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C ONVITTO C ITTA Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO Anno VII - N.20 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli Dalla Carta di Milano di Expo al World Food Programme dell’O.N.U. all’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco raccontata dal Vescovo. Gli alunni del Convitto si misurano con le più importanti dichiarazioni internazionali di buona volontà: salvare il pianeta dall’egoismo del- l’uomo, salvare l’uomo da se stesso. Alberghiero Alberghiero Torna la residenzialità Torna la residenzialità all’ all’ Amedeo di Savoia Amedeo di Savoia Noi bimbi custodi della terra 2B Sc. Sec. I gr. Con il cibo al centro

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CONVITTO CITTA’Una terrazza su

Villa d’Este e Villa AdrianaU.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO

Anno VII - N.20 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli

Dalla Carta di Milano di Expo alWorld Food Programme dell’O.N.U.all’Enciclica Laudato sì di PapaFrancesco raccontata dal Vescovo.Gli alunni del Convitto si misuranocon le più importanti dichiarazioniinternazionali di buona volontà:salvare il pianeta dall’egoismo del-l’uomo, salvare l’uomo da se stesso.

AlberghieroAlberghieroTorna la residenzialitàTorna la residenzialitàall’all’Amedeo di SavoiaAmedeo di Savoia

Noi bimbi custodi della terra

2B Sc. Sec. I gr.

Con il ciboal centro

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3 EDITORIALE

Angelo Moreschini e Vincenzo Bucciarelli: il nostro alberghiero

4 INTERNAZIONALIZZAZIONE

Rosaria Battisti e Alunni della IVC: Noi alunni custodi della TerraLe maestre delle classi IVe: La Carta di Milano dei bambiniSig.ra Elisabetta Dall’Armi:Cibo buono per tutti!Rosaria Battisti e Alunni della IVC: Filastroccando con i Foody friends

8 CULTURA EVENTI E SOCIETA’

A. Moreschini, E. Pascucci e E. Palombi: ...Laudato si’Rettore prof. Antonio Manna: A scuola con l’iPadClaudia Coccanari e alunne Livia Paglialunga,Francesca Romana D’Antimi, Domitilla Ronci: Formazione digitaleAnna Giacoma Pizzicaroli: peer to peerAngelo Moreschini: Voilà, il Carnevale eccolo qua!

18 LABORATORI LETTERARI E SCIENTIFICI

Mario Cambise: ...dal pianeta TerraJole Capozzi: Parola di film!Chiara Belluz: La rete dell’amiciziaClaudia Coccanari: Fannius... il libro si coloraMarica Ariano e gli alunni Rebecca Ciocci, Maria LuisaTrezza, Lorenzo Tango e Gabriele Sisti 2A: Le analisiM. Scamolla e L.Fubelli, S.De Marco, D.Ricci 3C: Il tellurio

22 LABORATORI LINGUISTICO E DI CITTADINANZA

A.Ambrosino e alunni delle classi 2e: Visita a Quirinale eSenato. Nel cuore delle Istituzioni della Repubblica italianaA. Ambrosino, alunni delle classi 3e:La cultura della responsabilitàTindara Mastroieni 3A: Romeo and Juliet; Sherlock HolmesMiryana Scamolla: Su misura...Portale Anicia

30 ATTIVITA’ SPORTIVE INTEGRATIVE

Franca Sbordoni e Rosaria Battisti: Tennis... di classeAngelo Moreschini: Noi siamo amaranto blu!

SOMMARIO CONVITTO CITTÀ N. 20 marzo - aprile 2016

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Direttore editorialeProf. Rettore Antonio Manna

Direttore responsabileProf. Francesco Alario

Direttore di redazioneProf. Angelo Moreschini

Comitato di redazioneAniello AmbrosinoVincenzo BucciarelliElisabetta GiocondiFrancesco LeonardiMichela Ruggiero

Grafica e impaginazioneAngelo Moreschini

FotografiaAngelo MoreschiniMario Cambise

Hanno collaboratoMarica ArianoRosaria BattistiChiara BelluzJole CapozziM. Antonia CarlucciClaudia CoccanariAda De LuciaFrancesca LannaFiorella MarcotulliErminia PalombiEmanuela PascucciRita ProcacciantiPaola RuscittiMara SalvatiFranca SbordoniMiryana ScamollaMaria Ziantoni

Special GuestElisabetta Dall’ArmiAnna Giacoma Pizzicaroli

Tutti i numeri di Convitto Città sipossono sfogliare cliccando dal sito

www.convittotivoli.gov la pagina “giornale”.

Chiuso in redazione il 6 aprile 2016

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Dopo 20 anni torna il servizio di residenzialità dedicato aglistudenti della nuova scuola interna del Convitto. Il Rettore reggente prof. Antonio Manna lavora ad un al-berghiero di qualità, con un’offerta formativa che coniughile competenze e le discipline previste dal Miur, con le com-petenze linguistiche e multimediali già assi centrali dell’inse-gnamento nelle scuole interne del Convitto. Un alberghiero fondato sui principi dell’accoglienza, del con-fronto con le realtà artigianali ed agroalimentari del territorioe della risposta concreta alle diffuse esigenze lavorative.

Il nostro alberghieroIl nostro alberghiero

Il Convitto di Tivoli come noto è situato a ridosso dellemura e dei giardini di Villa d’Este, essendo nelle intenzionidei suoi promotori integrare la Villa di Alfonso D’Este alla

nascente struttura educativa. Esso è operativo dal 1898 ed èsituato al centro della Città, sulla piazza principale, raggiuntadai mezzi pubblici del trasporto su gomma e facilmente rag-giungibile a piedi dalla stazione ferroviaria di Tivoli.Con tali premesse, la storica vocazione turistica della Cittàd’Arte e il prestigio dell’istituzione educativa trovano una sin-tesi perfetta nell’apertura dell’Istituto Alberghiero interno alConvitto Nazionale di Tivoli.Il decreto del gennaio 2016 consente al C.N. Amedeo di Sa-voia di inaugurare una nuova fase della sua offerta formativa,fondata sui seguenti principi: accoglienza, con la riattivazionedella residenzialità disattivata nel 1995; apertura al confrontocon le realtà artigianali ed agroalimentari del territorio; rispo-sta concreta alle diffuse esigenze lavorative.La residenzialità offerta agli studenti della nuova Scuola se-condaria superiore può contare su una struttura ben tenuta ea norma. Gli studenti fruiscono di servizi di alta qualità: lamensa, ampia ed elegante, dotata di una cucina funzionalecon alti standard di sicurezza; le camere, singole e doppie ap-pena ristrutturate e con arredi nuovi; le infrastrutture infor-matiche e multimediali, dotate di LIM e rete cablata in ogniaula, nei laboratori nella sala cinema e nell’Aula Magna.

È intenzione del Rettore reggente prof. Antonio Manna farein modo che l’introduzione dell’alberghiero accresca nei pros-simi anni il prestigio dell’istituzione convittuale la quale saràin grado di offrire un’innovativa risorsa formativa al territorio.L’alberghiero darà la possibilità di unire nel percorso di studiall’aspetto tecnico-professionale anche l’aspetto umanistico e

la conoscenza del territorio, partendo dalla considerazioneche la “cucina” è un elemento dominante del made in Italy euna risorsa fondamentale per l’accoglienza turistica, qualitàche fanno della scuola alberghiera una scelta di prim’ordinecon ottime possibilità di inserimento nel mondo del lavoro inun settore trainante dell’economia italiana.Gli studenti dell’Alberghiero del Convitto potranno puntarea risultati di eccellenza sfruttando al meglio il percorso scola-stico e formativo, ossia applicandosi con impegno, costanzae professionalità. Ciò consentirebbe loro di acquisire una men-talità imprenditoriale, anche grazie al programma di alter-nanza scuola-lavoro, necessaria all’avvio di attivitàprofessionali in proprio.I mezzi attraverso i quali raggiungere tali obiettivi sono l’in-tegrazione del piano di studi proprio dell’alberghiero con larete tecnologica e multimediale presente nel Convitto e laprofessionalità del personale docente e educativo, oltre allerisorse economiche dell’Istituto.Proprio queste ultime permetteranno, come annunciato dai re-latori degli appuntamenti per l’orientamento tenuti nell’AulaMagna del Convitto e nei molti plessi scolastici visitati fuori edentro l’Area metropolitana della Capitale, di contare sull’ap-porto del dott. Andrea Albanesi, direttore artistico e collabo-ratore dello chef Fabio Campoli, il quale sarà il docente puntodi riferimento per la cucina e l’organizzazione di eventi desti-nati a valorizzare le risorse agroalimentari del territorio.

Periodico del C.N. di Tivoli p. 3

Ed.ri Angelo Moreschini e Vincenzo Bucciarelli

La presenza dello Chef Fabio Campoli è indice delle potenzialitàche potrà esprimere la scuola alberghiera del Convitto di Tivoli,in quanto, lo ricordiamo, Fabio Campoli da quindici anni è loChef di note trasmissioni televisive quali Uno Mattina e UnoMattina Estate. Egli è lo chef dell’Ambasciata di Scozia a Romaed ha curato la preparazione dei cibi di scena per film quali Mis-sion Impossible 3 e To Rome with love di Woody Allen, nonchéper le fiction Roma e I Borgia. Recentemente Campoli ha direttola preparazione dei pasti per gli equipaggi della Marina Militaresulla nave scuola Amerigo Vespucci e sulla portaerei Cavour. At-tualmente Campoli è impegnato sul set del remake di Ben Hur.

Sopra, il dott. Andrea Albanesi, direttore artistico e collabora-tore dello chef Fabio Campoli (a destra nella foto) mentre pre-senta un incontro dedicato all’”orientamento scolastico” degli

alunni di una scuola media di Avezzano. A fianco, il Rettore A. Manna presenta il C.N di Tivoli.

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p. 4 CONVITTO CITTÀ N. 20 Laboratorio di Educazione alimentare

A cura delle maestre delle Classi IVe Noi bimbi

custodi della terraLa Carta di Milano è il do-cumento programmatico suldiritto al cibo promosso daMipaaf, Expo e FondazioneFeltrinelli. È un documentodi impegno collettivo. Èstata presentata ufficial-mente il 28 aprile a Milano,ed intende fissare una seriedi impegni concreti per cit-tadini e Stati sul tema del-l’alimentazione. Il percorsodi preparazione, frutto dellavoro di oltre 500 espertiimpegnati su oltre 40 tavolitematici, ha lavorato per ununico obbiettivo, mettendoda parte ogni protagonista,poiché come ha sottoli-neato Il Ministro Martina LaCarta rappresenta “lasomma della condivisionedei valori e degli obbiettividi EXPO e quindi una futuraguida geopolitica”. La carta di Milano è stataportata e sottoscritta alle N.U. lo scorso 26 settembre,per essere inserita nell’ambitodei nuovi obbiettivi di svi-luppo sostenibile delle Na-zioni Unite, quale cardinedegli obbiettivi del Millennio:fare di questa generazione La generazione fame zero.

La Carta di Milano

Che bello essere “ ibimbi custodidella terra!”.

E si, noi alunni dellaIVC, partecipiamo aquesto bel progetto.Questa esperienza ci stafacendo conoscerequanti bambini sof-frono la fame e vivonoin estrema povertà, perquesto sono molto de-boli e si ammalanoperché non hanno il

I bambini della classe 4Bdella scuola primaria parte-cipando al progetto "noibambini della terra", laCarta di Milano dei bam-bini, presentato dalla si-gnora Elisabetta D'Allarmie sulle note di MichaelJackson, lanciano un mes-saggio d'amore e di spe-ranza per il mondo intero:HEAL THE WORLD!Creare un mondo miglioresi può, si deve, nel rispettodella vita di tutti gli esseriumani. Il testo della can-zone recita:"Cura il mondo, rendilo unposto migliore, per te e perme, l'intera razza umana.Se ci tieni abbastanza allavita crea un posto miglioreper te e per me".Noi bambini ci crediamo e logrideremo al mondo intero."IL FUTURO SIAMO NOI" l'agenzia delle NazioniUnite WORLD FOODPROGRAM, è in primalinea nella guerra contro lafame nel mondo. SALVIAMO IL PIANETA

TERRA.

