Anno di formazione e prova

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DECRETO MINISTERIALE 27 OTTOBRE 2015, N. 850 OBIETTIVI, MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI STESSI, ATTIVITA’ FORMATIVE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO IN PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA , AI SENSI DELL’ART . 1, COMMA 118, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107. Primi orientamenti operativi periodo di formazione e prova docenti neo assunti Nota MIUR 36167 del 5 novembre 2015 Chi è tenuto ad effettuare il periodo di formazione? docenti al primo anno di servizio con incarico a t.i. docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo. In caso di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente effettua un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile.

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DECRETO MINISTERIALE 27 OTTOBRE 2015, N. 850

OBIETTIVI, MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI STESSI, ATTIVITA’ FORMATIVE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO IN PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA, AI SENSI DELL’ART. 1, COMMA 118, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107.

Primi orientamenti operativi periodo di formazione e prova docenti neo assunti – Nota MIUR 36167 del 5 novembre 2015

Chi è tenuto ad effettuare il periodo di formazione?

docenti al primo anno di servizio con incarico a t.i.

docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti

i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo.

In caso di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente effettua un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile.

Quali servizi sono utili per il superamento del periodo di formazione?

servizio effettivamente prestato nel corso dell’anno scolastico per almeno 180 GIORNI di cui almeno 120 GIORNI per le attività didattiche.

Sono computabili nei centottanta giorni tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio, ad esclusione dei giorni di congedo ordinario e straordinario e di

aspettativa a qualunque titolo fruiti. Va computato anche il primo mese del periodo di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza.

Sono compresi nei centoventi giorni di attività didattiche sia i giorni effettivi di insegnamento sia i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento

dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.

Quali servizi sono utili per il superamento del periodo di formazione? Il periodo di formazione e prova può essere svolto, nell’anno scolastico di decorrenza giuridica della nomina, anche presso l’istituzione scolastica statale ove è svolta una supplenza annuale o sino al termine del servizio, purché su medesimo posto o classe di concorso affine.

Sino alla ridefinizione delle classi di concorso e comunque per l’anno scolastico 2015/2016, il periodo di prova può essere svolto, su istanza dell’interessato e dietro specifica autorizzazione del dirigente dell’ambito territoriale competente, anche sulla base dei seguenti criteri:

le supplenza su posto di sostegno per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria è valida indifferentemente ai fini dello svolgimento del periodo di prova su posto di sostegno per la scuola dell’infanzia o primaria

la supplenza su posto di sostegno per la scuola secondaria di primo e di secondo grado è valida indifferentemente ai fini dello svolgimento del periodo di prova su posto di sostegno per la scuola secondaria di primo e di secondo grado

per le classi di concorso, la supplenza è valida sullo specifico grado di istruzione e in considerazione della corrispondenza degli insegnamenti impartiti con quello relativi alla classe di concorso di immissione in ruolo.

l’attività di formazione deve essere comunque svolta con riferimento al posto o alla classe di concorso di immissione in ruolo

Quali sono i criteri per la valutazione dei docenti in periodo di formazione e prova?

Il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti neo-assunti con riferimento ai seguenti criteri:

A. corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti

B. corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali;

C. osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente

D. partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.

In che modo e da chi vengono verificati i criteri di valutazione? A. corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con

riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti

il dirigente scolastico garantisce la disponibilità per il docente neo-assunto del piano dell’offerta formativa e della

documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi e agli insegnamenti di sua pertinenza, sulla cui base il docente neo-assunto redige la propria programmazione annuale, in cui specifica, condividendoli con il tutor, :

GLI ESITI DI APPRENDIMENTO ATTESI LE METODOLOGIE DIDATTICHE

LE STRATEGIE INCLUSIVE PER ALUNNI CON BES E DI

SVILUPPO DELLE ECCELLENZE GLI STRUMENTI E I CRITERI DI VALUTAZIONE

B. corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali

sono valutate l’attitudine collaborativa nei contesti didattici, progettuali, collegiali, l’interazione con le famiglie e con il personale scolastico, la capacità di affrontare situazioni relazionali complesse e dinamiche interculturali, nonché la partecipazione attiva e il sostegno ai piani di miglioramento dell’istituzione scolastica

cosa fa il docente in anno di formazione e prova?

BILANCIO INIZIALE DELLE COMPETENZE con la collaborazione del docente tutor

analisi critica delle competenze possedute e individuazione dei punti da potenziare

Riferimento al sito INDIRE: http://www.indire.it/progetto/neoassunti2015-16/

PROGETTO DI FORMAZIONE IN SERVIZIO

Elaborato con il dirigente scolastico sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola

PATTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE con il dirigente scolastico, sentito il docente tutor

Contenente gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative specifiche per i neo docenti, la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole, l’utilizzo eventuale delle risorse della Carta elettronica per l’aggiornamento

BILANCIO FINALE DELLE COMPETENZE con la collaborazione del docente tutor

registra i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare

Quante ore sono previste per l’attività di formazione?

