Aprile 2014 La rivista dei Soci di - Banca d'Alba · La rivista dei Soci di Banca d’Alba Anno VI...

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La rivista dei Soci di Banca d’AlbaAnno VI - n. 12 - Aprile 2014

Direttore responsabile:Roberto Fiori

Comitato editoriale:Riccardo Corino, Pietro Ramunno,Paolo Taricco

Hanno collaborato:Bruno Gambarotta,Sergio Miravalle, Gabriele Pieroni

Direzione, redazione, segreteria:Banca d’AlbaVia Cavour, 4 - 12051 Alba (CN)Tel. 0173 659.303Fax 0173 [email protected]

Registrazione presso: la Cancelleriadel Tribunale di Alban° 3/97 del 6 marzo 1997Registro Periodici

Immagini di:Alberto Peroli, Claudio Mainini,iStock Photo, Mario Rossello,wikipaintings

Realizzazione editoriale:Well Com - Alba

Realizzazione grafica,Dtp e Stampa:L’Artigiana - Alba

La rivista viene stampata in 48.000 copie e inviata omaggioa tutti i Soci di Banca d’Alba

Cento Torri lascia agli Autori la responsabilità delle opinioniespresse negli articoli firmati

Questo numero è stato chiuso in redazione il 2 aprile 2014

In copertina:

In copertina:un vecchio libro mastroassociato a un iPad, simbolodi innovazione a partire dalla tradizione

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Ieri, oggi, domani

Investiamo nel futuropuntando sui giovanidi Felice Cerruti

Soci &Territorio

Iniziative per i giovani,salute e viagginegli stand dell’Assemblea

I dolci della festa

È qui la festa?

Bilancio 2013

Il ladro di ricettedi Bruno Gambarotta

Roberta, la figlia del panettierediventata Andrea MiròIntervista a Andrea Mirò

Lettere & Commenti

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Stampata su carta prodottanel rispetto dell’ambiente

Assemblea 2014:crediamo nella ripresa

Soci & Cultura

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Per noi giovaniBanca d’Alba c’è!

Elisa, Cristian, Giulia, Matteo e la piccola Anna.

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ca.

Dall’acquisto dei libri a quello del motorino,dalla carta prepagata al primo conto corrente, dai soggiorni lavorativi e di studio all’estero

all’ammissione a Socio a 18 anni,

ed al mutuo per la prima casa.

in tutte le tappe importanti della loro vita.

Eureka!

Con Cento Torri Banca d’Albasi prende cura dei Soci

Capodanno a suon di valzerIl taccuino di Maria Pia Perucca

Un anno di viaggicon l’Ufficio Soci

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n vecchio libro mastro di fine Ottocento,con le colonne di dare e avere, le cifre e i nomidei clienti scritti a penna, in bella calligrafia.Era custodito nell’archivio di uno storico eserciziocommerciale albese e l’abbiamo sceltoper la copertina, con un contraltare che sbuca

da un angolo: la schermata di un tablet con le sue classiche icone.Un piccolo escamotage per dare concretezza a un concettoche può sembrare astratto, ma che invece è semprepiù tangibile ed essenziale: l’innovazione. È di questoche vogliamo parlarvi nel nuovo numero di Cento Torri.L’innovazione è un territorio libero e senza confini, dovesi incontrano idee, creatività, applicazioni e formazione.È un tavolo attivo di incontro e confronto, in ogni settore:impresa, finanza e commercio, ma anche turismo, culturae associazionismo. L’innovazione, come leggeretenelle testimonianze che abbiamo raccolto e riportatonelle prossime pagine, è una formula vincente per costruireil futuro, lavorando con fiducia nel presente e senza scordarel’insegnamento del passato, fatto di cortesia e familiarità.Valori ben presenti ai 45mila Soci che il 18 maggio sarannonuovamente chiamati in Assemblea per confrontarsiliberamente su bilanci e programmi, dando nuovi impulsiall’Istituto di Credito Cooperativo più grande d’Italia.Un impegno importante, ma anche una grande festa che,come da tradizione, coinvolgerà tutta la comunitàdella nostra Banca.

Buona lettura.

UIeri, oggi, domani

Fernando Botero, Happy Birthday,1971, olio su tela

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IN UN CONTESTODIFFICILEPER L’ECONOMIA,BANCA D’ALBAHA CONTINUATOA STARE AL FIANCODI FAMIGLIEE IMPRESE

Pinot Gallizio,La cravatta rossa, 1961, olio su tela

ignori Soci,è con piacereche rivolgo a tutti Voiil mio caloroso salutoe Vi ringrazio perla Vostra partecipazione

alla vita della Banca.Aumentiamo sempre di più e questoè il segnale che tutti noi abbiamointeso pienamente il ruolodi una Banca locale come la nostrache quotidianamente si impegnaper sostenere l’economiadel territorio, facendo del rapportopersonale, della gentilezzae della professionalità la vera forzaper costruire insieme qualcosadi importante, solido e duraturo.In un contesto difficile per l’economia,Banca d’Alba ha continuato a stareal fianco di famiglie e impresee ad investire nel futurocon un percorso sostenibile, cosìcome è stato attestato dalla Bancad’Italia che, in una recente ispezione,ha trovato i nostri conti a postoe non ha quindi applicato sanzioni;ma la principale confermadella solidità della Banca arrivadai numeri dell’ultimo esercizio.La raccolta complessiva superai 5 miliardi di euro (di cui 3,3 miliardidi raccolta diretta con la clientela),

di euro. Sono state accolte269 richieste di moratoria, 50 in piùrispetto al 2012.I volumi complessivi raggiungonoquindi i 7,8 miliardi di euro, che fannodi Banca d’Alba la seconda forzanel Credito Cooperativo italiano;il patrimonio di vigilanza aumentaa 321 milioni di euro, dopo un utiledi esercizio pari a 6 milioni di euro.A fine 2013 eravamo 44.650 (oggiabbiamo superato i 45.000 Soci)grazie a 2.544 nuove entrate; di questiben 1.060 sono giovani con menodi 30 anni (per un totale di 7.609).Questo dato ci riempie di orgoglioperché da un lato garantisceun adeguato ricambio generazionalee una conseguente continuitànel rapporto tra Banca e territorio;dall’altro attesta che Banca d’Albaè anche e soprattutto al fiancodelle nuove generazioni, mettendoa loro disposizione strumenti,tecnologie e prodotti al passocon i tempi. È quindi dai giovaniche Banca d’Alba vuole partirenel suo percorso verso il futuro,accompagnandoli nei loro sognie progetti sia personali che lavorativi,perché solo investendo nel futurosi può credere nella ripresa, in questoperiodo non facile per tutti.

con un aumento del 7% rispettoall’esercizio precedente; questi datiattestano la crescente fiduciache Voi Soci riversate in Banca d’Alba.Gli impieghi complessivi si attestanoa 2,83 miliardi di euro. Sono statistipulati 3.902 nuovi mutuiper un valore di 242 milioni di euro,di cui 922 nuovi mutui casa(in aumento rispetto al 2012) erogatialle famiglie per oltre 99 milioni

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Investiamonel futuropuntandosui giovanidi Felice CerrutiPresidente di Banca d’Alba

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9SOC I & T E RR I TOR IO

CASTAGNITO TORINO

Music skieraestro e allenatoredi sci alpino, alpinista

e appassionato di sci sulle grandipendenze, Fabio Beozzi, Sociodi Torino, ha maturato il suo amoreviscerale per lo sci attraversoesperienze diverse: dallo sciagonistico alle discesenella polvere invernale, dallo scialpinismo allo sci ripido, finoall’aria rarefatta a quota 8.000.Alle spalle ha un numeroconsiderevole di discese ripidesu tutto l’arco alpino

astori con greggi,tagliatori di fieno,

boscaioli, contadini,pescatori e artigiani.Come in ogni presepe che sirispetti, anche se lo scenarionon è quello della Betlemmedi duemila anni fa: sonoinfatti gli antichi mestieridella Valle Strona a rivivereogni anno nella chiesettadi San Giacomo, a Luzzogno,grazie al lavoro certosinodi Giacomino Rinaldi, Sociodi Omegna. Il suo presepeha un’ulteriore particolaritàche lo rende unico: è stato

interamente realizzatocon materiale naturale. Noci,nocciole, bacche, legumi,ghiande, pezzi di agrumie frutta secca: sono oltrecento le varietà di semiutilizzati, numeri da Guinnessdei Primati.“Ho cominciato a lavorarcinel 2010, per tenere vivala memoria dei mestieriartigianali della nostratradizione: ora nel mio presepeci sono decine di elementie ogni anno, rispetto al Nataleprecedente, lo scenariosi arricchisce”.

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M e nell’autunno 2011, in Tibet,ha risalito senza ossigenoil monte Cho Oyu finoa quota 8.100, per poicompiere la prima discesaassoluta in sci del versanteMessner.Questa avventura sciisticain alta quota è anche la tramadel libro Curve sulla DeaTurchese (edizioni Ripido),uscito nel novembre 2013.“Parallelamente a quellaper gli spazi aperti coltivo

l legno non muore mai:rivive solo in forme

diverse. Potrebbe essereil motto che incarnaalla perfezione l’hobbydi Davide Battistel, classe1933, Socio di Castagnito:dopo 36 anni nell’aziendadolciaria Ferrero,con la pensione arrivala possibilità di dedicarsia un passatempo che impegnimente, mani e cuore,costruendo sculture in legno.“Non ho mai compratoun pezzo di legno, e cercodi fare con poco o niente:la radice di un albero,un vecchio ceppo, la tavolatarlata di un vecchio mobile.Ho anche realizzato

resa espressiva.La prima realizzata, Le tregenerazioni, è un omaggioall’azienda cui ha dedicatola sua vita lavorativa:a questa ne sono seguiteoltre cento, la maggior partedelle quali donate ad amicie familiari. In mezzo,la soddisfazionedi diverse esposizionitra Piemonte e Liguria.

IAiutare i giovania conoscere se stessie scoprire i propri talentinel campo artistico,scientifico e dei mestieri:questa la missionedi Colour Your Life,fondazione no-profitcon sede a Loano (SV)– ideata nel 2008 daWilliam Salice,ex dirigente Ferrero che,

una volta in pensione,ha deciso di destinarela sua liquidazioneal progetto –, che hapromosso un concorsocui hanno preso partepiù di mille ragazzie ragazze da tutta Italia.Fra i vincitori c’è ancheMaria Luisa Olivero,18 anni, studentessadel Liceo Classico“Govone” di Alba,che la scorsa estateha partecipato al Campusorganizzato dallafondazione,un soggiorno studiodi due settimane sul MarLigure: “Essere colorè rendere la propria vitacolorata senza farseladipingere dagli altri”.

NO-PROFIT

ALBA

COLORYOUR LIFE

Una fionda per PetriniALBENGA

Presepe al naturaleOMEGNA

ALESSANDRIA

Farinata on the road

Legno rubato al caminetto

ASTI

IL DOTTORECOL PENNELLOPaolo Viola, Socio di Asti, di origini napoletane,dipinge sin da bambino: la sua primapersonale risale al 1976. Da allora numerosemostre lo hanno visto protagonista:dalla Campania all’Astigiano, fino ad arrivareall’ultima esposizione a Milano, lo scorsomaggio. Per lui, dipingere non è un semplicehobby: è un’esigenza, una modalitàdi comunicazione. “Ho dovuto renderecompatibile questo bisogno con il mio lavorodi medico. Lasciare alla pittura solo un ritagliodi tempo mi produceva grande insoddisfazione,perché non potevo esprimere le mie emozioni.Con la pittura figurativa cerco di far percepiresuoni, profumi, sensazioni”. La soddisfazionepiù grande? “Vedere una personache si emoziona davanti a un mio quadro”.

una collezione intitolata‘Rubate al caminetto’, con legnidi scarto già pronti peril fuoco”. Le sue opere – la cuiispirazione muove dalla terraal cielo, trasformandola natura in arte – unisconoall’eleganza formale un’ottima

d Alessandria,appuntamento fisso

di chi usciva dal cinema,fino a dieci anni fa, era quellodi andare a mangiareun trancio di farinatada Savino, storico localeche ha chiuso i battentinel 2002. Per colmarequel vuoto, Andrea Cortesi –Socio di Alessandria, titolarede La Ghiottosa – cominciòa produrla in casa.Dando seguito alle insistenzedegli amici, visto il successoche la sua bel’e caudariscuoteva, ecco l’idea:“Ho costruito due forni a legnamontati su ruote e, comesecondo lavoro, ho iniziatoa partecipare a fiere e sagredi paese, vendendo la mia‘farinata on the road’.Nel 2012 ho anchevinto il primo premioal concorso nazionaleTirreno CT a Marinadi Carrara”.