I bambini dellaclasse 4B

giusto nutrimento; maanche noi che siamo li-beri di scegliere e com-prare quello chevogliamo, spesso sba-gliamo, mangiandomale o troppo e per que-sto ci ammaliamo.Per non sbagliare edessere degli ottimi so-vrani alimentari, dob-biamo seguire unagiusta alimentazione,cioè quella di man-giare un po’ di tutto se-guendo lo schema apiramide.E’ stato molto diver-tente e toccante,quando abbiamo fattoil gioco dei biscotti.Abbiamo fatto finta chela nostra classe fosse ilmondo e l’abbiamo di-visa in cinque gruppi:poverissimi, poveri, be-nestanti, ricchi e ric-chissimi, ad ognigruppo, a seconda delsuo stato sociale è statoconsegnato un numerodi biscotti.I poverissimi erano in

dieci con solo due bi-scotti, mentre il ricchis-simo era solo ed avevasette biscotti.Il ricchissimo si è riem-pito il pancino ed avi-damente non hacondiviso nulla, men-tre i poverissimi loguardavano affamati.Immaginiamo quantosia ingiusto il mondo!Chi ne ha troppo, chitroppo poco!Che tristezza pensareche questo gioco rap-presenta la realtà.Dovremmo imparare,da custodi del mondo,a condividere il nostrocibo, iniziare a man-giare il giusto e ad evi-tare gli sprechi!

Testo collettivo della classe IVaC

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 5La Carta di Milano dei bambini

La Carta di Milano deibambini è una versionepensata per i più pic-

coli, che racchiude gli impe-gni per un futuro sostenibileche vede nei bimbi e nellaloro sensibilizzazione e re-sponsabilità la forza e lasperanza per garantire allegenerazioni future il dirittoal cibo. Tema centrale èl’educazione alimentare, lanutrizione con metodi emodi per prevenire i rischidell’obesità infantile, lalotta agli sprechi e il rispettodell’ambiente. Trenta pa-gine in tutto, in cui scorreuna sorta di racconto perimmagini che coinvolge ibambini a riflettere sui“quattro problemi piùgrandi” relativi al cibo, valea dire “mangiare poco opochissimo, mangiare male,sprecare cibo e il fatto chenel mondo c’è chi ne hatroppo e chi non ne ha ab-bastanza” e dove i bimbisono chiamati in qualità dicustodi della Terra.L’obbiettivo del progetto èl’educazione alla sensibiliz-zazione e consapevolezzadei 4 temi focali della Carta,

Cibo buono per tutti!Il progetto si articola su tre incontri, rivolti alle classi IVe

della scuola primaria, curato dalla signora Elisabetta Dal-l’Armi e dalle insegnanti delle classi interessate. Il tema cen-trale è l’educazione alimentare: la nutrizione con metodi emodi per prevenire i rischi dell’obesità infantile, la lotta aglisprechi e il rispetto dell’ambiente. In particolare si vuolepromuovere lo sviluppo di un percorso di riflessione suiquattro problemi più grandi relativi al cibo: mangiare pocoo pochissimo, mangiare male, sprecare cibo e il fatto chenel mondo c’è chi ne ha troppo e chi non ne ha abbastanza.Si renderanno gli alunni protagonisti attraverso interviste ailoro compagni e le rispettive famiglie su ciò che si mangia,sui comportamenti rispetto al cibo; attraverso proiezioni didocufilm e giochi di gruppo; racconti di fiabe seguiti da unDebriefing con gli alunni; la realizzazione di una mostra pit-torica e fotografica sulla fioritura degli alberi da frutto delnostro territorio. I risultati dell’indagine e dei lavori saranno presentati sulgiornale d’Istituto per far sentire a tutti la loro voce e fardiventare un impegno il motto: cibo buono per tutti! Cul-minando con l’adozione con firma digitale della carta diMilano www.cartadimilano.it.

Sig.ra Elisabetta Dall’Armi

Alexandru Leontescu 4B

sensibilizzare ad una buonaalimentazione attraversol’attuazione delle buonepratiche in buone prassi nel-l’interscambio di forma-zione tra bambini, genitorie insegnanti, nell’ottica diun futuro Pianeta equo so-stenibile. Elevare il livellodella qualità della vita attra-verso l’impegno e l’azionepartecipativa di una classesmart da estendere nell’ot-tica di una riproduzione acascata e arrivare all’incoro-nazione di una smart city. Ad integrazione del pro-getto il Programma alimen-tare mondiale (World FoodProgramme), l’agenzia delleN.U. in prima linea nellaguerra contro la fame, pre-senterà il suo nuovo pro-getto “la valigia degliattrezzi” con il quale dimo-strerà concretamente aibambini attraverso giochiinterattivi, che li vedrà im-pegnati per un’ora e mezza,come vengono aiutati glistati in grave crisi. Dalla suafondazione, nel 1963, ilWFP è intervenuto sia in si-tuazioni di crisi acute concarestie rese drammatichedai conflitti bellici come inCongo, Timor Est e Sudan,sia per alleviare gli effettidella fame endemica (cioè,di una prolungata e co-stante sottoalimentazione emalnutrizione) in Paesicome il Kenya, il Tagikistano il Perù.

La classe 4B

A cura della classe 4aA

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p. 6 CONVITTO CITTÀ N. 20 Laboratorio di cittadinanza della Scuola Primaria

ARABELLA LA DOLCE ACIDELLA

La dolce ArabellaÈ molto acidella.Viene dalla SiciliaCon la sua dolce famiglia.La sua forma è rotondaE nessuno l’ha mai vistairaconda.Il suo colore è arancioneE il suo sapore è la gioia di ogni golosone.Il succo è prezioso ogni dìPerché è ricco di vitamina C.Ha la polpa assai succosaE la buccia profumata e rugosa.In Primavera i suoi rami sono colmi di can-doreperché ricoperti di fiori, simbolo d’amore.

De Amicis Benedetta IVC

POMINA

Lei è PominaEd è la più carina.Pomina è sempre gio-iosaPerché tra tutte è lapiù succosa.Sugli alberi la puoitrovareSempre intenta a gio-careCon i bambini di tutto il mondoDanzando allegramente un girotondo.

Greta De Paola IVC

MAX MAISIL MUSICISTA POP CORN

Max Mais è un foodyfriends messicano,viene da un postomolto lontano,lui è un ficonema è anche un granpasticcione,spazzatura ovunquema poi ha rimediatoe l’eroe contro laspazzatura è diven-tato.

Manuel Mari IVC

IO AMICO DI UN FOODY FRIEND

Io conosco un amico che si chiama Pierae a volte è molto fiera,è molto furbae è anche come Turba,è molto in formama non ha una norma,è una brava contorsionistae ogni volta disegna una pista,ciao amica gelosama anche tanto meravigliosa.

Aldo Rocchi IVC

Disegni a cura di: Arianna Efficace, Elena Sofia Bruno, Ales-sia Segatori, De Amicis Benedetta

Disegni a cura di Camilla Magrini, Stefano Baldassarre, AldoRocchi.

FILASTROCCANDO CON

I FOODY FRIENDS

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 7Nutrire il pianeta, energia per la vita

RODOLFOLui viene dall’anticaBabiloniaMa non dalla Lappo-nia.È un gran ficoE anche un buonamico.Tanta spazzaturaaveva creatoMa poi ha rimediato!E’ Rodolfo, il piùgrande Foody friends.

Simone Sebastiani IVCGUAGLIÒSignori, vi pre-sento un perso-naggio speciale,senza di lui lanostra cucinanon vale!Dall’apparenzasembra un po’stranoMa del gusto è ilnostro capitano!Per il sugo,carne, patate e verduraSenza di lui la vita sarebbe molto dura!E’ essenziale molto per il sapore,una volta “cotto” figuriamoci per l’odore!Di esso non bisogna abusareAltrimenti i denti bisognerebbe lavare!Si trova in frutteria e al mercatoPer preparare pietanze dal sapore beato.Se a casa ti viene a mancareSenza di lui è difficile cucinare.Gente, vi presento “Guagliò”Il nostro personaggio che rappresenta l’aglio.Viene da un paese lontanoDall’accento assai strano.

Balan Alin Sorin IVC

CHICCAChicca con unnome che spiccae non fa mai una ri-piccaha una forma tondeg-giantelei è un bel melogranoil rosso è il colore diogni suo grano.

Federica Gnocchi IVC

La classe 4aA

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p. 8 CONVITTO CITTÀ N.20 Visita pastorale del Vescovo di Tivoli

La maestosità del creato e la mancanza di rispetto dell’uomo

verso di essa!

Martedì 5 Aprile 2016 il Convitto ha accolto S.E.Monsignor Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli,in un incontro con i ragazzi delle classi secondedella Scuola Secondaria di I grado e i bambini delleclassi terze e quarte della Primaria.Il tema dell’evento è stato l’Enciclica di Papa Fran-cesco Laudato si’ sulla cura della casa comune, lanostra amata terra” (192 pagine, 6 capitoli, 246 pa-ragrafi e due preghiere, maggio 2015), dalla qualesi è tratto spunto di riflessione e insegnamentosulla problematica: “La maestosità del creato e lamancanza di rispetto dell’uomo verso di essa”.

A cura dell’EducatoreAngelo Moreschini

Sin dal primo mat-tino in Convittotutto era pronto

per l’accoglienza daparte del Rettore e deisuoi collaboratori del Ve-scovo e del parroco dellachiesa di Santa Croce inTivoli, dei rappresentantidella Caritas e di DonBenedetto del VillaggioDon Bosco. Finalmente ilmomento è giunto edopo il saluto nell’atriodella scuola con il Ret-tore prof. AntonioManna, e i collaboratoriAngelo Moreschini, MaraSalvati e Erminia Pa-lombi, S.E. Mons. Par-meggiani ha percorso icorridoi presenziati daglialunni della scuola pri-maria in divisa ufficiale,un picchetto d’onore digrande effetto che ha ac-compagnato il drappellofino in Aula Magna, dovesi è svolto il benvenutoufficiale.La moderatrice, l’ins.Emanuela Pascucci, haintrodotto l’argomento diriflessione della giornataed ha presentato il canto“Fratello sole, sorella

luna” eseguito dai bam-bini delle classi terzedella Primaria. Subitodopo la prof.ssa ErminiaPalombi ha introdotto la“Preghiera al Dio crea-tore”, recitata da una se-lezione di alunne ealunni di entrambe lescuole del Convitto, pre-ghiera di lode che si sof-ferma sulle bellezze delcreato, che Dio ci ha do-

nato e per le quali egli èringraziato, nello spiritodel Cantico di frate soledi San Francesco d’As-sisi (riportato per interonel paragrafo 87 dell’en-ciclica Laudato si’). Gliinterpreti sono stati: perla VA Greta Guarino, perla VB Elisabetta Manna-rino, per la VC LaviniaBrocchi, per la 2A EmilioCrielesi e Valeria Puglia,per la 2B Roberto Gua-

L’Enciclica Laudato si’

Il Rettore Manna e le docenti curatrici dell’evento, Emanuela Pa-scucci e Erminia Palombi, ringraziano tutti i colleghi e gli alunniper il brillante contributo dato alla perfetta riuscita dell’evento.

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 9S.E. Monsignor Mauro Parmeggiani

rino e Carlotta More-schini, per la 2C France-sco Maiello e CeciliaProietti. Al termine della Pre-ghiera la prof.ssa Pa-lombi ha aperto ildibattito invitando i ra-gazzi ha porre una seriedi domande a sua Eccel-lenza, domande scatu-rite dalla riflessione fattadai ragazzi sui temi cen-trali dell’Enciclica di

Papa Francesco.I temi trattati da PapaFrancesco sono così at-tuali e cogenti che i no-stri ragazzi si trovano astudiarli anche nei varilibri di testo, pertantol’approccio all’Enciclica,anche se di molto sem-plificato, ha dato loromodo di ritrovare argo-menti e problematichegià affrontati ed ha por-tato a riflessioni, consi-

derazioni e domande cheessi hanno poi rivolto aSua Eccellenza:

Lucrezia Amicizia VAPossiamo dire che que-sta Enciclica è rivolta atutti, a noi cristiani, maanche ai non cristiani eai non credenti?

Alessandro De Murtas VBSecondo lei, l’uomo haveramente dimenticato ilsuo ruolo di custodedella creazione che diogli ha affidato dall’iniziodei tempi? E se cosìfosse, come si fa a di-menticarsi di un compitocosì importante?

I TI TEMIEMI DELLDELL’’ENCICLICAENCICLICA•I mutamenti climatici•La questione dell’acqua•La tutela della biodiversità•Il debito ecologico del nord rispetto al sud•L’insostenibilità dell’attuale sistema mondiale•Contrastare meglio la corruzione•La politica non deve sottomettersi all’economia•Rallentare il passo e ridefinire il progresso•Conversione ecologica•

Nella pagina accanto l’arrivo del Vescovo: il saluto del RettoreManna; il picchetto d’onore formato dagli alunni; l’ingresso in

Aula Magna. Sopra, il coro esegue il “Cantico”, diretto dallaMaestra Monia Salvati e presentato dall’ins. E. Pascucci. In

basso, alunni delle classi terze rappresentano i frutti dellamadre Terra. Foto dell’Ed. A. Moreschini.

