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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXVII - N° 1 Cortona - Martedì 15 gennaio 2019 www.letruria.it e-mail: [email protected] EuRO 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com D urante le feste natalizie che hanno portato a Cortona una grossa pre- senza di persone, l’Am- ministrazione Comunale ha dovuto utilizzare il bel viale del Parterre come parcheggio. Documentiamo nella foto le auto in doppia fila che raggiunge- va i campi da tennis in fondo al viale. E’ un peccato dover utilizzare questa realtà “unica” per questo servizio soprattutto considerando che in altri momenti ci sono state possibilità di realizzare parcheggi che oggi sarebbero stati il nostro fiore all’occhiello. Per la nostra storia ricordia- mo che l’Ufficio Progetti Apcar della Società LE CONDOTTE di Roma sono venute martedì 21 novembre 1989 a presentare nella sala del consiglio comunale il pro- totipo di quello che sarebbe stato un parcheggio sotterranneo a Cortona. Il progetto prevedeva sei silos ognuno di 18 metri di diametro e alto 12 che avrebbe consentito la sistemazione di 72 auto sistemate in sei piani per un totale di 432 auto. Il costo di questo progetto comprensivo delle necessarie in- frastrutture sarebbe stato di circa 10 miliardi. LE CONDOTTE se ne sarebbe- ro fatte carico a fronte dell’impe- gno del Comune di Cortona di dare alla ditta costruttrice la con- cessione per 25 anni. Questo progetto l’Ammini- strazione Comunale dell’epoca lo ha fatto abortire. Successivamente, per fortuna, la Giunta Rachini ha recuperato una grossa aerea in località Spirito Santo ed ha presentato un proget- to in parte realizzato per 180 posti auto. I tempi sono trascorsi, il sindaco Rachini dopo un mandato Occasioni perdute e occasioni da recuperare di Enzo Lucente Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] Riscopriamo la bellezza delle edicole della Via Crucis I l 31 gennaio la Casa d’Asta Sotheby’s batterà a New York la “predella originaria” ope- ra del pittore Papacello, allie- vo del cortonese Luca Si- gnorelli, predella che era al piede del quadro dell’Assunzione della Vergine che ancora oggi è nella chiesa di S. Maria delle Grazie al Calcinaio. La base d’asta prevista è di dollari 40 mila. Sarebbe oppor- tuno che le istituzioni cortonesi si organizzassero e partecipassero all’asta nel tentativo concreto di riacquisire questa predella miste- riosamente scomparsa secoli fa. Sappiamo che il Vescovo e il Sindaco di Cortona si stanno inte- ressando. Ci auguriamo che sia un iteressamento concreto e produtti- ha lasciato l’incarico, il sindaco Vignini a lui succeduto, per motivi che non conosciamo, non ha voluto completare l’opera Il problema dei parcheggi è dunque rimasto insoluto; è miglio- rato ma ancora c’è necessità di aprire il Parterre a parcheggio. Alle occasioni perdute ci so- no però altre occasioni da pren- dere al volo anche se ad oggi questa Giunta si sarebbe fatta sfug- gire la nuova possibilità. Nel maggio del 2016 l’avvo- cato Settembrini, presidente della omonima fondazione, ha fatto realizzare un progetto di fattibilità per un intervento di riqualificazio- ne urbana dell’area di Porta Co- lonia da destinare a parcheggi, servizi per il traffico e servizi pub- blicità per la città. Dalla relazione riportiamo al- cuni stralci per significare quanto sia urgente riprendere in mano questo progetto e portarlo a ter- mine; ma questo sarà il compito della prossima Amministrazione Comunale. Negli ultimi anni Cortona, oltre che essere un centro che vive di vita propria, è diventata sempre più un centro di interes- se turistico internazionale e di conseguenza rappresenta il mo- tore di molteplici attività im- prenditoriali dalle quali dipen- dono buona parte dei redditi della popolazione residente in tutto il Comune. Da qui l’esigenza sempre maggiore di poter vivere e visi- tare la città storica libera dal traffico e dalla sosta veicolare; esigenza che la città storica, strutturata su un sistema viario antico e inadeguato alle esigen- ze attuali è incapace di soddi- sfare. Il parcheggio interrato su piazza Mazzini prevede 150/225 posti auto. I n questi giorni nella Sala medicea del MAEC è stato presentato un libro di Pieran- gelo Mazzeschi dal titolo Gi- no Severini, la Via Crucis di Cortona. Per realizzare questo volume ha ben operato il Fotoclub Etruria che ha fotografato le varie edicole smontando i vetri i vetri di prote- zione. Oggi l’opera di Gino Severini è più bella e più visibile. Considerando ora l’evoluzio- ne del campo elettrico speriamo di trovare una azienda sponsor che possa realizzare una illumina- zione delle varie edicole con luce solare in modo da renderle di notte ancora più visibili senza dover intervenire con punti luce da inserire in ognuna di loro. Abbiamo pensato di ripresen- tare sul nostro giornale una edi- cola per volta. Nella prima edicola S. Margherita in adorazione. Riportiamo a Cortona la predella di Papacello Il vero significato del Presepe Realizzate da Gino Severini Quando ho visto sul giornale la foto del presepe che don Ot- torino ha predisposto sotto l'altare maggiore della bellissima chiesa del Calcinaio l'ho condiviso in SEGUE A PAGINA 2 pieno e mi sono detto che final- mente qualcuno è tornato a dare vo. Sono state tante le occasioni in cui Cortona ha perso ... il treno; vorremo che questa volta ci fosse una inversione di tendenza con il ritorno trionfale della predella là dove è stata dipinta e poi ... aspor- tata.

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXVII - N° 1 Cortona - Martedì 15 gennaio 2019 www.letruria.it e-mail: [email protected] EuRO 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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ENGLISH SPOKEN

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CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

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Duran te le feste natalizieche hanno portato aCortona una grossa pre -senza di persone, l’Am -mi nistrazione Comunale

ha dovuto utilizzare il bel viale delParterre come parcheggio.

Documentiamo nella foto leauto in doppia fila che raggiunge-va i campi da tennis in fondo alviale.

E’ un peccato dover utilizzarequesta realtà “unica” per questoservizio soprattutto considerandoche in altri momenti ci sono statepossibilità di realizzare parcheggiche oggi sarebbero stati il nostrofiore all’occhiello.

Per la nostra storia ricordia-mo che l’Ufficio Progetti Apcardella Società LE CONDOTTE diRoma sono venute martedì 21novembre 1989 a presentare nellasa la del consiglio comunale il pro -totipo di quello che sarebbe statoun parcheggio sotterranneo aCortona.

Il progetto prevedeva sei silosognuno di 18 metri di diametro ealto 12 che avrebbe consentito lasistemazione di 72 auto sistematein sei piani per un totale di 432

auto.Il costo di questo progetto

com prensivo delle necessarie in -frastrutture sarebbe stato di circa10 miliardi.

LE CONDOTTE se ne sarebbe-ro fatte carico a fronte dell’impe-gno del Comune di Cortona didare alla ditta costruttrice la con -cessione per 25 anni.

Questo progetto l’Ammini -strazione Comunale dell’epoca loha fatto abortire.

Successivamente, per fortuna,

la Giunta Rachini ha recuperatouna grossa aerea in località SpiritoSanto ed ha presentato un proget-to in parte realizzato per 180 postiauto. I tempi sono trascorsi, ilsindaco Rachini dopo un mandato

Occasioni perdute e occasioni da recuperaredi Enzo Lucente

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

E-mail: [email protected]

Riscopriamo la bellezza delle edicole della Via Crucis

Il 31 gennaio la Casa d’AstaSotheby’s batterà a New Yorkla “pre della ori ginaria” ope -ra del pittore Pa pacello, allie -vo del cortonese Luca Si -

gnorelli, pre della che era al piededel qua dro dell’Assunzione dellaVergine che ancora oggi è nellachiesa di S. Maria delle Gra zie alCalcinaio. La base d’asta prevista èdi dollari 40 mila. Sa rebbe oppor-tuno che le istituzioni cortonesi siorganizzassero e par tecipassero

all’asta nel tentativo concreto diriacquisire questa pre della miste-riosamente scom parsa secoli fa.Sappiamo che il Vescovo e ilSindaco di Cortona si stanno in te -ressando. Ci auguriamo che sia uni te ressamento concreto e produtti-

ha lasciato l’incarico, il sindacoVi gnini a lui succeduto, per motiviche non conosciamo, non havoluto completare l’opera

Il problema dei parcheggi èdunque rimasto insoluto; è miglio-rato ma ancora c’è necessità diaprire il Parterre a parcheggio.

Alle occasioni perdute ci so -no però altre occasioni da pren -dere al volo anche se ad oggiquesta Giunta si sarebbe fatta sfug -gire la nuova possibilità.

Nel maggio del 2016 l’avvo-cato Settembrini, presidente dellaomonima fondazione, ha fattorealizzare un progetto di fattibilitàper un intervento di riqualificazio-ne urbana dell’area di Porta Co -lonia da destinare a parcheggi,ser vizi per il traffico e servizi pub -blicità per la città.

Dalla relazione riportiamo al -cuni stralci per significare quantosia urgente riprendere in manoquesto progetto e portarlo a ter -mine; ma questo sarà il compitodella prossima AmministrazioneComunale.

Negli ultimi anni Cortona,oltre che essere un centro chevive di vita propria, è diventatasempre più un centro di interes-se turistico internazionale e dicon seguenza rappresenta il mo -to re di molteplici attività im -prenditoriali dalle quali dipen-dono buona parte dei redditidella popolazione residente intutto il Comune.

Da qui l’esigenza sempremaggiore di poter vivere e visi -tare la città storica libera daltraffico e dalla sosta veicolare;esigenza che la città storica,strut turata su un sistema viarioantico e inadeguato alle esigen-ze attuali è incapace di soddi-sfare.

Il parcheggio interrato supiazza Mazzini prevede 150/225posti auto.

In questi giorni nella Salamedicea del MAEC è statopresentato un libro di Pieran -gelo Mazzeschi dal titolo Gi -no Severini, la Via Crucis di

Cortona.Per realizzare questo volume

ha ben operato il Fotoclub Etruriache ha fotografato le varie edicolesmontando i vetri i vetri di prote-zione.

Oggi l’opera di Gino Severiniè più bella e più visibile.

Considerando ora l’evoluzio-ne del campo elettrico speriamodi trovare una azienda sponsorche possa realizzare una illumina-zione delle varie edicole con lucesolare in modo da renderle dinotte ancora più visibili senzadover intervenire con punti luceda inserire in ognuna di loro.

Abbiamo pensato di ripresen-tare sul nostro giornale una edi -cola per volta. Nella prima edicolaS. Margherita in adorazione.

Riportiamo a Cortona la predella di Papacello

Il vero significato del Presepe

Realizzate da Gino Severini

Quando ho visto sul giornalela foto del presepe che don Ot -torino ha predisposto sotto l'altaremaggiore della bellissima chiesadel Calcinaio l'ho condiviso in

� SEGUEA PAGINA 2

pieno e mi sono detto che final-mente qualcuno è tornato a dare

vo. Sono state tante le occasioni incui Cortona ha perso ... il treno;vorremo che questa volta ci fosseuna inversione di tendenza con ilritorno trionfale della predella làdove è stata di pinta e poi ... aspor-tata.

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L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ

PAGINA 2

15 gennaio 2019

L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

L'anno si è concluso nel mi -gliore dei modi per Cortona, era -no infatti anni che nella nostracittadina non si rivedeva così tantepersone nel mese di dicembre equesto è stato reso possibile attra-verso iniziative che hanno attiratol'attenzione del pubblico locale enon solo, sopra tutte la proiezionedel videomapping sul Palazzo C -omunale nei giorni di Natale eSan to Stefano e lo splendido Capo -danno organizzato in piazza, lette-ralmente invasa come non sivedeva da tempo.

Tutto questo è stato realizzatograzie all'organizzazione di TravelIdeas con la collaborazione del -l'am ministrazione e il sostegno disponsor privati, che se le cosecontinueranno a funzionare così

saranno sempre più motivati ainvestire. E dovrebbe essere pro -prio questa da ora in avanti lastrategia cortonese: una collabo-razione tra istituzioni e privati,lasciando spazio a giovani orga -niz zatori di creare eventi con li -bertà. In effetti, in questa rassegnanatalizia è stato fondamentale ilcontributo dei giovani del territo-rio, che di mostrano così che selasciati li beri di agire è possibiledare vita a manifestazioni dalrespiro non so lo provinciale, maanche nazionale.

Ecco, questa spinta giovanilea Cortona mancava da tempo espe riamo che quello a cui ab -biamo assistito sia solo un primogra dino che ci proietti sempre piùin alto.

MB Elettronica S.r.l.Zona ind.le Vallone C.S. Ossaia, 35/35P - 52044 Cortona (AR)- Italy

Internet: www.mbelettronica.com

Cortonesi che si fannovalere nelle classifichedegli “Aretini dell’Anno2018”. E’ il caso dei con -corsi indetti sia dal quo -

tidiano Corriere di Arezzo che dal -la Nazione che ogni anno propon-gono una rosa di nomi di perso-naggi che si sono distinti in im -prese o attività particolari.

Il primo podio in cui figuranocortonesi è quello del Corriere diArezzo. Il titolo di “Aretino del -l’Anno 2018” se lo aggiudica il30enne Andrea Bartemucci. In -segnante di motoria ha all’attivoimprese sportive di livello. E’ cam -pione italiano di ultracycling, di -sciplina estrema che prevede pro -ve di oltre 600 chilometri, giornoe notte in sella senza interruzionedi continuità.

Dietro di lui c’è un altro corto-nese salito alla ribalta delle crona-che nazionali. Si tratta di Andrea

Saccone, il giovanissimo campio-ne della trasmissione L’Eredità diRaiUno rimasto in carica per ben14 puntate di seguito realizzando

anche un record per la stessa tra -smissione. Andrea, tra l’altro, èstato uno degli ultimi, ad aver ab -bracciato Fabrizio Frizzi prima chemorisse. Nel corso del 2018 il gio -vane cortonese aveva ricevutoanche titolo il “Simpatico d’Italia”nel l’ambito del “Premio Simpatia,Oscar Capitolino”.

Affermazione eccezionale an -che per un’altra cortonese nelcon corso indetto dalla Nazione.Con oltre 40 mila voti on line silaurea “Aretino dell’Anno 2018”Ma ria Angela Franceschini impor-tante ricercatrice e studiosa oggiprofessore di successo oltre ocea -no alla Harvard Medical School. E’partita alla volta degli States nel1993 dopo una laurea in fisica equalche mese di dottorato al Cnr.La sua carriera è stata splendida.Grazie al suo lavoro ha apportatoin questi anni un significativo con -tributo ai progressi della co no -scenza medica ed è un punto di ri -ferimento nel campo della bio me -dicina. La sua attività di ricerca siconcentra sullo sviluppo e l'appli-cazione di tecniche ottiche non

invasive agli studi del cervello u -ma no, in particolare nei bambinie neonati. Lo scorso anno è en tra -

ta anche nella Top Italian Scientistsil censimento delle scien ziate ita -liane di maggior impatto in tutto ilmondo. L.L.

può inorridire e capire l’insipien-za, la poca lungimiranza, lo spre -co di denaro pubblico da partedell’amministrazione, ammi ni stra -to ri senza cervello!

Per il liceo classico di Cortonala Provincia paga di locazione an -nuale, per il Seminario Vescovile“Edificio adibito allo svolgimentodi funzioni scolastiche ed educati-ve a servizio del liceo classicoP.zza Trento e Trieste” la modicaci fra di euro 119.640,72. Macome? C’è da chiedersi, la Pro -vincia non utilizza l’immobile exOspedale acquistato per ediliziascolastica e prende in locazioneda un privato un altro immobileper lo stesso fine? Perché? Non haavuto la possibilità di reperire ifondi per il riadattamento quandoc’era la possibilità?

Perché lo ha comprato se nonaveva i mezzi per ristrutturarlo?Perché ha speso e spende inlocazione questa cifra considere-vole che nel tempo sa rebbe stata

Cortona e il Natale che funziona!

E’ da tempo che non sisen te riparlare in Cor -tona dell’utilizzo dell’im-mobile, ex Ospedale, de -no minato Ospedale di

Santa Maria della Misericordia, dipro prietà della Provincia di Arez -zo, concesso in locazione con laclausola di riscatto secondo la for -mula del “Rent to Buy” alla Soc.Cortona Santa Margherita Projectsrl con sede in piaz. le Europa 9/ACortona. Quale o quali attività sisvolgeranno? Quando si faranno ilavori di manutenzione straordina-ria o ordinaria e come sarannoriadattati i locali? Cosa si aspettaad aprire il cantiere per non ve -dere più l’immobile in abbandonocontornato da escrementi di pic -cio ni? Tutte domande legittime epertinenti che si pongono i corto-nesi, nel vedere come il patrimo-nio pubblico e per funzioni pub -bliche primarie, a cui erano legatiaffettivamente, come istituzionisimbolo della città, sia stato trasfe-rito da mani pubbliche a quelleprivate. Perché mai ci si è ridotti atanto? Perché mai le amministra-zioni pubbliche hanno preferito ladismissione anziché valorizzarlo,non metterlo a frutto, creare utili evantaggi per la comunità? I fatticoncludenti ci dimostrano l’insi-pienza degli amministratori chehanno contribuito al disfacimentodel ricco patrimonio mal gestito,non riutilizzato e peggio ancora,effettuati acquisti o vendite inop -portune, formalmente e sentimen-talmente ritenute insensate. Am mi -nistratori apparsi alla comunitàcortonese come pessimi acquiren-ti e pessimi venditori.

Per capire di cosa stiamo par -lando, a quali immobili ci riferia-

mo, basta fare un breve riepilogo. L’infame inizio si ebbe con la

vendita dell’ex Casa di RiposoSernini Cucciatti per poco più diun miliardo di lire e costruzionedi una nuova Casa di Riposo inCamucia, operazione del tutto di -scutibile; dell’ ex Ristorante “IlCac ciatore” in Via Roma per230.000 euro e acquisto successi-vo infelice per uffici ex TesoreriaComunale per 260.000 euro; suquesta falsariga si è acquistatol’immobile alla Fratta per ediliziascolastica per 580.000 euro e peruna spesa stimata per riadatta-mento a norma di altrettanto co -sto; l’immobile verrà quanto pri -ma dismesso (con scadenza sti -mata a tre anni circa!) per avere ilcomune progettato un nuovo poloscolastico e messo in vendita altroedificio scolastico in Camucia.

Non solo il Comune ci ha mes -so lo zampino sugli immobilisimbolo della Città; la Provinciapoi ha fatto traboccare il vaso; si èspogliata dell’ex Ospedale ad uncanone di locazione a duecentomila euro annui con possibilità diriscatto entro un decennio e senzariscuotere nulla nel primo trien-nio, a fronte di un piano di inter-venti, su base stimata e program-mata, uguale o superiore al pe -riodo locatizio di riferimento.

Operazione discutibilissima edissennata. Per colpa di chi? Perl’ex Presidente della Provincia, percolpa dello Stato per aver ridotto itrasferimenti, per aver messo inun limbo le Province! Sempre col -pa degli altri, mai capaci di as -sumersi le proprie responsabilità.Non si sono mai sforzati di sapereconomizzare o utilizzare al me -glio il patrimonio per renderlo

azzerata? Perché non si è proce-duto a stralci alla ma nu tenzioneordinaria e straordinaria neltempo senza lasciare l’immobilein abbandono e disfacimento?Parte dell’immobile non potevaessere utilizzata anche in locazio-ne periodica da parte del Comuneper la Mostra Antiquaria anzichépagare un affitto alla Curia per talicircostanze per il palazzo Vagnot -ti?

Misteri! Sta di fatto che questiamministratori, pessimi acquiren-ti e pessimi venditori, non hannomai dialogato fra loro pur es -sendo dello stesso partito….. for -se le correnti diverse, bande ar -mate avverse, non l’hanno per -messo?

Forse l’incuria per Cortona…forse e più probabile per incapa-cità, ignoranza e menefreghismo?Siamo alla frutta, si raschia il ba -rile e ci ritroviamo sempre a bla -terare…..e io pago!

Piero Borrello

Sono tutti cortonesi gli aretini dell’anno 2018

Amministratori pubblici, pessimi acquirenti e venditori

da pag. 1 Il vero significato del Presepesignificato vero al presepe.

Ecco un presepio che fa pen -sare, che fa riflettere, un presepeche esce dal coro idilliaco e fintroppo fanciullesco, che può es -sere capito nell'ambito familiarequando ci sono dei bambini.

Con questo non vo glio certodenigrare assolutamente gli altrilavori che sono stati realizzati eche rivelano un attaccamento adun grande valore fortemente ra -dicato nella rappresentazione del -la nascita di Gesù.

Alcune rappresentazioni (ipre sepi viventi) come si suol dire

hanno un loro significato, ma col -piscono per la loro struttura e lecomposizioni esposte, per l'inter-petrazione scenica e figurativa, macerto non motivano i visitatori sullato della religiosità. Vorremmosperare che le raccolte di denarovengano indirizzate a beneficio diqualche miglioria delle nostrechie se o delle canoniche spessodisattese dalle autorità preposte.

Certamente quello del Cal ci -naio ha la potenza, che scaturisceda una semplice intuizione, quella

di riportare il visitatore ad interro-garsi ed a cogliere, nel messaggiodel presepe, valori che da temposembrano sopiti, valori che ispi -rarono S. Francesco nella sua"costruzione" di un semplicissimoed umile presepe.

Non è certo il nostro Salviniche con il rosario o col suo dire divolere il crocifisso dappertutto cifa riscoprire la religiosità. Questamagari si mostra non attraversomodi comportamentali plateali,ma nel profondo dei nostri animie del nostro vivere quotidiano, nelnostro modo di porci verso glialtri. Inutile quindi armarsi di uncrocifisso e poi ... far morire unbimbo (Gesù) sulla spiaggia, èinutile fabbricare crocifissi edappenderli e poi magari bestem-miare o imponendo tasse su chipresta la propria disponibilità alavorare GRATIS per gli altri.

Il nostro Presidente del consi-glio giorni fa è andato a pranzo inun centro di accoglienza e nellostesso tempo i suoi fidati collabo-ratori imponevano una più fortetassazione a quelle Associazioniche gli servivano il pranzo.

Si dice che la tassa è statatolta; ma per ché è stata emanata?Siamo pro prio in mano a deglisprovveduti.

Bravo Ottorino complimentiper la tua "rivoluzionaria" masemplice idea che è stata davverogeniale. Hai riportato tutti con ipiedi per terra, hai invitato tutti ariscoprire il vero Natale, che non ètra i panettoni, telefonini e costositravestimenti, ma a rivolgere lanostra attenzione verso chi soffre emagari muore per cercare unmondo migliore.

Ivan Landi

produttivo. Si è sempre preferitala via miope dell’insana politicaper un possibile ritorno in frutti divoto, mai quella lungimirante peril bene della comunità. La Pro -vincia di Arezzo aveva acquistatol’ex Ospedale dal Servizio Sani -tario Nazionale per utilizzarlo perscuole medie superiori o universi-tarie e consentire l’operazione po -litica della costruzione del NuovoOspedale della Fratta da partedella regione con reinvestimentodel riscosso. Per il fatto stesso chel’ospedale veniva costruito nelterritorio di Cortona, l’ex ospeda-le fu venduto da parte della re -gione per costruire il nuovo chestenta a decollare; gli altri presidi

ospedalieri dei comuni della Valdi Chiana, leggi Foiano della Chia -na e Castiglion Fiorentino, ven -nero dismessi ai fini ospedalierima riutilizzati per scopi sanitaripubblici. Per essi è stato fatto unrecupero pubblico, per Cortonano. A di stanza di tempo la Pro -vincia di Arezzo come detto, halasciato marcire parte dell’immo-bile per incuria e ha procedutoalla locazione con riscatto daparte privata per l’importo sopradetto per essere utilizzato, comedichiarato dagli acquirenti, perattività scolastiche ed universita-rie. Proprio per quelle attività pre -viste dalla Provincia per l’acqui-sto! C’è di più! E per questo si

Andrea Bartemucci

Andrea Saccone

Ma ria Angela Franceschini

Don Ottorino Cosimi

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l’attenta regia di Vito Cozzi Lepri,Rolando Bietolini e Mario Boccihanno testimoniato le sue molte-plici doti.

