Anatomia Del Sistema Nervoso- Centrale

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    EnricoColombo Anatomiadelsistemanervoso 1

    ANATOMIA DEL SISTEMA NERVOSO

    Prof.ssa Rita Rezzani

    Anno accademico 2008/2009

    I semestre

    Indice

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    Anatomiageneraledelsistemanervoso

    Organizzazione generale del sistema nervoso

    La caratteristica comune degli organismi viventi la capacit diinteragire con lambiente circostante, da cui ricevono informazioni divario genere, per cui lorganismo modula risposte idonee:

    - tende a ristabilire le condizioni iniziali che il segnale in entrataaveva modificato (mantenimento dellomeostasi).

    La complessit organizzative di organismi pluricellulari ha portato allaformazione di cellule specializzate per le funzioni di elaborazione dellostimolo, i neuroni.

    Queste cellule specializzate, assieme alle cellule di sostegno formano ilsistema nervoso. Esse sono in grado di:

    - recepire gli stimoli in entrata (attivit afferente o sensitiva);- elaborare risposte adeguate (attivit efferente o motoria).

    Nei vertebrati si distinguono:

    - sistema nervoso centrale (SNC): detto anche nevrasse,contenuto in involucri ossei

    - sistema nervoso periferico (SNP): costituito da tutti gli elementinervosi che collegano lambiente e linterno dellorganismo alnevrasse.

    I due sistemi, strettamente correlati e interattivi vicendevolmente,assicurano:

    - trasmissione ed analisi degli stimoliprovenienti dallambienteesterno o dallorganismo interno.

    - elaborazione di una risposta (volontaria o involontaria).

    A queste funzioni sono associate le attivit psichiche (processi cognitivi,affettivi, comportamento, memoria, ecc).

    Il sistema nervoso centrale ha il ruolo di:

    - elaborare le informazioni afferenti,- integrarle con le informazioni che gi possiede,

    - produrre la risposta efferente.Il sistema nervoso periferico posto fuori dagli involucri ossei ed costituito da formazioni nervose (nervi spinali e nervi encefalici) chetrasmettono impulsi:

    - dagliorgani extranervosi (informazioni afferenti)- verso gli organi extranervosi (informazioni efferenti).

    I nervi encefalici e spinali sono costituiti da fibre:

    - fibre afferenti: fibre sensitive che portano informazioni al centropartendo dalla periferia

    - fibre efferenti: portano informazioni alla muscolatura scheletrica,liscia, al miocardio, alle ghiandole, ecc

    Entrambi i tipi di fibre possono avere funzioni:

    - somatiche: fibre sensitive somatiche e motrici somatiche,collegate alla risposta volontaria

    - vegetative: fibre sensitive e motrici viscerali, collegate allerisposte involontarie.

    I nervi periferici possono contenere sia fibre somatiche che vegetative(nervi misti) oppure solo alcuni di essi.

    Il nevrasse costituito da differenti porzioni anatomiche in continuit traloro:

    - cranialmente dallencefalo, contenuto nella scatola cranica,formato, in senso craniocaudale, da:

    o telencefalo, con i due emisferi cerebrali,o diencefalo,o tronco cefalico, costituito da:

    mesencefalo, ponte,

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    midollo allungato.

    o Cervelletto, posto dorsalmente al tronco cefalico.- Midollo spinale, che prosegue dal tronco cefalico nel canale

    vertebrale.

    Ricezione e interpretazione dellinformazione

    La capacit del sistema nervoso centrale di ricevere informazioni dovuta alla presenza di specifici recettori periferici che, dopo unasollecitazione particolare:

    - trasmettono il messaggio a fibre afferenti- il messaggio giunge al sistema nervoso centrale- si realizzano risposte effettrici con differenti livelli di

    complessit.

    La risposta pi semplice quella che si realizza tramite gli archi riflessi:

    - una fibra afferente attiva direttamente un neurone efferentesituato nell SNC

    - la risposta giunge direttamente nella fibra efferente in periferia,determinando una risposta quasi immediata.

    Le risposte pi complesse prevedono lintervento di centri superiorilocalizzati nellencefalo, ai quali il messaggio giunge da fibre ascendentie viene rielaborato:

    - le sensazioni che giungono dalla periferia divengono coscienti,quindi percezioni.

    Linterpretazione del messaggio nervoso svolta dai centri superiori si

    basa sulla tipologia dei recettori che hanno raccolto lo stimolo:- nonostante differenti vie sensitive convergono negli stessi nuclei

    prima di giungere nellencefalo viene sempre mantenuta unacerta diversit anatomica tra le vie che trasportano differenti tipidi sensibilit.

    - Le sensazioni raccolte da recettori differenti, quindi con differentisensibilit, giungono indipendentemente ai centri nervosidellencefalo.

    - Vi sono svariati tipi di recettori con differenti tipologie disensibilit.

    Le differenti sensibilit sono trasportate ai centri superiori da vieanatomiche ascendenti distinte, che consentono:

    - riconoscimento del tipo di stimolo- sede in cui si verificato.

    Le risposte ai differenti tipi di stimoli sono attuate da vie nervosediscendenti, che regolano:

    - contrazione dei muscoli scheletrici- contrazione dei muscoli lisci- ghiandole.

    La muscolatura liscia e le ghiandole rispondono al sistema nervosovegetativo o autonomo, che si distingue in:

    - ortosimpatico: genera un aumento dellattivit- parasimpatico: riporta a valori standard il funzionamento degli

    organi viscerali.

    La maggiore complessit dei circuiti nellencefalo rispetto al resto delnevrasse data dalla ripetizione quantitativa dei circuiti nervosi sempliciche formano lo schema di tutto il nevrasse.

    Recettori della sensibilit somatica generale.

    La sensibilit somatica generale comprende differenti tipi di sensibilit,raccolte da differenti tipi di recettori.Si distinguono innanzitutto due differenti tipologie di sensibilit somatica:

    - sensibilit esterocettiva: una sensibilit che raccoglie stimolidallambiente esterno (tramite recettori posti sulla cute)

    - sensibilit propriocettiva: che riceve stimoli dallinterno delcorpo, dalle ossa, dai muscoli e dalle articolazioni. , infatti, dettaanche sensibilit osteoartromuscolare.

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    Sensibilit somatica esterocettiva.

    Nellambito della sensibilit somatica esterocettiva sono presenti diversitipi di sensibilit:

    - tattile- termica

    - dolorifica o nocicettivaI recettori della sensibilit esterocettiva sono di due tipologie generiche:

    - terminazione libera- terminazione corpuscolare

    Le terminazioni libere si trovano spesso:

    - nello spessore dellepidermide- nellepitelio corneale- nelle mucose congiuntivali- nelle mucose nasali ed orali

    - attorno al bulbo dei peli, ove ricevono informazioni circa ilmovimento di questi ultimi.

    I corpuscoli sensitivi invece sono di vario genere:

    - corpuscoli tattili di Meissner,- corpuscoli a clava di Krause- corpuscoli di Ruffini- corpusoclli lamellati di Pacini: sono di notevoli dimensioni, visibili

    quasi ad occhio nudo, ricevono stimoli pressori e vibratori.

    La classificazione morfologica dei recettori estremamente complessa edifficile, quindi si preferisce una classificazione funzionale, che prevede:

    - meccanocettori: rispondono a stimoli tattili e vengono suddivisiin base alla soglia di eccitazione e alla capacit di adattamentoallo stimolo

    - termocettori: non ancora chiara la specificit morfologica evengono distinti in:

    o recettori per il caldo: sono suscettibili allinnalzamentodella temperatura rispetto alla cute

    o recettori per il freddo: suscettibili ad un abbassamentodella temperatura

    - nocicettori: recepiscono il dolore cutaneo. Sonosostanzialmente delle terminazioni libere intraepidermiche.

    Recettori della sensibilit propriocettiva.

    I propriocettori sono sensibili alla tensione, allo stiramento e allapressione a livello muscolare, tendineo, osseo e cartilagineo. Sono siaterminazioni libere sia corpuscoli sensitivi.

    Nello spessore delle capsule articolari, dei legamenti e delle membranesinoviali si trovano diversi recettori:

    - tipo I: simili a corpuscoli di Ruffini.- Tipo II: simili ai corpuscoli di Pacini.- Tipo III: simili ai corpuscoli tendinei di Golgi.- Tipo IV: sono terminazioni libere.

    Nelle ossa e nel periostio sono presenti due differentitipi di recettori che sono anche in grado di recepirestimoli dolorifici:

    - corpuscoli di Pacini- terminazioni libere.

    Nei muscoli e nelle giunzioni muscolari sono presenti:

    - organi tendinei di Golgi- fusi neuromuscolari.

    I proto neuroni o neuroni primari, ovvero i primielementi neuronali della catena che porta lo stimolodalla periferia al telencefalo, sono localizzati nei gangli

    annessi alle radici posteriori dei nervi spinali:- i gangli spinali hanno una ramificazione a T di

    cui i due rami sono:o ramo centrifugo: quello che si collega

    alle terminazioni recettorialio ramo centripeto: si porta nel midollo

    spinale.

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    - Il ramo centripeto entra nel midollo osseo e si ramificanuovamente a T generando un fascio discendente e unoascendente.

    - Dai due fasci dipartono ulteriori ramificazioni che decorrendoperpendicolarmente allasse immettono dei rami collaterali nellasostanza grigia del midollo osseo.

    o Ci permette ad un'unica radice di convogliare a pineuromeri (segmenti spinali) le informazioni ricevute dallaterminazione sensitiva.

    Nella radice posteriore del nervo uscente dal ganglio si distinguono dueporzioni:

    - porzione mediale: senza far sinapsi,percorre intatta tutto il midollo fino agiungere a livello del bulbo

    - porzione laterale: forma i collateraliche si inseriscono nella sostanzagrigia.

    Suddivisione generale del sistema nervoso centrale

    Il sistema nervoso centrale composto dalle seguenti formazioni

    anatomiche:- midollo spinale- tronco encefalico- cervelletto- diencefalo- telencefalo

    Midollo spinale

    Il midollo spinale rappresenta il dispositivo pi semplice, che riceve glistimoli periferici (dalla regione del collo fino ai piedi), i quali:

    - possono attivare archi riflessi.- Essere trasmessi allencefalo mediante fasci di nervi ascendenti.

    Il midollo spinale serve anche a portare gli impulsi discendenti dalleregioni pi craniali:

    - porta limpulso motorio alla muscolatura scheletrica e liscia- attiva e inibisce le ghiandole

    Il midollo spinale, in definitiva ha una duplice funzione:

    - raccogliere stimoli periferici per inviarli a circuiti riflessi oallencefalo

    - trasmettere impulsi provenienti dalla zona encefalica agli organi

    periferici effettori.Struttura del midollo spinale. Lorganizzazione anatomica del midollospinale comprende:

    - sostanza grigia: parte centrale, formata da corpi neuronali(pirenofori).

