A.I.D.O. - ARCOBALENO nazionale 2 2003 okWalt Whitman (Foglie d’Erba) In caso di mancata consegna...

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L ’anno che si sta chiudendo ha registrato dei fatti positivi che se non altro sembrano deno- tare una maggiore e migliore volontà politica, da parte delle Istituzioni, per la diffusione della pra- tica dei trapianti. Non sto qui a riportarli (basta con- sultare le copie de L’Arcobaleno e le news del sito as- sociativo), perché non è questo lo scopo di queste ri- ghe. Ciò che mi preme sottolineare è il ruolo, l’auto- revolezza e la credibilità che sono riconosciuti alla nostra Associazione. Tutto ciò è anzitutto motivo di soddisfazione perché viene a riconoscere quanto l’ Associazione ha fatto in questi anni e come sia stata pagante la linea costruttiva, pur nella critica, che A.I.D.O. ha perseguito. Dobbiamo constatare e prendere atto che A.I.D.O. è riconosciuta come rap- presentante della gente comune per quanto concer- ne il dono degli organi e i trapianti, e punto di rife- rimento per informazioni e notizie da parte di citta- dini, stampa e media. Paradossalmente però tale ruolo e notorietà, oltre che motivo di soddisfazione, sono anche ragione di riflessione e preoccupazione. Ci fanno riflettere su cosa avremmo potuto essere e non siamo ancora. Ci preoccupano perché di fronte a quanto gli altri si aspettano da noi, dobbiamo far sì che le attese non vengano deluse. E ciò non per la figura o la gloria dell’associazione: A.I.D.O. infatti esiste solo come strumento e non come fine. Questo perché ora più di prima dovremmo essere in grado di agire e di presentarci con i risultati. E’ per questo che, probabilmente, più che una pagina, con il 2011 si conclude una parte della nostra storia, e ne deve iniziare un’altra. Non si può non sottolineare al ri- guardo come l’assemblea del prossimo anno ci dà l’opportunità di ripensare al nostro modo di essere e al nostro modo di operare. Occorre però che l’as- semblea sia veramente vissuta in tutte le sue fasi. L’assemblea nazionale infatti è solo il momento so- lenne e conclusivo di in processo che inizia con le as- semblee di Gruppo e si sviluppa attraverso quelle Provinciali e Regionali. La nostra maturità, il nostro cambiamento nella continuità, si misureranno pro- prio dal modo con in quale le assemblee, ai vari li- velli avranno avuto luogo. Esse non potranno essere un momento burocratico, un’incombenza cui non ci si può sottrarre. Dovranno invece diventare il luogo della riflessione, della valutazione, dell’assunzione di impegno. Dobbiamo metterci tutti in discussione per consentire il necessario rinnovamento e studiare il modo più efficace per svolgere la nostra azione. Più progettualità e obiettivi precisi. Per questo è es- senziale che le assemblee fra l’altro, scelgano e indi- chino, in relazione alle diverse cariche associative persone che vogliano e sappiano agire per l’effettivo perseguimento degli scopi associativi. Dovranno es- sere persone preparate e disponibili, attori ma non protagonisti, servitori e non padroni, consci di essere una parte dell’associazione, non l’associazione, quin- di pronti alla collaborazione spassionata e contrari alla polemica, soprattutto personale. Spetterà a tutti noi renderci degni del rispetto e della considerazione degli altri, ma soprattutto essere gli artefici di una sempre maggiore e diffusa coscienza dell’obbligo morale che incombe su ciascuno di noi di essere di- sponibile al dono di organi. Con queste riflessioni, che sono certo troveranno condivisione, penso che il 2011 possa essere archiviato come anno che ci ha rafforzato nel nostro impegno e che ci spinge a esse- re sempre più presenti, attivi e concreti. E’ questo l’augurio che faccio a tutti noi per il prossimo 2012. Trimestrale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule- Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica - Reg.Tribunale di Roma n° 224/98 del 19 maggio 1998 Iscritto al Registro Stampa del Garante per l’Editoria - Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Roma. Direzione: Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma - Tel. 06/3728139 - Fax 06/37354028 - Internet: http://www.aido.it - [email protected] Si contribuisce alle spese di stampa come amici: Abbonamento 12,00 - Soci Ordinari 26,00 - Sostenitori 52,00 - Versamenti sul c/c postale n. 22957005 intestato a L’ARCOBALENO - Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma oppure sul c.c. intestato a Aido Nazionale - Unicredit - IBAN: IT04J0200803295000004780281 L’ARCOBALENO per una cultura della donazione Leggiamoli insieme ____________________________________________ a pag. 12 La formazione on-line: attivo il primo corso di Antonia Cosentino ____________________________________________ a pag. 2 A.I.D.O. 2012 in Assemblea L’Assemblea rappresenta il massimo livello della vita associativa (art. 6 Statuto) LE SCADENZE Comunale: entro il 28 febbraio Provinciale: entro il 15 aprile Regionale: entro il 15 maggio Nazionale: 1, 2, 3 giugno – Coccaglio (BS) In questo numero: Anno 14 - n. 4 Dicembre 2011 2012: l’anno della svolta VINCENZO P ASSARELLI Il più minuscolo germoglio ci dimostra che in realtà non vi è morte. E se mai c’è stata conduceva alla vita, e non aspetta il termine per arrestarla, e che cessò nell’istante in cui la vita apparve. Tutto continua e tutto si estende, niente si annienta, e il morire è diverso da ciò che tutti suppongono, e ben più fortunato. Walt Whitman (Foglie d’Erba) In caso di mancata consegna si prega di restituire all’uffi- cio P.T. di Roma - Romani- na per la restituzione al mit- tente che si impegna a corri- spondere la relativa tariffa. Un fumetto per riflettere pagg. 3-11 Buone Feste

