengono cosìdistolte dall’attività pro-duttiva vera e propria.Assistiamo ad una omolo-gazione dilagante dei pro-dotti alimentari.La competizione commer-ciale si gioca pressochéesclusivamente sul prez-zo, rendendo sempre piùdifficile la sopravvivenzadi quei produttori chepuntano sulla cura nellescelte delle materie pri-me, dei prodotti locali epratiche produttive tradi-zionali .”L’apertura dell’Arte Bian-ca dedicata alle praticheche la Grande distribuzio-ne organizzata mette bru-talmente in atto, non fache confermare quantosopra.E’ innegabile come il ma-nifesto, in estrema sinte-si, colga i motivi centrali

della crisi che sta inve-stendo anche il nostromondo per cause che so-no aggiuntive e indipen-denti dall’andamentodelle crisi economicheinternazionali in corso.In altre parole, dobbia-mo prendere atto che lequestioni che il manife-sto solleva non potrannocerto trovare soluzionein un quadro di miglio-ramento dell’economiagenerale poiché i feno-meni sopra descritti sisono avviati in momentinei quali l’economia eraancora in fase di crescitae continueranno, verosi-milmente, in modo sem-pre più rilevante nel fu-turo, qualunque sarà lasituazione economicadel nostro Paese e del-l’Europa. Sbaglia, dunque, chi spe-ra che una soluzione del-le grandi crisi economi-che europee risolva an-che i nostri problemi.Un piccolo gruppo dicontadini campani si èmesso assieme, ha preso

coscienza del problema eha tentato di affrontarlo.Da loro i panificatori ita-liani dovrebbero prende-re esempio, stringersinuovamente tutti assiemee - come un tempo avve-niva - reagire con deter-minazione a una situazio-ne che altrimenti ci vedràtutti soccombenti. Certo, per molti la consi-derazione più ovvia èche con ogni probabilitàpoche e piccole realtà lo-cali sono inevitabilmentedestinate a perdere con-tro i giganti del mondocommerciale e produtti-vo, e che la loro sia unastrada velleitaria e dallafine già segnata. Maqualche volta dovremmoricordare che rinunciarein partenza è la cosapeggiore che un uomopossa fare. E dovremmofare nostro il motto fran-cescano: “Cominciate afare ciò che è necessario,poi fate ciò che è possi-bile. E all’improvviso visorprenderete a fare l’im-possibile”.

Parafrasandolo, è ne-cessario, ad esempio,portare all’evidenzadei consumatori quantosta avvenendo, magariusando le parole delmanifesto. E’ possibilefarlo attraverso i nostriforni, le vetrine, i mez-zi d’informazione, il la-voro delle nostre asso-ciazioni. La gente staprendendo coscienzadell’ambiente e di valo-ri di vita che sembrava-no dimenticati. E così,anche se ora può sem-brare impossibile, po-tremmo trovarci all’im-provviso i consumatorial nostro fianco, consciinfine di chi realmentedifende la stabilità so-ciale del Paese e creaposti di lavoro duraturie di chi invece usa egetta senza scrupoli lenostre imprese, i lavo-ratori, i nostri stessi fi-gli in una sorta di pre-cariato permanente fi-nalizzato unicamente alprofitto immediato.E.J.

L’Arte BiancaL a P a n i f i c a z i o n e I t a l i a n a

Settimanale informativo della Federazione Italiana Panificatori,Panificatori-Pasticceri e Affini

FONDATORE: Savino BraccoDIRETTORE RESPONSABILE: Francesco La Sorsa

CAPO REDATTORE: Jgor Jan Occelli

[email protected]

COLLABORATORI: Bruno Stella, Rosanna Iacovino,Graziano Monetti

IMPAGINAZIONE: Annamaria CarlonePUBBLICITÀ: [email protected]

RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO

DEI DATI (D.LGS. 196/2003): Francesco La Sorsa

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ

Via Alessandria 159/D - 00198 Romatel. 068541138 - fax 0685351968

STAMPA:Centro Servizi Editoriali s.r.l.

Stabilimento: Via del Lavoro,1836040 Grisignano di Zocco (VI)Autorizzazione del Tribunale

di Roma n. 16849 dell’1.6.1977

Associato all’Unione Italiana Stampa Periodica

L’EDITORIALEdi Edvino Jerian

Fare ciò che è necessario

segue dalla prima

commerciali scorrette chenormalmente la gdo impo-ne ai propri fornitori ci hapensato uno studente del-lo Iulm di Milano, ArnaldoSanti che, al fenomeno, hadedicato la propria tesi dilaurea, di cui ha dato am-pio conto il fattoalimenta-re.it. Sfogliandola ci si tro-va di fronte a un vero eproprio campionario di in-giustizie di cui gridare al-lo scandalo parrebbe po-co. E non a caso, il com-mento del presidente deipanificatori La Sorsa nonpoteva essere più diretto:«Così si uccidono le picco-le aziende alimentari». Le mille e una ingiustizieIl commento del presiden-te La Sorsa a qualcuno po-trebbe sembrare esagerato.Ma basta conoscere il fun-zionamento del cosiddetto«listing fee», per capire chenon lo è affatto. Cos’è, èpresto detto: vuoi il tuoprodotto sugli scaffali? Be-ne, devi pagare. E tanto.Nel capitolo della tesi incui illustra queste pratiche,Santi spiega che il costoper garantire la presenzadel prodotto sugli scaffalioscilla tra gli 800 e i 1.500euro per ogni prodotto perciascun punto vendita.Un’enormità che rappre-senta una vera barriera perl’accesso al mercato. Lo stesso qualcuno maga-ri può pensare che la co-sa non interessi i “piccoli”produttori, ma non è asso-

lutamente così. La praticadegli “sconti di fine anno”è tristemente famosa fra gliaddetti della panificazioneche servono la grande dis-tribuzione. È difatti prassiconsolidata quella di ri-chiedere sconti retroattiviin chiusura dell’anno fisca-le. Aspetto che, come sot-tolinea Santi, incide in mi-sura anche significativa,oltreché imprevedibile: «ilproblema non è solo laredditività, ma anche l’im-possibilità di programma-re gli investimenti». Altro punto dolente èquello che riguarda il ri-spetto dei pagamenti: «Inassenza di controlli, alcunicatene di supermercatipretendono uno scontonon solo per pagare lemerci nei termini pattuiti,ma anche per rispettare itermini di legge», spiegaSanti. E questa non èneanche la cosa peggioreche possa capitare. Che cosa ci potrebbe esse-re di peggio? Di peggio cisono gli sconti non con-cordati, come quello deci-so del luglio 2009 dalgruppo Carrefour Italia,che ha coinvolto anche ipanificatori. In quell’occa-sione, una lettera del grup-po ha spiegato ai fornitoriche: «per affrontare la crisidei consumi che sta col-pendo molte famiglie ita-liane, ha deciso di premia-re la fedeltà dei propriclienti con sconti sulla spe-sa applicati a tutti i posses-sori di Carta Spesamica.