    - Sostanza bianca: parte che circonda quella grigia, costituita dafasci di fibre mieliniche, distinguibili in:

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    o fasci ascendenti: diretti ai centri superiorio fasci discendenti: provenienti dai centri superiorio fasci associativi: collegano tra loro i tratti differenti del

    midollo spinale (detti anche fasci intersegmentali).

    Tronco encefalico

    Il tronco encefalico la continuazione del midollo nellencefalo ed scomponibile in tre parti:

    - bulbo: detto anche midollo allungato, prolunga in cavit cranica ildecorso del midollo spinale

    - ponte: formazione di fibre trasversali poste ventralmente a mettra bulbo e mesencefalo.

    - Mesencefalo: la formazione superiore al ponte, la pi rostraledel tronco encefalico.

    Struttura del tronco encefalico. Nonostante le funzioni che si svolgonoallinterno del tronco siano molto simili a quelle del midollo osseo,lorganizzazione anatomofunzionale differente:

    - la sostanza grigia non pi disposta centralmente, ma in varigruppi di neuroni detti nuclei,

    - i nucleipossono avere differenti funzioni:o ricevere il messaggio dal midollo spinale, dalla periferia o

    dai centri superiorio inviare informazioni al midollo spinale, alla periferia e ai

    centri superiorio scambiare informazioni con altri nuclei del tronco

    encefalicoo alcuni nucleirappresentano sede di attivit di integrazione

    che determina il ritmo dellattivit respiratoria e cardiaca.

    Cervelletto

    Il cervelletto un organi situato dorsalmente al tronco encefalico, a cui collegato attraverso tre coppie di peduncoli: superiori, medi e inferiori.

    Occupa la fossa cerebellare dellosso occipitale, nei due riquadri inferioridelleminenza crociata.

    formato da:

    - verme: porzione mediana, meno sviluppata e nascosta.- Emisferi (destro e sinistro): posti ai lati del verme.

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    Tutta la superficie del cervelletto attraversata da solchi longitudinali etrasversali di varie profondit che lo suddividono in lobi, lobuli e lamelle.

    Struttura del cervelletto. Nel cervelletto la sostanza grigia prevalentemente disposta sulla parte esterna, la corteccia cerebellare,in cui i neuroni si stratificano disponendosi in 3 file:

    - presente anche parte della sostanza grigia immersa nellasostanza bianca centrale, che forma i nuclei propri delcervelletto.

    Le funzioni del cervelletto sono prevalentemente motorie, dicoordinazione e controllo del movimento, sebbene recentemente si siadimostrato che il cervelletto abbia una funzione emotiva. Nello specifico:

    - controlla lequilibrio, il tono muscolare, la coordinazione e lapostura

    - riceve informazioni propriocettive e tattili sulle conseguenze delmovimento in atto

    - comunica le informazioni con la corteccia cerebrale e le riceve,

    integrandole con quelle periferiche.

    Diencefalo

    Il diencefalo una formazione anatomica situata rostralmente al troncoencefalico, costituita sostanzialmente di sostanza grigia. esternamentericoperta per la maggior parte dal telencefalo.

    Struttura del diencefalo. Il diencefalo costituito da:

    - talamo: formazione ovoidale pari di sostanza grigia- ipotalamo: massa di sostanza grigia posta sotto il talamo- subtalamo: costituito da alcuni nuclei in continuazione diretta

    con il mesencefalo, situato ventralmente al talamo,posteriormente e lateralmente allipotalamo.

    - Metatalamo. Appendice posteriore al talamo.- Epitalamo: in continuit supero posteriore con il talamo.

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    Il talamo la formazione pi estesa del diencefalo. Riceve tutte leinformazioni sensitive dal midollo spinale e dal tronco, trasmettendole ericevendole con il telencefalo:

    - connesso al telencefalo bidirezionalmente- attivit di collegamento tra la corteccia motoria e specifiche

    formazioni destinate al movimento (es. cervelletto e nuclei dellabase).

    - Collegato ai nuclei che agiscono sulla memoria a breve termine,sullaffetto, sul linguaggio e sulle attivit comportamentali ingenerale.

    Lipotalamo il principale organo coinvolto nellintegrazione del sistemanervoso vegetativo, in quanto regola:

    - fame, sete, temperatura corporea- sonno-veglia- attivit della maggior parte delle ghiandole endocrine.

    Il subtalamo ha un ruolo importante:

    - nellesecuzione degli schemi motori- regolazione dei movimenti elaborati dai nuclei della base.

    Il meta talamo assimilabile al talamo, poich implicato nellatrasmissione corticale di informazioni uditive e visive.

    Lepitalamo identificato in gran parte con lepifisi, una ghiandolaendocrina che produce melatonina (ormone che regola i c icli di sonno-veglia e il tono dellumore).

    Telencefalo

    Il telencefalo si sviluppa rostralmente al diencefalo ed la porzione pi

    evoluta nel sistema nervoso centrale, specialmente nelluomo.Struttura del telencefalo.

    Il telencefalo formato da due emisferi(destro e sinistro), separati dauna profonda incisura detta scissura interemisferica:

    - sul fondo della scissura si trova un organo commissurale,formato da fibre mieliniche associative detto corpo calloso.

    - La superficie del telencefalo molto estesa, quindi per nonoccupare un eccessivo volume si ripiega pi volte su s stessa,dando luogo alle circonvoluzioni cerebrali.

    - Le circonvoluzioni sono separate da solchi.

    La materia del telencefalo si dispone in strati:

    - corteccia cerebrale: lo strato pi esterno, formatoessenzialmente di sostanza grigia, ovvero da neuroni.- Centri semiovali: sono le masse ovalari di sostanza bianca che

    si pongono sotto la corteccia. Paiono come corpi traslucidiformati da fibre mieliniche disposte in maniera estremamenteregolare.

    - Nuclei della base: masse di sostanza grigia situate sotto i centrisemiovali.

    - I nuclei del setto: sono la continuazione caudale dei nuclei dellabase, che si sviluppano embriologicamente dalla porzione imparimediana del telencefalo.

    Superficialmente, grazie alla presenza delle scissure, il telencefalo vienesuddiviso in lobi. Le due principali scissure, che suddividono ogniemisfero in 4 lobi sono:

    - scissura centrale di Rolando: con decorso rostro-caudale- scissura laterale di Silvio: decorso fronte-ventrale.

    Le due scissure delimitano i quattro lobi:

    - lobo frontale: delimitato posteriormente dalla scissura diRolando e inferiormente dalla scissura laterale di Silvio.

    - Lobo parietale: delimitato anteriormente dalla scissura centralee inferiormente da quella laterale

    - Lobo temporale: delimitato superiormente dalla scissura di

    Silvio- Lobo occipitale: delimitato superiormente dai prolungamentidella scissura laterale.

    Area della corteccia cerebrale. La corteccia cerebrale vienetradizionalmente divisa in 52 aree distinte per funzione e perconnessioni. La classificazione funzionale delle due aree trova:

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    - area sensitiva prima: riceve gli stimoli sensoriali ed

    responsabile della percezione- area sensitive secondarie: ricevono gli stimoli dellarea sensitiva

    prima e conferiscono significato agli stimoli mediandoli conlesperienza e lapprendimento

    - area motoria primaria: originano le vie motorie che attivano i

    motoneuroni in periferia.- Area motoria secondaria o premotoria: provvede ad elaborare gli

    schemi motori e controlla il funzionamento dellarea motoriaprimaria.

    - Aree associative: sono le aree in cui avvengono i fenomeniintellettivi, avviene la mediazione tra stimoli e memoria, avvienela memoria, lapprendimento, il linguaggio, le elaborazioni logico-aritmetiche e quelle emotive.

    I nuclei della base. I nuclei della base sono una importante stazione diun circuito complesso che nasce sulla corteccia e successivamente,tramite li talamo, influiscono sullattivit corticale:

    - memorizzazione di schemi motori- motivazione allazione.

    Meningi

    Le meningi sono tre strutture di protezione del sistema nervoso:

    - sono 3 strati connettivali che ricoprono il midollo spinale elencefalo, tutti con la medesima struttura.

    Procedendo dallinterno allesterno si incontrano:

    - dura madre: detta anchepachimeninge, che ha lo spessoremaggiore. costituita da due foglietti di tessuto connettivo

    fibroso, separati da tessuto adiposo:o 1 foglietto: a contatto con il periostioo 2 foglietto: posto sotto il tessuto adiposo.

    - Aracnoide: uno strato di tessuto connettivo lasso- Pia madre: connettivo lasso, strettamente adeso al midollo

    spinale.

    Al di sotto dellaracnoide sono presenti vasi arteriosie non vasi venosi:laracnoide forma la barriera ematoencefalica, ovvero non lasciapassare alcuni farmaci o alcune sostanze.

    Nellencefalo, rispetto al midollo spinale vi sono alcune differenze:

    - tra i due foglietti della dura madre passano i vasi venosi

    - spazio epidurale: tra i due foglietti della dura madre in cui circolail liquido cefalo-rachidonico.

    Vi sono altri spazi intermedi di notevole importanza:

    - spazio sottodurale: tra la dura madre e laracnoide.- Spazio subaracnoidale: tra laracnoide e la pia madre. In questa

    sezione si situa la barriera ematoencefalica e i vasi arteriosi.

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    Midollospinale

    Il midollo spinale la porzione pi caudale del nevrasse e rappresenta

    un importante centro dintegrazione.La sostanza bianca che avvolge la farfalladi sostanza grigia posta nelcentro della sezione orizzontale di midollo spinale accogliecontinuamente fibre che entrano e che escono, che sono:

    - radici dei nervi spinali: connettono lencefalo con la periferia delcorpo

    - fasci intersegmentari: fibre che collegano tra loro vari segmentidi midollo spinale.

    Il midollo spinale permette allencefalo di:

    - ricevere informazioni sensitive mediante fasci ascendenti.

    - Inviare informazioni ai neuroni motori somatici e visceralimediante i fasci discendenti, per produrre la risposta effettrice.

    Anche nel midollo spinale avviene una relazione tra recettori sensitivi ela componente effettrice, tramite un procedimento noto come arcoriflesso spinale, che pu realizzarsi:

    - riflesso monosinaptico: la fibra sensitiva si connnettedirettamente al motoneurone

    - riflesso polisinaptico: la fibra sensitiva si collega almotoneurone mediante interposizione di interneuroni.

    Posizione, rapporti e fissaggio.Il midollo spinale contenuto nel canale vertebrale, tra:

    - margine superiore dellatlante- T12-L3.