A Oggi lavora 40 weekendsu 52, portando la sua farinataad Alessandria, Asti, AcquiTerme, Casale, Alba,ma anche nel Savonesee in provincia di Milano.Qual è il segretodella sua ghiottoneria gialla?“Gli ingredienti, principalmente,a partire dalla farina di ceci,macinata a pietra dal MolinoMoretti di Spigno Monferrato.Poi cottura e miscelazione”.

da sempre la passioneper la musica: creopersonalmente le soundtracksper i filmati che mi vedonoprotagonista, ma ancheper altri progetti video.Fin da piccolo ho studiatopianoforte e amol’arrangiamento”.Dall’unione di questedue passioni derivalo pseudonimo con il qualeè conosciuto nell’ambiente:“Music skier”.

ma di grande significatosimbolico, assegnata a chinella vita ha saputo tirare buonefiondate contro i soprusi, le truffe,le violenze, il malcostumedella nostra epoca”, spiegaGino Rapa, Socio di Albenga,ideatore dell’ambito premio.Dopo Antonio Ricci, Balbontin-Ceccon-Casalino, Fabrizio DeAndrè (alla memoria), PaoloVillaggio, Milena Gabanelli,Roberto Vecchioni e Don Gallo,quest’anno la Fionda è andataa Carlin Petrini di Slow Food,per la difesa del territorio,il sostegno ai piccoli produttori,la tutela della cultura contadinae del cibo buono, sano e giusto.

A sinistra:

Gino Rapa (al centro della foto)

in compagnia di Carlo Petrini

(alla sua sinistra)

Sotto:

Andrea Cortesi

Sopra:

un’opera di Davide Battistel

A sinistra:

Maria Luisa Olivero

Sotto:

Giacomino Rinaldi accanto al suo presepe

Sopra:

il monte Cho Oyu in Tibet

d Albenga c’è un allegro gruppodi ultrasessantenni

che movimenta la vita culturalee sociale della città: il fiore all’occhiellodei Fieui di Caruggi (Ragazzi dei vicoli)è il Premio Nazionale “Fiondadi legno”, riconosciuto come migliorevento culturale ligure.“Si tratta di una semplice fiondadi legno, di nessun valore venale,

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PalazzoBanca d’Alba

Piazza Medford

ALBA (centro città)

TRIBUNALE

PALAZZO MOSTRE E CONGRESSI

PADIGLIONE ASSEMBLEA

PUNTI DI RISTORO

L’AREA DELL’ASSEMBLEA

DOVEAd Alba, nelle piazzeMedford e Sarti.

ACCETTAZIONESi comincia alle 9.00.L’area dedicataall’accreditamentosarà ubicata ai latidel Palazzo Mostree Congressi. L’Assembleaavrà inizio alle 10.00.

DOCUMENTII partecipanti dovrannoessere muniti di un documentodi riconoscimento per l’identificazione.

DELEGHEOgni Socio con diritto di votopuò ricevere 1 sola delegaper l’Assemblea Ordinaria. Chi intende conferire delegadeve individuare il Socioda delegare e consegnarglipersonalmentela delegacompletamente compilatae autenticata. Il modello da compilareè disponibile presso tutte le filiali.

VADEMECUM DEL SOCIO

SOCIETÀEnti e società devonodesignare per iscrittola persona autorizzata a rappresentarli, sceltatra i propri Amministratori,se diversa da quella precedentemente segnalata.

OMAGGIA tutti i presenti verràconsegnato un omaggioal termine dell’Assemblea,con esclusione delle deleghe.Durante lo svolgimentodella stessa sarà effettuataper i Soci presentiun’estrazione a sortedi 40 Tv Lcd da 32’’.

Dall’alto verso il basso:

i padiglioni allestiti

per l’Assemblea in piazza Medford;

la mappa del centro storico di Alba;

il Socio Antonio Garanzini

in compagnia del Presidente Felice Cerruti

durante l’Assemblea 2013

ASS EMBLEA 2 0 1 4

I 45.000 SOCIANCORA PROTAGONISTI:APPUNTAMENTOIL 18 MAGGIO ALLE 10.00IN PIAZZA MEDFORD

Domenica 18 maggio, quindi,un’intera città si prepara ad accoglieremigliaia di persone, memoredei 13.848 Soci che l’anno scorsohanno affollato i padiglionipredisposti in piazza Medforde piazzale Sarti, nell’area adiacenteal Tribunale e al Palazzo Mostree Congressi. A partire dalle ore 9.00si apriranno i cancelli dell’areadi accesso, dove – esibendoun documento di riconoscimento –ci si potrà accreditare per partecipareall’Assemblea, il cui orario di inizioè fissato alle ore 10.00. All’ordinedel giorno spiccano la discussionee approvazione del bilancioal 31 dicembre 2013, che mostraanche quest’anno – nonostantela congiuntura economicasfavorevole – una banca decisamentein salute, al fianco di tutti coloro

hissà se anchequest’anno AntonioGaranzini, l’81enneSocio di Pettenasco –esempio di tenaciae determinazione –

protagonista nel 2013di una camminata lunga 13 km,partirà nuovamente a piedi nel cuoredella notte per raggiungerel’Assemblea annuale dei Socidi Banca d’Alba? Antonio, tuttavia,non sarà l’unico protagonistadell’appuntamento di quest’anno.Insieme a lui, come sempre,protagonista sarà la grande famigliadella compagine sociale,che continua a crescere: sono infattioltre 45mila i Soci dell’Istitutodi Credito Cooperativo albese,che consolida così il primato nazionalerelativo al numero di associati.

C che continuano ad accordarle fiducia,in un virtuoso rapporto reciproco.Esaurita la votazione relativa agli altripunti in programma, i presenti –fra i quali verranno estratti a sorteanche 40 Tv Lcd da 32” – potrannoritirare il consueto omaggiodi partecipazione, recandosi quindiai padiglioni predisposti per il buffet.E dopo il pranzo, tutti invitatia partecipare alla grande festache animerà il Centro storico di Alba.

crediamonella ripresa

Assemblea 2014

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d accogliere i Sociin Assemblea, anchequest’anno sarannopresenti gli standdei vari uffici dedicatiai servizi che Banca

d’Alba offre, con la possibilitàdi ottenere maggiori informazionisulle singole attività.Per la Fondazione Banca d’AlbaOnlus, attiva nell’ambitodella riabilitazione ortopedicae nella prevenzione sanitaria,rimandiamo all’articolo a pagina 22,con le novità relativealla Cooperativa Sociale Cento Torri.Notevole è anche l’impegnodella Fondazione Bancadel Canavese, attiva su più fronti: dai contributi in tutte le formedestinati alla promozionedel territorio e alla valorizzazionedelle eccellenze locali (“Terredell’Erbaluce” e “Credenza vinicoladi Caluso”), ai contributi per l’acquistodella barca per le visite al parconaturale del lago di Candiae per la realizzazione della cameradi ascolto nel Tribunale di Ivreaper i minori, dalle iniziative

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per favorire la nascita di un nuovomodello di economia localeal sostegno alla cultura, partendodalle scuole di ogni ordine e grado(in collaborazione con l’AssociazioneRita Levi Montalcini), dall’attivitàdi screening (l’iniziativa dedicataalla tiroide, organizzatain collaborazione con l’ASL TO4nella sede di Vische, ha coinvolto 515Soci) alla promozione della cultura del vivere sano, con una correttaalimentazione (“Il gusto della salute”).Anche RuotaLibera, l’associazionededicata ai giovani Soci di etàcompresa tra i 18 e i 30 anni,riproporrà il suo spazio.La musica farà da sottofondoai volontari che sarannoa disposizione per registraregli indirizzi e-mail di chiunque vogliaiscriversi alla newsletter dedicata,oltre che per fornire informazionisulle attività proposte nel corsodell’anno. Al momento sonogià in calendario una gita estivaa giugno e la presenza di uno standa Collisioni, a Barolo, il prossimoluglio (con un concorso in cuiverranno messi in palio i biglietti

per un concerto); sempre a luglioavrà luogo il quarto Forumdei Giovani Soci di tutte le BCCd’Italia, a Trento, per ricominciarecon gli appuntamenti di RuotaLiberapassata l’estate, con l’iniziativasportiva “Corri sotto le Torri”,a settembre, con i corsi di formazioneall’Apro di Alba, in autunno,quando verrà organizzato ancheun convegno, per chiudere l’annocon la cena di Natale.L’Ufficio Soci, infine, oltre a offrireinformazioni su viaggi, soggiornitermali e vacanze studio organizzatiin collaborazione con i migliori touroperator, sarà disponibileper il secondo filone che caratterizzail suo operato quotidiano,quello in ambito sanitario,in particolar modo favorendola prenotazione di visitespecialistiche – usufruendo di tariffeagevolate sulle prestazioniambulatoriali e sui tariffaridi degenza e sala operatoriain regime privatistico – in strutturesanitarie specializzate di elevatoprestigio. Novità assoluta saràuno stand dedicato ai prodotti

Iniziative per i giovani,salute e viaggi

Anegli stand dell’Assemblea

FONDAZIONE BANCA D’ALBA,FONDAZIONE BANCADEL CANAVESE, RUOTA LIBERAE UFFICIO SOCIINSIEME PER PRESENTAREAI SOCI LE PROPRIE ATTIVITÀ

Sotto:

lo stand

di RuotaLibera

nell’Assemblea

dello scorso anno

Sotto:

Le Mondine

e la corale Chorus 2000

della Banca (dal mutuo casa ai fondipensione), al nuovo sito internetinterattivo e al progetto BUONAIMPRESA!, servizio dedicatoai giovani under 35 che voglionoavviare una nuova attività.

na bella festaper cementarele relazioni fra i Soci,come in una grandefamiglia. Un’interacittà che si prepara

ad accogliere le migliaia di personeche, dopo aver partecipatoall’Assemblea di Banca d’Alba,si riverseranno per le vie e le piazzedel Centro storico.Un connubio di musicaed enogastronomia, per rendereindimenticabile la giornatache – per chi lo desiderasse –potrebbe prendere il viagià il giorno precedente, sabato17 maggio, con gli appuntamentialbesi per festeggiareil 50° compleanno della Nutella,grazie al quale la città si animeràcon spettacoli e concerti.Domenica 18 maggio, conclusal’Assemblea, dalle 14.30 via Cavoure piazza Pertinace (nota ai più comepiazza San Giovanni) si preparerannoad accogliere i visitatoricon l’allestimento degli Antichimestieri. Alla stessa ora,da piazza Garibaldi, lungoun percorso che giunge sino a piazzaSavona, prenderà il via l’esibizioneitinerante degli Sbandieratorie Musici “Città di Alba”,seguita a ruota– dalle 14.50 – da quelladella Bandakadabra,“fanfara urbana” torinesedalle sonorità balcanichee mitteleuropee,senza trascurareinfluenze jazz e latin.Un dolce intermezzo,prima di passare ai nuoviappuntamenti musicali,sarà offerto in piazza

U Risorgimento (la piazza del Duomo)alle 15.30, con l’assaggio di tortadi nocciole eMoscato d’AstiDocg, in degustazione gratuita.Dalle 16.00 le note tornerannoprotagoniste. Aprirannole danze i ragazzidi “Chorus 2000”,la corale direttadal maestro GuidoBattaglio,che proporràesecuzionirigorosamentedal vivo,con arrangiamentioriginali,dei maggiorisuccessi dellamusica leggeraitalianae internazionale dagli anni ’60 a oggi. A seguire nel pomeriggio,infine, sarà il trio vocalefemminile “Le Mondine”,interpreti del folk italiano,che canteranno i pezzi della culturapopolare contadina, tenendo vivememoria e tradizioni delle nostre terre.