Questa attività verrà effet-tuata nel mese di agosto2009. Il gruppo Carrefour,al fine di remunerare que-sta iniziativa promoziona-le decisa unilateralmente,ha quindi richiesto uncontributo straordinario - atutti i fornitori delle mer-ceologie fresche, quali Or-tofrutta, Carne, Pesce, Sa-lumi e Formaggi, Gastro-nomia e Panetteria - ovve-ro uno sconto pari al 20%sul consegnato di una set-timana».

Di eccezionale c’è ben po-co, dato che nella tesi siparla di «classico esempiodi sconto retroattivo impo-sto unilateralmente dallacatena di distribuzione perremunerare una propriainiziativa commerciale».Basta leggere la letterapubblicata in basso, pro-veniente dal gruppo Sma,per capire che è praticacomune. Ci sono poi le ri-chieste riguardanti i contri-buti per i nuovi investi-menti, le applicazioni di

penali per presunti difettidelle merci, il trasferimen-to a monte degli oneri am-ministrativi e così via: unaselva di iniziative e prati-che messe in atto per otte-nere il massimo guadagnoa danno delle piccoleaziende. Pratiche e inizia-tive che sono «solo la ri-prova, laddove ce ne fos-se stato bisogno, dei bal-zelli che la gdo impone ailoro fornitori», come hasintetizzato il presidenteLa Sorsa. La nuova leggeTutte queste pratiche po-trebbero diventare un ri-cordo del passato. Con lanuova legge (articolo 62,operativo dal 24 ottobreprossimo) infatti si dispo-ne una serie di vincoli darispettare in relazione alleforniture dei prodottiagroalimentari. Ad esem-pio, è stato stabilito chetutti i contratti che hannoper oggetto la cessione diprodotti agricoli e alimen-tari, con la sola eccezioneper quelli conclusi con ilconsumatore finale, devo-no essere «stipulati obbli-gatoriamente in formascritta» e indicare, a penadi nullità, «la durata, lequantità e le caratteristichedel prodotto venduto, ilprezzo, le modalità di con-segna e di pagamento». Il comma 2 dell’art. 62 èpoi particolarmente impor-tante poiché stabilisce tut-te le pratiche vietate nelrapporto fra operatoricommerciali. Così non po-

tranno essere imposte con-dizioni di acquisto o con-dizioni contrattuali troppogravose o subordinare icontratti stessi a particolariprestazioni che, secondogli usi commerciali, nonverrebbero applicate in al-tri contesti o relazioni. Ci sono poi i tempi di pa-gamento da rispettare: perle merci deteriorabili, ilsaldo deve avvenire entroil termine legale di trentagiorni e, per tutte le altremerci, entro il termine disessanta giorni. In entram-bi i casi il termine decorredall’ultimo giorno del me-se di ricevimento della fat-tura. C’è infine il capitolodelle sanzioni: da euro516,00 a euro 3 mila perchi non rispetta gli obbli-ghi relativi al comma 2dell’art. 62; mentre il nonrispetto dei termini di pa-gamento è punito con unasanzione da 500 a 500 mi-la euro. A vigilare su tutto,l’Antitrust. Nonostantequesto, rimane un certoscetticismo sull’effettiva ef-ficacia della legge, comeevidenzia il presidente LaSorsa. «Mi auguro che que-sti nuovi obblighi faccianodecadere tutte queste pra-tiche scorrette, ma nutro imiei dubbi che le piccoleaziende di forniture riusci-ranno a farli rispettare. LaGdo potrebbe benissimotrovare altri modi per otte-nere gli sconti e non soquanti riusciranno a pun-tare i piedi e non cederead altri soprusi». <

Le pratiche scorrette della GdoUna tesi di laurea dà conto delle iniziative unilaterali messe in atto dalle catenedi supermercati nei confronti dei fornitori. Il presidente La Sorsa: «Ci auguriamoche le norme in materia recentemente emanate pongano fine a questi abusi»

Un esempio di sconto non concordato

segue dalla prima

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 30 aprile 2012Pagina 4

Gruppo Giovanie m a i l : g r u p p o g i o v a n i @ f i p p a . i t

Si ringraziano per il sostegno all’attività del Gruppo Giovani le aziende

MODULO DI ADESIONE GRUPPO GIOVANI

NOME E COGNOME ..............................................................................................

DATA DI NASCITA ...................... RESIDENTE A ....................................................

VIA ....................................................NR............ PROVINCIA ................................

CAP .......................... TEL ...................................... CELL. ...................................

FAX ....................................... E MAIL .................................................................

ATTIVITÀ SVOLTA NELL’AMBITO AZIENDALE

� AFFINI

� PRODUZIONE DI PANE

� PRODUZIONE PASTICCERIA FRESCA

RAGIONE SOCIALE DITTA .....................................................................................

VIA ....................................................NR ............ COMUNE ..................................

PROVINCIA ..................................................................... CAP ..............................

TELEFONO ............................................................ FAX ........................................

NELLA VESTE DI

� TITOLARE � SOCIO � FAMILIARE COLLABORATORE

� ISCRITTO ALL’ORGANIZZAZIONE SINDACALE PANIFICATORI DENOMINATA:

..............................................................................................................................

� NON ISCRITTO ALL’ORGANIZZAZIONE SINDACALE PANIFICATORI

Dichiara, ai sensi del D.lgs. n. 196/2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di essere informatoe acconsentire che i propri dati personali saranno trattati dalla Federazione Italiana Panificatori - Panificatori Pa-sticceri e Affini (di seguito denominata F.I.P.P.A.) mediante comunicazione a terzi e anche con l’ausilio di mezzielettrotronici e/o automatizzati. Titolare del trattamento è F.I.P.P.A. Nella qualità di legale rappresentante, il sotto-scritto delega la F.I.P.P.A. a rappresentare l’azienda sopra indicata per le attività di cui all’art. 2 dello Statuto F.I.P.P.A. La delega, che ha validità per il corrente anno, si intende tacitamente rinnovata in difetto di disdetta da comunicarsiin forma scritta almeno 90 gg. prima della scadenza.

Luogo e data ........................ Firma ..............................................................

L’adesione al Gruppo Giovani ha un costo di 80 € annui e consente la partecipazione a tutti i corsi. Il pagamentopuò essere effettuato tramite bonifico bancario intestato a: FIPPA - via Alessandria 159/d - 00198 Roma - cod.IBAN IT64E0306905042039488850373 - causale “Adesione Gruppo Giovani 2012”.Inviare il modulo e la ricevuta di pagamento via fax al nr. 06.85351968. Info: [email protected]

CERCO LAVORO

Panificatore di 25 anni, 9 di esperienza nel settore cerca su Roma. DUDU AURELIAN, 389.5809793

Panificatore di Lecco con esperienza ventennale. Disposto anche a trasferirsi in un’altra provincia. MASSIMO DAJELLI - 3348015407.