    Continua:

    - cranialmente con il bulbo

    - caudalmente si assottiglia formando il cono midollare,o da li diparte un sottile cordoncino, detto filum terminale,

    che si inserisce sulla faccia posteriore della 1 vertebracoccigea

    Il midollo, come tutto il SNC, rivestito da involucri connettivaliriccamente vascolarizzati, le meningi:

    - dura madre- aracnoide- pia madre

    Le meningi sono separate tra loro da spazi meningei:

    - spazio infradurale: tra la dura madre e laracnoide. uno spaziovirtuale.

    - Spazio infraracnoidale: tra aracnoide e pia madre, contiene illiquido cefalorachidiano.

    Vi sono alcuni mezzi di fissit che permettono al midollo spinale diseguire qualsiasi movimento in simbiosi con il rachide:

    - legamenti denticolati: dalla superficie esterna del midollo siportano alla dura madre

    - bulbo: fissa cranialmente in midollo- radici dei nervi spinali: lo fissano in tutto il suo corso,

    mantenendo la solidariet con le vertebre,

    Questi mezzi di fissit fanno anche in modo che il midollo non entri incontatto con le superfici ossee.

    Configurazione esterna.

    Al di fuori dei suoi involucri meningei, il midollo spinale appare come uncilindro, leggermente appiattito in senso anteroposteriore:

    - si riduce in senso craniocaudale- presenta due rigonfiamenti in corrispondenza degli arti:

    o rigonfiamento cervicaleo rigonfiamento lombare.

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    - Allestremit caudale il midollo si restringe nel cono midollare e

    continua:o Con un lungo e sottile filamento fibroso detto filum

    terminale interno: Avvolto dl sacco durale, ma anche dallaracnoide Laracnoide giunge fino alla 2 vertebra sacrale.

    o Prosegue fino al coccige con un filamento molto sottile,ilfilum terminale esterno, che:

    fuso con il sacco durale. Termina sulla superficie esterna della 1 vertebra

    coccigea.

    Una dilatazione dello spazio aracnoidale, detta cisterna terminale, cheavvolge le radici dei nervi lombari, sacrali e coccigei, rappresenta lasede delezione per lapuntura lombare.

    La superficie esterna del midollo spinale percorsa da una fessura ealcuni solchi:

    - in posizione mediana si riscontrano due linee che dividono il

    midollo spinale in due antimerisimmetrici.o solco mediano posteriore (posteriormente) meno

    profondo. in continuit con un setto di glia, il setto

    posteriore, che si porta nella sostanza grigia.o fessura mediana anteriore (anteriormente) percorre tutto

    il midollo spinale in lunghezza. profonda fino a 4 mm.- Anteriormente, procedendo lateralmente, si incontrano due

    solchi:o Solco laterale anteriore: delimita, assieme al solco

    laterale posteriore, il cordone laterale

    interrotto dalle radici anteriori dei nervi spinali,che accolgono in prevalenza fibre motrici.- Posteriormente, invece vi sono due solchi ben visibili:

    o Solco intermedio posteriore: piccola incisura checontinua con un setto di glia, a dividere in due il cordoneposteriore.

    o Solco laterale posteriore: decorre per tutta la lunghezzadel midollo ed sede di ingresso delle radici dei nerviposteriori (fibre prevalentemente sensitive).

    La presenza di solchi e fessure, permette, in ogni antimero, lasuddivisione in tre cordoni:

    - cordone laterale: compreso tra i solchi laterali posteriore eanteriore- cordone anteriore: compreso tra la fessura mediana anteriore

    e il solco laterale anteriore.o Rappresenta la continuazione verso il basso delle piramidi

    bulbari.o Si assottiglia procedendo caudalmente.o Pu in alcune zone parere diviso in due cordoni da un

    solco incostante, il solco intermedio anteriore.- Cordone posteriore: compreso tra il solco mediano posteriore

    e il solco laterale posteriore. Pu essere suddiviso in due cordonidalla presenza del solco intermedio posteriore:

    o Fascicolo gracile di Goll: il cordone pi medianoo Fascicolo cuneato di Burdach: il cordone pi laterale,

    compreso tra il solco intermedio e quello laterale.

    Radici dei nervi spinali

    Da ciascun antimero origina una serie di nervi spinali costituiti da:

    - radice anteriore o motoria- radice posteriore o sensitiva.

    Fa eccezione il C1 che possiede solamente la radice anteriore.Sia le radici anteriori che posteriori fuoriescono dai solchi laterali:

    - lungo il decorso delle radici posteriori, prima della fusione conquella anteriore, vi un rigonfiamento fusiforme, il gangliospinale, che contiene i neuroni pseudounipolari, o neuroni T, dacui dipartono i nervi che entrano nel midollo

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    Allinterno del canale vertebrale, le radici anteriore e posterioreattraversano separatamente lo spazio infraracnoidale:

    - perforano laracnoide e la dura madre- si uniscono a livello del corrispondente foro intervertebrale e

    formano il nervo spinale.

    Divisione del midollo spinale in neuromeri

    In base al rapporto tra nervi spinali e vertebre corrispondenti nelmomento dello sviluppo fetale, si individuano diversi tratto:

    - cervicale- toracico- lombare- sacrale- coccigeo.

    Ogni tratto si compone di diversi segmenti, detti neuromeri, che

    corrispondono allemergenza bilaterale di un nervo spinale con le lorodue radici (anteriore-motoria, posteriore-sensitiva con il ganglio):

    - tratto cervicale: otto neuromeri.- Tratto toracico: 12 neuromeri (T1-T12)- Tratto lombare: 5 neuromeri (L1-L5)- Tratto sacrale: 5 neuromeri (S1-S5)- Tratto coccigeo: 3-4 neuromeri (Co1-Co3/4)

    Si possono sviluppare, in corrispondenza dei segmenti neuromerici, deisemplicissimi archi riflessi orizzontali, che si sviluppano come riflessinervosi segmentali:

    - dallo stimolo cutaneo che entra nella radice posteriore- alla risposta effettrice che esce dalla radice anteriore.

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    Configurazione interna del midollo spinale.

    Allosservazione microscopica, il midollo spinale in sezione orizzontalepare composto da due materie:

    - sostanza grigia, posta centralmente- sostanza bianca, circonda quella grigia in periferia.

    Allinterno della sostanza grigia, centralmente, presente un canalecentrale, o canale dellependima, che varia il proprio diametro ma siestende per tutta la colonna.

    Sostanza Grigia.

    La sostanza grigia si compone di due parti simmetriche (una perantimero) disposte sagittalmente:

    - Connesse da un tratto trasversale, la commessura grigia, in cuipassa anche il canale centrale.

    - Ha forma di H maiuscola.

    In ogni porzione si possono riscontrare:

    - corno anteriore- corno posteriore

    - Massa intermedia.

    Nei segmenti spinali compresi tra T2 e L1 sporge anche un cornolaterale.

    Il corno anteriore ha forma quadrangolare lievemente arrotondata:

    - si porta in avanti e verso lesterno (lateralmente).

    - Rimane separato dalla superficie del midollo da un strato disostanza bianca.- Vi si possono distinguere una testa e una base.- Dal contorno festonato della testa del corno anteriore sporgono

    delle piccole radicole di fibre che poi confluiscono nella radicedel nervo spinale anteriore o motorio.

    La massa intermedia si trova tra la base del corno superiore e quelladel corno posteriore, sporgendo verso lesterno:

    - sviluppata prevalentemente a livello cervicale- a livello cervicale presenta la formazione reticolare:

    o cellule frammiste a fibre nervose.- Pu, assieme al corno anteriore, presentare il corno laterale.

    Il corno posteriore pi lungo e allungato di quello anteriore, cheraggiunge quasi la superficie del midollo spinale:

    - formato, procedendo in senso postero-anteriore da:o apiceo testao colloo base.

    - Lapice presenta numerosi strati differenziati, che procedendopostero-anteriormente sono:

    o Zona marginale: sottile lamina di fibre nervose condecorso longitudinale.

    o Zona spongiosa: strato di fibre nervose con cellulesparse.

    o Sostanza gelatinosa di Rolando: formazione semilunareche riveste la testa, traslucida fatta di tessuto nervoso.

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    La commessura grigia disposta trasversalmente tra le formazionigrigie dei due antimeri:

    - a contatto con:o Anteriormente con una lamina di fibre mieliniche detta

    commessura bianca anteriore.o Posteriormente da un setto gliale che prosegue il solco

    mediano posteriore, detto setto posteriore.- La presenza del canale centrale (o dellependima) permette di

    dividere le due porzioni di commessura grigia:o Commessura grigia anterioreo Commessura grigia posteriore.

    - La sostanza grigia della commessura, in prossimit del canalecentrale si fa granulare e traslucida, prendendo il nome disostanza gelatinosa centrale.

    Il canale centrale difficilmente presente per tutta la lunghezza delmidollo spinale:

    - Residuo primitivo del canale neurale

    - Contiene una piccola quantit di liquido cefalorachidiano.o Superiormente: continua con la cavit del IV ventricolo

    dalla porzione inferiore del bulboo Inferiormente: prosegue nel filum terminale interno per 5-6

    mm.- La sezione del lume non ne di forma n di dimensioni costanti,

    poich varia da fessura a cerchio a ovale, ecc a seconda dellazona anatomica in cui si trova.

    - La parte del canale rivestita dallependima, un epitelioprismatico cigliato:

    o Intorno allependima presente la sostanza gelatinosacentrale, uno strato di cellule gliali, piccoli neuroni e sottilifibre nervose.

    o Al di fuori della sostanza gelatinosa centrale vi lacommessura grigia, formata dalla sostanza grigia.

    Sostanza Bianca

    La sostanza bianca costituita da fibre mieliniche a decorsoprevalentemente longitudinale, che circondano la sostanza grigia:

    - sono rivestiti dallapia madre, una membrana sottilissima dicolore biancastro

    - I solchi e le fessure che definiscono la configurazione esterna delmidollo suddividono la sostanza bianca in tre grandi cordoni:

    o Cordone anterioreo Cordone lateraleo Cordone posteriore.

    Il cordone anteriore localizzato tra la fessura mediana anteriore e ilsolco laterale anteriore:

    - dal solco laterale anteriore emergono i tratti intramidollari delleradici dei nervi spinali

    - le fibre hanno decorso orizzontale e incrociano ortogonalmente isistemi di fibre longitudinali del cordone anteriore

    - una sottile lamina di sostanza bianca, la commessura biancaanteriore, riunisce i cordoni anteriori dei due lati.

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    Il cordone laterale situato tra le radicole dei nervi spinali anteriori eposteriori:

    - situato tra:o solco laterale anterioreo solco laterale posteriore

    - contiene fasci di varie dimensioni intercalati da setti di glia.

    Il cordone posteriore un cordone di sostanza bianca situato tra ilsolco mediano posteriore e il solco laterale posteriore:

    - nel solco laterale posteriore entrano le radicole posteriori deinervi spinali posteriori o sensitivi.

