Airplanes 2 2016
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Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma -Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Pianowww.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di maggio 2016 pressoLitografTodi - Todi - Anno 10 - numero 2 - maggio 2016. Fotografie Aeronautica Militare
2016
Per informazioni sui concorsi: www.aeronautica.difesa.it
1111
Anche quest’anno, presso l’hangar del 313°Gruppo, si è svolta la tradizionale presenta-zione del Poster e della Formazione 2016della Pattuglia Acrobatica Nazionale. IlTenente Colonnello Jan Slangen,
Comandante delle “Frecce Tricolori”, ha ripercorso l’en-tusiasmante stagione acrobatica 2015 contraddistintadallo straordinario successo del 55° anniversario e dal-l’impegnativa trasferta negli Emirati Arabi Uniti. Poi,ovviamente, ha presentato ufficialmente la Formazione2016 della Pattuglia: rimane confermata la posizione delCapoformazione, affidata al Maggiore Mirco Caffelli, cosìcome resta immutato il Leader della Seconda Sezione,“Pony 6”, Capitano Mattia Bortoluzzi.Confermata anche la posizione “Pony 10”, il Solista delle“Frecce Tricolori”, del Capitano Filippo Barbero alla suaseconda stagione in questo ruolo.Diversi, invece, i cambi di posizione per i gregari del teamacrobatica, che vedrà tra l’altro un nuovo inserimento: ilCapitano Emanuele Savani, pilota di AMX proveniente
dal 132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana, che volerà conil numero 8. Il Capitano Vigilio Gheser, giunto al terminedella sua permanenza alle “Frecce Tricolori”, si occuperàdell’addestramento acrobatico del nuovo team per la 56a
stagione acrobatica. Questa la formazione 2016 al comple-to: “Pony 0” T.Col. Jan Slangen, “Pony 1” Magg. MircoCaffelli, “Pony 2” Cap. Gaetano Farina, ”Pony 3” Cap.Giulio Zanlungo, “Pony 4” Cap. Massimiliano Salvatore,“Pony 5” Cap. Stefano Vit, “Pony 6” Cap. MattiaBortoluzzi, “Pony 7” Cap. Luca Galli, “Pony 8” Cap.Emanuele Savani, “Pony 9” Cap. Pierangelo Semproniel,“Pony 10” Cap. Filippo Barbero, “Pony 11” Cap. VigilioGheser.Il Ten. Col. Slangen ha presentato anche il Poster 2016delle “Frecce Tricolori” che ritrae il suggestivo sorvolodello scorso 4 novembre sul Quirinale, nel giorno in cui ilPresidente della Repubblica Sergio Mattarella ha resoomaggio all’opera “Angeli degli Eroi”, realizzata dall'arti-sta Flavio Fanelli in memoria di tutti i caduti in missionedi pace dal dopoguerra.
La Formazione 2016
Il Gen. Enzo Vecciarellinuovo Capo di SMAIl 30 marzo scorso, presso l’aeroporto militare di Ciampino, il passag-gio di consegne tra il Generale Preziosa ed il Generale Vecciarelli.
«Grazie Aeronautica Militare perquello che mi hai dato». Queste leparole conclusive di un discorsoforte e, in alcuni passaggi com-movente, del gen. s.a. Pasquale
Preziosa che, dopo tre anni ha, lasciato la guidadell’Aeronautica Militare al Generale di SquadraAerea Enzo Vecciarelli. La cerimonia di avvicenda-mento si è tenuta alla presenza del Ministro dellaDifesa, Senatrice Roberta Pinotti, e del Capo diStato Maggiore della Difesa, Generale ClaudioGraziano. «Oggi lascio la guida della ForzaArmata – ha esordito il Generale Preziosa – ed ètempo di bilanci: non per i tre anni da Capo di Statomaggiore, ma per i 45 passati da pilota e da milita-re con il Tricolore sul braccio. In quarant’anni i
confini della sicurezza hanno smesso di coinciderecon quelli fisici, geografici. Questa nuova sfida ècoincisa con un periodo di ristrettezze di bilancio.E l’Aeronautica Militare ha dovuto individuaresoluzioni idonee a garantire l’identico livello disicurezza pur in presenza di risorse minori. Cisiamo riusciti e continueremo a farlo. [...] oggiposso dire – ha continuato il gen. Preziosa – chelascio un’Aeronautica pronta per il futuro» IlGenerale Preziosa ha voluto poi ricordare le paro-le che il Capo dello Stato ha rivolto alla ForzaArmata, definendo «l’Aeronautica Militare come unmotivo di orgoglio per il Paese, così come gli astro-nauti, un vero “vanto” per l’Italia. Grazie ad ognu-no di voi: ho una certezza, al Paese ho dato tuttoquello che avevo».