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Camilla Torrenti VCPer soddisfare i bisogniprimari del pianeta terrasenza esaurirne le risorseindispensabili, che cosaconsiglia la chiesa? Cosamette in atto quotidiana-mente? Se sta pensandoad un progetto futuro, noibambini cattolici ne vor-remmo far parte: ci guidi.

Lorenzo Tango 2APerché Papa Francescoha scelto di scrivereun’enciclica sull’am-biente?Perché la gente ha adot-tato sistemi inquinantisapendo che a lungo an-dare avrebbero provo-cato l’effetto serra?

Giulio Shan 2ACosa può fare la singolapersona per cercare dicontrastare il problemadell’inquinamento?

ha risposto ad esseusando esempi di vitaquotidiana e ispirandosiallo spirito dell’Enciclicadel Santo Padre, dove ri-spettare l’ambiente vuoldire rispettare l’uomo;l’ecologia umana è il ri-spetto dell’uomo nell’am-bito della natura; lanatura è un bene comunee bisogna quindi rispet-tarne le regole, esseresobri nell’usarne le ri-sorse, senza abusarne

Sofia Carboni VCNoi cattolici possiamoaiutare l’incontro tra cul-ture diverse? Come pos-siamo far capire ai grandiche questi incontri sonouna straordinaria occa-sione di crescita e di ar-ricchimento reciproco?

Il Vescovo Parmeggiani

In alto il coro. Sopra il pubblico composto da alunni e educatori. A destrala prof.ssa Palombi e gli alunni che hanno rivolto le domande al Vescovo.

Alessandro De Murtas Lorenzo Tango

Camilla Torrenti Giulio Shan

Lucrezia Amicizia Sofia Carboni

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 11

anzi modificando i nostristili di vita cominciandodalle piccole cose perso-nali e quotidiane. L’Enci-clica centratasull’ambiente nasce nel-l’ambito del Giubileo dellaMisericordia per questo,come nel Giubileo, si devetornare alle origini risiste-mando gli equilibri laTerra. Da questi concettidiscende la necessità diessere consapevoli deltipo di mondo, la nostracasa comune, che vo-gliamo trasmettere aibambini che stanno cre-scendo, se non smet-tiamo di sfruttare inmodo sconsiderato le no-stre risorse, se la politicanon la smette di guardareal successo immediatosenza prospettive a lungotermine, se le società con-sumistiche non cam-

biano i propri stili di vita.

Dopo i ringraziamenti ri-volti a tutti i presenti daparte del Rettore prof.Antonio Manna, glialunni hanno offerto alVescovo di Tivoli comeomaggio il libro pubbli-cato dal Convitto in occa-sione del Centenario dellasua fondazione e la com-posizione floreale che ècollocata sul tavolo diquesta nostra AulaMagna.Ai rappresentanti dellaCaritas i ragazzi hannovoluto fare omaggio diuna raccolta di generi diprima necessità affinchéessi possano distribuirlitra le persone che più nehanno bisogno. Hannopartecipato alla raccolta iragazzi delle classi primee terze della scuola se-

condaria di primo grado.I ragazzi delle classi se-conde invece hanno con-tribuito alla solidarietàfacendo una donazione airagazzi del villaggio DonBosco, continuando cosìil tradizionale rapporto disolidarietà con Don Bene-detto Serafini e i suoi ra-

gazzi. La stessa cosa èstata fatta da tutti i bam-bini delle classi dellaScuola Primaria. Don Be-nedetto è intervenuto rin-graziando il Vescovo e ilRettore e ricordando lastorica vicinanza dellanostra istituzione scola-stica al Don Bosco.

In alto al tavolo con il Rettore Manna, il Vescovo Parmeggianicon padre Gerardo e padre Cesare, suoi compagni di viaggio

nella visita Pastorale. Qui sopra, Don Benedetto Serafini con ilVicerettore prof. Francesco Leonardi e le docenti Palombi e Pa-

scucci. A fianco uno degli elaborati (ID) realizzati dalle classidella Primaria sui temi dell’Enciclica. Sotto, il Vescovo esce

contornato dai bambini delle Ie e IIe della Primaria.

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p. 12 CONVITTO CITTÀ N. 20 Formazione digitale per educatori, docenti, alunni della primaria

Ce la stiamo mettendo proprio tutta per offrireai nostri ragazzi le migliori opportunità, per pre-pararli ad affrontare bene il futuro.

Anche alle scuole medie, infatti, abbiamo introdottouna nuova metodologia didattica per sfruttare vantag-giosamente le numerose possibilità che la tecnologiamette al servizio di docenti e studenti, per rendere lostudio più produttivo e più adeguato ai nostri tempi.Ci è sembrato opportuno proporre l'utilizzo dell'iPadanche nelle classi delle scuole Medie per consentire aigiovani studenti che vengono in contatto fin dai primianni di vita con strumenti tecnologici estremamentepiù avanzati di quelli che trovano nelle aule scolasti-che, di imparare ad usare quegli stessi strumenti conspirito critico e costruttivo, sotto l'occhio vigile degliinsegnanti, insostituibili guide e promotori di cambia-mento. Senza il supporto e la professionalità dei do-centi, infatti, la tecnologia da sola non basterebbe aprodurre risultati, perché è chiaro che si tratta solo diuno strumento, di un modo con il quale potersi avvi-cinare alle modalità comunicative e agli interessi deiragazzi, ottenendo risultati incoraggianti sul piano del-l'acquisizione di competenze fondamentali.La scuola non deve mai perdere di vista il suo nobileobiettivo che è quello di formare individui capaci dicontribuire alla costruzione di una società vivibile,nella quale oggi le tecnologie hanno un ruolo moltoimportante e proprio per questo non possiamo la-sciarle fuori dalle aule.

In classe con l ' iPad In classe con l ' iPad

Rettore prof. Antonio Manna

Tra dicembre e gennaio scorso insegnanti docenti eeducatori del Convitto hanno seguito un corso perl’utilizzo nella didattica dell’iPad. La IIIC della Prima-ria, classe pilota 2.0, segue lezioni sull’uso dell’iPad.Ora tocca agli studenti delle prime medie!

Giovedì 31 marzopresso il Convitto Na-

zionale di Tivoli A. di Sa-voia, le classi prime dellascuola secondaria di Igrado hanno incontrato ilProf. Baldini, insegnante diLettere e Tecnologia, persvolgere la prima lezionededicata all’utilizzo del-l’iPad nello studio. Tutti i ragazzi hanno por-tato da casa il proprio iPade, su indicazioni del pro-fessore, hanno potuto col-legarsi al sito diriferimento “www.lafor-mazionedigitale.it” ehanno incominciato adesplorare nuove opportu-nità di conoscenza. L’obiet-tivo di questo nuovoprogetto didattico, che peril primo anno si svolgepresso il Convitto Nazio-nale di Tivoli, è infattiquello di avvicinare gli stu-denti all’uso dell’iPadquale strumento tecnolo-gico e informatico che, seutilizzato in modo oppor-tuno, può diventare un va-lido supportoall’approfondimento e alcoinvolgimento deglialunni nello studio di tuttele materie.Nel corso della prima le-zione il prof. Domizio Bal-dini ha presentato airagazzi due applicazionifondamentali per ottimiz-zare lo studio e l’apprendi-mento. I nomi delle dueApp. sono “Inspiration”ed “Explain every”; laprima è finalizzata essen-zialmente a rendere lo stu-

dio più facile, attraverso lacostruzione di mappe con-cettuali; la seconda, invece,può essere utilizzata per re-gistrare le lezioni dei diversiinsegnanti e, se sincroniz-zata con “Inspiration”, per-mette di osservare la mappaconcettuale e allo stessotempo ascoltare la spiega-zione del professore.Il progetto iPad è sicura-mente un’iniziativa moltointeressante e coinvolgente,perché mette in relazionestudenti e insegnanti attra-verso il canale dell’interatti-vità e offre agli studenti unamaggiore consapevolezzadelle potenzialità di un stru-mento come l’iPad.Il Prof. Baldini è stato ac-colto con simpatia daglialunni, che hanno apprez-zato la sua capacità di spie-gare con chiarezzaargomenti non sempre sem-plicissimi.Nel corso di questi ultimidue mesi di scuola sarannoprevisti altri incontri chepermetteranno ai ragazzi diprendere sempre maggioreconfidenza con il mondo di-gitale.

Livia Paglialunga 1A

A cura della prof.ssaClaudia Coccanari

Referente del progettod’Istituto per

iPad e Classe 2.0 è l’Ins. Mara Falchi

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 13e classi prime della scuola secondaria di I grado

Il giorno giovedì 31 marzo si è svolto il corso dell'iPad. Ilnostro insegnante è stato il professor Baldini. Da subito

ci è sembrato un insegnante competente e divertente checi ha coinvolti e ci ha aiutato a capire meglio l'utilizzo diquesto strumento. Prima dell'arrivo del professore tutti noieravamo emozionati e impazienti di utilizzare l'iPad e discoprire le sue funzioni e si come avrebbe potuto aiutarcinello studio. Quando il professore è entrato ci siamo sedutie abbiamo acceso l'iPad in modo che potesse essere prontoper l'utilizzo. L'insegnante ci ha mostrato alcune funzionidell'iPad e delle applicazioni che ci avrebbero aiutata stu-diare o anche a registrare la lezione in modo da non di-menticare le cose piùimportanti dette in classe.A tutti noi è piaciuta que-sta nuova esperienza e,considerando che è statala prima lezione, abbiamocapito un po' cos'è l'iPad eche può essere uno stru-mento molto utile perl'apprendimento scola-stico.

Francesca Romana D’Antimi 1A

Tornare a scuola dopo unperiodo di relax non è

mai facile.Quando mi sono svegliata ilprimo giorno dopo le va-canze pasquali, la situazionenon era delle migliori, fattaeccezione la novità del-l’iPad, che la rallegrava.La mattinata è trascorsacome al solito, fino al mo-mento in cui il professorBaldini è entrato in classeper iniziare il corso relativoall’uso dell’iPad a scuola.Ci siamo alzati, ma la nostraattenzione non era concen-trata su di lui, bensì sullostrumento.Alcuni, me compresa, eranoun po’ spaesati perché nonlo avevano mai preso inmano; invece altri facevanogli esperti, perché per lorol’iPad non ha segreti.Comunque, chi più chimeno eravamo tutti felicis-simi che l’uso dell’iPad ascuola fosse diventato le-cito.Io ho subito pensato che iragazzi che non sono moltostimolati dal metodo di stu-dio tradizionale ne avreb-bero tratto maggiorvantaggio.Il professor Baldini ha ini-ziato la lezione facendocientrare nel suo sito e ci a in-coraggiato a consultarlo nelcaso ci venisse qualche dub-bio a casa.Poi ci ha spiegato che connoi vorrebbe svolgere unbel lavoro, con app utili perragazzi intelligenti (tutti sisono sentiti parte della cate-goria).Infine, ci ha mostrato una diqueste app: “ Inspiration”,che serve a costruire appconcettuali, e ne abbiamo

creato una insieme che illu-stra i monumenti e le attrat-tive più da vedere di Tivoli.Di questa app ci ha svelatotutti i segreti: io ero moltocuriosa così come credo imiei compagni, anche per-ché questo progetto ri-chiede grande autonomia.Con l’aiuto del professoreanche i ragazzi più spaesatihanno acquistato sicurezzae quelli che si credevanoesperti spero abbiano in-tuito di essere più o menoallo stesso livello degli altrie di dover quindi prestaregrande attenzione alla le-zione.E’ stato molto coinvolgenteanche perché nessuno di noiconosceva le app propostedall’esperto.L’introduzione dell’iPad ascuola cambierà non solo leabitudini scolastiche, maanche familiari.La mamma non dirà più:“Spegni l’iPad, vai a stu-diare!”Ma: “Accendi l’iPad, vai astudiare!”Una rivoluzione epocale…

Domitilla Ronci 1A

Il prof. Domizio Baldini durante il corso iPad in 1A. Foto diFrancesca Romana D’Antimi

La prof.ssa Nadia Paglioni in1B durante il Corso iPad.

Nella pagina a fianco i bam-bini della IIIC a lezione con itutor del Liceo I. d’Este di Ti-

voli, Sabrina Forte e GretaAttili, guidati dalla prof.ssa

Cristina Porcheddu, lavoranosulla App Explain Everything.