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L ’anno che si sta chiudendo ha registrato deifatti positivi che se non altro sembrano deno-tare una maggiore e migliore volontà politica,

da parte delle Istituzioni, per la diffusione della pra-tica dei trapianti. Non sto qui a riportarli (basta con-sultare le copie de L’Arcobaleno e le news del sito as-sociativo), perché non è questo lo scopo di queste ri-ghe. Ciò che mi preme sottolineare è il ruolo, l’auto-revolezza e la credibilità che sono riconosciuti allanostra Associazione. Tutto ciò è anzitutto motivo disoddisfazione perché viene a riconoscere quanto l’Associazione ha fatto in questi anni e come sia statapagante la linea costruttiva, pur nella critica, cheA.I.D.O. ha perseguito. Dobbiamo constatare eprendere atto che A.I.D.O. è riconosciuta come rap-presentante della gente comune per quanto concer-ne il dono degli organi e i trapianti, e punto di rife-rimento per informazioni e notizie da parte di citta-dini, stampa e media. Paradossalmente però taleruolo e notorietà, oltre che motivo di soddisfazione,sono anche ragione di riflessione e preoccupazione.Ci fanno riflettere su cosa avremmo potuto essere enon siamo ancora. Ci preoccupano perché di frontea quanto gli altri si aspettano da noi, dobbiamo farsì che le attese non vengano deluse. E ciò non per lafigura o la gloria dell’associazione: A.I.D.O. infattiesiste solo come strumento e non come fine. Questoperché ora più di prima dovremmo essere in gradodi agire e di presentarci con i risultati. E’ per questoche, probabilmente, più che una pagina, con il 2011si conclude una parte della nostra storia, e ne deveiniziare un’altra. Non si può non sottolineare al ri-guardo come l’assemblea del prossimo anno ci dàl’opportunità di ripensare al nostro modo di essere eal nostro modo di operare. Occorre però che l’as-semblea sia veramente vissuta in tutte le sue fasi.L’assemblea nazionale infatti è solo il momento so-lenne e conclusivo di in processo che inizia con le as-semblee di Gruppo e si sviluppa attraverso quelleProvinciali e Regionali. La nostra maturità, il nostrocambiamento nella continuità, si misureranno pro-prio dal modo con in quale le assemblee, ai vari li-velli avranno avuto luogo. Esse non potranno essereun momento burocratico, un’incombenza cui non cisi può sottrarre. Dovranno invece diventare il luogodella riflessione, della valutazione, dell’assunzione diimpegno. Dobbiamo metterci tutti in discussioneper consentire il necessario rinnovamento e studiareil modo più efficace per svolgere la nostra azione.Più progettualità e obiettivi precisi. Per questo è es-senziale che le assemblee fra l’altro, scelgano e indi-chino, in relazione alle diverse cariche associativepersone che vogliano e sappiano agire per l’effettivoperseguimento degli scopi associativi. Dovranno es-sere persone preparate e disponibili, attori ma nonprotagonisti, servitori e non padroni, consci di essereuna parte dell’associazione, non l’associazione, quin-di pronti alla collaborazione spassionata e contrarialla polemica, soprattutto personale. Spetterà a tuttinoi renderci degni del rispetto e della considerazionedegli altri, ma soprattutto essere gli artefici di unasempre maggiore e diffusa coscienza dell’obbligomorale che incombe su ciascuno di noi di essere di-sponibile al dono di organi. Con queste riflessioni,che sono certo troveranno condivisione, penso che il2011 possa essere archiviato come anno che ci harafforzato nel nostro impegno e che ci spinge a esse-re sempre più presenti, attivi e concreti. E’ questol’augurio che faccio a tutti noi per il prossimo 2012.