50 ORE in 4 FASI

I FASE 6H incontri propedeutici e di restituzione finale /due incontri formativi - iniziale e finale - curati dagli ambiti territoriali

II FASE 12h laboratori formativi /Frequenza di almeno 4 iniziative formative di 3 ore ciascuna organizzate nel territorio con la metodologia laboratoriale e condotte da formatori provenienti dal mondo della scuola. Il docente neo-assunto elabora documentazione e attività di ricerca che viene validata dal docente coordinatore del laboratorio e inserita nel portfolio professionale in formato digitale del docente in formazione

III FASE 12h“peer to peer” e osservazione in classe /attività di osservazione in classe finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento, progettata preventivamente, svolta e rielaborata successivamente dal docente neo-assunto e dal tutor.In particolare l’osservazione riguarderà le modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, il sostegno alle motivazioni degli allievi, la costruzione di climi positivi e motivanti, le modalità di verifica formativa degli apprendimenti. A cura del dirigente scolastico potranno essere programmati ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.

IV FASE 20 h formazione on-line/ attività di formazione sulla piattaforma on line predisposta da INDIRE

attraverso la quale il docente neo assunto: effettua analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo;elabora un proprio portfolio professionale che documenta la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività didattiche;compila questionari per il monitoraggio del percorso formativo;ricerca materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati, messi a disposizione durante il percorso formativo.

Il dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti, individua all’inizio dell’anno scolastico un docente tutor per i docenti in anno di formazione e prova (assegnando max 3 docenti ad ogni tutor)

nella scuola secondaria il tutor appartiene alla stessa classe di concorso o è in possesso della relativa abilitazione o, in caso di motivata impossibilita’, appartiene a classe di concorso affine o alla stessa area disciplinare

Con quali modalità si individua il docente tutor?

Sono criteri prioritari per la designazione dei docenti tutor il possesso di uno o più tra i titoli previsti all’allegato A del DM 11 novembre 2011 e il possesso di adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale.

Quali sono i compiti del docente tutor?

Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe La collaborazione può esplicarsi anche nella elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento.

Quale compenso spetta al docente tutor?

All’attività del tutor è riconosciuto un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il MOF

Al tutor è riconosciuta, altresì, specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.

Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge (criteri per l’assegnazione del bonus premiale)

Quali sono le procedure per la valutazione del docente in anno di formazione e prova?

Al termine dell’anno di formazione e prova, nel periodo intercorrente tra il termine delle attività didattiche - compresi gli esami di qualifica e di Stato - e la conclusione dell’anno scolastico, il Comitato è convocato dal dirigente scolastico per procedere all’espressione del parere sul superamento del periodo di formazione e di prova.

Almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio, il dirigente scolastico trasmette al comitato la documentazione del portfolio professionale ricevuta dal docente.

Il docente sostiene un colloquio innanzi al Comitato presentando le attività di insegnamento svolte e la formazione effettuata. L’assenza al colloquio, ove non motivata da impedimenti inderogabili, non preclude l’espressione del parere. Il rinvio del colloquio per impedimenti non derogabili è consentito una sola volta.

Al termine, il Comitato si riunisce per l’espressione del parere.

Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto.

Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.

Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato.

Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale, metodologico-didattico e relazionale, il dirigente scolastico richiede prontamente apposita visita ispettiva.I provvedimenti sono adottati e comunicati all’interessato, a cura del dirigente scolastico, entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento.

La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità. Sulla base del parere del comitato di valutazione e dell’istruttoria compiuta, il dirigente scolastico procede alla valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova

In caso di giudizio favorevole, il dirigente scolastico emette il provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.

Cosa succede in caso di giudizio sfavorevole?

In caso di giudizio sfavorevole, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova.

Il provvedimento indicherà altresì gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.

Quali sono le procedure per la valutazione del docente in anno di formazione e prova?

Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale, metodologico-didattico e relazionale, il dirigente scolastico richiede prontamente apposita visita ispettiva.

I provvedimenti sono adottati e comunicati all’interessato, a cura del dirigente scolastico, entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento.

La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità.

Quali sono gli elementi caratterizzanti il percorso di valutazione dell’anno di prova ?

Si tratta di una procedura che prevede tempi e modalità definiti a livello nazionale ed ha durata annuale

È fondata sulla partecipazione alle procedure del soggetto valutato e prevede l’autovalutazione

Le azioni dei soggetti in campo sono discusse e condivise preventivamente

L’osservazione diretta è un elemento fondamentale della valutazione

Il tutor viene scelto sulla base delle sue competenze

La valutazione è strettamente collegata al miglioramento e allo sviluppo delle competenze del valutato

La valutazione non compara il valutato con altri docenti

Il dirigente sottopone le sue valutazioni ad un organo collegiale costituito da docenti.

L’amministrazione supporta i processi valutativi oltre che quelli formativi