Vito Cozzi Lepri ha letto duesuoi scritti magistrali sull’uomo,pubblicati sull’Etruria che vi invitoa leggere.

La cittadinanza cortonese havissuto nella piccola sala gremitadi amici e parenti, momenti disincera commozione. Stretta in unabbraccio virtuale intorno allafigura del Lucani, ha ritrovato lospirito comunitario.

Un piccolo gossip: tra ilpubblico erano presenti il dottorMario Gazzini il PresidenteOnorario del Piccolo, il dottorMa rio Aimi Presidente dell’Acca -demia degli Artiti ed il prof. NicolaCaldarone, ovviamente il dr.Ferdinando Fanfani ha presentatola manifestazione in qualità diPresidente della Compagnia delPiccolo Teatro della Città diCortona.

Via Via che la cerimonia sisvolgeva riscoprivano Eugenio;preziosi sono risultati anche gliinterventi di Franco Sandrelli e diAzelio Cantini amici di Eugenioprima che colleghi!

L’intervento del prof. RolandoBietolini, solitamente originale,all’apparenza stravagante, pungen-te, ma sempre colto, profondo ediretto ha accostato il PersonaggioLucani come bene prezioso per la

L’ETRURIA N. 1 CULTURA

PAGINA 3

La chiesa di San Leopoldo allaPietraia, è una delle più distantidal cuore di Cortona, ed è intitola-ta ad un Santo poco conosciuto.Situata in località Selvapiana è po -sta al confine tra Toscana ed Um -bria, nei pressi del Lago Tra si me -no e fu costruita il 13 Marzo del1798 dal figlio Francesco II d'A -sburgo-Lorena. Il toponimo Pie -traia deriva da un affioramento dipietra arenaria, unico in tutta laValdichiana, mentre la scelta delsanto tutelare della parrocchia è

un chiaro omaggio al Granduca diToscana Pietro Leopoldo, granderiformatore che con le sue operedi bonifica in Valdichiana apportòun grande beneficio al nostroterritorio. Inoltre fu colui che perprimo al mondo abolì pena dimorte.

San Leopoldo, un Santo lon ta -no da noi, è patrono d'Austria e sife steggia il 15 Novembre.

Cono sciuto con il soprannomein vita di Pio, Leopoldo III diBabemberg (Melk, 1073 o 1075 -Klo ster neu burg, 15 novembre1136), è stato margravio, cioètitolare di uno dei grandi territoridi confine creati per la difesacontro i popoli vicini. Successivamente, in Germania, ilmargravio assunse poteri giurisdi-zionali e amministrativi semprepiù ampi, che lo caratterizzarononella gerarchia feudale sia nei

15 gennaio 2019

saputo riconoscere e cogliere.Era un essere che stava bene

nel suo tempo con sua moglieAngela ed i figli Rita e Lorenzo.Viveva con gioia e simpatia, nonsprecava i respiri, si esprimeva inamore, in amicizia, in pittura, inmusica ed in teatro.

E tutto questo è quanto èemerso nella bellissima rappre-

sentazione che la Compagnia delPiccolo Teatro della Città diCortona gli ha dedicato durante lepassate feste natalizie. Un suoricordo in uno spettacolo svoltonel piccolo teatro di prosa di viaGuelfa dove gli amici, nella vita edin palcoscenico, hanno raccontatocosa abbia significato recitareinsieme ad Eugenio Lucani.

I video più significativi cheCarlo Lancia ha montato sotto

Fu Mons. Filippo Bardi De’ Contidi Vernio (Val di Bisenzio) a suc -cedere a Mon. De Angelis nel1603. Per ben diciannove anni,Mons. Filippo fu il vescovo diCortona. La sua era una nobilefamiglia fiorentina:Giovanni Bardi,il padre, Lucrezia Alamanni Sal -viati, la madre. Il fratello maggio-re, mons. Cosimo Bardi, fu Arci ve -scovo di Firenze. La carriera ec -clesiastica di Filippo fu veloce ecostellata di incarichi: Canonico inFirenze nel 1591, quindi Referen -dario, poi per volere di PapaClemente VIII (al secolo IppolitoAldobrandini, eletto Pontefice nel1592), Governatore di Terni, Nar -ni, di Forlì ed Imola. Infine, nel di -cembre del 1603, Vescovo di Cor -tona. Così scrive di lui GiuseppeMirri (I Vescovi di Cortona, ed,Calosci, pag. 280): “..nel nuovoufficio si mostrò all’altezza delsuo ministero, rivelandosi fin daprincipio adorno di quei pregiche deve avere un Pastore delgregge cristiano. Dotato di largacultura, di una indole buona edi attraentissimo tratto, si cat ti -vò ben presto gli animi di tut -ti…”. Giunse personalmente aCortona il 24 marzo 1604 accoltocon giubilo dalla popolazione.Mol to attivo e intenzionato a co -noscer a fondo la Diocesi, dettesubito inizio alla Visita Pastoraleche condusse di persona, senzafarsi né rappresentare né sostitui-re. Molto rammaricato per lachiu sura del Seminario avvenutaper mancanza di mezzi, decise chealmeno i Chierici della Cattedralevenissero educati conformementealle disposizioni del Concilio diTrento: una piccola cosa, comun-que segno dell’attenzione che Bar -di poneva alla formazione del cle -ro ed al rispetto delle norme. Conla medesima attenzione il 17 otto -bre 1604 prese parte alla solenneconsacrazione del Calcinaio or ga -nizzata dai Canonici Regolari dellamedesima Chiesa con grandissimo

concorso di prelati e popolo. Nel1607 con analoga e partecipatissi-ma cerimonia fu consacrata so -lennemente la Cattedrale a MariaS.S. Assunta. Queste due importanti cerimonieattestano come Mons. Bardi vi ves -se intensamente il ruolo di Pa sto -re diocesano e di più fece nel1610 elevando la Chiesa di S.Maria Nuova a Collegiata e realiz-zando anche questa consacrazio-ne tra l’esultanza dell’intera città.Durante la Prima Visita Pastoralepo se grande attenzione sia allasituazione delle parrocchie dicampagna intervenendo là dovene ravvisò necessità sia a quelladei Conventi: a tale proposito a -vrebbe voluto riportare entro lemura cittadine le religiose delConvento delle Contesse ma que -sto progetto rimase tale poiché leingenti spese necessarie per pre -disporre un luogo per le suoreresero impossibile la sua realizza-zione. Durante la seconda Visita Pa sto -rale (ne condusse complessiva-mente tre) istituì l’Ufficio del Ce ri -moniere in Cattedrale poiché, co -me abbiamo già sottolineato,Mons. Bardi ebbe a considerare lacorrispondenza della liturgia e deiriti alle disposizioni stabilite con -dizione basilare nonché manife-stazione di grazia. Nel 1612 ebbeanche a ricevere il Granduca diToscana Cosimo II che ospitò nelPalazzo Episcopale.Non si annoverano avvenimentiepocali nel pur lungo periodo digoverno cortonese di Mons. Fi -lippo Bardi che morì il 15 Agostodel 1622 per essere sepolto im -me diatamente in Cattedrale, senzafunerali solenni o cerimonie com -memorative. Si pensa, a tale pro -posito, ad una malattia contagiosaed anche ad una “qualche pesti-lenza” che avrebbe afflitto la cittàrendendo necessarie speciali pre -cauzioni onde contenere le conse-guenze nefaste dell’epidemia.

Il personaggio Eugenio Lucani

confronti degli altri principi, sia(nel senso di una quasi assolutaindipendenza) dell’imperatore. Sispo sò due volte e la seconda mo -glie fu Agnese di Weiblingen, la ve -dova di Federico I di Svevia (mor -to nel 1105).

San Leopoldo è raffiguratonor malmente incoronato e con inmano un modello di chiesa, pro -prio per le molte chiese da luiedificate, oppure con due panieri,in ricordo del suo prodigarsi per ipiù poveri.

Egli è principalmente cono -sciuto per il suo apporto notevolealla ricchezza delle sue terre, inparticolare con la fondazione dinumerosi monasteri.

Secondo la leggenda, la Ver -gine Maria gli apparve e gli indicòun punto dove avrebbe trovato ilvelo che sua moglie Agnese avevaperduto anni prima.

Egli indicò quel punto come illuogo dove avrebbe do vuto farerigere il primo monastero.

Successivamente, espanden-dosi l'abitato attorno al monaste-ro, vi pose la propria residenza.

Leopoldo fondò inoltre moltimonasteri che si svilupparono inluoghi impervi come le foreste.Tutta questa devozione ed il suooperato per la gloria di Cristo,spinsero a promuovere per lui lacanonizzazione, che avvenne nel1485 da Papa Innocenzo VIII.

Mons. Filippo BardiLa Diocesi di Cortona e i suoi Vescovi

A cura di Isabella Bietolini

Marcello Venuti: politica e cultura fra Cortona e Napoli

Cortona celebra il nuovoanno ospitando il Tri po -de con Sfingi provenientedal Museo Ar cheo logicoNazionale di Napoli. Pas -

sa to, presente e futuro in un’operasola. Ci ricorda quanto è profondala nostra cultura, ci sublima con lasua raffinatezza, ci presenta la mo -stra 1738 La scoperta di Er co -lano. Marcello Venuti: Politica ecultura fra Cortona e Napoli (1marzo - 2 giugno 2019). Il proget-to espositivo rientra in un piùampio disegno scientifico che hacome protagonisti il MAEC, ilMANN, la Biblioteca di Cortona,l’Accademia Etrusca e il Comunedi Cortona.

È un altro capitolo della storiadel nostro museo, più antica di undecennio di Ercolano, scopertadall’archeologo cortonese, Mar -cel lo Venuti, illustre accademico.

L’anteprima onora la scadenzadel 2018, Anno europeo del Pa -trimonio Culturale; cade inoltre ilterzo centenario del trattato sotto-

scritto nel 1718 fra le maggioripotenze europee (successivamen-te disconosciuto) secondo cui iltrono del Granducato di Toscanasarebbe passato a don Carlos,figlio di Filippo II e di ElisabettaFarnese, alla morte di Anna MariaLuisa de’ Medici, ultima discen-dente della vecchia dinastia to sca -na; non ultima l’occasione per ri -cordare i 280 anni dall’incaricodato a Marcello Venuti dal Re diNapoli (1738) di curare le colle-zioni farnesiane e di sovrintendereagli scavi di Ercolano, negli stessianni ripresi.

La sua vicenda biografica traCortona e Napoli, scavi e pubblica-zioni, Granducato di Toscana ecorte borbonica sarà raccontatada materiali e documenti nellamag gior parte dei casi presentatiper la prima volta nella nostracittà, creatrice di miti e conserva-trice di bellezze.

Il cerchio si chiude. Passato,presente e futuro in un’antepri-ma europea. Albano Ricci

Piazza Signorelli, 16 - 52044 Cortona (Ar) - Tel./Fax 0575-62.984

“Un po’ di anni fa” ero in sie -me a mio marito accomodati inuno dei tavolini in Piazza dellaRepubblica nel centro di Cortona,una consuetudine l’aperitivo cherilassa e diverte, al mio fianco unacoppia, un pochino più grandedella nostra, condivideva lo stessopiacere tanto poi da cominciare achiacchierare insieme.

Per me è sempre stato facileco municare, stavo conoscendope rò un uomo che mi batteva!

Il signore all’apparenza pic -colo, mite e sorridente, si rivelavadi minuto in minuto essere fontedi grande energia e vitalità. Siamostati a raccontarci in nostro amoreper Cortona, il divertimento diosservare la gente dai tavolini, illoro gesticolare, incedere, guarda-re. Eravamo dei perfetti estraneima ciò non ha rappresentato unlimite per scambiarci osservazioniacute, insolite e perspicaci sui piùfantasiosi argomenti. Chi disegnapossiede la capacità di analizzareciò che a molti resta spesso invisi-bile, del resto non ci eravamo pre -sentati come pittori!

Più di un’ora è passata mentreci scambiavamo idee e considera-zioni fino al momento in cui Lo -renzo Lucani che conoscevo, av vi -

cinandosi ha esclamato: “eccomibabbo dobbiamo andare”…

Dunque il Gentile Signore conil quale avevo parlato fino a pochiat timi prima era il Maestro Eu ge -nio Lucani, noto e bravissimo pit -tore e decoratore d’interni! La suaumiltà non lo aveva spinto a van -tarsi con me e Fabio, mi hannorac contato che l’uomo rifiutò di

dipingere per Silvio Berlusconi unambiente nella sua residenza diArcore solo perché non volevaallontanarsi dalla sua Cortona.

In verità il Lucani era un uo -mo contento dei doni che la suavi ta gli stava offrendo e che lui a ve

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Chiesa di San Leopoldo alla Pietraia1738 La scoperta di Ercolano

Tripode Con Sfingi, Passato, presente e futuro in un’anteprima europea

sua presenza in Cortona al paridella figura del Signorelli …

Poteva forse apparire “fuorimisura” il paragone, penso inveceche Rolando abbia colto in pienola ricchezza delle qualità delLucani che stemperava con lagentilezza i suoi difetti, mentre lasua grande capacità di mimo

accompagnata dal suo “profilofisico” lo rendevano riconoscibileed Unico come la figura di Totò,solo che non ha mai avuto lanecessità di imitare il Principeperché lui era semplicementeEugenio Lucani.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

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L’ETRURIA N. 1 CULTURA 15 gennaio 2019

Anche per il 2019 il Ro ta -ry Cortona Valdichianapro seguirà nella sua atti -vità di sostegno e inco -rag giamento a giovani di

talento, attraverso la pubblicazio-ne di un apposito bando di con -corso finalizzato a selezionare epremiare la migliore (o le miglio-ri) tesi di laurea su temi relativi alterritorio della Valdichiana.

Sono ormai già da nove anniche tale premio di laurea è stato i -stituito, e più di venti i laureati se -lezionati e premiati nel corso ditale periodo con un cospicuo as -segno consegnato agli interessatinel corso di una cerimonia chean nualmente si svolge nel mese digiugno presso la sala consiliaredel comune di Cortona.

Anche il bando per il 2019 (ilcui regolamento e relativo modulo

Esercizi raffaelleschi a Cortona: una predella del Papacello

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Tommaso d’ArcangeloBerna bei detto il Pa -pacello, allievo cortonesedi Luca Signorelli contrascorsi giovanili ro -

mani, l’11 gennaio del 1525 sotto-scrisse con il concittadino Biagiodi Filippo Orefici il contratto peruna pala da eseguirsi per l’altaredella cappella patrocinata daquest’ultimo nella chiesa di SantaMaria delle Grazie al Calcinaio.

L’interessante tavola conl’Assunzione della Vergine,pervasa da un aggiornato linguag-gio raffaellesco, fu il primo di unaserie di lavori che il Papacello, dapoco rientrato in patria ed eredita-ta la bottega del suo maestro LucaSignorelli, portò a compimentoper il santuario cortonese.

L’opera, coeva delle decora-zioni che il Bernabei realizzò aCortona per il Palazzone Passerinitra il 1524 e il 1527 circa, si trovaforse ancora oggi nella sua collo-cazione originaria, annotata neipatti col committente.

Il contratto, molto chiaro inogni sua parte, stabiliva che“Magister Tomassus teneaturfacere dictam tabulam et picturameiusdem omnibus et singulis suisoperibus et expensis lignaminiscoloribus azzurro et auro” e che ilBernabei fosse tenuto a dipingere“Assumptionem Gloriosissime Vir -

ginis Marie in celum cum angeliset seraphinis et apostolis et sepul-chro et cum omnibus misteriisconvenientibus et concernentibusannuptiationem patris eius Joa -chim ab angelo quo usque as -sumpta fuit in celum”.

La tavola doveva inoltreconstare di “predellam basascolumnas fresgium et cornicem etarchytrave”, mentre sulla voltadella cappella il Papacello avrebbeavuto il compito di dipingere afresco “unum Deum patrem”circondato da un cielo stellato,decorazione quest’ultima forsescomparsa, perché deperita,oppure mai realizzata dall’artista.Stando dunque a quanto stabilitodalla committenza, appare eviden-te che la pala fosse in originecompletata da una predellarappresentante vari “misteri”mariani, a partire dal l’Annunciodell’angelo a Gioac chino.

Nell’attuale allestimento latavola del Papacello risulta peròpriva sia della cornice che ladoveva inquadrare sia del gradinoche la adornava in basso, forse en -trambi tolti intorno alla metà del

Premio tesi di laurea 2019pubblicato il bando del Rotary

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Cento anni fa

Le Feste!Si è concluso da pochi giorni

il Natale 1916, il secondo di guer -ra, e i lutti hanno colpito trasver-salmente la società cortonese, sen -za distinzione tra nobili, benestantie gente del popolo.

Così l’unico rifugio nella tem -pesta di dolore che si è abbattutasull’Europa e poi sull’Italia rimanela fede.

Dall’Etruria del 31 dicembre1916. “Belle e poetiche le calmefeste di altri tempi! Anche que -st’anno attorno al ceppo crepi-tante si sono riunite le famiglienella dolce intimità della casa,ma il sorriso è stato più amaroperché s’agita nei cuori una rid -da paurosa di pensieri, di ti -mori, di ansie segrete.

Tante persone care manca-rono all’appello, non irradiaro-no coll’alito della loro esuberan-te giovinezza la casa e l’allegriadel focolar loquace, che rendevapiù suggestivi misteri della fede,è stata in questo anno attenuataed ha ceduto il suo posto ailunghi sospiri alla preghiera chefervida e fidente si è elevata daicuori […]

E questi innalzano le lorosupplici mani a Dio, a lui chenelle sue mani tiene i destini deipopoli… e pregano affinché lepreghiere del mondo pentitoimplorino il ritorno della pace edella tranquillità tra le genti.

Il canto degli Angeli sullaculla di Betlemme si spanda e siripercuota in ogni angolo della

terra e vinto il fragore roboantedelle armi ottenga tregua all’u-manità dolorante. Pace agli uo -mini di buona volontà. Ecco ilgemito che sale incessante daogni anima a Dio […]

Intanto anche da lontanogiungono a noi altri gemiti, altrisospiri. Sono schiere di eroi cheaccoccolati nelle loro gelidetrincee spiando febbrilmente lemosse del nemico anch’essi ri -cordano… piangono e mormo-rano sommessamente una pre -ghiera, e mentre qualche rozzacroce s’innalza qua e là verso ilcielo anche quella vuol dire chenel simbolo di una fede immor-tale e benefica si è condensatauna pia lacrima versata nell’in-vocazione del Divino Rige nera -tore, che apporterà pace e riposoanche alle anime dormienti ilsonno della gloria che ha co ro -nato il loro più grande sacri fi -cio.

Mario Parigi

XIX secolo e oggi ritenuti dispersisecondo gli studi più recenti.

Un’interessante predella raf -faellesca, passata sul mercatoantiquario newyorchese nel 2012,sembra fornire importanti indizinel tentativo di ricostruire l’assettooriginario dell’opera del Cal ci -naio.

Questo bel gradino, sicura-mente un tempo collegato ad unapala di soggetto mariano, è istoria-to con scene della vita della Ver -

gine che, da sinistra verso destra,narrano l’Annuncio dell’angelo aGioacchino, l’Incontro tra Annae Gioacchino presso la Porta Au -rea, la Natività della Vergine, laPresentazione al Tempio di Ma -ria, l’Annunciazione e la Visi -tazione; al centro la rappresenta-zione dell’Effusio sanguinis. Lapredella, ricondotta erroneamenteall’ambito fiorentino tardo-quattrocentesco, evidenzia invecechiare dipendenze da modelliraffaelleschi romani e forti contatticon l’accertata cultura papacellia-na.

Già lo scomparto con l’An -nun cia zione, nella parte destradella predella, rivela rimandidiretti a fonti figurative riconduci-bili all’entourage del Sanzio.

Lo scattante ar cangelo Ga -briele, che irrompe sulla scena dasinistra, risulta infatti pedissequa-mente tratto da una stampa dianalogo soggetto ricavata dalCaraglio da un disegno preparato-rio, oggi conservato all’AshmoleanMuseum, attribuito a TommasoVincidor e forse eseguito dall’arti-sta bolognese durante il suosoggiorno capitolino.

Questo riferimento puntualeall’An nunciazione assegnata alVincidor potrebbe anche trovaregiustificazione nell’attività giovani-le del Papacello presso GiulioRomano , che gli avrebbe permes-so di conoscere la produzionedisegnativa del pittore felsineo,egli stesso in stretti rapporti con ilPippi durante gli anni vissutinell’Urbe. Richiami abbastanzaevidenti alla produzione raffaelle-sca romana li troviamo pure neidue riquadri con la Natività dellaVergine e con l’Annunciodell’angelo a Gioacchino.

Se nell’impaginazione delprimo di questi episodi è chiara ladipendenza dalle due scene delleLogge con la Benedizione di Gia -cobbe e con Isacco che rifiuta labenedizione a Esaù, nelloschema compositivo del secondoè invece ravvisabile una qualchecontinuità con l’impostazionegenerale del riquadro con Dio cheappare ad Isacco, affrescatodall’équipe del Sanzio nel medesi-mo ambiente vaticano.

È poi ancora in quest’ultimo

scomparto del gradino, nellafigura accosciata di Gioacchino,che possiamo trovare forti affinitàcon il san Matteo (o sant’Andrea),ugualmente atteggiato, della Tra -sfigurazione.

L’utilizzo di questo stessomodello nella tavola del Calcinaio,ripreso in controparte per il SanPietro a destra del sepolcro, pareevidenziare un palese legame fral’apostolo della pala licenziata dalPapacello e il Gioacchino dipinto

nella prima scena della predella.Un medesimo nesso culturale estilistico si può rilevare anche conla produzione artistica degli stessianni dell’Assunzione. È così che ilfisso stupore di Porsenna, immor-talato dal Bernabei nel riquadrodel Palazzone con Muzio Scevolache si brucia la mano, si replicanella posa attonita del padre dellaVergine all’annuncio dell’angelo.

La riproposizione di soluzionigià sperimentate negli affreschiper il cardinal Passerini è ancorpiù evidente nello scomparto conla Natività della Vergine.

Qui la sant’Anna puerperaseduta sul letto richiama diretta-mente l’interpretazione deisopraccitati riquadri delle Loggecon la Bene di zione di Giacobbee con Isacco che rifiuta labenedizione a E saù, espressa dalPapacello al Pa lazzone nell’Ag -gressione di Tar quinio aLucrezia. Scelte figurative ulterior-mente riconducibili agli affreschi

della residenza Passerini sonoindividuabili poi nell’Effusiosanguinis al centro del gradino.

La posa elegante di Cristo,soprattutto nelle movenze dellegambe, sembra ricalcare i gestidel prigioniero barbuto in primopiano nella scena con La testa diAs dru bale gettata nel campo diAn ni bale. Infine nell’interessantee articolato sfondo architettonicodella Presen tazione al tempio diMa ria possiamo cogliere altri

spunti, che l’allievo del Signorellisperimentò già al Palazzone, conalcune sostanziali varianti, nell’e-pisodio di Curio Dentato cherisponde agli ambasciatorisanniti, magari trovando ispira-zione in qualche schizzo dell’ami-co Giovan Battista Caporali, alloraimpegnato come progettista esupervisore dei lavori per laresidenza del cardinal Passerini.

L’analisi puramente stilisticadei singoli scomparti ci portadunque a supporre una logicaassociazione fra la predella e lapala li cenziata dal Papacello per ilCal cinaio.

È però confortando que steipotesi con alcuni dati in con fu -tabili che possiamo giungere adun quadro più esaustivo.

