“Ora basta svendere Sabbioneta ai privati”ruotano attorno a Sabbioneta, di cui non capiamo gli...

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Venerdì 20 settembre 2013 14 Intervista con il consigliere di opposizione Aldo Vincenzi Il leader della Sinistra accusa l’Amministrazione Aroldi di troppi errori “Caso Ermes significativo di una politica deleteria per la comunità” “Ora basta svendere Sabbioneta ai privati” di Werther Gorni Aldo Vincenzi, consiglie- re comunale che a Sabbione- ta rappresenta la Sinistra. Ma quale sinistra? “Nel 2004 “Sabbioneta a Si- nistra” è nata con l’ambizio- ne di rappresentare tutto ciò che c’era a sinistra degli allora Ds, oggi unisce tutto l’univer- so sparpagliato delle forze che stanno a sinistra del Pd. Nel nostro gruppo ci sono elettori e iscritti di Rifondazione, gente che si riconosce in Sel, ambien- talisti, gente di sinistra disillusa che non ha più rappresentanza a livello nazionale, tutti quanti uniti da un patrimonio di idee comuni che affonda le radici nella gloriosa tradizione della sinistra italiana. Noi siamo un piccolo laboratorio politico che lavora sui problemi locali pro- vando a dare risposte di sinistra e che sogna di poter vedere a li- vello nazionale una forza uni- taria sulla falsa riga di Syriza”. Lei, Vincenzi, viene indica- to anche come un “comunista vecchio stampo”. Ovvero uo- mo di una sinistra radicale… “L’idea di una società più giu- sta dove le ricchezze vengano equamente redistribuite penso che sia inestinguibile: è un’esi- genza che l’essere umano avrà sempre fintanto che vi saran- no ingiustizie. Sono poi orgo- glioso di essere additato come comunista. I comunisti hanno contribuito in maniera massic- cia a liberare questo Paese dal- la dittatura nazifascista e han- no partecipato pienamente al- la stesura di quella che rimane una delle Costituzioni più belle al mondo. Non va poi dimenti- cato che tanti diritti acquisiti, di cui ognuno di noi oggi può ancora godere, sono stati con- quistati con le lotte del Partito comunista italiano”. La campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Sab- bioneta nel 2014 è cominciata. Quali sono le sensazioni che percepisce negli ambienti po- litici? Qualche nome di candi- dato? Da tenere in conto che è previsto un dimagrimento numerico dei componenti del consiglio e della giunta. “Penso sia prematuro fare nomi: certo che si sentono di- versi rumors e non troppo ras- sicuranti a mio modo di vede- re. Aleggiano nomi di perso- naggi che in questi anni non hanno mai detto una sola paro- la sulle problematiche che sono emerse, persone che non si sono mai occupate di cosa pubblica, ma sono sempre state nell’om- bra. Vi sono poi personaggi che ruotano attorno a Sabbioneta, di cui non capiamo gli obbiet- tivi e gli scopi. “Per quanto riguarda il dima- grimento del consiglio comu- nale la sola cosa che mi augu- ro è che, chiunque vinca, vi sia una forza di opposizione che eserciti un puntuale e serrato controllo. Il rischio con que- sto maggioritario è che il vin- citore, senza un’opposizione at- tenta, possa fare e disfare a suo piacimento”. Esponente, nella preceden- te consultazione elettorale, di “Sabbioneta a Sinistra”. Si pre- senterà ancora? Vorrebbe fare il sindaco? “Abbiamo avuto alcuni incon- tri con esponenti del Pd locale: credo che sia maturo il tempo di una lista unitaria di centro- sinistra. Per noi il programma è prioritario e vi sono punti su cui non siamo disposti a tran- sigere, se si troverà un accor- do sul programma stesso pen- so che sia possibile la costruzio- ne di una civica di centrosini- stra. Al contrario, se vi saran- no ostacoli difficili da supera- re si ripresenterà Sabbioneta a Sinistra da sola come nelle ul- time due tornate. “Personalmente non punto a fare il sindaco, mi interessa il cambiamento: se vi sarà un programma incentrato sul cam- biamento io sono pronto a da- re il mio contributo in qualsia- si posizione”. Durante le sedute del con- siglio comunale lei ha sem- pre avuto un atteggiamento da dura opposizione ma con alcuni momenti di condivisio- ne di determinate azioni della giunta. Che cosa non ha fun- zionato, in questi anni, con la giunta Aroldi? “A onor del vero l’Ammini- strazione Aroldi non aveva co- minciato male. Poi, dopo circa un anno e mezzo dal suo inse- diamento, ha iniziato a com- piere atti, a nostro modo, di ve- dere incomprensibili. Le cose che non hanno funzionato so- no molte. C’è stata una gestio- ne scellerata del “caso Ermes” dove Comune e cda della ex ca- sa di riposo “Serini” hanno fat- to una pessima figura cedendo un patrimonio storico colletti- vo ad un privato che ne voleva fare addirittura una discoteca. “C’è stata la progettazione di un parcheggio pubblico (per cui è stato espropriato forzatamen- te