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Il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli nel-l’assumere il comando della Forza Armata haespresso sentimenti di sincera riconoscenza egratitudine ed ha voluto sottolineare comel’Aeronautica Militare sia «una solida squadra didonne e uomini di assoluto valore che possanouniformare ed identificare il proprio stile di vitanel “servire lo Stato prima di se stessi”, valoriz-zando in ogni attività il senso di utilità al Paese,desiderosi di rappresentare riferimento e motivod’orgoglio per ogni cittadino italiano». «La difesadello spazio aereo nazionale, insieme alla sicurez-za dei nostri concittadini – ha concluso il nuovoCapo di SMA – rimarrà il cardine delle nostre atti-vità, unitamente all’ineludibile esigenza di darecontinuità alle operazioni in atto e senza far maimancare il necessario sostegno morale e materia-le al personale che da tempo sta operando insiemealle altre Forze armate, fuori dai confini delloStato». Il Capo di Stato Maggiore della Difesa nelcorso del suo intervento, dopo aver ringraziato ilGenerale Preziosa per quanto fatto durante il suomandato e aver rivolto al Generale Vecciarelli gliauguri per il nuovo incarico, ha sottolineato che«l’Aeronautica Militare, componente chiave per lasicurezza della Nazione, si è rivelata elementosinergico nell'ambito del sistema Paese. Quello chepiù conta – ha proseguito il Generale Graziano – èl'impegno professionale per la sicurezza del Paesee per la sicurezza dei cittadini, a prezzo del sacri-ficio personale». Nel suo intervento il Ministrodella Difesa Roberta Pinotti, nel ricordare i 45anni di carriera del Generale Preziosa, ha sottoli-neato che quello passato «non è stato un periodofacile ma lei lo ha attraversato con determinazio-ne, impegno e molta energia». Il Ministro si è con-gratulato con il Generale per il lavoro svoltodall’Aeronautica Militare, impegnata in molteplicicampi, e ha formulato i suoi auguri al nuovo Caposottolineando che «non dobbiamo farci illusioniperché temo che anche il suo periodo di comandonon sarà dei più facili e tranquilli, ma siamo sicuriche Lei sarà all’altezza della sfida». E tutti noiappassionati di aeronautica glielo auguriamo!