Tornando al contratto sotto-scritto dal Bernabei con BiagioOrefici, la prescrizione di dipinge-re come prima scena, fra i varialtri “misteriis convenientibus”,quella con l’Annuncio dell’angelo

di adesione si possono visionaresul sito www.rotarycortonavaldi-chiana.org) ricalca l’impostazionedegli anni precedenti, e cioè lavolontà di assegnare un premio distudio alle migliori tesi di laureaaventi per oggetto temi specificiinerenti la Valdichiana (temi scien-tifici, economici, culturali, storici,ambientali, ecc.), e più esattamen-te relativi ai comuni di CastiglionFio rentino, Cortona, Foiano dellaChiana, Lucignano, Marciano dellaChiana, Monte San Savino.

Saranno considerati criteripre ferenziali di giudizio;- Punteggio finale di laurea pario superiore a 100/110- Tipologia della tesi (sperimen-tale o compilativa)- Tema di particolare interesse oinnovazione per lo sviluppo delterritorio della Valdichiana

Sono ammessi a partecipare albando i laureati di qualsiasi fa -coltà, con tesi presentate e discus-se nel corso degli anni accade-mici 2017/2018 e 2018/2019,e le do mande di adesione dovran-no per venire, secondo le modalitàriportate nel sopracitato sitoRotary, en tro il 15 maggio2019.

Una grande opportunità pro -posta dal Rotary, sempre attento epropositivo verso il mondo deigiovani, e della quale certamente igiovani laureati del nostro territo-rio sapranno approfittare.

Pubblichiamo un interessante articolo redatto dal cortonese Daniele Simonelli e pubblicato da “Nuovi studi”, rivista di arte antica e moderna n. XXII/2017. Tratta di un argomento sicuramente poco noto a tutti noi e crediamo anche a molti studiosi

a Gioacchino, trova un chiaro ri -scontro nel gradino che avvia lanarrazione dei fatti della vita dellaVergine, partendo proprio daquesto episodio.

Se aggiungiamo poi che lalunghezza della predella corri-sponde alla misura della basedell’Assunzione e che in entram-be s’individua la stessa fonte diluce proveniente da destra, si puòconcludere che il bel gradinoraffaellesco sia da ricondurre concertezza alla pala eseguita daTommaso Papacello per la chiesadi Santa Maria delle Grazie al

Calcinaio.(Desidero ringraziare Ales san -dro Angelini; Tomas Bassini;don Ottorino Cosimi; Andrea DeMarchi; Filippo Gheri; MicheleLu petti; Matteo Mazzalupi; Me -ghan McDonald di Sotheby’sNew York e Emanuele Zap pa -sodi.Per le referenze fotografiche sirin graziano Sotheby’s, Inc. Li -cense no. 1216058. © Sotheby’s,Inc. 2017, nn. 1-3, 5, 9, 11, 14-15; © Victoria and Albert Mu -seum, London)

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15 gennaio 2019

L’allestimento degli UfficiDe centrati del Comune(A nagrafe ecc.), in a cro -ni mo DEC, e dell’UfficioInformazioni Turistiche in

una porzione dei locali della sta -zione FS di Camucia ha due im -portanti meriti: il primo è quellodi mettere a disposizione della cit -tadinanza e dei turisti che giungo-no in treno strutture di pubblicautilità in stanze riammodernate,ampie e pulite, poste in zona facil-mente raggiungibile e con un mi -nimo di parcheggio, il secondome rito è stato di sottrarre alla fa ti -scenza e all’abbandono un am -bien te che fu un tempo frequenta-to e vissuto da tanti ferrovieri eche è stato per più di un secolopunto di riferimento per il paesedi Camucia. A lungo andare queilocali rischiavano il collasso esteti-co e statico, per di più sotto gli oc -chi dei viaggiatori, e Rete Fer -

roviaria Italiana molto saggiamen-te li ha ceduti in comodato d’usoal Comune di Cortona.

La cerimonia di inaugurazioneè avvenuta sabato 22 dicembrealle ore 12, officiante il sindacoFran cesca Basanieri e presentel’as sessore ai lavori pubbliciMiriano Miniati che, in virtù dellasua carica, ha avuto la fetta piùgrossa di responsabilità ma, inconsiderazione della sua profes-sione di ferroviere, anche moltesupplementari soddisfazioni.

Basanieri nel suo discorso hainoltre comunicato che grazie allospazio molto generoso ora dispo-nibile sarà possibile portare aCamucia anche altri uffici comequello Tributi o il Suap (SportelloUnico Attività Produttive), inoltrenella stanza posteriore al DEC, conaffaccio sul primo binario, a brevetroverà sede l’Associazione Cara -binieri in pensione.

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Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

1 gennaio 2019 – Marciano della Chiana Sono stati denunciati in 7 per il rave party di Badicorte nel comune diMarciano della Chiana. L’accusa è occupazione abusiva degli stabili ex Tab inoccasione di una festa di Capodanno organizzata tramite social e che ha vistola partecipazione di centinaia di giovani da tutta Italia. In tutto sono 450 ipartecipanti identificati, ma molti non hanno preso parte alla festa proprioperché scoraggiati dalla forze dell'ordine intervenute durante lo svolgimento.Tutti i denunciati sono pregiudicati residenti in provincia di Roma.

4 gennaio- ArezzoSono finiti nei guai in due per aver tentato di vendere le chitarre dei Negrita.A distanza di pochi giorni dal furto le forze dell'ordine sono riuscite arecuperare tutti gli strumenti spariti dallo studio di registrazione diCastelnuovo di Subbiano nella notte di Natale. A dare l'allarme il giorno diSanto Stefano era stato Enrico Salvi, o Drigo come è meglio conosciuto daifan della band. Qualche giorno più tardi due uomini si sono presentati all'in-terno di un negozio di strumenti musicali di Perugia. Qui hanno proposto altitolare l'acquisto di due chitarre. Ma fino dai primi momenti il negoziante èrimasto scettico e quando ha iniziato a fare domande sulla provenienza deglistrumenti i due hanno ceduto al nervosismo e sentendosi scoperti hannoscelto di darsi alla fuga. Così sono usciti dal negozio, sono saliti a bordo diun'auto e se la sono data a gambe levate lasciando sul bancone le chitarre.Pochi istanti dopo è stato il proprietario dell'attività ad avvisare il 113 efornire un'esatta ricostruzione dei fatti con tanto di specifica sul numero ditarga della vettura a bordo della quale i due era scomparsi. Sulle loro traccesi è messa dunque la polizia di Perugia che però è riuscita soltanto a risalireall'identità del proprietario degli strumenti: Cesare Petricich o per megliodire Mac dei Negrita. Gli agenti perugini hanno provveduto a restituire allegittimo proprietario una Gibson Les Paul Sunburst e una Teleglitter.Parallelamente nella giornata i carabinieri della compagnia di Arezzo hannoindividuato e denunciato due persone trovate in possesso delle tre dellecinque chitarre rubate ai Negrita. Si tratta di due pregiudicati di 51 e 36 annicon precedenti per furto e ricettazione. L’attività investigativa condotta dallastazione di Subbiano insieme ai colleghi del nucleo operativo e radiomobiledi Arezzo, ha avuto una svolta proprio in seguito alla loro visita all'interno delnegozio di Perugia. E' stato grazie alla collaborazione con la questura umbrache i militari hanno individuato i responsabili i quali erano stati persinoimmortalati dalle telecamere di videosorveglianza della zona. I due sono statirintracciati nelle campagne limitrofe a Capolona. Qui all'interno di un capan-none, situato in un terreno tra i comuni di Subbiano ed Anghiari, erano staterecuperate le chitarre mancanti ed alcuni amplificatori. I due dovrannorispondere del reato di ricettazione.

5 gennaio- Cortona Incidente al crossodromo di Pietraia nel comune di Cortona. Un bambino di11 anni è caduto mentre stava correndo con la sua moto ed è rimasto ferito.Sul posto è arrivata un’ambulanza e automedica del 118 aretino. Il piccolocentauro è stato sbalzato di sella, sbattendo anche la testa. Ha riportato untrauma cranico, lieve grazie all'uso del casco, e un trauma all'addome. E'stato caricato in ambulanza e trasferito all'ospedale della Fratta, poi è statotrasferito a bordo di Pegaso per essere portato infine all'ospedale pediatricoMeyer di Firenze.

8 gennaio 2019 – Valdarno Brutta disavventura in Vadarno per una comitiva di 13 persone in vacanzanell’aretino. Si è consumata in un casolare situato a metà strada traTerranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno. 13 persone, tra cui quattrobambini tra i 2 e i 10 anni, 6 donne di cui due incinta e tre uomini sonorimaste intossicate dal fumo sprigionato dalla legna arsa all'interno di unbidone di fortuna. L'edificio, un locale dismesso della zona, è abitato alprimo piano dai padroni di casa i quali ieri avevano deciso di trascorrereun'ultima giornata di festa insieme alla propria famiglia, originaria dellaCampania e venuta appositamente in Toscana. Qualcuno ha deciso di accen-dere della legna all'interno di una sorta di braciere nel piazzale davanti all'a-bitazione. Ad un certo punto però, il bidone con i resti della legna è statoportato all'interno dell'edificio dove la comitiva stava cenando. Poco dopo icommensali hanno iniziato ad accusare nausea e cefalea, primi sintomidell'intossicazione da monossido di carbonio. E' stata una delle donneincinta, dopo aver riscontrato in più di una persona presente lo stesso statodi malessere, ad allertare il 118 descrivendo nel dettaglio l'improvvisomalore che aveva colto indistintamente tutti. La macchina dei soccorsi si èattivata pochi minuti dopo.Sul posto presenti anche i vigili del fuoco diMontevarchi, i carabinieri di Terranuova Bracciolini la polizia municipale delcorpo associato.

La ONLUS “Amici di Fran -ce sca” ha organizzato uncorso informativo rivoltoa tutti coloro che si tro -vano impegnati nella assi -

stenza domiciliare di anziani e/osog getti non autosufficienti. Il cor -so avrà inizio il 7 febbraio alle16,30 presso la Sala Convegnidell’Ospedale di Cortona.

Il corso nasce nell’ambito delprogetto “UNITI PER AIUTARE”;ha la finalità di informare e fornireuna guida sul comportamento daassumere per venire incontro allenecessità pratiche e quotidianedelle persone non autosufficienti.Il corso ha un taglio estremamen-te pratico e si rivolge ai compo-nenti della famiglia o ai caregivers(badanti) che desiderano avereindicazioni pratiche sulla gestionedei problemi del soggetto nonautosufficiente.

Con l’invecchiamento dellapopolazione sono sempre più inaumento le malattie croniche de -generative (cardiopatie, malattiedel sistema nervoso che immobi-lizzano l’anziano a letto, esiti diictus cerebrale …) che pongonole famiglie di fronte a nuovi pro -blemi assistenziali. A tali problemila famiglia risponde o con l’impe-gno personale dei familiari oaffidando l’anziano alla gestionedelle badanti. Familiari e badantinon sempre sono in possessodelle nozioni e delle capacità ne -cessarie per intervenire in modocorretto e idoneo. Le difficoltàsono ingigantite inoltre dallo stressche ingenera la presenza di unapersona, anche per lungo tempo,non autosufficiente o colpita dauna grave malattia degenerativa oin ricupero riabilitativo.

Il corso si propone di fornireproprio a queste persone, sianoesse familiari o badanti, alcunesemplici informazioni e istruzionisulla gestione pratica dei problemidegli assistiti. “Uniti per aiutare”significa poca teoria, e moltacollaborazione nell’aiuto pratico.

Il corso è stato organizzato da“Amici di Francesca” in collabora-zione con la USL Valdichiana Are -tina, con il Comune di Cor to na,con la Cooperativa Etruria Medica,con l’AIMA Valdichiana, con l’AVOCortona, con il Calcit Valdichiana econ l’associazione diabetici ADI -VAL.

Il progetto si prefigge di:- Consentire ai componenti del -la famiglia o alla badante di avere,al termine del corso, un bagagliodi esperienza significativamente

A Camucia inaugurato il DEC, l’ufficio decentrato del Comune

Aiutare badanti e familiari a gestirepersone non autonome: un corso informativo

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Tutti i locali saranno intitolati aEmanuele Pe tri, il poliziotto uccisoin treno nei pressi della stazione diCastiglion Fiorentino dai brigatistirossi Ma rio Galesi e Nadia De -sdemona Lioce. Con probabilità lacerimonia, una volta ultimate lecomplesse pratiche burocratiche,si svol gerà il prossimo 2 marzo,nell’anniversario esatto della suamorte.

Già attivi dalla mattina, benprima che arrivassero le autorità,Sabrina Fierli e Claudio Bucci, gliimpiegati che d’ora innanzi, più dialtri, troveremo insieme o alternatidietro la scrivania, non hanno maismesso di sfornare certificati a chi,venuto per proprie necessità, si ètrovato a assistere, con meraviglia,anche a un taglio di nastro.

Alvaro Ceccarelli

valido, sia da un punto di vista eti -co e civico che da un punto di vi -sta tecnico-operativo- Permettere di acquisire una e -sperienza assistenziale che facciasu perare le difficoltà derivanti dal -l’inesperienza- Acquisire livelli adeguati di as -sistenza sociale e igienico-sanitariavolti ad assicurare ai bisognosi lacontinuità delle cure mediche eduno stato di benessere psico-so -ciale complessivo- Informare di come assicurareun collegamento con i servizi ter -ritoriali presenti sia di natura so -cio sanitaria che socio-assistenzia-le.

Il progetto prevede un pro -gramma di attività di 58 ore distri-buite in 29 incontri settimanali didue ore ciascuno per due volte lasettimana (giovedì e sabato), dalle16,30 alle 18,30, a partire dal 7febbraio fino al 25 maggio.

Esperti delle più ricorrenti pa -tologie mediche esporranno lepro blematiche più frequenti concui devono confrontarsi i caregi-vers; si alterneranno medici dellaUSL, Medici di Medicina Generale,Specialisti e personale paramedi-co, che hanno dato la loro dispo-nibilità, per un totale di 22 relato-ri.

Il corso verrà realizzato pressola sala convegni dell’Ospedale S.Margherita di Cortona, convenien-temente attrezzato.

Il corso è gratuito, in conside-razione del fatto che i relatori svol -geranno gratuitamente tale impe -gno, mentre le spese organizzativee del materiale didattico verrannosostenute dalla ONLUS “Amici diFrancesca”.

Per ogni argomento o patolo-gia verrà distribuito ai corsistiadeguato materiale didattico perrendere più accessibile acquisirele varie informazioni.

Al termine del corso sarà curadella stessa ONLUS raccogliere ivari interventi in unico volumettoche verrà poi distribuito sia aicorsisti che ai richiedenti. Ognunodei partecipanti avrà un attestatodi partecipazione con indicazionedel numero di ore di presenza chepotrà essere inserito e/o docu -men tato nel proprio curriculumlavorativo.

Il corso è accessibile a chiun-que intenda partecipare.Per informazioni: 0575-62.537op pure 0575-63.96.42 dal lunedìal venerdì dalle 9 alle 12; oppure349-11.43.037

Rinaldo Vannucci

Il Centro di Aggregazione So -ciale di Camucia organizza,da vari anni attività che sonoimportanti per la nostra salu -te, per la nostra crescita

culturale e so ciale. Tutti i lunedì e venerdì, dalle

ore 9 alle 11, una fisioterapistaim pegna varie persone nella gin -nastica dolce ad un costo moltomodico.

Il martedì, dalle ore 15 alle17, alcuni operatori ci danno utiliindicazioni su come prevenirealcune malattie e poi un fisiotera-pista accompagna tutti i presenti inuna serie di movimenti che man -tengono il nostro corpo in perfettaforma fisica. I movimenti vengonoeffettuati da seduti.

Sempre il martedì, dalle ore10 alle 11, si può seguire un in -

teressante corso di Yoga che havisto ultimamente un accresciutointeresse.

Nei giorni di mercoledì, dalleore 9 alle 12, e ancora il giovedì,dalle ore 9 alle 10,30, al centrosociale si svolge un corso di linguainglese.

Tutte le domeniche, da ottobrea maggio, dalle ore 16 alle 19,30al centro pomeriggi danzanti cheservono a socializzare e a farpassare qualche se rata in allegracompagnia.

Nei primi giorni di giugno e disettembre vengono organizzate levacanze marine che hanno la du -rata di 7 o di 15 giorni.

Il centro sociale organizza an -che escursioni a piedi o in autobusin qualche località vicina.

Gli ultimi giorni di settembre

sono programmate due settimanedi cure termali a S. Albino.

Venite a trovarci così solo pervedere e fare riscontro di quantoabbiamo scritto.

Nel centro ci sono spazi idoneiper seguire la televisione, giocarea carte, leggere giornali quotidianied altre riviste.

Insieme è meglio. Auguriamo a tutti un buon anno.

Ivan Landi

CAMuCIA Centro di Aggregazione Sociale

Le attività culturali e ricreative

Organizzato da “Amici di Francesca”, si svolgerà presso l’Ospedale S. Margherita dal 7 febbraio prossimo

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L’ETRURIA N. 1 TERRITORIO

Il freddo del mattino si facevasentire, gli animali della fattoria sene stavano accucciati e vicini l'unl'altro per trovare un po' di calore.Il Tuttù si alzava presto per recarsiad aiutare Woff con gli animali del -la fattoria.

Si caricava di acqua, poipartiva e quando arrivava aiutavaWoff a dare da mangiare prima allepecore, poi alle mucche, glicambiava l'acqua e gli sistemava lestalle nel miglior modo possibile.

Fu così che il Tuttù tra la pagliatrovò un piccolo topolino tuttoinfreddolito, lo rac colse e lo misedentro la cabina poi accese ilriscaldamento e poco do po ilpiccolino cominciò a ri pren dersi;si stiracchiò un po', poi si guardòintorno impaurito, ma la vocionarassicurante del Tuttù lo tranquil-lizzò.

Il Topolino raccontò al Tuttù diessere uscito nella notte per tro va -re un po' di cibo per i suoi piccoli.Lo aveva trovato, ma poi si era trat -tenuto nella stalla perchè aveva vi -sto un grande bidone pieno di suc -culento mangime leggermente a -per to. Non era riuscito a trattener-si, ne aveva mangiato un bel po' edopo si era addormentato sulla pa -glia.

Il resto della storia era giànoto, il freddo della notte lo avevaqua si ucciso, ma adesso si era ri -preso e doveva tornare a casa conun po' di viveri, altrimenti i suoipiccoli non ce l'avrebbero fatta. IlTuttù ascoltò attentamente, poi pre -se un piccolo pezzo di stoffa, cimise dell'ottimo mangime, loripiegò a fagotto, ci infilò nel fioccoun piccolo bastone e lo porse altopolino.

Il piccolo topolino se lo misein spalla e disse al Tuttù che non sine sarebbe mai dimenticato di lui eche, se un giorno il Tuttù avesseavuto bisogno di lui, ci sarebbestato. Lo salutò e si allontanò velo -cissimo.

La lunga giornata volgeva or -mai al termine, il Tuttù salutò Woffe si avviò verso casa. Il buio sta vascendendo velocemente, il Tut tùaccelerò per giungere prima possi-bile alla casagarage, ma unaruotona prese il ciglio della strada

e in un baleno scivolò per la ripidascarpata che scendeva fino al fiu -me. La scivolata fu veloce e riuscì afermarsi a pochi centimetri dall'ac-qua. Guardò verso l'alto e capì su -bito che senza aiuto avrebbe pas -sato la notte là.

Provò a chiamare, ma nessunolo sentiva. Allora si preparò, mapro prio in quel momento unosquittio familiare attirò la sua atten-zione, “non pensavo di contrac-cambiare il favore così presto”,disse il topolino sorridendo, “an -drò a cercare aiuto, se non mimangiano”, continuò, poi risalì lascarpata in un baleno scomparen-do alla vista del Tuttù.

Non passò molto tempo, che ilvocione di Woff si fece sentire“tutto a posto, niente di rotto”,chiese da lassù, “tutto ok”, risposeil Tuttù da in fondo alla scarpata.

Woff corse veloce verso la ca -sa garage del Tuttù a chiamareAmed e Rocco, gli spiegò l'accadu-to e loro presero tutto l'occorrenteper recuperare il loro amico. Siin camminarono assieme a Woff.Appena giunti si accorsero che ilTuttù non poteva fare grandi mo -vimenti, altrimenti sarebbe sci -volato nel fiume. Il piccolo topoli-no prese la cima della corda escese con grande coraggio giù perla scarpata e con un movimento davero atleta passò la corda nelgancio davanti e ci fece un nodo damaestro, poi risalì agilmente.

Ora era tutto ok, i tre si die de -ro da fare. Il Tuttù mise una marciacorta e piano piano risalì lo sco -sceso dirupo portandosi in salvo.

Appena in cima, tutti esultaro-no di gioia, poi si voltarono verso iltopolino che li guardava tutto con -tento. Allora il Tuttù lo invitò a sa -lire sul cofano, poi gli disse “èproprio vero, non bisogna esseregrandi per compiere grandiimprese, ma bisogna avere ungrande cuore e sono certe che neltuo petto ce ne è uno grandecosì”.

Il Topolino si emozionò e ilTuttù gli regalò una porzione di ot -timo mangime, per tutto l'inverno.In fondo se l'era proprio meritato!

Emanuele [email protected]

15 gennaio 2019

Nessun luogo più bello diun’an tica Pieve per unconcerto di canti natali-zi. In effetti, molte dellenostre chiese si presta-

no in modo singolare ad essere illuogo di una manifestazione mu si -cale, perché la bellezza della strut-tura architettonica e la perfezionedell’acustica si sposano con un'ar-monia della musica e del canto.Una Pieve ispira spiritualità ebellezza. Così la Pieve di San t’An -gelo, a S. Angelo di Cortona, de di -cata all’Arcangelo Michele daiLon gobardi e poi, intorno all’anno1000, ridisegnata in stile bizanti-no dall’architetto aretino Ma gi nar -do ne è un esempio: spesso essa èstata e continua ad essere, luogodi Concerti per soli strumenti mu -si cali e di Corali, sia per la sua a -cu stica, sia per la sua bellezza au -

stera e semplice, con le sue pietrecosì essenziali e scabre e le trenavate, separate da grandi pilastriromani che si alternano ad esilicolonne bizantine, che confluiscoin tre absidi decorate ed, ai lati,lunette con stupendi bassorilievimedievali. La musica sacra è untesoro che testimonia come lafede cristiana possa promuoverela cultura umana e la parola“Cultura” ha una radice bellissima“Culto di Ur” che, nelle linguesemitiche, significa “luce”. PapaFrancesco ai partecipanti all’in-contro internazionale delle coraliin Vaticano, del 24 novembrescor so: “È bello ascoltare le vostremelodie e percepire la gioia e laserietà con cui date voce tutti in -sieme alla bellezza della nostrapre ghiera. La vostra musica e ilvo stro canto sono un vero stru -mento di evangelizzazione, nellamisura in cui voi vi rendete testi-moni della profondità della Paroladi Dio, che tocca il cuore dellepersone. Non fermatevi mai inquesto impegno così importanteper la vita delle nostre comunità;in questo modo, con il canto, datevoce alle emozioni che sono nel

profondo del cuore di ognuno.Nei momenti di gioia e nella tri -stezza, la Chiesa è chiamata adessere sempre vicina alle persone,per offrire loro la compagnia dellafede. Per Sant’Agostino: “Chi cantaprega due volte”. . Quante volte lamusica e il canto permettono direndere questi momenti unicinella vita delle persone, perché liconservano come un ricordoprezioso che ha segnato la loroesistenza”.

Così Sabato, 5 gennaio, vigiliadell’Epifania, alle ore 21,00, si ètenuto il Concerto “Epifania di no -stro Signore”. Protagonista il Coro“Don Giuseppe Corbelli” di Pergo.

La Pieve si fa quasi buia e,nella penombra, un piccolo grup -po di cantori, con la candela inmano, attraversa tutta la navataprincipale, va verso il presbiteriocentrale, mentre un corista: “Inquesta notte d’inverno, la piùbuia e fredda che c’è, nemmenoil fuoco acceso mi riscalda più.Ma cos’è la luce che si vede lag -giù? Ne son certo, nulla c’era po -co fa E pure quella luce brilla nelcielo e sembra che dica “Corrida me! Pace e amore a te”.