    - A livello dei neuromeri cervicali e di quelli toracici superiori, ilcordone posteriore diviso da un setto gliale che diparte dalsetto intermedio posteriore in:

    o Fascicolo gracile: il pi medialeo Fascicolo cuneato: quello laterale.

    Variazioni quantitative della sostanza grigia

    La sostanza grigia del midollo spinale presenta uno sviluppo e unaconformazione differenti a seconda dei neuromeri.

    La quantit di sostanza grigia, varia approssimativamente a livello deidue rigonfiamenti del midollo:

    - Rigonfiamento cervicale- Rigonfiamento lombare.

    Questaumento di sostanza grigia in quelle posizioni dovuto allapresenza di un maggior numero di neuroni e di circuiti in prossimit deigrossi nervi che raggiungono gli arti.

    Le variazioni quantitative della sostanza grigia:

    - Coinvolgono prevalentemente il corno anteriore.- Nel corno posteriore, invece, vi un notevole sviluppo della

    sostanza gelatinosa di Rolando, in corrispondenza dei neuromerisacrali.

    Variazioni quantitative della sostanza bianca.

    Anche la sostanza bianca vede una variazione di dimensione di notevoleimportanza. Tuttavia la variazione regolare e continua, con unaumento in senso caudocraniale.

    Le motivazioni di queste variazioni cos accentuate sono:

    - diminuzione delle fibre che dallencefalo si disperdono nei varineuromeri

    - aumento del numero di fibre che progressivamente dalla partecaudale si sommano alle parti pi craniali.

    Struttura della sostanza grigia.

    I neuroni della sostanza grigia allinterno del midollo spinale sono tuttimultipolari ma, si distinguono per l comportamento del neurite, deidendriti per la modalit di collegamento e per funzione in:

    - Neuroni dei I tipo di Golgi: hanno assoni che fuoriescono dallasostanza grigia per portarsi:o radici anteriori dei nervi spinali (neuroni radicolari)o in fasci di sostanza bianca (neuroni funicolari)

    - Neuroni del II tipo di Golgi: con assoni che restano confinatinella sostanza grigia (neuroni di associazione o interneuroni).

    I neuroni contenuti nella sostanza grigia del midollo spinale possonoformare raggruppamenti in cui tutti gli elementi presentano le stesseconnessioni nervose:

    - tali raggruppamenti li si chiama nuclei se la sezione trasversale o colonne se la sezione longitudinale.

    I neuroni del corno anteriore sono raccolti in gruppi detti colonnemotorie che si estendono per laltezza di alcuni neuromeri:

    - lorganizzazione di base dei neuroni motori somatici prevedegruppi longitudinali di neuroni e ciascuno deputatoallinnervazione di un muscolo

    - I raggruppamenti neuronali che innervano i diversi muscoli sonodisposti su due gruppi longitudinali principali:

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    o Gruppo motore longitudinale mediale: innerva i muscoli

    del tronco, in cui quelli flessorisono pi ventrali, mentrequelli estensorisono pi dorsali.

    o Gruppo motore longitudinale laterale: si trovasolamente a livello dei rigonfiamenti cervicale e lombare.Sono deputati alla motilit degli arti superiori e inferiori.

    Nel gruppo laterale vi unorganizzazionesomatotropica, ovvero i neuroni che innervano imuscoli prossimali sono posti medialmenterispetto a quelli che innervano i muscoli distali.

    Nei neuromeri da C3 a C7 vi un nucleo centrale,detto nucleo frenico, che innerva il diaframma.

    Nelle corna posteriorisi osservano quattro raggruppamenti neuronali dicui 2 si estendono per tutta la lunghezza del midollo e 2 sono limitati aitratti toracico e lombare superiore:

    - la sostanza gelatinosa di Rolando: costituita da piccoli neuronidel II tipo di Golgi (interneuroni) frammisti a neuroni di maggiori

    dimensioni. Estesa x tt la colonna.- Nucleo proprio del corno posteriore: gruppo di neuroni postoanteriormente alla sostanza gelatinosa ed esteso per tutto ilmidollo.

    - Zona marginale: posto posteriormente alla sostanza gelatinosa.Vi sono neuroni di maggiori dimensioni disposti in uno stratosottile.

    - Il nucleo toracico o dorsale: situato nella base delle cornaposteriori e si estende da C8 a L3/4. Sono neuroni relativamentegrandi e inviano lassone nel fascio spino cerebellare dorsale.

    Le corna laterali e la massa intermedia del midollo spinale contengononeuroni relativamente piccoli con caratteristiche di neuroni effettoriviscerali. Costituiscono i gruppi:

    - gruppo intermedio mediale: costituito da neuroni internucialiche si estendono da T1 a L2/3 e sono centri effettori delsimpatico toracolombare.

    - Gruppo intermedio laterale: gli assoni di questi neuronipenetrano nelle radici anteriori dei nervi spinali e raggiungono iltronco del simpatico.

    Nei neuromeri sacrali 2,3 e 4 presente un gruppo simile di neuronisituato lateralmente al canale centrale e alla sostanza gelatinosacentrale:

    - da origine alle fibre effettrici pregangliari del parasimpaticosacrale.

    Neuroni funicolari

    I neuroni funicolari sono neuroni del I tipo di Golgi che hanno forma edimensioni variabili e raramente si trovano in gruppi ben individuabili.

    Si trovano in prevalenza:

    - corno posteriore- massa intermedia- commessura grigia.

    Ricevono stimoli da:

    - neuroni gangliari (neuroni T) spinali- altri neuroni funicolari.

    Secondo i bersagli finali vengono distinti in:

    - neuroni di associazione: entrano nella sostanza bianca e siportano nuovamente nella sostanza grigia per collegarsi ad altrisegmenti spinali con neuroni funicolari o radicolari.

    - Neuroni di proiezione: inviano lassone nel tronco cefalico o aformazioni soprassiali.

    Neuroni radicolari

    I neuroni radicolari sono neuroni del I tipo di Golgi che hanno unassone che fuoriesce dal nevrasse per portarsi alle radici anteriori deinervi spinali.

    Si possono distinguere in:

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    - neuroni radicolari visceroeffettori: appartengono al sistema

    neurovegetativo- neuroni radicolari somatomotori: appartengono al sistema

    nervoso somatico.

    I neuroni radicolari effettori viscerali sono localizzati prevalentementenella massa intermedia e hanno dimensioni inferiori a quelli

    somatomotori con dendriti meno sviluppati:- Hanno assoni mielinici che escono dal midollo nelle radici

    anteriori per portarsi ai gangli simpatici o parasimpatici.- Occupano, nel midollo spinale due colonne distinte:

    o Colonna visceroeffettrice simpatica: nucleo intermediolaterale della lamina VII

    o Colonna visceroeffettrice parasimpatica: nella lamina VI,medialmente nella massa intermedia

    - Ricevono afferenze dai neuroni gangliari sensitivi viscerali:o Formano archi riflessi (diretti o indiretti).

    - Sono sotto il controllo centrale di sistemi multisinaptici diffusi, a

    decorso discendente.I neuroni radicolari motori somatici sono posti nella testa del cornoanteriore:

    - Inviano le loro fibre attraverso la radice anteriore dei nervi spinalie portano le loro fibre alleplacche motricisulla muscolaturastriata.

    - Sono la via finale comune per impulsi nervosi provenienti siadalla periferia sia dai centri superiori:

    o Dalla periferia: ricevono stimoli sensitivi dai prolungamentidei neuroni gangliari nelle radici posteriori (archi riflessisomatici).

    o

    Dai centri superiori: ricevono impulsi da vie discendentimotorie.- Gli stimoli possono giungere alle cellule radicolari somatomotrici

    direttamente o, pi di frequente, attraverso interneuroni.- Le cellule radicolari inviano impulsi alle placche motrici attraverso

    circuiti regolati dalle cellule di Renshaw.

    Tipologie di neuroni somatomotori: alfa e gamma.

    I neuroni somatomotori si distinguono in:

    - Motoneuroni .- Motoneuroni .

    I motoneuroni sono sparsi tra i motoneuroni alfa con rapportoinferiore:

    - Sono pi piccoli dei motoneuroni .- Sono simili per caratteristiche morfologiche generali- Il loro assone si porta attraverso la radice anteriore del nervo

    spinale per terminare nelle placche motrici, sulle fibre intrafusalidei fusi neuromuscolari.

    I motoneuroni sono motoneuroni di dimensioni maggiori dei gamma edi forma variabile:

    - le maggiori dimensioni si trovano a livello dei due rigonfiamenticervicale e lombare

    - la superficie del pirenoforo e dei dendriti possono ricevere fino a10000 terminazioni sinaptiche- attraverso la commessura grigia, i dendriti possono passare

    anche nellantimero opposto.- Il neurite, poco dopo luscita si divide in due rami:

    o Ramo principale: entra nel nervo spinale anteriore etermina sulle fibre muscolari striate.

    o Ramo collaterale: si porta in sinapsi con interneuronidetti cellule di Renshaw.

    Sono cellule inibitorie Sono capaci di riverberare limpulso a neuroni

    sotto e soprastanti o allo stesso motoneurone .

    Cellule del II tipo di Golgi

    Le cellule del II tipo di Golgi sono localizzate in tutta la sostanza grigia:

    - il loro assone decorre solamente nella sostanza grigia- hanno funzione associativa a breve distanza.

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    - Hanno un ruolo importante nella redistribuzione spaziale e

    temporale degli impulsi periferici e centrali.

    Organizzazione laminare della sostanza grigia.

    La sostanza grigia del midollo spinale rivela un assetto di tipo laminare,

    che permette di definire bene, al netto delle variazioni locali,lorganizzazione cellulare in colonne:

    - Nove lamine con decorso postero-anteriore.- Sono presenti per tutto il midollo spinale.- Lamina X la decima lamina, una piccola zona attorno al canale

    centrale.

    La lamina I:

    - corrisponde alla zona marginale e alla zona spongiosa.- Strato molto sottile adiacente alla sostanza bianca- Ha un aspetto reticolato per la presenza di fibre nervose che si

    incrociano in diverse direzioni.

    La lamina II:- corrisponde alla sostanza gelatinosa di Rolando- caratterizzata da piccoli neuroni addensati- priva di fibre mieliniche

    La lamina III ha una struttura molto simile alla lamina II:

    - parallela- neuroni voluminosi- fibre amieliniche.

    La lamina IV:

    - pi spessa della lamina III- posta sul collo del corno posteriore- accoglie numerose fibre sensitive.- non a contatto lateralmente con la sostanza bianca- accoglie neuroni funicolari (di associazione o di proiezione).- Presenta numerosi fascetti di fibre mieliniche.

    - Emette molti assoni ascendenti (contingente maggiore della viaspino-talamica).