È qui laMUSICA, SPETTACOLI,ED ENOGASTRONOMIA PER TUTTI

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B I LANC IO 2 0 1 3

La nostra15

...al servizio del territorioRimane grande l’attenzione verso le aziende e le famiglie del territorio, in questo momento difficile dell’economia:è proseguita infatti l’azione di sostegno del credito e dei progetti meritevoli. Sono stati stipulati 3.902nuovi mutui per un valore di 242 milioni di euro, di cui 922 nuovi mutui casa (in aumento rispetto al 2012)erogati alle famiglie per oltre 99 milioni di euro. Sono state accolte 269 richieste di moratoria, 50 in più rispettoal 2012. Gli impieghi complessivi si attestano a 2,83 miliardi di euro, con finanziamenti per 20 milionidi euro alle aziende e 9 milioni di euro di credito al consumo per le spese quotidiane delle famiglie.

L’internet banking consente alla clientela di avereun rapporto costante con la Banca, 24 ore su 24 e 7 giornisu 7: a fine 2013 sono 78.611 i rapporti collegati(oltre 14.000 in più rispetto al 2012) e 35.425 i clientiche utilizzano questo strumento per effettuare varieoperazioni, con un aumento di oltre 5.000 unità nell’ultimoesercizio. Ognuno dei Soci e clienti che ha sottoscrittoquesto contratto può accedere a tutti i servizianche tramite smartphone, ovvero “avere la banca a portatadi mano in qualunque momento”.Nel 2013 sono state inoltre 82.394 le visite al sitodella Banca da dispositivi mobile (tablet e smartphone).

...innovativa

...attenta alla salute

La raccolta complessiva supera i 5 miliardidi euro (di cui 3,3 miliardi di raccoltadiretta), con un aumento del 7% rispettoal 2012, attestando la crescente fiduciache Soci e clienti riversano in Banca d’Alba.

I volumi complessivi raggiungonoi 7,8 miliardi di euro, facendodi Banca d’Alba la seconda forza nel CreditoCooperativo italiano. Il patrimonio di vigilanzasi attesta a 321 milioni di euro, dopo un utiledi esercizio pari a 6 milioni di euro.

...solida

La Fondazione Banca d’Alba ha continuato a svolgere il suo ruolo fondamentale nella sanità localee nel rapportosociosanitario con il territorio. Sono 5.797 le visite effettuate lo scorso anno, coinvolgendo 5.191 Socinelle attività riabilitative e fisioterapiche, per un totale di 125.570 terapie erogate. Diverse, inoltre,sono le iniziative di informazione e sensibilizzazione organizzate sul territorio: convegni sulle patologieortopediche, sull’approccio medico con il malato, sui disturbi del movimento, sulle malattie rare e sui bambiniipercinetici; giornate di prevenzione del melanoma e del diabete con visite gratuite per tutta la cittadinanza.

Nel 2013 sono stati accolti in Banca d’Alba2.544 nuovi Soci, che portano il totalecomplessivo a fine anno a 44.650,dato che consolida e rafforza il primato italianodi Banca d’Alba tra le oltre 380 BCC italiane.Sono in aumento sia le donne, che costituisconoil 47% delle persone fisiche, che le aziende,che sono il 5% del totale. È proseguita l’azione

...dei Socidi ringiovanimento della compagine sociale,con l’ingresso nel 2013 di 1.060 giovani Soci(pari al 42% delle nuove entrate), che portanola componente giovanile a 7.609 Soci “under 30”.Da anni i giovani con meno di 24 anni di etàpossono entrare a far parte della compagine socialecon soli 2,58 euro.

Sotto:

Mario Musso,

Vice Direttore Generale,

e Riccardo Corino,

Direttore Generale

di Banca d’Alba

...in crescita

“L’utile di 6 milioni di euro e il patrimonio di vigilanzache si attesta a 321 milioni di euro sono la garanziadella redditività e della solidità di Banca d’Albae forniscono le giuste basi per il futuro”.È il commento del Vice Direttore Generale,Mario Musso, che prosegue: “Il positivo risultatoeconomico è stato raggiunto dopo aver effettuatoaccantonamenti molto prudenziali in ragione

delle difficoltà dell’economia attuale e attraversoun’azione di razionalizzazione delle risorsee di contenimento dei costi”.

“I risultati positivi raggiunti nel 2013,che presenteremo ai Soci in Assemblea– commenta il Direttore Generale,Riccardo Corino –, ci motivanoa continuare il nostro impegno a favoredelle famiglie, con i mutui casa a condizionivantaggiose e le agevolazioni per interventidi riqualificazione energetica. Prosegueil sostegno alle imprese – aggiungeCorino –, con particolare attenzioneall'innovazione e all'internazionalizzazione.Per i giovani investiamo nel progettoBUONA IMPRESA!, un servizio riservatoagli under 35 che intendono avviareuna nuova attività”.

Oltre ai Soci continuano a crescere anche i clienti(sono 5.000 le nuove entrate nel 2013) che hannoraggiunto un totale di 126.000. I conti correntisono aumentati di 3.000 unità e sono 103.000,mentre sono state effettuate 14 milionidi operazioni. Questo dato avvalora la sceltadi Banca d’Alba di puntare sul rapporto personalegrazie al servizio puntuale ed efficiente delle filiali,che sono in crescita anche quest’anno,in controtendenza con il sistema bancario italiano.A ottobre infatti è stata inaugurata la filialedi Tortona, mentre dal novembre scorso è attivala settima filiale albese, la seconda in corso Piave,che consolida il ruolo di banca al serviziodel territorio di Langhe e Roero. Il computo totaleè ora di 70 filiali al servizio di 270 comunidi Piemonte e Liguria.

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ECONOM IA&T ERR I TOR IO

all’esclamazionedi Archimede in poi(anzi, anche da prima)la storia dell’umanitàè costellata di uominie donne capaci

di inventare strade e percorsi nuovi.In principio fu la scoperta del fuoco.Millenni dopo la scrittura, quindil’invenzione della stampa, poila macchina a vapore, pietre miliarisulla strada del progresso, eventimarchiati a fuoco nella storia dellacivilizzazione. Nel 1870, l’introduzionedell’elettricità, dei prodotti chimicie del petrolio, e – un secolo dopola Seconda Rivoluzione Industriale –l’umanità sperimenta gli effettidell’introduzione massicciadell’elettronica, dell’informatica,delle telecomunicazioni. Arrivanointernet, i cellulari, Facebook e Whatsapp.Secolo dopo secolo, i tempidelle rivoluzioni si accorciano, al paridegli spazi, sempre più interconnessinel mondo globalizzato in cui viviamo.Oggi il cambiamento corre a ritmifrenetici: dai millenni si è passatiai secoli, dai decenni siamo ormaipraticamente giunti agli anni.La parola chiave del terzo millennioè “innovazione”. L’etimologia latinasuggerisce il senso del “rendere nuovo”(in-novare): ma ecco che questa idea

di novità, ci perdonino i puristidella lingua per la forzatura,viene completata dal suffisso -azione.Una idea nuova, per quanto buona,spesso non basta: occorre darleconcretezza, tradurla in azioni.Chi è in grado di farlo risultacompetitivo. Chi resta al passocon i tempi sopravvive. Chi è capacedi anticipare il futuro primeggia.Ecco sei storie di Soci di Banca d’Alba,cinque aziende e un liberoprofessionista, capaci di guardare oltre.Grandi marchi come l’astigiana Saclà,leader indiscusso nell’industriaalimentare italiana, e brand emergentiquali Witt Italia, di Poirino, operantenel settore della detergenza ecologicae in quello della cosmesi naturale.Aziende tradizionali come la BoninoExpo, che dalle Langhe esporta divaniin mezza Europa, e imprese ad altissimotasso di innovazione, come la Resòdi Chivasso, all’avanguardia nell’ICT(Information and CommunicationsTechnology). E ancora la Calflexdi Nonio, nel Verbano, riconosciutasul mercato come specialistadello spazio doccia, per chiuderecon Fabio Vidotto, giovane ingegneredi Castagnole delle Lanze,nell’Astigiano, consulente di risparmioenergetico, green economye green marketing.

D

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Eureka!

PER RESTARESUL MERCATO, OGGI,È FONDAMENTALESAPER INNOVARE.ECCO LE STORIEDI CHI RIESCEA GUARDARE OLTRE

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er essere innovativi nonè obbligatorio essereimprenditori. FabioVidotto, Sociodi Castagnoledelle Lanze, al confine

tra le province di Asti e Cuneo, ne èla prova: classe 1984, ingegnere

di un’idea ambiziosa sta proprionella sua semplicità: tuttinoi possiamo contribuire da subito a ridurre il nostro impatto ambientale,e i numeri parlano chiaro:12.988.249.789 di alberi piantatiin oltre 100 Paesi di tutto il mondo…Direi che è un buon inizio!La mia qualifica è quella di Energybroker e il mio ruolo è quellodi promuovere e diffondere l’iniziativain ogni famiglia, azienda ed entepresente sul nostro territorio”.Il calcolo delle emissioni viene fattosu misura per ogni tipologia di clientee restituisce come risultatoil quantitativo di alberi necessarioa compensare completamentele proprie emissioni. Quindi,con l’acquisto di un pacchettodi compensazione, si va poia operare in modo esclusivonel paese di Haiti, piantumandoesclusivamente alberi da frutto che,oltre ad apportare beneficiambientali, creano occasionidi lavoro e sostentamentoalle popolazioni locali.“Il mio obiettivo è quantomeno quellodi portare in ciascuno di noi almenouna nuova abitudine ‘verde’:continuerò a sviluppare collaborazionifra professionisti e imprenditoriche vogliano cooperare per crearela propria economia...ovviamente tutta green!”.