Buonasera, il mio nome è Be -niamino e rappresento la “CoraleDon Giuseppe Corbelli di Pergo diCortona Il nostro scopo è quellodi promuovere incontri tra le co -munità al fine di lodare e glorifica-re il nome di Dio. Noi lo facciamoattraverso la melodia e l’armo-nia…”

Intanto gli altri cantori, arrivatinel presbiterio centrale, si dispon-gono a semicerchio davanti all’al-tare. Numeroso il pubblico, in at -te sa, proveniente da tutto il territo-rio.

Eccoli: Agostino Maringola(Coor dinatore), Beniamino Ma -rin gola, Giovan Battista Bro gi,Rosita Petrucci, Donatella Mar -che sini, Lucia Gori, Angela Meli -ghetti (assenti giustificate, per l’e -vento, ma parti importanti del Co -ro, Marzia Petrucci e Denise Bur -bi).

Il programma è diviso in treparti: la prima ricorda la partenzadi Giuseppe e Maria da Nazarethed il loro arrivo a Betlemme ed ibrani eseguiti sono: “Silent Night”,“Holy Night”, “In una not te cometante”, “In nocte placida”; la se -conda parte celebra la nascita diGesù con “Ave Maria” di GiulioCac cini, “A Betlemme di Giu dea”,“Adeste Fidelis” e “Re dei Re”; laterza parte celebra il messaggio difede e l’eredità che Dio lascia ai fi -gli suoi con “White Christmas” “E’Natale (dal musical “Forza ve -nite”), “E’ Natale ancora” e “Fe lizNavidd”; canti innalzati con voci

e toni diversi che si uniscono e siamalgamano in un’armonia som -messa che diventa “preghiera” ericoncilia e rasserena l’ani mo espinge lo sguardo verso il Presepeda una parte e il Crocifisso, in alto,sull’abside centrale.

Ci dice il dott. Paolo BrunoAn gori, membro del Consiglio Pa -storale di Pergo: “La convinzione ela perseveranza di un Parrocohanno sempre portato buoni fruttiin una comunità che viene ade -guatamente seguita dal suo Pa -store. E questo è stato per oltrecin quant’anni la ricetta che donGiuseppe Corbelli ha portato avan -ti nella piccola comunità di Pergo

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Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Il Tuttù senza fari e il topolino di campagnaSpiritualità, armonia e arte si fondono in canto e preghiera

di Cortona. Il “Coro” è sem prestato una delle espressioni diquesto seguire ed essere parte delsentire comune, nella convinzioneche allietare con il canto qualsiasimomento di preghiera o di sem -plice confronto fosse un modo peressere più vicini alla verità assolu-ta per colui che Crede. E conquesto spirito si sono succeduti,con fasi alterne, rappresentanti diquesto mondo musicale che haac compagnato la vita della Parroc -chia di Pergo negli anni di sacer-dozio di don Giuseppe, con tutta lapassione e le capacità che ognunoera in grado di esprimere: dalsemplice corista al Maestro di mu -sica.

Il seme è germogliato ed hagenerato una pianta robusta, ca -pa ce di sopravvivere anche dopola morte di colui che l’aveva se -minata: e questo è certamente ilmi glior ringraziamento che i com -ponenti del Coro potevano dare alloro Parroco. Rinnovati da un sen -timento di riconoscenza e gratitu-dine, profondamente convinti diportare avanti un messaggio diamore e fratellanza attraverso ilcanto, hanno saputo coltivare lapassione e il piacere di ritrovarsiinsieme per dare un senso ad ognimomento di cristiano raccogli-mento nel nome del Creatore.

E quindi il “Coro di Pergo” èdiventata la Corale “Don GiuseppeCorbelli” in memoria di colui cheè stato il collante di una Comunitàche, smarrita, aveva perso unpunto di riferimento e di confron-to insostituibile.

Quel sentirsi un po’ più soli,ha fatto crescere un gruppo coesoe concorde, che ha in AgostinoMaringola il maestro e motoreinstancabile del Coro. Al se guito,coriste e coristi che de di cano con

Il Coro “Don Giuseppe Corbelli” di Pergo in Concerto nella Pieve di Sant’Angelo

amore e passione ritagli della vitaquotidiana per raggiungere unlivello di preparazione che lirenda fieri e coscienti del lororuolo all’interno della comunitàparrocchiale.

Questo è quello che si è sen -tito nel Concerto dell’Epifania,svoltosi nel bellissimo scenarioofferto dalla Pieve di San MicheleArcan gelo, a S. Angelo di Cortona,a colti da don Piero Sabatini, per -fetto ospite e nuovo parroco, dapoco insediato ed accompagnatidal nostro nuovo parroco, donBenito Chiarabolli”.

Importante è stato anche que -sto mettersi in “ comunione”, ab -battere i campanilismi: Pergo eSant’Angelo hanno messo a dispo-sizione reciprocamente le loro ri -sorse: Pergo ha messo i suoi gio -vani cantori e Sant’Angelo unacornice piena di storia e di artecome la sua chiesa, ribadendocosì il sentimento di Unità pastora-le. E durante i canti e alla fine delCon certo gli applausi sentiti edemozionati dei molti presenti,grati di questo bel momento dispiritualità e bellezza.

“Ci raccogliamo intorno ainuo vi parroci don Piero Sabatini edon Benito Chiarabolli e ringrazia-mo anche don Alessandro Nelliche nei suoi anni di presenza pa -storale ha appoggiato ed apprez-zato il nostro servizio alla Co mu -nità vicariale e presso cui, nellasua nuova parrocchia di “SantaCro ce” ad Arezzo, abbiamo tenutore centemente lo stesso concerto.Un ringraziamento ed un salutoanche a sua Ecc.za Mons. Ric -cardo Fon tana, sempre vigile edaccorto verso il proprio gregge.

Grazie a tutti e buona Epifaniadi nostro Signore”.

Cesarina Perugini

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Ai devoti di S. Margherita da Cortona

Cari Fedeli, sono il Par ro -co di Pozzuolo e al tem -po stesso il cu stode deiluoghi natali di S. Mar -gherita.

Anche io sono nativo di Poz -zuolo e presto servizio in questafrazione del Comune di Ca sti -glione del Lago da quasi 60 anni.

In questo periodo ho dovutoaffrontare a più riprese i lavori direstauro delle varie Chiese dedica-te alla Santa, Laviano: sia la Chiesache l’edificio indicato come laCasa natale della Santa, negli anni1966 - 67 e la Chiesa del Pen -timento all’inizio del nuovo mil -lennio. La popolazione di Poz -zuolo, o meglio i devoti della San -ta, hanno contribuito ai restaurisenza il bisogno di chiedere aiutoal di fuori della Parrocchia.

Ma il passare degli anni hadu ramente segnato la Chiesa diLa viano, che oggi ha bisogno dinotevoli restauri: il progetto re -datto dall’ing. Giovanni Alberati,comporta una spesa di circa80.000 Euro.

Qualche persona ci potrebbesuggerire di rivolgerci alla CEI.

La lungaggine della pratica ciha sconsigliato di farlo: i lavoripotrebbero iniziare a metà del -l’anno 2020. Forse troppo tardi.

Non possiamo attendere tuttoquesto tempo. Altri potrebberosuggerirci di limitarsi ai lavoriper mettere in sicurezza l’edificio.

È proprio quello che prevedeil progetto dell’ing. Alberati.

Non rimane altra via chechiedere ai fedeli e agli IstitutiBancari un aiuto per fare presto e

bene quanto previsto dal progetto.Intanto mi permetto di rivolge-

re a tutti voi l’invito a parteciparela domenica 17 febbraio alla ce -rimonia di posa a dimora di unanuo va quercia in sostituzione diquella antica crollata dalle ingiuriedel tempo.

Questa cerimonia prevede diritrovarci insieme nella ChiesaParrocchiale di Pozzuolo per rin -novare le Promesse Battesimali nelfonte in cui Margherita fu battezza-ta e un breve pellegrinaggio fino alPentimento, circa tre chilometri, epoi la celebrazione della Messaofficiata dal Card. Gua ltiero Bas -setti, nostro Arci vescovo.

Ringrazio il dr. Lucente per lospazio che nel suo giornale mettea nostra disposizione e fin da oratutti coloro che vorranno aiutarciin questa impresa.

Buon Anno a tutti.Il Parroco di PozzuoloDon Piero Becherini

Chiesa del Pentimento

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L’ETRURIA N. 1 TERRITORIO 15 gennaio 2019

Domenica 30 dicembre,poco prima delle17, orain cui di norma ha iniziola S. Messa vespertina, ei fedeli si accostano alla

chiesa per la sacra celebrazione, lapresenza di don Franco, semprepuntualissima, non era stranamen-te nemmeno in sagrestia. Qualcunoda lì, attraverso la porta comuni-cante con la canonica, si reca avedere e…a soli due passi ecco ilsacerdote accasciato senza vita sulpavimento, colpito da morte im -provvisa nel recarsi a officiare l’ul -tima Messa della giornata festivado po aver regolarmente celebratotut te le altre del mattino. Com -prensibili l’atroce sorpresa, l’incre-dibilità, l’allarme immediato e l’im -menso sgomento per l’ evento cosìrepentino e drammatico, in brevetempo sconvolgente in Mercatale enell’intera Val di Pierle.

Tutti da qualche anno sapeva-mo qui che la salute del nostro par -roco don Franco Giusti, 71 an ni edancora di spirito e di aspetto giova-nili, fosse tuttavia provata da unamalattia recentemente aggravatasi eche lo faceva molto spesso soffriredi lancinanti dolori; fre quente siera fatta la necessità di suoi breviricoveri ospedalieri per scongiura-re aggravamento e pe ricoli. Maappena tornava non si rassegnavaal riposo e non rinunciava perciòalle quotidiane sacre celebrazionicome se la sua sofferenza poco loriguardasse. La sua persistentevolontà di non desistere e la forzadel suo carattere risoluto nonfacevano affatto temere quella suaperdita così prematura. Un caratte-re e una forza che teneva in séapparentemente nascosta dalla suareligiosa umiltà e dai suoi de li catisentimenti manifestati negli affabili,premurosi e rispettosi rap porti contutta la comunità.

Nato a Pietraia di Cortona, donFranco aveva frequentato il semina-rio di Cortona fino alla sua ordina-zione avvenuta nel 1971. Fra i suoiprimi impegni sacerdotali lo ricor-diamo dal 1972 vice-parroco a Te -rontola, coadiutore del compiantodon Dario Alunno. Nel 1975 ha ini -zio il suo apostolato in Val di Pierledapprima come parroco del po po -

loso piviere di San Donnino e suc -cessivamente, nell’82, della parroc-chia di Mercatale, venuta poi a in -corporare, dopo i conglobamenti,tutte le altre della zona, compresala stessa S.Donnino con Pierle eS.Andrea di Sorbello. E’ da consi-derare inoltre che dal 1999, essen-dosi resa lungamente vacante lavicina parrocchia umbra di SantaMaria delle Corti in Lisciano Nic -cone, don Franco resse anchequel la cura con grande soddisfa-zione della popolazione locale. Do -ve un tempo non molto lontano sipotevano contare nella Valle pocomeno di dieci parroci, restavaperciò Lui soltanto.

La sua figura sacerdotale fusubito apprezzata, stimata e benvo-luta sin dai primi giorni del suoarrivo qui. Nella Valle giungeva conLui un nuovo modo espressivo del -la cristiana spiritualità, una manie -ra diversa dalla inveterata tradizio-ne che vedeva nel parroco soltantoil maestro, spesso giudice severo,talvolta con discriminata benevo-lenza verso chi frequentava assi -duamente la chiesa e chi no. Indon Franco la gente d’ogni età sentìd’aver trovato non solo un padre acui conformarsi nella rettitudine,negli insegnamenti e nei consigli,ma anche un fratello, un amico, unuomo semplice, cordiale, genero-so verso tutti e di grande dignitàmorale. La sua vicinanza ai giovanipuò essere particolarmente confer-mata dall’episodio di qualche annofa, di una domenica in cui si cele -brava la festa del Corpus Do mini econ essa lo svolgimento della relati-va Processione, tradizionalmentemolto sentita in Mercatale. Proprioquel giorno, però, la locale squa -dra calcistica, dovendo gio care unadecisiva partita in trasferta, nonavrebbe potuto partecipare, assie -me ai suoi tifosi, al devoto corteoreligioso, per cui don Franco, perconsentire a tutti di esserne presen-ti, spostò l’orario della Processionead un’ora notturna dopo la cena.Fu una suggestiva, sfolgorante sce -na di luci con tanta gente, dimodo-ché da allora quel rito processio-nale, contravvenendo all’anticausan za, si ripete sempre a quell’o-ra.

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo

conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

Il nuovo anno appena iniziato saràintenso per l’Economia mondiale,con alcuni fattori di rischio geo-politici per i Mercati che potreb-bero trovarsi dietro l’angolo. InEu ropa, ma non solo, gli occhisaranno puntati sulla politica; inGran Bretagna nei primi mesi siscioglieranno i nodi e finalmentesi deciderà l’epilogo sulla Brexit. Amaggio si svolgeranno le elezioniper eleggere i nuovi membri delParlamento Europeo. Il 31 ottobreMario Draghi terminerà il man -dato come Presidente della BancaCentrale Europea, inoltre l’Italiadovrà collocare 400 miliardi diBOT e BTP senza più contare sugliacquisti da parte della B.C.E.. Ciriuscirà? Le prospettive non sonorosee, tenendo conto che il datogenerale parla di una domanda incalo, con le Banche Centrali ed igrandi fondi di investimento inritirata. Le novità non mancheran-no neppure tra i Paesi Emergenti,con le elezioni in India (aprile) ein Argentina (ottobre). Nel 2018si è parlato molto di rischi e po -tenzialità dei Mercati Emergenti: inuovi assetti politici riporterannoil tema al centro del dibattito. Nonsarà un anno facile, insomma: l’o -riz zonte economico del 2019 sem -bra più tortuoso del solito.Le ultime settimane del 2018 sonostata particolarmente mo vi mentateper i Mercati Azionari: sot to lapres sione dei timori de ri vanti dal -le previsioni sulla crescita globaletutti gli indici azionari so no scesi,cancellando i guadagni realizzatidurante l’anno. La volatilità ha avuto un ruolo daprotagonista sui Mercati Obbli -gazionari - con forti cali dei prezzidi obbligazioni e titoli di stato - edanche sui Mer cati Valutari aseguito della do manda di valuterifugio -tradizionalmente il dollaroUSA - da par te degli investitori. Rammentiamo che la volatilità èun indice statistico che misural’am piezza della variazione di

prezzo di uno strumento finanzia-rio rispetto al suo prezzo medio inun dato periodo. Più un titolo èvolatile, più varia intorno al suoprezzo medio e tanto più è ri -schioso.In un anno come il 2018 in cuil'in certezza ha fatto di nuovocapolino sui Mercati internaziona-li, il nervosismo ha ripreso a dif -fondersi tra i risparmiatori, so -prattutto dopo l'eccezionale calmache invece ha regnato nel corsodel 2017. Adottando un approcciometodico e più razionale, è giustoporsi la seguente domanda: qual èun livello "normale” di volatilitàper i Mercati? Proviamo a fareun’analisi tenendo in considera-zione l’indice Americano più rap -presentativo, ovvero lo S&P 500:generalmente ogni anno abbiamoin media oltre 60 giorni in cui levariazioni di tale indice sono statemaggiori o uguali all’1%, a frontedei soli otto giorni registrati nel2017. Analogamente si può de dur recome il 2018 sia stato un anno in -dubbiamente volatile, ma comun-que meno volatile rispetto allame dia appena riportata. Vo gliamo pertanto sottolinearecome una volatilità episodica siaconsiderata normale per iMercati, mentre la sua assenza -come quel la verificatasi nel 2017 -rap presenta un’eccezione storica!! Rimaniamo comunque prudente-mente ottimisti per il 2019: fi -duciosi nell’espansione globale,pur tenendo conto delle aspettati-ve di rallentamento della crescita.Le indicazioni di massima per gliinvestimenti rimangono ovviamen-te le solite: valutare attentamente ilproprio profilo di rischio, stabilireun corretto orizzonte temporale,effettuare un’ampia diversificazio-ne e…mantenere i nervi saldi,con metodo e disciplina per poterraggiungere serenamente gliobiet tivi prefissati.

[email protected]

Risalendo leggermente verso nordtroviamo un casa abbastanza gran -de per ospitare tre famiglie. TRI -BBIOLI è ancora il pro prie tario,Guido detto Danca de ceduto, ilfiglio Maurizio.Nell’appartamento a fianco untempo abitava un pollaiolo Giu -seppe detto Beppon de Brisì chedava lavoro a diverse donne che loaiutavano a pelare i polli e a to -gliere gli interiori. Viaggiava su diuna moto con il carrozzino, (si -decar) per trasportare gli animalida cor tile. Dopo l'acquisto nella campagnasul retro abitava Rug gero deBarasse. Si ricorda un figlio con

la sua fisarmonica allietavaqualche serata danzante nel vici -nato. Dopo Ruggero subentròTom maso detto il boia con la mo -glie Lina e la figlia Loriana in -fermiera.Oltre la strada verso levante trovia-mo un’abitazione costruita ab ba -stanza di recente, ricordo il nomedella signora Emma.Ancora verso levante una casettaun tempo sempre di proprietàTribbioli.A pochi metri una casa colonicaabitata dalla famiglia BUGOSSI oBucosse con Francesco detto ilBarba, la moglie Annunziata Nun -ia, i figli Vittoria con il marito detto

2019, le date da segnare sul calendario

ciborio Elio, Benito e Bruno. Lacasa ed il terreno un tempo diproprietà Ferdi nando Valli poi èstata rilevata dall’attuale proprieta-rio Mancini che ne ha fatto unottimo agriturismo. E’ produttoredi olio d'oliva, animali da cortilepiccioni ecc.Risalendo verso nord per qualchecentinaio di metri troviamo uncasolare abbastanza isolato, unavolta abitato dalla famiglia AN -TONIELLI soprannominata Pie -trel la. Si ricordano la Carola, chespesso pascolava le pecore, Pietroe Pasquale detto Pasqualaccioamante di un buon bicchiere dirosso.

Sul finire degli anni ‘60, la casa èstata abitata dalla famiglia CA -STELLI; il vecchio Natale dettoAldo deceduto pochi anni fa, forseè stato l'ultimo cortonese produt-tore di carbone all'antica maniera.Rea lizzava spettacolari fu man ticar bonaie. Le splendide foto tap pezzano lepareti interne della “trat toriaDardano” in Cortona do ve il figlioAlfiero con figli e ni poti la gesti-scono con estrema maestria. Qui approssimativamente finisce ilpercorso, forse un po’ allargato diTecognano e la sua gente.

Bruno Gnerucci(Fine)

tecognano: le sue famiglie con nomi, cognomi e soprannomi

Oltre alla fervida cura spiritua-le dei suoi parrocchiani, spetta adon Franco anche il merito di ave -re avuto assai a cuore anche laconservazione dei beni ecclesiasti-ci, soprattutto le chiese, prima fratutte quella della Madonna allaCroce in San Donnino, monumen-tale del cinquecento, amato santua-rio e luogo di profonda venerazio-ne. Il tempio, deteriorato in moltesue parti dal peso degli anni, fu dal -la premurosa attenzione del com -pianto sacerdote fatto riportare con

accurato restyling al suo anticosplendore.

Quella era per don Franco lachiesa che per la sua dedicazionealla Madonna e per i suoi pregiarchitettonici rappresentava fra lealtre la più attraente al culto. Pro -prio per questo, nelle sue volontàespresse, c’era il desiderio che allasua morte Egli avesse lì il suo ritofunebre. E così è stato. Dopo duegior ni di esposizione nella chiesa diMercatale, durante i quali centinaiae centinaia di persone, fra cui l’E -

minenza del Cardinale GualtieroBas setti, sono venute a porgerealla Salma l’estremo commosso sa -luto, il 2 gennaio alle ore 10 il fe -retro è stato portato, come Lui

voleva, in quel tempio dedicato allaSanta Madre di Gesù. Ad accoglier-lo una indescrivibile marea di genteda gremire la grande navata, poinumerosi sacerdoti e i VescoviMons. Riccardo Fontana e Mons.Italo Castellani che hanno presie-duto la celebrazione. Vari i discor-si, primi fra tutti quelli di qualifica-to riconoscimento verso i meriti deldefunto pronunciati dai celebranti,

quindi molti altri e letture di rim -pianto e saluto rivolti dal sindacoFrancesca Basanieri di Cortona, davari giovani e dalla prof. SilvanaDo menichini a nome di tutti i par -

rocchiani. Al termine è seguita latu mulazione nel piccolo vicino ci -mitero, in una semplice fossa sca -vata nella terra, come l’umiltà didon Franco aveva voluto.

Al fratello Emilio, alla sorellaMargherita e a tutti gli altri con -giunti esprimiamo con animo pro -fondamente angosciato le più sen ti -te condoglianze.

Mario Ruggiu

Carissimo don Franco, og -gi Mercatale è in lutto, leattività hanno abbassatole saracinesche come se -gno di dolore e di rispet-

to, ma anche per essere in tanti adaccompagnarti alla casa del pa -dre.

Infatti in questa chiesa che tu,con tutte le tue forze, hai volutoristrutturare, gli abitanti delle tueparrocchie e di tutta la valle si so -no ritrovati per porgere l’ultimosaluto al loro parroco, confessore,amico confidente ma soprattuttoal loro sacerdote.

Sì al Sacerdote, perché ognivolta che ti si consigliava una vitapiù calma e più at tenta alla tuasalute, tu, quasi in dignato, rispon-devi sempre:” Io so no un sacerdo-te! Io devo cele brare la Messa tuttii giorni!”

Fino al limite delle forze haitenuto fede alla tua missione e Dioti ha chiamato a sé dove e quandoavresti voluto tu: quando ti appre-stavi a prepararti per celebrare laMessa serale.

Sei stato parroco di Mercataleper 43 anni e sei stato benvolutoda tutti per il tuo carattere cordia-le, umile, caritatevole, attento aibi sogni di ognuno e partecipe aldolore di ognuno, per tutti eri unodi famiglia. Questa tua semplicitàrac chiudeva però intelligenza, sag -gezza, equilibrio e soprattutto unaspi ritualità profonda, una fede ri -go rosa nel tuo apostolato ed unavasta ed approfondita conoscenza

delle Sacre Scritture che trasprivadalle omelie e dalle discussioni.Non hai mai trascurato la vita so -ciale della comunità, hai sostenutocon i tuoi consigli e con partecipa-zione le iniziative che gli abitantidella valle hanno promosso.

Ogni momento di aggregazio-ne sociale ti ha visto presente eper questo ti ringraziano le varieassociazioni del territorio: leassociazioni spor tive, le associa-zioni di volontariato, e quelle confinalità culturali-ri creative.

Apprezzavi una comunità checoltiva il piacere di stare in siemecon gioia e con rispetto ed atten-zione dei bisogni altrui, eri pro -prio uno di noi!

Hai condotto una vita persona-le molto semplice, in conformitàcon il tuo carattere, non hai pre -teso nulla per te ma hai aiutato ibi sognosi ed hai ristrutturato edaggiustato le tue chiese restituen-dole alla devozione popolare e va -lorizzando le loro caratteristicheartistico- culturali. Di questo erior goglioso e, fino a che la salute telo ha permesso, andavi a contol-larle tutti i giorni, poi c’è stato chiti ha aiutato a farlo.

Sapevamo che non stavi benema la tua improvvisa dipartita ciha lasciato smarriti e segnerà unasvolta per le anime di questa vallea cui hai dato l’esempio di verosacerdote.

Vogliamo porgere le nostrecon doglianze a tutti i tuoi familiari,sorella cognate, nipoti e special-mente al fratello Emilio che ti haseguito, accudito, curato con lasua presenza quasi fissa a Mer -catale, anche lui è diventato unmembro della nostra comunità!