Il Gen. Enzo Vecciarellinuovo Capo di SMA
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UnaSQUADRAcheVOLA
Sintetizzare in 25 minuti di volole capacità e l’ingegno di un’isti-tuzione militare e di un interoPaese. Questo fanno le “FrecceTricolori”, raccogliendo l’espe-
rienza e l’addestramento di più di 80 annidi acrobazia aerea in un programma divolo che unisce spettacolarità e tecnica. Il313° Gruppo Addestramento Acrobatico“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aero-porto di Rivolto, a pochi chilometri daCodroipo, Udine, nel cuore del Friuli
Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militaresono la componente sicuramente piùconosciuta e visibile. Ma le “FrecceTricolori” rappresentano, in realtà, la sin-tesi delle capacità dei piloti e degli specia-listi di un’intera Forza Armata. Sono quel-la componente che con i suoi dieci velivolidi produzione italiana Alenia Aermacchi,gli MB.339PAN, costituisce la più nume-rosa compagine acrobatica al mondo. 18le figure che danno vita a un’esibizioneche non dà tregua. Una delle peculiarità,
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infatti, di questa armonia tutta tricolore èquella di essere uno splendido continuum.Circa mezz’ora da passare in apnea alter-nando lo sguardo tra la formazione dinove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e ilvelivolo solista; e poi gli incroci, le salite, itonneaux, le virate schneider e la Bomba,la figura che ha contribuito a renderefamose le “Frecce Tricolori” nel mondo,imitata molto, replicata mai, da tutte leformazioni acrobatiche. Chiude il grandeed emozionante tricolore finale dell’Alona.Tutto si svolge con estrema naturalezza etutti hanno la convinzione di compierenulla di eccezionale. Questo deriva dallastoria professionale di ciascuno dei com-ponenti, piloti e tecnici, di questo Reparto,comunque singolare: sono tutti inquadratinei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loroiter istituzionale e formativo non differi-sce da quello dei colleghi in servizio pressole altre unità della Forza Armata; con loroesprimono quei valori e quelle caratteristi-che che sono patrimonio culturale di unintero Paese, prima che di una ForzaArmata. Ardimento, capacità, disciplina,affiatamento, spirito di appartenenza,generosità, sofisticata creatività, e,soprattutto, senso dello Stato. Su questipilastri poggia il lavoro quotidiano dellaPattuglia Acrobatica Nazionale, una dellepiù ammirate ed amate al Mondo.
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8888
FORMAZIONE 2016
PONY 5STEFANO VIT
PONY 10FILIPPO BARBERO
PONY 8EMANUELE SAVANI
PONY 6MATTIA BORTOLUZZI
PONY 0JAN SLANGEN
PONY 11VIGILIO GHESER
PONY 3GIULIO ZANLUNGO
9999
FORMAZIONE 2016
PONY 0JAN SLANGEN
PONY 4MASSIMILIANO SALVATORE
PONY 1MIRCO CAFFELLI
PONY 2GAETANO FARINA
PONY 7LUCA GALLI
PONY 9PIERANGELO SEMPRONIEL
1961-2016 313° GRUPPO - NUMERI IN VOLO PROGRAMMA ACROBATICO _FULL DISPLAY SEQUENCE1961-2016
FIGURE FIGURES
18
linea davanti
rombetto
ricongiungimento
schneider
TRASFORMAZIONEA TRIANGOLONE
INCROCIO
BASTONEROMBETTO
BASTONELINEADAVANTI
TONNEAU IN 4 TEMPI
FUORI TUTTI ERICONGIUNGIMENTO
INCROCIOIN BASSO
INCROCIO IN ALTO
TONNEAU - ROVESCIO - TONNEAU
TONNEAU DESTRO
LINEA DI FRONTEDEL 2, 3, 4, 5, 7 E 8
SCHNEIDER NEGATIVA
scintillaTricolore
LOMÇOVAK
TRASFORMAZIONEA PIRAMIDONE