    La lamina V:

    - posta nel corno posteriore- pu essere suddivisa in due porzioni:

    o due terzi mediali: contiene piccole cellule e scarse fibreo terzo laterale: corrisponde alla zona reticolare, contiene

    grossi neuroni e fibre di vario calibro.- Riceve numerose collateralidalla cute.- Molti neuroni inviano assoni nel cordone laterale per formare

    fasci di associazione intersegmentali.- Alcuni altri neuroni inviano nel cordone controlaterale (nellaltro

    antimero) i propri assoni a formare il fascio spino cerebellareventrale.

    - associato alla sensibilit viscerale.

    La lamina IV:

    - occupa la base del corno posteriore.- Suddivisa in due porzioni:

    o Mediale: cellule dense e piccoleo Laterale: cellule pi grandi e meno addensate.

    - A livello sacrale S2-S4 si localizzano i neuroni visceroeffettoriparasimpatici, raggruppati in due colonne:

    o Inviano i loro assoni a neuroni gangliari parasimpaticiposti fuori dal canale vertebrale che innervano i visceripelvici.

    La lamina VII:

    - occupa la massa intermedia e si spinge nel corno anteriore.- Contiene vari nuclei, di cui i pi importanti sono:

    o colonna di Clarkeo Nuclei intermedio lateraleo Nuclei intermedi mediali.

    - Il nucleo di Clarke:o Ammasso di neuroni con il massimo sviluppo a livello del

    rigonfiamento lombare

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    o Cellule di varie dimensione che danno inizio al fascio

    spino cerebellare dorsale.- Nucleo intermedio laterale:

    o Cellule effettrici visceraliche danno origine a fibresimpatiche pregangliari.

    - Nucleo intermedio mediale:

    o Origina il Fascio spino cerebellare ventrale che siunisce alle fibre provenienti dalla lamina V.- Tra i neuroni della lamina VII vi possono anche essere:

    o Cellule funicolari di associazione intersegmentaleo Cellule di Renshaw ()o Cellule internuciali.

    - Originano da queste cellule anche fibre costituenti la viaspinotalamica .

    Le lamine V VI VII costituiscono una zona per:

    - organizzazione di riflessi polisinapticia livello del midollo- terminazione di vie discendenti: importanti fascio di proiezione

    diretti cranialmente a formazioni assiali e soprassiali.La lamina VIII:

    - attraversa tutto il corno anteriore a livello toracico- a livello dei rigonfiamenti viene racchiusa dalla lamina IX nella

    parte anteromediale del corno anteriore.- Consiste prevalentemente di cellule funicolariche possono

    avere diverso destino (solitamente di neuroni premotori):o Spostamento controlaterale sulla commessura bianca

    anteriore terminando su motoneuronio Divisione a T in seguito a spostamento controlaterale che

    generano fasci ascendenti e discendenti su neuromeri

    differenti.- Viene infatti considerata un centro associativo intraspinale:o Pone in contatto i neuroni somatomotori di due antimerio Recluta in successione temporale neuroni somatomotori

    lontani dal neuromero di partenza.

    - Anche fasci appartenenti alle vie extrapiramidali discendentisipongono in contatto con i neuroni della lamina VIII perregolare ineuroni somatomotori bersaglio.

    La lamina IX localizzata sul corno anteriore:

    - possiede motoneuroni e .- contiene i motoneuroni tipici del tratto spinale di riferimento:

    neuroni somatotipici con i muscoli del tratto.- Anche lo stesso posizionamento delle colonne di motoneuroni

    (ventrale ad esempio innerva i flessori, mentre dorsale gliestensori) correlato allinnervazione delle placche motrici.

    - Anche linnervazione degli arti (a livello dei rigonfiamenti) organizzata in maniera somatotipica:

    o Le colonne laterali innervano i muscoli pi distalio Le colonne mediali innervano i muscoli pi prossimali.

    - la lamina IX riceve:o Rami collaterali di fibre dalla radice posterioreo Afferenze monosinaptiche inerenti alle vie corticospinali.

    La lamina X costituita dalla sostanza grigia che circonda il canalecentrale (o dellependima) e comprende:

    - commessura grigia anteriore- commessura grigia posteriore- sostanza gelatinosa centrale.

    Nella lamina X sono anche presenti elementi funicolari associativiintersegmentali.

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    Lamina Localizzazione Caratteristiche Stimolo.

    I Zona marginale ezona spongiosa

    Neuroni marginali conramificazionedendritica

    II Sostanza gelatinosadi Rolando

    Neuroni piccoli conglomeruli sinaptici

    III Testa del cornoposteriore

    Uguale a lamina II

    IV Collo del cornoposteriore

    Neuroni di dimensionivariabili

    Proiezione

    V Corno posteriore Neuroni di dimensionivariabili

    Proiezione e sens.viscerale

    VI Base del cornoposteriore

    Neuroni di piccole emedie dimensioni

    Neuronivisceroeffettori

    VII Corno anteriore emassa intermedia

    Neuroni di variedimensioni

    Elementi premotorie visceroeffettrici

    VIII Corno anteriore -testa

    Neuroni di variedimensioni e elementicommessurali

    Premotorio eassociativo

    IX Testa del corno ant. Pi colonne di neuroni Motorio

    X Commessura grigiacentrale

    Pochi e piccoli neuroni Elementi funicolariassociativi.

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    Teoria del cancello

    Sulla via dingresso delle informazioni sensitive nel midollo spinale presente un importante circuito di controllo costituito dalla sostanzagelatinosa di Rolando (lamina II e III):

    - convergono sui piccoli neuroni di quelle lamine sia le fibre digrosso calibro (tipoligia A o C) che quelle dipiccolo calibro(classe A).

    - I neuroni hanno effetti inibitorisulle cellule di proiezione.- Vi giungono anche delle fibre discendenti dalle strutture

    soprassiali che aumentano la complessit del controllo.

    Secondo la teoria del cancello:

    - i neuroni della sostanza gelatinosa agiscono:o aprendo il cancello: aumento dello stimolo in entrata.o Chiudendo il cancello: inibizione dello stimolo in entrata.

    - Si applica sia alla sensibilit dolorifica sia a altri tipi di afferenze.

    - Consente di regolare lentrata degli impulsi e di limitare le attivitriflesse.

    Per quanto riguarda la sensibilit dolorifica linibizione dello stimolo siriscontra sui neuroni del corno posteriore:

    - inibiscono lattivit di scarica delle vie spinotalamiche chetrasportano informazioni dolorifiche alla sostanza reticolare dibulbo e ponte.

    - Il segnale giunto dalla via spinotalamica passa poi allipotalamo e

    tramite il grigio periacqueduttale giunge, attraverso una viareticolo spinale nel cordone laterale.

    - Dal cordone laterale lo stimolo inibitorio si scarica sulle cornaposteriori perinibire lo stimolo.

    - I neuroni delle corna posteriori:o Inibiscono la fibra che porta lo stimolo dolorifico a livello

    presinaptico.- Lipotalamo secerne anche corticotropina, che innalza la soglia

    dolorifica.

    Attraverso questo circuito quindi possibile limitare lo stimolo dolorificoe pertanto lapercezione del dolore dellindividuo.

    Quando ad esempio una puntura porta a massaggiare e sfregare il puntoleso, lazione istintiva invia un treno di impulsimediante le fibre di grossocalibro:

    - questi impulsi eccitano i neuroni piccoli della sostanza gelatinosadi Rolando.

    - Inviano inibizioni presinaptiche bloccano lo stimolo dolorifico inentrata.

    - Si giunge ad una diminuzione dello stimolo dolorifico percepito.

    Questo tipo di circuito spiega inoltre la ridotta o assente (analgesia)percezione del dolore in determinati stati emozionali:

    - la via discendente reticolo spinale serotoninergica o

    noradrenergica- linterneurone inibitorio inibisce mediante encefaline:

    o interessante notare che il recettore per le encefaline ilmedesimo su cui agisce la morfina.

    - Il circuito descritto sotto il controllo della cortecciatelencefalica, da cui dipendono gli stati emozionali.

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    o La risposta al dolore pu quindi variare a seconda della

    persona e del suo stato emotivo.Struttura della sostanza bianca

    La sostanza bianca del midollo spinale formata da fibre mieliniche,con annessi nevroglia e vasi.

    Le fibre nervose presentano per la maggior parte un decorsolongitudinale e si raggruppano in fasci di fibre di diametro differente.

    I fasci, secondo la direzione dellimpulso si distinguono in:

    - ascendenti- discendenti

    Le fibre della sostanza bianca possono essere prolungamenti di diversitipi di neuroni:

    - gangliari annessi alla radice posteriore dei nervi spinali.- Cellule funicolari della sostanza grigia del midollo- Localizzati in formazioni soprassiali

    Nella sostanza bianca del midollo, possibile distinguere, in base aduna distinzione morfofunzionale, 5 tipi di fibre:

    - fibre afferenti dai gangli: attraverso le radici posteriori del nervospinale entrano nel midollo

    - fibre ascendenti lunghe: originate da neuroni del midollospinale o direttamente dai gangli che portano informazione alivelli soprassiali.

    - Fibre discendenti lunghe: provengono da livelli sopraspinali cheterminano su neuroni del midollo spinale, regolandone lattivit.

    - Fibre di associazione: instaurano connessioni intrasegmentali eintersegmentali (non escono dal midollo spinale)

    - Fibre effettrici: provengono da neuroni effettori e lasciano ilmidollo spinale attraverso le radici anteriori del midollo.

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    Classificazione delle fibre nervose.

    Le fibre nervose si distinguono in base al proprio calibro e al rivestimentomielinico, quindi anche in base alla velocit di propabazione dellimpulso.

    Si possono individuare tre grandi classi di fibre:

    - fibre A: hanno calibro di grosse dimensioni e rivestimentomielinico. Conducono gli impulsi velocemente. Con dimensioniprogressivamente decrescenti si usa una ulteriore divisione dellefibre A:

    o fibre A: hanno un diametro elevato e conducono stimolisolitamente tattili o pressori. Alternativamente sonofibre effettrici somatiche.

    o Fibre A: calibro progressivamente decrescente, quindianche la velocit di propagazione. Stimoli tattili opressori.

    o Fibre A: calibro ancora minore e minor velocit.Deputate allo stimolo dolorifico.

    - Fibre B: sono fibre mieliniche con piccolo diametro. Sono fibreche ineriscono gli stimoli viscerali, sia effettrici sia sensitivi.

    - Fibre C: sono fibre amieliniche di piccolo calibro. Trasportanostimoli dolorifici e termici. Sono anche fibre effettrici visceralipostgangliari.

    Si ricorda che la maggiore distinzione delle fibre in base alla guainamielinica:

    - mieliniche: tipi A e B- amieliniche: tipo C.