Panificatore pasticcere esperto anche in gelateria e salati, di Torre del Greco (NA), PASQUALE FIORENZA - 081.8491988 - 081.8821428

Panificatore di 32 anni, residente in provincia di Cuneo. Esperienze lavorative settore industriale e artigianale. DOMENICO MARIANI - 320.7310469-3295452873

Panificatore di 35 anni, ha frequentato la Scuola di panificazione in Polonia. Esperienze: 5 anni in Polonia, 12 in Italia. disponibile ovunque. PAWEL - 338.3276584.

Panificatore di 54 anni, 40 di esperienza. Disposto a trasferirsi. GIOVANNI MIOSI - 349.3742011

Panificatore di Albignasego (Pd), panettiere completo, di 40 anni, con esperienza ventennale senza problemi di orario, anche domenica e festivi. PAOLO VAROTTO - 049712052 - 3459342081

Panificatore di 18 anni di Castelluccio Sup. (PZ), 1 anno di esperienza lavorativa. 1 anno di scuolaalberghiera. Disposto a trasferirsi. IGNAZIO GIOIA - 328.8503452-3476506468

Impastatore di 46 anni, 20 di esperienza. Disposto a trasferirsi. MARIO MICHELA 334.7771581.

Panificatore, fornaio, operaio di Napoli di 62 anni con 42 di esperienza nel settore.CARMINE CANTARELLI, 3312215934- 081.7806051.

La sinergia fra i Gio-vani e le associazio-ni provinciali sta

portando ottimi risultati.Prova ne è quello che èsuccesso il 16 e il 17aprile ad Enna. Qui l’oc-casione per i fornai di in-contrarsi è stata data dalcorso «Torte da forno epane artistico», che si èsvolto presso il panificiodel presidente dei pani-ficatori della ProvinciaAngelo Tirrito. Ed è pro-prio lo stesso presidenteche si è lasciato andaread un elogio verso que-sto tipo di iniziative: «Do-po moltissimo tempo»,ha dichiarato Tirrito, «hovisto molti giovani insie-me. Qualcuno è venutopersino con i genitori.Era davvero tanto chenon vedevo le nuove le-ve della panificazioneavvicinarsi a un incontro

di categoria. È stata unasensazione molto bella». E non poteva che esserecosì visto che in rappre-sentanza del Gruppo so-no andati due Giovani“doc” come Angelo Tu-disco e Pasquale Esposi-to. Il primo per parlaredelle torte e il secondoper il pane artistico. En-trambi hanno lavoratofianco a fianco: nellagiornata di sabato hannorealizzato le varie pastee la domenica sono en-trati nel vivo dell’opera.Così mentre Angelo illu-strava l’importanza dellafrolla e realizzava torte alburro e pere, all’arancia,pinolate e così via, Pas-quale dava forma al pa-ne facendolo diventarecesti, lumache, tartaru-ghe, insegne e tante al-tre scultore il cui limitedi realizzazione è stato

rappresentato soltantodalla fantasia. Questo l’a-spetto tecnico, ma il cor-so lo ha nettamente tra-valicato.L’apertura dell’incontro èstata infatti dedicata a tut-to quello che c’è da sape-re sul mondo della pani-ficazione e che di solitonon viene mai illustrato adovere. È stato il diretto-

re della Cna, GiuseppeGreca, che si è fatto cari-co di spiegare ai presentile varie norme che tocca-no da vicino il compartoe gli aspetti legali legatialla produzione. Mentre ètoccato a Tudisco il com-pito di ribadire l’impor-tanza dell’unione. «Quello che mi sonopreoccupato di sottoli-

neare», ha dichiaratoAngelo, «è che questi in-contri non devono ser-vire per ottenere la ri-cetta o simili. Per questebasta fare una telefona-ta a me o a un altro col-lega: siamo sempre adisposizione. E per raf-forzare il concetto homesso il mio ricettariosul tavolo a disposizio-ne dei colleghi. Ai nostricorsi si viene e si devevenire – ha proseguitoAngelo - per confrontar-si, per capire come, uni-ti, si possono trovare so-luzioni condivise allenostre problematiche.Noi non siamo soli, sia-mo una categoria, ungruppo, una famiglia.Ecco, questo è stato ilsucco del discorso». Succo che, come ha sot-tolineato il presidente Tir-rito è stato assimilato. «Ho

visto i presenti molto at-tivi durante il corso. Siaper quello che ha riguar-dato la parte tecnica cheper quello che riguarda laparte legislativa. E sonostato piacevolmente sor-preso quando alla fine diquesta “due giorni” moltiragazzi si sono fermati aparlare con me e con iGiovani: avevano vogliadi conoscere meglio ciòche facciamo». Aspetto re-so evidente dal fatto chela maggioranza dei pre-senti si è poi tesserata,aderendo così al GruppoGiovani. Insomma, come ha sinte-tizzato Tirrito: «Una bel-lissima esperienza. Spero– ha concluso – che sipossa realizzare un altroincontro simile al piùpresto. Anche perché iragazzi lo hanno chiestoa gran voce». <

Gruppo Giovani-associazioni, quando la sinergia fa la differenza Il successo del corso di Enna segna un punto a favore del nuovo programma. Tirrito: «Dopo tanto tempo ho visto molti giovani tornare ad avvicinarsi alla categoria»

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 30 aprile 2012 Pagina 5

Iniziative federali

Ci vuol poco a capi-re perché la FestaNazionale del Pa-

ne Fresco è stata posti-cipata a ottobre. In quelmese si svolgeranno al-tri due importantissimieventi: il Festival euro-peo del pane e la Gior-nata mondiale del pane.«Spostando la Festa inquesto periodo siamocerti che riusciremo adavere un’eco maggioresui mezzi di informazio-ne», ha spiegato il presi-dente dei fornai dell’E-milia Romagna, Giancar-lo Ceccolini, a cui è sta-ta affidata la delega al-l’organizzazione deglieventi dal Consiglio fe-derale. «Per quest’anno abbiamodeciso di fare le cose ingrande», racconta Cecco-lini, «e ci è sembrata unabuona cosa riunire i treeventi nello stesso perio-do. Anche perché è pro-prio a ottobre 2012 che,dopo quattro anni, il Fe-

stival Europeo del Panetornerà a svolgersi in Ita-lia: in questo modo sipotrà fare un’unica con-ferenza stampa per pre-sentare i tre eventi». La Festa nazionale nonvedrà cambiare soltantola data. «Abbiamo pensa-to di fare qualche picco-la modifica alla sua“struttura”. Non si svol-gerà più soltanto nei pa-nifici, ma anche in tuttele piazze italiane. Ogni

associazione territorialedarà vita a un “pane inpiazza”: vogliamo che inquesta giornata il panesia l’assoluto protagoni-sta», continua il presiden-te dei panificatori dell’E-milia Romagna. Una grande festa, quin-di, che sarà arricchita dauna partnership impor-tante. «Nelle scorse set-timane», prosegue Cec-colini, «la Federazioneha firmato un rapporto

di collaborazione conl’Andid, l’associazionenazionale dei dietisti ita-liani. Associazione che,mi preme sottolineare, èsuperpartner e non hanessun contatto con lanostra filiera. Ebbene, idietisti conoscono per-fettamente quanto è im-portante il pane nelladieta mediterranea ed èda questo “sapere” cheprende il via la nostracollaborazione».