Trimestrale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule- Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica - Reg.Tribunale di Roma n° 224/98 del 19 maggio 1998 Iscritto al Registro

Stampa del Garante per l’Editoria - Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Roma.Direzione: Via Silvio Pellico 9 -

00195 Roma - Tel. 06/3728139 - Fax 06/37354028 - Internet: http://www.aido.it - [email protected] Si contribuisce alle spese di stampa come amici: Abbonamento € 12,00 - Soci Ordinari € 26,00 - Sostenitori€ 52,00 - Versamenti sul c/c postale n. 22957005 intestato a L’ARCOBALENO - Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma oppure sul c.c. intestato a Aido Nazionale - Unicredit - IBAN: IT04J0200803295000004780281

L’ARCOBALENOper una cultura della donazione

Leggiamoli insieme____________________________________________ a pag. 12

La formazione on-line:attivo il primo corsodi Antonia Cosentino

____________________________________________ a pag. 2

A.I.D.O. 2012in Assemblea

L’Assemblea rappresentail massimo livello della vitaassociativa (art. 6 Statuto)

LE SCADENZE

Comunale:entro il 28 febbraio

Provinciale:entro il 15 aprile

Regionale:entro il 15 maggio

Nazionale:1, 2, 3 giugno – Coccaglio (BS)

In questo numero:

Anno 14 - n. 4 Dicembre 2011

2012:l’anno della svolta

VINCENZO PASSARELLI

Il più minuscolo germoglio ci dimostra che in realtànon vi è morte.E se mai c’è stata conduceva alla vita, e non aspetta iltermine per arrestarla, e che cessò nell’istante in cui lavita apparve.Tutto continua e tutto si estende, niente si annienta, eil morire è diverso da ciò che tutti suppongono, e benpiù fortunato.

Walt Whitman (Foglie d’Erba)

In caso di mancata consegnasi prega di restituire all’uffi-cio P.T. di Roma - Romani-na per la restituzione al mit-tente che si impegna a corri-spondere la relativa tariffa.

Un fumetto per rifletterepagg. 3-11

BuoneFeste

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L’ARCOBALENO

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Dopo la fase sperimentale che ha visto coinvolti i ConsiglieriNazionali, i Presidenti Regionali e Provinciali, dal 3 novem-bre 2011 è attivo il corso di formazione online sulla morteencefalica per tutti i responsabili associativi, per i sociA.I.D.O. e per tutti i cittadini che vogliono approfondirequesta tematica.Come emerso nell’Assemblea Nazionale 2011, tra gli obiet-tivi che l’A.I.D.O. si pone con grande urgenza c’è quello dicurare e rafforzare la formazione dei volontari. Promuovereuna linea di intervento comune a livello nazionale, pur sen-za dimenticare le peculiarità delle realtà locali, così comeconoscere perfettamente i contenuti e le strategie di comu-nicazione adatti ai contesti, è di fondamentale importanzaper ciascun volontario, e ancor più per chi si occupa di te-nere incontri di sensibilizzazione e divulgazione. Per questeragioni, e nella convinzione che ciascun socio attivo dovreb-be sentire l’obbligo morale di svolgere la propria attivitàcon professionalità, la Giunta di Presidenza e il ConsiglioNazionale propongono dei corsi di formazione on line, dicui uno già attivo sul sito internet dell’A.I.D.O. (www.ai-do.it), che, accompagnati in un secondo momento da corsiresidenziali con lezioni frontali, prove pratiche, momenti diriflessione e di verifica, si pongono l’obiettivo di rafforzarele conoscenze specifiche sulle principali tematiche che inte-ressano la donazione di organi, cellule e tessuti, con semprefermo il fine di lavorare alla corretta diffusione di una cul-tura della donazione che contribuisca a far diminuire le op-posizioni e alimenti la cultura della solidarietà. Per il primomomento formativo on line si è scelto il tema della morteencefalica, che costituisce uno degli scogli più difficili dasuperare a livello di conoscenza, ma che è al contempo unadelle argomentazioni più urgenti da padroneggiare, casoemblematico, nel suo essere tema delicato e di facile urtodella sensibilità, di quanto sia importante saper trasmetterecon serenità tutti i temi legati a donazione e trapianto. Ilcorso è organizzato in maniera chiara e semplice, attraversoun percorso suddiviso in unità didattiche brevi e graduali. Ilpassaggio da una unità alla seguente è condizionato dal su-peramento di un breve test di verifica. Ogni lezione è illu-