Porgiamo le nostre condo-glianze al nostro Vescovo, sua ec -cel lenza Mons. Fontana, per laper dita di un suo Pastore e al cle -ro della Diocesi per la scomparsadi un confratello generoso e di -sponibile.

Dal cielo, guarda questa vallee i suoi abitanti che tanto haiamato!

Grazie don Franco.I tuoi parrocchiani

Il saluto dei suoi parrocchiani

Mercatale piange l’improvvisa perdita dell’amato suo parroco don Franco GiustiMERCAtALE

Ritrovo ex allievi Vagnotti 2011

Don Franco nell’abbraccio del Vescovo Fontana al termine della recenteVisita Pastorale a Mer ca tale.

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L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ 15 gennaio 2019

Il 29 dicembre 1968 si uni -vano in matrimonio presso laBasilica di S. Margherita Ve -ni sio Pagani e Marisa Ca pac -ci. A condurli presso la Ba si -

li ca una vecchia Fiat 1500 del1964.

A cinquant’anni dal quel “si”Venisio ha voluto ricondurre lasua Marisa all’altare di S. Mar ghe -ri ta sempre con quella vecchia Fiatche oggi è di proprietà del dott.Mario Sciarri che per l’occasioneha fatto “l’autista” alla coppia disposi.

Come Venisio aveva richiestonel piazzale erano presenti tantiin vitati, tutti i suoi parenti ma an -che le tante persone che si sono

pro digate e lo hanno aiutato a su -perare le difficili fasi della sua gra -ve malattia che lo ha colpito dueanni fa. Una festa tra amici.

A celebrare la S. Messa donOt torino Capannini e don Simone.

Don Ottorino ha ricordato co -me il DNA della famiglia Pagani siafatta di “note musicali”.

Essendo presenti il nipote Ro -berto Pagani e il figlio Denis, donOttorino ha espressamente richie-sto ad entrambi, che si esibisseroal l’organo con un loro pezzo che èstato eseguito tra la soddisfazione

degli sposi e dei presenti.La ricorrenza si è conclusa nel

ristorante Tonino con tanta alle -gria e soddisfazione per tutti.

Il dr.Vincenzo Lucente ha fattostampare per i clienti della suafarmacia in Cortona il calendarioper il 2019 che riporta delle bellefo tografie a colori dell’attività con -tadina della Val di Chiana firmateda Duilio Peruzzi (1926-2016).Vincenzo ha preso una sensibileiniziativa che varca i confini dellemura della città etrusca e si e -stende per tutto il territorio. Ho sfo gliato con ammirazione ilda tato reportage perché è un veroe proprio documentario sullecoltivazioni agricole nell’anno1956.“Duilio Peruzzi nasce in Americada genitori cortonesi. Per la gran -de crisi economica del 1929 lasua famiglia decide di rientrare aCortona. Nel 1946 Duilio riparteper l’America e frequenta l’univer-sità di Detroit. Nel 1955 un mastered una borsa di studio lo riporta-no a Cortona per effettuare ricer-

che fotografiche per la tesi didottorato. Nasce così il suo amoreper la fotografia. In un’epoca in cui le foto sono inbianco e nero, lui le scatta esviluppa a colori. Si fa mandaredal l’America le pellicole. Nel 1956realizza 400 diapositive che fis -sano la realtà della Civiltà Con -tadina in Valdichiana”.Sono foto storiche che ci riporta-no indietro negli anni e che ci fan -no provare un po’ di nostalgia macon forza sottolineano il valore ela necessità della lotta esistenzialeche l’Umanità ha intrapreso perscongiurare la Sconfitta Ambien -tale.Nelle foto riconosco perimetri at -tualmente occupati dal supermer-cato, dai capannoni industriali eda quelli delle rivendite di au -tomobili. Tutto ciò non è negativo se alpasso con i tempi si rispettano leregole ecologiche della Terra checi ospita con i suoi magnifici Doni.Buon Anno 2019

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

p.s. Ringrazio Fabrizio Pacchini edil Fotoclub Etruria di Cortona perla gentile concessione delle fotopubblicate.

pan nini se per tali circostanzepresta particolare attenzione edaccoglienza, mettendo a disposi-zione tutte le più confortevolirisorse, ivi compreso un ottimoriscaldamento della chiesa, tale damettere a proprio agio cantori eduditori anche nelle giornate piùfredde, come quest’anno di grazia.Come detto, da tradizione, laCorale di S. Cecilia si esibisce in S.Filippo, per la festa dell’Epifania,portando avanti, con il sostegnofattivo contributivo della RegioneToscana, della Banca Popolare diCortona, della Fondazione Settem -brini, dell’impresa Luciano Meonie del Comune di Cortona, ilmigliore e sentito patrimoniomusicale d’ispirazione d’artesacra, collegato alla natività diGesù.

Non ci si può esimere dal

riportare l’ampio repertorio dicanti natalizi inframmezzato daletture, da parte del presentatoreprof. Nicola Caldarone, di PapaFrancesco, indirizzate a Gesù, perun richiamo al mondo sullo stiledi vita e corretto modo di vivereriguardo all’amore verso il prossi-mo, della scrittrice SusannaTamaro circa al richiamo delNatale quale festa di nascita e lesofferenze dell’anima nel volgerelo sguardo e vedere di esseresull’orlo di un baratro, diErmanno Olmi che rivolto con lasua lettera a Gesù Bambino,invoca la speranza di poter diven-tare uomini di pace e vedere uncambiamento liberandoci delsuperfluo e la poesia di MadreTeresa di Calcutta “…. E’ Nataleogni volta/ che speri con quelliche disperano/ nella povertà fisicae spirituale./ E’ Natale ogni volta/che riconosci con umiltà/i tuoilimiti e la tua debolezza”…..

Sotto la direzione del MaestroAlfiero Alunno e all’organoDaniele Chermisi ed esibizionedelle soliste Cristina Cappello eSara Cherubini, il programmacorale ha avuto l’avvio con il canto“Puer natus” di anonimo, Amazinggrace di anonimo, Joy to the worlddi George Friedrich Haendel,Ninna Nanna di Johannes Brahms,Nell’apparir del sempiterno sole diFrancisco Soto de Langa composi-tore spagnolo, Stille nacht di FranzGruber, White Christmas, ABetlemme di Giudea anonimo,Tollite hostias del franceseCamille- de saint Saens, Cantiquede Noel del francese AdolpheAdam, Christmas lullaby di JohnRutter, il Magnificat di AntonioVivaldi e per finire, in bene o inmale, il canto comunitario diintonati e stonati come lo scriven-te, “Tu scendi dalle stelle” disant’Alfonso Maria de Liguori.

Applausi scontati per l’esibi-zione ed esecuzione eccelsa daparte del numeroso pubblico.

Piero Borrello

Via Matteotti, 41/43 - Camucia - Cortona (AR) - Tel. 0575 62285Via Roma, 44 - Passignano S/T (PG) - Tel. 075 827061

[email protected]

La Corale S. Cecilia chiude in S. Filippo l’Epifania

Le festività natalizie di ritoreligioso, in CortonaCapoluogo, non possononon chiudere nel miglio-re dei modi, se non tradi-

zionalmente, con il gruppo coraleS. Cecilia, in quella chiesa, S.

Filippo, che pare apposta nata peraccogliere fedeli, come in unanicchia e, per la lodevole acustica,fare ascoltare particolari eventicorali e musicali di notevolepregio.

Merito di don Ottorino Ca -

Un calendariocome documento

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

Contadino che dosa il Verderame "foto di Duilio Peruzzi"

VERNACOLO

St’eretichi ... cj han frego anco... ’l Natèle,certo ... aringuatto... tra le ninne nanne... ! Ma i lèdri son de qui ..., gente nostrèle...Del Presépio ... i ’nfedeli ... ’n san che fanne! S’èno acése ’n qua e ’n là ’n frighìo de stelle,ma la gente, quel poco ... divirtita, siccomme nn’ èn comète e ’n van duèlle...,sbadiglia e scièma a fasse...’na durmìta,

soffoghi ’n cuore l’ultimi rimpianti:che se stéa bene quando se stéa mèle ... ;che nn’ogge ’n c’è rispetto, manco ai Santi... ;te père... mo’... robbàcce anco ’l Natèle...?!

E a notte fonda, comme vu’ Natura,che ’gni cosa ha già arpréso ’l su’ custume fuor ch’a un Natèle ... morto ... de primura ,’ste stelle, ’n se sa più ... a chjnche fan lume.

L’ Elfi e le Renne, dal ghjaccèto Norde, han cunfinèto l’Angili e i Pastori,coi rinforzi d’ armète ... fugge – morde ...,

El diciotto non s’è chiuso col botto,firiti tanti, più dé l’anno passo,ma contenti che ‘n c’è stèto ‘l morto.

Ansé no, dé botti ce n’è stèti sin troppi,a gumincè da’ le batoste elettorèli,pd, forsisti e cispugli vari sono scoppi.

Ponti che grolléno comme fusson de rena,portanose via dicine di vite umène,per colpa del ferro c’ha preso la ruggena.

Coi soliti terremoti, dovemo cunvive,e comme sempre arfrughèmese ‘n tasca,pe arcutruiglie anche le chèse abusive.

Meno mèle che qualche ruspa s’è mossa,non pé le macèrie, ma pé le ville de lusso,un bel passo avanti, una bella scossa.

Ma ‘l pircorso, ‘n cora è da completère,c’è armasato da spicchère, queli ‘n alto loco,che, ’n sono manovèli ma queli dé potere.

Le inondazioni, son sempre più fitte,terre che franèno, dai monti a le valli,

la voragene s’èpre e la chèsa ‘nghiotte.Vento che spièna, miglioni d’abeti,tèlé catastrofe, nun sèra mèi vista,le nostre montagne ridotte a tappeti.

In piéna città, ormiè sé fano avanti,‘n tére famiglie, dé cignali afamèti,sirà ‘n occasione, per riciclère i rifiuti.

Sempre cignali, a la guida dé mezzi,che travolghéno tutti pedoni e ciclisti,senza morale, ma la ducazione è a pezzi.

Le furmiquele di solleto, son silinziose,ma stavolta el rimore è stèto assordante,a l’ospedèle, sopra i malèti, che “vergognose”.

La tragedia in discotèca per un concerto,per il guadrino e la stupidità dé qualcuno,quasi bambini, schiacciati crolla il muretto.

Un ultéma cosa, che stèo per scordère,un’ottantina, son stèti i femminicidi,no, dicisamente un anno da dimentichère.

Bruno Gnerucci

che ...’l Gran Mistèro ... ormei l’han fatto fuori. Babbo Natèle, ricco e snaturèto,

tra i lussi ’n chèsa e de ’gni ben del Cièlo, guzzuvigli tra amici e parentèto ... che lascia la ... Criatura ... al freddo e al gelo!

Anco ’l Palazzo ... ai pori proletèri,tu le Piazze ... al Palterre ... pe’ le vie,scordi i Gran Miti ... Rivuluzionèri, gn’ ha amannìto ... ’n se sa ... quante fullìe.

Qualcosa podéa fè, ma ... ’n s’ è disònna, arvanzo ... d’alte glorie e pie stagione,la Ghjésa, ’mbalocchèta a fe’ ... la nonna e a ciancechè ... ’na mìsara pinsione.

Ma a chjnche ’sto Natèl ... fa ’n gran dispetto è ’l Padreterno, chè ... ’mbrièchi e pazzi..., ugni anno più, stravòlto ... ’l Bel Progetto, gne ce archèvon ... giuchìni ... da ragazzi !

D. Chjuelle

Natele 2018

2018 un anno da ‘r cordère?

Nozze d’oro

Pagani - Capacci

Venisio, Marisa e i figli Ilario e Christian

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le.Riflessioni che così in estrema

sintesi qui riporto anche comeconclusione di questo positivo in -contro con un amico fraterno cheoggi è uno stimatissimo sacerdotein una terra dalle antiche e fortitradizioni religiose. “Da quandovenni nel lontano 1975- commen-ta don Franco- anche qui a livelloeconomico e sociale è cambiatoquasi tutto. Le tradizioni religiosereggono bene, ma la fede cristianaintesa come lievito fecondo di vitacomunitaria subisce gli assalti e ledevastazioni dell’attuale societàdella globalizzazione. Personal -

Benvenuto 2019! Lasciati dietro lespalle gli anni trascorsi, amarissi-mi gli ultimi, ci presentiamo, de si -derosi con il medesimo impegnodi sempre, ad affrontare il futurocon tutti i suoi risvolti, auguriamo-ci positivi. Ripescando nel passato, mi vienespontaneo accennare a quantoaccadde nel lontano 1922, con laserie filatelica emessa in occasio-ne del IX Congresso Filatelico Ita -liano di Trieste. Pochi ricordano quanto avvennein quell'occasione circa l'anomalae molto criticata distribuzione delmateriale stesso da parte dell'e-mittente Poste Italiane, come peresempio la frettolosità che si dette

all'emissione, la caratura del fran -cobollo stesso che era formato dadue valori del tipo Leoni e dueMichetti con l'effigie del Re rivoltaa sinistra, sovrastampati con la di -citura in cinque righe di Con -gresso Filatelico Trieste - 1922,tut ti con una pessima centratura,con le tariffe più comuni a quel

IL FILAtELICO

L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ 15 gennaio 2019

a cura di Mario Gazzini

PAGINA 9

Nella mattina del duegennaio 2019, una follaimmensa di fedeli, par -roc chiani ed amici,giun ti nell'antica, sto ri -

ca Chiesa di San Donnino dalleterre cortonesi, aretine e perugi-ne, hanno dato l'ultimo saluto adon Franco Giusti, morto improv-visamente nella serata del trentadicembre 2018, mentre si appre-stava a celebrare messa nella chie -sa di Mercatale.

Hanno celebrato il rito reli -gioso dei funerali tanti confratellisacerdoti con una Santa Messapre sieduta dal Vescovo DiocesanoMons. Riccardo Fontana e dal l'Ar -civescovo di Lucca Mons. Ben ve -nuto Italo Castellani, compagno distudi di don Franco nell'ex-se mi -nario di Cortona.

Nella bella, storica chiesa, cheda secoli domina i monti di con -fine tra la Toscana e l'Umbria e dicui don Franco fu nominato par -roco nel lontano 1975, oltre cin -quecento persone hanno volutotestimoniare amicizia, stima e ri -

spetto per un sacerdote che tuttiricordano come "buono e servodel Signore".

Negli ultimi decenni don Fran -co è stato lievito e sale del messag-gio evangelico in una zona di con -fine tra le due importanti diocesidi Arezzo e Perugia, assolvendo inmodo encomiabile il suo ruolo, lasua funzione di "ponte sacerdota-le" tra le due province,tra le duecurie. Infatti oltre ad essere par ro -co anche del popoloso ed attivoBorgo di Mercatale, negli ultimidecenni era stato nominato ancheparroco di Lisciano Niccone, chericade sotto la giurisdizione pe ru -gina. Proprio anche per questo,prima dei funerali, nella Chiesa diMercatale, dove la salma è rimastaesposta da domenica sera deltren ta dicembre fino alle nove etrenta del due gennaio, è venuto arendergli visita e portare il suosaluto pastorale il Cardinale Gual -tiero Bassetti, Presidente della Ceie Arcivescovo di Perugia.

Piazza Amendola , 1 (ore ufficio)

Al termine della Santa Messa,don Franco Giusti è stato sepoltonel locale cimitero di San Don ni -no, dove ora riposa e dove chi nonha potuto partecipare ai funeralipuò rendergli visita cristiana.

Al fratello Emilio, alla sorellaMargherita e ai parenti tutti le cri -stiane condoglianze di tutta L'E tru -ria. Nelle foto alcuni ricordi delcaro e stimato sacerdote.

Ma chi era don Franco Giusti?Innanzitutto, come ci dice il suocognome, nomen ominem, cioèun “giusto”. Personalmente ho a -vu to l’onore e la fortuna di averlosempre avuto come un fratellomaggiore fin dagli anni degli studifatti da entrambri nell’ex-semina-rio Vagnotti di Cortona, dove egli,molto più studioso e diligente dime, più di una volta, essendo piùavanti negli studi, mi aiutò condelle spiegazioni pomeridiane cheerano vere e proprie ripetizioni suquanto i professori mi avevanospiegato al mattino. Nel 2003, nelmio piccolo viaggio nella Chiesacortonese, realizzato per L’Etruria,andai ad incontrarlo in Val di Pier -le e titolai quell’articolo met tendoin evidenza quel suo essere “pontesacerdotale” tra le due diocesi diArez zo e Perugia. Ne riporto pro -prio per i giovani di oggi che nonhanno fatto in tempo a conoscerloalcuni passaggi.

(…) passo subito all’intervi-sta con questo sacerdote che ha lafortuna di esercitare non solo ilsuo ministero nelle terre dove,attorno alla metà Ottocento, sog -

giornò per alcuni giorni il grandePapa Leone XIII, allora arcivesco-vo di Perugia,in una lunga visitapastorale. Terre, allora desolate epovere, che gli fecero segnare nelsuo diario di pastore attento alsociale tanti di quei suoi appuntiche poi egli avrebbe tradotto indottrina sociale della Chiesa river-sandoli nell’Enciclica Rerum No -va rum del 1891. Terre oggi pro -spere e caratterizzate dalla tuteladi quel bene primario che è l’am -biente. Realtà territoriali tuttaviache, pur avviate ad una trasforma-zione agricolo-forestale intesa co -me oasi terapeutica, rimangonosem pre terre di confine tra due re -gio ni, tra due diocesi che hannopermesso a don Franco, ormai datempo nominato parroco anche diLisciano Niccone e dintorni, di di -venire davvero un prezioso pontesa cerdotale tra la Diocesi di Arez -zo e quella di Perugia.

Don Franco nasce a Pietraia il22 marzo 1947 da Domenico Giu -

momento come il 10,15,25 e 40cen tesimi. La parte critica dell'emissione fuche tali francobolli vennero ven -duti solo alle Poste Centrali diTrieste per soli sette giorni ed ilrichiedente poteva solo averne almassimo cinque serie complete.La serie, nonostante tali anomalie,non si esaurì subito, tanto che latroviamo in giacenza presso ilMinistero delle Poste a Roma finoal 1938, e la si poteva acquistarecon un sovraprezzo di 20 lire. La ti ratura fu di 15000 serie, espe cialmente negli ultimi foglistam pati qualche anomalia, sem -pre riferito alla stampa, si nota,come la mancanza di qualche rigariferentesi alla scrittura 1922. Oggi è comunque una serie che va

per la maggiore e se viene trovatain buono stato di conservazione ilsuo prezzo commerciale va a7500 euri, non poco, se si consi-dera la relativa importanza datadalle Poste dell'epoca ad una serieche poteva essere ricordata benis-simo come storica.

sti e Concetta Massarelli. Secondodi quattro figli (Margherita, Alfieroed Emilio, oggi tutti emigrati dalcortonese: la prima risiede a Pra -to, il secondo a Gualdo Tadino, ilterzo a Castiglion del Lago) ilbam bino Franco viene battezzatodallo storico parroco novecentesodi Pietraia: don Iginio Fucini.

Sul finire degli anni cinquantaentra in Seminario a Cortona, maessendo di origini contadine,

quan do torna a casa per le va can -ze, il ragazzo Franco si sente ono -rato di riprendere il suo ruolo dipastore di animali domestici e didare una mano alla mamma, so -prattutto dopo la morte del babboavvenuta nel 1964. Nel 1967,terminati gli studi liceali presso ipadri Redentoristi delle Contesse,Franco consegue il Diploma dimaestro all’Istituto magistrale diCastiglion Fiorentino e quindi va astudiare Teologia nel Seminario diArezzo, essendo stato trasferito lì,proprio in quell’anno, quello diCortona.

Il 13 giugno 1971 nella Chiesadi Riccio, dove nel frattempo lasua famiglia si era trasferita dopoaver vissuto alcuni anni anche alleCelle di Terontola, anche FrancoGiusti viene ordinato sacerdote dalgrande vescovo Mons. GiuseppeFran ciolini. Don Franco celebra lasua prima Santa Messa solennenella chiesetta terontolese “Le Cel -le”, situata a mezza costa nei pres -si di quello che è oggi lo stadio diFarinaio.

I suoi primi impegni sacerdo-tali sono in Cortona ed in Arezzopresso la parrocchia del SacroCuore di Piazza Giotto. Dal 1972 aquasi tutto il 1975 don Franco èvice-parroco di Terontola.

Nell’ottobre 1975 ha la no mi -na di parroco di San Donnino,antica chiesa monumentale alloraancora Pievania della Val di Pier le.Nel 1982 è parroco di Mercatale esuccessivamente lo sarà anche diSant’Andrea al Sorbello e di Pierle.Dal 1986 tutte queste chiese ven -gono unificate nella parrocchia di“Santa Maria Valdipierle”e donFranco ne diviene il titolare ca no -ni co. Sul finire del Novecento, conil cambiare dei tempi, con l’arrivo

della società multiculturale e mul -ti razziale e con la crisi vocazionaleche attraversa la nostra Chiesalocale, a don Franco viene chiestodi esercitare la sua azione pastora-le anche nella parte umbra dellaVal di Pierle e, nel 1999, il vescovodi Perugia lo nomina anche par -roco di Santa Maria delle Corti inLisciano Niccone. Il noto, ma pic -co lo comune perugino di circaseicentottanta persone (con forte

presenza straniera) confinantecon Mercatale e che nel suo terri-torio annovera tre chiese di cui èsempre responsabile il nostro donFranco. Altra data importante, chedon Franco tiene a ricordare, èpoi quella della ristrutturazionedella Chiesa-Santuario “Madonnaalla Croce” in San Donnino termi-nata nel 1991 in occasione delsuo venticinquesimo di sacerdo-zio, celebrato alla presenza dell’a-mato vescovo Mons. D’Ascenziproprio in quell’edificio da lui ri -portato agli antichi splendori ar -chitettonici.

Come si vede da questi essen-ziali dati cronologici don Franco èda oltre trent’anni in Val di Pierleed è divenuto un valdipierlese doc.Nel raccogliere opinioni su di lui,naturalmente on the road come sidice in gergo giornalistico, tutti mihanno risposto infatti che lo sen -tono come uno di casa, come unfamiliare a cui si vuol bene. E adon Franco vogliono così bene, siadi qua in Toscana sia di là inUmbria, che sembra quasi che loab biano eletto loro leader. Spe -riamo che questo non susciti lein vidie dei politici locali! Ma sonsicuro di no, perché spulciando,educatamente ma da mestierantecurioso, tra le carte che egli tienesopra la scrivania, scorgo unapoesia in dialetto composta in suoonore e letta pubblicamente altermine della visita pastorale effet-tuata dal vescovo Gualtiero Bas -setti nel dicembre 2005.(…) Quello che dice questa poe -sia (oggi rintracciabile ancora sul -l’archivio del nostro giornale) ri -flette appieno anche le lunghe edarticolate riflessioni che don Fran -co mi fa sulla sua ultratrentennalemissione sacerdotale in Valdi pier -

Natale alla Casa di Riposo “Camilla Sernini”

men te apprezzo la positiva acco -glienza che la popolazione nutreverso di me sia nella realtà territo-riale toscana sia in quella del terri-torio perugino. Sono molto ono -rato che per le chiese di Liscianoabbia avuto l’investitura canonicadirettamente dal vescovo Chiaretti,che attualmente m’impegna anchenel Sinodo diocesano peruginocon la nomina di “Padre sinoda-le”. Anche il vescovo Bassettim’im pegna nella vita pastorale diArezzo ed io,indegnamente, cercodi fare da veicolo di comunionetra le due importanti diocesi”.(…) Ivo Camerini

Ora riposa nelle montagne di confine tra Umbria e Toscana, dove è stato parroco dal 1975 ad oggi

A San Donnino l’ultimo saluto a don Franco Giusti

Grande festa a Camucia loscorso 20 dicembrepres so la Casa di Riposo“Camilla Sernini”. Un gioioso scambio di

auguri di Buon Natale a cui hapartecipato la delegazione corto-nese di UILP - ADA di Arezzo, cheha portato il saluto dei rispettivisegretari provinciali, Cesare Fa -rinelli e Fran co Mollicchi. La dele -gata UILP - ADA di Cortona MariaLuisa Venturi, insieme ad altrecon sociate, hanno realizzato pre -gevoli lavori all’uncinetto con cuisono stati preparati i doni nataliziconsegnati a tutti i presenti.