L’Andid, nei prossimimesi, realizzerà così unopuscolo informativo incui illustrerà i cardini diun’alimentazione sana.Nello stesso saranno pre-sentati gli alimenti basi-lari della dieta mediterra-nea - fra cui ovviamenteun posto da padrone lafarà il pane - e le giustedosi di assunzione. «Que-sto opuscolo», spiegaCeccolini, «sarà conse-gnato ai fornai che così

potranno distribuirlo aipropri clienti. In più, chilo desidera, potrà richie-dere la presenza di undietista dell’associazionenel proprio panificio: unmodo per far conoscereai consumatori l’impor-tanza del pane in un’ali-mentazione sana». Glistessi dietisti, inoltre, sa-ranno presenti nei varistand che i panificatorirealizzeranno nelle piaz-ze italiane. Nell’ottica di “rivoluzio-nare” la Festa, non si tra-lascerà la parte solidale.A differenza di quantoavvenuto in passato, iprodotti realizzati neglistand saranno venduti a“offerta libera” e il rica-vato delle vendite saràdevoluto a un’organizza-zione benefica. «Ancoranon sappiamo quale sa-rà», conclude Ceccolini,«abbiamo individuato di-verse onlus e nei prossi-mi mesi ne sceglieremouna». <

Ottobre sarà il mese del pane frescoFesta Nazionale, Festival Europeo e Giornata Mondiale: tre eventi renderanno il re della tavola protagonista assoluto del prossimo autunno

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 30 aprile 2012Pagina 6

Imprese e Lavoro

Via gli Studi, le Entratepuntano tutto sul redditometroGerico diventerà solo uno strumento selettivo. Parola di Luigi Magistro, direttore dell’Accertamento

Itanto odiati studi di set-tore si preparano ad an-dare in pensione. E non

perché le Entrate voglionodare respiro ai contribuen-ti, ma in funzione dell’en-trata in vigore del nuovostrumento per l’accerta-mento fiscale: il reddito-metro. A spiegare il cam-bio di passo è stato LuigiMagistro, direttore centra-le accertamento dell’Agen-zia delle entrate, duranteun convegno organizzatodall’università di Milano-Bicocca. La nuova strate-gia è presto delineata: glistudi di settore non saran-no più uno strumento diaccertamento, utile per ri-

costruire il reddito di uncontribuente, ma soltantodi selezione. «Gli studi disettore», ha spiegato Magi-stro, «pur essendo l’evolu-zione più raffinata di para-metri risalenti nel tempo,sono figli di una logicache ha caratteristiche ob-solete. Per questo credia-mo poco nel loro utilizzocome strumento di accer-tamento. Mancano di po-tere persuasivo». Convinzione, come sostie-ne lo stesso direttore, fi-glia anche delle ripetutesentenze che hanno boc-ciato l’applicazione dei so-li parametri di Gerico qua-le prova del reddito del

contribuente. «Certi erroridel passato, con rettifichefondate solo su Gerico epoi puntualmente cassatedal giudice, non devonoessere ripetuti. Già datempo l’Agenzia ha datoindicazioni agli uffici dicorroborare le presunzio-ni relative agli studi conaltri elementi probatori asupporto della pretesa. Aquel punto, tuttavia, ilcontrollo diventa quasipiù complesso che un ac-certamento basato su altrimeccanismi. Per questo lascelta è quella di utilizza-re sempre di più gli studiper finalità selettive».La nuova strada sarà quin-

di quella del redditometro.Attraverso questo nuovostrumento, che metterà aconfronto lo stile di vitadei contribuenti con i red-diti dichiarati, le Entratesono certe di arrivare lad-dove finora non sonogiunte: far dichiarare quan-to effettivamente guada-gnato da ognuno. Sullasua partenza, Magistro so-stiene che è molto vicina:il rallentamento è statocausato dal fatto che si èdovuto tener conto di unnumero molto elevato divoci di spesa per metterloin funzione. Adesso, però,è praticamente perfetto: aprova di evasore. <

Le aziende chehanno predispo-sto la domanda

per ottenere gli incen-tivi Inail adesso pos-sono conoscere quan-do inviare la stessa.L’Inail ha pubblicato ilcalendario (si veda ta-bella) per l’invio tele-matico delle istanzeper il finanziamentodegli interventi circala sicurezza sul lavoro:si articolerà in tregiorni (dal 26 al 28giugno) e in due fasceorarie (dalle 13 allea14 e dalle 17 alle 18). L’appuntamento inte-ressa soltanto le azien-de che alla data del 7

marzo 2011 hanno giàpredisposto la doman-da per partecipare albando dell’Istituto as-sicuratore. Bando checoncede finanziamenti(fino al 50 percentodell’importo del pro-getto per un massimodi 100 mila euro) perle iniziative – fra iquali rientra anchel’acquisto di macchi-nari – tese a migliora-re la salute e la sicu-rezza sul luogo di la-voro. La procedura di invioavverrà attraverso lacomunicazione del co-dice identificativo chele aziende hanno otte-

nuto predisponendo ladomanda. La valuta-zione delle richieste sibaserà sulla validitàdei progetti, a cui saràassegnato un determi-nato punteggio. L’ordine di arrivo del-le domande, seppurenon riveste la stessaimportanza dello scor-so anno, resta comun-que centrale in quantole stesse saranno regi-strate in ordine crono-logico e saranno am-messe alle fasi di con-ferma e verifica dei re-quisiti soltanto quellegiunte nelle fasce ora-rie indicate nel calen-dario. <