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p. 14 CONVITTO CITTÀ N. 20 Il Convitto ospita un percorso di alternanza scuola-lavoro

Lo spunto nascedalla riforma dellascuola Legge 13 lu-

glio 2015, n. 107, “Riformadel sistema nazionale diistruzione e formazione edelega per il riordino delledisposizioni legislative vi-genti”, per la quale, nel per-corso formativo dei Liceiitaliani è stato inserito orga-nicamente e obbligatoria-mente, come parteintegrante dell’offerta for-mativa l’apprendimento ba-sato su lavoro ed esperienzedi tirocinio presso enti pub-blici e privati, al fine di unaformazione che comprendal’acquisizione, oltre chedelle conoscenze, delle abi-lità per il conseguimento dimigliori risultati econo-mico-sociali, e un succes-sivo più agevole passaggiodallo studio al lavoro.In questo contesto il LiceoIsabella d’Este consapevoledella tradizione e del presti-gio del Convitto come isti-tuzione esemplare nelterritorio per offerta forma-tiva e didattica, si è attivatoper stipulare una conven-zione che consentisse aisuoi giovani liceali di effet-

Una task force di giovani “docenti” del liceo Isabella d’Este di Tivoli ha ani-mato la didattica del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia per un’esperienzareciproca di formazione e crescita.

PEER TO PEER

tuare una esperienza di in-segnamento e partecipa-zione all’attività didatticadel Convitto.La disponibilità del Rettoreprof. Antonio Manna, che è

anche Dirigente Scolasticodel predetto Liceo ed è dasempre fautore del valore in-trinseco di tali esperienze dididattica e formazione inno-vativa, della maestra Mara

Salvati, della professoressaPalombi e del vicerettoreFrancesco Leonardi ai qualisi deve l’intera organizza-zione all’interno del Con-vitto, nonché ladisponibilità di tutti i do-centi coinvolti, ha consen-tito di realizzare consuccesso questo interes-sante percorso formativo.Hanno iniziato il 7 marzoc.a. con orario dalle 8.30alle 16.30, i 17 ragazzi e ra-gazze della classe terza ESdel Liceo che sono stati as-segnati uno per ciascunadelle diciassette classi dellascuola primaria, a questi,dal 14 marzo, si sono ag-giunti i 28 ragazzi dellaterza AS distribuiti nelleclassi della scuola primariae secondaria di primogrado.

Anna Giacoma Pizzicaroli

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 15Amicizia a prima vista tra alunni e tirocinanti

I ragazzi del Liceo hannoaffiancato docenti e istitu-tori nelle varie attività di in-segnamento, talvoltaspiegando su delega e su-pervisione dei docenti argo-menti di programma ecostantemente supportandoi piccoli allievi nello studioe nello svolgimento deicompiti e di tutte le attivitàloro assegnate.L’esperienza è stata moltopositiva: i giovani convit-tori hanno apprezzato lapresenza dei liceali saliti incattedra e anche gli alunnidel Liceo I. d’Este hannodato il meglio di sé, fortidella formazione didattico-pedagogica che il corso distudi delle scienze umanegarantisce loro. Lavori digruppo, lavori su progetti,aiuto nello studio condivi-sione delle attività ricrea-tive …l’esperienza dovevaterminare il 17 marzo ma,…per la gioia di tutti è stataprorogata fino al 23 marzogiorno di inizio delle va-canze Pasquali. E ora si at-tendono altre due classi delLiceo I. d’Este, questa voltadel corso linguistico, peruna esperienza che possapotenziare e arricchire laformazione nelle linguestraniere. Nelle due pagine alcuni cartelloni realizzati dai bambini della scuola primaria per salutare i loro

giovani amici tirocinanti. Sopra una foto di gruppo con l’insegnante Mara Salvati che ha coordi-nato il periodo di lavoro degli studenti dell’Isabella d’Este. Nella pagina accanto tirocinanti alle

prese con il confezionamento dei lavori di Pasqua.

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p. 16 CONVITTO CITTÀ N. 20 La tradizionale Festa in maschera al Convitto di Tivoli

…Voilà! Carnevale eccolo qua!

Ed. A.M.

Quando nessuno più se lo aspettava, come negli scherzi piùriusciti fatti in casa, il Convitto di Tivoli ha organizzato

per il giorno martedì 9 febbraio all’interno degli spazi ricrea-tivi una giornata festosa e colorata al quale hanno preso partetutte le alunne e gli alunni della scuola primaria.Coadiuvati da un team di specialisti dell’intrattenimento, inse-gnanti educatrici e educatori hanno accompagnato per l’interagiornata l’evento mascherato, che ha visto durante la mattinascendere in pista i bambini delle classi prime e seconde mentrenel primo pomeriggio è stata la volta delle classi terze, quartee quinte.La qualità delle maschere è stata come tradizione veramentealta, a partire dalle maestre Salvati e Ronci che hanno sor-preso per la loro… versatilità, dando il giusto esempio aglialunni e una giusta carica di allegria e simpatia. In queste pagine abbiamo cercato di mostrare il massimo, sce-gliendo di inserire tutte le foto di gruppo reperibili al fine difissare sul numero venti di Convitto Città tutti i volti e le si-luette più intriganti presenti in sala. Le premiazioni, precedute da una scelta veramente difficile

date le numerose belle maschere, hanno visto nell’ordinedal terzo posto in su: l’uomo primitivo, di Tommaso Pa-trizi 3B, lo spa-ventapasseri diBenedetta DeAmicis 4C e in exequo, al primoposto, le esilerantigemelline Gaia eLavinia Savino 3C:rispettivamenteDonna arcobalenoe Dama di cuori.

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p. 18 CONVITTO CITTÀ N. 20 Laboratorio scientifico della Scuola Primaria

...dal pianeta terraA cura dell’EducatoreMario Cambise

La conoscenza dellenozioni informatichedi base sono il sug-

gello formale ad una esi-genza che è nei fatti. Le nuove tecnologie sonooggi legate ad ogni aspettodel sapere e della vita eco-nomica e sociale di tutti noi.Ai bambini delle classiquinte B e C si propone diapprofondire lo studio dellaregione Lazio con l’ausiliodel computer, in un percorsointerdisciplinare che rispet-terà sempre il bisogno pri-mario dei bambini di vivereesperienze coinvolgenti,gratificanti, costruttive, daaccogliere con divertimento

Noi alunni della VB abbiamo lavoratosulle conoscenze relative alla compo-sizione del “Sistema Solare”, utiliz-zando materiale di supporto comerappresentazioni grafiche, libri ditesto, immagini e mappe.La nostra compagna Elena Salinetti,poi, ha ricreato un modello del si-stema stesso, utilizzando oggetti di fa-cile reperibilità …con il seguentesorprendente risultato.

Gli alunni della VB

Modelliamo il Sistema Solare

Gli alunni delle quinte B e C studiano la propria regione alcomputer nell’aula informatica della scuola primaria.

e partecipazione emotiva.La programmazione del la-boratorio di informatica èsviluppato in modo tale chegli allievi imparino facendo,riflettendo e provando pia-cere nel condividere quantoviene loro proposto. Durante le attività i bam-bini vengono continua-mente sollecitati a rifletteresulle logiche operative, sullestrategie di utilizzo deglistrumenti, dei diversi lin-guaggi e sulle dinamiche re-lazionali che vengono mesein atto.

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 19Laboratorio artistico letterario della Scuola Primaria

Parola di film!Ci siamo ritrovati in

aula magna, raccoltinella penombra silen-

ziosa del luogo che ha ospi-tato grandi professori,ministri, calciatori e persona-lità di grande rilievo pubblico,fiduciosi che l’atmosfera par-ticolare potesse stimolareancor di più nei nostri bam-bini una visione consapevole,più attenta ai particolarinonché avviarli ad una com-prensione di sé stessi più in-tima e obiettiva. Le visioni sono state scelte inbase all’età dei piccoli spetta-tori e ai giudizi della critica ci-nematografica. Riflessione sualtre realtà, spunti critici maanche divertimento e viaggicon la fantasia, la scuola puòe deve essere anche questo.Con Ortone, l’elefantone unpo’ maldestro che ha sentitodelle voci provenire da unchicco di polvere e che ha sfi-dato tutti per proteggere ilpopolo che credeva vivesse lì

dentro, abbiamo messo in di-scussione la nostra visionedelle cose, di noi stessi e delmondo che abitiamo. Siamodavvero solo noi in questo

Ci sono molti modi per educare e molti modi per aiu-tare i più piccoli a comprendere il mondo che li cir-conda. In Convitto si cerca di sperimentarne il maggiornumero possibile, in questo caso abbiamo scelto di pro-porre la visione di film , documentari e cartoni animatisia alla scuola primaria sia a quella secondaria diprimo grado

Ed. Jole Capozzi

La pausa didattica èstata un'occasioneper gli alunni della

2A per consolidare conte-nuti degli apprendimentie competenze socio rela-zionali: nella foto li ve-diamo "impegnati" nelgioco dell'amicizia.Si deve passare il gomi-tolo ad un compagno ascelta dicendo: "ti sonoamico perché..." e aggiun-gere un aggettivo qualifi-cativo che descriva unaqualità che si apprezza diquel compagno. Che bello scoprire di

avere tanti amici! E diavere riconosciute tantebelle qualità! E scoprireche l'amicizia è una reteche ci lega gli uni aglialtri!

pre sorridendo. Il docu-film “Vado a scuola”registra i percorsi reali chequattro bambini di quattropaesi diversi e lontanissimi traloro fanno ogni giorno perraggiungere le loro scuole.Attraverso la savana, tra gi-raffe ed elefanti, arrampicatisulle montagne del Maroccoo su una sedia a rotelle im-provvisata trasportata daifratellini più piccoli in India.Ore e kilometri per noi inim-maginabili, pericoli e faticheche i nostri ragazzi non cono-scono e probabilmente nonconosceranno mai. Tutto perun solo motivo, per un unicoscopo. Andare a scuola, stu-diare e sfidare un destino chesembra già segnato. Soloidee, solo stimoli quelli dellanostra scuola ma lo abbiamoimparato, lo abbiamo sco-perto attraverso una lentacrescita, anche e soprattuttoa scuola: sono solo le idee checambiano il mondo e noi, amodo nostro, con sempliciidee e molta passione vo-gliamo contribuire alla cre-scita di questi teneri germogli.

universo? Siamo davvero noii più evoluti? Merita solo lanostra società il rispetto e laprotezione che riteniamoscontata e automatica? Sem-

La rete dell’amiciziaIns. Chiara Belluz

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p. 20 CONVITTO CITTÀ N. 20 Laboratorio di archeologia libraria e bibliotecaria del libro antico

Osservare come sidilatino i tempi diattenzione quando

il risultato finale di un la-voro arriva attraversol’esecuzione di passaggiarticolati e precisi chehanno il sapore di unaconsuetudine ormai ri-cordo di tempi passati,lascia l’“insegnante- spet-tatore” in balia di interro-gativi ai quali seguonorisposte non sempre sod-disfacenti. Sembra svanito ogni ac-cenno di compulsivitàesecutiva che guida so-vente le azioni dei nostriragazzi in fremito perstare al passo con imma-gini e parole che scorronoormai a ritmi velocissimi esi obliano in una memoriaspesso troppo fragile.11 febbraio: operativi sufoglio di carta papiro. Ma-tita nella mano, ognunodelinea i tratti della pro-pria creatività. I fogli ri-mangono lì, in attesa ditrovar colore.Ed è il colore il leitmotivdel penultimo appunta-mento, il 7 marzo.Lì, distribuite sui lunghitavoli da lavoro, ciotole divetro raccolgono le mate-rie prime di origine ani-male , vegetale e mineraledalle quali, attraverso la-

vorazione e miscelatura,estrarre i pigmenti per darvita ai colori.Il racconto del ProfessorAlessandro Basile, intes-suto di storia e scienza etecnica, fa sprofondare inostri ragazzi in un an-

golo di mondodai tratti quasifiabeschi,mentreosservano e ma-neggiano le ma-terie prime che”magicamente” sivanno trasfor-mando in colori.

L’espertospiega, mostra,dimostra, in unoscambio interat-tivo che vede inostri alunni en-tusiasmarsi, in-c u r i o s i r s i ,proporsi, con-frontarsi.Il rosso li cat-tura: la porporace la raccontanoi libri di storia,ma il bianco

FANNIUS 7 marzo 2016: il libro “si colora”…

biacca, cotto dalle fiammedi una nave andata afuoco nel porto del Pireo edivenuto inaspettata-mente rosso, rosso dipiombo, minio, entrerànel patrimonio delle no-stre conoscenze esclusive,quelle che non dimenti-cheremo, perché preziose,per pochi.L’assistente archeologapassa tra loro, ciotolinetra le mani, a far prelevarepunte di colore per riem-pire gli spazi delle formedisegnate la volte scorsa.Chini sui fogli di papiro,quasi impacciati in queigesti delicatissimi, pernon sbagliare, non sciu-pare, non disperdere.Già nella mente quel fo-glio di sé, parte di un vo-lumen che ci racconteràin questa avventura chevorremmo avesse un se-guito, magari, una voltachiusi i cancelli della di-mora di Adriano, tra igiardini sonanti della Villad’Este.All'11 aprile!