Dunque una pregevole inizia-tiva per numerosi anziani, che

han no potuto godere di un mo -mento di serenità condiviso conchi si dimostra sensibile e altrui-sta.

CAMUCIA - CORTONA (AR) - [email protected]. 0575-63.05.98 - 335-80.49.196/339-82.76.480

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L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ 15 gennaio 2019

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

L’Anci, Associazione nazionale deico muni italiani, ha inviato al Mi ni -stero della Cultura un documento,elaborato dall’associazione, chedelinea una strategia di riuso erecupero di immobili di interessecul turale in elevato stato di de -grado.Il testo è stato elaborato dallacom missione cultura dell’Anci econtiene:proposte operative che se attuate,consentirebbero di attivare suiterritori politiche di grandeimpatto per quanto riguarda ilriuso del patrimonio pubblico perla valorizzazione culturale.Con la medesima missiva il presi-dente dell’Anci chiede al ministrodi “valutare la possibilità di avviareun tavolo tecnico Mibac/Anci chepossa elaborare delle propostecondivise e svolgere anche un’a -zione di monitoraggio e, se delcaso, di accompagnamento delleiniziative più significative che siattiveranno sui territori”.Le proposte AnciSecondo i Comuni la normativavigente non garantisce linearità echiarezza alle procedure ammini-strative essendo ispirata prevalen-temente dal “principio di massimaresa economica” del patrimoniopubblico; non aiuta né le Ammi -nistrazioni Comunali disponibili avalorizzare il proprio patrimonioculturale, né gli operatori, per lopiù no profit, che potrebbero con -correre alla restituzione alla pub -blica fruizione di beni non utilizza-ti.È necessario dunque rivederel’attuale impostazione normativa,secondo l’Anci, in modo da dareai Comuni la possibilità di valoriz-zare il proprio patrimonio conmaggiore efficacia, privilegiandofunzioni e soggetti in grado di ge -nerare identità, produzione cultu-rale, coesione, innovazione socia -le.Obiettivo perseguibile solo attra-verso la definizione di regole chia -re, che prevedano nuovi modelliconcessori, flessibili e semplificatie la promozione di partnershippubblico/private finalizzate a daremaggiore efficacia e slancio aiprogetti di valorizzazione cultura-le.Pertanto, l’Anci propone unadiversa e più efficace normativache possa:1. garantire, per i beni del patri-monio pubblico disponibile cheda almeno 3 anni sono in stato diabbandono o di grave sottoutiliz-zazione, le forme più opportune diconcessione d’uso a finalità cultu-rali e sociali, ivi compresa quelladel comodato, modificando ilprin cipio di fruttuosità dei benipubblici. Per raggiungere questoobiettivo non si può prescindere

da un intervento normativo chemitighi il principio di redditività,che nell’attuale formulazioneappare non giustificato per questafattispecie di beni, contemperan-dolo con il rilievo dei valori identi-tari e della coesione sociale chesono associati ai processi di re -cupero e valorizzazione dei beniculturali in disuso o abbandonati2. consentire che le “forme spe -ciali di Partenariato” previste dalterzo comma dell’art.151 del dlgsn.50/2016 siano estesi agli EntiLocali e a tutti i soggetti pubbliciproprietari di beni culturali al finedi permettere, con modalità sem -plificate e più efficaci, il recupero,il restauro, la ricerca, la manuten-zione programmata, la gestione,l’apertura alla pubblica fruizione ela valorizzazione del patrimoniopubblico disponibile per finalitàculturali e creative3. modificare il “Codice del Ter -zo Settore” (dlgs n.117/2017),con sentendo anche la possibilitàdella concessione in comodatod’uso gratuito o a canone forte-mente agevolato di beni culturali,agli enti del Terzo Settore, ivi com -prese le imprese sociali, in rela -zione alla valutazione del valoresociale, culturale, occupazionale,del processo di valorizzazione av -viato4. istituire un fondo pluriennaleper il riuso del patrimonio pubbli-co a fini culturali degli enti localiin condizione di grave sottoutilizzoo in stato di abbandono, con fun -zioni di sostegno alle finalità su ri -chiamate, di promozione di parte-nariati speciali pubblico-privati, dicon corso negli interventi di recu -pero e valorizzazione.Infine, si dovrà attentamente va lu -tare la possibilità di adottare di -spositivi di defiscalizzazione per isoggetti gestori di beni restituitialla pubblica fruizione.

[email protected]

Gentile Avvocato, ho letto dellafatturazione elettronica e cheora emetteranno fatture elettro-niche anche in favore di noi pri -vati e che verranno archiviateal l’agenzia delle entrate. Non c’èun problema di privacy soprat-tutto per le fatture relative alleprestazioni mediche? Grazie.

(Lettera firmata) Niente banca dati delle fatture del -l’Agenzia delle entrate, memoriz-zati solo i dati fiscali necessari peri controlli automatizzati, no allafatturazione elettronica per leprestazioni sanitarie. L’Agenziapotrà archiviare le fatture solo surichiesta dei contribuenti cheavranno necessità di consultarle.Con un articolato provvedimento,il Garante per la protezione deida ti personali - preso atto dellemo difiche apportate all’impiantoori ginario della fatturazione elet -tronica e delle ulteriori rassicura-zioni fornite dall’Agenzia delle en -trate - ha individuato i presuppostie le condizioni perché la stessaAgenzia possa avviare dal 1 gen -naio 2019 i trattamenti di daticonnessi al nuovo obbligo.Nelle settimane scorse era statocostituito un tavolo di lavorotecnico, con l’Agenzia delle entratee il Mef, per esaminare congiunta-mente le criticità rilevate dalGarante e che ha visto coinvoltianche l’Agid, il Consiglio nazionaledei dottori commercialisti e degliesperti contabili, il Consiglio na -zionale dell’ordine dei consulentidel lavoro e l’associazione deipro duttori di software gestionale efiscale (AssoSoftware).La fatturazione elettronica, cosìcome originariamente prefiguratadall’Agenzia, presentava rilevanticriticità in ordine alla compatibi-lità con la normativa in materia diprotezione dei dati personali. L’A -gen zia, infatti, oltre a recapitare lefatture ai contribuenti attraverso ilsistema di interscambio (SDI),avrebbe anche archiviato integral-mente tutti i file delle fatture elet -troniche (2,1 miliardi nel 2017)che contengono di per sé informa-zioni di dettaglio, anche non ri le -vanti a fini fiscali, sui beni e serviziacquistati, come le abitudini e le

tipologie di consumo, legate allafornitura di servizi energetici, ditelecomunicazione o trasporto(es. regolarità nei pagamenti, pe -dag gi autostradali, biglietti aerei,pernottamenti), o addirittura l’in -dicazione puntuale delle prestazio-ni legali (es. numero procedimen-to penale) o sanitarie (es. percor-so diagnostico neuropsichiatrico).Il nuovo sistema di e-fattura pre -vede invece che l’Agenzia si limiti amemorizzare solo i dati fiscalinecessari per i controlli automa-tizzati (es., incongruenze tra datidichiarati e quelli a disposizionedell’Agenzia), con l’esclusionedel la descrizione del bene o servi-zio oggetto di fattura. Dopo il pe -riodo transitorio indispensabile amodificare il sistema, nuovi servizidi consultazione delle fatture sa -ranno resi disponibili solo su spe -cifica richiesta del contribuente,sulla base di accordi che sarannoesaminati dal l’A u torità. I soggettiche erogano prestazioni sanitarienon dovranno emettere fatturaelettronica. Per quanto riguarda il rischio diusi impropri dei dati, il Garante,con l’istituto dell’avvertimento, hamesso in guardia tutti gli operatori(soggetti Iva e intermediari, anchetecnici) che alcune clausole con -trattuali, predisposte dalle societàdi software, possono violare il Re -golamento ed espongono a sanzio-ni. Ulteriori sforzi sono richiestiall’Agenzia delle entrate per imple-mentare la cifratura dei dati (utilesoprattutto in caso di utilizzo dellapec), per minimizzare i dati dame morizzare e per conformarsi a -gli obblighi di trasparenza e cor -rettezza nei confronti degli interes-sati riguardo ai controlli fiscali ef -fettuati attraverso trattamenti au -tomatizzati o con l’acquisizionedel le fatture per le quali il contri-buente usufruisce dei servizi diconsultazione e conservazione.Tut to ciò in vista di una nuova va -lutazione d’impatto, prevista dallanormativa sula protezione dei dati,che l’Agenzia dovrà produrre en -tro il 15 aprile 2019.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

B ene fece don Benito nel2017, quando era par -ro co di Camucia, a nonaprire il presepio artisti-co attiguo alla chiesa,

troppo grande era il dolore per larecente, tragica scomparsa di Al -fredo Bianchi e altrettanto fortenei compaesani la preoccupazioneper la salute di Patrizio Sorchi,uno dei principali artefici dellarap presentazione fin dalle sue ori -gini. Nell’Avvento 2018 don AldoManzetti, il nuovo responsabiledella parrocchia, ha voluto invecefar risplendere ancora le luci dellacapanna e Patrizio, per fortuna

Fatturazione elettronica: niente banca dati dell’Agenzia delle entrate

tornato in ottima forma, con i suoiamici e collaboratori, anche inricordo di Alfredino, sì è moltodedicato all’opera studiando nuovieffetti e aggiungendo nuove figure,ma soprattutto restaurando le vec -chie. Vista la data di uscita delgior nale ne parlo riassuntivamentea festività concluse e a visite ulti -mate. Il presepe era bello, am -bientato filologicamente in Pale -tina e, come è ormai consuetudi-ne, nel giro di una decina di mi nu -ti si alternavano le varie fasi delgior no, dall’alba rosata alla nottestel lata; non mancava l’angelonun ziante (l’unico a avere un

movimento), il giovinetto dor -miente, né il tepore dei fuochimontani intorno ai quali i pastoribivaccavano in attesa che giunges-se una nuova mattina di fatica edel tutto ignari che li aspettava,invece, una notte molto, ma moltospeciale.

Può essere accaduto che chi èandato a vedere questo - e sonostati tanti -, o altri presepi si siasof fermato a riflettere che dietro lasuggestione delle luci, il ruscellaredell’acqua o i movimenti delle sta -tuine c’è sempre un apparato fra ilcom plesso e il casalingo. In o -maggio ai Mastri Meccanici Pre -sepisti, di cui Patrizio qui è il sim -bolo, io di ciò vorrei parlare e diciò tessere le meritate lodi. Lode,

Riuso del patrimonio culturale in abbandono: le proposte dei Comuni

virtuosi alle più semplici manipo-lazioni, cose reputate disutili erefrattarie o estranee (l’enterocli-sma in casa Cupiello di Eduardo)diventano, seminascoste tra laborracina, abili e indispensabilisuscitatori di stupore. È una magiagenerale che per istituirsi si avvaledi una Cosa, non altrimenti no -minabile, i cui principali ingre-

dienti sono la passione dei prese-pisti, il loro gusto personale, lasintonia con la propria infanziaperduta e, non ultimo, l’amoreper la grande macchina emozio-nale del presepio, dove tutto -creature umane, vegetali, minerali- acquistano nuova necessità enuovo splendore.

Alvaro Ceccarelli

E’ stata inaugurata do me -nica 30 dicembre 2018l’esposizione di SergioGril li organizzata dal Cir -colo Culturale Gino Seve -

rini nei locali sotto le Logge delTeatro Signorelli messi a disposi-zione dal Comune di Cortona. Unapossibilità per apprezzare unavolta di più un artista ormai notoal grande pubblico e agli estimato-ri che, nelle parole del criticod’Arte Guido Folco, non crea“sol tanto un ritratto, ma concet-tuale visione del mondo, in cui lametafora della vita viene conclassicità e rigore, affidandosi allinguaggio universale della natu -ra”. In effetti, come precisa JosèVan Roy Dalì, nelle tele di Grilli siavverte “una compostezza classicae rinascimentale, con un linguag-gio di maniera, composto estudiato” per una narrazione digrande e toccante effetto. Tele, manon solo. Olio, acquarello evinarello, una particolare tecnicache impiega il vino al postodell'acqua, decorano la sala delCircolo Culturale nel pieno rispet-to della spazialità e della forma. Afianco delle opere, poesie, appuntidel viaggio interiore di Grilli allascoperta e riscoperta del suo enostro sentire. Vari i canoni seguitidal pittore: ora simmetrici, inquella che Paolo Levi definisce“un'architettura compositiva sor -retta da grande equilibrio e coin -volgente liricità”; ora del tuttolibe ri, ma sempre sottomessi alla

com petenza. Una mostra che se -gna e insegna, conquista e affasci-na. Da vedere e ammirare perguardare dentro di noi e lasciarciconquistare dalla nostra stessainteriorità. Il pittore, noto al pic -colo e grande pubblico, ha parte-cipato a mostre personali e collet-tive conseguendo consensi dicritica, stampa e pubblico.

Innumerevoli i riconoscimen-ti a carattere nazionale e interna-zionale, tra i quali nel 1995 l'am -bito premio Biennale di Venezia1995 che la Commissione incari-cata ha così motivato: «Luminosenature morte e sensuali figurefem minili si alternano nella te ma -tica, colori caldi, disegno netto epreciso nella linea caratterizzanola pittura di Sergio Grilli nella suaparticolare personalità artistica».Le sue creazioni sono presenti incollezioni pubbliche e private inItalia e all'estero.

Elena Valli

Sergio Grilli sotto le Logge del Signorelli

quindi, ai rubinetti incrostati chequesti artisti riescono a far spillareancora scrosciante acqua e allebombolette e agli spruzzatori e airelè prima inetti o fischianti e,dopo essere passati fra le loromani, finalmente docili. Bisognariconoscerlo, ogni presepe ha unche di meraviglioso e di panico, lanatura è pacificata, almeno lì, inquello spazio sognante, e simil-mente agli uomini, che davantialla Natività ridiventano un po’bambini e un po’ più buoni, an -che gli strumenti, le apparecchia-ture dietro le quinte si acquietanoe acconsentono, senza troppo op -porsi, a una trasformazione. Co sì,oggetti in passato ostili all’improv-viso ubbidiscono disciplinati e

Il Presepe della Chiesa di Camucia

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L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ 15 gennaio 2019

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I Presepi cortonesi nelle chiese del territorio

In un momento storico par -ticolare nel quale pare siabbia timore di documen-tare la propria fede cattoli-ca tanto che istituzioni

pub bliche come la scuola evi -tano nel loro ambito di celebra-re le feste natalizie con canti, di -segni e pre sepi per non suscitaremalu more con i ragazzi di altrereli gioni, abbiamo voluto pre -

sentare tutta una serie di Pre -sepi che sono stati realizzati nel -le varie chiese del nostro co mu -ne.

Abbiamo chiesto a CarloLancia di fare un giro di perlu-strazione documentando questiPresepi e lo ringraziamo pubbli-camente per il bel servizio foto -grafico che ci ha riportato.

Sono tutti Presepi classici

Presepio Santa Maria delle Grazie al Calcinaio

Presepio artistico S Agata alla Fratta

Presepio S. Cristoforo ed Emiliano a Montecchio

Presepio Terontola Oratorio Presepio artistico S. Filippo Neri a Cortona

Presepio S. Giovanni Evangelista a Terontola

Presepio S. Leopoldo a Pietraia Presepio S. Domenico a Cortona

Presepio famiglia Gabrielli a Fratta

Presepio Ospedale S. Margherita a FrattaPresepio S. Biagio a Monsigliolo

Presepio Monastero delle ClarissePresepio Basilica di S. Margherita

Presepio artistico della Cattedrale

con eccezione del Presepio diSanta Maria delle Grazie delCalcinaio che è volutamenteprovocatorio perché ricorda unaimmagine che ha fatto il giro delmondo: un bambino morto inriva al mare greco abbandonatoalla deriva.

Ha suscitato tanta commo-

zione, ma, come sempre suc -cede ai tempi d’oggi, qualchegiorno dopo, immersi nei nostriproblemi, abbiamo dimenticatoquella immagine.

Don Ottorino Cosimi l’hariproposta suscitando, come ri -porta a pagina 1 l’articolo diIvan Landi, tanti commenti

positivi e negativi.A titolo personale esprimia-

mo a don Ottorino un plausoperché è giusto, in questi mo -menti di profonda religiosità,suscitare occasioni di riflessio-ne.

La gente scappa per iconflitti, per la fame, per cercareuna diversa possibilità di vita e

noi spesso a parole siamo soli -dali mentre a fatti dimo striamomolto spesso tutto il no stroegoismo.

E’ un egoismo non solo no -stro ma pare di tutto il popoloeuropeo che guarda con suffi-cienza la sofferenza di questidisgraziati sulle navi che li han -no recuperati. E.L.

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L’ETRURIA N. 1 ATTUALITÀ 15 gennaio 2019

tari e alle persone che stannovicino a questa associazione e lepermettono di andare avanti e diportare a termine le proprie ini -

ziative. Auguri Sentiti di Buone Feste.

Associazione Amici di Vada

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

Narra la Leggenda dei trecom pagni: A Pentecoste si riuniva-no a Santa Maria degli angeli tutti ifrati che trattavano come potesse-ro meglio osservare la Regola...Fran cesco rivolgeva all'assembleale ammonizioni, riprensioni e di -rettive che gli sembravano con -formi al volere di Dio (F.F.1466).

Dunque le ammonizioni na -scono a Santa Maria degli angeli,anche se non tutte, anche se nonsempre. Nascono nella circostanzadei capitoli (assemblee) dell'Or -dine. Sono sintesi, fin troppo suc -cinte e stringate - di prediche benpiù ampie, che Francecso rivolge-va a tutti i frati.

Sono di particolare importan-za per molteplici motivi: ci confi-dano uno spaccato dell’anima diFrancesco, lo rivelano guida illu -minata dei fratelli, manifestano lasua pedagogia intrisa di soavità edi forza, di vigore e rigore, diintui to e saggezza, di nobiltà d’o -rizzonti e volontà d’intenti, rac -chiudono temi specifici della spiri-tualità francescana, delineano itratti caratteristici del vero frateminore.

Francesco un giorno disegnòla figura del “buon frate minore”;deve riunire in sè la vita e leabitudini dei seguenti frati: lafede di Bernardo insieme al suoamore alla povertà, la semplicitàe la purità di Leone, la cortesiadi Angelo e la sua gentilizza e

bontà, l’aspetto attraente e ilbuon senso di Masseo con il suoparlare bello e devoto, la menteelevata nella contemplazione diEgidio, la virtuosa in cessanteorazione di Rufino, la pazienzadi Ginepro con l’arderte deside-rio d’imitare Cristo se guendo lavia della croce, la ro bustezza fi -sica e spirituale di Gio vanni del -le Lodi, la carità di Rug gero, ar -dente amore, la san ta inquietu-dine di Lucido... (F.F. 1782).

Virtù che ritroviamo nelle am -mo nizioni.

Scrive giustamente R. Mansel -li: “Ci aiutano a capire il senso dicerte richieste, il valore di alcuneimpostazioni, il significato di talunigesti; una luce più intensa, piùconcentratamente proiettata, checonsente una migliore visione arilievo della personalità di Fran -cesco” (S. Francesco, p. 213)

Il contenuto delle ammonizio-ni è ricco di citazioni/risonanzebibliche, il che conferisce una to -nalità decisamente sapienziale.

Il metodo di accostare e con -trapporre bene e male, virtù e vizicontribuisce a dare efficacia, in -cisività e persuasione.

Lo stile è scarno, essenziale.Semplice. Ma la semplicità nondeve tradire; sono un’autenticaminiera: più scavi più trovi tesori.

Mio intento è presentarle conun taglio spirituale ed enuclearne itemi con succinta esposizione.

Il 14 dicembre si sono com -piuti 10 anni dalla scompar-sa di don Antonio Briganti, lostorico parroco di Mon -sigliolo. La sera del giorno

dopo, sabato 15, i nipoti BrunaBriganti, Orentino e Maria LuisaBilli, altri parenti e molti monsi-gliolesi si sono ritrovati in chiesaper partecipare a una messa insuo suffragio. Ha presieduto la li -turgia don Benito Chiarabolli, par -roco di Pergo, che fu molto vicinoa don Antonio nel suo ultimo pe -riodo di vita, assistito da donOttorino Capannini e don SimoneCo stagli, parroci delle varie chiesedi Cortona, da don Franco Giustidi Mercatale e dal successorediretto di don Antonio sull’altaredi S. Biagio in Monsigliolo donWagner Morais de Sousa. Tutti poisi sono ritrovati al Circolo RCS,che deve la sua esistenza alla ge -

nerosità di don Antonio, per unacena comunitaria.

Quindici giorni esatti dopoquesta messa è accaduto l’impre-vedibile, uno dei celebranti, donFran co Giusti, un uomo e un sa -cer dote buono e generoso, è im -provvisamente venuto a mancare.È un grave lutto per le parrocchiedi Mercatale, Pierle e le altre cheegli amministrava, e per Cortonatutta. Orentino mi ricorda che donAntonio fu molto in sintonia conquesto giovane prete negli annisuccessivi alla sua ordinazione eche una schietta amicizia lo univaa don Franco. Anche per questomotivo la parrocchia di Monsi -gliolo, a cominciare proprio dallafamiglia Briganti-Billi, fa sincerecondoglianze ai famigliari di donFranco Giusti e ai suoi confratellisacerdoti cortonesi.

Alvaro Ceccarelli

Anche quest'anno, il 20Di cembre, presso lo Stu -dio Notarile del dott.Giu seppe De Stefano, si ètenuta l'estrazione della

Lotteria degli Amici di Vada che havisto i seguenti vincitori:1)TV LED 39' = B 08672)Giornata Relax e benessere per2 persone =B 09393)Tablet Acer wifi 10' 32 GB =B09574)Micro hi fi Pioneer =D 09865)Ferro Caldaia Philips =F 03466)SPACE CINEMA Gherlinda - 10in gressi =C 05557)BRAUNN Mixer 3 in 1 =D 00548)Cena di Pesce per 2 persone -Cantanapoli =D 07309)Griglia + Raclett =C 005310)Cena per 2 persone - PozzoAntico =D 069511)Cena per 2 persone -Ristorante del Riccio =B 010512)Taglio e messa in piega -Fratini =A 025513)Buono per seduta estetica -Esteticamente SPA = F 009614)Tostapane Inox =A 069115)Confezione vini - Ellevi =F0527

L'associazione Amici di Vadaci tiene in modo particolare a

ringraziare tutti coloro che hannoacquistato i biglietti della lotteria,perché, nonostante il periodo dicrisi e le difficoltà che le famigliestanno attraversando, con il lorocontributo ci hanno permesso diraggiungere una cifra mairaggiunta in precedenza, con laquale abbiamo finalmente acqui-stato la pedana per il nuovopulmino attrezzato, che abbiamocomprato grazie alle altre iniziativedell'associazione.

Ci teniamo in maniera signifi-cativa a ringraziare tutti coloro chehanno venduto i biglietti eaugurargli Buon Natale e FeliceAnno nuovo.

Quest'anno l'iniziativa non hacoinvolto solamente il Comune diCortona e i comuni limitrofi dellaVal dichiana, ma tutta la provinciadi Arezzo.

In questo senso vogliamo fareun ringraziamento particolare al -l'Associazione Nazionale dei Ca -rabinieri, Sezione di Loro Ciuf -fenna e il suo Presidente PaoloDe bolini, che si sono sonoimpegnati con grande spirito disolidarietà nella vendita dei nostribi glietti.