Inail: ecco il calendario per l’invio delle domande

REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA

BOLZANO

LAZIO

MOLISE

TRENTO

VALLE D’AOSTA

BASILICATA

FRIULI VENEZIA GIULIA

SARDEGNA

VENETO

ABRUZZO

CALABRIA

MARCHE

PUGLIA

UMBRIA

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

CAMPANIA

LIGURIA

SICILIA

TOSCANA

LOMBARDIA

DATA PER L’INVIO TELEMATICO

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

26 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

27 giugno 2012

28 giugno 2012

28 giugno 2012

28 giugno 2012

28 giugno 2012

28 giugno 2012

ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 17.00 alle 18.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 13.00 alle 14.00

dalle 17.00 alle 18.00

Telecamere più facili nei negozi

Nei piccoli esercizi commerciali non ci sarà piùbisogno del sopralluogo del personale del mi-nistero del Lavoro per l’ok all’installazione de-

gli impianti di videosorveglianza. A comunicarlo è sta-to lo stesso ministero, specificando che in questo mo-do si potrà impiegare il personale ispettivo per altreoperazioni, come il contrasto al lavoro nero. La decisione è stata presa in seguito all’aumento del-le richieste di autorizzazione giunte negli ultimi anni.La prassi seguita fino ad oggi prevede un sopralluo-go per valutare le caratteristiche del sistema e la ri-spondenza a quanto dichiarato nella richiesta (peresempio, numero e angoli di ripresa delle videoca-mere). Prassi, come sottolinea lo stesso ministero,comprensibile nei contesti di grandi dimensioni, manon nei piccoli esercizi commerciali. Da qui la neces-sità di semplificare le procedure di autorizzazione, an-che in funzione del fatto che molte attività economi-che sono particolarmente esposte al rischio e il ricor-so alle telecamere rappresenta sempre e comunquesia un deterrente contro le azioni criminose, sia unostrumento per assicurare le fonti di prova nel caso dieventuali reati.«Le esigenze legate alla sicurezza dei lavoratori», spie-ga quindi il ministero, «sono oggettivamente obietti-vate da tali circostanze, pertanto in qualche modo og-getto di una “presunzione” di ammissibilità delle do-mande volte all’installazione delle apparecchiatureche potranno – e anzi dovranno – consentire la mas-sima potenzialità di controllo dell’incolumità del per-sonale lavorativo e di terzi». Il rilascio dell’autorizza-zione, quindi, sarà legato solamente alle specifichetecniche dell’impianto. Immutate le regole da rispettare nell’installazione del-l’impianto: deve garantire il rispetto della normativasulla privacy; devono essere rispettate le leggi in ma-teria di conservazione e raccolta delle immagini; ilpersonale dipendente deve essere informato dellamessa in funzione dell’impianto e devono essere in-seriti cartelli indicanti lo stesso per la clientela; le vi-deocamere dovranno essere posizionate nelle aree arischio e la ripresa dei dipendenti può avvenire soloin maniera incidentale; l’impianto non potrà mai es-sere modificato; le immagini registrate non possonoessere utilizzate per accertare gli obblighi di diligen-za dei lavoratori; si devono informare i dipendentiogni qual volta si accede alle registrazioni; i lavorato-ri possono periodicamente verificare il corretto utiliz-zo del’impianto. <

Non ci sono soltan-to i rapporti italia-ni a sostenere che

le pmi fanno sempre piùfatica ad ottenere creditidalle banche. Adessogiunge anche l’Ocse, l’Or-ganizzazione per lo svi-luppo economico, a direla sua. Nel suo primo rapportosulle condizioni di finan-ziamento delle piccole emedie imprese dà contodi uno stato poco rassicu-rante della situazione ita-liana. Qui, dove ben il99,9 percento delle azien-de ha dimensioni medio

piccole (4.467.058 su4.470.748 milioni), conuna forza lavoro impiega-ta pari all’80 percento deltotale, l’accesso al credito

per le pmi è molto peg-giorato negli ultimi anni.«I prestiti a breve terminehanno mostrato un mar-cato rallentamento con

l’intensificarsi della crisi fi-nanziaria, le condizioni dicredito si sono irrigidite ela domanda di creditodalle aziende è calata». «Il calo delle vendite e l’ir-rigidimento delle condi-zioni di credito», ha spie-gato il rapporto, «hannocontribuito a problemi dicash flow (flusso di cassa,ndr) per le pmi che a lorovolta si sono in parte tra-dotti in aumenti dei tempidi pagamento». Il perdura-re della situazione, conclu-de l’Ocse, potrebbe cosìrappresentare un «fardelloper la crescita». <

SISTRI: DIFFERITO IL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI

Più tempo per pagare i contributi 2012 del nuovo sistema ditracciabilità dei rifiuti. Il ministero dell’Ambiente, la scorsa

settimana, ha comunicato la proroga: dal 30 aprile al 30 no-vembre prossimo. In questi mesi, come ha spiegato lo stessoministero, si lavorerà insieme alla categorie produttive per cer-care di migliorare il sistema. Si ricorda che al Sistri devonoiscriversi anche le imprese di panificazione che hanno più didieci dipendenti. <

Accesso al credito: anche l’Ocse dice la sua

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 30 aprile 2012 Pagina 7

Alimentazione

In Italia avanza l’obesità infantileL’allarme lanciato dall’associazione nazionale dei dietisti: 1 bambino su 3 in sovrappeso

Un bambino su tre èin sovrappeso euno su dieci è obe-

so. Come se non bastasse,nel 50 percento dei casic’è il rischio che l’obesitàsi prolunghi anche nellavita adulta. A lanciare l’al-larme è stata l’Andid, l’as-sociazione nazionale deidietisti italiani (con la qua-le la Federazione italianapanificatori ha avviato unrapporto di collaborazio-ne), in occasione del 24°Congresso nazionale dellacategoria che si è tenuto aVerona la scorsa settimana. Il fenomeno è in crescita.Così tanto che l’Italia haraggiunto il terzo posto inEuropa per quanto riguar-da i bambini in sovrappe-so e il quarto per quelliobesi. I dietisti hanno pun-tato il dito, in primis, sullacattiva alimentazione for-nita dalle mense scolasti-che. «Se da un lato i menùsono, o almeno dovrebbe-ro essere, preparati da undietista, quindi bilanciati eadatti alla crescita deibambini, ha spiegato Gio-vanna Cecchetto, presi-dente dell’Andid, «dall’altro

raramente, nelle sale men-sa, sono controllati gli ab-binamenti dei cibi e, me-no ancora, si verifica che ibambini scelgano corretta-mente gli alimenti e com-pletino i piatti». Per i dietisti sono moltis-simi gli aspetti preoccu-panti, a cominciare pro-prio da quello che i bam-bini mangiano. Troppospesso, è il succo del lo-ro discorso, lo spuntinopreferito dai genitori sonomerendine o patatine. En-trambi alimenti che certa-mente non giovano alla“linea”. E c’è inoltre un al-tro elemento a farla dapadrone in questa situa-

zione: la scarsa consape-volezza del problema daparte dei genitori. Secon-do i dati dell’Istituto supe-riore di Sanità, le madri dibambini obesi o in so-vrappeso nel 36 percentodei casi non pensa che ilproprio figlio lo sia, men-tre solo 29 percento ritie-ne che la quantità di ciboassunta sia eccessiva. Da qui il risultato che leporzioni servite sono qua-si sempre il doppio diquelle necessarie: «Giànell’età dello svezzamen-to i bambini consumanotroppe proteine, fornitedagli omogeneizzati e dailiofilizzati. Le mamme neusano un barattolino inte-ro, quando ne basta lametà», ha detto CristinaCassatella, dietista del ser-vizio educazione all’ap-propriatezza alla Asl di Mi-lano. Un comportamentoche prosegue anche piùavanti e fa sì che i bambi-ni consumino il doppiodella carne necessaria alproprio fabbisogno e, altempo stesso, molte menoverdure di quelle essen-ziali all’organismo.