DOPPIO DEGLIESTERNI 4, 5
PRESENTAZIONE DELtriplo TONNEAU
DOPPIO DEI GREGARIINTERNI 2, 3
RICONGIUNGIMENTODELLA BOMBALOoPING CON
IL CARRELLO
TONNEAU CONIL CARRELLO
LOOPING
TRASFORMAZIONEA ROMBO
TRASFORMAZIONEDEL 7 E 8INDIETRO TONNEAU SINISTRO
ROVESCIO - DRITTO - ROVESCIO
SCHNEIDERPOSITIVA
TONNEAU
PULL-UPNEGATIVO
INVERSIONELINEA DAVANTI
INVERSIONEROMBETTO
INCROCIOINVERSIONEROMBETTO
INVERSIONELINEA DAVANTI
SCAMPANATASEPARAZIONEDELLE 2 SEZIONI
APERTURAE SEPARAZIONE
DI TUTTALA FORMAZIONE
INCROCIODEL SOLISTA
SCHNEIDER DESTRAIN DECELERAZIONE
volo folle
PULL-UP
INCROCIO
SEPARAZIONEIN 3 SEZIONI
SEPARAZIONEDEL CUORE
7 E 8 AVANTI ERICONGIUNGIMENTO
TONNEAUDEL 2, 3, 4 E 5
TONNEAUDEL 7 E 8
SERIE DI 5 TONNEAU
TONNEAU lento
4 E 5 A POSTO
TRASFORMAZIONEA CIGNO
2 E 3 IN LINEADI FRONTE
LOOPINGA CALICE
LOOPING DI RIENTRODELLA LINEA DAVANTI
incrocio
LOOPING DI RIENTRODEL ROMBETTO
TRASFORMAZIONEin ALONA
INSERIMENTODEL SOLISTA
La sequenza incalzante delle manovre del programma acrobatico delle Frecce Tricolori, così come la conosciamo oggi, è frutto di un lavoro di squadra e cura del dettaglio che si protrae dal 1961. Tale sequenza può subire però delle variazioni in caso di condizioni meteo avverse o particolari conformazioni dell’area di manifestazione. Nel programma denominato “BASSO” non trovano esecuzione alcune manovre a sviluppo verticale al fine di mantenere la formazione al di sotto di eventuali nubi; in caso invece di visibilità ridotta e nubi molto basse si vola il programma denominato “PIATTO” all’interno del quale vengono eliminate le manovre a sviluppo verticale e non avviene mai la separazione della formazione in 3 sezioni.
Per tali motivi, ad esempio, la manovra del “CUORE” può essere sostituita da quella dell’ “AQUILA”, così come la “SCINTILLA TRICOLORE” può essere sostituita dal “BULL’S EYE”.
The aerobatic displays of the “Frecce Tricolori” that we see today are the result of team work and an attention to detail that started in 1961. However, the display may differ from the one planned due to weather conditions or particular restrictions in the area where the performance takes place.
For instance, in the sequence called “BASSO” some vertical aerobatic maneuvers are not performed in order to keep the formation flying below cloud level.In case of reduced visibility and low cloud, the aerobatic team will fly the program called “PIATTO” in which all vertical maneuvers are eliminated and the formation will not separate into 3 sections. For such reasons, for example, the sequence “CUORE” can be replaced by the sequence called “AQUILA”, just as the “SCINTILLA TRICOLORE” can be replaced by the “BULL’S EYE”.
1 4
7 10 11 12
2 5
8
3 6
9
SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO
SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO
CUORE TONNEAU ROVESCIO TONNEAU
TONNEAU DESTRO A CIGNO -SCHNEIDER NEGATIVA ARIZONA - SCAMPANATA SCINTILLA- LOMÇOVAK
LOOPING D’INGRESSO
TONNEAU SINISTRO -ROVESCIO DRITTO ROVESCIO
INCROCIO DEL CUORE TONNEAU SCHNEIDER POSITIVA E PULL - UP NEGATIVO
CARDIOIDE E SEPARAZIONEDEL SOLISTA
VENTAGLIO APOLLO 313SERIE DI TONNEAU
4 E 5 POSTO LOOPING A CALICE TONNEAU LENTO
16 17 18RICONGIUNGIMENTO -TONNEAU E LOOPING CON IL CARRELLO
SCHNEIDER A DESTRA -VOLO FOLLE
ALONA E INSERIMENTODEL SOLISTA13 14 15DOPPIO TONNEAU
E PIRAMIDONEAPERTURA DELLA BOMBAE INCROCIO DEL SOLISTA