Di nuovo grazie a tutti i volon-

un altro obiettivo raggiunto grazie alla vendita dei biglietti Monsigliolo ricorda il suo parroco don Antonio

Riflessioni di padre Samuele Duranti

Le ammonizioni di San Francesco d’Assisi

Prediche che rivolge ai Frati

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

15,30 - S. Celestino FOSSA DEL LUPO16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Giovanni Evan -ge li sta a MONTALLA - S. Nicolò a CIGNANO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA - S. Bartolomeo a PERGO17,00 - S. Filippo a CORTONA - S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano aMONTECCHIO - Eremo delle CELLE - S. Margherita a CORTONA - OSPEDALE “S.Margherita” alla Fratta17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,00 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA

DOMENICA mattina8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA MU CIA 8,15 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA8,45 - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Donnino aMERCATALE - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE9,30 - S. Maria a RICCIO - S. Martino a BOCENA9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Ca te rina alla FRATTA - S. Leopoldo aPIETRAIA - S. Francesco a CHIANACCE - S. Giovanni Battista a MONTANARE - S. Marco in VILLA10,30 - Eremo delle CELLE - S. Gio van ni Battista a MONTANARE - S. Michele Arcan -gelo a S. ANGELO - (a rotazione) S.Ippolito a CRETI - S. Biagio a RON ZANO - S.Giu sto a FRAT TICCIOLA11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Eusbio a TAVAR-NELLE11,15 - S. Lorenzo a RINFRENA - S. Maria a MERCATALE - S. Maria Assunta a FARNETA- San Giovanni Evangelista a TERONTOLA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA

DOMENICA pomeriggio15,30 - S. Pietro a POGGIONI 16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Eurosia a PIAZZANO (4 ̂domenica del me -se) 16,30 - Cristo Re a CAMUCIA 17,00 - S. Maria a MERCATALE - Eremo delle CELLE17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA18,00 - S. Domenico a CORTONA - S. Margherita a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

turno settimanale e notturnodal 14 al 20 gennaio 2019Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Domenica 20 gennaio 2019Farmacia Chiarabolli (Montecchio)

turno settimanale e notturnodal 21 al 27 gennaio 2019Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 27 gennaio 2019Farmacia Centrale (Cortona)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

� �

CALCIT VALDICHIANA - 52044 Cortona (Ar) - Via Roma, 9Tel./Fax 0575/62.400

Internet: www.cortanagiovani.it/calcit - E-mail: [email protected]

Donazioni e manifestazioni. Dal 1° settembre al 31 dicembre 2018

Donazioni in memoria

Ricci Bruno per pubblicità su manifestiBerti Marisa Lotteria cena “Musica per la vita”Ortofrutta Meoni Adriano Musica per la vitaCena Musica per la vita Tavarnelle 15 settembrePelucchini Pinella offertaRicci M/R.Tacconi M. Musica per la vita FoianoOrlandesi Vasco Castiglion FiorentinoGrazi G. Maggiolata LucignanoPrandi dott.ssa Maria Angela per pensioneRimborso da Fastweb spaMB Elettronica srl per Borsa di studioTamburini srl per Borsa di studioAttilio Gori srl per Borsa di studioMenci e c. Spa per Borsa di studioGrazi G. Musica per la vita Mercatino LucignanoRicci M. Tacconi mercatino SinalungaCassetta Alimentari LunghiniEdile del Gobbo srl per Borsa di studioS.V.I. Spa Borsa di studioSagra castagne e bruschetta CortonaRossi Benito biglietti lotteriaFurlotti Maurizio per Borsa di studioNigi Tiziana per Borsa di studioBiglietti lotteria Musica per la vitaMezzanotte Ilva per Borsa di studioMarchesini Lucia per Borsa di studioOrtofrutta Meoni Adriano per CastagneBar caffè Sonnati Massimo (cassettina)Fabianelli Giuseppe per Borsa di studioGadani Santi per Borsa di studioCasarelli Marcello per Borsa di studioSacartoni Elio per Borsa di studioSergio Grilli per Borsa di studioSciarri Rosa per Borsa di studioBataloni Mario per Borsa di studioMilani Mario per Borsa di studioGiamboni Valentina Iscrizione sociaConti Mario iscrizione socioStelle di Natale 2018 Cortona/CamuciaStelle di Natale MercataleMalentacchi Giorgio per Borsa di studioPaciotti Anna per Borsa di studioRicci-Miniati Ciacce fritte “Esso Camucia”Mammoli Antonio per Borsa di studioStelle di Natale CamuciaGiusti Giorgio per Borsa di studioBanacchioni Patrizia iscrizione sociaGrazi Giorgio Stelle di NataleTacconi M. Liberalità stelleAss.ne Arma AeronauticaRimborso Tassa Bollo autovetturaPartito Democratico ChianacceTOTALE 3 QUADRIMESTRE Euro 13.486,01

Euro

Euro

50,0010,00513,0030,62

1.086,3840,00841,91119,74200,00500,00100,00500,00

1.000,00100,00300,00

2.040,00174,5698,66500,00

1.500,00200,2562,5020,0010,00120,0010,005,00

179,8229,83100,0020,0010,0050,0020,0010,0010,0030,0010,0010,00632,00720,0025,0010,00122,4010,00110,0025,005,00

200,00381,00332,00113,72500,00

Scotini Roberta per Orsola e PasqualeCatani M. Polezzi per Polezzi AngioloFerri A. e amici di Antonio per Dina MaterazziSofanelli Alessandra per Daniela CapoduriRossi Lido per Dino RossiLuconi Primola per Petrucci VeraTOTALE 3 QUADRIMESTRE Euro 780,31TOTALE 1/2/3 QUADRIMESTRE Euro 48.969,34

20,00100,0080,00228,71211,6080,00

Il Comitato sentitamente ringrazia tutti, per le offerte,i contributi e per il ricavato delle manifestazioni

Da sinistra: don Wagner, don Franco, don Benito, don Ottorino, donSimone; in ritratto: don Antonio

Estrazione della lotteria degli Amici di Vada

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L’ETRURIA N. 1 PARTITI E MOVIMENTI 15 gennaio 2019

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

Prima di Natale, mentre facevo ilpieno di metano a un rifornimentoho dato un’occhiata alla copia delgiorno del quotidiano più diffusonella nostra regione che stava ap -poggiata sul tavolo dell’ufficio cas -sa. In fondo a una pagina ho vistouna pubblicità del partito dellaLega composta graficamente così:a sinistra, a fianco di un’immaginedella natività una scritta spiegavacome si intende in quel versantepolitico il presepe, erano quattroversi (forse pure famosi, nonricordo) che avendo bisogno dellarima in <ù> invece di <Gesù>come ci si sarebbe aspettati dalcontesto metteva <Laggiù> checomunque, almeno metricamente,

sempre parola tronca è. A destraovviamente si narrava del presepevisto da tale latitudine, le due op -zioni erano separate da una rigaverticale e da gradazioni di colorediverse. Il testo di destra erauguale all’altro tranne che, stavol-ta, dove serviva e dove ci si atten-deva, c’era davvero, orgogliosa-mente, scritto <Gesù>.

Il senso, se ho ben capito eraquesto: a sinistra sono, prima ditutto dei senzadio, e poi dei ca -labraghe e traditori della patriache per compiacere i feroci sa -ladini che ci stanno invadendonon hanno più il coraggio di fareil presepe nelle scuole e, se lofanno, sostituiscono l’imbarazzan-

te Gesù, in parola o in figura chesia, con allusioni e metafore politi-camente corrette che non dispiac-ciano ai perfidi maomettani. A de -stra, invece, virilmente si ribadisceil concetto che Gesù è una sana econsolidata tradizione occidentale,e italiana in particolare, che laLega difenderà sempre a spadatratta. Quella di Alberto da Gius -sano, si capisce.

Ora, io ricordavo la Lega in -tenta fino a qualche anno fa a of -ficiare druidici sacrifici al dio Po,e i suoi riti mi sembravano piùcon geniali al neopaganesimo dellaWicca che alla predicazione diFran cesco (quello di Assisi chefece il primo presepe a Greccio),ma i tempi sono cambiati a quantopare, e i leghisti devono aver mes -so a stipendio qualche cappellanomilitare che li ha consigliati di im -bracciare il cattolicesimo romanocome un kalashnikov e di puntar-lo sul muso degli immigrati e deidiversamente pensanti. E cosìhanno scoperto l’acqua calda, ov -vero il cristianesimo cattolicocome religione civile, una creden-za svuotata del trascendente, senzateologia e usata solo come reper-torio di belle tradizioni, di cerimo-nie suggestive e di meccanismimentali, un puro canovaccio iden -titario. Non c’è da stupirsi, oggi lofa la Lega, in passato lo hannofatto a turno re, imperatori, ditta-tori, i rivoluzionari francesi colteismo, il cardinal Ruini con i pa -tetici, dimenticabili e dimenticatiatei devoti e, nel 2019, per esem -pio, lo fa Radio Maria che lavoraduro per il ritorno del papa re e lofa Putin con il credo ortodosso inunione d’intenti con il Patriarcatodi Mosca molto consenziente, senon complice, del potere politicoe, a causa di ciò, molto arricchito.Mi conforta la chiesa cattolica diFrancesco (quello di Roma che fail papa) il quale, non nello specifi-co di questa inserzione, ma in altripiù ben gravi contesti è intervenu-to per strappare la culla di GesùBambino dalle mani dei suoi furbimanipolatori.

Mentre scrivevo il mio inter-vento ho anche visitato il presepedel Calcinaio che sicuramente agliautori della pubblicità in rima<Lag giù-Gesù> sarà parso blasfe-mo poiché sostituisce il paffutelloBambino Joshua ben-Yossef, altri-menti noto come Gesù, con la fotodel corpicino morto e spiaggiatodel gonfio d’acqua Bambino Aylanben-Abdullah al-Kurdi, anche notosemplicemente come Aylan Kurdi.Bene, proprio per la loro concla-mata e reiterata blasfemia e perincortonare (far diventare corto-nese), almeno alla fine, il miocon tributo, metto pure don Otto -rino Cosimi, Carla Rossi e tuttol’attivo gruppo di animatori diquel santuario mariano accanto alcontromanipolatore papa Fran -cesco il quale, fra le altre cose, acapodanno ha detto pure che èmeglio essere degli atei intellet-tualmente onesti che dei cristianimoralmente ipocriti.

Alvaro Ceccarelli

Il 22 Dicembre si è svolta lacon sueta cena augurale nataliziafra i volontari della Confraternitadella Misericordia di Cortona.

Al termine un brindisi con iltradizionale panettone e i salutidel Magistrato hanno messo finead una serata di incontro e diamicizia. Ed è proprio questo ilsenso del gruppo di volontari dellaMisericordia di Cortona. Lavoraresempre in amicizia, anche neigiorni in cui la stragrande maggio-ranza delle persone si riposa e sidiverte, aiutando e soccorrendotutti quelli che hanno bisogno.

E’ con grande e sincero or -goglio che il Magistrato ringraziatutti questi ragazzi e ragazze che sisacrificano per il bene del prossi-mo. Lo spirito di fratellanza e diamore che loro esprimono ci èriconosciuto da tantissime per -sone che hanno potuto constatarela professionalità e la dedizioneespressa da ognuno dei volontarinelle rispettive mansioni.

Quindi da parte del Magistratoun ringraziamento profondo a tuttiquelli che permettono la vita e losviluppo della nostra associazionesacrificando una parte della lorovita al servizio del prossimo.

Con l’occasione si porgono ipiù sinceri auguri a tutti i confra-telli e consorelle e a tutta la cittadi-nanza; un augurio particolare atutte le istituzioni pubbliche eprivate e a quei concittadini cheaiutano concretamente la Mise -ricordia di Cortona nella suasopravvivenza in questi difficilimomenti di vita con tutte le ristret-tezze economiche cui deve sotto-stare. Infine un ringraziamento daparte di tutto il Magistrato al suoGovernatore Luciano Bernardiniche, con dedizione, amore egrande sacrificio, rende possibilela realizzazione di tutto quello chela Misericordia di Cortona stasportando avanti per il bene di tutta

“Ormai non si contano più i nostriinterventi in merito alla necessariamessa in sicurezza della stradaregionale 71-afferma Marco Ca -succi, Consigliere regionale dellaLega-ed anche ultimamente ab -biamo voluto interpellare l’As -sessore Ceccarelli per fare il puntodella situazione, con particolareattenzione al tratto che coinvolge ilcomune di Cortona.” “Ebbene-prosegue il Consigliere-dallarisposta, oltre ad evincersi che lapredetta arteria sia al quinto postonella poco ambita classifica dellestrade regionali maggiormenteincidentate, si capisce anche comela Provincia, in passato, nonsempre abbia fatto appieno il suodovere.” “Il nostro interlocutore-precisa Casucci-ci segnala altresìdi un finanziamento, avvenutonegli anni passati, pari a 500.000euro, con un contributo regionalepari a 200.000 euro, importante,ma non certamente sufficiente,destinato proprio a miglioramentiviari nella predetta zona (Te -rontola, zona del Sodo e Ca mu -cia), di cui, però, solo una partesono stati attuati ed altri interventidevono, viceversa, essere ancoracompletati.” “Insomma-concludeMarco Casucci-occorre essereconsapevoli che la regionale 71necessiti di un continuo monito-raggio da parte di chi di dovere eche non bisogna mai abbassare laguardia su questa annosa criticità,puntando a far sì che gli utentinon debbano rischiare la loroincolumità ogniqualvolta la per -corrano.” Gruppo Lega

Necessaria attenzione verso la Regionale 71

Le mani sulla culla

Appunti sulla Sanità

NECROLOGIO

Ti ricordiamo con affetto per quanto cihai donato e insegnato con il tuo quoti-diano esempio.

Lucia, Marcello, Marco, Alice, Danila e Francesco

17 novembre 2018

Dina Favived. Alunno Credenziani

Sono passati 21 anni dalla tua scom -parsa lasciando un vuoto im menso.Ci manchi.

La tua famiglia

XXI Anniversario

GiancarloZenone

A dieci anni dalla tua scomparsa ituoi figli Pietro e Michele ti ricorda-no con immutato affetto.

X Anniversario4 gennaio 2009

DavidGiannelli

Lo ricordano con affetto la moglie, ifigli, le nuore e i nipoti.

I Anniversario

Mario Tribbioli

Finita la pescaassaporola brezza marina,carezzasui miei pensieri!Arriva un gabbianoal richiamomalinconicodi un triste delfino!Volteggiano

come innamoratitra le ondedi un mareruffiano.Poi terminatoil gesto d'amoresi allontananoognunoal proprio destino!E' l'ora del rientro.

Una bianca scia schiumosalascia indietrola barca.Si tuffa nel solcodel mareil mio pensierodi voluttà.

Azelio Cantini

Pensiero di voluttà

Confraternita della Misericordia di Cortonala cittadinanza anche distogliendotempo prezioso alla propriafamiglia. Quello che anima il no -stro Governatore e veramente lospirito che da vita alla confraterni-ta della Misericordia di Cortonada sempre.

Con orgoglio rendiamo pub -blica la notizia che il 2019 saràl’anno in cui finalmente si inizie-

ranno i lavori per la costruzionedel nuovo garage in Piazza Amen -dola. Questa opera, che ci im -pegnerà finanziariamente in modoimportante, sarà indispensabileper abbattere le spese per affittisostenuti per il rimessaggio dei

numerosi nostri mezzi e perrendere la struttura sempre piùbella e funzionale per tutte lenecessità.

Quindi, da questo mo mento,saremmo estremamente grati se inostri concittadini vorrannoessere generosi verso la nostraConfraternita; non sarà un meroaiuto alla struttura, ma sarà un

importantissimo regalo per tuttala cittadinanza che potrà cosìusufruire sempre meglio deiservizi offerti dalla Confraternita.

AUGURI di un felice e sereno2019. Per il Magistrato

Dott. Santiccioli Umberto

La tutela della Salute è molto im -portante, deve rimanere in manipubbliche e deve accompagnare icittadini in ogni fase della loro vita. Per questo mi meraviglio che al -l'Ospedale della Fratta siano as -senti un Reparto di Pediatria eduno di Geriatria. Insomma proprio nulla per i bam -bini ed i vecchi vengono ricoveratiin Medicina. Trovo vergognose le lunghe liste diattesa per una visita specialistica oper un accertamento diagnostico. Chi sta veramente male non puòaspettare ed è costretto a ricorrereai privati. Oltre all'Istituto Cisalpino di Te -ron tola inizierà, a breve, la suaattività a Camucia un'altra strutturaprivata che ha preso in affitto al -cuni locali nella palazzina dellaMi sericordia (..!) proprio accantoalla Casa della Salute in via Capi -tini. Curiosamente una Confraternitache all’art. 1 del suo Statuto sipro pone “lo svolgimento di operedi umana fraternità in ogni settoredi intervento e di soccorso” affittai suoi locali a privati che percepi-scono urgenze e bisogni altrimentinoti e si mettono in concorrenzacon una sanità pubblica incapacedi soddisfare le esigenze dei citta-dini e di salvaguardarne la salutecon un efficace prevenzione, Il servizio pubblico non funziona eti costringe ad attese snervanti... incompenso arrivano i privati edinvestono nel territorio perché larichiesta è elevata e c’è mercato.E’ significativo che per alcune fa -sce di reddito gli accertamenti dia -gnostici effettuati dai privati ab -biano un costo sensibilmente in -feriore a quelli eseguiti in O -spedale con i quali finiamo perpagare i costi insostenibili di ap -parati burocratici inutili che nullahanno a che fare con la salute deicittadini.Il fatto è che la Sanità da troppianni costituisce un buon affare perchi gestisce il potere nelle Regionie siamo costretti a pagare apparatiburocratici famelici che non pro -

ducono proprio nulla e nulla han -no a che fare con la salute deicittadini. Siamo passati dai famigerati Co mi -tati di Gestione degli anni 80,lottizzati dai partiti per le 40 USLtoscane, ad un Asl per provincia..fino ad arrivare ad un' Asl per 3province ma ancora non basta. A quanto ammonta lo stipendiofaraonico del Dirigente della no -stra Asl? Questo sistema deve essere com -pletamente modificato. Chi scrive ha trovato del tutto in -giustificata la chiusura degli O -spedali di Castiglion Fiorentino edi Cortona.Entrambi per numero dei postiletto e dislocazione geografica po -tevano svolgere benissimo la fun -ione di Ospedale comprensoriale.Entrambi erano facilmente acces-sibili ai cittadini, erano struttureprestigiose e con personale quali-ficato, il primo, tra l’altro, nonaveva nessun problema di viabilitàe disponeva di un parcheggio a -deguato che rende davvero in -comprensibile ed ingiustificata lasua dismissione.Continuo a ritenere l’Ospedaledella Fratta, realizzato in una zonainfelicissima, un autentico sperpe-ro di denaro pubblico: sull’altaredi interessi politici inconfessabili edi equilibri incomprensibili ab -biamo sacrificato la salute dei cit -tadini privilegiando gli interessidei partiti.Qualcuno mi spieghi quali vantag-gi hanno tratto i cittadini di Cor to -na dal nuovo ospedale. Chi nondi spone di un automezzo proprioha difficoltà a raggiungerlo, l’O -spe dale Storico di Santa Mar -gherita con il suo stato di abban-dono è diventato il monumentoterrificante dell’insipienza e dellamiopia dei politici.La salute dei cittadini è una cosaseria e deve essere garantita conmo delli e criteri totalmente di -versi.Non può continuare ad essere laman giatoia di questa Sinistra.

Mauro Turenci

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti e all’opinione di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

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PAGINA 14

L’ETRURIA N. 1 SPORT 15 gennaio 2019

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tanto per le elette della classifica,forse un po’ meno per le squadredi fondo dal momento che ancoramancano 15 gare.

Cortona CamuciaLa nostra maggiore squadra di

calcio che rappresenta il nostrocapoluogo chiude il girone all’otta-vo posto e a 7 punti dalla squadrache comanda il girone, conside-rando che ogni vittoria porta 3punti, vincendo almeno due partiteconsecutive e conseguendo qual -che altro risultato utile, ancoraniente sarebbe perso, soprattuttosenza invasarsi troppo almeno persperare di classificarsi per glispareggi play off.

Gli arancioni erano stati gliartefici di un filotto di 7 partite conrisultati utili consecutivi, mapurtroppo il nefando risultatoottenuto in casa con perdita di 2-3contro la Chiantigiana, ha tarpato leali a questo Cortona che volava.Peccato davvero; speriamo cheGiusti e i sui ragazzi riprendano lavia della vittoria quando scenderàal Maestà del Sasso la compaginedel Montal cino.Prima Categoria Girone “E”

Nonostante la sconfitta subita aTegoleto per 1-0 il Viciomaggioresta in testa alla classifica con 31punti ed è Campione d’inverno.Naturalmente questa squadra neopromossa è la più emblematicasorpresa di tutte le tre categorieche seguiamo ogni domenica e,considerando le due sconfitteconsecutive, resta sempre in testacon ancora 3 punti di vantaggiosulle immediate inseguitrici chesono: Rassina e Capolona con 28punti, a 27 punti segue l’O limpicSansovino, con 25 Ambra eLucignano, con 24 Arezzo F.A., a 23punti c’è l’Alberoro e a 21 ilTegoleto. Penano molto per salvarsile ultime 4 squadre che sono:Sulpizia e Reggello con 10 punticon 8 Fratta e con 7 lo Spoiano.Per quanto riguarda la vittoriafinale in pratica ancora nulla èdeciso.

Vediamo favorite una delleprime 4 in graduatoria che sidisputeranno scudetto e le altre allefinali play off.

Fratta Santa CaterinaDi male in peggio il cammino

dei rossoverdi va verso il precipi-zio. La Fratta chiude il gironed’andata nel peggiore dei modi conil seguente score: 2 vittorie, 2pareggi e 11 sconfitte delle quali 5consecutive prima della fine diquesto girone.

Adesso tutti noi ci domandia-mo se i dirigenti della squadra

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rossoverde riusciranno a trovare lagiusta medicina per risanare lagrave situazione in cui viene atrovarsi la propria squadra.Speriamo di si e tutto avvenga alpiù presto a partire dal prossimoturno a Tegoleto squadra con cuila Fratta perse in casa la primapartita per 1-0. Sarà molto dura,ma non è detto mai che questonon avvenga. Speriamo bene!

Seconda Categoria Girone “N”

La squadra senese del Pienzasi aggiudica alla grande il titolo diCampione d’inverno.

Sapevamo benissimo, e lo ab -biamo detto più volte, questasquadra era ed è la favoritanumero uno per la vittoria finale.

Alla fine della prima parte deltorneo il Pienza veleggia in vettacon 35 punti in classifica, seguecon 30 il sorprendente Pieve alToppo, mentre l’altra sorpresaMontecchio con 29 punti. Più inbasso ci sono a 24 punti Chiusi ePoliziana, mentre a 23 seguonoAcquaviva e Fratticcola e con 22punti il Guazzino. Lottano persalvarsi, Cetona e Santa Firminapunti 15, con 14 il Trequanda, con12 la Monterchiese e il Terontola,chiude la graduatoria il fanalino dicoda Montallese con soli 8 punti.A questo punto noi ci sbilanciamocol il Pienza favoritissimo mentrealmeno 4, o 5 squadre lotterannoper gli spareggi play off.

MontecchioPer adesso il Montecchio si

mantiene al terzo posto in classifi-ca, dopo aver vinto in casa per 2-1contro l’Asciano e pareggiato per1-1 in trasferta nel derby con laFratticciola.

Noi eravamo presenti a questagara, di Montecchio Asciano,assenti da molto tempo da questecategorie calcistiche e dobbiamoriconoscere che il livello di gioco èpaurosamente calato.

Tra l’altro si trattava di duesquadre non proprio ai vertici,però almeno sulla carta tra le piùintraprendenti del girone.

Delusione completa, il gioco èrisultato inesistente, la partita èstata un continuo batti e ribattisenza la parvenza di una azione digioco.