terreno a cittadini sabbione- tani) dal costo di 280.000 eu- ro senza alcun palese interes- se pubblico. “C’è stata una gestione scri- teriata del recupero Ici pregres- so dove sono state inviate 500 cartelle esattoriali, con cittadi- ni che dovevano andare in Co- mune a dimostrare la loro in- nocenza; per la cronaca l’80% di queste cartelle sono poi sta- te annullate. “Ci sono state, e continuano ad esserci, consulenze remune- rate in ogni settore, quando si potrebbero utilizzare meglio le professionalità interne. “C’è stato un disinteresse per le frazioni con opere continua- mente posticipate e mai fatte. “C’è stato un aumento della fiscalità comunale sulle fasce “deboli” della popolazione (ve- dasi addizionale IRPEF 2012). “L’ultima idea brillante è quella di fare un climatizzato- re in teatro con parte dei pro- venti derivati dall’assicurazio- ne a seguito del sisma. Noi cre- diamo sinceramente che le co- se da fare siano altre”. Allora, quali sono le prima- rie esigenze dei sabbionetani? “Credo sia importante ave- re una visione d’insieme della Città, avere un progetto orga- nico; uno dei limiti di questa Amministrazione è stato quello di vivere alla giornata e mettere pezze che si sono mostrate poi peggiori del buco; non aveva- no, e non hanno, progettualità. “Sabbioneta è un’eccellenza: è innegabile che ci si si debba concentrare sulle sue peculiarità. Il turismo può essere un traino, così come l’agricoltura di quali- tà. Sono settori che se fatti fun- zionare a dovere potrebbero es- sere importanti anche per l’oc- cupazione giovanile: sono tanti infatti i ragazzi che se ne van- no. Ci vogliono idee in questo senso e a livello programmati- co ci stiamo già lavorando. Va poi curato il patrimonio, tute- lato il suolo agricolo di pregio (abbiamo oltre 400 case sfitte, e tre lottizzazioni iniziate nel- la sola Ponteterra) e va miglio- rata la qualità dell’aria. “Credo che sia importante lavorare a una fiscalizzazione più equa in modo che rimanga qualche soldo in più nelle ta- sche di pensionati e lavoratori dipendenti. È importante tro- vare il modo di “unire” le fra- zioni al centro: spesso infatti le frazioni si sentono lontane e isolate. C’è poi assoluta ne- cessità di essere franchi e chiari: le risorse sono poche e le opere pubbliche che si devono met- tere in piedi devono essere so- Provincia “Le frazioni sono state trascurate. Ambiente, ceti deboli, opere pubbliche: ecco le nostre priorità. Pro loco quale patrimonio che va salvaguardato” lo quelle strettamente necessa- rie, con un occhio di riguardo alla manutenzione ordinaria. “Va poi eliminata quell’idea, che a Sabbioneta aleggia da sem- pre, che “tutti sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli al- tri”, non è più tempo di favori e privilegi”. Il “caso Ermes” può rappre- sentare il tallone di Achille della città ducale? Come è stato ge- stito il rapporto tra Comune, Fondazione Isabella, Matteo Fazzi e altri più o meno occulti? “Il caso Ermes è sicuramente un tallone d’Achille per l’Am- ministrazione Aroldi. Questa Amministrazione, insieme al cda che il sindaco ha nomina- to, ha gestito in maniera pes- sima il caso Ermes. Ha fatto di tutto (e ancora oggi non capia- mo il motivo) perché fosse Er- mes ad avere in gestione la vec- chia casa di riposo, vedasi ban- do pubblico per “Invito a pre- sentare manifestazioni di inte- resse per il recupero/restauro dell’immobile “Ex Casa di Ri- poso” aperto il 7 gennaio 2012 e chiuso il 16 gennaio 2012, in cui sono arrivate solo 3 mani- festazioni di interesse. Vedasi tutta la fretta con cui si è gestita la questione: la menzogna del tetto cedevole che necessitava di sistemazione urgente, sono passati 21 mesi e al tetto non è ancora stata messa mano. “La cosa però che più dà fa- stidio di questa storia è l’atteg- giamento leggero degli ammi- nistratori, il loro disinteresse per le regole: hanno permesso la costruzione di una discote- ca pur avendo parere negativo dalla Soprintendenza, hanno ignorato il contratto di loca- zione all’articolo in cui veniva imposta la risoluzione del con- tratto stesso qualora non fosse stato girato alla Fondazione in deposito cauzionale entro il 31 settembre 2012, hanno permes- so che Ermes utilizzasse l’im- mobile come museo anche se vi era inagibilità Asl... “Questo cda e questa Am- ministrazione hanno affittato (tarlato per un canone irriso- rio non proporzionato al valo- re dell’immobile) a un’associa- zione senza capacità patrimo- niale e senza una chiara finalità verso un patrimonio della col- lettività sabbionetana: e han- no sempre difeso questa scel- lerata scelta”. segue a pagina 15 “Non mi interessa fare il sindaco però guardo al cambiamento. Serve un progetto organico quale non si è visto in questi ultimi e difficili anni”