«La prevenzione dell’obe-sità infantile», ha dichiara-to la Cecchetto, ammo-nendo i genitori, «deveiniziare fin da neonati, fa-vorendo il più possibilel’allattamento protratto alseno e tenendo sottocontrollo l’eccessivo recu-pero di peso nei primianni di vita. Studi scienti-fici hanno infatti dimo-strato che quasi la metàdi bambini obesi reste-ranno tali anche da adul-

ti, favorendo però la pre-valenza elevata alla sin-drome metabolica, stret-tamente connessa al tipodi alimentazione, già inetà adolescenziale». L’Andid ha quindi ribadi-to l’importanza di unagiusta informazione sultema. Informazione checoinvolga tutto il persona-le che si occupa dei bam-bini, dai pediatri ai geni-tori, passando per gli in-segnanti. Uno strumento

utile allo scopo sarà pub-blicato nei prossimi mesi:un Atlante fotografico tri-dimensionale, con fotodei piatti nelle giuste por-zioni, in rapporto 1 a 1. Ilvolume sarà distribuitoinizialmente su CD a die-tisti e pediatri che potran-no utilizzarlo per insegna-re alle mamme tutto quel-lo che devono sapere cir-ca svezzamento, alimen-tazione del bambino finoa i 9 anni. <

Il presidente della Provincia: sono veleno per i nostri figli

E Brindisi lancia la lotta alle merendine

La lotta per un mangia-re migliore parte daBrindisi. Qui il presi-

dente della provincia,Massimo Ferrarese, ha lan-ciato la Fondazione DietaMediterranea con lo scopodi migliorare la qualità del-la vita dei brindisini e ditutti gli italiani. «Ho volutofortemente questa fonda-zione, la prima in Italia»,ha spiegato Ferrarese,«perché le istituzioni pen-

sano molto al bene dei cit-tadini, ma mai alla loro sa-lute. Tumori, malattie va-scolari... si spendono mi-liardi per curare tante ma-lattie che, con uno stile divita corretto, si possonoprevenire». L’obiettivo della Fondazio-ne è piuttosto ambizioso:«Da Brindisi facciamo par-tire la “guerra” a snack,merendine e cibo spazza-tura”, ha dichiarato il pre-

sidente della Provincia. Eche guerra sarà lo si evin-ce dalle sue dichiarazionisu snack e merendine: «Èfondamentale contrastarela diffusione e la pubblici-tà di prodotti che sono piùdannosi del fumo. Meren-dine e snack sono “vele-no” per i nostri figli, do-vrebbero scriverlo sul re-tro delle confezioni comesi fa sui pacchetti delle si-garette». <

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 30 aprile 2012Pagina 8

Ricettea cura di Rosanna Iacovino

La gustosa semplicità della focacciaTra tante espressioni di fantasia e voglia di novità, resta sempre valida la pro-

posta che punta sulla genuinità dei prodotti semplici, che non stancherannomai.

Focaccia con farina d’avena INGREDIENTIfarina d'avena 875 gfarina di frumento tipo 00 125 g sale 15 golio extra vergine di oliva 50 glievito 25 gacqua 6 dl

Per condirerosmarino sale grosso

ProcedimentoLavorare l’olio con la fa-rina di frumento e la fa-rina d'avena, nell’impa-statrice a spirale, aggiun-gere il lievito insieme alsale, eventualmente altraacqua e lavorare il tuttosino a quando gli ingre-dienti non saranno op-portunamente amalga-mati (almeno 8 minuti inmacchina). Far riposare la pasta per90 minuti, poi stenderlain una teglia oleata e farriposare per 60 minuti.Prima di infornare, co-spargere con rosmarino,sale grosso e olio. Infor-nare a 220° C per 25-30minuti circa.

Biscotti alla mandorla INGREDIENTIburro 1 kgzucchero a velo 1 kgfarina 00 1,5 kg farina di mandorle 1,5 kg uova intere 8latte 1/2 ltaroma: essenza di mandorlaPer decoraremandorle in scaglie

ProcedimentoMettere tutti gli ingredienti nella planetaria con il braccio e impastare per 4-5 mi-nuti a velocità lenta. Spianare la pasta all'altezza di 1 centimetro e fare con unostampino piccole forme tonde. Porre sulla teglia ricoperta di carta da forno, i cer-chietti di pasta. Su ognuno di essi mettere scaglie di mandorle pelate, poi infor-nare a 200° C per 10 minuti.

SavoiardiINGREDIENTIuova 8farina 250 grzucchero semolato 250 gr zucchero a velo 50 gr montante 10 gr

ProcedimentoMontare i tuorli con 3/4 di zucchero semolato e il montante fino a ottenere unacrema gonfia e spumosa. A parte, montare a neve gli albumi con un pizzico disale e il resto dello zucchero. Unire ai tuorli la farina setacciata e mescolare condelicatezza facendo attenzione che il composto non si smonti. Aggiungere quindigli albumi montati a neve. Con una sacca senza cappuccio, stendere la pasta aforma di savoiardo su una teglia ricoperta di carta da forno. Cospargere i biscotticon zucchero a velo e cuocere per 7-8 minuti a 220°.

I savoiardi della tradizione Questi biscotti, che prendono il nome dai Savoia, sono conosciuti ovunque co-

me ingrediente principale del tiramisù. Sono biscotti apprezzati per la loroleggerezza dovuta alle uova montate. Di facilissima esecuzione, quando sono fre-schi e artigianali hanno un sapore ineguagliabile.