strata attraverso spiegazioni testuali, sa-pientemente corredate da immagini,schede esplicative e documenti, in unospazio dinamico in cui il volontario puòdecidere di tornare indietro o fermarsitutte le volte che ne senta la necessità.Inoltre, chi dovesse riscontrare difficoltànel superamento dei test di verifica potràricevere chiarimenti in merito agli argo-menti poco chiari dai tutor. Si tratta diun programma informatico semplice nelsuo utilizzo anche per chi non padroneg-

gi particolarmente l’utilizzo del com-puter. Una verifica delle proprie cono-scenze, anche per chi apparentementenon ne senta la necessità, ruba pocotempo, ma arricchisce in sicurezza eprofessionalità.

Il corso è certificato dalla SISQT (So-cietà Italiana per la Sicurezza e Qualitànei Trapianti) ed è obbligatorio perquanti vorranno rivestire cariche asso-ciative.

Chi ha detto che la comunicazione classica e istituzionale sial’unica che si addica alla trattazione di un tema così delicato edifficile come quello del trapianto e della donazione degli or-gani? Sperimentare nuove forme di lin-guaggio è, invece, forse la via miglioreda percorrere nell’intento di raggiunge-re e sensibilizzare sempre più persone,soprattutto se si cerca di coinvolgere igiovani. Un esperimento sicuramente brillantee dalle grandi potenzialità è quello delromanzo a fumetti. Ne è un esempio illavoro di Assia Petricelli e Sergio Ric-cardi che vi proponiamo nelle prossimepagine. Il fumetto “La riserva”, pubbli-cato dalla rivista ANIMAls nel numero25, racconta una storia semplice, unastoria come tante, ma colpisce per lastraordinarietà di riuscire a trasmettereemozioni altrimenti complicatissimeda spiegare. La commistione di dise-gno e scrittura dimostra in questo lavo-ro tutte le sue potenzialità. L’idea dell’opera prende spuntoda una storia vera, ma anche da una vicinanza e una sensibi-lità degli autori rispetto a questa tematica e ai temi a sfondo

sociale in genere. Assia Petricelli e Sergio Riccardi, che lavo-rano insieme da molti anni, hanno infatti già realizzato unfumetto sulla Resistenza al femminile e stanno lavorando a

un graphic novel sul sottoproletariatourbano ambientato a Napoli negli anniSettanta-Ottanta. Il linguaggio del fumetto, lontano dalleforme di comunicazione istituzionali ecanoniche cui siamo abituati a vedereconnessi temi complessi come la malat-tia, la morte, il dolore, è un linguaggiocapace di toccare la parte più intima deisentimenti e coinvolgere la sensibilitàemotiva dell’uomo forse con più effica-cia, sicuramente con grande immedia-tezza. Si tratta di una comunicazioneche non esclude la necessità di un ap-profondimento per così dire “classico”,perchè naturalmente non può fornirenumerose informazioni specifiche cheriguardano il tema della donazione edel trapianto di organi e tessuti. Ha

però, la potenzialità di incuriosire, avvicinare, predisporrepositivamente alla conoscenza del tema. Per questa ragioneabbiamo deciso di proporvi il fumetto “La riserva” nelle pros-

sime pagine, sperando che queste tematiche siano sempre piùspesso protagoniste di sperimentazioni linguistiche e comuni-cative vincenti come questa.

A.C.