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Venerdì 20 settembre 201314Intervista con il consigliere di opposizione Aldo VincenziIl leader della Sinistra accusa l’Amministrazione Aroldi di troppi errori“Caso Ermes signi� cativo di una politica deleteria per la comunità”

“Ora basta svendereSabbioneta ai privati”

di Werther Gorni

Aldo Vincenzi, consiglie-re comunale che a Sabbione-ta rappresenta la Sinistra. Ma quale sinistra?

“Nel 2004 “Sabbioneta a Si-nistra” è nata con l’ambizio-ne di rappresentare tutto ciò che c’era a sinistra degli allora Ds, oggi unisce tutto l’univer-so sparpagliato delle forze che stanno a sinistra del Pd. Nel nostro gruppo ci sono elettori e iscritti di Rifondazione, gente che si riconosce in Sel, ambien-talisti, gente di sinistra disillusa che non ha più rappresentanza a livello nazionale, tutti quanti uniti da un patrimonio di idee comuni che a� onda le radici nella gloriosa tradizione della sinistra italiana. Noi siamo un piccolo laboratorio politico che lavora sui problemi locali pro-vando a dare risposte di sinistra e che sogna di poter vedere a li-vello nazionale una forza uni-taria sulla falsa riga di Syriza”.

Lei, Vincenzi, viene indica-to anche come un “comunista vecchio stampo”. Ovvero uo-mo di una sinistra radicale…

“L’idea di una società più giu-sta dove le ricchezze vengano equamente redistribuite penso che sia inestinguibile: è un’esi-genza che l’essere umano avrà sempre � ntanto che vi saran-no ingiustizie. Sono poi orgo-glioso di essere additato come comunista. I comunisti hanno contribuito in maniera massic-cia a liberare questo Paese dal-la dittatura nazifascista e han-no partecipato pienamente al-la stesura di quella che rimane una delle Costituzioni più belle al mondo. Non va poi dimenti-cato che tanti diritti acquisiti, di cui ognuno di noi oggi può ancora godere, sono stati con-quistati con le lotte del Partito comunista italiano”.

La campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Sab-bioneta nel 2014 è cominciata. Quali sono le sensazioni che percepisce negli ambienti po-litici? Qualche nome di candi-dato? Da tenere in conto che è previsto un dimagrimento numerico dei componenti del consiglio e della giunta.

“Penso sia prematuro fare nomi: certo che si sentono di-versi rumors e non troppo ras-sicuranti a mio modo di vede-re. Aleggiano nomi di perso-

naggi che in questi anni non hanno mai detto una sola paro-la sulle problematiche che sono emerse, persone che non si sono mai occupate di cosa pubblica, ma sono sempre state nell’om-bra. Vi sono poi personaggi che ruotano attorno a Sabbioneta, di cui non capiamo gli obbiet-tivi e gli scopi.

“Per quanto riguarda il dima-grimento del consiglio comu-nale la sola cosa che mi augu-ro è che, chiunque vinca, vi sia una forza di opposizione che eserciti un puntuale e serrato controllo. Il rischio con que-sto maggioritario è che il vin-citore, senza un’opposizione at-tenta, possa fare e disfare a suo piacimento”.

Esponente, nella preceden-te consultazione elettorale, di “Sabbioneta a Sinistra”. Si pre-senterà ancora? Vorrebbe fare il sindaco?

“Abbiamo avuto alcuni incon-tri con esponenti del Pd locale: credo che sia maturo il tempo di una lista unitaria di centro-sinistra. Per noi il programma è prioritario e vi sono punti su cui non siamo disposti a tran-sigere, se si troverà un accor-do sul programma stesso pen-

so che sia possibile la costruzio-ne di una civica di centrosini-stra. Al contrario, se vi saran-no ostacoli di� cili da supera-re si ripresenterà Sabbioneta a Sinistra da sola come nelle ul-time due tornate.

“Personalmente non punto a fare il sindaco, mi interessa il cambiamento: se vi sarà un programma incentrato sul cam-biamento io sono pronto a da-re il mio contributo in qualsia-si posizione”.

Durante le sedute del con-siglio comunale lei ha sem-

pre avuto un atteggiamento da dura opposizione ma con alcuni momenti di condivisio-ne di determinate azioni della giunta. Che cosa non ha fun-zionato, in questi anni, con la giunta Aroldi?

“A onor del vero l’Ammini-strazione Aroldi non aveva co-minciato male. Poi, dopo circa un anno e mezzo dal suo inse-diamento, ha iniziato a com-piere atti, a nostro modo, di ve-dere incomprensibili. Le cose che non hanno funzionato so-no molte. C’è stata una gestio-ne scellerata del “caso Ermes” dove Comune e cda della ex ca-sa di riposo “Serini” hanno fat-to una pessima � gura cedendo un patrimonio storico colletti-vo ad un privato che ne voleva fare addirittura una discoteca.

“C’è stata la progettazione di un parcheggio pubblico (per cui è stato espropriato forzatamen-te terreno a cittadini sabbione-tani) dal costo di 280.000 eu-ro senza alcun palese interes-se pubblico.

“C’è stata una gestione scri-teriata del recupero Ici pregres-so dove sono state inviate 500 cartelle esattoriali, con cittadi-ni che dovevano andare in Co-mune a dimostrare la loro in-nocenza; per la cronaca l’80% di queste cartelle sono poi sta-te annullate.

“Ci sono state, e continuano ad esserci, consulenze remune-rate in ogni settore, quando si potrebbero utilizzare meglio le professionalità interne.

“C’è stato un disinteresse per le frazioni con opere continua-mente posticipate e mai fatte.

“C’è stato un aumento della � scalità comunale sulle fasce “deboli” della popolazione (ve-

dasi addizionale IRPEF 2012).“L’ultima idea brillante è

quella di fare un climatizzato-re in teatro con parte dei pro-venti derivati dall’assicurazio-ne a seguito del sisma. Noi cre-diamo sinceramente che le co-se da fare siano altre”.

Allora, quali sono le prima-rie esigenze dei sabbionetani?