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Province

Il polemico di Bruno Stella

C’era, nelle scorse settimane, una certa qualpreoccupazione tra i panificatori artigianiper via degli scontrini. Attenzione, diceva

qualcuno, bisogna fare scorta, perché con i blitz an-tievasori iniziati a Cortina, tra Natale e Capodanno,ci sarà senz’altro un’impennata dei consumi di que-sti rotoli di cassa. E noi corriamo il rischio di re-starne senza e di dover ricorrere ad altri sistemi perfare il nostro dovere di contribuenti ligi. Perché letasse sono una cosa bellissima, come sentenziò unministro di qualche legislatura fa, e noi siamo lietidi spartire le nostre entrate tra scontrini, studi di set-tore, tasse generali, imposte comunali, addizionaliregionali e altro. Con il passare dei giorni la preoccupazione di nonavere i rotoli da scontrini era diventata assillo e piùdi uno aveva cominciato a strologare su possibili ri-medi. Ricordo che un panificatore mi chiese: “Maè vero che, tanti anni fa, arrivò a qualcuno, da unazona di persistente siccità, una lettera sulla quale ilfrancobollo era stato applicato con uno spillo?”. Ve-

ro, confermai. “E io, che cosa potrei fare?”, insistevalui. Qualcun altro ricordava che, in certi casi specia-li, le poste inoltrano anche corrispondenza non affran-cata se, ovviamente a ragion veduta, si applica sullabusta o sulla cartolina la scritta: “zona sprovvista difrancobolli”. Ma con gli scontrini, se manca la carta,come si fa?Il tormento è finito pochi giorni fa con una notiziache ha portato sollievo: i rotoli da scontrini nonmancheranno, perché i fabbricanti dei cosiddetti“prodotti fiscali”, attenti alle ragioni del mercato eagli interessi delle proprie aziende, nonché sensi-bili ai tormenti di tanti cittadini, angosciati dalla pro-spettiva di non poter godere appieno del pagamen-to delle tasse, hanno aumentato la produzione, re-gistrando un vero balzo delle vendite: + 14 per cen-to. Di questa nuova disponibilità di rotoli di cassahanno ampiamente approfittato alcune categorie. Peresempio, le estetiste, la cui emissione di scontrini,dal 1° trimestre 2011 al 1° trimestre 2012 è aumen-tata del 58 per cento. Anche altre categorie hanno

ampiamente approfittato dell’abbondanza di pro-dotti fiscali sul mercato: gli scontrini per gli ambu-lanti, nel primo trimestre dell’anno, sono aumen-tati del 32 per cento, come le ricevute per gli al-berghi; artigiani e commercianti: +23 per cento.Persino la domanda proveniente dalla benemeritacategoria dei barbieri ha fatto un balzo in avanti:+17 per cento. Il tripudio pare generale: è bellissimo pagare le tas-se e anche civilissimo, come sottolineò il ministrodi una passata legislatura che ho citato più sopra:“Un modo di contribuire tutti insieme a beni indi-spensabili come la salute, la sicurezza, l’istruzionee l’ambiente”. Il concetto è sacrosanto, quando nonvenga inquinato dalle scorie di una cronaca quoti-diana prodiga di esempi negativi. E, in ogni caso,vale la pena di ricordare una “sentenza” del bio-grafo romano Svetonio che si legge nella Vita diTiberio (che con le tasse, comunque, non scherza-va): “Il buon pastore deve tosare le sue pecore, nonscorticarle”. <

Tosare la pecora, non scorticarla

INSERZIONISTI

Bombieri pag. 5

Casteggio Lieviti pag. 1

Ireks Italia pag. 7

Komplet Italia pag. 1

Lesaffre Italia pag. 3

Polin pag. 9

L’associazione di Veronainsegna la panificazioneagli “ospiti” di Montorio

Èentrato nel vivo, a Verona, il corso di panificazio-ne per gli “ospiti” del carcere di Montorio. Dopo

settimane di lezioni riservate alla teoria, il 12 aprilescorso è entrato in funzione il laboratorio di panifica-zione allestito all’interno dell’istituto di detenzione,dove i detenuti imparano ad applicare nella pratica,

mettendo dav-vero le mani inpasta, tuttoquanto hannoappreso finoranelle aule. Trapoco più di unmese, in unadata tra la finedi maggio e iprimi di giu-gno, coloroche avrannoultimato il cor-so con profitto,r i c e v e r a nnol’ambito diplo-ma di panifica-tore.Il corso in viadi svolgimen-to nel carcere

di Montorio, è organizzato da una Cooperativa cheopera nel sociale e che, negli anni scorsi, ha giàportato a buon fine altri corsi di qualificazioni inmestieri diversi, intesi a facilitare il reinserimentonella società delle persone che stanno affrontandogli ultimi anni di pena. Alla fine dello scorso an-no, in concomitanza con l’avvio dei calendari sco-lastici, è entrato nei programmi della Cooperativaanche il corso di panificazione, per il quale è sta-to chiesta la collaborazione dell’Associazione pro-vinciale panificatori di Verona. Positiva e immedia-ta la risposta dell’organizzazione, guidata da Gian-Paolo Zuanazzi, che ha mobilitato una dozzina dipanificatori di provata esperienza, tra i quali l’ex-presidente della stessa associazione, Antonio Sal-vagno.Il corso, “spalmato” su 600 ore di lezioni teoriche epratiche, è partito lo scorso mese di novembre con lelezioni su temi generali e, in particolare, sulla norma-tiva specifica di settore, svolte da docenti di istitutid’istruzione veronesi. Il 12 aprile scorso, con l’inau-gurazione del laboratorio realizzato all’interno dellastruttura carceraria, hanno avuto inizio le lezioni pra-tiche, che continueranno anche per tutto il mese dimaggio, al ritmo di tre sedute di sei ore ciascuna allasettimana.Le persone che supereranno il corso, in attesa di po-ter proporre la propria acquisita professionalità fuoridal recinto della casa circondariale, produrranno il pa-ne per le esigenze del locale di ristoro interno al car-cere. <

Convegno a Brescia: stare insieme un valorestrategico per la categoriaIl 16 aprile scorso, si è

svolto a Brescia un in-contro sullo stato e

sui problemi della pani-ficazione artigiana, orga-nizzato dal Sindacatoprovinciale panificatori,guidato da FrancescoMensi. L’incontro ha con-sentito ai fornai del Bre-sciano di confrontarsicon il presidente onora-rio della FIPPA, EdvinoJerian, e con il vicepresi-dente Roberto Capello. Dopo un saluto intro-duttivo del presidentedell’Associazione arti-giani, Enrico Mattinzoli,che ha spronato la cate-goria a non subire leaggressioni del mercato,proponendo forme chelegittimino la produzio-ne del pane fresco, hapreso la parola France-sco Mensi, che ha intro-dotto i relatori ringra-ziandoli per la loro qua-lificante presenza. Edvi-no Jerian si è propostocome panificatore cheha visto l’evoluzione delmercato a partire daglianni 60 ed ha prefigura-to una “fine” possibilese non si comprendeche il valore d’insiemeè strategico per la so-pravvivenza del com-

parto e la speranza sipuò alimentare solo setutti i panifici produco-no bene e qualificano lavendita del prodotto.Ecco quindi perché ènecessaria la formazio-ne continua non solodei titolari ma anche deicollaboratori di labora-torio e del banco vendi-ta. Il Sindacato come“casa dei panificatori”che vogliono compete-re e non lo fanno rin-correndo la grande dis-tribuzione, l’aperturanei giorni di festa, per-ché sarebbe una guerrapersa in partenza. Nonè neppure il tempo diritenersi gli unici artefi-ci della buona produ-zione, ma si devono in-tuire le esigenze dellaclientela e renderleoperative, oltre che ap-petibili in panificio. Hacitato gli interventi mi-rati della Federazioneper rendere più congrui