Fabio Vidotto,verde speranza

P

ome Steve Jobs,più di 35 annifa avviarono l’attivitàin un garage: eranoin tre e producevanopiccoli componenti

per rubinetteria. Oggi la Calflex di Nonio, nel VCO, è un’aziendariconosciuta a livello internazionale,specialista nello spazio doccia, e può vantare più di 50 dipendenti,stabilimenti su un’area di oltre 6.000mq, un impianto fotovoltaicoche copre più dell’80%del fabbisogno totale, una fitta retedi agenti presenti su tuttoil territorio nazionale e operativinelle varie zone del globo(con l’export che rappresentaoltre il 45% del fatturato, fortedi una presenza ben radicatanegli Stati Uniti). “Il successodella nostra azienda – spiegail titolare Mario Carimali – è dovutoalla realizzazione di prodottinon ancora presenti sul mercato,che si differenziano per l’accuratodesign e l’elevata qualità.La nostra mission è reinventareil quotidiano con arte e offriresoluzioni complete e di benesserepsicofisico per lo spazio doccia”.La ricerca e lo sviluppo sono il cuorepulsante dell’innovazione:attraverso la sperimentazionedi nuovi materiali e l’impiego

Cedile, dopo la laurea ha decisodi seguire la sua passioneper le energie alternative e la tutelaambientale, lavorando in questocampo da libero professionista.“Sono un consulente di risparmioenergetico, green economy e greenmarketing per privati e aziende.Promuovo piccole e grandi azionidi tutela ambientale, per assicurareun futuro migliore alle nuovegenerazioni. Per chiunque, bastanoanche semplici accorgimenti: cercaredi ridurre gli spostamenti con mezziinquinanti, prediligendo la bicicletta,una buona passeggiata o i mezzidi trasporto elettrici, utilizzareelettrodomestici energeticamenteefficienti e quindi a basso consumo,effettuare la raccolta differenziatadei rifiuti”.Tra i vari progetti di cui si occupaci sono anche “Plant for the Planet”e “Io Compenso”, il cui obiettivoè quello di neutralizzare le emissionidi CO2 delle proprie attivitàquotidiane piantando nuovi alberinel mondo e contribuendoalla riforestazione del pianeta.“Ho conosciuto i progetti duranteun seminario informativo organizzatodalla società NWG lo scorso annoe ne sono rimasto subito entusiasta:ho deciso di contribuire nel miopiccolo a diffondere questestraordinarie iniziative. A volte la forza

ECONOM IA&T ERR I TOR IO

Mario Carimali,

titolare

della Calflex

Chiara Ercole,

responsabile delle filiali

e dei progetti di controllo

di gestione in Saclàeria, dinamica, bella.Chiara Ercole, classe1983, responsabiledelle filiali e dei progettidi controllo di gestionedell’azienda di famiglia,

descrive così la Saclà, fondata75 anni fa da suo nonno Secondo.“Seria perché identifica il nostroapproccio al lavoro: l’affidabilitàinnanzitutto, con la concretezza tipicadei piemontesi. Dinamica perché oggi

tra le varie categorie di prodotto:“Mio nonno colse la possibilitàdi conservare parte del surplusdella produzione ortofrutticola localeper commercializzarlo all’ingrosso.Fin dall’inizio, a caratterizzare il nostrooperato sono state le avanzatetecniche di produzionee conservazione delle verdure.Da allora l’eccellenza tecnicae gli alti standard qualitativi ci hannopermesso di imporci sempre piùsul mercato delle conserve alimentari”.L’innovazione è sempre stataprotagonista. Alla Saclà si deveil lancio della confezione famiglia,un vaso in vetro chiuso da unacapsula di plastica, che costituì

S più che mai conta essere velocie flessibili nel rispondere alle esigenzedei consumatori. Bella perché fattadi coraggio e fantasia: è il mio orgoglio”.Era il 1939 quando Secondo PininErcole, insieme alla moglie PieraCampanella, diede vita alla SocietàAnonima Commercio LavorazioniAlimentari, oggi leader indiscussonell’industria alimentare italiana,con un fatturato da 120 milionidi euro e oltre 1.800 referenze

Saclà, l’innovazionein un vasetto

ASTI

una vera novità nel comparto:fu la prima confezione trasparente,che consentì al consumatoredi vederne il contenutoe di apprezzarne le qualità. Ulterioriinnovazioni furono l’introduzione,nel 1965, delle capsule “twist off”e della pastorizzazione come metododi conservazione per le verdure,soluzioni che miglioraronola sicurezza e la durabilitàdei prodotti, poi gradualmenteadottate anche da tutte le altreaziende conserviere italiane.Oggi Saclà esporta il Made in Italydi qualità in mezzo mondo,grazie alle quattro filiali commercialiaperte in Inghilterra, Francia,

Germania e California.E l’innovazione non si limitaunicamente ai prodotti e alle nuovericette, autentico fiore all’occhiellodel settore Ricerca e Sviluppointerno all’azienda: immaginee comunicazione, infatti, da sempreseguono di pari passo la crescitadell’azienda, che può vantareoggi un 95% di brand awareness.Chi non ricorda Olivolì, l’olivasnocciolata nella busta di plastica,protagonista, oltre che di una verae propria rivoluzione nel campodelle olive in salamoia (Saclàè la prima azienda a ideare le olivesnocciolate), di un divertentee indimenticabile jingle televisivo?

CASTAGNOLE DELLE LANZE

NONIOFabio

Vidotto,

Energy

broker

di soluzioni tecniche e stilisticheall’avanguardia, l’azienda è in gradodi assicurare i massimi standardqualitativi.“Utilizziamo il metodo di saldaturaa ultrasuoni per sigillareperfettamente le cartucce internedei soffioni e la saldatura a scaricadi condensazione per il fissaggiodi perni interni a particolari prodotti.I brevetti dei soffioni a cascatae dei rubinetti verticali sono il fruttoriconosciuto dello studio tecnicointerno all’azienda”.L’innovazione passa ancheattraverso la cura del designe i servizi di personalizzazione:“Calflex progetta i propri prodottiispirandosi allo stile minimal e offrela possibilità di ‘laserare’ gli articolisecondo le necessità di ogni singolocliente”. Scelta vincente, ancheconsiderando il momento storico.“La capacità di reinventaree reinventarsi è fondamentaleper rispondere alla domandasempre mutevole del mercato.Abbiamo portato avanti la sceltacoraggiosa di continuare a investirein soluzioni all’avanguardia,non ancora presenti sul mercato,e prodotti innovativi per design,qualità e tecnologia. Unendola tradizione italiana e l’esperienzamaturata negli anni, abbiamocercato nuove opportunità

Calflex, benesseremade in Italydi business e colto le sfidedel mercato internazionale attraversola creazione di una nuova lineacompleta di cromoterapia,aromaterapia e music experienceche amplia il concetto di spaziodoccia portando il benesserein ambienti inattesi”.

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el 2001 la Witt Italiaproduceva 150.000pezzi all’anno, avevadieci dipendentie fatturava circa800.000 euro.

Da allora, con l’acquisto da partedi Aristide Artusio, Presidentee Amministratore Delegato, e sottola direzione tecnica di Gloria Giussani,l’azienda di Poirino ha conosciutouna seconda vita, pur nel solcopositivo già tracciato in passato:“Nel 2013 abbiamo prodotto 1.700.000pezzi, dando lavoro a più di 40 persone,e il fatturato del nostro gruppoè arrivato a 12,5 milioni di euro”.In controtendenza rispettoalla situazione globale, Witt continuaa crescere: “Nel 2007 abbiamoampliato il gruppo con l’acquistodel marchio Erboristeria Magentina(che ora lanceremo anche in Cina,attraverso i prodotti della linea AngeliBaby), e siamo riusciti a entrarenel business dell’erboristeriae della farmaceutica; nel 2013 Armoniedi Bellezza, per posizionarci sul mercatodella cosmesi e dell’estetica. Il benesserenaturale delle persone è il nostro panequotidiano, e ora vogliamo misurarcicon nuove sfide: attraverso il marchioIaiaoh proporremo prodotti naturalianche per il benessere degli animali”.

“Ospitiamo bimbi da 0 a 36 mesi,ai quali cerchiamo di trasmettereun messaggio positivo relativoall’ecologia, partendo dalle soluzionitecniche ai giocattoli tutti in legno,dalla cucina interna con una cuocache prepara cibi biologici e a chilometrizero, fino ad arrivare al programmaeducativo che comprende pet therapye musicoterapia”.

Witt Italia,rivoluzione al naturale

N Oggi il gruppo è leader italianosul mercato della detergenzaecologica e della cosmesi naturale,e il segreto del suo successo passaattraverso alcune rivoluzionisilenziose che, negli anni, ne hannodecretato l’affermazione. La primariguarda la tipologia di prodotto,negli anni ’70, precorrendo i tempiparlando di “naturale”. Quindil’innovazione nei sistemi distributivi,con la vendita diretta attraversouna capillare rete di consulenti,dagli anni ’90, affiancatapiù recentemente dall’e-commerce:“Abbiamo resistito alle sirenedella grande distribuzioneper mantenere standard di elevataqualità. Oggi facciamo vendita direttaper il 50%, e il resto attraverso farmacieed erboristerie, anche attraversoidee vincenti come quella del pick&pay:vai sul sito, acquisti i prodotti e anzichéfarteli spedire a casa li vai a ritiraredirettamente nei punti vendita”. Insomma: Witt Italia è, da sempre,all’avanguardia. Lo testimonia ancheil progetto “Baby Natura”, attraversoil quale l’azienda può vantarsi di avereintrodotto, internamenteallo stabilimento, il primo micronidobenessere d’Italia, talmente sicuroda avere la porta d’ingresso accantoa quella della produzione.

ECONOM IA&T ERR I TOR IO

al cuore delle Langhea quello della Brianza,c’è un filo rossoche lega Cortemiliaa Mariano Comense:è la storia

della Bonino Expo, specializzatanella produzione di poltrone e divaniin pelle – annoverata tra le prime 25aziende italiane nel settoreimbottito, secondo un recente studiodell’inglese Plimsoll, il principaleprovider a livello mondiale di analisidi settore e di mercatodelle industrie –, che testimoniacome si possa essere innovativianche tenendo viva una tradizionedi famiglia.“La nostra avventura imprenditorialecomincia nel 1957 grazie

a produrre nel cuore della Brianza,anche se l’ufficio commercialee amministrativo rimane a Cortemilia.“La nostra azienda conta oggisu una vasta rete di collaboratori:laboratori artigiani, detentori di periziae sapienza a rischio di estinzione,che ci hanno consentito di arrivarea produrre circa 8.000 salotti, dandolavoro a più di 150 persone. Il nostrosettore non consente innovazionirivoluzionarie… Più che altro,possiamo concentrarci sulla sceltadi materiali particolari, o adottareparticolari tecniche di lavorazione,oppure ancora proporre soluzionistilistiche all’avanguardia, anchegrazie a firme prestigiose di architettidi fama internazionale come PascalDaveluy, Fabrizio Ballardini, Roberto

D all’intraprendenza del fondatore,mio padre Mario, che insiemealla moglie avviò la nostra azienda –spiega Giovanni Bonino, alla guidadella Bonino Expo insiemealla moglie Patrizia –. Da allora siamocresciuti e ci siamo sviluppati primaa livello nazionale, poi a livelloeuropeo, con il primo salotto esportatoin Francia nel 1970, facendodel ‘Salotto Bonino’ un marchiodel Made in Italy di qualità”.Dall’idea iniziale si arriva, nel 1978,a un’impresa che conta circa 100dipendenti. Negli anni ’90una riorganizzazione aziendale,dovuta agli alti costi di produzionee all’esigenza di potersi muoverein un vero e proprio distrettodel mobile, portano la Bonino Expo

Bonino Expo,innovatori per tradizione

CORTEMILIA

Bendini e Alessandro Fiorini. Grandesuccesso stanno avendo i nostri divanicon inserti a vista in alluminio,per esempio, o quelli con opzioni relax”.La concorrenza dei Paesi dell’EstEuropa e della Cina è però spietata:“Senza entrare nel merito della qualità,non facciamo in tempo a creareun modello nuovo che la Cina lo copia.Ed è difficile essere competitivi con chideve affrontare costi di produzioneneanche lontanamente paragonabiliai nostri… Anche se restiamo

imbattibili sulla tempestivitàdi produzione, unita alla qualità:in 6-8 settimane consegniamoun salotto, contro i 4 mesi di un Paeseconcorrente”. E in attesa di conquistarenuovi mercati (oggi la Bonino Expofa 100% export), si guarda di nuovoal mercato italiano: “Entro la finedell’anno apriremo uno showroomoutlet a Cortemilia, dove il pubblicopotrà visionare e acquistaredirettamente dalla nostra riccacollezione”.