A.I.D.O. ringrazia la rivista “ANIMAls” per la gentile concessione.

La formazione on-line: attivo il primo corsodi ANTONIA COSENTINO

Gli autoriAssia Petricelli è una sceneggiatrice napoletanalaureta in Storia del cinema. Lavora per cinema etelevisione, è autrice di articoli e racconti brevi,ma anche di cortometraggi autoprodotti e di do-cumentaru storici realizzati per la Rai. Ha unaformazione per lo più cinematografica, arricchita-si con la scoperta del romanzo a fumetti. Sergio Riccardi è, invece, un disegnatore. Anch’e-gli napoletano, è diplomato all’Accademia delleBelle Arti, autore di illustrazioni e animazioni, li-bri per bambini, un cartoon comico, “l’Asino”,premiato più volte, e di vignette satiriche.

Un fumetto: uno strumento per riflettere e approfondire

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Corillo racconta

“Mi presento: sono Corillo il corallo più ricciolone che ci sia.” E’ proprio Corillo, il per-sonaggio liberamente tratto dal cartone “La storia di un Corallo” animato per l’A.I.D.O.Nazionale da Fabio Solimini, a guidare per mano il piccolo lettore tra le 28 storie cheraccoglie il libro “Corillo racconta...” realizzato da A.I.D.O. Sezione Provinciale di Ales-sandria, con il contributo di CSVA, Provincia, FIAIP, FIDAPA, Caffè Mike e Gastrono-mia M. Teresa Colagrande e il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia, Città di Ales-sandria, Prefettura e Unitre. Ventotto racconti redatti da piccoli scrittori sui temi cari all’associazione e selezionati daipartecipanti al Concorso A.I.D.O. di Letteratura per l’infanzia “Il gioco del Corallo”. “Ilsuo obiettivo – scrive ad apertura del libro la Professoressa Graziella Giani, Presidente Se-zione Provinciale A.I.D.O. Alessandria – è quello di offrire ai loro coetanei, che non hannopotuto seguire un percorso così articolato, uno strumento che, catturando la loro fantasia ela loro attenzione, li conduca a riflettere sul concetto fondamentale del dono”. Ci sono talpe senza unghie, api che regalano le ali ai fiori, robot che si scambiano il sorriso,un arcobaleno che risplende grazie ai doni dei bambini, orologi che si scambiano lancette eingranaggi, ricci senza spine e tartarughe senza gusci. E’ un viaggio nella fantasia, tra le pa-role spensierate dei bambini e i bellissimi disegni di Anna Nicodemo Linzalone, che dannocolore alle storie. “Tengo a sottolineare come tutte le opere, e ve ne accorgerete leggendole,- scrive, invece, la Professoressa Clara Irace, volontaria A.I.D.O - siano sorte dal fantasticouniverso dell’infanzia, siano state scritte col cuore più che con la biro ed abbiano la valenzaeterna ed extratemporale della fiaba, di sublimare un affetto, un ricordo, un gesto, un esse-re caro”. Ingredienti del progetto la libertà e la fantasia dei bambini: “è fortemente ridutti-vo, - spiega Fabio L.A. Bosco, docente di scrittura creativa - affidarsi a programmazionipredefinite in cui la creatività viene mortificata, in cui dissonanze e contraddizioni vengo-no preventivamente appianate a favore di una produttività in cui i bambini nulla contano,ma solo ciò che fanno diventa gratificante per gli adulti, soprattutto se è adeguato alle con-segne e alle aspettative”. Fantasia, libertà, creatività, quindi, e, accanto ad ogni racconto, approfondimenti e rifles-sioni perché dalla lettura nascano suggestioni e pensieri che conducano i lettori, giovani emeno giovani, a scelte consapevoli di aiuto reciproco, amore fraterno e solidarietà sociale.E’ un libro anche per adulti, infatti, come si augura la Dottoressa Franca Bo, psicologa e

consulente A.I.D.O., “mi auguro quindi che questo tesoro possa aiutare, non solo i bambi-ni che lo leggeranno, ma anche gli adulti che li guideranno, a guardare dentro di sé perchéla struttura superficiale della storia è fatta di parole, frasi e significati che raggiungono lamente cosciente, ma la struttura profonda della stessa fornisce significati meno evidenti,ma non meno importanti, che nel nostro caso appartengono alla sfera «la donazione è vi-ta!»”. Un progetto di grande interesse, che dà prova dell’importanza di saper articolare piùlinguaggi perché il messaggio e il valore della donazione raggiungano più strade, anchequelle apparentemente più tortuose. Basta trovare di volta in volta la chiave giusta e nonfossilizzarsi in percorsi schematici e prestabiliti. Sperimentare forme di insegnamento, chesiano gioco e scuola di vita al contempo, è un ottimo esempio. Buona lettura, quindi, agiovani e meno giovani!