    Fasci di associazionePerfasci di associazione si intendono gruppi di fibre che risalgono oscendono per pochi neuromeri:

    - assicurano strette connessioni tra i neuromeri adiacenti- sono la base anatomica dei riflessi spinali plurisegmentali (riflessi

    proprio spinali).

    Si potrebbero considerare fasci di associazione anche i dendriti dellecellule del II tipo di Golgi e i collaterali di fibre radicolari e funicolari chesi instaurano nella sostanza grigia, ma si usa considerare questestrutture comeparte integrante della componente grigia.

    Si considerano quindi come fasci di associazione solamente i fasci cheoriginano da neuroni funicolari e connettono:

    - fasci di associazione intrassiale: neuromeri midollari picraniali con il tronco cefalico.

    - Fasci di associazione intersegmentale: connettono tra loroneuromeri vicini.

    I fasci di associazione sono pi prossimi alla sostanza grigia allinternodei cordoni.

    Fasci di proiezione.

    I fasci di proiezione si dividono in due categorie

    - ascendenti

    - discendenti.

    Fasci di proiezione ascendenti

    I fasci di proiezione ascendenti sono vie della sensibilit generale cheterminano a livello di:

    - corteccia cerebellare- corteccia telencefalica- nuclei- formazione reticolare del tronco encefalico.

    Si riconoscono tre grandi sistemi con significato filogenetico e funzionale

    differente:1) sistema a numerose stazioni darresto intramidollare:

    sensazioni esterocettive protopatiche (grossolane e imprecise)termiche, dolorifiche e tattili.

    a. Vengono inviate a nuclei del tronco encefalico, tubercoliquadrigemini superiori (mesencefalo), nuclei del talamo.

    b. Si proiettano poi alla corteccia telencefalica.

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    c. In questo sistema rientrano:

    i. Fasci sponotalamici e spinotettale (lemniscospinale)

    ii. Fascio spinolivareiii. Fascio spinoreticolare.iv. Fascio spino vestibolare.

    2) Vie spinocerebellari: vengono trasportati al cervelletto stimolipropriocettivi incoscienti provenienti dallapparato muscoloscheletrico.

    3) Vie del cordone posteriore recenti: sono presenti solamentenei mammiferi a livello del cordone posteriore del midollo spinale

    a. Stimoli tattili epicritici, termici e dolorifici.b. Sono tutte sensazioni ben discriminabili, precise.c. Passano dal bulbo e giungono al diencefalo.

    Fasci di proiezione discendenti.

    I fasci di proiezione discendenti che percorrono il midollo in direzione

    craniocaudale, si trovano esclusivamente nei cordoni anteriore elaterale.

    Appartengono a due sistemi anatomicamente distinti:

    - vie piramidali: sono di origine corticale e compare assieme allacorteccia motoria (fasci corticospinale crociato/laterale ecorticospinale diretto/anteriore).

    - Vie extrapiramidali: tutte le vie che differiscono dai fascicorticospinali per origine e per decorso. Originano a livelli corticalie sottocorticali.

    Accanto a queste due vie possono esservi fasci discendenti chesvolgono altre funzioni:

    - vie discendenti vegetative (agiscono su neuroni visceroeffettoridel midollo e del tronco)

    - vie di controllo che fanno sinapsi sui neuroni funicolari midollari.Controllano le vie di senso.

    Per ogni fascio di proiezione necessario conoscere:

    - sorgente

    - destinazione- funzione.

    Riflesso propriocettivo e coattivazione .

    I muscoli possiedono specifici recettori che inviano informazioni alsistema nervoso centrale:

    - fusi neuromuscolari- organi tendinei di Golgi.

    Fusi neuromuscolari

    Sono i recettori intramuscolari pi complessi e sono presenti in tutti imuscoli:

    - sono maggiormente numerosi nei muscoli estensori (che sioppongono alla forza di gravit) e in quelli con movimenti precisi(dita, mano, muscoli estrinseci degli occhi e muscoli facciali).

    - Sono lunghi qualche millimetro e sono formati da:o Capsula connettivaleo Sottili fibre muscolari avvolte dalla capsula dette fibre

    intrafusali. La regione centrale delle fibre intrafusali non

    presenta strutture contrattili ed ricca di nuclei Le estremit di tali fibre aderiscono al connettivo

    della capsula.

    Sulla base delle caratteristiche morfologiche si possono distinguere duetipologie di fibre intrafusali:

    1) a sacco nucleare: di dimensioni maggiori, con nuclei raccoltinella porzione equatoriale, che allargata.

    2) A catena nucleare: piccole dimensioni con i nuclei disposti in filaa livello equatoriale.

    Le fibre intrafusali sono dotate di innervazione sia sensitiva sia motrice:

    - Terminazioni sensitive primarie: fibre nervose disposte attornoalla zona equatoriale si avvolgono a spirale che provengono da

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    una fibra sensitiva gangliare di calibro relativamente grosso dettaA.

    - Fibre sensitive secondarie (o a fiorami): sono fibre di calibroinferiore rispetto alle primarie, poste distalmente dalla zonaequatoriale.

    - Fibre motrici : sono gli assoni dei neuroni , che terminano

    distalmente nella porzione contrattile del fuso.Lo stiramento del fuso avviene in due modalit:

    - Stiramento attivo: la contrazione delle porzioni distali del fusoprovocano lallungamento della porzione centrale

    - Stiramento passivo: la contrazione del muscolo che contiene ilfuso contribuisce a stirarne la porzione centrale.

    Lo stiramento del fuso provoca una serie di reazioni a catena:

    1) stimola le terminazioni sensitive capsulari,2) viene inviato lo stimolo direttamente ai motoneuroni,3) i motoneuroni stimolano la contrazione delle fibre extrafusali

    del muscolo e dei muscoli sinergici.

    a. Parte un collaterale della fibra sensitiva che inibisce imotoneuroni dei muscoli antagonisti.

    Organi tendinei di Golgi.

    Gli organi tendinei di Golgi sono decisamente pi semplici dei fusineuromuscolari e prevedono:

    - fibra mielinica di tipo A che sinserisce nel reticolo tendineo dicollagene ramificandosi e demielinizzandosi, rimanendo copertada un sottile strato connettivale.

    Lo stimolo che recepisce un organo tendineo di Golgi la tensionetendinea:

    - sono misuratori della tensione muscolare.- Lo stimolo si scarica direttamente o indirettamente su un

    motoneurone dellantimero del medesimo lato.- Scatena reazioni propriamente opposte a quelle che scatenano i

    fusi neuromuscolari appena stimolati:

    o Inibizione del muscolo in cui sono situati e dei muscolisinergici

    o Eccitazione del muscolo antagonista.

    La funzione dellorgano tendineo di Golgipare dunque quella di impedireuna eccessiva tensione muscolare, che potrebbe portare allalacerazione del muscolo o dello stesso tendine. Inoltre agisce:

    - anche per la regolazione del tono- per la corretta esecuzione dei movimenti.

    Correlazione tra i due organi muscolari sensitivi.

    La correlazione dei due modelli sensoriali allinterno di un muscoloavviene in maniera differente durante i diversi movimenti:

    - stiramento: attivati sia i fusi neuromuscolari sia gli organitendinei di Golgi, entrambi sottoposti ad aumento di tensione.

    - Contrazione: attivati gli organi tendinei ma inattivati i fusineuromuscolari, che sono sottoposti a pressione e non

    stiramento.o Da attingere per che le fibre motricidei fusi stirano

    attivamente i fusi. Permettono lo stiramento al momento del rilascio,

    attivando il fuso neuromuscolare.

    Coattivazione .

    Il movimento solitamente iniziato con la coattivazione sia delle fibre che di quelle :

    - stimolate sia le fibre intrafusali che quelle extrafusalio il motoneurone innesca il movimentoo il motoneurone pre-stira il fuso.

    - Permette una rapida correzione in caso la contrazione siamaggiore o minore rispetto al necessario.

    In caso di contrazione inferiore rispetto al necessario:

    - il muscolo passivamente stirato

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    Lesione del fascio corticospinale laterale.

    La lesione del fascio corticospinale laterale causa:

    - paralisi motoria spastica- clono- iperreflessia profonda- fenomeno di coltello a serramanico- riflesso di Babinski.

    Laparalisi spastica dovuta allaumento del tono muscolare unaconseguenza dellinterruzione:

    - del controllo esercitato dal fascio corticospinale sui neuroni e lelamine del midollo.

    - Del controllo esercitato sulneuroni di origine del fasciospinocerebellare ventrale.

    Il riflesso di Babinski il segnocaratteristico di una tale lesione:

    - il lieve strofinamento plantarecausa la flessione dorsaledella pianta del piede elabduzione delle dita.

    Sindrome di Brown-sequard

    Questa sindrome data dallemisezione del midollo spinale. Questacausa:

    - segni classici da lesione del fascio corticospinale laterale:omolateralmente e caudalmente alla lesione la perdita della

    sensibilit tattile epicritica e sensibilit propriocettiva cosciente(senso di posizione)- perdita della sensibilit termo dolorifica dellemisoma

    controlaterale.

    I sindromi, a causa dellincrociamento delle fibre, si manifestano nelleregioni corrispondenti a 2/3 neuromeri pi caudali.

    Lesioni dei motoneuroni del midollo spinale.

    Le lesioni dei motoneuroni del midollo spinale causanogeneralmente:

    - ipotonia muscolare.- Atrofia da mancato utilizzo.- Fascicolazioni (lievi contrazioni dovute allanomalo rilascio di

    acetilcolina da parte dei neuroni degeneranti).

    Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)

    Limportanza dei motoneuronicome la via finale comune per ilmovimento che media tutti i segnali discendenti dimostrata dallasclerosi laterale amiotrofica, che comporta la morte di tutti imotoneuroni:

    - motoneuroni spinali- cellule piramidali della corteccia motoria (neuroni dorigine delle

    vie piramidali).o Riscontrabile nel midollo una sclerosi () della sostanza

    bianca del midollo spinale, dovuta alla degenerazionedegli assoni.

    La SLA si sviluppa in maniera differente a seconda dei neuroni cheiniziano a degenerarsi siano:

    - prima quelli del midollo- prima i neuroni della corteccia motoria.

    Se linizio della malattia avviene a livello dei neuroni della cortecciamotoria, i segni sono:

    - incremento del tono muscolare (spasticit)

    - aumento dei riflessi da stiramento- deficit dei movimenti volontari coordinati dal sistema piramidale.o Si forma dunque una sorta di paralisi che detta paresi

    Tuttavia, dal momento in cui inizia il danneggiamento del motoneurone siha unaparalisi flaccida e assenza di riflessi che portano alla morte.