POIRINO

elecomunicazionie informatica sonoi due pilastri su cuisi fonda l’ultimarivoluzione industriale,quella i cui tempi sono

sempre più frenetici.Vicinanza al cliente e innovazionetecnologica sono le parole d’ordineattraverso le quali la Resòdi Chivasso, azienda attivanel settore ICT (Informationand Communication Technology),nata nel 1997 dall’incontrotra diverse professionalità, rispondea questa sfida. Il nome stessodel gruppo – che oggi può contaresu una consolidata esperienzanell’integrazione e nella gestionedei servizi, avendo a portafoglioclienti eccellenti ciascuno nel propriosettore come l’alimentare Dimardi Roreto di Cherasco, l’editorialeLa Stampa di Torino, lo studiodi commercialisti associati Seleddi Alba, le canavesane SystemElettronica e Seica – richiama questapositiva sinergia, strizzando l’occhioal concetto di rete: Resò, infatti,è l’esatta pronuncia del franceseréseau.“I nostri punti di forza consistono inun’organizzazione snella e centratasulla qualità del servizio, offerte

semplici, attenzione ai momentidi contatto con la clientela e costanteattività di ricerca nei laboratori –spiega l’Amministratore delegatoFabrizio Laurella, che con TizianoCampi è titolare di Resò –. Abbiamocominciato nell’assistenza tecnico-sistemistica, con internet, per diventaredal 2005 anche Wireless InternetProvider; siamo stati tra i primia vendere accessi internetcon le tecnologie di allora, modem,che oggi sembrano preistoria.Investendo in tecnologiee capitalizzando le competenzeacquisite, oggi siamo all’avanguardiae possiamo vantare un fatturatoche si aggira attorno ai 2,3 milionidi euro, con tre realtà che occupano16 dipendenti”. Del gruppo, infatti,fanno parte anche Skyblu, Soluendoe Rand.Ma attraverso quali fattori passal’innovazione, nel settore ICT?“Occorre essere attivi nella ricercae sviluppo di nuove tecnologieo metodi di erogazione dei serviziper avere modo di iniziare primadi altri, facendo attenzione a fenomenipasseggeri che possono distoglierel’attenzione dalle tecnologiepiù durature. Noi abbiamo decisodi puntare sul monitoraggiodei sistemi e delle reti, fino a spingerci

T

Fabrizio

Laurella,

titolare

di Resò

Resò, un’aziendache ha fibra

CHIVASSO

a quello della domotica,che diventerà sempre piùinvasiva per tutti, in futuro.E anche sul continuoaggiornamentodella nostra infrastrutturadi telecomunicazioni,curando l’estensioneterritorialeper aumentarela coperturadel territorio.Con un occhiodi riguardoa nuoviservizitelematicirivoltiall’ambitosociale”.

Giovanni Bonino

con la moglie

Patrizia,

alla guida

di Bonino

Expo

Aristide Artusio,

Presidente

e Amministratore

Delegato

di Witt Italia

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FONDAZ IONE BANCA D ’A L BA 23

n proverbiodice: “Natalecon i tuoie Pasquacon chi vuoi”.Trascorsoil Natale

in famiglia, è valsa la penafesteggiare il Capodannoa Vienna. Per noi è statoil primo viaggio organizzatodall’Ufficio Soci di Bancad’Alba e ci siamo trovatiimmediatamente in sintoniacon il gruppo. Partenzadi primissimo mattino,ancora assonnati,ma con tanta voglia di vivereun’esperienza speciale:le nostre aspettativenon sono state deluse.Il clima di festa che si respiraa Vienna è unico: ogni angolodella città è un tourbillondi allegria. La nostra guida,molto preparata, ci ha fattoconoscere il PalazzoImperiale della famigliaAsburgo. La visita più stranaè stata quella al quartieredell’Hundertwasserhaus,splendida espressione di artemoderna, conosciuta anche

U

UFF I C IO SOC I

erogando complessivamente125.570 terapie.Ciò che cambierà, oltre alla ragionesociale, saranno i costi del preziososervizio offerto e la possibilitàdi accesso da parte dei famigliari:per tutti i Soci di Banca d’Alba,infatti, il primo ciclo di terapierimane sempre gratuito, ma oraè possibile effettuare ancheil secondo ciclo a prezzi moltovantaggiosi.

randi novitàda quest’anno,per tutti i Socidi Banca d’Alba,relative all’attivitàdella Fondazione

Banca d’Alba. Dallo scorso1° gennaio, infatti, la Onlusda sempre dedicata alla salutedei Soci ha ceduto il testimonealla neonata Cooperativa SocialeCento Torri, per garantireun servizio ancora più efficiente,ancora più economico.Dal punto di vista pratico, per i Socinon si noteranno grandi differenze,se non nel risparmio: rimarrannoinfatti operativi i quattro Centrimedici già funzionanti, potendocontare sullo stesso personalequalificato che, lo scorso anno,ha permesso di effettuare5.797 visite a un totale di 5.191 Soci,

Gsi prende cura dei Soci

DAL 1° GENNAIO LA FONDAZIONEBANCA D’ALBA SI DEDICAUNICAMENTE A CONVEGNIED EVENTI. PER LE VISITE MEDICHENASCE UNA COOPERATIVA,CON SERVIZI ANCOR PIÙ VANTAGGIOSI

Con Cento TorriBanca d’Alba

e convegni, quali: “Patologieortopediche nell’ambulatoriodel medico di famiglia”, “Progettomelanoma”, “La terza stagionedella sessualità”, “La medicinae il paziente”, “I disturbidel movimento: dalla malattiadi Parkinson alla Sclerosi LateraleAmiotrofica”, “Il bambino ipercinetico”,“Le malattie sempre meno rare dellamedicina moderna”, “Viva 2013”e “Io al diabete non gliela do vinta”.

Sopra:

il personale

della Cooperativa

Sociale

Cento Torri

E, a testimonianza del fattoche Banca d’Alba è sempre più unagrande famiglia, ci sarà anchela possibilità di estendere – a prezzialtrettanto vantaggiosi – il servizioanche a genitori, coniugi e figlidei Soci, fruendo delle prestazionisanitarie specialistichea tariffe agevolate.“I nostri Centri Medici hannoraggiunto negli anni un grande livellodi specializzazione, tanto per l’elevatacompetenza del personale quanto perle apparecchiature tecnologicamenteavanzate in dotazione – affermaAntonella Marengo, Vice Presidentedella Cooperativa Cento Torri –.Oggi operano sulla basedi un modello organizzativo di servizisanitari basati sulla centralitàdel paziente per l’organizzazionedel percorso terapeutico, con laspecifica attenzione all’appropriatezzadelle prestazioni erogate”.Tornando alla Fondazione Bancad’Alba, questa continueràa promuovere iniziative nell’ambitodella prevenzione, dando seguitoall’ottimo lavoro portato avantilo scorso anno.Nel solo 2013, infatti, sono statiorganizzati un totaledi 9 appuntamenti, tra incontri

TACCU INO D I V I AGG IO D I MAR I A P I A P E RUCCA

Capodanno a suon di valzer

che funziona giorno e notte.Non sono mancate duetappe significative della vitaviennese: il tradizionaleCafé Sacher, per gustarela famosa torta al cioccolato,e il moderno negozioSwarovski.E come non ricordare la cenain una vineria sulle collinedel quartiere di Grinzinge il cenone di Capodanno

nello splendido castellodi Wilhelminenberg,con musiche, balli e fuochipirotecnici fino a tardanotte?Un’ultima curiosità, relativaai porta fortuna di fine anno:dei simpatici maialini di tuttele forme.Insomma: una vacanzamemorabile, sicuramenteda ripetere…

come la “Casa Matta”per lo stile fantasiosodell’architetto che l’ha volutacreare. Tra le molte chieseantiche, il duomo di SantoStefano è sicuramenteun’eccellenza dell’architetturaviennese. Altro luogoche abbiamo avuto il piaceredi visitare: la residenza estivadegli Asburgo, cioè il castellodi Schönbrunn, con parcoe fontane meravigliose.È stato emozionantepercorrere le sontuosestanze e immaginare quandole percorreva la PrincipessaSissi. La parte più ludicadel nostro viaggio è statala visita al Prater,con la sua ruota panoramica

IL VIAGGIODEI SOCI A VIENNA,RACCONTATODALLE PAROLEDI MARIA PIA PERUCCAE DALLE FOTODI CLAUDIO MAININI

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Sull’isoladel minotauro

28-5giu-lug

Do you speakenglish?

LONDRA

13-26giugno

4-17luglio

15-28agosto

Bellissimi giardiniche si estendono sinoalla spiaggia di soffice sabbiabianca; 5 piscine (di cui2 riservate ai bambini), campida calcetto, beach volley,tennis, ristorante a buffetcon show cooking,un programma di animazioneche prevede attività diurnee intrattenimenti serali pressoil teatro. Tutto questo, e moltoaltro ancora, per il soggiornomare sull’isola di Creta, pressoil villaggio Sirens Beach.Il costo riservato ai Sociè di 840 euro, 890 per i non Soci,con quote ridotte per i bambini(differenziate per fasce d’età).La quota comprendeil trasferimento in pullmanda Alba a Malpensa (e ritorno),il volo A/R Malpensa/Cretae il trattamento all inclusivein camera village.

Niente di meglio, per impararel’inglese, di una vacanza studioa Londra: due settimanenella capitale del Regno Unito,con iscrizioni in tre diversiperiodi a seconda dell’etàe del livello di conoscenzalinguistica. Obiettivo: studiare,senza però rinunciareal divertimento, scoprendouna delle più belle capitalieuropee.Il soggiorno, con la garanziadella presenza di un insegnatemadrelingua, è riservatoai ragazzi dai 12 ai 17 anni(costo riservato ai figli dei Soci1.550 euro, per quellidei non Soci 1.650 euro).La quota, oltre al viaggio A/Rin aereo e al pernottamentoin albergo, comprendecolazione e cena, 4 oredi lezione ogni giornoe sorveglianza 24 ore su 24.

Cuore verded’Italia

4-8settembre

Come immersi in un quadrorinascimentaletra le affascinanti architetturedei borghi fortificati, i castelliperfettamente conservati,le chiese affrescate e le torriisolate nella verde campagnao sulle alture, ai piedidel Monte Subasio, visitandole città di Perugia, Assisi,Gubbio, Spoleto, Cascia,Spello, Todi e Orvieto:un viaggio nella verdeggianteUmbria, alla scopertadei luoghi legati alla vitadi San Francesco, patronod’Italia, e Santa Chiara.La quota di partecipazioneè di 630 euro per i Soci(690 per i non Soci) e prevedeil viaggio A/R in pullmanGran Turismo e la sistemazionein hotel 4 stelle ad Assisi,con trattamento di pensionecompleta.

L’Aidaall’Arena

VERONA

6-7luglio

Soggiornobenessere ad Ischia

ISOLE FLEGREE

9-16novembre

Il maredi Sardegna

VILLASIMIUS

31-7ago-sett

Il capolavoro di Giuseppe Verdisarà il momento clou della duegiorni organizzata a inizio luglioin terra scaligera: scenariodella fiaba archeologica –senza lieto fine – sarà l’Arenadi Verona, splendida corniceper l’opera in quattro atti,su libretto di AntonioGhislanzoni. Il giornoseguente, dopoil pernottamento nei pressidi Verona, la gita continueràin Franciacorta, con la visitaguidata – con degustazione –di una tipica cantina localepresso cui verrà servito ilpranzo. La quota, comprensivadi viaggio A/R in pullman GranTurismo, sistemazione in hotel4 stelle e biglietto di ingressoall’Arena (posto in gradinatanon numerata), ammontaa 155 euro per i Soci, 170per i non Soci.