Prof.ssa Claudia Coccanari

Immagini dell’incontro del 7marzo. Qui sotto il prof. Basile.

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Periodico del C.N. di Tivoli p. 21Laboratorio scientifico della Scuola Secondaria di I grado

Il sistema solare è la parte dell’Universo meglio co-nosciuta, sia perché la Terra ne fa parte, sia pertutte le spedizioni effettuate allo scopo di capire

la storia dell’universo in cui viviamo.Abbiamo preso un tellurio costituito da una lampa-dina su un basamento sul quale è appoggiato unbraccio metallico, dove alle estremità, si trova un pic-colo mappamondo con l’asse inclinato di 66°33’ e unulteriore ingranaggio che rappresenta la Luna.L’uso del tellurio ci permette di vedere contempora-neamente tutti i moti studiati finora (il moto di rota-zione cioè quando la Terra compie ruotando intornoal proprio asse e quello di rivoluzione quando laTerra gira attorno al Sole descrivendo un orbita el-littica di cui il Sole occupa uno dei due fuochi), con-sente di determinare la posizione degli equinozi e deisolstizi e di osservare come variano le fasi man manoche la Luna compie un intero giro intorno alla Terra.Osservando questi fenomeni abbiamo notato che sulmodellino la terra impiega 10 secondi per ruotare suse stessa, ma nella realtà ci mette 24 ore; invece ilperiodo di rivoluzione impiega 25 minuti.Infine abbiamo visto che la Luna rivolge alla Terrasempre la stessa faccia, poiché il periodo di rotazionee di rivoluzione sono uguali.Grazie a questa attività che abbiamo svolto in labo-ratorio abbiamo appreso il sistema della Terra e dellaLuna nel suo complesso e abbiamo capito meglio, di-vertendoci, i movimenti che i pianeti compiono in-torno al Sole e intorno a se stessi.

Ludovica Fubelli, Silvia De Marco, Davide Ricci 3C

Giovedì 3 marzo 2016, con la prof.ssa Mi-ryana Scamolla, siamo andati in laboratoriodi scienze per approfondire, con un modellinoin scala, i moti di rotazione e di rivoluzionedella Terra e del suo satellite, la Luna.

Visita al laboratorio Ciocci

Le analisiIl giorno

1 5 - 0 2 -2016, con

le professo-resse MaricaAriano e Ro-zela Kakari-qui, siamoandati allostudio medicodel dottor En-rico Ciocci perapprofondirelo studio delsangue.Lì le professo-resse ci

hanno diviso in gruppi da 5/6. Il dottor Ciocci, dopoaverci dato il benvenuto, ci ha spiegato la necessità dinon basarsi mai sul colore delle provette contenente ilsangue dei vari pazienti e di indossare sempre gli oc-chiali protettivi quando si lavora con il sangue, in modotale che le gocce non cadano negli occhi.In seguito ci ha fatto vedere un rullo che serve per nonfar sbalzare le diagnosi del sangue e una centrifuga chesepara la parte corpuscolata, ovvero i globuli bianchi,rossi e le piastrine, da quella liquida, ovvero il sangueche in tutto il nostro organismo è di 5-6 litri.Ci ha spiegato inoltre che prima pesavano le piastrinecon la bilancia a due bracci con dei contrappesi inpiombo, oggi invece si adoperano dei macchinari spe-cifici.Siamo poi venuti a conoscenza di alcuni dati sorpren-denti; prima per fare il test di gravidanza si usava porrel'urina nella bocca di una rana, se essa deponeva leuova ugualmente, significava che la donna era incinta.Si usava anche odorare l'urina per vedere se il pazienteaveva la glicemia. A volte le analisi richiedevano giorniinteri e si usava il vetrino per vedere le piastrine.Infine abbiamo visto due macchinari, il primo per con-servare i batteri, il secondo, il protidogramma serve pervedere le proteine nel sangue.

Rebecca Ciocci, Maria Luisa Trezza, Lorenzo Tango eGabriele Sisti 2A

Il tellurio

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p. 22 CONVITTO CITTÀ N. 20 Laboratorio di Cittadinanza della Scuola Secondaria di I grado

Il 13 gennaio 2016 le classi seconde dellascuola media, accompagnate dalle insegnantiLuana Lori, Miryana Scamolla, Claudia Cer-qua, Susi Navarra e Veronica Zazzera si sonorecate a Roma in visita al Palazzo del Quiri-nale, la residenza ufficiale del Presidentedella Repubblica Italiana.Ecco il racconto della giornata nelle paroledegli alunni:

Al QuirinaleSiamo partiti alle 7.30 e

giunti nella capitale la no-stra prima tappa è stata labellissima fontana di Trevidove abbiamo scattato nu-merosissime foto.Ci siamo, dunque, diretti alQuirinale dove ci attendevaun distinto signore che ci hafatto da guida, spiegandocile origini e la storia di questomeraviglioso Palazzo cheprima era residenza papale esolo in seguito è divenuta re-sidenza presidenziale.Dopo aver attraversato ilcortile e il salone d'onore,abbiamo potuto ammirare ilsalone dei corazzieri, la salapiù grande e solenne del pa-lazzo, sede d'importanti ce-rimonie e udienze del Capodello Stato. Abbiamo ini-ziato con la meravigliosaCappella Paolina, simile allaCappella Sistina in Vaticano,con le pareti decorate conaffreschi monocromi e nic-chie ospitanti le figure diapostoli e degli evangelisti.La volta è ornata da un ric-chissimo rivestimento instucco bianco e dorato. Inquest'ambiente, in occasionedelle feste di Natale e Pa-squa, viene celebrata lamessa alla presenza del Pre-sidente della Repubblica.Abbiamo poi visitato lo stu-dio del Presidente, dovequesti tiene incontri ufficialicon i Capi di Stato e con i se-gretari di partito durante laconsultazione per la forma-zione del nuovo governo.La visita è continuata con lasala degli Arazzi, il cui nomederiva dai cinque arazzi set-tecenteschi realizzati dallamanifattura reale di Lille inFrancia. La sala oggi è utiliz-zata per le riunioni del Con-siglio Supremo della Difesa,convocato almeno duevolte all'anno dal Presidentedella Repubblica.Abbiamo proseguito l’itine-rario dirigendoci verso lasala degli Specchi, la cui de-

corazione risale al periodosabaudo, quando la sala fuadibita a camera da pranzo.E' illuminata da splendidilampadari di Murano, riflessinei numerosi specchi dellepareti e arredata con divanie poltrone con preziosi rive-stimenti di broccato biancodi seta con fiori oro. E’ statapoi la volta della sala dellozodiaco, creata durante ilperiodo Napoleonico. Lavolta fu decorata con un al-legoria della Aurora, nellelunette vi sono i segni zodia-cali. Le pareti sono rivestiteda cinque arazzi settecente-

schi e l'arredo è completatoda dodici poltrone sui brac-cioli delle quali uno scultoreveneto intagliò i segni zodia-cali per ciascun mese del-l'anno. Infine il salone dellefeste, che è l'ambiente piùgrande e solenne del pa-lazzo, ed è qui che giura ilnuovo governo e si tengonoi pranzi ufficiali.Insomma tutto è stato moltobello e interessante e forsenon avrei mai apprezzato labellezza di questo luogo senon fossi stata accompa-gnata da una guida compe-tente che ci ha mostrato e

raccontato curiosità e parti-colarità che probabilmentesarebbero sfuggite ad un oc-chio distratto.È stata una bellissima espe-rienza che mi ha dato la pos-sibilità di vivere beimomenti di storia d’Italia epoi come non rimanere affa-scinati dalla maestosità edalla bellezza delle sale delpalazzo del Quirinale, dallapreziosità degli arredi e daglioggetti presenti, come peresempio gli arazzi e i bellis-simi lampadari.

Alessia Maiello 2C

Abbiamo visitato il “Pa-lazzo del Quirinale”, un

palazzo storico di Roma eresidenza del Presidentedella Repubblica. E’ uno deisimboli dello stato italiano.Costruito a partire dal 1583,è uno dei palazzi più impor-tanti della capitale, sia dalpunto di vista artistico, siadal punto di vista politico.Alla sua costruzione e deco-razione lavorarono insignimaestri come: AlessandroSpecchi, Ferdinando Fuga eGuido Reni.Abbiamo potuto ammirarel’arredamento molto sofisti-cato delle sale che arricchi-scono l’edificio, soprattuttole pareti dotate di arazzi cherappresentano la vita dei re-gnanti che vi risiederono, iltutto illuminato da meravi-gliosi lampadari. Il palazzo èanche dotato di meravigliosiorologi. La sala che mi è pia-ciuta di più è stata la Saladegli Specchi, i quali sonodecorati in oro e riflettonola luce dei lampadari mera-vigliosi. I soffitti dalla salasono affrescati di colori vi-vaci e che rappresentanospesso gli dei. Siamo tornatisoddisfatti a contenti, perquesta esperienza unica, cheho vissuto con i miei compa-gni e professori.

Gloria Irilli 2C

A cura del prof. Aniello Ambrosino

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Periodico del C.N. di Tivoli p.23Periodico del C.N. di Tivoli p. 23Nel cuore delle Istituzioni della Repubblica italiana

Le cose da vedere a Roma sono numerose e io che in questa città ci son andata diversevolte scopro sempre posti nuovi ed interessanti.

Ultimamente, infatti, con la mia scuola mi sono recata a visitare il palazzo del Quirinale,un luogo davvero speciale, in quanto è la sede del Presidente della Repubblica, che quisvolge le sue funzioni, incontra le massime cariche istituzionali, i rappresentanti degli altristati e i cittadini.Uno storico dell'arte ci ha fatto da guida, accompagnandoci all'interno del palazzo doveci ha illustrato le meravigliose sale caratterizzate da lussuosi arredi come i bellissimi arazzi,mobili pregiati, cristalli, quadri e sculture.Sono rimasta affascinata da tanta magnificenza e splendore, ma ancora di più lo sonostata nello scoprire un posto così ricco di storia del nostro paese.Ho trovato imponente la Guardia d'onore del Presidente, rappresentata dal Reggimentodei Corazzieri, appartenente all'Arma dei Carabinieri.I Corazzieri mi hanno molto impressionata per la loro altezza e mi sono apparsi bellissiminell'alta uniforme e con lo splendido copricapo. E' stata per me un'esperienza interessanteconoscere la vera storia del palazzo del Quirinale in visita guidata e poter ammirare dellesale bellissime nelle decorazioni e negli arredi.

Chiara Maiello 2A

Il 13 gennaio 2016 io e la miaclasse siamo andati a visitare il

Quirinale, il palazzo romano incui risiede il Presidente della Re-pubblica, attualmente SergioMattarella. Essendo arrivati in an-ticipo, abbiamo visitato anche laFontana di Trevi e abbiamo fattouna passeggiata fino al Quirinale.Arrivati presso l’edificio, ab-biamo visto un palazzo moltogrande con tante finestre dispo-ste su tre livelli. I primi duemolto lunghi e il terzo più cortorispetto agli altri. Sul portone diingesso ci sono tre bandiere e,entrando, abbiamo avuto la for-tuna di vedere anche il cambiodi guardia: tre guardie si sonoposizionate davanti al portonee, le due più esterne, con ungesto di saluto con il bracciohanno congedato le altre dueguardie che stavano in due nic-chie poste ai lati del portone.Dopo aver oltrepassato i metaldetector, prima di salire le scaleche Sergio Mattarella percorrespesso, la guida ci ha raccontatola storia del Quirinale.Percorrendo le scale abbiamovisto diverse stanze. La primache abbiamo visitato è stata il“Salone delle feste”, una stanzaimmensa completamente pienadi affreschi, sia sulle pareti chesul soffitto. Gli affreschi sono di-visi tra loro da cornici dorate.Sul soffitto, inoltre, c’è lostemma dei Savoia.Successivamente abbiamo osser-vato la “Cappella Paolina”, cheha la stessa struttura della “Cap-pella Sistina” e, sul soffitto honotato dei grandi fiori color oroche, ad un’osservazione più at-tenta, ho scoperto essere uno di-verso dall’altro.Tra le molte stanze, quelle chemi hanno maggiormente colpitosono, una sala che ha un lampa-dario enorme di tantissimi colorie, la “Sala dello Zodiaco” condelle bellissime sedie in legno suicui bracci erano scolpiti gli ani-mali che rappresentavano ilsegno zodiacale.È stata un giornata molto interes-sante e divertente. Spero di potervisitare, sempre con la mia classe,altri luoghi di Roma così belli.