    Se lo sviluppo della patologia inizia a livello del motoneurone i segnisono:

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    - perdita di tutti i tipi di attivit motoria

    o preceduto da sintomi da irritazione dovuti a scaricheinappropriate del motoneurone prima di morire.Contrazioni disarticolate.

    o Paralisi completa dei muscoli innervati da certi neuroni.

    Nella fase terminale della malattia coesistono:

    - areflessia- paralisi flaccida- sclerosi delle vie discendenti piramidali- perdita del trofismo muscolare.

    La malattia ha un decorso fatale per la perdita di qualsiasi attivitmotoria, incluso quella respiratoria:

    - non vi sono cure- decorre in mesi o pochi anni- nessun farmaco in grado di rallentarla.

    Alcune forme di malattia sono ereditarie (il 10%) e sembrano causate dauneccessiva attivit dellenzima superossido dismutasi.

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    Encefalo

    Introduzione

    Lencefalo quella porzione del nevrasse che contenuta nelneurocranio assieme agli involucri meningei, direttamente continui aquelli del midollo spinale.

    Come punto di inizio si sceglie convenzionalmente il piano trasversalepassante tra:

    - radicola pi caudale di origine del nervo ipoglosso (XII paio dinervi encefalici)

    - radicola pi craniale del primo nervo cervicale (C1).

    Lencefalo ha una forma di ovoide con asse maggiore diretto

    anteroposteriormente:- anteriormente pi allungato con un polo piccolo- posteriormente ha un polo molto pi esteso.

    Ha un peso medio che varia in ragione del peso corporeo e delletcompreso tra 1250g e 1600g:

    - 1200g nella donna- 1350g nelluomo.

    Presenta una superficie superiore o volta e una base che si adattanoalle strutture ossee che lo contengono.

    Lencefalo costituito da:

    - tronco encefalico: parte assiale, situata caudalmente- due emisferi telencefalici: parte rostrale, estesa e voluminosa.- Cervelletto: struttura postero inferiore.

    Il tronco encefalico viene suddiviso in tre parti, che in sensocaudocraniale sono:

    - bulbo

    - ponte- mesencefalo.

    Dorsalmente al tronco presente il cervelletto, derivato dallo sviluppodella porzione dorsale del metencefalo.

    Un piano che passa trasversalmente sulla superficie superiore delcervelletto delimita la struttura situata rostralmente che viene chiamata

    cervello:- diencefalo: interna- telencefalo: porzione esterna, suddivisa in due lobi con setti

    interlobari (formazioni interemisferiche).

    Lencefalo contiene una serie di cavit dette ventricoli in direttacomunicazione tra loro e lo spazio sub aracnoideo:

    - tra bulbo e ponte anteriormente e cervelletto posteriormente presente il IV ventricolo, che in comunicazione con:

    o caudalmetne con il canale centrale del midollo spinale.o Dorsalmente e lateralmente, mediante tre fori, con lo

    spazio subraracnoideo.o Cranialmente con lacquedotto mesencefalico di Silvio.

    Lacquedotto stabilisce una comunicazione con ilIII ventricolo.

    - Il III ventricolo comunica da entrambi i lati, mediante un forointerventricolare, con due cavit scavate in ciascun emisferotelencefalico, dette ventricoli laterali.

    Le cavit ventricolaricontengono il liquoro liquido cefalorachidiano, ilquale ha una circolazione propria e un ricambio costante:

    - prodotto daiplessi corioidei, specializzazioni nella pareteependimale di ciascun ventricolo

    - passa a livello dello spazio sub aracnoideo

    - viene rilasciato e assorbito dal sistema venoso (non dalle arterie).Lencefalo presenta 12 paia di nervi cranici:

    - si numerano in numeri romani in senso craniocaudale- i loro nomi sono spesso correlati alle funzioni svolte.

    i l b i d l i

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    I nervi encefalici differiscono per vari aspetti dai nervi che fuoriesconodal midollo spinale:

    1) i nervi spinali sono sempre misti (contengono i 4 tipi di fibre:viscerali effettrici e sensitive e somatiche effettrici e sensitive),mentre le fibre encefaliche no:

    a. solo alcuni sono misti, cio VII, IX e X

    b. altri sono solo motori III, IV, VI e XIIc. altri solamente sensitivi I, II e VIIId. il V misto, ma solamente somatico e non viscerale.

    2) I nervi spinali sono formati da due radici distinte sia sul pianomorfologico (ventrale o dorsale) che quello della prevalenzafunzionale (motrice e sensitiva):

    a. I nervi misti cranici hanno radicole che emergononellostesso punto e presentanopi ganglilungo ilpercorso

    i. Il VII paio di nervi encefalici possiede un sologanglio in cui sono compresenti cellule sensitivesomatiche e sensitive viscerali.

    ii. Il X e IXpaio possiedono un ganglio per lafunzione sensitiva somatica e uno per quellaviscerale.

    3) Il punto di emergenza dei nervi spinali regolare, sempre nellostesso punto.

    a. Il punto di emergenza dei nervi encefalici avviene adintervalli irregolari

    i. Talvolta dalla superficie ventrale e talvolta daquella laterale

    ii. Solamente il IV nervo encefalico emerge dallasuperficie dorsale.

    4) Nel sistema di nervi encefalici tutte le fibre visceroeffettriciappartengono al sistema parasimpatico.

    a. Nascono come fibre pregangliari da nuclei parasimpaticiannessi ad alcuni nervi cranici (III, VII, IX e X)

    b. Si convoglianotutte nel V paio di fibre e le fibreparasimpatiche postgangliari raggiungono gli organi darami del V nervo

    c. Solamente il X paio emana fibre pregangliari cherimangono tali fino allorgano

    i. Appena prima dellorgano entrano nei loro relativigangli.

    Tutti i nuclei delle fibre sensitive sono localizzati nella callotta del troncoencefalico, in altre parole dorsalmente, dove hanno una sistemazione

    somatotopica in senso mediolaterale:1) Medialmente: somatomotori2) Intermedio: visceroeffettori3) Lateralmente. Sensitivi.

    E i C l b A t i d l i t 31

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    Tronco encefalico

    Il tronco encefalico comprende parti del sistema nervoso centrale condiversa origine e che, in senso caudorostrale sono:

    - bulbo o midollo allungato

    - ponte- mesencefalo.

    Nel tronco sono presenti neuroni responsabili di attivit vitali primarie,quali:

    - respirazione- funzioni cardiovascolari- attivit motorie- sonno e veglia

    La sua posizione intermedia tra il midollo spinale e il cervello vero eproprio, quindi il tronco encefalico attraversato da vie ascendenti e

    discendenti che connettono le diverseporzioni del SNC:

    - sono intercalati in essoraggruppamenti neuronali dettinuclei propri del troncoencefalico.

    - Sono anche localizzati i nucleidella maggior parte dei nervicranici.

    - La regione centrale occupatada cellule nervose separate dafasci di fibre che decorrono in

    direzioni varie e formano laformazione reticolare.

    Bulbo

    Conformazione esterna

    Il bulbo compreso tra il midollo spinale inferiormente e ilpontesuperiormente:

    - si divide dal midollo spinale da un piano immaginario che tagliatrasversalmente in un punto equidistante tra le radici di

    o primo nervo cervicaleo nervo dellipoglosso (XII paio di nervi cranici)

    - il limite con il ponte dato dal solco bulbopontino, unaprofonda depressione orizzontale scavata anteriormente tra ilmidollo allungato e il ponte.

    Il bulbo contenuto nella cavit cranica ed in rapporto:

    - anteriormente: osso occipitale

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    - posteriormente: con il cervelletto, con linterposizione del IV

    ventricolo.

    Nel bulbo si possono individuare tre facce:

    - faccia anteriore- faccia laterale- faccia posteriore.

    Faccia anteriore

    La faccia anteriore del bulbo percorsa verticalmente dalla fessuramediana anteriore, in continuazione con quella del midollo spinale:

    - percorsa nellestremit inferiore da fascetti di fibre nervose che siincrociano andando a costituire la decussazione delle piramidi(sono i fasci corticospinalio piramidali)

    - superiormente raggiunge il solco bulbopontino, ove termina conil foro cieco

    Lateralmente alla fessura mediana anteriore si possono scorgere lepiramidi, dei rilievi che nascono dai cordoni anteriori:

    - superiormente alle piramidi, nel solco bulbopontino, vi sono leemergenze del nervo abducente (VI nervo encefalico).

    - Lateralmente alle piramidi presente il solco laterale anteriore.

    Faccia laterale.Lateralmente al solco laterale anteriore, si presenta il cordone laterale,che termina superiormente con un grosso rilievo ellissoidale ad assemaggiore longitudinale detto oliva.

    Posteriormente al cordone laterale scavato il solco lateraleposteriore, da cui emergono in senso caudocraniale:

    - nervo accessorio del vago (XI)

    - nervo vago (X)- nervo glosso-faringeo (IX).

    Il solco laterale posteriore, raggiunge il solco bulbopontino formando lafossetta retrolivare, da cui originano:

    - lateralmente il nervo acustico (VIII nervo encefalico)- medialmente il nervo facciale (VII nervo encefalico)

    La faccia anteriore e quella laterale sono percorse dalle fibre arciformiesterne:

    - fasci di fibre nervose arcuate con concavit superiore chefuoriescono dalla fessura mediana anteriore

    - passano sotto loliva- raggiungono ipeduncoli cerebellari inferioriposteriormente.

    Faccia posteriore

    Nella faccia posteriore del midollo allungato si possono distinguere dueporzioni:

    - faccia libera.- faccia ventricolare, pavimento del IV ventricolo.

    Nella superficie libera del midollo allungato si vedono ancora le struttureappartenenti al midollo:

    - solco mediano posteriore- solco intermedio posteriore- solco laterale posteriore

    Tra i solchi posteriori si possono individuare i fascicoli:- fascicolo gracile: posto medialmente, che termina con il

    tubercolo gracile o clava, un rilievo- fascicolo cuneato: posto lateralmente, che termina con il

    tubercolo cuneato, un altro rilievo.

    Le due clave, quella destra e quella sinistra, si allontanano divergendotra loro, ma restando unite da una sottile lamella grigia, lobex:

    - circoscrive posteriormente lorifizio di apertura del canale centraledel midollo spinale nel IV ventricolo

    - lestremit superiore della commissura grigia posteriore delmidollo spinale.

    In alto, la porzione libera del ponte presenta ipeduncoli cerebellariinferiori, ciascuno dei quali la continuazione del corrispondentecordone posteriore, sopra la clava e il tubercolo cuneato.La superficie ventricolare la zona affondata compresa tra i duepeduncoli cerebellari inferiori:

    - il pavimento della parte inferiore del IV ventricolo (la parte

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    superiore nel ponte).