Ischia era nota con il nomedi “Arime” già ai tempidi Omero e presenta ancoraoggi suggestive testimonianzestoriche, come il CastelloAragonese e il borgo anticodi Ischia Ponte, il Portoe l’antica Villa de’ Bagni,la zona di Cartaromana.Isola verde, è un’esplosionedi natura rigogliosa,un panorama di colori tuttida scoprire: dalle pineteal Palazzo reale e alla CasinaBuonocore, dalle contradedi Campagnano, Sant’Antuomoe San Michele al vulcanoEpomeo, da cui si gode di unabellissima vista a 360 gradisul mare. La quota (260 europer i Soci, 310 per i non Soci)comprende il trasferimentoin pullman e la sistemazionein hotel con trattamentodi pensione completa.

A un chilometro da Villasimiuse 50 da Cagliari sorge il TankaVillage, villaggio resort inseritoin un contesto naturalisticod’eccezione. Si affacciadirettamente sulla spiaggiadi Simius, tra le più famosein Sardegna per la sabbiabianca finissima e il marecristallino, ed è all’internodell’area marina protettadi Capo Carbonara, nel foltodella macchia mediterranea.La quota di partecipazione –con volo A/R Torino/Cagliarie trasferimenti in pullmanda e verso l’aeroporto inclusi –per i Soci in doppia standardammonta a 890 euro, 914 europer i non Soci, con trattamentodi pensione completain all inclusive; i bimbi finoa due anni partecipano gratis,sconto del 50% per i bambinifino a 12 anni non compiuti.

25UF F I C IO SOC I

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Alba: 0173/659399Torino: 011/5529419

PER INFORMAZIONIE PRENOTAZIONI

Nella terradi Babbo Natale

LAPPONIA

5-8dicembre

Il fascino dell’inverno lapponenella bianchissima atmosferanordica, ammirando le auroreboreali e intrattenendosicon le attività sulla neve:il viaggio in Finlandia nontradirà le aspettative.Dalla caccia allo spettacolaree coloratissimo fenomenonaturale del primo giornosi passerà al safari su slitta concani husky il secondo giorno,prima di passare alla scopertadi Rovaniemi, la città di BabboNatale, e al tour sulle motoslitteil giorno seguente, primadi fare ritorno a casa.La quota (del prezzo indicativodi 1.650 euro) comprendeil volo A/R per Rovaniemi,i trasferimenti in loco,il pernottamento in hotel4 stelle con trattamentodi mezza pensionee le escursioni segnalate.

Capodannoa Marrakesh

MAROCCO

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Menara Garden, la moscheaKoutoubia, il Palazzo Bahia,le tombe Sadiane, la famosapiazza Djemaa El Fna: sonosolo alcune delle attrazionidi Marrakesh, città dalla storiasecolare nell’entroterramarocchino, a circa 150 kmdall’Oceano Atlantico.Banca d’Alba offre ai Socila possibilità di festeggiareil Capodanno 2015 in terrad’Africa, tra ryad (tipica casatradizionale) e souq(i coloratissimi mercati arabi),con un’escursione alle spiaggedi Essaouira.Il costo riservato ai Sociè di 450 euro (550 per i nonSoci) e comprende il volo A/Rper Marrakech, i trasferimentiin pullman, trattamentodi pensione completa in hotel4 stelle, gli ingressi a PalazzoBahia e alle tombe Sadiane.

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Un anno di viaggil’Ufficio Soci

CRETA UMBRIA

Albapiazza Savona, 2da martedì a sabato: 8.30 - 13.00giovedì: 15.00 - 18.30

Torinocorso Vittorio Emanuele II, 18lunedì: 10.00 - 18.00

ORARI

“Impara l’inglese lavorando”Riservato ai Soci e ai figli dei Soci di età compresatra i 19 e i 30 anni che desiderano imparare l’inglesegrazie a un’esperienza lavorativa in Inghilterra.

“Corsi intensivi di inglese”Riservato a tutti i Soci che desiderano apprendereo perfezionare l’inglese grazie a corsi intensivi one to onecon un insegnante madrelingua, in Italia o in Inghilterra.

Per ulteriori informazioni contatta l’Ufficio Soci.

SOGGIORNI LAVORATIVI E DI STUDIO IN INGHILTERRA

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27TRAD I Z ION I & T ERR I TOR IO

on è un casoche la storiadel più famosodolcepiemontese,il gianduiotto,

sia legata in modoinestricabile a quella della suamaschera più celebre,il contadino buongustaioGiovanni della Brocca,ovvero Gian d’la Douja, ancheconosciuto come Gianduja.Fu il Carnevale del 1865a battezzare il più tipicodei cioccolatini sabaudi:la Caffarel, che lo inventòmescendo il cacaoalle nocciole finementesminuzzate delle Langhe,pensò di farlo regalareal popolo dalle manidi Gianduja che, da allora,gli diede il nome, legandoloper sempre a una delle feste

La storia della pasticceriaè, dunque, la storia della festa.Il miele prima, la cannada zucchero poi e infineil succo della barbabietolaridotta in cristalli (il Piemontefu sede dei primi zuccherificiitaliani), furono legatiall’aristocrazia e ai loro fastosibanchetti, privilegiodelle nobili e ricche famiglieche potevanoapprovvigionarsi dell’orobianco. Ma, come spessoavviene, il popolo non restavaindifferente. Sebbenecon materie prime più grezze,ingredienti più territorialie forme più semplici,borghesi e contadinicominciarono a copiaree riprodurre le prelibatezze,dando avvio a una fiorituradi dolci unica ed eccezionale.

Il Carnevale e le giurajeIl dolce popolare avevail suo fulcro nel Carnevale.Precedendo la Quaresimae rappresentando l’ultimapausa prima di tornareai campi, era tripudiodi zuccheri e grassi. In casao in piazza friggevano bugie,risòle o friciò fattedegli ingredienti poveridella campagna e una gocciadi grappa, gelosamenteconservata nelle credenze,tra i rari cristalli di valore.E il Carnevale portavale bignole ripiene di cremae cioccolato, compratenei bar per signori di Canale,Alba o Torino, velate di carteeleganti e centellinatesulla tavola imbandita,come gemme dalle glassearlecchinate, gioiadei bambini,che se le litigavano.A Ivrea le arance nonvenivano solo lanciate,

ma usate per la polentadolce, una torta di maisglassata di miele e succod’arancia. Ma il dolceeporediese per eccellenzaè la sontuosa Torta ‘900,il cui sapore ricorda banchettie compleanni, matrimonie occasioni speciali.Gli eporediesi la usavanocome bandiera: offertaai propri ospiti, durante ceneufficiali, era la “tortadell’orgoglio”. Ancheil Canavese festeggiavacon i canestrelli, parentidelle francesi gaufres.La sera, prima di andarea letto, a centinaia doravanofra le ganasce del camino,e le cialde così ottenute,diffondendo il loro tipicosapore d’anice, venivanoaccumulate in grandicanestri: pronte, come ostie,per celebrare messe laichee avvinazzate. Vino e dolci si rincorrevano

nel rito delle giuraje e vin.Fra canti, balli, scherzi e mottilicenziosi, le giuraje (antichiconfetti di nocciolae zucchero glassato)venivano sciolte nel vinodurante l’addio al celibato,rendendolo più dolcee pronto a un nuovo brindisi.

A nord di GravellonaFra le montagne, a norddi Gravellona, i dolci eranorari, preparati in occasionedelle feste solenni, quandosi accendeva il fornodel villaggio. Allora, appenauscito il pane di segale,i bambini trottavanodai panettieri alzando le mani:volevano ricevere i dolcettio le pagnotte di frumentolasciate crescere con l’ultimocalore. Era un momentodi commozione e di allegria,specie per chi aveva i dentirotti dal pane quotidiano:duro come il lavoro tra

Il Piemonte e la Liguria sono terre di golosi,pronti ad addolcire le occasioni importanti.In parte, anche grazie ai Savoia...

I dolci della festa

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più golose dell’anno.La cucina del Piemontenon può non celebrare i dolci,che in un’area da semprecontadina e povera sonosinonimo di festae abbondanza. Perchénei nostri territori dolci e festesiano così connessi, è nozioneche si perde nella nottedei tempi. Uno dei motiviche contribuì a saldarneil legame, tuttavia, fu l’indoledei suoi regnanti. Inguaribiligolosi e gourmet di altissimolivello, i Savoia furononei secoli accompagnatida un’insaziabile vogliadi scoperte culinarie. Si narrache nel 1348, in onoredi Carlo IV di Lussemburgo,Margherita di Savoia feceservire il Gateau Savoye:immane riproduzionezuccherina di un castello

sabaudo, con tantodi contado e monti innevati.Fece storia e, in qualchemodo, legò il dolcealla celebrazione di cerimonieed eventi importanti. Semprei Savoia, ad esempio,introdussero la modadegli zuccherini speziatia fine pasto, precursoridei confetti e delle pastiglieLeone, e si fecero promotoridella cioccolata in Italia,elevando Torino a capitaledel cacao zuccherato.

A sinistra:i Canestrelli canavesaniSotto:la Torta’900, specialitàdell’eporediese

Sopra:le bugie, tipichedi Piemonte e LiguriaSotto:il classico gianduiotto

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29TRAD I Z ION I & T ERR I TOR IO

ella nostrainfanziac’eranosolo “dolcidella festa”;sarebbe

sembrata una stravaganzafar arrivare in tavola a finepasto un dolce in un giornoqualunque. Ci ricordiamodi un dolce solo se abbiamoassistito da bambinialla sua preparazionee alla sua cottura. Andandoindietro nel tempo,per quanto mi riguarda,il primo dolce è la melain un cestino costruitocon piccoli rotoli di pastae messa nel forno insiemeal pane. Faceva partedel piacere la lunga attesadella cottura,fino al momento in cuiil fornaio estraeva la melasollevandola con la paladi legno.Fin da piccolo, preferivorintanarmi in cucinapiuttosto che giocarecon i miei compagni;un compito che svolgevocon grande piacereconsisteva nello sbatterele uova, prima i rossipoi gli albumi, in una grandeciotola. Tanti cucchiaidi zucchero quanti rossi,più uno per fare buon peso.E poi via a sbattere, semprenello stesso senso, conla crema che gonfiavae si schiariva passandodal giallo intenso al quasibianco. L’operazione potevaavere due sbocchi: entrambi

di Bruno Gambarotta

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prevedevano la cotturaa bagnomaria. Lo zabaglionecon il marsala (meglioancora con il moscato):il momento magico arrivavaquando, girandocon il mestolo l’impastonel pentolino, senza smettere,di colpo lo zabaglionegonfiava.Era il segnale per toglierlodal fuoco e versarlosulle pere cotte. La secondaopzione era il Bonèt,con l’aggiunta degli albumimontati a neve, il latte,gli amaretti sbriciolati; quiil momento magico arrivavacon il gesto di rovesciareil contenitore sul piattodi portata, dopo averstaccato i bordi del dolcedall’alluminio.Per la mia famiglia il dolcedella festa era ancora

un altro e arrivava ogni annoa Pasqua. Era la tortadi castagne, frutto di unapreparazione lunghissima,per una ricetta che nostramadre ha sempre tenutosegreta e che in parteho “rubato” osservandoladi nascosto. Si iniziavacon le castagne bianchee secche, mettendolea bagno nell’acqua freddaper tutta la notte. Scolate,venivano messe a cuocerea lungo in una pentola conaltra acqua, foglie di alloroe finocchio selvatico. Anchel’uvetta era stata per unanotte nell’acqua a “rinvenire”,un’espressione che mi èsempre piaciuta. Le castagnecotte erano scolate a passatenello schiaccia patate; a parteerano state cotte delle mele(renette o cotogne?Chi lo sa), preventivamentesbucciate. Anche questeerano passate. E orail pastone: mele, castagne,uvetta, quattro uova senzasbatterle, zucchero, duebicchieri di marsala o altroliquore; e poi noci, fichisecchi, frutta secca, cacaoin polvere. Il contenitoredi terracotta era messoin forno a bassa temperaturae cuoceva per un paio d’ore.La torta si mangiava fredda.Ho provato tante voltea farla: viene buona,ma sempre un po’ troppoasciutta. Quella di mia madreera morbida e vellutata:anche come ladro di ricettenon raggiungo la sufficienza.