INCROCIO DELLA BOMBAE LOOPING DI RIENTRO
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1961-2016 313° GRUPPO - NUMERI IN VOLO PROGRAMMA ACROBATICO _FULL DISPLAY SEQUENCE1961-2016
FIGURE FIGURES
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linea davanti
rombetto
ricongiungimento
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TRASFORMAZIONEA TRIANGOLONE
INCROCIO
BASTONEROMBETTO
BASTONELINEADAVANTI
TONNEAU IN 4 TEMPI
FUORI TUTTI ERICONGIUNGIMENTO
INCROCIOIN BASSO
INCROCIO IN ALTO
TONNEAU - ROVESCIO - TONNEAU
TONNEAU DESTRO
LINEA DI FRONTEDEL 2, 3, 4, 5, 7 E 8
SCHNEIDER NEGATIVA
scintillaTricolore
LOMÇOVAK
TRASFORMAZIONEA PIRAMIDONE
DOPPIO DEGLIESTERNI 4, 5
PRESENTAZIONE DELtriplo TONNEAU
DOPPIO DEI GREGARIINTERNI 2, 3
RICONGIUNGIMENTODELLA BOMBALOoPING CON
IL CARRELLO
TONNEAU CONIL CARRELLO
LOOPING
TRASFORMAZIONEA ROMBO
TRASFORMAZIONEDEL 7 E 8INDIETRO TONNEAU SINISTRO
ROVESCIO - DRITTO - ROVESCIO
SCHNEIDERPOSITIVA
TONNEAU
PULL-UPNEGATIVO
INVERSIONELINEA DAVANTI
INVERSIONEROMBETTO
INCROCIOINVERSIONEROMBETTO
INVERSIONELINEA DAVANTI
SCAMPANATASEPARAZIONEDELLE 2 SEZIONI
APERTURAE SEPARAZIONE
DI TUTTALA FORMAZIONE
INCROCIODEL SOLISTA
SCHNEIDER DESTRAIN DECELERAZIONE
volo folle
PULL-UP
INCROCIO
SEPARAZIONEIN 3 SEZIONI
SEPARAZIONEDEL CUORE
7 E 8 AVANTI ERICONGIUNGIMENTO
TONNEAUDEL 2, 3, 4 E 5
TONNEAUDEL 7 E 8
SERIE DI 5 TONNEAU
TONNEAU lento
4 E 5 A POSTO
TRASFORMAZIONEA CIGNO
2 E 3 IN LINEADI FRONTE
LOOPINGA CALICE
LOOPING DI RIENTRODELLA LINEA DAVANTI
incrocio
LOOPING DI RIENTRODEL ROMBETTO
TRASFORMAZIONEin ALONA
INSERIMENTODEL SOLISTA
La sequenza incalzante delle manovre del programma acrobatico delle Frecce Tricolori, così come la conosciamo oggi, è frutto di un lavoro di squadra e cura del dettaglio che si protrae dal 1961. Tale sequenza può subire però delle variazioni in caso di condizioni meteo avverse o particolari conformazioni dell’area di manifestazione. Nel programma denominato “BASSO” non trovano esecuzione alcune manovre a sviluppo verticale al fine di mantenere la formazione al di sotto di eventuali nubi; in caso invece di visibilità ridotta e nubi molto basse si vola il programma denominato “PIATTO” all’interno del quale vengono eliminate le manovre a sviluppo verticale e non avviene mai la separazione della formazione in 3 sezioni.
Per tali motivi, ad esempio, la manovra del “CUORE” può essere sostituita da quella dell’ “AQUILA”, così come la “SCINTILLA TRICOLORE” può essere sostituita dal “BULL’S EYE”.
The aerobatic displays of the “Frecce Tricolori” that we see today are the result of team work and an attention to detail that started in 1961. However, the display may differ from the one planned due to weather conditions or particular restrictions in the area where the performance takes place.
For instance, in the sequence called “BASSO” some vertical aerobatic maneuvers are not performed in order to keep the formation flying below cloud level.In case of reduced visibility and low cloud, the aerobatic team will fly the program called “PIATTO” in which all vertical maneuvers are eliminated and the formation will not separate into 3 sections. For such reasons, for example, the sequence “CUORE” can be replaced by the sequence called “AQUILA”, just as the “SCINTILLA TRICOLORE” can be replaced by the “BULL’S EYE”.