    - Ha forma triangolare con apice inferiore- Percorsa longitudinalmente, nel mezzo, da un solco detto solco

    mediano del pavimento del IV ventricolo.Procedendo in senso medio-laterale dal solco mediano del pavimentodel IV ventricolo si incontrano dei rilievi corrispondenti a nuclei:

    - ala bianca interna: rilievo triangolare a base superiore, il pimediale, detto anche trigono dellipoglosso.

    - ala cinerea: una depressione triangolare a base inferiore.- Ala bianca esterna: rilievo triangolare a base superiore, posto

    lateralmente e cranialmente.

    Conformazione interna

    Per lanalisi della conformazione interna del midollo allungato (bulbo) siutilizzano 5 piani di sezione trasversale.

    Piano 1. Sezione a livello del confine tra bulbo e midollo spinale.

    La conformazione interna a questo livello pressoch analoga tramidollo e bulbo, ma con alcune particolarit:

    - lateralmente alla base dei corni anteriori della sostanza grigiasono presenti i nuclei del nervo accessorio spinale

    o nucleo somatomotore deputato allinnervazione deimuscoli sternocleidomastoideo e trapezio,

    o le fibre che ne escono si portano lateralmente e siriuniscono in fascetti, che si uniscono agli altri emergentidal midollo e vanno ad innervare i muscoli.

    - Al posto della zona marginale di Lissauer, sulla testa del cornoposteriore, sono presenti fasci di fibre discendenti, che sono la

    radice discendente de nervo trigemino:o Fibre sensitive somatiche provenienti dal ganglio

    semilunare del trigemino.o Queste fibre derivano dai neuroni a T del ganglio

    semilunare di Gasser del trigemino, sono entrate nelponte e hanno piegato verso il basso

    o Si uniscono ad altre fibre sensitive somatiche nate da altrigangli.

    - Pi ventralmente, al posto della sostanza gelatinosa di Rolando,si trova il nucleo della radice discendente del nervotrigemino:

    o Riceve le fibre della radice discendenteo Sensibilit tattile protopatica, termica, dolorifica della

    testa.o Emette diversi fasci di fibre, tra cui:

    Fascetti che piegano verso lalto, si incrociano,entrano nella costituzione del lemniscotrigeminale per terminare nel talamo.

    Fasci ai nuclei sonato motori e visceroeffettori dialtri nervi encefalici.

    Fibre alla formazione reticolare di bulbo e ponte Fibre trigemino-cerebellari, che incrociandosi e

    passando per il peduncolo inferiore giungono allacorteccia del paleocerebello.

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    Piano 2. Sezione effettuata poco sopra la precedente, passando per ladecussazione delle piramidi.

    In questa sezione si vede chiaramente che i fasci piramidali(corticospinali) si incrociano:

    - provengono ognuno dalla circonvoluzione frontale dellemisferocerebrale omolaterale

    - si incrociano nella parte anteriore del bulbo e vanno a costituire ifasci piramidali crociati.

    - I fasci piramidali, una volta incrociatisi, si posizionano nelcordone laterale del midollo spinale.

    - Parte delle fibre non si incrocia e si porta nel cordone anterioredel midollo spinale, costituendo il fascio piramidale diretto.

    Nella parte laterale del bulbo, su due piani, decorrono i principali fasci difibre:

    - superficialmente decorrono:o fascio spinocerebellare ventraleo fascio spinocerebellare dorsaleo fascio triangolare di Helweg.

    - Pi in profondit si riscontrano:o Lemnisco spinaleo Fascio tetto-spinale lateraleo Fascio rubro-spinale.

    La sostanza grigia, allinterno di questa sezione di bulbo, si trova in treformazioni:

    1) attorno al canale centrale, la sostanza grigia centrale2) dal nucleo della radice discendente del nervo trigemino fino alla

    radice discendente stessa, sensitiva.3) In due espansioni che giungono al fascicolo gracile e al fascicolo

    cuneato, formando le basi dei rispettivi nuclei, sensitivi.Sectionofthemedullaoblongatathroughthelowerpartofthedecussationofthepyramids.(Testut.)1.Anteriormedianfissure.2.Posteriormediansulcus.3.

    Anteriorcolumn(inred),with3,anteriorroot.4.Posteriorcolumn(inblue),

    with4,posteriorroots.5.Lateralcerebrospinalfasciculus.6.Posterior

    funiculus.Theredarrow,a,a,indicatesthecoursethelateralcerebrospinal

    fasciculustakesatthelevelofthedecussationofthepyramids;thebluearrow,b,b,indicatesthecoursewhichthesensoryfiberstake.

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    Piano 3. Passante al di sopra della clava e del tubercolo cuneato.

    In questa sezione si pu riscontrare anteriormente il decorso dei fascipiramidali, che in questo punto costituiscono lepiramidi bulbari:

    - a ciascuna piramide applicato un sottile strato di sostanzagrigia che costituisce il nucleo arcuato.

    o Riceve fibre dal fascio piramidaleo Invia fibre al cervelletto, tramite ilpeduncolo cerebellare

    inferiore.- Posteriormente al fascio piramidale, si pu osservare il fascicolo

    longitudinale mediale, proprio alla base della fessura medianaanteriore.

    Nella parte laterale del bulbo, su due piani, decorrono ancora i principalifasci di fibre:

    - superficialmente decorrono:o fascio spinocerebellare ventraleo fascio spinocerebellare dorsaleo fascio triangolare di Helweg.

    - Pi in profondit si riscontrano:o Lemnisco spinaleo Fascio tetto-spinale lateraleo Fascio rubro-spinale.

    Medialmente a tali fasci si trova il nucleo del cordone laterale chericeve fibre da:

    - lemnisco spinale- fasci spino cerebellari- lemnisco viscerale

    Dal nucleo laterale escono fibre che poi si portano al cervelletto,correlandosi alle vie della sensibilit:

    - esterocettiva- protopatica- viscerale.

    Dietro a questo nucleo presente il nucleo della radice discendente delnervo trigemino e, posteriormente, la radice stessa.

    Decussationofpyramids.

    Schemeshowingpassage

    ofvariousfasciculifrom

    medullaspinalisto

    medullaoblongata.a.

    Pons.b.Medulla

    oblongata.c.Decussation

    ofthepyramids.d.Section

    ofcervicalpartofmedulla

    spinalis.1.Anterior

    cerebrospinalfasciculus

    (inred).2.Lateral

    cerebrospinalfasciculus

    (inred).3.Sensorytract

    (fasciculigraciliset

    cuneatus)(inblue).3.

    Gracileandcuneate

    nuclei.4.Anterolateral

    properfasciculus(in

    dottedline).5.Pyramid.6.

    Lemniscus.7.Medial

    longitudinalfasciculus.8.

    Ventralspinocerebellar

    fasciculus(inblue).9.

    Dorsalspinocerebellar

    fasciculus(inyellow).

    EnricoColombo Anatomiadelsistemanervoso 36

  • 7/27/2019 Anatomia Del Sistema Nervoso- Centrale

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    Nella porzione posteriore sono visibili:

    - nuclei del fascicolo gracile, medialmente- nuclei del fascicolo cuneato, lateralmente

    Questi due nuclei sono ammassi di sostanza grigia immersi nelle fibredei due fascicoli:

    - esternamente danno i rilievi che sono rispettivamente la clava e iltubercolo cuneato

    - tutte le fibre dei due fascicoli terminano nei loro nuclei (sensitivi)- dai nuclei originano fibre nervose destinate a costituire un solo

    fascio, il lemnisco mediale o fascio bulbo-talamico.

    Il lemnisco mediale, nasce nel seguente modo:

    - le fibre, dai nuclei si portano omolateralmente davanti al canalecentrale, formando le fibre arciformi interne.

    - Giunte anteriormente al canale centrale si decussano,costituendo due fasci etero laterali.

    - Si organizzano in un fascio solo, il lemnisco mediale, che siporta al talamo.

    Tuttavia, emergono altre fibre destinate al cervelletto dai nuclei gracile ecuneato, le fibre bulbo-cerebellari:

    - fibre arciformi esterne: percorrono la decussazione assiemealle fibre del lemnisco mediale, poi si portano alla fessuramediana anteriore, si portano, circondando esternamente il bulbocon le sue piramidi, al peduncolo cerebellare inferiore

    - fibre arciformi posteriori: emergono sulla faccia posteriore e siportano ai peduncoli direttamente.

    Nella sostanza grigia centrale vi sono due nuclei:

    - nucleo del nervo ipoglosso: posto anteriormente, nucleo

    somatomotore- nucleo del nervo accessorio del vago: posteriore alprecedente, visceroeffettore.

    Piano 4. Piano di sezione sopra il precedente, interessa la porzioneinferiore del pavimento del IV ventricolo.

    La linea mediana occupata dal rafe del bulbo, che si estende dallafessura mediana anteriore fino alla sostanza grigia, la quale ora postasul pavimento del IV ventricolo.

    Il rafe risulta costituito da:

    - incrociamento delle fibre che vanno a costituire i lemnischimediali.

    - Incrociamento delle fibre olivo cerebellari, che si portano dalleolive bulbari ai peduncoli cerebellari inferiori del lato opposto.

    Anteriormente, da ciascun lato si trovano i fasci piramidali, checostituiscono le piramidi bulbari visibili in conformazione esterna:

    - Hanno ancora applicati i nuclei arcuati.

    Dietro al fascio piramidale, si trova il lemnisco mediale, che sesezionato trasversalmente appare come una striscia triangolareparecchio allungata con base anteriore:

    - Costeggia il rafe del midollo allungato- attraversato dalle fibre nervose che si portano al rafe.- Si protrae posteriormente fino ad arrivare in vicinanza del

    fascicolo longitudinale mediale, il quale decorre subito a latodel solco mediano del pavimento del IV ventricolo.

    Lateralmente al lemnisco mediale, si trova il nucleo olivare o olivabulbare, che visibile in conformazione esterna:

    - un nucleo molto voluminoso- appare internamente come una striscia pieghettata di sostanza

    grigia, con concavit mediale.o La parte convessa accoglie fibre afferenti.

    o La parte concava da uscita a fibre efferenti.- Possiede cellule di una tipologia peculiare, dette cellule a rovo(del Vincenzi):

    o Hanno dendriti molto ramificati che si ripiegano e siaggrovigliano attorno al pirenoforo.

    o Hanno assoni mielinizzati che escono dal nucleo olivaremedialmente e costituiscono i vari sistemi efferenti.

    EnricoColombo Anatomiadelsistemanervoso 37

  • 7/27/2019 Anatomia Del Sistema Nervoso- Centrale

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    I principali sistemi afferenti del nucleo olivare sono:

    - fascio spino-olivare: sale dal corno posteriore del midollospinale decorrendo nel fascio triangolare di Helweg.

    - Fascio centrale della callotta: discende dalla zona incertadellipotalamo, dal nucleo rosso del mesencefalo e dallaformazione reticolare.

    I principal