PER LA MIA FAMIGLIAIL DOLCE DELLA FESTAARRIVAVA OGNI ANNOA PASQUA: LA TORTA

DI CASTAGNE

Il ladrodi ricette

con le uova e disposti a stratisu biscotti novellini,era la tentazione irresistibiledi dita e cucchiainia cui seguivauno scappellotto,se non ancora pronto. A Bra, soltantoper l’Epifania si preparavail Salòt, torta di pastadi pane con latte, burro,lamelle di cedro canditee uva sultanina.

La Liguria e il RisinyLe coste liguri, in fattodi leccornie, hanno forsemeno fantasia, in ossequioalla sobria indole dei loroabitanti. Preparazionischiette e quotidiane, sucui spiccano la fruttacandita e le focacce dolci,orgoglio della Liguria. Inquesta lista, però, nonpossono mancare i Bacidi Alassio e di Albenga,specialità borghesi, idealiper celebrare piccoliavvenimentio per accompagnareuna visita ai caffè della Riviera. Alassio li preparacon mandorle, nocciole

e cuore di cioccolato. Quellidi Albenga sono invecepreparati con semidi finocchio, zucchero, farinae olio d’oliva al postodel burro. Un dolce chedurante le feste non passavainosservato era il Risiny, gloriadel Ponente. Una speciedi incrocio tra budinoe pandoro composto in egualmisura (ben 250 grammi!)da farina, zucchero e burro.Il tutto impastato con uova,scorze di limone e zuccheroa velo in uscita dal forno,dove era cotto in formelledi rame.Che si tratti di biscottinio pandolci, confetti o budini,torte dalla ricetta complessao frittelle dagli ingredientisemplici, ogni comunità,

ogni ricorrenza e ogni festa,nei confini del Regnodi Sardegna, si è sempreaddolcita con le sueelaborazioni. Le quali, natedalla povertà alimentareo dalla perizia dei pasticceri,hanno creato dei capolavori.Tanti e tali che a Parigivi era un detto: “Chef français,pâtisser torinois”.

La cucinadel Piemonte non puònon celebrare i dolci,che in un’areada sempre contadinae povera sonosinonimo di festae abbondanza

gli alpeggi. Da questatradizione nasce il Cresenzindi Natale, speciale pagnottadi segale integrale con noci,uvetta, fichi secchi, nocciolee mandorle.

Bonèt, ninsòle e SalòtPiù a Sud, fra le collinedi Langhe e Roero, qualedomenica non aveva nell’arial’aroma inconfondibiledell’amaretto, il profumo dellepesche, le tovaglie macchiatedi polvere di cacao e il putagéodoroso di nocciole tostate?Bonèt, persi e ciculata e torta‘d ninsòle: la fine del pastoera il tripudio dei golosi,anticipato dall’arrivodei parenti, dagli abbracci,

dai regali e dalle donneindaffarate.

Nel Roerosi raccontache le nonnepreparasseroilmattone,gioia deipiù piccoli:fatto diburroe zuccherosbattuti

Sopra:

i Bacidi Alassio

e lo stabilimento

Leone di Torino

Sotto:

un Bonèt,dolce

tradizionale

delle Langhe

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Due parole con...

Intervista di:Sergio Miravalle,astigiano,giornalista, per oltre 30 anni a La Stampa. È consiglieredell’Ordine deiGiornalisti delPiemonte. Ha un blog: Giro di vitesuLa Stampa.it

che si chiama EnricoRuggeri. Com’è andata?“Nel 1994 lui stava cercandouna musicista per un suotour dove era accompagnatoda un’orchestra tuttafemminile. Ci siamo intesi.Stiamo insieme da allorae abbiamo anche messosu famiglia con due figli:Ugo di 9 anni ed Eva di 4.Nomi brevi comeraccomandava il grandeTroisi in Ricomincio da tre”.Vivete a Milano.Nostalgia del Piemonte?“All’inizio, la sorpresadi una città dove l’unicacollina, che loro chiamano‘la montagnetta’, è fattacon le maceriedei bombardamentidell’ultima guerra, ricopertidi terra. Milano mi piace,ma l’aria del Monferratoè un’altra cosa. Ci veniamospesso e l’estate voglioche i miei figli la passinoa Calliano con i nonni.So che non è più comele nostre estati,ma l’imprinting rimarrà.E come ricordo, ci portiamole conserve fattecon i pomodori che miamadre coltiva nell’ortosul bric dove ho il ricordopiù struggente: era il postodi mio nonno Luigiche in paese tutticonoscevano comeBelineuv, grande trifolau”.Domanda d’obbligo:il suo rapportocon il denaro.“Direi sereno. Non lo spreco.Sono una che potrebbeavere un miliardo in tasca,e non lo avrò mai, oppureun solo centesimo,senza che questomi cambi l’umore.Del resto, ripeto:da ragazzina giravocon mille lire e un gettone.Ma non ero e non sono sola:con me ho sempre la miamusica”.

Roberta Mogliotti è nataa Rocchetta Tanaro,nell’Astigiano, il 27maggio 1967. Oggi vivea Milano con EnricoRuggeri e due figli: Ugoed Eva, di 9 e 4 anni.Dopo aver vinto a 19anni il festivaldi Castrocaro, nel 1987ha esordito a Sanremocon il nome d’arte diAndrea Mirò. Cantautricepolistrumentista,più volte premiatadalla critica musicale,ha sette album all’attivo.Raffinata. Eclettica. Ha collaborato conEugenio Finardi, RobertoVecchioni, Ron, Mango,Enrico Ruggeri. Negliultimi anni ha più voltediretto l’orchestradel Teatro Ariston. I suoisono concerti dagliaccenti forti, ad altatensione musicale. Liveintimi. Una voce che si fastrumento. E le tematicheaffrontate sono accesee sempre attuali.Impegnata nel sociale,ha partecipatoal concerto beneficoAmiche per l’Abruzzoe al progetto AnatomiaFemminile. Dopo averincontrato il teatro nelprogetto La Belle Équipe,viaggio nella canzoned’autore francese, per laregia di Vito Molinari,è stata voce narrante inThree Mile Island, a Roma.

CHI È

DALLE MESSE BEAT AL FESTIVAL DI SANREMO, UNA STORIADI STUDIO E TENACIA, ALL’INSEGNA DELLA VOCAZIONE MUSICALE

diventata

ul sito di Andrea Miròla sezione biografiarisulta “in allestimento”.“Effettivamente dovreidecidermi a completarla,anche se, a ben pensarci,

basta una parola sola a definirmi:musicista. Nel senso che suono,canto, compongo, arrangio, producomusica. Ho sempre fatto questoe non riesco a immaginarmiin un ruolo e in una vita diversa”.Essere musicista è il risultatodi una scelta, diciamo puredi una vocazione; ma quandoa Rocchetta Tanaro nel 1967è venuta al mondo Roberta,secondogenita di Luigi Mogliottie Piera Damonte, le cose sarebberoanche potute andare diversamente.“Intanto chi nasce a RocchettaTanaro già di suo ha una venadi sana follia. In paese ci sono statie ci sono personaggi epici comeil grande vignaiolo Giacomo ‘Braida’Bologna, o il panettiere che si inventale ‘lingue di suocera’, quelloche progetta una barca di cementoper attraversare il Mediterraneo,la vara e ci affonda, o il medicocondotto, il mio amico Paolo Frola,che fa il cantautore e regalamostarda. Ci vennead abitare anche Bruno Lauzi”.E invece la famiglia Mogliottisi trasferì a Calliano,solo una manciata di chilometri,ma già dall’altra parte del Tanaro.

Roberta, la figliadel panettiere

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Andrea Mirò“Mio padre ha sempre fattoil panettiere e ha aperto un fornonel paese d’origine della mamma.E così che ci siamo trasferiti e Callianoè diventato il mio paese. È divertente:ho a casa due targhe ricordo datemidai rispettivi sindaci che mi nominanorocchettese e callianese dell’anno”.Com’è che la figliadi un panettiere monferrinosi ritrova sul palco di Sanremo?“Direi per uno scherzo da prete:don Luigi Venesia era appassionatodi musica. Arrivò a Callianocome parroco e in poco tempocoinvolse noi giovani organizzandoun coro e un complesso. Fu cosìche portammo in chiesa chitarre,pianola e batteria per le famose messebeat. Per quei tempi una rivoluzione.Scoprirono che avevo una bella vocee mi facevano cantare. All’età di 11anni iniziai a frequentareil Conservatorio ‘Vivaldi’di Alessandria, dopo la scuola. Lezionidi solfeggio, violino e pianofortee poi alle 19.10 ritorno, sperandodi non perdere le coincidenze. Arrivavoa casa con mia sorella Rossana,ma tante volte anche da sola, nonprima delle nove di sera. Cena, un po’di tv, compiti e nanna. Mattino dopo si ricominciava. Avevo mille liree un gettone in tasca per le emergenze.Ma stavo crescendo e mi sentivosempre più conquistata dalla musica”.E come nella fiaba della BellaAddormentata, che succede

Roberta Mogliottinon andava bene?“Mi dissero che era meglio un nomed’arte più facile da ricordare.Mirò lo avevo studiato al liceo.Mi piaceva la sua pittura. Andreapuò essere sia maschile che femminile:era intrigante”. Suona vari strumenti,canta, compone e ultimamentedirige anche orchestre.Da quell’esordio nel 1987a Sanremo ci è passatada cantante solista e direttored’orchestra una decina di volte.L’ultimo Festival l’ha vistacon i capelli corti e una crestaverde dirigere il gruppo

dei Perturbazione e il giovaneZibba, premiati entrambidalla giuriadella sala stampa. Facciamo un passoindietro. Nellavita di RobertaMogliottia un certopunto entraun signoremilanese

MAMMADI DUE FIGLICOL MONFERRATONEL CUORE,LEGATADA UN SODALIZIODI VITA E LAVOROA ENRICO RUGGERI

a Roberta Mogliotti?“Succede che vicino a casa mia c’eraun piccolo studio di registrazionedi Massimo Visentin. Ci veniva anchePaolo Conte. C’era un autoreche aveva un brano prontoper Castrocaro e cercavauna cantante giovane. Provaronoqualcuna. Poi Massimo lo consigliò:a Calliano canta bene la figliadel panettiere. Mi affidaronoil brano Pietra su pietra. Io nonsapevo neanche dove fosseCastrocaro Terme. Andai, vinsile selezioni e poi vinsi anchela finale. Ero tranquillae incosciente come lo si può esserea 19 anni. Chi vinceva a Castrocaroandava di diritto a Sanremotra le nuove proposte: mi ritrovaicosì catapultata sul palco dell’Aristoncon il brano Notte di Pragae un contratto discograficocon la Emi. Nacque alloraAndrea Mirò”.

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33SOC I &CULTURA

Libri ArteArte

Il passatonel bicchiere

na mostraarcheologica, ineditae innovativa,che attraversola storia del vinoindaga il periodo

dall’Antico Regno all’Epoca Romana.“Il vino nell’Antico Egitto.Il passato nel bicchiere” –organizzata dall’AssociazioneCulturale “Mummy Project” e curatadall’archeologa ed egittologa SabinaMalgora – mette in risalto, tramiteil tema del vino, il forte legametra l’antica cultura egizia e quelladella nostra penisola. Inauguratalo scorso 21 marzo, la mostrasarà visitabile fino al 19 maggio,presso la Chiesa di San Domenico,nel cuore del Centro storico di Alba,permettendo ai curiosi di apprezzareanche due sezioni speciali. La primaè dedicata alla mummia di EpocaTarda e al suo sarcofago, l’altraè la ricostruzione in scala realedella tomba TT290 di Iryneferdella necropoli del villaggiodegli operai, che costruironole tombe della valle dei Ree delle Regine, Deir el Medina.Nel percorso espositivo l’antichitàe la storia passano attraversoil vino: ne deriva una visitadi grande interesse per ogni età,legata agli usi, ai costumi,alle tecniche agricole,alle espressioni artistichee agli oggetti di uso quotidiano.