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SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO
SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO
CUORE TONNEAU ROVESCIO TONNEAU
TONNEAU DESTRO A CIGNO -SCHNEIDER NEGATIVA ARIZONA - SCAMPANATA SCINTILLA- LOMÇOVAK
LOOPING D’INGRESSO
TONNEAU SINISTRO -ROVESCIO DRITTO ROVESCIO
INCROCIO DEL CUORE TONNEAU SCHNEIDER POSITIVA E PULL - UP NEGATIVO
CARDIOIDE E SEPARAZIONEDEL SOLISTA
VENTAGLIO APOLLO 313SERIE DI TONNEAU
4 E 5 POSTO LOOPING A CALICE TONNEAU LENTO
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SCHNEIDER A DESTRA -VOLO FOLLE
ALONA E INSERIMENTODEL SOLISTA13 14 15DOPPIO TONNEAU
E PIRAMIDONEAPERTURA DELLA BOMBAE INCROCIO DEL SOLISTA
INCROCIO DELLA BOMBAE LOOPING DI RIENTRO
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Il solista rende lo spettacolo più avvin-cente, facendo restare il pubblico conil fiato sospeso e strappando applausia scena aperta alla fine di ogni esibi-zione. Nell’economia del programma
della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, è colui che consente alle“Frecce Tricolori” di offrire alla gente quel-l’armonia e continuità nella sequenza dellefigure che è altra caratteristica peculiaredella PAN. Come per il resto della Pattuglia,il programma del numero “10” viene messoa punto durante la fase invernale dell’adde-stramento. Si analizza ogni singola figura esi decide l’introduzione di qualche “tecnici-smo” o di piccole personalizzazioni che gene-ralmente non vanno a stravolgere un pro-gramma consolidato negli anni. Durante lastagione invernale, ogni volo d’addestra-mento del solista prevede l’esecuzione ditutto il programma della Pattugliaperché una buona partedella difficoltà del
volo del“Pony 10” è
costituita dalla scelta dei tempi di inseri-mento tra le figure eseguite dalla formazio-ne. Il rispetto dei tempi d’ingresso è unaresponsabilità del solista, il quale deve modi-ficare la propria esibizione per riuscire adaccordarsi al ritmo dettato dal capoforma-zione, un ritmo che può dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo incui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficol-tà della performance del solista sta nell’ese-cuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di adde-stramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga (in collegamentoradio) del comandante, l’unico pilota titolatoa commentare e a seguire gli aspetti di sicu-rezza del volo del “10”. Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazionisulla qualità estetica della manovra senza
Spettacolo nelloSPETTACOLO
PONY 10FILIPPO BARBERO
fornire suggerimenti tecnici: solo il solistadetiene il bagaglio di conoscenze tecnichenecessario a correggere eventuali difetti diesecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestra-tivo il “Pony 10” è abbastanza autonomorispetto alla formazione, potendo pianifica-re, eseguire e gestire nella sua interezza ilproprio allenamento.