Andrea Verna 2C

Quando ho saputo che dovevamo andare al Quirinale non stavo più nella pelle, solo chel’unica cosa che non mi andava a genio era che per poter stare alle 07:30 all’Alberone ci

dovevamo alzare alle sei…E infatti non ci sono riuscito! Mi sono alzato alle 06.40, ho fatto ilpossibile per arrivare in tempo, però alla fine stavano aspettando solo me.Una volta arrivati la prima cosa che abbiamo visitato è stata la fontana di Trevi, mi ha colpitomolto il modo in cui è stata realizzata, con tutte le sculture ad abbellire la struttura.Tornati all’ingresso del Quirinale, mentre aspettavamo il nostro turno per entrare, abbiamo as-sistito al cambio della guardia e quello che mi ha impressionato è stato lo schema e la rigiditàdei movimenti e del comportamento delle guardie durante questo processo: non ci guardavano,non ci rispondevano quando li salutavamo, erano molto formali.Appena entrati la guida ci ha spiegato la storia di tutti i Papi che hanno risieduto in quel palazzo,da Gregorio XIII a Pio IX, e la storia di quest’ultimo: quando i Savoia stavano per prenderepossesso del Quirinale, Pio IX ha fatto in modo di spogliare l’edificio di tutti i suoi beni lasciandosolo dei vasi cinesi. Poi la guida ci ha raccontato di quando Napoleone, durante il periodo incui aveva occupato Roma, ha fatto dividere in più parti un corridoio anch’esso splendido, perfarne la residenza privata della sua seconda moglie, Maria Luisa d’Asburgo.Sappiamo che era splendido perché la guida ci ha fatto vedere un video con la ricostruzione dicome appariva prima, e oggi sono in programma dei lavori per riportare il corridoio alla suastruttura originaria.Infine abbiamo visitato la Sala degli Specchi, realizzata con una tecnica particolare: su ogniparete era posto uno specchio gigantesco, che riflettendo la stanza nello specchio opposto e vi-ceversa creava l’illusione di una stanza infinita.

Lorenzo Chicca 2C

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p. 24 CONVITTO CITTÀ N. 20 Visita al Quirinale

Dentro il palazzo, laguida ci ha fatto visitare

molte stanze, precisamentequarantatré.Le stanze sono tutte moltograndi e decorate con stuc-chi, mobili e tappeti. Misono rimasti impressi i lam-padari preziosi perché realiz-zati in cristallo. Molto bellaanche la Cappella Paolina,con il soffitto rivestito difiori bianchi e dorati, uno di-verso dall’altro. La Libreriacompletamente in legno, èstata costruita per la ReginaMargherita.È stata una giornata moltodivertente e istruttiva. Primadi tutto perché sono statoinsieme con i miei compagnifuori dalla scuola, ma so-prattutto perché le inse-gnanti e la guida ci hannospiegato tantis-sime cose in-teressanti che io e neanche imiei compagni sapevamo.Simone Del Figliuolo 2C

Appena arrivati a Romasiamo andati a vedere la

fontana di Trevi in tutta lasua maestosità e la sua bel-lezza, per poi attraversareuna piccola via dove ab-biamo sentito suoni e pro-fumi che erano inebrianti.Mi sembrava di essere in undipinto realizzato da Leo-nardo da Vinci per il contra-sto tra i colori di Roma etutta la sua energia che quelgiorno abbiamo potuto ve-dere con i nostri occhi.Dopo questa bellissima pas-seggiata fuori dal pro-gramma, ci siamo recatidavanti alla piazza del Qui-rinale per la visita al pa-lazzo. Quando siamo uscitimi è dispiaciuto non averavuto l’occasione di vedereil presidente e di non potervisitare Roma ancora un po’prima di andare via, ma saràper la prossima volta.

Lorenzo Panattoni 2B

Salendo, la prima stanzache abbiamo visto era la

più grande e il soffitto erainciso e ricoperto da foglied’oro; è stata la stanza chemi è piaciuta di più.Successivamente abbiamovisitato la chiesa che si trovaal’ interno del Quirinale.Anche il soffitto aveva in-ciso dei fiori tutti diversi fraloro. I muri erano affrescatida dipinti che rappresenta-vano delle statue ed eranorealizzata così bene che sem-bravano essere all’internodel muro.Dopo siamo andati a vederemolte altre sale, tutte moltobelle, fra cui anche la Saladegli Specchi, completa-mente ricoperta appunto daspecchi, cosa che la facevasembrare ancora più grande.Un'altra sala che abbiamovisitato ed anche quella piùimportante è stata quella delpresidente. Questa gita èstata molto bella e sonomolto contenta di averavuto l’opportunità di visi-tare il Quirinale.

Diletta Puzzilli 2C

Il palazzo del Quirinale èun palazzo storico di

Roma. È la residenza uffi-ciale del Presidente della re-pubblica Italiana ed è unodei simboli dello stato Ita-liano. Fu costruito a partiredal 1583, è uno dei più im-portanti palazzi della capi-tale sia dal punto di vista

artistico sia dal punto divista politico. Alla sua co-struzione e decorazione la-vorarono insigni maestridell’arte Italiana. Il Palazzodel Quirinale è il sesto pa-lazzo più grande al mondoin termini di superfici. Per l’esattezza si estende su110.500 metri quadrati. La

stanza che mi ha colpito dipiù è stato il Salone dei Co-razzieri, la cui caratteristicapiù originale è che il pavi-mento completamente rea-lizzato in marmo riflettevaesattamente l’ordine del sof-fitto.

Sophia Leoni 2C

Il Salone dei Corazzieri;sotto la Sala degli specchi.In fondo la scolaresca del

Convitto.

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Visita al Quirinale Periodico del C.N. di Tivoli p.25Visita a Palazzo Madama

Al SenatoVenerdì 12 febbraio 2016, la classe IIA dellascuola media e la classe VC della primaria,accompagnate dalle insegnanti MargheritaDante, Maria Ziantoni e Tania Magrini, sisono recate a Roma in visita a Palazzo Ma-dama, sede del Senato della Repubblica. Unaguida ha condotto il gruppo all’interno delpalazzo, mostrandone i luoghi e spiegando airagazzi le attuali funzioni svolte dai senatori.Nelle parole degli alunni un po’ di storia e ladescrizione dei luoghi visitati:

Arrivati a Roma ci siamomessi in cammino per

andare al Senato. Final-mente arrivati! Siamo entratiall’interno dell’edificio.Prima di entrare una guida ciha spiegato l’origine del Se-nato:I tre elementi originari dellostato romano sono il re, ilconsiglio degli anziani (sena-tus) e l'assemblea popolare.Perciò la tradizione fa isti-tuire da Romolo un senatodi 100 membri, numero peril quale si fa valere il fattoche il senato era diviso indieci decuriae, che dove-vano contare in origine cia-scuna dieci membri e che100 membri avevano i se-nati delle città fondate daRoma. Ma il numero nor-male dei senatori in età sto-rica è di 300, numero chedeve risalire pure all'etàregia e che è in armonia conlo schema ternario della piùantica organizzazione dellostato romano su tre tribù etrenta curie. Gli antichi cer-carono di spiegare in varimodi il passaggio dall'una al-l'altra cifra, attribuendo aTazio, a Tullo Ostilio e a Tar-quinio Prisco l'aggiunta aiprimi senatori rispettiva-mente di senatori sabini o al-bani o delle minores gentes.Silla raddoppiò il numerodei senatori, che Cesare ac-crebbe ancora a circa 900 ei triumviri a mille e più. Au-gusto ritornò alla cifra di600, ma non pare che in se-guito questa cifra sia stataconsiderata come normale.Il Senato era la più autore-vole assemblea dello Statonell'antica Roma, un'istitu-zione rimasta invariata nelcorso delle trasformazionipolitiche della storia dell'Im-pero romano, il cui signifi-cato era assemblea deglianziani, ed i cui membrierano chiamati Patres (patri-zio). Il senato fu costituito da Ro-molo, il fondatore di Roma.Era composto da 100 mem-bri scelti tra i Patrizi ed era

strutturato secondo l'ordina-mento tribale tipico dellepopolazioni indoeuropee diquel periodo storico. Questeprime comunità spesso inclu-devano nei loro consigli tri-bali, gli "anziani", uomini diuna certa esperienza e sag-gezza.

Sabrina Radulescu 2A

Con la professoressaDante siamo andati a vi-

sitare il Senato. Arrivati sulposto, la guida ci ha ac-com-pagnati al suo interno. Comeprima tappa abbiamo visi-tato il Cortile d’Onore doveci hanno spiegato la storia diquesto palazzo che attual-mente si chiama Palazzo Ma-dama. Il palazzo deve il suonome a Madama Margheritad'Austria, figlia naturale diCarlo V e moglie del duca

Alessandro dei Medici che, ri-masta vedova di questo nel1537, sposò in secondenozze Ottavio Farnese e sog-giornò a lungo nel palazzo:fu allora che esso assunse ilnome che ancor oggi con-serva. Nel corso del tempo ilpalazzo conobbe dei cambia-menti strutturali, il travertinodel pavimento venne sosti-tuito con il marmo, e nel1972, al centro del cortiled’onore, fu posta una statuadello scultore Emilio Greco. Al primo piano abbiamovisto la Sala Maccari chedeve il nome a Cesare Mac-cari, l’artista che la decorò.Sulle pareti sono rappresen-tati episodi della storia delSenato Romano. Poi ab-biamo visto La Sala Italia, cheè un vasto ambiente risultatodella parete divisoria all’ini-zio degli anni trenta. Il sof-fitto è molto bello marecente, con riquadri che rap-presentano scene storiche. Lasala ospita uno splendidopaesaggio marino di PieroGuccione: Il nero e l’azzurro(2003). Abbiamo visitato poila Sala dello Struzzo, dovec’è uno spettacolare soffittoa cassettoni del XVI secolo.Al centro del soffitto è postouno struzzo che molti pen-sano sia simbolo della casatadi Margherita d’Austria. Inseguito siamo entrati nellaSala del Risorgimento, dovesono ospitati busti e ritrattidei personaggi più impor-tanti del Rinascimento e laSala Garibaldi dove è postoun busto di Giuseppe Gari-baldi. Infine abbiamo visto laCamera del Senato. Appenasiamo entrati siamo rimasti abocca aperta, la guida lì ci haspiegato i vari posti dei sena-tori. Al centro c’erano quat-tro specie di pianole cheservono per la scrittura ste-nografa che i dattilografiadoperano per prendere ap-punti più velocemente. Que-sta visita al Senato è statamolto interessante, spero diritornarci presto.

Lorenzo Tango 2A

Sopra Palazzo Madama, sotto la Sala Maccari

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p. 26 CONVITTO CITTÀ N. 20 Incontro con l’Arma dei Carabinieri e con la Guardia di Finanza Laboratorio di Cittadinanza Scuola Secondaria di I grado

La cultura della responsabilitàIl Corpo della Guardia di

Finanza è una delle cin-que forze di polizia ita-

liane, ad ordinamentomilitare, dipendente diretta-mente dal Ministro dell'eco-nomia e delle finanze;svolge principalmente fun-zioni di polizia tributaria,ma agisce anche come poli-zia giudiziaria e pubblica si-curezza, come le altre forzedi polizia. L’Arma dei Cara-binieri, invece, fino all'anno2000 è stata parte inte-grante dell'Esercito Italiano,ma successivamente è stataelevata a forza armata auto-noma. Attualmente per la sua dop-pia natura di forza militare eforza di polizia le sono de-voluti diversi importantis-simi compiti, tra cuiconcorrere alla difesa delterritorio italiano, assistere lapopolazione colpita da cala-mità naturali, garantire la si-curezza delle istituzioni edelle rappresentanze diplo-matiche italiane all'estero epartecipare alle operazionimilitari in Italia e all'estero. Entrambi i corpi sono pre-senti in tutti i luoghi del ter-ritorio italiano e sonosempre al fianco dei citta-dini, assistendoli, difenden-doli, divenendo in questomodo parte integrante dellanostra quotidianità.Grande rispetto dunque aqueste forze e a tutti gli altricorpi al servizio costantedella nostra patria.