Quello che più duole, è statol’operato dell’arbitro che ha colle-

Montecchio sempre in terza posizione

Finalmente si è concretiz-zata la nuova sede del Cir -colo ARCI di Ossaia, unavolta lasciata la vetustalocazione storica, tutti gli

abitanti di questa piccola frazionedi Cor tona 750 circa, si sono almomento sentiti cittadini più im -portanti e orgogliosi della propriaappartenenza.

Nello specifico la nuova sede estata ricavata dalla ristrutturazionedel vecchio edificio delle scuoleelementari, a cui hanno partecipa-to ditte e manovalanza del luogoformata da tutti i soci, naturalmen-te gratuitamente.

L’inaugurazione ufficiale è av -

venuta nel mese di ottobre del2018 soltanto dopo soli sei mesicirca di lavori, nell’occasione iltaglio del nastro è stato effettuatodal sindaco dottoressa FrancescaBasanieri, oltre al presidente delcircolo Elio Vitali deus ex macchi-na della frazione cortonese.

Il gestore del bellissimo bar èsempre il mitico Emilio Belignicoa diuvata dalla sua gentile si -gnora, lui uomo di sport e presi-dente della squadra dilettantisticadi calcio “Circolo Fratticciola”.Oltre ad un bel bar la sede delcircolo è composta da altri vanipiù un salone a disposizione perriu nioni, cene, feste e affini.

Dopo questo chiarificatorepreambolo, ho avuto modo di toc -care con mano la specifica e detta-gliata organizzazione di questaam mirevole gente di Ossaia.

Queste persone di ceti eprofessioni disparate hanno ru -bato al proprio tempo libero spazidi lavoro in alcuni casi anche gra -voso, costoro, in completa aggre-gazione hanno supportato e risoltoqualsiasi situazione ottenendo allafine e in tempo breve la realizza-zione del progetto iniziale, il nuo -vo Circolo Arci di Ossaia.

Mi sono reso conto dell’ecce-zionalità del ca so la sera di lunedì26 novembre quando col miogruppo spor tivo Pedale Lentoabbiamo partecipato alla “Cena aKilometro Zero”, dizione più cheesatta per chiarire che il menù del

Quattordicesima e quindicesima giornata dei nostri campionati

zionato errori su errori.L’unica cosa positiva è stata che

ha distribuito i suoi grossolanierrori in parti uguali. Spettacolomolto degradante per una partitadi calcio.

Non sappiamo nemmeno se lavittoria dei locali sia meritata tantaè stata la confusione generalespecialmente nelle azioni chehanno portato al gol. Moltoscandaloso e per niente urbano ilfinale di partita che terminava conuna zuffa che impegnava quasitutti i 22 in campo. Da consideraerinfine che il direttore di gara, tra lasorpresa generale, non prendevanessun provvedimento disciplina-re.

Rimane soltanto di parlare delMontecchio che per adesso enonostante tutto riesce a disputareun campionato, magari con pocogioco, ma con buoni risultati.

Circolo FratticciolaGiallorossi con 23 punti e sesti

in classifica, 15 partite disputatedelle quali 6 vinte, 5 pareggiate e 4perse, perfetta parità tra le reti fattee quelle subite 26/26.

La partenza dei ragazzi diMeacci non era stata un gran che,però la squadra si è ripresa edadesso può puntare a posizioni piùnobili. Naturalmente il traguardoambito sarebbe il piazzamentoidoneo per disputare i play off.

La compagine è attesa per o -spitare la Monterchiese pe nultimain classifica. Prevediamo unapartita coronata da un successodei locali anche per vendicare laprima di campionato persa intrasferta contro una neo promossaper 2-0.

TerontolaStranissima questa squadra,

vince all’inizio tre partite consecu-tive, per 4 turni resta i testa allaclassifica, poi quasi più niente.

In pratica nelle alte 12 partitedisputate riesce soltanto a pareg-giare 3 sole volte, vale a direnemmeno più una vittoria.

Il Terontola si trova al penulti-mo posto con i biancocelesti chedovranno affrontare la trasferta neldifficile campo dell’Atletico Piazze.

Speriamo che la squadra diGallastroni si possa al più prestoriprendere. Spazio sufficiente c’èn’è. Resta viva la speranza.

Danilo Sestini

AstaMazzola Vald.Terr. TraianaPontassieveSoci CasentinoChiantigianaMontalcinoCortona CamuciaA.G. DicomanoChiusiAudax RufinaCastelnuoveseFirenze OvestM.M. SubbianoA.C. LaterinaBibbiena

Squadra 282726252422212120191716151598

Promozione Toscana Girone “B”

PienzaPieve al ToppoMontecchioCittà di ChiusiUnione PolizianaAcquavivaFratticciolaGuazzino Atletico PiazzeVirtus AscianoCetona 1928Santa FirminaVoluntas TrequandaMonterchiese Erc.TerontolaMontallase

Squadra Punti3530292424232322181715151412128

Seconda categoria girone N

ViciomaggioRassinaCapolona QuarataOlimpic SansovinoAmbraLucignanoArezzo F.A.Alberoro 1977TegoletoM.C. Valdichiana Montagnano 1966Vaggio PiandiscòSulpiziaResco ReggelloFratta S.CaterinaSpoiano

Squadra Punti312828272525242321201714101087

Prima categoria girone EPromozione Girone “B”Dopo 15 partite giocate finisce

il girone d’andata e resta in testaalla classifica la squadra senzameno più favorita del torneo.

La squadra senese dell’Astacon i suoi 28 punti ancora riesce amantenere la testa del girone e sipregia del titolo di Campione d’in -verno.

Però i senesi, con gli ultimidue pareggi conseguiti perdono unpo’ di terreno sono tallonati a 27dalla Valdarbia, a 26 dal Ter ra nuo -va, a 25 dal Pontas sieve, a 24 dalSoci e ai 22 punti dalla Chian ti -giana. Non finisce più questa fittadidascalia perché seguono con 21Montalcino e Cortona Camucia.Come si può notare ultimamente laclassifica di vetta si è alquantocomplicata.

Adesso nel giro soli 7 punti cisono 8 squadre. Senza contare poiche a 20 c’è il Dicomano e a 19 laRufina. Al momento lottano per lasalvezza, Castelnuovese 16 punti,Firenze Ovest e Subbiano con 15,l’Arno Laterina con 9, chiude lagraduatoria il Bibbiena con solo 8punti. Fatte queste considerazioniancora rimane tutto da decidere

La famosa “Cena a Km. zero”

Metti una sera a cena nella “Repubblica” di Ossaiaconvivio si basava esclusivamentesull’utilizzo dei prodotti locali; daicapretti allevati in loco da LuigiCaloni, ai tagliolini con farinaottenuta da un grano particolarecoltivato dall’amico Mau rizioLovari e brodo di ceci sempreprodotti sul posto e altre leccorniesempre derivate e otte nute nelperimetro di Ossaia.

Un elogio particolare alle cuo -che, le quali almeno a noi con icapelli bianchi, ci hanno fatto rias -saporare antichi gusti e sapori damolto tempo tristemente dimenti-cati. Tra l’altro a questa specialecena hanno partecipato i compo-nenti del Gruppo sportivo di Os -

saia con in testa il presidente May -col Mencucci, dall’As so cia zioneCacciatori “La pernice” con ilpresidente Agostino Burbi e dauna folta rappresentanza di altriamanti del pedale, “Lento” quellospecifico ciclistico di Camucia.

Giuro che è stata davvero unabella serata trascorsa in pienaamicizia, solidarietà ed allegria, incui la sessantina di partecipantihanno tra l’altro devoluto unacerta cifra per sovvenzionare econ tribuire alle spese sostenuteper la realizzazione del nuovo cen -tro di ritrovo.

Adesso scendendo un po’ sulfaceto e scusandomi se oso consi-derare la frazione cortonese diOssaia una piccola repubblica aconduzione democratica repubbli-cana e, immaginandola natural-mente con un presidente, unprimo ministro capo del governoe altri innumerevoli dicasteri.

Nel con tempo avevo tirato giùdei nomi, ma non li elenco pernon creare antipatiche gelosie, mipermetto soltanto di nominare unvecchio Saggio di Ossaia, il Se -natore a vita- Orlando Palazzoli.

Naturalmente ho scherzato,però tengo a precisare che il pen -siero della ”Repubblica” mi è ve -nuto spontaneamente vedendo etoccando con mano che gli amicidi Ossaia ci sanno proprio fare,perciò grazie a tutti voi e… allapros sima cena…!

Danilo Sestini

Punti

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniSuspiria

Guidato da un cast di donne da paura(Dakota Johnson, Tilda Swinton, MiaGoth e Chloë Grace Moretz), il discussoSuspiria di Luca Guadagnino (tra i peg -giori film del 2018 secondo HollywoodRe porter) ha aperto la stagione cine -matografica 2019. Con le musiche diThom Yorke, Suspiria è il remake delclassico dell’horror scritto e diretto daDario Argento nel 1977. La prima cosache fa Guadagnino è eliminare il rossoprofondo e tutti i toni accesi da pareti escalinate art nouveau. Elimina perfino ilcolore del sangue dalla prima sequenza

dichiaratamente gore. L’accademia di danza del suo Suspiria è immersa nellafredda e cupa Berlino (non più Friburgo) del Muro, dai toni del grigi emarroni. Buona la direzione ma manca la magia dell’originale. Giudizio:discreto

Montecchio

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L’ETRURIA N. 1 SPORT 15 gennaio 2019

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Il settore giovanile della so -cietà arancione quest’annosta avendo un ottimo an -damento con molte dellesquadre impegnate nelle ri -

spettive categorie che sono tra leprime in classifica e comunqueanche le altre combattono moltobene nei rispettivi campionati.Abbiamo parlato con DanieleTre mori presidente e responsabi-le del settore giovanile arancioneche quest’anno più che mai eorgoglioso delle proprie squadre.

Guglielmo Magari è comesem pre, il direttore sportivo.

E’ soddisfatto dell’anda-mento del settore giovanileque st’anno?

Da due anni abbiamo sceltocon il presidente Alessandro Ac -cioli di scindere internamente lage stione amministrativa della primasquadra e del settore giovanile conle rispettive persone che vi lavora-no. Alessandro è il presidente ditutta la società e con la “sua squa -dra” di persone gestisce la squadramaggiore ed io insieme alla miagestiamo il settore giovanile.

Questa divisione ha aiutatoulteriormente a lavorare ed identi-ficare i ruoli e le strategie dei duesettori. Da due anni infatti comesettore giovanile siamo cresciutinotevolmente, al di là di quelli chesono i punti, i calendari e le partiteanche se siamo tra le prime squa -dre nei rispettivi campionati masoprattutto siamo migliorati a li -vello organizzativo.

Siamo cresciuti molto a livellostrutturale e di accoglimento deira gazzi riusciamo a seguirli dav ve -ro a 360°.

A settembre abbiamo nominatoquesta nuova figura di direttoregenerale, negli anni precedenti eraun collaboratore ma quest’anno èstato giusto riconoscergli questoruolo: si tratta di Luca Rocchi. Lucagià da quest’estate ha lavorato co -me coordinatore di tutto il settoregiovanile soprintendendo davvero atutto dall’allenatore ai dirigenti agliaccompagnatori.

Ha creato anche attorno adogni squadra il proprio staff, cosache cercavamo di fare da moltotempo. Siamo un gruppo moltocoe so e coordinato e ci intendiamo

bene tanto che anche i genitori ciseguono senza polemiche.

Quindi più nello specifico?Partendo dalle categorie vo -

gliamo soprattutto dire di salva-guardare il nostro Cortona Camu -cia, vogliamo arrivare al punto chei nostri ragazzi non li perdiamoper ché gli possiamo garantirequello che gli danno altri e pos so -no vedere nei nostri obiettivi ilmassimo possibile.

Vogliamo potergli garantire chese ne avranno le qualità potrannoarrivare a giocare dove vogliono inprimis nella nostra squadra e cer -tamente anche oltre.

Già quest’anno Giusti portamol tissimi ragazzi in prima squa -dra e l’obiettivo è portarcene sem -pre di più con maggiore qualità.

Stiamo lavorando bene e ri -spetto agli anni passati abbiamofatto dav vero dei passi avanti.

Stiamo creando un bel gruppodi ragazzi che tiene alla propriama glia alla propria società che ne èorgoglioso e lotta per migliorarla efarla vincere. Il senso di apparte-nenza e’ fondamentale.

Ci vuol parlare più in spe -cifico delle varie squadre erag gruppamenti?

Parlando di scuola calcio ab -biamo due allenatori a livello diinserimento: entrambi anche gio -catori della prima squadra. Si trattadi Tanganelli e Barbagli. Abbiamotutta gente qualificata e anche lau -reata in scienze motorie. Entrambia rotazione fanno anche le annatesuccessive come i piccoli amici conil primo anno di campionato pul ci -ni. Vogliamo che fin da bambini inostri atleti abbiano la percezione

di poter apprendere da più per -sone quindi togliamo un allenatorepreciso ma a rotazione li alternia-mo nelle varie rappresentative; so -no tutti gruppi molto uniti e parte-cipativi.

Nel gruppo dei 2009 c’è an -cora Barbagli, quindi anche Fabro.Sono questi tre che fanno il lavorosui più piccoli. Alternandosi.

Il gruppo del 2008 è gestito daLuciano Cipriani un allenatoremolto importante che ha fatto lastoria. Grande allenatore con moltaesperienza. Abbiamo piazzato lì luiperché è dal 2008 che si comincia

a fare qualcosa di più di un gioco ,si comincia a imparare a giocare acalcio. La squadra è seconda incampionato. Da qui si comincia unpo’ ad essere agonisti e a mordereil campo sempre rispettando le re -gole e i tempi giusti.

Sa essere severo ma riescecomunque a creare ottimi gruppi.

Quindi abbiamo il gruppo del2007 con allenatore Luca Brini:questo è un gruppo molto impor-tante un’età in cui si comincia a fa -re sul serio. Qui in pratica in questian ni abbiamo una triade, ossia Lu -ca Brini, supervisore degli allenato-ri, del programma di tutte le an -nate. Giorgi che è un assistenteallenatore. Quindi il terzo è Rocco.

Il gruppo del 2006 campionatoesordienti con allenatore GiorgioFiorenzi l’unico rimasto degli al -lenatori dal Cortona Camucia cheha saputo adattarsi benissimo allanuova società alla sua filosofia ealla sua tecnica. 

Un allenatore che vuole sempremigliorarsi ha voglia di imparare

ed è aperto a nuovi stimoli. Si èsempre messo a disposizione.

Quest’anno questo gruppo vabenissimo anche per merito diquesto allenatore e del suo gruppo.

Siamo arrivati alle due squadredel 2005 del 2004, I giovanissimidel nostro campionato che entram-be se la giocano con le prime, tuttee due.

Il gruppo del 2005 è allenatoda Micheli un allenatore ormai connoi da sempre; il 2004 poi l’annatadi punta del settore giovanile ed èallenata sempre da Brini, semprecoadiuvato dagli altri.

Anche loro se la giocano con laprima, una squadra molto tosta epotenzialmente imbattibile.

Hanno vinto con la prima eperso con la seconda. La conclu-sione è che stiamo davvero dispu-tando un ottimo settore giovanile.

La Juniores è gestita da Lu cianoCipriani ma per il fatto di averdiviso i due campi e’ nel pacchettoprima squadra.

C’è un ottimo rapporto tra la

prima squadra e la Juniores e tra iloro rispettivi allenatori. Giusti eCipriani. Collaborazione per inseri-re i ra gazzi in prima squadra devees se re massima talvolta anche a

scapito del rendimento dellaJuniores. E’ comunque tra le pri mecinque del campionato ma potreb-be tranquillamente lottare per lavittoria. L’impiego di molti ragazzidella Juniores in prima squadrapenalizza la squadra giovanile ma èinevitabile che sia così.

Il campionato provinciale èper fetto per la squadra giovanilesen za andare a giocare a livello re -

gionale dove l’impegno è maggiorema l’apporto che i ragazzi dellaJuniores darebbero alla primasqua dra sarebbe troppo inferiore.

Cora possiamo dire a con -clusione?

Siamo molto soddisfatti ma ilmerito va diviso equamente contutti: anche ovviamente con i se -condi allenatori come Vitali, Fa ra -gli, Bernardini, Migliacci, che assi -stono gli allenatori.

Una figura importantissima chesta tra il campo il bambino il ge ni -tore e l’allenatore e media il tutto.Alla fine i bambini non de vono ave -re troppi adulti intorno, genitoricompresi quando giocano a calcio.

Le persone che sono vicine airagazzi devono saper bene cosafare, cosa dire, senza improvvisare.La società deve colloquiare con igenitori quando c’è bisogno e nonmai entrare nel merito con ibambini. Ai bambini serve l’allena-tore preparato quella deve essere lalo ro figura di riferimento in campo.

R. Fiorenzuoli

Cortona Volley non all’altezza delle aspettative

Il presidente del settore giovanile Daniele tremori è soddisfatto dei risultati conseguiti dalle sue squadre

È terminato il 2018 e quandomancano tre gare alla fine del gi -rone di andata abbiamo parlatocon l’allenatore Marcello Paretiper cercare di capire meglio que -sta prima parte dell’anno: i pro -blemi che l’hanno contraddistin-ta, il rullino di marcia non pro -prio all’altezza delle aspettative egli obiettivi che comunque sipon gono da qui alla fine delcam pionato. Ancora niente ècom promesso i play-off sono allaportata e la vittoria contro la Se -stese resta una bellissima pre -sen tazione di questa squadra.

Come è stata questa primaparte della stagione?

Nelle partite del girone di an -data sin qui giocate siamo stati ab -bastanza sfortunati. Alla partenzagià mancava Terzaroli che per noiè un punto importante: quindi si èinfortunato il palleggiatore Pelle gri -ni, gravemente, al crociato. Quindisi è fermato anche Ce sa rini. Ba stia -nini ha avuto dei problemi allaspal la: non ho quasi mai giocatocon la squadra al completo eccettoforse nella gara contro Sesto edinfatti abbiamo disputato un’ottimagara e vinto contro di loro dopotanti anni di sconfitte.

In altre partite siamo stati for -temente condizionati dagli infortu-ni e anche in quelle in cui poteva-mo fare risultato alla fine la man -canza di cambi si è fatta sentire: aCertaldo infatti stavamo vincendodue a zero ma senza cambi allafine abbiamo dovuto cedere agliavversari una partita guasi già vinta.

In casa fortunatamente ab bia -mo sempre vinto la palestra di Te -rontola resta il nostro fortino, ilnostro punto di forza con il nostropubblico che ci incita e ci dà unagrande forza.

Quando abbiamo una rosaaccettabile con qualche cambio divalore riusciamo a fare belle par -tite e a vincere per il resto occorre-rebbe un po’ di fortuna in più.

La rosa al completo è daprimi posti, le seconde lineenon danno i risultati sperati?

Purtroppo abbiamo avuto pro -blemi anche nelle seconde lineecon diversi elementi che già sosti-tuivano gli altri che si sono ancheloro infortunati e che ci mancanomolto e che erano fondamentalinel ricambio della rosa della primasquadra.

Davvero la sfortuna ci ha ber -

sagliato in tutti modi, in tutti settori,in tutti ruoli: ad ogni modo abbia -mo saputo reagire e tirato fuori ilmassimo che potevamo fare. Sia -mo andati a fare tutti i punti possi-bili ma certo non si può fare senon si hanno giocatori a disposi-zione.

Alla fine gli infortunati sonoben sei e certo non è possibile so -stituirli tutti.

Abbiamo messo in rosa i ra -gazzini dell’Under 16 ma sono an -cora troppo piccoli e con pocaesperienza.

Cosa contate di fare nelletre gare che mancano alla finedel girone di andata?

Dobbiamo giocare con Foiano,il Club Arezzo in casa e a ColleValdelsa.

Speriamo di fare più puntipossibile peròanche se non saràfacile ce la metteremo tutta, lagrinta e la determinazione non ciman cano.

Avete avuto problemi maanche gli avversari sono moltotemibili molte squadre si sonorafforzate!

Sia l’Emma Villas’ che Sestosono due compagini importanticon giocatori di livello elevato econ buoni ricambi: anche la Salesha attrezzato davvero una bellacompagine.

Anche a Colle Valdelsa stannoavendo un rullino di marcia im -portante.

Il campionato è molto più li -vellato di anno scorso.

Ci sono 2/3 squadre moltotoste e le altre sono più o menosullo stesso piano le differenzesono davvero minime.

Noi abbiamo avuto il problemache ci allenavamo anche in pochioltre ad essere in pochi a giocare equesta ha condizionato la crescitadel livello della squadra. Spero conil nuovo anno di recuperare alcunidegli infortunati, questo è determi-nante.

Con l’anno nuovo dovrebberorientrare in parecchi e già nelderby con il Foiano dovremmo ve -derne i risultati ma sarà ancoradura.

Quindi abbiamo altre due gareprima della fine in cui contiamo difare punti. Siamo a due punti daiplay-off con tutti i problemi cheabbiamo avuto quindi possiamoancora dire la nostra.

Sarà sicuramente da lottare e

ASD Cortona Camucia Calcio

dovremmo sperare davvero anchein un pizzico di fortuna.

Due punti dalla zona play-off un risultato discreto peruna parte di campionato cosìsofferto?

Importante da dire che nelgirone di ritorno gli scontri diretticon quelli che sono sopra di noisaranno nella nostra palestra equesto sarà un piccolo vantaggio.

È il nostro fortino e dovrà con -tinuare ad esserlo è fondamentale.Per adesso ci hanno perso tutti.

Come ha visto i giovani chesi sono avvicendati nella rosadella prima squadra?

I giovani sono promettenti ilpro blema è che ancora sono trop -po piccoli per poterli utilizzare inserie C con profitto. Quest’anno hofatto solo entrare tre ragazzi del2004 che in prospettiva divente-ranno molto forti ma che ancoradevono fare molta esperienza ecre scere.

Ancora hanno molto da lavora-re. Li sto facendo allenare ma de -vono ancora crescere e maturare.Del resto anche fare allenamenticon ragazzi del 2004 per la rosadella prima squadra non è facile.

Come cambia un allena-mento quando mancano tantielementi della rosa?

Non si riesce a fare qualità eallora si fa quantità ma non si rie -sce a crescere più di tanto né adallenarsi su trame di gioco efficaciné ad allenare la tattica di gioco.

Lavoriamo di più sulla tecnicama spesso il gioco in partita nonera continuo.

Potevamo fare solo allenamentilimitati a certe cose. Abbiamo pro -vato dei meccanismi per fare an -

che delle simulazioni di gioco e al -la fine non è andata male ma certonon è l’ottimo. L’anno scorso du -rante il girone di ritorno avevo 13giocatori che potevano giocare tuttiin serie C quest’anno spesso ne hoavuti 6/7 al massimo.

Ogni sabato in pratica ab -biamo avuto qualcosa che nonandava, un infortunio che ci harallentato e li mitato adesso sperocon l’anno nuovo davvero dilasciare tutta la sfortuna alle spalle.

Ho dei giocatori con dellequalità importanti quindi alla finele partite le abbiamo anche vintema è stata davvero dura abbiamodovuto stringere davvero i denti almassimo e non sempre siamo riu -sciti a esprimere il nostro poten-ziale o a fare quello che avremmopotuto e voluto.

Devo dire che sono contentoche il settore giovanile stia an -dando molto bene perché in pro -spettiva sarà fondamentale per laprima squadra e anche gli allena-tori che lo stanno portando avantisono molto bravi e in sintonia congli obiettivi e le politiche della so -cietà.

La prima divisione è importan-tissima per far crescere i ragazzidel 2004 e prepararli poi a palco-scenici più importanti e difficili.N.b. La partita contro il Foiano,giocata sabato 5 gennaio, pur -troppo non è andata bene: purlot tando strenuamente lasquadra fuori casa non ha fattorisultato. Molto lottati i tre sete, soprattut-to il secondo (30 a 28) ma allafine i tre punti sono re stati aFoiano.

Riccardo Fiorenzuoli

Guglielmo Magari e Daniele Tremori

I giovani arancioni