14141414
Al 6° Stormo di Ghedi (Bs) abbiamo incontrato ilCapitano Marco Zoppitelli, ex primo finalinodella PAN. Lo seguiamo nella pilot lounge del154° Gruppo, quello dei celeberrimi “DiavoliRossi”. Seduti sul divanetto della sala, con il
sottofondo dei Tornado in decollo con i post bruciatori acce-si, Marco ricorda gli anni vissuti nella base di Rivolto: «Èstata un’esperienza che mi ha fatto crescere professional-mente e che mi ha arricchito. Ho portato via con me la sen-sazione di atterrare e trovare lì a bordo pista la gente entu-siasta. In tutti gli Stormi lavori per l’Aeronautica Militare,ma al 313° Gruppo vedi immediatamente la gratitudinedelle persone». Marco come è scandita la tua giornata qui aGhedi, al 154° Gruppo? «È piuttosto standard, tipo quellache si vive alla PAN, con qualche variazione perché l’obietti-vo qui è l’addestramento necessario a ottenere anche il mas-simo livello di sicurezza nelle operazioni. Perciò si arriva inbase alle 7:30 del mattino e c’è il briefing meteo, la vita poi si
sposta nei gruppi volo dove si pianifica. La pianificazione quiè molto importante, richiede tempo e concentrazione. Il volodura un’ora e mezza, due ore; tornati a terra si fa il debrie-fing». Per renderci ancor più partecipi della vita in base,Marco ci accompagna in torre di controllo da dove ci godia-mo qualche decollo. Una foschia densa ricopre la pista, men-tre due caccia percorrono rullando il raccordino per rag-giungere la testata pista. Uno scenario che non è affattonuovo a Marco Zoppitelli: già prima di entrare nelle “Frecce”è stato qui, poi, prima della Pattuglia Acrobatica, ha fatto l’i-struttore al 61° Stormo. Ma quale sarà il suo ruolo preferito? «Non ce ne è uno in par-ticolare che preferisco – ci dice – perché sono tutte parti dime. Sono tutte fasi della mia vita che mi hanno reso quelloche sono. Ho fatto ritorno in questo Stormo dopo dieci anni equi ho trovato persone e lavoro completamente cambiati. ARivolto mi sono abituato a lavorare molto in gruppo. Il teamwork, sempre nel pieno rispetto delle gerarchie, è fondamen
MARCO ZOPPITELLItorna tra i “Diavoli Rossi”MARCO ZOPPITELLI parla del suo nuovo impiego a GHEDI (Brescia)dopo l’esperienza meravigliosa fatta con le “Frecce Tricolori”
16161616
tale in Pattuglia. La mia idea è quella di radicare anche quisempre più questa realtà. Il fatto di tornare qui ha compor-tato per me un riavvicinamento al Tornado e a un certo tipodi missioni alle quali non ero ovviamente più abituato, per-ciò anche nel tempo libero mi dedico alla lettura di manualie libri, cercando di carpire il massimo anche dai più anziani». Non si smette mai di imparare, insomma, né di tenersiaggiornati. Lasciamo la torre di controllo e ci dirigiamoverso un hangar, per vedere più da vicino un Tornado.Camminando incrociamo un paio di giovani tenenti piloti,salutano Marco e gli sorridono. Ma come lo vedranno qui i giovani colleghi? «I più giovani mivedono come un pilota di esperienza, anche per via delperiodo trascorso nelle “Frecce”. Io, da una parte ho delle
difficoltà oggettive nel mettermi alpasso con i tempi perché il lavoro qui è
mutato negli anni; per altri versi alcune parti-colarità del volo, come l’acrobazia o le tecniche
nell’affrontare determinate situazioni sono piùnaturali per me. Le ore che ho trascorso in aria mivengono in aiuto e questa è la tecnique che cerco ditrasmettere ai più giovani, sempre con il massimodell’umiltà». Camminando e parlando facciamoritorno verso il “154°”. Fuori dal Gruppo un F-104 punta il muso verso ilcielo, che comincia a prepararsi al tramonto. Nellastoria delle “Frecce Tricolori” molti colleghi diMarco, dopo l’esperienza di Rivolto hanno lasciatol’Aeronautica Militare, lui perché ha deciso di resta-re? «Ho sempre dato il 100% all’Aeronautica el’Aeronautica ha dato il 100% a me. Credo in questaistituzione non esiste alternativa che valga l’uscitadalla Forza Armata. Qui c’è tutto quello che desiderosia per la mia vita professionale, che privata. E poi
amo il mio lavoro e il velivolo su cui lo svol-go». C’è un sorriso soddisfatto sul
suo volto, mentre conclu-de la frase. La gior-
nata si staper conclu-
dere anche al 6°Stormo, tana dei
“Diavoli”. AccompagnamoMarco al bar della base. Poco più
in là due Tornando stanno effettuando leprove motore in vista di una sortita nottur-
na: presto due scie di fuoco illumineranno lapista d’asfalto, accendendo per un attimo la notte.