Ricucire la vitadi Ugo RiccarelliPiemme Voci, € 15,00

Un libro che non avrebbe mai voluto scrivere e che, inve-ce, si è reso indispensabile. Ugo Riccarelli, scrittore vinci-tore del premio Strega e del premio selezione Campiello,torna a scrivere di trapianti, mosso dall’urgenza di raccon-tare una storia di successo. Già nel 1995, infatti, con ilbellissimo romanzo d’esordio Le scarpe appese al cuore, ave-va descritto la propria esperienza di trapiantato: storia diun viaggio fisico, lungo l’Europa per raggiungere l’Inghil-terra, e psicologico, nell’attesa e nella metabolizzazione diun doppio trapianto cuore-polmoni. Poi molti altri libri,ma nessuno sul tema dei trapianti su cui pensava non

avrebbe più scritto. L’urgenza d’improvviso, dopo l’incontro con l’Ismett, l’Istituto medi-terraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione di Palermo. Un centro di eccellenza, fiore all’occhiello di un Paese che ne può vantar pochi. Ricucirela vita, edito da Piemme e già in libreria, è uno sguardo lucido su questo luogo e sul luo-go mentale in cui si trova chiunque viva questa situazione. E’ un incrocio tra il reportagee il romanzo, intrecciando pagine di analisi e interviste a lunghe righe di descrizione del-la malattia, del dolore, dell’attesa e di tutte le emozioni coinvolte nella difficile esperien-za. Emozioni spesso anche in contrasto tra loro: è complicato il rapporto con la data deltrapianto, per fare un esempio, secondo compleanno e, quindi, giorno da festeggiare, maal contempo momento di dolore per il pensiero di chi, perché il trapianto avvenisse, haperso la vita. A coinvolgere emotivamente Riccarelli tanto da convincerlo a tornare a scrivere del tema,l’emozione per un successo in terra italiana, siciliana in particolare. Oltre vent’anni fa loscrittore, infatti, ha dovuto emigrare per ricevere il trapianto di polmoni, in Italia ancorainesistente, e come lui moltissime altre persone. Oggi c’è l’Ismett, un centro eccellente per professionalità, avanzamento tecnologico, rico-noscimenti a livello internazionale e soprattutto un luogo dove pazienti e parenti sonocontinuamente accompagnati, lungo il difficile cammino prima e dopo il trapianto, da un

costante aiuto affettivo e psicologico. Un luogo dove il paziente non è mai lasciato solo. A fare dell’Ismett un modello esemplare, la commistione di investimenti e gestione pubbli-ci e privati. L’istituto è, infatti, figlio di una collaborazione tra finanziamenti pubblici siciliani eun’università privata americana. Palermo e Pittsburgh. Luoghi distanti migliaia di chi-lometri e di modelli culturali, eppure legati oggi da un filo, da una via in qualche mododi ritorno degli emigrati che dalla Sicilia cercavano fortuna in America. Un filo di spe-ranza, perché dimostra che se c’è la volontà tutto è realizzabile. Anche in una terra dicattivi esempi.

leggiamoli insiemea cura di Antonia Cosentino

L’ARCOBALENOper una cultura della donazione

Direttore Responsabile: LORETTA CAVARICCI

Hanno collaborato a questo numero:

ANTONIA COSENTINO, AURELIO NAVARRA, VINCENZO PASSARELLI, ASSIA PETRICELLI, NADIA

PIETRANGELI, ROSSELLA PIETRANGELI, SERGIO RICCARDI.

Proprietario: A.I.D.O.

Via Silvio Pellico, 9 - 00195 Roma

http://www.aido.it

Tipografia: TIPOLITOGRAFIA TRULLO

Via delle Idrovore della Magliana, 173

00148 Roma - Tel. 066535677

Finito di stampare nel mese di Dicembre 2011

Tiratura copie 5.000

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L’ARCOBALENO