UI reperti sono accompagnatida una ricca documentazionefotografica. Il percorso è illustratoda circa 50 reperti, provenienti dai due più importanti musei italianiche conservano collezioni egizie,la Fondazione Museo Egiziodi Torino e il Museo di Firenze:tra questi vi sono vasellamein terracotta e anforeimpermeabilizzate all’internoper contenere il vino, e sono presentianche una serie di oggetti in fayence,pasta silicea smaltata antecedentealla scoperta del vetro.Inoltre, a corollario dell’iniziativasaranno organizzati una seriedi eventi collaterali qualidegustazioni, aperture serali,conferenze, serate di poesia,performance di teatro danzae concerti.Per informazioni, prenotazioni,visite guidate e percorsi didatticiper bambini, studenti, famiglie:tel. 0173/35833,mail: [email protected],[email protected], sito web:www.mummyproject.wix.com/eventi.

Sopra:

la parete sud della tomba

di Nakht TT52

nella Necropoli tebana

di Sheikh Abd el-Qurna

A destra:

Neil Young, ospite

di Collisioni

ORARI DI APERTURA:

da martedì a venerdì: 14.30 - 18.30sabato: 10.00 - 22.00domenica: 10.00 - 19.00mattina e lunedì su prenotazione

COSTI:intero: 5 euroscuole, over 70, under 14: 4 eurounder 6: gratuitovisita guidata in grupposu prenotazione: 15 euro

MAURO FERRARO,BUONA LA PRIMA“Simone ha tutto ciò che la vitapotrebbe offrirgli: è giovane,ha un buon lavoro, una moglieche ama e che sta per dargliun figlio. Una mattina, però,improvvisamente qualcosa scattadentro di lui: una molla che smuovesensazioni mai espresse,un’insoddisfazione soffocata...e fugge. Fugge da se stessoe da quello che potrebbe diventare,

da quello che non ha il coraggiodi affrontare, per gettarsi incontroa un’avventura che saprà riservargliincredibili sorprese”. Mauro Ferraro,39enne di origini calabresi, Sociodi Santa Vittoria d’Alba, nel suo primoromanzo Oramai (edizioni AlbatrosIl Filo) affronta un tema delicatoe affascinante come quello della fuga.“Una storia dedicata a tutti coloroche vorrebbero mollare tutto, tagliarei ponti improvvisamente e perdersiper le strade del mondo, facendoincontri straordinari e, forse, impararea ritrovare il senso del proprio cammino”.

FRANCA BENEDUSIRACCONTA LE LANGHELe prime lune (Araba FeniceEditore) raccoglie una seriedi originali e piacevoli raccontidelle Langhe che traggonospunto da fatti realmenteaccaduti fra gli anni ‘40 e ’60,offrendo uno spaccato della vita,del costume, delle tradizionidel territorio langaroloe non solo, a partire dal piccolocentro di Lunetta. È un librodi narrazione e di memoria,

in cui prevalgono le emozionie le commozioni dei ricordi dell’infanzia.Lo stile narrativo dell’autrice FrancaBenedusi – Socia di Castagnole delleLanze –, semplice, chiaro e avvincente,conduce con sensibilità e disinvolturaespressiva nelle comunità localidi un tempo, per coglierne i diversiaspetti della vita, i riti, i valori,i sentimenti, le emozioni e i problemi.

FINO AL 19 MAGGIOUNA MOSTRA PRESSOLA CHIESA DI SANDOMENICO, AD ALBA,PER SCOPRIRE IL VINONELL’ANTICO EGITTO

Harvest è il termineche in inglese indicail raccolto: dei benimateriali della terra,di ciò che si semina,ma anche delle buoneidee, dei giustiinvestimenti umanie materiali. E insiemeindica la vendemmia,momento topico dellafesta comunitariadi un piccolo borgocome quello di Barolo,che sul vino e sui fruttidella terra ha costruitola propria economia,lasciando scandireil proprio benesseredai ritmi lentidella sua agricoltura.Torna anchequest’anno Collisioni,il festival rockdi letteraturae musica: l’edizione2014, Harvest, in calendario dal 18al 21 luglio, a Barolo,prenderà il nomedalla canzone piùcelebre di Neil Young,

l’inossidabile icona del rock che si esibiràper la prima volta in Piemonte in chiusuradel festival, il 21 luglio, insieme alla band The Crazy Horse, per la sua unica data italianadi quest’anno.Il poeta del rock canadese non sarà l’unicoartista illustre ospite, fra le colline delle Langhe,capaci negli anni di radunare decine e decinedi migliaia di spettatori con un ricco programmadi scrittori internazionali, star della tv,della musica e del cinema, band di famainternazionale. Quest’anno a infiammareil pubblico saranno i mitici Deep Purple,leggendaria band inglese capitanata da IanGillan, chiamati ad aprire il festival venerdì 18luglio per la loro unica data italiana nel 2014.Sabato 19 luglio salirà sul palcoscenico Elisa,una delle voci più originali del panoramamusicale italiano, che domenica 20 luglio cederàla piazza al grande rapper pugliese Caparezza,attesissimo ritorno dopo il clamoroso successodel suo concerto nell’edizione 2011.Per maggiori informazioni, www.collisioni.it.

COLLISIONI 2014:the Harvest Edition

Se il 2013 vide la consacrazione di BeppeFenoglio, quest’anno le celebrazioni,nel cinquantenario dalla morte, saranno invecetutte per Giuseppe PinotGallizio, che portòl’avanguardia artistica europea nelle Langhe.Conclusi gli “Esercizi di psico-geometria” (mostraallestita presso Palazzo Banca d’Alba), grazieai quali un ampio contributo è stato datoalla sottoscrizione pubblica lanciata dal Comunedi Alba per l’acquisto del Lichene spregiudicato,la città tutta celebrerà uno dei suoi figlipiù estrosi e poliedrici. Farmacista, “aromataro”,inventore geniale di tradizioni popolari comeil Palio degli asini, amministratore comunale:ma quello che lo ha reso celebre è stata la breve,intensissima esperienza di pittore, che vedene La cravatta rossa (1961, olio su tela,130x105 cm) una delle sue opere più belle.Alba ricorderà Gallizio contribuendoa promuovere la sua arte, facendosi contenitorenon museificato delle sue opere e veicoloper i suoi racconti. Il Lichene spregiudicatosarà esposto nella ristrutturata Sala Consiliaredel Comune; La Notte Etrusca, grande tela di 5x2metri, sarà affissa in esposizione permanente,nel foyer del Teatro Giorgio Busca, mentrele Fabbriche del Vento arricchiranno la nuovaSala Beppe Fenoglio, inaugurata a maggio.Alba Music Festival metterà in cartelloneuna produzione esclusiva che unirà la musicaalle teorie di Gallizio sul ruolo dell’artenella contemporaneità, mentre gli Amicidell’Istituto Musicale organizzeranno una serataa lui dedicata durante la rassegna Intornola Chitarra. Molte altre saranno le iniziative per ricordare un uomo che ha saputo viverela sua città, rendendola centro fondamentaledell’arte contemporanea internazionale.

LA CRAVATTA ROSSA

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L E T T E R E&COMMENT I

Primo ciclo di terapie gratis.Il secondo a prezzi vantaggiosi,ora anche per la mia famiglia.

Il Socio MARIO e la sua famiglia con il terapista del Centro Medico.

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ca. Il 2014 porta con sé una grande novità:

per tutti i Soci di Banca d’Alba il primo ciclo di terapie è sempre gratuito ma ora è possibile effettuare anche il secondo ciclo a prezzi molto vantaggiosi.

Con la possibilità per la prima volta di estenderlo anche a genitori,

Informati anche tu.POTETE SCRIVERE:per posta:Banca d’Alba - Redazione Cento TorriVia Cavour 4, 12051 Alba (CN) per e-mail: [email protected] redazione si riserva di ridurre la lunghezza delle lettere per esigenze di spazio

Cara Cristina,il tuo messaggio postato su Facebook ci riempiedi orgoglio. Siamo una Banca vicina alla gente, e sentirela reciprocità di questa vicinanza attraversole tue parole è per noi il riconoscimento di uno stiletutto nostro nell’essere Banca. Il rapporto di fiduciatra Voi Soci e Banca d’Alba vive di questa mutualità:ci vuole coraggio a fidarsi. Occorre credere nel futuro,impegnandosi e investendo in qualcosa che darài suoi frutti nel tempo, per ottenere risultati appaganti.Noi cerchiamo di essere sempre più vicini al nostroterritorio e alla sua gente, lungo un percorso che duraormai da 115 anni. Voi continuate a credere in noi,perché insieme possiamo crescere ancora molto.Grazie per la fetta di crostata, e in bocca al lupoper la tua attività: il tuo successo è anche il nostro!

Il bistrot di Cristina Supportiamo la solidarietà

Gent.mo Massimo,siamo felici di aver potuto contribuire a due propostemeritorie come quelle ricordate nella vostra gradita lettera.Pensiamo infatti che il ruolo di una Banca locale non dovrebbeessere quello di promuovere grandi sponsorizzazioni, quantopiuttosto quello di supportare le iniziative dei cittadini rivoltealla collettività, le proposte delle Onlus, le attività delle associazioni,e tutti quei progetti di enti e persone il cui scopo sia quellodi valorizzare il territorio, direttamente o indirettamente.Il rispetto di certi ideali educativi e solidali rientraalla perfezione tra quei valori nei quali noi stessicrediamo, insieme a tutta la nostra gente.Grazie a Voi, dunque, per il Vostro impegno:siamo felici di essere stati utili.

Gent.mi,a nome di tutti i 137 associati della Sezione Arbitri di Bra,intendo ringraziarVi per la disponibilità e la sensibilità dimostratadalla Vostra Banca con i doni che ci avete riservato, destinatialla tombolata benefica. Siamo riusciti a raccogliere 200 euro che sonostati stanziati a favore di un bambino adottato in Bangladesh, tramitela Caritas della Diocesi di Alba, e 400 euro invece (tramite un progettoa livello regionale in cui sono stati raccolti più di 2.000 euro totalitra tutte le sezioni arbitri) sono stati inviati ai nostri colleghi arbitridella Sezione di Olbia, che hanno subito ingenti danni a causadella recente alluvione.Con l’augurio che il 2014 sia un anno positivo sotto tutti gli aspetti,ribadiamo il nostro impegno a educare, soprattutto i più giovani,alla cultura delle regole e ai valori fondamentali dello sport all’internodel movimento calcistico provinciale, in cui siamo diventati una realtàsempre più attiva e radicata. Naturalmente Vi rivolgiamo l’invitoa venire a trovarci di persona, presso la nostra sede in corso Monviso18 a Bra, per respirare l’atmosfera che regna nella nostra “Casadegli Arbitri”.

Cordiali saluti,

Il PresidenteMassimo Marengo

Page 19: Aprile 2014 La rivista dei Soci di - Banca d'Alba · La rivista dei Soci di Banca d’Alba Anno VI - n. 12 - Aprile 2014 Direttore responsabile: ... nel rispetto dell’ambiente Assemblea

RITA, commessa, Socia di Banca d’Alba.

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ca. Assemblea annuale dei 45.000 Soci:

la forza del territorio.Piazza Medford, Alba.

18 maggio 2014 ore 10,00.

È il nostro giorno.