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l’idea di una mostra fotografica sui pazienti in dialisi peritoneale da
affiancare alle sessioni scientifiche del Convegno su questa metodica
dialitica che si è svolto ad alba dal 22 al 24 marzo 2012, è nata all’improvviso,
quasi per caso.
È il desiderio di raccontare con immagini fotografiche l’umanità di chi è in
dialisi, la storia della loro vita che un giorno, all’improvviso, incontra il dramma
di una malattia cronica che richiede la terapia sostitutiva dialitica.
anche l’incontro con Ivo Saglietti è improvviso e casuale, mediato dall’intensa
umanità di alcune immagini fotografiche trovate sul suo sito internet.
Una comune amica, elisabetta, un giorno fa il suo nome ed è immediato andare
a cercare sul web i suoi scatti ed incontrare i volti di tante persone che per
ragioni diverse, in diverse parti del mondo, hanno incontrato la sofferenza.
Così per noi è subito chiaro che il lavoro lo dovrà fare lui.
Ivo accetta e rimane con noi quasi una settimana, seguendo medici ed infermieri
in reparto e a casa dei pazienti, facendo più di mille fotografie, tutte in bianco e
nero con due leica ormai vecchie di trent’anni.
adesso guardando le sue fotografie mi sembra di ritrovare le immagini di un
mondo di cui spesso ci scordiamo, travolti dalla routine e dalla fretta di tutti i
giorni o dai successi sbandierati da una medicina sempre più tecnologica.
In questo mondo si ergono come eroi i nostri pazienti e i loro familiari che
giorno dopo giorno cercano di conciliare la propria esistenza con una condizione
anomala come la dialisi senza la quale non potrebbero vivere ma che si
accompagna a grandi sacrifici e alla perdita di quella normalità a cui erano
abituati prima della malattia.
Quindi mi ritornano in mente le parole di Ivo al temine di questa esperienza
“bisogna immaginare Sisifo felice” e che come medico e con un poco di
presunzione mi piacerebbe poter tradurre in questo modo: “abbiamo cercato di
aiutare Sisifo a sopportare la fatica quotidiana della malattia e della dialisi”.
giusto viglino
Sagep editori
Direzione editorialealessandro avanzino
graficagabriella Zanobini Ravazzolo
ImpaginazioneFederica De angeli
Scansioni e post produzione delle immaginiBeatrice Mancini
Per i testi© Dottoressa Sara Barbieri© Dottor giusto viglino
Per le immagini© Ivo Saglietti
© 2012 Sagep editoriwww.sagep.itISBN 978-88-6373-175-0
Il dottor giusto viglino è stato Presidente del Comitato organizzatore del 16° Convegno di DialisiPeritoneale che si è tenuto ad alba dal 22 al 24 marzo 2012 in occasione del quale è stataorganizzata questa mostra fotografica e stampato questo libro. attualmente è Direttore della S.o.C. di Nefrologia, Dialisi e Nutrizione Clinica dell’aSlCN2 alba-Bra.
Un ringraziamento ai medici e infermieri del gruppo della dialisi peritoneale e a tutti i pazienti che con fiducia mi hanno aperto la loro casa.Ivo Saglietti
Non avrei mai pensato che la nostra avventura fotografica, decisa un giorno
quasi per caso nella cucina del reparto dialisi, ci avrebbe fatto riflettere
così tanto.
Nei giorni precedenti di Ivo Saglietti, il fotografo, c’era grande attesa, ci incontravamo
per ragionare su quali cose volevamo raccontare del nostro lavoro quotidiano, dei
nostri pazienti, delle loro vite, di chi fotografare, a casa di chi andare.
ed ecco che un lunedì mattina con due vecchie leica, Ivo in silenzio si affaccia
nel nostro mondo.
Parole, fiumi di parole, spiegazioni tecniche, dettagli sulla dialisi, sui pazienti …
che quasi sicuramente lui non capiva o forse non ascoltava, se non la passione
del racconto di ciò che facciamo tutti i giorni e che ci emoziona.
accompagnare Ivo assieme alle infermiere nelle case dei nostri pazienti è stata
una esperienza unica: ci hanno aperto la loro casa con affetto e con la riconoscenza
che deriva dall’affrontare insieme passo a passo le difficoltà quotidiane.
Siamo entrati nella loro intimità per fermare con le immagini istanti della loro
vita, occhi che raccontano le loro paure, le loro sofferenze, il loro destino
segnato da una malattia che non li abbandonerà più, ma anche i sorrisi per i ni-
potini, le carezze al loro cane, la tenacia di aver scelto di continuare a vivere
una vita degna.
Ho visto per la prima volta i nostri pazienti con occhi diversi, non solo come
persone da curare, ma come uomini da cui imparare, ognuno con la sua scelta
di come affrontare la malattia.
le foto di Ivo, che ha saputo entrare in ogni luogo in punta di piedi, raccontano
in un solo scatto una vita intera, sono immagini forti, che suscitano emozioni
contrastanti, che ci hanno dato una maggiore consapevolezza e ci hanno
permesso di confrontarci.
Queste immagini, forti e rispettose, hanno rafforzato la passione per il nostro
lavoro, che talvolta la quotidianità della malattia mette a dura prova.
Sara Barbieri
a mia madre che ci manca dal 1983
a théo angelopoulos con gratitudine
a Sergio larrain con malinconia
anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo
Bisogna immaginare Sisifo felice
albert Camus Il mito di Sisifo
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Non si dovrebbe mai dare
un «noi» per scontato quando si tratta di guardare il dolore degli altri
Susan Sontag