Silvia De Marco 3C

Durante gli incontri sonostate affrontate varie te-

matiche di grande attualità einteresse.Abbiamo parlato dell'alcoli-smo fortemente diffuso tragli adolescenti e dell'usodelle droghe e dei pericoli aesse legate; dell'educazionealla circolazione stradalecomplice anche l'esame peril conseguimento del paten-tino che coinvolge molti stu-denti tra i tredici e iquattordici anni, con il con-seguente aumento degli inci-denti, nei quali, spesso apagarne il prezzo più altosono le persone innocenti;del bullismo e dei rischi con-nessi alla navigazione in in-ternet.Il bullismo è un forma dicomportamento sociale vio-lento, di natura fisica e psi-cologica con l'intento di fardel male deliberatamente apersone più deboli e quindiincapaci di difendersi.Le vittime del bullismo rice-vono con una certa fre-quenza così tanti ricatti eprese in giro, che in casiestremi arrivano addiritturaal suicidio.Da non sottovalutare e al-trettanto grave è il sextingossia l'invio e la ricezione divideo o immagini sessual-mente esplicite che nonsono adatte alla vista di ra-gazzi della nostra età.Spesso tali video o immaginisi diffondo in modo incon-trollabile arrecando pro-fondi danni a coloro chesono ritratti in quelle foto oche sono ripresi dai videofo-nini.Alla fine è stato proiettatoun video sull'Arma dei Cara-binieri che ha illustrato aglialunni i compiti e le variecomponenti della forza ar-mata, in particolare si è fattoriferimento alla stazione deiCarabinieri come posto alquale rivolgersi per la risolu-

…il maresciallo ci ha rac-contato tutti quei com-

portamenti scorretti checoinvolgono noi ragazzi. In-fatti ci ha spiegato che i ra-gazzi non devono berealcolici e non devono met-tersi alla guida quando sonoubriachi perché così facendosono un pericolo per se stessi

A cura del prof. Aniello Ambrosino

e gli altri. In riferimento aquesto ci ha anche detto chespesso i ragazzi dopo aver be-vuto lasciano le bottiglie ingiro: sulle panchine, sui mu-retti, per terra e persino lelanciano fuori dal finestrinodell’autobus mettendo in pe-ricolo le persone che sononelle macchine in strada. Ilmaresciallo ci ha fatto riflet-tere su un altro comporta-mento sbagliato dei giovani:quello di imbrattare i muricon le bombolette a spray. Ciha spiegato che i giovani re-sponsabili di questi atti ven-gono identificati e invitati aripulire le parti che hannosporcato. Il maresciallo hainoltre continuato a parlarcidel bullismo nelle scuolemedie che colpisce un ra-gazzo su due. Ci ha detto chechi provoca questo fenomenopensa di giocare, mentre in-

vece non si rende conto checon il suo comportamento fe-risce l’altra persona. Pur-troppo da qualche anno aquesta parte, si è diffusoanche il bullismo sui socialnetwork, in particolare il Sex-ting che consiste in volgari fo-tografie a sfondo sessuale,invitandoci a non adottaremai questo comportamentomolto sbagliato. Al terminedel suo intervento abbiamovisto un filmato sull’armatadei carabinieri. L’aspetto chemi ha interessato di più è statala parte in cui venivano pre-sentati i mezzi di trasporto:aerei, navali, terrestri chesono utilizzati in tutti gli inter-venti a loro richiesti. Dopoaver ascoltato tutto ciò, rin-grazio loro che ci aiutano e cidifendono dalle situazioni pe-ricolose.

John Garvey 2C

Nei giorni del 22 e 23 febbraio 2016 gli alunni dellascuola secondaria di I grado del Convitto Nazionaledi Tivoli hanno avuto un incontro speciale con laGuardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri attra-verso i rispettivi rappresentanti. Per la Guardia di Fi-nanza sono stati presenti il maresciallo EmanueleResciniti e il tenente Giuseppe Vallarelli, per i carabi-nieri sono intervenuti il luogotenente Rolando Torti eil maresciallo Francesco Scupola.Scopo di questi incontri è stato presentare ai ragazzi ilmondo della polizia Italiana ed in particolare il lavoroche viene svolto quotidianamente da queste due forzemilitari. Ha presentato l’evento il Rettore, sottolineandol’alto valore di tali corpi, e si è proseguito con la visionedi un filmato breve, ma avvincente, sulle attività da que-sti svolte.La descrizione degli incontri nelle parole dei ragazzi:

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Incontro con l’Arma dei Carabinieri e con la Guardia di Finanza Periodico del C.N. di Tivoli p.27

Il maresciallo ha parlatodella legalità e della difesa

del territorio, dei giovani dioggi e dei loro problemi dialcolismo e di dipendenzadalle droghe. Alcuni ragazziguidano la macchina dopoaver bevuto alcolici, ri-schiano di provocare inci-denti e sono un pericolo persé e per gli altri. Allora il ma-resciallo ha spiegato comeviene fatto il controllo pervedere il grado di alcol cheha una persona. La puni-zione per abuso di alcol è ilritiro della patente di guida.Si è poi parlato di un pro-blema molto grave chia-mato bullismo. Infine hofatto una domanda al mare-sciallo. Gli ho chiesto quantianni deve avere una per-sona per poter fare il cara-biniere. Egli mi ha rispostoche la domanda scritta peraccedere al corpo dei carabi-nieri può essere fatta a 17anni. Quello che ho potutocapire da questo incontro èche bisogna avere rispettodegli altri, delle regole edelle leggi e ho apprezzatoancora di più il lavoro delmio papà, che è nella Guar-dia di Finanza, che come iCarabinieri, combatte con-tro ogni forma di abuso.

Francesco Maiello 2C

Lunedì e martedì nell’aula Magna abbiamo affrontato, gra-zie alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri, temi riguar-

danti la legalità. Gli incontri sono stati importanti perognuno di noi ed hanno mirato essenzialmente alla cono-scenza, da parte degli alunni, di forze armate pronte ad aiu-tare le persone in ogni istante: ventiquattro ore suventiquattro. Gli ufficiali si sono serviti anche di filmati moltodivertenti per renderci il confronto più piacevole, mante-nendo al contempo l’efficacia dello stesso. Noi, con i nostrimille occhi, tutti diversi, dietro i quali si nascondono le nostreambizioni per il futuro, dobbiamo attenerci alla collabora-zione con queste forze armate, affinché venga tutelata la no-stra sicurezza che deve essere collocata sempre al primoposto. Perché il loro dovere, svolto con passione e costanza,è una garanzia per la collettività e per il rispetto dei nostridiritti. Ciò consente il buon funzionamento dei servizi. Poi-ché solo quando essi sono efficaci, i cittadini possono usu-fruire di qualcosa di veramente concreto da cui trarrevantaggi e benefici. Infine la Guardia di Finanza ci ha illu-strato i suoi innumerevoli compiti, svolti anche in campi di-versi come il navale, l'aeronautico, l’autostradale e l’alpino,mentre i Carabinieri ci hanno ribadito che noi ragazzi nonsiamo altro che tanti loro figli, per cui dobbiamo avvicinarciad essi, dato che il loro lavoro migliorerà di pari passo allanostra collaborazione. Più siamo in questa impresa e più ra-pidamente si progredirà verso condizioni più soddisfacentiper tutta la società. Tutti insieme dobbiamo rispettare le leggie sconfiggere l’illegalità. Per permettere ciò, anche noi dob-biamo dare il nostro piccolo contributo, pagando le tasse, ri-chiedendo lo scontrino fiscale, aiutando le persone anziane,non rendendoci protagonisti di storie di bullismo, non fa-cendo uso di sostanze stupefacenti, alcool e fumo, guidandocon prudenza e con la patente. Solo in tal modo si potràguardare la realtà con occhi diversi, perché si migliorerà ilmondo e si salvaguarderà l’umanità.

Tindara Mastroieni 3A

zione dei problemi quoti-diani o semplicemente perun consiglio.Noi studenti abbiamo mani-festato subito solidarietà eapprezzamento per il lavorodei Carabinieri e abbiamo ri-volto loro numerose do-mande ricevendosoddisfacenti risposte e pre-ziosi consigli.Tutto ciò mi ha fatto riflet-tere su quanto sia indispen-sabile dal punto di vistaumano e sociale l'attività deiCarabinieri che si impe-gnano ogni giorno nel lorolavoro affinché sia rispettatala legge e la sicurezza dei cit-tadini.

Chiara Maiello 2C

Il giorno 24 febbraio, io e i miei compagni, siamo andati inAula Magna perché sono venuti a scuola due graduati della

Guardia di Finanza per illustrarci il lavoro che compiono tuttii giorni le Fiamme Gialle. Dopo che tutti si sono seduti i duemilitari hanno cominciato a parlare del fisco e del perché noicittadini paghiamo le tasse. Purtroppo ci sono molte personeche non le pagano, e questi si chiamano evasori fiscali che sidividono in due gruppi: evasori totali ed evasori saltuari. Percapire questo concetto ci hanno fatto vedere dei video perrenderci l‘argomento più semplice. In aggiunta ci sono statimostrate scene cinematografiche tratte da film comici che, inchiave ironica, ci hanno fatto capire che cosa sia l‘illegalità ecome essa sia molto diffusa nel nostro paese. Dopo si è af-frontato il discorso della droga (sostanza che crea dipendenzae assuefazione) e i due finanzieri ci hanno spiegato come sieffettuano i controlli per trovare gli stupefacenti e per inter-cettare carichi di oggetti falsificati e contraffatti che possonoprovocare danni anche gravi alla salute. Questo incontro perme è stato veramente interessante ed istruttivo e mi auguroche sia il primo di una lunga serie perché per noi giovani èimportante sapere che ci sono persone, che vigilano e con-

trollano affinché sia rispet-tata la legalità.

Federico Bonuccelli 3A

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p. 28 CONVITTO CITTÀ N. 20 Incontro con l’Arma dei Carabinieri e con la Guardia di Finanza

Nei giorni ventuno e ventidue febbraio sono venuti alConvitto Nazionale alcuni rappresentanti della Guar-

dia di Finanza e dei Carabinieri. Questa esperienza è statamolto interessante ed educativa. Il ventuno febbraio ab-biamo incontrato i rappresentanti della Guardia di Finanzache mi hanno fatto conoscere un mondo per me scono-sciuto. Inizialmente si sono presentati illustrandoci l’utilitàdi questo lavoro. In un secondo momento hanno proiettatoun video che ci illustrava il loro operato quotidiano, adesempio scovare gli spacciatori di droga, controllare i negoziche non emettono gli scontrini, scovare i mafiosi e ritirarele merci contraffate. Questo incontro è stato molto interes-sante. Il ventidue febbraio sono venuti al Convitto Nazio-nale i marescialli in servizio presso l’Arma dei Carabinieri edhanno parlato del loro lavoro che svolgono quotidiana-mente per tutta la società. Essi hanno proiettato un videofornito dal Comando generale dei Carabinieri. Questovideo ci informava sui pericoli che un carabiniere deve su-perare ogni giorno, ad esempio nella cattura dei mafiosi,nella scoperta di truffe di ogni genere e soprattutto nellascoperta dei pericoli del web. Hanno fornito tante informa-zioni sulla carriera di un carabiniere e che cosa si deve fareper iniziare questo lavoro, e soprattutto ci hanno dato delleindicazioni precise sugli indirizzi scolastici per entrare in ac-cademia e per diventare sottufficiale. Questo incontro èstato talmente interessante che non ci siamo resi conto deltempo che è passato. Posso senz’altro dire che ho compresol’utilità di questo lavoro.

Chiara Rapiti 3A

La cosa che mi stupisce di più sono i ragazzi della mia etàche si drogano e fumano, non sapendo che sono azioni

che arrecano gravi danni alla salute.Il secondo tema trattato è stato il bullismo tra ragazzi. I ra-gazzi più grandi prendono in giro e picchiano i ragazzi piùpiccoli ed indifesi. Nel bullismo c’è anche il fenomeno delsexting, che consiste nello scambio di immagini sessuali chepossono anche essere pubblicate su internet e non si po-tranno eliminare in nessun modo. Questi incontri sono statiinteressanti ed istruttivi, per approfondire e conoscere l’Armadei Carabinieri che difende e protegge i cittadini italiani.

Simone Del Figliuolo 2C

Sono stati bei momenti secondo me. Ci hanno detto cosafanno alcuni dei nostri coetanei aiutandoci a capire cosa è

giusto e cosa è sbagliato fare; è stata una bella esperienza espero che altri ragazzi di altre scuole possano ascoltare le pa-role che noi abbiamo potuto sentire, ma soprattutto speroche altre scuole continuino questo progetto. Noi alunni era-vamo veramente entusiasti e ciò si notava dal silenzio chec'era nella sala. La conferenze sono terminate al momentodelle domande, il momento più bello, in cui abbiamo potutodire la nostra chiedendo e ricevendo risposte.