Sorseggiando un caffè, gli domando se ci sia una frase chelo ha accompagnato nella sua vita aeronautica, quasi unamassima che si è ripetuto nei momenti difficili o semplice-mente valida per quelle volte in cui si è trovato davanti a unascelta. «Mio papà diceva sempre una cosa: se dai tanto, tiimpegni tanto, prima o poi verrai ripagato. Questo è esatta-mente quello che penso anche io e che può riassumere l’e-sperienza fatta fino a ora. Spero con il mio lavoro di ognigiorno di aver dato tanto, quanto sento di aver ricevuto intutti questi anni». Pilota una volta, pilota per sempre.Quando passione e professionalità creano una sinergia, nonimporta dove o che tipo di attività si sia chiamati a svolgere,perché l’approccio resterà lo stesso, come la voglia di miglio-rarsi e dare il meglio di sé. Parola di ex PAN.
Lodovica Palazzoli
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HH–139A
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Magg. Pil. Marco Mascari (Comandante Equipag
gio) – Cap. Pil.
Valerio Modugno (Secondo Pilota
) – Ten. Pil. Salvatore Colombo
(Secondo Pilota) – 1° M.llo Enrico Ca
rnevalini (Operatore di
Bordo) – 1° M.llo Massimiliano Cervera (O
peratore di Bordo) –
1° M.llo Francesco Russo (Aerosoc
corritore) – 1° M.llo Roberto
Leoni (Aerosoccorritore)
Equipaggio HH–139A di Loano
L’AW-139, che nella versioneper l’Aeronautica Militareprende la denominazioneHH, Hospital Helicopter, èun biturbina di categoria
media prodotto da AgustaWestland, indi-viduato dalla Forza Armata per sostitui-re le linee HH-3F (radiata nel 2014) eHH-212. L’HH-139A è una soluzioneindividuata sul mercato per continuaread assicurare con efficacia il servizio diRicerca e Soccorso aereo, sia per i compi-ti istituzionali di eventuale recupero diequipaggi e personale militare in difficol-tà, sia per le attività di concorso alla col-lettività in caso di voli sanitari d’urgen-za, calamità naturali e grandi eventinazionali. Trattandosi di un elicotterogià collaudato e in servizio presso altrerealtà civili e militari nazionali (Guardia
di Finanza, GuardiaCostiera, vari Enti
locali), l’HH-139A per-metterà di realizzaresignificative sinergie –
addestrative, logisti-che e, soprat-
tutto, operative – in ambito interforze einteragenzia nel settore delicato e com-plesso del soccorso aereo, fondamentaliper intervenire con successo quandoviene richiesto, spesso in condizioniproibitive, di notte, con il maltempo, inzone particolarmente impervie e isolate.L’HH-139A è in grado di operare sia digiorno che di notte grazie all’utilizzo divisori notturni (NVG – Night VisionGoggles), in aree particolarmente impe-gnative, anche da superfici non prepara-te, in ambienti polverosi, zone innevate oin ambiente marino. L’elicottero è unamacchina particolarmente versatile; inmassimo 30 minuti è possibile cambiarela configurazione interna, passando daquella per il soccorso aereo (versioneprimaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella)a quella soccorso aereo e sanitario diurgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4barelle) o trasporto passeggeri (versio-ne UTILITY – fino a 14 passeggeri).
Caratteristiche tecniche:Diametro rotore 13,8 m – lunghezza16,66 m – larghezza massima (pianettoorizzontale) 4,22 m – peso massimo aldecollo 6.800 kg – due turbine Pratt &
Whitney PT6C-67C con FADEC – velo-cità massima 306 km/h.
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M.llo 1a Classe Vito Gadaleta (Speaker)
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