“Credo sia importante ave-re una visione d’insieme della Città, avere un progetto orga-nico; uno dei limiti di questa Amministrazione è stato quello di vivere alla giornata e mettere pezze che si sono mostrate poi peggiori del buco; non aveva-no, e non hanno, progettualità.

“Sabbioneta è un’eccellenza: è innegabile che ci si si debba concentrare sulle sue peculiarità. Il turismo può essere un traino, così come l’agricoltura di quali-tà. Sono settori che se fatti fun-zionare a dovere potrebbero es-sere importanti anche per l’oc-cupazione giovanile: sono tanti infatti i ragazzi che se ne van-no. Ci vogliono idee in questo senso e a livello programmati-co ci stiamo già lavorando. Va poi curato il patrimonio, tute-lato il suolo agricolo di pregio (abbiamo oltre 400 case s� tte,

e tre lottizzazioni iniziate nel-la sola Ponteterra) e va miglio-rata la qualità dell’aria.

“Credo che sia importante lavorare a una � scalizzazione più equa in modo che rimanga qualche soldo in più nelle ta-sche di pensionati e lavoratori dipendenti. È importante tro-vare il modo di “unire” le fra-zioni al centro: spesso infatti le frazioni si sentono lontane e isolate. C’è poi assoluta ne-cessità di essere franchi e chiari: le risorse sono poche e le opere pubbliche che si devono met-tere in piedi devono essere so-

Provincia

“Le frazioni sonostate trascurate.Ambiente, cetideboli, opere

pubbliche: eccole nostre priorità.

Pro loco qualepatrimonio che va

salvaguardato”

lo quelle strettamente necessa-rie, con un occhio di riguardo alla manutenzione ordinaria.

“Va poi eliminata quell’idea, che a Sabbioneta aleggia da sem-pre, che “tutti sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli al-tri”, non è più tempo di favori e privilegi”.

Il “caso Ermes” può rappre-sentare il tallone di Achille della città ducale? Come è stato ge-stito il rapporto tra Comune, Fondazione Isabella, Matteo Fazzi e altri più o meno occulti?

“Il caso Ermes è sicuramente un tallone d’Achille per l’Am-ministrazione Aroldi. Questa Amministrazione, insieme al cda che il sindaco ha nomina-to, ha gestito in maniera pes-sima il caso Ermes. Ha fatto di tutto (e ancora oggi non capia-mo il motivo) perché fosse Er-mes ad avere in gestione la vec-chia casa di riposo, vedasi ban-do pubblico per “Invito a pre-sentare manifestazioni di inte-resse per il recupero/restauro dell’immobile “Ex Casa di Ri-poso” aperto il 7 gennaio 2012 e chiuso il 16 gennaio 2012, in cui sono arrivate solo 3 mani-festazioni di interesse. Vedasi tutta la fretta con cui si è gestita la questione: la menzogna del tetto cedevole che necessitava di sistemazione urgente, sono passati 21 mesi e al tetto non è ancora stata messa mano.

“La cosa però che più dà fa-stidio di questa storia è l’atteg-giamento leggero degli ammi-nistratori, il loro disinteresse per le regole: hanno permesso la costruzione di una discote-ca pur avendo parere negativo dalla Soprintendenza, hanno ignorato il contratto di loca-zione all’articolo in cui veniva imposta la risoluzione del con-tratto stesso qualora non fosse stato girato alla Fondazione in deposito cauzionale entro il 31 settembre 2012, hanno permes-so che Ermes utilizzasse l’im-mobile come museo anche se vi era inagibilità Asl...

“Questo cda e questa Am-ministrazione hanno a� ttato (tarlato per un canone irriso-rio non proporzionato al valo-re dell’immobile) a un’associa-zione senza capacità patrimo-niale e senza una chiara � nalità verso un patrimonio della col-lettività sabbionetana: e han-no sempre difeso questa scel-lerata scelta”.

segue a pagina 15

“Non mi interessafare il sindacoperò guardo

al cambiamento.Serve un progetto

organico qualenon si è visto

in questi ultimie di� cili anni”