gli studi di settore e hainvitato i panificatori astare vicini al loro verounico sindacato. Da parte sua, RobertoCapello ha offerto unapanoramica approfondi-ta dell’utilità dell’impiegodel contratto di lavorodella Fippa e del suo in-tegrativo regionale e havoluto, dati alla mano,sottolineare il valore del-l’EBIPAL, ovvero l’Entebilaterale di settore che èormai operativo nella re-gione. Capello ha soste-nuto la necessità di unaparticolare attenzionenella trattativa con il sin-dacato affinché il nuovocontratto rispetti le spe-cificità della panificazio-ne artigiana. Capello haevidenziato quanto siaimportante informarsi di-rettamente con il Sinda-cato Panificatori di Bre-scia sull’azione promos-sa, ivi compreso l’accor-do raggiunto con l’Asses-

sorato alla Sanità dellaRegione Lombardia per ilpane con meno sale.L’incontro si è conclusocon le parole di France-sco Mensi che ha ribadi-to la disponibilità quoti-diana della segreteria delSindacato a fornire tuttele informazioni utili.Commentando l’incontrodopo la chiusura dei la-vori, il vicepresidentenazionale, Capello ha ri-badito la necessità di raf-forzare l’unità della cate-goria. “Convegni comequello appena conclu-so”, ha aggiunto, “sonobasilari per la panifica-zione artigiana e vannoorganizzati con maggio-re frequenza. Sia perchédanno un forte impulsoall’associativismo, siaperché consentono aipartecipanti di essere‘più avanti’ nell’informa-zione rispetto a coloroche a queste attività nonpartecipano”. <

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 30 aprile 2012 Pagina 11

Qui LombardiaP a g i n a a c u r a d i G r a z i a n o M o n e t t i

Notevoli benefici per panifici e dipendentiLe adesioni crescenti a Ebipal – Ente Bilaterale Lom-

bardia per la Panificazione – confermano l’interes-se dei panificatori e loro dipendenti per queste im-portanti provvidenze e benefici sia per le aziende cheper i dipendenti.Riepiloghiamo pertanto i numerosi vantaggi previsti:

MALATTIA ED INFORTUNIOEbipal rimborsa i costi di integrazione sostenuti dal-l’azienda

PREVIDENZA COMPLEMENTAREEbipal rimborsa il costo dell’aliquota contributiva po-sta a loro carico per ogni dipendente che si iscrive alFondo di Previdenza complementare contrattuale ALI-FOND (pari all’1,2% dell’imponibile TFR).

SICUREZZA SUL LAVOROEbipal fornisce alle imprese aderenti il Rappresentan-te dei Lavoratori per la Sicurezza territoriale previstodal D.Lgs. n.81/2008, sgravando l’azienda dall’oneredi nomina interna e dal conseguente obbligo di for-mazione.

PROVVIDENZE A FAVORE DELLE IMPRESEContributi libri di testo scuola secondariaContributo asili nidoBorse di studioConsolidamento occupazionale aziendaContributo accesso al creditoCrescita dell’occupazioneAiuto occupazionale aziendaEventi eccezionali impreseContributo mobilita’ ecosostenibile

PROVVIDENZE A FAVORE DEI LAVORATORIAnzianita’ professionale aziendaleContributi libri di testo scuola secondariaContributo asili nidoBorse di studioContributo per trasportoSostegno al redditoContratti di solidarieta’Interruzione attivita’ lavorativaAzioni per la disoccupazioneDecesso del dipendente <

L’Associazione Pa-nificatori dellaProvincia di Vare-

se ha organizzato anchequest’anno la Festa So-ciale 2012 che si è svoltapresso Villa “La VolieraReale” di Ternate.Per i fornai varesini è or-mai una più che consoli-data tradizione incontrar-si fra associati con i pro-pri dirigenti Aspan, fami-liari e amici, per festeg-giare la categoria.Il programma è stato co-me sempre gradevoleperché, oltre al pranzosociale, i numerosi par-tecipanti sono stati allie-tati con accompagna-mento musicale, ungrande spettacolo di illu-sionismo e micromagia,estrazione dei numerivincenti della lotteria ericchi omaggi per tutti.Momento assai significa-tivo è stato quello dellepremiazioni per fedeltàall’arte bianca.Le numerose autoritàpresenti hanno contri-buito a dare rilievo aquesto importante ap-puntamento annualedell’Associazione Panifi-catori della provincia diVarese.Il successo della manife-stazione ha premiato ilnotevole sforzo degli or-ganizzatori con un’ottimariuscita. <

Associazione Panificatori della Provincia di Varese

Festa sociale dei fornai

Organizzata dalGruppo Panifica-tori Ascom di Cre-

ma, presieduto da SergioMussi, si è svolta la mani-festazione “Il Pane in Piaz-za” nella bellissima piazzadel Duomo cittadina.Aperta con una cerimoniadi inaugurazione che haregistrato la presenza dinumerose autorità e dimolti fornai e cittadini, lakermesse è durata da ve-nerdì 13 a giovedì 19 apri-le con numerose iniziativeche hanno incontrato il fa-vore dei visitatori e hannodecretato il pieno succes-so della manifestazione.Importanti organismi han-no patrocinato l’evento:da Regione Lombardia aProvincia e Camera diCommercio di Cremona;dal Comune di Crema al-la Diocesi e alla Pro Loco.Ampia soddisfazione pergli organizzatori nonchéper i dirigenti e gli associa-ti tutti del Gruppo Panifi-catori Ascom di Crema. <

GruppoPanificatoriAscom di Crema

“Il pane in piazza”

La sicurezza alimentare è un bene irrinunciabile eprezioso.

I panificatori, responsabilmente non devono trascura-re questo importante problema: informando adegua-tamente i consumatori; invogliando i bambini ad unasana alimentazione con la collaborazione delle scuo-le; adottando buone pratiche di produzione e di dis-tribuzione; riducendo il sale nel pane o confezionan-do quest’ultimo con particolari ingredienti adatti a di-verse patologie; sottoponendo i propri laboratori, for-ni e macchinari, a periodici interventi specifici.L’URPL – Unione Regionale dei Panificatori della Lom-bardia e le ASPAN – Associazioni provinciali compo-nenti sono fortemente impegnate in tal senso.Ma i consumatori, gli informatori (stampa e televisio-ne) e gli amministratori, altrettanto responsabilmente,non possono e non devono ignorare che tutto que-sto ha un notevole costo, direttamente proporzionalealla professionalità del produttore e alla qualità delprodotto. <

Sicurezza alimentare

Page 12: Arte Bianca lunedì 30 aprile 2012