Daniele Cervelli 3C

La Guardia di Finanza èuno speciale corpo di po-

lizia che dipende diretta-mente dal Ministerodell'Economia e delle Fi-nanze. Durante la spiega-zione ci hanno fatto vederedei video che mostravano illoro operato e anche dove sitrovano le loro sedi. Peresempio ci sono delle ve-dette sulle coste, ma ci sonoanche delle vedette aereecioè sugli elicotteri. Il loro la-voro si svolge anche nelledogane, ispezionano i pac-chi (spediti da altri paesi) chesi trovano nei container econtrollano se ci sono dellesostanze stupefacenti o dro-ghe di vario tipo. Il giorno dopo, martedì 23,sono venuti i carabinieri e cihanno spiegato che l’Arma deiCarabinieri è una delle quattroforze armate della RepubblicaItaliana, nata e rimasta alrango di "Arma" nell'ambitodell'Esercito Italiano e poi èstata elevata al rango di forzaarmata con collocazione auto-noma nell'ambito del Mini-stero della DifesaFabio Massimo Cerci 3A

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Periodico del C.N. di Tivoli p.29Laboratorio linguistico letterario della Scuola Secondaria di I grado

Le opere di Shakespeare sono di fama mondiale eda sempre hanno incuriosito i lettori che riman-gono colpiti dai temi romantici ed emozionanti e al

contempo dalla drammaticità della scena. Non a caso lesue opere sono proposte in repertori teatrali non indiffe-renti e in tutto il globo. Sono molte le opere da ricordare,tra cui Romeo e Giulietta, Sogno di una Notte di MezzaEstate, Amleto, ma queste sono solo le poche di unalunga lista. Noi tratteremo Romeo e Giulietta, la più notaoltreoceano e quella che continua a riscuotere maggioresuccesso. L’essenza di questa storia caratterizzata dauna vena malinconica si è protratta fino ai giorni nostri,mantenendo la sua originalità e nel corso degli anni nonè andata via via sfumandosi!. Questa storia continua adincantare milioni di persone e in seguito alla lettura spri-giona tutta la sua intensità che tramonta in una pro-fonda commozione, da parte dei lettori.

Tindara Mastroieni 3A

Last Wednesday we went to the theatre Giuseppettito see an amusing story about the famous detectiveSherlock Holmes. 55 minutes of fun. We took part inthe play asking questions and trying to solve the my-sterious crime. There were many comical situationsand misunderstandings. We laughed a lot at thatfunny thriller.

The 2ndC

“Elementary Watson”A great experience, a great show

Dal 29 Febbraio 2016 al 9 Marzo 2016 le classi quarte dellascuola primaria e le prime della scuola secondaria di primogrado hanno usufruito del servizio “Su misura” offerto dallacasa editrice Anicia che si avvale di strumenti per la valuta-zione degli apprendimenti e per l'autovalutazione di Isti-tuto.Esso è costituito da due fasi: una di valutazione diagnosticae una di valutazione sommativa che si attuano attraverso lasomministrazione online di test per classi parallele.Il sistema permette di: 1. conoscere gli allievi, le loro caratteristiche, i loro talenti ele loro difficoltà, atto indispensabile per differenziarel'azione didattica; 2. individuare con un grado di approssimazione accettabile,ma ancora da verificare, gli allievi con bisogni educativi spe-ciali (BES); 3. apprezzare i risultati conseguiti dagli allievi al termine diun modulo o di un ampio segmento del percorso d'istru-zione; 4. favorire il miglioramento dell’azione didattica. I risultati di tali test vengono elaborati e restituiti alla nostrascuola che può utilizzarli secondo le proprie esigenze.Indubbiamente, il modo migliore per conoscere un allievo èfrequentarlo, condividere con lui spazi di vita, tuttavia il ri-corso a simili strumenti permette di accelerare e migliorare ilprocesso di conoscenza.

Miryana Scamolla

Su misuraPORTALE ANICIA FORMAZIONE ON-LINE

Last month i sawwith my friends aversion for teena-

gers of the famous literarywork “Romeo and Juliet”.The story wasn’t the samebecause it was funny buthowever it was much edu-cational and i think that itwas also emotional. ThanLord Capulet holds a ma-sked party and Romeo de-cide to go in disguisebecause he wanted to seeRosaline. But he meetsJuliet and falls in lovewith her. Than they de-clare their love for eachother and Juliet is on herbalcony. Next day Julietand Romeo are marriedby Friar Laurence. AfterRomeo Kills Tybalt (Ju-liet’s cousin)in a fight. Theprince punishes Romeowith the exile. Juliet is disperate butFriar Laurence has a

plane: he gives to Juliet aspecial potion to make hersleep for 2 days. Every-body think that she isdead and when Romeosees Juliet didn’t knowthat she is only sleeping,he drinks his potion anddies. When Juliet wakesup, she finds Romeo deadand kills herself with Ro-meo’s dagger. The newscomes out and their fa-mily decide to makepeace. I Hope to see againthis story! And you?

Romeo and Juliet

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Attività sportive integrativep. 30 CONVITTO CITTÀ N. 20

Insegnanti SbordoniFranca e Battisti Rosaria

Quest‘anno gli alunni della scuola primaria sonoimpegnati nel progetto "Racchette di Classe",nato dalla congiunzione di due sport di rac-

chetta, quali il Tennis e il Badminton, entrambi sportideali per contribuire allo sviluppo della capacità senso-percettive e coordinative.Il progetto, condiviso dal CONI e dal MIUR e con spe-cifici riferimenti alle “Indicazioni Nazionali per il Curri-culo” è stato presentato nel nostro istituto dal Tennis

Academy 2013 erealizzato dallo stafftecnico federale for-mato da PiergiorgioRusso, Marco Nibi eFrancesco Candidi,costituendo un va-lido supporto tec-nico e didattico agliinsegnanti che si oc-cupano delle disci-pline sportive.I bambini sono staticoinvolti in attività

Tennis ...di classe

ludico-ricreative e di gioco-sport con un graduale ap-proccio agli aspetti tecnico-tattici e di confronto delledue discipline sportive sopra menzionate.Tutti hanno partecipato con vero entusiasmo ai giochiorganizzati, anche in forma di gara, imparando a con-frontarsi e a colla-borare con icompagni nel ri-spetto delle regolenella competizionesportiva.Ancora una voltal‘educazione moto-ria, fisica e sportiva,conferma la sua va-lenza di svago, di di-vertimento, diaggregazione e so-prattutto ribadiscela sua funzione edu-cativa nel promuo-vere corretti stili divita.

Foto di alcuni momenti degli incontri tenuti in palestra dagliistruttori federali dei quali vediamo in basso Francesco Candidi.

Alcuni disegni deglialunni della scuola pri-

maria.

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Periodico del C.N. di Tivoli p.31Convittiadi 2016

Xa edizione a Lignano SabbiadoroEd. A.M.

Con il Progetto presentatodal Convitto Nazionale“Paolo Diacono” di Civi-

dale del Friuli, si ripropone perla 10^ edizione la struttura diuna Manifestazione che ha tro-vato sempre ampi consensi, conl’intento di potenziarne ulte-riormente l’azione formativasvolta dalle Istituzioni Educativefavorendone ulteriori sviluppi,e con la speranza di vedere in-crementare ulteriormente i nu-meri degli studenti partecipantidi per sé già molto lusinghieri. L’iniziativa dell’A.N.I.E.S. (Asso-ciazione Nazionale Istituti Edu-cativi Statali) è in linea con ledirettive Ministeriali in materiadi diffusione della cultura delloSport, in quanto persegue fina-lità di consapevolezza sportivaed etica facendo leva sul ri-spetto reciproco, sulla convi-venza civile, sull’educazionealla vita, e con la valorizzazionedelle eccellenze come previstosin dal D.M. del 28 luglio 2008. In momenti in cui accadonoepisodi che nulla hanno a chefare con i sani principi dellosport, è quanto mai auspicabiletrattenere i giovani entro ter-mini e contesti che esaltino lalealtà e la correttezza, senzamai esporli a rischi di degenera-zioni come la violenza fisica everbale, che allontanano dailuoghi della competizione spor-tiva le persone dotate di equili-brio e senso civico, quandoinvece ciò dovrebbe rappresen-tare un’opportunità di inclu-sione sociale ed una forma diprevenzione del disagio giova-nile. Educare alla partecipazione se-rena, al coinvolgimento attivo,al supporto motivazionale, al-l’accettazione della sconfitta edal “tifo” senza aggressività: que-ste sono le Linee Guida che de-vono sostenere ogni attivitàsportiva ed artistica di questainiziativa di portata Nazionale.L’intesa con il CONI è inoltremirata a garantire disciplina ecorretta applicazione delle re-golamentazioni sportive, in unadimensione di educazione co-struttiva e rispettosa. In que-st’ottica, riuscire a coinvolgere

attraverso un comune denomi-natore l’azione formativa ditutte le componenti che ope-rano all’interno di un Progettocome questo, rappresenta unavvenimento altamente educa-tivo per gli studenti coinvolti edallo stesso tempo stimolante eproficuo per coloro che lo rea-lizzano attraverso il lavoro co-mune di tutti gli operatori. E’ risaputo infatti che la forma-zione dei giovani si avvale diuna serie di momenti intercon-nessi, che conducono in egualemisura non soltanto all’amplia-mento delle conoscenze, maanche allo sviluppo di capacitàe di abilità intellettuali e tecni-

che. Le finalità che il Progettoporta con sé si raggiungono at-traverso il concorso di tutte lecomponenti operative che, avario titolo, partecipano al pro-cesso formativo in un contestodi strategie omogenee ed op-portunamente armonizzate. Tali concetti si rivelano partico-larmente importanti se estesi aigiovani provenienti dalle aree arischio. Assume inoltre particolare va-lenza educativa la considera-zione che il giudizio dellaprestazione passi non soltantoattraverso la valutazione del-l’aspetto agonistico ma anchedi opportune verifiche prelimi-

nari quali il rispetto delle re-gole, l’assenza di particolarisanzioni, la ricerca della colla-borazione ed il senso delgruppo, nonché l’accettazioneserena delle decisioni di chi èpreposto a giudicare. E’ ancheattraverso la partecipazione aprogetti di questa natura checoloro che operano all’internodi un’Istituzione Educativa pos-sono trovare l’occasione di pro-porsi all’utenza come gruppounito, stimolati al confrontoaperto e con la possibilità di tra-durre in modelli comportamen-tali i sani valori dellaconvivenza civile.

L’evento sportivo attesissimo in ogni Convitto d’Italia avrà luogoquest’anno nel periodo compreso tra il 10 e il 17 aprile 2016, perun soggiorno complessivo di 8 giorni con 7 notti.Si prevede la partecipazione di studenti regolarmente frequen-tanti il Convitto o il Semiconvitto compresi nei seguenti triennianagrafici:

- Iscritti alla Scuola Secondaria di I grado (anni 2003 / 2004 / 2005) - Iscritti alla Scuola Secondaria di II grado (anni 2000 / 2001 / 2002)

Per questa 10^ Edizione del Progetto “Convittiadi” vengono pro-poste le seguenti discipline: Calcio a 5; Volley femminile; Basket; Beach Volley; Nuoto; Scac-chi; Corsa Campestre; Tennis; Tennis tavolo; Teatro; Musica.

Come assoluta novità di questa 10^ edizione, il CNPD proponel’introduzione di alcune delegazioni provenienti da Paesi esteri alivello di partecipazione a tornei sperimentali e dimostrativi lororiservati. Tale partecipazione ha lo scopo di permettere a tutti i nostri gio-vani studenti - atleti un confronto ancor più approfondito edaperto alle dinamiche socio - educative - formative provenientida realtà per lo più sconosciute, e di consentire approfondimentiin ambito linguistico, metodologico e culturale in genere. Sono state individuate ed invitate le seguenti quattro delegazioni,in rappresentanza di Istituti Scolastici con i quali il Convitto Na-zionale mantiene da tempo le relazioni nell’ambito della proget-tualità internazionale: 1) ARGENTINA (Avellaneda di Santa Fè) 2) RUSSIA (Mosca) 3) AUSTRIA (Spittal) 4) SLOVENIA (Portorose)

Noi siamo amaranto blu!

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IIIISSTTIITTUUTTOOSSTTIITTUUTTOO AAAALLBBEERRGGHHIIEERROOLLBBEERRGGHHIIEERROO

EnogastronomiaEnogastronomia ee OspitalitàOspitalitàal C.N. di al C.N. di TTTTIIVVOOLLIIIIVVOOLLII

Una terrazza su Villa d’Este e Villa AdrianaLLaa rreessiiddeennzziiaalliittàà offerta agli studenti del nuovo IstitutoAlberghiero conta su una struttura ben tenuta, a normae con servizi di alta qualità: la mensa, ampia ed ele-gante, dotata di una cucina funzionale e alti standarddi sicurezza. Le camere, singole e doppie appena ristrut-turate e arredate. Le aule, i laboratori multimediali, lasala cinema e la prestigiosa Aula Magna sono dotate direte internet e tecnologia avanzata. IIll PPrrooffiilloo pprrooffeessssiioonnaallee acquisito dagli studenti è artico-lato in tre aree di specializzazione: Enogastronomia,Servizi di sala e vendita, Accoglienza turistica. Al termine del terzo anno si può conseguire la qualificadi “Operatore” in una delle tre aree. Al termine del quinto anno si consegue il diploma diIstruzione superiore professionale, che dà competenzetecniche, economiche e normative nelle filiere dell’eno-gastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Il diploma permette gli studi universitari, ad esempio coni Corsi di Laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche.